SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO ... · Lombardo per 200 posti letto a cui...
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(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
ANDATA E RITORNO – Il Centro Diurno Integrato come percorso di vita per
prevenire/ritardare l’istituzionalizzazione di pazienti affetti da demenza.
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A01Assistenza Anziani
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Premessa
Il seguente progetto si realizza all’interno del Centro Diurno Integrato di Fondazione
Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS con sede a Sospiro (Cr) e vede interessati
2 Volontari in Servizio Civile che nell’arco di un anno avranno modo di accrescere
la loro formazione personale attraverso esperienze a livello umano, culturale e
professionale. La loro presenza, ormai consolidata negli anni, aiuta, inoltre, la nostra
Istituzione ad accrescere la capacità di divulgazione, educazione e apertura al mondo
esperienziale dei giovani, divenendo così un arricchimento reciproco.
6.1- Descrizione dell’area d’intervento e del contesto territoriale
Il Centro Diurno Integrato (CDI) è inserito nell’area del Dipartimento Anziani, una
delle tre aree esecutive di Fondazione Sospiro oltre a quella del dipartimento disabili
e tecnico amministrativa. Il Dipartimento Anziani è una struttura organizzativa
basata sull’intensità e gradualità delle cure attraverso il controllo delle condizioni di
salute, il rispetto delle esigenze individuali di privacy e socializzazione, il
3
NZ00349
Lombardia
2
mantenimento delle funzioni residue e quando possibile, il recupero delle funzioni
perse. Questo avviene attraverso la valorizzazione e l’utilizzo delle risorse umane e
professionali assegnateli e un’interazione con la famiglia dell’ospite che diventa
parte integrante della modalità operativa del dipartimento (“alleanza terapeutica”).
L’assetto organizzativo prevede che i pazienti trovino collocazione nelle varie aree
funzionali in base al tipo di necessità assistenziale (riabilitativa, valutativa, sanitario
assistenziale) e al diverso regime di trattamento (residenziale, semiresidenziale,
domiciliare, ambulatoriale).
Complessivamente il dipartimento è accreditato dal sistema Socio Sanitario
Lombardo per 200 posti letto a cui vanno aggiunti 37 posti letto per le Cure
Intermedie (ex riabilitazione socio-sanitaria), 20 posti in CDI e 5 posti in CDC,
Ciclo Diurno Continuo, riservati a paziente con necessità di cure riabilitative, per
una fascia di tempo determinato stabilito da consulenza fisiatrica.
Il Centro Diurno Integrato nasce nel 2003 come risposta ad una crescente esigenza
sociale circa il sostegno a famiglie in difficoltà per la presenza di malati d’Alzheimer
cui dedicare tempo e assistenza. La struttura pur essendo inserita nell’area
dipartimentale, si discosta strutturalmente dalle altre unità abitative in quanto è un
edificio indipendente, una villetta con ingresso principale sulla via IV Novembre del
Paese di Sospiro, questo favorisce l’inserimento degli ospiti in un contesto sociale
urbanistico che permette di attribuire l’appellativo di “Seconda Casa”. Anche gli
arredi interni, in particolare la zona cucina, la stanza attività, il porticato, rientrano
Direttore
Dipartimento
Anziani
U.V.A. Responsabile
Risorse Umane
U.O.
Fisiokinesiterapia
Servizio Sociale
Sportello Unico
Istituto di
Riabilitazione
U.O.
Riabilitazione
RSA "A" U.O.
CDI
U.O.
Geriatria A
U.O.
Geriatria B
U.O.
Geriatria C
CDC
Nucleo
Alzheimer
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nei parametri di casa e famiglia, spazi in cui il paziente può sentirsi sicuro e
protetto.
Ingresso Cucina Sala Attività Portico
L’edificio è circondato da giardini, in particolare dal giardino Alzheimer, posto sul
retro e condiviso con gli ospiti del nucleo omonimo.
Retro della casa Giardino Alzheimer
Il CDI è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle 18,00 e garantisce per i
famigliari che lo richiedono il servizio di trasporto gestito da una cooperativa con
mezzi di Fondazione Sospiro e l’affiancamento di un nostro personale.
6.2 – Aspettativa di vita e ricerca Censis-Aima, Roma 24 febbraio 2016
Statistica report-Indicatori-demografici-2016 – www.istat.it
Gli indicatori demografici stimano che al 1° gennaio 2017 la popolazione residente
in Italia ammonti a 60 milioni 579mila con un’età media di 44,9anni, due decimi in
più rispetto alla stessa data del 2016.
Oltre 65 anni 13,5 milioni 22,3%
Oltre 80 anni 4,1 milioni 6,8%
Ultranovantenni 727mila 1,2%
Gli ultracentenari ammontano a 17mila.
La speranza di vita alla nascita recupera terreno rispetto al 2015, per gli uomini la
vita media raggiunge 80,6 anni (+0,5 sul 2015, +0,3 sul 2014), per le donne 85,1
anni (+0,5 e + 0,1).
L’indagine Istat asserisce che gli anziani in Italia sono tra i più longevi in Europa e
tra i primi al mondo per invecchiamento della popolazione, ma con maggiori
problemi di salute, il più elevato indice di dipendenza (rapporto tra popolazione in
età non attiva e la popolazione in età attiva), con una quota molto bassa di giovani e
una quota di anziani tra le più elevate.
La terza ricerca realizzata dal Censis con l’AIMA (Associazione Italiana Malattia di
Alzheimer), con il contributo di Lilly Italia ha indagato l’evoluzione negli ultimi 16
anni della condizione dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie attraverso
un’indagine nazionale che ha privilegiato il punto di vista dei caregiver (colui che
assiste). Uno dei dati interessanti emersi dalla ricerca è che malati e caregiver
invecchiano insieme e che ad assistere sono soprattutto figli e badanti.
L’età media dei malati è passata dai 73,6 nel 1999 ai 78,8 anni nel 2015; allo stesso
modo quella dei caregiver, che si attestava a 53,3 si è innalzata a 59,2.
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Il caregiver dedica al malato di Alzheimer mediamente 4,4 ore al giorno di
assistenza diretta e 10,8 ore di sorveglianza e il 59,1% occupati segnala cambiamenti
nella vita lavorativa e sociale determinando conseguenze anche sul suo stato di
salute, in particolare per le donne (protagoniste nella assistenza) accusano
stanchezza l’80,3%, riposo insufficiente l’63,2%, depressione il 45,3%, più facili
alla malattia il 26,1%.
Pur essendo i figli dei malati a prevalere tra i caregiver, negli ultimi anni
nell’assistenza sono aumentati i partner (dal 25,2% del 2006 al 37% nel 2015),
soprattutto se il malato è maschio: questo dato spiega l’aumento della quota di malati
che vivono in casa propria.
La badante rimane una figura centrale dell’assistenza ad essa fa ricorso il 38% delle
famiglie e la sua presenza ha un impatto significativo sulla disponibilità del tempo
libero del caregiver. I costi diretti dell’assistenza in Italia ammontano a oltre 11
miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie; il costo annuo per paziente è
pari a 70.587 euro, comprensivo dei costi a carico del SSN e di quelli che ricadono
sulla famiglia. Sono 600.000 i malati di Alzheimer in Italia (200.000 solo in
Lombardia) e a causa dell’invecchiamento della popolazione sono destinati ad a
aumentare, questo sottolinea l’importanza di impostare piani adeguati d’intervento
per affrontare con consapevolezza l’entità dei costi sociali della malattia non solo
riferibili a costi diretti (esborsi monetari effettivi per l’acquisto di servizi e
prestazioni), ma anche indiretti (valutati in termini di perdita di risorse per la
collettività).
6.3 – Definizione di Centro Diurno Integrato
I Centri Diurni Integrati rientrano nella categorie di struttura sanitaria utili a
sostenere il famigliare nel percorso di cura, non solo dal punto di vista di tempo
dedicato al paziente, ma anche circa la valutazione clinica, la cura personale, la
stimolazione delle funzioni residue, l’informazione adeguata e l’indirizzo nella
progressione della patologia.
