SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI …Negli ultimi anni, tuttavia, non solo la struttura...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Martina Franca Indirizzo: Corso dei Mille, 188 t/z, 74015 Martina Franca Tel: 080 4807104 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Rappresentante Legale dell’Associazione: Lorenzo Micoli Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Lorenzo Micoli
1.1) Eventuali enti attuatori
Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “A.R. Chiarelli”‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “Giuseppe Grassi” – Martina Franca;
Istituto Comprensivo "G. Marconi" ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” – Martina Franca.
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto:
SCUOL@LIBERITUTTI ‐ bis
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: Attività di tutoraggio scolastico Codifica: 7
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: Sono Enti attuatori del progetto SCUOL@LIBERITUTTI‐bis gli Istituti Comprensivi presenti sul territorio di Martina Franca: Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” ‐ Martina Franca La comunità scolastica dell’I. C. “Giovanni XXIII” opera nel territorio del comune di Martina Franca e focalizza la sua attenzione sulla centralità dell’alunno, causa e scopo di ogni scelta
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pedagogica e fulcro di attenzione, progettazione e realizzazione dell’Offerta Formativa. Nel corso degli anni l’Istituto si è distinto per l’apertura al territorio e per la disponibilità ad accogliere innovazioni e sperimentazioni con spirito critico, responsabile e coraggioso. Accoglie 518 alunni in 2 plessi della Scuola dell’Infanzia, 1 plesso di Scuola Primaria, 1 plesso di Scuola Secondaria di 1° grado. Istituto Comprensivo “A.R. Chiarelli”‐ Martina Franca L’I.C. “A.R. Chiarelli” è situato nel quartiere Carmine, un rione prevalentemente popolare, a ridosso del Centro Storico e prospiciente la Valle d'Itria. Abitato prevalentemente da contadini ed operai. Il quartiere, soprattutto negli ultimi anni, è uscito da una emarginazione storica determinata nel tempo da una mancanza di spazi adatti ad ospitare manifestazioni e dalla lontananza di banche, uffici postali, farmacie insieme ad un intrico viario che rende difficile la vivibilità nel rione. Il cambiamento è stato determinato dalla presenza delle scuole, e ruolo importante assume appunto l’Istituto Comprensivo Chiarelli. L’Istituto comprende i plessi della scuola dell’Infanzia Collodi, Mamma Luisa, San Francesco, con un totale di 180 alunni, la scuola Primaria Chiarelli con 463 allievi e la secondaria di primo grado Battaglini, con 237 studenti. Istituto Comprensivo "G. Marconi" ‐ Martina Franca L’istituto G. Marconi, fortemente radicato nel territorio, persegue l’idea di comunità scolastica come un grande sistema formativo integrato. In questo sistema la famiglia, le istituzioni pubbliche, l’Ente locale e le altre agenzie formative presenti sul territorio, costituiscono i referenti privilegiati di un progetto formativo condiviso e cogestito, che conduce al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’insieme di risorse professionali, finanziarie e azioni mirate, può ottenere un cambiamento dei comportamenti e della cultura di una comunità, in termini di progresso civile e sociale. Attualmente gli studenti frequentanti l’Istituto sono complessivamente 1071, così distribuiti: Scuola dell’Infanzia 321, Scuola Primaria 691, Scuola Secondaria di I grado 59. Istituto Comprensivo “Giuseppe Grassi” – Martina Franca L’Istituto Comprensivo "G. Grassi" opera in un'area comprendente zone del centro urbano e zone dell'agro del Comune di Martina Franca, e risulta così costituito: Scuola dell’Infanzia “Casavola” (Contrada Chiancaro), Scuola dell’Infanzia “Deledda” (sede centrale), Scuola dell’Infanzia “Montessori” (sede centrale), Scuola dell’Infanzia “Uva piena” (Contrada Carpari), Scuola dell’Infanzia “San Paolo” (Contrada Lanzo) per un totale di 249 alunni, Scuola Primaria “Grassi” (sede centrale), Scuola Primaria “San Paolo” (Contrada Lanzo) con un numero di allievi pari a 352 e la Scuola Secondaria di I grado “Grassi” (sede centrale), Scuola Secondaria di I grado “San Paolo” (Contrada Lanzo) con un totale di 274 studenti. Complessivamente l’area di pertinenza dell’istituto conta all’incirca 14.000 abitanti. Considerando l’ampiezza dell’area di riferimento a cui afferisce l’istituto, il territorio appare abbastanza eterogeneo dal punto di vista socio‐economico culturale. Le famiglie sono per lo più monoreddito, mediamente con due figli e il livello di scolarizzazione si attesta sui livelli nazionali. Perciò il ruolo che la scuola ha sul territorio è preminente. Istituto Comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” – Martina Franca L’I.C. “Amedeo di Savoia Aosta”, situato nella zona centrale del Comune di Martina Franca, relativamente al grado di istruzione Secondaria di 1° Grado si afferma come l’agenzia educativa e formativa più importante con la presenza di 642 alunni, radicata nella realtà varia ed eterogenea, mentre la Scuola dell’Infanzia “La Sorte”, situata in posizione periferica, accoglie attualmente 80 bambini. L’utenza appartiene ad un tessuto sociale con un discreto livello socio‐culturale ed economico. Sono presenti nell’Istituzione Scolastica alcuni alunni stranieri, alunni pendolari, alunni disabili ed alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) certificati. Il livello di competenze degli alunni, sia in entrata sia in uscita, è medio‐alta.
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7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Premessa Il progetto SCUOL@LIBERITUTTI‐bis viene riproposto in una nuova annualità considerando che:
o il bisogno individuato a monte della precedente progettazione è tutt’ora attestato nella popolazione di riferimento, come evidenziato anche nel Piano di Miglioramento degli Istituti Scolastici enti attuatori del progetto;
o le azioni della precedente progettazione, incoraggianti per la programmazione di rete, hanno fatto sì che un ulteriore istituto Comprensivo si aggiungesse al numero degli enti attuatori;
o le precedenti annualità hanno permesso la formalizzazione di buone pratiche replicabili, e, a riprova del buon esito, nel monitoraggio finale rivolto agli operatori volontari di SC, riguardo alla domanda “Come valuti complessivamente la tua esperienza di SC?” in una scala da 1 a 10 la valutazione media dei partecipanti al progetto si attesta su un valore di 8,6; parimenti il monitoraggio rivolto agli Operatori Locali di Progetto riporta su un valore medio di 8,7 il grado di soddisfazione rispetto alla realizzazione del progetto.
Contesto territoriale, struttura demografica e dinamiche socio‐economiche osservabili Il Comune di Martina Franca (49.029 abitanti – dati Istat al 31 dicembre 2017) è un centro culturale, sociale ed economico di rilievo nella provincia di Taranto, caratterizzato da una economia di tipo industriale ‐ commerciale e turistica, crocevia di tre province: Taranto, Bari e Brindisi. Negli ultimi anni, tuttavia, non solo la struttura urbana della città, ma anche la realtà socio‐economica innestata su di essa è profondamente cambiata, per effetto della crisi economica che ha investito sia il territorio gravitante intorno all’indotto dell’ILVA, sia ugualmente il distretto tessile all’interno del quale il comune di Martina Franca ha rivestito ruolo centrale in termini di insediamento industriale, numero di addetti e fatturato. Necessariamente i cambiamenti sociali e strutturali coinvolgono le istituzioni scolastiche, chiamate a fronteggiare nuove esigenze e a rispondere a nuovi bisogni in accordo con le politiche territoriali. Il profilo di comunità descritto in questo box si riferisce agli ultimi dati disponibili al 31.12.2017 e, rispetto alle dinamiche osservabili, attinge al Piano Sociale di Zona, Ambito n.5 Martina Franca‐ Crispiano, annualità 2018‐2020.
Esplicativa dei mutamenti sociali e dell’attuale struttura sociale è l’analisi dei dati e delle dinamiche demografiche, con particolare attenzione alla fascia relativa alla popolazione scolastica.
