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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: ANDATA E RITORNO Il Centro Diurno Integrato come percorso di vita per prevenire/ritardare l’istituzionalizzazione di pazienti affetti da demenza. 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A01Assistenza Anziani 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa Il seguente progetto si realizza all’interno del Centro Diurno Integrato di Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS con sede a Sospiro (Cr) e vede interessati 2 Volontari in Servizio Civile che nell’arco di un anno avranno modo di accrescere la loro formazione personale attraverso esperienze a livello umano, culturale e professionale. La loro presenza, ormai consolidata negli anni, aiuta, inoltre, la nostra Istituzione ad accrescere la capacità di divulgazione, educazione e apertura al mondo esperienziale dei giovani, divenendo così un arricchimento reciproco. 6.1- Descrizione dell’area d’intervento e del contesto territoriale Il Centro Diurno Integrato (CDI) è inserito nell’area del Dipartimento Anziani, una delle tre aree esecutive di Fondazione Sospiro oltre a quella del dipartimento disabili e tecnico amministrativa. Il Dipartimento Anziani è una struttura organizzativa basata sull’intensità e gradualità delle cure attraverso il controllo delle condizioni di salute, il rispetto delle esigenze individuali di privacy e socializzazione, il 3 NZ00349 Lombardia

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(Allegato 1)

1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

ANDATA E RITORNO – Il Centro Diurno Integrato come percorso di vita per

prevenire/ritardare l’istituzionalizzazione di pazienti affetti da demenza.

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A01Assistenza Anziani

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Premessa

Il seguente progetto si realizza all’interno del Centro Diurno Integrato di Fondazione

Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS con sede a Sospiro (Cr) e vede interessati

2 Volontari in Servizio Civile che nell’arco di un anno avranno modo di accrescere

la loro formazione personale attraverso esperienze a livello umano, culturale e

professionale. La loro presenza, ormai consolidata negli anni, aiuta, inoltre, la nostra

Istituzione ad accrescere la capacità di divulgazione, educazione e apertura al mondo

esperienziale dei giovani, divenendo così un arricchimento reciproco.

6.1- Descrizione dell’area d’intervento e del contesto territoriale

Il Centro Diurno Integrato (CDI) è inserito nell’area del Dipartimento Anziani, una

delle tre aree esecutive di Fondazione Sospiro oltre a quella del dipartimento disabili

e tecnico amministrativa. Il Dipartimento Anziani è una struttura organizzativa

basata sull’intensità e gradualità delle cure attraverso il controllo delle condizioni di

salute, il rispetto delle esigenze individuali di privacy e socializzazione, il

3

NZ00349

Lombardia

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mantenimento delle funzioni residue e quando possibile, il recupero delle funzioni

perse. Questo avviene attraverso la valorizzazione e l’utilizzo delle risorse umane e

professionali assegnateli e un’interazione con la famiglia dell’ospite che diventa

parte integrante della modalità operativa del dipartimento (“alleanza terapeutica”).

L’assetto organizzativo prevede che i pazienti trovino collocazione nelle varie aree

funzionali in base al tipo di necessità assistenziale (riabilitativa, valutativa, sanitario

assistenziale) e al diverso regime di trattamento (residenziale, semiresidenziale,

domiciliare, ambulatoriale).

Complessivamente il dipartimento è accreditato dal sistema Socio Sanitario

Lombardo per 200 posti letto a cui vanno aggiunti 37 posti letto per le Cure

Intermedie (ex riabilitazione socio-sanitaria), 20 posti in CDI e 5 posti in CDC,

Ciclo Diurno Continuo, riservati a paziente con necessità di cure riabilitative, per

una fascia di tempo determinato stabilito da consulenza fisiatrica.

Il Centro Diurno Integrato nasce nel 2003 come risposta ad una crescente esigenza

sociale circa il sostegno a famiglie in difficoltà per la presenza di malati d’Alzheimer

cui dedicare tempo e assistenza. La struttura pur essendo inserita nell’area

dipartimentale, si discosta strutturalmente dalle altre unità abitative in quanto è un

edificio indipendente, una villetta con ingresso principale sulla via IV Novembre del

Paese di Sospiro, questo favorisce l’inserimento degli ospiti in un contesto sociale

urbanistico che permette di attribuire l’appellativo di “Seconda Casa”. Anche gli

arredi interni, in particolare la zona cucina, la stanza attività, il porticato, rientrano

Direttore

Dipartimento

Anziani

U.V.A. Responsabile

Risorse Umane

U.O.

Fisiokinesiterapia

Servizio Sociale

Sportello Unico

Istituto di

Riabilitazione

U.O.

Riabilitazione

RSA "A" U.O.

CDI

U.O.

Geriatria A

U.O.

Geriatria B

U.O.

Geriatria C

CDC

Nucleo

Alzheimer

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nei parametri di casa e famiglia, spazi in cui il paziente può sentirsi sicuro e

protetto.

Ingresso Cucina Sala Attività Portico

L’edificio è circondato da giardini, in particolare dal giardino Alzheimer, posto sul

retro e condiviso con gli ospiti del nucleo omonimo.

Retro della casa Giardino Alzheimer

Il CDI è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle 18,00 e garantisce per i

famigliari che lo richiedono il servizio di trasporto gestito da una cooperativa con

mezzi di Fondazione Sospiro e l’affiancamento di un nostro personale.

6.2 – Aspettativa di vita e ricerca Censis-Aima, Roma 24 febbraio 2016

Statistica report-Indicatori-demografici-2016 – www.istat.it

Gli indicatori demografici stimano che al 1° gennaio 2017 la popolazione residente

in Italia ammonti a 60 milioni 579mila con un’età media di 44,9anni, due decimi in

più rispetto alla stessa data del 2016.

Oltre 65 anni 13,5 milioni 22,3%

Oltre 80 anni 4,1 milioni 6,8%

Ultranovantenni 727mila 1,2%

Gli ultracentenari ammontano a 17mila.

La speranza di vita alla nascita recupera terreno rispetto al 2015, per gli uomini la

vita media raggiunge 80,6 anni (+0,5 sul 2015, +0,3 sul 2014), per le donne 85,1

anni (+0,5 e + 0,1).

L’indagine Istat asserisce che gli anziani in Italia sono tra i più longevi in Europa e

tra i primi al mondo per invecchiamento della popolazione, ma con maggiori

problemi di salute, il più elevato indice di dipendenza (rapporto tra popolazione in

età non attiva e la popolazione in età attiva), con una quota molto bassa di giovani e

una quota di anziani tra le più elevate.

La terza ricerca realizzata dal Censis con l’AIMA (Associazione Italiana Malattia di

Alzheimer), con il contributo di Lilly Italia ha indagato l’evoluzione negli ultimi 16

anni della condizione dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie attraverso

un’indagine nazionale che ha privilegiato il punto di vista dei caregiver (colui che

assiste). Uno dei dati interessanti emersi dalla ricerca è che malati e caregiver

invecchiano insieme e che ad assistere sono soprattutto figli e badanti.

L’età media dei malati è passata dai 73,6 nel 1999 ai 78,8 anni nel 2015; allo stesso

modo quella dei caregiver, che si attestava a 53,3 si è innalzata a 59,2.

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Il caregiver dedica al malato di Alzheimer mediamente 4,4 ore al giorno di

assistenza diretta e 10,8 ore di sorveglianza e il 59,1% occupati segnala cambiamenti

nella vita lavorativa e sociale determinando conseguenze anche sul suo stato di

salute, in particolare per le donne (protagoniste nella assistenza) accusano

stanchezza l’80,3%, riposo insufficiente l’63,2%, depressione il 45,3%, più facili

alla malattia il 26,1%.

Pur essendo i figli dei malati a prevalere tra i caregiver, negli ultimi anni

nell’assistenza sono aumentati i partner (dal 25,2% del 2006 al 37% nel 2015),

soprattutto se il malato è maschio: questo dato spiega l’aumento della quota di malati

che vivono in casa propria.

