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RETE IMPRESE ITALIA A Prato cambio al vertice Prosegue il lavoro sull’emergenza credito Il Presidente Confesercenti Alessandro Giacomelli e Il Direttore Confartigianato Luca Galli (nella foto) sono rispettivamente il nuovo Presidente e il nuovo Segretario di Rete Imprese Italia–PRATO per il I semestre 2012. Prosegue il lavoro di Rete Imprese Italia–PRATO in particolare sul Piano Strutturale del Comune di Prato e sull’emergenza credito alle Imprese. Si avvicendano gli uomini, ma la linea tracciata resta la stessa: collaborare in modo attivo allo sviluppo e al rilancio del distretto pratese, attraverso un organismo che parla ad una sola voce. € 0,26 Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 - € 0,26 CREDITO ALLE IMPRESE Una squadra di esperti al servizio delle imprese Bando Regione Toscana per imprenditoria femminile e giovanile LAVORO E SICUREZZA Nuovi corsi obbligatori anche per il personale Novità dalla Conferenza Stato-Regioni Il nuovo accordo prevede la suddi- visione in base a settori che iden- tifichino i rischi in basso, medio ed alto. La vera e più sostanziosa novità riguarderà i nuovi corsi base (e re- lativi aggiornamenti) per tutti i la- voratori dell’impresa. In merito alla formazione primo soccorso e ai cor- si antincendio, per ora, sembra che non cambi nulla. a pag. 2 a pag. 3 a pag. 3 Informazioni a cura della Confesercenti di Prato - www.confesercenti.prato.it aprile/maggio 2012 n. 7 - Anno XII - € 0,26 CAMPAGNA ADESIONI 2012 con le imprese per le imprese COMUNE DI PRATO Lassi: liberalizzazione degli orari dei negozi “Aspettando la Corte Costituzionale”... Aspettiamo con fiducia che arrivi un segnale posi- tivo dalla Corte Costituzionale sul ricorso proposto dalla Regione Toscana in merito alle liberalizzazioni ad oggi già in essere. Certo è, che guardando Prato e i suoi fondi sfitti non c’è da stare allegri. L’economia tentenna, ogni tanto qualche boccata d’ossigeno ma niente di più. Riba- diamo ciò che da tempo abbiamo proposto all’Am- ministrazione Comunale: un tavolo permanente per “assemblare” insieme un programma di iniziative di promozione e animazione del territorio. a pag. 3 Nell’ottica di sostenere in maniera sempre più adeguata le aziende in questo difficile periodo di crisi, Confesercenti di Prato ha riorganizzato il proprio settore del credito. Marco Sconcerti è infatti il nostro nuovo capo area che si dedicherà esclusivamente al credito e ai rapporti fra le aziende e gli istituti di credito. La collega Cristina Nappini e i consulenti Daniele Di Ronato, Paolo Francini, Giacinto Oliva e Anna Maria Tangocci, completano la squadra di esperti. SPECIALE alle pagine 4-5 L’Istat certifica la recessione Ma non basta il recupero di credibilità internazionale dell’Italia. Occorrono programmi espansivi per la crescita e lo sviluppo EDITORIALE Massimo Vivoli Presidente regionale Confesercenti Toscana I dati sull’andamento dell’econo- mia in Toscana resi pubblici da Unioncamere devono far riflettere. Nonostante il miglioramento dei conti pubblici e l’allonta- namento del “rischio Grecia” quelli relativi all’economia reale continuano ad essere pesantissi- mi. Siamo in recessione e il PIL rispetto al 2007 è oggi sotto di 5 punti. In questo contesto i consumi interni continuano mese dopo mese ha flettere pericolosamente con picchi negativi del 7,9% nel settore dell’abbigliamento e delle calzature e del 3,5% in quello alimentare. La recessione, per rimanere alla nostra re- gione spinge al raddoppio le imprese che chiedono la Cassa In- tegrazione e non si contano i negozi che, specie nelle zone non interessate da flussi turistici, chiudono o rischiano la chiusura. Tutto ciò mentre la deregulation sugli orari dei negozi produce un aumento di costi di gestione e quindi dei prezzi e un regalo ai grandi centri commerciali con un contemporaneo svuota- mento dei centri storici e dei negozi di vicinato. Nelle prossime settimane si farà sentire ancora di più il peso fiscale su famiglie e imprese (maturano le addizionali IRPEF, l’IMU ecc.). Sulle nostre teste, infine, pende minacciosamente l’aumento di 2 punti dell’IVA decisa dal governo Berlusconi e confermata da Monti, necessaria a far quadrare i conti pubblici ma che costituisce un’ulteriore mazzata sui consumi! In questo contesto è lapalissiano che dalla crisi non si esce se non s’investe nello sviluppo. Ma il credito alle imprese e alle famiglie, che costituisce il carburante necessario alla ripresa, viene concesso con il contagocce. Le PMI in particolare, fatica- no ad ottenere fidi per investire e le famiglie, (anche quelle con il posto di lavoro stabile immaginiamoci le altre!) rinunciano all’avventura del mutuo. Resistono solo le richieste di denaro fresco per ristrutturazioni e consolidamento del debito Così, il sistema già in apnea si avvita su se stesso. Meno soldi erogati, meno richieste, meno consumi e investimenti. Secondo una nostra indagine 6 imprese su 10 si sono viste chiu- dere la porta in faccia, il 37% maggiori garanzie e un aumento dei tassi d’interesse e questo nonostante la moratoria dei debiti sottoscritta in queste ultime settimane dai più importanti isti- tuti di credito. Per rimanere alla nostra regione, la Toscana, nel settore del Commercio e Turismo nel quinquennio 2003/2008 si viaggia- va ad un ritmo di erogazione di credito alle imprese dell’8,6% all’anno. Nel 2010/2011 la concessione di prestiti ha rallentato progressivamente e nel gennaio scorso si è registrato un pallido +0,8% mentre a livello nazionale ci si attesta allo 0,6% che rag- giunge 1% nel comparto dei servizi. “Banche e imprese sono sulla stessa barca”, spiega a più riprese l’Abi. Sì, ma vorremmo sommessamente aggiungere che mentre il mare è in tempesta, c’è qualcuno che tira dritto e altri che affon- dano. Anche per questo ci chiediamo a cosa è servito il generoso maxi-prestito all’1% della Bce alle banche europee? Come sono stati utilizzati? Perché non arrivano all’economia reale? Le PMI con i loro “consorzi fidi” stanno facendo l’impossibile ma la stretta creditizia pesa anche sull’attività dei consorzi stessi e lo scorso anno un quinto dei finanziamenti garantiti dai confidi e deliberati dalle banche non è stato alla fine erogato. Ora sa- rebbe opportuno che, almeno in Toscana, si avviasse un tavolo di confronto specifico su questi temi tra tutte le Istituzioni per costruire insieme risposte concrete. Credito con il contagocce e troppo caro”

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rete imprese italiaA Prato cambio al verticeProsegue il lavoro sull’emergenza creditoIl Presidente Confesercenti Alessandro Giacomelli e Il Direttore Confartigianato Luca Galli (nella foto) sono rispettivamente il nuovo Presidente e il nuovo Segretario di Rete Imprese Italia–PRATO per il I semestre 2012.Prosegue il lavoro di Rete Imprese Italia–PRATO in particolare sul Piano Strutturale del Comune di Prato e sull’emergenza credito alle Imprese. Si avvicendano gli uomini, ma la linea tracciata resta la stessa: collaborare in modo attivo allo sviluppo e al rilancio del distretto pratese, attraverso un organismo che parla ad una sola voce.

€ 0,26 Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 - € 0,26

n. 1- Anno XII

credito alle impreseUna squadra di esperti al servizio delle impreseBando Regione Toscana per imprenditoria femminile e giovanile

laVoro e sicUreZZa Nuovi corsi obbligatori anche per il personale Novità dalla Conferenza Stato-Regioni

Il nuovo accordo prevede la suddi-visione in base a settori che iden-tifichino i rischi in basso, medio ed alto.La vera e più sostanziosa novità riguarderà i nuovi corsi base (e re-lativi aggiornamenti) per tutti i la-voratori dell’impresa. In merito alla formazione primo soccorso e ai cor-si antincendio, per ora, sembra che non cambi nulla.

a pag. 2

a pag. 3

a pag. 3

Informazioni a cura della Confesercenti di Prato - www.confesercenti.prato.it aprile/maggio 2012n. 7 - Anno XII - € 0,26

CAMPAGNA ADESIONI 2012

con le imprese per le imprese

comUne di pratoLassi: liberalizzazione degli orari dei negozi“Aspettando la Corte Costituzionale”...

