Sche Datura

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TEMA: PAESAGGIO Una schedatura ragionata di libri utili per il Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio curata da Rosetta Ragghianti Premessa alla schedatura ragionata È sempre difficile semplificare il contenuto di un libro: i rischi di fuorvianza sono molti, per non parlare della difficoltà data da un testo il cui autore - per raggiungere quanto si è prefisso - usa uno schema scaletta nel quale possono confluire più argomenti o più punti di vista. Faticosa premessa per giustificare un tentativo - spero utile - di schedatura di alcuni dei molti testi che sono stati scritti in nome o col nome “paesaggio”. La conclamata pluridisciplinarietà che caratterizza e accompagna il concetto di paesaggio, prevalentemente riconosciuta, concorre anch'essa a rendere difficile la semplificazione del testo in una sintetica scheda. I testi riportati sono tutti editi dall'anno 2000 in poi, e non è stato seguito un criterio di merito, ma di reperibilità. Molti dei testi considerati fondamentali sull'argomento sono peraltro stati pubblicati prima del 2000. Una considerazione possibile per molti dei testi consultati riguarda la necessità sentita dagli autori di ripercorrere le “tappe” che hanno accompagnato lo studio del paesaggio, da elemento geografico a fenomeno percettivo-estetico a realtà territoriale storica complessa, frutto nel tempo di azioni umane e naturali, come preliminare indispensabile all'argomento affrontato dal testo. Se dunque il paesaggio è una parte di territorio di cui è necessario individuare e studiare caratteri naturali e realizzazioni antropiche, gli studi su di esso possono spaziare dalla geografia all'ecologia del paesaggio, alla pianificazione urbanistica, alla conservazione e tutela del territorio, nonché alle relazioni e rapporti fra le diverse discipline. Vi sono anche studiosi che vedono nel progetto di paesaggio la chiave risolutiva per la sua validità e tutela. Si possono anche fare alcune altre considerazioni. Sono stati volontariamente esclusi la maggior parte dei testi su specifici architetti del paesaggio, sui loro progetti e le loro teorie, come pure le monografie su parchi e giardini contemporanei. Molti testi consultati sono a cura di, frutto di seminari, giornate di studio, convegni. I testi curati d scuole di paesaggio o da associazioni solitamente contengono contributi teorici e progetti. Altri invece sono attenti al legame imprescindibile fra pianificazione urbanistica - a tutte le scale, dalla città al territorio - ed il paesaggio. Sempre viva l’attenzione alla tutela del paesaggio, sia attraverso i Piani Paesistici che nelle altre forme previste da Convenzione Europea e Codice dei Beni Culturali e Ambientali. In questi ultimi anni particolare attenzione è data al territorio rurale come referente del paesaggio, ed è sempre presente e importante la stretta connessione tra ecologia e paesaggio per la corretta sopravvivenza di quest’ultimo.

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TEMA: PAESAGGIOUna schedatura ragionata di libri utili per il Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio curata da Rosetta Ragghianti

