SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO ... A VOLARE.pdf · Servizio di sostegno...
-
Upload
phungduong -
Category
Documents
-
view
226 -
download
0
Transcript of SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO ... A VOLARE.pdf · Servizio di sostegno...
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Associazione Padre Pio Onlus
L’associazione Padre Pio Onlus si caratterizza già dai primi passi per
l’implementazione di servizi socio-sanitari innovativi e di grande valenza
esperienziale. L’Associazione nasce nel febbraio dell’anno 2003 per volontà di
un gruppo di cittadini al fine di attivare una serie di iniziative, esclusivamente
con finalità di solidarietà sociale. Detta attività, si svolge sul territorio della
Regione Sicilia e precisamente nella Provincia di Trapani e Palermo, con
particolare attenzione per gli anziani, i disabili, i minori, i tossicodipendenti ed
stranieri, prestando opere di volontariato presso il comune di Borgetto (PA) e
ottenendo il riconoscimento per l’iscrizione presso l’albo regionale, Assessorato
alla Famiglia ai sensi dell’art.26 della legge regionale 09/06/86 n°22.
L’Associazione ha presentato vari progetti presso enti, assessorati regionali,
Famiglia e Presidenza. Tale esperienza ha portato alla standardizzazione delle
procedure utili alla risoluzione delle problematiche dell’utenza, elaborando così
un sistema di offerta dei servizi puntuale e stabile nel tempo ma altresì flessibile,
efficace ed efficiente.
Customer Satisfaction
L’Associazione è proiettata verso un sistema di qualità centrato sulla “Customer
Satisfaction”, con un’attenzione particolare rivolta agli aspetti etici e deontologici.
L’Associazione Padre Pio ONLUS opera da anni nel settore socio assistenziale
progettando e realizzando attività di assistenza rivolte a diverse tipologie di utenza:
disabili, minori a rischio di devianza, anziani, drop-out, ecc.
La metodologia di intervento, utilizzata nelle varie progettualità realizzate, è
improntata sul lavoro di rete e alla co-gestione delle attività, e si è rivelata
fondamentale nel contrastare fenomeni di marginalità sociale.
Infatti, programmare azioni concertate tra coloro i quali si trovano ad agire nella
stessa direzione rende possibile la convergenza delle risorse, siano esse istituzionali
come informali, evitando il rischio di disperdere energie, e dà risalto ai legami
relazionali che possono costituire una risorsa positiva per l’utente.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
I nostri progetti, dunque, sono stati realizzati attraverso la collaborazione tra i servizi
Ausl ed il Comune interessato, attraverso incontri periodici, per coordinare e
pianificare azioni mirate ad offrire alternative concrete agli utenti e che non si
riducano semplicemente a prestazioni assistenzialistiche.
La co-gestione è risultata essere l’approccio fondamentale per garantire da un lato la
partecipazione e la responsabilizzazione degli utenti, dall’altro la verifica costante
delle attività e degli obiettivi prefissati. Attraverso la co-gestione di tutte le attività
dei progetti si stimola il confronto paritario e l’acquisizione di una sempre maggiore
autonomia nella gestione dei rapporti interpersonali e della vita quotidiana. Allo
stesso tempo la partecipazione diretta da parte degli utenti può essere un efficace
vaccino contro derive istituzionalizzanti, sempre in agguato quando si pensano e si
costruiscono servizi di accoglienza sociale. La co-gestione impone, infine, il il
riconoscimento pieno della soggettività, delle scelte e del diritto
all’autodeterminazione degli utenti. In questo senso ogni passo del progetto di
accoglienza, di accompagnamento, di assistenza e della gestione della vita
quotidiana, è legittimato dal consenso espresso dall’utente.
Creazione di servizi basati sulla qualità totale (qualità percepita, qualità reale e
qualità progettata) - PUBLIC UTILITYS
La nostra organizzazione si basa quindi su otto principi fondamentali:
- orientamento all’utente;
- dinamiche relazionali fondate sull’autorevolezza anziché sull’autorità;
- coinvolgimento del personale;
- approccio per processi (per piccoli passi);
- attenzione ai dati;
- miglioramento continuo (riesame e tecniche di PDCA);
- utilizzo di sistemi di gestione
- promozione e sviluppo delle partnership con enti pubblici, privato sociale,
volontariato ecc.
Le iniziative dell’Associazione
Nel corso degli anni l’Ente si è interessato di diffondere delle iniziative di
elevato carattere civico, umano e sociale, nello specifico le più significative
sono:
Anno 2003
- Attività di volontariato di assistenza domiciliare ai disabili, agli anziani, ai
minori, ai tossicodipendenti ed extracomunitari.
Anno 2004
- Servizio di trasporto (attivo tutt’oggi) per disabili e minori non accompagnati
dalla società Consorzio PAE MAS presso l’aeroporto Falcone Borsellino di
Palermo;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
- Corso in convenzione con l’ASL n°6 di Palermo di 250 allievi per la seguente
qualifica: “Pulizia e Sanificazione Ambientale” iniziato in data primo Giugno
2005;
- Progetto presso il Comune di Alcamo (Trapani) denominato “So-stare nel
conflitto” approvato dall’Assessorato alla Famiglia;
- Progetto presso il Comune di Partinico (PA) denominato “Amico Straniero”
approvato dall’Assessorato alla Famiglia rivolto agli immigrati presenti nel nostro
territorio.
Anno 2005
-Attività di cooperazione internazionale e beneficenza, con la Provincia di
Camaguey, nello Stato di Cuba. L’attività è consistita in una spedizione di
computer e materiale didattico presso le istituzioni della suddetta Provincia;
- Manifestazione per la degustazione di prodotti tipici locali, realizzata presso la
Villa comunale del Comune di Borgetto, finanziati dalla Provincia regionale di
Palermo, Assessorato Direzione attività produttive;
- Servizio di trasporto disabili e minori non accompagnati dalla società Consorzio
PAE MAS presso l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo.
Anno 2006
- Progetto “Amico straniero” relativo alla realizzazione di uno sportello
informativo per gli immigrati “Fondi indistinti delle politiche sociali quota del
6%” per la durata di un anno;
- Progetto INTEGRA…AZIONE Sportello informativo polifunzionale per
l’immigrazione dal 25/09/06 al 24/12/2006;
Anno 2007
- Progetto “Sapori Mediterranei Linea Azzurra” svolta nel Comune di Trappeto,
finanziato dall’Assessorato alla Cooperazione Caccia e Pesca;
- Avvio attività per un tirocinio formativo e di orientamento per un corso per
“Operatore addetto ai servizi alberghieri di pulizia e sanificazione ambientale”,
per n° 36 allievi come da convenzione più 4 allievi esterni a carico
dell’Associazione, da svolgere presso Azienda Ospedaliera Universitaria
Policlinico Paolo Giaccone dell’Università degli Studi di Palermo.
Anno 2009
-Progetto di Servizio Civile denominato “Nuova Generazione” area Minori per
N°24 volontari del servizio civile presso il Comune di Borgetto e Partinico.
Le scelte fondamentali dell’Associazione
Negli anni l’Associazione ha rivolto la sua attenzione alla formazione e
all’esperienza sul campo dei suoi operatori, nella consapevolezza che il sociale è un
settore con natura mutevole e giammai statica. L’analisi dei contesti di intervento, e
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
la sperimentazione degli stessi attraverso attività progettuali ha permesso la
creazione di ottime competenze nel settore. Sono state sviluppate ancora ottime
competenze nell’analisi territoriale e nella lettura dei bisogni emergenti e latenti. È
stata creata alla fine di questa analisi una banca dati contenente le informazioni
relative ad ogni ambito di intervento, cosi come di seguito riportate:
Area Handicap;
Area Minori;
Area anziani;
Area famiglie;
Area Immigrati;
Area tossicodipendenza.
Tali informazioni, vengono aggiornate periodicamente, al fine di migliorare lo
studio delle problematiche oggetto di eventuale progettazione di servizi e
implementazione di ricerche e buone prassi.
Autorizzazioni
-Iscrizione Agenzia delle Entrate;
-Iscrizione Albo Regionale previsto dall’art. 26 della Legge Regionale 09.05.1986
n°22 per l’area inabili;
-Accreditato per la progettazione e d erogazione di corsi di formazione
professionale;
-Accreditato all’albo Regionale del Servizio Civile.
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
3°
NZ04442
REGIONE SICILIA
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
INSEGNAMI A VOLARE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Assistenza
Area di intervento: disabili
Codice: A 06
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Il progetto “INSEGNAMI A VOLARE” qui presentato intende accogliere persone
con disabilità presenti nel territorio di riferimento, al fine di promuovere una
maggiore integrazione sociale e creare un tempo libero di qualità per i giovani
disabili, riducendo l’isolamento morale e materiale di cui essi sono spesso oggetto.
Negli anni l’Associazione Padre Pio Onlus ha realizzato iniziative volte
all’assistenza domiciliare dei disabili, affiancando le famiglie con attività di
accoglienza e di sostegno socio-psicologico. Inoltre, fin dall’anno 2004 l’Ente
svolge il servizio (attivo tutt’oggi) di trasporto di disabili e minori non
accompagnati dalla società Consorzio PAE MAS presso l’aeroporto Falcone
Borsellino di Palermo.
Pertanto, l’Associazione Padre Pio Onlus intende raccogliere la sua esperienza nel
campo delle attività per disabili ed investirla nel progetto “INSEGNAMI A
VOLARE” finalizzato da una parte alla promozione di una cultura del tempo libero
di qualità per i disabili, valorizzando le loro risorse attraverso la loro partecipazione
ad attività artistiche, ricreative e sportive ad alto contenuto educativo e formativo;
dall’altra il progetto ha come obiettivo specifico la crescita professionale ed umana
del volontario, alla sua acquisizione di conoscenze e competenze pratiche ed
investibili in un futuro lavorativo.
Il progetto qui presentato si inserisce nel bisogno del Distretto Socio-Sanitario 41,
in particolare del comune di Partinico e di Borgetto, in favore dei giovani disabili
presenti, in particolare l’ambito di interventi riguarda i seguenti servizi:
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Servizi di assistenza per migliorare la qualità della vita del disabile;
Servizi educativi a sostegno dell’integrazione sociale dei giovani disabili;
Servizi di accoglienza e di animazione per un “tempo libero” di qualità;
Servizio di sostegno alla genitorialità e supporto socio-pedagogico per le
famiglie.
