Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi La semiotica come teoria della società e scienza della...

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Scienze semiotiche Scienze semiotiche del testo e dei del testo e dei linguaggi linguaggi La semiotica come teoria La semiotica come teoria della società della società e scienza della cultura e scienza della cultura 2012-13 2012-13

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Scienze semiotiche Scienze semiotiche del testo e dei del testo e dei

linguaggi linguaggi La semiotica come teoria della La semiotica come teoria della

societàsocietà

e scienza della cultura e scienza della cultura

2012-132012-13

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TestiTesti

Modulo A (Tani)(27 febbraio - 10 aprile)

1. E. Benveniste, Essere di parola, a cura di P. Fabbri, Mondadori, 2009

2. C. Caffi, Pragmatica. Sei lezioni, Carocci, 2009

3. Manetti, L’enunciazione, Mondadori, 2008 (pp. 1-45) > Solo per i non-frequentanti

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Cosa sono le scienze Cosa sono le scienze semiotiche?semiotiche?

Una disciplina giovane con una lunga storia: Una disciplina giovane con una lunga storia: le sue radici affondano nellle sue radici affondano nell’’antichità greca antichità greca e in particolare nel sapere medicoe in particolare nel sapere medico

Prima definizionePrima definizione: scienza dei segni: scienza dei segni

Seconda definizioneSeconda definizione: Studio dei processi : Studio dei processi di significazione e comunicazione (verbali di significazione e comunicazione (verbali e non verbali)e non verbali)

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Margaret Mead, Convegno su paralinguistica Margaret Mead, Convegno su paralinguistica e cinesica, Bloomington, 1962:e cinesica, Bloomington, 1962:

““Io credo che a quanto si può immaginare stiamo Io credo che a quanto si può immaginare stiamo lavorando in un campo che col tempo includerà lo lavorando in un campo che col tempo includerà lo studio di tutte le forme di comunicazione dotate di studio di tutte le forme di comunicazione dotate di strutturastruttura, , delle quali la linguistica è quella delle quali la linguistica è quella tecnicamente più avanzatatecnicamente più avanzata. Sarebbe utile disporre . Sarebbe utile disporre di una parola per le forme di comunicazione in di una parola per le forme di comunicazione in ogni modalità sensoriale, dotate di struttura […] ogni modalità sensoriale, dotate di struttura […] molte persone qui, che avevano lmolte persone qui, che avevano l ’’aria di essere da aria di essere da parti opposte della barricata, hanno usato la parti opposte della barricata, hanno usato la parola parola ‘‘semioticasemiotica’’. Mi sembra l. Mi sembra l’’unica parola che, unica parola che, in una forma o in unin una forma o in un’’altra, sia stata usata da altra, sia stata usata da persone che ragionano da posizioni persone che ragionano da posizioni completamente differenti.completamente differenti.””

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Sviluppi negli anni Sviluppi negli anni sessantasessanta

Diverse scuole di orientamento semiotico:Diverse scuole di orientamento semiotico: FranceseFrancese

Roland Barthes (1915-1980)Roland Barthes (1915-1980) Algirdas J. Greimas (1917-1992)Algirdas J. Greimas (1917-1992)

RussaRussa Jurij Lotman (1922-1993)Jurij Lotman (1922-1993) Boris Uspenskij (1937-)Boris Uspenskij (1937-)

In Italia:In Italia: Umberto EcoUmberto Eco Tullio De MauroTullio De Mauro

Ricerca di un territorio comune dove potessero incontrarsi Ricerca di un territorio comune dove potessero incontrarsi e integrarsi istanze nate da discipline diverse: e integrarsi istanze nate da discipline diverse: sguardo sguardo trasversale e problematico ai dispositivi molteplici della trasversale e problematico ai dispositivi molteplici della significazione e della comunicazione significazione e della comunicazione (Gensini, (Gensini, Elementi di Elementi di semioticasemiotica, Carocci 2002), Carocci 2002)

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Grande varietà di indirizzi e ambiti applicativi Grande varietà di indirizzi e ambiti applicativi (dagli stimoli percettivi ai più elaborati costrutti (dagli stimoli percettivi ai più elaborati costrutti culturali). Rischio di smarrimento e di culturali). Rischio di smarrimento e di imperialismoimperialismo

Come evitare il rischio di imperialismo, come Come evitare il rischio di imperialismo, come delimitare il campo?delimitare il campo? Eco: la soglia inferiore e superiore della semioticaEco: la soglia inferiore e superiore della semiotica

LL ’’identità è data non dallidentità è data non dall’’oggetto, ma dallo oggetto, ma dallo sguardo, dal metodosguardo, dal metodo

Costitutiva interdisciplinarità della semiotica, Costitutiva interdisciplinarità della semiotica, dipendente dal fatto di non avere un oggetto dipendente dal fatto di non avere un oggetto proprioproprio

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Che tipo di scienze sono Che tipo di scienze sono quelle semiotiche?quelle semiotiche?

Distinzione tra scienze hard e scienze soft Distinzione tra scienze hard e scienze soft (Simone 1990)(Simone 1990)

Questione centrale: definire esplicitamente e Questione centrale: definire esplicitamente e preliminarmente i termini che si adoperano e preliminarmente i termini che si adoperano e attenersi a questa definizione, elaborare metodi attenersi a questa definizione, elaborare metodi intersoggettivamente controllabili, formulare intersoggettivamente controllabili, formulare leggi sono pratiche diffuse nelle scienze hard, ma leggi sono pratiche diffuse nelle scienze hard, ma problematiche nella semiotica e nella linguistica. problematiche nella semiotica e nella linguistica.

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Orientamento Orientamento nomotetico oppure nomotetico oppure

idiografico?idiografico? Distinzione, problematica, che risale a Distinzione, problematica, che risale a

Windelband (1894)Windelband (1894)

De Mauro: De Mauro: ““campi in apparenza idiografici non campi in apparenza idiografici non potrebbero nemmeno cominciare le loro indagini potrebbero nemmeno cominciare le loro indagini se non muovessero dallse non muovessero dall’’accertamento di accertamento di costanticostanti: : fonemi, morfi, regole di formazione delle parole fonemi, morfi, regole di formazione delle parole per studiarne le variazioni o invarianze nel tempper studiarne le variazioni o invarianze nel tempoo ””

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Prima definizione:Prima definizione:scienza dei segniscienza dei segni

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Che cosChe cos’’è un segno?è un segno?

Siamo circondati da svariate esperienze di Siamo circondati da svariate esperienze di natura semiotica, in cui diversi veicoli natura semiotica, in cui diversi veicoli materiali rinviano a qualcosmateriali rinviano a qualcos’’altro:altro:

Indicatori luminosi (spie)Indicatori luminosi (spie) Orme, tracce, espressioni del volto, ecc.Orme, tracce, espressioni del volto, ecc. Comportamenti e segnali di altri animaliComportamenti e segnali di altri animali Manufatti come la struttura di un edificio, lManufatti come la struttura di un edificio, l’’arredamento di arredamento di

una casauna casa Parole di una linguaParole di una lingua

In tutti questi casi attribuiamo sostanza e valore In tutti questi casi attribuiamo sostanza e valore di segno a esperienze diverse.di segno a esperienze diverse.

Aristotele distingue:Aristotele distingue: semeîon, tekmerion, semeîon, tekmerion, symbolonsymbolon

Semeióo Semeióo = marco, faccio segnali, intendo, significo= marco, faccio segnali, intendo, significo

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Fondazione filosofica della Fondazione filosofica della disciplinadisciplina

Aristotele (384a.C.-322a.C.) Aristotele (384a.C.-322a.C.) ((De interpretatione; Retorica, PoeticaDe interpretatione; Retorica, Poetica))

Agostino di Ippona (354-430)Agostino di Ippona (354-430)((De doctrina christiana; De magistroDe doctrina christiana; De magistro))

Locke (1632-1704) Locke (1632-1704) Essay on Human UnderstandingEssay on Human Understanding (1690) (1690)La semiotica, in quanto dottrina dei segni è una delle tre branche La semiotica, in quanto dottrina dei segni è una delle tre branche della conoscenza umana (accanto a fisica ed etica).della conoscenza umana (accanto a fisica ed etica).

Charles Sanders Peirce (1839-1914)Charles Sanders Peirce (1839-1914)Semiotica come teoria della conoscenza umana, incentrata sulla Semiotica come teoria della conoscenza umana, incentrata sulla capacità di interpretare lcapacità di interpretare l’’esperienza e ogni sua manifestazione esperienza e ogni sua manifestazione empirica.empirica.