La badante rimane una figura centrale dell’assistenza ad essa fa ricorso il 38% delle

famiglie e la sua presenza ha un impatto significativo sulla disponibilità del tempo

libero del caregiver. I costi diretti dell’assistenza in Italia ammontano a oltre 11

miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie; il costo annuo per paziente è

pari a 70.587 euro, comprensivo dei costi a carico del SSN e di quelli che ricadono

sulla famiglia. Sono 600.000 i malati di Alzheimer in Italia (200.000 solo in

Lombardia) e a causa dell’invecchiamento della popolazione sono destinati ad a

aumentare, questo sottolinea l’importanza di impostare piani adeguati d’intervento

per affrontare con consapevolezza l’entità dei costi sociali della malattia non solo

riferibili a costi diretti (esborsi monetari effettivi per l’acquisto di servizi e

prestazioni), ma anche indiretti (valutati in termini di perdita di risorse per la

collettività).

6.3 – Definizione di Centro Diurno Integrato

I Centri Diurni Integrati rientrano nella categorie di struttura sanitaria utili a

sostenere il famigliare nel percorso di cura, non solo dal punto di vista di tempo

dedicato al paziente, ma anche circa la valutazione clinica, la cura personale, la

stimolazione delle funzioni residue, l’informazione adeguata e l’indirizzo nella

progressione della patologia.

Le linee guida e i requisiti minimi di funzionamento dei CDI sono stati riaffermati

da Regione Lombardia all’interno del D.G.R. 22 marzo 2002 n. 7/8494 Requisiti

per l’autorizzazione al funzionamento e l’accreditamento dei Centri diurni

integrati. Tale normativa non prevede la costituzione di Centri Diurni con

caratteristiche specifiche atte ad accogliere persone affette da demenza, tuttavia, nel

territorio della regione, alcuni enti operanti nel settore socio-sanitario sulla scorta

dell’esperienze assistenziali e viste le esigenze specifiche delle persone affette da

demenza, hanno costituito Centri Diurni Integrati con caratteristiche specifiche per

poter erogare una migliore assistenza a questa categoria di persone. In questo decreto

viene ripresa la definizione di Centro diurno (CDI) quale “struttura che si colloca

nella rete dei servizi socio-sanitari per anziani, con funzione intermedia tra

l’assistenza domiciliare e le strutture residenziali. Si rivolge ad anziani che vivono a

casa, con compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e con necessità

assistenziali che superano la capacità del solo intervento domiciliare, ma che non

richiedono ancora un ricovero in RSA” ne fissa gli obiettivi e le prestazioni erogate.

Bollettino ufficiale della Regione Lombardia lunedì,8 aprile 2002

6.4 – C.D.I.–Fondazione Sospiro - Prestazioni erogate e progettualità educativa

Gli obiettivi primari per i malati di Alzheimer inseriti presso il CDI sono la “cura”

e la “promozione del benessere” della persona attraverso il miglioramento ed il

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mantenimento del livello funzionale, nel rispetto di un diritto sociale che tutela la

persona malata a rimanere nel proprio ambiente di vita.

I 3 principi fondamentali su cui basare la progettualità educativa.

Equipe Professionale del Centro Diurno Integrato:

1 medico – Direttore del Dipartimento Anziani e responsabile CDI

1 educatore professionale/coordinatore CDI

3 operatori OTA (Operatore Tecnico Assistenziale)

1 Fisioterapista

1 Infermiera professionale

1 Assistente sociale

I Volontari in Servizio Civile sono da tempo parte attiva di questo percorso di

“cura e promozione benessere” e collaborano affiancando il personale nel

raggiungimento dei risultati di progetto.

Diagramma n.1

Il Progetto Individuale (PI) e il Piano Assistenziale Individuale (PAI) sono i

documenti di verifica e analisi delle condizioni del paziente, essi analizzano quattro

aspetti della persona: clinico, assistenziale, riabilitativo, animazione/occupazione,

psico-cognitivo; e ne fissano gli obiettivi e le strategie operative per raggiungerli.

I test valutativi di riferimento sono il *MMSE, Barthel, Tinetti, NPI, IADL* oltre

alla documentazione clinica del paziente, la misurazione dei parametri vitali

effettuati al centro diurno (elettrocardiogramma, pressione, glicemia, peso, visita

CENTRO

DIURNO

OSPITE

FAMIGLIA

Prestazioni offerte

CDI

Servizi alla

persona

Animazione e

Socializzazione

Sostegno al

contesto familiare

o solidale

Sanitari e

Riabilitativi

Trasporto

Igiene e cura

Vitto

Protezione e sostegno

Valutazione

Visite programmate

Progetti Individuali

Stimolazione

cognitiva

Ass.Infermieristica

Fisioterapia

Attività

Laboratori

Uscite sul territorio

Situazioni ricreative

Incontri stesura PAI

Spazi d’ascolto

Colloqui periodici

Formazione in aula

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medica) e all’osservazione attenta dell’ospite.

* MMSE Test di valutazione dei disturbi intellettivi

Barthel Test delle prestazioni nelle attività di base della vita quotidiana

Tinetti Scala di valutazione dell’equilibrio e dell’andatura

NPI Test che rileva l’entità dei disturbi comportamentali

IADL Test delle prestazioni più complesse della vita quotidiana

La rivalutazione è semestrale e avviene in sede d’equipe con la partecipazione del

personale del CDI, dell’ospite e/o del familiare. In questi incontri oltre ad analizzare

le condizioni del paziente, si verifica la tenuta famigliare nell’assistenza a domicilio

offrendo supporto,indicazioni e indirizzo anche per eventuali decisioni future.

Il Progetto Educativo è stilato all’inizio di ogni anno a seguito di una verifica che

mira ad adeguare obiettivi ed interventi alle variabili che l’utenza manifesta; in

realtà, la ricerca del Censis-Aima del 2016 (punto 6.2), trova riscontro anche presso

la nostra struttura: gli ospiti sono sempre più anziani e al decadimento cognitivo

vanno ad associarsi problematiche fisiche e motorie .che causano pesanti limitazioni

nell’autonomia e nell’autosufficienza. In una condizione di elevata fragilità, il

paziente richiede, in maggior misura, cure e assistenza, ma ciò deve avvenire sempre

attraverso una dimensione di relazione in cui emerge la capacità di osservare,

ascoltare e pensare; la comunicazione con l’altro, che sia verbale o non, acquista

valore terapeutico se carica di empatia e proiettata in una dimensione di superamento

delle difficoltà altrui.

La media dell’età dei pazienti presenti attualmente in CDI e in CDC è di 85,4 anni.

20 ospiti in CDI

+

2 ospiti in CDC

Età N°Pazienti Media

70 – 80 3

85,4 anni 81 - 90 15

91 - 95 4

Gli interventi educativi, sono costantemente indirizzati alla stimolazione cognitiva,

relazionale, linguistica culturale e sociale, con implicito collegamento agli aspetti

motori e al sostegno/recupero della memoria procedurale.

Alla base del progetto troviamo due tipologie di attività, la prima ha una valenza che

si può definire permanente/continuativa di sistema, la seconda è peculiare e

caratterizzata da attività specifiche che in alcuni casi hanno trovato l’avvio grazie

ai progetti presentati per i Volontari in Servizio Civile e che nel tempo sono stati,

poi, riproposti.