I Volontari del Servizio Civile saranno inseriti all’interno dei Servizi afferenti
all’ambito territoriale e settoriale sopradescritto, con l’obiettivo prioritario di
potenziare ed integrare i servizi educativi e ricreativi nell’ambito della rete dei
servizi, delle realtà istituzionali, delle diverse agenzie educative e delle
associazioni del territorio. Il progetto prevede come obiettivo specifico la
crescita professionale e l’acquisizione, da parte dei volontari selezionati, di
rilevanti capacità e competenze tecnico-operative e trasversali (come si evince
negli obiettivi specifici per i volontari indicati nel box 7), le quali si riveleranno
fondamentali per conseguire in futuro successo professionale e, in particolar
modo, la personale crescita in ambito umano, civico e sociale. Il titolo del
progetto, infatti, vuole enfatizzare la possibilità di uscire dalla propria
autoreferenzialità e di costruire una relazione di cura bidirezionale, in cui vi sia
un’inversione di tendenza, non solo il destinatario sia beneficiario dell’intervento
educativo ma che sia prioritariamente il volontario ad apprendere ad andare oltre
i propri orizzonti, superando le “barriere” della propria mente e imparando a
“volare” al di là dei pregiudizi, avvicinandosi e conoscendo in prima persona
quelle realtà difficili e problematiche, come la disabilità, le quali se vissute con
spirito solidale e profondamente umano si rivelano delle esperienze significative,
ricche di amore per il prossimo.
CONTESTO TERRITORIALE DSS N. 41
L’area del Distretto Socio-Sanitario N.41, Comune Capofila Partinico, individuata
dal Decreto Presidenziale della Regione Sicilia del 04/11/02 è composta dai comuni
di: Balestrate, Borgetto, Camporeale, Giardinello, Montelepre, Partinico, San
Giuseppe Jato, San Cipirello, Trappeto. Quest’area che comprende Comuni molto
diversi, registra complessivamente una popolazione di circa 75.000 abitanti.
In tale ambito territoriale si evidenziano gli elementi tipici delle singole realtà
determinati dall’ambiente storico, culturale ed etnico e dalla conformazione
geografica in parte collinare in parte pianeggiante. Infatti, l’area può essere
suddivisa in una fascia costiera sul Golfo di Castellammare comprendente i Comuni
di Balestrate e Trappeto, la zona della piana di Partinico ed una zona collinare ove
sorgono Borgetto, Giardinello, Montelepre e più distanziati verso l’interno S.
Cipirello, S.G. Jato e Camporeale. L’area presenta delle omogeneità di carattere
sociale, economico e antropologico e si caratterizza per la presenza di strutture e
servizi sanitari e scolastici, in conseguenza alle applicazioni legislative sul
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
decentramento amministrativo. In ciascun Comune sono presenti le scuole
dell’obbligo, mentre la maggior parte delle scuole d’istruzione secondaria sono
concentrate nel Comune di Partinico, solo a Balestrate e San Cipirello sono presenti
due Istituti superiori rispettivamente l’Istituto Alberghiero e la Scuola Prof.le di
Stato per l’Agricoltura.
Partinico, inoltre, è sede d’uffici d'interesse statale (caserme di CC, G.d.F.),
d'interesse regionale (condotta agricola, sezione operativa ESA), d’Uffici Giudiziari,
dell'Ospedale di zona e dell’AUSL n°6. Per quanto riguarda quest’ultima si rileva
che alcuni servizi (Consultorio Familiare, Servizio di Neuropsichiatria Infantile e
Dipartimento di Salute Mentale) hanno attivato degli ambulatori decentrati in alcuni
Comuni, inoltre è presente il Servizio per le Tossicodipendenze (Ser.T) presso il
Comune di Montelepre. L’economia si basa, prevalentemente, ancora, su risorse
economiche derivanti dalle attività agricole, poiché l'area presenta estensioni
coltivate ad agrumeto, vigneto e uliveto, realtà, questa, che offre ancora opportunità
occupazionali. Il resto delle risorse economiche è legato all’occupazione nel
terziario, nel pubblico impiego, una piccola parte nell'imprenditoria e all’esercizio
delle libere professioni tecnico o intellettuali.
L’area è stata oggetto, negli ultimi decenni, di considerevoli trasformazioni dovute
in larga misura alla vicinanza con il capoluogo (Palermo) e al considerevole
sviluppo delle attività commerciali, fattori che hanno provocato notevoli
trasformazioni nella struttura economica. Tale sviluppo non è rimasto estraneo ad
interne contraddizioni e a limiti strutturali che ne hanno impedito il suo
completamento, e, che hanno, nonostante la loro importanza relegato, l’area in una
situazione in ogni modo marginale rispetto alla città e ad una più ampia situazione
regionale. Il vuoto creatosi nell’ambito delle attività di produzione tradizionale, è
stato in parte colmato dalle nuove attività sviluppatesi grazie alla maggiore
diffusione dell'istruzione e delle opportunità culturali, ma nonostante ciò, in molti
casi e in determinati strati sociali il vuoto è rimasto invariato, perché le risorse
umane non hanno trovato spazi di realizzazione e si sono allontanate dall'area,
creando il fenomeno delle emigrazioni e del lavoro pendolare a lunga distanza,
oppure tali risorse largamente inutilizzate, sono defluite in gravi fenomeni di
degrado sociale.
Per quanto concerne l’area disabili, i dati raccolti non provengono da una ricerca
strutturata bensì da una raccolta formale, avvenuta attraverso un’analisi della
domanda d’utenza rivolta ai servizi sociali e completata dalla somministrazione di
schede contenente indici, rilevatori di servizio rivolte ad altri enti quali: A.S.L che
interviene nella cura e nel trattamento del disagio fisico e psichico, scuola o altri enti
di Formazione, UPLMO, che svolgono un ruolo importante per l’integrazione
sociale e lavorativa delle persone portatrici di handicap.
L’assenza di un censimento e di una banca dati di riferimento, unitamente alla
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
consapevolezza che l’argomento in oggetto è tra i più delicati da trattare, ci obbliga
ad evidenziare la caratteristica esplorativa e preliminare del presente lavoro; pur
consapevoli del fatto che in ogni modo esso costituisce una valida premessa per una
più ampia e approfondita analisi del fenomeno.
Attualmente dai dati stimati, i soggetti portatori di disagio (fisico e psichico) su tutto
il distretto sono circa 6339; la maggioranza degli adulti con invalidità superiore al
75% non è inserito nel mondo del lavoro ma anzi è egli stesso sostegno economico
alla famiglia d’origine che lo accoglie in casa, grazie alle indennità da lui percepite.
La famiglia, luogo privilegiato per la cura della persona, del benessere e del
perseguimento della coesione sociale, resta ancora ad oggi, nell’immaginario
collettivo un luogo privilegiato, l’unico in grado di rispondere alle esigenze del
disabile, abituati ad affrontare l’handicap del proprio familiare come qualcosa di
privato d’intimo e sentendosi la sola e unica risposta protettiva e terapeutica in
grado di superare e gestire la situazione di crisi del proprio familiare.
Di contro, però si fa sempre più pressante l’esigenza di garantire al disabile una
maggiore sicurezza per il suo futuro sia per risposta all’interrogativo del “dopo di
noi ” ovvero di chi si prenderà cura di lui quando i genitori non ci saranno più, sia
rispetto alla sua possibilità d’integrazione, socializzazione e partecipazione alla vita
sociale della comunità. Le richieste d’intervento delle famiglie pertanto sono sia a
valenza intrafamiliare sia extrafamiliare. La Legge 104/92 e sue successive
modifiche ed integrazioni, legge quadro sull’assistenza e l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate, pone al centro dell’intervento la persona nella sua
globalità, indipendentemente dallo stato o dal tipo di handicap in cui si trova,
prendendo in considerazione la persona disabile nel suo sviluppo unitario dalla
nascita, alla famiglia, alla scuola, al lavoro, al tempo libero.
La Legge 104/92, prevede inoltre l’utilizzazione di diversi strumenti giuridici,
(Accordi di programma, Protocolli d’intesa, convenzioni ecc.) tra enti pubblici e
privati, volti a favorire il superamento della parcellizzazione degli interventi e la
sovrapposizione delle prestazioni, consentendo ai comuni di svolgere un’azione
efficace per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti disabili.
Per quanto concerne i minori disabili, l’inserimento nel mondo della scuola è da
sempre un problema difficile da affrontare; la presenza dell’insegnante di sostegno
che collabora con l’insegnante di classe è sicuramente di notevole aiuto ma spesso
l’inserimento del bambino a scuola avviene quando egli ha già un’immagine di sé
ormai erroneamente consolidata che può ripercuotersi negativamente sulla vita di
relazione scolastica; per questo motivo è opportuno facilitare l’inserimento del
bambino disabile fin dall’asilo nido, così come prevede l’art. 12 della l. 104/92.
Nell’anno 2003 sul territorio del distretto 41 sono stati attivi i seguenti servizi:
o Trasporto scolastico assistito (Comuni di: Partinico, S. Cipirrello, S. Giusepe
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Jato, Borgetto);
o Trasporto assistito per la fruizione di un servizio sociale tipo “Centro Diurno
o Centro Riabilitativo (Comuni di: Partinico, Camporeale);
o Counselling sociale per le famiglie e gli utenti disabili (Tutti i Comuni
D.41.);
o Counselling Psico-Socio-Pedagogico (Comune di Partinico);
o Centro Diurno per portatori di handicap per n°10 Utenti (Comune di
Partinico);
o Comunità Alloggio per portatori di handicap grave ai sensi della Legge
104/92 art.39.comma 2° - Servizio aperto agli utenti del D.41 per n° 4 Utenti
(Comune di Partinico);
o Attività extrascolastiche rivolte ai bambini sordi progetto d’intervento
finanziato dalla Provincia Regionale di Palermo (Comune di Partinico);
o Aiuto economico per adattamento auto e/o rimborso spese trasporto ,ecc
(Comuni di Partinico, Montelepre, Balestrate, San Giuseppe Jato);
o Assistenza Domiciliare (Comuni di Montelepre S. Cipirrello);
o Assistenza Domiciliare Integrata per portatori di handicap grave ai sensi
della Legge 104/92 art.39.comma 2°, per n° 6 Utenti (Comune di
Giardinello), per n°5 Utenti (Comune di Trappeto).
