Scintilla apr 14

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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI! ORGANO DI ESPRESSIONE DI PIATTAFORMA COMUNISTA [email protected] www.piattaformacomunista.com Aprile 2014 n. 48 1 euro Scintilla Il 1° gennaio 2013 è entrato in vigore il «Patto di bilancio europeo», il Fiscal compact, firmato da 25 dei 27 Stati membri dell'UE (fra cui l'Italia sotto il governo Monti). Secondo le norme di questo trattato, tutti i Paesi firmatari con un debito pubblico superiore al 60% del PIL hanno l'obbligo di far rientrare il loro debito entro quella soglia nel giro di venti anni. Che cosa significa? Significa che l'Italia dovrà ogni anno destinare 50 miliardi di euro a quell'impegno. Ad essi si aggiungono altri 20 miliardi annui per concorrere al cosiddetto Fondo salva-Stati. E’ un giogo insopportabile per i lavoratori italiani, che vedranno - nel prossimo ventennio - sempre più colpiti i loro salari, le loro pensioni, i servizi pubblici. E’ l’austerità permanente e la distruzione del futuro delle nuove generazioni. Il Patto prevede inoltre che ogni Stato firmatario inserisca, nel proprio ordinamento statale, l'obbligo del pareggio del bilancio con una norma costituzionale o con una legge ordinaria. La borghesia imperialista italiana ha voluto essere fra i primi della classe e, nel modo più servile e più rassicurante per gli oligarchi della finanza internazionale, ha inserito quell'obbligo nella nostra Carta costituzionale! E’ come se l’art. 1 della Costituzione fosse stato trasformato nel modo seguente: «La sovranità appartiene ai burocrati dell'oligarchia finanziaria aeuropea, che la esercitano nelle forme e secondo i diktat da essi stabiliti». Dopo il suo giro nelle capitali europee Renzi ha dichiarato che il suo governo «rispetterà tutti i vincoli europei». Bisogna delegittimare l’UE con l’astensione di massa alle elezioni, bisogna cacciare via Renzi e tutti i governi borghesi che ci portano alla rovina. La classe operaia a Palazzo Chigi per abolire il Fiscal Compact, uscire dall’UE, dall’euro e dalla NATO! A pagina 5 NESSUN VOTO ALL’UNIONE EUROPEA DELLE BANCHE E DEI PADRONI, RIFIUTIAMO LA POLITICA DI AUSTERITA’ E DI GUERRA! Incitiamo i lavoratori i disoccupati, i giovani a riprendere la lotta contro il governo Renzi e l’UE imperialista

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Organo di Piattaforma Comunista

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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!

ORGANO DI ESPRESSIONE DI PIATTAFORMA [email protected] www.piattaformacomunista.com

Aprile 2014 n. 48

1 euro

ScintillaIl 1° gennaio 2013 è entrato invigore il «Patto di bilancioeuropeo», il Fiscal compact,firmato da 25 dei 27 Statimembri dell'UE (fra cui l'Italiasotto il governo Monti).Secondo le norme di questotrattato, tutti i Paesi firmataricon un debito pubblicosuperiore al 60% del PIL hannol'obbligo di far rientrare il lorodebito entro quella soglia nelgiro di venti anni. Che cosa significa? Significache l'Italia dovrà ogni annodestinare 50 miliardi di euro aquell'impegno. Ad essi siaggiungono altri 20 miliardiannui per concorrere alcosiddetto Fondo salva-Stati. E’ un giogo insopportabile per ilavoratori italiani, che vedranno- nel prossimo ventennio -sempre più colpiti i loro salari,le loro pensioni, i servizipubblici.E’ l’austerità permanente e ladistruzione del futuro dellenuove generazioni. Il Patto prevede inoltre che ogniStato firmatario inserisca, nelproprio ordinamento statale,l'obbligo del pareggio delbilancio con una normacostituzionale o con una leggeordinaria. La borghesiaimperialista italiana ha volutoessere fra i primi della classe e,nel modo più servile e piùrassicurante per gli oligarchidella finanza internazionale, hainserito quell'obbligo nellanostra Carta costituzionale!E’ come se l’art. 1 dellaCostituzione fosse statotrasformato nel modo seguente:«La sovranità appartiene aiburocrati dell'oligarchiafinanziaria aeuropea, che laesercitano nelle forme esecondo i diktat da essistabiliti».Dopo il suo giro nelle capitalieuropee Renzi ha dichiarato cheil suo governo «rispetterà tutti ivincoli europei».Bisogna delegittimare l’UE conl’astensione di massa alleelezioni, bisogna cacciare viaRenzi e tutti i governi borghesiche ci portano alla rovina. La classe operaia a PalazzoChigi per abolire il FiscalCompact, uscire dall’UE,dall’euro e dalla NATO!

A pagina 5

NESSUN VOTO ALL’UNIONE EUROPEA DELLEBANCHE E DEI PADRONI, RIFIUTIAMO LAPOLITICA DI AUSTERITA’ E DI GUERRA!

Incitiamo i lavoratori i disoccupati, i giovani a

riprendere la lotta controil governo Renzi

e l’UE imperialista

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La dichiarazione del pescecaneMarchionne - “pieno sostegno aRenzi" – ha chiarito anche aiciechi e ai sordi la natura diclasse del governo Renzi. Le misure recentementeapprovate dal governo sononeoliberismo sfrenato e reazioneantioperaia, proseguono lapolitica di austerità e dicompetitività, si collocanocompletamente all’interno delledirettive UE-BCE-FMI e fannogli interessi dei monopolicapitalistici. Il grosso degli stanziamenti vaagli industriali: 82,6 mld. fratrasferimenti statali e riduzionedei costi energetici, che siaggiungono a quelli già regalatidai governi precedenti.C’è la riduzione delle tasse deipadroni, con un'imposta sullerendite finanziarie. Ma è difficilecredere che i capitali finanziarisaranno colpiti da questogoverno di rappresentantidell’alta finanza. C’è il decreto Poletti-Berlusconi,con i provvedimenti definiti“perfetti” dagli industriali:estensione dei contratti a terminefino a tre anni e senza causale,apprendistato fino a cinque annisenza qualifica e senzaformazione, con salari da fame. Flessibilità non vuol direinvestimenti e occupazione, masolo mani libere ai padroni peraumentare lo sfruttamento diquei pochi giovani che trovano