Aspettiamo con fiducia che arrivi un segnale posi-tivo dalla Corte Costituzionale sul ricorso proposto dalla Regione Toscana in merito alle liberalizzazioni ad oggi già in essere.Certo è, che guardando Prato e i suoi fondi sfitti non c’è da stare allegri. L’economia tentenna, ogni tanto qualche boccata d’ossigeno ma niente di più. Riba-diamo ciò che da tempo abbiamo proposto all’Am-ministrazione Comunale: un tavolo permanente per “assemblare” insieme un programma di iniziative di promozione e animazione del territorio.

a pag. 3

Nell’ottica di sostenere in maniera sempre più adeguata le aziende in questo difficile periodo di crisi, Confesercenti di Prato ha riorganizzato il proprio settore del credito. Marco Sconcerti è infatti il nostro nuovo capo area che si dedicherà esclusivamente al credito e ai rapporti fra le aziende e gli istituti di credito.La collega Cristina Nappini e i consulenti Daniele Di Ronato, Paolo Francini, Giacinto Oliva e Anna Maria Tangocci, completano la squadra di esperti.

SPECIALE alle pagine 4-5

L’Istat certifica la recessione

Ma non basta il recupero di credibilità

internazionale dell’Italia.

Occorrono programmi espansivi

per la crescita e lo sviluppo

EDITORIALE

Massimo VivoliPresidente regionale Confesercenti Toscana

I dati sull’andamento dell’econo-mia in Toscana resi pubblici da Unioncamere devono far riflettere.

Nonostante il miglioramento dei conti pubblici e l’allonta-namento del “rischio Grecia” quelli relativi all’economia reale

continuano ad essere pesantissi-mi. Siamo in recessione e il PIL rispetto al 2007 è oggi sotto di 5 punti. In questo contesto i consumi interni continuano mese dopo mese ha flettere pericolosamente con picchi negativi del 7,9% nel settore dell’abbigliamento e delle calzature e del 3,5% in quello alimentare. La recessione, per rimanere alla nostra re-gione spinge al raddoppio le imprese che chiedono la Cassa In-tegrazione e non si contano i negozi che, specie nelle zone non interessate da flussi turistici, chiudono o rischiano la chiusura. Tutto ciò mentre la deregulation sugli orari dei negozi produce un aumento di costi di gestione e quindi dei prezzi e un regalo ai grandi centri commerciali con un contemporaneo svuota-mento dei centri storici e dei negozi di vicinato.Nelle prossime settimane si farà sentire ancora di più il peso fiscale su famiglie e imprese (maturano le addizionali IRPEF, l’IMU ecc.). Sulle nostre teste, infine, pende minacciosamente l’aumento di 2 punti dell’IVA decisa dal governo Berlusconi e confermata da Monti, necessaria a far quadrare i conti pubblici ma che costituisce un’ulteriore mazzata sui consumi! In questo contesto è lapalissiano che dalla crisi non si esce se non s’investe nello sviluppo. Ma il credito alle imprese e alle famiglie, che costituisce il carburante necessario alla ripresa, viene concesso con il contagocce. Le PMI in particolare, fatica-no ad ottenere fidi per investire e le famiglie, (anche quelle con il posto di lavoro stabile immaginiamoci le altre!) rinunciano all’avventura del mutuo. Resistono solo le richieste di denaro fresco per ristrutturazioni e consolidamento del debito Così, il sistema già in apnea si avvita su se stesso. Meno soldi erogati, meno richieste, meno consumi e investimenti.Secondo una nostra indagine 6 imprese su 10 si sono viste chiu-dere la porta in faccia, il 37% maggiori garanzie e un aumento dei tassi d’interesse e questo nonostante la moratoria dei debiti sottoscritta in queste ultime settimane dai più importanti isti-tuti di credito.Per rimanere alla nostra regione, la Toscana, nel settore del Commercio e Turismo nel quinquennio 2003/2008 si viaggia-va ad un ritmo di erogazione di credito alle imprese dell’8,6% all’anno. Nel 2010/2011 la concessione di prestiti ha rallentato progressivamente e nel gennaio scorso si è registrato un pallido +0,8% mentre a livello nazionale ci si attesta allo 0,6% che rag-giunge 1% nel comparto dei servizi. “Banche e imprese sono sulla stessa barca”, spiega a più riprese l’Abi. Sì, ma vorremmo sommessamente aggiungere che mentre il mare è in tempesta, c’è qualcuno che tira dritto e altri che affon-dano. Anche per questo ci chiediamo a cosa è servito il generoso maxi-prestito all’1% della Bce alle banche europee? Come sono stati utilizzati? Perché non arrivano all’economia reale?Le PMI con i loro “consorzi fidi” stanno facendo l’impossibile ma la stretta creditizia pesa anche sull’attività dei consorzi stessi e lo scorso anno un quinto dei finanziamenti garantiti dai confidi e deliberati dalle banche non è stato alla fine erogato. Ora sa-rebbe opportuno che, almeno in Toscana, si avviasse un tavolo di confronto specifico su questi temi tra tutte le Istituzioni per costruire insieme risposte concrete.

“Credito con il contagocce e troppo caro”

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COME APRILE-MAGGIO 20122

Riforma delle pensioni: importanti novità

PATRONATO ITACO

Sicurezza sui luoghi di lavoro: nuovi corsi obbligatori anche per il personale

Novità significative dai lavori della Conferenza Stato-Regioni

prato

DIREZIONE PROVINCIALE

PRATO Sede provinciale via Pomeria, 71/b tel. 057440291 - fax 0574899952 [email protected] dal lunedi al venerdì ore 8.30-12.30 e 14-18, chiuso il venerdì pomeriggio

SEDI COMUNALI

MONTEMURLO via Rubicone, 21 tel. 0574798211 [email protected]. mer. e gio. ore 9-12.30 /14-17.30 mar. ore 9-12.30, chiuso il venerdì

POGGIO A CAIANO via Lorenzo Il Magnifico 28/a tel. [email protected]. mer. e gio. ore 9-12.30 /14-17.30lun. ore 9-12.30, chiuso il venerdì

VAIANO via Braga, 162 tel. [email protected]. mar. e mer. ore 9-12.30 /14-17.30 gio. ore 9-12.30, chiuso il venerdì

CALENZANO via G. Puccini, 40/b tel. [email protected] lun. al gio. ore 9-12.30/14-17.30 chiuso il venerdì

UFFICI PATRONATO ITACO CAAF

CASALE c/o P. A.“L’Avvenire” via V. Frosini, 2 tel. e fax 0574814330lunedì ore 14.30-18

GALCIANA c/o Circolo R. Degl’Innocenti via A. Costa tel. 0574811098venerdì ore 9-12

VIACCIA c/o Circolo Ricreativo La Libertà via Pistoiese, 659 tel. 0574811438 martedì ore 9-12.30

S. GIORGIO A COLONICAc/o Croce d’oro Prato 1905 piazza della Vittoria, 10 tel. 0574542447mercoledì ore 9-12.30

LA QUERCEc/o P. A.“L’Avvenire” sez. La Querce Pizzidimonte via Mazzei, 5 - Prato tel. 0574595967 martedì ore 9-12

Vieni a trovarci siamo sempre più vicini a te

INPS

COMUNICAZIONI ANNUALE RIFIUTI: PER IL 2012 ANCORA MUDCon la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del 23 dicembre 2011, del Decreto del Mini-stero dell’Ambiente 12 novembre 2011, il termine di presentazione della Dichiarazione SISTRI - MUD relativa al 2011 è stato rinviato al 30 aprile 2012.I produttori iniziali di rifiuti e le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smalti-mento dei rifiuti dovranno quindi comunicare, en-tro il 30 aprile 2012, i dati relativi ai rifiuti prodotti e /o gestiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011. La presentazione della dichiarazione SISTRI - MUD dovrà avvenire con le modalità previste dalla Circolare del Ministero dell’Ambiente del 3 marzo 2011.

PROROGA ANTINCENDIO NELLE STRUTTURE RICETTIVENuovi termini anche per la normativa antin-cendio nelle strutture ricettive con oltre 25 posti letto. Già prorogato al 31 dicembre 2012 con il Decreto, la conversione in legge del Mil-leproroghe aggiunge un altro anno (fino a fine 2013) per l’adeguamento alle vigenti disposi-zioni in materia di prevenzione degli incendi ed ammesse su istanza ad hoc al “Piano straor-dinario biennale di adeguamento antincendio” In proposito, è utile ricordare che a fine 2011 la Giunta Regionale Toscana ha invece prorogato al 31 dicembre 2012 gli adempimenti struttu-rali aggiuntivi previsti nel 2011 per le strutture ricettive con scadenza 31 12 2011.

NUOVA PROROGA PER L’AVVIO DEL SISTRICon l’approvazione, il 23 febbraio scorso, della legge di conversione del Dl 216/2011 è diventata ufficiale la proroga al 30 giu-gno 2012 dell’entrata in operatività del SISTRI.La proroga riguarda i produttori medio grandi e i gestori di rifiuti (per i quali la data era precedentemente fissata al 9 apri-le).Ma lo slittamento riguarda anche i piccoli produttori di rifiuti pericolosi, per i quali la data di avvio dovrà essere stabilita da un ulteriore Decreto e, comunque, non potrà essere anteriore al 30 giugno 2012.