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Due modelli di segnoDue modelli di segno Nella tradizione filosofica e semiotica antica Nella tradizione filosofica e semiotica antica

prende forma una distinzione tra due concezioni prende forma una distinzione tra due concezioni del segno:del segno:

Segno come Segno come equivalenzaequivalenza o abbinamento tra un o abbinamento tra un significato e un significante: significato e un significante: A sta per BA sta per B

Modello impiegato per spiegare il funzionamento dei Modello impiegato per spiegare il funzionamento dei segni di ordine soprattutto verbalesegni di ordine soprattutto verbale

Segno come Segno come inferenzainferenza: : Se p, allora qSe p, allora q

modello impiegato per spiegare la struttura logica modello impiegato per spiegare la struttura logica soggiacente ai segni di ordine soprattutto non verbale soggiacente ai segni di ordine soprattutto non verbale (se c(se c’’è fumo, cè fumo, c’’è fuoco; se cè fuoco; se c’’è unè un’’orma, corma, c’’è un animale; le è un animale; le nuvole annunciano - o significano - pioggia)nuvole annunciano - o significano - pioggia)

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Il segno per AristoteleIl segno per Aristotele

pensieripensieri

oggettiSuoni verbali

Cfr. Ogden e Richards, Il significato del significato, 1923

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Agostino di Ippona (354-Agostino di Ippona (354-439)439)

De doctrina christiana (395-426)Ogni insegnamento ha come oggetto cose (res) o segni (signa): ma le cose si

apprendono per mezzo di segni. Definisco ora cose in senso proprio quelle che non servono per significare qualcosa, per esempio legno pietra pecora e altro di tal fatta; non però il legno che, come leggiamo, Mosè gettò nelle acque per toglierne l’amarezza, né la pietra che Giacobbe si era posto sotto il capo né la pecora che Abramo immolò in luogo del figlio. Queste cose infatti sono tali da essere anche il segno di altre cose. Ci sono invece segni di cui facciamo uso solo per significare (in significando), per esempio le parole: nessuno ne fa uso se non per significare qualcosa. Di qui si capisce che cosa io intendo per segno: una cosa che serve per significare qualcosa. Perciò ogni segno è anche una cosa, perché ciò che non è una cosa, non esiste affatto: invece non ogni cosa è anche segno. (De doct.chr. I, II 2)

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Significazione naturale

Dei segni, alcuni sono naturali (naturalia), altri intenzionali (data). Sono naturali quelli che, senza alcuna intenzionalità e volontà di significare, fanno conoscere, a partire da sé, qualcos’altro oltre sé, come il fumo significa il fuoco: lo fa senza intenzione di significare, ma perché grazie alla osservazione e all’esperienza sappiamo che là sotto c’è il fuoco, anche se si vede solo il fumo. Appartiene a questo genere di segni la traccia dell’animale che passa; e il volto di una persona adirata o triste ne rivela lo stato d’animo anche indipendentemente dalla volontà di chi è adirato o triste, e così dicasi di altro sentimento che viene indicato dall’atteggiamento del volto, anche se noi nulla facciamo per indicarlo […]

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Significazione intenzionale

Segni intenzionali sono quelli che gli esseri viventi si scambiano gli uni con gli altri per far conoscere, per quanto è possible, le emozioni del loro animo, i sentimenti, i pensieri; e non c’è altro motivo per noi di significare, cioè di dare un segno, se non per effondere e trasferire nell’animo di un altro ciò che ha nel proprio animo colui che dà il segno […]. Anche gli animali si scambiano tra loro segni con i quali esternano gli appetiti del loro animo: il gallo quando ha trovato da mangiare con voce segnala (dat signum vocis) alle galline di accorrere, e il colombo chiama con un verso lamentoso la colomba e così viene da lei chiamato […].

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Posto della parola tra gli altri segni

Dei segni con i quali comunichiamo tra noi i nostri sentimenti (sua sensa), alcuni riguardano la vista, i più l’udito, ben pochi gli altri sensi. Così, quando facciamo un cenno, diamo il segno solo agli occhi di colui che in questo modo vogliamo rendere partecipe della nostra volontà. Certi movimenti delle mani significano molte cose e gli attori col movimento di tutte le membra comunicano alcuni segni agli spettatori esperti e quasi conversano con i loro occhi; le bandiere e le insegne militari trasmettono ai soldati attraverso gli occhi la volontà dei comandanti […]. Ma tutti i segni di tal genere, a confronto con le parole, sono molto pochi, perché gli uomini hanno assegnato in primo luogo alle parole il compito di significare tutto ciò che meditano in cuor loro, se hanno intenzione di comunicarlo […]. Infatti, tutti quei segni, i cui vari generi ho brevemente accennato, li ho potuti esprimere con le parole, mentre assolutamente non potrei esprimere le parole con quei segni”. (De doct. Chr. II, I, II 3, III 4)

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John Locke (1632-1704)John Locke (1632-1704) Essay on Human UnderstandingEssay on Human Understanding (1690) (1690)

La semiotica, in quanto dottrina dei segni è una delle tre La semiotica, in quanto dottrina dei segni è una delle tre branche della conoscenza umana (accanto a fisica ed etica):branche della conoscenza umana (accanto a fisica ed etica):

““Fu necessario che lFu necessario che l’’uomo scoprisse qualche uomo scoprisse qualche segno sensibile segno sensibile esterno, mediante il quale quelle idee invisibili, di cui sono esterno, mediante il quale quelle idee invisibili, di cui sono costruiti i suoi pensieri, potessero venir rese note ad altricostruiti i suoi pensieri, potessero venir rese note ad altri. . Nulla era più adatto a tale scopo, sia per abbondanza che per Nulla era più adatto a tale scopo, sia per abbondanza che per rapidità, di quei rapidità, di quei suoni articolatisuoni articolati che in modo così facile e vario che in modo così facile e vario ll ’’uomo si trovò ad essere capace di produrre. In tal modo uomo si trovò ad essere capace di produrre. In tal modo possiamo concepire come le parole, che di natura loro erano possiamo concepire come le parole, che di natura loro erano così adatte a quello scopo, venissero ad essere impiegate come così adatte a quello scopo, venissero ad essere impiegate come segni delle loro idee: segni delle loro idee: non per alcuna connessione naturale che non per alcuna connessione naturale che vi sia tra i particolari suoni articolati e certe ideevi sia tra i particolari suoni articolati e certe idee, poiché in tal , poiché in tal caso non ci sarebbe tra gli uomini che un solo linguaggio, caso non ci sarebbe tra gli uomini che un solo linguaggio, ma ma per una imposizione volontariaper una imposizione volontaria, , mediante la quale una data mediante la quale una data parola viene assunta arbitrariamente a contrassegno di una parola viene assunta arbitrariamente a contrassegno di una tale ideatale idea. Perciò lo scopo delle parole è di essere segni sensibili . Perciò lo scopo delle parole è di essere segni sensibili delle idee; e le idee delle idee; e le idee per le quali esse stannoper le quali esse stanno sono il loro sono il loro significato proprio ed immediatosignificato proprio ed immediato”” (1690; trad. it. p. 457) (1690; trad. it. p. 457)

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Peirce (1839-1914)Peirce (1839-1914)““Io sono, per quel che ne so, un pioniere, o piuttosto un esploratore, Io sono, per quel che ne so, un pioniere, o piuttosto un esploratore,

nellnell’’attività di chiarire e iniziare ciò che io chiamo attività di chiarire e iniziare ciò che io chiamo semioticasemiotica, vale a , vale a dire la dottrina della natura essenziale e delle varietà fondamentali di dire la dottrina della natura essenziale e delle varietà fondamentali di ogni possibile semiosiogni possibile semiosi”” (CP: 5.488) (CP: 5.488)

Per semiosi intendo unPer semiosi intendo un’’azione, una influenza che sia, o coinvolga, una azione, una influenza che sia, o coinvolga, una cooperazione di tre soggetti, come per esempio un segno, il suo cooperazione di tre soggetti, come per esempio un segno, il suo oggetto e il suo interpretanteoggetto e il suo interpretante, tale influenza trirelativa non essendo in , tale influenza trirelativa non essendo in nessun caso risolubile in unnessun caso risolubile in un’’azione tra coppie (CP: 5.484)azione tra coppie (CP: 5.484)

Un segnoUn segno, in quanto tale, ha tre riferimenti: primo, , in quanto tale, ha tre riferimenti: primo, è un segno per un è un segno per un pensiero che lo interpretapensiero che lo interpreta; secondo ; secondo è un segno in luogo di un oggetto a è un segno in luogo di un oggetto a cui quel pensiero è equivalentecui quel pensiero è equivalente; terzo, ; terzo, è un segno sotto qualche è un segno sotto qualche rispetto o qualità che porta il segno stesso in connessione con il suo rispetto o qualità che porta il segno stesso in connessione con il suo oggettooggetto””..

