Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul...

123
Schemario impianti elettrici civili tradizionali R SC03S1 - edizione 05/03

Transcript of Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul...

Page 1: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

Sch

emar

ioim

pian

ti el

ettr

ici

civi

li tr

adiz

iona

li

R

SC

03S

1 -

ediz

ione

05/

03

Page 2: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

PrefazioneCon questo schemario degli impianti elettrici

in bassa tensione BTicino vuole fornire un utile strumentoper la formazione degli allievi, dei primi anni,degli Istituti tecnici e Professionali.

Questa pubblicazione copre essenzialmente gli impiantielettrici tradizionali (ovvero, realizzati prevalentementecon apparecchi elettromeccanici) installati in ambienti ditipo civile e similare che fanno parte del programma diimpianti.

L’impostazione offre le informazioni generali necessarieaffinché gli allievi possano addentrarsi nel campodella tecnica degli impianti elettrici partendo dagli schemipiù semplici.

La rappresentazione delle varie tipologie di schemi,redatti secondo la normativa CEI, avviene con riferimentiagli apparecchi necessari per ottenere le specifichefunzioni.

Nell’appendice dello schemario sono riportati i segnigrafici più utilizzati negli impianti in bassa tensione.

Ci auguriamo che questa edizione possa essereun utile strumento, nelle mani dei Docenti,per affrontare la materia specifica e ci attendiamoda chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni,consigli in modo che le edizioni successivepossano meglio soddisfare le specifiche esigenzedidattiche.

BTicino spa - btscuola - Maggio 2003

Page 3: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

1 Impianti per il settore civile 1Serie civili componibiliGli apparecchi di comandoLampade ad incandescenzaLampade spia a scarica

2 Comando di lampade da 1 punto 4InterruttoreComando di due lampadeInterruttore con lampada spiaInterruttore a tiranteCommutatoreInterruttore bipolare

3 Comando di lampade da 2 punti 10DeviatoreDeviatore usato come interruttoreDeviatore con lampada di localizzazioneDeviatore con lampada di localizzazione precablataDeviatore con lampada di localizzazione a collegamento libero

4 Comando di lampade da 3 o più punti 16InvertitoreInvertitore con lampada spia

5 Comando a pulsante 18PulsantePulsante con lampada spiaPulsante a tirantePulsante doppio

6 Applicazioni dei pulsanti 22Pulsanti in esecuzioni specialiFinecorsa

7 Comando di lampade a relé 26ReléRelé ciclico (relé interruttore)

8 Lampade fluorescenti 32Lampade fluorescenti a catodo caldoLampade fluorescenti a catodo freddo

9 Commutatori 36Commutatore 1-0-2 a due tastiCommutatore rotativo

10 Richiesta udienza per ufficio 38Sistema elettrico tradizionaleSistema elettronico

11 Relé monostabili 42Relé monostabili per impieghi civili

12 Tasca portabadge per alberghi 44Tasca per abilitazione circuito in camera

Indice

Page 4: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

13 Chiavi codificate 46Dispositivi elettronici a combinazione numerica

14 Variatori di tensione 48DimmerImpianti con dimmerDimmer a pulsanteDimmer per trasformatori elettronici

15 Interruttori orari 54Interruttori orari elettromeccaniciInterruttori orari a spinaInterruttori orari settimanaliInterruttori orari speciali

16 Temporizzatori per impieghi civili 58Temporizzatore per luce scaleTemporizzatore per bagnoTemporizzatore a doppia funzione

17 Interruttori orari crepuscolari 62Dispositivi sensibili alla luceInterruttori crepuscolari con sonda separataAbbinamento interruttore crepuscolare/interruttore orario

18 Segnalatori luminosi 66FotoreléQuadretti luminosi numerici

19 Interruttori a raggi infrarossi passivi 70Dispositivi sensibili ai corpi caldi in movimentoTelecomandi e ricevitori da incasso

20 La temperatura nell’impiantistica 74Lamine bimetalliche

21 Termostati e cronotermostati 76Termostati a bimetalloTermostati elettroniciCronotermostati elettronici

22 Rivelatori di gas 80Rivelatori per gas metano o GPL

23 Prese d’antenna TV 82Distribuzione dei segnali televisivi

24 Diffusione sonora 84Sistema di sonorizzazione della casa

25 Lampade di emergenza 86Lampade autonome ricaricabili

26 Impianto base in una unità abitativa 88Disposizione degli arrediDisposizione dei componenti l’impianto

Page 5: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

Redazione: Emilio MolinariSINT-BTicino

CEI 3-14 Contorni ed involucri 48Natura della corrente e della tensioneMessa a terra e massaRegolabilità e controllo automaticoEffetto o dipendenzaAltri segni graficiComandi meccaniciTipi di attuatori

CEI 3-15 Conduttori e dispositivi di connessione 50Derivazioni, morsetti e collegamentiDispositivi di connessione

CEI 3-16 Resistenze, condensatori e induttori 51CEI 3-17 Semiconduttori, componenti fotosensibili 51CEI 3-18 Collegamenti degli avvolgimenti 52

Elementi delle macchineTrasformatori e reattoriConvertitori di potenzaTrasformatori di misuraPile e accumulatori

CEI 3-19 Esempi di funzioni 54Contatti a due o tre posizioniContatti a funzionamento anticipato e ritardatoContatti a ritardo intenzionaleContatti a ritorno automatico e a posizione mantenutaContatti ausiliari di comando unipolariContatti ausiliari di posizioneContatti funzionanti per effetto della temperaturaApparecchi di manovra e comandoCommutatori unipolariInterruttori staticiAvviatori per motoriDispositivi di comandoEsempi di relé di misuraScaricatori e spinterometriDispositivi vari

CEI 3-20 Strumenti di misura e dispositivi di segnalazione 59Esempi di strumenti indicatoriEsempi di strumenti registratoriLampade e dispositivi di segnalazioneOrologi elettrici

CEI 3-23 Esempi di linee 60Identificazione di conduttoriPrese a spinaInterruttori (rappresentazione architettonica)Canalizzazioni prefabbricate

CEI 3-27 Simboli su apparecchiature 63

Indice dei segni grafici

Page 6: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

1

Indice 1Impianti per il settore civile

Serie civili componibiliIn questa prima parte dello schemarioverranno trattati gli impianti elettricifondamentali di tipo “civile”, cioè quelleinstallazioni tipiche delle abitazionie degli ambienti similari (piccoli uffici, piccolinegozi, studi professionali, aule, ecc).Questi impianti permettono l’accensione

Installazione in scatola rotondaIn passato, quando le esigenzeimpiantistiche ed estetiche eranodecisamente inferiori alle attuali,venivano impiegate scatole daincasso rotonde a bassa capienza.Per le ristrutturazioni, BTicino mettea disposizione appositi supportie placche che permettono diinstallare direttamente nelle scatolerotonde gli apparecchi componibilidelle serie civili attuali.Il numero di moduli installabiliè limitato a due ma si ha l’indubbiovantaggio di non dover interveniresulle opere murarie per sostituirela scatola rotonda con quellarettangolare.

Installazione in scatola rettangolareNegli impianti moderni si impiegano serie civili da incasso componibili che permettono la libera composizionedelle funzioni su un supporto, affiancando gli apparecchi modulari desiderati. Potremo così avere interruttori affiancatia prese, ad apparecchi elettronici, a suonerie, ecc. A seconda della complessità elettromeccanica od elettronicainterna, gli apparecchi possono essere ad 1, 2 o 3 moduli. Le scatole da incasso maggiormente utilizzate sono di tiporettangolare a 3, 4 o 7 posti; analogamente sono disponibili supporti e placche con il medesimo numero di moduli.I supporti si fissano alle scatole mediante viti, mentre le placche si posizionano sul supporto con agganci a scatto.

e lo spegnimento di lampade, le segnalazionicon suonerie e lampade spia, l’aperturadi elettroserrature, oltre alla distribuzionedell’energia elettrica mediante prese.In seguito si analizzeranno gli impianti civilievoluti e gli impianti adatti agli ambientinel settore terziario/industriale.

placca di finituraa tre modulinel colore desiderato

apparecchimodulariaffiancabili

scatola da incassorettangolarea tre moduli

supportoa tre moduli

scatolada incasso

rotonda

supporto specificoper scatola rotonda

massimodue moduliaffiancabili

placcadi finituraspecificaper scatolarotonda

Page 7: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

2

Impianti per il settore civile

Gli apparecchi di comandoGli apparecchi di comando più usati negliimpianti civili sono gli interruttori, i deviatori,gli invertitori ed i pulsanti.Gli apparecchi BTicino sono progettatial computer con i più recenti e sofisticatisoftware; sono conformialle prescrizioni della norma CEI 23-9(apparecchi di comando destinatiad usi domestici e similari) e,nella maggior parte dei casi, hanno ottenutonumerosi marchi di qualità internazionali,oltre all’italiano IMQ (marchio italianodi qualità).Un interruttore per usi civiliè fondamentalmente costituito daun involucro in materiale isolante, un contattofisso, un contatto mobile vincolatoad un tasto basculante di comando e da unamolla di pressione.Il deviatore (vedi figura) è un po’piu complesso perché ha un contatto mobileche devia il percorso della corrente sul primoo sul secondo contatto fisso a secondadella posizione assunta dal tasto basculantedi comando.L’impiego di questi apparecchi è illustratonelle pagine successive.

Ogni apparecchio è contraddistintounivocamente da un codice(es: L4001 = interruttore della serie LivingInternational) riportato ovunque si facciariferimento a quel dispositivo e quindi suicataloghi, sui depliants, sui fogli di istruzione,sugli imballi, sui documenti commercialied ovviamente sull’apparecchio stessoSul fianco dell’apparecchio, oltre al codice,sono riportati gli altri dati di targa previstidalla normativa:Nome del produttore (BTicino), serie civiledi appartenenza (es: Living international),dati tecnici (es: 16A 250V a.c.),eventuali marchi (IMQ ecc.).Sul retro, i morsetti sono individuatida numeri e/o lettere ed eventualmentecompletati con schemi di collegamento.dati

di targaindividuazionedei morsetti

contattimobili

morsettodoppio

contattofisso

perno con molladi pressione

vite con testaper cacciavitea lama e a croce

aggancial supporto

copritastointercambiabile

contattofisso

morsettodoppio

Page 8: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

3

Lampade ad incandescenzaI primi schemi che seguiranno sono relativial comando di accensione di lampade ad usoabitativo, uffici o ambienti interni in genere.Le lampade usate per l’illuminazione interna sisuddividono in due categorie:- lampade ad incandescenza- tubi fluorescentiA queste vanno aggiunte le lampade spiadi piccolissime dimensioni (a scarica nei gas)Inizieremo a trattare circuiti comprendentilampade ad incandescenza che sono le piùsemplici costruttivamente ed anche le piùnote perché presenti in tutte le abitazioni.La lampada ad incandescenza è costituitada un filamento in tungsteno cheelettricamente si comporta da resistenzaed attraversato dalla corrente si scalda fino adiventare rovente; quindi, oltre al calore,emette luce.La temperatura di fusione del tungsteno èmolto alta (3400°C) ma nonostante questose venisse lasciato a contatto con l’aria,che contiene ossigeno, brucerebbeimmediatamente; per permettere al filamentodi raggiungere temperature molto elevate(circa 2500°C) senza fondere è necessarioracchiuderlo in un’ampolla di vetro dallaquale togliere l’ossigeno e riempirla di gasinerti tipo l’azoto e l’argon.Completano la struttura della lampadai supporti interni del filamento e, alla base,la ghiera esterna metallica del tipo a vite chesvolge la doppia funzione di supportomeccanico dell’ampolla e di collegamentoelettrico.

Esistono lampade di diverse forme e dimensioni; le più diffuse sono quelle conl’attacco Edison denominato E27 (note come lampade normali) e quelle piùpiccole con attacco E14 (lampade per abat-jour, lampadari da camera e simili)

Lampade spia a scaricaTra le lampade a scarica nei gas le piùimportanti ai fini abitativi interni sono lespeciali minilampade che emettono un flussoluminoso bassissimo e non possono servireai fini dell’illuminazione, ma solo comelampadine di segnalazione. Sono costituiteda un involucro in plastica che supporta unapiccola ampolla di vetro nella quale sonopresenti gas conduttivi e due elettrodi postia brevissima distanza tra loro ma separatielettricamente. Se alimentate, tra i dueelettrodi scocca una scarica nel gas cheemette una luce fioca. Una resistenza, inserie alla lampada, riduce la tensione ai capidei due elettrodi: la tensione di rete (230V)sarebbe eccessiva. Possono essere inseritenegli interruttori per svolgere, ad esempio,la funzione di localizzazione dell’apparecchioal buio con un consumo irrisorio.

Più avanti tratteremo gli schemi con i tubifluorescenti che, per il funzionamento,richiedono apparecchi ausiliari.

La lampada ad incandescenza necessitadi un portalampada e viene alimentatadirettamente dalla tensione per la quale èstata costruita; nelle case la tensione è 230V.L’altro dato che caratterizza la lampada è lapotenza elettrica assorbita, espressa in Watt,che indirettamente esprime il flusso luminoso(sostanzialmente la quantità di luce) che lalampada emetterà.

ampolla di vetro

attacco a vitenoto comeattacco edison

2° contatto(costituito dallaghiera stessa)

filamentodi tungsteno

1° contatto(disco metallicoisolato dalla ghiera)

miniampolladi vetro

involucrodi plastica

resistenza

elettrodi

1

Page 9: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

4

Schema topografico

Comando di lampade da 1 punto

Esempio di impianto di illuminazione da 1 punto di un bagno

Segno grafico

Schema unifilare Segno grafico

InterruttorePer realizzare il comando di lampadeda un punto si utilizza l’apparecchiofondamentale nell’impiantistica elettrica:l’interruttore unipolare, cioè un dispositivoin grado di interrompere la continuitàelettrica di un solo conduttore.Nelle abitazioni questo impianto trova

tipica applicazione nella cucina, nel bagno,nel ripostiglio, nel solaio, nella cantina, ecc.E’ inoltre spesso utilizzato anche al di fuoridell’installazione fissa, ad esempio sulampade mobili (abat-jour) per l’illuminazionedel piano cottura in cucina, per la specchierain bagno, ecc.

Schema funzionale

Page 10: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

5

1 L

N

L

I morsetti dell’interruttore unipolare possono avere riferimenti identificativi(ad esempio L = linea, per l’ingresso e 1 = uscita);in tal caso è opportuno rispettare le indicazioni anche se un eventualeinversione di collegamento non determina problemi di funzionamento(molti interruttori non riportano sui morsetti alcuna sigla).

Interruttore serieLiving International

Schema di collegamento

2

Comando di due lampadeCon un interruttore è possibile accenderecontemporaneamente più lampadesemplicemente collegandole tra loroin parallelo.

Schema funzionale

Schema topografico

Questa possibilità è estensibile ancheagli impianti che seguiranno (con deviatori,invertitori, relè, ecc.) per cui vieneevidenziata solo in questa prima occasione.

Page 11: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

6

* In un primo tempo questa parte può essere tralasciata e ripresa più tardi, quando l’allievo abbiaacquisito la funzionalità dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.

Comando di lampade da 1 punto

Interruttore con lampada spia *Gli interruttori e gli altri apparecchidi comando delle serie civili BTicino sonopredisposti per essere equipaggiati con unalampada spia. La luce prodotta dalla spia èvisibile tramite la lentina trasparente frontaleincorporata nel tasto di comando.A seconda del tipo di collegamento effettua-to si possono ottenere due funzioni distinte:

- Localizzazione dell’interruttorequando il punto luce è spento la lampadaspia deve essere accesa allo scopodi individuare l’ubicazione dell’apparecchiodi comando anche al buio.Si tenga presente che le normativespecifiche di taluni ambienti pubblici,caratterizzati da presenza di più persone,richiedono obbligatoriamente questafunzione.

- Spia di accensione del punto luceQuando si comanda una lampada esternao situata in altro locale, non visibiledal punto di installazione dell’interruttore,può essere utile disporre di una spiache segnali la condizione di acceso/spentodel punto luce.

Lampada spia collegata direttamente alla rete (localizzazione)

Sono disponibili due tipi fondamentalidi lampade spia definite a “scarica” perchéla debole intensità luminosa emessaè dovuta ad una scarica tra due elettrodiimmersi in un apposito gas; la tensionedi alimentazione è quella di rete: 230V.Una lampada è precablata ed è impiegabilesolo per la localizzazione, l’altra, a cablaggiolibero, offre la massima flessibilità di utilizzo;entrambe vanno inserite a scatto nell’appositasede posta sul retro degli apparecchi.Data la particolare natura delle lampadea scarica è possibile alimentarle ancheponendole in serie alla lampadaad incandescenza del punto luce; la debolecorrente che ne deriva, limitata anchedalla resistenza del punto luce, è sufficientea provocare la scarica nella spiasenza accendere la lampada principale.Se il punto luce è realizzato con lampadefluorescenti occorre accertarsi che esistala continuità circuitale tramite l’alimentatoredi questo particolare tipo di lampade.La soluzione della spia in serie èparticolarmente gradita in fase di installazionein quanto non richiede l’aggiuntadi conduttori integrativi.

Segno graficoSchema funzionale

Lampada spia connessa in serie al punto luce (localizzazione)Si noti che all’accensione del punto luce la spia, che si trovain parallelo ai contatti dell’interruttore, si spegne(questa è l’unica connessione possibile con la lampada precablata;inserendola a scatto nell’interruttore il collegamento si realizzaautomaticamente per mezzo di appositi contatti a molla).

Lampada spia collegata in parallelo al punto luce(spia di accensione)

Page 12: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

7

Lampada precablata impiegabile solo per localizzazione

Lampadaa collegamento libero

Schemi di collegamento

2

1 L

N

L

Schema unifilare Segno grafico

1 L

R

R

A2

A1B

1 L

N

L

contattiche entrano

in connessionecon i morsetti

dell’interruttore

a lampada inseritanell’interruttorevengono connessii contatti A1 e Bmentre A2

rimane inutilizzato

R = resistenzaincorporata

vano per bulbolampada a scarica

Interruttore a tiranteEsiste una particolare versione di interruttoreper serie civili, dotato di un comando atirante; in pratica l’utente lo manovra tirandouna fune in materiale isolante alla cui estremitàè posto un pomello.Può essere utilizzato in particolari situazioni,ad esempio per motivi di sicurezza,installandolo in alto, fuori dalla portatadi mano dell’operatore.Ad ogni strattone della fune l’apparecchiomodifica lo stato dei contattialternativamente (ON/OFF).

Segno graficoInterruttore a tiranteserieLiving International

conduttoridi collegamento

della lampada

Page 13: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

8

Comando di lampade da 1 punto

CommutatoreQuando non erano ancora diffuse le seriecivili componibili era disponibileun apparecchio definito impropriamentecommutatore che trovava tipico impiegonel comando dei lampadari, normalmentesuddivisi in due gruppi di lampadead accensione indipendente.Si trattava di due interruttori abbinati,con alimentazione comune (apparecchio

monoblocco); l’avvento delle serie componibiliha consentito di realizzare questa funzioneposizionando sul supporto portapparecchidue interruttori modulari affiancati, collegaticome da schema.Con il termine commutatore oggi si intendonoapparecchi che effettivamente alternanoil percorso di una corrente su “vie” diverse eche saranno trattati più avanti.

Schema per accensione indipendente di due lampade o duegruppi di lampade (lampadario ad accensioni indipendenti).

Gli apparecchi di comando BTicino sono dotati di morsetti doppi per facilitare i collegamenti,come nel caso della costituzione di una “commutazione”.Questi collegamenti nel gergo degli installatori spesso vengono definiti “ponti”.

1 L

N

L

1 L

Segno graficoSchema funzionale

Schema di collegamento

Schema unifilare

apparecchiomonoblocco(non normalizzato)

coppia di interruttoriaffiancati

Page 14: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

9

2Interruttore bipolareL’interruttore bipolare è in gradodi interrompere contemporaneamenteentrambi i conduttori di alimentazione di unutilizzatore.E’ immaginabile come costituito da2 interruttori unipolari indipendenti affiancatie vincolati da una unica leva di comando.L’apparecchio è pertanto dotato di quattromorsetti chiaramente identificati a coppie,i due di entrata ed i due di uscita:

L’interruttore bipolare con chiaveè consigliato quando si vuole limitarel’uso di una apparecchiaturasolo a persone autorizzatee quindi in possesso della chiave.Esempi di impiego:impedire a bambini di azionareutilizzatori, oppure circoscriverel’uso della fotocopiatrice,l’avviamento di un ventilatore, ecc.

Segno graficodell’interruttore bipolare con chiave

un errore di collegamento, provocherebbeun cortocircuito.L’interruttore bipolare non viene solitamenteusato per il comando di lampade,ma lo si installa a monte di utilizzatori che sidesidera separare completamente dalla retequando non sono alimentati, ad esempiouno scaldacqua, oppure una presa.In quest’ultimo caso l’abbinamentopresa/interruttore è solitamente definito“presa comandata”.

Schema di topografico

16

16

Schema unifilare

16

Segno graficoSchema funzionale

Segno grafico

presada 16A

N.B. Segno grafico non normalizzato

Comando di prese ed utilizzatori da 1 punto

Page 15: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

10

DeviatoreSpesso è necessario comandareuna lampada da due punti distinti in modoche le manovre risultino indipendenti;ad esempio, si deve poter accenderedal primo punto, spegnere dal secondo,riaccendere dal primo e via con tuttele possibili combinazioni. Per soddisfarequesta richiesta si deve realizzare un circuitoconcettualmente simile ad un percorsoferroviario nel quale inserire due “scambi”che prendono il nome di deviatori.

Lo schema di principio chiarisce la semplicelogica di funzionamento.Negli ambienti di tipo civile questo impiantotrova numerose applicazioni; in pratica ognivolta che si trovi un comando all’inizioed uno alla fine di un corridoio, di una scala,di un locale con due ingressi ma anche nellacamera dei bambini per permettereil comando della lampada dalla porta e dalposto letto, ecc..

Comando di lampade da 2 punti

Segno grafico

Schema unifilare Segno grafico

Schema funzionale

1 2

L

Schema multifilare Segno grafico

NL

Poco usato in ambito civile, questo schema è derivato dallo schemaunifilare del quale ne è lo sviluppo.Non verrà ripreso nel seguito di questa prima parte dello schemarioin quanto molto intuitivo e, come detto, di scarso impiego.

Page 16: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

11

Esempio di impianto di illuminazionedi una camera da letto con comando da due punti

Deviatore serieLiving International

Schema di collegamento

3

1 L 1 L

N

L

2 2

Nel deviatore è fondamentale l’individuazione del morsetto “centrale” , infatti, come si puòrilevare dagli schemi, è quello che determina lo “scambio” di percorso della correnteconvogliandola alternativamente in uno dei due conduttori che collegano i due apparecchi;il funzionamento anomalo del circuito con accensioni e spegnimenti apparentemente illogiciè senz’altro da imputarsi ad un errore di collegamento.Negli apparecchi BTicino il morsetto in oggetto è identificato con la lettera “L” (linea), in altriapparecchi può essere semplicemente la posizione disassata o centrale, rispetto agli altrimorsetti, a porlo in evidenza.

Schema topografico

Page 17: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

12

Comando di lampade da 2 punti

Deviatore usato come interruttoreIl deviatore può essere utilizzato anche comeinterruttore, è sufficiente collegareun conduttore al morsetto centrale(contrassegnato con la lettera “L”)e l’altro ad uno dei due morsetti liberi(identificati con 1 o 2).Mentre deve essere certamente usatoil morsetto “L”, è indifferente il ricorsoal morsetto 1 o 2, l’unica variante

si avrà nella posizione del tasto a riposo(lampada spenta). Si tenga tuttavia presenteche si ricorre raramente a questa soluzioneper motivi economici.Si coglie anche l’occasione per dire che inambito impiantistico civile non servono equindi non esistono deviatori bipolari, ma sipossono ritrovare in altre applicazioni di tipoindustriale o su apparecchiature elettroniche.

Schema funzionale

1

2

L

Segno grafico

1 2

L

Schema di collegamento

Utilizzando i morsetti 1 ed L si avrà la lampada spenta quando il copritastodell’apparecchio si trova nella posizione indicata nella foto a sinistrache è convenzionalmente ritenuta di “riposo”.Gli utenti sono abituati ad avere le luci spente quando l’apparecchio di comandoè in tale posizione.Non sempre però questa condizione è ottenibile, nel caso della “deviata”,vista nella pagina precedente e del comando di lampade da 3 o più punti, la posizionedei tasti, a lampada spenta risulta necessariamente diversificata.