Nuove opportunità formative per profili professionali innovativi

Corso per amministratori di condominio ed immobiliari CORSO per ADDETTI D’UFFI-CIO all’interno di amministrazioni condominiali ed immobiliariIl percorso formativo, svolto in collaborazione fra F.N.A–Federamministratori (Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari) offre le nozioni necessarie per avviare la professione nel settore dell’Amministrazione condominiale e dell’Amministrazione e Gestione Immobi-liare. Il percorso è stato studiato con moduli teorici e con moduli pratici (comprese simulazio-ni in aula) atti a preparare al meglio per i futuri compiti professionali. Per favorire l’inserimen-to nel mondo del lavoro, è previsto anche il Corso per ADDETTI D’UFFICIO, specificatamente preparati a svolgere il loro lavoro alle dipendenze di uno studio di amministrazioni condomi-niali o di gestione immobiliareCorso barman - caffetteriaCESCOT Prato, agenzia formativa Confesercenti, propone un percorso formativo costruito specificamente sul mondo del lavoro, trasferendo conoscenze, competenze e abilità imme-diatamente spendibili all’interno di bar, pub, villaggi turistici, pubblici esercizi in genere. Il corso è rivolto a tutti coloro che desiderino apprendere i “segreti” di questa attività e per innovarsi. Il corso offre l’opportunità di acquisire l’attestato del corso HACCP, necessario per la manipolazione e preparazione degli alimenti, con uno sconto imperdibile!Addetto al banco di gastronomiaCESCOT Prato, agenzia formativa Confesercenti, propone un percorso formativo per lavora-re nella piccola, media e grande distribuzione, per vendere prodotti alimentari freschi, pre-parare elaborati gastronomici pronti per il consumo e fornire alla clientela indicazioni sulla qualità e sulle caratteristiche dei prodotti. Il corso offre l’opportunità di acquisire l’attestato del corso HACCP, necessario per la manipolazione e preparazione degli alimenti, con uno sconto imperdibile!

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi: CESCOT Segreteria corsi, tel. 0574/40291fax 0574/899952 - [email protected] (www.cescotprato.org)

Ancora novità dalla Riforma delle Pensioni. Dalle ultime notizie filtrate dal Ministero, grazie alla pressione dei sindacati dei Pensionati, si va configurando un lieve allentamento della morsa per i lavoratori prossimi alla pensione. In particolare, sembra che si vada verso la cancellazione della riduzione sulla pensione prevista per il pensionamento anticipato (prima dei 62 anni di età) per quei soggetti che abbiano maturano i requisiti di anzianità lavorativa entro il 31 Dicembre 2017, seppur con delle significative eccezioni. Rimangono comunque in essere le condizioni già precedentemente illustrate (di cui segue una breve sintesi).Requisiti di accesso alla pensione dal 1° gennaio 2012 Per l’anno 2012, e con riferimento ai soggetti che perfezionano il requisito a decorrere da tale data, per l’accesso alla pensione sono richiesti i seguenti requisiti:

PENSIONE DI VECCHIAIA REQUISITI DI ACCESSO PER L’ANNO 2012ETÀ ANAGRAFICA Requisito contributivoDONNE UOMINI in anni in settimane

Gestioni ago e forme sostitutivee esonerative

Lavoratrici autonome e gestione separata

Gestioni ago e forme sostitutive e esonerative, lavoratori autonomi e gestione separata 20 1040

62 63 e 6 mesi 66 Per i lavoratori dipendenti e le lavoratrici dipendenti della Pubblica Amministrazione (art. 22-ter, comma 1, Legge n° 102/09 e succ. modif.) il requisito anagrafico di 65 anni per l’accesso alla pensione di vecchiaia (sistema misto e sistema contributivo) è determinato in 66 anni. Pensione anticipata gestioni ago e forme sostitutivie e esonerative, lavoratori autonomi e gestione separataRequisito contributivodonne uomini41 anni e un mese 42 e un mese Tali requisiti contributivi sono aumentati di un ulteriore mese per l’anno 2013: 42 anni e 2 mesi per gli uomini; 41 anni e 2 mesi per le donne; un ulteriore mese per l’anno 2014: 42 anni e 3 mesi per gli uomini; 41 anni e 3 mesi per le donne.

ANNO 2012: Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione In riferimento a quanto indicato in oggetto, l’INPS con circolare n° 25/2012, ha fornito le tabel-le aggiornate da applicare, a decorrere dal 1° Gennaio 2012, nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa relativa all’assegno al nucleo familiare e quindi solo nei confronti dei lavoratori autonomi, quali: coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti; pensionati delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, per i quali continuano ad applicarsi le disposizioni riguardanti le quote di maggiorazione di pensione.Gli importi delle prestazioni sono: euro 8,18 mensili spettanti ai Cd/Cm e piccoli coltivatori diretti per figli; euro 10,21 mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi per il coniuge e i figli.

IMMIGRAZIONE: Contributo per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiornoCome previsto dall’art. l, comma 22, lett. b) della legge 15-07-2009, n. 94, recante «Disposizioni in materia di sicurezza pubblica», è stato emanato, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il decreto 6 ottobre 2011, pubblicato sulla GU n. 304 del 31-12-2011. Il provvedimento stabilisce che la misura del contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno a carico degli stranieri sia determinata come segue: Euro 80,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno; Euro 100,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni; Euro 200,00 per il rilascio del permesso di soggiorno e per soggiornanti di lungo periodo e per gli stranieri extracomunitari che hanno fatto ingresso per lavoro in casi particolari, come ad esempio dirigenti aziendali, personale altamente specializzato, professori universitari, tradutto-ri e interpreti etc. così come stabilito dall’art. 27 del Testo Unico sull’immigrazione.Rimangono invariati gli oneri (€ 27,50) relativi al rilascio del permesso di soggiorno in formato elettronico, già posti a carico dello straniero per le istanze di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno e del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, oltre al costo (€ 14,62) della marca da bollo da apporre all’istanza, nonché il costo (€ 30,00) per la spedizione della raccomandata a Poste italiane. Il nuovo contributo per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, unitamente alla somma di € 27,50 per il rilascio del titolo di soggiorno in formato elettronico, dovrà essere versato, in unica soluzione, tramite bollettino intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per eventuali informazioni: Ufficio PATRONATO ITACO, Alessia Magnolfi e Maria Pittalà

Scadenza contributiIl 16/05/2012 scade il pagamento della prima rata dei contributi fissi dovuti per l’anno 2012 dei commercianti e artigiani. La contribuzione per l’anno 2012 dovuta da artigiani e commercianti ai fini pensionistici è calcolata sulla prima fascia di reddito, da €. 14.930,00 (limite minimo di reddito ai fini contributivi) ad €. 44.204,00, con l’applicazione delle seguenti aliquote:

Artigiani Commercianti

Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni 21,30% 21,39% 21,30% 21,39%

Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni 18,30% 18,39%

Pertanto, il contributo minimo annuo è:

Artigiani CommerciantiTitolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni 21,30% 21,39%

€. 3.187,53 (3.180,09 IVS + 7,44 maternità)

€. 3.200,96(3.192,89 IVS + 7,44 maternità)

Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni €. 2.739,63 (2.732,19 IVS + 7,44 maternità)

€. 2.753,07(2.745,63 IVS + 7,44 maternità)

Gli artigiani e commercianti devono corrispondere i contributi tramite i modelli di pagamento unificati F24 alle seguenti scadenze: 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre 2012 e 16 febbraio 2013 per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito; entro i ter-mini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di Saldo 2011, primo Acconto 2012 e secondo Acconto 2012.