6.5 – Progetto Educativo in cui saranno inseriti i Volontari in Servizio

Civile –

Diagramma n.2 – Attività di Sistema

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Tabella n. 1 – Attività di Sistema

ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE

Lettura quotidiano

Utilizzo ROT formale/informale

Lettura e commento

Stimolazione alla partecipazione

Mattutina

h.09,30/10,30

Attività domestica

Allestimento tavolo da pranzo

Riassetto sala

Asciugare stoviglie

Giornaliera

h.11,45/13,00

Uscita in Paese Mercato del Paese per acquisti

personali e comunitari Martedì mattina

S.Messa

Passeggiata in giardino per

raggiungere la chiesa /funzione e

rientro

Mercoledì

pomeriggio

h.15/16

Momenti ricreativi

Gioco della tombola

Gioco delle carte

Ascolto musica

Pomeridiano

2/3 volte a sett.

h. 15/16

Diagramma n. 3 – Attività Specifiche

Momenti

Ricreativi

Uscita

per

S.Messa

Uscite in

Paese

Attività

domestica

Lettura

quotidiano

Attività

di

Sistema

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Tabella n. 2 - Attività specifiche

ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE

Cucina

Realizzazione di un dolce

Acquisto degli ingredienti

Collaborazione nell’esecuzione

Riordino

Condivisione del preparato a

merenda

Quindicinale

Giovedì

h.10,00/11,00

Immagine e memoria

Creazione di un filmato

Raccolta di fotografie e filmati

Visione su grande telo

Trimestrale

Martedì

h.15,00/16,00

Integrazione sociale

Gioco della tombola Uscita sul territorio presso la sala

“Cipelli”, centro ricreativo del

Paese di Sospiro

Quindicinale

Venerdì

h. 14,00/16,30

A Km. 0

Il nostro orto

Acquisto piantine da allocare

Preparazione terreno

Cura e annaffiatura

Raccolta e consumo

Primavera/estate

Il mattino

Yoga della risata

Sessione guidata dall’educatrice

CDI con certificazione “Leader”

Presso sala attività motoria CDI

Settimanale

Giovedì

h.11,00/11,45

Realizzazione di oggetti vari Feste e ricorrenze

Dog

Dance

Therapy

Laboratori

Yoga della

risata

A Km 0

Integrazione

Sociale

Immagine

e memoria

Cucina

Attività

Specifiche

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Laboratori

Cucito, bricolage, maglia per

l’esecuzione di manufatti e

biglietti augurali

fascia

pomeridiana

Dog dance Therapy

Pet Therapy

Presso sala attività e il giardino

Alzheimer (primavera/estate)

Da avviare

quindicinale

fascia

pomeridiana

L’attività di “Yoga della risata”, presentata nel progetto “BEN-ESSERE” del 2015,

è stata riconfermata nel 2016 con il progetto “Quando il tuo corpo ride la mente

ringrazia” al momento in realizzazione; essa rientra nel pacchetto formativo che

mira alla stimolazione costante ed intensiva delle aree psicomotorie e sviluppa

l’importanza di una regolare attività motoria associata al benessere psichico e alla

stimolazione cognitiva.

A tale scopo vengono utilizzate tre tecniche d’intervento:

attività motoria

psicomotricità

yoga della risata

Tabella n. 3- Attività specifica “Quando il tuo corpo ride la mente ringrazia”

ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE

Attività Motoria

Presso sala attività motoria CDI

Presenza di una fisioterapista

Esercizi di ginnastica per anziani

lunedì-mercoledì-

venerdì

h.11,0/11,30

Psicomotricità

Presso sala attività motoria CDI

Presenza di una fisioterapista

Esercizi stimolazione utilizzando

materiale di supporto idoneo

Martedì

pomeriggio

h.15,00/15,45

Yoga della risata

Presso sala attività motoria CDI

Educatrice con certificazione

“Leader della Risata”

Tecniche di Yoga della risata

Giovedì

h.11,00/11,45

Si precisa che per quanto riguarda l’attività motoria, questa disciplina è da sempre

utilizzata e con la stessa cadenza settimanale, essa è stata inserita nel pacchetto

formativo in quanto attività utile e complementare al benessere psicofisico della

persona.

In questo progetto “Andata e Ritorno”, l’attività specifica menzionata è sempre lo

yoga della risata perché condotta dall’educatrice.

Il progetto rivolto a volontari in servizio civile qui presentato e con la

denominazione “ANDATA E RITORNO” prevede l’avviamento di un ulteriore

attività specifica caratterizzata dalla presenza di cani addestrati alla relazione con

l’uomo e in particolare con persone in difficoltà.

La recente grande festa d’estate del centro diurno, alla quale partecipano parenti e

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amici in larga affluenza, ha visto, quest’anno, una esibizione di cani

dell’Associazione gruppo cinofilo “LA CASA VERDE” di Casalbuttano (Cr), che si

sono espressi nella loro bravura e talento attraverso esercizi di dog dance; una

manifestazione che ha suscitato forti emozioni in tutti i presenti soprattutto tra i

pazienti. Da questa esperienza è maturata la visione di una collaborazione con

questa organizzazione per intraprendere terapie assistite da animali e nello specifico

da esemplari di Border Collie addestrati. In particolare saranno gli ospiti che

attraverso la relazione e la complicità dei cani, intraprenderanno questo percorso

riabilitativo che li vedrà protagonisti nella prossima festa estiva.

DOG DANCE THERAPY

Il termine Pet-Terapy deriva dall’unione di pet (animale d’affezione) e therapy

(terapia) e si basa sul principio dell’utilizzo del rapporto speciale che certe persone

instaurano con gli animali per favorirne un processo relazionale/terapeutico.

La dog-dance accresce questo rapporto in quanto si instaura una relazione finalizzata

Cos’è?

E’ una disciplina cinofila

che si basa sullo

svolgimento di alcuni

esercizi con il cane e una

base musicale.

Perché è utile

Accresce il rapporto

relazionale favorendo un

processo terapeutico.

Promuove l’attività

fisica per svolgere

esercizi con il cane.

DOVE?

Aula attività e

Giardino

Alzheimer

QUANDO?

Gennaio/Giugno

2 volte al mese

Con chi?

Pazienti

anziani del

CDI

Cosa faremo?

Giocheremo e

balleremo

insieme

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al divertimento, al movimento con l’utilizzo anche della musica. Il numero di

pazienti che saranno interessati a questa attività, sarà valutato ad inizio percorso,

mentre è prevista la presenza di quattro o cinque cani.

Il gruppo cinofilo L’esibizione I cani incontrano gli ospiti

6.6 – Intervento pedagogico applicato nel progetto educativo

Gli interventi educativi utilizzano metodologie specifiche a fondamento del proprio

agire e fanno riferimento a 3 modelli formativi:

1) “Gentlecare” modello di assistenza indicato da Moyra Jonese che si avvale di un

approccio al malato in forma protesica per compensarne i deficit; questo avviene

attraverso l’attenzione delle tre componenti: persone, programmi e spazio fisico.

2) “Validation” modello studiato da Naomi Feil che focalizza il proprio agire sulla

comucazione utilizzando l’empatia per comprendere i comportamenti e attuare

tecniche specifiche d’aiuto.

2) “Psicopedagogico”il percorso di rieducazione avviene attraverso relazioni

interpersonali cercando di realizzare interventi sempre più personalizzati al fine di

rallentare l’evoluzione della malattia e sostenere il mantenimento delle competenze

residue del soggetto.

Queste tecniche d’intervento saranno apprese dai Volontari in Servizio Civile

attraverso la formazione specifica, la formazione sul campo e l’orientamento

operativo indicato dell’educatrice del CDI/OLP.

Tabella n. 4 – Schema rappresentativa dei beneficiari e destinatari del progetto

educativo denominato “Andata e ritorno”

DESTINATARI DIRETTI DESTINATARI INDIRETTI

20 ospiti in CDI

5 ospiti in CDC

Famigliari in termini di sostegno/

aiuto.

Volontari in Servizio Civile in

termini di formazione/esperienza/

crescita

Operatori (OTA) in termini di

rinnovato stimolo operativo per le

attività programmate e di

confronto con le giovani presenze.

6.6 – Esperienza maturata dai Volontari in servizio Civile relativa al progetto

“BENESSERE” concluso nel settembre 2017.

Le volontarie che hanno collaborato alla realizzazione del progetto educativo hanno

mostrato impegno e responsabilità, i buoni risultati ottenuti in termini di continuità

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nella programmazione delle attività, hanno conseguito il risultato di poter intervenire

con maggior incisività sulla presenza e partecipazione dei pazienti e pertanto sugli

obiettivi proposti. Quest’anno di servizio civile, ha lasciato un segno tangibile nella

loro formazione/crescita personale tanto da indirizzarli verso percorsi di studi rivolti

al settore del sociale.