““Un segno (o Representamen) è qualcosa che sta a qualcuno per qualcosa Un segno (o Representamen) è qualcosa che sta a qualcuno per qualcosa sotto qualche rispetto o capacitàsotto qualche rispetto o capacità. Si rivolge a qualcuno, cioè crea nella . Si rivolge a qualcuno, cioè crea nella mente di quella persona un segno equivalente, o forse un segno più mente di quella persona un segno equivalente, o forse un segno più sviluppato. Questo segno che esso crea lo chiamo interpretante del sviluppato. Questo segno che esso crea lo chiamo interpretante del primo segnoprimo segno”” (CP: 2.228; trad. it. Peirce, (CP: 2.228; trad. it. Peirce, SemioticaSemiotica, a cura di , a cura di Bonfantini, Einaudi 1980:132)Bonfantini, Einaudi 1980:132)

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Modello triadico del Modello triadico del segnosegno

interpretante

Oggetto dinamicoRepresentamen

espressione

segno

OggettoImmediatocontenuto

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Modello inferenziale di Modello inferenziale di segnosegno

Il Representamen (puro aspetto espressivo) sta al posto di Il Representamen (puro aspetto espressivo) sta al posto di qualcosqualcos’’altro. Tuttavia questo stare per non è da intendersi come altro. Tuttavia questo stare per non è da intendersi come un rapporto di pura sostituzione, in quanto un rapporto di pura sostituzione, in quanto il Representamen non il Representamen non sostituisce lsostituisce l‘‘oggetto sotto ogni punto di vista, ma soltanto oggetto sotto ogni punto di vista, ma soltanto ““sotto sotto qualche rispetto o capacitàqualche rispetto o capacità””, cioè in base a qualche proprietà scelta , cioè in base a qualche proprietà scelta come pertinentecome pertinente..

Se ad esempio prendiamo il Se ad esempio prendiamo il disegno di un cavallodisegno di un cavallo, che ne delinei , che ne delinei soltanto il contorno, noi potremmo dire che soltanto il contorno, noi potremmo dire che tale disegno sta per il tale disegno sta per il cavallocavallo, ovvero ne costituisce un segno, il cui significato sia , ovvero ne costituisce un segno, il cui significato sia identificabile con il identificabile con il ““concetto di cavalloconcetto di cavallo””. Tuttavia il disegno non . Tuttavia il disegno non esaurisce tutto quello che noi possiamo sapere circa le proprietà esaurisce tutto quello che noi possiamo sapere circa le proprietà del cavallo, ma ne costituisce un sostituto parziale che del cavallo, ma ne costituisce un sostituto parziale che individua individua ll ’’oggetto solo da un certo punto di vistaoggetto solo da un certo punto di vista: la silhouette visiva che può : la silhouette visiva che può presentare un cavallo, lasciando da parte tutte le informazioni che presentare un cavallo, lasciando da parte tutte le informazioni che riguardano ad esempio il suo essere distinto in varietà diverse ed riguardano ad esempio il suo essere distinto in varietà diverse ed avere differenti pezzature del manto, le sue caratteristiche fisiche avere differenti pezzature del manto, le sue caratteristiche fisiche di dimensione e di potenza, le sue abitudini in relazione alldi dimensione e di potenza, le sue abitudini in relazione all ’’uomo, e uomo, e via dicendo. In altre parole, via dicendo. In altre parole, il segno come Representamen il segno come Representamen costituisce una mediazione tra le nostre rappresentazioni mentali e costituisce una mediazione tra le nostre rappresentazioni mentali e le caratteristiche reali di un determinato oggettole caratteristiche reali di un determinato oggetto, mettendone in , mettendone in risalto volta per volta delle proprietà particolari, scelte secondo risalto volta per volta delle proprietà particolari, scelte secondo qualche criterio di pertinenzaqualche criterio di pertinenza”” (Manetti, Comunicazione, 2011, p. (Manetti, Comunicazione, 2011, p. 64)64)

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Oggetto dinamico e Oggetto dinamico e oggetto immediatooggetto immediato

Oggetto dinamico è lOggetto dinamico è l’’oggetto oggetto ““realmente efficiente ma non immediatamente realmente efficiente ma non immediatamente presentepresente”” (CP:8.343): oggetto in sé, che esiste nella realtà esterna, (CP:8.343): oggetto in sé, che esiste nella realtà esterna, indipendentemente dal fatto che qualcuno lo pensi; in quanto tale non entra indipendentemente dal fatto che qualcuno lo pensi; in quanto tale non entra direttamente nel processo di semiosi. Può essere messo in relazione alla direttamente nel processo di semiosi. Può essere messo in relazione alla nozione di referente proposta da Ogden e Richards. Tale oggetto non è nozione di referente proposta da Ogden e Richards. Tale oggetto non è conoscibile se non attraverso la mediazione dei segni, che ne illustrano volta conoscibile se non attraverso la mediazione dei segni, che ne illustrano volta per volta le diverse proprietà (cioè come oggetto immediato).per volta le diverse proprietà (cioè come oggetto immediato).

Oggetto immediato è lOggetto immediato è l’’oggetto oggetto ““così come il segno lo rappresentacosì come il segno lo rappresenta”” (CP:8.343); è (CP:8.343); è una entità concettuale, una rappresentazione mentale, è il modo in cui una entità concettuale, una rappresentazione mentale, è il modo in cui ll ’’oggetto dinamico viene dato e conosciuto attraverso la mediazione dei segni, oggetto dinamico viene dato e conosciuto attraverso la mediazione dei segni, che ne mettono in risalto volta per volta certe proprietà. È il significato del che ne mettono in risalto volta per volta certe proprietà. È il significato del segno che viene socialmente codificato e, in quanto tale, è la contropartita segno che viene socialmente codificato e, in quanto tale, è la contropartita mentale del Representamen.mentale del Representamen.

LL ’’oggetto immediato si distingue dalloggetto immediato si distingue dall’’interpretante perché è uninterpretante perché è un’’entità interna al entità interna al segno, è cioè il modo in cui lsegno, è cioè il modo in cui l’’oggetto dinamico viene dato nel segno. oggetto dinamico viene dato nel segno.

LL ’’interpretante è invece esterno al segno, è un secondo segno, una interpretante è invece esterno al segno, è un secondo segno, una rappresentazione che scatta nellrappresentazione che scatta nell’’interprete a partire dal primo segno e che lo interprete a partire dal primo segno e che lo arricchisce.arricchisce.

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Oggetto immediato come Oggetto immediato come parte del segnoparte del segno

Representamen Oggettoimmediato

Interpretante

Oggetto

dinamico

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Interpretante e semiosi Interpretante e semiosi illimitataillimitata

LL ’’interpretante è un altro segno che illumina linterpretante è un altro segno che illumina l ’’oggetto da un altro punto di oggetto da un altro punto di vista.vista.

In relazione allIn relazione all’’esempio considerato, potremmo dire che un Interpretante del esempio considerato, potremmo dire che un Interpretante del disegno di cavallo può essere costituito da undisegno di cavallo può essere costituito da un ’’espressione linguistica espressione linguistica quale quale ““animale che nitrisceanimale che nitrisce””, o da una fotografia di un cavallo o da una , o da una fotografia di un cavallo o da una rappresentazione mimica dei movimenti della corsa del cavallo. rappresentazione mimica dei movimenti della corsa del cavallo.

Gli Interpretanti possono essere molti e ciascuno di essi fornisce una Gli Interpretanti possono essere molti e ciascuno di essi fornisce una conoscenza parziale dellconoscenza parziale dell ’’oggettooggetto. Per produrre la semiosi, ovvero . Per produrre la semiosi, ovvero innescare il processo di significazione, gli Interpretanti si collocano in una innescare il processo di significazione, gli Interpretanti si collocano in una serie tendenzialmente senza confiniserie tendenzialmente senza confini, che Peirce chiama appunto semiosi , che Peirce chiama appunto semiosi illimitata, i quali rendono conto delle molteplici proprietà dellillimitata, i quali rendono conto delle molteplici proprietà dell ’’oggetto.oggetto.