Le linee guida e i requisiti minimi di funzionamento dei CDI sono stati riaffermati
da Regione Lombardia all’interno del D.G.R. 22 marzo 2002 n. 7/8494 Requisiti
per l’autorizzazione al funzionamento e l’accreditamento dei Centri diurni
integrati. Tale normativa non prevede la costituzione di Centri Diurni con
caratteristiche specifiche atte ad accogliere persone affette da demenza, tuttavia, nel
territorio della regione, alcuni enti operanti nel settore socio-sanitario sulla scorta
dell’esperienze assistenziali e viste le esigenze specifiche delle persone affette da
demenza, hanno costituito Centri Diurni Integrati con caratteristiche specifiche per
poter erogare una migliore assistenza a questa categoria di persone. In questo decreto
viene ripresa la definizione di Centro diurno (CDI) quale “struttura che si colloca
nella rete dei servizi socio-sanitari per anziani, con funzione intermedia tra
l’assistenza domiciliare e le strutture residenziali. Si rivolge ad anziani che vivono a
casa, con compromissione parziale o totale dell’autosufficienza e con necessità
assistenziali che superano la capacità del solo intervento domiciliare, ma che non
richiedono ancora un ricovero in RSA” ne fissa gli obiettivi e le prestazioni erogate.
Bollettino ufficiale della Regione Lombardia lunedì,8 aprile 2002
6.4 – C.D.I.–Fondazione Sospiro - Prestazioni erogate e progettualità educativa
Gli obiettivi primari per i malati di Alzheimer inseriti presso il CDI sono la “cura”
e la “promozione del benessere” della persona attraverso il miglioramento ed il
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mantenimento del livello funzionale, nel rispetto di un diritto sociale che tutela la
persona malata a rimanere nel proprio ambiente di vita.
I 3 principi fondamentali su cui basare la progettualità educativa.
Equipe Professionale del Centro Diurno Integrato:
1 medico – Direttore del Dipartimento Anziani e responsabile CDI
1 educatore professionale/coordinatore CDI
3 operatori OTA (Operatore Tecnico Assistenziale)
1 Fisioterapista
1 Infermiera professionale
1 Assistente sociale
I Volontari in Servizio Civile sono da tempo parte attiva di questo percorso di
“cura e promozione benessere” e collaborano affiancando il personale nel
raggiungimento dei risultati di progetto.
Diagramma n.1
Il Progetto Individuale (PI) e il Piano Assistenziale Individuale (PAI) sono i
documenti di verifica e analisi delle condizioni del paziente, essi analizzano quattro
aspetti della persona: clinico, assistenziale, riabilitativo, animazione/occupazione,
psico-cognitivo; e ne fissano gli obiettivi e le strategie operative per raggiungerli.
I test valutativi di riferimento sono il *MMSE, Barthel, Tinetti, NPI, IADL* oltre
alla documentazione clinica del paziente, la misurazione dei parametri vitali
effettuati al centro diurno (elettrocardiogramma, pressione, glicemia, peso, visita
CENTRO
DIURNO
OSPITE
FAMIGLIA
Prestazioni offerte
CDI
Servizi alla
persona
Animazione e
Socializzazione
Sostegno al
contesto familiare
o solidale
Sanitari e
Riabilitativi
Trasporto
Igiene e cura
Vitto
Protezione e sostegno
Valutazione
Visite programmate
Progetti Individuali
Stimolazione
cognitiva
Ass.Infermieristica
Fisioterapia
Attività
Laboratori
Uscite sul territorio
Situazioni ricreative
Incontri stesura PAI
Spazi d’ascolto
Colloqui periodici
Formazione in aula
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medica) e all’osservazione attenta dell’ospite.
* MMSE Test di valutazione dei disturbi intellettivi
Barthel Test delle prestazioni nelle attività di base della vita quotidiana
Tinetti Scala di valutazione dell’equilibrio e dell’andatura
NPI Test che rileva l’entità dei disturbi comportamentali
IADL Test delle prestazioni più complesse della vita quotidiana
La rivalutazione è semestrale e avviene in sede d’equipe con la partecipazione del
personale del CDI, dell’ospite e/o del familiare. In questi incontri oltre ad analizzare
le condizioni del paziente, si verifica la tenuta famigliare nell’assistenza a domicilio
offrendo supporto,indicazioni e indirizzo anche per eventuali decisioni future.
Il Progetto Educativo è stilato all’inizio di ogni anno a seguito di una verifica che
mira ad adeguare obiettivi ed interventi alle variabili che l’utenza manifesta; in
realtà, la ricerca del Censis-Aima del 2016 (punto 6.2), trova riscontro anche presso
la nostra struttura: gli ospiti sono sempre più anziani e al decadimento cognitivo
vanno ad associarsi problematiche fisiche e motorie .che causano pesanti limitazioni
nell’autonomia e nell’autosufficienza. In una condizione di elevata fragilità, il
paziente richiede, in maggior misura, cure e assistenza, ma ciò deve avvenire sempre
attraverso una dimensione di relazione in cui emerge la capacità di osservare,
ascoltare e pensare; la comunicazione con l’altro, che sia verbale o non, acquista
valore terapeutico se carica di empatia e proiettata in una dimensione di superamento
delle difficoltà altrui.
La media dell’età dei pazienti presenti attualmente in CDI e in CDC è di 85,4 anni.
20 ospiti in CDI
+
2 ospiti in CDC
Età N°Pazienti Media
70 – 80 3
85,4 anni 81 - 90 15
91 - 95 4
Gli interventi educativi, sono costantemente indirizzati alla stimolazione cognitiva,
relazionale, linguistica culturale e sociale, con implicito collegamento agli aspetti
motori e al sostegno/recupero della memoria procedurale.
Alla base del progetto troviamo due tipologie di attività, la prima ha una valenza che
si può definire permanente/continuativa di sistema, la seconda è peculiare e
caratterizzata da attività specifiche che in alcuni casi hanno trovato l’avvio grazie
ai progetti presentati per i Volontari in Servizio Civile e che nel tempo sono stati,
poi, riproposti.
6.5 – Progetto Educativo in cui saranno inseriti i Volontari in Servizio
Civile –
Diagramma n.2 – Attività di Sistema
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Tabella n. 1 – Attività di Sistema
ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE
Lettura quotidiano
Utilizzo ROT formale/informale
Lettura e commento
Stimolazione alla partecipazione
Mattutina
h.09,30/10,30
Attività domestica
Allestimento tavolo da pranzo
Riassetto sala
Asciugare stoviglie
Giornaliera
h.11,45/13,00
Uscita in Paese Mercato del Paese per acquisti
personali e comunitari Martedì mattina
S.Messa
Passeggiata in giardino per
raggiungere la chiesa /funzione e
rientro
Mercoledì
pomeriggio
h.15/16
Momenti ricreativi
Gioco della tombola
Gioco delle carte
Ascolto musica
Pomeridiano
2/3 volte a sett.