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Popolazione residente per fascia di età e genere – Dati Demo‐ISTAT al 31. 12. 2017
Fascia di età M F TOTALE
0 ‐14 3.272 3.202 6.474
15 ‐ 64 15.675 16.086 31.761
65 e oltre 4.628 6.166 10.794
TOTALE POPOLAZIONE 49.029
Da questa prima tabella si evidenzia:
la prevalenza della popolazione femminile che costituisce il 52% del totale;
il progressivo aumento della popolazione anziana che rappresenta ormai il 22% della popolazione totale, tendenza già ampiamente riscontrata nel corso delle analisi demografiche degli scorsi anni, a partire dal 2003;
di contro bassa è l’incidenza della popolazione minorile 0‐14 anni, pari al 13,2%, inferiore anche al dato regionale che riporta il 13,6%:
Territorio 0‐ 4 anni 5 – 9 anni 10 – 14 anni 15 – 19 anni
Martina franca 1.873 2.175 2.258 2.360
Brevemente si riportano alcuni indicatori relativamente all’area minori e minori disabili:
l’incidenza del numero di minori sulla popolazione totale è del 18,5%, mentre quello dei minori per la fascia di età 0‐4 anni è del 4,1% (dati Istat al 31 dicembre 2017);
nel territorio distrettuale di riferimento la dispersione scolastica raggiunge la percentuale media del 6% circa, considerando tutti gli ordini di scuola con una popolazione scolastica di circa 11.000 studenti (Fonte Ufficio Scolastico Provinciale).
i minori sottoposti ad indagine preliminare di giustizia sono stati circa 150 negli ultimi tre anni. Inoltre su 430 soggetti presi in carico dai servizi di prevenzione tossicodipendenze, lo 0.5% si riferisce a minori (il dato non riflette però l’ampiezza del fenomeno che nella fascia al di sotto dei 15 anni risulta più ampio, poiché il più delle volte il disagio viene affrontato all’interno delle famiglie senza che i servizi intervengano direttamente)
risultano affidati dall’Autorità Giudiziaria Minorile per interventi di tutela e sostegno al Servizio Sociale Comunale, ben 31 minori a Martina Franca;
i dati recuperati dal Piano sociale di zona per l’Ambito Martina Franca Crispiano rispetto ai minori con disabilità riguardano interventi finalizzati all’integrazione scolastica (assistenza specialistica, trasporto) erogati per 87 utenti; il dato ricavato presso gli istituti scolastici del territorio (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado) riporta 98 minori con disabilità iscritti e frequentanti;
i minori stranieri presenti nel territorio di Martina Franca sono 258 a Martina Franca, in prevalenza albanesi, in aumento rispetto gli anni passati con un indice di natalità superiore (Dati Ufficio anagrafe).
Utili per la comprensione di alcuni bisogni e criticità a monte di alcuni disagi fra ragazzi e adolescenti i dati sulle famiglie residenti. Il relativo trend dall'anno 2011, evidenzia un aumento del numero delle famiglie, costantemente in crescita, cui corrisponde una progressiva diminuzione del numero dei componenti medi, in linea con quanto accade a livello nazionale, essendo in generale diventate più numerose le coppie senza figli ed i nuclei monogenitoriali, così come è aumentata la tendenza alle unioni di fatto.
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Trend famiglie Comune di Martina Franca
ANNO
FAMIGLIE
COMPONENTI MEDI
2011 19.919 2,46
2012 19.561 2,50
2013 20.122 2,46
2014 20.254 2,43
2015 20.334 2,42
2016 20.422 2,40
Negli ultimi anni si registra dunque una sensibile trasformazione della struttura familiare: sono diminuite sensibilmente le famiglie "tradizionali" con genitori e figli mentre sono aumentate in pari misura le famiglie con un solo componente, il più delle volte anziani soli, registrandosi la crescente difficoltà di formazione di nuove famiglie da parte delle giovani coppie e la preoccupante fragilità delle unioni . La famiglia tradizionale lascia quindi il passo a nuove tipologie di aggregazioni familiari, come quelle monogenitoriali, famiglie ricostituite dopo una separazione o un divorzio, famiglie nucleari a volte isolate e lontane dalle famiglie d'origine e con minori opportunità di contatti prolungati e costanti tra le generazioni. Tutte tipologie che spesso recano in sé una fragilità profonda e un bisogno di sostegno economico, sociale, relazionale, educativo, psicologico. Da queste situazioni emergono spesso significative pressioni emotive sull'età evolutiva dei minori, che a volte rappresentano fattori di rischio per un normale sviluppo delle generazioni più giovani, se non di disagio o danno conclamato. I dati finora riportati vanno incrociati con la variabile “stato economico della famiglia”, dato incisivo perché i servizi che rispondono al bisogno non esclusivamente della cura, ma che afferiscono alla sfera della socializzazione, dell’inclusione e per una migliore qualità della vita, sono a carico delle famiglie. A Martina Franca l’85,1% della popolazione si colloca in una dimensione media e il 12,1% in una dimensione di povertà. Significativo il dato relativo alla percezione della propria condizione economica per il futuro : il 38,7% delle famiglie intervistate a Martina Franca nell’ambito della ricerca “Ricercando” _POR Puglia Codice 06032_, hanno dichiarato un peggioramento delle proprie condizioni economiche. L'aggiornamento dei dati del Centro per l'Impiego di Martina Franca al 31 dicembre 2017 evidenzia che la popolazione censita è pari a 22.462 unità complessivamente residenti nel Comune di Martina Franca. Di essi, 7.599 sono disoccupati e inoccupati e costituiscono il 32 % della popolazione attiva della fascia di età tra i 15 ed i 64 anni.
Comune Disoccupati Inoccupati Occupati Totale
Martina Franca 7.599 2.540 12.323 22.462
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Area dei bisogni
I dati relativi alla struttura demografica e alle dinamiche della popolazione scolastica confermano le principali tendenze osservate nel corso degli ultimi anni a livello territoriale:
la popolazione scolastica si è ridotta,
gli stranieri sono aumentati, anche se in maniera minore rispetto al passato,
in aumento anche situazioni di disagio socio economico e culturale (BES – Bisogni Educativi Speciali) conseguenti alle trasformazioni in atto nella struttura socio‐economica della città.
Un’ulteriore ricognizione della popolazione scolastica delle scuole sedi di attuazione sarà esplicativa dei bisogni e dei punti di debolezza:
l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” accoglie 518 alunni in 2 plessi della Scuola dell’Infanzia, 1 plesso di Scuola Primaria, 1 plesso di Scuola Secondaria di 1° grado. Agli alunni con disabilità viene garantita la presenza dell’insegnante di sostegno in media per 12 ore settimanali ad alunno, evidentemente non sufficienti a garantire il diritto allo studio. Istituto Comprensivo “A.R. Chiarelli” comprende i plessi della scuola dell’Infanzia Collodi, Mamma Luisa, San Francesco, con un totale di 180 alunni, la scuola Primaria Chiarelli con 463 allievi e la secondaria di primo grado Battaglini, con 237 studenti. Nella scuola dell’infanzia i bambini con disabilità sono 5 con 5 insegnanti di sostegno, nella scuola primaria sono 14 con 8 insegnanti di sostegno con 24 ore di presenza settimanale su 30 ore curriculari, nella scuola secondaria di I grado sono 14 con 6 insegnanti di sostegno con 18 ore di presenza settimanale su 30 ore curriculari. In totale le ore di affiancamento per alunno disabile sono pari a 12 ore settimanali. Attualmente gli studenti frequentanti l’Istituto Comprensivo "G. Marconi" sono complessivamente 1071, così distribuiti: Scuola dell’Infanzia 321 di cui 4 diversamente abili con 2 docenti di sostegno in organico di diritto, Scuola Primaria 691 di cui 9 diversamente abili con 4 docenti di sostegno in organico di diritto, Scuola Secondaria di I grado 59 di cui 1 diversamente abile con 1 docente di sostegno in organico di diritto. Istituto Comprensivo “Giuseppe Grassi” opera in un'area comprendente zone del centro urbano e zone dell'agro del Comune di Martina Franca con 830 alunni di cui 249 nella scuola dell’infanzia con la presenza di 2 bambini con disabilità e 2 docenti di sostegno con 25 ore di presenza settimanale, 352 nella scuola primaria con la presenza di 2 bambini con disabilità e 1 insegnante di sostegno con 24 ore di presenza settimanale, 274 nella scuola secondaria di I grado con 1 bambino diversamente abile e 1 insegnante di sostegno presente per 9 ore settimanali. Istituto Comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” accoglie 642 alunni di scuola secondaria di I grado, e 80 bambini di scuola dell’infanzia. Sono presenti nell’Istituzione Scolastica alcuni alunni stranieri, alunni pendolari, alunni disabili ed alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) certificati. Nella Relazione per il Piano Sociale di Zona, Ambito n.5 Martina Franca‐ Crispiano, annualità 2018‐2020, si legge:
“Il numero degli alunni che necessitano del servizio a partire dal 2016 è notevolmente aumentato, quasi raddoppiato nell'ultimo anno scolastico. Il monte ore di servizio erogato per ciascun alunno varia in relazione alla gravità della disabilità, alle risorse interne delle scuole ed altri elementi che possono influenzare il piano educativo, nei limiti del budget
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disponibile. Il servizio viene erogato mediante prestazioni orarie di non meno di n.4 ore settimanali in media per utente.”