La fuga degli InterpretantiLa fuga degli Interpretanti, anche se tendenzialmente illimitata, dato che , anche se tendenzialmente illimitata, dato che non è mai possibile cogliere tutte le caratteristiche di un Oggetto, può non è mai possibile cogliere tutte le caratteristiche di un Oggetto, può però arrivare a una sua normalizzazione nel momento in cui viene a però arrivare a una sua normalizzazione nel momento in cui viene a istaurarsi istaurarsi unun’’abitudine o regola interpretativa stabileabitudine o regola interpretativa stabile, che Peirce chiama , che Peirce chiama abito, che potremmo considerare come registrata nella nostra memoria e abito, che potremmo considerare come registrata nella nostra memoria e che da un certo momento in poi orienterà le nostre scelte successive nella che da un certo momento in poi orienterà le nostre scelte successive nella interpretazione di un determinato segno.interpretazione di un determinato segno.

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Tre tipi di interpretanteTre tipi di interpretante Interpretante immediatoInterpretante immediato

interpretazione del segno secondo regole socialmente interpretazione del segno secondo regole socialmente determinate e tradizionalmente acquisite (ad es. determinate e tradizionalmente acquisite (ad es. riconoscimento di un sintomo, effetti prodotti da una riconoscimento di un sintomo, effetti prodotti da una malattia non ancora diagnosticata)malattia non ancora diagnosticata)

Interpretante dinamicoInterpretante dinamicoInterpretazione che deriva dal confronto del significato Interpretazione che deriva dal confronto del significato acquisito con proprie esigenze di comprensione e con acquisito con proprie esigenze di comprensione e con l’oggettività (attivazione di tensioni interpretative, l’oggettività (attivazione di tensioni interpretative, valutazione delle diverse ipotesi di diagnosi)valutazione delle diverse ipotesi di diagnosi)

Interpretante logico-finaleInterpretante logico-finaleProduzione di un abito interpretativo che soddisfa esigenze Produzione di un abito interpretativo che soddisfa esigenze conoscitive coordinate all’azione (selezione di un’ipotesi e conoscitive coordinate all’azione (selezione di un’ipotesi e intervento di cura)intervento di cura)

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InterpretantiInterpretanti

Representamen Oggettoimmediato

Oggetto

dinamico

Interpretante immediato

Interpretante dinamico

Interpretante logico finale

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La classificazione dei segni in PeirceLa classificazione dei segni in PeirceDal punto di vista della relazione tra il segno e il suo oggettoDal punto di vista della relazione tra il segno e il suo oggetto

IconaIcona: correlata al suo oggetto in virtù di un carattere di : correlata al suo oggetto in virtù di un carattere di similaritàsimilarità. I segni iconici sono motivati per somiglianza tra il . I segni iconici sono motivati per somiglianza tra il segno e lsegno e l’’oggetto. Es.: oggetto. Es.: illustrazioni, ritratti, illustrazioni, ritratti, silhouette,silhouette, caricature, caricature, schemi illustrativi di un apparecchio, suoni onomatopeici, schemi illustrativi di un apparecchio, suoni onomatopeici, metaforemetafore..

IndiceIndice: : ““è un segno che si riferisce allè un segno che si riferisce all ’’oggetto che esso denota oggetto che esso denota in virtù del fatto che è realmente determinato da quellin virtù del fatto che è realmente determinato da quell ’’oggettooggetto”” (CP:2.248). I segni indicali sono (CP:2.248). I segni indicali sono motivati per contiguità fisicamotivati per contiguità fisica: : ll ’’indice è un segno fisicamente o causalmente connesso con il indice è un segno fisicamente o causalmente connesso con il proprio oggetto. Es.: proprio oggetto. Es.: la firma (traccia della presenza la firma (traccia della presenza delldell’’autore), la bandierina che indica la direzione del vento; il autore), la bandierina che indica la direzione del vento; il dito puntato, ldito puntato, l’’impronta, la fotografiaimpronta, la fotografia..

SimboloSimbolo: : ““segno che si riferisce a un oggetto in virtù di una segno che si riferisce a un oggetto in virtù di una leggelegge””(CP(CP””2.249). Il simbolo è un 2.249). Il simbolo è un segno non motivato, quindi segno non motivato, quindi arbitrarioarbitrario. Peirce definisce il simbolo anche . Peirce definisce il simbolo anche legisegnolegisegno (basato (basato su una legalità propria di una comunità). Es.su una legalità propria di una comunità). Es.: segni del : segni del linguaggio naturale, della matematica, del codice della strada, linguaggio naturale, della matematica, del codice della strada, dei gradi militaridei gradi militari..

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IconicitàIconicità Il problema dellIl problema dell’’iconismo (o iconicità) è stato molto dibattuto nella semiotica iconismo (o iconicità) è stato molto dibattuto nella semiotica

degli anni Sessanta e Settanta (cfr. Eco, degli anni Sessanta e Settanta (cfr. Eco, Kant e il problema dellKant e il problema dell’’ornitorincoornitorinco, , 1997). Il punto di partenza è nella definizione di icona data da Peirce: da un 1997). Il punto di partenza è nella definizione di icona data da Peirce: da un lato si ponevano coloro che mettevano in dubbio il concetto di somiglianza e lato si ponevano coloro che mettevano in dubbio il concetto di somiglianza e preferivano parlare di preferivano parlare di regole per la produzione di similarità regole per la produzione di similarità (effetto di (effetto di similarità: Eco, Volli)similarità: Eco, Volli);; dall dall’’altro si ponevano quanti difendevano il principio altro si ponevano quanti difendevano il principio della somiglianza (Maldonado).della somiglianza (Maldonado).

Eco sottolinea tre ordini di problemi in quel dibattito: 1. La natura iconica della Eco sottolinea tre ordini di problemi in quel dibattito: 1. La natura iconica della percezione, 2. La natura iconica della conoscenza in generale, 3. La natura dei percezione, 2. La natura iconica della conoscenza in generale, 3. La natura dei segni iconici. I primi due punti sono oggi al centro di un ampio dibattito che segni iconici. I primi due punti sono oggi al centro di un ampio dibattito che vede nella iconicità una sorta di vede nella iconicità una sorta di funzione fondamentale della conoscenza che funzione fondamentale della conoscenza che prepara la strada alla categorizzazione: il primo passo per conoscere qualcosa prepara la strada alla categorizzazione: il primo passo per conoscere qualcosa è ri-conoscerlo come appartenente a una categoriaè ri-conoscerlo come appartenente a una categoria..

Secondo Gensini (Secondo Gensini (Elementi di semioticaElementi di semiotica, Carocci, 2002), l, Carocci, 2002), l’’iconicità, indicando iconicità, indicando un rapporto non arbitrario tra significante e significato, non può essere un rapporto non arbitrario tra significante e significato, non può essere ricondotta solo alla similarità: occorre distinguere tra iconicità come ricondotta solo alla similarità: occorre distinguere tra iconicità come ““motivatezza naturalemotivatezza naturale”” e e ““iconicità come motivatezza logicaiconicità come motivatezza logica””. I codici lasciano . I codici lasciano oscillare i segni da un massimo grado di iconicità a un massimo grado di oscillare i segni da un massimo grado di iconicità a un massimo grado di arbitrarietà.arbitrarietà.

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Osservazioni critiche su Osservazioni critiche su PeircePeirce

Per Peirce tutto è segno. Inoltre, come osserverà Benveniste, Peirce Per Peirce tutto è segno. Inoltre, come osserverà Benveniste, Peirce non distingue adeguatamente tra tipi di segni e tipi diversi di non distingue adeguatamente tra tipi di segni e tipi diversi di sistemi semiotici e ciò è dovuto al fatto che sistemi semiotici e ciò è dovuto al fatto che manca qui una manca qui una precisa distinzione tra segno e significato e manca il principio di precisa distinzione tra segno e significato e manca il principio di sistema segnicosistema segnico, condizione saussuriana della significazione (cfr. , condizione saussuriana della significazione (cfr. Fabbri in Fabbri in Essere di parolaEssere di parola, p. XVI)., p. XVI).