1 L

N

L

2Deviatore serieLiving International

luce spenta

luceaccesa

Deviatoriserie Light

Page 18: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

13

3

Segno grafico

Anche con il deviatore è possibile realizzarela localizzazione dell’apparecchioimpiegando le stesse lampadine già vistenel caso dell’interruttore (lampada precablatae lampada a collegamento libero).Occorre prestare attenzione alla parte

Schema funzionale

circuitale che si presenta leggermentepiù complessa; ovviamente valgono anchein questo caso le note relative alla possibilitàdi accensione delle lampade a scaricase inserite in serie alla lampada del puntoluce.

Schema unifilare Segno grafico

Lampada precablata impiegabilesolo per localizzazione

Lampada a collegamento libero

1 2

L

Lampada spia connessa in serie al punto luce (localizzazione)La lampada precablata BTicino è impiegabile anche con il deviatoreper avere la funzione di localizzazione; inserendola nell’appositasede si ottiene la connessione automatica di tipo serie.Possono essere equipaggiati entrambi i deviatori od anche unosolo; con il punto luce acceso le spie risulteranno spente purchénon più alimentate.La localizzazione di tipo serie è ovviamente ottenibile con lalampada a collegamento libero, rispettando i collegamenti elettriciriportati in questo schema.

Deviatore con lampada di localizzazione *

* In un primo tempo questa parte può essere tralasciata e ripresa più tardi, quando l’allievo abbiaacquisito la funzionalità dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.

Deviatori serieLiving International

vano per bulbolampada a scarica

vano per bulbolampada a scarica

Page 19: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

14

Comando di lampade da 2 punti

Se si utilizza la lampada precablataper realizzare la funzione di localizzazione,

Deviatore con lampada di localizzazione precablata *

1 L 1 L

N

L

2 2

Lampada precablata impiegabile solo per localizzazione

Schemi di collegamento

R

A2

A1B

contattiche entrano in connessionecon i morsetti del deviatore

a lampada inserita nel deviatorevengono connessi

i contatti A2 e Bmentre A1 rimane inutilizzato

R = resistenza incorporata

1 L

2

R

i collegamenti elettrici risultano esserei seguenti:

Il morsetto L del deviatoreè isolato in modo da nondeterminare connessionecon il contatto A1 dellalampada precablata.

* In un primo tempo questa parte può essere tralasciata e ripresa più tardi, quando l’allievo abbiaacquisito la funzionalità dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.

in questopuntoil morsetto Lè isolato rispettoalla lampadaprecablata

Page 20: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

15

3

Segno grafico

Schema funzionale

In questo caso vanno previsti conduttori con funzione specifica

Segno graficoSchema funzionale

Questa soluzione, elettricamente svincolata dal circuitoprincipale, è decisamente più impegnativa come cablaggioperché richiede la posa di conduttori ad uso specifico;ne consegue anche un maggior onere economico.

Con la lampada a collegamento liberoè possibile realizzare la funzionedi localizzazione, oltre che del tipo “in serie”

Deviatore con lampada di localizzazione a collegamento libero *

Segno graficoSchema funzionale

Il collegamento libero della lampada spia consente di utilizzarelampade a tensione diversa da quella di rete; a catalogo sonodisponibili lampadine ad incandescenza a 12V o 24V utilizzabiliin alternativa a quella a scarica funzionante a 230V

Questo collegamento permette di conosceredai due punti di comando la situazionedi accesa/spenta della lampada

Deviatore con lampada spia di accensione del punto luce *di illuminazione. E’ una applicazione utilequando uno dei deviatori è lontano dall’areailluminata.

* In un primo tempo questa parte può essere tralasciata e ripresa più tardi, quando l’allievo abbiaacquisito la funzionalità dei comandi fondamentali: interruttore, deviatore, invertitore e pulsante.

Alimentazione 12V o24V in funzione dellalampadina scelta

(connesione equivalente a quella dellalampada precablata) anche collegando lelampade spia direttamente alla rete.

1 2

L

1 2

L

1 2

L

Page 21: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

16

Comando di lampade da 3 o più punti

InvertitorePer accendere e spegnere una lampada datre punti è necessario impiegare duedeviatori ed un invertitore; i deviatori vannoposti nel circuito in posizione definibiledi “testa” mentre l’invertitore va inserito inmezzo. Come si può rilevare dallo schema,l’invertitore è in grado di effettuare unoscambio contemporaneo di due conduttori,pertanto è un dispositivo con 4 morsettiidentificati a coppie per consentire il correttocollegamento.Aggiungendo altri invertitori è possibileestendere il comando della lampada a 4, 5o teoricamente a infiniti punti;nella realtà se si superano i cinque puntidi comando si preferiscono altre soluzionipiù economiche che riportiamo nelle pagine

successive (circuiti con relé).Si rileva infatti, immediatamente, la complessitàdei circuiti impieganti invertitori a causadel numero elevato di conduttori richiesti.Il comando di lampade da più punti è tipicodi corridoi lunghi con diverse porte, di scalerelative a più piani, di locali ampi a piùingressi, ecc.

Segno graficoSchema funzionale

deviatore invertitore deviatore

L1

2

L

2

21

1

1

2

* Simbolo equivalente per schema funzionale (questo simbolo non è normalizzato ed è stato ricostruito mediante abbinamento di due deviatori).

Al fine di chiarire meglio la funzionedell’invertitore si riportano qui sopra le duecondizioni circuitali in cui può trovarsi

Schema unifilare Segno grafico

Negli impianti con utilizzo dell’invertitore si deve prestare particolare attenzione ai collegamentipena il malfunzionamento del circuito; l’individuazione dell’errore può essere problematicaal punto da rendere consigliabile lo scollegamento dei vari apparecchi ed il rifacimento delcablaggio ex novo. Un valido aiuto al fine di non confondere la provenienza dei conduttori puòessere quello di adottare colori diversificati.

*

Segno graficoSchema funzionale

deviatore invertitore invertitore deviatore

*

Comando di lampade da 4 puntiPer comandare una lampada da 4 punti è sufficiente inserire un altro invertitore come si vedenello schema, lasciando sempre i due indispensabili deviatori agli estremi del circuito.Analogamente si può procedere con un successivo invertitore per ottenere il comando da 5punti e, volendo, da “n” punti

Page 22: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

17

4

La lampadina spia inserita tra la coppia di morsetti individuaticon i numeri “1” (o indifferentemente tra i morsetticon la classificazione “2”) verrà a trovarsi in serie al punto lucee svolgerà la funzione di localizzazione

1 L

N

L

2

1 L

2

2 2

1 1

deviatore invertitore deviatoreInvertitore serieLiving International

Nell’invertitore è indispensabile l’individuazione delle due coppie di morsettialle quali far capo con i conduttori provenienti dai due deviatori di testa.

Invertitore con lampada spiaAnche l’invertitore ha la sede perl’inserimento della lampada spia, unicamenteperò del tipo a collegamento libero.Per realizzare la funzione di localizzazione,collegando la lampada come da indicazionea lato, si ottiene la localizzazione con spiain serie al punto luce (nei deviatori di testa sipuò adottare la spia precablata che verrà atrovarsi anch’essa in serie al carico principale).In alternativa è naturalmente possibilecollegare le spie direttamente alla rete. Perrealizzare la funzione di spia di accensionedel punto luce, condizione per la verità pocoprobabile in questi casi, si devono porrele lampadine spia in parallelo al punto lucecome già visto nelle pagine precedenti

Schema di collegamento

Schema topografico

Esempio di impianto di illuminazione di un corridoio con comando da tre punti

Page 23: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

18

Comando a pulsante

PulsanteIl pulsante svolge la stessa funzionedell’interruttore con la differenza che ha unasola posizione stabile; al termine dellapressione del dito dell’operatore un sistemaa molle richiama alla posizione di partenzai contatti ed il tasto di comando.Nell’impiantistica è utilizzabile ogni qualvoltasi debba comandare un apparecchio confunzionamento ad impulsi; il caso più noto èil comando di una suoneria, ma si realizzanocon pulsanti anche l’azionamento di unaelettroserratura od applicazioni con attuatoricome i relè, di cui si parlerà nelle paginesuccessive.Il pulsante ha poi innumerevoli impieghisulle apparecchiature elettroniche;sono pulsanti i tasti telefonici, quelli deitelecomandi, della tastiera di un computer,ecc.Elettricamente esistono due versionifondamentali del pulsante, la più utilizzataè definita di tipo NO (normaly open), significacioè che il contatto è normalmente aperto.

Schema unifilare

Schema funzionale

Segno graficodella suoneria

Segno graficodell’elettroserratura

Segno graficodel pulsanteunipolare di tipo NO

Esempio di comando di una suoneriaIl pulsante utilizzato è di tipo NO. Il circuito rimane identico se sisostituisce la suoneria con una elettroserratura

Segno grafico

Segno grafico

Il pulsante utilizzato negli schemi può essereidentificato con la sigla “1NO” che significa:pulsante con un contatto normalmente aperto.L’altra versione versione è la NC(normaly closed) cioé un pulsante concontatto normalmente chiuso. Il suo impiegonell’impiantistica civile è limitato.

Segno graficodel pulsanteunipolare di tipo NC

Page 24: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

19

5

Schema di collegamento

Schema topografico

1 L

N

L

pulsante suoneria

Pulsanteserie LivingInternational

Suoneriaserie LivingInternational

Esempio di ingresso di appartamento con pulsante esterno per comando suoneria

Nel caso di un pulsante con un solo contatto, valgono le stesse note viste per l’interruttoreriguardo l’individuazione dei due morsetti, in pratica il collegamento dei conduttori è indifferente

Page 25: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

20

Comando a pulsante

Pulsante con lampada spiaAnche i pulsanti possono essereequipaggiati con lampada di localizzazione,mentre, nella maggior parte dei casi,perde di significato una eventuale spiadi funzionamento dell’utilizzatore.Per realizzare la localizzazione si può inserirela spia in serie al carico impiegando lalampada precablata o quella a collegamentolibero.In questo caso occorre sempre verificareche l’utilizzatore funzioni a 230V e sia

Pulsante a tiranteIl pulsante a tirante è costruttivamente simileall’interruttore a tirante; il suo utilizzoè particolarmente consigliatonei bagni per azionare una suoneria

Schema unifilare Segno grafico

in grado di garantire la continuità circuitale.Il collegamento della spia direttamentein parallelo alla rete è possibile solo con lalampada libera.

Segno grafico

Segno grafico

Schema unifilare Segno grafico

di allarme posta all’esterno del locale.La normativa considera questi ambientipericolosi per la presenza di grandiquantità di acqua e impone zone di rispettoall’interno delle quali è vietata l’installazionedi apparecchi di comando elettrici.Il rispetto di questa prescrizione si ottieneinstallando il pulsante ad un’altezzasuperiore ai 2,5 m e quindi irraggiungibileda persone che si trovano sul piatto docciao nella vasca, zona di massima pericolosità.Il comando dell’apparecchio lo si effettuaindirettamentemediante un pomelloposto al terminedella funein materiale isolante.La fune, solitamentein nylon, può essereaccorciata a piacere.

Pulsante a tiranteserieLiving International

Page 26: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

21

5

Schema di collegamento

Pulsante doppioCon pulsante doppio si intende un unicoapparecchio che comprende 2 pulsantiseparati sia elettricamente siameccanicamente e che, di conseguenza, sulfrontale ha due tasti di comando.Trova applicazione in circuiti di segnalazioneod applicazioni similari, non dimenticandoche in un solo modulo sono racchiuse lefunzioni di due pulsanti distinti.E’ disponibile anche la versione coninterblocco meccanico, cioè è possibilepremere un solo tasto alla volta.Sui tasti sono serigrafate due frecce (unaverso l’alto, l’altra verso il basso) perché ilsuo impiego tipico è il comando di tapparellemotorizzate.I motori delle tapparelle hanno tre morsettidi collegamento: uno, cosiddetto “comune”,da lasciare sempre connesso alla rete e altri

Pulsante doppiointerbloccatoLiving international(pulsante tipo 1NO+1NOcioè con 2contattinormalmente apertiindipendenti)

due, rispettivamente per la salita e la discesa,da connettere alternativamente per ottenereil movimento desiderato.Il motore e quindi la serranda, si muovefintanto che viene mantenuta la pressionesul pulsante, tuttavia appare subito evidentela necessità di un dispositivo che fermiautomaticamente il motore a tapparellacompletamente abbassata o alzata.Di questo dispositivo che altro non è cheun pulsante particolare, si parla nella paginasuccessiva.

Schema funzionale Segno grafico

L2

L1 1

salitacomunediscesa

N

L

2

Gli schemi di principio e di montaggio a fianco mostrano il collegamento da effettuare per comandareuna tapparella motorizzata. Il motore va inteso come un utlizzatore doppio costituito da due avvolgimentiuno che serve per farlo ruotare in senso orario (come le lancette dell’orologio) e l’altro in senso antiorario.Il motore, connesso meccanicamente mediante degli ingranaggi al rullo della tapparella, ne provoca la salitao la discesa

(discesa)

(salita)

motore tapparella

Segno grafico

pulsante doppiocon interblocco

Page 27: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

22

Applicazioni dei pulsanti

Pulsanti in esecuzioni specialiLe applicazioni dei pulsanti nel settoreimpiantistico sono innumerevoli per cui sonodisponibili anche versioni particolariche si incontreranno nei prossimi schemi.Prendiamo in considerazione i due piùimportanti che trovano impiego in circuiti disegnalazione (ad esempio di tipo ospedaliero)o in circuiti industriali (comando motori):1) Pulsante con 2 contatti normalmente

aperti (2NO): questo pulsante ha un solotasto di comando e chiudecontemporaneamente 2 contattielettricamente separati.

2) Pulsante con un contatto normalmentechiuso (1NC = normaly closed).

Pulsanti più complessi possono averepiù contatti ed anche in questo caso citiamoqualche esempio ricorrente:- pulsante 1NO+1NC = pulsante con due

contatti separati, uno normalmente apertoe l’altro normalmente chiuso.E’ un apparecchio ad alta flessibilitàdi impiego, ma se non indispensabile,non viene utilizzato a causa del costorelativamente elevato.

- pulsante 1NO/1NC = bisogna prestareattenzione per distinguerlo dal precedente;in questo caso si tratta di un pulsantecon un solo contatto in scambio,in pratica è un pulsante/deviatore

Segni grafici

Pulsante 2NO Pulsante 1NC Pulsante 1NO+1NC Pulsante 1NO/NC

Coppia di pulsanti tipo 1NO+1NCdella serie Magic BTicinoinseriti in un piccolo centralinoda pareteLa loro funzione può esseread esempio quella di avviamentoed arresto di un ventilatore postoin un magazzino, un laboratorio, ecc.tramite un relé monostabile.Lo schema relativo verrà trattatopiù avanti, per ora si noti la diversitàdi colore dei due apparecchiper distinguere immediatamentela funzione: nero per l’avviamento(noto anche in gergo come pulsantedi marcia) e rosso per l’arresto(pulsante di arresto).

pulsante di marcia

eventuale spia di ventilatore in moto

pulsante di arresto

Page 28: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

23

6

Finecorsa con comandoa pistoncinoNell’immagine sopra a sinistrasi vede la posizione che assumeil pistoncino quando è premutoda un oggetto mobile(esempio: porta),mentre in quella sopra a destrail pistoncino è libero.

Applicazione del finecorsaNell’immagine a lato si vedeil finecorsa a pistoncino postosulla parete interna di un frigoriferoonde consentire l’accensioneautomatica della luce internaa porta aperta.

FinecorsaI pulsanti normalmente chiusi (NC)subiscono trasformazioni costruttive perestenderne le funzioni; il caso più ricorrenteriguarda il normale tasto di comandomanuale che può essere sostituitoda un perno o da una leva.In questo caso l’azionamento avviene inmaniera indiretta od automatica; ad esempio

Schema funzionale Segno grafico

Schema di accensione lampada di frigorifero mediantefinecorsa di tipo NC comandato dalla portaLa lampada resta accesa solo a porta aperta

finecorsa1NC

finecorsa1NO

➟ ➟

un’applicazione non strettamenteimpiantistica è l’accensione della luce internadel frigorifero o dell’automobile.Il pulsante di tipo “1NC” è mantenutopremuto dalla porta con lo scopo di averela lampada accesa solo a porta aperta;questo pulsante modificato prende il nomedi “finecorsa”

Porta aperta: luce accesa

Page 29: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

24

Applicazioni dei pulsanti

Campanello per negoziUn finecorsa con opportuno terminaledi comando e posizionato in mododa essere interessato solo per un instante dalmovimento di apertura di una porta puòessere impiegato per realizzare il “campanello”in un negozio.Questa applicazione attualmente tendead essere sostituita dai sistemi elettroniciche si vedranno più avanti.

Ronzatoreserie LivingInternational

Schema funzionale Segno grafico

Schema per campanello (ronzatore) su porta di un negozioNel circuito è stato inserito un normale interruttore unipolarea comando manuale per escludere il funzionamento del circuito.Il ronzatore è una versione particolare della suoneria che, anzichéemettere il classico suono “drin”, emette un ronzio.In gergo a volte viene definito “cicalino”, mentre nelle applicazionielettroniche è noto con il termine inglese “buzzer”.

Il finecorsa va posizionatonella parte superiore dello stipiteper intercettare il movimentodella porta appena vieneaperta.

Porta di negozio con finecorsa a slitta per comando ronzatoreIl suono dura per i pochi istanti durante i quali il finecorsa viene mantenuto premutodalla porta.Il casuale arresto della stessa nella posizione di pressione sulla slitta, provocherebbeun suono continuativo.

A finecorsa premuto corrispondela chiusura del contatto, mentrea fine corsa rilasciato corrispondel’apertura del contatto

contatto aperto

contatto chiuso

Page 30: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

25

6Il finecorsa di tipo “NC” riveste notevoleimportanza impiantistica, specie in campoindustriale; nello schema sottorappresentato sono inseriti due finecorsaa completamento del circuito per il comandomotorizzato di tapparella visto alle pagine

Impiego del finecorsa nella motorizzazione di tapparelleprecedenti. Lo scopo è quello di fermareautomaticamente la serranda nelle posizioniestreme di tutto sollevata o completamenteabbassata anche se l’operatorecontinua a mantenere premuto il pulsantedi movimento.

Schema funzionale Segno grafico

Schema per motorizzazione di una tapparellaSi noti che, se la tapparella raggiunge il finecorsa di fine discesa,l’unica manovra possibile, cioè elettricamente attivabile è la salita

Principio di applicazione del fine corsa su tapparelle

S2

S1

Finecorsa con comando a levae rotella terminaleServono due finecorsa da posizionare:- uno (denominato S2) per l’arresto

della tapparella nella posizione sollevata- un altro (denominato S1) per l’arresto

della tapparella nella posizione abbassata.

NotaNegli schemi complessi si assegnasempre una denominazionea ciascun dispositivo onde individuarlocorrettamente nelle varie rappresentazioni.

➟ ➟

(discesa)

(salita)

S2

S1

Posizione assunta dalla levase lasciata libera o premutadalla tapparella

contattoaperto

contattochiuso

Spesso questo tipo di finecorsa oè dotato di un contatto in scambio o

(1NO+1NC) in tal caso oè fondamentale individuare oil morsetto “comune” e quello o

corrispondente alla funzione desiderata.

Page 31: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

26

Comando di lampade a relé

ReléIl relè è un dispositivo ausiliario che puòsvolgere numerose funzioni negli impiantielettrici.Il principio di funzionamento è basatosull’elettromagnetismo, cioè il campomagnetico che la corrente è in gradodi creare se percorre un lungo conduttoreavvolto a spirale (bobina).Si sfrutta l’effetto calamita della bobinaper attirare un’àncora metallica la qualedeterminerà il movimento di uno o piùcontatti; al cessare della corrente, il ritornodell’àncora nella posizione di partenzaè dato da una molla.

I relè fondamentali sono due:- relè ciclico- relè monostabileCi occuperemo per ora del relè ciclico,rinviando più avanti l’esame dei numerosiimpieghi del relè monostabile.Ogni relè, monostabile o ciclico che sia,dovrà avere due morsetti per l’alimentazionedella bobina e almeno una coppiadi morsetti (se dotato di un solo contatto);più morsetti in funzione del numero di contattiposseduto. Nella scelta di un relè bisognaverificare che la corrente assorbita dal cariconon superi la corrente nominale dei contatti.

Facendo percorrere una bobinadalla corrente elettrica si ottieneun effetto calamita che cessaall’interruzione della corrente.Sfruttando opportunamente questaproprietà, è possibile far attivaredalla bobina una àncora alla qualevincolare meccanicamente deimeccanismi più o meno complessi.Ii meccanismo può essere realizzatoin modo da provocare l’aperturae la chiusura dei contatti elettrici.

Principio di applicazione dell’elettromagnetismo nei relé

bobina

molladi richiamo

àncoramobile

Page 32: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

27

7Relé ciclico (relé interruttore)Il relè ciclico, altrimenti conosciuto anchecome relè/interruttore, dispone di una ruotasagomata chiamata “camme” che ruotandoa scatti provoca con il suo particolareprofilo isolante, l’apertura o la chiusura di uncontatto.La camme viene fatta ruotare di uno scattodall’àncora ogni volta che la bobina la attiraverso di se. Il comando di un relè ciclicodeve quindi essere ad impulsi, cioè realizzatotramite pulsanti di tipo NO.Generalmente i relè ciclici posseggono duecontatti azionati da due camme sfalsatema solidali meccanicamente tra loro in mododa dar luogo ad una sequenza ciclica tipicadelle applicazioni civili che si ripete ogniquattro scatti.

Sequenza 1° 2° 3° 4°scatto scatto scatto scatto

1° contatto chiuso aperto chiuso aperto

2° contatto chiuso chiuso aperto aperto

In presenza di sequenze complesse,la norma CEI EN61082-2 prevedela possibilità di rappresentazione della funzionecon un grafico.La sequenza sopra descritta risulterebbe gra-ficamente espressa così:

1 2

3 4 OFFON

OFFON

Schema interno dei componenti il relé ciclico (relé interruttore)

Nei relè ciclici è fondamentale conoscerela tensione di alimentazione della bobina(nell’esempio la tensione è quella di retea 230V) ed il numero dei contatti.Il relè ciclico BTicino in esame ha duecontatti con la sequenza di funzionamentoindicata in tabella e con lo schemaequivalente sopra rappresentato.

Segno grafico

R

A1

A2bobina

molla

camme

1

2

1 3 A1 A2 4 2

230V~

Principio elettromeccanico di funzionamento di un relè ciclicoad un contatto

Relè ciclico BTicinoper applicazioni civilida installare in scatoledi derivazione o centralini

I morsetti della bobina vengono indentificati con una lettera(A) seguita dai numeri 1 e 2, mentre i morsetti del contattohanno come identificativo solo i numeri.

Relè ciclico Bobinacon agganciomeccanico

Page 33: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

28

Comando di lampade a relé

L’utilizzo più diffuso ed importante del relèciclico è il comando di lampade da più puntiin sostituzione di deviatori ed invertitori.Il suo impiego è tanto più conveniente quantipiù sono i punti di comando, infatti, comesi vede dagli schemi, il comando lo sirealizza mediante normali pulsanti di tipo NOche hanno un costo limitato e richiedonosolo due conduttori di collegamento.

Schema unifilare

Schema funzionale

Comando da tre punti di duelampade mediante relè interruttoreE’ importante rilevare che lo specificosegno grafico della bobina adaggancio meccanico identificala funzione ciclica del dispositivo.E’ stato utilizzato uno dei due contattidisponibili; la sceltaè indifferente. Il pulsante tratteggiatosta a significare che ne possonoessere aggiunti altri, teoricamenteall’infinito, semplicemente ponendoliin parallelo tra loro.