Servizio di assistenza specialistica erogata dal comune di Martina Franca
Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017
43 41 48 79 87
Ai dati numerici relativi alla presenza di alunni con disabilità all’interno delle istituzioni scolastiche sedi di attuazione del progetto, vanno sommati, per ognuna delle istituzioni scolastiche, quelli relativi alla presenza di BES, ovvero bambini /ragazzi con Bisogni Educativi Speciali, provenienti da situazioni di disagio economico o culturale, a rischio di devianza e con disturbi nell’apprendimento o disagio socio‐relazionale, per i quali non è prevista una figura istituzionale di sostegno allo studio ma per i quali va garantito parimenti il diritto ad un ambiente di apprendimento inclusivo. Il lavoro di lettura dei bisogni per questa area ‐ relazione per il Piano Sociale di Zona ambito territoriale Martina Franca ‐ Crispiano ‐ ha evidenziato, specie da parte delle famiglie di disabili ed associazioni che operano prevalentemente in questo settore, la necessità di poter contare su validi supporti, compreso il sostegno psicologico, anche rispetto alle esigenze di vita quotidiana. Gli stessi hanno lamentato, inoltre, la mancanza di chiarezza rispetto all’accesso ai servizi e l’assenza di interventi volti a favorire l’autonomia e l’inclusione sociale, sviluppati a livello domiciliare e territoriale, anche mediante la attivazione e la fruizione di centri diurni socio‐educativi. Sono stati espressi quindi bisogni che attengono alla sfera relazionale, della socializzazione e della partecipazione alle attività culturali, sportive, del tempo libero. Altresì è stata affermata l’importanza di avere a disposizione concrete opportunità formative e lavorative, all’interno di progetti personalizzati anche a lungo termine, in grado di coinvolgere e sostenere altresì la famiglia. A tale proposito si rileva che al Comune pervengono in maniera sempre più rilevante richieste di contributi economici atti a sostenere frequenze di corsi di studio o di specializzazione, per l’acquisto di P.C., per la fornitura di sussidi didattici e per la partecipazione ad attività di socializzazione. Nel 2008 è stato rinnovato un accordo di programma, già sancito nel 2001 e tuttora esistente, in materia di inclusione scolastica e sociale dei soggetti con disabilità, fra i Comuni di Martina Franca e di Crispiano, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto, l’ASL Taranto 1, la Provincia di Taranto, che ha stabilito le competenze specifiche di ciascun ente:
l’Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto assicura l’istituzione di posti secondo le norme vigenti e garantisce interventi mirati alla formazione e all’aggiornamento del personale docente e non in materia di inclusione scolastica di alunni con disabilità;
la ASL Taranto 1 costituisce una o più unità multidisciplinari, addette alla stesura ed al rilascio delle diagnosi funzionali;
la Provincia di Taranto garantisce il trasporto scolastico extraurbano e fornisce sussidi ed attrezzature speciali per soggetti non vedenti e non udenti, nonché assicura, in presenza di necessità il sostegno didattico domiciliare;
i Comuni citati garantiscono l’attuazione degli interventi socio assistenziali agli alunni e ai soggetti in situazione di handicap e alle loro famiglie; forniscono il personale di assistenza, gli strumenti e gli ausili necessari anche informatici e quant’altro sia utile a sviluppare l’autonomia fisica, psicologica, sociale e infine realizzano programmi ed interventi per l’organizzazione del tempo libero.
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Carenze però di carattere finanziario comportano delle disfunzioni all’interno del ciclo virtuale costituito:
1. All’interno del distretto sanitario ASL /TA 1 (Martina Franca‐ Crispiano) è nato nel 1984 il SISH _ Servizio Inclusione e Sostegno Handicap, quale progetto socio educativo per il diritto allo studio dei disabili. Nonostante sia un servizio ormai attivo da più di 30 anni sul piano burocratico non ha comunque stabilità e questo spiega i cambiamenti numerici relativi al personale impiegato: si è passato dai 300 operatori dell’86 agli attuali 125 per tutta la provincia di Taranto e, in particolare a Martina Franca si è passati da 30 a 9 unità.
2. L’equipe SISH lavora alla certificazione per l’individuazione dell’alunno disabile, partecipa alla formulazione del POF, del Piano Dinamico Funzionale e su richiesta delle scuole partecipa agli incontri di programmazione, di verifica e di sintesi. Ma la contrazione rispetto al numero degli operatori ha portato sia ad una contrazione degli interventi a favore di disabili già dichiarati, sia a ritardi penalizzanti rispetto alle nuove certificazioni.
I dati confermano come la situazione attuale non soddisfa le reali esigenze degli utenti e non consente la fruizione di un diritto costituzionale. Emerge pertanto la necessità di un riesame approfondito degli strumenti necessari al conseguimento per tutti dei diritti all’educazione e all’istruzione, sia in termini di politiche scolastiche territoriali, sia come presa in carico di questa finalità da parte di ogni singola Istituzione Scolastica. Proprio in questo senso, le esperienze effettuate con gli operatori volontari di Servizio Civile nelle precedenti annualità sono state indispensabili e positive sia per la comunità scolastica, per l’incremento della qualità dei servizi in termini di numero di alunni che hanno trovato supporto alle proprie problematiche ‐ e quindi di famiglie supportate nei loro bisogni ‐ sia per i giovani in SC stessi.
Sintetizzando
BISOGNI INDICATORI DI CONTESTO
Bisogno di garantire ai ragazzi con disabilità la possibilità di affrontare l'istruzione e la formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
Insufficienza degli interventi di sostegno e di inclusione scolastica: come evidenziato nel box 7.2 le ore settimanali di presenza dell’insegnante di sostegno per alunno con disabilità non sono sufficienti a garantire la reale inclusione nella comunità scolastica.
Difficoltà a garantire ai ragazzi con difficoltà o Disturbi Specifici dell’Apprendimento e alunni con Bisogni Educativi Speciali il diritto all'istruzione e alla formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
A fronte delle dinamiche esplicitate nel box precedente che evidenziano nuove e crescenti fragilità, lì dove non vi sia un riconoscimento e l’esercizio del diritto allo studio in situazione di disagio.
Necessità di supportare l’ingresso nel contesto scolastico agli alunni stranieri.
Aumento del numero di alunni stranieri.
Necessità di favorire le famiglie, con la possibilità di conciliare la vita lavorativa con le attività scolastiche dei figli.