h. 15/16
Diagramma n. 3 – Attività Specifiche
Momenti
Ricreativi
Uscita
per
S.Messa
Uscite in
Paese
Attività
domestica
Lettura
quotidiano
Attività
di
Sistema
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Tabella n. 2 - Attività specifiche
ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE
Cucina
Realizzazione di un dolce
Acquisto degli ingredienti
Collaborazione nell’esecuzione
Riordino
Condivisione del preparato a
merenda
Quindicinale
Giovedì
h.10,00/11,00
Immagine e memoria
Creazione di un filmato
Raccolta di fotografie e filmati
Visione su grande telo
Trimestrale
Martedì
h.15,00/16,00
Integrazione sociale
Gioco della tombola Uscita sul territorio presso la sala
“Cipelli”, centro ricreativo del
Paese di Sospiro
Quindicinale
Venerdì
h. 14,00/16,30
A Km. 0
Il nostro orto
Acquisto piantine da allocare
Preparazione terreno
Cura e annaffiatura
Raccolta e consumo
Primavera/estate
Il mattino
Yoga della risata
Sessione guidata dall’educatrice
CDI con certificazione “Leader”
Presso sala attività motoria CDI
Settimanale
Giovedì
h.11,00/11,45
Realizzazione di oggetti vari Feste e ricorrenze
Dog
Dance
Therapy
Laboratori
Yoga della
risata
A Km 0
Integrazione
Sociale
Immagine
e memoria
Cucina
Attività
Specifiche
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Laboratori
Cucito, bricolage, maglia per
l’esecuzione di manufatti e
biglietti augurali
fascia
pomeridiana
Dog dance Therapy
Pet Therapy
Presso sala attività e il giardino
Alzheimer (primavera/estate)
Da avviare
quindicinale
fascia
pomeridiana
L’attività di “Yoga della risata”, presentata nel progetto “BEN-ESSERE” del 2015,
è stata riconfermata nel 2016 con il progetto “Quando il tuo corpo ride la mente
ringrazia” al momento in realizzazione; essa rientra nel pacchetto formativo che
mira alla stimolazione costante ed intensiva delle aree psicomotorie e sviluppa
l’importanza di una regolare attività motoria associata al benessere psichico e alla
stimolazione cognitiva.
A tale scopo vengono utilizzate tre tecniche d’intervento:
attività motoria
psicomotricità
yoga della risata
Tabella n. 3- Attività specifica “Quando il tuo corpo ride la mente ringrazia”
ATTIVITA’ REALIZZAZIONE ATTUAZIONE
Attività Motoria
Presso sala attività motoria CDI
Presenza di una fisioterapista
Esercizi di ginnastica per anziani
lunedì-mercoledì-
venerdì
h.11,0/11,30
Psicomotricità
Presso sala attività motoria CDI
Presenza di una fisioterapista
Esercizi stimolazione utilizzando
materiale di supporto idoneo
Martedì
pomeriggio
h.15,00/15,45
Yoga della risata
Presso sala attività motoria CDI
Educatrice con certificazione
“Leader della Risata”
Tecniche di Yoga della risata
Giovedì
h.11,00/11,45
Si precisa che per quanto riguarda l’attività motoria, questa disciplina è da sempre
utilizzata e con la stessa cadenza settimanale, essa è stata inserita nel pacchetto
formativo in quanto attività utile e complementare al benessere psicofisico della
persona.
In questo progetto “Andata e Ritorno”, l’attività specifica menzionata è sempre lo
yoga della risata perché condotta dall’educatrice.
Il progetto rivolto a volontari in servizio civile qui presentato e con la
denominazione “ANDATA E RITORNO” prevede l’avviamento di un ulteriore
attività specifica caratterizzata dalla presenza di cani addestrati alla relazione con
l’uomo e in particolare con persone in difficoltà.
La recente grande festa d’estate del centro diurno, alla quale partecipano parenti e
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amici in larga affluenza, ha visto, quest’anno, una esibizione di cani
dell’Associazione gruppo cinofilo “LA CASA VERDE” di Casalbuttano (Cr), che si
sono espressi nella loro bravura e talento attraverso esercizi di dog dance; una
manifestazione che ha suscitato forti emozioni in tutti i presenti soprattutto tra i
pazienti. Da questa esperienza è maturata la visione di una collaborazione con
questa organizzazione per intraprendere terapie assistite da animali e nello specifico
da esemplari di Border Collie addestrati. In particolare saranno gli ospiti che
attraverso la relazione e la complicità dei cani, intraprenderanno questo percorso
riabilitativo che li vedrà protagonisti nella prossima festa estiva.
DOG DANCE THERAPY
Il termine Pet-Terapy deriva dall’unione di pet (animale d’affezione) e therapy
(terapia) e si basa sul principio dell’utilizzo del rapporto speciale che certe persone
instaurano con gli animali per favorirne un processo relazionale/terapeutico.
La dog-dance accresce questo rapporto in quanto si instaura una relazione finalizzata
Cos’è?
E’ una disciplina cinofila
che si basa sullo
svolgimento di alcuni
esercizi con il cane e una
base musicale.
Perché è utile
Accresce il rapporto
relazionale favorendo un
processo terapeutico.
Promuove l’attività
fisica per svolgere
esercizi con il cane.
DOVE?
Aula attività e
Giardino
Alzheimer
QUANDO?
Gennaio/Giugno
2 volte al mese
Con chi?
Pazienti
anziani del
CDI
Cosa faremo?
Giocheremo e
balleremo
insieme
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al divertimento, al movimento con l’utilizzo anche della musica. Il numero di
pazienti che saranno interessati a questa attività, sarà valutato ad inizio percorso,
mentre è prevista la presenza di quattro o cinque cani.
Il gruppo cinofilo L’esibizione I cani incontrano gli ospiti
6.6 – Intervento pedagogico applicato nel progetto educativo
Gli interventi educativi utilizzano metodologie specifiche a fondamento del proprio
agire e fanno riferimento a 3 modelli formativi:
1) “Gentlecare” modello di assistenza indicato da Moyra Jonese che si avvale di un
approccio al malato in forma protesica per compensarne i deficit; questo avviene
attraverso l’attenzione delle tre componenti: persone, programmi e spazio fisico.
2) “Validation” modello studiato da Naomi Feil che focalizza il proprio agire sulla
comucazione utilizzando l’empatia per comprendere i comportamenti e attuare
tecniche specifiche d’aiuto.
2) “Psicopedagogico”il percorso di rieducazione avviene attraverso relazioni
interpersonali cercando di realizzare interventi sempre più personalizzati al fine di
rallentare l’evoluzione della malattia e sostenere il mantenimento delle competenze
residue del soggetto.
Queste tecniche d’intervento saranno apprese dai Volontari in Servizio Civile
attraverso la formazione specifica, la formazione sul campo e l’orientamento
operativo indicato dell’educatrice del CDI/OLP.
Tabella n. 4 – Schema rappresentativa dei beneficiari e destinatari del progetto
educativo denominato “Andata e ritorno”
DESTINATARI DIRETTI DESTINATARI INDIRETTI
20 ospiti in CDI
5 ospiti in CDC
Famigliari in termini di sostegno/
aiuto.
Volontari in Servizio Civile in
termini di formazione/esperienza/
crescita
Operatori (OTA) in termini di
rinnovato stimolo operativo per le
attività programmate e di
confronto con le giovani presenze.
6.6 – Esperienza maturata dai Volontari in servizio Civile relativa al progetto
“BENESSERE” concluso nel settembre 2017.
Le volontarie che hanno collaborato alla realizzazione del progetto educativo hanno
mostrato impegno e responsabilità, i buoni risultati ottenuti in termini di continuità
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nella programmazione delle attività, hanno conseguito il risultato di poter intervenire
con maggior incisività sulla presenza e partecipazione dei pazienti e pertanto sugli
obiettivi proposti. Quest’anno di servizio civile, ha lasciato un segno tangibile nella
loro formazione/crescita personale tanto da indirizzarli verso percorsi di studi rivolti
al settore del sociale.
L’esperienza maturata anche in termini di relazioni con gli ospiti e il personale ha
generato legami affettivi solidi che resisteranno nel tempo.
Si può, pertanto, confermare che la presenza consolidata da tempo dei Volontari in
Servizio Civile presso il Centro Diurno Integrato rappresenta una valenza aggiuntiva
nella realizzazione delle attività di progetto, attraverso una partecipazione attiva e
supervisionata, essi agevolano l’andamento del percorso avviato, migliorandone la
realizzazione in misura di efficacia, ma non solo, essi trovano nel servizio svolto,
spunto di riflessione e maturazione per le scelte future.