L’esperienza maturata anche in termini di relazioni con gli ospiti e il personale ha

generato legami affettivi solidi che resisteranno nel tempo.

Si può, pertanto, confermare che la presenza consolidata da tempo dei Volontari in

Servizio Civile presso il Centro Diurno Integrato rappresenta una valenza aggiuntiva

nella realizzazione delle attività di progetto, attraverso una partecipazione attiva e

supervisionata, essi agevolano l’andamento del percorso avviato, migliorandone la

realizzazione in misura di efficacia, ma non solo, essi trovano nel servizio svolto,

spunto di riflessione e maturazione per le scelte future.

Alcune fotografie delle volontarie che hanno partecipato al recente progetto

In giardino In un vivaio La tombola

Si scrive L’ultimo giorno

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto persegue obiettivi Generali e obiettivi Peculiari

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OBIETTIVI GENERALI

Utenti CDI

Tutela della salute psicofisica al fine di

favorire la permanenza

al proprio domicilio

VSC

Sperimentare forme di cittadinanza

attiva

Assistenza e cura

Stimolazione cognitiva continua

Approccio protesico

Sostegno alla famiglia

Contatto con la fragilità di persone

anziane in difficoltà

Crescita personale attraverso una

formazione teorica/pratica continua

Acquisire spirito collaborativo con lo

staff del CDI

formazione teorica/pratica

OBIETTIVI SPECIALI

Attività di Sistema

Attività Specifiche

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OBIETTIVI SPECIALI – Collegamento Schema n.2 - Tabella n.1

ATTIVITA’DI SISTEMA OBIETTIVI

Lettura quotidiano

Predisporre all’ascolto attivo.

Indirizzo all’orientamento spazio/tempo.

Favorire l’utilizzo della parola ed

esercitare pressione sull’esposizione dei

propri pensieri e ricordi.

Mantenere un contatto con il territorio

e sugli eventi di rilievo.

Attività domestica

Sostenere l’autostima nel riuscire ancora a

compiere attività utili

Stimolare la memoria procedurale e la

manualità fine

Preservare abilità spendibili anche a

domicilio

Uscita in Paese

Mantenere il contatto con il territorio

Favorire il cammino in spazi aperti

Conservare il valore del denaro attraverso

piccoli acquisti personali

S. Messa

Agevolare la pratica della propria religione

Condividere con altre persone questo

momento esprimendosi con canti e

preghiere.

Momenti ricreativi

Offrire opportunità di svago e rilassamento

Preservare e stimolare abilità cognitive,

sensoriali, prassiche e relazionali nei

momenti dedicati al gioco, al canto,

all’ascolto della musica.

OBIETTIVI SPECIALI – Collegamento Schema n.3 – Tabella n.2

ATTIVITA’SPECIFICHE OBIETTIVI

Cucina

Attivare abilità processuali

Sostenere l’attenzione richiedendo

collaborazione durante tutto il percorso di

preparazione

Condividere il risultato durante la merenda

Immagine e memoria

Utilizzare le fotografie e i video come

strumenti per ricercare attenzione e

concentrazione nel riconoscere sé ed i propri

compagni.

Stimolare la memoria spazio-temporale

Integrazione sociale

Opportunità d’uscita dal centro per

allargare amicizie con altre persone del

Paese presso il Centro ricreativo “Cipelli”

Offrire un momento di svago diversificato.

Collaborazione con il comune di Sospiro

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A Km. 0

Attività destinata al periodo

primavera/estate e con il supporto tecnico

della ditta Binotti

Preservare il contatto con la terra come

fonte per il nostro nutrimento

Stimolare competenze nella lavorazione e

cura di un orto

Trarre soddisfazione dal lavoro svolto dai

frutti raccolti e consumati insieme.

Yoga della risata

Stimolare l’intelligenza emotiva

Potenziare il livello di ossigenazione

attraverso la respirazione yogica.

Favorire l’integrazione con gli altri membri

del gruppo

Veicolare il pensiero positivo riducendo

disturbi legati ad ansia, depressione e

agitazione.

Sviluppare la capacità espressiva del corpo

Mantenere il contatto tra realtà interna ed

esterna.

Laboratori

Favorire la manualità fine

Combattere l’apatia attraverso il lavoro

Potenziare i riferimenti temporali

attraverso la realizzazione di prodotti tipici

(Natale, Pasqua, Festa d’estate).

Dog dance Therapy

Attività da svolgersi con il gruppo cinofilo

“La casa verde” di Casalbuttano (Cr)

Sviluppo dell’area razionale attraverso le

relazioni con gli animali

Stimolazione dell’area cognitiva attraverso

la memorizzazione, l’attenzione e la

competenza linguistica per interagire con i

cani

Stimolazione dell’orientamento spazio-

temporale per l controllo degli spazi d’azione

dell’animale ed i tempi d’esercizio.

Potenziamento motorio, grazie agli animali

i pazienti vengono a conoscenza delle

potenzialità del proprio corpo determinando

un miglioramento nella performance

motoria.

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Tabella n. 5 – Indicatori di verifica prestazioni erogate dal CDI – Diagramma n.1

Prestazioni

Situazione presente e da sostenere

Servizi alla persona

Servizi Sanitari e Riabilitativi

Animazione e Socializzazione

20 Utenti inseriti in CDI

Max 5 Utenti inseriti in CDC

Sostegno al contesto familiare o

solidale

Familiari/referenti dei 20 utenti del

CDI

Familiari/referenti dei 5 utenti CDC

Tabella n. 6 – Indicatori di verifica delle attività di sistema e specifiche –

collegamento tabella n.1 – n. 2 Numero di partecipanti alle attività.

Attività di Sistema Situazione attuale

Da sostenere/potenziare

Lettura quotidiano 16 16

Attività domestica 6 7

Uscita in Paese 2 3

S. Messa 7 8

Momenti ricreativi 20 20

Attività Specifiche Situazione attuale

Da sostenere/potenziare

Cucina 10 10

Immagine e memoria 18 18

Integrazione sociale 7 9

A Km.0 3 4

Yoga della risata 14 14

Laboratori 6 8

Dog Dance Therapy 0 8/10

Gli indicatori sono condizionati delle limitazioni psicofisiche degli ospiti inseriti e

dalle loro necessità, avere la possibilità di presentare attività diversificate, consente di

ampliare l’offerta e permettere a tutti di trovare la proposta adeguata.

Il monitoraggio delle attività e delle prestazioni offerte all’ospite avviene

giornalmente attraverso schede che vengono compilate manualmente a fine giornata.

E’ inoltre presente una tabella in Excel dove registrare giornalmente le attività di

sistema e le attività specifiche, tabella utilizzata poi, nel monitoraggio trimestrale.

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Il Progetto educativo “ANDATA E RITORNO” nel raggiungimento dei suoi

obiettivi, vedrà i Volontari in Servizio Civile impegnati in attenzioni volti al

raggiungimento di competenze utili al suo svolgimento. La formazione in particolare

sarà la base per acquisire conoscenze e abilità spendibili anche in futuro lungo il

percorso della propria vita; una crescita personale fondata sulla cultura della

solidarietà, della cooperazione e del rispetto della diversità, valori universali in cui

ogni essere umano dovrebbe confrontarsi. Alla fine di questo percorso formativo il

volontario comprenderà, inoltre, il valore del proprio intervento in funzione di una

partecipazione attiva alla vita sociale dello Stato.

Il contatto ravvicinato con il proprio Operatore Locale di Progetto approfondirà la

propria formazione indirizzandola al settore di appartenenza dove metodologie

d’intervento adeguate contestualizzeranno il proprio agire.

Tabella n. 7 - Azioni intraprese

FORMAZIONE

Formazione generale:

60 ore di cui 48 ore nei primi due mesi, le restanti 12 ore

tra il settimo e l’ottavo mese di servizio

Formazione specifica:

72 ore di cui 52 ore entro i 90 giorni e le restanti 20

entro il 9 mese di servizio.

