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17 ATTIVISMO E CATECHESI Schede operative fotocopiabili per l’incontro di catechesi Proposte per una catechesi attiva, visiva e narrativa D isegnare, colorare, è una delle attività espressive che è bene abbiano il loro posto a catechismo. Non deve però essere un passatempo: il gesto va interiorizzato. Se facciamo disegnare «insieme» la bandiera della pace, dobbiamo guidare i ragazzi a riflettere sul tema. Primo gennaio, giornata della pace Il primo gennaio, festa liturgica di Maria, Madre di Dio, è anche la giornata mondiale della pace. Ogni anno il Papa invia un mes- saggio. Mentre scriviamo non è ancora pub- blicato. È bene che il catechista lo cerci sui giornali e brevemente lo presenti in un incon- tro prima di Natale, o anche appena riprende il catechismo dopo l’Epifania. Un valore da interiorizzare cristianamente Il tema oggi è particolarmente sentito. È perciò necessario darne ai ragazzi la visione cristiana: non ci può essere vera pace fra gli uomini senza pace con Dio; così non c’è pace senza giustizia e senza perdono; la pace deve partire dal cuore e deve cominciare a essere realizzata all’interno delle comunità in cui vi- viamo, la famiglia, la scuola, la parrocchia, il gruppo di catechismo e quello degli amici... La preghiera per la pace A catechismo si potrà invitare ogni ragazzo a scrivere una preghiera per la pace. Il cate- chista potrà eventualmente inserire le pre- ghiere ottenute in una celebrazione con testi biblici sul tema. Ecco ad esempio due pre- ghiere composte dai ragazzi. Mio Dio, ti prego di cambiare il mondo. Si sente sempre alla TV che ci sono stati dei rapimenti, dei delitti, delle rapine. E poi le guerre. E si vedono tanti morti. Signore, cambia il nostro cuore egoista, così tutte le cose brutte del mondo si cambieranno in cose belle e buone. Amen. Signore, fa’ che l’uomo capisca che si sta rovinando con le proprie mani. Fa’ cessare le guerre e scoppiare la pace. Rendi i capi di stato più coscienti. A me, dai la forza di essere più buono. Amen.

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ATTIVISMO E CATECHESI

Schede operative fotocopiabiliper l’incontro di catechesiProposteper una catechesiattiva, visivae narrativa

Disegnare, colorare,è una delle attività espressive che è beneabbiano il loro postoa catechismo. Non deve però essere un passatempo:il gesto va interiorizzato.Se facciamo disegnare «insieme» la bandiera dellapace, dobbiamo guidare iragazzi a riflettere sul tema.

Primo gennaio, giornata della pace• Il primo gennaio, festa liturgica di Maria,Madre di Dio, è anche la giornata mondialedella pace. Ogni anno il Papa invia un mes-saggio. Mentre scriviamo non è ancora pub-blicato. È bene che il catechista lo cerci suigiornali e brevemente lo presenti in un incon-tro prima di Natale, o anche appena riprendeil catechismo dopo l’Epifania.

Un valore da interiorizzare cristianamente• Il tema oggi è particolarmente sentito. Èperciò necessario darne ai ragazzi la visionecristiana: non ci può essere vera pace fra gliuomini senza pace con Dio; così non c’è pacesenza giustizia e senza perdono; la pace devepartire dal cuore e deve cominciare a essererealizzata all’interno delle comunità in cui vi-viamo, la famiglia, la scuola, la parrocchia, ilgruppo di catechismo e quello degli amici...

La preghiera per la pace

• A catechismo si potrà invitare ogni ragazzoa scrivere una preghiera per la pace. Il cate-chista potrà eventualmente inserire le pre-ghiere ottenute in una celebrazione con testibiblici sul tema. Ecco ad esempio due pre-ghiere composte dai ragazzi.■ Mio Dio, ti prego di cambiare il mondo.Si sente sempre alla TV che ci sono statidei rapimenti, dei delitti, delle rapine.E poi le guerre. E si vedono tanti morti.Signore, cambia il nostro cuore egoista,così tutte le cose brutte del mondosi cambieranno in cose belle e buone. Amen.■ Signore, fa’ che l’uomo capisca che si sta rovinando con le proprie mani.Fa’ cessare le guerre e scoppiare la pace.Rendi i capi di stato più coscienti. A me,dai la forza di essere più buono. Amen.