un lavoro precario esottopagato. Intanto si prepara il disegno diLegge sugli ammortizzatorisociali e i contratti di lavoro persmantellare altri diritti, fra cuil’art.18, e garantire ai padroninuove opportunità disfruttamento. E ai lavoratori impoveriti da seianni di crisi, schiacciati da uncrescente prelievo fiscale? Ecco la promessa di una manciaper immobilizzare alcuni settori.Lo sconto fiscale annunciato –che non copre neanchelontanamente quanto si è perso -proviene dai tagli alla sanità,dagli esuberi dei pubblicidipendenti, dalle privatizzazioni,dal blocco dei contratti.Per i pensionati, per idisoccupati, per i lavoratori“inacapienti” va anche peggio,perché non ricevono nulla! E mentre si trovano decine edecine di miliardi per banche epadroni, ancora non si trova 1mld. per gli operai in cassaintegrazione in deroga! L’atteggiamento di Renzi neiconfronti del movimento operaioe sindacale (“saranno contro dinoi? ce ne faremo una ragione”)è da arrogante padrone delvapore. Ad essere sotto attacco èil sindacato in quantoindispensabile organizzazione dimassa dei lavoratori. Parallelamente alle misureantioperaie, avanzano a forza di

ricatti una legge elettoraleantidemocratica, la soppressionedel bicameralismo e del voto difiducia del senato, per vararegoverni stabili e ferrei, cheprendano decisioni antipopolarirapide e incisive. Riuscirà l’imbroglione Renzi arilanciare il declinanteimperialismo italiano, uscendodalla stagnazione? L’ex sindaco è il rappresentantedell’oligarchia finanziariaparassitaria e corrotta, èl’esponente di un partito allosfacelo come il PD, e ha comesocio un delinquente piduista. Renzi non ha forze proprie, névaste basi sociali, nè solidealleanze. Appena la classeoperaia si muoverà unita verràspazzato via. La soluzione dei gravi problemiche affliggono le masselavoratrici e popolari del nostropaese non passa per gli

illusionisti borghesi e piccolo-borghesi. Si avrà solo rovesciando irapporti di classe e conl’appropriazione dei mezzi diproduzione da parte di tutta lasocietà. Perciò dobbiamo agire conindipendenza di classe,rompendo nettamente colriformismo e l’opportunismo,per combattere fin da subito ilgoverno Renzi nelle fabbriche,nei posti di lavoro, nelle scuole,nelle piazze, impedendogli diconsolidarsi e di avanzare nelsuo disegno antioperaio ereazionario.Costruiamo 10-100-1000comitati operai e popolari.Apriamo con la lotta di massa lastrada a un Governorivoluzionario degli operai, perrottamare la borghesia. Perquesto è necessario un autenticoPartito comunista!

Impediamo all’oligarchia di avanzare nel suo piano reazionario e antioperaio!

2 aprile 2014

L’Italicum è peggio della legge Acerbo di Mussolini!La Camera ha approvato lalegge elettorale “Italicum”,scaturita dallo scelleratoaccordo fra Renzi e Berlusconi.Se passerà anche al Senato, daràvita ad un nuovo ordinamentopolitico, trasformandoradicalmente la forma delloStato e della democraziacostituzionale borghese. L'Italicum è anticostituzionalecome il Porcellum: prevede leliste bloccate, un abnormepremio di maggioranza del 15%che, combinato con unosbarramento d'accessoraddoppiato (8% per i partiti chesi presentano da soli), distorce lavolontà popolare. La “nuova” legge elettoralepunta ad imporre unbipartitismo forzato, ovvero a

creare una maggioranzaartificiale nelle mani di un unicopartito. PD e PDL hanno creato unmeccanismo infernale per cui ilpremio di maggioranza non silimiterà al 15%, ma sarà moltosuperiore in quanto un partitopotrebbe accedere al premio dimaggioranza (cioè al 53% deiseggi) avendo solo il 20-25%dei voti popolari e giovandosidei voti della coalizione che nonproducono seggi per i partitiminori. Il precedente storicodell’Italicum è la Legge Acerboche, attribuendo un enormepremio di maggioranza alla listache avesse ottenuto un voto inpiù di tutte le altre, determinò laformazione del listone con cui

Mussolini liquidò i piccolipartiti e fece eleggere allaCamera 355 deputati (più altri)da lui direttamente nominati.La borghesia sente oggi le stessanecessità: sbarazzarsi deipiccoli partiti e delbicameralismo per consentireun'attività di governo più stabilee incisiva, realizzare lecontroriforme volute dal grandecapitale, travolgere ilmovimento operaio.Con l’Italicum, come con LeggeAcerbo, si distrugge la naturadel Parlamento come istituzionerappresentativa. Ma l’Italicum èanche peggio di quella legge chenon riuscì ad impedire l'accessoal Parlamento delle forzed'opposizione, perché nonprevedeva le soglie di

sbarramento per i partiti minori. L’Italicum dimostra che laclasse dominante non è più ingrado di governare con i vecchimetodi della democraziaborghese e si vede perciòcostretta a ricorrere a metodiautoritari e antidemocratici. Guai a sottovalutare le misuredella borghesia che sopprimonole libertà democratiche e leconquiste dei lavoratori,falsificano e restringono i dirittidel parlamento, intensificano larepressione antipopolare. Il 25 Aprile manifestiamo controla trasformazione reazionariadello Stato! Formiamo un ampio Frontepopolare per lottare uniti control’offensiva capitalista, lareazione politica e le minacce diguerra!

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3aprile 2014

Lo scorso 10 gennaio è statofirmato dai segretari di CGIL,CISL, UIL e da Confindustrial'accordo sul Testo Unico sullaRappresentanza. In conseguenza di questoaccordo le organizzazionisindacali non firmatariedell’accordo sono di fattoescluse dai diritti sindacali edalle elezioni Rsu, si nega ildiritto di voto ai lavoratori sugliaccordi che li riguardano, silimita il diritto di sciopero e siprevedono sanzioni per isindacati e i delegati chelottano. L’accordo è l’estensione delmodello Marchionne in tutte lefabbriche, è parte integrantedella svolta autoritaria in atto, Per contrastarlo la FIOM haindetto una consultazione fratutti lavoratori metalmeccanici. I risultati ufficiali non sonoancora noti, ma sappiamo che inmolte fabbriche gli operaihanno rigettato a stragrandemaggioranza l’accordo-truffa.Questo è un fatto importante,ma non basta: bisogna farsaltare l’accordo con la lotta,

non migliorarlo in alcuni suoipunti; bisogna impedire la suaapplicazione con forme diconflitto adeguate; bisognanegare ogni legittimità allafirma dei vertici sindacali,perchè anticostituzionale. E’ indispensabile che tutte leforze operaie e sindacali cherigettano l’intesa sullarappresentanza, dentro e fuori ilsindacalismo confederale,facciano fronte unico contro diessa e l’offensiva padronale. Bisogna fare della battagliacontro l’accordo sullarappresentanza un momentoimportante per la ricostruzionedel sindacalismo rivoluzionarioe di classe nel nostro paese. Quanto a Landini – che haaccettato gli accordi da cui èderivato quello del 10 gennaio –non ci facciamo illusioni.Vedremo se sarà coerente con lesue recenti prese di posizione,rifiutando l'applicazione delTesto unico e togliendo la firmadal documento congressualedella Camusso. Oppure secercherà di nuovo sponde nelladirezioni più sbagliate.