INSERIMENTO

AFFIANCAMENTO

Fase che dovrebbe concludersi entro i primi due mesi di

servizio in cui si prenderà coscienza dell’ambiente, del

contesto di Fondazione Sospiro e della struttura in cui

andranno ad operare (ospiti, personale, progetto, attività

e metodi).

FASE OPERATIVA

E’ il momento in cui i Volontari in Servizio Civile

entrano a pieno titolo nell’esecuzione del progetto.

Superato la fase dell’apprendimento e

dell’affiancamento, potranno collaborare a pieno titolo

con l’OLP durante le attività di progetto.

MONITORAGGIO

Monitoraggio trimestrale:

analizza l’attinenza e la congruità delle azioni svolte con

il progetto in atto, analizza gli aspetti relazionali,

motivazionali e professionali raggiunti, approfondisce

le eventuali criticità. (Punto 20 del progetto).

Monitoraggio giornaliero/Monitoraggio mensile:

in riferimento alla registrazione delle attività intraprese

e al numero di ospiti interessati, la presenza del VSC

dovrebbe riscontrare indici migliorativi, avvalorando la

sua presenza (riferimento Tabelle 5/6).

Verifica finale:

si effettua alla fine del servizio (12°mese) e risulta

essere la sintesi dell’intero lavoro svolto , degli

obiettivi, delle competenze professionali e culturali

acquisite e dell’esperienza maturata nel percorso del

loro mandato.

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Tabella n. 8 - Diagramma di Gantt: schema logico temporale delle attività previste per

il raggiungimento degli obiettivi.

Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tipologia delle azioni

Fo

rmazi

on

e Generale

60 ore

Specifica

72 ore

(70% entro 90 giorni,

30%

Inserimento/

affiancamento

Cooperazione/

autonomia

Monitoraggio

Trimestrale

Verifica

finale

Circa la formazione specifica, c’è da sottolineare che questa, in pratica, durerà sino al

termine del servizio in quanto prevede anche la discussione di casi, di nuovi ingressi,

le riunioni d’equipe e gli incontri con l’OLP.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attività

Il progetto “ANDATA E RITORNO” è condiviso dalle figure professionali che

operano all'interno del CDI (elenco pag.5); esse collaborano in merito alla propria

specificità di ruolo al raggiungimento delle prestazioni offerte ( Diagramma n.1).

La multi professionalità è la metodologia utili al raggiungimento di risultato, l’equipe

la sua espressione, uno strumento indispensabile per valutare le complessità dei casi

e condividere gli interventi da intraprendere. L’equipe si riunisce mensilmente per

valutare i Piani di trattamento in base alla loro scadenza.

Il CDI si avvale di personale dipendente con contratto a tempo indeterminato di 36

ore settimanali presenti quotidianamente in struttura (OTA – Educatrice), altre figure,

sempre dipendenti di Fondazione Sospiro, sono presenti in misura diversa come da

piano sanitario regionale. Ne consegue che per quanto riguarda le attività di sistema e

le attività specifiche (diagramma n.2 e diagramma n.3), le operatrici socio

assistenziali sono le figure che in primis collaborano all’esecuzione delle attività in

sostegno dell’educatrice.

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Tabella n. 9 – Diagramma di Gantt – Risorse umane coinvolte nel progetto

Pro

get

to “

AN

DA

TA

E R

ITO

RN

O”

Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1

0

1

1

1

2 Tempo Dedicato

Eq

uip

e p

rofe

ssio

na

le

1 Educatrice

Professionale

36 ore settimanali

1 Medico

6 ore settimanali

3 OTA

36 ore settimanali

1 Infermiera

6 ore settimanali

1 Fisioterapista

3 ore settimanali

1 Ass.Sociale

1 – 2 ore

settimanali

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto- (riferimento

Diagramma n.1

Prestazioni offerte CDI

Servizi alla persona Trasporto:collabora e affianca l’autista aiutando l’ospite nel

salire e scendere dal pulmino, si preoccupa che le cinture

siano allacciate ed effettua assistenza durante il viaggio.

Vitto: sollecita ad una alimentazione corretta durante il

pranzo e la merenda e aiuta chi è in difficoltà.

Protezione e sostegno: affianca e sostiene durante gli

spostamenti – Aiuta gli ospiti a togliere/indossare indumenti

(giacche, cappotti) – Effettua igiene semplice (mani/denti)

con indirizzo riabilitativo.

Sanitari e

riabilitativi

PAI-PI : condivide i progetti personalizzati.

Fisioterapia : accompagna/recupera gli ospiti interessati in

palestra – accompagna /recupera gli ospiti in sala attività

motoria durante la ginnastica, la psicomotricità e lo Yoga

della risata.

Animazione e

socializzazione

Attività di sistema – attività specifiche: aiuta l’educatrice

nell’allestire le attività – ne conduce autonomamente alcune

(lettura del giornale, gioco della tombola, delle carte, attività

didattiche) – si rende disponibile nelle uscite sul territorio e

negli spostamenti all’interno del dipartimento (chiesa,

mercato, giardino, portico) – stimola, sollecita gli ospiti alla

partecipazione attiva offrendo sostegno quando necessario –

collabora attivamente durante i momenti ricreativi

(compleanni, ascolto musica, feste, canti, giochi).

Resta in costante rapporto con gli ospiti incrementando la

relazione individuale a livello verbale e non.

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Sostegno al

contesto familiare

Sostiene il contatto con i famigliari nei momenti d’incontro

al centro diurno o durante i trasporti.

Il VSC dovrà inoltre:

collaborare al monitoraggio delle attività

partecipare agli incontro con l’OLP

rendersi disponibile nei collegamenti con gli altri uffici (sportello unico, ragioneria,

economato)

affiancherà sempre l’OLP e gli operatori al fine migliorare la qualità del servizio a

garanzia di una maggior fruizione delle attività proposte.

L’autonomia gestionale sarà assicurata solo se il volontario acquisterà sicurezza,

maturità e consapevolezza nel condividere i principi del progetto.

Il servizio è regolato su 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì per un totale di 30

ore settimanali, la fascia oraria di servizio sarà compresa dalle 7,30 alle 19 (orario di

apertura e di fine trasporto).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Disponibilità alla flessibilità oraria nel rispetto dell’orario di funzionalità del Centro

Diurno.

Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla

sicurezza.

2

2

1400

5

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod.

ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di

Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1

Istituto

Fondazione

Sospiro

Centro Diurno

Integrato

Sospiro Via IV novembre 5265 2 Gregori

Adelaide

22/04/

1953

GRGDLD53

D62D150W

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e

vincente per una buona riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in

quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari. La

scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della

"comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i

periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che

nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata

l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali si sono tenuti incontri

informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e

ripetuta anche nel 2018.

L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene

messo a disposizione presso tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni

di Volontariato

• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i

giovani che “cercano” notizie sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323,

[email protected] );

• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da

volontari in servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole;

• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui

vengono inviati i giovani che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale

volontario;

• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione

https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile

• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano

informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;

Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/

• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre

strutture, al fine di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano

presenti progetti presentati ;

• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali)

per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e

radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte o per la ideazione di

trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di

comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di

volontari che veda presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono

affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:

• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi

per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti

dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del circondario (circa 10);

• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di

associazione;

• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di

informazione provinciali e sub provinciali;

• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di

indirizzi (ad esempio di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del

bando.

Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel

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corso di tre bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo

funzionamento sta il fatto che nell’Istituto Ospedaliero di Sospiro si è sempre

attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo

bando è stata del 100 %.

Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI – VOLONTARIE IN

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE AI SENSI DELLA LEGGE 64/2001

(Determina Direttore Generale n. 286 del 17/07/2014)

ART. 1- OGGETTO

L’art. 5 della Legge 64/2001 prevede i criteri di ammissione al Servizio Civile Nazionale, si

rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le modalità di selezione dei

candidati.

ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE

Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di

Selezione e ne individua il Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del Bando di

Selezione sulla Gazzetta Ufficiale;

ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:

OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto

presentato ed inserito nel bando di selezione;

Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;

Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).