Partecipazione degli alunni con disabilità, con maggiori difficoltà di inclusione, nelle scuole sedi di attuazione del presente
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progetto, ad attività di inclusione e socializzazione – laboratori, quotidianità scolastica.
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
Considerati i dati di lettura del contesto territoriale e quelli di ogni Ente attuatore sono: Destinatari diretti
minori disabili individuati dal Servizio Sanitario Nazionale come soggetti portatori di Handicap e aventi il diritto al sostegno scolastico e all’assistenza ad personam ai sensi della Legge n° 104/1992.
i minori in difficoltà di apprendimento o in disagio scolastico, bisognosi di recupero, individuati dai collegi docenti e dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso la certificazione prevista dalla Legge n° 170/2010 e dalla Direttiva Ministeriale del 12 dicembre 2012;
i minori stranieri e/o extracomunitari, perché è indispensabile fornire loro da subito i primi elementi di comunicazione nella lingua italiana per prevenire l’abbandono scolastico;
più specificatamente fra i bambini e i ragazzi con disabilità frequentanti le quattro scuole, 35 presentano grado medio‐grave di disabilità e avranno priorità negli interventi previsti dal presente progetto;
destinatari diretti saranno anche, fra i bambini e i ragazzi frequentanti gli istituti sedi di attuazione del presente progetto, quelli con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o disagio socio‐relazionale, per i quali non è prevista una figura istituzionale di sostegno allo studio.
Beneficiari indiretti
- comunità scolastica e gruppo classe; - famiglie dei diretti destinatari del progetto e caregivers
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Diverse sul territorio le agenzie educative del terzo settore che offrono servizi di accoglienza per minori, bambini e ragazzi con disabilità e accolgono ragazzi provenienti da situazioni di disagio. Fra tutte alcune Associazioni e Cooperative che lavorano in continuità e collaborazione con la popolazione scolastica:
Il Circolo Salvador Allende l’Arcallegra organizza attività di aiuto studio e laboratori _ teatrali, sportivi, musicali_ in un programma di inclusione di bambini/ragazzi con disabilità;
La Coop. Sociale Eureka si occupa di inserimento lavorativo e gestisce uno spazio d’ascolto – self help ‐
La Coop. Sociale Spes oltre a gestire dal 1980 il primo asilo nido convenzionato accoglie il “Centro per i bambini e la famiglia” – Legge 285/97‐ Piano territoriale d’intervento per l’infanzia e l’adolescenza sul territorio di Martina Franca e Crispiano.
Il Comitato territoriale UISP Valle d’Itria attua un programma di diffusione della pratica sportiva quale strumento di inclusione sociale a tutti i livelli, in collaborazione anche con alcune scuole del territorio.
I servizi di sostegno attivati dalla ASL TA 1 : SISH (Servizio Inclusione Scolastica Handicap)
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e SISL ( Servizio Inclusione Scolastica e lavorativa). Di seguito si riporta una tabella riepilogativa dei servizi rivolti all’infanzia e alla adolescenza e delle organizzazione che operano in questo settore nel territorio di riferimento del progetto SCUOL@LIBERITUTTI‐bis con particolare attenzione rivolta a programmi di inclusione in presenza di disabilità:
Denominazione servizio Denominazione ente titolare Denominazione ente gestore
Attività di socializzazione e ricreative extra scolastiche
Fondazione S. Girolamo Emiliani
Fondazione S. Girolamo Emiliani
Circolo Culturale S. Allende –l’Arcallegra
Circolo Culturale S. Allende – l’Arcallegra
Circolo Arci Crispiano Circolo Arci Crispiano
Attività estive per minori Fondazione S. Girolamo Emiliani
Fondazione S. Girolamo Emiliani
Comune di Martina Franca Circolo Culturale S. Allende – l’Arcallegra
Circolo Arci Crispiano Circolo Arci Crispiano
Promozione della socializzazione e protagonismo attivo (laboratorio La città dei bambini)
Comune di Martina Franca Assessorato Servizi Sociali
Centro socio educativo diurno
Comune di Martina Franca Coop. San Giuseppe
Cooperativa Sociale Futura Ludoteca l’Isola che non c’è
Cooperativa Sociale Spes Ludospes
Cooperativa Sociale Spes Ludospes
Altro servizio o prestazione socio‐residenziale
Associazione ricreativo culturale PGS Play Day
Associazione ricreativo culturale PGS Play Day
Dispy – Baby Park Dispy – Baby Park
Inclusione scolastica ASL TA 1 Servizio Inclusione Scolastica Handicap
Servizio Inclusione Scolastica e Lavorativa
L’Ufficio di Piano dei Servizi Sociali indica inoltre fra le azioni prioritarie per l’infanzia e la conciliazione dei tempi la messa in cantiere delle seguenti azioni:
AZIONI PRIORITARIE INTERVENTI OBBLIGATORI
RISULTATI ATTESI
Centri di ascolto per le famiglie
X n. 1 Centro e interventi di sostegno alla genitorialità
Educativa domiciliare minori X Nuclei familiari in carico SIA con figli minori
Servizi a ciclo diurno minori X n. 55 posti utente in art. 52 R.R. 4/2007 n. 40 posti utente in art. 104 R.R. 4/2007
Servizi per l’integrazione scolastica
X Presenza delle equipe integrate previste dall’art. 9 R.R. 4/2007 Livello minimo di copertura delle
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domande: 56 alunni Progressiva attivazione degli standard di copertura conformi
8) Obiettivi del progetto (*)
Coerentemente con la vision degli Istituti Comprensivi sedi di attuazione del progetto SCUOL@LIBERITUTTI‐bis sono finalità generali del progetto:
Rispettare i bisogni formativi degli alunni attraverso: l’accoglienza, la formazione, l’inclusione, l’orientamento (da Piano dell’Offerta Formativa I.C. Chiarelli) Prevenire e contrastare la dispersione scolastica attraverso la progettazione e realizzazione di efficaci percorsi di accoglienza per gli alunni di ogni ordine di scuola, adozione e attuazione dei protocolli di accoglienza per alunni disabili, con bisogni educativi speciali e stranieri, cura del clima e della relazione educativa (da Atto di Indirizzo Dirigente Scolastico I.C. Marconi) Potenziare azioni a favore dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e con il supporto e la collaborazione dei servizi socio‐sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni. (dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa I.C. Grassi) Favorire i processi di apprendimento, di sviluppo personale e di auto‐orientamento di tutti gli allievi attraverso un sistema che punti sul ruolo e sulla centralità della persona, favorendone la formazione e la crescita nella sua interezza, che investa sui valori di equità, libertà, solidarietà. (da Piano Triennale dell’Offerta Formativa I.C. Aosta) Attivare processi che valorizzino la diversità e garantiscano pari opportunità di apprendimento e di successo formativo agli studenti (da Piano Triennale dell’Offerta Formativa I.C.Giovanni XXIII).
I cinque Istituti Comprensivi sedi di attuazione del presente progetto, per finalità istituzionale realizzano attività analoghe, nello stesso contesto e con le stesse problematiche. Pertanto, considerando l’ambito di intervento e i destinatari delle azioni delle singole sedi, in relazione al contesto di appartenenza e ai bisogni/criticità rilevati è possibile individuare obiettivi comuni a tutti gli istituti scolastici sedi di attuazione.
BISOGNI OBIETTIVI
Bisogno di garantire ai ragazzi con disabilità la possibilità di affrontare l'istruzione e la formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
Favorire l’attuazione del diritto allo studio di ogni bambino/ragazzo attraverso l’implementazione delle possibilità di fruizione offerte all’interno delle attività nella comunità scolastica e nel gruppo classe.
Qualificare gli interventi di sostegno sostenendo la priorità dello sviluppo delle capacità relazionali e interpersonali dei bambini e dei ragazzi con disabilità e con
Difficoltà a garantire ai ragazzi con difficoltà o Disturbi Specifici dell’Apprendimento e alunni con Bisogni Educativi Speciali il diritto all'istruzione e alla formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
Necessità di supportare l’ingresso nel contesto scolastico agli alunni stranieri.