Il NO all’accordo sulla rappresentanza dia impulso al fronte unico operaio

24 aprile, sentenza di cassazionedella strage ThyssenkruppRiceviamo e pubblichiamo (stralci)Il prossimo 24 aprile la Corte diCassazione sarà chiamata apronunciarsi in merito allastrage ThyssenKrupp deldicembre 2007 in cui persero lavita 7 nostri compagni dilavoro: Antonio, Roberto,Bruno, Angelo, Rocco, Rosarioe Giuseppe. Dopo le condanneinflitte inizialmente in primogrado, definite “storiche” ed“esemplari”, sono statiderubricati in secondo grado sial’omicidio volontario, sia il doloeventuale, che la Corted’Appello ha trasformato in“omicidio colposo aggravatodalla colpa cosciente”:ampiamente ridotte le pene pertutti gli imputati. Non è stata la sensibilità deigiudici ma la mobilitazionepopolare che ha portato allecondanne di primo grado,lavoro poi vanificato dalpassare del tempo e dalla(quasi) totale cappa di silenziocalata dai media sulla vicenda,

che ha portato poi al colpo dispugna in secondo grado.In un Paese come il nostro, doveVaticano, massonerie, lobby egrandi famiglie industrialihanno fatto e continuano a fareil bello e il cattivo tempo,vedendo profilarsi il più chefondato sospetto che inCassazione vengano alleggeritele posizioni degli imputati,invitiamo lavoratori e cittadini apresidiare il palazzo dove hasede la Corte di Cassazione aRoma il 24 aprile prossimo....Ci rivolgiamo alla parte sanadel Paese, chi lotta contro ladevastazione ambientale, per ladignità del lavoro e in difesa deidiritti, a quanti sono già in lottaper una società migliore, perchéin vista del 24 aprile prossimopromuovano e partecipino inprima persona al presidio disolidarietà ai familiari di tutte levittime del profitto davanti allaCorte di Cassazione a Roma,piazza Cavour. Noi nondimentichiamo.

Eppur si lotta!Malgrado la coltre di silenzioda parte dei media borghesi e,soprattutto nonostantel’immobilismo delle direzionipolitiche e sindacalicollaborazioniste, la classeoperaia continua a resistere elottare contro l’offensivapadronale.Fra le iniziative di lotta diqueste ultime settimanevogliamo ricordare:a) La lotta degli operai IMS(Industrie MetallurgicheSpoleto), ex Pozzi, checontinuano con gli scioperi indifesa del loro salario, “perso”nei meandri dei debiti e deicambiamenti di proprietà. Gli operai IMS sonoprotagonisti di una dura lottache può servire da esempio. Loscorso anno, di fronte allacompleta passività dei dirigentisindacali, gli operai hannocostituito un comitato di lottache ha preso la direzione dellaprotesta e sono scesi insciopero autoconvocato adoltranza per settimane. Analogasituazione si sta proponendonello stabilimento lombardo.Di fronte ad una situazionesempre più critica, lo scorso 27marzo l’assemblea operaia hadeciso un nuovo sciopero,molto partecipato, concontestazioni all’ex sindaco diSpoleto. b) La lotta dei facchini dellacooperativa Serim dentro imagazzini Carrefour di PieveEmanuele. Il cambio di appalto prevede iltrasferimento di 30 operai conpassaggio al part-time e laperdita di diritti (integrazionemalattia, ticket mensa); il tutto

con la complicità attiva deibonzi confederali. Questadecisione padronale rientra inprogetto a largo raggio:Carrefour prevede il tagliocomplessivo del 30% sul costogenerale della forza lavoro.c) la lotta dei lavoratori PiaggioAero Industries di Genova. In concomitanza dell’aperturadi un tavolo di confronto, leRSU aziendali hannoproclamato uno sciopero di 8ore per protestare contro laannunciato piano aziendale cheprevede la chiusura di uno deisiti, con relativi licenziamenti etrasferimenti del personalerimanente. Continua il presidiodei cancelli e le assemblee perdecidere le ulteriori firme dilotta.Queste lotte proletariedimostrano che la brace covasotto la cenere. Sono esempi di una resistenzadi classe viva e vegeta, mapurtroppo isolata.Quando gli sfruttati riuscirannoa costruire il fronte unico dilotta, quando le variemobilitazioni diventerannounitarie e coordinate, quando ilproletariato saprà darsi unadirezione autenticamentecomunista e una prospettivapolitica di classe, e nonsubordinata alle direzionipolitiche e sindacaliopportuniste e riformiste,potremo fare finalmente i contifino in fondo con i padroni e iloro governi, e aprirci la stradaverso la rottura rivoluzionariadel sistema di sfruttamentoborghese e la costruzione di unanuova società, senza piùsfruttamento.

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Il 12 aprile si terrà a Roma (h.14.00, Porta Pia) lamanifestazione nazionale deimovimenti di lotta attivi sulterritorio (No Tav, No Muos,occupanti di case, etc.) e delsindacalismo di base contro lepolitiche d’austerity e diprecarietà imposte dal governoRenzi, il jobs act e la precarietà,le privatizzazioni, i tagli allostato sociale, contro le politicheliberiste e autoritarie sostenutedall’UE. La mobilitazione, che mira a darecontinuità alle esperienze del 18-19 ottobre scorso, così come allelotte contro i CIE e larepressione, raccoglie unaesigenza diffusa: quella di dareuna risposta di massa alle misureantipopolari volutedall’oligarchia finanziaria e dallesue istituzioni. Occorre dunque fare in modo chequesta manifestazione, e più ingenerale i movimenti di lotta,rompano ogni subordinazionecon le politiche e le logicheriformiste e si diano unapiattaforma comune realmenteanticapitalista e antimperialista,imperniata sulla difesaintransigente degli interessi dellemasse sfruttate. Scendiamo dunque in piazzacontro l'austerità, i trattati come ilFiscal compact, imposti dellaTroika UE-BCE-FMI e i decretiantiproletari approvate dalgoverno Renzi. Rafforziamo il carattere

