Scienze umane e Open Access: lesperienza di riviste UNIMI Paola Galimberti Torino 18 ottobre 2010...
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Scienze umane e Open Access: l’esperienza di riviste UNIMI
Paola Galimberti
Torino 18 ottobre 2010
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Agenda• La comunicazione scientifica nelle scienze umane:
Un sistema in crisi• La necessità di cambiamento• Le tre vie della Gold Road• Riviste UNIMI
La crisi della comunicazione scientifica (con particolare riferimento alle scienze umane)
Clima di insoddisfazione:
• Tempi di pubblicazione lunghi• Costi elevati (per la maggior parte legati al costo della pubblicazione cartacea)
• Criteri di selezione spesso poco trasparenti
Il contesto (1/2)
Riduzione dei fondi a disposizione per ambiti disciplinari dove molto spesso le pubblicazioni sono finanziate dai ricercatori
Forte accento posto sulla valutazione ad ogni livello rende necessario un ripensamento dei tradizionali meccanismi di pubblicazione / necessità di adeguamento a standard nazionali e internazionali
Scarsa distribuzione laddove l’esigenza di essere visibili diventa cruciale
Il contesto (2/2)
• Nella maggior parte dei casi il lavoro degli editors e quello dei reviewers non è pagato
• Si è osservato che in media le riviste edite da Università o Società scientifiche hanno una maggiore stabilità
• Necessità di un sistema di validazione tracciabile e trasparente
• Le pubblicazioni di ambito umanistico sono per lo più finanziate alla fonte
Le tre vie della Gold Road
• Paga chi pubblica (il ricercatore o la sua istituzione) perché tutti possano leggere
Open access puro
Open access ibridoEditoria commerciale
La terza viaUniversitàSocietà scientifiche
Il progetto riviste UNIMI
La scelta di OJS:• Un sistema multilingua di pubblicazione efficace ed efficiente
• Open source e dotato di metadati che permettono l’interoperabilità
• Sviluppato da una comunità internazionale• Tracciato dai principali motori di ricerca • Utilizzato da oltre 4000 riviste nel mondo• Facilmente gestibile
La diffidenza iniziale
• Le pubblicazioni elettroniche considerate di valore inferiore rispetto a quelle cartacee
• Diffidenza (o una certa ritrosia) nei confronti dell’accesso aperto da parte di una comunità scientifica ancora fortemente “aristocratica”
L’organizzazione della piattaforma
• La piattaforma ha un gestore che mette a disposizione una serie di strumenti (ad es.per la registrazione in tribunale, richiesta ISSN, gestione dei rapporti con gli autori, questioni legate al diritto d’autore) e fa in modo che le diverse redazioni si rendano autonome
• Ogni rivista ha una propria redazione, un proprio comitato scientifico e una propria organizzazione.
• Tutte le riviste sono dotate di ISSN• Alcune sono state registrate in tribunale perché prevedono anche la versione cartacea
L’organizzazione della piattaforma
• Nell’organizzarsi le diverse redazioni hanno tenuto conto dei criteri necessari per l’accreditamento e di quelli sul carattere scientifico delle pubblicazioni
• Dei comitati scientifici fanno parte docenti e studiosi di altre università anche straniere
• Alcune riviste gestiscono l’intero workflow editoriale all’interno della piattaforma, altre caricano solo la versione finale e i metadati
Caratteristiche
• I file caricati sono per ora in PDF anche se sono supportati altri formati
• Sono presenti file audio e video
Visibilità
• Scientific commons• Base• DOAJ• Journal ToCs• Google Scholar
Monitoraggio diffusione e uso
• Statistiche COUNTER (calcolo dei download)• Google analytics (calcolo delle viste)
Costi
La piattaforma risiede su server Cilea che ne cura l’aggiornamento, la manutenzione e la conservazione
Il costo della piattaforma è indipendente dal numero di riviste che vi risiedono. La tariffa è di 5000 euro. Attualmente sono attive 8 riviste e ne stanno partendo altre tre
Vi sono inoltre costi legati all’impegno degli editors
Le riviste che hanno una versione cartacea escono sotto forma di collana
Si stanno prendendo accordi per il print on demand
Primo bilancio
• I tempi di pubblicazione risultano molto abbreviati• I costi di pubblicazione vengono ammortizzati dal numero delle riviste pubblicate
• La visibilità della ricerca in ambiti considerati di nicchia e dunque di difficile circolazione è notevolmente aumentata dando i primi risultati in termini di diffusione dei contributi e della loro citabilità
• L’uso di (almeno) una doppia versione (inglese italiano) è comune a tutte le riviste pubblicate
• I meccanismi di validazione e controllo della qualità sono trasparenti e tracciabili
In sintesi
• L’impegno richiesto è compensato dagli ottimi risultati raggiunti che hanno convinto anche i docenti più diffidenti di questo sistema di pubblicazione
Prospettive
• Utilizzo maggiore delle opportunità multimediali
• Avvio di alcune riviste che utilizzino l’html accanto al pdf
• Richiesta che le riviste più “vecchie” vengano incluse in Scopus
GRAZIE