SCHEDA PROGETTO - Liceo Melchiorre Gioia - Piacenza · SCHEDA PROGETTO data e protocollo...

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Allegato 1 SCHEDA PROGETTO data e protocollo dell’Istituto PROT. 4467/1.1.m del 16/11/2016 1. ANAGRAFICA ISTITUTO SCOLASTICO (o ISTITUTO SCOLASTICO CAPOFILA) Denominazione Istituto LICEO GIOIA Codice meccanografico PCPC010004 Codice Fiscale 80009510332 Indirizzo / comune / provincia v.le RISORGIMENTO 1 / PIACENZA / PC Telefono 0523 306209 Email [email protected] In caso di costituzione di Rete: Elencare le scuole aderenti (codice meccanografico e denominazione) PCPC010004 LICEO CLASSICO M. GIOIA PCPM010008 ISTITUTO MAGISTRALE COLOMBINI PCMM00400B S.M.S. CALVINO PCMM00300G S.M.S. FAUSTINI FRANK NICOLINI PCMM00200Q S.M.S. DANTE ALIGHIERI PC1M00100C ORSOLINE SCUOLA MEDIA di cui: N. scuole paritarie 1: PC1M00100C ORSOLINE SCUOLA MEDIA E’ una rete finanziata dal DM 435/2015? no Se SI, indicare se la rete proponente ha avuto un ampliamento con partecipazione di altre istituzioni scolastiche. Responsabile Progetto (ove diverso dal DS) Barbara Antonini (referente RAV-PTOF e DIDATTICA del Liceo Gioia) Indirizzo email e riferimento telefonico del responsabile del Progetto [email protected] 333 7259118 0523 755244

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Allegato 1

SCHEDA PROGETTO

data e protocollo dell’Istituto PROT. 4467/1.1.m del 16/11/2016

1. ANAGRAFICA

ISTITUTO SCOLASTICO (o ISTITUTO SCOLASTICO CAPOFILA)

Denominazione Istituto LICEO GIOIA

Codice meccanografico PCPC010004

Codice Fiscale 80009510332

Indirizzo / comune / provincia v.le RISORGIMENTO 1 / PIACENZA / PC

Telefono 0523 306209

Email [email protected]

In caso di costituzione di Rete:

Elencare le scuole aderenti (codice meccanografico e denominazione)

PCPC010004 LICEO CLASSICO M. GIOIA PCPM010008 ISTITUTO MAGISTRALE COLOMBINI PCMM00400B S.M.S. CALVINO PCMM00300G S.M.S. FAUSTINI FRANK NICOLINI PCMM00200Q S.M.S. DANTE ALIGHIERI PC1M00100C ORSOLINE SCUOLA MEDIA

di cui: N. scuole paritarie

1: PC1M00100C ORSOLINE SCUOLA MEDIA

E’ una rete finanziata dal DM 435/2015?

no

Se SI, indicare se la rete proponente ha avuto un ampliamento con partecipazione di altre istituzioni scolastiche.

Responsabile Progetto (ove diverso dal DS)

Barbara Antonini (referente RAV-PTOF e DIDATTICA del Liceo Gioia)

Indirizzo email e riferimento telefonico del responsabile del Progetto

[email protected] 333 7259118 0523 755244

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2. PROPOSTA PROGETTUALE

Titolo del Progetto

SFIDA INVALSI: in rete per individuare le competenze di curricoli in verticale

Evidenziare la coerenza dell’azione progettuale proposta con il RAV e il Piano di Miglioramento della scuola o, in caso di rete, delle scuole partecipanti.

GIUSTIFICAZIONE della PROPOSTA PROGETTUALE in relazione alle criticità segnalate nel RAV e assunte

nel PdM del LICEO GIOIA: seguono STRALCI dal RAV-GIOIA 2016 2.ESITI

2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali Punti di debolezza - Gli esiti di italiano delle singole classi sono molto diversi, anche nello stesso indirizzo. La varianza tra classi è molto elevata,

mentre all’interno di ciascuna classe è piccola. Problematica è pure la bassa correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi. Motivazione del giudizio assegnato - La correlazione tra voti di classe e punteggio Invalsi conferma la forte differenza tra classi dello stesso indirizzo

e suggerisce l’esistenza di un problema di valutazione comune d’Istituto. 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza Punti di debolezza - Educazione alla Cittadinanza Ci sono differenze tra le classi in rapporto alle diverse sensibilità dei CdC: mentre alcuni la

declinano come trasversalità collegiale e realizzano specifici progetti o iniziative per ricorrenze civili e anniversari (Memoria/Ricordo, Liberazione, Europa) anche avvalendosi dell'offerta formativa di enti territoriali (ISREC, Archivio di Stato, ANPI), altri CdC non assumono formalmente tale istanza

educativa, nel migliore dei casi “lasciando” che singoli docenti, soprattutto di storia o italiano, la recepiscano all'interno della loro materia. 3 A) PROCESSI – Pratiche educative e didattiche

3.1 Curricolo, progettazione e valutazione Curricolo - L’assunzione delle competenze trasversali indicate dal PTOF e la loro declinazione in attività didattiche specifiche è lasciata alla

discrezionalità dei diversi Consigli di Classe, che realizzano attività o progetti non sempre omogenei e comparabili per metodo, tempo ed efficacia. Progettazione didattica - I dipartimenti disciplinari assumono prevalentemente carattere di gruppi di organizzazione delle attività aggiuntive e non

sempre si configurano come luoghi di reale confronto sulla programmazione comune della didattica disciplinare ordinaria. Pertanto i documenti programmatici (curricoli che dovrebbero orientare la progettazione didattica) non costituiscono per tutti i docenti riferimento autorevole vincolante.

Confrontando l'attività dei diversi dipartimenti, molto eterogenee risultano la quantità e la qualità della produzione di materiali di didattica ordinaria (curricolo disciplinare aggiornato, esperienze didattiche in classe), solo in alcuni casi documentati e resi accessibili in rete interna.

Valutazione - Anche i documenti programmatici di standardizzazione di prove di livello non costituiscono per tutti i docenti riferimento autorevole vincolante: le prove per classi parallele (di controllo del recupero del debito formativo per alunni con scrutinio sospeso o di uscita dal ciclo biennale)

nascono spesso dal rapido accordo contingente tra alcuni docenti. Il grado di strutturazione delle prove comuni non sempre arriva ad essere tale da consentire un confronto efficace sui risultati delle diverse classi. -

Confrontando l'attività dei vari dipartimenti, molto eterogenee risultano la quantità e la qualità della produzione di materiali di didattica ordinaria (prove di livello per classi parallele), solo in alcuni casi documentati e resi accessibili in rete interna. Negli ultimi anni la riflessione comune sulla

valutazione (…) si è in certa misura immiserita in pratiche individuali che stentano a ritrovare forme di standardizzazione condivisa, soprattutto a causa di ragioni strutturali generali, esplicitate nel giudizio assegnato sottostante.

Motivazione del giudizio assegnato - (…) Nella scuola sono presenti dipartimenti disciplinari, cui partecipa la quasi totalità degli insegnanti. Tuttavia la definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito: circa la progettazione didattica

dell'apprendimento e il suo controllo valutativo, un numero limitato degli attuali docenti pratica le indicazioni dei documenti programmatici elaborati nella fase dell'autonomia (curricoli disciplinari e standardizzazione di prove di livello comuni, peraltro di fattura disomogenea nelle varie materie).

Tali materiali-guida sono stati frutto di attività sostanzialmente volontaria di gruppi minoritari di docenti maggiormente inclini alla ricerca didattica, i cui esiti non hanno trovato convalidazione di autorevolezza dall'alto né si sono potuti individuare ruoli gerarchici di competenza disciplinare.

3.4 Continuità I coordinatori delle classi prime registrano con precisione i risultati scolastici riportati dagli studenti nell'ordine di scuola inferiore, ma l'evoluzione valutativa dell'apprendimento individuale nel nuovo ordine di scuola non viene poi restituito all'ordine di scuola inferiore. Manca la

possibilità e l'occasione di una comune riflessione tra docenti di ordini di scuola diversi sulla realizzazione effettiva di continuità didattica nel passaggio dalla media alla superiore, per molti aspetti mondi separati non comunicanti (al di là dello sforzo meramente nominalistico di indicarle come primo e secondo grado della stessa istruzione secondaria); la maggiore criticità in tal senso è rappresentata dal metodo di studio, competenza-

chiave dell'imparare a imparare (…). L'attenzione costante verso la scuola media, già molto presente in termini di orientamento in entrata dei futuri potenziali iscritti, andrebbe quindi accompagnata da attività di raccordo in ambito più specificamente metodologico e didattico-disciplinare.

5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE

DELLA PRIORITÀ DESCRIZIONE

DEL TRAGUARDO

b) Risultati nelle prove standardizzate

1) ridurre le disparità tra gli indirizzi e tra le classi

1) omogeneità

5.2 Obiettivi di processo

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE

DELLA PRIORITÀ

a) Curricolo, progettazione e valutazione

1) Circa le competenze trasversali (chiave e di cittadinanza) del POF: fornire ai diversi CdC

una scheda di progettazione organica e flessibile.

2) Circa la valutazione: non abbandonare la prospettiva di prove di verifica di livello, ricercandone la standardizzazione su competenze irrinunciabili.

d) Continuità 1) Favorire la continuità tra ordini di scuola, ricercando un raccordo in ambito più specifica-

mente metodologico e didattico-disciplinare.

5.2.2 Gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità del PdM (in termini di risultati scolastici, anche a

distanza, e di competenze chiave e di cittadinanza), in quanto una maggiore uniformità dei curricoli disciplinari sulla base di una comune struttura didattica per competenze e la condivisione di metodologie e fasi di verifica standardizzate per tempi e tipologie costituiscono gli elementi necessari a

migliorare la pratica del curricolo e della trasparente valutazione. Anche la condivisione dei progetti e la diffusione di prodotti, così come l’uso pieno e consapevole della tecnologia digitale, farebbero circolare l’innovazione e stimolerebbero pratiche di aggiornamento costante, permettendo a tutti gli

studenti di fruire di quelle esperienze (anche di eccellenza) vissute ora solo da pochi gruppi e/o classi. Infine una maggiore continuità con gli altri ordini di scuola (…) permetterebbe di aprirsi verso le realtà istituzionali esterne, anche extrascolastiche, reagendo positivamente agli stimoli e ai

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bisogni socio-culturali e formando così studenti capaci di diventare cittadini attivi e consapevoli. Tale l'orizzonte di riferimento verso cui la scuola si muove da anni, ma che stenta a mantenere, a causa di rigidità organizzative, di risorse esigue, di scarso riconoscimento delle tante attività e delle

specifiche professionalità, che spesso agiscono su base individuale e volontaria.

Il Liceo Gioia propone alle altre scuole della RETE

- di convalidare l’interesse per la presente proposta progettuale evidenziando istanze similari,

contenute in termini di criticità e priorità di sviluppo nei propri RAV e PdM

- di procedere conseguentemente alla più precisa individuazione del terreno operativo comune e

delle comuni esigenze formative, da assumere nella coprogettazione della QUARTA FASE della

presente proposta progettuale

Obiettivi del progetto

-avvio del processo di miglioramento circa le criticità emerse in fase di autovalutazione -condivisione di procedure della programmazione collegiale dei consigli di classe, rivolta alla valorizzazione della macro-progettazione di sistema e delle competenze trasversali (PTOF in relazione a RAV-PdM) -rilancio della ricerca sui curricoli disciplinari, per l’esercizio di un’autonomia didattica responsabile, che sappia trovare un accordo sulle comuni competenze fondanti, da porre alla base della più ampia e variegata ricchezza di pratiche didattiche disciplinari -incremento di reale continuità tra i due gradi dell’istruzione secondaria, attraverso l’elaborazione condivisa di curricoli verticali di italiano e matematica, finalizzato al successo scolastico nel primo biennio della secondaria superiore -qualificazione dell’autorappresentazione pubblica delle scuole (RAV-PdM-PTOF) in ottica non di competizione ma di miglioramento collaborativo del servizio scolastico territoriale

Descrizione delle ATTIVITÀ/AZIONI del progetto

FASE 1. assunzione delle PROBLEMATICITÀ

segnalate nel RAV e inserite nel PIANO di MIGLIORAMENTO tramite AZIONI prevalentemente rivolte ai docenti, ma anche estese al personale non-docente (in particolare quello di segreteria) e alle rappresentanze dei genitori e degli studenti in CdI che favoriscano l’effettiva conoscenza generalizzata dei materiali pubblicati (RAV-PdM-revisione annuale PTOF 2016-19) e la loro condivisione partecipata, finalizzata alla costante “manutenzione” di essi in particolare miglioramento di coerenza -dell’operato collegiale dei vari consigli di classe dello stesso istituto in relazione ai processi di PROGRAMMAZIONE: messa a fuoco delle criticità segnalate nel RAV (disomogeneità tra CdC, dispersione delle iniziative di arricchimento della didattica) -dell’operato didattico dei vari docenti della stessa materia in relazione alla condivisione nel dipartimento disciplinare (gruppo per materia) di CURRICOLI centrati su competenze fondanti: messa a fuoco delle criticità segnalate nel RAV (pratiche didattiche non confrontabili per carente individuazione di minimo comun denominatore di competenza, tanto più urgente in quanto correlato a materie basilari su cui si gioca, nel primo biennio, la continuità con il grado di scuola precedente) FASE 2. elaborazione e “rodaggio” di nuovo strumento di PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE del CdC, funzionale alla razionalizzazione di un processo di programmazione condiviso da ogni CdC e centrato sulle istanze formative generali assunte dal PTOF, in particolare:

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- ANALISI della SITUAZIONE DI PARTENZA come base della programmazione di ogni CdC:

valutazione in uscita dal ciclo/classe precedente, con particolare riguardo alla CONTINUITA’ TRA CICLI, quindi - per le classi prime e terze - con analisi dettagliata dei risultati INVALSI nelle prove di italiano e matematica del terzo anno di secondaria di primo grado e del secondo anno di secondaria di secondo grado

- ASSUNZIONE da parte di ogni CdC della macroprogettazione di SISTEMA, derivante dal PTOF, che comporti FLESSIBILITA’ rispetto all’ordinaria scansione oraria, non subita ma condivisa come risorsa: orientamento rivolto alla scuola secondaria di primo grado, inclusione, recupero, approfondimento opzionale, alternanza scuola-lavoro, orientamento in uscita…

- VALORIZZAZIONE delle COMPETENZE TRASVERSALI nella programmazione collegiale di

ogni singolo CdC, in particolare: benessere e socialità inclusiva, educazione scientifico-tecnologica-digitale, educazione storico-civile, educazione ai linguaggi (teatrale, cinematografico, musicale, artistico)

FASE 3. ATTIVITA’ dei gruppi di lavoro Gruppo COORDINATORI DI CLASSE: condivisione passo dopo passo del percorso annuale di coordinamento: RIUNIONE QUINDICINALE (formalizzazione di UNITA’ FORMATIVA già avviata)

Gruppo REFERENTI DISCIPLINARI:

- accertamento dello stato attuale dei lavori sull’elaborazione aggiornata dei CURRICOLI di ma-

teria (unico per materie di equivalenza, molteplice per materie che abbiano particolari curvature

di indirizzo o di sottoindirizzo: aggregazione in base a uguale numero di ore settimanali), previa

ricognizione dei materiali già depositati nell’archivio didattico del centro-documentazione della

scuola e reperibili in rete interna

- segnalazione istanze urgenti di elaborazione/condivisione dei curricoli

- condivisione di risorse, in particolare digitali, utili alla ricerca

in particolare per ITALIANO e MATEMATICA, in particolare per PRIMO BIENNIO

- attivazione della ricerca, mirata alla formalizzazione di prodotto: configurazione aggiornata del

CURRICOLO DISCIPLINARE di scuola (da confrontare con le altre scuole)

- ricognizione prove Invalsi / elaborazione di PROVE STANDARDIZZATE DI FINE CICLO cen-

trate su competenze fondanti

- messa a fuoco delle CRITICITÀ IN ORDINE ALLA CONTINUITÀ con il ciclo precedente/suc-

cessivo di istruzione

formalizzazione di UNITA’ FORMATIVE (cfr riquadro FORMAZIONE), rivolte a docenti delle scuole della rete che, in piccoli gruppi di ricerca/azione, si assumano volontariamente l’onere di un’approfondita analisi disciplinare, con produzione di materiali su cui attivare dapprima confronto/condivisione nel gruppo per materia della propria scuola e successivamente confronto/condivisione nella rete di scuole, per la definizione coerente di curricoli verticali di italiano e matematica

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FASE 4. azioni formative per RETE DI SCUOLE in CONTINUITA’ (già preannunciata come istanza nel PdM-Gioia)

da coprogettare in specifiche UNITA’ FORMATIVE (cfr riquadro FORMAZIONE)

- con esperti PROVE-INVALSI formazione di tutti i docenti, in particolare rivolta a docenti con incarichi di sistema, a lettura tecnica esperta dei risultati ottenuti nelle prove standardizzate nazionali Invalsi, d’insieme e di dettaglio (ad esempio sulle criticità dell’inclusione) a livello nazionale, territoriale, di Istituto, di indirizzo e di classe, per una più accurata rappresentazione della singola scuola nel RAV, tramite appropriata individuazione di indicatori, e per una individuazione costruttiva delle criticità da avviare a miglioramento nel PdM formazione disciplinare ITALIANO e MATEMATICA sulle competenze fondanti in verticale (dal primo all’ultimo ciclo) che guidano la configurazione di struttura delle prove e la tipologia dei quesiti per una rappresentazione sintetica di curricoli verticali in dimensione di continuità tra i diversi ordini di scuola

- con esperti DISCIPLINARISTI di ITALIANO e MATEMATICA

formazione disciplinare ITALIANO e MATEMATICA per una qualificata ricerca partecipata sulle competenze fondanti in verticale (dal primo all’ultimo ciclo) tramite disamina critica delle prove Invalsi (problematizzazione -convalidazione – eventuali proposte di riadeguamento) che favorisca una effettiva condivisione di curricoli verticali in continuità tra i diversi gradi di scuola

- con esperti SISTEMA NAZIONALE di VALUTAZIONE

formazione di tutti i docenti, in particolare rivolta a docenti con incarichi di sistema, a lettura tecnica esperta dei dati forniti dal MIUR circa INDICATORI e DESCRITTORI del RAV (in particolare 2.1 RISULTATI SCOLASTICI -scrutini e abbandoni-, 2.4 RISULTATI A DISTANZA) per una rappresentazione delle scuole, nella fase di AUTOVALUTAZIONE, onesta in quanto supportata da riscontri oggettivi e coraggiosa nell’individuazione delle criticità su cui attivare strategie di MIGLIORAMENTO

Il Liceo Gioia propone alle altre scuole della RETE

- di muoversi simultaneamente in autonomia nell’attivazione delle prime tre fasi, o anche solo

della TERZA, entro la primavera 2017

- di coprogettare e condividere la fase 4, da avviare nel presente anno scolastico (con individua-

zione di almeno un insegnante di italiano e uno di matematica che siano interessati alla comune

attività di ricerca sui curricoli in verticale e disponibili a farsi carico dell’azione di ricaduta all’in-

terno della propria scuola)

Evidenziare le azioni a carattere condiviso e partecipato utili alla promozione dei processi di autovalutazione e miglioramento

in FASE 1: -cfr conoscenza generalizzata (ed estesa al personale non-docente e alle rappresentanze di studenti e genitori) dei materiali pubblicati (RAV-PdM-revisione annuale PTOF 2016-19) e loro condivisione partecipata, finalizzata alla costante “manutenzione” di essi in FASE 2: -l’elaborazione di un nuovo strumento di programmazione collegiale tenta proprio di recuperare tra i docenti una effettiva condivisione delle priorità formative. Nel corso dei decenni è inevitabilmente accaduto che il linguaggio stesso della programmazione per obiettivi declinati in

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competenze/abilità/conoscenze/risultati attesi osservabili, che pur aveva avuto importante funzione innovativa, scadesse a ritrito didattichese privo ormai di corrispondenza semantica, e che - parallelamente - la scuola fosse travolta da alcune “novità” di ordine generale, assunte a livello di macroprogettazione dall’organigramma delle scuole ma non sempre metabolizzate dalla generalità dei docenti, che avvertono talvolta come “disturbo” la realizzazione di eccellenti progetti di sistema con cui le scuole hanno risposto alle sollecitazioni dell’Amministrazione. Recuperare il gap di partecipazione intorno a tali elementi di qualità costituisce la possibilità di far corrispondere alla visibilità dell’eccellenza un’effettiva crescita condivisa dello “zoccolo duro” della didattica ordinaria.

in FASE 3 e 4: - dalla descrizione delle attività delineate dovrebbe risultare evidente l’istanza di condivisione partecipata, all’interno della singola scuola e all’esterno di essa in rete, di una ricerca che tocca il nodo decisivo della didattica per competenze, inducendo processi collaborativi di autovalutazione e miglioramento al di fuori di quella logica competitiva che purtroppo è stata incrementata dall’utilizzo superficiale e strumentale dei risultati Invalsi. La SFIDA TRA LE SCUOLE – insopportabile in una piccola città di provincia - diventa la SFIDA ALLA COMPLESSITÀ DI UNA RICERCA COMPARTECIPATA: riusciremo, lavorando proprio sulle prove Invalsi, a trovare un accordo didattico che diventi garanzia di migliore formazione per gli studenti del nostro territorio?

Tempi e modalità di realizzazione

L’articolazione in FASI nel precedente riquadro “Descrizione di ATTIVITÀ/AZIONI” fornisce già le specifiche relative a tempi e modalità di realizzazione.

Descrizione delle metodologie, strumenti utilizzati e tipologia di materiali che verranno realizzati

L’articolazione in FASI presente nel precedente riquadro “Descrizione di ATTIVITÀ/AZIONI” fornisce alcune indicazioni relative a metodologie-strumenti-materiali prodotti. Per METODOLOGIE-STRUMENTI si consideri in particolare la ricorrenza non solo di attività formative, ma anche di ricerca/azione, in presenza e a distanza, tramite condivisione/ricognizione digitale di risorse e soprattutto di lavoro collaborativo in termini di ricerca partecipata, supportata dagli strumenti tecnologico-digitali di workinprogress in rete e di successiva fruizione pubblica. Per MATERIALI PRODOTTI si veda dunque anche il riquadro successivo “Modalità di fruizione dei materiali prodotti”. Descrivere l’attività di monitoraggio e di valutazione delle azioni, e riportare i relativi indicatori

L’attività di monitoraggio/valutazione è affidata al NAV delle singole scuole, in quanto il progetto tocca nodi cruciali del processo di autovalutazione-miglioramento. I NAV delle singole scuole promuoveranno dunque la documentazione/restituzione/rendicontazione agli organi collegiali e avranno cura di considerare il presente progetto ed i suoi risultati nella fase di aggiornamento annuale del RAV.

INDICATORE DESCRITTORE

risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica

punteggio della scuola differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile

livello di apprendimento studenti collocazione degli alunni nei diversi livelli di ita e mate

variabilità dei risultati varianza interna alle classi varianza fra le classi

presenza di prove strutturate per classi parallele

prove strutturate di fine ciclo

esiti degli scrutini (primo biennio) studenti ammessi alla classe successiva

trasferimenti e abbandoni percentuale dispersione

Evidente è che alcuni di tali indicatori potranno essere applicati nel breve periodo (incremento

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risultati nelle prove Invalsi, ricorrenza valutazione per classi parallele), mentre altri saranno da considerare nel lungo periodo (incremento successo scolastico e decremento dispersione nel primo biennio della secondaria superiore). La realizzazione delle iniziative formative includerà la somministrazione di QUESTIONARIO DIGITALE DI GRADIMENTO rivolto ai partecipanti, compilato digitalmente e quindi rapidamente corredabile da tabulazione-dati di facile consultazione, atta a favorire la valutazione della riuscita dell’iniziativa.

Esplicitare eventuale presenza di accordi o collaborazione con Università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali (cfr. D.P.R. 80213, art.6 comma 1 lettera c); specificare in quale fase o fasi del progetto interviene la collaborazione (ideazione del progetto, realizzazione, monitoraggio…)

Per l’individuazione degli esperti disciplinaristi di italiano e matematica (cfr realizzazione FASE 4) si ricorrerà a figure professionali di alta specializzazione didattica delle Università, degli Enti di ricerca, delle Associazioni professionali e culturali. Con essi non sussistono ancora accordi relativi a questa specifica proposta progettuale, bensì generali forme di collaborazione. Molto consolidata è stata infatti la collaborazione nella ricerca sulla didattica per competenze negli “anni dell’autonomia”, in cui alcuni docenti del Gioia hanno avuto ruolo trainante nei gruppi di ricerca/azione sui curricoli disciplinari (tra cui gruppi RMD di RicercaMetodologicoDisciplinare con IRRE-ER e GISCEL – in particolare con i prof. Frabboni, Guasti, Colombo, Guanci, Mattozzi, Ciampolini, Piazzi - e con associazioni disciplinari di matematici), supportati dal CDE provinciale (dr.Sacchi) e dal CIDIS di Piacenza. Si tratta dunque di cogliere le attuali opportunità di rilancio dell’autonomia didattica, riprendendo un percorso interrotto in cui già si era condivisa con Università, Enti, Associazioni l’istanza di una comune ricerca sui curricoli in verticale; con essi fortunatamente non hanno cessato di esistere contatti e collaborazioni su altre rilevanze e confidiamo quindi che potrà essere da loro favorita la realizzazione delle iniziative formative.

Evidenziare eventuale previsione di forme di co-finanziamento con enti, istituzioni ed associazioni culturali e professionali presenti sul territorio nazionale; Denominazione ENTE: ……….. IMPORTO: ………..

Non sono prevedibili forme di co-finanziamento, se non come auspicio rivolto al SNV, che - data la natura del progetto e la sua rilevanza in ordine ai processi di autovalutazione-miglioramento territoriale – spereremmo di avere come semigratuito interlocutore della FASE 4 (prove Invalsi e dati per RAV): agli esperti del SNV si chiederà cioè di favorire la fattibilità delle iniziative formative, estese a tutto il territorio piacentino (ambiti XIV e XV), considerando la compatibilità tra eventuali compensi richiesti e risorse finanziarie effettivamente a disposizione.

Descrivere eventuale previsione di raccordi con il Piano di FORMAZIONE e presenza di Unità formative finalizzate alla condivisione e promozione della progettualità;

Il PIANO DI FORMAZIONE del LICEO GIOIA prevede la particolare rilevanza dei temi della DIDATTICA PER COMPETENZE e della CONTINUITA’ e, pur nella salvaguardia della massima libertà di opzioni individuali in ambito di formazione in servizio, auspica anche la funzionalità delle scelte dei docenti, organizzati in gruppi di ricerca, rispetto a ciò che serve alla crescita del sistema (RAV-PdM).

Il raccordo con il PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 risulta di particolare evidenza in relazione alle prime tre priorità 1. Autonomia organizzativa e didattica 2. Valutazione e miglioramento 3. Didattica per competenze e innovazione metodologica Le UNITA’ FORMATIVE, come preventivato nella precedente descrizione di ATTIVITÀ/AZIONI, a cui si rimanda, sono riconducibili a: a. formazione organizzativo-didattica al coordinamento dei consigli di classe b. formazione organizzativo-didattica al coordinamento dei dipartimenti disciplinari

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C. formazione didattico-disciplinare per i docenti di italiano e matematica; in occasione delle due iniziative con intervento esperti (prove Invalsi e disciplinaristi), la formazione sarà pubblicizzata tra tutte le scuole degli ambiti territoriali XIV e XV, tramite contatto con le relative scuole-capofila. D. ricerca didattica condivisa per insegnanti di italiano e matematica delle scuole della presente rete, che lavorino - con interesse, disponibilità e competenza disciplinare - alla produzione di curricoli verticali di italiano e matematica in continuità tra i due gradi dell’istruzione secondaria

E. formazione organizzativo-didattica per tutti i docenti, in particolare rivolta a docenti con incarichi di sistema sulla correlazione tra dati disponibili (risultati nelle prove standardizzate Invalsi e altri dati forniti alle scuole dal SNV) e autorappresentazione delle scuole nel RAV-PdM; in occasione dell’iniziativa con intervento esperti del SNV, la formazione sarà pubblicizzata tra tutte le scuole degli ambiti territoriali XIV e XV, tramite contatto con le relative scuole-capofila.

Le unità formative a. e b. sono già in corso all’interno del Gioia (fatto salvo l’auspicio che iniziative analoghe siano attivate/attivabili anche nelle altre scuole della rete), mentre quelle C. D. E. verranno coprogettate dalla rete di scuole che si è aggregata intorno alla presente proposta progettuale sulla rilevanza dei curricoli in verticale. La coprogettazione e la effettiva realizzazione delle attività di formazione e ricerca/azione C., D., E. (e tanto più l’apertura al territorio dei momenti con intervento degli esperti) è quindi subordinata al sostegno alla presente proposta progettuale di rete da parte dell’USR-ER. Indicare la modalità di fruizione dei materiali prodotti, anche in relazione all’utilizzo di tecnologie multimediali e innovative.

La fruizione dei materiali prodotti, (curricoli disciplinari di italiano e matematica e relative prove trasversali di livello) sarà garantita tramite pubblicazione in rete sul SITO-WEB del Liceo Gioia, recentemente riadeguato, nella generale struttura e nella vocazione interattiva, e di cui è in fase di progettazione la sezione didattica. In essa potrà trovare spazio una PIATTAFORMA DEDICATA alla presente ricerca/azione, compatibilmente con le risorse finanziarie necessarie per poter chiedere l’indispensabile collaborazione del personale tecnico. Qualora tali risorse fossero ulteriormente integrate si potrebbe attivare una ben più estesa fruizione: registrazione e collocazione su CANALE YT del Liceo Gioia, VIDEOCONFERENZA almeno dei momenti di intervento degli esperti del SNV e dell’Invalsi.

CONTRIBUTO RICHIESTO

(nell’ambito delle somme massime indicate nell’avviso pubblico prot: 1046/2016)

Per la realizzazione del progetto si richiede un contributo di € 10.000 Indicare le voci di spesa in relazione al contributo richiesto:

voce di spesa Importo previsto

ideazione/progettazione; conduzione organizzativa 4a fase 1000

incentivazione ricercatori didattici (12) 4250

intervento esperti (6) e organizzazione iniziative territoriali 4250

supporto del personale di segreteria e dell’animatore digitale 500

Page 9: SCHEDA PROGETTO - Liceo Melchiorre Gioia - Piacenza · SCHEDA PROGETTO data e protocollo dell’Istituto PROT. 4467/1.1.m del 16/11/2016 1. ANAGRAFICA ... una scheda di progettazione

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Il Dirigente Scolastico si impegna a documentare gli esiti del progetto ed a rendere fruibili i materiali di ricerca e le metodologie utilizzate, che rimarranno proprietà dell’Amministrazione. Si dà espressa autorizzazione al trattamento dei dati contenuti nel presente progetto ai fini della sua gestione amministrativo – contabile. L’originale del presente documento resta custodito presso la scuola a disposizione degli organi di controllo.

Timbro e data

Il Dirigente Scolastico

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