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Necessità di favorire le famiglie, con la possibilità di conciliare la vita lavorativa con le attività scolastiche dei figli.
Bisogni Educativi Speciali, affiancati quotidianamente in relazione fra pari dagli operatori volontari del Servizio Civile.
Più specificatamente è possibile declinare gli obiettivi individuati:
OBIETTIVO: Favorire l’attuazione del diritto allo studio di ogni bambino/ragazzo attraverso l’implementazione delle possibilità di fruizione offerte all’interno delle attività nella comunità scolastica e nel gruppo classe.
1. Favorire il supporto, l’affiancamento e una progressiva conquista
dell’autonomia agli alunni diversamente abili, certificati ai sensi della Legge n° 104/92, implementando le ore settimanali di affiancamento.
2. Favorire gli apprendimenti degli alunni con difficoltà o Disturbi Specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) e degli alunni con Bisogni Educativi Speciali) attraverso attività di tutoraggio scolastico.
3. Assicurare la possibilità di acquisire/approfondire gli strumenti linguistici a favore degli alunni stranieri con il rafforzamento delle competenze di produzione e comprensione orale e scritta della lingua italiana.
OBIETTIVO: Qualificare gli interventi di sostegno sostenendo la priorità dello sviluppo delle capacità relazionali e interpersonali dei bambini e dei ragazzi con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali, affiancati quotidianamente in relazione fra pari dagli operatori volontari del Servizio Civile.
1. Mettere in atto efficaci protocolli di accoglienza. 2. Implementare metodologie inclusive _ cooperative learning, tutoring, problem
solving, rinforzo dell’autostima, approccio affettivo e motivazionale,…_ 3. Assicurare ai bambini/ragazzi la possibilità, nell’ottica di conciliazione vita
familiare/vita lavorativa di frequentare le attività extrascolastiche.
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
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SINTETIZZANDO
BISOGNO INDICATORI DI CONTESTO OBIETTIVO INDICATORI DI RISULTATO VALUTAZIONE
Bisogno di garantire ai ragazzi con disabilità la possibilità di affrontare l'istruzione e la formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
Insufficienza degli interventi di sostegno e di inclusione scolastica: come evidenziato nel box 7.2 le ore settimanali di presenza dell’insegnante di sostegno per alunno con disabilità non sono sufficienti a garantire la reale inclusione nella comunità scolastica.
Favorire l’attuazione del diritto
allo studio di ogni
bambino/ragazzo attraverso
l’implementazione delle
possibilità di fruizione offerte
all’interno delle attività nella
comunità scolastica e nel gruppo
classe.
Qualificare gli interventi di
sostegno sostenendo la priorità
dello sviluppo delle capacità
relazionali e interpersonali dei
bambini e dei ragazzi con
disabilità e con Bisogni Educativi
Speciali, affiancati
quotidianamente in relazione
fra pari dagli operatori volontari
del Servizio Civile.
Aumento del numero delle ore di affiancamento e supporto scolastico. I dati saranno monitorati
dagli insegnanti e
riscontrabili nelle schede di
valutazione scolastica e nel
report di intervento dei
servizi specialistici – ASL,
Ufficio di Ambito‐ Tuttavia è
possibile valutare che
l’apporto di stimoli maggiori
e personalizzati, sia in
termini di tempo che in
termini di attività realizzate,
produrrà una crescita del
livello di apprendimento in
tutti i bambini e ragazzi
coinvolti in questo progetto.
L’esperienza già realizzata
con un precedente progetto
di servizio civile ha riportato
in questa direzione risultati
maggiori anche rispetto ai
dati previsionali.
Miglioramento del grado di inclusione e miglioramento delle capacità relazionali all’interno del gruppo classe.
Difficoltà a garantire ai ragazzi con difficoltà o Disturbi Specifici dell’Apprendimento e alunni con Bisogni Educativi Speciali il diritto all'istruzione e alla formazione attraverso l'utilizzo di risorse e strumenti idonei.
A fronte delle dinamiche esplicitate nel box precedente che evidenziano nuove e crescenti fragilità, lì dove non vi sia un riconoscimento e l’esercizio del diritto allo studio in situazione di disagio.
Miglioramento del grado di inclusione e miglioramento delle capacità relazionali all’interno del gruppo classe.
Necessità di supportare l’ingresso nel contesto scolastico agli alunni stranieri.
Aumento del numero di alunni stranieri.
Crescita del livello di apprendimento di competenze e abilità.
Necessità di favorire le famiglie, con la possibilità di conciliare la vita lavorativa con le attività scolastiche dei figli.
Partecipazione degli alunni con disabilità, con maggiori difficoltà di inclusione, nelle scuole sedi di attuazione del presente progetto, ad attività di inclusione e socializzazione – laboratori, quotidianità scolastica.
Partecipazione dei ragazzi destinatari del progetto ad attività laboratoriali anche in orario extrascolastico.
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9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) Gli Istituti Comprensivi sedi di attuazione del presente progetto per finalità istituzionale realizzano, in questo caso nello stesso contesto territoriale, e con le stesse problematiche, attività analoghe. In fase di ideazione del progetto, le attività per il raggiungimento dei risultati sono state programmate a partire dal bisogno rilevato, dagli obiettivi individuati, dalla declinazione degli obiettivi specifici e dagli indicatori evidenziati. Azioni specifiche di progetto Obiettivo 1 Favorire l’attuazione del diritto allo studio di ogni bambino/ragazzo attraverso l’implementazione delle possibilità di fruizione offerte all’interno delle attività nella comunità scolastica e nel gruppo classe. Azione 1.1. supportare la comunità scolastica:
Attività 1.1.1 valutazione dei casi in collaborazione con dirigente scolastico e insegnanti di classe e di sostegno. Attività 1.1.2 verificare i bisogni e gli interventi in collaborazione con dirigente scolastico e insegnanti di classe e di sostegno. Pianificare, in incontri con cadenza mensile di coordinamento fra insegnanti di classe, insegnanti di sostegno, educatori specialistici e operatori volontari di SC, le modalità di intervento e il calendario delle presenze. Attività 1.1.3. supportare, all’interno del gruppo classe, i bambini/ragazzi individuati come destinatari del progetto nelle attività didattiche giornaliere, favorendo la partecipazione e l’inclusione nel gruppo ed anche l’apprendimento soprattutto lì dove non venga riconosciuto il sostegno scolastico. Attività 1.1.4 mettere in atto efficaci protocolli di accoglienza, supportando all’interno del gruppo classe e nelle attività i bambini/ragazzi stranieri con difficoltà di approccio alla lingua italiana, favorendo relazioni e scambi.