La lotta all’evasione passa dallo scontrinoNasce il 1° luglio 1983, quello strumento che ad oggi si caratterizza come il più importante per il contrasto all’evasione fiscale. E’ lo scontrino, croce e delizia di quei commercianti che recentemente sono diventati l’oggetto della crociata promossa da Governo e Agenzia delle Entrate contro l’evasione fiscale. Cortina, Milano, Napoli, Sanremo e Courmayer sono solo alcune delle località prese di mira dai combattenti del Fisco. Legge n. 18/83 - Lo scontrino fiscale è prossimo alla soglia dei trent’anni. Istituito la prima volta con la legge del 26 gennaio 1983, la n. 18, esso deve contenere informazioni fisse come i dati identificativi dell’esercente (ditta, denominazione, ubicazione dell’esercizio, numero di partita Iva), e variabili (data e ora dell’emissione, con il numero identificativo, il logotipo fiscale, il numero di matricola del registratore). Chi deve rila-sciarlo – Obbligati al rilascio sono i soggetti indicati al Dpr n. 633/1972 che sono: commercianti al dettaglio, albergatori e ristoratori, artigiani che vendono i loro prodotti e prestatori di servizio in locali pubblici. Tra questi soggetti obbligati al rilascio dello scontrino figurano anche i commercianti ambulanti che devono certificare con scontrino o ricevuta i corrispettivi che incassano. Ambulanti - Proprio per i commercianti ambulanti, lo scontrino fiscale deve riportare, oltre al numero della partita Iva, in luogo dell’ubicazione dell’esercizio, il numero di iscrizione nel registro degli esercenti il commercio e la città ove ha sede la relativa Camera di commercio. Ciò non toglie che gli stessi ambulanti possano registrare gli incassi con i tradizionali misuratori fiscali, a condizione che questi siano collocati su parti coperte e fisse. Esonerati - Esclusi dall’obbligo dello scontrino fiscale sono le vendite di tabacchi e altri beni soggetti al monopolio di Stato, cessioni di beni come auto, carburanti e di prodotti agricoli (ortaggi, arance e pomodori) effettuate dagli stessi produttori per cui si applica il regime speciale ex articolo, 34, comma 1, decreto Iva (dpr n. 633/72). Sono esonerate dall’emissione dello scontrino anche le vendite di giornali e di libri (tranne quelli di antiquariato), nonché le prestazioni rese con distributori automatici in luoghi pubblici, circoli e associazioni. Fattura vs. scontrino - Se per il Fisco, l’emissione dello scontrino e della ricevuta o fattura fiscale, hanno lo stesso valore, ciò comporta che il rilascio del primo non è obbligatorio, se per la stessa operazione è stata emessa la fattura. Valore probatorio - Lo scontrino ha valore probatorio, nel senso che è la prova principale di un acquisto fatto da parte del compratore che può così esibirlo in caso di cambio della merce in caso ad esempio questa sia difettosa, con la possibilità quindi di ottenerne la riparazione, il rimborso o la sostituzione. No obbligo per consumatore - Il decreto legge del 2003 n.269 ha abrogato la sanzione da 51 a 1032 euro prevista a carico del cliente che, a richiesta degli organi di controllo dell’amministrazione finanziaria nell’esercizio commerciale o nelle sue immediate vicinanze, non era in grado di esibire lo scontrino o la ricevuta fiscale o lo esibiva con indicazione di un corrispettivo inferiore a quello reale. E’ stato così chiarito che per il consumatore la richiesta dello scontrino fiscale non è più un obbligo, bensì un diritto e come tale può essere rinunciato. Lotta all’evasione - Non essendo più configurato come un obbligo, ma come un diritto per il consumatore - cittadino, bisogna anche sottolineare la non validità dal punto di vista fiscale del c.d. scontrino di cortesia o scontrino muto, quello emesso cioè senza indicarne il corrispettivo reale, che il commerciante, previo accordo con il cliente, emette ai soli fini di un eventuale cambio della merce acquistata. Se da una parte quindi non è un obbligo per il cliente, dall’altra restano per il negoziante le sanzioni per la mancata emissione dello scontrino. Quindi è sempre bene richiederlo al commerciante per così dire “distratto”, aiutando così la crociata contro l’evasione fiscale.

Nel campo della formazione obbligatoria, la vera e più sostanziosa novità riguarderà i nuovi corsi base (e relativi aggiornamenti) per tutti i lavoratori dell’impresa, oltre che per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, per i datori di lavoro , i dirigenti ed i preposti; Nulla, per ora, sembra modificato in ordine alla formazione primo soccorso ed ai corsi antincendio. Il nuovo accordo prevede che le aziende siano suddivise in base ai settori ATECO per identificare i rischi in basso, medio ed alto e, di conseguenza, calibrare adempimenti ed ore di formazione all’entità dei rischi. Ad esempio, la formazione per il Datore di Lavoro RSPP dovrebbe prevedere minimo 16 ore per il rischio basso , 32 ore per il medio e 48 per l’alto.

uffICIO SICuREzzA ImPRESE

Obbligo Pec per le società Il Decreto Semplificazioni ha previsto la proroga al 30 giugno 2012 per il termine entro il quale le società che non hanno ancora provveduto, possono comunicare il loro indirizzo di posta elettronica certificata alla Camera di Commercio. L’adempimento trova quindi un’ulteriore proroga dopo i chiarimenti del Ministero dello Sviluppo Economico che, nella circolare n. 224402 del 2011, aveva indicato l’opportunità alla Camere di commercio di astenersi dall’applicare le sanzioni a società e soggetti che non abbiano provveduto alla comunicazione nei termini e di considerare come corretto anche l’adempimento tardivo. Il D.L. n. 185/2008 ha reso obbligatorio il possesso della Posta Elettro-nica Certificata (“PEC”) per le Società ed i Professionisti. Il termine per procedere all’adempimento e alla relativa comunicazione presso la Ca-mera di Commercio competente è stato ulteriormen-te prorogato dal Decreto Semplificazioni dopo che il termine era stato inizialmente fissato al 29 novembre 2011 dal predetto D.L. tenuto conto che, in base ai dati pubbli-cati, una quota prevalente dei soggetti sottoposti all’adempimento non a-veva ancora provveduto, il legislatore, intervenuto da ultimo nel c.d. De-creto Semplificazioni, ha fissato la nuova scadenza al 30 Giugno 2012.Per Info Ufficio Commerciale Responsabile Lucia Nocentini Tel. 0574/40291

uffICIO COmmERCIALE

CESCOT-fORmAzIONE PROfESSIONALE

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COME APRILE-MAGGIO 2012 3prato

Cambio della guardia ai vertici di Rete Imprese Italia; al presidente Luca Giusti e al direttore Aldo Lorenzi sono subentrati Alessandro Giacomelli e Luca Galli che reste-ranno in carica per sei mesi. Si avvicendano gli uomini, ma la linea tracciata resta la stessa; collaborare in modo attivo allo sviluppo e al rilancio del distretto pratese, at-traverso un organismo che parla ad una sola voce.«Siamo moderatamente soddisfatti - ha sottolineato Giusti - da una parte abbiamo fatto squadra nonostan-te in alcuni casi avessimo vedute diverse, ma purtroppo dall’altra gli Enti non ci hanno considerato. La concer-

tazione è stata a senso unico, anzi in alcune occasioni hanno cercato di dividerci interpellando le singole as-sociazioni».Per il prossimo semestre il presidente e il direttore sa-ranno impegnati su più fronti: «Continueremo ad af-frontare il problema del credito, dove le banche fanno muro contro muro negando i finanziamenti alle nostre imprese - spiega Galli - saremo presenti anche nella questione degli spazi del vecchio ospedale che non de-vono diventare solamente area residenziale, ma anche spazi dedicati al commercio e al servizio. Mi auguro che

non si perda un’occasione importante come è succes-so per l’ex Banci. E ovviamente continueremo a dire la nostra sul piano strutturale che pone le basi del futuro del distretto».La questione banche ruota intorno alla negazione dei crediti alle piccole aziende. «Purtroppo - ha sottolinea-to il presidente di Cna Anselmo Potenza - non vengono presi in considerazione i progetti imprenditoriali. Se sia-mo esposti di 100 euro subito veniamo chiamati. Eppu-re i conti economici delle nostre imprese sono sani. Così facendo ci tolgono la voglia di fare gli imprenditori».

Rete Imprese Italia PratoCambio al vertice

Aspettiamo con fiducia che arrivi un segnale positivo dalla Corte Costituzionale sul ricorso proposto dal-la Regione Toscana in merito alle liberalizzazioni ad oggi già in essere. Certo è, che guardando Prato e i suoi fondi sfitti non c’è da stare allegri. L’economia tentenna, ogni tanto qualche boccata d’ossigeno ma niente di più. La sofferenza si sente in quest’avvio di anno, e non si avvertono per il momento scosse che possano cambiare il trend. Dobbiamo, senza indugio, tirare diritto perché il futu-

ro della nostra città dipende da molteplici fattori, ma uno su tutto prevale direi; le idee e la loro condivisione che necessariamente passano attraverso la concerta-zione fra istituzioni e i rappresentanti delle Associazio-ni di categoria. Non ci sono scorciatoie, ne trucchi per dribblare una situazione stagnante da troppo tempo; serve un percorso forte che unisca le sinergie che van-no da quelle politiche a quelle associative ed oltre.Le fughe in solitaria della politica non pagano, né per le imprese né tanto meno per i consumatori.Non crediamo di essere assillanti su un punto oltre modo fondamentale per le nostre imprese e per la città; vorrei ricordare che come Confesercenti da tempo abbiamo proposto all’Amministrazione Co-munale di Prato un tavolo permanente per “assem-blare” insieme un programma di iniziative di promo-zione e animazione del territorio. Un’idea, peraltro, condivisa dalle altre Associazioni facenti parte di Rete Impresa Italia Prato. Dobbiamo dire, che a parte qualche timido segnale di collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Prato, niente di più in merito, e come spesso ac-cade leggiamo dagli organi di stampa di iniziative promosse unilateralmente dal comune che a volte si sovrappongono ad altre.Comunque, il ragionamento non riguarda ovviamen-te soltanto l’aspetto di promozione del territorio, ma è di carattere generale. Non per ultimo, e a titolo di esempio, è la questione del futuro di Piazza delle Carceri e del suo annuncia-to restyling. Anche qui nessun confronto, nessuna presentazione del progetto; solo una notizia appresa dai giornali; noi non ci scordiamo certamente delle attività com-merciali presenti nella Piazza che qualcosa dovranno pur sapere, perché fino ad oggi le loro aziende han-no fanno vivere quello spazio così bello.