1 – Consistenza della popolazione disabile del distretto
Comune Popolazione
Legale
Tasso di Disabilità
Regione Sicilia
Popolazione
Disabile
Partinico
31.003
62,8%°
1.947
Balestrate
5.693
“
358
Trappeto
2.770
“
174
Montelepre
6.168
“
387
Borgetto
6.242
“
393
Giardinello
1.900
“
119
S. Giuseppe Jato
8.349
“
524
S. Cipirello
5.016
“
315
Camporeale
3.716
“
233
TOTALE
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
70.860 62,8%° 4.450
2 – Distribuzione delle diverse tipologie di disabilità per ogni comune del
distretto 41.
Comune Disabili
fisici
Disabili
Psichici
Disabili
sensoriali
TOTALE
Partinico
817
896
234
1.947
Balestrate
150
165
43
358
Trappeto
73
80
21
174
Montelepre
162
179
46
387
Borgetto
165
180
48
393
Giardinello
49
55
15
119
S. Giuseppe
Jato
220
242
62
524
S. Cipirello
132
145
38
315
Camporeale
97
108
28
233
TOTALE
1.865
2.050
535
4.450
Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Da quanto esposto si desume che i disabili fisici nel distretto sono presuntivamente
1.865, quelli psichici 2.050 e quelli sensoriali della vista e dell’udito sono 535,
pertanto la popolazione disabile complessiva del distretto si presume che sia di
4.450 persone. Tra loro, i disabili gravi, ai sensi della legge 104/92, si presume che
siano 579, di cui 242 disabili fisici, 270 psichici e 67 sensoriali.
Anche tra i meno disagiati la disgregazione dei rapporti sociali non può che
aggravare la patologia e le sue manifestazioni, come purtroppo ci ricordano i molti
tragici avvenimenti frequentemente resi noti dai mass-media. Anche nel nostro
Distretto sono stati numerosi, negli ultimi anni, i suicidi legati a sofferenze
psichiche, e vi è stato un caso di omicidio – suicidio. Tuttavia non esiste attualmente
nel nostro Distretto alcun intervento o programma per il reinserimento lavorativo e
l’integrazione sociale dei disabili psichici, e quindi per la prevenzione delle
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
conseguenze invalidanti delle patologie.
Appare fondamentale realizzare una programmazione e pianificazione degli obiettivi
e la definizione di interventi volti innanzitutto:
- Alla prevenzione dell’emarginazione che il disagio psichico provoca al disabile
alla sua famiglia;
- Alla valorizzazione delle capacità e abilità personali del disabile attraverso il
recupero, il rafforzamento e lo sviluppo della sua autonomia;
- Al sostegno della famiglia, nella cura e gestione del disabile.
Quanto indicato per garantire una rete di servizi dedicata specificatamente a coloro
che vivono in situazione di disagio psichico favorendo contestualmente l’accesso
anche a tutti i servizi presenti nel territorio.
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 14 della L. 328/00 le misure di intervento
per i disabili fisici e psichici dovrebbero riguardare:
- Creazione e/o potenziamento e/o mantenimento dei servizi di accoglienza a
carattere residenziale (Comunità Alloggio – Gruppi Appartamento);
- Interventi volti a favorire l’autonomia e autodeterminazione del disabile
psichico e fisico attraverso forme di lavoro protetto, anche secondo il
modello “borse lavoro” (tipo di intervento già sperimentato in passato con
ottimi risultati) che permettano al disabile una maggiore integrazione sociale
e/o il mantenimento del disabile nel proprio ambiente di vita;
- Interventi a sostegno delle famiglie che mantengono al loro interno un
disabile psichico anche attraverso “operatori di appoggio” che sollevino la
famiglia dal carico totale del disabile e operino per potenziare le capacita
residuali dello stesso, la sua autonomia di base, la sua capacità comunicativa,
le sue relazioni interpersonali, permettendo all’utente stesso di “gestire” la
sua via in maniera più autonoma;
- Potenziamento o creazione di un Centro Diurno ricreativo in ogni Comune;
- Potenziamento o istituzione del servizio di trasporto sia per minori che per
adulti verso strutture residenziali, centri di riabilitazione, istituzioni
scolastiche, centri di culto, etc.;
- Istituzione e/o potenziamento di un servizio assistenza domiciliare;
- Azioni di supporto alle famiglie che facciano fronte a situazioni di
emergenza temporanea attraverso soluzioni residenziali e/o di assistenza
temporanea;
- Assistenza economica per P.D.H. volta a superare difficoltà economiche e
sociali;
- Istituzione di un centro socio sanitario polivalente (riabilitativo, logopedico,
ricreativo) sovracomunale, per rispondere agli utenti e alle loro famiglie che
esprimono il bisogno di poter usufruire di un centro in cui potere tenere
occupati i propri familiare affetti da disagio psichico e/o motorio. La
mancanza di tale tipo di servizio ha incrementato lo sviluppo di varie forme
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
depressive che colpiscono molti di questi giovani disabili costretti a
trascorrere il loro tempo tra le mura domestiche;
- Istituzione dell’Ufficio di Segretariato Sociale a valenza sovracomunale e
contestuale gruppo di osservazione e rilevamento dei tassi di disabilità e del
disagio sociale nel territorio distrettuale, per un’adeguata programmazione
dei servizi e un aggiornato monitoraggio dei bisogni e delle risorse presenti
con contestuale creazione di una banca dati.
FONTE:Relazione sociale, Legge 328/00, Distretto Socio-Sanitario n. 41, Sicilia
L’analisi dell’offerta e dei servizi rivolti ai disabili nei territori presi in esame sono
prevalentemente volte a problematiche quali l’assistenza sanitaria, la
riabilitazione e l’inserimento scolastico, mentre vi è carenza di strutture
extrascolastiche di carattere ludico/ricreativo dedicati all’organizzazione di
attività per il tempo libero di “qualità”.
I dati raccolti testimoniano che è scarsa la presenza sul territorio di offerte per un
tempo libero di qualità. A tal proposito, il progetto si inserisce sul bisogno di creare
opportunità sportive e ricreative, che riteniamo fondamentali strumenti di
socializzazione, di integrazione e di sviluppo della personalità in tutte le sue
dimensioni: cognitiva, affettiva e comportamentale.
Bisogna non trascurare la dimensione relazionale, per cui è necessario che si
rendano disponibili spazi e tempi a misura di tutti, che si prevedano delle autentiche
modalità di incontro tra la collettività e i gruppi associativi, dove il ragazzo disabile
possa confrontarsi con altre persone e dove queste ultime possano riconoscerne la
ricchezza e l’originalità del suo essere.
È pur vero che si sta diffondendo una certa cultura attenta ai bisogni del disabile, ma
è comunque necessario rafforzare tale consapevolezza e diffondere ad ampio raggio
la cultura della cura, che implica una relazionalità empatica volta non alla
guarigione del soggetto, infatti aiutare, curare qualcuno non significa tanto alleviare
un dolore o sconfiggere una malattia, ma è quel tentativo di comprendere il senso
esistenziale di un’emergenza, di una sofferenza. Questo processo porta a considerare
l’utente quale persona: significa conferire dignità umana e riconoscimento sociale,
quest’ultimo indispensabile per una sana costruzione del sé.
Il progetto si inserisce in questa cultura ed in questi valori; agisce attraverso percorsi
personalizzati concordati con l’interessato e con la famiglia, intervenendo con
attività ed occasioni nelle quali le persone disabili possano essere partecipi e
protagoniste. Infatti, la progressiva limitazione dell’autonomia fisica e psichica, la
scarsa partecipazione alla vita comunitaria e il conseguente isolamento, rende
necessario potenziare le iniziative di sostegno ai disabili, per favorirne la qualità
della vita e una reale integrazione sociale.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
I partner progettuali sono i seguenti:
FASE 1 “AVVICINAMENTO, SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE
ATTIVITÀ PROGETTUALI”:
Gli Sportelli Multifunzionali E.N.F.A.G.A. si occuperanno di realizzare attività di
avvicinamento, promozione e sensibilizzazione sulla mission del progetto, attraverso
le risorse umane operanti presso lo stesso Ente (Orientatori, Assistenti Sociali,
Animatori, ecc.), contribuendo inoltre nel predisporre materiale pubblicitario ed
inviare e-mail informative, così come previsto nel box 24.
FASE 2 “REALIZZAZIONE ATTIVITÀ PROGETTUALI”:
L’Ente partner “Nido d’Argento” metterà a disposizione le risorse strumentali
(attrezzature per le attività ludico ricreative), e risorse umane (operatori
dell’associazione coinvolti nella realizzazione delle attività laboratoriali delle azioni
“Giù le maschere” e “DanzAbili”, affiancati ai volontari) al fine di realizzare le
attività coerenti con l’obiettivo progettuale, così come indicato nel box 24.
L’Ente partner Computer e Co (profit) contribuirà alla realizzazione del progetto
grazie all’applicazione di uno sconto sul materiale di consumo da utilizzare per la
realizzazione di tutte le attività previste, e inoltre la stessa azienda ha previsto uno
sconto del 5% per l’acquisto di materiale didattico e cancelleria, per i minori
coinvolti nel progetto al fine di agevolare le attività di sostegno scolastico in quei
casi in cui la famiglia si trova in uno stato di indigenza, (così come indicato nel box
24).
Destinatari del progetto
I destinatari del progetto sono giovani disabili, residenti nei comuni di Borgetto e di
Partinico, a cui è offerto:
sostegno alla famiglia aiutandola negli interventi di assistenza diretta alla
persona in difficoltà;
sostegno ed accoglienza attraverso percorsi educativi personalizzati;
sostegno ed accompagnamento alle iniziative per il tempo libero di qualità;
supporto psico-pedagogico per le famiglie con difficoltà.
Target group
Il target group del progetto è rappresentato da:
15 giovani disabili e le famiglie residenti nel comune di Partinico e Borgetto.
Beneficiari indiretti del progetto
- Famiglie o tutori dei disabili coinvolti nel progetto;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
- Istituzioni pubbliche e private che operano nell’ambito dei disabili e in sinergia
con i nuclei familiari del territorio (scuole, parrocchie, ASL, ecc.);
- Comunità di appartenenza dei disabili beneficiari del progetto.