Premessa alla schedatura ragionata

È sempre difficile semplificare il contenuto di un libro: i rischi di fuorvianza sono molti, per non parlare della difficoltà data da un testo il cui autore - per raggiungere quanto si è prefisso - usa uno schema scaletta nel quale possono confluire più argomenti o più punti di vista.Faticosa premessa per giustificare un tentativo - spero utile - di schedatura di alcuni dei molti testi che sono stati scritti in nome o col nome “paesaggio”. La conclamata pluridisciplinarietà che caratterizza e accompagna il concetto di paesaggio, prevalentemente riconosciuta, concorre anch'essa a rendere difficile la semplificazione del testo in una sintetica scheda.I testi riportati sono tutti editi dall'anno 2000 in poi, e non è stato seguito un criterio di merito, ma di reperibilità. Molti dei testi considerati fondamentali sull'argomento sono peraltro stati pubblicati prima del 2000.Una considerazione possibile per molti dei testi consultati riguarda la necessità sentita dagli autori di ripercorrere le “tappe” che hanno accompagnato lo studio del paesaggio, da elemento geografico a fenomeno percettivo-estetico a realtà territoriale storica complessa, frutto nel tempo di azioni umane e naturali, come preliminare indispensabile all'argomento affrontato dal testo. Se dunque il paesaggio è una parte di territorio di cui è necessario individuare e studiare caratteri naturali e realizzazioni antropiche, gli studi su di esso possono spaziare dalla geografia all'ecologia del paesaggio, alla pianificazione urbanistica, alla conservazione e tutela del territorio, nonché alle relazioni e rapporti fra le diverse discipline. Vi sono anche studiosi che vedono nel progetto di paesaggio la chiave risolutiva per la sua validità e tutela.Si possono anche fare alcune altre considerazioni. Sono stati volontariamente esclusi la maggior parte dei testi su specifici architetti del paesaggio, sui loro progetti e le loro teorie, come pure le monografie su parchi e giardini contemporanei. Molti testi consultati sono a cura di, frutto di seminari, giornate di studio, convegni. I testi curati d scuole di paesaggio o da associazioni solitamente contengono contributi teorici e progetti. Altri invece sono attenti al legame imprescindibile fra pianificazione urbanistica - a tutte le scale, dalla città al territorio - ed il paesaggio. Sempre viva l’attenzione alla tutela del paesaggio, sia attraverso i Piani Paesistici che nelle altre forme previste da Convenzione Europea e Codice dei Beni Culturali e Ambientali. In questi ultimi anni particolare attenzione è data al territorio rurale come referente del paesaggio, ed è sempre presente e importante la stretta connessione tra ecologia e paesaggio per la corretta sopravvivenza di quest’ultimo.

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FRANCO, D.: Paesaggio, reti ecologiche ed agroforestazione; il ruolo dell'ecologia del paesaggio e della agroforestazione nella riqualificazione ambientale e produttiva del paesaggio. Milano, il Verde Editoriale 2000

Con glossario, indice analitico e bibliografia.Studio del rapporto tra sistemi agroforestali e paesaggi, per arrivare al concetto di rete ecologica agroforestale, per contribuire alla gestione di un ambiente sostenibile, come elemento-base per la corretta gestione delle strategie e politiche d'intervento.Il testo è diviso in due parti. Nella prima è sviluppata l'analisi delle conoscenze e del loro grado; nella seconda vi è l'applicazione delle conoscenze per un corretto rapporto tra agroforestazione e paesaggio.

SOCCO, C.: Città, ambiente, paesaggio: lineamenti di progettazione urbanistica. Torino, UTET 2000

Diviso in tre parti, ognuna delle quali si conclude con un approfondimento bibliografico che riprende l'articolazione del testo: 1) paesaggio urbano; spazio residenziale; spazio della mobilità; fulcri dello spazio urbano; spazio del giardino; 2) metodi generali di valutazione ambientale; grado di naturalità; salute umana; 3) paesaggio; con ulteriori riferimenti bibliografici. Dalla premessa: “unitarietà” concettuale e tecnica di una disciplina che sappia rispondere alla necessità di saper redarre un progetto urbanistico efficace e funzionale ai bisogni, in un ambiente dove siano ridotti al minimo impatti e rischi e dove la qualità del paesaggio sia buona. È nella terza parte che si affronta il paesaggio, partendo dalle considerazioni generali del termine e dalle sue molte articolazioni, per arrivare ad indicare il modo e le finalità da proporsi per raggiungere la qualità anche estetica dello spazio.

TURRI, E.: Il paesaggio come teatro: dal territorio vissuto al territorio rappresentato. (Ved.) Venezia, Marsilio 2000

Dalla controcopertina: “paesaggio come teatro […] chiave di lettura per riflettere sull’incidenza che ogni nuovo scenario può avere sull’uomo e sulla sua propensione a rispecchiarvicisi e a sentirlo proprio”.Analisi del modo come, nello spazio e nel tempo, si sia realizzato il paesaggio, come si debba leggerlo e capirlo, conoscerlo. Nel paesaggio come teatro l’uomo è al contempo attore e spettatore dei segni da lui impressi sul territorio. Il paesaggio è il “referente visivo fondamentale ai fini della costruzione territoriale”. Da spazio di natura a spazio culturale. Con bibliografia.