Comando di lampade da più punti mediante relé interruttoreSi utilizzerà uno solo dei due contatti del relèche svolgerà la funzione di interruttoredel circuito principale, mentre adogni pressione su uno qualsiasi dei pulsantisi avrà l’accensione o lo spegnimentodelle lampade. Installazioni di questo tiposi ritrovano frequentemente nei corridoicon molte porte di accesso ai locali, negliambienti ampi, sulle scale multipiano, ecc

A1

A2

1

2

3

4

Page 34: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

29

7

Pulsante di comando di tipo NOserie Living international

NL

1 3 A1 A2 4 2

Relèinterruttore

1 L 1 L1 L

pulsante pulsante pulsante

Schema di collegamento

Schema topografico

Comando lampade da tre punti mediante relè interruttore

1 3 A1 A2 4 2

12V~

Schema dell’internodel relé ciclico (relé interruttore)

Page 35: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

30

Comando di lampade a reléComando di lampadario con relé interruttoreCon il relè ciclico è possibile alimentareun lampadario con due gruppi di lampade,sfruttando entrambi i contatti disponibilisul relè.Il comando lo si effettua con un unicopulsante e quindi si avrà l’accensione deidue gruppi di lampade secondo la sequenzariportata nelle pagine precedenti chequi si ricorda in una tabellina figurata di facile

comprensione anche per persone non edottedi schemistica. Con questa soluzioneimpiantistica, l’operatore potrà esserecostretto a premere il pulsante più volte finoad ottenere la situazione desiderata.E’ da notare che, anche in questo caso,basta aggiungere altri pulsanti in parallelo alprimo, per ottenere quanti punti di comandosi desiderino.

Schema funzionale con sequenza ciclica di accensione

L1 L2

L2

L1

1 2 3 4

A1

A2

1

2

3

4

Schema di collegamento

LN

1 3 A1 A2 4 2

relèinterruttore

1 LL1

L2pulsante

Corrente nominale dei contatti del reléTra i dati di targa dei relè interruttori è sempreindicata anche la corrente nominaledei contatti; si tratta cioè del valore in Ampereche questi contatti possono sopportare.Ovviamente l’assorbimento del carico dovràessere pari od inferiore a tale valore.Ne consegue una considerazione indiretta

importante: i relè possono essere ancheusati per comandare carichi elevati(fino al limite della corrente nominale del relèstesso) usando pulsanti con correntenominale insufficiente in quanto sarannoattraversati solo dalla corrente necessariaad alimentare la bobina.

Page 36: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

31

Schema funzionale

7

Schema di collegamento

Trasformatore di sicurezzadella serie Btdin da installarein un centralino od a parete utilizzandole apposite calotte in dotazioneIl trasformatore utilizzato, è dotato di 2morsetti per l’alimentazione a 230V(primario) e un’uscita (secondario) doppia:è possibile scegliere 12V o 24V.In questo caso è stata scelta la tensionedi 12V utilizzando i morsetti 3 e 4come indicato dalla serigrafia riportatasul frontale dell’apparecchioed opportunamente ingrandita.

Relé interruttore con comandoin bassissima tensione di sicurezzaCome si è visto, il relè è costituito da dueparti meccanicamente ed elettricamentedistinte: la bobina (circuito di comando)ed i contatti che pilotano il carico (circuito di potenza). Ciò consente di realizzare relè contensione di alimentazione della bobina diversada quella di rete, ad esempio più bassa, al finedi ottenere un circuito di comando sicuro.Le tensioni più utilizzate sono 24V o 12V,valori definiti dalla norme CEI “bassissimatensione di sicurezza” purchè ottenutemediante un trasformatore di sicurezza(costruzione speciale).Come noto dall’elettrotecnica, il trasformatoreè un apparecchio che funziona sfruttandole leggi dell’elettromagnetismo e separagalvanicamente la rete dal circuito secondario.Il circuito in bassissima tensione di sicurezzaprende la sigla SELV e tutti i componentiinseriti nel circuito devono garantirel’indispensabile livello di isolamento delleparti in bassissima tensione dalla rete.Il relé è un dispositivo critico perché al suointerno interno coesistono le due tensioni;il costruttore deve garantire il livellodi sicurezza previsto dalla normativa.

A1

A2

1

2

230/12V

trasformatoredi sicurezza

N

L

1 3 A1 A2 4 2

relèinterruttore

1 L

1 2

543

trasformatoredi sicurezza

1 L

pulsante pulsante

Circuito per comando di lampada da due punti mediante relèinterruttoreIl circuito di comando è in bassissima tensione di sicurezza(circuito SELV).

1 2

3 4 5

1224

230V

1 3 A1 A2 4 2

12V~

Schema dell’internodel relé ciclico(relé interruttore)

Page 37: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

32

Lampade fluorescenti

Le lampade fluorescenti ad uso abitativo/terziario si distinguono in due categorie:- lampade fluorescenti a catodo caldo:

destinate all’illuminazione interna hannodimensioni standardizzate

- lampade fluorescenti a catodo freddo:destinate alla realizzazione di insegneluminose vengono realizzate su misurae con le scritte ed i colori desiderati

Le lampade fluorescenti a catodo caldo sonocostituite da un tubo di vetro riempitocon vapori di mercurio a bassa pressione;la superficie interna del tubo è rivestitadi fosfori.Questi tubi vengono attraversati per tuttala lunghezza da un arco che sollecita gli atomidi mercurio i quali emettono radiazioniultraviolette non visibili; il rivestimento in fosforo, colpito da queste radiazioni, emettea sua volta radiazioni nella gamma d’onda

Lampade fluorescenti a catodo caldovisibile dall’occhio umano dando luogoal flusso luminoso.Per consentire l’innesco dell’arco ed il suomantenimento, è necessario inserirenel circuito elettrico degli apparecchi ausiliari.Il circuito di alimentazione standard di unalampada fluorescente comprende il reattoree lo starter; il più diffuso tipo di starter,a luminescenza, è costituito da unaampollina di vetro contenente neon e duelamine bimetalliche affacciate tra loroed aperte.Alimentando il circuito, alle lamine risultaapplicata la tensione di 230V che provocaun arco luminescente, il riscaldamentodelle lamine con conseguente deformazione,fino a toccarsi.La corrente può così defluire a pieno valorenei filamenti del tubo preriscaldandoli,contemporaneamente l’arco nello starter si èestinto e le lamine, raffreddandosi si riaprono.L’interruzione di corrente che ne derivadetermina nel reattore, che è una induttanza,un impulso di tensione che innesca l’arconel tubo, favorito anche dalla temperaturadei due filamenti.La lampada è attraversata dalla normalecorrente di funzionamento, limitatadal reattore ai cui capi si verifica una cadutadi tensione.La tensione residua di funzionamento dellalampada (circa 130V) è insufficientead innescare un nuovo arco nello starter cherimane inattivo con le lamine bimetallicheseparate.La completa comprensione delle fasidi funzionamento del circuito di alimentazionedelle lampade fluorescenti presupponela conoscenza dei fenomeni elettriciconnessi all’impiego della corrente alternata.

Schema funzionale

gas argone vapori di mercurio

elettrodo

salifluorescentiluce

starterreattore

cond

ensa

tore

di ri

fasa

men

to

Schema di principiodi funzionamento di una lampadafluorescente a catodo caldocon starter a luminescenzaNel circuito è inserito, in paralleloalla rete, anche un condensatoredenominato di rifasamento chenon ha influenza sul funzionamentodella lampada ma serve per riportareil fattore di potenza (cos ϕ) a circa 0,9dopo il sensibile abbassamentodovuto al reattore.In effetti, anche all’interno dello starter,è presente un piccolo condensatoreposto tra le sue laminecon la funzione di soppressionedei disturbi radiofonici.

Page 38: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

33

8Componenti per l’accensione di una lampada fluorescentea catodo caldo mediante starter normalmente utilizzatinelle scatole portalampade del sistema di distribuzionea soffitto BTicino denominato Interlink office

Starter

Reattore (in inglese Ballast)

Condensatoredi rifasamento

Esistono altri sistemi di accensionedelle lampade fluorescenti a catodo caldoche fanno ricorso ad alimentatori complessio ad alimentatori elettronici che assumonodenominazioni diversificate (ad esempio:tachi-start, rapid-start, istant-start ecc).In questi casi l’accensione è più rapidae senza i lampeggi iniziali tipici del sistematradizionale a starter, ma il rendimentocomplessivo è inferiore a causadelle maggiori perdite termiche nei reattori.

Le versioni più diffuse di lampadefluorescenti sono quelle lineari con diametro26mm e 38mm oltre a quelle circolari (tipichedei lampadari da cucina) e quelle compattecontenute in un involucro che racchiudeanche il sistema di accensione e sostituibilialle lampade ad incandescenzaperché dotate di attacco a vite Edison E27Il maggior costo iniziale della lampadafluorescente e del relativo circuito rispettoad una incandescente è ampiamentecompensato dall’alto rendimento e dallalunga durata (fino a 7.000 ore contro le 1.000).Per contro la luce emessa dalle lampadefluorescenti è in genere meno gradita perchépiù fredda rispetto a quella delle lampadead incandescenza, anche se i costruttorisono ormai in grado di fornire lampadecon varie tonalità di luce bianca.

Lampada fluorescente

Reattore

Lampadaad accensioneistantaneaconpreriscaldamentodegli elettrodialimentatada reattoretipo rapid-start

Reattore elettronico impiegatonelle scatole portalampadeInterlink office BTicino

La finitura cromatadel diffusore Dark-Light

e le lamelle di cui è dotatopermettono la diffusione

di elevati flussi luminosi con fortelimitazione dell’abbagliamento longitudinale.

Potenzadella lampada

collegabile 18W

Portastarter

Tratto di canale di distribuzionea soffitto Interlink Officecon integrata una scatolaportalampada fluorescentemunita di diffusoretipo Dark-Light

Page 39: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

34

Lampade fluorescenti

Comando di lampade fluorescenti acatodo caldoDa quanto detto nelle pagine precedentisi può concludere che tutti gli schemi finoad ora visti per le lampade ad incandescenzaconservano la validità anche nel casodi alimentazione dei tubi fluorescentia catodo caldo; naturalmente la parteterminale “lampada” deve comprendereanche gli accessori di funzionamento.A titolo di esempio riportiamo gli schemirelativi al comando, mediante deviazione,di due tubi fluorescenti a catodo caldo

Segni grafici per tubi fluorescenti

3x36W

3x36W

segno grafico generale

segni grafici alternativi tra loroper indicare un apparecchiodi illuminazione con più tubifluorescenti. (nell’esempio:3 tubi da 36W)

Il simbolo sottintende la presenzaanche degli accessori di funzionamento(reattore,starter).

Schema unifilare

2x18W

Esempio di comandoda due puntidi un apparecchiodi illuminazionecostituitoda 2 lampadefluorescenti a catodocaldo da 18W

Schema di collegamento

Schema topografico

2x18W

1 L 1 L

N

L

2 2S S

Deviatore serieLiving International

Page 40: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

35

Schema di principio di inserzione di una insegna luminosa al neon alimentatada un trasformatore elevatoreIn questi circuiti è sempre opportuno un comando con interruzione bipolare; in questo casoè stato realizzato con un interruttore/sezionatore della serie Btdin da installare in appositocentralino munito di guida DIN35 di aggancio.

8Lampade fluorescenti a catodo freddoLe lampade fluorescenti a catodo freddopossono essere realizzate di qualsiasidiametro, forma e lunghezzae si differenziano da quelle a catodo caldoper l’accensione che avvieneindipendentemente dal preriscaldamentodegli elettrodi ricorrendo ad alimentatori contensione molto elevata (alcune migliaia di volt).Come lampade da illuminazione sono

disponibili in poche versioni con dimensionistandardizzate il cui impiego è molto piùlimitato rispetto alle lampade a catodo caldo;inoltre per il loro collegamento bisognafar riferimento agli specifici schemi di ognireattore.Si riportano a titolo di esempio duetra i circuiti più utilizzati per l’accensionedi lampade a catodo freddo.

Schema funzionale

reattore reattore

Accensione di lampada a catodo freddocon reattore tradizionale

Accensione di lampada a catodo freddotipo Slim-line con reattore rifasato

Insegne luminoseLe “catodo freddo” trovano larga diffusionecome insegne al neon; in questi impiantii corpi illuminanti (ad esempio lettere) sonoconnessi in serie tra loro e quindi occorreun alimentatore capace di fornire la tensionetotale necessaria all’innesco dell’arco.Per insegne lunghe, si spezza la scritta in piùtratti, ciascuno con il proprio alimentatore,

al fine di evitare l’impiego di tensionitroppo elevate.Le tensioni in gioco fornite dall’alimentatore(autotrasformatore elevatore)sono comunque sempre dell’ordine dellemigliaia di volt, per cui l’installazionedi queste insegne richiede conseguentiprecauzioni.

Interruttoreserie Btdin

Schema di collegamento

Page 41: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

36

Commutatori

Schema unifilare Segno grafico

Segno grafico

Commutatore 1-0-2 a due tastiIl commutatore a due tasti interbloccatiè dimensionalmente ed esteticamentesimile al doppio pulsante visto nelle pagineprecedenti per il comando motorizzatodi tapparelle.Anche questo dispositivo può essereimpiegato allo stesso scopo con la differenzache, se si preme un tasto rimanein posizione ON fino a quando manualmentenon lo si riporta in OFF.Ciò significa che se l’operatore abbandonail commutatore, l’apparecchio comandatocontinua a funzionare; nel caso si trattassedi una tapparella motorizzata sarebberonaturalmente indispensabili i fine corsa.Oltre alla funzionalità, nello scegliereil commutatore 1-0-2, va evidentementetenuto presente l’eventuale pericoloderivante da dispositivi in movimento senzail diretto controllo umano.Diverso, è il caso del comando

di un aspiratore con possibilità di inversionedi rotazione al fine di aspirare l’ariadall’ambiente oppure di soffiarla; in questacondizione il commutatore a due tasti trovaideale utilizzo.L’indicazione 1-0-2 sta a significarele tre posizioni stabili che il commutatore puòassumere.

I due tasti hanno i morsetti liberiper consentire la realizzazionedi collegamenti anche speciali.Nella maggioranza dei casiperò verrà utilizzato realizzandoun “comune” come si vede nelloschema di comandodell’aspiratore/soffiatoree pertanto lo schema equivalentediventa quello rappresentatosotto nello schema unifilare.

1

2 L

aspirazionecomunesoffiatura

N

L

M

Comandodi un aspiratore/soffiatoredi ventilazione ambientale

Schema di collegamento

Commutatorea due tastiinterbloccatidella serieLiving International

Specie nel settoreelettronico,questo tipodi commutatoreè a volte definitodeviatorecon zero centrale

L’aspirazione o la soffiaturaè determinata dalla rotazionein senso orario od antiorariodella ventola.

Page 42: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

37

9Commutatore rotativoIl commutatore rotativo è dotatodi una manopola che ruotata manualmentesi arresta in posizioni prefissate alle qualicorrispondono altrettante commutazioni.E’ costruttivamente realizzato con unmorsetto “comune” e con tanti altri morsettiquante sono le posizioni che può assumere,eventualmente senza quello corrispondenteallo zero.E’ spesso usato nel settore impiantisticoindustriale ed in quello elettronicoin configurazioni complesse denominatea “pacco” in quanto trattasidi più commutatori unipolari assemblatisul medesimo perno.A volte anziché la dizione unipolare, bipolareecc, viene usata quella di commutatoread una via, due vie, ecc.Nel settore impiantistico civile l’impiegoè solitamente limitato alla versione unipolareper la variazione di velocità di motori.

Segno grafico

Schema unifilare Segno grafico

Schema di collegamento

Commutatore rotativo unipolaredella serie Living International

0 1 2 3

Il simbolo qui sopra rappresentatoè il più usato per commutatoricon molte posizioni mentre l’altrodi uso più limitato è rappresentatoqui sotto nello schema unifilare.Il segno grafico è stato integratocon il simboloper informare che trattasi di uncommutatore a comando rotativo

0 1 2 3

V1 V2 V3

Comando della velocitàdella ventola di un ventilatoreV1—V4 avvolgimentidel motore dell’elettroventolaai quali corrispondono3 differenti velocità.Il morsetto corrispondenteallo zero normalmentenon viene utilizzato ma èdisponibile per una eventualelampada di segnalazionedi ventilatore spento.

3 C 1 0 2

0123

NL

Ad esempio, lo si può trovare in cameredi albergo, in camere di cliniche o in uffici peril controllo della ventola dei condizionatori.

Page 43: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

38

Richiesta udienza per ufficio

Sistema elettrico tradizionaleL’impianto tradizionale di richiesta di udienzaper ufficio è costituito da un minicentralinodi segnalazione fuori porta con il qualeil visitatore si annuncia e da una pulsantierada tavolo.Facendo riferimento allo schema riportatonella pagina a lato, il funzionamento è ilseguente:● il visitatore preme il pulsante (4) che aziona

il ronzatore (4A) sulla pulsantiera● il dirigente può rispondere in tre modi:

- con l’interruttore (1) illuminaper un tempo indeterminato la scrittaOCCUPATO (1B) sul centralinoed ha conferma sulla pulsantiera tramite lalampada (1A)- stessa procedura per la scritta ATTENDA(3), (3B) e (3A)- con il pulsante (2) accendemomentaneamente la scritta AVANTI (2B)accompagnata dal richiamo del ronzatore(2C) e dalla conferma luminosa (2A)

La lampada (5A) comandabileda un interruttore esterno illuminala targhetta portanome sul centralino.

Tutto il circuito è alimentato in bassissimatensione di sicurezza (SELV) tramiteun idoneo trasformatore; le lampadineimpiegate sono del tipo a siluro con attaccoS6x38 (diametro x lunghezza in milllimetri).Esistono a catalogo due versioni di richiestaper udienza: a 12 o 24V a.c.

Pulsantiera interna da tavoloper richiesta udienza Magic BTicino

Centralino fuori porta per richiesta di udienza Magic BTicino

Page 44: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

39

1010

1A 2A 3A

5A 1B 2C 2B 3B 4

4A3215

Equipaggiamentodella pulsantiera

Equipaggiamentodel centralinofuori porta

illuminazioneportanome

occupato avanti attenda chiamata

15VA

230V~ 12 (24) V~

5

32

14A

1A 2A 3A

4

Pulsantiera Centralino fuori porta

15VA

V~ 12 (24) V~

3B

1B

2B

5A 2C

Schema di collegamento

Schema funzionale

Page 45: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

40

Richiesta udienza per ufficio

La richiesta di udienza può essere realizzataanche mediante un sistema elettronicoappositamente predisposto; in questo casole scritte appaiono su un visore in formaalfanumerica. Un unico apparecchio, aseconda di come viene configurato, puòassolvere a diverse funzioni:

master = costituisce il cuore del sistema e vaposizionato sulla scrivania; con esso sipossono selezionare i messaggi da replicaresugli altri moduli che verranno posti inposizioni remote, ad esempio fuori porta. Imessaggi più comuni sono preregistrati, maè possibile avere una completapersonalizzazione utilizzando un telecoman-do opzionale. Sul dispositivo è presente unpiccolo pulsante che può essere utilizzatoper la selezione dei messaggi, ma è possibi-le collegare anche un pulsante tradizionaleda affiancare inserendo il tutto in unportapparecchi da tavolo.

fuoriporta = in questo caso il modulo èinstallato in una scatola da incasso o daparete e permette al visitatore di annunciarsi

tramite il pulsantino incorporato od unoaffiancato. Successivamente sul visorecomparirà la scritta inviata dall’internodell’ufficio (es: occupato, attendere, avanti,ecc)

segretaria/ricerca persone = su questomodulo vengono replicati tutti i messaggiselezionati sul master

Completa il sistema uno o più alimentatori (infunzione dell’estensione del numero dimoduli inseriti nell’impianto) che trasforma latensione di rete da 230V in quella di funzio-namento a 9V e provvede, tramitecomponentistica elettronica, a convertirla dacorrente alternata in corrente continua.I dispositivi elettronici sono sempre piùpresenti nell’impiantistica moderna e neces-sitano di una tecnica di installazione differen-te dagli schemi tradizionali. In particolare varilevato che non si conosce e non ci sipreoccupa del funzionamento elettronicodelle apparecchiature ma ci si limita alleconnessioni e alle programmazioni come daistruzioni del produttore.

Sistema elettronico

ITNAVAITNAVAITNAVA

Page 46: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

41

C+ + - S F

10

Schema di collegamento per un sistema di richiesta diudienza elettronico che comprende: alimentatore,master, modulo fuori porta, modulo segretaria, e modulofattorino. Occorre prestare la massima attenzione nellarealizzazione del cablaggio perché eventuali errori nonsolo provocherebbero il mancato funzionamento delsistema, ma potrebbero anche determinare il danneggia-mento di qualche apparecchio. In questi casil’installatore non è in grado di riparare il dispositivo edeve necessariamente rivolgersi al produttore.

Schema di collegamento

Il sistema richiesta di udienza puòassolvere anche alla funzione di ricercapersone in funzione della programma-zione e della dislocazione di moduli. E’disponibile per le serie LivingInternational, Light e Light Tech edoltre ai due elementi principali, moduloed alimentatore, può essere completa-to con il telecomando.

C+ + - S F

C+ + - S F

C+ + - S F

C+ + - S F

+ -

MASTER

SEGRETARIA

FUORI PORTA

FATTORINO

Alimentatore4930/1

230V~

+-

Telecomando art. 392123

display

lente di ricezione segnali IR datelecomando

tasto per impostazione ora

* tasto di chiamata, accesso alleimpostazioni o selezione messaggi

morsetti per alimentazionee configurazione

Page 47: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

42

Relé monostabili

Relé monostabili per impieghi civiliI relè monostabili hanno una parte mobilemantenuta stabile in una posizione medianteuna molla. Quando la bobina vienealimentata, la parte mobilesi sposta ed i contatti modificano il loro stato.Il tutto rimane in questa situazionefino al cessare della alimentazione; la bobinaè quindi costruttivamente realizzataper poter essere alimentata in continuazione.L’impiego di questi relè è alla base di moltiautomatismi sia nel settore civileche in quello industriale dove, per le elevate

correnti nominali in gioco, le dimensioni del reléaumentano sensibilmente ed il nome diventa“contattore” (prestare attenzione alle due“t” in quanto termine derivato da contatto.Il contatore con una sola “t” è invecelo strumento di misura dell’energia elettricaconsumata installato in casa).Anche nel settore elettronico l’impiegodei relè monostabili è molto diffusocon la funzione di stadio finale del circuitoe cioè comando dell’utilizzatore; spessoquesta caratteristica è definita “uscita a relè”.

BC

A

BC

A

Bobina non alimentata:posizione stabile di riposo

Bobina alimentata: posizione mantenutafino al cessare della alimentazione

A = àncora mobileB = bobinaC = molla di richiamoNotaIn questa rappresentazione,i simboli dei contattiprincipali non corrispondonoalle norme.

E’ noto dalla elettrotecnica che la correntenominale di un interruttoredeve essere superiore (o al limite uguale)a quella assorbita dall’utilizzatore comandato.Se ciò non fosse le soluzioni sono due:o si cambia interruttore, oppure è possibilerisolvere il problema con il relè monostabile.In questa prima applicazione del relèmonostabile, si realizza il comando indirettodi un motore mediante interruttore; vieneusato il contatto di tipo NO del relè, conidonea corrente nominale per l’interruzionedell’alimentazione del carico.

Relèmonostabiledella serieLivingInternational

M

Q

S

M

Q

Impieghi del relé monostabile negli impianti civili

Quest’altro schemariporta la stessasituazione elettricadel precedentecon rappresentazionedistribuita: la partedi potenza è staccatadallo schema funzionaleche riporta la partecomando.I contatti della bobinasono disegnatiseparatamente edidentificati da una letterache ne designal’appartenenza.

In questo schemasi è utilizzatala rappresentazioneche le normedefiniscono riunita:la parte di potenzae quella di comandosono assieme.Il contatto del relèè disegnato accantoalla sua bobinacon il tratteggioche indicail vincolo meccanicoesistente tra loro.

Principio di funzionamento elettromeccanico di un relé monostabile con due contatti: 1NO+1NC

Comando indiretto di motore con corrente assorbita 20ASi utilizza un interruttore con corrente nominale In = 16A (insufficiente per il comando diretto) per alimentare un relémonostabile con bobina a 230V a.c. e contatto di potenza con In = 25A (idoneo al comando del motore in oggetto).