Obiettivo 2. Qualificare gli interventi di sostegno sostenendo la priorità dello sviluppo delle capacità relazionali e interpersonali dei bambini e dei ragazzi con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali, affiancati quotidianamente in relazione fra pari dagli operatori volontari del Servizio Civile. Azione 2.1: ampliare e favorire opportunità educative e di socializzazione:
Attività 2.1.1: implementazione, grazie all’incremento delle ore di affiancamento, delle attività in aula attraverso metodologie e set di apprendimento inclusivi, quali il cooperative learning, la peer education (lavori di gruppo e/o a coppie) tutoring, , approccio affettivo e motivazionale. Attività 2.1.2: inclusione nelle attività extracurriculari previste dai PTOF delle scuole attuatrici anche in orario pomeridiano:
1. laboratorio teatrale, realizzato dall’istituto comprensivo Chiarelli, dall’Istituto Comprensivo Grassi, Dall’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, nell’Istituto Comprensivo Aosta,
2. laboratorio motorio di nuoto, realizzato nella scuola primaria dell’istituto comprensivo Chiarelli presso una piscina del comune. L’acqua è un set straordinariamente inclusivo, un elemento estraneo a tutti nel quale si annullano le differenze;
3. progetto Sport realizzato presso gli istituti comprensivi Grassi, Marconi, Giovanni XXIII, Istituto Comprensivo Aosta e Istituto Comprensivo
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Chiarelli, 4. progetto Piedibus vado a scuola da solo, realizzato dalle classi della
scuola primaria dell’Istituto Giovanni XXIII, 5. laboratori informatici, realizzati in tutti e cinque gli istituti sedi di
attuazione, 6. laboratorio musicale, realizzato secondo il sistema Abreu, nella scuola
primaria dell’istituto comprensivo Chiarelli, nell’Istituto Comprensivo Marconi, nell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, nell’Istituto Comprensivo Aosta
7. progetto Musicale “Let’s Sing Together” realizzato nell’Istituto Comprensivo Grassi,
8. Cittadini attivi, viaggio nel territorio cultura, arte, ambiente: candidatura presentata in rete fra gli Istituti Comprensivi “G. Marconi”, Grassi e Giovanni XXIII,
9. Festa di Primavera, un appuntamento annuale aperto al territorio per la presentazione dei percorsi realizzati al quale partecipano i quattro istituti sedi di attuazione del progetto
Attività 2.1.3: attivazione dei partenariati di progetto:
in collaborazione con il partner di progetto Associazione Culturale Musicale “Armonie d’Itria” sarà attivato un laboratorio pomeridiano di primo approccio alla musica attraverso l’espressione corporea. In particolare il laboratorio sarà rivolto a 60 bambini delle classi 4ª e 5ª della scuola primaria, con particolare attenzione a favorire l’inclusione di bambini in situazione di disagio. Il laboratorio avrà cadenza settimanale per un totale di 8 incontri della durata di 1,30 ciascuno.
In collaborazione con il partner di progetto libreria Edicolè‐Biblios organizzazione di due “Incontri con l’autore” sui temi del disagio adolescenziale e della gestione delle emozioni. Gli incontri saranno organizzati:
a. per i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e delle classi prime della Scuola Primaria;
b. per i ragazzi delle tre classi della Scuola Secondaria di I grado. In collaborazione con il partner di progetto Istituto Istruzione Secondaria Superiore
Leonardo Da Vinci attivazione di un laboratorio extracurriculare di fotografia gestito dagli studenti e rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, con particolare attenzione a favorire l’inclusione di ragazzi in situazione di disagio.
I laboratori attivati e/o da attivare vengono considerati come luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento, momento significativo di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere; spazi nei quali aumenta l’autostima ed in cui si accresce l’ampiezza e lo spessore delle competenze di ciascuno, attraverso l’interazione ed il confronto con gli altri; ambiente positivo di compensazione di squilibri e di disarmonie educative. Gli istituti scolastici sedi di attuazione del presente progetto hanno anche avviato collaborazioni con agenzie educative del territorio che supportano, nei periodi di vacanza scolastica e nelle ore pomeridiane il percorso educativo con alcuni dei destinatari diretti delle attività. Pertanto alcuni percorsi saranno completati in collaborazione con l’extrascuola fuori dall’ambiente scolastico, a supporto anche della genitorialità e delle problematiche delle famiglie.
Attività 2.1.4 Attività di raccolta documentaria relativa al lavoro svolto, delle esperienze fatte e delle iniziative realizzate. L’attività sarà realizzata con il coinvolgimento attivo e propositivo dei ragazzi in età adolescenziale e con l’utilizzo degli strumenti tecnologici e dei linguaggi più vicini alla generazione dei nativi digitali, indirizzandoli ad utilizzo ponderato e costruttivo delle tecnologie.
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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
Obiettivo: Favorire l’attuazione del diritto allo studio di ogni bambino/ragazzo attraverso l’implementazione delle possibilità di fruizione offerte all’interno delle attività nella comunità scolastica e nel gruppo classe.
Attività: valutazione dei casi
Attività: verificare i bisogni e gli interventi
Attività: supportare, all’interno del gruppo classe, i bambini/ragazzi individuati come destinatari del progetto nelle attività didattiche giornaliere
Attività: mettere in atto efficaci protocolli di accoglienza,
Obiettivo: Qualificare gli interventi di sostegno sostenendo la priorità dello sviluppo delle capacità relazionali e interpersonali dei bambini e dei ragazzi con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali, affiancati quotidianamente in relazione fra pari dagli operatori volontari del Servizio Civile.
Attività: implementazione, grazie all’incremento delle ore di affiancamento, delle attività in aula attraverso metodologie e set di apprendimento inclusivi
Attività: inclusione nelle attività extracurriculari previste dai PTOF delle scuole attuatrici anche in orario pomeridiano
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Attività: attivazione dei partenariati di progetto
Attività: raccolta documentaria relativa al lavoro svolto
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 9.1 gli operatori volontari in SC saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Attività
Ruolo
Valutazione dei casi in collaborazione con dirigente scolastico e insegnanti di classe e di sostegno.
Acquisizione delle informazioni utili alla fase del
lavoro sul campo, Primo approccio con l’equipe di pianificazione degli
interventi e supporto sulla base delle attitudini e delle competenze specifiche di ognuno.
Supporto all’elaborazione del piano di attuazione delle attività acquisendo familiarità con tematiche, casistiche, problematiche.
Inserimento negli ambienti nei quali collaboreranno in un primo periodo di affiancamento, utile ad un primo approccio a metodologie specifiche.
Verificare i bisogni e gli interventi in collaborazione con dirigente scolastico e insegnanti di classe e di sostegno. Pianificare, in incontri con cadenza mensile di coordinamento fra insegnanti di classe, insegnanti di sostegno, educatori specialistici e operatori volontari di SC, le modalità di intervento e il calendario delle presenze.
Supportare, all’interno del gruppo classe, i bambini/ragazzi individuati come destinatari del progetto nelle attività didattiche giornaliere, favorendo la partecipazione e l’inclusione nel gruppo ed anche l’apprendimento soprattutto lì dove non venga riconosciuto il sostegno scolastico.
Accoglienza e affiancamento
educativo/assistenziale per il supporto emotivo ed affettivo dei bambini/ragazzi nei gruppi di lavoro.
Interventi per la riduzione delle difficoltà d’apprendimento , supporto alle strategie predisposte dal gruppo di coordinamento e dagli insegnanti.
Utilizzo di metodologie e linguaggi utili a facilitare la comunicazione e la partecipazione .
Supporto per attività, giochi, situazioni di lavoro organizzate con i docenti per facilitare l’instaurarsi di rapporti amicali, per superare i conflitti, per moderare l’aggressività, per realizzare nuove esperienze e nuove forme di condivisione.
Mettere in atto efficaci protocolli di accoglienza, supportando all’interno del gruppo classe e nelle attività i bambini/ragazzi stranieri con difficoltà di approccio alla lingua italiana, favorendo relazioni e scambi.
Implementazione, grazie all’incremento delle ore di affiancamento, delle attività in aula attraverso metodologie e set di apprendimento inclusivi, quali il cooperative learning, la peer education (lavori di gruppo e/o a coppie) tutoring, , approccio affettivo e motivazionale.
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Inclusione nelle attività extracurriculari previste dai PTOF delle scuole attuatrici anche in orario pomeridiano
In base alle competenze già possedute e a quelle aggiunte con la formazione specifica partecipazione attiva alla progettazione e alla realizzazione degli interventi.
Durante lo svolgimento dei laboratori affiancamento ai bambini e ragazzi al fine di favorirne l’integrazione nelle attività.
Mediazione/accompagnamento alla costruzione di nuove dinamiche di relazione diverse da quelle della famiglia e della scuola finora sperimentate. L’affiancamento degli operatori volontari stabilisce una relazione amicale e un tramite di scambio con il gruppo.
In una fase successiva ai primi sei mesi di servizio gestione in autonomia di piccoli gruppi.