antifascista, antirazzista einternazionalista dellamobilitazione, che si trova insintonia con le dimostrazioni chesi sono svolte a Madrid il 22marzo, ad Atene il 1° aprile e chesi svolgeranno a Parigi il 12aprile.Impediamo ai fascio-forconi e ai“rossobruni” di infiltrarsi nellamanifestazione!Auspichiamo che in questagiornata di lotta si realizziun’ampia convergenza di tutte leforze politiche, sindacali diclasse, i movimenti di protestasociale, i lavoratori, i giovani, imigranti, che vogliono ampliaree rafforzare la resistenza aidisegni del grande capitale.Diamo continutà allamobilitazione avanzandonell’unità di azione, nel piùstretto coordinamento tutte leforze e organismi che si pongonosul terreno della lotta di classe,sostenendo una posizione dinetta rottura con il capitale e lesue istituzioni nazionali esovranazionali, come l’UnioneEuropea. Facciamo della manifestazioneun passaggio importante checontribuisca a delegittimmarel’europarlamento, per aprirenuove prospettive politiche.E’ ora di finirla con le illusioniriformiste, è ora di lottare perl’alternativa rivoluzionaria esocialista al moribondo sistemacapitalista. Prima lo seppelliremomeglio sarà per l’umanità.

12 aprile: in piazza contro governo e UEaprile 20144

A proposito di “Cavalieri del Lavoro”Il delinquente pregiudicatoSilvio Berlusconi, dopo larecente sentenza della Corte diCassazione che ne haconfermato la condanna a dueanni di interdizione dai pubbliciuffici (per cui egli non è piùcandidabile alle elezioni), si èautosospeso dalla Federazionedei Cavalieri del Lavoro,l'onorificenza che vieneconferita - fra gli altri - a unaquantità di capitalisti sfruttatoricome Berlusconi(Cavalieri…del lavoro altrui).Temeva che gli arrivasse, fracapo e collo, quanto era giàaccaduto a un altrosupersfruttatore e condannato,Callisto Tanzi, al quale - dopo ilcrac della Parmalat e ilfallimento di migliaia dirisparmiatori - il titolo diCavaliere del Lavoro era statorevocato, "per indegnità".

Per quanto riguardal'«onorificenza» il pregiudicatodi Arcore ha preferito farekarakiri da sé.Ma il nome di «Cavalieri delLavoro» ha anche un altrosignificato e un'altra storia, unamagnifica storia che appartienealle origini del movimentooperaio degli Stati Unitid'America e che a noi comunistimarxisti-leninisti fa piacerericordare.Come spiega Federico Engelsnella prefazione all'edizioneamericana (1887) della suagrande opera La situazione dellaclasse operaia in Inghilterra, treerano nell'Ottocento lecomponenti del movimentooperaio nordamericano:l'organizzazione newyorkese diHenry George, i Cavalieri delLavoro e il Partito socialista dellavoro. A proposito dei secondi

Engels così scriveva:«Il secondo grande settore delmovimento americano ècostituito dai Cavalieri del LLavoro. E questo sembra essereil settore più tipico per l'attualestato del movimento, in quantoesso è di gran lunga il più forte.Una possente unione estesa suuna parte così grande del Paese,che attraverso innumerevoli«assemblee», esprime tutte lesfumature delle opinioniindividuali e locali in seno allaclasse operaia. […] I Cavalieridel Lavoro sono la primaorganizzazione nazionale creatadalla classe operaia americanacome un tutto unico; quale chesia la loro origine e la loro storia,quali che siano le loro debolezzee le loro piccole stravaganze,quali che siano la loropiattaforma e il loro statuto, sonodi fatto l'opera di tutta la classe

dei salariati americani, l'unicolegame nazionale che li tieneuniti, e in ciò sta la loro forza,che essi sentono non meno deiloro nemici, e li riempie dellaorgogliosa speranza di futurevittorie.«Il programma del proletariatoamericano col tempo coinciderà,per ciò che riguarda il fineultimo, con quello che dopo 60anni di divisioni e di discussioneè divenuto il programma dellagrande maggioranza delproletariato europeo. Essoproclamerà come fine ultimo laconquista del potere politicodella classe operaia, affinché lasocietà nella sua interezza siimpossessi immediatamente ditutti i mezzi di produzione - laterra, le ferrovie, le miniere, lemacchine, ecc. - per sfruttarli incomune, per conto enell'interesse di tutti».

Per un 1° Maggio di lotta a FirenzeDal Comitato organizzatore (stralci)Il tema portante della mobilitazione per la Festa dei Lavoratori saràcertamente la Sicurezza del Lavoro e Sul Lavoro.Oltre le organizzazioni sindacali e politiche impegnate a lottare senzacompromessi sul tema della sicurezza del lavoro (parteciparanno)anche le istanze dei comitati cittadini come i NO TAV, come ilComitato Contro l'inceneritore di Case Passerini, comitati deilavoratori stranieri, dei lavoratori pendolari e per la sicurezza deltrasporto ferroviario; movimento di lotta per la Casa, movimenti didifesa della Salute, associazioni studentesche..Oggi i lavoratori del nostro paese soffrono la mancanza di garanzie, didiritti e di stabilità del lavoro, situazione aggravata anche dagli ultimiprovvedimenti del governo Renzi…La realtà fiorentina, per l'ormai concreta desertificazione industriale eper i processi di privatizzazione di tutti i principali servizi pubblici, dalgas all'acqua, per la privatizzazione di ATAF, la deregulation delcommercio e le aperture festive, le penalizzazioni economiche deidipendenti pubblici, le grandi speculazioni urbanistiche, laspregiudicata gestione del ciclo dei rifiuti, gli sfratti e l'esclusionesociale ..; vive in maniera drammatica ed emblematica questi processi.Per questo è il momento, non più rimandabile di riscoprirel'importanza del Primo Maggio, come momento di lotta di tutti ilavoratori, per affermare i propri diritti, e riscattare il proprio futuro;l'iniziativa sarà anche l'occasione di rinsaldare la collaborazione fra levarie realtà della sinistra fiorentina, per costruire dal basso un nuovopercorso unitario...

