Schede Sullo Spirito Santo I

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  • Cammino di fede per giovanissimi Schede sullo Spirito Santo

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    LIllustre Sconosciuto? Lo Spirito Santo stato definito il grande regista della storia. Il mare di bene che inonda ogni giorno la nostra terra porta la sua firma. E Lui che ispira e sostiene limpegno e il coraggio dei buoni, sempre Lui che dona la forza per prendere parte da vincitori alla lotta contro il male. E ancora Lui che fa aprire gli occhi e sognare le cose giuste e che ci d la forza e la perseveranza per raggiungerle. Eppure rimane il grande sconosciuto, il parente nascosto della Trinit, il meno pregato e ricordato. Un maestro era diventato un personaggio ricercatissimo per la profonda saggezza delle sue risposte. Tutti andavano da lui per chiedere

    suggerimenti e indicazioni. I suoi discepoli raccontavano che perfino Dio, un giorno, si era rivolto al saggio maestro per una consulenza. Voglio giocare a nascondino con gli uomini disse Dio. Ho domandato ai miei angeli qual il posto migliore per nascondersi. Alcuni mi hanno suggerito gli abissi delloceano. Altri la cima della montagna pi alta. Altri ancora, la faccia nascosta della luna o il centro di una stella lontanissima. E tu che cosa mi consigli?, lo provoc Dio. Il maestro socchiuse gli occhi e calmo rispose: Secondo me dovresti nasconderti nel cuore umano. Vedrai: lultimo posto a cui penseranno. Lo Spirito di Dio ha scelto il cuore delluomo, e luomo spesso non lo sa o se ne dimentica!

    Con queste schede sui doni dello Spirito Santo vorremmo dare un piccolo strumento ai catechisti e agli educatori proprio per aiutarli a presentare questa Persona della Trinit, che spesso si fa pi fatica a spiegare. Perci, a partire da Ottobre, attraverso una scheda al mese, proponiamo ai gruppi, specialmente a quelli dei giovani che si preparano al Sacramento della Confermazione, un approfondimento (da fare nei tempi e nei modi ritenuti pi opportuni) su uno dei doni, secondo il seguente calendario:

    Ottobre: lo Spirito Santo Novembre: il dono della Scienza Dicembre: il dono del Timor di Dio Gennaio: il dono della Fortezza Febbraio: il dono dellIntelletto Marzo: il dono della Piet Aprile: il dono della Sapienza Maggio: il dono del Consiglio

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    I due sentieri da percorrere per incontrare il GIGANTE INVISIBILE

    IL PRIMO SENTIERO da percorrere per ritrovare le tracce di un Personaggio cos importante passa attraverso di noi. Capita spesso cos: quando uno ha tutto, rischia di non accorgersi del capitale che possiede e finisce per non farlo rendere come dovrebbe. In genere siamo fatti talmente bene, e arriviamo nella vita equipaggiati talmente bene, che difficilmente sappiamo quanto valiamo. Tutto ci che abbiamo di bello e di grande proviene dallo Spirito. San Paolo parla di alcuni frutti: gioia, cordialit{, fedelt{ dominio di s. Ma lelenco non si chiude qui. La fantasia e la forza per arricchire di amore le cose che facciamo, lintelligenza per capire il bene e il male, la sapienza per guardare con gli occhi di Dio le persone, i fatti, le cose; il coraggio di chiedere perdono quando abbiamo sbagliato. Sono tutti doni dello Spirito. La forza di impegnarsi per gli altri, dare una mano per far felice chi vive con noi. Anche questi sono doni dello Spirito. La voglia di pregare Dio, lodarlo, ringraziarlo. Limpegno di non separarsi da Lui. Sono ancora doni dello Spirito.