Page 48: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

43

11I relè monostabili sono disponibili in varieesecuzioni; nell’immagine a lato si vede unaversione intercambiabile con inserimentoa spina su apposito zoccolo.I numerosi spinotti di connessione visibilifanno capo a più contatti, alcuni dei qualidetti di potenza perché adatti ad alimentareil carico ed altri ausiliari, da impiegareper segnalazioni, in quanto caratterizzatida una limitata corrente nominale. Neglischemi sotto riportati si ripropone il comandodi un motore già visto nella pagina precedente,con l’interruzione di entrambi i conduttoridi alimentazione e con l’aggiunta di duelampade spia (rossa = apparecchioin funzione e verde = apparecchio fermo)connesse ai contatti ausiliari. Si notiche con un interruttore unipolare, medianteil relé monostabile, si ottiene l’interruzionebipolare dell’alimentazione del motore.

M

L1 L2

L1 = lampada rossaL2 = lampada verde

QS

M

Q

L1 L2

Q

Q

Rappresentazionedistribuita

della situazioneprecedente

Rappresentazioneriunita;si noti cheil movimentodei contattiè convenzionalmenteda intendersida sinistraverso destra.

➟Relè con terminalidi collegamento(a volteimpropriamentein gergo chiamatipiedini) per circuitistampatiIn questo caso il circuitoelettronico effettueràil controllo di unagrandezza fisica(esempio la temperaturadi un ambiente)e alimenterà la parte elettrica di potenzatramite i contatti del relè (esempio caldaia).Parecchi dei dispositivi elettroniciche verranno incontrati più avanti dispongonodi una uscita a relè.

Circuito stampato * con relè monostabile

spinottidi connessione

reléestraibile

predisposizioneper installazionein centraliniequipaggiaticon guida DIN 35

zoccolo

relé

Impiego del relé monostabile in circuiti elettronici

* Il circuito stampato è una basetta in materiale isolante con delle“piste” in rame che collegano tra loro i vari componenti elettronici.Le connessioni sono realizzate mediante saldature a stagno.

Page 49: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

44

Tasca portabadge per alberghi

La tasca portabadge trova tipico impiegonegli alberghi dove può essere utilizzataper dare il consenso alla accensione delle lucied eventuali altri utilizzatori, solo in presenzadell’ospite in camera. E’ dotata di una sedesporgente nella quale va inseritoil badge/portachiavi usato per l’apertura dellaporta; il badge inserito determina e mantienela chiusura di un contatto interno con il qualeè possibile abilitare, tramite un relèmonostabile, l’accensione delle luci in camerae nell’annesso bagno.Per facilitarne l’individuazione notturna,la tasca è equipaggiata con una lampadadi localizzazione a scarica sempre accesa.

RONIS

RONIS

Principio elettromeccanico di funzionamento della tasca portabadge

Badge portachiavi inserito= contatto chiuso

Badge portachiavi estratto= contatto aperto

circuitocamera

N L

N

L

Schema di collegamento

Schema elettricodella tasca portabadgecon relè monostabileesterno di potenzaper alimentareil circuito della cameraQuesto è un altroesempio di impiego del relèmonostabile come“interfaccia” tra undispositivo di comando nonin grado di agire direttamentee il circuito di potenza.

Prese di correnteNello schema che segue vengono inseriteanche le prese di corrente.La simbologia relativa alle prese più utilizzatein ambito civile, è quella qui a fianco riportata.

10 16 10/16

Presa Presa Presadi corrente di corrente di corrente2P+T 2P+T 2P+T10A 16A 10/16A

(bipasso)

Tasca portabadge serie Living Internationalcon placca in legno

Tasca per abilitazione circuito in camera

Page 50: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

45

12

Schema topografico

commutatorerotativo

motorecondizionatore

Q

tascaportabadge

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Q 10 10 M1010 10

10

10

10

4

3 32

2

1010

5 11

8

76

7

12

162

10

9

Schema funzionale

1) tasca portabadge2) lampada principale in camera con accensione

alla porta ed al letto3) lampada testaletto (funzione di abat-jour)4) presa 2P+T 10A in camera prossima al letto5) presa 2P+T 10A in camera per televisore6) lampada principale in bagno

In questo schemanon si sono rappresentatii collegamentiin quanto ritenuti superfluie in numero tale da creareconfusione grafica.Ci si è limitati a darela posizione fisicadei vari elementi facendosempre riferimentoai numeri riportatinella didascalia.

Schema elettrico di una piccola camera ad un posto letto in un albergo in grado di offrire un confort minimoIn alberghi di prestigio al cliente vengono offerte prestazioni elevate dal punto di vista elettrico con automatismi, circuiti elettronici,ecc; ovviamente il circuito finale risulta molto più complesso. Lo schema è sezionato in “colonne” ciascuna della quali ha unnumero di riferimento. Nella legenda è chiarita la funzione attribuita a ciascun dispositivo

7) lampada su specchiera in bagno8) presa in prossimità di specchiera in bagno9) presa 10A in camera all’ingresso per servizi (aspirapolvere ecc.)10) presa da 10A in camera per frigobar (sempre alimentata)11) commutatore rotativo per comando ventilatore del condizionatore

(sempre alimentato)12) pulsante a tirante per comando ronzatore allarme in bagno

(sempre alimentato)

Page 51: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

46

Chiavi codificate

Le chiavi codificate possono essere usateper consentire l’uso di determinateapparecchiature solo a personale autorizza-to, infatti sono dispositivi che rendonooperativo un comando solo se precedutodall’inserimento di un codice di accesso dadigitare su apposita tastiera. Sostituisconovalidamente il tradizionale interruttore achiave meccanica evitando i problemi dismarrimento o duplicazione della chiavestessa. Sono dispositivi elettronici chenecessitano di una alimentazione continuati-va per il funzionamento del circuito delcodice di accesso e per l’alimentazione dellabobina del relè incorporato; questo è uncaso tipico di apparecchiatura elettronicacon uscita a relè.

Chiave codificata “interruttore”modifica lo stato ON/OFF ad ogni inserimen-to della combinazioneimpiego tipico: in ambienti pubblici, uffici,ospedali, scuole, per abilitare il comando diapparecchiature solo da parte del personalepreposto. (potrebbe essere il caso dellafotocopiatrice, del fax, ecc).

Dispositivi elettronici a combinazione numerica

Sono disponibili due versioni della chiave codificata, rispettivamente con funzione di interrut-tore e di pulsante; entrambe hanno l’uscita a relè con un contatto in “scambio”.

In questo circuito è impiegata una chiavecodificata “interruttore” per comandare,tramite una presa dedicata, una fotocopiatri-ce. I contatti del relè interno delle chiavicodificate hanno una corrente nominale di6A, insufficienti ad alimentare la presa da16A ed il relativo carico, per cui si è inserito,con funzione di interfaccia, un relèmonostabile.

Chiave codificata “pulsante”l’inserimento del codice segreto provoca loscambio del contatto per un tempo brevissi-mo (programmabile).impiego tipico: come nel caso precedente,ad esempio per comandare unaelettroserratura e quindi realizzare un con-trollo accessi.

In questo circuito, con la chiave codificataviene comandata una serratura elettricafunzionante a 12V e quindi alimentatatramite un trasformatore.

Schema funzionale

16

X/Y

X/Y 230V~12V~

chiave codificata serieLiving International

Page 52: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

47

Schema di collegamento

L N

N

L

schema di collegamento del circuito con chiave codificata con funzione interrutto-re. Funzione realizzata: presa comandata per alimentazione di una fotocopiatrice.

Come relè monostabile, è statoimpiegato un apparecchio della serieBtdin, anziché un piccolo relè delleserie civili, in quanto garantisce lacorrente nominale di 16A sul contat-to. La fotocopiatrice è infatti unutilizzatore ad elevato assorbimento econ caratteristiche di tipo induttivo

chiave codificata“interruttore” L4531

relé monostabilebtdin FM1AC/230

presa 16ALiving International

Schema di collegamento

schema di collegamento del circuito con chiave codificata con funzione pulsante.Funzione realizzata: apertura di una porta mediante elettroserratura.

E’ stato utilizzato il trasformatoreF92/12/24 della serie Btdin in gradodi garantire la tensione di 12V concircuito SELV (circuito di sicurezza) ela potenza di 16VA necessaria perlÔalimentazione della elettroserratura.

chiave codificata“pulsante” L4532

trasformatoreF92/12/24

12V

L N

N

L

1 2

543

trasformatoredi sicurezza

1 2 3

4 5 6

7 8 9

0

Il codice di accesso che provocal’intervento della chiave codificata, lo sicompone sulla apposita tastiera nume-rica; un led verde, conferma l’esattezzadel codice introdotto. Il codice ècostituito da 4 cifre che l’utente puòscegliere e modificare in qualsiasimomento seguendo le istruzioni forniteall’acquisto del dispositivo.

Segno grafico

X/Y

chiave codificatasimbolo nonnormalizzato

13

230V~

543

1 2

1224

Page 53: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

48

Variatori di tensione

DimmerE’ noto dall’elettrotecnica che gli utilizzatorivengono costruiti per funzionare ad unadeterminata tensione, che viene definitatensione nominale. Alcuni utilizzatori posso-no però funzionare anche a tensione inferio-re senza subire danneggiamenti, ovviamentefornendo prestazioni inferiori alle nominali.Questa opportunità a volte viene sfruttataper ottenere effetti particolari come adesempio la riduzione di luminosità in unambiente domestico, mentre si guarda iltelevisore. Le lampade ad incandescenzapossono infatti essere alimentate ad unatensione ridotta senza particolari problemi. Ilmetodo più semplice per ottenere questorisultato è l’inserzione in serie di una resi-stenza, meglio se variabile, per modificare apiacere il livello di luminosità. Purtroppoquesto metodo comporta la dissipazione sulreostato di una discreta parte di potenza ed

il riscaldamento della resistenza stessa che,per disperdere il calore, deve avere dimen-sioni opportune. Un altro metodo consistenell’utilizzo di un trasformatore con più uscitecommutabili; in questo caso lo spreco dienergia è minimo rispetto alla situazioneprecedente, ma si ottiene una regolazione ascatti e un apparecchio, il trasformatore, dicosto elevato e con sensibili dimensioni,tanto da non essere collocabile nelle normaliscatole da incasso. Per risolvere il problema,sia economicamente all’atto della installazio-ne, sia durante la gestione, sono disponibilidei dispositivi elettronici, comunemente noticon il nome di dimmer. Questi dispositivi“parzializzano” elettronicamente la tensionecon un sensibile risparmio energetico e sonorealizzati nei moduli delle serie civili, quindipossono essere integrati con il resto dell’im-pianto installandoli con i normali supporti eplacche.

Una lampada, alimentata dalla tensionealternata di rete, è sottoposta ad una formad’onda di tipo sinusoidale. Il dimmer è ingrado di lasciar passare solo una parte diquesta sinusoide, cioè di parzializzarla equindi di ridurre l’energia elettrica trasferitacon conseguente diminuzione di emissioneluminosa. La parzializzazione può variare dazero fino a circa il 95% del valore di rete;questo risultato lo si ottiene agendo su unpiccolo reostato (trimmer) nel quale circolauna corrente bassissima in grado di “pilota-re” la parte elettronica a semiconduttori. Ilcircuito elettronico lascia passare nel caricouna corrente proporzionalmente elevata. Ildimmer può essere quindi usato per accen-dere, spegnere e regolare una lampada con

Schema funzionale

un comfort maggiore rispetto ad un coman-do tutto/niente come l’interruttore. Si ottieneanche un buon risparmio di energia anchese, va precisato, che una minima parte dienergia viene dispersa all’interno del dimmer.Durante il funzionamento si scalda un po’,per cui, in fase di installazione, è beneposizionarlo in una scatola che abbia dellospazio libero per favorirne il raffreddamento.Per loro natura, i circuiti elettronici deidimmer provocano disturbi agli apparecchiradiotelevisi ed alle diffusioni sonore ingenere; per limitare questi radiodisturbi, lenormative impongono l’inserimento diopportuni filtri elettronici. Questi filtri sono lacausa del leggero ronzio che spesso si senteprovenire da un dimmer in funzione.

F

circuito semplificato di un dimmerE = circuito elettronico a semiconduttoriR = resistenza variabile di regolazione (reostato, potenziometro)F = filtro antidisturbi radioL = lampada controllata

manopola di impostazione luminosità(regolazione del reostato interno)

morsetti posterioridi collegamento

Dimmer serie Living international

L

E

R

Page 54: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

49

forma d’onda sinusoidale normaledella tensione di rete

Forme d’onda

Tra le altre caratteristiche di un dimmer sonosempre specificate la potenza massima e laminima comandabile alle quali occorreprestare attenzione (es.:100-500W). Supera-re la potenza massima significa far surriscal-dare il dimmer e causarne la rottura. Bisognaperò verificare che la potenza della lampadada collegare sia superiore alla minimacomandabile, in caso contrario si avrebbeuno “sfarfallio” della fonte luminosa ed uneccessivo ronzio del dimmer. Se consentitoda motivi di opportunità, qualora la potenzadi una singola lampada fosse inferiore allaminima controllabile, è possibile ovviareall’inconveniente ponendo un’altra lampadain parallelo.

Segno grafico

esempio di forma d’ondaparzializzata dal dimmer

Se la potenza di una lampada è inferiore allaminima del dimmer, è possibile porre inparallelo un’altra lampada in modo che lapotenza di L1+L2 superi la minima

Gli interruttori, deviatori ecc, sononormativamente da considerarsi comandifunzionali, cioè in grado di far funzionare omeno un utilizzatore. Qualora fosse necessa-rio intervenire sull’impianto elettrico pereffettuare manutenzione od anche semplice-mente per sostituire una lampada, unfusibile, ecc, si deve operare aprendo uninterruttore bipolare posto a monte. Anche idimmer sono comandi funzionali, tenendoancor più presente che, essendo dispositivia semiconduttore, al loro interno non effet-tuano mai la separazione galvanica, nemme-no se regolati in posizione di lampadaspenta.

Ultima ma fondamentale avvertenza nellascelta di un dimmer è il tipo di caricocontrollabile. Il dimmer tradizionale è in gradodi variare la luminosità di una lampada adincandescenza (dimmer per carichi resistivi),ma dispositivi dell’ultima generazione per-mettono il controllo della velocità di motoriper ventilatori o la regolazione di lampadealogene alimentate in bassissima tensionemediante trasformatori.

esempio di immagine tratta da un foglioistruzioni “illustrato” relativo a un dimmer ingrado di pilotare solo carichi resistivi

NO

60÷500W

230V~

14

dimmer

L1 L2

Page 55: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

50

Variatori di tensione

Impianti con dimmerIl dimmer può essere inserito in un impiantoin sostituzione dell’interruttore; nel casorappresentato si è usato un dimmer amanopola rotativa. I dimmer necessitano diun piccolo fusibile da porre in serie conportata 2,5A al fine di proteggere il circuitointerno; alcuni dimmer hanno il fusibile

Schema funzionale

incorporato, in posizione raggiungibile perl’eventuale sostituzione. Nei due schemi cheseguono si è usato un dimmer senza fusibilee quindi si è provveduto ad inserirne unoutilizzando l’apposito portafusibile livinginternational art. L4321.

Schema di collegamento

N

L

Il dimmer può essere inserito anche inimpianti con deviatori od invertitori semplice-mente ponendolo in serie alla lampada dacomandare. Qualora si volesse realizzareuna nuova installazione, è convenienteimpiegare un dimmer con deviatore incorpo-rato che offre i seguenti vantaggi: in un unicomodulo accorpa due dispositivi, la parteelettromeccanica consente la separazionegalvanica del carico, ha il fusibile incorporato

ed un costo inferiore a due apparecchiseparati. Naturalmente lo si può usare dasolo con funzione interruttore od inabbinamento con un altro deviatore, odanche con invertitori. In tutti questi casi saràpossibile accendere e spegnere la lampadada tutti i punti da noi predisposti con laluminosità impostata sul dimmer, unicapostazione che consente tale regolazione.

portafusibileliving internationalL4321

dimmerliving internationalL4406

portafusibile edimmer

Dimmer con deviatore incorporato

comando deviatore incorporato regolazione luminositàmorsetti dicollegamento

fusibileincorporato

Page 56: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

51

Schema unifilare

Schema di collegamento

Schema funzionale

Segno grafico

N

L

1 L

2

Il dimmer con deviatore incorporatopresenta tre morsetti di collegamentocome un deviatore tradizionale. Laparte elettronica è connessa interna-mente in serie al carico

schema funzionaleper il comando dadue punti di unalampada (deviata)con regolazione diluminosità mediantedimmer (Il dimmerutilizzato incorporaun deviatore ed ilfusibile).deviatore esterno dimmer con deviatore e

fusibile incorporato L4402lampadacomandata

deviatoreesterno

dimmer condeviatore incorporato

Questo segno grafico non è presente nellanormativa e quindi è stato costruito abbinando alsimbolo di un deviatore tradizionale il triangoloindicante “variazione di luminosità (vederesimbolo normalizzato del dimmer alle pagineprecedenti).

Schemi per il comando di una lampada da due punti

14

Page 57: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

52

Variatori di tensione

E’ disponibile un dimmer con comando apulsante che permette di aggiungere inparallelo dei normali pulsanti da ciascuno deiquali, è possibile sia comandare sia regolare

Schema funzionale

Dimmer a pulsante

PL

dimmer a pulsante della serie LivingInternational art. L4413 con potenzacontrollabile 60-500VA (fusibile incorporato)

I collegamenti sono semplificati in quanto ivari pulsanti esterni sono connessi al dimmermediante due soli conduttori. Per controllarela lampada si agisce o sul pulsante incorpo-rato del dimmer o su quelli esterni conanaloga modalità: un tocco breve provocal’accensione o lo spegnimento della lampa-

da al livello luminoso memorizzato, mentre,un tocco prolungato consente di aumentareo diminuire ciclicamente la luminosità.Questo dimmer può funzionare anche peralimentare lampade alogene a 12V mediantetrasformatore elettromagnetico.

Dimmer slave (ripetitore)Se la potenza da controllare con il dimmer apulsante L4413, descritto sopra, è superiorealla massima consentita (500VA) si puòutilizzare il dimmer ripetitore art. L4416 (slave= schiavo). Questo dispositivo è in grado dicontrollare dei carichi solo se pilotato dal

dimmer a pulsante, al quale va opportuna-mente abbinato. Tenendo presente cheanche la potenza massima del ripetitore è di500VA, praticamente è possibile raddoppia-re i carichi da regolare. La luminosità dellelampade sarà regolata in maniera identica.

Schema funzionale

Il dimmer slave è simile esteticamente aldimmer con pulsante L4413. Sul frontalenon ha però organi di comando; ha il fusibileincorporato.

PL LC

la luminosità della lampada. Sostituisce esemplifica quindi validamente impianti connumerosi punti di comando ed estendeconsiderevolmente il comfort di impiego.

dimmer slaveL4416

dimmer apulsanteL4413

60 ÷ 500VA 60 ÷ 500VA

Page 58: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

53

Schema funzionale

Come noto, le piccole lampade alogene inbassissima tensione (12V) vengono utilizzatesempre più spesso anche nelle abitazioni perottenere effetti luminosi particolari; a secon-da del diffusore nel quale sono collocate sipossono ottenere illuminazioni diffuse olocalizzate. Nel settore terziario, in particola-re nei negozi, sono sovente impiegate perevidenziare oggetti d’arte, preziosi, alimenta-ri, ecc. Queste lampade sono pressochèidentiche alle lampade ad incandescenza,ma l’aggiunta di alogeni nel gas di riempi-

Dimmer per trasformatori elettronicimento interno consente loro di emettere unflusso luminoso superiore di circa il 20% econferisce una durata mediamente doppia.Per alimentarle, oltre ai tradizionali trasforma-tori, sono stati studiati trasformatori elettroni-ci ad alto rendimento. Per regolare l’intensitàluminosa di lampade ad alogene a 12V sideve però utilizzare uno specifico dimmer,compatibile con le caratteristiche del trasfor-matore sul quale si va ad agire dal lato“primario”.

P L

Il dimmer serie Living International art. L4405 èrealizzato con una particolare tecnoclogia (Mos-Fet)che riduce drasticamente i radiodisturbiemessi e permette l’accensione e lo spegnimentograduale del carico per evitare fenomeni diabbagliamento (soft-start e soft-stop).

Dimmer art. L4405 con manopolarotativa di regolazione e comando diaccensione push-push (premi-premi).Esso è dedicato esclusivamente allaalimentazione di trasformatori tipoL4405/60 o L4405/105.

Trasformatore elettronico di alimenta-zione per lampade ad alogeni a 12V.Ne esistono due versioni:- L4405/60 = per lampade da 20W a

60W (esempio 3 lampade da 20W- L4405/105 = per lampade da 35 a

105W ( esempio 3 lampade da 35W)

Lampada alogena alimentata inbassissima tensione (12V) con unparticolare tipo di diffusore dettodicroico in grado di ridurresensibilmente il calore indirizzatosull’oggetto illuminato.

Segno grafico

14

Page 59: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

54

Interruttori orari

Nei primi automatismi realizzati dall’uomo, èemersa l’opportunità e la comodità di averedei meccanismi vincolati al trascorrere deltempo. Nel campo elettrico sono statirealizzati gli “interruttori orari” noti anchecome “orologi programmatori” dapprimaesclusivamente di tipo elettromeccanico esuccessivamente, parallelamente alla tecno-logia dell’oreficeria, di tipo elettronico.L’interruttore orario serve per far funzionare espegnere un utilizzatore in determinate oredel giorno; le applicazioni sono innumerevoli:illuminazione di vetrine od insegne, avvia-mento impianti di riscaldamento, campanellascolastica, rintocco di campane allo scaderedelle varie ore, apertura di ingressi, ecc.

Interruttori orari elettromeccaniciL’interruttore orario tradizionale è quelloelettromeccanico. E’ costituito da un piccolomotore elettrico detto “sincrono” perché ilnumero di giri è vincolato alla frequenza dellarete (in Europa 50Hz). Si ottiene in tal modoun dispositivo di buona precisione e con unottimo rapporto qualità/prezzo che, tramiteopportuni ingranaggi, apre o chiude uncontatto. Costruttivamente, la soluzione piùricorrente è costituita da un disco/quadranteche ruota con indicate le ore e dotato diminislitte (chiamate cavalieri) da spostare perimpostare il programma. Durante la rotazio-ne del disco i cavalieri “spostati” provocanola chiusura o l’apertura di un contatto internoad una determinata ora e per un tempoprestabilito da una delle caratteristichefondamentali di un interruttore orario: l’inter-vallo minimo di programmazione.

Impostazione programmazionemediante spostamento dei cavalieri

0 I

24

68

10 12 14

161

8202224

12 1

23

4

567

89

10

11

Sincronizzazionecon l’ora effettiva

In figura è rappresentato un interruttoreorario a disco con programmazione giorna-liera; intervallo minimo di programmazione15 minuti. Ciò significa che, al massimo, sipuò far commutare il contatto ogni 15 minutie che anche la durata minima di accensionedell’utilizzatore è di 15 minuti. Nell’esempiosi intende usare l’interruttore orario peralimentare un radiatore elettrico da faraccendere nei seguenti orari: dalla 6.00 alle9.00 del mattino e dalle 19.00 alle 22.00 disera. Quando l’interruttore orario vienealimentato per la prima volta deve esseresincronizzato con l’ora effettiva ruotando ilquadrante fino a far coincidere l’ora delmomento con un punto fisso sull’apparec-chio (nell’esempio sono le 15.00); duelancette rosse, simili a quelle di un comuneorologio, facilitano l’operazione.

Un altro aspetto importante nel funziona-mento di un interruttore orario è la “riserva dicarica”; la versione descritta con motorinoalimentato direttamente dalla rete, in caso dimancanza di alimentazione, si ferma eriparte sfasato con le evidenti conseguenze.Se si desidera un interruttore orario in gradodi proseguire anche in assenza di alimenta-zione, lo si deve dotare di una batteriainterna ricaricabile e di un circuito elettronicocon un oscillatore locale (in pratica unorologio al quarzo). Il movimento è semprefornito da un motorino ma in questo caso èalimentato in corrente continua, normalmen-te ottenuta dalla rete mediante conversioneac/dc ed in emergenza fornita dalla batteria.

Page 60: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

55

Schema funzionale

Schemi per l’inserzione di un interruttore orario con funzione di accensione e spegni-mento di un radiatore elettrico fisso a muro.

R1 4 2U1 U2

M

0 I

24

68

10 12 14

161

8202224

L

N

0 I

0 I

0 I

1 4 2

1 4 2

Schema di collegamento

Oltre che per installazione fissa, gli interrutto-ri orari esistono anche in versione “a spina”;essi sono dotati di una spina che provvedealla alimentazione interna (svolge anche lafunzione meccanica di supporto) e di unapresa comandata dal contatto interno.