Alcune fotografie delle volontarie che hanno partecipato al recente progetto
In giardino In un vivaio La tombola
Si scrive L’ultimo giorno
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto persegue obiettivi Generali e obiettivi Peculiari
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OBIETTIVI GENERALI
Utenti CDI
Tutela della salute psicofisica al fine di
favorire la permanenza
al proprio domicilio
VSC
Sperimentare forme di cittadinanza
attiva
Assistenza e cura
Stimolazione cognitiva continua
Approccio protesico
Sostegno alla famiglia
Contatto con la fragilità di persone
anziane in difficoltà
Crescita personale attraverso una
formazione teorica/pratica continua
Acquisire spirito collaborativo con lo
staff del CDI
formazione teorica/pratica
OBIETTIVI SPECIALI
Attività di Sistema
Attività Specifiche
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OBIETTIVI SPECIALI – Collegamento Schema n.2 - Tabella n.1
ATTIVITA’DI SISTEMA OBIETTIVI
Lettura quotidiano
Predisporre all’ascolto attivo.
Indirizzo all’orientamento spazio/tempo.
Favorire l’utilizzo della parola ed
esercitare pressione sull’esposizione dei
propri pensieri e ricordi.
Mantenere un contatto con il territorio
e sugli eventi di rilievo.
Attività domestica
Sostenere l’autostima nel riuscire ancora a
compiere attività utili
Stimolare la memoria procedurale e la
manualità fine
Preservare abilità spendibili anche a
domicilio
Uscita in Paese
Mantenere il contatto con il territorio
Favorire il cammino in spazi aperti
Conservare il valore del denaro attraverso
piccoli acquisti personali
S. Messa
Agevolare la pratica della propria religione
Condividere con altre persone questo
momento esprimendosi con canti e
preghiere.
Momenti ricreativi
Offrire opportunità di svago e rilassamento
Preservare e stimolare abilità cognitive,
sensoriali, prassiche e relazionali nei
momenti dedicati al gioco, al canto,
all’ascolto della musica.
OBIETTIVI SPECIALI – Collegamento Schema n.3 – Tabella n.2
ATTIVITA’SPECIFICHE OBIETTIVI
Cucina
Attivare abilità processuali
Sostenere l’attenzione richiedendo
collaborazione durante tutto il percorso di
preparazione
Condividere il risultato durante la merenda
Immagine e memoria
Utilizzare le fotografie e i video come
strumenti per ricercare attenzione e
concentrazione nel riconoscere sé ed i propri
compagni.
Stimolare la memoria spazio-temporale
Integrazione sociale
Opportunità d’uscita dal centro per
allargare amicizie con altre persone del
Paese presso il Centro ricreativo “Cipelli”
Offrire un momento di svago diversificato.
Collaborazione con il comune di Sospiro
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A Km. 0
Attività destinata al periodo
primavera/estate e con il supporto tecnico
della ditta Binotti
Preservare il contatto con la terra come
fonte per il nostro nutrimento
Stimolare competenze nella lavorazione e
cura di un orto
Trarre soddisfazione dal lavoro svolto dai
frutti raccolti e consumati insieme.
Yoga della risata
Stimolare l’intelligenza emotiva
Potenziare il livello di ossigenazione
attraverso la respirazione yogica.
Favorire l’integrazione con gli altri membri
del gruppo
Veicolare il pensiero positivo riducendo
disturbi legati ad ansia, depressione e
agitazione.
Sviluppare la capacità espressiva del corpo
Mantenere il contatto tra realtà interna ed
esterna.
Laboratori
Favorire la manualità fine
Combattere l’apatia attraverso il lavoro
Potenziare i riferimenti temporali
attraverso la realizzazione di prodotti tipici
(Natale, Pasqua, Festa d’estate).
Dog dance Therapy
Attività da svolgersi con il gruppo cinofilo
“La casa verde” di Casalbuttano (Cr)
Sviluppo dell’area razionale attraverso le
relazioni con gli animali
Stimolazione dell’area cognitiva attraverso
la memorizzazione, l’attenzione e la
competenza linguistica per interagire con i
cani
Stimolazione dell’orientamento spazio-
temporale per l controllo degli spazi d’azione
dell’animale ed i tempi d’esercizio.
Potenziamento motorio, grazie agli animali
i pazienti vengono a conoscenza delle
potenzialità del proprio corpo determinando
un miglioramento nella performance
motoria.
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Tabella n. 5 – Indicatori di verifica prestazioni erogate dal CDI – Diagramma n.1
Prestazioni
Situazione presente e da sostenere
Servizi alla persona
Servizi Sanitari e Riabilitativi
Animazione e Socializzazione
20 Utenti inseriti in CDI
Max 5 Utenti inseriti in CDC
Sostegno al contesto familiare o
solidale
Familiari/referenti dei 20 utenti del
CDI
Familiari/referenti dei 5 utenti CDC
Tabella n. 6 – Indicatori di verifica delle attività di sistema e specifiche –
collegamento tabella n.1 – n. 2 Numero di partecipanti alle attività.
Attività di Sistema Situazione attuale
Da sostenere/potenziare
Lettura quotidiano 16 16
Attività domestica 6 7
Uscita in Paese 2 3
S. Messa 7 8
Momenti ricreativi 20 20
Attività Specifiche Situazione attuale
Da sostenere/potenziare
Cucina 10 10
Immagine e memoria 18 18
Integrazione sociale 7 9
A Km.0 3 4
Yoga della risata 14 14
Laboratori 6 8
Dog Dance Therapy 0 8/10
Gli indicatori sono condizionati delle limitazioni psicofisiche degli ospiti inseriti e
dalle loro necessità, avere la possibilità di presentare attività diversificate, consente di
ampliare l’offerta e permettere a tutti di trovare la proposta adeguata.
Il monitoraggio delle attività e delle prestazioni offerte all’ospite avviene
giornalmente attraverso schede che vengono compilate manualmente a fine giornata.
E’ inoltre presente una tabella in Excel dove registrare giornalmente le attività di
sistema e le attività specifiche, tabella utilizzata poi, nel monitoraggio trimestrale.
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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il Progetto educativo “ANDATA E RITORNO” nel raggiungimento dei suoi
obiettivi, vedrà i Volontari in Servizio Civile impegnati in attenzioni volti al
raggiungimento di competenze utili al suo svolgimento. La formazione in particolare
sarà la base per acquisire conoscenze e abilità spendibili anche in futuro lungo il
percorso della propria vita; una crescita personale fondata sulla cultura della
solidarietà, della cooperazione e del rispetto della diversità, valori universali in cui
ogni essere umano dovrebbe confrontarsi. Alla fine di questo percorso formativo il
volontario comprenderà, inoltre, il valore del proprio intervento in funzione di una
partecipazione attiva alla vita sociale dello Stato.
Il contatto ravvicinato con il proprio Operatore Locale di Progetto approfondirà la
propria formazione indirizzandola al settore di appartenenza dove metodologie
d’intervento adeguate contestualizzeranno il proprio agire.
Tabella n. 7 - Azioni intraprese
FORMAZIONE
Formazione generale:
60 ore di cui 48 ore nei primi due mesi, le restanti 12 ore
tra il settimo e l’ottavo mese di servizio
Formazione specifica:
72 ore di cui 52 ore entro i 90 giorni e le restanti 20
entro il 9 mese di servizio.
INSERIMENTO
AFFIANCAMENTO
Fase che dovrebbe concludersi entro i primi due mesi di
servizio in cui si prenderà coscienza dell’ambiente, del
contesto di Fondazione Sospiro e della struttura in cui
andranno ad operare (ospiti, personale, progetto, attività
e metodi).
FASE OPERATIVA
E’ il momento in cui i Volontari in Servizio Civile
entrano a pieno titolo nell’esecuzione del progetto.
Superato la fase dell’apprendimento e
dell’affiancamento, potranno collaborare a pieno titolo
con l’OLP durante le attività di progetto.