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D'ANGELO, P.: Estetica della natura: bellezza naturale, paesaggio, arte ambientale. Roma-Bari, Laterza, 2001 - Temi per l'estetica -

Già nel titolo le parole chiave dell’articolazione del testo. Aesthetics come equivalente della Aestetik der Natur; paesaggio come identità estetica dei luoghi. “natura ed arte sono un dio bifronte”; land art come Art in nature, arte come esperienza della natura (non rappresentazione). Indice: I) piccola storia del bello naturale (dall'antichità al Novecento); II) critica dell'estetica ecologica (apporti USA e Germania); III) il paesaggio come identità estetica dei luoghi (concetto di paesaggio fra geografia, ecologia ed estetica); IV) forme dell'arte ambientale. Bibliografia suddivisa secondo l'impostazione dei capitoli. Le indicazioni bibliografiche sul concetto di paesaggio rispecchiano la pluralità dei campi che lo hanno definito: geografia, semiologia, antropologia, estetica, ecologia.

MILANI R.: L'arte del paesaggio - Bologna, Il Mulino 2001

Con nota alle illustrazioni, indice dei nomi, riferimenti bibliografici che riportano l'anno della prima edizione del testo. Dalla premessa: “questo libro è uno studio, una meditazione sul sentimento e l'idea di paesaggio [...] (come categoria estetica)”. Testo di impianto filosofico. Precisazioni definitorie sulla natura (nelle sue relazioni con architettura, ambiente e territorio) e sul paesaggio (come categoria filosofica, oggetto-soggetto di contemplazione, naturale o manipolata dall'uomo, comprensivo dei giardini - luoghi di contemplazione della natura - e della città, anch'essa paesaggio di natura costruita, architettonica, spazio organizzato e rappresentativo / di rappresentanza. Paesaggio come veduta artistica (viaggi ed esplorazioni descritti, dipinti da viaggiatori laici e non).Le categorie estetiche sono il substrato filosofico che nel paesaggio diventa espressione. La contemplazione umana è vista come strumento di trasmissione, di restituzione visibile della bellezza dei luoghi. Il genius loci, che esiste dalla Grecia di Omero, coincide ed esprime lo spirito del luogo, la conoscenza attraverso l'osservazione.Conclusione: È la contemplazione (e non la trasfigurazione artistica come enunciato da Clark) il valore estetico della natura, l'arte del paesaggio.

TRASI N.: Paesaggi rifiutati-paesaggi riciclati: prospettive e approcci contemporanei. Le aree estrattive dismesse nel paesaggio: fenomenologia di un problema progettuale. Roma, Dedalo 2001

Prefazione di Anne Fortier-Kriegel. Bibliografia, indice dei nomi (È sottinteso che il paesaggio qui considerato è quello definito dalla Convenzione Europea).

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Nella prefazione si presenta il progetto di paesaggio come strumento e soluzione per intervenire sul territorio ricercandone il genius loci, e perciò per mantenere e prolungare in quello spazio-territorio le sue caratteristiche salienti (naturali, sociali ed anche economiche).Progetto di paesaggio come garanzia di permanenza delle sue proprio caratteristiche.In questo libro il progetto di paesaggio è applicato ai luoghi degradati, ed è inteso come “riscrittura del territorio” tenendo conto delle necessità sia ecologiche che estetiche (legate alla percezione visiva) da ritrovare o proporre. Progetto dunque come riqualificazione del paesaggio (prospettiva ecologica - prospettiva estetica).I casi di studio rigurdano: land art e paesaggio naturale; architettura e land art; teorie ecologiche contemporanee; riqualificazione del paesaggio.

POLI D. (cura): Progettare il paesaggio nella crisi della modernità: casi, riflessioni, studi sul senso del paesaggio contemporaneo. Firenze, all'Insegna del Giglio 2002

L'introduzione ripercorre quanto detto nei singoli contributi, partendo dalla constatazione della polisemia propria del concetto di paesaggio, polisemia che può concorrere alla scarsa capacità di controllare, con la pianificazione e/o la tutela, le sue trasformazioni.I contributi, aventi tutti come soggetto il paesaggio, sono la rielaborazione di quelli presentati ad un seminario organizzato dal Dipartimento di urbanistica e Pianificazione del territorio della facoltà di Architettura di Firenze nel marzo 2000. si riporta l’indice per evidenziare la sopracitata polisemia. Saggi di: G.F. Di Pietro; B. Vecchio; C. Greppi; P. Castelnovi; L. Rombai; C. Scoccianti; C. Cellamare; C. Fiorentini; A. Ziparo; G. Pizziolo;M. Quaini.Quasi tutti i contributi hanno note con indicazioni bibliografiche, e si concludono con una bibliografia.