Cause del problema
- Scarsità di luoghi di socializzazione rivolti a persone diversamente abili;
- Inadeguati programmi di integrazione e promozione sociale;
- Servizi di tipo assistenzialistico e non di reale integrazione della persona;
- Mancanza di programmi di supporto psico-pedagogico per le famiglie con disabili;
- Carenza di una rete di sostegno alla genitorialità.
7) Obiettivi del progetto:
PREMESSA
Dalla lettura delle relazioni sociali sopra riportate, è emerso che i servizi per i giovani
disabili, presenti nei contesti territoriali considerati, non riescono a supplire le
necessità della domanda sociale in maniera esaustiva. Il progetto “Insegnami a
volare” propone di intervenire in merito alla domanda sociale di costituire e
sviluppare dei centri aggregativi per disabili, incoraggiando la socializzazione e il
confronto fondamentali per lo sviluppo armonico e positivo dell’intera persona. A tal
proposito consideriamo funzionale ed educativo permettere ai giovani che scelgono
di svolgere il Servizio Civile di osservare da vicino la problematica della disabilità,
sia per sconfiggere lo spauracchio della diversità sia per offrire loro uno strumento di
crescita personale, di promozione delle cittadinanza attiva e della solidarietà.
Pertanto, l’Ente si pone l’obiettivo prioritario di fornire ai giovani volontari
un’opportunità formativa unica nel suo genere, progettata fin da subito come
strumento di crescita personale, come momento di educazione e promozione
della cittadinanza attiva, della solidarietà e del volontariato; e che fornirà
strumenti e competenze professionali spendibili successivamente nel mondo del
lavoro. Dunque, il progetto qui presentato si prefigge come finalità principale e
prioritaria la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei volontari,
così come previsto dall’art.1, lettera e), Legge 6 marzo 2001, n.64.
In particolare, il progetto mira a favorire la partecipazione al Servizio Civile di
giovani con minori opportunità (bassa scolarizzazione; minori opportunità socio-
culturali; disabilità compatibili con le attività previste dal progetto; reinserimento
post-affido ai Servizi Sociali; migranti di seconda generazione con cittadinanza
italiana), infatti, all’interno del progetto saranno realizzate attività compatibili con le
competenze e le capacità residue dei singoli volontari utili a favorire la crescita
culturale e sociale di tali soggetti. In questa prospettiva, in accordo con la lettura del
contesto territoriale considerato, si vuole puntare sulla formazione della coscienza del
cittadino attivo, intesa come educazione volta all’autoformazione della persona che
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
impara a “diventare cittadino”. In questo percorso, la percezione di sé risulta essere
fondamentale poiché contribuisce al senso di self efficacy e al ruolo che si assume
nella partecipazione al proprio territorio urbano. Di fatti, un cittadino si definisce
attraverso la solidarietà e la responsabilità in rapporto alla sua patria, intesa in modo
più vasto e profondo. In tal senso, l’esperienza del volontario in servizio civile
costituisce un momento irripetibile di riflessione costruttiva per quanto concerne
determinate problematiche sociali, familiari e giovanili, e conferisce ai volontari con
minori opportunità determinate conoscenze, competenze tecnico-professionali e,
non meno importanti, competenze trasversali, che consentiranno loro innanzitutto di
ampliare e variegare il proprio bagaglio culturale e professionale e diventare risorsa
spendibile nel sempre più selettivo mondo lavorativo. I giovani che saranno
impegnati nel servizio civile, saranno portati a riflettere sulla propria esperienza di
vita e sulle proprie prospettive future e a confrontarsi con realtà di disagio ed
esclusione, acquisendo abilità e competenze socio-assistenziali. A tal proposito, fra
gli obiettivi prioritari dell’Associazione Padre Pio Onlus vi è la formazione
realizzata attraverso percorsi formativi atti a produrre cambiamenti negli
atteggiamenti e nei comportamenti delle persone, affinché possano sperimentare il
passaggio dall’essere semplici consumatori di servizi a produttori di risorse per
l’ambiente territoriale circostante.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO
OBIETTIVI GENERALI
Gli obiettivi generali di questo progetto sono:
Promuovere l’integrazione sociale dei giovani disabili;
Sostenere le richieste d’aiuto e di assistenza da parte delle famiglie;
Favorire lo sviluppo di relazioni umane significative tra la persona in
difficoltà e la comunità più ampia;
Tutelare e promuovere il benessere psicofisico del disabile, superando ogni
forma di emarginazione sociale;
Promuovere attività volte all’integrazione scolastica per i ragazzi disabili
coinvolti che frequentano la scuola;
Promuovere attività di tempo libero di qualità per il giovane;
Consentire forme di aggregazione e di incontro tra giovani disabili e
normodotati;
Favorire la crescita nella collettività la cultura della solidarietà e della difesa
dei diritti sociali, nell’ottica della cittadinanza attiva;
Favorire interventi diretti alla creazione di una cultura della riduzione
dell’Handicap, in generale delle diversità e delle “solitudini”;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Fornire strumenti, spazi e risorse utili alla promozione del benessere dei
disabili, attraverso il “saper fare ed il sentirsi utili” migliorando la loro
autonomia ed indipendenza.
OBIETTIVI SPECIFICI RISPETTO AL SERVIZIO
OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORI DI
RISULTATO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
Presa in carico dei disabili N. effettivo di
inserimenti effettuati
per l’intera durata del
progetto
Registri presenze
Sviluppare il lavoro di rete N. incontri effettuati
con servizi territoriali
che a vario titolo si
occupano di disabili
Relazioni
volontari/OLP
Accrescimento della conoscenza del
contesto in cui vivono le famiglie e
i disabili destinatari dell’intervento;
N. famiglie con
disabili contattate/ N.
famiglie totale
Check list compiti e
funzioni genitoriali
incapacità gestione
del problema
Sviluppare l’affettività, la
socializzazione e il coinvolgimento
tra i disabili attraverso la
partecipazione delle attività
proposte
N. disabili che
partecipano alle
attività/N. totale
disabili % presi in
carico
Diario di Bordo
volontari
Sviluppare momenti di conoscenza
e scambio per valorizzare l’unicità e
le specificità di ogni persona
N. Partecipazione
incontri tematici
N. Partecipazione
Schede di
partecipazione
Migliorare la qualità dei servizi
dedicati ai disabili in vista di un
tempo libero di qualità
N. disabili che
partecipano alle
attività/Numero
attività realizzate
Schede di
partecipazione;
Diario di bordo
volontari
Aumentare le capacità genitoriali e
le abilità di adattamento delle
famiglie nel percorso di crescita dei
figli
N. di famiglie
coinvolte – N. di
persone che
accedono alle attività
proposte
Schede di
partecipazione;
Potenziamento delle abilità e
capacità residue di ogni disabile,
della sua autonomia e indipendenza
utilizzo indicatori
relativi alle
autonomie di base,
Scheda di
osservazione
(somministrazione
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
superiori e relazionali trimestrale e
comparazione
risultati)
Miglioramento del rendimento
scolastico dei ragazzi disabili
coinvolti che frequentano la scuola
Risultati scolastici
conseguiti al primo
semestre confrontati
con quelli conclusivi
N. totale alunni
promossi
Comparazione dei
risultati ottenuti
nell’anno scolastico
OBIETTIVI GENERALI VERSO I VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE
Si intende offrire ai volontari del SCN un percorso formativo, che permetta loro di:
Consentire di svolgere le diverse attività previste, in modo tale da ottenere, al
termine del servizio, un valido bagaglio di esperienze sia da un punto di vista
etico e civico, che da un punto di vista tecnico-operativo;
Favorire l’acquisizione di elementi di conoscenza e competenza necessari allo
svolgimento del servizio e utili per la crescita umana sia a livello personale
che a livello sociale.;
Compiere un’esperienza significativa di conoscenza, sperimentazione,
scambio, educazione e formazione ai valori della solidarietà, della
nonviolenza, della promozione umana e integrazione sociale, della cultura del
lavoro;
Dare al giovane un’opportunità di valutare le proprie potenzialità affinché
l’esperienza del servizio civile sia per essi uno strumento di partecipazione
attiva, trasformandoli da semplici consumatori a produttori di risorse per la
società;
Dare ai volontari la possibilità di fare esperienze utili per un futuro
inserimento nel mondo del lavoro, acquisire competenze professionali e
norme comportamentali spendibili nel mondo lavorativo;
Promuovere processi educativi che rafforzano i concetti di valore di sé e degli
altri, della cultura della pace, della nonviolenza e della solidarietà, in accordo
con i principi della L. 64/2001;
Aumentare la consapevolezza e il possesso individuale e collettivo di valori in
relazione ai diritti di ciascuno, al rispetto della propria storia e alla
costruzione di quella comune;
Riconoscere e successivamente rispondere alle domande di cura, di sviluppo e
di promozione del benessere per ciascuna persona portatrice di disabilità, del
suo bisogno di autonomia e autoefficacia;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Acquisire conoscenze e competenze sul campo relativamente alla
professionalità nuova di “mediatore-facilitatore” sociale, di alto valore civico
e sociale e che costituisce un importante patrimonio professionale ben
“spendibile” nel mercato del lavoro;
Consentire l’interiorizzazione di conoscenze ed esperienze che conducano al
confronto e all’interazione fra diversi;
Favorire l’acquisizione di un atteggiamento solidale verso le altre persone ed
in particolare nei confronti di quelle in difficoltà;
Sviluppare esperienze di relazione di aiuto, di supporto e di organizzazione
soddisfacente tra i bisogni dei cittadini con disabilità e il mondo del lavoro,
contribuendo a costruire e rafforzare una sensibilità civica e sociale coerente
con i principi istitutivi del servizio civile.
OBIETTIVI SPECIFICI DA RAGGIUNGERE DAI VOLONTARI IN
SERVIZIO:
OBIETTIVI
SPECIFICI
INDICATORI DI RISULTATO STRUMENTI DI
MISURAZIONE
Far vivere ai volontari
un’importante
opportunità formativa,
non solo utile alla
fornitura di strumenti
spendibili
successivamente nel
mondo del lavoro, ma
progettata fin da
subito come momento
di orientamento alla
crescita, educazione
alla cittadinanza attiva
ed alla solidarietà;
Valutazione positiva dell’esperienza di
Servizio Civile Nazionale (customer
satisfaction).