Interruttori orari a spinaRestano valide tutte le altre considerazionifatte per le versioni ad installazione fissa.Questi apparecchi sono molto utili per gliutilizzatori mobili dotati di spina quali stufetteelettriche, ventilatori, acquari, alberi di natale,ecc..

L’interruttore orario adottato, art. F66GR/3 perinstallazione in custodie o centralini DIN, èdotato di:- un contatto in commutazione che, in questo

caso, viene usato tra i morsetti 1-4- un commutatore a tre posizioni che consente

di avere tre condizioni: utilizzatore semprespento, utilizzatore comandato dalla pro-grammazione, utilizzatore sempre acceso

- riserva di carica pari a 100 ore

Segno grafico

15

discoprogrammatore

commutatore a 2 posizioni:- presa sempre alimentata- presa temporizzata

presa comandata

Page 61: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

56

Segno grafico Schema funzionale

Interruttori orari

Gli interruttori orari elettromeccanici esistonoanche con programmazione settimanale, inquesto caso il disco riporta sette settoricorrispondenti ai giorni della settimana,all’interno dei quali c’è la suddivisione in orecon i corrispondenti cavalieri da spostareEssendo il disco della medesima dimensionedi quello giornaliero, logicamente l’intervallominimo di programmazione è più grossola-no. La fase di sincronizzazione, all’atto dellaprima alimentazione, deve essere effettuatasul giorno effettivo e il più correttamentepossibile sull’ora.

Interruttori orari settimanali

I

giorno dellasettimana

intervallo minimo diprogrammazione 2 ore

Avere un intervallo minimo di programmazio-ne pari a due ore può essere inaccettabile intalune applicazioni. L’elettronica permetteoggi di avere a disposizione interruttori oraridigitali, in pratica degli orologi controllati alquarzo con uscita a relè. Sono apparecchi dialta precisione, dotati di un display chefornisce tutte le informazioni sulla stato difunzionamento del dispositivo. La program-mazione si effettua mediante pressione di

Interruttori orari digitalipiccoli tasti posti sul frontale del dispositivoseguendo le indicazioni che appaiono sulvisore. Pur esistendo in versione giornaliera, ipiù usati sono quelli settimanali per lenumerose prestazioni che sono in grado difornire, a partire dall’intervallo minimo diprogrammazione solitamente pari ad unminuto ma che, nei modelli più sofisticati,scende fino ad un secondo.

Nella foto si vedono due interruttori oraridigitali per centralini DIN. In un solo modulopossono essere incorporate numerosefunzioni in genere sufficienti a soddisfare lamaggior parte delle esigenze installative;i modelli a 2 o più moduli offrono più canalidi uscita e prestazioni sofisticate qualil’adeguamento automatico all’ora legale, ilcomando manuale provvisorio, ecc... Tutti gliapparecchi digitali sono dotati di riserva dicarica che può andare da un minimo di 100ore ad un limite di alcuni anni; in questi ultimicasi la memoria dei dati non è affidata ad

una batteria bensì ad una particolare memo-ria interna simile a quella dei computerchiamata eeprom.Il collegamento elettrico è identico a quellodelle versioni elettromeccaniche: sono,infatti, apparecchi che vanno alimentaticostantemente con la tensione di rete a230V e dispongono di un relè di uscita conun contatto, solitamente in commutazione.Se il dispositivo ha più canali equivale ad uninterruttore orario multiplo e quindi disponedi più relè di uscita ciascuno pilotato da unprogramma differente.

riferimento

Page 62: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

57

Alcuni interruttori orari digitali vengonocostruiti per usi specifici, come ad esempio imodelli usati per le campane scolastiche oaziendali (dette badenie); ancor più comples-si sono quelli adoperati per i rintocchi dellecampane nelle chiese. Questi apparecchisono dei veri e propri computer in grado dimemorizzare anche brani musicali da far

Interruttori orari specialieseguire alle campane medianteservomeccanismi motorizzati. Per avere lamassima precisione, gli interruttori orari piùrecenti di questo tipo hanno la parte orologiosincronizzata con appositi segnali radioprovenienti da emittenti dedicate a questoscopo.

Schema per l’alimentazione a 24V di badenie inun edificio scolastico pilotate da orologio digitalea programmazione settimanale. E’ stato interpo-sto tra l’uscita dell’orologio e le badenie un relèmonostabile a modulo Din con adeguata portata

Schema funzionale

230V~24V~

A B

La miniaturizzazione della componentisticapermette di disporre di interruttori oraridigitali anche nelle modularità delle serie

Programmatori in modularità civilecivili. Sono più noti come programmatori maimpiego e collegamenti non cambianorispetto ai modelli in modularità DIN

del contatto. Nel circuito sono inoltre stati inseritiun interruttore (A) per escludere il funzionamentodelle campane (durante le vacanze) ed unpulsante (B) per il suono manuale che deve poteressere attivato anche ad interruttore (A) aperto.

Esempio di programmatore della serie Living International (art.L4470) visto frontalmente e sulretro. Si noti il significato delle lettere che identificano i morsetti di collegamento:L/N = alimentazione di rete (linea e neutro)C = morsetto comune del contatto di uscita in scambioNO = contatto normalmente apertoNC = contato normalmente chiuso

NO L N

230V~

CNC

al carico

15

tipica badenia per edifici scolastici

Page 63: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

58

Temporizzatori per impieghi civili

Il controllo del tempo nell’impiantistica hadiverse applicazioni; ad esempio, itemporizzatori sono dispositivi in grado dicausare un evento mediante commutazionedi contatti, trascorso un certo tempo daquando viene loro inviato l’impulso di co-mando. Gli apparecchi di qualche anno fa, ditipo elettromeccanico, sono ormai statipraticamente soppiantati da quelli elettronici,più piccoli e con una notevole flessibilitàd’uso a cominciare dall’ampia possibilità diregolazione del “ritardo”. In ambito civile iltemporizzatore più noto è quello per lucescale, con esso è possibile far spegnereautomaticamente le luci nel vano scale dopoun tempo regolabile da alcuni secondi aduna decina di minuti. Questa funzione gli faassumere la denominazione ditemporizzatore ritardato alla diseccitazione.

Temporizzatore per luce scale

selettoretemporizzazione

Per funzionare, il temporizzatore luce scalenecessita di un comando ad impulso dibrevissima durata proveniente da uno o piùpulsanti di tipo NO. A questo punto il circuitoelettronico interno si autoalimenta dalla reteper il tempo prefissato; al temporizzatoredeve quindi essere fornita l’alimentazione a230V per mezzo degli appositi morsetti. E’importante notare questa caratteristica difunzionamento dovuta al circuito elettronico:normalmente la rete a 230V non viene usatadal temporizzatore, solo quando si premeuno dei pulsanti di comando il dispositivo sieccita, chiude il contatto che alimenta lelampade, lo mantiene chiuso per il tempoimpostato, trascorso il quale ritorna allo

Sequenza funzionamento temporizzatore luce scale

stato di riposo. Se durante latemporizzazione si preme un pulsante dicomando, la temporizzazione riparte dazero. Alcuni temporizzatori per luce scaleincorporano una funzione chiamata “preavvi-so di spegnimento” che ha lo scopo diridurre gradualmente la luminosità dellelampade segnalando l’imminente fine dellatemporizzazione. In pratica viene allungata latemporizzazione impostata di qualchedecina di secondi durante i quali si ha unabbassamento progressivo della luminositàin modo da permettere all’utente non ancoragiunto a destinazione, di premere unoqualsiasi dei pulsanti di comando e riavviarela temporizzazione.

temporizzatore luce scale in modularità DINart. F25/230

������������������

circuitoelettronico

circuitoelettronico

pulsanti dicomando

temporizzatoreluce scale

lampadecomandate

pulsanti dicomando

temporizzatoreluce scale

lampadecomandate

pulsanti dicomando

temporizzatoreluce scale

lampadecomandate

1°) situazione di riposo 2°) eccitazione 3°) temporizzazione

4°) riposoTrascorso il tempo di temporizzazione si ripristina automaticamente la situazione di riposo.

commutatori lampadetemporizzate o sempreaccese

Page 64: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

59

Schema funzionale

Circuito con collegamento a 3 fili. E’ definito in questo modo perchésono sufficienti 3 conduttori per le connessioni periferiche (un “comu-ne”, un “pulsanti”, un “lampade”).

Nella pratica impiantistica era usuale utilizza-re con i temporizzatori di tipoelettromeccanico il collegamento detto “a trefili” rispetto al più razionale “quattro fili”. Nelprimo caso, per risparmiare un conduttore,si miscelavano tra loro il circuito di comandoe quello delle lampade; nel secondo caso

invece i due circuiti restavano separati. Neitemporizzatori elettronici tipo l’art. F25/230un apposito selettore li predispone perinserirli in circuiti a 3 o 4 fili permettendo lasostituzione di apparecchi obsoleti negliimpianti esistenti senza intervento sulcablaggio originale.

16

A2 P

A1 4

A2 P

A1 4

L

N

1 L 1 L 1 L

Schema di collegamento

temporizzatore luce scale F25230 pulsanti Living international

Schema funzionale

Circuito con collegamento a 4 fili. Permette l’utilizzo di tutti i tipi ditemporizzatori luce scale vecchi e nuovi presenti sul mercato; si tengainfatti presente che non tutti possono essere inseriti in circuiti a 3 fili.

Schema di collegamento

temporizzatore luce scale F25230 pulsanti Living international

A2 P

A1 4

A2 P

A1 4

LN

1 L 1 L 1 L

Page 65: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

60

Temporizzatori per impieghi civili

Esistono versioni di temporizzatori per gliimpieghi più disparati; in campo civile, unadelle applicazioni più ricorrenti riguardal’alimentazione del motore dell’aspiratore neibagni. In alcune costruzioni del settoreterziario, quali alberghi, cliniche, scuole,centri commerciali ma a volte anche innormali appartamenti, i bagni vengonocollocati in prossimità di corridoi centrali. Neconsegue che sono “ciechi”, cioè senzafinestre e il ricambio d’aria è garantito da unaspiratore elettrico (obbligatorio per legge)

Temporizzatore per bagnoLa persona che entra, azionando l’interrutto-re della luce, avvia anche l’aspiratore che,elettricamente, può essere quindi comanda-to dall’interruttore della lampada. Però,all’uscita, lo spegnimento della luce è causadell’arresto anche dell’aspiratore, mentresarebbe auspicabile che il suo funzionamen-to proseguisse ancora per qualche minuto.Per soddisfare questa esigenza si puòalimentare il motore dell’aspiratore tramite untemporizzatore “ritardato alla diseccitazione”.

Il temporizzatore F16D/230N soddisfal’esigenza di alimentazione dell’aspiratore nelbagno in quanto, come si può rilevare dalgrafico di funzionamento, il contatto di uscitasi chiude contemporaneamente all’interruttoree si apre in ritardo rispetto all’apertura dell’in-terruttore. Il temporizzatore è riarmabile, cioè,in caso venisse riaccesa la luce durante latemporizzazione, quest’ultima verrebbesospesa e il contatto di uscita resterebbechiuso; in pratica il ciclo di funzionamentoriprenderebbe da capo.

Grafico di funzionamento del temporizzatore F16D/230N inserito nel circuito per ilbagno sotto schematizzato. Si può notare che la temporizzazione inizia quandol’interruttore di comando della luce viene aperto e cessa dopo il tempo T impostatodall’utente sul temporizzatore stesso.

ONOFF

ONOFF

T

Schema funzionale Segno grafico

������������������

� ��

� ��

� �

posizioneinterruttore luce

contatto di uscitadel temporizzatore

temporizzatore ritardatoalla diseccitazione

aspiratorecircuito lucebagno

contatto dichiusura ritardatoall’apertura

Page 66: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

61

Schema di collegamento

A2

Y118

LN

16 15

1 L

A1

Il temporizzatore F16D/230N è di tipo elettronico e, come iltemporizzatore luce scale, necessita di essere alimentato diretta-mente con la tensione di rete; un altro morsetto è destinato al“comando” ed infine l’ultimo è relativo al contatto interno. Perestenderne ulteriormente le possibilità di impiego, il temporizzatoreè dotato di un contatto in scambio che, nel nostro caso, è utilizzatotra i morsetti 15 e 18, cioè nella condizione di normalmente aperto.

Segno grafico

Temporizzatore a doppia funzione

Il temporizzatore della serie Living internationalL4461 offre il vantaggio della modularità nelleserie civili e la possibilità di essere usato cometemporizzatore per luce scale o per comando dielettroventilatore del bagno.La temporizzazione parte quando un contatto

esterno (vedere schema) si apre, indipendente-mente dal tempo in cui è rimasto chiuso. Ciòsignifica che è possibile utilizzare un pulsante perottenere l’impiego come temporizzatore lucescale, oppure un interruttore per pilotare unventilatore bagno.

P NO C L N P NO C L N

temporizzatoreF16D/230N

interruttore LivingInternational L4001

lucebagno

aspiratore

16

temporizzatore L4461

contatto inscambio ritardatoall’apertura

impiego del temporizzatoreL4461 per luce scale

impiego del temporizzatoreL4461 per bagno

Page 67: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

62

Interruttori crepuscolari

In elettronica vengono spesso usatidispositivi sensibili alla luce, in grado cioè, dimodificare alcune loro caratteristiche infunzione della luminosità che li colpisce.E’ il caso ad esempio delle fotoresistenzeche cambiano il valore in ohm in formainversamente proporzione alla luce che leraggiunge. Mediante un circuito amplificatore

Dispositivi sensibili alla luceè possibile far chiudere il contatto di un relèquando la soglia luminosa scende sotto uncerto livello ed aprirlo nel caso opposto; inquesto modo si realizza un comando auto-matico per l’illuminazione stradale, delgiardino, di un’area industriale, di unavetrina, ecc.

Principio di funzionamento di un interruttore crepuscolare

Nella fotoresistenza circola una corrente debolissima che varia a seguito del variare del valore inohm (maggiore o minore luminosità che colpisce la fotoresistenza). Questa corrente “pilota” unamplificatore elettronico in grado di alimentare la bobina di un relè monostabile. La soglialuminosa di intervento dell’interruttore crepuscolare è solitamente regolabile mediante uncacciavite che agisce su un reostato (potenziometro) facente parte del circuito dell’amplificatore.Gli interruttori crepuscolari sono normalmente caratterizzati da un ritardo di alcuni secondi perimpedire che lampi, od il passaggio di auto con luci accese facciano intervenire intempestiva-mente il dispositivo.

Schema funzionale

2 4

3

Segno grafico

Interruttore crepuscolare con grado diprotezione IP54 (installazione all’apertodirettamente esposto alle intemperie). Ilcoperchio “fumè” consente il passaggio dellaluce. Articolo 3709 = alimentazione 230V

Lo schema è relativo al comando automatico di due lampade. Nel circuito è stato inserito un commuta-tore ad un contatto (1NO) a 3 posizioni con zero centrale. Lo scopo di questo dispositivo è quello dipoter comandare le lampade con le seguenti modalità:lampade sempre spentelampade comandate dall’interruttore crepuscolarelampade sempre accese

fotoresistenza

fotoresistore

alimentatore amplificatore relèmonostabile

lampadecomandate

L

N

L

N

Page 68: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

63

Schema di collegamento

L

N

3

4234

12

Questo schema di collegamento è relativo allo schema funzionalevisto nella pagina precedente. Nel circuito è inserito il commutato-re a zero centrale.

Commutatore a zero centrale della serieBtdin art. F61/20C. E’ predisposto perl’installazione in centralini con guida DIN35

crepuscolare art. 3709 commutatore art. F61/20C

Sono disponibili anche interruttori crepusco-lari con cellula fotosensibile separata. Ilcuore del dispositivo è contenuto in unapparecchio a modulo Din e quindi facilmen-te installabile nei centralini con guida Din 35,mentre la sonda esterna è inserita in uncontenitore con elevato grado di protezione

Interruttori crepuscolari con sonda separatadagli agenti atmosferici (IP55). Il vantaggio diquesti apparecchi, rispetto ai monoblocco, èdovuto al fatto che sono sufficienti solo dueconduttori per raggiungere la sonda esternae tutti gli altri collegamenti, comunquecomplessi, vengono effettuati agevolmenteall’interno del centralino.

Schema funzionale

sondaesterna

modulo dicontrollo

lampadacomandata

Questo schema è il più semplice adottabile:prevede il comando automatico di unalampada. Sul modulo di controllo si effettuala regolazione elettronica della soglia diintervento, mentre la sonda esterna è dotatadi un diaframma meccanico di chiusuragraduale della finestra per effettuare unaeventuale regolazione grossolana.

17

regolazione elettronicadella soglia luminosadi intervento finestra passaggio luce

interruttore crepuscolare

modulo di controllo

regolazione diaframmadella finestra

sonda esterna

Page 69: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

64

Interruttori crepuscolari

L’abbinamento di un interruttore crepuscola-re con un interruttore orario permette dicomandare una vetrina, una insegna lumino-sa in funzione della luce ambiente e dispecifici orari desiderati. Infatti il sistema fa siche la vetrina o l’insegna siano accesi solonelle fasce orarie stabilite e se la stagionedetermina una situazione di buio. Il crepu-

Abbinamento interruttore crepuscolare/interruttore orarioscolare adatta progressivamente il tutto allemodifiche di luce stagionali. Nello schemaseguente si è voluto pilotare una insegnaluminosa che si desidera accendere nelleseguenti fasce orarie, da impostare sull’inter-ruttore orario:- dalle 06 alle 10.00- dalle 16 alle 23.00

Schema funzionale

Nell’impianto rappresentato si è utilizzato uninterruttore crepuscolare con sonda separa-ta ed un interruttore orario di tipoelettromeccanico. L’insegna luminosa è ditipo fluorescente a catodo freddo e necessi-ta quindi di un trasformatore elevatore, pertale ragione la relativa alimentazione è stataottenuta mediante interposizione di un relèmonostabile (contattore) a 2 contatti tipoNO. In questo modo si ha una maggiorsicurezza generale ma soprattutto si hanno adisposizione due contatti da 20A in grado disopportare gli “archi” di apertura e chiusuracausati dal trasformatore elevatore. A partireda una portata dei contatti di 20A, i relèmonostabili assumono la denominazione dicontattore (dispositivo che ha dei contatti) danon confondere con il contatore (singola T)che è lo strumento di misura dell’energiaelettrica installato dalla società fornitrice.Naturalmente la sonda esterna dell’interrut-tore crepuscolare va posizionata lontanadall’insegna luminosa, altrimenti si instaure-rebbe un fenomeno a catena, pericoloso perle apparecchiature, che viene definito“pendolamento” In pratica, quando diventabuio il crepuscolare fa accendere l’insegna

ma se la luce di quest’ultima colpisce lasonda lo stesso crepuscolare spegnel’insegna ed il fenomeno ricomincia da capocon ripetizione ciclica che, oltre al malfunzionamento dell’insieme, porta alladistruzione di qualche apparato.

0 I

24

68

10 12 14

161

8202224

Impostazione oraria da effettuare sull’inter-ruttore orario giornaliero F66GR/3 perrispettare le richieste dell’utente.

interruttoreorarioF66GR/3

modulo dicontrollo

sondaesterna

relé monostabile(contattore) con2 contatti NOFC2A2/230

insegna luminosa fluorescente a catodofreddo con trasformatore elevatore

Page 70: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

65

Schema di collegamento

Schema di collegamento

A2A1

2 4

1 3

NL

M~

A1 A2

3 4 5

230V~

A1 A2

4 5

7 8

NL

1 4 2U1 U2

M

0 I

24

68

10 12 14

161

8202224

A2A1

2 4

1 3

N L

Questo schema evidenzia i collegamenti da effettuare per ottenere l’impianto rappresentato nella pagina precedente.

Analogo risultato a quanto precedentemente descritto si sarebbe ottenuto impiegando l’interruttore crepuscolare art. F11/8P,anch’esso del tipo con sonda separata, che nel modulo di controllo incorpora un interruttore orario digitale a programmazio-ne giornaliero/settimanale. Con questo apparecchio ogni giorno della settimana può essere oggetto di una programmazionedifferente, questa funzione è solitamente apprezzata per diversificare soprattutto il fine settimana. Inoltre il dispositivo aggior-na automaticamente l’ora legale.

Lo schema risulta semplificato rispetto al precedente ed anche i moduli DIN occupati sono inferiori; si è mantenutal’interfaccia contattore per le medesime ragioni enunciate prima. Tra queste considerazioni non può mancare una valutazio-ne economica, questa soluzione è più costosa della precedente ma offre una funzionalità ed una flessibilità di impiegomaggiori. Nello schema, accanto al crepuscolare F11/8P è disegnata la funzione dei morsetti. Anche nella figura delcontattore, sono evidenziati gli schemi di collegamento interni.

interruttore crepuscolareF11/1P

interruttore orariogiornaliero F66GR/3

contattoreFC2A2/230

17

interruttore crepuscolare F11/8P

Page 71: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

66

Segno grafico

Segnalatori luminosi

Raggruppando più fotorelè in unadelle placche multiposto facenti partedella serie Magic è possibile costitui-re un centralino per chiamate da aulescoalstiche, camere di albergo, ecc.Per attirare l’attenzione della personache presenzia la postazione incorridoio o in portineria quando è inarrivo una nuova chiamata, siimpiega una suoneria che vaazionata con un contatto indipenden-te dei pulsanti di chiamata. I pulsantidevono quindi essere del tipo NO,come ad esempio l’art. 5053.

I componenti sensibili alla luce come lefotoresistenze, di cui si è parlato nelle pagineprecedenti a proposito di interruttori crepu-scolari, possono essere utilizzate per variimpieghi come, ad esempio, la realizzazionedi fotorelè. Il fotorelè è un dispositivo disegnalazione luminosa che occupa unmodulo Magic; all’interno è contenuta una

Fotorelélampadina a 24V collegata in serie ad unafotoresistenza che fisicamente è postadavanti alla lampadina stessa. Il valore inohm della fotoresistenza è molto elevato enon consente il passaggio di una correntesufficiente a provocare l’accensione dellalampadina.

Schema funzionale

Premendo il pulsante 1 lafotoresistenza viene “shuntata”(cortocircuitata) e la lampadina siaccende illuminando fortemente lafotoresistenza che diminuiscedrasticamente il proprio valore epremette la circolazione di unacorrente in grado di mantenere accesala lampada. I due fenomeni siconcatenano creando una sorta di“autoalimentazione” della lampada; lospegnimento è possibile con unpulsante (A = annullamento) di tipo NCinserito in serie nel circuito. Il frontaledel dispositivo è trasparente/opaco epuò essere completato con l’inseri-mento di una pellicola incisa checostituisce il messaggio che si deside-ra illuminare.

230V~ 24V~

fotoresistenza

fotoreléarticolo 5325

pellicolanumerata

frontale dichiusurasemitrasparente

lampada

Page 72: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

67

Schema funzionale

Premendo i pulsanti 1, 2, ecc.., si illumina la corrispondente lampada che rimane accesa perchéautoalimentata dalla relativa fotoresistenza; il tempo di funzionamento della suoneria dipende invece dalladurata dell’azionamento sul pulsante. All’arrivo di una successiva chiamata si accende anche la nuova lampadainteressata e si ha un nuovo squillo. Il pulsante di annullamento (A) azzera completamente la situazione.Volendo si potrebbe inserire un pulsante di annullamento per ogni lampada (in serie a ciascuna di esse) e fareannullamenti singoli identificandoli con 1,2,.., ma questa situazione non ha una utilità pratica e non si realizzamai. Il tratteggio dei conduttori significa che lo schema può continuare con altri fotorelè con collegamentoanalogo a quello rappresentato.

18

230V~ 24V~

� �

� �

� �

Schema di collegamento

Nello schema l’art. 5325 è il fotorelè, l’art. 5053 è il pulsante con due contatti normal-mente aperti (2NO), l’art. 5005/1N è il pulsante di annullamento delle chiamate (uncontatto normalmente chiuso 1NC) e l’art. 5042N è la suoneria.