    IL SECONDO SENTIERO passa attraverso la vita della Chiesa che nata proprio nel giorno della Pentecoste, per mezzo dello Spirito Santo che ha dato entusiasmo e slancio ai primi apostoli. Grandi cose ha operato da secoli lo Spirito nella Chiesa: da pi di 2000 anni non ha smesso di annunziare al mondo intero limmenso amore di Cristo! Anche la Chiesa non ha trovato facile parlare dello Spirito Santo, perch infinita e straordinaria la sua grandezza. I due simboli che usa pi spesso sono quelli del vento e del fuoco. Lo Spirito come il vento, imprevedibile, sorprendente, inafferrabile. Quando arriva nulla rimane come prima. Lo Spirito come il fuoco che illumina, riscalda, purifica. Chi si affida allo Spirito diventa veramente la luce e il sale della terra.

    Per parlare dello Spirito: la via delle Immagini

    Vento Fuoco Acqua Nube Luce Colomba Dito Crisma

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    Chi lo Spirito Santo? Testi come suggestioni

    Il Signore promise di mandare il Consolatore che ci avvicinasse a Dio. Come una farina secca non pu diventare una sola pasta e un solo pane se non si usa lacqua, cos noi, pur essendo molti, non avremmo potuto diventare unit in Cristo senza lacqua che viene dal cielo; e come la terra arida, se non riceve la rugiada non d frutto, cos noi, che eravamo legno arido, non avremmo mai dato frutti senza la benefica pioggia dello Spirito dallalto. I nostri corpi ricevettero mediante lacqua del battesimo lunit{ che produce lincorruzione, e le nostre anime la ricevettero mediante lo Spirito. (SantIreneo, Contro le eresie, III, 17,2) Senza lo Spirito Santo, Dio lontano, il Cristo rimane nel passato, il Vangelo lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, lautorit un dominio, la missione una propaganda, il culto una evocazione, e lagire cristiano una morale da schiavi. Ma in lui: il cosmo sollevato e geme nel parto del Regno, il Cristo Risorto presente, il Vangelo potenza di vita, la Chiesa significa Comunione trinitaria, lautorit{ servizio liberatore, la missione una Pentecoste, la liturgia memoriale e anticipazione, lagire umano deificato. (Patriarca Atenagora) Lo Spirito non ha altro compito, altro desiderio che quello di realizzare in ognuno di noi la somiglianza a Cristo. Il progetto del Padre, in definitiva, consiste solo in questo. Il nostro compito di cristiani, cio, consiste nel diventare figli del Padre in Cristo Nel mio cuore c una sufficiente somiglianza naturale col Figlio di Dio perch lopera dello Spirito sia apportatrice di vera gioia. (Philippe Ferlay, Compendio della fede cattolica, Elle di ci 1991, p. 126) Mentre il Verbo infinitamente risuona dalla tua bocca e tra voi spira in vortice unico Amore:

    fuoco che spezza la circolare Essenza e per fiamme infinite si espande,

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    Tu non puoi non creare:

    esplode la divina solitudine!

    Tu devi di continuo colmare gli abissi salvare dal Nulla le cose. (David M. Turoldo, Divina la passione, in Canti ultimi, Garzanti 1991, p. 108)

    La Parola

    Antico Testamento: Gn 1,2 (Ruah, vento creatore); Gn 2,7 (il soffio di vita); Nm 11,17-29 (scende sugli anziani nel deserto); Ez 36,24-28 (promessa di uno Spirito nuovo); Gio 3,1-3 (promessa delleffusione).

    Nuovo Testamento: Lc 1,35 e Mt 1,20 (Ges generato dallo Spirito); Mc 1,9-11 (nel battesimo); Gv 3,1-21 (nascere dallo Spirito); Gv 14,26 (la promessa dello Spirito); At 2,1-36 (Pentecoste); At 10,34-48 (su Cornelio e primi pagani); Rm 8 (la vita nuova nello Spirito).