1.Questionario customer
satisfaction;
2.Questionario
soddisfazione e
valutazione
dell’Esperienza del
Servizio Civile Nazionale;
Far acquisire
competenze socio-
relazionali, educative,
culturali e
professionali da
spendere nel futuro e
all’interno della
comunità di
appartenenza;
Far prendere
Acquisire:
CONOSCENZE (SAPERE):
- apprendere nel contesto della
formazione specifica gli elementi
fondamentali per relazionarsi
positivamente con i bambini e i giovani
disabili e normodotati in attività rivolte
alla promozione delle capacità di
apprendimento e di orientamento;
- conoscere attraverso la formazione
specifica le principali tecniche educative
ed animative in materia;
- nozioni di pronto intervento, diritti e
1.Bilancio d’esperienza;
Scheda mensile di
monitoraggio;
2.Scheda di monitoraggio
a cura del responsabile di
monitoraggio.
3.Questionari di
valutazione dell’attività
formativa.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
consapevolezza delle
proprie modalità
espressive, attraverso
forme comunicative
non esclusivamente
linguistiche
(linguaggio verbale e
non verbale,
prossemica).
tutela dell’infanzia e delle disabilità;
- Caratteristiche dei sistemi scolastici ed
educativi;
- Elementi di normativa di riferimento
sulla responsabilità civile e penale
dell’operatore e sulla sicurezza dei
luoghi di lavoro.
COMPETENZE TECNICO
PROFESSIONALI (SAPER FARE):
- analizzare i bisogni e le richieste implicite
ed esplicite del minore disabile e delle
famiglie, sperimentando metodi e tecniche
educative in relazione ad essi;
- analizzare le risorse attivabili all’interno
della famiglia;
- costruzione e conduzione di positive
relazioni e comunicazione sia con i minori
coinvolti che con la famiglia di
appartenenza;
- collaborare con gli operatori nella ricerca,
strutturazione e realizzazione di nuove
attività;
- imparare ad osservare e collegare le risorse
presenti sul territorio
COMPETENZE TRASVERSALI (SAPER
ESSERE):
- Acquisizione di metacompetenze individuali
quali: ascolto attivo, autoefficacia,
autostima, problem solving, di
comunicazione e di relazione interpersonale,
di flessibilità organizzativa,di orientamento
al raggiungimento degli obiettivi personali e
di gruppo, di lavoro in équipe;
- Riconoscimento di un ruolo personale
efficace nel contribuire ad abbattere , i
pregiudizi, le ingiustizie e le disuguaglianze
sociali, comprendendo il passaggio dal
concetto di democrazia formale a
democrazia sostanziale e partecipata;
-Capacità di costruzione di rapporti
interpersonali: abilità sociali
-Capacità decisionali e di iniziativa
-Capacità di problem solving,di pensiero
analitico e creativo;
-Capacità di orientamento al servizio.
Questionario di
soddisfazione e di
valutazione dell’attività
formativa.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
OBIETTIVI EDUCATIVI VERSO I GIOVANI CHE PARTECIPANO AL
PROGETTO
1. Promozione di percorsi volti alla sperimentazione della cittadinanza attiva e
del protagonismo sociale, nelle relazioni e nei loro ambienti di convivenza.
L’educazione alla cittadinanza attiva è strettamente correlata all’educazione alla
democrazia. L’esser cittadino dovrebbe attivare il pensiero critico e analitico, in
modo tale che da semplice consumatore di politiche pubbliche ne diventi costruttore.
Per far sì che questo sia possibile è necessario che nell’esercizio della democrazia sia
enfatizzato il processo deliberativo, il quale presuppone che per prendere decisioni
collettive bisogna attenersi rigorosamente a due regole: che tutti partecipino
direttamente o indirettamente e che la decisione venga presa dopo una libera
discussione a maggioranza. La concezione procedurale tende a massimizzare il
consenso e minimizzare la violenza, focalizzando l’attenzione sulle regole che
permettono di prendere decisioni per la collettività. In questa prospettiva, il
volontario durante l’anno di servizio civile si confronterà con modalità di
organizzazione di gruppi di lavoro e gestione del conflitto tra operatori e volontari,
intesa come attività di cooperazione basata sull’ascolto, permettendo loro si essere
protagonisti attivi nella quotidianità del territorio in cui vivono.
2. Attuazione di programmi di sviluppo delle competenze professionali dei
volontari coinvolti, conferendo loro una buona capacità decisionale sul proprio
progetto di vita e aiutandoli in tal senso ad arricchire il portfolio di conoscenze,
competenze tecniche-operative e competenze trasversali.
Il fine di tale strategia è quello di ridurre la discrepanza tra aspirazioni e aspettative,
in quanto la prima rappresenta la meta ideale che ognuno dovrebbe sforzarsi di
raggiungere, mentre la seconda è ciò che l’individuo pensa di potere realmente
raggiungere. In questa prospettiva, la tesi è che l’alta discrepanza tra aspirazioni e
aspettative conduce a un senso di frustrazione, che può portare in alcuni casi ad
adottare una condotta criminale. Dunque, l’azione principale è quella di individuare
ed attivare le risorse interne del volontario e potenziare i mezzi a lui disponibili,
affinché possa raggiungere le mete professionali e personali prefissatesi,
sperimentando le proprie capacità di Self Efficacy. A questo proposito, l’Ente partner
E.N.F.A.G.A. rilascerà a tutti i volontari che ne fanno richiesta una certificazione
delle competenze, per gli usi consentiti dalla legge, acquisite con l’esperienza di
servizio civile attraverso il portfolio delle competenze, da allegare al curriculum per
l’incontro domanda-offerta di lavoro, (come specificato nel box 28).
1. Realizzazione di attività volte alla maturazione di un pensiero critico nei
confronti delle disparità e delle ingiustizie sociali, in particolare nei confronti
degli abusi di potere e delle diverse forme di prevaricazione.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Al fine di favorire lo sviluppo di tali abilità, il progetto prevede determinate azioni
che tendano alla valorizzazione della pacifica convivenza e del rispetto altrui.
Attraverso specifici gruppi di riflessione saranno inoltre affrontate le tematiche del
conflitto e dell’abuso del potere, in modo da favorire lo sviluppo di una mentalità di
cooperazione e della scoperta dei vari tipi di leadership, dalla più funzionale alla più
disfunzionale. Tutto ciò nell’ottica di promuovere il principio della legalità e della
democrazia, concetti che non possono sussistere separatamente senza entrare in una
logica contraddizione. Pertanto, il progetto verterà verso un’educazione alla
democrazia, ovvero quell’insieme di attività volte a trasferire ai cittadini le
motivazioni e le conoscenze necessarie a essere parte di questo processo.
OBIETTIVI SPECIFICI DI ANIMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA
COMUNITÀ
La fase iniziale del progetto è rappresentata dall’azione di sensibilizzazione degli
adulti di riferimento, con l’obiettivo di realizzare un loro coinvolgimento attivo e di
sostegno. Questa fase mira a favorire l’emergere di una cultura della solidarietà
affinché la comunità stessa sia stimolata nel gestire iniziative volte a costruire un
tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutti, in particolare nei confronti
di coloro che versano in condizioni di disabilità, di disagio e di povertà morale o/e
materiale. In questo senso, si vogliono promuovere azioni di presa di coscienza e
conoscenza delle proprie dinamiche interne, della realtà socio-territoriale, del
contesto culturale e dei valori, identificando le diversità e la molteplicità come una
ricchezza da difendere e salvaguardare. Infine, ma non ultima per importanza, si
vuole stimolare il lavoro di rete tra tutte le parti che la compongono e in maniera
principale, tra i soggetti attivi in campo sociale, pubblici e privati. Inoltre, il
progetto prevede (in fase in itinere ed ex post, come si evince dal box 17) dei
momenti di socializzazione tra i volontari in servizio civile e altri giovani, in
modo da diffondere le esperienze che hanno vissuto durante l’anno di servizio
civile e dunque sensibilizzare, sia la comunità più ampia che i giovani interessati
ad intraprendere questo servizio, verso le tematiche e problematiche incontrate.
In particolare, saranno organizzati degli incontri nei maggiori centri culturali e
aggregativi dei contesti territoriali coinvolti, come parrocchie, oratori e scuole.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
PREMESSA
Il progetto “Insegnami a volare” qui presentato rappresenta uno strumento
fondamentale di prevenzione, di integrazione e di assistenza verso la persona
disabile. Spesso l’ambiente circostante limita le possibilità di indipendenza del
giovane disabile e talvolta riduce i canali di socializzazione, comportando l’aumento
dell’isolamento psicologico, oltre che sociale. L’obiettivo prioritario che l’Ente
intende assumersi è dunque quello di valorizzare momenti di incontro e di confronto
tra i giovani disabili, offrendo loro opportunità di crescita e sviluppo della
personalità. Saranno a tal proposito incentivate attività che stimolino la creatività e
le naturali inclinazioni dei ragazzi, attuando percorsi educativi personalizzati volti
alla scoperta dell’eccellenza di ciascuno. Al centro di questa teoria
dell’apprendimento sta l’educando che impara a muoversi con sempre maggiore
consapevolezza e autonomia, costruendo relazioni positive con i suoi coetanei e con
gli adulti nei diversi ambienti che frequenta e nelle situazioni in cui si trova a vivere.
Lo studioso che ha elaborato questa teoria è Garcìa Hoz, secondo il quale
personalizzare vuol dire ottenere che ogni giovane cresca in accordo con ciò che
egli è, ovvero una persona da valorizzare perché raggiunga l’eccellenza che gli è
propria. Tale visione si discosta dall’approccio individualizzato, che presuppone
obiettivi comuni a tutti e un apprendimento gestito essenzialmente dall’educatore.
Secondo l’approccio personalizzato, invece, si parte dal presupposto che esistono
diversi “tipi di eccellenza” e che ogni uomo può essere eccezionale in qualcosa se
incontra un educatore che crede in lui e che gli lascia un margine di autogestione.