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• Un fatto di cronaca della scorsa estate por-ta in primo piano il senso del dono della vitasull’esempio di Gesù.

Prete muore per salvare i suoi ragazzi• Trenta luglio 2003. Don Stefano Gorzegno,44 anni, parroco di Bojano, un centro del Mo-lise, nella provincia di Campobasso, organiz-za un gita per passare una giornata al maresulla meravigliosa spiaggia di Termoli.• Una trentina di persone. Alcuni genitori. Lamaggior parte ragazzi. Questi appena arriva-ti, felici si lanciano in mare. Ma subito si tro-vano in difficoltà, trascinati al largo dalle cor-renti. Terrorizzati, invocano aiuto.• Don Stefano, abilissimo nuotatore, senzaneppure togliersi i vestiti, si tuffa in acqua euno dopo l’altro ne tira fuori sette, portandoliin salvo. Poi si accascia sfinito sulla battigia.• Prima di spirare ha la forza di chiedere:«Stanno bene i ragazzi?». «Sì, bene, moltobene, tutti salvi», lo rassicurano. Il massaggiocardiaco non serve a rianimare un cuore cheaveva già smesso di battere.• Il Presidente della Repubblica ha conferito aStefano la medaglia d’oro al valore civile.• «Per noi, hanno detto le mamme di Bojano,don Stefano è un santo, perché ha dato la suavita in cambio di quella dei nostri figli».

Chi era don Stefano?• «La sua vocazione, dice il padre, si era ma-nifestata tardi. Dopo il liceo consegue brillan-temente la laurea in giurisprudenza».• Ma invece di cominciare la carriera di av-vocato, ascolta la chiamata di Gesù a seguirloe va a Roma per studiare teologia alla Univer-sità Gregoriana e prepararsi al sacerdozio.• Divenuto sacerdote, lui veronese, sceglieper il suo ministero una diocesi povera di pre-ti. Da due anni era parroco a Bojano, dovespendeva tutto se stesso per condurre tutti aGesù, ma specialmente i ragazzi e i giovani.■ Quali sono i segni dell’autenticità della vo-cazione di don Stefano? ■ Qual è la sorgentedello slancio del cuore che giunge a dare lavita per salvare quella degli altri? ■ Perchécon il suo gesto don Stefano ha compiuto lapiù grande imitazione di Gesù?

GESÙ MUORE E RISORGE PER NOI:NON C’È AMORE PIÙ GRANDE... (p. 19)

Schede per due catechismi• Il quinto capitolo di Io sono con voi e il se-sto di Venite con me hanno lo stesso tema: laPassione, Morte, Risurrezione e Ascensionedel Signore. Proponiamo perciò le schedeoperative seguenti (p. 19; p. 21) per i due ca-techismi, da usare con i dovuti adattamenti.• La metafora visiva è quella del camminoche converge verso un centro-cuore, già uti-lizzata per l’infanzia e la vita pubblica di Ge-sù (cf Dossier di dicembre pp. 19-21).• La sequenza dei fatti evangelici della pas-sione e morte così organizzati nella gravita-zione verso un cuore, diventa una esegesi vi-siva: dice che il cammino della passione è ilcammino dell’amore, un cammino che nontermina nel nulla oscuro del sepolcro, ma nel-la vita e nello splendore della risurrezione.• «La risurrezione non è la lieta notizia di unagenerica vittoria della vita sulla morte... Lalieta notizia è la vittoria dell’amore sullamorte. Solo una vita donata vince la morte.Una vita egoisticamente trattenuta non vincela morte, ma va incontro a una seconda mor-te» (B. Maggioni). Gesù è risorto perché èvissuto ed è morto nell’amore totale (sino infondo, Gv 13,1) per il Padre e i fratelli.• Il catechista perciò, spiegando l’immagine,farà comprendere il legame (cuore-amore) trala passione e morte di Gesù e la sua risurre-zione. Una lieta notizia impegnativa, perchéimpegna a donare la vita come Gesù nelle oc-casioni ordinarie di tutti i giorni.