AMBROSINI, G.(cura): Disegnare paesaggi costruiti. Milano Franco Angeli 2003

Convegno tenuto nel 1999 al Castello di Manta. In appendice itinerario bibliografico a cura di Cristina Franco. Sono affrontate esperienze di architettura urbana e periurbana con saggi che hanno come soggetto le molte “facce” del paesaggio connesso ad ambiti territoriali costruiti. Il convegno si conclude con la mozione: Per progettare il paesaggio italiano. La seconda parte del testo riporta le esperienze condotte nell’ambito dei laboratori di Progettazione Architettonica tenuti dal 1997 al 2001 da A. Isola, C. Giammarco, R. Rigamonti.

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FABBRI P. (cura): Paesaggio, pianificazione, sostenibilità. Firenze, Alinea 2003

Studio, metodo applicato e verifiche per la stesura del Piano per lo sviluppo sostenibile del Comune di Loddi, nelle Langhe.La bibliografia segue la suddivisione dei capitoli del testo.

BAGLIANI, D. (cura) con QUARTA, M. e VISENTINI, A.: Imparare il paesaggio: appunti di una conversazione. Sotto l'auspicio della Regione Piemonte. Savigliano, Artistica Piemontese 2004

Suggerimenti ed indicazioni per intervenire - nell'ambito della pianificazione - al recupero/miglioramento del paesaggio, in tutte le sue realtà (dall'eccellenza al degrado) tenendo conto del valore/incidenza che hanno gli interventi di trasformazione nell'ambiente e sul paesaggio.Sono indicati gli elementi costitutivi ed anche costruttivi del paesaggio la cui progettazione corretta può e deve impedire l'abbassamento della qualità del paesaggio in cui tali elementi sono inseriti.

COLANTONIO VENTURELLI, R. TOBIAS K. (cura): La cultura del paesaggio: le sue origini, la situazione attuale e le prospettive future. s.l., Leo Olschki 2004Atti del convegno al Centro Italo-Tedesco, Villa Vigoni – 3-6/11/2003 (i testi italiani sono tradotti in tedesco; gli interventi in tedesco si concludono con un abstract in italiano).Diviso in 4 parti: I) Convenzione Europea del paesaggio: alcuni aspetti generali; II) Alcuni principi per una nuova cultura del paesaggio; III) Dall'estetica del paesaggio alla sostenibilità: alcuni esempi concreti; IV) La nuova concezione della cultura del paesaggio e le nuove tendenze architettoniche.Con biografie degli autori e indice dei nomi. Bibliografia alla fine dei singoli contributi, e nelle note.

BOGGIANO A. (cura): Il paesaggio italiano negli ultimi cento anni: atti del convegno Cafaggiolo 13 e 14 febbraio 2004. Firenze, Regione Toscana - TCI 2005

La presentazione di Augusto A. Boggiano ripercorre i temi affrontati nei singoli contributi, soffermandosi anche sulle differenze tra Convenzione Europea (2000) e Codice dei BBCC e paesaggistici in tema di paesaggio e di pianificazione. Rimangono distinte la pianificazione urbanistica da quella paesistica.

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Alle relazioni si aggiunge la presentazione di alcune ricerche fatte da Dottori di Ricerca in Progettazione Paesistica dell'Università di Firenze.

BALLETTI, F. - SOPPA, S.: Paesaggio in evoluzione: identificazione, interpretazione, progetto. Milano, Angeli 2005

Con una prefazione di B. Gabrielli, una introduzione di A. Maniglio Calcagno ed una postfazione di M. Quaini. La bibliografia è redatta seguendo la suddivisione del testo in due capitoli: paesaggio e pianificazione; paesaggio protetto.Paesaggio, pianificazione urbanistica e aree protette sono i tre soggetti di questo testo, che si prefigge di individuare e analizzare i modi per quanto attiene l'identificazione del paesaggio, le politiche territoriali e gli strumenti urbanistici che ne garantiscono la attuazione e gestione. Le aree di studio sono: l'area metropolitana genovese e il parco di Portofino.Per ora gli ambiti territoriali di azione attiva sono individuati nei PTCP e nei piani di parchi.Segue un capitolo sulla “città del futuro” dove l'impossibilità di identificazione delle persone col luogo provoca i noti problemi di degrado sia fisico che ambientale e sociale. Oggi la città si può scomporre in tre componenti: fisica, simbolica/sociale, storica/culturale, entro le quali si deve operare per: a) riarticolare la città in una pluralità di pari; b) riprogettare le aree di margine verso la realizzazione di città parco come modo di amministrare un territorio. La progettazione dello spazio aperto assume grande importanza nel ridisegno della città.Segue una puntualizzazione sugli strumenti di intervento nella pianificazione del paesaggio alle diverse scale territoriali, nelle esperienze di alcune regioni italiane, poiché Convenzione Europea e Codice Urbani indicano nel paesaggio la base fondamentale e fondante per la pianificazione del territorio.La seconda parte del testo riguarda il ruolo ed il rapporto tra parchi e paesaggio, nel quadro del raggiungimento della sostenibilità, fondamentale per una corretta pianificazione e gestione del territorio.