MONITORAGGIO
Monitoraggio trimestrale:
analizza l’attinenza e la congruità delle azioni svolte con
il progetto in atto, analizza gli aspetti relazionali,
motivazionali e professionali raggiunti, approfondisce
le eventuali criticità. (Punto 20 del progetto).
Monitoraggio giornaliero/Monitoraggio mensile:
in riferimento alla registrazione delle attività intraprese
e al numero di ospiti interessati, la presenza del VSC
dovrebbe riscontrare indici migliorativi, avvalorando la
sua presenza (riferimento Tabelle 5/6).
Verifica finale:
si effettua alla fine del servizio (12°mese) e risulta
essere la sintesi dell’intero lavoro svolto , degli
obiettivi, delle competenze professionali e culturali
acquisite e dell’esperienza maturata nel percorso del
loro mandato.
18
Tabella n. 8 - Diagramma di Gantt: schema logico temporale delle attività previste per
il raggiungimento degli obiettivi.
Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tipologia delle azioni
Fo
rmazi
on
e Generale
60 ore
Specifica
72 ore
(70% entro 90 giorni,
30%
Inserimento/
affiancamento
Cooperazione/
autonomia
Monitoraggio
Trimestrale
Verifica
finale
Circa la formazione specifica, c’è da sottolineare che questa, in pratica, durerà sino al
termine del servizio in quanto prevede anche la discussione di casi, di nuovi ingressi,
le riunioni d’equipe e gli incontri con l’OLP.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Il progetto “ANDATA E RITORNO” è condiviso dalle figure professionali che
operano all'interno del CDI (elenco pag.5); esse collaborano in merito alla propria
specificità di ruolo al raggiungimento delle prestazioni offerte ( Diagramma n.1).
La multi professionalità è la metodologia utili al raggiungimento di risultato, l’equipe
la sua espressione, uno strumento indispensabile per valutare le complessità dei casi
e condividere gli interventi da intraprendere. L’equipe si riunisce mensilmente per
valutare i Piani di trattamento in base alla loro scadenza.
Il CDI si avvale di personale dipendente con contratto a tempo indeterminato di 36
ore settimanali presenti quotidianamente in struttura (OTA – Educatrice), altre figure,
sempre dipendenti di Fondazione Sospiro, sono presenti in misura diversa come da
piano sanitario regionale. Ne consegue che per quanto riguarda le attività di sistema e
le attività specifiche (diagramma n.2 e diagramma n.3), le operatrici socio
assistenziali sono le figure che in primis collaborano all’esecuzione delle attività in
sostegno dell’educatrice.
19
Tabella n. 9 – Diagramma di Gantt – Risorse umane coinvolte nel progetto
Pro
get
to “
AN
DA
TA
E R
ITO
RN
O”
Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1
0
1
1
1
2 Tempo Dedicato
Eq
uip
e p
rofe
ssio
na
le
1 Educatrice
Professionale
36 ore settimanali
1 Medico
6 ore settimanali
3 OTA
36 ore settimanali
1 Infermiera
6 ore settimanali
1 Fisioterapista
3 ore settimanali
1 Ass.Sociale
1 – 2 ore
settimanali
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto- (riferimento
Diagramma n.1
Prestazioni offerte CDI
Servizi alla persona Trasporto:collabora e affianca l’autista aiutando l’ospite nel
salire e scendere dal pulmino, si preoccupa che le cinture
siano allacciate ed effettua assistenza durante il viaggio.
Vitto: sollecita ad una alimentazione corretta durante il
pranzo e la merenda e aiuta chi è in difficoltà.
Protezione e sostegno: affianca e sostiene durante gli
spostamenti – Aiuta gli ospiti a togliere/indossare indumenti
(giacche, cappotti) – Effettua igiene semplice (mani/denti)
con indirizzo riabilitativo.
Sanitari e
riabilitativi
PAI-PI : condivide i progetti personalizzati.
Fisioterapia : accompagna/recupera gli ospiti interessati in
palestra – accompagna /recupera gli ospiti in sala attività
motoria durante la ginnastica, la psicomotricità e lo Yoga
della risata.
Animazione e
socializzazione
Attività di sistema – attività specifiche: aiuta l’educatrice
nell’allestire le attività – ne conduce autonomamente alcune
(lettura del giornale, gioco della tombola, delle carte, attività
didattiche) – si rende disponibile nelle uscite sul territorio e
negli spostamenti all’interno del dipartimento (chiesa,
mercato, giardino, portico) – stimola, sollecita gli ospiti alla
partecipazione attiva offrendo sostegno quando necessario –
collabora attivamente durante i momenti ricreativi
(compleanni, ascolto musica, feste, canti, giochi).
Resta in costante rapporto con gli ospiti incrementando la
relazione individuale a livello verbale e non.
20
Sostegno al
contesto familiare
Sostiene il contatto con i famigliari nei momenti d’incontro
al centro diurno o durante i trasporti.
Il VSC dovrà inoltre:
collaborare al monitoraggio delle attività
partecipare agli incontro con l’OLP
rendersi disponibile nei collegamenti con gli altri uffici (sportello unico, ragioneria,
economato)
affiancherà sempre l’OLP e gli operatori al fine migliorare la qualità del servizio a
garanzia di una maggior fruizione delle attività proposte.
L’autonomia gestionale sarà assicurata solo se il volontario acquisterà sicurezza,
maturità e consapevolezza nel condividere i principi del progetto.
Il servizio è regolato su 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì per un totale di 30
ore settimanali, la fascia oraria di servizio sarà compresa dalle 7,30 alle 19 (orario di
apertura e di fine trasporto).
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità alla flessibilità oraria nel rispetto dell’orario di funzionalità del Centro
Diurno.
Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla
sicurezza.
2
2
1400
5
21
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune Indirizzo Cod.
ident. sede
N. vol. per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
1
Istituto
Fondazione
Sospiro
Centro Diurno
Integrato
Sospiro Via IV novembre 5265 2 Gregori
Adelaide
22/04/
1953
GRGDLD53
D62D150W
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
22
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e
vincente per una buona riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in
quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari. La
scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della
"comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i
periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che
nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata
l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali si sono tenuti incontri
informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e
ripetuta anche nel 2018.
L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:
• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene
messo a disposizione presso tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni
di Volontariato
• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i
giovani che “cercano” notizie sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323,
• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da
volontari in servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole;
• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui
vengono inviati i giovani che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale
volontario;
• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione
https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile
• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano
informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;
Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/
• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre
strutture, al fine di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano
presenti progetti presentati ;
• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali)
per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e
radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte o per la ideazione di
trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di
comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di
volontari che veda presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono
affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:
• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi
per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti
dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del circondario (circa 10);
• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di
associazione;
• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di
informazione provinciali e sub provinciali;
• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di
indirizzi (ad esempio di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del
bando.
Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel
23
corso di tre bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo
funzionamento sta il fatto che nell’Istituto Ospedaliero di Sospiro si è sempre
attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo
bando è stata del 100 %.
Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI – VOLONTARIE IN
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE AI SENSI DELLA LEGGE 64/2001
(Determina Direttore Generale n. 286 del 17/07/2014)
ART. 1- OGGETTO
L’art. 5 della Legge 64/2001 prevede i criteri di ammissione al Servizio Civile Nazionale, si
rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le modalità di selezione dei
candidati.
ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE
Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di
Selezione e ne individua il Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del Bando di
Selezione sulla Gazzetta Ufficiale;
ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:
OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto
presentato ed inserito nel bando di selezione;
Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;
Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).
Le funzioni di Segretario saranno svolte da 1 Diplomato Amministrativo o da uno dei
membri della Commissione.
Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei componenti
la Commissione.
ART. 4 – TEMPISTICA
Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza della
presentazione delle domande.
ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE
Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle domande,
provvede a trasmettere ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine ai tempi, ai
luoghi ed alle modalità delle procedure selettive.