COmuNE DI PRATO

Lassi, Confesercenti: guardiamo al futuro di Prato

L’evento fieristico, giunto alla sua sesta edizione, promosso dal sindacato degli agenti di commercio Fiarc Confesercenti Prato in collaborazione con i rappresentanti di “Prato Moda Rappresentanti Calzature”, ha visto la presenza di 20 espositori ed è rivolta ad oltre 1300 aziende di vendita al dettaglio di calzature dislocate in tutto il Centro Italia.Sono stati in esposizione circa 13.000 campioni di calzature uomo-donna-bambino delle collezioni Autunno-Inverno 2012 di circa 100 aziende di calzature che rappresentano il meglio del made in Italy e non solo, tra cui Primigi, Igi&Co, Conte of York, Lion, Lumberjack, Legero, Monellina, Skechers, Manila, Brecos, Felmini, Sergio Tacchini ecc. È stata un’occasione per vedere

cosa ci aspetterà nei negozi quest’inverno. Tornano di moda per le donne i “tronchetti”, mentre si confermano i modelli vintage e classici. Per gli uomini invece, andranno di moda i modelli “classico-giovani” e vintage. Per i più giovani la tendenza è verso un modello vintage con pelli spazzolate. Nonostante la crisi economica che anche nel settore delle calzature si manifesta in maniera importante, si sta registrando una forte affermazione del Made in Italy sia nel mercato estero ma anche sul versante interno. I clienti, anche in questo periodo di difficoltà, non sembrano rinunciare alla garanzia di qualità costituita dal marchio “Made in Italy”.Dopo il Micam che si è svolto a Milano la settimana scorsa e che rappresenta l’evento fieristico italiano più importante per il mondo della calzatura, Prato Moda Calzature si conferma ormai come appuntamento assolutamente centrale nel settore calzaturiero.

Successo delle iniziative e soddisfazione tra gli operatori

Si sta concludendo in questi giorni l’attività di Vetrina Toscana dell’in-verno 2011-12. Le iniziative che si sono svolte sono così sintetizzabili. Tre weekend del gusto nei mesi di gennaio-febbraio e marzo 2012 su temi dell’olio, dei menu “romantici” in occasione di S. Valentino e sui gu-sti della Primavera.La realizzazione di un piccolo libro con ricette preparate dagli aderenti alla rete di VT che sono poi distribu-iti nei negozi e ristoranti della rete ai clienti degli stessi.Un programma televisivo su TV Pra-to di promozione e informazione su Vetrina Toscana e di Valorizzazione delle botteghe e ristoranti alla rete.L’iniziativa di Vetrina Toscana sono particolarmente soddisfacenti per gli aderenti alle varie iniziative tanto è che il numero di aderenti a Vetri-na Toscana nella Provincia di Prato sono raddoppiate negli ultimi 2 anni superando il numero di 50.In queste settimane è in corso una riflessione tra i soggetti promotori di Vetrina Toscana, Cciaa, Regione, Associazioni del commercio per ri-considerare il format e predisporre il programma di iniziative per il 2012.

vETRINA TOSCANA

IINIzIATIvA fIARC

L’autunno-inverno 2012 alla 6° edizione PratoModa calzature PratoModa Calzature si è svolto al Wall Art Hotel di Prato da domenica 18 a martedì 20 marzo

Convegno “sviluppa la tua impresa”Presentazione del Bando Regione Toscana sul sostegno all’imprenditoria femminile, giovanile e dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali

Si è svolto lunedì 12 marzo presso la sede Confesercenti di Prato il convegno di presen-tazione del bando regionale sul sostegno all’imprenditoria femminile, giovanile e dei la-voratori destinatari di ammor-tizzatori sociali.Presente all’incontro, orga-nizzato da Impresa Donna di Confesercenti Prato, l’impren-ditrice pratese dott.ssa Veroni-ca Scopelliti e la dott.ssa Laura Innocenti di FidiToscana.Davanti alla numerosa platea  di aziende interessate  sono

state illustrate nel merito le disposizioni contenute nel bando che prevedono agevolazioni per le imprese femminili (ditte individuali e società a prevalenza fem-minile) senza limite di età e per le imprese giovanili per rappresentanti legali da 18 a 40 anni. Le agevo-lazioni consistono in un contributo in conto interessi e nella garanzia rilasciata da FidiToscana a fronte del finanziamento bancario.Per tutti gli ulteriori e necessari approfondimenti sulle condizioni del bando le aziende possono contattare il nostro ufficio credito nella persona del Dott. Marco Sconcerti tel. 0574/40291

CREDITO

PRATO

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COME APRILE-MAGGIO 20124

uNIONCAmERE TOSCANA

Toscana, Consumi in picchiata Vendite al dettaglio - 4,2 % nel quarto trimestre 2011

L’Istat certifica la recessioneMa non basta il recupero di credibilità internazionale dell’Italia.Occorrono programmi espansivi per la crescita e lo sviluppo

Tavola più povera si torna indietro

di anni La crisi modifica

i comportamenti di acquistoIndietro tutta! Passati gli anni della cresci-ta del benessere ora si risparmia anche sulla spesa alimentare. A livello di spesa pro-capi-te si torna ai livelli di 30 anni fa. Lo segnala con preoccupazione un report di Intesa San-paolo dedicato al settore agroalimentare. Va detto però che trent’anni fa si mangiava “me-glio”. Anzi carne, pesce, frutta erano più rari di oggi a tavola. A dominare nel carrello della spesa erano pasta, pane, e verdura. Ma la crescita del tenore di vita aveva reso tutti più liberi di sceglie-re. Nel 2011 si sono modificati i comportamenti d’acquisto e tutta la gamma alimentare ne ha ri-sentito. A farla da padrone sono il caro-benzina, i trasporti, le telecomunicazioni, le tariffe energe-tiche e la pressione fiscale mentre il budget delle famiglie si riduce all’osso.Non andrà meglio nel 2012. ”L’incremento della disoccupazione unito agli effetti delle manovre di correzione dei conti pubblici sulle famiglie fanno prevedere per il 2012 una nuova riduzione dei consumi delle famiglie italiane”, afferma ancora il report. Sebbene concentrata in particolare sui beni durevoli (ad elevato prezzo unitario) dove gli acquisti saranno limitati alle sostituzioni, tale riduzione potrebbe nuovamente interessare an-che il settore agroalimentare, come già nel bien-nio 2008-09 e nel 2011. Le famiglie italiane con-tinueranno infatti, a essere molto prudenti negli acquisti, ricercando di volta in volta le occasioni migliori per massimizzare il benessere a fronte di risorse reddituali sempre più scarse”.

“Dire che va male è essere

ottimisti”“Vivoli, le PMI pagano

il prezzo più elevato “Dire che va male è essere ottimisti” ha commen-tato Massimo Vivoli presidente regionale Confe-sercenti.Anche il settore alimentare ne esce colpito segno che la crisi si fa più profonda e colpisce beni di pri-ma necessità. Il punto è che le prospettive appaiono ancora più buie. “Basti pensare - aggiunge il Presiden-te di Confesercenti - solo a quanto peseranno le addizionali IRPEF e l’IMU sulle nostre aziende o cosa produrrà in termini di consumi il previsto aumento di 2 punti IVA, in autunno e la deregula-tion degli orari, piuttosto che ai nuovi criteri per la programmazione delle medie e grandi strutture di vendita”. Dai dati delle vendite al dettaglio risulta chiaro come nella generale flessione della domanda, le piccole imprese siano quelle che pagano il prez-zo più alto, con picchi negativi per il settore ab-bigliamento e calzature. Non sorride neppure la grande distribuzione nonostante le “regalie” che quotidianamente le vengono fatte. In questo quadro s’inserisca il tema del credito alle imprese

e si avrà così ancora più chiara la situazione drammati- ca in cui operano

i nostri imprenditori. Abbiamo già avuto modo di chiedere che le forze politiche che sostengono il governo Mon-ti - sottolinea Vi-voli - ma anche tanti enti locali si esprimano su questi temi e magari si faccia-no anche carico di proposte ed

iniziative mirate e concrete.