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Fondazione linguistica della Fondazione linguistica della disciplinadisciplina

Ferdinand de Saussure (1857-1913)Ferdinand de Saussure (1857-1913)Corso di linguistica generaleCorso di linguistica generale (1916) (1916)

““Si può dunque concepire Si può dunque concepire una scienza che studia la vita dei una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita socialesegni nel quadro della vita sociale; ; essa potrebbe formare essa potrebbe formare una parte della psicologia socialeuna parte della psicologia sociale e, di conseguenza, della e, di conseguenza, della psicologia generale; noi la chiameremo psicologia generale; noi la chiameremo semiologia semiologia (dal (dal grecogreco semeion semeion, segno). Essa potrebbe dirci in che consistono , segno). Essa potrebbe dirci in che consistono i segni, quali leggi li regolano. Poiché essa non esiste i segni, quali leggi li regolano. Poiché essa non esiste ancora, non possiamo dire che cosa sarà; essa ha tuttavia ancora, non possiamo dire che cosa sarà; essa ha tuttavia diritto a esistere e il suo posto è determinato in partenza. La diritto a esistere e il suo posto è determinato in partenza. La linguistica è solo una parte di questa scienza generale, le linguistica è solo una parte di questa scienza generale, le leggi scoperte dalla semiologia saranno applicabili alla leggi scoperte dalla semiologia saranno applicabili alla linguistica e questa si troverà collegata a un dominio ben linguistica e questa si troverà collegata a un dominio ben definito nelldefinito nell’’insieme dei fatti umaniinsieme dei fatti umani”” (CLG: 26) (CLG: 26)

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Prima questione: rapporto tra Prima questione: rapporto tra semiologia e linguistica semiologia e linguistica

Barthes, Barthes, Elementi di semiologiaElementi di semiologia, 1966:14: , 1966:14: ““non è affatto certo non è affatto certo che nella vita sociale del nostro tempo esistano, al di fuori del linguaggio che nella vita sociale del nostro tempo esistano, al di fuori del linguaggio umano (cioè del linguaggio verbale) sistemi di segni di una certa ampiezzumano (cioè del linguaggio verbale) sistemi di segni di una certa ampiezzaa””

La previsione di Saussure andrebbe dunque rovesciata: lungi dal risolversi in La previsione di Saussure andrebbe dunque rovesciata: lungi dal risolversi in una branca della semiotica/semiologia la linguistica dovrebbe fungere da una branca della semiotica/semiologia la linguistica dovrebbe fungere da riferimento per capire tutti gli altri sistemi di segni (riferimento per capire tutti gli altri sistemi di segni (““la semiologia è forse la semiologia è forse destinata a farsi assorbire da una translinguisticadestinata a farsi assorbire da una translinguistica””), e le categorie che si ), e le categorie che si ritrovano tipiche della verbalità dovrebbero pertanto formare lritrovano tipiche della verbalità dovrebbero pertanto formare l ’’ossatura ossatura

anche di questi ultimi.anche di questi ultimi.

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Il segno per SaussureIl segno per Saussure

Entità psichica bifacciale. Le cui facce, significato e Entità psichica bifacciale. Le cui facce, significato e significante, sono connesse da una relazione di significante, sono connesse da una relazione di equivalenza (A sta per B). La relazione di equivalenza (A sta per B). La relazione di corrispondenza tra A e B richiede lcorrispondenza tra A e B richiede l’’intervento di intervento di un sistema linguistico (langue): di qui la un sistema linguistico (langue): di qui la successiva interpretazione strutturalistica della successiva interpretazione strutturalistica della lingua come codice che abbina biunivocamente lingua come codice che abbina biunivocamente unità appartenenti a due sistemi (Manetti, unità appartenenti a due sistemi (Manetti, ComunicazioneComunicazione, 2011: 49), 2011: 49)

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Segno come entità psichica Segno come entità psichica bifaccialebifacciale

““Il segno linguistico unisce non una cosa e un nome, ma un concetto e Il segno linguistico unisce non una cosa e un nome, ma un concetto e unun’’immagine acustica. Questimmagine acustica. Quest’’ultima non è il suono materiale, cosa ultima non è il suono materiale, cosa puramente fisica, ma la traccia psichica di questo suono, la puramente fisica, ma la traccia psichica di questo suono, la rappresentazione che ci viene data dalla testimonianza dei nostri sensi: rappresentazione che ci viene data dalla testimonianza dei nostri sensi: essa è sensoriale, e se ci capita di chiamarla essa è sensoriale, e se ci capita di chiamarla ‘‘materialemateriale’’, ciò avviene solo , ciò avviene solo in tal senso e in opposizione allin tal senso e in opposizione all ’’altro termine dellaltro termine dell’’associazione, il concetto, associazione, il concetto, generalmente più astratto […].generalmente più astratto […].

Il segno linguistico è dunque una entità psichica a due facce, che può essere Il segno linguistico è dunque una entità psichica a due facce, che può essere rappresentata dalla figura:rappresentata dalla figura:

concetto----------------------immagine acustica

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Modello diadico di segnoModello diadico di segno(Saussure, 1916)(Saussure, 1916)

Significato----------------------

Significante

Questi due elementi sono intimamente uniti e si richiamano lQuesti due elementi sono intimamente uniti e si richiamano l’’un lun l’’altro. Sia che altro. Sia che cerchiamo il senso della parola latina arbor sia che cerchiamo la parola con cui il cerchiamo il senso della parola latina arbor sia che cerchiamo la parola con cui il latino designa il concetto di latino designa il concetto di ““alberoalbero””, è chiaro che solo gli accostamenti consacrati , è chiaro che solo gli accostamenti consacrati dalla lingua ci appaiono conformi alla realtà, e scartiamo tutti gli altri che dalla lingua ci appaiono conformi alla realtà, e scartiamo tutti gli altri che potrebbero immaginarsipotrebbero immaginarsi”” (CLG:83-85). (CLG:83-85).

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Caratteri fondamentali del Caratteri fondamentali del segnosegno

Arbitrarietà verticaleArbitrarietà verticale: la relazione tra significato e significante : la relazione tra significato e significante è immotivata è immotivata

Linearità del significanteLinearità del significanteNatura temporale del significante (una catena). Questo carattere Natura temporale del significante (una catena). Questo carattere

contrappone i testi verbali a quelli visivi, in cui si può osservare la contrappone i testi verbali a quelli visivi, in cui si può osservare la compresenza nello spazio di elementi segnici diversi. Tuttavia, compresenza nello spazio di elementi segnici diversi. Tuttavia, anche nel caso dei segni visivi, un carattere lineare viene anche nel caso dei segni visivi, un carattere lineare viene recuperato a livello della lettura, che può prevedere un percorso di recuperato a livello della lettura, che può prevedere un percorso di ricezione sequenziale (già a livello di programmazione) (Manetti ricezione sequenziale (già a livello di programmazione) (Manetti 2011:62)2011:62)

Immutabilità e mutabilitàImmutabilità e mutabilità del segno del segno Arbitrarietà, complessità, inerzia collettiva sono fattori di Arbitrarietà, complessità, inerzia collettiva sono fattori di

resistenzaresistenza Tempo e massa parlante fattori di mutamentoTempo e massa parlante fattori di mutamento

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Seconda definizione: Seconda definizione: studio dei processi di studio dei processi di

significazione e comunicazionesignificazione e comunicazione

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Significazione e comunicazioneSignificazione e comunicazione

Eco, Eco, Trattato di semiotica generaleTrattato di semiotica generale, 1975, 1975

““Il processo di significazione si verifica solo quando esiste un codiceIl processo di significazione si verifica solo quando esiste un codice. Ogni . Ogni qualvolta, qualvolta, sulla base di regole soggiacentisulla base di regole soggiacenti, qualcosa materialmente presente , qualcosa materialmente presente alla percezione del destinatario alla percezione del destinatario sta per qualcosasta per qualcosa d d’’altro, si dà significazionealtro, si dà significazione”” (pp. 19-20)(pp. 19-20)

““Un sistema di significazione è pertanto un costrutto semiotico autonomoUn sistema di significazione è pertanto un costrutto semiotico autonomo che che possiede modalità di esistenza del tutto astratte, possiede modalità di esistenza del tutto astratte, indipendenti da ogni possible indipendenti da ogni possible atto di comunicazione che le attualizziatto di comunicazione che le attualizzi. Al contrario […] ogni processo di . Al contrario […] ogni processo di comunicazione tra esseri umani – o tra ogni altro tipo di apparato comunicazione tra esseri umani – o tra ogni altro tipo di apparato ‘‘intelligentintelligentee’’, sia meccanico che biologico – presuppone un sistema di significazione , sia meccanico che biologico – presuppone un sistema di significazione come propria condizione necessariacome propria condizione necessaria”” (p. 20)(p. 20)

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Che cosChe cos’’è un sistema di è un sistema di significazione?significazione?

Un sistema di significazione è un dispositivo che collega entità Un sistema di significazione è un dispositivo che collega entità presenti a entità assenti (Traini)presenti a entità assenti (Traini)

Diversamente da altre specie animali, gli umani hanno la capacità Diversamente da altre specie animali, gli umani hanno la capacità di dominare una pluralità di semiotiche diverse, tra le quali di dominare una pluralità di semiotiche diverse, tra le quali emergono per importanza le semiotiche di natura gestuale e visiva emergono per importanza le semiotiche di natura gestuale e visiva e il linguaggio verbale. e il linguaggio verbale.