GURRIERI, F., van RIEL, S., SEMPRINI M.P.: Il restauro del paesaggio, contributi. Dalla tutela delle bellezze naturali e panoramiche alla governance territoriale-paesaggistica. Firenze, Alinea 2005

Individuazione nel restauro del paesaggio l'elemento chiave di intervento sul territorio, per la sua tutela e conservazione. Restauro come complesso di operazioni da fare sul e per il paesaggio, a sua volta composto da molteplici elementi. Questo restauro implica il coinvolgimento di molte e diverse discipline, dalla fase diagnostica a quella di intervento.Si ripercorre e commenta la lunga fila di leggi che dal 1902 in poi si sono

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occupate di tutela del paesaggio, nonché gli indirizzi teorici e programmatici dibattuti nel contempo, soprattutto le considerazioni di Giovannoni che (1938) distingue il panorama-visuale=veduta di dentro in fuori, dal panorama-quadro=veduta dal di fuori. A lui si debbono otto punti che possono e devono essere tenuti presenti in caso di salvaguardia e intervento in zone paesaggistiche tutelate. Con la legge 1497/1939 è introdotto lo strumento “Piano Territoriale Paesistico” da redigere a cura del Ministero dell'Educazione nazionale, nel quale sono individuate e distinte le zone protette, i limiti di edificazione e di trasformazione. Nel 1972 il PTP deve essere redatto dalle Regioni. Si evidenzia che tutela del patrimonio storico artistico e del paesaggio deve essere unica. Dal 1964 al 2005 si sono succeduti incontri e programmi tesi alla definizione del paesaggio e alla individuazione delle misure per la sua salvaguardia, restauro, gestione e pianificazione. È del 2004 la costituzione dell’ARSPAT, Associazione per il Restauro del Paesaggio, Ambiente, Territorio.

MARCHIGIANI, E.: Paesaggi urbani e post-urbani: Lyon e IBA Emscher Park. Roma, Meltemi 2005

Studio sugli interventi progettuali nei due luoghi, partendo dal presupposto che il disegno degli spazi aperti è “elemento strutturante” le operazioni di pianificazione urbana di settore (rinnovo urbano e riqualificazione). Per Lyon si tratta di paesaggio urbano; mentre per Emscher Park il paesaggio spazia in un ambito territoriale più ampio e complesso che comporta sia la rinaturalizzazione dell’area degradata che la sua riqualificazione - rilancio urbanistico.Il progetto di paesaggio è considerato strumento di connotazione non solo di riqualificazione urbanistica, ma anche sociale, anche seguendo la definizione data dalla Convenzione Europea e da alcuni studiosi (es. Cauquelin). La bibliografia è suddivisa in: introduzione; gli strumenti, i progetti, i siti web per entrambi i luoghi considerati.

BALDI, M.E.: Per una cultura del paesaggio: formazione e coinvolgimento per il diritto alla bellezza dell'ambiente di vita. Palermo, Grafill 2007

Dall'introduzione: “il libro vuole fornire un quadro di conoscenza di base ai futuri progettisti e pianificatori [...] che devono imparare a progettare con la natura e la storia dei luoghi” confrontandosi e dialogando con la popolazione.Strutturato in tre parti: 1) Concetti: dalle trasformazioni del paesaggio italiano, con l'evoluzione del concetto e le innovazioni della Convenzione Europea del paesaggio (2000, Firenze) alla pianificazione paesaggistica (con la distinzione tra: paesistico, attinente all'ambiente naturale e tradizionale; e paesaggistico, come rappresentazione del paesaggio).