CONSumI/1

Nel quarto trimestre 2011 le vendite al dettaglio in Toscana per-dono oltre 4 punti percentuali (-4,2%) rispetto allo stesso perio-do del 2010. Rischio disoccupazione e inflazione determinano comportamenti di spesa sempre più prudenziali nelle famiglie toscane. La conseguenza è una fine d’anno – generalmente pe-riodo positivamente influenzato dall’andamento delle vendite natalizie – peggiore degli ultimi anni, anche del biennio di re-cessione 2008-2009. Determinante in questo difficile panorama l’aumento dei prezzi al consumo dei beni del commercio al dettaglio, stimato per la Toscana al +2,2%.Il quadro più nero per le imprese commerciali con meno di 6 dipendenti che in Toscana registrano un calo del 6,4%. La situa-

zione si fa un po’ meno pesante con il crescere delle dimensioni della struttura commerciale: nelle imprese con 6-19 dipendenti la flessione si attesta al 5,3%, nella grande distribuzione (20 di-pendenti e oltre) le vendite calano dell’1,5%, il peggior risultato dal 2005 a oggi.Il settore commerciale perde soprattutto per quanto riguarda i fatturati di vendita dei prodotti non alimentari (-5,9%) che van-no peggio della media nazionale (-5,6%), ma la crisi si fa sentire anche nell’alimentare (-3,5%). Anche in questo caso si tocca il dato più negativo dal 2005 ad oggi ed è preoccupante la vistosa frenata del food nel periodo natalizio, dettata sia dall’aumento dei prezzi - che in Toscana sono passati dal +0,7% di fine 2010 al +3,0% - sia dalla mino-re disponibilità delle famiglie che sono obbligate a ridurre qualità, ed anche quantità degli acquisti alimentari. Anche in questo caso si salva la grande distribuzione (-0,2%), mentre le flessioni più pesanti riguardano piccoli negozi (-5,2%) e medie strutture (-2,8%).La situazione estremamente difficile del comparto no food to-scano coinvolge tutte le dimensioni di vendita: piccole e medie strutture perdono rispettivamente il 6,9% ed il 6,5% di fattura-to e non si salvano neanche le strutture più grandi (-3,8%). La performance peggiore riguarda le vendite di abbigliamento e accessori (-7,9%), che si attestano sul dato più negativo dal 2005. Segue il comparto dei prodotti per la casa ed elettrodomestici (-5,6%). In decisa flessione anche le vendite di altri prodotti non alimentari (-5,0%), fra cui rientrano i prodotti farmaceutici, di profumeria, libri, giornali, cartoleria e articoli di seconda mano.Unico dato positivo per ipermercati, supermercati e grandi ma-gazzini toscani che chiudono il 2011 con un leggero incremento di fatturato (+0,3%) rispetto a dodici mesi prima.La situazione appena descritta si ripercuote sulle aspettative a breve termine, con il risultato che gli indicatori di fiducia de-gli operatori della piccola e media distribuzione sono in cadu-ta libera, mentre quelli delle grandi strutture decrescono, ma si mantengono su buoni livelli.

CONSumI/2

Il quadro più nero per le imprese commerciali con meno

di 6 dipendenti. La situazione

estremamente difficile del comparto

no food toscano invece coinvolge

Nonostante il significativo miglioramento dell’immagine dell’Italia all’estero, la si-tuazione economica resta difficile. E si avverte nel Paese e nelle stesse imprese un forte malessere, un sentimento di preoccupazione, uno sbandamento indotto da quattro anni di crisi profonda largamente sottovalutata dal governo Berlusconi e da Tremonti. Oggi prevale l’aspirazione, non si sa bene quanto ancora condi-visa dalle parti sociali, di un nuovo patto sociale. Fermati sull’orlo del baratro il Paese è nel pieno di una recessione che macina posti di lavoro, redditi, consumi. Mancava però il timbro dell’ufficialità e questo è arrivato dall’Istat che annuncia: “La situazione economica è peggiorata, con lo scoppio della crisi internazionale, il rischio Grecia che ha corso anche l’Italia e due trimestri consecutivi con il PIL in

calo, ma c’è spazio per sperare in una lieve ripresa nella seconda parte del 2012”. Nel dettaglio, nel 2011, il Pil è cresciuto appena dello 0,5%, in netta frenata rispetto al +1,8% registrato nel 2010. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno sono calate, su base congiunturale, tutte le componenti della domanda interna: le importazioni si sono ridotte del 2,5% e le esportazioni sono rimaste stazionarie. La domanda na-zionale al netto delle scorte ha sottratto un punto percentuale alla crescita del Pil (-0,4% i consumi delle famiglie, -0,1% la spesa della PA e -0,5% gli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,4 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,7 punti percentuali. Dal lato dell’offerta, si rilevano andamen-

ti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’industria (1,7%) e dei servizi (-0,1%), mentre il valore aggiunto dell’agricoltura è aumentato dello 0,5%.In questo contesto il recupero di credibilità è stato importante e lo si è visto nell’ab-battimento, meglio sarebbe dire dimezzamento, dello “spread” sui titoli del debi-to pubblico, ma ora l’imperativo è la crescita. Non possiamo reggere 5/10 anni di stagnazione cui ci sta condannando la linea dell’austerità e della crescita del peso fiscale. Né ci si può illudere che la crescita riparta per effetto delle sole liberalizza-zioni, per altro in alcuni casi assai discutibili, o sulla spinta di necessarie riforme del mercato del lavoro.Per superare le difficoltà del nostro Paese servono interventi strutturali di tipo

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COME APRILE-MAGGIO 2012 5

Toscana, Consumi in picchiata Vendite al dettaglio - 4,2 % nel quarto trimestre 2011

L’Istat certifica la recessioneMa non basta il recupero di credibilità internazionale dell’Italia.Occorrono programmi espansivi per la crescita e lo sviluppo

Aumento dei prezzi,

negli ultimi dieci anniIl potere d’acquisto

delle famiglie ridotto del 40%Aumenti da capogiro quelli dei prezzi di beni e servizi di largo consumo negli ultimi dieci anni. Gli aumenti medi sono stati del 53,7% ed hanno ridotto il potere d’acquisto delle famiglie di quasi il 40%. Solo nel 2011 registriamo un balzo record nei prezzi di benzina (+18,6 per cento), gasolio (+25,5 per cento) per i prodotti alimentari a partire

dagli ortaggi (+8,6 per cento).Peraltro, l’ondata non è finita, gli aumen-ti dei carburanti di queste ultime settima-ne, quelli delle tariffe di Gas, Energia Elettri-ca e soprattutto la decisione di un ulteriore aumento di 2 punti per il prossimo autunno pro-durrà un ulteriore incremento dei listini al dettaglio. Del resto già nei primi mesi del 2012 l’Istat regi-stra la spinta all’aumento del carrello della spesa, con particolare riferimento ai prodotti di prima necessità, del 4,5 per cento. Incrementi rispetto allo scorso anno si registrano anche per i prezzi del pesce fresco di mare di pescato (+5,7 per cen-to) e del pesce fresco di mare di allevamento (+8,9 per cento), per la carne bovina (+ 2,7 per cento), per la pasta con +2,3 per cento e soprattutto caffè (+14,7 per cento). Il risultato è un contenimento dei consumi alimentari con le tavole degli italia-ni che si sono impoverite in quantità dalla carne bovina (-0,1%) a quella di maiale e ai salumi (-0,8 per cento), dall’ortofrutta (-1 per cento) alla pasta (-0,2%) fino al latte fresco (-2,2%).

zione si fa un po’ meno pesante con il crescere delle dimensioni della struttura commerciale: nelle imprese con 6-19 dipendenti la flessione si attesta al 5,3%, nella grande distribuzione (20 di-pendenti e oltre) le vendite calano dell’1,5%, il peggior risultato dal 2005 a oggi.Il settore commerciale perde soprattutto per quanto riguarda i fatturati di vendita dei prodotti non alimentari (-5,9%) che van-no peggio della media nazionale (-5,6%), ma la crisi si fa sentire anche nell’alimentare (-3,5%). Anche in questo caso si tocca il dato più negativo dal 2005 ad oggi ed è preoccupante la vistosa frenata del food nel periodo natalizio, dettata sia dall’aumento dei prezzi - che in Toscana sono passati dal +0,7% di fine 2010 al +3,0% - sia dalla mino-re disponibilità delle famiglie che sono obbligate a ridurre qualità, ed anche quantità degli acquisti alimentari. Anche in questo caso si salva la grande distribuzione (-0,2%), mentre le flessioni più pesanti riguardano piccoli negozi (-5,2%) e medie strutture (-2,8%).La situazione estremamente difficile del comparto no food to-scano coinvolge tutte le dimensioni di vendita: piccole e medie strutture perdono rispettivamente il 6,9% ed il 6,5% di fattura-to e non si salvano neanche le strutture più grandi (-3,8%). La performance peggiore riguarda le vendite di abbigliamento e accessori (-7,9%), che si attestano sul dato più negativo dal 2005. Segue il comparto dei prodotti per la casa ed elettrodomestici (-5,6%). In decisa flessione anche le vendite di altri prodotti non alimentari (-5,0%), fra cui rientrano i prodotti farmaceutici, di profumeria, libri, giornali, cartoleria e articoli di seconda mano.Unico dato positivo per ipermercati, supermercati e grandi ma-gazzini toscani che chiudono il 2011 con un leggero incremento di fatturato (+0,3%) rispetto a dodici mesi prima.La situazione appena descritta si ripercuote sulle aspettative a breve termine, con il risultato che gli indicatori di fiducia de-gli operatori della piccola e media distribuzione sono in cadu-ta libera, mentre quelli delle grandi strutture decrescono, ma si mantengono su buoni livelli.