Le funzioni di Segretario saranno svolte da 1 Diplomato Amministrativo o da uno dei

membri della Commissione.

Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei componenti

la Commissione.

ART. 4 – TEMPISTICA

Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza della

presentazione delle domande.

ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE

Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle domande,

provvede a trasmettere ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine ai tempi, ai

luoghi ed alle modalità delle procedure selettive.

La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di

colloquio, la scheda di valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo

punteggio.

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ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE

Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.

Vengono suddivisi nel seguente modo:

A) Colloquio – punti 60

B) Curriculum – punti 12

C) Titoli di studio – punti 12

D) Questionario attitudinale – punti 16

A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)

Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo

dei candidati è pari a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta

dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti la griglia di seguito

riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base all’importanza data alla singola

voce.

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 4):

giudizio

Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 4)

giudizio :

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del

progetto(caratteristiche umane del candidato): (peso da 1 a 11)

giudizio:

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto( conoscenza del

progetto): (peso da 1 a 15)

giudizio

Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del progetto:

giudizio: (peso da 1 a 4)

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario(la

scelta):

giudizio: (peso da 1 a 6)

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal

progetto(Metodi e tecniche del lavoro sociale) :

giudizio : (peso da 1 a 4)

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del

servizio:

(specificare il tipo di condizione) □ Guida Autoveicoli □ Ingressi Saltuari in Giorni

Festivi per Att. Animative □ Soggiorni Climatici

giudizio : (peso da 1 a 4)

Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato:

giudizio: (peso da 1 a 5)

Capacità informatiche (uso PC): (peso da 1 a 3)

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Valutazione finale

giudizio (max 60 punti):

Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.

Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a 36/60

B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 12)

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 12, così ripartiti:

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso settore:

MAX 12 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 1 punto) E’ possibile sommare la durata di

più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)

Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi da quello

che realizza il progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50 punti) E’ possibile

sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX

12 MESI

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore diverso da

quello del Progetto: MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25 punti) E’ possibile

sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX

12 MESI)

Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come durata

temporale ed ambito di svolgimento.

C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE NON

VALUTATE IN PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:

Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari complessivamente

a PUNTI 12, così ripartiti:

Si valuta solo il Titolo di studio più elevato

TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)

Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;

Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;

Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;

Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;

Diploma attinente progetto = punti 6;

Diploma non attinente progetto = punti 5;

Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti 1,00)

Attestato di Qualifica= punti 3

Master attinente al progetto= punti 2

Titoli professionali:

2 PUNTI (ASA-OSA-OSS o comunque titoli legalmente riconosciuti di area attinente al

progetto)

2 PUNTI per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni certificati da attestati attinenti all’area

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sociale.

D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)

La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale

finalizzato a comprendere meglio la predisposizione del candidato verso le attività previste

dal progetto, la conoscenza dello specifico ambito progettuale e la motivazione a svolgere il

Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (1 punto equivale alla risposta corretta –

quesiti complessivi n. 16)

ART. 7 – Colloquio

Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai selettori

durante il colloquio stesso secondo lo schema qui di seguito allegato.

Verbale di Colloquio

In data¬ ……………….. alle ore ………. presso l’Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus,

sito in Sospiro piazza Libertà n. 2, il/la candidato/a

…………………………………………… ha sostenuto il colloquio informativo di selezione

per l’ammissione al Progetto

…………………………………………………………………………………………

Sono presenti in qualità di selezionatori i sigg.ri:

Funge da segretario il sig. ……………………………..

Si allegano, qui di seguito, le annotazioni registrate durante il colloquio in ordine alle voci

oggetto di valutazione nell’apposita scheda (vedi art. 6) ed a eventuali elementi di carattere

generale utili ai fini della valutazione e dell’attribuzione del punteggio al candidato.

Le operazioni di selezione dovranno essere verbalizzate dal Segretario della Commissione e

sottoscritte da tutti i componenti della Commissione stessa.

Il Presidente della Commissione, entro i termini previsti dall’art. 3 del presente

Regolamento, trasmette la graduatoria provvisoria compilata per ogni progetto, completa

degli atti, al Direttore Generale per gli adempimenti di rispettiva competenza.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Introduzione al sistema di monitoraggio

Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:

1. Valutazione del volontario da parte del OLP

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile

3. Misurazione dei dati quantitativi

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4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta

5. Report dei risultati raggiunti

1. Valutazione del volontario da parte del OLP cadenza trimestrale

Avrà lo scopo di:

Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività

effettivamente svolte dal VSC

Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata

Individuare eventuali problematiche insite nel progetto

Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra

l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del

quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande chiuse e aperte

(vedi allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC rispecchi le mansioni

assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati; inoltre rileverà eventuali aspetti

problematici non previsti e i conseguenti benefici apportati dall’intervento del VSC.

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza

trimestrale

Avrà una triplice valenza:

Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi

dichiarati dal progetto

Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli

Verificare il livello di formazione acquisito

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra il

VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del

quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi

allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo l’esperienza ed

eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati; consentirà inoltre di

verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione

3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale

Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di

interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la

somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso dei

colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12° mese).

4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta

Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una relazione

scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto appena concluso,

elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali raggiunte.

5. Report dei risultati raggiunti

Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al fine

di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul piano

formativo -relazione da ogni singolo volontario.

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Conclusioni

La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai

responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due aspetti:

grado di soddisfazione dei volontari;

raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Ciò permetterà:

nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo

al corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento sia di

conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di servizio da parte dei volontari,

per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;

al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati raggiunti al

fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della risorsa umana

costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti riguardanti lo stesso contesto

territoriale.

Allegato A

QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO

MESE __

Nome e Cognome:

Reparto di riferimento:

Periodo valutato:

VSC di riferimento:

1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e attività

effettivamente realizzate? (una sola risposta)

1. Si

2. No

3. Non so

2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono state previste?

(solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

2.1 Se si, quali?

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________

2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

2.3.Quali?________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________

3. Compilare la griglia sul monitoraggio.

4. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e sia vantaggioso per il raggiungimento degli obiettivi

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progettuali? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

5. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività realizzate fino ad ora?

(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione –

una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6. La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la volontario/a? (utilizzi

una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6.1 Compilare la griglia sul monitoraggio.

7. Com’è il suo rapporto con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il

livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

8. Ritiene che la presenza del/la volontario/a in oggetto sia utilizzata al meglio per la realizzazione del

progetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e arricchisca il suo assetto professionale? (utilizzi una scala da

uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Sospiro, lì _________________ L’OLP

Allegato B

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________

Nome e Cognome:

Reparto presso cui svolge il servizio:

Periodo valutato:

1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di soddisfazione? (utilizzi una

scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e

attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello

più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente? (possibile più di una

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risposta)

1. affiancamento al personale in reparto

2. interventi diretti sugli utenti

3. partecipazione ad attività di pianificazione

4. partecipazione ad attività animative/ricreative

5..altro(specificare)

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

____________________________

4. Le attività da lei svolte nel corso del trimestre di riferimento, hanno subito delle modifiche o sono rimaste

le stesse dall'inizio della sua presa in servizio? (una sola risposta)

1. si

2. no

4.1 Se si specificare in che modo sono mutate ed in base a quale esigenza)

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________

5. Cosa crede che possa essere modificato, se necessario, per migliorare il servizio e conseguentemente le

attività dell’ente in cui opera?