��

� �

� �

� �

5053 5053 5053

5325 5325 5325 5005/1N 5024N

Page 73: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

68

Segnalatori luminosi

I quadretti luminosi per segnalazione hannosubìto nel corso degli anni numerose innova-zioni. Oltre che realizzabili mediante fotorelè,come visto nelle pagine precedenti, sonodisponibili già assemblati in versioneelettromeccanica od elettronica. Si rinvia adun altro fascicolo la trattazione della segnala-

Quadretti luminosi numericizione elettronica che consente funzionicomplesse e indicazioni “alfanumeriche”,cioè costituite non solo da numeri ma ancheda lettere per dar luogo a vere e proprieparole. In questa fase ci occupiamo deiquadretti elettromeccanici che basano il lorofunzionamento su relè, diodi e lampadine.

Quadretto di segnalazione numericoelettromeccanico che individua la chiamatamediante l’illuminazione di numeri. Il quadret-to, predisposto per 4 chiamate, è completo discatola di installazione a doppio uso incasso/parete.

Cuore del quadretto luminoso è un particola-re relè detto “polarizzato” per il tipo dicostruzione che prevede al suo internol’àncora vincolata ad una calamita. Comenoto dall’elettrotecnica, se si invia in unabobina una corrente continua, si ottiene uncampo magnetico con polarità che dipende

dalla polarità della corrente che lo attraversa.Sfruttando opportunamente questa caratte-ristica, a seconda del senso di circolazionedella corrente, si ottiene una attrazione ouna repulsione dell’àncora alla quale èovviamente agganciato un contatto che siapre o si chiude.

Schema funzionale

Circuito di comando di un numero del quadretto luminoso con relè polarizzato bistabile; l’alimen-tazione è in corrente alternata a 24V che viene “raddrizzata” e quindi resa unidirezionale da undiodo. I diodi sono due, uno in serie al pulsante che determina l’accensione della lampada el’altro, con polarità rovesciata, in serie al pulsante di spegnimento (annullamento). Si noti chebasta un impulso per cambiare lo stato del contatto che rimane in tale posizione fino al giungeredi un altro impulso che però deve avere polarità opposta.

230V~ 24V~

pulsante dichiamata

relèpolarizzato

pulsante diannullamento

lampada

Page 74: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

69

18Nel circuito viene inserito anche un ronzatoreche ha la funzione di attirare l’attenzioneverso il quadretto all’arrivo di una chiamata.Per rendere compatibile il funzionamentodella suoneria con il resto del circuito,evitando la dispendiosa soluzione di pulsanti

di comando doppi, si impiega un relèmonostabile in corrente continua che vieneconnesso mediante un diodo in modo daottenere il suono solo in caso di azione suipulsanti di chiamata per una durata pari altempo di pressione sul tasto.

Schema funzionale

Circuito con due lampade e la suoneria. I pulsanti annullano le singole chiamate e si azionano premendo lo schermoopalino illuminato (vedere immagine sottostante). Nel quadretto ci sono altri due stadi identici alla “chiamata 1” perarrivare alle 4 chiamate del centralino in esame. Nella realtà il circuito comprende anche altri diodi e morsetti diconnessione per permettere l’impiego di un pulsante di annullamento generale e la “ripetizione” delle chiamate suun altro visore, esteticamente identico al centralino e quindi con quattro numeri luminosi, ma che elettricamentecontiene solo delle lampade in parallelo a quelle del centralino stesso.

chiamata n° 1

230V~ 24V~

� �

� �

chiamata n° 2 relé monostabileper ronzatore

Interno del quadretto con individuazione dei componenti fondamentali. Premendodirettamente su un singolo schermo opalino illuminato, si agisce su un pulsante internoche annulla quella specifica chiamata.

ronzatore

lampadina schermata per inviare il fascioluminoso solo sul numero interessato

relè polarizzato bistabile

pulsante internoper annullamento

Page 75: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

70

Interruttori a raggi infrarossi passivi

I corpi caldi esistenti in natura emettonoradiazioni con lunghezza d’onda nel campodell’infrarosso. Anche il corpo umano equello degli animali hanno questa caratteri-stica che, nell’impiantistica, viene sfruttataper realizzare degli interruttori di presenza adintervento automatico. Cuore di questidispositivi è un rivelatore ottico molto sensi-bile, in grado di attivarsi quando è colpitodalle radiazioni infrarosse emesse da uncorpo in movimento. Questa condizione èpeculiare, infatti, il rivelatore rimane insensibi-le sia ad oggetti in movimento non caldi, siaad oggetti caldi ma fermi. Vengono denomi-

Dispositivi sensibili ai corpi caldi in movimentonati interruttori ad infrarossi passivi in quantonon emettono alcun raggio ma subisconoquelli causati dal corpo in movimento. Perfar giungere correttamente i raggi infrarossial rivelatore si utilizzano delle finestrellesemitrasparenti dotate di una particolarelente a settori e ad alta concentrazione,detta lente di Fresnel. Elettricamente ilrivelatore fa capo ad un circuito elettronicoche ne amplifica il debole segnale fino arenderlo idoneo a pilotare un rele’ di uscitacon il quale è possibile far accendere unalampada, attivare un utilizzatore, ecc.

interruttore ad infrarossi passivi della serieIdrobox (apparecchi protetti da agentiatmosferici con installazione a parete)

interruttore ad infrarossi passivi da incassodella serie Living International

Gli interruttori ad infrarossi passivi possonoessere utilizzati in ambienti di passaggiocome ad esempio corridoi, ingressi e similiper far accendere automaticamente una luceal transito di persone. Occorre prestareattenzione al corretto posizionamento deldispositivo per fare in modo che la personapassi correttamente entro il raggio di azione;per facilitarne l’orientamento alcuni di questiapparecchi, destinati ad ambienti ampi o aconfigurazione particolare, hanno la testaorientabile. Proprio perché adatti a rilevare ilpassaggio di persone od anche automobili(con motore a scoppio e quindi “calde”) gliinterruttori ad infrarossi passivi sonotemporizzati: l’utilizzatore viene acceso alpassaggio della persona e spento automati-camente dopo un certo tempo regolabile.Inoltre, normalmente si desidera che lalampada si accenda solo nelle ore notturne equindi questi dispositivi sono anche equi-paggiati con la funzione “crepuscolare”anch’essa a soglia regolabile.

La massima efficienza degli interruttori a raggiinfrarossi passivi si ha nell’attraversamentolongitudinale del suo campo di azione.

OK

lente di Fresnel

ritardospegnimento

regolazionecrepuscolare

sensore sogliacrepuscolare

lente diFresnel

regolazionecrepuscolare

regolazione ritardospegnimento

Page 76: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

71

19Schema funzionale

Schema funzionale e di collegamentodell’interruttore a raggi infrarossipassivi L4432 della serie Livinginternational. Il dispositivo consentel’eventuale connessione di pulsanti peril comando manuale; premendo uno diquesti pulsanti la lampada si accendeper il tempo impostato. A volte gliinterruttori ad infrarossi vengonodefiniti “IR”, dall’inglese Infrared Ray.

circuitoelettronicoP

N C

L NO

N

L

1 L 1 LP NO C L N

NO

NO

eventuali pulsanti percomando manuale

interruttoreIR passivi

lampadacomandata

Schema di collegamento

Per l’eventuale comandomanuale possono essereutilizzati i normali pulsanti tipoNO come quelli della serie LivingInternational art. L4005.

eventuali pulsanti percomando manuale

interruttoreIR passivi

lampadacomandata

Gli interruttori a IR passivi nondevono avere ostacoli davantialla lente altrimenti non possonoessere raggiunti dai raggiemessi da corpi in transito;anche fonti di calore vicinealterano o addirittura impedisco-no il rilevamento. Il campo diazione può essere aumentatoinstallando più apparecchi inpunti diversi con le uscite inparallelo. Essendo apparecchi“passivi” non ci sono problemise le zone di rilevamento siaccavallano.

Page 77: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

72

Sistemi di comando a raggi infrarossi

I telecomandi a raggi infrarossi sono ormaidivenuti di uso comune, tra i tanti, certamen-te il più conosciuto ed utilizzato è quello peril televisore. Anche nell’impiantistica sonostati introdotti sistemi di questo tipo chesono costituiti da un telecomando portatile eda un ricevitore posto ad incasso nel muroche svolge la funzione di “attuatore”. Lefrequenze di lavoro dei vari sistemi sonodiversificate tra loro in modo da renderepossibile l’utilizzo contemporaneo di più

Telecomandi e ricevitori da incassotelecomandi nello stesso ambiente, senzainterferenze. La mancanza di connessionielettriche porta a due vantaggi significativi:1) la comodità di un comando mobile a

distanza2) la sicurezza dal punto di vista elettrico.Ciò rende questi sistemi particolarmenteidonei ad ambienti nei quali si desidera uncomfort elevato oppure ove vi siano personedisabili.

Il sistema di comando a raggi infrarossi BTicino è costituito da: telecomando, ricevitore ad 1canale, ricevitore a 2 canali e ricevitore dimmer. Nell’immagine: telecomando e ricevitore ad 1canale della serie Living International idoneo a pilotare una lampada (funzione interruttore ON/OFF).

Schema funzionale

circuitoelettronico

P

LLo schema evidenzia la semplicitàcircuitale di collegamento del ricevitoreart. L4412 con funzione dimmer. Acompletamento dell’impianto èpossibile pilotare la lampada anchemediante normali pulsanti di tipo NO.Sia su questi pulsanti che su quello deltelecomando, una breve pressione sultasto determina l’accensione della luceed un successivo tocco provoca lospegnimento. La regolazione dellaluminosità si effettua mantenendo lapressione per un tempo prolungato.

eventuali pulsanti percomando manuale

ricevitore IRcon funzionedimmer L4412

lampadacomandata

zona ricezioneraggi infrarossi

led difunzionamento

comandomanuale locale

zona emissioneraggi infrarossi

Page 78: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

73

19Schema di collegamento

N

L

PL1 L 1 L

eventuali pulsanti percomando manuale

ricevitore IRad un canaleL4412

lampadacomandata

ricevitore IRcon funzionedimmer L4412

Qualora si desiderasse alimentare unutilizzatore mediante un ricevitore confunzione interruttore si impiega l’art. L4425.E’ inoltre disponibile l’art. L4426 per ilcomando di tapparelle motorizzate; inquesto caso ci sono due morsetti di uscitacorrispondenti alla salita o alla discesa dellaserranda. Sul telecomando si dovrannoutilizzare due tasti per inviare i rispettivicomandi. Per abbinare i tasti alla funzionedesiderata, sui ricevitori sono presenti deimicrointerruttori a slitta (in inglesedipswitch) che devono essere opportuna-mente impostati. sono accessibili aspor-tando il copritasto di comando.

Schema funzionale

Lo schema funzionale a lato impiegail ricevitore a due canali art. L4426adatto alla alimentazione di unmotore di tapparelle. Le due usciteC1 e C2 corrispondono ai due sensidi rotazione del motore per far salireo scendere la tapparella.

eventuali pulsanti percomando manuale

ricevitore IR adue canali pertapparelle L4426

motore condue sensi dirotazione

circuitoelettronico

P1

L

N

P2

C1

C2

C1=

C2=

microinterruttori perabbinamento funzionidel ricevitore ai tastidel telecomando

copritastoasportato

Page 79: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

74

La temperatura nell’impiantistica

Come noto i materiali metallici si dilatano piùo meno sensibilmente se sottoposti adincremento della temperatura. L’entità delladilatazione dipende dal tipo di materiale,ogni materiale è infatti caratterizzato da unproprio “coefficiente di dilatazione”. Se siprendono due lamine con diversocoefficiente e le si vincolano tra loro median-te saldatura, o processo analogo, si ottiene

Lamine bimetallicheun “bimetallo”. Questo componente, seriscaldato, si deformerà in funzione dellatemperatura raggiunta perché la lamina abasso coefficiente tenderà ad avere unadilatazione limitata, mentre l’altra si allunghe-rà di più con il risultato rappresentato neldisegno. Al calare della temperatura ilbimetallo ritornerà nella condizione iniziale.

A

B

A

B

A

B

bimetallo a riposo alla temperaturaambiente. la lamina A ha un bassocoefficiente di dilatazione, mentre laB ha un coefficiente alto

bimetallo sottoposto ad unmoderato incremento di tempera-tura: deformazione contenuta

bimetallo sottoposto ad unatemperatura elevata: deformazionemolto accentuata

La proprietà del bimetallo di deformarsi e ritornarealla situazione di partenza a seconda dellatemperatura, viene sfruttata nell’impiantistica perrealizzare diversi semplici ed economici meccani-smi che possono essere suddivisi in due tipifondamentali:- dispositivi dipendenti dalla temperatura causata

Tra i dispositivi dipendenti dal valore di correntetransitante in un circuito, molto importante è il relètermico degli interruttori automaticimagnetotermici o dei salvamotori. La suafunzione è quella di intervenire al di sopra di undeterminato valore di corrente (corrente nominale)

per proteggere le linee o i motori dai sovraccari-chi. La corrente transitante riscalda il bimetalloche si piega in un tempo tanto più breve quantopiù è alta la corrente e raggiunge un meccanismoche fa aprire automaticamente l’interruttore.

Segno grafico

interruttore automaticomagnetotermicomodulare 1P serie Btdin

bimetallo(protezione dai sovraccarichi)

da una corrente elettrica- dispositivi dipendenti dalla temperatura ambiente.Va però subito detto che, spesso, molteapparecchiature in passato realizzate conbimetalli, vengono ora sostituite da dispositivielettronici in grado di offrire elevata precisione euna notevole serie di prestazioni accessorie.

particolare interno di interruttore automaticomagnetotermico con evidenziato il bimetalloa protezione dei sovraccarichi

contattomobile

contattofisso

bobina magnetica(protezione daicortocircuiti)

Page 80: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

75

20

R

A titolo di esempio si riporta un’altra applica-zione con un bimetallo riscaldato da unacorrente. Si tratta di una sempliceintermittenza natalizia; in questo caso ilriscaldamento è indiretto tramite una resi-stenza (R) posta in serie alle lampadine. Laridotta corrente che percorre il circuito non èin grado di provocare la piena accensionedelle lampadine ma, quando il bimetallo si

piega a sufficienza, “cortocircuita” la resi-stenza (R) e provoca l’illuminazione nominaledelle lampade. Però la resistenza, non piùpercorsa da corrente, cessa di riscaldare ilbimetallo che, raffreddandosi, apre il contat-to e il ciclo riprende dall’inizio. Anche le“frecce” tradizionali delle automobili funzio-nano in maniera analoga alla intermittenzanatalizia.

intermittenza elettromeccanicaa bimetallo

Questo tipo di intermittenza, molto economi-ca, è normalmente posta in un contenitoreportatile spina/presa. Durante il funziona-mento è spesso causa di disturbi radio-televisivi; per ovviare a questo inconvenienteed avere cicli di funzionamento rigorosi siricorre ad intermittenze di tipo elettronico.

Intermittenza elettronica per tre catenarie e grafico con relativo ciclo di funzionamento. In questo caso il circuito èrealizzato con dispositivi semiconduttori che provvedono mediante “interruttori elettronici” alla accensione dellelampade. Mancando la resistenza di riscaldamento R non c’è dispersione di energia all’interno del dispositivo salvo leridottissime perdite che anche i componenti elettronici hanno.

1 2 3 4 5 6 7 1 2

Segno grafico

Page 81: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

76

Termostati e cronotermostati

I bimetalli, visti nelle pagine precedenti,vengono spesso impiegati come protezionedi apparecchiature quando la temperatura difunzionamento raggiunge valori troppoelevati. Si ritrovano bimetalli nelle stufetteelettriche, negli asciugacapelli ed altri appa-

Termostati a bimetallorecchi similari; in questi dispositivi di bassocosto il bimetallo può essere direttamenteattraversato dalla corrente del circuito esvolgere la funzione di interruttore di sicurez-za con ripristino automatico (al calare dellatemperatura).

Lo schema di collegamento di un bimetallo disicurezza per apparecchi riscaldanti, in versioneeconomica, è molto semplice in quanto è postodirettamente in serie alla resistenza. Importanteè la posizione ove viene collocato nell’apparec-chiatura al fine di ottimizzarne il funzionamentoed evitare interventi intempestivi.

Nel caso di uno scaldacqua elettrico ènecessario disporre di un sensore in gradodi alimentare la resistenza fino alraggiungimento della temperatura di eserci-zio desiderata che si imposta su una mano-pola graduata solitamente circolare. Allostesso modo deve far ripartire l’alimentazio-

ne quando la temperatura dell’acqua inizia ascendere. Il dispositivo che si utilizza prendeil nome di termostato e, nella versioneelettromeccanica, ha come componenteprincipale un bimetallo. La manopola varia ilpunto di intercettazione meccanica delcontatto che alimenta il carico.

Con lo stesso principio vengono realizzatitermostati bimetallici adatti al controllo dellatemperatura ambiente. Costruttivamentesono costituiti da un involucro con delleferitoie per consentire al bimetallo di essereimmerso nell’ambiente; la manopola diregolazione riporta una scala che va dai 10

ai 30 gradi. Il bimetallo agisce su un contattoON/OFF che comanda il bruciatore dellacaldaia. E’ fondamentale scegliere bene illocale e la posizione di installazione deltermostato affinché la rilevazione di tempera-tura sia significativa per tutta l’abitazione.

Tipico termostato ambiente a bimetallo. Nonnecessita di alimentazione elettrica per il suofunzionamento per cui può essere connessosolo con i due conduttori facenti capo alcontatto interno. Per avere sotto controlloanche nell’appartamento lo stato della caldaia,in alcuni modelli, sulla custodia sono presentidue spie: bruciatore in funzione e bruciatore inblocco. Queste spie sono totalmente indipen-denti dalla funzione di termostato e necessita-no di conduttori specifici provenienti dalcircuito della caldaia.

Segno grafico

Θ

feritoie di aerazione

manopola diregolazione

spie di funziona-mento caldaia

Page 82: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

77

21Le caldaie sono normalmente dotate di duetermostati che controllano la temperaturadell’acqua: uno è di servizio ed ha la mano-pola di regolazione, l’altro, inaccessibile, è diemergenza ed è tarato su un valore prossi-mo all’ebollizione. L’utente può far funzionarela caldaia agendo sul termostato incorporato(che arresterà il bruciatore in funzione dellatemperatura dell’acqua in circolazione),oppure, se desidera un controllo più accura-to della temperatura dei locali, deve poterdisporre di un termostato ambiente.

Il collegamento del termostato ambiente allacaldaia deve essere effettuato nel rispettodelle indicazioni fornite dal costruttore dellacaldaia stessa, ma nella maggioranza deicasi va posto in serie ai due termostati dicaldaia. Per fare ciò sono disponibili duemorsetti cortocircuitati da un ponticello cheva tolto. Per evitare interferenze funzionali iltermostato regolabile di caldaia va posto suvalori di temperatura alta; in pratica anche lasua funzione si trasforma in emergenza.

Θ

termostatocaldaiadi emergenza

termostatocaldaiadi servizio

ponticello da elimina-re per collegamentotermostato ambiente

termostatoambiente

termostatoambiente

Segno grafico

La morsettiera di una caldaia è situata suuna scheda elettronica e riporta, non solo imorsetti per il collegamento del termostatoesterno, ma anche altri morsetti per connes-sioni ausiliarie come ad esempio sonde

esterne o controlli remoti dedicati, tuttidispositivi elettronici opzionali. Inoltre vengo-no normalmente indicate le connessioniinterne dei componenti principali (pompe,bruciatore, ecc).

A = candelette di accensioneB = bobina modulante gasC = termocoppia fiammaD = displayE = eventuale sonda NTC esternaF = flussostato pompaM = pressostato fumiP = pompa acquaR = eventuale controllo remotoS = sonda NTC sicurezzaT = sonda NTC acqua caldaTA = eventuale termostato ambienteV = aspiratore fumi

Esempio di scheda elettronica di caldaia a metano. Internamente nelle caldaie moderne i termostati a bimetallo sonosostituiti da sonde elettroniche, denominate NTC, in grado di rilevare con notevole precisione i valori di temperatura.

Θ

schedadiaccensione

schedaelettronicaprincipale

Θ

AC

D

TA

R E

V

P

T

M

S

F

B

Page 83: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

78

Termostati e cronotermostati

I termostati elettronici controllano la tempe-ratura ambiente per mezzo di un sensoreelettronico incorporato che pilota un relè diuscita. Per il loro funzionamento necessitanodi alimentazione a 230V e, ovviamente, non

Termostati a elettronicisono dotati di alimentazione di emergenza inquanto se manca la tensione di rete, lacaldaia e tutti i suoi accessori non possonofunzionare.

230V~

L N

NC NO C

Segno grafico

termostato elettronico con uscita a relèmediante un contatto di tipo NO/NC (art.L4441). Questo contatto, libero da tensione,usato nella parte NO (morsetti NO/NC)svolge le stesse funzioni di quello dei termo-stati a bimetallo: si chiude quando la tempe-ratura va al di sotto del valore impostatosulla manopola frontale dell’apparecchio.

Il contatto NC serve per poter usare iltermostato nel controllo della temperatura diambienti climatizzati con apparecchiatureidrauliche a doppia funzione caldo/freddo,come ad esempio i gruppi fan-coil. Inmaniera semplificata si può dire che questidispositivi dispongono di un radiatoreidraulico nel quale viene fatto circolareliquido caldo in inverno e liquido freddo inestate. Un elettroventilatore provvede a far

attraversare il radiatore da aria che si riscal-da o si raffredda, a seconda della stagione,e poi viene diffusa nell’ambiente. Questa è latipica situazione delle camere di albergodove si desidera consentire all’ospite lapersonalizzazione della temperatura. Per farciò si equipaggia ogni camera di un termo-stato che comanda l’elettroventilatore delfan-coil tenendo presente che in estate ilventilatore deve intervenire quando latemperatura sale oltre il valore impostato sultermostato, mentre la situazione si rovesciain inverno. Occorre quindi utilizzare entrambii contatti del termostato e portarli ad undeviatore esterno “estate/inverno” (che puòessere posizionato in un punto non accessi-bile all’ospite in quanto va manovrato solo alcambio di stagione).

230V~

NC NO C

230V~L N

estate

inverno

manopola perimpostazionetemperatura

spie di funzionamento

gruppo fan-coil

alla caldaiaΘ

termostatocon contattoin scambio(simbolo noncodificato)

deviatore L5003

Page 84: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

79

Alcuni termostati hanno il deviatore (spessodefinito commutatore) estate/inverno incor-porato ed accessibile dal fronte. Il relè hauna sola uscita che modifica la sua funzione

a seconda della posizione del commutatore.Questi termostati possono essere usati nellestesse funzioni del precedente.

230V~

L N

NO

Il cronotermostato elettronico è un apparec-chio che incorpora due funzioni: quella ditermostato e quella di interruttore orariosettimanale. Elettricamente il risultato diqueste due funzioni può essere immaginatocome derivante da due contatti posti in seriee collegati alla caldaia dopo aver asportato ilponticello visto nelle pagine precedenti.Affinchè la caldaia possa funzionare devonoverificarsi due condizioni: 1) la temperatura èbassa (al di sotto di quella impostata) 2) ci sitrova all’interno delle fasce orarie fissate. Laprogrammazione è specifica per ogniapparecchio in quanto anche i valori ditemperatura si impostano in forma digitale,

Cronotermostati a elettronicicioè inserendo delle cifre e quindi manca lamanopola meccanica di regolazione. Laparte “interruttore orario” consente di averecicli di funzionamento diversificati a secondadel giorno della settimana con intervalliminimi di un minuto. E’ solitamente possibilescegliere dei programmi standard giàpreimpostati, oppure crearne di nuovi; unampio display permette di visualizzare levarie funzioni. I cronotermostati necessitanodi alimentazione che può provenire dalla reteoppure da pile, in ogni caso dispongono diuna alimentazione di emergenza che serveper mantenere in funzione la parte orologio.

termostato con commutatoreestate/inverno incorporato ed unicocontatto in uscita. (art. L4442)

NC C NO L N

230V~

Cronotermostato elettronico con funzioni tradizionali multiple art, L4448. L’uscita con contatto inscambio consente di usarlo in impianti di riscaldamento e di condizionamento. Sono disponibilianche cronotermostati più complessi con possibilità di teleattivazione mediante telefono. Questiimpianti rientrano nella automazione della casa “domotica” e richiedono una serie diapparecchiature in grado di dialogare tra loro. Apposite interfacce permettono di controllare lostato dell’impianto dall’esterno mediante telefono o internet.