    I doni

    C un respiro dentro lanima e tu sei pentagramma per lui. E lo Spirito crea armonie, le sue note sette doni per te. Sono sette le note di Dio e lo Spirito la melodia, sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, piet{ e timore di Dio. (Giosy Cento)

    Preghiera

    Ho toccato il fuoco con le mani: era il vecchio sogno di un bambino, sono io colui che accende fuochi sono il vento forte sui carboni.

    Accender canzoni mie accender felicit, lass nel cielo il mio cammino la mia vita brucia con te.

    Oggi ti affidi a me, Signore, io ti porto ovunque per il mondo:

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    Per approfondire: - Catechismo della Chiesa Cattolica, 683-747. - Perrier J., 12 incontri con lo Spirito Santo, Elle Di Ci, 1998. - Pellegrino P., Il Gigante invisibile, Elle Di Ci, 1998; - Lcuru L., I sette doni dello Spirito Santo, EDB, 2009

    busser alla porta di ogni casa pianter la tenda dove un uomo.

    Nella notte accendimi, Signore, come luce viva sopra un monte e sar felice se un fratello trover la gioia sulla terra.

    O Padre, tu che hai creato e rinnovi la mia giovinezza, donami lo Spirito di Cristo e un volto nuovo avr la terra.

    (Giosy Cento)

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    Scienza Dono che apre al senso vero della realt

    La scienza come opera della ragione umana, cos importante per il progresso e la trasformazione del mondo, si ferma per al visibile, a

    questo orizzonte, non vuole e non pu andare oltre; lascia fuori Dio dal suo orizzonte di ricerca. La scienza umana non pu veramente tutto e non ogni

    sua conquista necessariamente buona. Non risponde alle grandi domande, alle domande ultime. Luomo per vivere ha bisogno oltre che

    della sua scienza, di unaltra Scienza, dono dello Spirito che apre la mente e il cuore al mistero di Dio. La Scienza dono dello Spirito non rifiuta la

    scienza umana, ma le d{ un respiro pi ampio, lorizzonte sconfinato della fede. Il profeta Isaia (11,2) la chiama conoscenza: nella Bibbia il verbo

    conoscere pu assumere anche il significato di amare (cfr. Gn 19,8; Mt 1,25). In effetti chi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di pi. Il

    conoscere autentico non solo concettuale, unesperienza. Con il dono della Scienza lo Spirito Santo accende la nostra mente e il nostro cuore per conoscere bene, nel modo giusto, Dio e tutte le sue creature. Lo Spirito ci apre allo stupore di fronte alla bellezza delle

    creature, ma anche alla consapevolezza del loro limite, del fatto che non possono veramente riempire il nostro cuore, darci la felicit perfetta, piena

    e definitiva; non possono e non devono sostituirsi al Creatore, ma di Dio possono essere un suggestivo e meraviglioso richiamo; create nella loro bont e bellezza, perch cos volute da Dio (cfr. Gn 1,25.31), non devono

    divenire il fine della nostra vita, facendoci schiavi, ma partecipare con noi e attraverso di noi al grande concerto della creazione.

    Un antico racconto: Il latte di Dio

    Cera una volta un pastore che, tutte le sere, dopo aver munto le pecore, prelevava una ciotola del miglior latte e la metteva su una roccia nelle vicinanze. Un tale lo osservava, incuriosito. Un giorno domand al pastore: Perch metti sempre la ciotola di latte sulla roccia?. Il pastore rispose: Questo il latte migliore perch il latte di Dio!. Il curioso si mise a ridere: Dio non beve latte! Dio puro spirito! Sei davvero un ingenuo, non credi? Questa sera nasconditi dietro quel cespuglio e verifica se Dio viene di persona a bere il tuo latte!. Il pastore accett. Arrivata la sera, si nascose dietro al cespuglio Aspetta aspetta e, finalmente, vede un orsacchiotto che si avvicina alla ciotola e beve il latte in un baleno, poi fugge veloce. Il mattino dopo il curioso incontr il pastore e gli domand: Hai visto se stato Dio a bere il tuo latte?. S rispose raggiante il pastore stato proprio lui! Aveva la forma di un bellissimo orsacchiotto. - Il pastore un ingenuo o uno che invece ragiona bene? - Cosa significa la sua risposta? - Egli sa leggere i segni della presenza di Dio? - Perch fondamentale saper fare questo?