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Il prossimo 25 maggio saremochiamati a votare per ilparlamento dell’UnioneEuropea (UE). Che cosa è laUE? Quali interessi difende?La UE è un’organizzazione dicarattere imperialista,neoliberista, reazionaria,guerrafondaia e antidemocraticanella sua essenza, basata su unaccordo voluto dagli Statieuropei più ricchi e potenti, daimonopoli capitalistici perintervenire nella spartizionedelle ricchezze del mondo edelle “sfere di influenza”politica e militare. La UE è l’artefice e il garantedelle politiche di austerità, delFiscal compact, del pareggio dibilancio, delle direttive controgli operai, le donne, i giovani, imigranti. E’ la promotrice del taglio dellepensioni e dei servizi pubblici,delle privatizzazioni delleaziende statali emunicipalizzate per pagare ildebito-truffa “pubblico” inmano a banche e investitorifinanziari, della liberalizzazionedei movimenti di capitale concui si ingrassano fondispeculativi e mafie.E’ dunque uno strumento volutodall’oligarchia finanziaria perimporre duri sacrifici alla classeoperaia e ai popoli, installaregoverni di rapina e sopprimereuna dopo l’altra le conquisteottenute con decenni di lotte.La natura reazionaria eguerrafondaia della UE èdimostrata dalle ingerenze edalle aggressioni militari aidanni di paesi indipendenti,compiute assieme alla NATO,dal sostegno a forze fasciste eultranazionaliste, mentre sicriminalizza la protesta socialee si rafforza la repressionepoliziesca e militare contro imovimenti che resistono allemisure antipopolari. I trattati e le politiche voluti daBruxelles sono incompatibilicon la Costituzione italiana.L’adesione a questi trattati el’applicazione di questepolitiche è un tradimento deiprincipi e dei contenuti

democratici in essa introdotti aseguito della Resistenza. E’ undelitto commesso dalla classedominante che, a forza diinganni, menzogne e modifichelegislative, liquida i nostridiritti, a partire da quello allavoro. E’ in atto un processo dicrescente trasformazioneautoritaria e reazionariadell’apparato statale, voluto dalgrande capitale e attuato daisuoi governi in nome dell’UE. Oggi il governo Renzi,insediato con una manovra dipalazzo, senza alcun mandatopopolare, intende portare avantiquesto processo con lecontroriforme del lavoro,politiche e istituzionali.Quale modello di società sivuole realizzare sotto labandiera dell’UE? Una societàsoffocata dalla legge delmassimo profitto, rapinata dafameliche oligarchieeconomiche e finanziarie,oppressa da tecnocrati chedistruggono le conquiste deilavoratori, la libertà, lasovranità e l’indipendenza deipopoli.Dalla adesione allo SME eall’euro, dal trattato diMaastricht a quello di Lisbona,fino ad oggi, la musica è semprestata la stessa: crescita dellaspeculazione finanziaria,d e i n d u s t r i a l i z z a z i o n e ,intensificazione dellosfruttamento, aumento delladisoccupazione, dellaprecarietà, smantellamentodello stato sociale,impoverimento di larghe masselavoratrici e popolari. La politica della troika UE-BCE-FMI (Unione Europea-Banca Centrale Europea- FondoMonetario Internazionale) haaggravato e prolungato la crisieconomica del capitalismoscaricando sui lavoratori e suipopoli tutte le sue conseguenze,spingendoli alla disperazione,distruggendo la loro dignitàesistenziale. Padroni, parassiti e politicanticorrotti mentre si arricchisconoa dismisura, ci raccontano che è

la povera gente a vivere sopra lesue possibilità! Continuano a chiederci sacrificiper un domani migliore quandoè proprio l’UE a far girareall’indietro la ruota delprogresso e dello sviluppo! Ribellarsi e opporsi è giusto!Gli sfruttati e gli oppressidevono indebolire e spezzare lecatene della UE, togliereconsenso e delegittimarel’inutile, dannoso e costosoeuroparlamento, foglia di ficodella dittatura del capitalefinanziario. Noi non siamo astensionisti perprincipio. Siamo per utilizzare,laddove ve ne sono lecondizioni, le elezioni e latribuna parlamentare persostenere gli interessi operai epopolari, per combattere ilcapitalismo anche dall’internodelle sue istituzioni – comefecero il partito bolscevico conLenin prima della gloriosaRivoluzione Socialistad’Ottobre del 1917 e il PartitoComunista d’Italia con Gramscinel 1924 – dimostrando nelcontempo ai settori più arretratidel proletariato che ilparlamentarismo borghesedev’essere superato e prestoper via rivoluzionaria. Queste condizioni nelle elezionieuropee oggi non vi sono, acausa di leggi elettorali e sogliedi sbarramentoantidemocratiche e di stampofascista, di costi proibitivi, delladisinformazione dei principalimezzi di comunicazione.Purtroppo la classe operaia e lemasse popolari non possonoancora contare sulla presenza diun forte e combattivo Partitocomunista di tipo leninista e diun ampio Fronte popolare chesiano in grado di superare questiostacoli. Mentre lottiamo per forgiarequesti indispensabili strumenti,l’unica scelta valida nell’attualesituazione è quella di negare ilvoto a partiti reazionari,neoliberisti, populisti, riformistie a quelli socialdemocratici,revisionisti e opportunisti dellafalsa e ingannevole sinistra chestrumentalmente si definiscecomunista e a volte persinosfacciatamente marxista-leninista, che tentino con nuoviespedienti e manovre diingannare la classe lavoratrice

operaia e intellettiva e carpirneil voto, partiti che in vario modofungono da puntello sociale eistituzionale della UE deimonopoli capitalistici e delcapitale finanziario. Tanto meno è possibileappoggiare carrozzoni elettoralizeppi di intellettuali borghesiradical chic, social-liberisti eopportunisti di tutte le risme chespargono micidiali illusionisulla riforma della UEfavorendo divisioni nel campopopolare. Pertanto nessun voto alla UEdelle banche e dei padroni,dell’austerità, del Fiscalcompact, delle missioni diguerra! Fuori l’Italia dalla UE,dall’euro e dalla NATO!Rifiutiamoci di pagare il debito!Solidarietà internazionalista ailavoratori e ai popoli chelottano e resistono all’offensivacapitalista e imperialista!La protesta operaia e popolaresi esprima nelle elezionieuropee del 25 maggio 2014con l’astensione protagonista emilitante di massa!Manifestiamo in questo modo lanostra ribellione e opposizionedi classe e rivoluzionaria alleimposizioni e alle politichecriminali della UE! Rialziamo la testa e avanziamonell’organizzazione e nella lottaper costruire una societàfondata sul potere politico dellaclasse lavoratrice e sullaproprietà comune dei mezzi diproduzione. Chiamiamo le forze delmovimento comunista edoperaio, la gioventùrivoluzionaria, gli intellettualid’avanguardia, gliantifascisti, gli organismi diclasse, sindacali e popolari, gliantimperialisti, i sinceriprogressisti e democratici adaderire a questo appello.Realizziamo l’unità d’azioneper boicottare le elezionieuropee e lavoriamo per unamanifestazione nazionaleunitaria in campagnaelettorale.Roma, 30 marzo 2014

Comitato Nazionale di UnitàMarxista-LeninistaPartito Comunista ItalianoMarxista-LeninistaPiattaforma ComunistaPer adesioni: [email protected]

NESSUN VOTO ALL’UNIONE EUROPEA DELLE BANCHE E DEI PADRONI,RIFIUTIAMO LA POLITICA DI AUSTERITA’ E DI GUERRA!