La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di
colloquio, la scheda di valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo
punteggio.
24
ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE
Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.
Vengono suddivisi nel seguente modo:
A) Colloquio – punti 60
B) Curriculum – punti 12
C) Titoli di studio – punti 12
D) Questionario attitudinale – punti 16
A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)
Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo
dei candidati è pari a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta
dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti la griglia di seguito
riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base all’importanza data alla singola
voce.
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 4):
giudizio
Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 4)
giudizio :
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del
progetto(caratteristiche umane del candidato): (peso da 1 a 11)
giudizio:
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto( conoscenza del
progetto): (peso da 1 a 15)
giudizio
Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del progetto:
giudizio: (peso da 1 a 4)
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario(la
scelta):
giudizio: (peso da 1 a 6)
Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal
progetto(Metodi e tecniche del lavoro sociale) :
giudizio : (peso da 1 a 4)
Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del
servizio:
(specificare il tipo di condizione) □ Guida Autoveicoli □ Ingressi Saltuari in Giorni
Festivi per Att. Animative □ Soggiorni Climatici
giudizio : (peso da 1 a 4)
Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato:
giudizio: (peso da 1 a 5)
Capacità informatiche (uso PC): (peso da 1 a 3)
25
Valutazione finale
giudizio (max 60 punti):
Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.
Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a 36/60
B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 12)
Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 12, così ripartiti:
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso settore:
MAX 12 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 1 punto) E’ possibile sommare la durata di
più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi da quello
che realizza il progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50 punti) E’ possibile
sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX
12 MESI
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore diverso da
quello del Progetto: MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25 punti) E’ possibile
sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX
12 MESI)
Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come durata
temporale ed ambito di svolgimento.
C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE NON
VALUTATE IN PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:
Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari complessivamente
a PUNTI 12, così ripartiti:
Si valuta solo il Titolo di studio più elevato
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;
Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;
Diploma attinente progetto = punti 6;
Diploma non attinente progetto = punti 5;
Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti 1,00)
Attestato di Qualifica= punti 3
Master attinente al progetto= punti 2
Titoli professionali:
2 PUNTI (ASA-OSA-OSS o comunque titoli legalmente riconosciuti di area attinente al
progetto)
2 PUNTI per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni certificati da attestati attinenti all’area
26
sociale.
D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)
La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale
finalizzato a comprendere meglio la predisposizione del candidato verso le attività previste
dal progetto, la conoscenza dello specifico ambito progettuale e la motivazione a svolgere il
Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (1 punto equivale alla risposta corretta –
quesiti complessivi n. 16)
ART. 7 – Colloquio
Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai selettori
durante il colloquio stesso secondo lo schema qui di seguito allegato.
Verbale di Colloquio
In data¬ ……………….. alle ore ………. presso l’Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus,
sito in Sospiro piazza Libertà n. 2, il/la candidato/a
…………………………………………… ha sostenuto il colloquio informativo di selezione
per l’ammissione al Progetto
…………………………………………………………………………………………
Sono presenti in qualità di selezionatori i sigg.ri:
Funge da segretario il sig. ……………………………..
Si allegano, qui di seguito, le annotazioni registrate durante il colloquio in ordine alle voci
oggetto di valutazione nell’apposita scheda (vedi art. 6) ed a eventuali elementi di carattere
generale utili ai fini della valutazione e dell’attribuzione del punteggio al candidato.
Le operazioni di selezione dovranno essere verbalizzate dal Segretario della Commissione e
sottoscritte da tutti i componenti della Commissione stessa.
Il Presidente della Commissione, entro i termini previsti dall’art. 3 del presente
Regolamento, trasmette la graduatoria provvisoria compilata per ogni progetto, completa
degli atti, al Direttore Generale per gli adempimenti di rispettiva competenza.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Introduzione al sistema di monitoraggio
Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:
1. Valutazione del volontario da parte del OLP
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile
3. Misurazione dei dati quantitativi
27
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
5. Report dei risultati raggiunti
1. Valutazione del volontario da parte del OLP cadenza trimestrale
Avrà lo scopo di:
Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività
effettivamente svolte dal VSC
Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata
Individuare eventuali problematiche insite nel progetto
Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra
l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del
quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande chiuse e aperte
(vedi allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC rispecchi le mansioni
assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati; inoltre rileverà eventuali aspetti
problematici non previsti e i conseguenti benefici apportati dall’intervento del VSC.
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza
trimestrale
Avrà una triplice valenza:
Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi
dichiarati dal progetto
Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli
Verificare il livello di formazione acquisito
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato tra il
VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel corso del
quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e aperte (vedi
allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo l’esperienza ed
eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati; consentirà inoltre di
verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione
3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale
Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di
interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la
somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso dei
colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12° mese).
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una relazione
scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto appena concluso,
elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali raggiunte.
5. Report dei risultati raggiunti
Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al fine
di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul piano
formativo -relazione da ogni singolo volontario.
28
Conclusioni
La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai
responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due aspetti:
grado di soddisfazione dei volontari;
raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Ciò permetterà:
nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo
al corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento sia di
conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di servizio da parte dei volontari,
per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;
al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati raggiunti al
fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della risorsa umana
costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti riguardanti lo stesso contesto
territoriale.
Allegato A
QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO
MESE __
Nome e Cognome:
Reparto di riferimento:
Periodo valutato:
VSC di riferimento:
1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e attività
effettivamente realizzate? (una sola risposta)
1. Si
2. No
3. Non so
2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono state previste?
(solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.1 Se si, quali?
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________
2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.3.Quali?________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________
3. Compilare la griglia sul monitoraggio.
4. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e sia vantaggioso per il raggiungimento degli obiettivi
29
progettuali? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
5. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività realizzate fino ad ora?
(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione –
una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6. La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la volontario/a? (utilizzi
una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6.1 Compilare la griglia sul monitoraggio.
7. Com’è il suo rapporto con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il
livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
8. Ritiene che la presenza del/la volontario/a in oggetto sia utilizzata al meglio per la realizzazione del
progetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e arricchisca il suo assetto professionale? (utilizzi una scala da
uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì _________________ L’OLP
Allegato B
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________
Nome e Cognome:
Reparto presso cui svolge il servizio:
Periodo valutato:
1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di soddisfazione? (utilizzi una
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e
attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello
più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente? (possibile più di una
30
risposta)
1. affiancamento al personale in reparto
2. interventi diretti sugli utenti
3. partecipazione ad attività di pianificazione
4. partecipazione ad attività animative/ricreative
5..altro(specificare)
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
____________________________
4. Le attività da lei svolte nel corso del trimestre di riferimento, hanno subito delle modifiche o sono rimaste
le stesse dall'inizio della sua presa in servizio? (una sola risposta)
1. si
2. no
4.1 Se si specificare in che modo sono mutate ed in base a quale esigenza)
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________
5. Cosa crede che possa essere modificato, se necessario, per migliorare il servizio e conseguentemente le
attività dell’ente in cui opera?