Il racconto degli episodi della Passione• Il primo passo è la conoscenza degli episodidella Passione. Ciò può avvenire in più modi. • Nel primo il catechista, seguendo gli episo-di rappresentati, li fa colorare uno per volta,poi li racconta mostrando in essi l’amore diGesù, per suscitare fede in lui, amore per luie l’impegno di imitarlo.• È possibile anche, partendo dai disegni, in-vitare i ragazzi a raccontare l’episodio evoca-to dal disegno. Il catechista, attraverso do-mande, li aiuta a penetrarne il significato. Lepreghiere di p. 20 sono un aiuto.

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ESPERIENZE CHE APRONO ALL’ANNUNCIO

Proposte per il quinto capitolo di Io sono con voi e per il sesto di Venite con me (pp. 18-23)

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Gesù muore e risorge per noiNon c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici

«Padre, non ciò chevoglio io, ma ciò

che vuoi tu».

«Osanna! Benedetto coluiche viene nel nomedel Signore!».

«Chici rotoleràil massodall’ingressodel sepolcro?».

«È veroche tu sei il Cristo,il Figlio di Dio?».

3

«Questo è il mio corpo...Questo è il calice del mio sangue...».

2

1

4

9

567

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«Quelloche bacerò

è lui».

«Non ha fattonulla che meriti

la morte».

«Padre,nelle tue mani

consegno la mia vita».Detto questo spirò.

«È risorto,

non è qui».

«Cro

cifig

gilo

».

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GESÙ RISORTO APPARE AI DISCEPOLIE SALE AL CIELO

L’annuncio nella sua verità• L’annuncio della Risurrezione è il cuoredell’annuncio cristiano. Bisogna far com-prendere ai ragazzi il suo vero significato.• Essi tendono a pensare che la Risurrezionesia un «tornare in vita», come fu, ad es., perLazzaro. Questi, per l’intervento di Gesù, ri-prese una vita «mortale».• Per Gesù non è così. La Risurrezione non èla rianimazione di un cadavere, ma è la vitto-ria definiva sulla morte. Gesù risorto nonmuore più, vive per sempre in Dio.• Il significato della Risurrezione è chiaritodall’Ascensione. La Risurrezione non va pen-sata come un ritorno alla vita di prima, ma co-me l’entrare in una vita nuova nella gloria delPadre. L’Ascensione non è solo un salire alPadre, ma è anche un distacco (si staccò daloro). Gesù ritira la sua presenza vivibile periniziare una nuova forma di presenza nellacomunità dei suoi discepoli.

La sequenza visiva della scheda• La scheda (p. 21) segue il racconto di Lucadelle apparizioni (Lc 24,1-53).1. Sepolcro vuoto e annuncio alle donne (Iosono con voi, p. 84; Venite con me, p. 108).2-3. Apparizione ai discepoli di Emmaus indue quadri (non richiamata dai catechismi).4. Apparizione agli undici (Io sono con voi, p.85; Venite con me, p. 109).5. Ascensione al cielo (Lc 24,50-51).• La struttura mette in luce il significato (cuo-re-amore) della Risurrezione-Ascensione diGesù come «entrare nella gloria del Padre».