Comitato Nazionale di Unità Marxista-LeninistaVisitate il sito

www.conuml.weebly.comAderite!

5aprile 2014

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Farla finita con la frammentazione 6 aprile 2014

Usando un linguaggioinformatico, possiamo dire cheun aspetto importante dellanostra attività è paragonabile alladeframmentazione dei datipresenti in un computer. In cosa consiste? Consiste nelridurre il livello di divisone efrantumazione dei gruppi, deicircoli e dei singoli compagnicomunisti presenti in Italia,cercando di distanziarli dallevarie correnti revisioniste eopportuniste, per riordinarli,unificarli e riorganizzarli,facendo in modo che siaccorcino le distanze fra di loro econ la classe operaia. Questa operazione necessitachiaramente di uno spaziopolitico, che noi riteniamo esistanel nostro paese, per laformazione di un più alto livellodi unità comunista che avvicinila fondazione di un solo, fortePartito di avanguardia delproletariato. La deframmentazione per averesuccesso va necessariamenteeseguita su chiare basiideologiche e di programma,coerentemente marxisti-leninisti.Ma deve anche procedere su una

pratica sociale in comune, percollegarsi strettamente con laclasse operaia e portare al suointerno la coscienza socialista.Si tratta, evidentemente, diun'impresa complessa, dai tempinon brevi, che deve esserepianificata e procedere percerchi concentrici. A volte necessita di riavvii eripetizioni, stante la misura deldisordine e della confusioneesistente nel nostro movimento,dovuta alla lunga egemoniarevisionista e ai crash subiti. Oggi il risultato di questa attivitànon sta tanto in una maggiorevelocità delle operazionipolitiche (anzi, in un primomomento potrebbero rallentare),quanto nel raggruppare ecompattare le forze esistenti enel rendere ciascuna di esse ingrado di rapportarsicorrettamente alle altre, in mododa replicare il processo esviluppare un’iniziativa e unintervento organico fra settoriimportanti del proletariato. Uno dei risultati delladeframmentazione stanell’offrire alla classe, in modoparticolare ai suoi elementi più

avanzati, un punto diriferimento più omogeneo ecompatto, che non obblighi aleggere “in punti differenti”,saltando da uno all’altro (comese non ce ne fossero giàabbastanza). Una delle problematiche stainvece nella presenza di file chenon possono o non voglionoessere spostati. Si tratta di realtà spesso affettedai vecchi virus del settarismo,del localismo, dell’attendismo.

La lotta ideologica, la polemicafranca e aperta è il metodo dautilizzare in questi casi, per perdar modo agli elementi sani dirompere con queste deviazioni epartecipare attivamente alprocesso di unità comunista, cheavanza sulla base di causeprofonde e oggettive.

Il 5 x 1000alla causa delproletariato!

Nella nostra propagandachiamiamo spesso allacostruzione di Comitati difronte unico operaio dal basso. Che cosa sono, da chi sonocomposti, quali funzionihanno? I Comitati di lotta, di sciopero,di agitazione, etc. - che giàesistono o che devonocostituirsi - sono organismi dimassa nei quali si raccoglie laclasse operaia e gli altrisfruttati, spina dorsale delfronte unico proletario.Essi sono formati dai lavoratoriiscritti a tutte le organizzazionioperaie (politiche, sindacali,etc.) che resistono allaoffensiva capitalista e dallamassa dei lavoratori non iscrittiai sindacati che voglionolottare, per lo sviluppodell’unità di azione e di intenti.I Comitati sono gli organi disviluppo dell’azione proletariadi massa, senza distinzione dipartito e di sindacato, pergarantire la più ampiapartecipazione alle azioni di

lotta e l’unità del fronte di lottaoperaio.I Comitati si formano eagiscono nelle fabbriche e neglialtri posti di lavoro, così comenel territorio, combinandoefficacemente la lotta per lerivendicazioni politiche edeconomiche urgenti deilavoratori, sviluppano edunificano dal basso lamobilitazione della classeoperaia, assumono la direzionedegli scioperi e delle altreforme di lotta del proletariato edalle masse popolari. Un elemento che caratterizza iComitati è che essi, sebbenenon siano organismi di tiposindacale, assumono talvolta lafunzione di vero e proprioorgano di controllo dal bassodelle trattative e delle decisionidelle organizzazioni sindacali.In alcuni casi (specie in assenzadei sindacati o per la complicitàdelle loro burocrazie con ilpadronato e lo stato borghese)assumono anche una funzionesindacale, portando avanti le

vertenze e concludendoaccordi.I Comitati di fronte unico sonoorganismi autonomi dellaclasse operaia, non subordinatiall’apparato riformista e allaburocrazia collaborazionista, digestione delle lotte sulla basedella democrazia operaia. Ilproblema del loro collegamentoverrà risolto con l’affermarsi el’estendersi della azione. Ciòpermetterà ai Comitati di offrireun determinante contributo allacostruzione della politica eddelle azioni di Fronte unicodell’intero proletariato. Attraverso il lavoro dentroquesti organismi i comunistipotranno conquistare una piùampia influenza fra le masselavoratrici, accumulando,organizzando ed educando leforze che cacceranno dal poterela borghesia.Un Comitato di fronte unico inogni fabbrica, in ogni posto dilavoro! Rafforziamo le forme di lotta eorganizzazioni dei lavoratori!

Costruire comitati di fronte unico

Scaricate dal nostro sito

70 anni dopo: uno70 anni dopo: unosguardo storicosguardo storicosulla “svolta disulla “svolta di

Salerno”Salerno”

Non versate una quotadelle imposte allefondazioni dei partitiborghesi e riformisti. Sostenete l’editoria, lacultura e la solidarietàproletaria!Sul Cud, 730 e modelloUnico firmate nelriquadro “Sostegno delvolontariato e dellealtre organizzazioni nonlucrative di utilitàsociale...”e scrivete il codicefiscale 976 637 805 89di Scintilla Onlus.