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2) Regole: dettate dalla legislazione italiana in materia di tutela, valorizzazione e riqualificazione, dalla legge n. 1497/1939 al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.3) Pianificazione: dai Piani Paesistici compresi nella 1497/1939 alla pianificazione paesaggistica (dal piano territoriale paesistico regionale al piano paesaggistico, nelle sue scale di intervento territoriale e relativi tipi di piano con i requisiti necessari.La seconda parte del libro entra nel vivo della conoscenza di quanto necessario per la riconoscibilità e valutazione dei luoghi negli aspetti paesaggistici ed identitari, avendo come riferimento territoriale la Sicilia.

BOTTINO, F. (a cura): Per una scuola del paesaggio: laboratori progettuali e linee guida. Ferrara, SATE 2007

Preceduta da saggi critici, segue la presentazione dei lavori del laboratorio.- Valorizzazione Valle del Reno a Sasso Marconi;- Tutela attiva dell'area centuriata di Budrio;- Riconfigurazione di una identità per la partecipanza agraria cento-pievese;- Valorizzazione del sistema di paesaggio del Po di Primaro;- Riqualificazione del paesaggio della città delle colonie di Bellaria Igea Marina;- Strategie per la valorizzazione/gestione del paesaggio della bassa valle del Conca.

CANIGIANI, F.: Ambiente e paesaggio: idee per i corsi di geografia e discipline ambientali. Firenze, NICOMP 2007

Saggio sulle condizioni del pianeta terra nella sua globalità, essendo i problemi dell'ambiente legati a fenomeni non solo locali o di settore territoriale. Diviso in parti: ambiente - ecologia - situazione della terra - paesaggio. Sono riportate - per ciascun argomento - definizione e stato degli studi.Oltre ai cambiamenti radicali e collettivi che devono essere intrapresi a livello internazionale e locale, si affronta l'argomento del degrado del paesaggio esistente. Dal chiedersi cosa è il paesaggio alle considerazioni sulla realtà italiana, toscana e fiorentina, alle possibilità del paesaggio come elemento motore del miglioramento della qualità di vita della collettività.La bibliografia segue l'articolazione dell'indice: introduzione; ambiente, un approccio interdisciplinare; i padri dell'ecologia; il pianeta in pericolo; salvare il paesaggio.

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COLAFRANCESCHI, D. (cura): Un Mediterraneo, progetti per paesaggi critici. Firenze, Alinea 2007

Dopo una prima parte di presentazione-precisazione del tema affrontato, sono riportati progetti con interventi in aree ritenute problematiche.I progetti sono raggruppati in 5 ambiti: città-spazio pubblico; terra-acqua; urbano-rurale; infrastrutture; degrado-dismissione. Ogni raggruppamento è strutturato con un testo o progetto; seguono scritti di più autori sull'argomento ed infine sono presentati i progetti.

ERCOLINI, M. (cura): Fiume, paesaggio, difesa del suolo. Superare le emergenze, cogliere le opportunità. Firenze, University Press 2007

Atti delle due giornate di studio 10 e 11 maggio 2006, a Firenze. Occasione di incontro e scambio di ricerche e di esperienze. Il soggetto cardine è il paesaggio fluviale, di cui si espone in termini di recupero, salvaguardia, riqualificazione paesaggistica ed ecologica, progettazione.

MARANGON, F. (cura): Il paesaggio: un valore senza prezzo. Udine, FORUM 2007

Nell'ambito di una ricerca PRIN “Interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale” (2003). Ogni capitolo affronta un tema nei suoi diversi aspetti, prospetta una conclusione e annette una bibliografia. Vi è anche una parte operativa e applicata al Friuli-Venezia Giulia, ed una metodologica che valuta il paesaggio in rapporto alla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) ed alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). La quantificazione monetaria come ulteriore elemento di valorizzazione del paesaggio comporta e provoca come conseguenza che le azioni di pianificazione del territorio devono attenersi ad alcune indicazioni di metodo che riguardano: a) il rapporto tra l'opera/intervento previsto ed il paesaggio; b) una classificazione del paesaggio che permetta di controllare gli effetti degli interventi previsti di pianificazione.