De Mauro (De Mauro (Lezioni di linguistica teoricaLezioni di linguistica teorica, Laterza 2008): , Laterza 2008): ““ll ’’Homo Homo sapienssapiens non è solo non è solo Homo loquensHomo loquens ma ma pluriloquenspluriloquens; ed è ; ed è signanssignans, , anzi anzi plurisignansplurisignans, , polysemicuspolysemicus: la parola non sarebbe stata : la parola non sarebbe stata acquisita in assenza di questa natura.acquisita in assenza di questa natura.

Le lingue verbali sono i sistemi di significazione e di comunicazione Le lingue verbali sono i sistemi di significazione e di comunicazione con maggiori potenzialità.con maggiori potenzialità.

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Il posto della linguisticaIl posto della linguistica Compito del linguista è definire ciò che fa della lingua un sistema Compito del linguista è definire ciò che fa della lingua un sistema

speciale nellspeciale nell’’insieme dei fatti semiologiciinsieme dei fatti semiologici […]; da una parte, niente è […]; da una parte, niente è più adatto della lingua a far capire la natura del problema più adatto della lingua a far capire la natura del problema semiologico; ma per porlo in modo conveniente, bisognerebbe semiologico; ma per porlo in modo conveniente, bisognerebbe studiare la lingua in se stessastudiare la lingua in se stessa; senonché, fino ad ora, la si è ; senonché, fino ad ora, la si è esaminata quasi sempre in funzione di qualche altra cosa, sotto altri esaminata quasi sempre in funzione di qualche altra cosa, sotto altri punti di vista.punti di vista.

Per cominciare, cPer cominciare, c’’è la concezione superficiale del gran pubblico, che è la concezione superficiale del gran pubblico, che nella lingua non vede se non una nomenclatura, il che soffoca ogni nella lingua non vede se non una nomenclatura, il che soffoca ogni indagine sulla sua effettiva naturaindagine sulla sua effettiva natura..

Poi vi è il Poi vi è il punto di vista dello psicologopunto di vista dello psicologo che studia il meccanismo del che studia il meccanismo del segno nellsegno nell’’individuo; è il metodo più facile, ma non conduce più in là individuo; è il metodo più facile, ma non conduce più in là della esecuzione individuale e non sfiora della esecuzione individuale e non sfiora il segno, che è sociale per il segno, che è sociale per naturanatura..

O, ancora, quando ci si accorge che il segno deve essere studiato O, ancora, quando ci si accorge che il segno deve essere studiato socialmente, si bada soltanto ai tratti della lingua che socialmente, si bada soltanto ai tratti della lingua che la ricollegano la ricollegano alle altre istituzionialle altre istituzioni, a quelli che dipendono più o meno dalla nostra , a quelli che dipendono più o meno dalla nostra volontà. E in questo modo si fallisce lvolontà. E in questo modo si fallisce l’’obiettivo perché si perdono di obiettivo perché si perdono di vista i caratteri che appartengono soltanto ai sistemi semiologici in vista i caratteri che appartengono soltanto ai sistemi semiologici in generale e alla lingua in particolare. Il fatto che generale e alla lingua in particolare. Il fatto che il segno sfugge il segno sfugge sempre in qualche misura alla volontà individuale o sociale, questo è sempre in qualche misura alla volontà individuale o sociale, questo è il suo carattere essenzialeil suo carattere essenziale; ma è proprio questo carattere che a prima ; ma è proprio questo carattere che a prima vista si scorge meno. (CLG:26-27)vista si scorge meno. (CLG:26-27)

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I tre livelli della linguisticitàI tre livelli della linguisticità1. 1. LangageLangage

Capacità naturale di usare parole e frasi di almeno una lingua. Realtà multiforme Capacità naturale di usare parole e frasi di almeno una lingua. Realtà multiforme (eteroclita), endofasica ed esofasica (produttiva e ricettiva), situata a cavallo di diversi (eteroclita), endofasica ed esofasica (produttiva e ricettiva), situata a cavallo di diversi campi: quello fisico, quello psichico, quello individuale e quello sociale (campi: quello fisico, quello psichico, quello individuale e quello sociale (periodo critico periodo critico delldell’’apprendimento del liguaggio: 2-12 anniapprendimento del liguaggio: 2-12 anni))

2. 2. LangueLangue Carattere acquisito e convenzionale: insieme di parole e regole grammaticali, Carattere acquisito e convenzionale: insieme di parole e regole grammaticali, strumento di natura storica e artificiale (sistema storico-naturale); dimensione sociale, strumento di natura storica e artificiale (sistema storico-naturale); dimensione sociale, collettiva, condivisa (piano conoscitivo): collettiva, condivisa (piano conoscitivo): ““La lingua è un tesoro depositato dalla pratica La lingua è un tesoro depositato dalla pratica della parole nei soggetti appartenenti ad una stessa comunità, un sistema grammaticale della parole nei soggetti appartenenti ad una stessa comunità, un sistema grammaticale esistente virtualmente in ciascun cervello o, più esattamente, nel cervello di un insieme esistente virtualmente in ciascun cervello o, più esattamente, nel cervello di un insieme di individui, dato che la lingua non è completa in nessun individuo, ma esiste di individui, dato che la lingua non è completa in nessun individuo, ma esiste perfettamente soltanto nella massaperfettamente soltanto nella massa”” (CdL, trad. it. p. 23) (CdL, trad. it. p. 23)

3.3. Parole Parole realizzazione individuale della facoltà di linguaggio, resa possibile dalla conoscenza realizzazione individuale della facoltà di linguaggio, resa possibile dalla conoscenza di una lingua storico-naturale (piano operativo).di una lingua storico-naturale (piano operativo).Parola < Parola < paraboléparabolé (confronto e, per traslato, favola, apologo). La parabola è un discorso (confronto e, per traslato, favola, apologo). La parabola è un discorso ma è soprattutto una parola che ha un fine, evoca un cambiamento, è un appello.ma è soprattutto una parola che ha un fine, evoca un cambiamento, è un appello.

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Compiti della linguisticaCompiti della linguistica(Saussure)(Saussure)

Fare la Fare la descrizione e la storia di tutte le lingue descrizione e la storia di tutte le lingue possibilipossibili dal punto di vista sia interno che esterno dal punto di vista sia interno che esterno

Cercare le forze che sono in gioco in maniera Cercare le forze che sono in gioco in maniera permanente in tutte le lingue ed estrarre le permanente in tutte le lingue ed estrarre le leggi leggi generaligenerali cui sono riconducibili tutti i fenomeni cui sono riconducibili tutti i fenomeni della storia (punto di vista pancronico: della storia (punto di vista pancronico: studio di studio di ciò che è invarianteciò che è invariante nel variare delle forme spazio- nel variare delle forme spazio-temporali)temporali)

Definire e delimitare se stessaDefinire e delimitare se stessa, cioè i termini e i , cioè i termini e i punti di vista con cui opera.punti di vista con cui opera.

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Caratteri della linguaCaratteri della lingua

La lingua è La lingua è

La La parte sociale del linguaggioparte sociale del linguaggio, esterna all, esterna all’’individuo, che da individuo, che da solo non può né crearla né modificarla;solo non può né crearla né modificarla;

È un oggetto che È un oggetto che si può studiare separatamente dalla si può studiare separatamente dalla paroleparole (e infatti noi possiamo benissimo studiare le lingue morte (e infatti noi possiamo benissimo studiare le lingue morte nonostante nessuno le parli più)nonostante nessuno le parli più)

È di È di natura omogeneanatura omogenea, a differenza del linguaggio, che , a differenza del linguaggio, che complessivamente è eterogeneo;complessivamente è eterogeneo;

È un oggetto È un oggetto di natura concretadi natura concreta, mentre i segni linguistici non , mentre i segni linguistici non sono che astrazioni.sono che astrazioni.

