SCAFFALE APERTO

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Ai miei genitori e a mio fratello,grazie per essermi accanto.

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Stefano Scavalla

INIZIAMO DA DO Avviciniamoci al mondo della musica

ARMANDO EDITORE

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ISBN: 978-88-6992-749-2Tutti i diritti riservati – All rights reservedCopyright © 2020 Armando Armando s.r.l.Via Leon Pancaldo 26, Roma.

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Sommario

Cos’è la musica? 9

Notazione musicale 11Il pentagramma 11Le chiavi musicali 11La chiave di violino (o chiave di Sol) 12La chiave di basso (o chiave di Fa) 14La chiave di baritono (o chiave di Fa) 15Le quattro chiavi di DO 16I valori musicali 16La battuta musicale 17Indicazione di tempo 18La nota musicale 19

Gli strumenti musicali 21L’orchestra sinfonica 21

Diamonica 25La tastiera 25Tecnica della diamonica 26Gli intervalli musicali (osservati alla diamonica) 28

Esercizi 29

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Cos’è la musica?

La musica è l’arte dei suoni; può essere sia vocale (se pro- dotta dalla voce umana) sia strumentale (se prodotta dagli stru-menti).

La musica ha un linguaggio con i suoi simboli e le sue re- gole. La musica si basa principalmente su ritmo, melodia e armonia: – il ritmo coordina la durata dei suoni nel corso del tempo; – la melodia è la successione di più suoni; – l’armonia è l’insieme di più suoni contemporanei.

Il suono:

Il suono ha tre caratteristiche principali: l’altezza, l’intensi-tà ed il timbro. – l’altezza determina se un suono è acuto oppure grave; – l’intensità è la forza con cui si sente un suono (piano, forte); – il timbro permette di distinguere la fonte sonora del suono

prodotto.

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Notazione musicale

Il pentagramma

Il pentagramma è lo strumento utilizzato per scrivere e leg-gere la musica.

Il pentagramma è composto da cinque righe e da quattro spazi.

Le righe e gli spazi si contano dal basso verso l’alto e si indicano con i numeri romani.

Le chiavi musicali

Le chiavi musicali servono a dare un nome alle note e con-sentono la lettura e la scrittura della musica.

Le chiavi musicali in tutto sono sette (da qui il nome Setti-clavio).

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La chiave musicale scelta dal compositore verrà scritta all’inizio del pentagramma.

La chiave di violino (o chiave di Sol)

La chiave di violino si trova sul II rigo.Per ricordare la posizione delle note all’interno del penta-

gramma è utile memorizzare queste due filastrocche: – MI, SOL, SI, RE, FA (note sulle righe); – FA, LA, DO, MI (note negli spazi).

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Per capire meglio puoi osservare anche questi semplici schemi:

Esistono note che si trovano al di fuori del pentagramma, vediamone alcune:

Le note DO e LA hanno al loro centro un piccolo trattino, chiamato taglietto addizionale.

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La chiave di basso (o chiave di Fa)

La chiave di basso si trova sul IV rigo.Per ricordare la posizione delle note all’interno del penta-

gramma è utile memorizzare queste due filastrocche: – SOL, SI, RE, FA, LA (note sulle righe); – LA, DO, MI, SOL (note negli spazi).

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Esistono note che si trovano al di fuori del pentagramma, vediamone alcune:

Le note MI e DO hanno al loro centro un piccolo trattino, chiamato taglietto addizionale.

La chiave di baritono (o chiave di Fa)

La chiave di baritono si trova sul III rigo.

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Le quattro chiavi di DO

• La chiave di soprano si trova sul I rigo;• La chiave di mezzo soprano si trova sul II rigo;• La chiave di contralto si trova sul III rigo;• La chiave di tenore si trova sul IV rigo.

I valori musicali

Le figure musicali indicano la durata dei suoni; le pause musicali indicano la durata dei silenzi.

I valori delle figure musicali seguono un preciso rapporto matematico.

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In questo schema è rappresentata la suddivisione dei prin- cipali valori musicali (ogni figura musicale ha la sua relativa pausa):

è possibile riprodurre il valore delle figure musicali grazie alla scansione sillabica (osserva e ripeti ad alta voce le sillabe TA, TI-TI, e i raddoppi della vocale A).

La battuta musicale

La battuta musicale (o misura) è lo spazio compreso fra due stanghette verticali.

La battuta musicale che conclude un brano viene chiusa con una doppia stanghetta.

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Indicazione di tempo

Il valore musicale di ogni battuta è indicato dalla frazione numerica (detta anche indicazione di tempo) scritta dopo la chiave musicale.

Il numero in alto indica in quante parti è divisa la battuta; il numero in basso indica quanto deve valere ogni tempo.

L’indicazione di tempo può essere semplice o composta.Nei tempi semplici il numeratore indica in quanti tempi è

divisa la battuta; il denominatore indica quanto deve valere ogni tempo.

Nei tempi composti il numeratore indica in quante suddi- visioni è divisa la battuta; il denominatore indica quanto deve valere ogni suddivisione.