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    Per riflettere

    - Non il molto sapere che sazia e soddisfa lanima, ma il sentire e il gustare le cose internamente (S. Ignazio di Loyola)

    - Lamore locchio, e amare vedere (Riccardo di S. Vittore) - Non si vede bene che col cuore, lessenziale invisibile agli occhi

    (Antoine de St. Exupery) - Il centro delluomo per Platone il cervello, per Cristo il cuore

    (S. Gerolamo) - Lamore stesso conoscenza (S. Gregorio Magno) - Il passo supremo della ragione riconoscere che ci sono uninfinit{ di

    cose che la superano (B. Pascal) - Vieni, o Spirito creatore, / visita le nostre menti, / riempi della tua grazia

    / i cuori che hai creato (inizio della Sequenza di Pentecoste) - Chiuso fra cose mortali / (anche il cielo stellato finir{) / perch bramo

    Dio? (G. Ungaretti) - Ogni creatura una parola di Dio (Ugo di S. Vittore)

    Preghiera

    Certo: bellezza mincanta e innamora e inni dolcissimi comporre vorrei a un fiore, alla viola che spunta e ammicca al sole mite di primavere, quando il richiamo di te, infinita Bellezza, rompa il canto e tutto, tutto

    si scolora: allora anche la rondine che gi saetta intorno alla torre, ebbra di gridi e sempre pi alta, immagine del mio emigrare (David M. Turoldo)

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    Per approfondire: Grazie al dono della scienza ci dato di conoscere il vero valore delle creature nel loro rapporto col Creatore. Sappiamo che l'uomo contemporaneo, proprio in virt dello sviluppo delle scienze, particolarmente esposto alla tentazione di dare un'interpretazione naturalistica del mondo: davanti alla multiforme ricchezza delle cose, alla loro complessit, variet e bellezza, egli corre il rischio di assolutizzarle e quasi divinizzarle fino a farne lo scopo supremo della stessa sua vita. Ci avviene soprattutto quando si tratta delle ricchezze, del piacere, del potere, che appunto si possono trarre dalle cose materiali. Sono questi i principali idoli, dinanzi ai quali il mondo troppo spesso si prostra. Per resistere a tale sottile tentazione e per rimediare alle conseguenze nefaste alle quali essa pu portare, ecco che lo Spirito Santo soccorre l'uomo col dono della scienza. E' questa che lo aiuta a valutare rettamente le cose nella loro essenziale dipendenza dal Creatore. Grazie ad essa - come scrive san Tommaso - l'uomo non stima le creature pi di quello che valgono e non pone in esse, ma in Dio, il fine della propria vita. Egli riesce cos a scoprire il senso teologico del creato, vedendo le cose come manifestazioni vere e reali, anche se limitate, della verit, della bellezza, dell'amore infinito che Dio, e di conseguenza si sente spinto a tradurre questa scoperta in lode, in canto, in preghiera, in ringraziamento. E' ci che tante volte e in molteplici modi ci suggerito dal libro dei Salmi. Chi non ricorda qualcuna di tali elevazioni? I cieli narrano la gloria di Dio, e l'opera delle sua mani annunzia il firmamento (Sal 19[18],2; cfr. Sal 8,2); Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli... Lodatelo sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle (Sal 148,1.3). Illuminato dal dono della scienza, l'uomo scopre al tempo stesso l'infinita distanza che separa le cose dal Creatore, la loro intrinseca limitatezza, l'insidia che esse possono costituire, allorch, peccando, se ne fa cattivo uso. E' una scoperta che lo porta ad avvertire con rammarico la sua miseria e lo spinge a volgersi con maggior slancio e fiducia verso colui che, solo, pu appagare pienamente il bisogno di infinito che lo assilla. Questa stata l'esperienza dei santi. Ma in modo del tutto singolare quest'esperienza stata vissuta dalla Madonna, la quale con l'esempio del suo personale itinerario di fede ci insegna a camminare tra le vicende del mondo, avendo fissi i cuori l dov' la vera gioia. (Giovanni Paolo II, Regina Coeli, 23 Aprile 1989)