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marzo 2014 7

Sulla recente visita di Obama in Italia

In Ecuador le elezioni difebbraio hanno registrato unapesante sconfitta politica delleader populista esocialdemocratico Correa. Una significativa percentuale dielettori ha colto l'occasione peresprimere il rifiuto dellapolitica autoritaria del suogoverno, dellacriminalizzazione della protestasociale, della decisione disfruttare lo Yasuní,dell'approvazione di leggirepressive e di molte altreazioni di contenutoantipopolare. I risultati hanno visto avanzare isocial-cristiani. Ma quello che conta per noicomunisti è il fallimento delprincipale obiettivo di Correa:eliminare dallo scenariopolitico la sinistrarivoluzionaria, il MPD. Il votoha invece riaffermato la suaforza e la sua legalità,rappresentando nelle condizioniconcrete un’importantesuccesso.Il processo elettorale haevidenziato il fallimento del"socialismo del XXI secolo”,

che è una espressione dellaborghesia riformista e populistache cerca di rinegoziare ladipendenza dall’imperialismo. In generale i governiprogressisti dell’AmericaLatina stanno esaurendo il suociclo, si dimostrano incapaci dirispondere alle esigenze e alleaspirazioni delle masse. La fallacia di questi governi stadando luogo al riapparire dellevecchie proposte della destra edella reazione, ma la classeoperaia, la gioventù e i popolinon ritorneranno al passato. La mobilitazione delle forzeoperaie e popolari in Venezuelacontro i piani della destrafascista e dell’imperialismo neè una dimostrazione. Nella nuova situazione politicava avanti la lotta in Ecuador.Oggi in particolare per la difesadel parco Yasuni e per la libertàdei prigionieri politici e la finedella repressione giudiziale epoliziesca. La questione dellasconfitta della direzionesocialdemocratica per andarenella direzione dellarivoluzione proletaria è laquestione posta e da risolvere.

Dal 24 al 27 marzo scorsoBarack Obama è stato in Europaper allineare i paesi NATO e UEnello scontro aperto in Ucraina,scenario delle contraddizioni frapotenze imperialiste che la lungacrisi economica ha inasprito.L’espansione in Europa dellaNATO del nuovo segretariosocialdemocratico Stoltenberg, ilriarmo (soprattutto nucleare), lavendita del gas statunitense, ilTrattato di libero scambiotransatlantico (TAFTA)l’isolamento e l’accerchiamentomilitare della Russia del suodegno compare Putin, inparticolare minando i suoirapporti con la Germania: eccogli obiettivi che Obama si èposto all’interno di una strategiavolta a puntellare l’allenza conl’UE per far prevalere lepolitiche e gli aggressivi pianimilitari dell’imperialismo USA.La stracciona borghesia nostranagioca un ruolo in questo senso.L’Italia è infatti una pedina

fondamentale nei rapporti fraUSA e UE, oltre ad essere unaportaerei strategica nelMediterraneo, che consente aibombardieri, ai missili e alletruppe yankee di raggiungerefacilmente le aree caldedell’Africa, dei Balcani, delMedio Oriente.Obama con la visita ai suoifriends Napolitano e Renzi èvenuto a stringere il cappio chelega il nostro paese alla strategiadi dominio mondialedell’imperialismo statunitense. La dichiarazione finale -“L’Italia rispetterà gli impegnipresi” - significa: continuerà aessere il vassallo totale degliUSA e comprerà tutti gli F35. In cambio il fidato Renzi ottienein subappalto le odiose politicheda realizzare in Libia e in Tunisiae un interessato aiutino per nonrafforzare ulteriormente l’exportdella Merkel.Nello stesso giorno della visitaindesiderata di Obama, in una

capitale blindata e asfissiatadagli sbirri si è svolta unasignificativa manifestazione neipressi dell’ambasciata USA perdare l’accoglienza che si meritaal “premio Nobel” delle guerredi rapina, della destabilizzazionee delle ingerenze negli affariinterni degli altri paesi. Continuiamo a protestare controla politica bellicista e reazionariadell’imperialismo statunitense edi quello italiano!Diciamo basta alle guerre dirapina e alle ingerenze contro i

popoli. Giù le mani dall’Ucraina.Fuori l’Italia dalla NATO edall’UE, via le basi USA eNATO. No F-35, No MUOS.Stop al TAFTA. Ritiroimmediato di tutte le truppeall’estero. I soldi delle spesemilitari vadano per il lavoro e iservizi sociali! Non dobbiamo dare tregua ainemici della pace e dei popoli.Lottiamo per cacciare dal poterei responsabili italiani dellapolitica di guerra e sacrifici alservizio di USA e UE!

Importante risultatodel MPD in Ecuador

L’arrogante politica esteradell’imperialismo italiano Da due anni i politicantiborghesi piagnucolano sullasorte dei marò imbarcati su unapetroliera privata, rei di averassassinato due pescatoriindiani, Valentine Jelastine eAjesh Binki in una zona a 20,5miglia dalla costa del Kerala. Ieri Terzi e Bonino, oggiPinotti, vorrebbero salvare imarò da una condannaesemplare e riportarli a casa da“eroi”, come se nulla fossesuccesso. Nessun ministro ha speso unasola parola di cordoglio per lefamiglie dei pescatori delKerala, né sulle tante vittimeinnocenti delle missioni diguerra all’estero. La vicenda dei marò ha portatolo stato italiano a uno scontrosenza precedenti con l’India,con vaste implicazioni. Dietro la difesa di La Torre eGirone c’è la partecipazione allemissioni NATO e ONU, c’è larivalità fra le vecchie potenzeimperialiste in declino e quellein ascesa che non voglionosopportare all’infinito ildominio occidentale, ci sono lerotte e gli interessi commerciali.In questa vicenda la borghesia

italiana sta perdendo assiemealla faccia molte commesse chel’India sta cancellando. Di chi la colpa? Senza dubbiodella politica imperialista,arrogante e guerrafondaiaseguita dai “nostri” governi. Sono ben 24 le missioniall’estero: dall’Afghanistan, alLibano, ai Balcani, Libia....spedizioni pagate dai lavoratori,per fare da vassalli agli USA eproteggere gli interessi deimonopoli. Esigiamo il ritiro ditutte le truppe all’estero!