Il volontario deve essere in grado di trasmettere al giovane educando che
l’eccellenza non dipende esclusivamente dai risultati raggiunti, ma piuttosto da
come ognuno è stato in grado di esigere da se stesso di raggiungere al massimo
grado ciò di cui è capace. Inoltre, il volontario acquisirà a sua volta la capacità di
sostenere ogni singola attitudine del giovane disabile, individuando la sua eccellenza
personale e incoraggiandolo a perseguire i suoi autentici interessi. Al fine di
raggiungere tali obiettivi specifici è auspicabile l’uso delle moderne Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione, sia perché è stato dimostrato che questi
strumenti contribuiscono ad accrescere la motivazione dei giovani, sia perché hanno
un’interfaccia interattiva che permette l’accessibilità a tutti, superando qualsiasi tipo
di “barriera architettonica e mentale”. A tal proposito, si propone il coinvolgimento
dei genitori in percorsi di approfondimento educativo, finalizzate ad attivare il
protagonismo familiare che rappresenta una risposta al disagio sociale, in quanto
consente di generare benessere non solo per le famiglie stesse, ma per l’intera
comunità favorendo la crescita della coesione sociale. Elemento qualificante del
progetto è quindi quello di costruire flussi comunicativi e relazionali all’interno
della comunità territoriale per incentivare e sostenere maggiori opportunità per i
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
minori disabili e le famiglie residenti nel territorio, in un’ottica autenticamente
promozionale dei diritti umani e di integrazione tra le risorse formali e informali
della comunità medesima.
Portata a conoscenza nei territori quella che è l’organizzazione del progetto
“Insegnami a volare” e tutte le informazioni utili per l’accesso allo stesso, si potrà
procedere, previa organizzazione delle attività e del personale, a dare l’avvio alle
attività di accoglienza dell’utenza.
Il centro sarà aperto nei seguenti orari: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore
14.00 alle 20.00. Nelle ore pomeridiane inoltre verranno svolte le attività
laboratoriali, ricreative, preventive ecc., proposte e realizzate dal gruppo degli
operatori e dai volontari del progetto.
Descrizione dei piani di attuazione
1°FASE: Formazione, inserimento e la conoscenza del contesto
2°FASE: Affiancamento, instaurarsi delle relazioni con gli utenti
3°FASE: Raggiungimento della piena operatività nello svolgimento delle
attività
4°FASE: Raccolta dell’esperienza e verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Di seguito si riporta il CRONOGRAMMA delle attività diviso per fasi:
mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
1°Fase
Formazione, inserimento e la
conoscenza del contesto
2° Fase
Affiancamento, instaurarsi delle
relazioni con gli utenti
1. Sportello di accoglienza e ascolto
per le famiglie
2. Laboratorio CartaBianca
3. Cyberspace
4. Giù le maschere
5. Alleniamo i cinque sensi
6.DanzAbili
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
7. Il sapere di Socrate
3° Fase
Raggiungimento della piena
operatività e dose di autonomia
nello svolgimento delle attività
4° Fase
Raccolta dell’esperienza e verifica
del raggiungimento degli obiettivi.
Fase 1 - La fase iniziale verterà sulla formazione, l’inserimento e la conoscenza
del contesto specifico.
Nei primi mesi il volontario dovrà: familiarizzare con le strutture in cui svolgerà le
sue attività; iniziare a conoscere gli utenti e i referenti.
Settimanalmente è previsto - presso la sede progettuale dell’Associazione Padre Pio
Onlus - un incontro di formulazione delle attività, coordinamento delle medesime
nelle varie scuole, confronto e revisione delle esperienze in atto, al fine di fornire un
supporto costante e continuo all’operato dei volontari.
Per quanto riguarda la formazione dei volontari nel primo periodo tutti i giovani in
servizio civile saranno inseriti nel percorso di formazione generale e specifica
descritto nei punti successivi; questo momento, così come il percorso di tutoraggio,
diverrà occasione privilegiata di “conoscenza e confronto” tra i giovani in Servizio
Civile Nazionale operanti in diverse realtà del volontariato.
Successivamente entreranno in servizio presso le sedi prescelte, dove verranno
accolti dall’operatore locale di progetto che si farà carico di “inserirli” nell’Ente
attraverso una specifica formazione. Le specifiche capacità e competenze dei giovani
in servizio civile, così come il loro entusiasmo e la loro voglia di “formazione”, sarà
l’occasione per far crescere l’associazione sulla quantità e qualità delle relazioni, dei
servizi e delle proposte educative.
Fase 2 - Affiancamento, instaurarsi delle relazioni con gli utenti (per ogni sede
di attuazione del progetto)
A partire dal secondo mese, i volontari saranno inseriti nelle sedi loro assegnate e
subito dopo approfondiranno sia la conoscenza degli utenti sia le modalità di
relazione con i medesimi, attraverso l’analisi delle problematiche specifiche ad essi
relative. In ogni sede di attuazione progetto viene nominata la figura di un
“volontario coordinatore” che costituisce l’interfaccia fra i volontari del servizio
civile e le figure preposte alla loro gestione. L’OLP sosterrà il percorso di crescita
individuale e professionale nello svolgimento delle proprie attività da parte dei
volontari, trasferendo le proprie competenze fino a renderli autonomi nella
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
esecuzione dei loro compiti e, insieme al coordinatore delle attività, aiuteranno il
giovane a capire e valutare l’apporto dato in termini di raggiungimento degli
obiettivi, le conoscenze e le abilità dimostrate e sarà attento a prevenire e
fronteggiare eventuali difficoltà, per non compromettere la riuscita del progetto.
I volontari affiancheranno il coordinatore delle attività del progetto, in modo tale da
conoscere sia le metodologie che gli strumenti utilizzati nelle diverse attività rivolte
ai minori, al fine di poter elaborare le conoscenze maturate in sede formativa, e
successivamente utilizzandole per instaurare rapporti amicali con i minori. L’affiancamento permette di potenziare e/o mantenere l’autonomia in modo più
efficace. La fase dell’inserimento da parte dei destinatari del progetto è
particolarmente delicata, poiché porta con sé ansie e timori. Per questo l’equipe e il
volontario utilizzeranno strategie che rispettino tempi emozioni e ruoli, cercando
soprattutto di sostenere gli utenti ad integrarsi nel contesto attraverso la
comunicazione chiara ed efficiente. In questa fase è molto importante avere la
possibilità di utilizzare la stanza dei giochi, che svolge la funzione di spazio di
incontro dove la presenza del volontario può contribuire a creare un clima ludico e
di accoglienza positiva.
Fase 3 – Raggiungimento della piena operatività e dose di autonomia nello
svolgimento delle attività (per ogni sede di attuazione del progetto)
A partire dal terzo mese il volontario si occuperà delle attività che rispondono alle
esigenze educative dei disabili e delle famiglie coinvolte:
1. Sportello di accoglienza e ascolto per le famiglie
2. Laboratorio CartaBianca
3. Cyberspace
4. Giù le maschere
5. Alleniamo i cinque sensi
6. DanzAbili
7. Il sapere di Socrate
1. Sportello di accoglienza e ascolto per le famiglie
Contemporaneamente alla realizzazione delle attività previste dal progetto, si
intende attivare un servizio di ascolto e di prima accoglienza sia per accogliere in
modo qualificato e tempestivo le richieste dell’utenza ed indirizzarle verso le aree di
consulenza o di intervento più idonee sia per rispondere alla priorità di creare nuove
e migliori opportunità di gestione familiare. Tale servizio è supportato da un team di
esperti (psicologo, pedagogista, assistente sociale, educatore professionale), le cui
funzioni fondamentali sono di informare e orientare le famiglie sull’utilizzo e sulle
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
caratteristiche dei servizi erogati, sui diritti dei cittadini e sui sistemi di tutela delle
persone disabili. È uno spazio polivalente rivolto non solo ai genitori, ai bambini e
ai giovani disabili, ma anche agli operatori sociali che operano nel settore. Un luogo
d’incontro realizzato con l’obiettivo di offrire, attraverso servizi e modalità
d’intervento psicologico, psico-sociale ed educativo, ed in generale fornire una
risposta ai bisogni e alle difficoltà della famiglia. Inoltre saranno attivati i “Corsi di
sostegno alla genitorialità”, percorsi definiti da un programma, un numero preciso
di incontri e un tema che ne indica l’oggetto di approfondimento. Inoltre,
muovendosi in un’ottica di promozione micro comunitaria, lo Sportello adotterà
modalità e criteri di lavoro che hanno come riferimento: la valorizzazione delle
competenze esperienziali e la mobilitazione delle risorse informali, sia del contesto
territoriale sia dei volontari in sc (in particolare per i giovani con minori possibilità,
come evidenziato nel box 7). Lo sportello, oltre a fornire uno spazio di ascolto alle
famiglie, incentiverà nel volontario lo sviluppo di problem solving, capacità
relazionali, competenze linguistiche che potranno essere utilizzati come validi
strumenti di crescita sia personale che relazionale.
2.Laboratorio CartaBianca
Si tratta di un laboratorio in cui i ragazzi possono realizzare lavori di varia natura al
fine di mettere a frutto la loro creatività e le loro abilità manuali. Attraverso questo
spazio si proporranno diverse attività, alcune delle quali legate a momenti particolari
dell’anno come il Natale, la Pasqua o Carnevale e che prevedono l’uso di diversi
materiali e tecniche. Lo scopo di tale laboratorio è quello di stimolare e attivare la
creatività, intesa come quell’atteggiamento con cui ci si rapporta alla realtà.
L’atteggiamento creativo si può intendere come apertura verso l’esperienza,
l’accettazione del rischio e della contraddittorietà e predilezione verso la
complessità. In accordo con questa impostazione, l’Ente vuole offrire sia agli utenti
sia ai volontari un’opportunità per mettersi in gioco sul piano relazionale, personale
e professionale, attraverso forme di identificazione emotiva che consentono di
istaurare relazioni significative ed empatiche.
In particolare, alcune delle attività che verranno realizzate nel laboratorio
riguardano:
o Materiali di riciclo creativo;
o Manipolazione materiali plastici;
o Raccontarsi con immagini (ritratto, autoritratto, specchio, ombre);
o Pittura su ceramica e sassolini;
o Decoupage;
o Alla scoperta di piante, fiori ed erbe;
o Maschere di cartapesta;
o Scrapbooking (album e cartoline insolite);
o Creazione di piccoli gioielli;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
o Festival dei burattini;
o Mille usi della carta;
o Creazione di costumi con materiale di riciclo.
3.CyberSpace
Il laboratorio qui presentato conferisce un ruolo centrale alle Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), in quanto esse possono contribuire
in maniera significativa alla riduzione dell’ineguaglianza nell’istruzione e diventare
uno strumento potente a sostegno dell’integrazione scolastica e sociale. Infatti, il
computer stimola lo sviluppo delle potenzialità del giovane, offre l’opportunità di
proporre percorsi ed attività con diversi livelli di difficoltà, costituisce un forte
stimolo allo sviluppo delle competenze, incentivando la motivazione, la componente
del gioco rende interessanti e piacevoli attività che sarebbero noiose e poco
accattivanti.