MARTELLUCCI, S.: L'idea di paesaggio: caratteri interattivi del progetto architettonico e urbano. Firenze, Alinea 2007

Tesi di dottorato, con bibliografia comprensiva dei siti web.Paesaggio - idea si concretizza in progetto spaziale secondo tre possibilità/modalità: interpretazione; mimesi; artificiazione (artialisation, per e

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di Alain Roger).Nuovi strumenti di analisi, informazione e restituzione possono generare “variazioni sostanziali sull'uso, concezione e, di conseguenza, (sulle) necessità progettuali di spazio”.

RONSIVALLE, D.: Ri-generare il paesaggio. Prefazione di M. Carta. Milano, Angeli 2007

Dalle componenti della “multidimensionalità” del paesaggio alla Convenzione di Firenze per la tutela e gestione del paesaggio. La pianificazione territoriale provinciale come strumento per la rigenerazione del paesaggio, di cui si indicano matrici (componenti e soggetti) e strumenti (conoscenza, comprensione, valutazione e processi strategici di ri-generazione).Casi di studio: PTCP di Genova; PT Prov. di Palermo; PTCP di Firenze; PTCP di Macerata. Riferimenti bibliografici e documenti seguono l'indice del libro. (Nota: illustrazioni illeggibili).

TOSCO, C.: Il paesaggio come storia. Bologna, Il Mulino 2007

Saggio che ripercorre scuole di pensiero e risultati sul concetto di paesaggio nei campi della storia dell'arte, geografia, storia, antropologia, urbanistica ed ecologia, al fine di individuare quale può essere oggi il concetto di paesaggio, quali i metodi e le analisi necessarie alla sua conoscenza, tutela e valorizzazione.Indice dei nomi. Le indicazioni bibliografiche sono nelle note a piè di pagina.

BIANCONI, F.: Nuovi paesaggi, rappresentare secondo natura. Perugia, Morlacchi 2008

Presentazione di Alvaro Standardi; Appendice a cura di Marco Filippucci: Il luogo e l'uomo, il rilievo del modulo vitruviano nell'idea di paesaggio. Bibliografia.Rappresentazione in tre fasi: a) osservazione (con l'analisi del rapporto tra paesaggio e ambiente/natura/territorio); b) descrizione (anche con l'aiuto delle nuove tecniche [informatizzate] di rappresentazione); c) operatività (nel presupposto di paesaggio come palinsesto in cui si opera). Viene ribadita l'interdisciplinarietà come sostrato del paesaggio.Viene ripercorsa l'accezione data al paesaggio dai molti studiosi. Un luogo diventa paesaggio anche attraverso il valore dell'antropizzazione (intervento dell'uomo) come risultato di cultura e storia. Tra le molte puntualizzazioni definitorie di Gregotti, De Rubertis, Massimo Giovannini, Farinelli, Di Fidio, Kroll, Romani, la Convenzione Europea, Pizzetti (paesaggio non è ambiente),

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ci sono quelle date in ecologia e geografia.Sono la lettura e l'interpretazione del paesaggio che ne permettono la rappresentazione, intesa come processo di costruzione della forma (Vittorio Ugo). Attraverso la rappresentazione si crea un modello territoriale/spaziale che dovrebbe riprodurre la morfologia del territorio, seppure nelle inevitabili semplificazioni, conseguenza delle tecniche usate. Ampio capitolo sui sistemi di acquisizione dei dati e le forme e le tecniche per la rappresentazione/restituzione in un modello di un pezzo di territorio.L'ultima parte riporta i modi di restituzione su carte (mappe e carte) dei caratteri costitutivi di un territorio, nella loro leggibilità e utilità.La postfazione di Marco Filippucci ripercorre l'idea di paesaggio e bellezza, partendo dal modulo vitruviano: simmetria/accordo con la natura, ed euritmia/buona proporzione.

CIANCI, M.G.: La rappresentazione del paesaggio: metodi, strumenti e procedure per l’analisi e la rappresentazione del paesaggio. Firenze, Alinea 2008

Esauriente proposizione di tecniche di rappresentazione, simboli e codici grafici, con una prima parte sulla percezione e rappresentazione dell’immagine, istintiva e costruita