21

commutatoreestate/inverno

gruppi fan-coil

display

sensore ditemperatura

pulsanti diprogrammazione

Page 85: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

80

Rivelatori di gas

I moderni apparecchi domestici funzionanti agas (caldaie, stufe, ecc) sono dotati didispositivi atti a rendere minima la probabilitàdi una fuga di gas; inoltre l’installazione deveessere effettuata secondo rigide prescrizioninormative che riguardano soprattutto ilricambio di aria dell’ambiente. A questi fini, iprincipali provvedimenti per le piccolecaldaie da riscaldamento per appartamento,sono due:A) la camera di combustione “stagna”,B) due tubazioni distinte, una per l’aspirazio-ne dall’esterno dell’aria, l’altra per lo scaricodei fumi.Nonostante ciò, è importante poter disporredi un sistema di allarme che si attivi automa-ticamente in caso di fuga di gas. I rivelatorielettronici di gas, comunemente usati nelleabitazioni, svolgono questa funzione basan-dosi su un semiconduttore che modifica lapropria conducibilità in presenza di gas.Affinché la sonda possa funzionare corretta-mente deve essere mantenuta calda da unapposito riscaldatore incorporato; questa

Termostati a elettronicicaratteristica ha tre conseguenze: 1) dall’ini-zio della alimentazione il dispositivo necessi-ta di un minuto circa di preriscaldamentoprima di essere attivo, 2) il degrado delleprestazioni della sonda costringe a sostituireil rivelatore ogni cinque anni, 3) non è possi-bile inserire una batteria di emergenza equindi, in mancanza della tensione di rete, ildispositivo non funziona più.

Si deve tener presente che, in un ambiente,il pericolo di esplosione si concretizzaquando la concentrazione di un gas nell’ariasupera una determinata soglia; per esseresicuri di non avere pericoli, sono stati fissatidei limiti al di sotto di tale soglia che vengo-no definiti Limiti Inferiori di Esplosività. Il LIEper il metano è del 5% e per il GPL (gas in

bombola) è del 2,1%; i rivelatori devonointervenire prima del raggiungimento diquesti valori. Affinché i rivelatori sianoselettivi e correttamente tarati per il tipo digas che devono rilevare, BTicino ha realizza-to due apparecchi destinati rispettivamenteall’impiego con gas metano oppure conGPL.

Per installare correttamente un rivelatoreoccorre tenere presente la natura del gasinteressato. Il metano è più leggero dell’ariae quindi l’apparecchio va posizionato in alto,mentre al contrario, il GPL è più pesante equindi il rivelatore va posto in prossimità del

suolo. Nelle figure è indicata anche unadistanza minima/massima dal centro dipericolo che va rispettata per evitare inter-venti intempestivi (vicinanza a vapori di cibi)o eccessiva insensibilità (apparecchio troppolontano dalla fuga di gas).

Bticino METANO

max 8m

min 1m

20 - 40 cmmax 8m

min 1m

Bticino GPL

20 - 40 cm

posizione di installazione per rivelatoredi gas metano

posizione di installazione per rivelatoredi gas GPL

ledalimentazione corretta

Rivelatore di gas metano

ledapparecchio guasto

led + suono= allarme gas

Page 86: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

81

L4525/12NO

230V~

12V~

L 4520

L 4511/12

Schema funzionale

La sola installazione del rivelatore di gas daincasso è semplice in quanto è sufficientealimentarlo a 12V; per ottenere la tensioneridotta si deve utilizzare un trasformatore (èdisponibile uno specifico trasformatore daincasso). In caso di fuga di gas si avrebbe unallarme ottico/acustico.

E’ però possibile realizzare un sistema che,oltre a generare l’allarme, blocchi automati-camente il gas. Richiede l’impiego diun’interfaccia, denominata ripetitore disegnale che, tramite i contatti del propriorelè di uscita, piloti una elettrovalvola.

L’elettrovalvola è un “rubinetto elettrico” chepuò essere equipaggiata con un motoreelettrico per ottenere gradualità nell’apertura enella chiusura, oppure può essere governatada una bobina se trattasi di elettrovalvola deltipo “tutto o niente”, cioè totalmente aperta ochiusa. Nei sistemi di arresto per fuga di gas siutilizzano elettrovalvole con bobina, quellaimpiegata nel sistema BTicino per usi domesti-ci è una elettrovalvola normalmente aperta(lascia passare il gas senza bisogno di esserealimentata elettricamente). Al ricevimento di unimpulso elettrico, la bobina provoca la chiusuradel passaggio del gas; il ripristino èvolutamente manuale mediante azionamento diun pistoncino meccanico incorporatonell’elettrovalvola stessa.

���� ���

� � �

��

��

��

L 4520

A - +

230Va.c. 12V a.c.

L 4511/12

L 4541

A - +

L 4512/12

NC NOC

L4525/12NO

UNI - CIG DI SICUREZZACONFORME NORME

LEGGE 6 DICEMBRE

1971

NUMERO 10

83

22

principio di connessione deivari dispositivi per realizzare ilsistema di rivelazione gas conarresto automatico della fugamediante elettrovalvola

Schema di collegamento

La configurazione completa BTicino rivelatore di gas + ripetitore disegnale + elettrovalvola + trasformatore di alimentazione ha ottenuto ilmarchio IMQ - UNI - CIG

rivelatoredi gas

ripetitoredi segnale

bobinaelettrovalvola

raccordo diuscita gas

bobina

coperchio

raccordo diingresso gas

Elettrovalvola ON-OFF per gas

elettrovalvola gas

ripetitore disegnale

rivelatore di gastrasformatore L4541oppure F91/12E

pistoncino perripristino manuale

Page 87: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

82

Prese d’antenna TV

Un impianto di antenna TV è costituitodall’insieme delle antenne riceventi, dalcentralino di amplificazione, dalla rete didistribuzione e dalle prese d’utente. Ladistribuzione può essere monoutente con unnumero limitato di prese (da 2 a 5) o centra-lizzata per servire più appartamenti. Comel’energia elettrica, anche i segnali televisividevono essere distribuiti con due conduttori,ma la loro debolissima intensità e l’altafrequenza che li caratterizza rende necessa-

Distribuzione dei segnali televisivirio l’utilizzo di un particolare tipo di cavochiamato coassiale. Il nome deriva dal fattoche è costituito da un conduttore centralerivestito da una spessa guaina isolante sullaquale è depositata una rete (calza) di rameavente lo scopo di offrire immunità dai campimagnetici esterni. Tutti i morsetti di connes-sione delle antenne, dei centralini e delleprese TV sono predisposti per questo tipo dicavo.

Segno grafico

La progettazione e la realizzazione degliimpianti di antenna richiede conoscenzespecialistiche, ma anche gli installatori diimpianti elettrici ne sono coinvolti in quantol’impianto TV è integrato esteticamentenell’installazione elettrica. Per tale motivo leaziende produttrici di materiale elettricooffrono anche le prese TV con modularità ed

estetica delle loro linee civili. Per ragioni disicurezza la norme prevedono che la distri-buzione TV rimanga separata dalla distribu-zione elettrica; nella maggior parte dei casiquesta prescrizione è soddisfatta predispo-nendo apposite tubazioni e scatole daincasso indipendenti equipaggiate con lesole prese TV.

Negli ultimi anni le tecniche installative TV hanno subito notevoli trasformazioni per l’avvento delle trasmissioni satellitari.Nell’immagine di sinistra lo schema di principio di un impianto in una abitazione singola, mentre in quella di destra è riportatolo schema di distribuzione in un condominio.

antennaterrestre

TV

presa TV serie LivingInternational

retro presa TV cavo coassiale TV

sede percavo coassiale

conduttorecentrale

guaina isolante

calza in rame

rivestimentoisolanteesterno

parabolasatellitare

antennaterrestre

parabolasatellitare

centralino

Page 88: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

83

Rete di distribuzione in derivazione

23

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

partitore

derivatore

presed’utentederivate

parabola antenna

resistenza dichiusura 75‰

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV

TV 1

5

6

10

parabola antenna

partitore partitore

centralino

resistenza dichiusura 75‰

resistenza dichiusura 75‰

max5 prese

max5 prese

presed’utentepassanti

TV

TV

TV

TV

TV

TV

&�'()�*

La distribuzione dei segnali TV può essererealizzata in due configurazioni tipiche:distribuzione in derivazione o distribuzione incascata. La prima è assimilabileconcettualmente ad un collegamento delleprese in parallelo, mentre nel secondo casol’assimilazione è con un collegamento tiposerie. La scelta di uno o dell’altro sistemadipende dalla struttura dell’edificio (possibili-tà o meno di realizzare più linee) lunghezzadei cavi e tipo di componenti specificiutilizzati. Ad esempio: un impianto

monoutente sarà realizzato in derivazione,mentre in un complesso con molti apparta-menti risulta conveniente anche economica-mente adottare una distribuzione in cascata.Analogamente al tipo di distribuzione,esistono due tipi di prese TV d’utente,costruttivamente diverse:- prese di derivazione (derivate)- prese passantiLe prime vengono usate nelle reti derivate,mentre le seconde negli impianti in cascata.

Negli impianti di distribuzione televisivi vengono introdotte grandezze che non si riscontrano nelladistribuzione elettrica come l’impedenza caratteristica del cavo (75ohm) e la resistenza di chiusu-ra terminale di bilanciamento da inserire in fondo alla linea. La comprensione di questi elementirichiede l’approfondimento della tecnologia alla base dei segnali TV.

Rete di distribuzione in cascata (passante)

Presa derivata Presa passante

Page 89: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

84

Diffusione sonora

Fino a pochi anni fa agli impianti elettrici civiliveniva richiesta la normale funzionalità diilluminazione ed alimentazione degli elettro-domestici. Oggi è sempre più frequentel’integrazione delle funzioni base con installa-zioni ausiliarie aventi lo scopo di aumentare ilgrado di comfort della abitazione. E’ il caso,ad esempio, dei sistemi di diffusione sonorache, diffondendo il programma nelle variestanze, consentono all’utente di seguire ilsottofondo musicale preferito, senza interru-zioni. Esistono vari tipi di configurazioni di

Sistema di sonorizzazione della casaquesti sistemi, la fondamentale è costituitada un alimentatore, un dispositivo di ingres-so del segnale audio e, per ogni ambientesonorizzato, un amplificatore localeregolabile ed il diffusore (altoparlante). Inambiente domestico l’impianto può esserecostituito dalla configurazione base integratada un sintonizzatore radio in modo da poterscegliere l’ascolto di un programma radio,oppure di una fonte esterna come l’impiantoHI-FI.

Il sistema BTicino raffigurato è ad incasso, inestetica Living International e quindi perfetta-mente integrato con il resto dell’impiantoelettrico. I punti di ascolto sono costituitidalla coppia diffusore da incasso ed amplifi-catore sul quale si regola il volume e si

provvede alla teleaccensione del sistema.Per esigenze particolari, è possibile inserirenel sistema dei moduli microfonici adatti allasorveglianza acustica nelle camere deibambini.

sintonizzatore radio amplificatore locale diffusore sonoroalimentatore

amplificatore locale diffusore sonoro preamplificatore per ingresso HI-FI diffusore sonoro

amplificatore locale

Page 90: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

85

24In ambiente terziario, gli impianti di diffusionesonora possono essere utilizzati in uffici,negozi, ambulatori medici e simili. In questicasi l’ascolto di musica viene integrato conaltre funzioni inserendo, ad esempio nell’im-pianto un modulo microfonico. Con esso lasegretaria può inviare messaggi di servizio odi ricerca di persone. Negli alberghi si puòrealizzare un sistema indipendente per ognicamera predisponendo uno specificosintonizzatore radio dotato di funzionesveglia che, all’ora impostata, diffondenell’ambiente il programma radiofonicomemorizzato.In qualsiasi momento dellagiornata è comunque possibile attivare ilsintonizzatore.

Schema di collegamento

Lo schema di collegamento rappresentato è relativo all’impianto ipotizzato nell’appartamento della pagina a lato; sonopreviste due sorgenti sonore commutabili, il sintonizzatore radio e l’Hi-Fi. I collegamenti sono specifici per gli apparecchiBTicino; in questi sistemi ogni costruttore adotta un suo protocollo di connessione che va seguito secondo le specificheistruzioni.

S

L+C -

A

-A

NO

+ -

C

R SL+ +-

230V~

PREAMPLIFICATOREart.L4481

ALIMENTATOREart. E45/24DC

+

RELE'art. L4499

+

L N

CCHS1S2L+-

L4753

AGLI ALTRI DIFFUSORI

FONTE SONORA

CHS+ -

SINTONIZZATOREart.L4492

+

AMPLIFICATORELOCALEart. L4485

DIFFUSOREart. N4958art. 4958

PULSANTEart. L4005

DEVIATOREart. L4003

C

CHS1C*S2L+-

tastoattivazione

tasto regolazionevolume

Amplificatore locale

Page 91: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

86

Lampade di emergenza

Sono disponibili torce in grado di accendersiautonomamente in caso di black-out, cioè diinterruzione improvvisa della alimentazione direte. Sono molto utili in ambito residenzialeper evitare gli evidenti disagi derivanti dalbuio improvviso e sono obbligatorie inambienti di tipo terziario con presenza dilavoratori o pubblico. Queste torce incorpo-rano un circuito elettronico ed una batteriaricaricabile normalmente collegata in “tam-pone”, cioè sempre mantenuta in carica;l’elettronica provvede a ridurre la tensione da

Lampade autonome ricaricabili230V a quella della batteria dopo averlaconvertita da alternata in continua. E’sempre l’elettronica che provoca l’accensio-ne della lampada al mancare della tensioneed a spegnerla al ripristino della alimentazio-ne. Per le unità abitative esistono piccoletorce autonome da incasso, integrate con leserie civili, che hanno la possibilità di estra-zione per un uso portatile, oppure ci sonotorce esterne da tavolo o parete; entrambele versioni devono essere connesse alla retecontinuativamente per la ricarica.

torcia autonoma da incasso estraibileLiving international

torcia autonoma esterna con base di ricaricaed alimentatore dotato di spina da 10A

Questa lampada autonoma per il residenzia-le non è estraibile ma ha prestazioni tali dapoterla classificare lampada di emergenzasecondo le prescrizioni normative riservatead apparecchi per impieghi nel settoreterziario.

Le lampade autonome finora viste nonnecessitano di particolari accorgimenti dicollegamento in quanto sono semplicementedotate di due conduttori o della spina daconnettere alla rete. Sul frontale dispongono

di commutatori per escluderne volontaria-mente l’intervento ed evitare la scarica dellabatteria in caso di messa fuori tensionedell’impianto per manutenzione.

Page 92: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

87

25Negli ambienti del terziario dove si svolgonoattività di lavoro dipendente oppure c’è lapresenza di pubblico, è obbligatoria l’instal-lazione di apparecchi per l’illuminazione diemergenza. Le loro caratteristiche sonodefinite da normative specifiche e l’installa-zione deve essere idonea a garantire unaefficace segnalazione delle vie di fuga edevitare situazioni di panico conseguenti albuio imprevisto. Possono essere realizzatiimpianti con batteria centralizzata e lampade

periferiche, oppure punti autonomi di illumi-nazione con singole lampade. Si suddivido-no in due categorie:- apparecchi ad illuminazione non perma-nente (si accendono solo in caso di mancan-za di rete)- apparecchi ad illuminazione permanente(sono sempre accesi in quanto posti incorridoi ciechi o situazioni similari. In man-canza di rete interviene la batteria interna)

Lampada di emergenza per ambienti terziari.Questi apparecchi sono dotati di autodiagnosii cui risultati sono visualizzati da un led postosul frontale.

Con un modulo di controllo remoto si puòottenere la centralizzazione di più funzioni acominciare dall’esclusione del funzionamen-to in emergenza delle lampade in caso di

interruzione volontaria della alimentazionefino alla esecuzione a distanza dei testi diefficienza.

S.A.+ T - I + S.A.+ T - I +

+ BATT. -220 - 230V~

+ OUT 2 -+ OUT 1 -

ONOFF

Comandoremoto

Linea rete

Modulo dicontrollo

ART.3416

230V~

P = pulsante di prova

P P

Lampade di emergenza

Modulo elettronico di controllo a distanza delle lampade di emergenza e circuito di inserzione. Il tipo di collegamento èimposto dalla circuitistica elettronica.

Modulo di controllo

Page 93: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

88

Impianto base in una unità abitativa

Nelle due pagine seguenti è riportato unesempio di appartamento con rappresentatigli arredi (prima tavola) e la disposizione degliapparecchi costituenti l’impianto elettrico(seconda tavola). L’impianto previsto ècostituito da componenti tradizionali (inter-ruttori, deviatori, ecc) con l’integrazione dipochi dispositivi elettronici come un dimmer,il cronotermostato od il rivelatore di gas. Ladotazione è minima, al di sotto di questoequipaggiamento, l’installazione risulterebbeinaccettabile considerando le moderneesigenze di un utente medio. Viceversasarebbe auspicabile l’integrazione con altridispositivi in grado di aumentare il comfort ola comodità d’uso a cominciare da un

aumento dei punti di prelievo dell’energia(prese) per arrivare ad un aumento dei puntiluce regolabili con dimmer e fino apredisposizioni quali l’automazione ditapparelle. Il tutto realizzato con componentitradizionali, ma va citata la possibilità diricorrere ad automazioni domotiche di cuinon si è parlato in questa trattazione. In ognicaso è bene prevedere delle tubazioni vuoteda dedicare ad impianti futuri, primo fra tutti,un sistema antintrusione. I progetti inplanimetria degli impianti elettrici civili posso-no essere sviluppati mediante PC utilizzandospecifici software come ad esempio“TIPLAN” di BTicino.

Tabella riepilogativa delle dotazioni minime previste per l’unità abitativa con la planimetriarappresentata nelle pagine successive:

ingresso: 1 pulsante fuori porta con ronzatore interno1 posto interno citofonico collegato al posto esterno sul portone del condominio1 quadretto elettrico con il Salvavita e gli altri interruttori magnetotermici divisionali3 punti luce (luce n°1) comandati mediante relè da 5 pulsanti1 lampada di emergenza2 prese bipasso1 presa Schuko1 ripetitore allarme gas

cucina: 1 punto luce a soffitto (luce n°10) comandato da rispettivo interruttore1 punto luce a parete (luce n°11) comandato da rispettivo interruttore1 rivelatore di gas1 interruttore con spia per comando luce su terrazzo (luce n°12)5 prese bipasso2 prese Schuko1 presa TV1 presa telefonica

esempio di schermata di un “modulo disegno” in fase di elaborazione con il software TIPLAN.

Page 94: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

89

26terrazzo cucina: 1 lampada (luce 12) in custodia protetta

1 interruttore bipolare e collegamento per caldaia a metano1 elettrovalvola gas comandata da ripetitore

soggiorno: 1 termostato ambiente1 lampadario con doppio comando (luce 6 e luce 7)1 luce a parete (luce n°8) comandata da dimmer3 prese bipasso1 prese Schuko1 presa TV1 presa telefonica1 interruttore con spia per luce esterna terrazzo

terrazzo soggiorno: 1 lampada (luce 9) in custodia protetta

cameretta 1 1 lampada (luce 5) comandata da deviatore2 prese bipasso1 presa Schuko1 presa TV1 presa telefonica

cameretta 2 1 lampada (luce 15) comandata da deviatore2 prese bipasso1 presa Schuko1 presa TV1 presa telefonica

camera matrimon 1 lampada (luce 3) comandata da deviatori e invertitore3 prese bipasso1 presa Schuko1 presa TV1 presa telefonica

bagno 1 lampada (luce 13) comandata da interruttore1 lampada a muro comandata da interruttore1 presa Schuko1 presa bipasso2 pulsanti allarme vasca e tazza

corridoio camere: 1 punto luce (luce n°2)2 deviatori e 1 invertitore comando luce n°21 ronzatore allarme bagno1 interruttore luce bagno (luce 13)2 deviatori comando luci camere (luci 3 e 15)1 presa bipasso

Nella realizzazione degli impianti elettrici si deve naturalmente tenere ben presente la necessi-tà delle protezioni previste dalla normativa come gli interruttori automatici magnetotermici, iSalvavita (interruttori differenziali) e la messa a terra che non sono stati oggetto di trattazionein questo schemario. Allo stesso modo si devono rispettare le disposizioni inerenti l’installa-zione, come ad esempio le distanze minime di sicurezza nei bagni o la necessità di tenere intubazioni separate la distribuzione dell’energia da quella televisiva e da quella telefonica. Perqueste disposizioni specifiche si deve naturalmente far riferimento alle norme CEI, mentre peri criteri generali vale la legislazione vigente a partire dalla Legge 46/90.

Page 95: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

90

Impianto base in una unità abitativa

Disposizione degli arredi

Camera 2

Cameramatrimoniale

Camera 1

Bagno

Ingresso

Cucina

Soggiorno

TerrazzoCucina

TerrazzoSoggiorno

Page 96: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

91

26Disposizione dei componenti l’impianto

Page 97: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

92

Page 98: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

93

CEI 3-14CEI 3-15

CEI 3-19

CEI 3-20

CEI 3-23CEI 3-27

CEI 3-16CEI 3-17

CEI 3-18segnigrafici

Nota: in questa sezione sono riportati i simboli tratti dalle norme CEI.In alcuni casi, accanto al simbolo, si è posta la dicitura “simbolo non codificato” inquanto non si è riscontrato un valido riferimento normativo. L’indicazione “simbolocomposito” significa che è stato ottenuto abbinando due o più simboli elementari.