Alcune delle attività previste sono:
1. Raccontiamoci attraverso il Blog: Attraverso l’aiuto dei volontari, i ragazzi
disabili coinvolti nel progetto avranno l’occasione di diventare protagonisti
di un canale web, in cui parleranno di sé e delle tematiche di loro interesse.
L’obiettivo è di sensibilizzare la collettività e il mondo del web alla tematica
della disabilità, in un’ottica promozionale delle pari opportunità. Si
utilizzeranno tecniche di video editing per creare un TeleGiornAbile, per
sensibilizzare la comunità al “saper fare” dei giovani con difficoltà motorie o
handicap vari che comunque non toglie il loro “saper essere”.
2. Produzione di Cortometraggi: Dare la possibilità ad un ragazzo disabile di
stare dietro ad una videocamera significa conferirgli il potere dello sguardo.
Infatti, è proprio attraverso la vista che spesso si danno giudizi affrettati, gli
occhi esprimono le emozioni e gli stati d’animo. Il giovane disabile questo lo
sa perché lo vive, perché sentire gli occhi su di sé spesso mette in una
posizione di svantaggio. Per questo motivo, il laboratorio prevede l’uso di
dispositivi ottici, come la video camera, la macchina fotografica e il
proiettore, per far percepire ai ragazzi coinvolti che anche il loro sguardo ha
importanza e significato per gli altri. Inoltre, saranno prodotti dei filmati di
breve durata con storie e simbologie sulla tematica “ugualmente diversi”: un
percorso verso l’autoconsapevolezza del proprio essere e per lasciare una
traccia della propria esistenza nel mondo.
I volontari in servizio civile affiancheranno i ragazzi disabili, offrendo loro le
proprie capacità e sensibilità; essi, infatti, saranno dei punti di riferimento per questi
ragazzi, vicini ad essi anche a livello generazionale e per un confronto “alla pari”.
Attraverso questo laboratorio i volontari, apprenderanno, oltre a gestire un gruppo di
lavoro, l’utilizzo varie tecniche multimediali e innovative per approcciarsi ad un
apprendimento di tipo interattivo e acquisire competenze utili e spendibili in
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
futuro (come previsto dagli obiettivi specifici per i volontari, indicati nel box 7).
4.Giù le maschere
Si tratta di un laboratorio teatrale pensato per consentire ai giovani coinvolti di
sperimentare un rapporto creativo con il proprio corpo, verificare e potenziare la
potenza comunicativa dei propri gesti ed, inoltre, acquisire conoscenza e sicurezza di
sé, nonché senso di responsabilità, grazie al ruolo individuale giocato con gli altri
all’interno di uno spazio comune. Il laboratorio ha l’obiettivo di avviare i partecipanti
ad avere una positiva e realistica immagine di sé e si propone di aiutare ad individuare
le proprie risorse e trovare il canale di espressione più congeniale ad esse.
Il laboratorio teatrale è luogo di integrazione sociale, all’interno del quale si
stimola:
La conoscenza psico-corporea tra i partecipanti per indurre nuove
consapevolezze;
La definizione delle differenze interpersonali e le proprie peculiari diverse
abilità;
L’attivazione di relazioni empatiche che permettano di scoprire le
somiglianze che caratterizzano l’essere.
Mediante le attività previste durante il laboratorio teatrale si andrà alla scoperta
dello spazio relazionale secondo diversi livelli:
Io e gli altri, come spazio relazionale da conquistare;
Io con gli altri, nel gruppo i bisogni di ciascuno possono trovare
appagamento;
La relazione empatica, intesa come luogo d’osservazione ascolto e
immedesimazione;
Lo spazio espressivo, come dimensione spontanea, ludica e di fiducia;
Lo spazio di esplorazione emotiva, riflettere e raccontare le proprie
esperienze in base alle quattro emozioni fondamentali (rabbia, paura, felicità
e tristezza).
1.Come se fossi un altro: attività di improvvisazione teatrale seguendo l’approccio
del teatro dell’oppresso; quest’ultimo nato inizialmente come tecnica per rendere
coscienti le persone dei conflitti sociali, ha trovato un ulteriore canale di impiego per
aiutare le persone per diventare consapevoli dei propri conflitti personali. Questa
tecnica si basa sull’ipotesi che “tutto il corpo pensa”, in altre parole su una
concezione globale dell’uomo visto come interazione reciproca di corpo, mente,
emozioni; e propone di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e
politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione.
2.Tutti in Scena: I ragazzi, grazie all’aiuto dei volontari e dello staff di operatori
specializzati, metteranno in scena una recita o un musical tra quelli proposti. Questa
attività, in collaborazione con l’Ente partner “Nido d’Argento”, (come si evince dal
box 24), sarà un’occasione per rendere pubbliche le testimonianze dei giovani in
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
servizio civile e per sensibilizzare altri giovani che vogliono scegliere di dedicare un
anno della loro vita per il bene comune, in particolare per quelle persone con
difficoltà.
5.Alleniamo i cinque sensi
Un viaggio alla riscoperta di una realtà fatta di svariati stimoli sensoriali (visivi,
uditivi, tattili, olfattivi, gustativi), in cui il ragazzo disabile può imparare a percepire
e a recepire messaggi attraverso tutto il proprio “io” e perciò mediante tutto il proprio
corpo. Inoltre, una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e
funzione può portare a vedere oltre, ad aprire le porte dell’immaginazione, a far
affiorare nuove interpretazioni ed evocare ricordi ed esperienze. Essendo che
l’esperienza sensoriale diventa anche emotiva e teatrale, l’attività si svolgerà su un
itinerario che prevede sia la conoscenza della realtà, degli oggetti e dei materiali, ma
anche la partecipazione emotiva tenendo conto delle sensazioni, delle aspettative e
dei desideri.
Alcune attività previste sono:
1.Le scatole del Tatto: decorare una scatola e riempirla con vari tipi di oggetti e
superfici (cartoncini, foglie, pietre, velluto, lana, ecc.), che accompagnino il ragazzo
alla scoperta dei materiali e delle sensazioni che suscitano attraverso l’uso esclusivo
delle mani.
2.Occhio al pennello: la tecnica “dropping” consiste nel fissare a terra o su una
superficie un foglio abbastanza grande, poi si intinge un pennello nel colore e lo si fa
sgocciolare sul foglio, in modo che la gocciolatura divenga la trascrizione visibile del
gesto del pittore.
3.La Fabbrica dei Suoni: attività altamente creative ed educative, poiché si utilizza la
tecnica del riciclo per far sì che oggetti comuni si trasformino in insoliti strumenti
musicali.
4.Album delle essenze: costruzione di un album sensoriale molto particolare, infatti
si tratta per favorire lo sviluppo della consapevolezza olfattiva, un aiuto
straordinario è dato dalle erbe odorose e aromatiche, semi o fiori normalmente usati
o in cucina o per la biancheria. Queste faranno parte degli album realizzati dai
ragazzi che elaboreranno così una sorta di banca dati dell’olfatto.
5. Cucina senza fuoco: piccoli esperimenti culinari permetteranno di associare il
gusto a sensazioni piacevoli o sgradevoli, arricchendo la memoria dei sapori.
6.DanzAbili
Questo spazio è pensato per offrire la possibilità ai disabili non di diventare campioni
olimpionici, ma avviare attività sportive su misura, in modo da conferire maggiore
sicurezza e autostima nei giovani con disabilità. Tale attività sarà realizzata grazie al
supporto dell’Ente partner “Nido d’Argento”, come indicato nel box 24.
Per questo il percorso pensato è:
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
-DanzAbili: La danza e la musica come strumenti di espressione, di dialogo, di
conoscenza di sé, del proprio corpo e degli altri, ma anche come mezzi di
riabilitazione e di integrazione. Si scopre il gusto di stare insieme, ma anche di
compiere gesti, movimenti a ritmo di musica: un’attività divertente e importante,
soprattutto per chi, su una sedia a rotelle o con problemi agli arti, penserebbe che la
danza non facesse al caso suo.
I volontari del Servizio Civile potranno apprendere, attraverso questa attività, una
metodologia innovativa nel campo dell’assistenza disabili, adattabile ad altri tipi di
target e che andrà ad arricchire il portfolio personale delle proprie competenze (come
si evince dal box 7, alla voce obiettivi specifici per i volontari).
7.Il sapere di Socrate
Ogni pomeriggio verranno realizzate attività di recupero scolastico nelle prime ore
del pomeriggio, seguendo i giovani che frequentano la scuola per ogni necessità in
tal senso. Il laboratorio avrà lo scopo di far riflettere circa le modalità di studio dei
ragazzi, allo spazio e al tempo impiegato, allo scopo di migliorare il rendimento e
l’integrazione scolastica dei ragazzi. I/le volontarie verranno seguite dal
responsabile d’ogni attività e dal loro OLP. L’attività non sarà esclusivamente un
doposcuola, ma avrà come finalità quella di individuare le carenze e le eccellenze
per proporre un percorso di apprendimento personalizzato.
Fase 4 - Raccolta dell’esperienza e verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Nell’arco dell’ultimo mese si procederà a raccogliere quanto emerso nei periodici
momenti di incontro e monitoraggio con gli OLP, al fine di ottenere una valutazione
complessiva sul funzionamento del progetto: rispetto agli obiettivi che erano stati
prefissati, rispetto al rapporto con gli utenti, rispetto al rapporto con il territorio,
rispetto all’organizzazione in cui il volontario era inserito. Si valuterà se le azioni
realizzate abbiano portato al raggiungimento degli obiettivi formulati in fase di
progettazione, in modo da poter procedere – dopo l’analisi – ad eventuali
riformulazioni di obiettivi utili alla riprogettazione.
La partecipazione ad un progetto di Servizio civile è un’importante occasione di
formazione per i giovani. La formazione sarà utile poiché le nozioni acquisite
rappresenteranno un reale valore aggiunto per aumentare la propria professionalità e
per sviluppare ulteriormente la propria attività. Per questa motivazione bisognerà
agevolare quanto più possibile il facile trasferimento delle nuove competenze che i
soggetti coinvolti acquisiranno.