________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
6. Complessivamente, in che misura si ritiene soddisfatto delle mansioni che le sono state affidate? (una sola
risposta)
1. molto
2. abbastanza
3. poco
4. per nulla
7. Qual è la sua opinione rispetto al lavoro che ha svolto in questo periodo? (una sola risposta)
1. molto impegnativo
2. abbastanza impegnativo
3. poco/ per nulla impegnativo
8. Com’è il rapporto con il suo responsabile (OLP)? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello
più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Com’è il suo rapporto con gli altri volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più
basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10. Com’è il suo rapporto con gli altri operatori con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci,
dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11. Com’è la sua relazione con gli utenti con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1
indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
31
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
12. Si sente tutelato/a e supportato/a dal suo OLP di riferimento?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. A questo punto del progetto, quale risultato ritiene di aver conseguito in misura maggiore? (è possibile
più di una risposta)
1. una crescita culturale
2. un arricchimento sul piano umano
3. una crescita professionale
4. una crescita sul piano relazionale
5. un beneficio economico
6. altro (specificare)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
FORMAZIONE
11. In questo periodo, ha continuato o completato la sua formazione specifica? (ad esclusione del mese
iniziale di corso)
1. si
2. no
11.1 Compilazione griglia di monitoraggio.
12. La formazione specifica fornita è utile per affrontare l’esperienza di Servizio Civile? (utilizzi una scala da
uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. La formazione specifica arricchisce le sue abilità professionali e relazionali? ((utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
15. Può esprime un giudizio complessivo dell’esperienza realizzata finora? (utilizzi una scala da uno a dieci,
dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
16. Ritiene utile che un altro volontario/a occupi il suo posto alla fine del servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Consiglierebbe a conoscenti o persone amiche di sperimentare il Servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì ______________
Il Responsabile del Monitoraggio
Registrazione trimestrale delle presenze/frequenze alle attività del progetto “ANDATA E
RITORNO”
GRIGLIA MISURAZIONE ATTIVITA’
32
DI SISTEMA
Media degli utenti
coinvolti
Situazione
iniziale
3°
mese
6°
mese
9°
mese
12°
mese
Lettura del
giornale
Attività
domestiche
Uscite in Paese
S.Messa
Momenti
ricreativi
GRIGLIA MISURAZIONE ATTIVITA’SPECIFICHE
Media degli utenti
coinvolti
Situazione
iniziale
3°
mese
6°
mese
9°
mese
12°
mese
Cucina
Immagine e
memoria
Numero di filmati
presentati
Integrazione
sociale
A Km 0
Yoga della risata
Laboratori
Dog dance
Therapy
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
NO
33
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Le risorse finanziarie utili alla realizzazione delle attività di sistema e specifiche
sono rappresentate nella tabella sottostante.
Descrizione Costo in Euro
Contributo per la realizzazione delle attività di Sistema e
Specifiche – Tabella n.1 – n. 2
1000.00
Rimborso spese di viaggio VSC 1200,00
Ore Formazione Specifica 300,00
Rimborso pasti VSC (vitto) 1200,00
Attività Informativa e di comunicazione 200,00
Totale 3900,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Comune di Sospiro in qualità di partner nel progetto “Integrazione Sociale”
offrendo gli spazi adeguati.
Ditta Binotti Giardini –partner del progetto “A km 0” offrendo consulenza gratuita
e attrezzature a prezzi contenuti
Associazione gruppo cinofilo “LA CASA VERDE” di Casalbuttano – partner del
progetto “Dog Dance Therapy”.Offrendo la loro competenza a prezzi contenuti.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Le attività previste dal progetto hanno a disposizione le seguenti risorse:
2 sale multimediali attrezzate per la formazione
2 sale attività (animativa/motoria)
1 programma montaggio filmati
1 Masterizzatore
1 Videoproiettore digitale
1 Videocamera digitale
1 Lettore DVD
1 cassa acustica
Schermo proiezioni filmati
1 macchina fotografica digitale
1 computer/stampante/scanner
Materiale utile nei laboratori occupazionali (cucito, decoupage, cucina,
giardinaggio, hobbistica in genere)
1 vasca realizzata espressamente per la coltivazione dell’orto.
Abbonamento al quotidiano locale “La Provincia”
Giochi di società e didattici
2 pulmini attrezzati
1 autovettura
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
34
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università Cattolica del Sacro Cuore
Università degli Studi di Bergamo
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Università degli Studi di Bergamo
28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:
CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA
PROVINCIA DI CREMONA si impegna a seguire e condurre l’attività connessa al
bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del Servizio Civile
Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in
modo specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.
PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI
IMPEGNATI NEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia
attività formative insieme, pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.
Obiettivi
Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle
proprie risorse, motivazioni, competenze trasversali, tecnico professionali acquisite
precedentemente all’esperienza di Servizio civile volontario e ad effettuare un
bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio impegno
all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato,
potranno essere riconosciute e certificate.
Contenuti/Programma
Primo incontro: 3 ore (di gruppo)
• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del
percorso.
• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?
• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea
per l’Occupazione: occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.
• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e
infomale: un processo funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.
• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali
caratterizzanti il lavoro e la “cultura” della cura.
• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze
“essenziali” per operare nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in
generale, all’oggi?
Secondo incontro 3 ore (di gruppo)
• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto
35
la lente. L’analisi dei miei saperi, saper fare e essere.
• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze
• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire:
Sapere, Saper fare, Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della
Fondazione.
Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)
• La costruzione del portfolio delle evidenze
• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per
confrontare le attese, gli obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata
Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)
• L’esperienza di Servizio Civile
Metodologia
Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di
gruppo, guidato dalla conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le
competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti teorici saranno utilizzati per
sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di
vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la
soddisfazione del percorso di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi
specifici al lavoro.
Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.
Monte ore: 20 ore
Spesa prevista: € 2000,00
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048
Sospiro (CR)
30) Modalità di attuazione:
La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia
formativa certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .
La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp.
U.O. Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore
accreditato.
Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per
l’aggiornamento sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG
WELFARE n. 10426 del 27/11/2015.
36
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista,
cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni
frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente
trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei
giovani in SCN.
Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming,
giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni,
problem solving) per dare la possibilità ai giovani di analizzare e fare propri i
concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La
metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle
nostre strutture nei tre anni precedenti con i Volontari del Serv. Civile, oltre che per
il grande interesse che questa procedura pedagogica ha ottenuto nella maggior parte
dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri
rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che comprende
quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto
permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea -
infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti
risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire
conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per
aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito.
Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della
volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in
cui il volontario/cittadino è inserito. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è
dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari
possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del
proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di aprire spazi di riflessione sul
valore del volontariato come partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale dello
Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità del Servizio Civile
Nazionale.
Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali
trasversali a tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:
• Favorire un buon clima di gruppo;
• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;
• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di
sviluppare l’interesse e di accrescere nei giovani la partecipazione attiva.
Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a svolgere il delicato
compito di moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo
intervento essere in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti
mantenendo un ruolo imparziale. A partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning
www.fad-fondazionesospiro.it in via sperimentale è presente un modulo formativo
sulla storia del servizio civile in Italia (durata prevista 2 ore) , questo percorso
formativo per il momento si affiancherà alla lezione d’aula con le medesime
tematiche, pertanto consentirà all’equipe formativa di valutare l’efficacia di questa
metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in FAD sarà
37
veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo
formazione rischi generali/specifici (16 ore) incluso nella formazione specifica
trattata al paragrafo 36. La piattaforma MOODLE (www.fad-fondazionesospiro.it
)consente l’identificazione del fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il
monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla somministrazione della Customer
Satisfaction.
Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di
valutazione delle conoscenze acquisite.
Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un
patto formativo che vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il
solco della storia del Servizio Civile, che è strettamente legato ai temi di educazione
civica e di cittadinanza attiva e responsabile.
Il Piano di Formazione Generale prevede la seguente ripartizione delle tecniche
didattiche:
Il percorso è organizzato su 60 ore, di cui 48 saranno erogate nei primi 60 giorni, le
restanti 12 ore al 9 mese dall’avvio del progetto.
33) Contenuti della formazione:
48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)
VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)
L’identità del gruppo in formazione (10 ore)
Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro
- Presentazione del percorso formativo
- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula
- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e sulla
scelta di svolgere il servizio civile volontario
- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche
- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale
- Interviste incrociate
Lavorare bene in gruppo
- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per
38
favorire l’inserimento in un nuovo gruppo di lavoro;
- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro
- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei gruppi
di lavoro
- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente si
presentano nei gruppi di lavoro.
- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente presenti
nei gruppi di lavoro
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà (2 ore)
- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di
continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il
“nuovo” servizio civile volontario;
- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;
- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di Servizio)
- Il Servizio Civile Universale
- Servizio Civile Garanzia Giovani
Il dovere di difesa della Patria (2 ore)
Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana
Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà
Difesa civile non violenta
Film Gandhi
La Carta di impegno Etico (2 ore)
Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.
Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento fondamentale
per l’avvio di una collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con il focus verso
l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro formazione
LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)
Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)
- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;
- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);
- La libertà e le sue limitazioni
- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla marginalità
- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la comunicazione
- Esercitazione sul concetto di pregiudizio
- Visione del film “Si può fare”
- La promozione della difesa dei diritti umani
- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete
La protezione civile (4 ore)
Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione
Civile, l’incontro, a carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti e
volontari di protezione civile, quale confine?
Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.
Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.
Visita guidata ad un centro di protezione civile
39
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)
Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.
Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.
Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)
L’Ente (2 ore)
Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission, caratteristiche
Il lavoro per progetti (6 ore)
Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto
Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica
Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio civile
Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto
Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)
La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;
Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP – Monitore -
Formatore – VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.
Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)
Disposizioni normative in materia
Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)
Introduzione al concetto di conflitto
L’espressione della violenza fisica e psicologica
Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione
La gestione non violenta dei conflitti
Mediazione e soluzione creativa dei conflitti
Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti
La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione
2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto
12 ore
Follow-up :
Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di
progettazione) – 6 ore ;
Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.
Filmografia
Titolo Film Protagonisti
LO SCAFANDRO E LA FARFALLA Julian Schnabel LA FAMIGLIA SAVAGE Laura Linney e Philip Seymour Hoffman SI PUO’ FARE C’ERA UNA VOLTA LA CITTA’ DEI MATTI
Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston Fabrizio e Vittoria Puccini
GRAN TORINO Clint Eastwood
40
STILL ALICE Julianna Moore L’OLIO DI LORENZO Nick Nolte e Susan Sarandon NON E’ MAI TROPPO TARDI Jack Nicholson e Morgan Freeman QUASI AMICI François Cluzet Omar Sy IL MIO PIEDE SINISTRO Daniel Day-Lewis e Brenda Fricker LONTANO DA LEI Gordon Pinsent, Julie Christie, Olympia Dukakis
34) Durata:
60 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS – Via IV Novembre, 30 –
26048 Sospiro (CR)
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente
in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato
nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la
formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici,
coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe
multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono
di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro
sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è
supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di
accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza
dei contenuti e della metodologia.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dr.ssa Cuomo Dorella, nata il 13/06/1961, residente in Sospiro (CR) via Mazzini n.
22/A
Dr.ssa Mantovani Anna Roberta, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via
Buoso da Dovara n. 102
E.P. Gregori Adelaide, nata il 22/04/1953, residente in Cremona Via F. Filzi n.15
E.P. Azzini Elena, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via
Cairoli 26/A
Geom. Gianluca Tortini – 18/08/1973 Cremona , residente in Sospiro , via Lonati n.
32
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Cuomo Dorella, Animatrice/pedagogista/antropologa (vedi CV)
41
Mantovani Anna Roberta , Educatrice Professionale (vedi CV)
Gregori Adelaide, Educatrice Professionale, Coordinatore CDI (vedi CV)
Azzini Elena, Animatrice sociale presso cooperativa Altana (vedi CV)
Geom. Gianluca Tortini – RSPP e Formatore Sicurezza certificato
CV – Allegati
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti
tecniche e metodologie:
Lezioni frontali
Analisi dei casi
Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group)
Affiancamento in itinere (formazione sul campo)
Role planyng
Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del
servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire
(patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento).
Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di
gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio.
Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella
presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che
essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno
affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione
in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori
ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di
apprendimento.
Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso
in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso
di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche
settimanali, focus group.
Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con
operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del
progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng.
I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione
organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione
ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione
dell’anziano (patologie, fragilità, interventi).
Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe,
Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo).
Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi
90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di
servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di
formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire
continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la
presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli
altri operatori socio-sanitari .
Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e
42
successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo
di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due
parti:
Rischi Generali – modulo FAD (4 ore)
Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore).
Il percorso ha come obiettivo :
Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito
lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla
necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale
per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi
adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a
prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale
complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC
compresi).
40) Contenuti della formazione:
- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità
- La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano
- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08)
- Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia
sociale, le tecniche di animazione utilizzate, con particolare attenzione alle
tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo
autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non
farmacologiche .
- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con
particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche
della malattia di alzheimer.
- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie
utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i
famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento
cognitivo.
I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal
servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti:
-Gli anziani e le loro fragilità
-La memoria nell’anziano
-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia
occupazionale, altro)
41) Durata:
72 ore
43
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE
GENERALE che la FORMAZIONE SPECIFICA.
Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale
promossi a seguito delle attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti
avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.
Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi
formativi, pur essendo fortemente vincolati dal sistema di norme che ne regolano
l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente differenziati, sia per la
pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli
specifici contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti.
Pertanto è necessario in sede di verifica tener conto sia della variabile gruppo di
VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici trasmessi.
I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di
soddisfazione dei destinatari degli interventi e di rispondenza delle conoscenze
apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.
Aree di Monitoraggio individuate:
Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative
delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);
Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza
e quelli di criticità;
Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa,
anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze e la diffusione delle best
practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.
L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una
rivolta alla Formazione Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la
medesima Scheda di rilevazione divisa in due sezioni:
Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione
tra valutazione del corso e valutazione dei singoli formatori);
Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test
cognitivo ed un post-test cognitivo.
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA
Formazione Generale
Formazione Specifica
Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________
Titolo Progetto Servizio Civile
_________________________________________________________
Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA
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Sez. 01 – GRADIMENTO
a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e
gestione incontri) sia stato:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente
comprensibili?
No Abbastanza Si
c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?
Modulo Formativo Formatore
f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e
alla sua crescita formativa:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
g) Suggerimenti per il Formatore:
h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)
Non a mio agio Indifferente A mio agio
Sez. 02 – APPRENDIMENTO
1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:
accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;
occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;
sviluppare capacità culturali
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2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?
Internet
Passaparola
Giornali – locandine – volantini
3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?
Solo per la vicinanza alla mia residenza
Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi
fatti
Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta
coerente
4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?
Nulla
Esperienze
Divertimento
5. Quale attività preferisti fare?
Feste Musicali
Cineforum
Attività Sportive
Giochi di società
Attività Artistiche
6. Quando ascolti qualcuno:
presti attenzione alle parole dette
osservi il contesto della comunicazione
controlli il tempo che passa
7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?
ecco ti regalo un euro
scusa ma non ho monete
non rispondi e tiri diritto
8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:
tieni il segreto per te
riporti la confidenza con i tuoi amici al bar
riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato
9. Giocare con un utente è:
un modo per conoscerlo
passare il tempo libero
divertirsi
10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:
curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali
rispondi al tuo cellulare
fai una corsa per vedere la tua resistenza
11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?
Per non fare ore straordinarie
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Per essere libero prima possibile
Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori
12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?
falso
vero
Non ricordo
13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?
15 giorni
20 giorni
30 giorni
14. Cos’è un gruppo formale?
un gruppo di amici
una squadra di calcio
conoscenti
15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?
Il Direttore Generale
un amico
il Volontario del Serv. Civile
16. Chi è il leader carismatico?
uno che si ascolta solo per dovere
un uomo molto alto
una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di
un gruppo di individui
17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?
15 giorni
30 giorni
20 giorni
18. Cosa significa OLP?
Operatore Leader di Postazione
Operaio Locale di Produzione
Operatore Locale di Progetto
+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata
Data 29/11/2017
Il Responsabile legale dell’ente /
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Il Direttore Generale
Dott. Fabio Bertusi
firmato digitalmente