CONSumI/3

ti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’industria (1,7%) e dei servizi (-0,1%), mentre il valore aggiunto dell’agricoltura è aumentato dello 0,5%.In questo contesto il recupero di credibilità è stato importante e lo si è visto nell’ab-battimento, meglio sarebbe dire dimezzamento, dello “spread” sui titoli del debi-to pubblico, ma ora l’imperativo è la crescita. Non possiamo reggere 5/10 anni di stagnazione cui ci sta condannando la linea dell’austerità e della crescita del peso fiscale. Né ci si può illudere che la crescita riparta per effetto delle sole liberalizza-zioni, per altro in alcuni casi assai discutibili, o sulla spinta di necessarie riforme del mercato del lavoro.Per superare le difficoltà del nostro Paese servono interventi strutturali di tipo

espansivo, investimenti in infrastrutture, piani di reindustrializzazione, sostegno al credito in particolare per le PMI, crescita del patrimonio umano e della cono-scenza, ripristino della funzionalità della macchina pubblica, garanzia di legalità, trasparenza e moralità, servizi pubblici efficaci.Per fare tutto ciò occorrono risorse provenienti prevalentemente dal miglioramen-to della competitività dei nostri prodotti ed uno stimolo alla domanda interna che rimetta in moto i consumi delle famiglie. E soprattutto da una politica che rilanci il ruolo dell’Italia in Europa e con esso il modello sociale europeo basato su prin-cipi di solidarietà, uguaglianza, politiche attive per l’occupazione con particolare riguardo ai giovani ed alle donne.

Il peso delle tasse supera il 45%“No ad un nuovo aumento dell’IVA e lotta alle evasioni fiscali”

Di fronte alla commissione Bilancio della Camera il presidente della Corte dei Conti ha sostenuto che Il nostro sistema è di-segnato in modo da far gravare un cari-co solo sui contribuenti fedeli. “Un livello che ha pochi confronti nel mondo” ma soprattutto “eccessivo” per i contribuenti onesti.Partendo dalla constatazione dell’emer-genza della crisi finanziaria che negli ul-timi mesi ci ha portato quasi a precipitare nel baratro, il presidente della Corte dei Conti ricorda che «le stime più accredi-

tate ipotizzano un livello dell’evasione fi-scale dell’ordine del 10-12% del prodotto interno lordo». E lancia un monito: «Una volta attenuatesi le condizioni di emer-genza» si apra finalmente lo «spazio a una riduzione della pressione fiscale che aiuti il rilancio dell’economia. È necessa-rio – ha detto - lavorare con tenacia e de-terminazione alla riduzione della spesa». La magistratura contabile ha più volte indicato dove e come tagliare.Ma c’è di più. All’ipotesi di un nuovo au-mento dell’Iva, il presidente dell’alta Cor-te, contrappone il proposito «non ancora accantonato» ed al quale si aggrappano le speranze dei cittadini «di destinare a copertura degli equilibri di bilancio una quota crescente di gettito da recuperare dalla riduzione delle agevolazioni fiscali».Per allinearci all’Europa però, avverte, servono «sgravi sui redditi da lavoro e im-presa per circa 50 miliardi». Il confronto con gli altri Paesi dell’Unione «segnala un’elevata pressione fiscale, una distri-buzione del prelievo che penalizza i fat-tori produttivi rispetto alla tassazione dei consumi e patrimoni». Ma è contro l’evasione la lotta più dura da compiere. Le somme recuperate tra il 2006 e il 2010 sono circa 73 miliardi «con un’incidenza di circa il 35,5% delle mag-giori entrate», sottolinea. Ma serve di più. Occorrerebbero, suggerisce, «il comple-tamento degli strumenti che, utilizzando le moderne tecnologie, possono contri-buire alla naturale emersione delle basi imponibili, come il controllo telematico dei corrispettivi», ma anche «l’introdu-zione dell’onere del pagamento traccia-to, anche al di sotto dell’attuale soglia di 1.000 euro, quale requisito di ammissibili-tà fiscale della spesa sia nell’ambito delle attività d’impresa e professionali, sia ai fini del riconoscimento di oneri deducibi-li e detraibili delle persone fisiche». 

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COME APRILE-MAGGIO 20126

Mercato del Forte, diciamo ancora un convinto no

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Ambrogio VoiceAmbrogio Voice, in qualità di operatore telefonico, garantisce a tutti i soci di Confesercenti le seguenti agevolazioni: Risparmio medio sul servizio di fonia tra il 10% e il 40%

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PratocartaLa missione di Pratocarta è quella di fornire ai propri clienti, aziende, studi commerciali e tecnici, scuole, un assortimento sempre aggiornato di materiali di consumo e accessori per stampanti, copiatrici, personal computer e cancelleria.Prato Carta srl si impegna a garantire a tutti gli associati rego-larmente iscritti a Confesercenti di Prato i seguenti servizi: Consegna gratuita Preventivi gratuiti e senza impegno Prezzi netti personalizzati su toner per stampanti sia origi-

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Assistenza gratuita per i due anni successivi all’acquisto del prodotto

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La compostabilità degli imballaggi è definita da due standard europei EN 13432 e l’EN 14995.Explorer S.a.s si impegna a garantire a tutti gli associati regolarmente iscritti a Confesercenti della provincia di Prato ed in regola con il pagamento della quota annuale associativa uno sconto pari al 20% sui prezzi di listino sull’ac-quisto di tutti i prodotti della linea GREEN presenti sul sitowww.explorersas.it

Ufficio Amministrazione referente Rosanna Finamoretel. 0574 40291

Festa Nazionale 2012 SOGGIORNO IN PUGLIA

Il Villaggio è situato direttamente sul mare, a quattro chilometri dall’incantevole Polignano a Mare, denominata “Perla dell’Ariatico”. Si esten-de tra il mare ed il paesaggio suggestivo e affa-scinante dell’altopiano delle Murge. Oltre allo splendido paesaggio naturale, disseminato di calette, baie, grotte e spiagge, l’entroterra pre-senta antiche tracce di storia: il famoso borgo di

Polignano a Mare, Alberobello con i suoi trulli, Castellana Grotte e la selva di Fasano, Conversano con il suo caratteristico castello, sono solo alcune delle numerose località raggiungibili dal villaggio.

Periodo: dal 17 giugno al 1 luglio 2012 Tariffa (mezzo proprio) € 900,00 Tariffa (in autobus) € 995,00 per persona in camera doppia/tripla/quadrupla. Possi-bilità si soggiornare una sola settimana

Per info e prenotazioni: Confesercenti Prato tel. 0574/402922email [email protected] - Referente Dott. Ascanio Marradi

Convenzione soci Fipac Cinema Terminale PratoGrazie ad un accordo tra Confesercenti e Casa del cinema di Prato, tutti i soci Fipac potranno usufruire di uno sconto nell’ingresso al cinema Terminale di Prato e all’arena estiva del Castello dell’Imperatore. Ecco nel dettaglio tutte le agevolazioni per i soci Fipac:ingresso ridotto (5 euro) tutti i giorni della settimana sia al Cinema Terminale che all’arena estiva del Castello;riduzione del 10% sul costo di iscrizione a tutti i corsi della Scuola di Cinema “Anna Magnani”;possibilità di acquistare carnet nominativi da 6 ingressi al costo di 5 bigliet-ti ridotti (quindi al costo di 25 euro, salvo eventuali aumenti sul prezzo del biglietto che dovessero essere decisi nel periodo di validità della presente convenzione). I carnet saranno validi sia per l’ingresso al Cinema Terminale che all’arena estiva al Castello.

La crisi nella gestione degli impianti di distribu-zione carburante si fa sentire, anzi siamo in una fase dilagante. Esordisce così Moreno Veronese – Presidente della Federazione Autonoma Italiana Benzinai aderente a Confesercenti – con l’amarez-za di dovere constatare una situazione in netto e costante peggioramento. Da un lato le compagnie che non lasciano margini soddisfacenti ai gestori, dall’altra una mancata programmazione per un’a-deguata razionalizzazione della rete distributiva.Non solo; la tendenza inversa ha preso da tempo il sopravvento con la marcata accentuazione dell’ef-fetto liberalizzatorio, e per di più quello che scon-certa ad oggi, è non solo la presa di posizione e il relativo protocollo d’intesa del presidente Rossi

con alcune catene della grande distribuzione, ma anche la corsa a proclamarsi innovatori da parte dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Prato. Parrebbe, a detta di quest’ultimo, che la preannunciata apertura dell’impianto Conad a Maliseti, ammesso che sia il solo, sia la panacea di tutti i mali dei consumatori che risparmieranno sul pieno di benzina.Di sicuro – continua Veronese – una certezza sarà sicuramente quella di vedere chiudere impianti, che già a fatica reggono i costi di gestione.E non ci raccontino del riassorbimento, da parte della Gdo, del personale fuori uscito dal settore, in presenza di chiari indirizzi di diminuire il servizio sugli impianti. E non è una novità visto che alcune

compagnie lo stanno già facendo nel nostro comune a seguito del rilascio dei gestori che se ne vanno a causa delle condizioni eco-nomiche insostenibili; senza contare il fatto che non tutti vogliono o possono adeguarsi al fai da te.Se così sarà – conclude Veronese - avremo una città che dirotterà, come sta avvenendo nel com-mercio, i consumi verso grandi colossi lasciando “a piedi” le piccole e medie imprese e i servizi im-mancabilmente ne risentiranno.