Oltre ad assicurarsi una minima autonomia economica, con l’esperienza di Servizio
Civile Nazionale, i giovani possono ampliare i propri orizzonti, fare una importante
esperienza di cittadinanza attiva, esperienza dalla quale possa scaturire un
arricchimento professionale oltre che umano.
L’intento è di riconoscere e valorizzare alcune abilità di cui dispone il giovane, ed è
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
condiviso dall’Associazione Padre Pio Onlus attraverso l’adozione del Bilancio di
Esperienze previsto dalle linee guida della Regione Sicilia; si tratta di un impegno
importante e produttivo, non solo dal punto di vista della corretta impostazione del
progetto, ma anche perché rende più appetibile l’esperienza.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Il numero totale delle risorse umane impiegate nel presente progetto sono:
N. 1 Coordinatore Psicologo/Pedagogista (volontario) comune a tutte le sedi di
attuazione del progetto
Figura professionale di riferimento per l’Ente attuatore, ha il compito di coordinare
tutte le attività di natura tecnico professionale, riguardante gli interventi del centro,
sia in maniera diretta che indiretta, è responsabile del personale e delle figure
professionali impiegate nel progetto. Svolgerà attività di counseling per le famiglie,
coppie e minori e si occuperà della pianificazione e conduzione dei corsi per i
genitori. Pianifica il piano d’intervento individuale e/o di gruppo e tutte le attività
previste dal progetto. Rappresenta l’interfaccia istituzionale in rapporto a: Utenti
beneficiari, nuclei familiari di appartenenza e operatori e professionisti impiegati nel
progetto. Redige i piani di lavoro degli operatori e dei volontari, organizzando gli
orari e le varie turnazioni professionali, mantiene, controlla e vista i registri del
personale, dei volontari e delle prestazioni erogate. Collabora con il responsabile del
Servizio Sociale del Comune per lo svolgimento del progetto medesimo e per la
soluzione di eventuali problematiche.
N. 1 Assistente sociale (volontario) comune a tutte le sedi di attuazione del progetto
Figura professionale specifica, valuta insieme al coordinatore l’ingresso al servizio,
redigendo apposita scheda di anamnesi del minore/adolescente disabile e del nucleo
familiare. Favorisce i contatti con le agenzie sociali, sanitarie e istituzionali in
merito all’individuazione di strategie di intervento per le singole problematiche che
si dovessero presentare. L’assistente sociale in collaborazione è responsabile della
presa in carico del minore/adolescente, lavorando sull’auto-determinazione dei
singoli, sulla creazioni di gruppi di auto-aiuto, sulla gestione delle dinamiche
relazionali disfunzionali o virtuose all’interno del centro o dei gruppi famiglia.
N. 2 Educatori professionali (volontari) per ogni sede di attuazione del progetto
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
Operatori con il compito di organizzare le attività laboratoriali, attraverso l’apposito
programma mensile, di collaborare con i tecnici del servizio, di osservazione delle
dinamiche relazionali e degli aspetti comportamentali significativi utili alla stesura
dei piani di lavoro personalizzati. Guida i minori/adolescenti nell’ingresso in questi
nuovi ambienti, favorendo le dinamiche di gruppo e di socializzazione, lavora allo
sviluppo del senso di appartenenza favorendo il lavoro educativo.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari svolgeranno attività di ausilio in tutti i servizi offerti dal centro,
collaboreranno alla creazione e alla realizzazione dei laboratori, si occuperanno
dello sviluppo dei processi di socializzazione e di integrazione sociale favorendo
lo sviluppo delle capacità relazionali positive allo sviluppo psico-sociale dei
minori/adolescenti disabili e normodotati.
Il volontario affiancherà l’assistente sociale e la psicologa/pedagogista, con funzioni
di supporto e accompagnamento nelle diverse attività previste dal servizio, in
particolare:
stabilisce con la famiglia una relazione sintonica, di sostegno e di
riferimento per intervenire in modo funzionale al bisogno espresso dal
minore;
stabilisce con il minore una relazione di cura ed empatica, attenta al
bisogno del singolo e del gruppo;
realizza, organizza, programma, insieme alla psicologa, il materiale da
utilizzare durante gli incontri previsti dal Laboratorio “Cyberspace”;
favorisce il potenziamento delle competenze e delle conoscenze del
minore, seguendolo attraverso le attività di sostegno scolastico
personalizzato;
motiva e sostiene il minore alla partecipazione delle attività previste per
il laboratorio teatrale, permettendogli di esprimere le proprie sensazioni e
fornendogli un supporto emotivo stabile;
affianca nella realizzazione e nella conduzione gli operatori professionisti
durante i corsi di sostegno alla genitorialità;
favorisce il lavoro di equipe e acquisisce un registro linguistico di settore,
attraverso l’interazione con differenti figure professionali;
coinvolge e favorisce la partecipazione del minore disabile, anche
facendosi promotore, in attività ricreative e sportive più o meno
strutturate;
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
osserva i minori nelle attività ricreative spontanee e interviene con
messaggi educativi ove necessario;
sostiene il disabile nello svolgimento dei compiti, trasmettendogli un
atteggiamento adeguato verso l’apprendimento e un metodo di studio
flessibile, tenendo conto delle capacità e potenzialità del minore stesso;
si impegna ad informare, sensibilizzare e trasmettere i valori e i principi
guida ai giovani interessati a svolgere il Servizio Civile nelle differenti
sedi coinvolti nel progetto;
per innescare nei giovani con minori opportunità un nuovo processo di
crescita personale e valorizzarli in termini di utilità sociale, essi saranno
principalmente impegnati nell’attività di promozione e sensibilizzazione,
come testimoni diretti dei risultati delle attività del giovane in servizio
civile.
IL PIANO DI ATTIVITÀ
Il Piano di attività del volontario verrà redatto dallo stesso insieme all’OLP di
riferimento e al suo interno verranno esplicitate le attività settimanali e mensili,
nonché le attività di formazione e di monitoraggio. Il volontario svolgerà
regolarmente le attività previste, ed in base a specifiche esigenze emerse, potrà, in
concomitanza con gli incontri di monitoraggio, modificare eventuali attività
incompatibili con le sue necessità. Il volontario avrà l’obbligo di riportare
mensilmente sulla scheda di monitoraggio tutto ciò che è stato realizzato del piano
di attività assegnatogli.
Il progetto prevede la realizzazione delle specifiche attività legate all’obiettivo della
crescita personale del giovane, che di seguito vengono elencate:
1.Momenti di incontro:
In concomitanza con ricorrenze e festività locali, l’Associazione Padre Pio
Onlus, in collaborazione con gli enti partner, promuoverà dei momenti di
incontro finalizzati non solo al monitoraggio delle attività ma anche alla
socializzazione dei risultati conseguiti con le attività progettuali e le
problematiche emerse, ancora sarà possibile partecipare a manifestazioni
d’interesse pubblico al fine di sensibilizzare i giovani volontari il senso di
appartenenza alla propria comunità e la voglia di fare qualcosa per renderla
migliore;
2.Gruppi di riflessione:
Mensilmente verranno attivati gruppi di riflessione su tematiche sociali
rilevanti (es. mafia, delinquenza minorile, disagio sociale, nuove povertà,
ecc.) individuate dagli stessi volontari nello svolgimento delle proprie attività
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
e riferite agli OLP i quali provvederanno ad organizzare gli incontri e a
predisporre eventuale materiale cartaceo o filmati da proiettare per eventuali
cineforum;
3.Occasioni di socializzazione dell’esperienza e attività congiunte tra i giovani
del Servizio Civile nel medesimo progetto o di più progetti, nonché tra gli stessi
e il territorio quale momento integrante del progetto e di crescita dei giovani:
Durante lo svolgimento della formazione specifica, al fine di trattare
tematiche di particolare rilevanza per l’attività progettuale verranno realizzati
i incontri di socializzazione congiunta tra volontari di più progetti, e sarà
promossa la partecipazione dei volontari a convegni e seminari svolti sul
territorio, grazia anche all’intervento degli enti partner, al fine di incontrare
gli attori territoriali che creano e mandano avanti la comunità di appartenenza.
Ancora gli Enti partner realizzeranno delle visite didattiche presso servizi
territoriali per meglio conoscere il territorio e le istituzioni che lo governano;
4.Condivisione dell’esperienza:
L’esperienza del servizio civile si pone come un momento di crescita
personale e collettiva, quindi ogni esperienza personale può diventare
ricchezza per sé e per gli altri, consapevoli che la dimensione comunitaria del
servizio civile è un aspetto strategicamente ed estremamente importante e
determinante per la buona riuscita dei progetti, nei piani settimanali delle
attività elaborate settimanalmente per ciascun giovane è previsto un momento
di incontro, confronto e condivisione delle esperienze svolte dai volontari
nelle varie sedi operative. In questo momento sarà particolarmente fruttuosa
l’esperienza dei giovani in servizio civile che partendo da una condizione
svantaggiata socialmente, fisicamente o culturalmente hanno colto nel
servizio civile un trampolino di lancio per il proprio futuro. Gli stessi quindi,
in modo discreto, saranno spronati dall’OLP a condividere la loro esperienza
e a fare il loro bilancio, perché il tutto si risolva in un beneficio comune.
5.Attività di orientamento:
Particolare attenzione verrà posta alle persone con bassa scolarizzazione che
incontrano maggiori difficoltà nella realizzazione professionale, attraverso un
percorso di orientamento in quanto “orientarsi” significa trovare, tra le varie
direzioni possibili, quella che è più conveniente per raggiungere una
determinata meta. Oltretutto, l’attività di orientamento educherà il volontario
alla valenza etica del lavoro, intesa come valorizzazione e realizzazione della
persona e sul piano lavorativo, relazionale e sociale.
Associazione Padre Pio ONLUS Sede legale:Via V. Nenni 12
90042 Borgetto (PA). P.I:05171630824
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Ai volontari ed alle volontarie che partecipano al progetto è richiesto di:
Adottare un comportamento improntato al senso di responsabilità, tolleranza
ed equilibrio e partecipare con impegno alle attività volte alla realizzazione
del progetto.
Rispettare la durata, le modalità di svolgimento del servizio e articolazione
dell’orario stabilito coerentemente con quanto previsto nel progetto
Attenersi agli obblighi di privacy e rispettare le norme in materia di igiene,
sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
SEDE DI SVOLGIMENTO: BORGETTO(PA)
8
0
8
0
30
5