CALVENZI, G.: Ereditare il paesaggio. Milano, Mondadori-Electa 2008

Catalogo di una mostra, frutto di una ricerca fatta con Maddalena d'Alfonso e il gruppo “Ereditare il paesaggio”. Testo in italiano e in inglese; si conclude con le biografie dei fotografi (Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Massimo Vitali, Enrico Benvenuti, Marco Campanino, Andrea Botto, Eugenio Castiglioni, Michele Cera, Alessandro Cimmino, Walter Ricardo Francone, Claudio Gobbi, Tancredi Mangano, Franco Mascolo, Domenigo Milella, Maurizio Montagna, Andrea Pertoldeo, Cosimo Pichierri, Salvatore Porcaro, Claudio Sabatino, Marco Trinca Colonel).Nei contributi introduttivi si presenta la mostra come una rilettura del paesaggio attraverso la fotografia per constatarne i mutamenti sul territorio. Negli ultimi anni, a seguito delle difficoltà di ritrovare il paesaggio come inteso per molto tempo, la rilettura diventa una “operazione concettuale” complessa in cui non si vuole rappresentare il paesaggio, ma si vuole cercare con la fotografia un modo per capire ciò che ci circonda.La seconda parte del libro è divisa in parti, ognuna con un suo titolo, in cui un fotografo introduce e commenta l'opera di altri due, i quali a loro volta dissertano sulla loro opera fotografica.

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ROMANI, V.: Il paesaggio, percorsi di studio. Milano, Angeli 2008

Approfondimento ed ampliamento di studio, dal testo precedente. Non un'edizione riveduta e ampliata, ma un testo nuovo per i sopravvenuti contributi allo studio e alla tutela e gestione del paesaggio. Da considerazioni preliminari sul problema-tema-soggetto paesaggio alle sue definizioni. Paesaggio sistema complesso composto da plurime matrici (abiotiche, biologiche, antropiche). Analisi paesaggistiche; ecologia del paesaggio; tipi, unità e problemi di grafica e di scala. Valutazioni e metodi. Convenzione Europea; Codice del Paesaggio; Relazione paesaggistica. Piani paesaggistici. Elementi di fitosociologia e pedologia. Bibliografia.

RURALMed: I paesaggi della ruralità contemporanea. Pescia, Atelier dei Paesaggi Mediterranei 2006/2008

Ricerca innovativa promossa da RuralMed (rete di territori del bacino mediterraneo che si prefiggono di promuovere lo sviluppo dei territori rurali) che parte dall’idea del paesaggio espressa nella Convenzione Europea, avendo come obiettivo la riemersione “dall'opaco delle aree rurali rispetto alle aree urbanizzate/metropolitane” attraverso il raggiungimento di una autonomia come luogo, con un proprio modello insediativo, produttivo e sociale. La nuova ruralità coinvolge persone e territorio, con lo scopo di trovare una vivibilità valida (socialmente ed economicamente) per questi territori, in cui gli abitanti potranno concorrere a creare e/o usufruire del nuovo paesaggio, la cui connotazione sociale assume notevole importanza.

TROVATO, M.G. (cura): MAPAT/ Architettura del paesaggio in Marocco. Reggio Calabria, Centro Stampa di Ateneo 2008

Master di Architettura del paesaggio per formare professionisti capaci di garantire, nei loro ambiti di intervento, buona qualità dal vivere, rispetto e salvaguardia di territori. Diviso in parti, il testo comprende: interventi di responsabili e docenti; progetti di studenti; progetti del laboratorio di sintesi finale (i progetti riguardano spazi pubblici aperti, giardini, waterfront, infrastrutture); atti di un colloquio cui intervengono G. Donin, responsabile scientifico del MAPAT, S. Dierna, R. Priore, F. Zagari, F. Sagarra, J. Ganyet. Nell’ultima parte del volume sono riportate notizie su: istituzioni partners, organizzazione didattica del master, componenti amministrativi e docenti, esperti, tutors, partecipanti. Il testo è in italiano e francese.

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CILLO, B. (cura): Nuovi orizzonti del paesaggio. Firenze, Alinea 2008

Articolato in cinque saggi, il concetto-problema che si trova in tutti i contributi riguarda l’identità. B. Cillo: Nuovi orizzonti dopo la Convenzione Europea del Paesaggio; C. Cassatella: Lo spazio dell’innovazione e la creazione di nuove identitò; S. Mantovani: Fare spazio, il progetto di paesaggio come presupposto di uno sviluppo senza vincitori né vinti; T. Matteini: Paesaggi del tempo, identità e memoria nel progetto di paesaggio; B. Pizzo: Costruzione di identità tra conoscenza e azione.