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Lingua e pensieroLingua e pensiero

Prima delle suddivisioni prodotte da una lingua storico-naturale Prima delle suddivisioni prodotte da una lingua storico-naturale ll ’’universo del pensiero e quello dei suoniuniverso del pensiero e quello dei suoni sono delle sono delle nebulose senza nebulose senza distinzioni internedistinzioni interne::

““Preso in se stesso il pensiero è come una nebulosa in cui niente è Preso in se stesso il pensiero è come una nebulosa in cui niente è necessariamente delimitato. Non vi sono idee prestabilite, e niente è necessariamente delimitato. Non vi sono idee prestabilite, e niente è distinto prima delldistinto prima dell’’apparizione della lingua. Di fronte a questo reame apparizione della lingua. Di fronte a questo reame fluttuante, i suoni offrono forse di per se stessi delle entità circoscritte fluttuante, i suoni offrono forse di per se stessi delle entità circoscritte in anticipo? Niente affatto. La sostanza fonica non è più fissa né più in anticipo? Niente affatto. La sostanza fonica non è più fissa né più rigida; non è un calco di cui il pensiero ha bisogno. Noi possiamo rigida; non è un calco di cui il pensiero ha bisogno. Noi possiamo dunque rappresentarci il fatto linguistico nel suo insieme, e cioè dunque rappresentarci il fatto linguistico nel suo insieme, e cioè possiamo rappresentarci possiamo rappresentarci la lingua, come una serie di suddivisioni la lingua, come una serie di suddivisioni contigue proiettate, nel medesimo tempo, sia sul piano indefinito delle contigue proiettate, nel medesimo tempo, sia sul piano indefinito delle idee confuse (A) sia su quello non meno indeterminato dei suoni (B)idee confuse (A) sia su quello non meno indeterminato dei suoni (B) ”” (CLG: 136)(CLG: 136) A

B

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Semiotico/non semioticoSemiotico/non semioticoRealtà non semiotiche:Realtà non semiotiche: Materia del contenuto, referente di codici Materia del contenuto, referente di codici

semiotici e linguisticisemiotici e linguistici SensibilitàSensibilità RespiroRespiroSono tutte formalmente realtà non semiotiche, che Sono tutte formalmente realtà non semiotiche, che

pongono però vincoli specifici alla realizzazione e pongono però vincoli specifici alla realizzazione e alla forma di certe semiotiche e in particolare del alla forma di certe semiotiche e in particolare del linguaggio verbale.linguaggio verbale.

Semiotica è la formaSemiotica è la forma

Delimitare il campo di ciò che è semiotico non Delimitare il campo di ciò che è semiotico non comporta rinchiudervisicomporta rinchiudervisi

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Operazione di Operazione di pertinentizzazione pertinentizzazione

(Prieto) (Prieto) Rendere discreto il continuo: tra gli infiniti caratteri di Rendere discreto il continuo: tra gli infiniti caratteri di

una totalità concreta viene selezionato un numero una totalità concreta viene selezionato un numero limitato di caratteri considerati pertinenti al fine di limitato di caratteri considerati pertinenti al fine di individuare una totalità come quella e non altra (un individuare una totalità come quella e non altra (un volto, un paesaggio, un suono linguistico volto, un paesaggio, un suono linguistico distintivo, /t/, /p/, /d/ ecc.).distintivo, /t/, /p/, /d/ ecc.).

Capacità di stabilire identità e differenze in base a Capacità di stabilire identità e differenze in base a tratti pertinenti.tratti pertinenti.

Le classi fungono da schemi regolativi: regolano Le classi fungono da schemi regolativi: regolano ll ’’attività comunicativa, cioè la produzione e la attività comunicativa, cioè la produzione e la ricezione di segnali.ricezione di segnali.

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Il problema delle classiIl problema delle classi

La scelta di un tratto pertinente comporta lLa scelta di un tratto pertinente comporta l ’’individuazione di almeno individuazione di almeno due classi: quella in cui il tratto è presente e quella in cui è assente due classi: quella in cui il tratto è presente e quella in cui è assente (classe complemento).(classe complemento).

Il tipo di tratto pertinente può essere detto Il tipo di tratto pertinente può essere detto principio costitutivo del principio costitutivo del sistemasistema

Le variazioni entro cui il principio si realizza sono detti Le variazioni entro cui il principio si realizza sono detti parametri di parametri di variazionevariazione

I tratti pertinenti scelti per costruire o riconoscere le classi I tratti pertinenti scelti per costruire o riconoscere le classi generanogenerano il sistema e le sue classi il sistema e le sue classi

Generare = produrre, riconoscere e analizzare in base alla scelta di Generare = produrre, riconoscere e analizzare in base alla scelta di uno schema astrattouno schema astratto

(De Mauro, (De Mauro, Lezioni di linguistica generaleLezioni di linguistica generale, Laterza), Laterza)

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Entità concrete e schemiEntità concrete e schemi

SaussureSaussure: davanti al fluire ininterrotto di concreti : davanti al fluire ininterrotto di concreti atti di atti di paroleparole, ciascuno infinitamente diverso dagli , ciascuno infinitamente diverso dagli altri, sia la produzione che la ricezione di altri, sia la produzione che la ricezione di qualunque atto espressivo come quello, con quel qualunque atto espressivo come quello, con quel senso sono possibili solo in quanto senso sono possibili solo in quanto sia il sia il produttore che il ricevente mediano il rapporto produttore che il ricevente mediano il rapporto con quellcon quell’’atto concreto attraverso classi o schemi atto concreto attraverso classi o schemi astrattiastratti..

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Sono classiSono classi

Il segnoIl segno, composto da, composto da

Il significanteIl significante: classe di espressioni che possono avere : classe di espressioni che possono avere uno stesso senso per produttori e ricettori di segnaliuno stesso senso per produttori e ricettori di segnali

Il significatoIl significato: classi di sensi veicolabili da una stessa : classi di sensi veicolabili da una stessa espressioneespressione

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SemaineinSemainein

Relazione Relazione indicativa o rappresentativa che collega una indicativa o rappresentativa che collega una qualunque variazione dello stato fisico di un mezzo (aria, qualunque variazione dello stato fisico di un mezzo (aria, luminosità, ecc.) a qualcosluminosità, ecc.) a qualcos’’altro.altro.

La variazione dello stato fisico è lLa variazione dello stato fisico è l’’espressioneespressione Ciò che è indicato da quella variazione è il sensoCiò che è indicato da quella variazione è il senso LL ’’insieme della relazione è il segnaleinsieme della relazione è il segnale

Sono Sono entità concreteentità concrete, cioè esistenti in un certo tempo e in un , cioè esistenti in un certo tempo e in un certo spazio, poste in essere da un produttore e da un certo spazio, poste in essere da un produttore e da un riceventericevente

Il segnaleIl segnale, che è composto da, che è composto da espressione +espressione + sensosenso

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Segno e segnaleSegno e segnale

Significato----------------------

Significante

Senso------------------------

Espressione(fonia, fonazione)

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Il rapporto tra fonie e sensi nello scambio Il rapporto tra fonie e sensi nello scambio comunicativo è sempre mediato da una forma comunicativo è sempre mediato da una forma ((languelangue): insieme di classi di suoni (significanti) e ): insieme di classi di suoni (significanti) e sensi (significati)sensi (significati)

Il problema dellIl problema dell’’astrazione: la lingua è un astrazione: la lingua è un oggetto di natura concreta o un insieme di oggetto di natura concreta o un insieme di schemi astratti? Problema storico-interpretativoschemi astratti? Problema storico-interpretativo

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Circuito della Circuito della comunicazionecomunicazione

““Il punto di partenza del circuito è nel cervello di uno dei due individui, Il punto di partenza del circuito è nel cervello di uno dei due individui, per esempio A, in cui i fatti di coscienza, che noi chiamiamo concetti, per esempio A, in cui i fatti di coscienza, che noi chiamiamo concetti, si trovano associati alle rappresentazioni dei segni linguistici o si trovano associati alle rappresentazioni dei segni linguistici o immagini acustiche che servono alla loro espressione. Supponiamo immagini acustiche che servono alla loro espressione. Supponiamo che che un dato concetto faccia scattare nel cervello una corrispondente un dato concetto faccia scattare nel cervello una corrispondente immagine acustica: esso è un fenomeno interamente psichicoimmagine acustica: esso è un fenomeno interamente psichico, seguito , seguito a sua volta da a sua volta da un processo fisiologico: il cervello trasmette agli organi un processo fisiologico: il cervello trasmette agli organi della fonazione un impulso correlativo alla immaginedella fonazione un impulso correlativo alla immagine; poi ; poi le onde le onde sonore si propagano dalla bocca di A allsonore si propagano dalla bocca di A all’’orecchio di B: un processo orecchio di B: un processo puramente fisicopuramente fisico. Successivamente, il circuito si prolunga in B in un . Successivamente, il circuito si prolunga in B in un ordine inverso: dallordine inverso: dall’’orecchio al cervello: trasmissione fisiologica orecchio al cervello: trasmissione fisiologica delldell’’immagine acustica; nel cervello, associazione psichica di questa immagine acustica; nel cervello, associazione psichica di questa immagine con il concetto corrispondente. Se B parla a sua volta, immagine con il concetto corrispondente. Se B parla a sua volta, questo nuovo atto seguirà – dal suo cervello a quello di A – questo nuovo atto seguirà – dal suo cervello a quello di A – esattamente lo stesso cammino del primo e passerà attraverso le esattamente lo stesso cammino del primo e passerà attraverso le stesse fasi successivestesse fasi successive”” (CLG, p. 21). (CLG, p. 21).