________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

6. Complessivamente, in che misura si ritiene soddisfatto delle mansioni che le sono state affidate? (una sola

risposta)

1. molto

2. abbastanza

3. poco

4. per nulla

7. Qual è la sua opinione rispetto al lavoro che ha svolto in questo periodo? (una sola risposta)

1. molto impegnativo

2. abbastanza impegnativo

3. poco/ per nulla impegnativo

8. Com’è il rapporto con il suo responsabile (OLP)? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello

più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9. Com’è il suo rapporto con gli altri volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più

basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

10. Com’è il suo rapporto con gli altri operatori con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci,

dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11. Com’è la sua relazione con gli utenti con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1

indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

12. Si sente tutelato/a e supportato/a dal suo OLP di riferimento?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

13. A questo punto del progetto, quale risultato ritiene di aver conseguito in misura maggiore? (è possibile

più di una risposta)

1. una crescita culturale

2. un arricchimento sul piano umano

3. una crescita professionale

4. una crescita sul piano relazionale

5. un beneficio economico

6. altro (specificare)

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

FORMAZIONE

11. In questo periodo, ha continuato o completato la sua formazione specifica? (ad esclusione del mese

iniziale di corso)

1. si

2. no

11.1 Compilazione griglia di monitoraggio.

12. La formazione specifica fornita è utile per affrontare l’esperienza di Servizio Civile? (utilizzi una scala da

uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

13. La formazione specifica arricchisce le sue abilità professionali e relazionali? ((utilizzi una scala da uno a

dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

15. Può esprime un giudizio complessivo dell’esperienza realizzata finora? (utilizzi una scala da uno a dieci,

dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

16. Ritiene utile che un altro volontario/a occupi il suo posto alla fine del servizio Civile?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Consiglierebbe a conoscenti o persone amiche di sperimentare il Servizio Civile?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Sospiro, lì ______________

Il Responsabile del Monitoraggio

Registrazione trimestrale delle presenze/frequenze alle attività del progetto “ANDATA E

RITORNO”

GRIGLIA MISURAZIONE ATTIVITA’

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DI SISTEMA

Media degli utenti

coinvolti

Situazione

iniziale

mese

mese

mese

12°

mese

Lettura del

giornale

Attività

domestiche

Uscite in Paese

S.Messa

Momenti

ricreativi

GRIGLIA MISURAZIONE ATTIVITA’SPECIFICHE

Media degli utenti

coinvolti

Situazione

iniziale

mese

mese

mese

12°

mese

Cucina

Immagine e

memoria

Numero di filmati

presentati

Integrazione

sociale

A Km 0

Yoga della risata

Laboratori

Dog dance

Therapy

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NO

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23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

Le risorse finanziarie utili alla realizzazione delle attività di sistema e specifiche

sono rappresentate nella tabella sottostante.

Descrizione Costo in Euro

Contributo per la realizzazione delle attività di Sistema e

Specifiche – Tabella n.1 – n. 2

1000.00

Rimborso spese di viaggio VSC 1200,00

Ore Formazione Specifica 300,00

Rimborso pasti VSC (vitto) 1200,00

Attività Informativa e di comunicazione 200,00

Totale 3900,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Comune di Sospiro in qualità di partner nel progetto “Integrazione Sociale”

offrendo gli spazi adeguati.

Ditta Binotti Giardini –partner del progetto “A km 0” offrendo consulenza gratuita

e attrezzature a prezzi contenuti

Associazione gruppo cinofilo “LA CASA VERDE” di Casalbuttano – partner del

progetto “Dog Dance Therapy”.Offrendo la loro competenza a prezzi contenuti.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Le attività previste dal progetto hanno a disposizione le seguenti risorse:

2 sale multimediali attrezzate per la formazione

2 sale attività (animativa/motoria)

1 programma montaggio filmati

1 Masterizzatore

1 Videoproiettore digitale

1 Videocamera digitale

1 Lettore DVD

1 cassa acustica

Schermo proiezioni filmati

1 macchina fotografica digitale

1 computer/stampante/scanner

Materiale utile nei laboratori occupazionali (cucito, decoupage, cucina,

giardinaggio, hobbistica in genere)

1 vasca realizzata espressamente per la coltivazione dell’orto.

Abbonamento al quotidiano locale “La Provincia”

Giochi di società e didattici

2 pulmini attrezzati

1 autovettura

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

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26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università Cattolica del Sacro Cuore

Università degli Studi di Bergamo

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Università degli Studi di Bergamo

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA

PROVINCIA DI CREMONA si impegna a seguire e condurre l’attività connessa al

bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del Servizio Civile

Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in

modo specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.

PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI

IMPEGNATI NEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia

attività formative insieme, pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.

Obiettivi

Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle

proprie risorse, motivazioni, competenze trasversali, tecnico professionali acquisite

precedentemente all’esperienza di Servizio civile volontario e ad effettuare un

bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio impegno

all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato,

potranno essere riconosciute e certificate.

Contenuti/Programma

Primo incontro: 3 ore (di gruppo)

• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del

percorso.

• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?

• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea

per l’Occupazione: occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.

• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e

infomale: un processo funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.

• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali

caratterizzanti il lavoro e la “cultura” della cura.

• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze

“essenziali” per operare nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in

generale, all’oggi?

Secondo incontro 3 ore (di gruppo)

• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto

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la lente. L’analisi dei miei saperi, saper fare e essere.

• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze

• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire:

Sapere, Saper fare, Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della

Fondazione.

Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)

• La costruzione del portfolio delle evidenze

• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per

confrontare le attese, gli obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata

Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)

• L’esperienza di Servizio Civile

Metodologia

Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di

gruppo, guidato dalla conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le

competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti teorici saranno utilizzati per

sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di

vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la

soddisfazione del percorso di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi

specifici al lavoro.

Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.

Monte ore: 20 ore

Spesa prevista: € 2000,00

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048

Sospiro (CR)

30) Modalità di attuazione:

La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia

formativa certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .

La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp.

U.O. Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore

accreditato.

Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per

l’aggiornamento sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG

WELFARE n. 10426 del 27/11/2015.

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31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista,

cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni

frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente

trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei

giovani in SCN.

Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming,

giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni,

problem solving) per dare la possibilità ai giovani di analizzare e fare propri i

concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La

metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle

nostre strutture nei tre anni precedenti con i Volontari del Serv. Civile, oltre che per

il grande interesse che questa procedura pedagogica ha ottenuto nella maggior parte

dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri

rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che comprende

quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto

permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea -

infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti

risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire

conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per

aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito.

Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della

volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in

cui il volontario/cittadino è inserito. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è

dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari

possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del

proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di aprire spazi di riflessione sul

valore del volontariato come partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale dello

Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità del Servizio Civile

Nazionale.

Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali

trasversali a tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:

• Favorire un buon clima di gruppo;

• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;

• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di

sviluppare l’interesse e di accrescere nei giovani la partecipazione attiva.

Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a svolgere il delicato

compito di moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo

intervento essere in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti

mantenendo un ruolo imparziale. A partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning

www.fad-fondazionesospiro.it in via sperimentale è presente un modulo formativo

sulla storia del servizio civile in Italia (durata prevista 2 ore) , questo percorso

formativo per il momento si affiancherà alla lezione d’aula con le medesime

tematiche, pertanto consentirà all’equipe formativa di valutare l’efficacia di questa

metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in FAD sarà

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veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo

formazione rischi generali/specifici (16 ore) incluso nella formazione specifica

trattata al paragrafo 36. La piattaforma MOODLE (www.fad-fondazionesospiro.it

)consente l’identificazione del fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il

monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla somministrazione della Customer

Satisfaction.

Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di

valutazione delle conoscenze acquisite.

Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un

patto formativo che vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il

solco della storia del Servizio Civile, che è strettamente legato ai temi di educazione

civica e di cittadinanza attiva e responsabile.

Il Piano di Formazione Generale prevede la seguente ripartizione delle tecniche

didattiche:

Il percorso è organizzato su 60 ore, di cui 48 saranno erogate nei primi 60 giorni, le

restanti 12 ore al 9 mese dall’avvio del progetto.

33) Contenuti della formazione:

48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)

VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)

L’identità del gruppo in formazione (10 ore)

Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro

- Presentazione del percorso formativo

- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula

- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e sulla

scelta di svolgere il servizio civile volontario

- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche

- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale

- Interviste incrociate

Lavorare bene in gruppo

- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per

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favorire l’inserimento in un nuovo gruppo di lavoro;

- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro

- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei gruppi

di lavoro

- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente si

presentano nei gruppi di lavoro.

- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente presenti

nei gruppi di lavoro

Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e

differenze tra le due realtà (2 ore)

- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di

continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il

“nuovo” servizio civile volontario;

- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;

- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di Servizio)

- Il Servizio Civile Universale

- Servizio Civile Garanzia Giovani

Il dovere di difesa della Patria (2 ore)

Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana

Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà

Difesa civile non violenta

Film Gandhi

La Carta di impegno Etico (2 ore)

Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.

Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento fondamentale

per l’avvio di una collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con il focus verso

l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro formazione

LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)

Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)

- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;

- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);

- La libertà e le sue limitazioni

- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla marginalità

- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la comunicazione

- Esercitazione sul concetto di pregiudizio

- Visione del film “Si può fare”

- La promozione della difesa dei diritti umani

- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete

La protezione civile (4 ore)

Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione

Civile, l’incontro, a carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti e

volontari di protezione civile, quale confine?

Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.

Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.

Visita guidata ad un centro di protezione civile

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La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)

Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.

Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.

Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.

IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)

L’Ente (2 ore)

Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission, caratteristiche

Il lavoro per progetti (6 ore)

Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto

Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica

Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio civile

Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto

Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)

La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;

Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP – Monitore -

Formatore – VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.

Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)

Disposizioni normative in materia

Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)

Introduzione al concetto di conflitto

L’espressione della violenza fisica e psicologica

Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione

La gestione non violenta dei conflitti

Mediazione e soluzione creativa dei conflitti

Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti

La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione

2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto

12 ore

Follow-up :

Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di

progettazione) – 6 ore ;

Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.

Filmografia

Titolo Film Protagonisti

LO SCAFANDRO E LA FARFALLA Julian Schnabel LA FAMIGLIA SAVAGE Laura Linney e Philip Seymour Hoffman SI PUO’ FARE C’ERA UNA VOLTA LA CITTA’ DEI MATTI

Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston Fabrizio e Vittoria Puccini

GRAN TORINO Clint Eastwood

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STILL ALICE Julianna Moore L’OLIO DI LORENZO Nick Nolte e Susan Sarandon NON E’ MAI TROPPO TARDI Jack Nicholson e Morgan Freeman QUASI AMICI François Cluzet Omar Sy IL MIO PIEDE SINISTRO Daniel Day-Lewis e Brenda Fricker LONTANO DA LEI Gordon Pinsent, Julie Christie, Olympia Dukakis

34) Durata:

60 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS – Via IV Novembre, 30 –

26048 Sospiro (CR)

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente

in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato

nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la

formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici,

coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe

multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono

di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro

sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è

supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di

accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza

dei contenuti e della metodologia.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Dr.ssa Cuomo Dorella, nata il 13/06/1961, residente in Sospiro (CR) via Mazzini n.

22/A

Dr.ssa Mantovani Anna Roberta, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via

Buoso da Dovara n. 102

E.P. Gregori Adelaide, nata il 22/04/1953, residente in Cremona Via F. Filzi n.15

E.P. Azzini Elena, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via

Cairoli 26/A

Geom. Gianluca Tortini – 18/08/1973 Cremona , residente in Sospiro , via Lonati n.

32

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Cuomo Dorella, Animatrice/pedagogista/antropologa (vedi CV)

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Mantovani Anna Roberta , Educatrice Professionale (vedi CV)

Gregori Adelaide, Educatrice Professionale, Coordinatore CDI (vedi CV)

Azzini Elena, Animatrice sociale presso cooperativa Altana (vedi CV)

Geom. Gianluca Tortini – RSPP e Formatore Sicurezza certificato

CV – Allegati

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti

tecniche e metodologie:

Lezioni frontali

Analisi dei casi

Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group)

Affiancamento in itinere (formazione sul campo)

Role planyng

Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del

servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire

(patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento).

Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di

gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio.

Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella

presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che

essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno

affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione

in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori

ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di

apprendimento.

Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso

in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso

di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche

settimanali, focus group.

Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con

operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del

progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng.

I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione

organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione

ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione

dell’anziano (patologie, fragilità, interventi).

Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe,

Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo).

Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi

90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di

servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di

formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire

continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la

presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli

altri operatori socio-sanitari .

Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e

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successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo

di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due

parti:

Rischi Generali – modulo FAD (4 ore)

Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore).

Il percorso ha come obiettivo :

Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito

lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla

necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale

per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi

adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a

prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale

complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC

compresi).

40) Contenuti della formazione:

- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità

- La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano

- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08)

- Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia

sociale, le tecniche di animazione utilizzate, con particolare attenzione alle

tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo

autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non

farmacologiche .

- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con

particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche

della malattia di alzheimer.

- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie

utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i

famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento

cognitivo.

I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal

servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti:

-Gli anziani e le loro fragilità

-La memoria nell’anziano

-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia

occupazionale, altro)

41) Durata:

72 ore

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Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE

GENERALE che la FORMAZIONE SPECIFICA.

Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale

promossi a seguito delle attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti

avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.

Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi

formativi, pur essendo fortemente vincolati dal sistema di norme che ne regolano

l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente differenziati, sia per la

pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli

specifici contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti.

Pertanto è necessario in sede di verifica tener conto sia della variabile gruppo di

VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici trasmessi.

I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di

soddisfazione dei destinatari degli interventi e di rispondenza delle conoscenze

apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.

Aree di Monitoraggio individuate:

Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative

delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);

Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza

e quelli di criticità;

Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa,

anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze e la diffusione delle best

practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.

L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una

rivolta alla Formazione Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la

medesima Scheda di rilevazione divisa in due sezioni:

Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione

tra valutazione del corso e valutazione dei singoli formatori);

Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test

cognitivo ed un post-test cognitivo.

SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA

Formazione Generale

Formazione Specifica

Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________

Titolo Progetto Servizio Civile

_________________________________________________________

Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA

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Sez. 01 – GRADIMENTO

a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e

gestione incontri) sia stato:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente

comprensibili?

No Abbastanza Si

c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine

decrescente):

1.

2.

3.

d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine

decrescente):

1.

2.

3.

e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?

Modulo Formativo Formatore

f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e

alla sua crescita formativa:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

g) Suggerimenti per il Formatore:

h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)

Non a mio agio Indifferente A mio agio

Sez. 02 – APPRENDIMENTO

1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:

accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;

occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;

sviluppare capacità culturali

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2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?

Internet

Passaparola

Giornali – locandine – volantini

3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?

Solo per la vicinanza alla mia residenza

Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi

fatti

Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta

coerente

4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?

Nulla

Esperienze

Divertimento

5. Quale attività preferisti fare?

Feste Musicali

Cineforum

Attività Sportive

Giochi di società

Attività Artistiche

6. Quando ascolti qualcuno:

presti attenzione alle parole dette

osservi il contesto della comunicazione

controlli il tempo che passa

7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?

ecco ti regalo un euro

scusa ma non ho monete

non rispondi e tiri diritto

8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:

tieni il segreto per te

riporti la confidenza con i tuoi amici al bar

riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato

9. Giocare con un utente è:

un modo per conoscerlo

passare il tempo libero

divertirsi

10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:

curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali

rispondi al tuo cellulare

fai una corsa per vedere la tua resistenza

11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?

Per non fare ore straordinarie

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Per essere libero prima possibile

Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori

12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?

falso

vero

Non ricordo

13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?

15 giorni

20 giorni

30 giorni

14. Cos’è un gruppo formale?

un gruppo di amici

una squadra di calcio

conoscenti

15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?

Il Direttore Generale

un amico

il Volontario del Serv. Civile

16. Chi è il leader carismatico?

uno che si ascolta solo per dovere

un uomo molto alto

una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di

un gruppo di individui

17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?

15 giorni

30 giorni

20 giorni

18. Cosa significa OLP?

Operatore Leader di Postazione

Operaio Locale di Produzione

Operatore Locale di Progetto

+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata

Data 29/11/2017

Il Responsabile legale dell’ente /

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente

Il Direttore Generale

Dott. Fabio Bertusi

firmato digitalmente