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Il tempo 4/4 si può indicare anche con una

Il tempo 2/2 si può indicare anche con una

La nota musicale

La nota musicale indica l’altezza esatta di un suono.La nota può essere composta da tre elementi: testa, gamba

e coda.La testa (1) può essere nera oppure bianca; può incastrarsi

tra un rigo e l’altro oppure essere scritta a cavallo di un singo-lo rigo. La gamba (2) è un’asticella verticale che può andare sia in alto (parte alla destra della testa) sia in basso (parte alla sinistra della testa).

La coda (3) è un piccolo ricciolo che può collegare una o più note tra loro.

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Gli strumenti musicali

Gli strumenti musicali vengono divisi in cinque gruppi, in base al modo di emissione del suono:1) strumenti idiofoni (a suono determinato cioè non variabile) • campane, xilofono, piatti, maracas, triangolo, vibrafono;2) strumenti membranofoni (realizzati con membrane di pelle) • tamburo, timpano, bongo, grancassa;3) strumenti aerofoni (il suono è prodotto dall’aria soffiata dal-

la bocca) • flauto, oboe, clarinetto, fagotto, tromba, trombone, corno;4) strumenti cordofoni (il suono è prodotto dalla vibrazione di

una corda) • pianoforte, violino, viola, violoncello, contrabbasso, chitarra;5) strumenti elettrofoni (il suono è generato da congegni elet-

tronici) • organo, pianoforte digitale, chitarra elettrica, sintetizzatore.

L’orchestra sinfonica

L’orchestra sinfonica è un insieme di molti strumentisti.L’orchestra sinfonica, nell’esecuzione di un brano musica-

le, è sempre guidata da un direttore d’orchestra.

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L’orchestra sinfonica è costituita da vari tipi di strumenti musicali, raccolti in diverse famiglie:

– gli archi: violino, viola, violoncello e contrabbasso; – i legni: flauto traverso, oboe, clarinetto e fagotto; – gli ottoni: corno, tromba, trombone; – le percussioni: timpani, grancassa, xilofono, triangolo, piatti.

Nell’immagine puoi osservare la disposizione dei vari stru- menti musicali all’interno di un’orchestra sinfonica:

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Diamonica

La diamonica è uno strumento appartenente al gruppo degli aerofoni.

La diamonica è costituita da due elementi: la tastiera (si- mile a quella di un pianoforte) e un tubo con beccuccio (che permette di soffiare l’aria nello strumento).

La tastiera

La tastiera è composta da tasti bianchi e tasti neri.I tasti neri si raccolgono in gruppi di due e di tre, alternan-

dosi in questo modo lungo tutta la tastiera.L’insieme di sette tasti bianchi e cinque tasti neri è chiamato

ottava; al termine di un’ottava ne inizia subito un’altra.Osserva l’immagine e cerca di individuare gli elementi che

caratterizzano la tastiera:

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Tecnica della diamonica

Posiziona il pollice della mano destra sul tasto corrispon- dente alla nota DO centrale (cioè il DO che si trova al centro della tastiera).

Poggia le altre dita della mano sui tasti bianchi successivi cercando di fare in modo che ogni dito tocchi un solo tasto.

Fai gli stessi gesti con la mano sinistra posizionando il pol- lice sul tasto corrispondente alla nota SOL.

Osserva i disegni:

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Sopra ogni nota sono indicati dei numeri (da uno a cinque); pollice (1); indice (2); medio (3); anulare (4); mignolo (5); questi numeri, detti “diteggiatura”, sono utili per capire quale dito della mano deve essere impiegato per suonare la nota.

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Gli intervalli musicali (osservati alla diamonica)*1

Gli intervalli musicali indicano la distanza fra l’altezza di più suoni.

Posizionando le cinque dita su cinque tasti consequenziali potrai subito esplorare il primo intervallo, quello chiamato di 5ª giusta (la distanza fra il primo e l’ultimo suono cioè il tasto del pollice e quello del mignolo).

La distanza più piccola sulla tastiera, cioè quella che cor- risponde a due tasti vicini, è chiamata 2ª minore (ad esempio, partendo dal tasto DO dovremmo arrivare al DO# ossia il tasto nero immediatamente alla sua destra).

Una successione melodica di 2ª minore generano una scala cromatica.

Due intervalli di 2ª minore formano, invece, l’intervallo di 2ª maggiore.

* La presentazione di questi elementi della grammatica musicale e il graduale aumento di concetti nasce dalla scelta didattica di utilizzare lo “spunto visivo” come iniziale strategia di approccio. Osservando come gli elementi musicali funzionano sulla tastiera, diventa naturale e spontaneo comprendere il meccanismo che li lega l’uno all’altro.

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Esercizi

Esercizio n. 1

Scrivi a matita il nome delle note nei pentagrammi:

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Esercizio n. 2

In questi esercizi trovi una serie di figure musicali (note e pause) prive delle stanghette di battuta.

Dopo aver osservato l’indicazione di tempo accanto alla chiave (l’indicazione di tempo C, corrisponde a 4/4), traccia le stanghette di battuta.

Dopo aver completato gli esercizi eseguili ritmicamente, battendo le mani e scandendo a voce le sillabe “TA”, “TI-TI”.

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Esercizio n. 3

Inserisci le pause musicali sotto ogni asterisco, utilizzando-ne una per volta.

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