Page 99: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

94

Corrente raddrizzata concomponente alternata (se ènecessario distinguere da unacorrente raddrizzata e filtrata)

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Contornied involucri

Segno grafico Descrizione

Oggetto, ad esempio:- apparecchiatura- dispositivo- unità funzionale- componente- funzione

Può essere utilizzato uncontorno con un’altra forma,se lo schermo lo richiede

Natura della correntee della tensione

Segno grafico Descrizione

Corrente continuaIl valore della tensione puòessere indicato a destraed il tipo di sistemaa sinistra del segno graficoEsempio: 2/M 220/110V

Corrente alternataIl valore della frequenzao della banda di frequenzapuò essere indicatoa destra del segno grafico

~ 50 Hz

N

Esempio:Corrente alternata a 50Hz

Neutro. Questo simboloper conduttore neutro è trattodalla Norma CEI 16-2

Regolabilitàe controllo automatico

Segno grafico Descrizione

Regolabilità, segno generale

Regolabilità, non lineare

Regolazione prefissataLe indicazioni concernentile condizioni nelle qualila regolazione della grandezzaè messa possono essereriportate vicino al segno

Forza unidirezionaleMovimento rettilineounidirezionale con direzionenel verso della freccia

Movimento circolareunidirezionaleRotazione unidirezionaleCoppia unidirezionalenel verso della freccia

Movimento circolarebidirezionaleRotazione bidirezionaleCoppia bidirezionale

Effettoo dipendenza

Segno grafico Descrizione

Effetto termico

Effetto elettromagnetico

Messa a terrae massa

Segno grafico Descrizione

Terra, segno generalePer definire la naturae lo scopo della terrasi possono aggiungereinformazioni supplementari

Massa (telaio)Il tratteggio può esserecompletamente o parzialmenteomesso se non si generaconfusione. Se il tratteggioviene del tutto eliminato,la linea che rappresentala massa dovrà esseredi spessore maggiorecome qui indicato:

Altri segnigrafici

Segno grafico Descrizione

Guasto(indicazione del luogosupposto del guasto)

Magnete permanente

CE

I 3-1

4

Page 100: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

95

Attuatore a pedale

Attuatore a leva

Attuatore di emergenza,tipo “pulsante a fungo”

Attuatore con volantino

Comandimeccanici

Segno grafico Descrizione

Collegamento, ad esempio:- meccanico- pneumatico- idraulico- ottico- funzionaleLa lunghezza del segnodi collegamento può essereregolata secondola disposizione nello schema

Esempi:Collegamento meccanicocon indicazione del versodella forza o del movimento

Collegamento meccanicocon indicazione del versodi rotazione. Si supponeche la freccia sia messadavanti al segno grafico delcollegamento meccanico

Movimento ritardato

Movimento ritardato nel sensodello spostamento dell’arcoverso il proprio centro

NottolinoRitorno non automaticoDispositivo di mantenimentodi una data posizione

Nottolino,in posizione libera

Interblocco meccanicotra due apparecchi

Ritorno automaticoIl triangolo è direttonel senso del ritorno

Nottolino,in posizione di presa

Dispositivo di bloccaggio

Dispositivo di aggancio,disinnestato

Tipidi attuatori

Segno grafico Descrizione

Attuatore manuale,segno generale

Attuatore a cammaSe necessario, si puòdisegnare un profilo piùdettagliato della camma.Ciò è anche applicabilead un profilo, lineare

Attuatore azionato dadispositivo elettromagnetico,per esempio per protezionecontro sovracorrenti

Attuatore azionato dadispositivo termico,per esempio per protezionecontro sovracorrenti

Attuatore a chiave

Attuatore azionatoda un orologio elettrico

Attuatore azionatoda un motore elettrico

Attuatore con tirante

Attuatore a rotazione

Attuatore a pulsante

Attuatorecon maniglia asportabile

Attuatore a manovella

CE

I 3-1

4

Page 101: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

96

Conduttori e dispositividi connessione

Segno grafico Descrizione

Conduttore, cavo, linea

Esempio:3 conduttori

Esempio:Circuito trifase 50Hz 400Vtre conduttori da 120 mm2

con neutro da 50 mm2, 3N puòessere sostituto da 3+N

Conduttore schermato

Conduttori in cavo,esempio di tre conduttori

oppure

Derivazioni, morsettie collegamenti

Segno grafico Descrizione

DerivazionePunto di connessione

Morsetto

Doppia connessionedi conduttori

Alternatore trifasesincrono

Alternatore trifasesincronoin rappresentazionemultifilare

Connessione a T

Dispositividi connessione

Segno grafico Descrizione

Spina

Presa

Presa a spina tripolarein rappresentazioneunifilare

Presa a spina

Estratto di segni grafici dalle norme CEIC

EI 3-1

5

Page 102: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

97

Condensatore polarizzato,ad esempio elettrolitico

Condensatore,segno generale

Resistenze, condensatorie induttori

Segno grafico Descrizione

Resistore, segno generale

Resistore regolabile

Elemento riscaldante

Resistorecon contatto mobile

CE

I 3-1

7C

EI 3-1

6

Diodo fotosensibileCellula fotoconduttricecon conducibilità asimmetrica

Semiconduttori,componenti fotosensibili

Segno grafico Descrizione

Diodo a semiconduttore,segno generale

Diodo emettitore di luce (LED),segno generale

FotoresistoreCellula fotoconduttriceDispositivo fotoconduttorea conducibilità simmetrica

Diodo sensibilealla temperatura

Page 103: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

98

Motore asincrono trifase,con rotore in corto circuito(a gabbia)

Motore asincrono monofase,con rotore in corto circuito,con terminali per fase ausiliariaportati all’esterno

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Collegamentidegli avvolgimenti

Segno grafico Descrizione

Avvolgimento trifase,a triangolo. Questo segno puòessere anche utilizzato perrappresentare avvolgimentipolifasi collegati a poligono.In questo caso si aggiungeuna cifra per indicareil numero di fasi

Avvolgimento trifase, a zig zag

Avvolgimento trifase, a stella.Questo segno può essere ancheutilizzato per rappresentareavvolgimenti polifasi collegatia stella. In questo caso siaggiunge una cifra per indicareil numero di fasi

Elementidelle macchine

Segno grafico Descrizione

Macchina rotante,segno grafico generale.L’asterisco * deve esseresostituito da una designazioneletterale come segue:C convertitore rotanteG generatoreGS generatore sincronoM motoreMG macchina che può servire

come motore o generatoreMS motore sincrono

Motore a corrente continuacon eccitazione serie

Motore a corrente continuacon eccitazione derivata

Trasformatorie reattori

Segno grafico Descrizione

Trasformatorea due avvolgimenti

Autotrasformatore

Trasformatorea tre avvolgimenti

Le polarità istantaneedelle tensioni possonoessere indicatenella seconda formadel segno

CE

I 3-1

8

Trasformatore monofasea due avvolgimenticon schermo

Page 104: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

99

Trasformatorie reattori

Segno grafico Descrizione

Trasformatore monofasecon presa centralesu un avvolgimento

Trasformatore trifase,collegamentostella-triangolo

Trasformatoridi misura

Segno grafico Descrizione

Trasformatoredi tensione

Trasformatore di correntecon cinque passaggidel conduttore funzionanteda avvolgimento primario.Questo tipo di trasformatorenon comprendel’avvolgimento primario

Convertitoridi potenza

Segno grafico Descrizione

Raddrizzatore

Invertitore

Raddrizzatore a due semionde(a ponte)

Pilee accumulatori

Segno grafico Descrizione

Elemento di pilaElemento di accumulatoreElemento di pila o accumulatoreIl segmento più lungorappresenta il polo positivo,il più corto il polo negativo CE

I 3-1

8

N =

5N

= 5

Page 105: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

100

Esempidi funzioni

Segno grafico Descrizione

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Contatto di chiusura(un piccolo cerchiopuò essere aggiuntonel punto di articolazioneper migliorarela comprensibilità del simbolo).L’attuazione del contattoè convenzionalmente unmovimento in senso orario.

Contatto di apertura

Contatto di scambiocon interruzionemomentanea

Contattore

Interruttore di potenza

Sezionatore

Interruttoredi manovra - sezionatore

Apertura automaticaprovocata da un relé o dauno sganciatore incorporato

Ritorno automatico(ad esempio provocatoda una molla)

Contatto a due viecon posizione centraledi apertura

Ritorno non automaticoo posizione mantenuta

Segno grafico Descrizione

Contattia due o tre posizioni

Contatto di chiusuraanticipato(rispetto agli altri contattidello stesso gruppo)

Contatto di chiusuraritardato(rispetto agli altri contattidello stesso gruppo)

Contatto di aperturaritardato(rispetto agli altri contattidello stesso gruppo)

Contatto di aperturaanticipato(rispetto agli altri contattidello stesso gruppo)

Segno grafico Descrizione

Contatti a funzionamentoanticipato e ritardato

Contatto di chiusuraritardato alla chiusura

Contatto di chiusuraritardato all’apertura

Contatto di aperturaritardato alla chiusura

Contatto di aperturaritardato all’apertura

Segno grafico Descrizione

Contattia ritardo intenzionale

Contatto di chiusuraritardato sia all’aperturache alla chiusura

Esempio: insieme di contatticon un contatto di chiusuranon ritardato, un contatto dichiusura ritardato all’apertura,e un contatto di aperturaritardato all’apertura

CE

I 3-1

9

Page 106: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

101

Contatti a ritorno automaticoe a posizione mantenuta

Segno grafico Descrizione

Contatto di chiusuraa ritorno automatico

Contatto di chiusuraa posizione mantenuta

Contatto a due vie e a treposizioni con posizionecentrale di interruzione,a ritorno automaticoper la posizione di sinistraed a posizione mantenutaper la posizione di destra

Contatto di chiusuracon comando manuale

Contatto di chiusuracon comando a pulsantee ritorno automatico

Contatto di chiusuracon comando a tirantee ritorno automatico

Contatto di aperturacon comando di arrestodi emergenzaa posizione mantenuta

Segno grafico Descrizione

Contatti ausiliaridi comando unipolari

Contatti ausiliaridi posizione

Segno grafico Descrizione

Contatto di posizionedi chiusura (fine corsa)

Contatto di posizionedi apertura (fine corsa)

Contatto di posizione(fine corsa)a due circuiti separati,azionato nei due sensi

Segno grafico Descrizione

Contatti funzionantiper effetto della temperatura

Θ

Θ

Θ

CE

I 3-1

9Contatto di chiusura,sensibile alla temperatura(il simbolo Θ può esseresostituito dal valore dellatemperatuta di funzionamento).Il simbolo è utilizzatoper termostati

Contatto di apertura,sensibile alla temperatura

Contatto di apertura,funzionante per effettotermico diretto (es. bimetallo).E’ importante distingueretra un contatto come quelloraffigurato e un contatto di relétermico, che può essererappresentato come segue:

Tubo a scarica nel gascon bimetallo(starter per lampadafluorescente)

Termoststo con contatto inscambio (simbolo composito)

Page 107: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

102

CE

I 3-1

9Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Apparecchidi manovra e comando

Segno grafico Descrizione

ContattoreContatto di chiusuraprincipale (contatto apertoin condizione di riposo)

Contattore ad aperturaautomatica, determinatada un relé o sganciatoredi misura incorporato

ContattoreContatto di aperturaprincipale (contatto chiusoin condizione di riposo)

Interruttore (di potenza)

Sezionatore

Interruttoredi manovra-sezionatore

Meccanismo ad aperturalibera.

3

Al simbolo devono pervenire perpendicolarmentedelle linee tratteggiate che rappresentano i coman-di provenienti dai vari dispositivi meccanici presen-ti nell’apparecchiatura

EsempioApparecchio meccanico di interruzione, tripolare,motorizzato o manuale con meccanismo di apertu-ra libera e:- sganciatore termico di sovraccarico- sganciatore di massima corrente- attuatore manuale con dispositivo di mantenimento- bobina di apertura remota- un contatto ausiliario di chiusura e uno d’apertura

Segno grafico Descrizione

Interruttore unipolaredi potenza automatico,magnetotermico

Interruttore unipolaredi potenza automatico,magnetotermicocon differenziale

Interruttore unipolaredi potenza automatico,con differenziale

Interruttore di manovracon fusibile incorporato

Sezionatorecon fusibile incorporato

Fusibile

Page 108: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

103

Commutatoriunipolari

Segno grafico Descrizione

Commutatore unipolarea “n” posizioni(in figura n = 6)

Commutatore unipolarea “n” posizioni.Variante per “n” piccolo(in figura n = 4)

Esempio con diagrammadi posizioneE’ utile qualche voltaindicare la funzionedi ciascuna posizionedel commutatore,completando con un testo,il diagramma di posizione.

Il dispositivo di comando(per esempio un manipolatore rotativo)può essere ruotato solo fra le posizioni1 e 4 nei due sensi.

Il dispositivo di comando può ruotaresolo in senso orario.

Il dispositivo di comando può essereruotato in qualsiasi posizione in sensoorario ma può essere ruotato in sensoantiorario solo fra le posizioni 3 e 1.

1234

1234

1234

1234

E’ anche possibile indicare i limiti impostimeccanicamente al dispositivo di comando comeindicato negli esempi che seguono:

Interruttoristatici

Segno grafico Descrizione

Interruttore statico,segno generale.1) Il cerchio piccolo che

rappresenta il cardinenon deve essere aggiuntoa questo segno

2) Possono essere aggiuntisegni grafici distintiviper precisare la funzionedell’interruttore statico

Contattore statico(semiconduttore)

Interruttore statico,passaggio della correntein una sola direzione

Avviatoriper motori

Segno grafico Descrizione

Avviatore per motore

Avviatore direttomediante contattore(a piena tensione)per due sensi di marcia

Avviatore stella-triangolo

Bobina di un relé

Dispositivo di comandodi un relé termico

Bobina di comandodi un reléad aggancio meccanico

Bobina di di comandodi un relé polarizzato

Segno grafico Descrizione

Dispositividi comando

CE

I 3-1

9

Page 109: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

104

Reléa mancanza di tensione

Relédi massima correntead azione ritardata

Relé di massima correntecon due elementi di correntecon campo di aggiustaggioda 5A a 10A

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Esempi di relédi misura

Segno grafico Descrizione

Spinterometro

Scaricatore

Scaricatorie spinterometri

Segno grafico Descrizione

Relé Buchholz(a sviluppo di gas)

Dispositivodi richiusuraautomatica

Dispositivivari

Segno grafico Descrizione

CE

I 3-1

9

Page 110: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

105

Lampadee dispositivi di segnalazione

Segno grafico Descrizione

Strumenti di misurae dispositivi di segnalazione

Segno grafico Descrizione

Strumento indicatore

Strumento registratore

Strumento integratoreAd esempio contatored’energia elettrica

Nota: L’asterisco * rappresentato all’interno del simbo-lo grafico deve essere sostituito da:- Simbolo letterale dell’unità della grandezza misurata

per esempio: V = volt, mA = milli ampere- o dal simbolo grafico della grandezza misurata per

esempio: cos ϕ

Esempidi strumenti registratori

Segno grafico Descrizione

Wattmetro registratore

Registratore di temperatura

CE

I 3-2

0Esempidi strumenti indicatori

Segno grafico Descrizione

Voltmetro

Indicatoredi massima potenza attivacomandatoda un contatore d’energia

CosfimetroIndicatore del fattoredi potenza

Frequenzimetro

Oscilloscopio

Galvanometro

Termometroo pirometro

Lampadao lampada di segnalazione

Lampada di segnalazionelampeggiante

Tromba elettrica

Doppia spia

Suoneria

Sirena

Ronzatore a cicala

Suoneria elettronica(simbolo composito)

Spia + ronzatore(simbolo composito)

Lampada segnapassoorientabile(simbolo composito)

Quadro display numerico,alfanumerico(simbolo composito)

Page 111: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

106

CE

I 3-2

0 Orologio, segno generaleOrologio secondario

Orologio principale

Orologielettrici

Segno grafico Descrizione

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Page 112: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

107

Scatola, cassettasegno grafico generale

Scatola o cassettadi connessioneo di derivazione

Esempidi linee

Segno grafico Descrizione

Lineasotterranea

INTERLINK

Lineaaerea

Lineain canalizzazione

Tubo protettivoincassato(simbolo non unificato)

Identificazionedi conduttori

Segno grafico Descrizione

Conduttoredi neutro

Conduttoredi protezione

Conduttore di neutroavente anche funzionedi conduttore di protezione

Conduttore trifasecon conduttore di neutroe conduttore di protezione

Presea spina

Segno grafico Descrizione

PresaSegno grafico generale

Presa multiplail segno è rappresentatocon tre uscite

Presa con contattoper conduttore di protezione

Presa2 poli + Terra 10-16A Triplex(simbolo composito)

Presa2 poli + Terra 10-16A Schukoe Bipasso(simbolo composito)

Presacon schermo interno

oppure

3

10/16

N. 2 PRESE

10/16

N. 3 PRESE

10

SCHUKO

16

Presa2 poli + Terra 10-16A Duplex(simbolo composito)

Presacon interruttore unipolareinterbloccato

CE

I 3-2

3

Complesso d’antennadi ricezione televisiva(simbolo non codificato)

Colonna Interlink(simbolo non codificato)

Pozzetto per impianti

Segno grafico Descrizione

Quadro di distribuzione(il segno è rappresentatocon cinque condutture)

Cassetta di allacciamentod’utente(il segno è rappresentatocon la conduttura)

Presacon interruttore unipolare

Page 113: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

108

Segno grafico Descrizione

Presa 2P mignon(simbolo composito)

Connettore 8 poli irreversibile(simbolo non codificato)

Connettore punto-linea(simbolo non codificato)

Presa con trasformatored’isolamentoPresa rasoio

8 POLI

5 POLI

2 POLI

2 POLI

Connettore pentapolare DIN(simbolo non codificato)

Presa per telecomunicazioneIl simbolo può esserecompletato da sigle IEC/ISOquali:TP = telefonoFX = faxM = microfono

= altoparlanteFM= modulazione di frequenzaTV = televisione

CE

I 3-2

3

Doppio connettore RCA(simbolo non codificato)

Segno grafico Descrizione

Interruttore bipolare

Interruttore bipolare conlampada(simbolo composito)

Interruttore bipolare a chiave(simbolo composito)

Magnetotermico1 Polo + Neutro(simbolo composito)

Magnetotermico differenziale1 Polo + Neutro(simbolo composito)

Commutatore unipolare

Selettore 1 via3 posizioni + zero(simbolo composito)

Deviatore unipolare

Deviatore con lampada(simbolo composito)

Deviatore a chiave(simbolo composito)

Interruttori(rappresentazione architettonica)

Segno grafico Descrizione

Interruttore

Interruttorecon lampadina

Interruttore unipolarea tempo di chiusuralimitato

Interruttore unipolarea tirante

Invertitore

Invertitore con lampada(simbolo composito)

Page 114: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

109

Segno grafico Descrizione

A

ASCENS

J

E

Pulsante

Pulsante 2P(simbolo non codificato)

Pulsante NC(simbolo composito)

Pulsante luminoso

Pulsante con targa portanomeluminosa(simbolo composito)

Pulsante arresto di emergenzaa fungo(simbolo composito)

Pulsante a tirante(simbolo non unificato)

Pulsante protettodal funzionamento accidentale,con coperchio in vetroda rompere

Pulsante emergenzasottovetro protetto(simbolo composito)

Comando ascensoreDPR 1497 29-5-63(simbolo composito)

Pulsante + spia(simbolo composito)

Predispositore a Jack(simbolo composito)

Temporizzatore (Timer)

Comando a combinazione concodice(simbolo non codificato)

CE

I 3-2

3Segno grafico Descrizione

��������

��������

��������

������

��

Relé(simbolo composito)

Relé ciclico(simbolo composito)

Variatore d’intensitàluminosa (Dimmer)

Dimmer a manopola rotativa(simbolo composito)

Interruttore orario(programmatore)

Dimmer a pulsante(simbolo composito)

Dimmer rotativo PUSH-PUSH(simbolo composito)

Ricevitore IR dimmer conpulsante incorporato(simbolo composito)

Temporizzatore elettronico(simbolo composito)

Dimmer a manopola rotativacon deviatore(simbolo composito)

Orologio sveglia elettronico(simbolo composito)

Dimmer slave per aumentare lapotenza(simbolo composito)

Page 115: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

110

CE

I 3-2

3 Segno grafico Descrizione

Termostato ambiente(simbolo composito)

Cronotermostato elettronico(simbolo composito)

Punto luceIl segno è rappresentatocon la conduttura

Punto luce a pareteIl segno è rappresentatocon la conduttura da sinistra

C

C

Lampada

Apparecchio d’illuminazionead un tubo fluorescente

Apparecchio d’illuminazionea tre tubi fluorescenti

Proiettorea fascia stretta

Proiettorea fascia larga

Apparecchio d’illuminazionedi sicurezzasu circuito speciale

Apparecchio autonomod’illuminazione di sicurezza

lampada di emergenza(simbolo composito)

ScaldaacquaIl simbolo è rappresentatocon una condutturaelettrica

Tasca portabadge coninterruttore(simbolo non codificato)

Esempio di apparecchiod’illuminazionea cinque tubi fluorescentiProiettore

Segno grafico Descrizione

Interruttore crepuscolare(simbolo composito)

VentilatoreIl simbolo è rappresentatocon una condutturaelettrica

Rivelatore IR di presenza(simbolo composito)

Ricevitore IRcon relé incorporato(simbolo composito)

Telecomandoa raggi infrarossi(simbolo non codificato)

Trasmettitore IR da incasso(simbolo non codificato)

Rivelatore di GAS(simbolo non codificato)

Rivelatore di FUMO(simbolo non codificato)

Rivelatore di CO(simbolo non codificato)

Ripetitore di segnale perrivelatore di GAS(simbolo composito)

Serratura elettrica

Interfono, citofono

Elettrovalvola GAS(simbolo non codificato)

Page 116: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

111

Segno grafico Descrizione

Alimentatore per impiantocitofonico(simbolo non codificato)

Apparecchio videocitofonico(simbolo composito)

Posto esterno videocitofonico(simbolo composito)

Alimentatore per impiantovideocitofonico(simbolo non codificato)

Centralino videocitofonico(simbolo non codificato)

Telecamera per TVCC(simbolo non codificato)

Monitor per TVCC(simbolo non codificato)

Apparecchio telefonico(simbolo non codificato)

Amplificatore locale(simbolo composito)

Modulo ricerca personea viva voce(simbolo composito)

Segno grafico Descrizione

CE

I 3-2

3Modulo Sorveglianza Acusticad’ambiente(simbolo composito)

Preamplificatorecon presa di ingresso(simbolo composito)

Sintonizzatorecon radiosveglia(simbolo composito)

Diffusore sonoro

Posto esterno citofonico(simbolo non codificato)

Page 117: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

112

Estratto di segni grafici dalle norme CEI

Canalizzazioniprefabbricate

Segno grafico Descrizione

Elemento drittodi canale prefabbricato

Esempio:due elementi drittidi canale assemblati

Chiusura d’estremità

Gomito

Connessione a T

Connessione a quattro vie

Incrocio di due canalizzazionisenza connessione(ad esempio su due livellidiversi)

Elemento flessibile

Elemento di riduzione

Elemento con scatola (cassetta)per apparecchiature.L’asterisco deve esseresostituito dalla designazionedelle apparecchiatureoppure omesso

Elemento drittocon derivazione fissa(verso il basso)

CE

I 3-2

3

Page 118: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

113

Simbolisu apparecchiature

Segno grafico Descrizione

Per contrassegnare un dispositivo relativo all’alimentazione di un’apparecchiaturaper mezzo di una pila (primaria o secondaria), per esempio un bottone di provadi una pila, la posizione dei morsetti del connettore ecc.

Note:1 Per contrassegnare la funzione controllo delle pile, si raccomanda l’uso del segno

grafico 417-IEC-5546.2 Questo segno non deve essere utilizzato come indicatore di polarità.

CE

I 3-2

7

Su qualsiasi apparecchiatura. Per contrassegnare i morsetti positivi dell’apparecchiofunzionante o erogante corrente continua.

Note:Il significato di questo segno grafico dipende dalla sua posizione.Questo segno non deve essere riprodotto su organi di comando rotativi.

Su qualsiasi apparecchiatura. Per contrassegnare i morsetti negativi dell’apparecchiofunzionante o erogante corrente continua.

Note:Il significato di questo segno grafico dipende dalla sua posizione.Questo segno non deve essere riprodotto su organi di comando rotativi.

Su qualsiasi apparecchiatura.Per messa in tensione, da usare almeno per gli interruttori primari e le loro posizionie in tutti i casi dove la sicurezza è in gioco.

Su qualsiasi apparecchiatura.Per messa fuori tensione, da usare almeno per gli interruttori primari e le loroposizioni e in tutti i casi dove la sicurezza è in gioco.

Su qualsiasi apparecchiatura. Per contrassegnare gli interruttori che comandanosorgenti luminose. Per esempio; illuminazione, lampade per proiettore da film,illuminazione di un quadrante di un’apparecchiatura.

Sugli interruttori che comandano suonerie.Per esempio: campanello di una porta.

Sulle apparecchiature elettroacustiche e radioriceventi.Per contrassegnare il comando che agisce sulle frequenze acustiche elevate.

Su qualsiasi apparecchiatura. Per contrassegnare un’apparecchiaturache soddisfa le norme di sicurezza prescritte per apparecchiature di Classe II.

Note:La posizione del segno grafico deve essere tale che sia evidente che si trattadi una informazione tecnica e che non possa essere confusa con il marchiodi fabbrica del costruttore od altre informazioni.

Su un trasformatore. Per indicare che tale trasformatore può sopportare i cortocircuitigrazie al tipo di costruzione o a un dispositivo incorporato.

Note:Questo segno grafico può essere anche applicato con l’orientamento qui sotto indicato:

Su un trasformatore.Per indicare che esso è applicato come trasformatore di isolamento.

Note:Questo segno grafico può essere anche applicato con l’orientamento qui sotto indicato:

Page 119: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

114

Estratto di segni grafici dalle norme CEIC

EI 3-2

7 Segno grafico Descrizione

Su un trasformatore.Per contrassegnare un trasformatore di sicurezza.

Su un trasformatore.Per indicare che tale trasformatore non può sopportare i cortocircuiti.

Note:Questo segno grafico può essere anche applicato con l’orientamento qui sotto indicato:

Sulle prese di corrente alimentate da trasformatori di sicurezza. Per contrassegnarele prese di corrente per rasoi elettrici ed apparecchi similari di piccola potenza.Questo segno può anche essere applicato sui trasformatori di sicurezza destinatiall’alimentazione di tali prese di corrente.

Per contrassegnare il comando di un timer programmabile.

Page 120: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

115

Page 121: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

R

116

Note:

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

Page 122: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

117

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

Page 123: Schemario impianti elettrici civili tradizionali Impianti Elettrici BTicino.pdf · da chi opera sul “campo” utili suggerimenti, indicazioni, consigli in modo che le edizioni successive

BTicino spabtscuolaViale Borri 23121100 Varesetel: 0332/279484fax: 0332/279216www.btscuola.ite-mail: [email protected]

R

Il p

rese

nte

stam

pat

o an

nulla

e s

ostit

uisc

e il

SC

02S

1La

BTi

cino

s.p

.a. s

i ris

erva

il d

iritt

o d

i var

iare

, in

qua

lsia

si m

omen

to, i

con

tenu

ti ill

ustr

ati n

el p

rese

nte

stam

pat

o.