    - Pellegrino P., Il Gigante invisibile, Elle di ci, 1998; - Biffi G., Contro Maestro Ciliegia. Commento teologico a Le

    avventure di Pinocchio, Jaca Book, 1977. Il cap. I, intitolato Le sorprese di un materialista, simpaticamente e argutamente smonta i principi di tutti i maestri Ciliegia: Primo: solo ci che si vede e si tocca vero (). Secondo: solo ci che sempre capitato pu capitare (). Terzo: un pezzo di legno solo un pezzo di legno

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    Timor di Dio Non abbiate paura

    Il Timore di Dio non paura, un santo timore. un atteggiamento di consapevolezza che davanti a Dio siamo piccoli e

    per di pi non sappiamo corrispondere al bene senza misura che Lui ha per noi. Timore il desiderio di non deludere Dio, da cui deriva lentusiasmo,

    che ci fa subito trafficare i tanti doni ricevuti. Il santo Timore si impara piano piano.

    Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo che ci aiuti ad amare Dio, a non essere egoisti, a non scegliere la vigliaccheria, a vivere con gioia, sotto lo

    sguardo di Dio

    Si propone di seguito due schemi di celebrazione sul Timor di Dio.

    Primo schema

    Introduzione per chiarire il termine Timor di Dio.

    Canto

    Preghiera: Vieni Santo Spirito Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza nulla nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ci che sordido, bagna ci che arido, sana ci che sanguina. Piega ci che rigido, scalda ci che gelido, drizza ci che sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virt e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

    Ogni ragazzo, in un tempo fissato, presenta il dono dello Spirito con un disegno, un simbolo che parla di preghiera: lucerna, candela, Bibbia e scrive una breve preghiera su un foglio.

    Le preghiere sono raccolte in un cestino, da cui un educatore preleva a caso cinque o sei foglietti e li legge.

    Preghiera per chiedere il dono del Timore: O Spirito di Dio, sii la luce della mia anima. Degnati di riempirmi di questo sentimento continuo della tua presenza, in me e attorno a me. Concedimi il timore beato che si prova stando davanti a Dio e alle sue creature predilette. O Spirito Santo, voglio essere guidato da te. Riempi il mio cuore di timore filiale. Anima la mia vita di spirito di adorazione verso la grandezza del Dio altissimo.

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    Purifica la mia coscienza,rendila delicata e benevola per discernere ci che piace a Dio. Conserva la mia vita nel vero, nel bello e nel bene perch risponda in ogni tempo e per tutta la vita all'amore del Padre. Amen.

    Canto

    Secondo schema

    Ci poniamo davanti al Signore in adorazione e gli diciamo parlami, Signore, io ti ascolto. Dallascolto nascono il ringraziamento, la richiesta di perdono, la domanda di guardare noi stessi e gli altri, con occhi nuovi, da discepoli di Ges. I ragazzi, mentre si ascolta una musica di sottofondo, preparano la sala per

    ladorazi0ne con fiori, tappeti, cuscini, sedie e Bibbie.

    Canto

    Durante il canto il sacerdote porta lEucarestia e due giovani pongono a fianco due lucerne o due ceri accesi.

    Guida: Signore, tu sei la luce che illumina i momenti bui della nostra vita. Tutti: Signore, tu sei la luce che illumina i momenti bui della nostra vita.

    Vengono posti i fiori accanto allEucarestia. Guida: Signore, tu sei bellezza. Donaci la gioia del cuore. Tutti: Signore, tu sei bellezza. Donaci la gioia del cuore.