Scintillaorgano di Piattaforma Comunista

Mensile. Editrice Scintilla OnlusDir. resp. E. Massimino

Iscrizione ROC n. 21964 del 1.3.2012Redaz: Via di Casal Bruciato 15, Roma

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Dopo il referendum in CrimeaL'Ucraina è lo scenario dellacontesa inter-imperialista fraUSA, Russia e l’UE (con laGermania in testa), che si vaacutizzando. Le potenze occidentali, facendoleva sull’insoddisfazionepopolare e appoggiandosi sulleteste di legno neonaziste, hannorovesciato l’inetto e corrottoJanukovych e ora vogliono usarele masse come carne da cannoneper gli interessi di potenti gruppimonopolisti. La Russia non ha accettatopassivamente il gioco e ha difesoaggressivamente i suoi interessieconomici, politici, militari (labase navale di Sebastopoli chepermette l’accesso alMediterraneo), a costo di unmaggiore isolamentointernazionale. La situazione in Crimea, dopo ilreferendum con cui oltre il 95%della popolazione ha deciso distaccarsi dall’Ucraina ericongiungersi alla Russia, èdivenuta esplosiva. Il fattore scatenante delladecisione è stato senza dubbiol’affermarsi delle forzenazionaliste più estreme inUcraina e la rottura degliequilibri fra Ucraina e Russia. Il referendum è stato il rimedioadottato dalla borghesia russa diCrimea che si è sentitaminacciata dalla svolta filo-occidentale di Kiev e si è volutaunire alla Federazione Russa persfuggire alla minaccia diun’oppressione nazionale emettersi in una posizione piùvantaggiosa per garantire i proprivantaggi e privilegi, trascinando

al suo seguito gli strati popoli eproletari. Questo referendum non ha avutoalcun carattere progressivo,perché non si è svolto sull’ondadi un movimento operaiorivoluzionario, non si è direttocontro l’imperialismo, siaoccidentale sia russo, non si èsvolto nello spirito dellademocrazia e del socialismo. La classe operaia e il popolo diCrimea non vedranno risolti iloro problemi conl’indipendenza, la separazione el’unificazione con la Russiaimperialista di Putin, che da partesua nasconde dietro il fumo della“protezione dei russi” lasalvaguardia dei propri interessifinanziari. Putin, corresponsabile dellarestaurazione di un capitalismomafioso, dello sfruttamento edella miseria degli operai e deicontadini russi, non può essere ildifensore della libertà e dellagiustizia né il “difensore deirussi”. Con la Crimea cerca unavia di uscita dal fracasso dellasua politica interna. Indubbiamente, a seguito diquesta vicenda si rafforzerà losciovinismo e il nazionalismo,tanto in Ucraina, quanto inCrimea e in Russia, così come inaltre regioni (ad esempio laCecenia, l’Ossezia del Sud el’Abkhazia).Quanto alla posizione dellaborghesia delle potenzeimperialiste USA e UE – e deiriformisti al loro carro - sullaquestione della Crimea, vediamoil colmo della reazione e delbellicismo: negazione totale della

legittimità del referendum svoltoin Crimea e pieno sostegno aireazionari di Kiev; politica diguerra a sostegno della NATOche ingloba uno dopo l’altro ipaesi dell’est europeo peraccerchiare la Russia: dopo laCroazia, l’Estonia, la Lettonia, laLituania, la Slovenia, l’Albania,la Slovacchia, la Rep. Ceca,l’Ungheria, la Polonia, laRomania, è l’ora dell’Ucraina. Questa politica vieneaccompagnata da unavergognosa ipocrisia e da unosquallido cinismo. Le stessepotenze imperialiste dirette dagliUSA - Italia compresa - che nel1992 riconobbero il referendumper l’indipendenza della Bosnia eintervennero militarmente con laNATO nel 1995 per “stabilizzarela situazione”, e chesuccessivamente, nel 1999,bombardarono la Rep. Federaledi Jugoslavia per sostenere “ildiritto di autodeterminazione deikosovari” (in realtà per costruirel’oleodotto trans-balcanico e

impiantare una mega basemilitare in Kosovo), oradefiniscono “illegale eillegittimo” il referendum dellaCrimea, ne rigettano il risultato eminacciano quelle sanzioni chemai hanno voluto applicarecontro chi occupa da decenni ilterritorio palestinese.Parlano di legalità internazionaledopo averla infranta a forza diguerre ingiuste in Afghanistan,Iraq, Libia e di colpi di Stato! Parlano di democrazia mentreincoraggiano e finanziano forzeneonaziste! Parlano di liberazionedell’Ucraina ma già stringono alcollo del popolo ucraino il cappiodel debito e delle misuredraconiane di austerità!Non c’è dubbio: la NATO e l’UEnon sono al servizio della pace edella solidarietà dei popoli, madella guerra e dell’oppressionesui popoli. Soltanto la vittoria delproletariato potrà portare allacompleta liberazione di tutte lenazionalità e al socialismo!

aprile 20148

In Spagna la Marcia dellaDignità si è conclusa il 22marzo con un grande successo,riunendo più di un milione dimanifestanti.Il governo spagnolo hanuovamente mostrato il suovero volto reazionario r con lasolita litania di minacce, accusee repressione chiarendo qualesia la sua natura di classe e lasua concezione dei diritti socialie politici.La Marcia ha ripreso erivitalizzato il ciclo di grandiproteste che era iniziato nel2010. E’ stata l'espressione dimolteplici lotte sociali

(lavoratori, senza casa, dirittinazionali, diritto all'aborto,etc.), che devono affrontare lostesso nemico. La classe operaia e i popoli diSpagna hanno dimostratoenergie inesauribili nelloscontrarsi con l'oligarchiafinanziaria e i suoi governi.Da evidenziare le moltissimebandiere repubblicanesventolate dai manifestanti.Anch’esse dimostrano che lalotta non è solo per dirittisettoriali ed economici, ma èuna questione politica. Ampi settori hanno ormaisuperato di slancio le posizionidi quelle forze politiche

riluttanti a rompere con lamonarchia parassitaria. Lemasse popolari hannodimostrato che vogliono farlafinita con questo regime.Come affermano i compagni delPartito Comunista di Spagna(marxista-leninista):“La sinistra nel suo insiemedovrebbe prendere nota delprogresso qualitativo espressooggi dalle sue basi ed agire conla responsabilità, il coraggio ela forza che il momentorichiede. Di fronte a un regime in palesedecomposizione, ma ancoraabbastanza forte per continuarea colpire diritti collettivi, i

nostri popoli sono pronti a darebattaglia. Chi aspira a rappresentarli sidecida urgentemente di portarequella fermezza nell'arenapolitica, puntandorisolutamente a rompere con ilregime monarchico, mettendo inprimo piano gli elementi cheuniscono l’insieme dellasinistra e che permettano alleclassi popolari di avanzare, ecompiendo passi effettivi versoquell’unità che dà espressioneconcreta a tutto ciò”.Certamente il nostro partitofratello non si sottrarrà a questaresponsabilità e farà tutto ciòche è necessario per realizzarla.

Spagna: la responsabilità dell’oggi