Attivazione dei partenariati di progetto
Supporto nell’organizzazione logistica e temporale dell’attività.
Supporto alla gestione dei gruppi durante gli incontri.
Attività di raccolta documentaria relativa al lavoro svolto, delle esperienze fatte e delle iniziative realizzate. L’attività sarà realizzata con il coinvolgimento attivo e propositivo dei ragazzi in età adolescenziale e con l’utilizzo degli strumenti tecnologici e dei linguaggi più vicini alla generazione dei nativi digitali, indirizzandoli ad utilizzo ponderato e costruttivo delle tecnologie.
In base alle competenze già possedute e a quelle
aggiunte con la formazione specifica partecipazione attiva alla progettazione e alla realizzazione degli interventi.
Durante lo svolgimento dei laboratori affiancamento ai bambini e ragazzi al fine di favorirne l’integrazione nelle attività.
Mediazione/accompagnamento alla costruzione di nuove dinamiche di relazione diverse da quelle della famiglia e della scuola finora sperimentate. L’affiancamento degli operatori volontari stabilisce una relazione amicale e un tramite di scambio con il gruppo.
In una fase successiva ai primi sei mesi di servizio gestione in autonomia di piccoli gruppi.
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.
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9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)
Attività:
valutazione dei casi in collaborazione con dirigente scolastico e insegnanti di classe e di sostegno;
verificare i bisogni e gli interventi;
supportare, all’interno del gruppo classe, i bambini/ragazzi individuati come destinatari del progetto;
mettere in atto efficaci protocolli di accoglienza;
implementazione, grazie all’incremento delle ore di affiancamento, delle attività in aula attraverso metodologie e set di apprendimento inclusivi.
N. Professionalità Ruolo nell’attività
5 Dirigenti scolastici
Conoscenza dei contesti e delle problematiche, analisi dei bisogni, valutazione delle criticità e dei punti di forza, richiesta degli interventi.
Progettazione delle attività, verifica/promozione di buone prassi di intervento;
predisposizione degli spazi, dei tempi e delle modalità di realizzazione, valutazione degli interventi e dei risultati.
I dato numerico è relativo al numero di classi coinvolte, lì dove vi sia necessità di intervento
Insegnanti di classe dove vi sia presenza di BES
Insegnanti di sostegno
Insegnanti di classe
5 Referente per l’Inclusione
Attività:
inclusione nelle attività extracurriculari previste dai PTOF delle scuole attuatrici anche in orario pomeridiano;
attivazione dei partenariati di progetto.
N. Professionalità Ruolo nell’attività
I dato numerico è:
relativo al numero di laboratori che accolgono bambini/ragazzi destinatari del progetto
coerente con le collaborazioni attivate
Referenti di progetto
Predispongono un piano di
attuazione definendo tempi, modi, spazi.
Valutano gli interventi in relazione alle problematiche dei bambini/ragazzi destinatari,
mettono in atto le azioni, organizzano e codificano il monitoraggio degli interventi.
Esperti esterni
Insegnanti di classe dove vi sia presenza di BES
Insegnanti di sostegno
Insegnanti di classe
Referente per l’Inclusione
Responsabili, operatori partner di progetto
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10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
11) Numero posti con vitto e alloggio
12) Numero posti senza vitto e alloggio
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo (*)
Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. Considerata l’articolazione del progetto che può prevedere la partecipazione a eventi, manifestazioni, etc. che si possono svolgere in giorni e con durate non ben definite si prevede la possibilità di un’articolazione settimanale flessibile per l’orario di impiego che di conseguenza sarà modulato periodicamente dall’OLP o dal coordinatore del progetto. Si richiede dunque la disponibilità a spostamenti, a partecipare ad eventuali attività nel fine settimana, in giorni festivi. In caso di esigenze legate all’attuazione del calendario del progetto, gli orari potranno essere rimodulati e gli operatori volontari dovranno attenersi all’organizzazione del lavoro definita dall’OLP. Eventuali turnazioni che comprendessero il sabato o la domenica saranno organizzate in modo da garantire il riposo infrasettimanale. Si richiede inoltre la disponibilità allo svolgimento del servizio in località diverse dalla sede di attuazione per un periodo massimo complessivo di 30 giorni, laddove si rendano necessari interventi esterni sul territorio come specificato nel box 9.1.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema “Helios” la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del progetto.
7
0
7
0
1.145
5
23
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione
delle ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del SCN descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
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20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione .
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Gli importi economici riportati per macrovoci, si riferiscono alla somma degli importi che ogni sede mette a disposizione del progetto, anche in considerazione di attività realizzate in rete e/o trasversali. Area RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI DEL PROGETTO
Area gestionale (spese generali) € 3.000,00
Sedi ed attrezzature (lavagna luminosa, pc, fotocopiatrici, proiettore, plotter, impianto amplificazione, scrivanie, aule per incontri/riunioni, telefonia) calcolo ammortamento attrezzature.
€ 5.000,00
Materiali di consumo (colori, carta colorata, materiali per iniziative aperte al territorio , pennarelli, materiale per laboratori, materiali per la realizzazione di scenografie, strumenti facilitatori dell’apprendimento )
€ 12.500,00
Totale € 20.500,00
Area FORMAZIONE SPECIFICA
Voci di costo Dettaglio Importo
Segreteria attrezzata_ calcolo ammortamento utilizzo_
Postazioni telefono/fax, connessione ADSL, fotocopiatrice, postazioni informatiche (computer, stampante, scanner)
€ 1.250,00
SI
SI
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Rimborso spese docenti interni agli enti attuatori
n 5 docenti X 65 h ciascuno
€ 9.750,00
Materiale didattico € 500,00
Calcolo ammortamento utilizzo aula adeguatamente attrezzata.
Aula adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, computer portatile, un videoproiettore, supporti informatici mutimediali.
€ 250,00
TOTALE € 11.750,00
Area PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PROMOZIONE DEL PROGETTO
Materiali informativi (per gli incontri di divulgazione, grafica coupon informativi attività aperte alla cittadinanza)
€ 2.500,00
Pubblicità del progetto/SCN (Sms database, manifesti, locandine, depliant) € 150,00
Organizzazione di n. 3 incontri di sensibilizzazione e divulgazione intorno alle esperienze di Servizio Civile
€ 750,00
Rimborso spese viaggio (rimborso chilometrico automezzo) € 300,00
Totale € 3.700,00
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)
Istituto d’Istruzione secondaria Superiore “Leonardo Da Vinci” C.F. 90229670733
Ente Si occuperà dell’organizzazione di un laboratorio extracurriculare di fotografia gestito dagli studenti e rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, con particolare attenzione a favorire l’inclusione di ragazzi in situazione di disagio.
La libreria Edicolè – Biblios P.IVA 02145010746
Profit Organizzazione di due “Incontri con l’autore” sui temi del disagio adolescenziale e della gestione delle emozioni. Gli incontri saranno organizzati:
per i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e delle classi prime della Scuola Primaria;
per i ragazzi delle tre classi della Scuola Secondaria di I grado.
Associazione Culturale Musicale Armonie d’Itria C.F.90152080736
No profit Laboratorio pomeridiano di primo approccio alla musica attraverso l’espressione corporea. In particolare il laboratorio sarà rivolto a 60 bambini delle classi 4ª e 5ª della scuola primaria, con particolare attenzione a favorire l’inclusione di bambini in situazione di disagio. Il laboratorio avrà cadenza settimanale per un totale di 8 incontri della durata di 1,30 ciascuno.