Primo modello esplicito del processo comunicativo, con caratteri di forte Primo modello esplicito del processo comunicativo, con caratteri di forte semplificazione (per certi aspetti affine al modello ingegneristico di semplificazione (per certi aspetti affine al modello ingegneristico di Shannon e Weaver).Shannon e Weaver).

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Significatività Significatività delle unità di basedelle unità di base

Cifrazione araba, romana, greca; alfabeto:Cifrazione araba, romana, greca; alfabeto:

le unità di base sono semantiche, cioè sono le unità di base sono semantiche, cioè sono direttamente significativedirettamente significative e ciascuna conserva la e ciascuna conserva la sua diretta significatività entrando in sua diretta significatività entrando in combinazione con altre unità nella formazione di combinazione con altre unità nella formazione di significanti.significanti.

Braille, morse e sistemi fonematici delle lingue Braille, morse e sistemi fonematici delle lingue sono basati su unità asemantiche, la cui sono basati su unità asemantiche, la cui funzionefunzione è cioè soloè cioè solo diacritica diacritica, in quanto servono a , in quanto servono a distinguere un significante dalldistinguere un significante dall’’altroaltro

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Doppia articolazioneDoppia articolazione

Martinet, 1960:Martinet, 1960: Monemi (o morfemi, o morfi): unità minime dotate di significato (es. Monemi (o morfemi, o morfi): unità minime dotate di significato (es.

stud-ent-e) (Questione terminologica: morfemi? monemi? morfi? stud-ent-e) (Questione terminologica: morfemi? monemi? morfi? iposemi? Adottano liposemi? Adottano l’’espressione espressione morfimorfi: Lyons, Crystal, Simone, : Lyons, Crystal, Simone, Beccaria, De MauroBeccaria, De Mauro

FonemiFonemi: unità minime distintive, non dotate di significato; classi di : unità minime distintive, non dotate di significato; classi di suoni, entità astratte: il parlante non emette fonemi, ma realizzazioni suoni, entità astratte: il parlante non emette fonemi, ma realizzazioni concrete.concrete.

Fonemi e tratti distintivi:Fonemi e tratti distintivi: Le regole di commutazione ci permettono di Le regole di commutazione ci permettono di distinguere fonemi differenti: se in una parola sostituiamo un suono distinguere fonemi differenti: se in una parola sostituiamo un suono con un altro e otteniamo un cambiamento di significato, allora i due con un altro e otteniamo un cambiamento di significato, allora i due suoni sono riconducibili a due fonemi differenti (suoni sono riconducibili a due fonemi differenti (cara/chara/garacara/chara/gara); k e ); k e g sono distinti solo per un tratto: k è un suono sordo, occlusivo e g sono distinti solo per un tratto: k è un suono sordo, occlusivo e velare; g è sonoro, occlusivo e velare) (i caratteri velare; g è sonoro, occlusivo e velare) (i caratteri sordo, sonoro, sordo, sonoro, occlusivo, velareocclusivo, velare sono esempi di tratti distintivi) (varianti o allofoni sono esempi di tratti distintivi) (varianti o allofoni dei fonemi; ad es. in italiano la dei fonemi; ad es. in italiano la rr uvulare è una variante del fonema r). uvulare è una variante del fonema r).

Non tutto negli enunciati è articolatoNon tutto negli enunciati è articolato

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Bifaccialità del segno e Bifaccialità del segno e biplanarità del codicebiplanarità del codice

LL ’’atto semiotico è possibile solo attraverso la mediazione di atto semiotico è possibile solo attraverso la mediazione di un segno: alla dualità di espressione e senso, entità un segno: alla dualità di espressione e senso, entità indicata e entità indicante, corrisponde la bifaccialità di indicata e entità indicante, corrisponde la bifaccialità di significante e significato. Ma nessun segno esiste da solo, significante e significato. Ma nessun segno esiste da solo, perciò occorre rinviare alla interrelazione tra un piano perciò occorre rinviare alla interrelazione tra un piano delldell’’espressione e un piano dei contenuti dicibili. Dunque il espressione e un piano dei contenuti dicibili. Dunque il codice è biplanare.codice è biplanare.

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La lingua è un sistema di valori, un La lingua è un sistema di valori, un sistema di elementi che intrattengono sistema di elementi che intrattengono

relazionirelazioni

Significato----------------------

Significante

Significato----------------------

Significante

Significato----------------------

Significante

Nella lingua non vi sono che differenze

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ValoreValoreLL ’’identitàidentità di un segno non è data dalla materialità degli elementi di un segno non è data dalla materialità degli elementi

stessi, ma dalle relazioni che essi intrattengono con gli altri stessi, ma dalle relazioni che essi intrattengono con gli altri elementi del sistema, dalle posizioni che ricoprono, dalle elementi del sistema, dalle posizioni che ricoprono, dalle differenze che li caratterizzano: ldifferenze che li caratterizzano: l’’identità è data dal valore.identità è data dal valore.

Esempi: un pezzo nel gioco degli scacchi oppure il treno Roma-Esempi: un pezzo nel gioco degli scacchi oppure il treno Roma-Milano delle 8,30; una strada che collega due citta, il valore Milano delle 8,30; una strada che collega due citta, il valore del rosso (sempre dato dal sistema di riferimento: arresto, del rosso (sempre dato dal sistema di riferimento: arresto, schieramento politico, allarme, cardinale, ecc.); schieramento politico, allarme, cardinale, ecc.);

Irrilevanza degli aspetti materiali e importanza degli aspetti Irrilevanza degli aspetti materiali e importanza degli aspetti relazionali, relazionali, differenzialidifferenziali (relativi ai significanti e ai significati (relativi ai significanti e ai significati considerati separatamente), oppositivi (relativi all’unità di considerati separatamente), oppositivi (relativi all’unità di segno, in relazione agli altri segni) degli elementi.segno, in relazione agli altri segni) degli elementi.

Differenza e opposizione definiscono l’identità e il valore di un Differenza e opposizione definiscono l’identità e il valore di un segno.segno.

L’identità di un segno è una questione di forma.L’identità di un segno è una questione di forma.

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EsempiEsempi

Fr. Mouton = ingl. Sheep (montone vivo)Fr. Mouton = ingl. Sheep (montone vivo)+mutton (carne di montone cotta)+mutton (carne di montone cotta)

Il valore della nozione di Il valore della nozione di pluraleplurale in in italiano corrisponde alla somma di due italiano corrisponde alla somma di due valori in greco antico e in lituano: il valori in greco antico e in lituano: il dualeduale e il e il plurale. plurale. Altre lingue hanno anche il Altre lingue hanno anche il trialetriale, oppure il , oppure il quadralequadrale..

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Esempio: piano Esempio: piano delldell’’espressioneespressione

Sistema vocalico italianoSistema vocalico italiano

i

é

è

a

ò

ó

u

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Esempio: piano del Esempio: piano del contenutocontenuto

DanesDanesee

TedescoTedesco FranceseFrancese ItalianoItaliano

traetrae

skovskov

BaumBaum

HolzHolz

WaldWald

arbrearbre

BoisBois

forêtforêt

alberoalbero

legnolegno

boscobosco

forestaforesta

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Rapporti sintagmatici e Rapporti sintagmatici e associativiassociativi

Rapporti sintagmatici (Rapporti sintagmatici (in praesentiain praesentia): basati sul ): basati sul principio della linearità del significante principio della linearità del significante ((prendere il largoprendere il largo, , forzare la manoforzare la mano, , spezzare una spezzare una lancialancia) )

Rapporti associativi (Rapporti associativi (in absentiain absentia): uniscono due o ): uniscono due o più termini in una serie mnemonica di più termini in una serie mnemonica di associazioni, guidate da aspetti morfologici associazioni, guidate da aspetti morfologici ((giornale, giornalista, giornalismogiornale, giornalista, giornalismo) oppure ) oppure semantici (semantici (carta, notizia, scritturacarta, notizia, scrittura ecc.) ecc.)