    Viene portato un pane e posto accanto allEucarestia. Guida: Signore, tu sei il pane di vita che sostiene il nostro cammino. Tutti: Signore, tu sei il pane di vita che sostiene il nostro cammino.

    Viene portata una brocca di vino. Guida: Signore, tu sei il vino che guarisce e risana le nostre ferite. Tutti: Signore, tu sei il vino che guarisce e risana le nostre ferite.

    Viene portato il turibolo dellincenso e posto in terra davanti allEucarestia.

    Guida: Signore, come incenso salgano a te le nostre preghiere. Tutti: Signore, come incenso salgano a te le nostre preghiere.

    Canto meditativo

    Silenzio e preghiera personale

    Lettura di Ap 3,20

    Canto

    Si recita a due cori (maschi e femmine) il Salmo 130 (129)

    Silenzio e preghiera personale

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    Preghiere spontanee a cui tutti rispondono Noi ti ringraziamo, Signore o Perdonaci, Signore o Ascoltaci, Signore a seconda delle intenzioni espresse.

    Padre Nostro

    Canto finale

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    Per riflettere

    (Da Popotus, allegato ad Avvenire del 22/05/2010)

    Ciao don Tonino, siamo un gruppo di ragazzi di 16 anni, il gruppo Samuele, siamo di Barile, un paesino della Basilicata. In uno dei nostri incontri abbiamo avuto un'accesa discussione sulla giustizia divina. La nostra domanda : se Dio grande e misericordioso, perch esiste una giustizia divina? Se in Confessione uno si pente del suo peccato, perch costretto a soffrire sia in terra che in cielo? Allora la confessione a cosa serve? Perch confessare i nostri peccati se una volta dinnanzi a Lui verremo chiamati in causa? Sapere che un giorno Lui punir la nostra schifezza suscita in noi molto timore e paura di incontrarlo. Grazie per averci ascoltato, attendiamo con ansia la tua risposta, un abbraccio. Il Gruppo Samuele Ciao, Gruppo Samuele! Scusatemi se vi rispondo con ritardo - tutti vogliono risposte immediate, ma io devo rispettare la fila - e se ho scremato la vostra lettera per creare spazio alla risposta. Che potrebbe essere brevissima: se Dio non fosse giusto, non sarebbe n grande n misericordioso. Mi spiego meglio. La misericordia non trattare allo stesso modo il giusto e l'ingiusto, il buono e il malvagio. Sarebbe permissivismo della peggiore specie, come dare sei a tutti, sia chi ha sgobbato sui libri, sia a chi non li ha nemmeno aperti. La grandezza e la misericordia di Dio si dimostrano nel suo essere sempre pronto a perdonare, accogliere e abbracciare chi ritorna a lui. Allora a cosa serve la confessione?, dite voi. Serve per darci la sicurezza che Dio ci perdona, ci accoglie e ci abbraccia. Ancora: Perch, dopo essersi confessato, uno deve soffrire in terra?. Immagino che per soffrire in terra, voi intendiate la cos detta penitenza, cio l'impegno che il confessore chiede prima di dare l'assoluzione. Quell'impegno il segno concreto che la nostra conversione autentica. Se ho rubato Dio mi perdona, ma io devo restituire il maltolto. Se ho insultato un amico, devo chiedergli scusa. Se mi sono rifiutato di aiutare i genitori, devo rimediare offrendomi di aiutarli. E perch si deve soffrire in cielo?, dite. In cielo non si soffre. Che cielo sarebbe? Penso voi vi riferiate al purgatorio. Che non una punizione, ma un'opportunit che Dio ci concede. Per vivere sempre con lui, che amore, necessario diventare compatibili con lui, liberandoci dalle scorie del nostro non-amore. Carissimi, come si ricava l'oro? Con il crogiolo, dove il fuoco libera il metallo prezioso dalle scorie, dalle schifezze, come dite voi. (don Tonino Lasconi)