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26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
L’indicazione delle risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto è organizzata specificando la dotazione ritenuta necessaria ed adeguata rispetto alle specifiche attività realizzate, al numero di operatori volontari impegnati ed al numero di persone che si prevede di coinvolgere. Si riporta inoltre l’indicazione per ogni Istituto Scolastico sede di attuazione del progetto: Più specificatamente:
Attività: Progettare e pianificare le attività N°
Risorsa 1) Scrivanie utilizzate specificatamente per il progetto in ognuno
dei cinque istituti (2 x 5)
10
Risorsa 2) Telefoni, fax: 15
Risorsa 3) Computer, posta elettronica utilizzati per progettare e pianificare
gli interventi : 2 per ogni istituto scolastico
10
Risorsa 4 )Fotocopiatrice: 2 per ogni istituto scolastico 10
Risorsa 5) Materiale di cancelleria: fogli, penne, pennarelli, cartelline, colla. adeguati
Attività: Supportare la quotidianità scolastica N°
Risorsa 6) Stanze: aule utilizzate nei quattro istituti scolastici per le attività
didattiche quotidiane
60
Risorsa 7) strumenti facilitatori dell’apprendimento adeguati
Attività: laboratori previsti dal PTOF d’istituto N°
Risorsa 8) sala musica: I.C Chiarelli, I.C. Marconi, I.C Grassi, I.C. Aosta, I.C.
Giovanni XXIII
5
Risorsa 9) strumenti musicali (a fiato, a corda, percussioni, ecc): I.C
Chiarelli, I.C. Marconi, I.C Grassi, I.C. Aosta, I.C. Giovanni XXIII
200
Risorsa 10) laboratorio informatico 1 per ognuno dei cinque istituti 5
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Risorsa 11) auditorium 1 per ognuno dei cinque istituti, impianto di
amplificazione.
5
Risorsa 12) materiale per la realizzazione di costumi e scenografie – stoffe
passamaneria, vari tipi di carte, legno, pitture, vernici, pennelli, attrezzeria,
attrezzi di falegnameria
adeguati1
Risorsa 13) palestre 1 per ognuno dei cinque istituti 5
Risorsa 14) materiale per la realizzazione dei laboratori di attività motoria,
piccoli attrezzi, tappeti, palloni, palle morbide, elastici
Circa 80
per tipo
Risorsa 15) materiali didattici, colori, vari tipi di carte, giochi, libri adeguati
Risorsa 16) piscina, convenzione con istituto comprensivo Chiarelli 1
Risorsa 17) pettorine e cappellini per il PIEDIBUS, istituto Giovanni XXIII 20
Attività: Attivazione dei partenariati di progetto N.
Laboratorio di espressione corporea: impianto di amplificazione, palestre
con dotazione di piccoli attrezzi per ogni istituto
5
Laboratorio di fotografia: macchine fotografiche in dotazione al partner di
progetto, programmi di grafica e editing in dotazione agli Istituti.
15
Incontri con l’autore: auditorium, impianti di amplificazione. 5
Più specificatamente le risorse quantificate nel precedente box per sedi di attuazione risultano adeguate e saranno utilizzate per:
Descrizione risorse Adeguatezza
Stanze attrezzate e dotate di arredi adeguati (scrivanie, sedie, armadi):
contattare, accogliere e informare,
organizzare incontri e riunioni tra i soggetti coinvolti,
postazioni lavoro per gli operatori volontari
1 Questa risorsa è legata ad un indicatore in divenire sulla base della progettazione annuale delle attività. Sarà pertanto adeguata alle attività realizzate.
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Gli spazi sono adeguati al numero di persone che si prevede di coinvolgere.
Aule attrezzate e dotate di arredi adeguati.
attività scolastica quotidiana percorsi personalizzati
Materiale di cancelleria: fogli, penne, pennarelli, cartelline, colla.
Supportare le attività ordinarie ma anche quelle inerenti gli incontri di formazione ed informazione.
Attrezzature :
personal computer con relativi programmi operativi,
stampanti,
proiettori per PC,
fotocopiatrici,
impianto di amplificazione,
video camera,
macchina fotografica.
Attività di comunicazione,
progettare percorsi educativi, documentare
monitorare.
Strumenti facilitatori dell’apprendimento
tecnologie per l’apprendimento
ausili senso‐percettivi
realizzare percorsi personalizzati di apprendimento
innalzare il livello di competenze
motivare all’apprendimento
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a:
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FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso la sede di Arci Servizio Civile Martina Franca in Corso dei Mille, 188 t/z, 74015 ‐ Martina Franca Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;
le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.
le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
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32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso:
Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” – Piazza San Francesco Da Paola, 3 ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “A.R. Chiarelli”‐ via Carmine, 4 ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “Giuseppe Grassi” – viale Stazione ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo "G. Marconi" – piazza Marconi,4 ‐ Martina Franca;
Istituto Comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” –piazza Vittorio Veneto, 6 ‐ Martina Franca.
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
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38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)
I contenuti dei moduli della formazione specifica saranno gli stessi per tutte le cinque sedi di impiego degli operatori volontari, in considerazione del fatto che gli enti attuatori sono cinque scuole con stessa finalità istituzionale e che saranno realizzate le medesime attività, tuttavia la formazione specifica sarà svolta in ogni singola sede con formatori specifici per ogni sede. Pertanto si riportano i nominativi e le competenze dei formatori, indicati per ogni singola sede di attuazione:
Dati anagrafici del formatore di formazione specifica
(Cognome, Nome, nato a, il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Blonda Maria Nata a Locorotondo il 14/08/1964
Laurea in Pedagogia Dirigente Scolastico I.C. Giovanni XXIII
I.C. Giovanni XXIII A,B
Leporati Roberta Nata Brindisi il 23/03/1966
Laurea in Pedagogia Dirigente Scolastico I.C. A.R. Chiarelli
I.C. A.R. Chiarelli A,B
Monaco Grazia Anna Nata a Ceglie Messapica il 25/07/1959
Laurea in Psicologia Dirigente Scolastico I.C. Marconi
I.C. Marconi A,B
Ippolito Maria Grazia Nata a Martina Franca lo 04/02/1971
Diploma psicopedagogico Insegnante I.C. Grassi Collaboratore Dirigente Scolastico Animatore Digitale
I.C. Grassi A,B
Semeraro Maria Rosaria Nata a Taranto il 24/08/1964
Diploma maturità scientifica Diploma di specializzazione polivalente Diploma di Conservatorio ‐ Pianoforte Insegnante I.C. Aosta Referente area inclusione I.C. Aosta
I.C. Aosta A,B
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo
concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi,
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geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
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41) Contenuti della formazione (*)
I contenuti dei moduli della formazione specifica saranno gli stessi per tutte le cinque sedi di impiego degli operatori volontari, in considerazione del fatto che gli enti attuatori sono cinque scuole con stessa finalità istituzionale e che saranno realizzate le medesime attività, tuttavia la formazione specifica sarà svolta in ogni singola sede con formatori specifici per ogni sede. Pertanto si riportano i nominativi e le competenze dei formatori, i moduli di insegnamento, indicati per ogni singola sede di attuazione. Di seguito le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
1. Blonda Maria 2. Leporati Roberta 3. Monaco Grazia Anna 4. Ippolito Maria Grazia 5. Semeraro Maria Rosaria
La relazione educativa
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Modulo: A Analisi della situazione di partenza, progetto personalizzato e verifica degli esiti. Didattica curriculare. Le competenze dell’educatore. Intelligenza ed emotività. La motivazione. Svantaggio e disabilità nel processo educativo. Casistica. La programmazione, il lavoro in team. Gli strumenti didattici. Metodologie. La produzione di strumenti facilitatori dell’apprendimento. La valutazione degli interventi.
Formatore Temi Ore
1. Blonda Maria 2. Leporati Roberta 3. Monaco Grazia Anna 4. Ippolito Maria Grazia 5. Semeraro Maria Rosaria
Le istituzioni Scolastiche: ruolo e interventi.
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Modulo: B I servizi offerti, la pianificazione dell’offerta formativa e il territorio, l’orientamento. La programmazione e la progettazione. La continuità educativa e l’extrascuola.
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro.
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DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore “Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport”, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale
verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione,
tutoraggio, Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività
artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di
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comportamento e prevenzione in tali situazioni Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 73 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
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ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini