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1 SCHEDA PROGETTO Per informazioni su questa scheda: COP COP COP COP - Consorzio Ong Piemontesi Consorzio Ong Piemontesi Consorzio Ong Piemontesi Consorzio Ong Piemontesi [email protected] www.ongpiemonte.it AMBIENTE: tra Sahel e Piemonte Scuola e docenti responsabili o ente autore della progettazione Nome Scuola o Ente Scuola secondaria di primo grado Robilante / Vernante (CN) – I.C. Robilante Indirizzo e telefono Piazza della Pace 8 – Robilante (CN) Piazza Vermenagna, Vernante (CN) Sito www.icsrobilante.it Nomi insegnanti referenti del progetto educativo Claudia Martini / Sara Carletto Indirizzo e-mail per comunicazione diretta - Grado di scuola e classi coinvolte Scuola secondaria di primo grado – classe seconda Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali dell’Istituto scolastico, contenute nel POF L'I.C.S. di Robilante è stato istituito il 1° settembre 2000 in seguito agli interventi di riorganizzazione della rete scolastica nazionale che hanno portato alla fusione della Scuola Media di Robilante con la Direzione didattica di Roccavione per riunire le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado statali della Valle Vermenagna. Tale soluzione organizzativa non ha intaccato la specificità e l’autonomia pedagogico - didattica di ciascun segmento formativo: secondo quanto previsto dal POF, accanto all’esigenza di promuovere la continuità verticale tra i diversi ordini di scuola, concorre a caratterizzare l’identità dell’Istituto la volontà di porsi in costante dialogo e interazione costruttiva con il territorio al fine di creare, per i propri allievi, le condizioni per un inserimento criticamente attivo nella realtà socio-culturale ad essi più vicina favorendo un'apertura maggiore alle sollecitazioni provenienti dalla più vasta comunità nazionale ed europea e da realtà e culture significativamente diverse dalla propria. Precedenti esperienze svolte dalla classe. La scuola ha realizzato molte attività legate alle tematiche interculturali e di integrazione degli alunni stranieri. La collaborazione avviata nel 2009 con l'ENGIM Internazionale, in merito al progetto di cooperazione decentrata “Manghi e Uova” e poi “Amici della Polenta”, ha ampliato l'interesse per la solidarietà internazionale e tematiche più specifiche come la sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo, in particolare nel Sahel. Secondo quanto previsto dal POF, inoltre, la scuola collabora con il Parco Naturale Alpi Marittime, Parco Naturale valle Pesio e Tanaro, Parco fluviale di Cuneo realizzando laboratori e percorsi didattici sulla sostenibilità ambientale. Nell'anno 2010, inoltre, la classe ha visitato e poi elaborato con l'insegnante, la Mostra Piemonte e Sahel della Regione Piemonte. ALLEGATO 5

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AMBIENTE: tra Sahel e Piemonte

Scuola e docenti responsabili o ente autore della progettazione

Nome Scuola o Ente Scuola secondaria di primo grado Robilante / Vernante (CN) – I.C. Robilante

Indirizzo e telefono Piazza della Pace 8 – Robilante (CN) Piazza Vermenagna, Vernante (CN)

Sito www.icsrobilante.it Nomi insegnanti referenti del progetto educativo Claudia Martini / Sara Carletto Indirizzo e-mail per comunicazione diretta -

Grado di scuola e classi coinvolte

Scuola secondaria di primo grado – classe seconda

Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali dell’Istituto scolastico, contenute nel POF

L'I.C.S. di Robilante è stato istituito il 1° settembre 2000 in seguito agli interventi di riorganizzazione della rete scolastica nazionale che hanno portato alla fusione della Scuola Media di Robilante con la Direzione didattica di Roccavione per riunire le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado statali della Valle Vermenagna. Tale soluzione organizzativa non ha intaccato la specificità e l’autonomia pedagogico - didattica di ciascun segmento formativo: secondo quanto previsto dal POF, accanto all’esigenza di promuovere la continuità verticale tra i diversi ordini di scuola, concorre a caratterizzare l’identità dell’Istituto la volontà di porsi in costante dialogo e interazione costruttiva con il territorio al fine di creare, per i propri allievi, le condizioni per un inserimento criticamente attivo nella realtà socio-culturale ad essi più vicina favorendo un'apertura maggiore alle sollecitazioni provenienti dalla più vasta comunità nazionale ed europea e da realtà e culture significativamente diverse dalla propria. Precedenti esperienze svolte dalla classe. La scuola ha realizzato molte attività legate alle tematiche interculturali e di integrazione degli alunni stranieri. La collaborazione avviata nel 2009 con l'ENGIM Internazionale, in merito al progetto di cooperazione decentrata “Manghi e Uova” e poi “Amici della Polenta”, ha ampliato l'interesse per la solidarietà internazionale e tematiche più specifiche come la sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo, in particolare nel Sahel. Secondo quanto previsto dal POF, inoltre, la scuola collabora con il Parco Naturale Alpi Marittime, Parco Naturale valle Pesio e Tanaro, Parco fluviale di Cuneo realizzando laboratori e percorsi didattici sulla sostenibilità ambientale. Nell'anno 2010, inoltre, la classe ha visitato e poi elaborato con l'insegnante, la Mostra Piemonte e Sahel della Regione Piemonte.

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Tema:

Alimentazione

Durata (in ore o moduli)

− Incontri di programmazione preparatoria e in itinere: da 10 a 30 ore durante l'anno (a seconda delle esigenze del gruppo insegnanti)

− Incontri in classe con gli alunni: n° 2 incontri di 2 ore → 4 ore con possibilità di proporre attività didattiche all'esterno della scuola

− Ore per Attività di Cittadinanza e partecipazione

Discipline o aree disciplinari coinvolte / collegabili

Italiano, Scienze, Geografia, Tecnologia, Lingue, Storia, Educazione Civica, Educazione alla Cittadinanza Mondiale

Obiettivi di apprendimento e competenze da sviluppare

Nell'ambito dell'Educazione Civica si intende portare i bambini a prendere coscienza dei diversi stili di vita del nostro pianeta, affrontando argomenti importanti quali la fame nel mondo, la corretta alimentazione, l'impatto ambientale dell'agricoltura, degli allevamenti e in generale delle filiere produttive dei beni di consumo, lo sviluppo sostenibile in modo interattivo e adatto alla loro età. L'analisi di queste tematiche, permette di analizzare e prendere coscienza del concetto di risorse naturali, beni comuni e i comportamenti che bisognerebbe adottare per uno stile di vita ecosostenibile. Si auspica in tal modo di riuscire a sensibilizzare i ragazzi promuovendo anche stili di vita più attenti alle tematiche sopra citate. Gli obiettivi trasversali a tutte le discipline scolastiche, si inseriscono nel quadro pi� ampio di un'Educazione alla Cittadinanza Mondiale che:

• rende protagoniste le persone del loro percorso di crescita e consapevolezza

• promuove l'integrazione di saperi e delle metodologie, per costruire nuove conoscenze

• permette di comprendere e vedere le connessioni che esistono sui grandi problemi che la comunità internazionale deve affrontare per uno sviluppo umano e sostenibile

• mette in contatto i territori e le persone del Nord e del Sud del mondo per un apprendimento reciproco e per instaurare relazioni di cooperazione e scambio

• incoraggia ad agire come cittadini, a livello individuale e collettivo, per operare cambiamenti

• cerca di influenzare le politiche economiche, sociali ed ambientali nazionali e internazionali, affinchè siano politiche pi� giuste, sostenibili e basate sul rispetto dei diritti umani.

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Attività educative in aula e all’esterno

Premessa: Presupposto fondamentale per la realizzazione dell’attività è che tutte le persone che vi partecipino mettano da parte il ruolo quotidianamente rivestito e si mettano in gioco: essendo, infatti, un contesto-classe, ciò che deve essere favorita è la partecipazione interattiva dei ragazzi, che devono sentirsi liberi di esprimersi e di interagire, senza sentirsi giudicati. A tale scopo è importante che anche gli insegnanti siano coinvolti nell’attività, in termini di predisposizione partecipativa e curiosità. L’uso di metodologie interattive e partecipative permette di coinvolgere la sfera affettiva ed emotiva dei partecipanti, favorendo una reale interiorizzazione degli argomenti affrontati. Il percorso didattico proposto, infatti, non rappresenta esclusivamente un approfondimento informativo, bensì uno spazio in cui è possibile costruire una relazione educativa dinamica tra educatori e studenti. Una “relazione educativa” che non prevede che i ragazzi siano destinatari passivi sui quali riversare un insieme di informazioni e conoscenze degli operatori; piuttosto una relazione che presuppone interlocutori attivi che contribuiscano a strutturare il dialogo, i suoi ritmi ed i suoi temi; una relazione caratterizzata da ascolto, confronto, educazione all’incontro e alla comprensione dei diversi punti di vista. Primo incontro:

1° Attività: Icebreaking e presentazione Tempo necessario: 10 minuti Materiale necessario: un oggetto ( es. una pallina) In cerchio, si realizza un piccolo gioco di presentazione. I partecipanti si lanciano un oggetto: il destinatario dovrà dire il suo nome e perchè si chiama così (nome del nonno, della zia etc). L'animatore / insegnante introduce il tema del percorso educativo: Es. “Diamo il via a questo laboratorio, nel quale andremo a scoprire il significato di concetti come sicurezza e sovranità alimentare; conosceremo altri paesi del mondo e in particolare il Sahel, parleremo di ambiente e analizzeremo quanto le nostre attività quotidiane abbiano un impatto su esso. 2° Attività: “Localizziamoci” Tempo necessario: 10 minuti Materiale necessario: Carta di Peters Un buon viaggiatore ha bisogno sicuramente di una buona carta geografica.

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Dopo aver appeso la carta di Peters su una parete, si chiede ai ragazzi cosa c'è di strano in questa carta. E' ideale avere in classe anche un planisfero di Mercatore per evidenziare le differenze. Le analisi possono essere svariate, ma di sicura importanza è raccontare la storia della Carta di Peters e segnalare che a volte la percezione che si ha del mondo, e quindi anche della nostra posizione del mondo, dipende dalla rappresentazione mentale che abbiamo di esso. Cambiare prospettiva non solo favorisce la creatività ma spesso ci avvicina molto facilmente alla percezione della realtà. La Carta di Peters è, da questo punto di vista, sicuramente uno strumento utile a ridurre gli squilibri tra Nord e Sud del mondo, almeno in termini di rappresentazione geografica. 3° Attività: Gioco – quiz “Cosa sappiamo del Sahel?” Tempo necessario: 20 minuti Materiale necessario: Quiz, cartellini verdi e rossi

Dopo la breve introduzione e l'utilizzo della carta di Peters, si chiede ai ragazzi di concentrarsi per partecipare al gioco. Vengono spiegate le regole. Ogni alunno ha a disposizione un cartellino verde e un cartellino rosso. L'animatore/insegnante porrà delle domande sul Sahel, sulla sicurezza alimentare e stili di vita: chi ritiene che la risposta sia vera alzerà il cartellino verde, altrimenti il cartellino rosso.

Vince chi conosce più risposte. Nel caso ci siano domande a risposta multipla i ragazzi segnaleranno quella che ritengono giusta. Ad ogni risposta, l'insegnante commenterà perchè quella risposta è vera o falsa, avviando le riflessioni sulle questioni menzionate dalle domande e introducendo l'approfondimento che verrà realizzato nell'attività successiva. 4° Attività: Visione power point interattivo “Il Sahel” Tempo necessario: 20 minuti Materiale necessario: proiettore, pc

Dopo la realizzazione del gioco, la lettura partecipata del power point permetterà di scoprire storia, tradizioni, cultura, opportunità e problematiche del Sahel. In questo modo sarà possibile approfondire tutte le questioni emerse nel gioco precedente. Grazie allo strumento delle mappe del sito www.worldmapper.org i ragazzi potranno verificare come cambia la dimensione dei paesi a seconda dell'indicatore preso in considerazione.

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5° Attività: Visione video “Il minimo è l'acqua” di Elisa Mereghetti e Marco Mensa Tempo necessario: 23' 51'' Materiale necessario: proiettore, pc

Questo video presenta chiaramente la situazione comune a molti paesi dell'Africa subsahariana (girato in Burkina Faso). Emergono i problemi della desertificazione, scarsità di risorse, sicurezza alimentare, mancanza di acqua, lavoro delle donne etc. Per reperire il video, visitre il link: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=6366 )

6° Attività: Brainstorming finale e conclusioni Tempo necessario: 10 minuti Materiale necessario: cartellone, pennarelli L'incontro si chiude con un brainstorming sul video e le attività realizzate, le sensazioni che hanno provato i bambini, quali concetti hanno colpito di più, quali aspetti sono emersi maggiormente, qual è il loro pensiero in merito. Secondo incontro:

Focus: il secondo incontro è stato pensato in modo da associare al tema sicurezza alimentare, di cui si è parlato nel primo incontro, le questioni ambientali che influiscono non solo nei paesi del sud del mondo (desertificazione, erosione dei suoli, qualità dell'aria etc).

1° Attività: Icebreaking e riepilogo Tempo necessario: 10 minuti Dopo aver disposto le sedie in cerchio, l'animatore/insegnante dà il via al riepilogo delle attività. Tutti gli spunti e i “ricordi” dovranno venire dai ragazzi ed essere ripresi dall'animatore per consolidare le conoscenze e gli strumenti acquisiti nel primo incontro. 2° Attività: Definizione di “Sviluppo sostenibile” Tempo necessario: 10 minuti Materiale necessario: foglietti carta da recupero, pennarelli/penne, Dopo una breve introduzione, la classe viene divisa in gruppi ( max 5 per gruppo). Compito di ogni gruppo è scrivere la definizione di sviluppo sostenibile.

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I ragazzi spesso non colgono gli aspetti connessi all'ambiente ma tendono a collegare il termine sviluppo ai discorsi affrontati sui paesi in via di sviluppo: le definizioni nella maggior parte dei casi si riferiscono quindi ad aspetti economici, agli obblighi che i paesi ricchi hanno nei confronti di quelli poveri etc. Quando tutti i gruppi hanno discusso e scritto la propria definizione, si procede alla lettura. L'animatore/insegnante scrive alla lavagna le parole chiave che emergono e dopo procede ad un'analisi di esse, spiegando infine il vero significato di sviluppo sostenibile:“Lo sviluppo sostenibile indica quel processo di sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri...”. 3° Attività: Gioco “L'impronta ecologica”- medie Tempo necessario: 30 minuti Materiale necessario: gioco, pennarelli/penne, un cartellone Introduzione al concetto di Impronta Ecologica connessa a quello di sviluppo sostenibile: andremo a calcolare quanto le nostre attività quotidiane incidono sull'ambiente e quindi scopriremo chi è il ragazzo più ecologico della classe. Ogni partecipante ha una copia del gioco-quiz e dovrà rispondere alle domande in base al proprio stile di vita e alle proprie attività quotidiane. Ad ogni domanda corrisponde un punteggio; oltre a rispondere alle domande, quindi, bisognerà calcolare il punteggio complessivo. Alla fine, sulla lavagna o su un cartellone, l'insegnante segna nome e punteggio di ogni partecipante. Messi in evidenza i punteggi più alti e i punteggi più bassi, si proiettano (o altrimenti si scrivono sulla lavagna) i risultati:

• Meno di 150 punti: impronta ecologica inferiore a 4 ettari

• 150 – 350: tra 4 e 6 ettari (la maggior parte degli italiani)

• 350 – 550: tra 6 e 7,7 ettari

• 550 – 750: tra 7,7 e 10 ettari In questa fase è quindi possibile analizzare quali sono le voci che hanno alzato di molto il punteggio ( Es. viaggi in aereo, consumo di carne molte volte a settimana etc). E' molto importante che il gioco venga realizzato anche dall'insegnante/animatore in modo da confrontare le disparità che comunque esistono tra grandi e piccoli ( per es. utilizzare o meno un automobile influisce molto sul punteggio finale).

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3° Attività: Visione powerpoint interattivo “L'impronta ecologica” Tempo necessario: 20 minuti Materiale necessario: pc, proiettore Dopo la realizzazione del gioco, la lettura partecipata del powerpoint permetterà a tutti i partecipanti di capire, attraverso parole e immagini, il concetto di impronta ecologica. L'analisi delle attività che incidono sull'ambiente permette all'animatore di condurre i ragazzi a ragionare su quali sono le possibili soluzioni: “cosa si può fare per dare una mano alla nostra Terra?” 4° Attività: Visione frammento del documentario “Home” di Yann Arthus Bertrand Tempo necessario: 20 minuti Materiale necessario: pc, proiettore Visione di “Home”, documentario di estrema bellezza e profondità per le tematiche affrontate. Le immagini colpiscono molto ragazzi ed adulti, data l'estrema precisione e qualità. Home denuncia lo stato attuale della Terra, il suo clima e le ripercussioni a lungo termine sul suo futuro e quello di tutte le specie viventi. Un tema che viene continuamente espresso lungo tutto il documentario è quello del delicato e fondamentale collegamento che esiste tra tutti gli organismi che vi fanno parte. Per reperire il video visita i link:

• www.homethemovie.org

• http://www.youtube.com/watch?v=I1fQ-3-CEFg

5° Attività: Brainstorming finale e conclusioni Tempo necessario: 10 minuti Materiale necessario: cartellone, pennarelli L'incontro si chiude con un brainstorming sul video e sulle attività realizzate, le sensazioni che hanno provato i ragazzi, quali concetti hanno colpito di più, quali aspetti sono emersi maggiormente, qual è il loro pensiero in merito.

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Proposte di cambiamento negli stili di vita

La possibilità di realizzare esperienze e attività di Educazione allo Sviluppo e alla Cittadinanza mondiale permette ai ragazzi e al corpo docenti di ampliare la visione, spesso autoreferenziale, e soprattutto la consapevolezza su tematiche fondamentali quali l'ambiente, lo sviluppo sostenibile, la solidarietà internazionale e il rispetto verso le altre culture. Un'esperienza di educazione allo sviluppo, pertanto, propone ai giovani – soprattutto nella delicata età adolescenziale, un modo diverso di guardare alle cose e, non meno importante, un modo diverso di fare scuola. La conoscenza delle tematiche affrontate, l'utilizzo di strumenti mediatici attinenti, l'opportunità di pensare alle altre culture come una risorsa e un'opportunità di crescita favorisce delle reazioni positive nei giovani e di conseguenza anche un cambiamento nei comportamenti individuali e di gruppo. Solidarietà internazionale in questo caso si intreccia moltissimo con educazione ambientale, che non possiamo più escludere dalle programmazioni scolastiche. Proporre l'attenzione per l'ambiente ai più giovani vuol dire sicuramente sperare di dare forma al concetto di “Sostenibilità Ambientale”. Conoscere i problemi ambientali anche in maniera ludica, permette loro di ricordare quali possono essere piccole azioni quotidiane da realizzare in nome della sostenibiltà.

Collaborazione con le famiglie e altri soggetti del territorio

Questo percorso didattico è stato realizzato in collaborazione con l'organizzazione non governativa ENGIM Internazionale di Torino, che da alcuni anni collabora con la Comunità delle Alpi del Mare in progetti di cooperazione decentrata in Mali. L'ENGIM ha supportato la scuola nella fase di programmazione, ideazione e realizzazione del laboratorio didattico. Gli educatori della ong insieme all'insegnante hanno programmato e realizzato le attività, tenendo conto sia degli obiettivi didattici scolastici sia della dimensione più ampia dell'Educazione allo Sviluppo e alla Cittadinanza Mondiale, di cui si occupano in particolar modo le ong piemontesi.

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Azioni di solidarietà internazionale

L'I.C. di Robilante, di cui fa parte la scuola secondaria di primo grado di Robilante, è partner ufficiale del progetto “Amici della Polenta” - progetto di cooperazione decentrata con il Comune di Kassaro in Mali. Il progetto, avviato nel 2009, è focalizzato su interventi mirati al miglioramento della sicurezza alimentare, alla quale sono legati molti problemi economici e sociali. Il progetto in questi due anni ha visto uno scambio di competenze reale tra le due realtà, piemontese e maliana; realtà che hanno instaurato questo rapporto di cooperazione e collaborazione proprio sulla base della storia ed esperienza agricola di entrambe.

Gemellaggi e scambi con altre scuole

Non è stato avviato nessun gemellaggio. Il progetto Des Alpes au Sahel ha permesso di rafforzare la rete tra le scuole dello Istituto Comprensivo, sia nella fase di programmazione comune con gli altri insegnanti, sia nella realizzazione di una sensibilizzazione comune dei ragazzi in merito alle attività che la stessa Comunità Montana conduce nel Sahel.

Valutazione

Il processo avviato con il progetto Des Alpes au Sahel, oltre agli aspetti contenutistici, ha previsto una fase di scambio interessante tra scuola e ong, favorendo momenti di condivisione su obiettivi e finalità didattiche da raggiungere nelle attività con i ragazzi. Il supporto della ong ENGIM Internazionale è stato importante nella fase di elaborazione del percorso didattico, con il supporto di materiali e metodologie tipiche dell'educazione allo sviluppo, che spesso un insegnante ha difficoltà a reperire così facilmente. Dal punto di vista del percorso educativo, i ragazzi hanno accolto le tematiche affrontate positivamente, partecipando con domande, questioni, riflessioni molto interessanti riprese poi nella programmazione didattica ordinaria. Il progetto di cooperazione decentrata di cui siamo partner è stata un'opportunità per conoscere da vicino le problematiche che colpiscono alcuni paesi, in particolare il Sahel. Si ritiene pertanto che anche il percorso educativo avviato con i ragazzi di seconda media non debba esaurirsi in quest'anno scolastico ma avere continuità anche in seguito, soprattutto nella possibilità che continui anche il rapporto di cooperazione con il Comune di Kassaro.

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Note

• Le attività svolte sono state programmate in una serie di incontri con l'animatrice dell'ENGIM Internazionale. La programmazione condivisa con le altre scuole dell'I.C di Robilante che hanno partecipato al Progetto Des Alpes au Sahel ha permesso alle stesse di condividere un percorso educativo comune.

• La maggior parte dei materiali didattici (power point, giochi didattici etc) sono stati elaborati dall'ENGIM Internazionale, che si occupa di Educazione allo Sviluppo e alla Cittadinanza Mondiale.

• La compilazione della suddetta scheda è stata condivisa con le insegnanti coinvolte. Questa scheda è stata redatta dall’ong ENGIM. Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di: ENGIM – Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo Corso Palestro, 14/g – 10122 Torino Telefono: 011. 2301297 Fax: 011. 2301298 Sito web: www.engim.org Email: [email protected]