Il racconto della apparizioni• La fede nella Risurrezione poggia tutta sul-la testimonianza degli apostoli. Il raccontodelle apparizioni è perciò un momento essen-ziale della catechesi sulla Risurrezione.• Il catechista, nel raccontarle sulla tracciadella scheda (cf indicazioni date per la Pas-sione, p. 18), farà risaltare la realtà della Ri-surrezione corporea (il sepolcro vuoto è unsegno). Sottolineerà poi l’identità del Risortocon il Crocifisso (il segno dei chiodi).

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La preghiera e l’impegno• Si può iniziare con la vi-gnetta. L’amore a Gesù cro-cifisso (abbraccio) rendepartecipi della sua risurre-zione (raggi).■ Quale messaggio vuolecomunicare il disegno? ■ Inquali modi un ragazzo/apuò dimostrare concreta-mente il suo amore a Gesù?

• Dopo aver «memorizzato» la sequenza deifatti della Passione, si invitano i ragazzi allapreghiera mentre hanno davanti i disegni.• Il catechista o un ragazzo legge la breve ri-flessione. Tutti rispondono con il ritornello:T. Grazie, Gesù, per il tuo amore.Aiutaci ad amare come tu hai amato.1. Gesù, tu sei entrato in Gerusalemme su un asinello come re pacifico. Tu vai incontro allatua passione con lo slancio dell’amore,disposto ad accettare qualunque sofferenzaper la nostra salvezza. T.2. Gesù, nell’Ultima Cena ci hai dato il segnodel tuo amore infinito per noi, donandoci testesso nel segno del pane spezzato. T.3. Gesù, nel Getsemani, mentre i tuoi disce-poli dormivano, tu hai pregato il Padre contutto l’amore del tuo cuore per avere la forzadi compiere la sua volontà di salvarci. T.4. Gesù, tu hai risposto con amore a Giuda, chiamandolo amico mentre ti tradiva con unbacio, consegnandoti ai tuoi nemici. T.5. Gesù, davanti a Caifa hai avuto il coraggiodi rivelare la tua identità di Figlio di Dio,sapendo che ti avrebberocondannato a morte. T.6. Pilato riconosce la tua innocenza, ma ti faflagellare e ti condanna a morte! Fino a che punto ci hai amato, Gesù. T.7. Gesù, tu sei morto per noi da vero Figlio diDio con la preghiera sulle labbra, abbando-nandoti con amore nelle mani del Padre. T.8-9. Gesù, le donne vanno al sepolcro per ren-dere onore al tuo corpo, ma lo trovano vuoto:tu non sei più lì. Dio ti ha risuscitato. T.

LA CONTEMPLAZIONE DI GESÙ CHE MUORE E RISORGE PER NOI

La preghiera apre il cuore all’impegno dell’imitazione

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Gesù risorto appare ai discepoli e sale al cieloIl cammino dalla Risurrezione di Gesù alla sua Ascensione al cielo

«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù di Nazaret, il crocifisso. È risorto, non è qui».

1

Dopo la morte di Gesù in crocedue discepoli andavano da Gerusalemme

a Emmaus. Gesù si accostòe camminava con loro...

«Restacon noiperché

si fa sera».

2

5

34

Gesù apparve inmezzo ai discepolie disse: «Pace a voi… Guardate le mie mani e i miei piedi; sono proprio

io».

Quando furono atavola Gesù preseil pane, lo spezzò

e lo diede loro.Allora si aprirono

i loro occhi e loriconobbero.

Ges

ùbe

nedis

sei suoi discepoli, si staccò da loro e salì al cielo.

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La preghiera e l’impegno• Dopo aver ascoltato l’annuncio della Risur-rezione di Gesù, compreso il suo significato e«memorizzato» il racconto delle apparizioni,si invitano i ragazzi alla preghiera mentrehanno davanti la scheda con i disegni.• Il catechista o un ragazzo legge la breve ri-flessione. Tutti rispondono con il ritornello:T. Gesù, risorto per noi, aiutaci a vivere come te da veri figli di Dio.1. Davanti al sepolcro vuoto l’Angelo di Dio,attraverso la catechista, ripete anche a noi:«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù diNazaret, il Crocifisso. È risorto, non è qui». T.2. Signore Gesù, tu hai camminato con i due discepoli di Emmaus, tristi e senza speranza. Essi non ti hanno riconosciuto,ma tu, con la tua parola, hai riscaldato il loro cuore. Riscalda anche il nostro e resta con noi per sempre. T.3. Signore Gesù, a tavola davanti ai duediscepoli tu ripeti il gesto dell’Ultima Cena:prendi il pane, dici la preghieradi benedizione, lo spezzi e lo dai loro. Proprio in quel momento, mentre spezziil pane, ti riconoscono. T.4. Signore Gesù, mentre i due discepoli di Emmaus, tornati di corsa a Gerusalemme,dicono agli apostoli che ti hanno visto vivo,tu appari in mezzo a loro e per assicurarlidella realtà della tua risurrezione, tu dici loro: «Guardate le mie mani e i miei piedi;sono proprio io! Toccatemi, guardate;un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». T.5. Signore Gesù, con la risurrezione tu non ritorni alla vita di prima, ma entri in una vita nuova nella gloria di Dio Padre. Tu seiapparso per quaranta giorni ai discepoli,poi ti sei staccato da loro e sei salito al cielo.Hai ritirato la tua presenza visibile sulla terra per iniziare una nuova forma di presenza in mezzo a coloro che credono in te. T.

DOVE SEI GESÙ RISORTO?• Con l’ascensione Gesù risorto lascia questaterra dove ha compiuto la sua missione di sal-vezza. La sua «partenza» però non significa«assenza». È invece l’inaugurazione di unapresenza diversa da quella fisica di prima, di-versa ma non meno reale.

Le nuove forme di presenza• La sua presenza è da cogliere attraverso lafede, nella parola che la annuncia, nella co-munità, nella frazione del pane, nei fratellispecialmente poveri.• Giustamente sia Io sono con voi (pp. 88-89),che Venite con me (p. 114) concludono il ca-pitolo sulla Risurrezione con il richiamo allanuove forme di presenza di Gesù.

Descrizione della scheda• Le due pagine (88-89) di Io sono con voi cisono sembrate molto efficaci. Per questo ab-biamo costruito una scheda con le parole delcatechismo e con immagini che le illustrano.■ Gesù è ascoltato da tre discepoli di ieri e treragazzi di oggi (primo disegno).■ Dietro la catechista, che legge il Vangelo,c’è la silhouette di Gesù (secondo disegno)per dire che Gesù continua a parlare in lei.■ Gesù spezza il pane, mentre il sacerdote dàla Comunione ai ragazzi (terzo disegno).

Suggerimento di utilizzazione• Suggeriamo di concludere il cammino di ca-techesi sulla Risurrezione in chiesa con unavisita a Gesù e un momento di adorazione,anche per rispondere all’invito del Papa nellaEcclesia de Eucharistia (cf primo articolo).• Nella prima parte dell’incontro il catechi-sta, distribuita la scheda, la spiega, poi condu-ce i ragazzi in chiesa. Qui crea un clima diraccoglimento. Poi si può fare un canto.C. Carissimi ragazzi, siamo davanti a Gesù.Come i discepoli di Emmaus riconobbero Gesù allo «spezzar del pane», così anche noicrediamo con ferma fede che Gesù è realmente presente nel Pane eucaristico.In profondo silenzio e con fede ascoltiamola parola di Gesù.■ I ragazzi si alternano nella lettura come èindicato nella scheda. ■ Poi si lascia un istan-te di silenzio e, se si ritiene possibile, si dàspazio alle intenzioni spontanee. ■ Il catechi-sta infine concluderà la «visita», facendo ri-petere frase per frase la preghiera che segue.C. Grazie, Gesù, perché sei sempre con noi. Aiutaci ad ascoltare con fede la tua Parola e a riceverti con amore nella Comunione.Apri i nostri occhi perché sappiamo vedertie servirti con generosità nei fratelli. Amen.