La liberalizzazione sfrenata chiude gli impianti

Ancora il mercato del Forte dei Marmi, e solo a distanza di due mesi è veramente eccessi-vo.Lirio Diddi – Presi-dente dell’Anva Con-fesercenti – esprime scontento per la scelta dell’Amministrazione

Comunale di continuare a far arrivare da fuori iniziative che possono essere confezionate con le risorse presenti nel distretto. Una precisazione in merito, continua Diddi; non siamo certo contrari a manifestazioni che animano la città, certo è che occorrerebbe confrontarsi per scegliere quelle che non danneggiano il comparto locale.Animiamo il nostro territorio sedendoci intorno ad un tavolo, e scegliendo insieme le iniziative più congeniali sia per i cittadini che per il commercio in generale. Purtroppo, quando non si discute na-scono problematiche alle quali poi occorre dare risposta.I nostri associati telefonano e chiamano in conti-nuazione per manifestare contrarietà, non certo

indirizzate ai colleghi del Forte dei Marmi, ma cer-tamente verso le scelte di una Amministrazione che va avanti per la sua strada senza optare per una condivisione generale d’impostazione.Un’opinione è di certo prevalente tra i commer-cianti su area pubblica che esercitano l’attività sul territorio; a parte il nome che evoca il luogo di villeggiatura dei vip qualitativamente e estetica-mente è un mercato paragonabile ad altri. Me se il nome fa la moda allora è un altro discorso; pro-babilmente se continuiamo così fra poco, ci hanno fatto notare alcuni operatori pratesi, il comune di Prato forgerà lo slogan “Made dal Forte”. È una provocazione? probabilmente sì; sta di fat-to che l’assalto di gruppi di commercianti esterni delegittima chi suda le famigerate sette camicie sul territorio. Non possiamo, quindi, essere terra di conquista perché è anche un affronto alle pro-fessionalità del nostro commercio ben radicato da anni e che offre un servizio continuo ai cittadini con il suo distendersi in tutte le frazioni circoscri-zionali pratesi con il mercato rionali, senza contare il grande mercato del Lunedì tante volte disprez-zato ma sempre molto affollato. Insomma – conclude Diddi – largo ai pratesi.

I PROSSImI mERCATI IN PROGRAmmA

DOMENICA 22 APRILE Festa di PrimaveraCALENZANO - Loc. Nome di Gesùdalle ore 8.00 alle ore 19.00

DOMENICA 29 APRILE PRATO VIA RIMINI dalle ore 8.00 alle ore 19.00

DOMENICA 6 MAGGIO PRATO Piazza MercatoNuovo Mercato Straordinario dalle ore 8.00 alle ore 19.00

DOMENICA 20E DOMENICA 27 MAGGIO Festa Regionale Ambulanti 2012PRATO v.le Piavepiazza S. Marcopiazza S. Francesco dalle ore 8.00 alle ore 19.00

TERMINALE cinemavia Carbonaia, 31 Prato tel. 0574 [email protected]

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COME APRILE-MAGGIO 2012 7regionaleregionale

EurosportellocentreINFO

Altre informazioni aggiornate sono disponibili sul sito www.infoeuropa.it dove è possibile anche pubblicizzare proprie iniziative o eventi.

tel. 39 055 315254fax 39 055 [email protected]

Consulenze gratuite su finanziamenti

Risposte a quesiti su temi comunitari o su normative estere

Ricerca di partner commerciali all’estero

Contatto con funzionari della Commissione Europea

Valutazione progetti Comunitari

ACCORDO SACE-INTESA SAN PAOLOAL VIA I FINANZIAMENTI DEL FONDO ROTATIVO DI KYOTODal 1° marzo è possibile accedere a prestiti a tasso agevolato per realizza-re progetti sostenibili. Il Fondo Rotativo di Kyoto è uno stru-mento finanziario per i privati, le pub-bliche amministrazioni e le aziende che decidono di realizzare progetti nel settore delle rinnovabili, dell’efficien-za energetica e della riduzione delle emissioni di gas serra. Il Fondo Rotativo, uno strumento pre-visto dal Protocollo di Kyoto, è entra-to ufficialmente in vigore il 1° marzo 2012. Ai finanziamenti potranno ac-cedere vari progetti: installazione di impianti di microcogenerazione, pic-cole centrali rinnovabili, interventi per l’aumento dell’efficienza energetica nei settori civile e terziario, progetti di ricerca per lo sviluppo di nuove tecno-logie. La cifra complessiva messa a disposi-zione è di 600 milioni di euro e il tasso di interesse dei finanziamenti concessi sarà dello 0,5%. Il Fondo viene definito ”rotativo” in quanto si alimenterà progressivamen-te attraverso le rate di rimborso dei prestiti concessi di volta in volta. Il sito della Cassa Depositi e Prestiti fornisce tutte le informazioni relative alla gestione del Fondo: http://www.cassaddpp.it/cdp/Areagenerale/Fon-doKyoto/index.htm

500 MILIONI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMIUn’intesa per sostenere l’internaziona-lizzazione delle Pmi italiane, facilitan-done l’accesso al credito. A disposizione un plafond di 500 milioni di euro cui le aziende con fatturato non superiore a 250 milioni potranno accedere per finan-ziare i loro piani di sviluppo oltreconfine. Le parti firmatarie sono il Gruppo Intesa Sanpaolo che, attraverso Mediocredito Italiano erogherà i finanziamenti, e SACE, che concederà, invece, le garanzie. I fi-nanziamenti saranno erogati da Medio-credito Italiano per importi tra i 250 mila e i 5 milioni di euro, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE fino al 70%, e avranno una durata compresa tra i 3 e i 5 anni. L’impresa inol-tre potrà ottenere un’assistenza persona-lizzata sul progetto di sviluppo all’estero, su scenari economici, mercati, rischi e op-portunità di crescita connessi ai suoi pro-getti. I progetti di internazionalizzazione saranno valutati dagli specialisti di Me-diocredito Italiano sia dal punto di vista del merito creditizio, che sotto il profilo delle prospettive e dei piani di sviluppo dell’impresa. Chi fosse interessato ad ottenere ul-teriori informazioni può consultare il sito:http://www.sace.it/GruppoSA-CE/content/it/corporate/sace_news/pressroom/2012/20120319-CS-SACE-Intesa-Sanpaolo.html

PROROGATO IL BANDO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMICon Decreto dirigenziale n. 947 del 15/03/2012, non ancora pubblicato sul Bollettino ufficiale, è stata disposta la proroga per la presentazione delle domande di ammissione a valere sul bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, approvato con D.d. n. 5826/2011. La versione originale del bando preve-deva che il termine ultimo per la presen-tazione delle domande fosse fissato al 23 marzo 2012; con il provvedimento in oggetto tale termine è ora prorogato al 23 aprile 2012. Sono beneficiarie le PMI industriali e ar-tigiane, anche associate in forma di con-sorzio, RTI o contratto di rete. I progetti di internazionalizzazione potranno usufrui-re di un contributo fino a 150.000 euro. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito: https://sviluppo.to-scana.it/internazionalizzazione

LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL QUADRO STRATEGICO 2014-2020Maggiore integrazione tra i fondi eu-ropei per garantire il raggiungimento degli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva posti dalla stra-tegia Europa 2020. È questo il princi-pale obiettivo del Common strategic framework-CSF presentato il 14 marzo 2012 dalla Commissione per aiutare gli Stati membri nella definizione delle prio-rità di investimento per il prossimo perio-do di pianificazione finanziaria, dal 2014 al 2020. Il Quadro rappresenta la base cui Stati e regioni dovranno ispirarsi nella redazione dei loro contratti di partner-ship con la Commissione e nell’utilizzo dei Fondi di coesione e strutturali, ma anche del Fondo europeo per l’agricol-tura e lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo per gli affari marittimi e la pe-sca (FEAMP). Le istituzioni europee dovranno ora pre-sentare le loro opinioni sul quadro pro-posto dalla Commissione, che sarà adot-tato in forma definitiva entro tre mesi dalla data di adozione del pacchetto le-gislativo sui fondi della politica di coe-sione per il prossimo quadro finanziario pluriennale da parte del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio.Ulteriori informazioni sul sito della Com-missione Europea alla pagina: http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.cfm

Dopo un ampio e lungo confronto con le parti sociali, sulla rifor-ma del mercato del lavoro, nessun accordo ma un Disegno di Legge ed un “ver-bale” che certifica le posizioni di accordo e disaccordo. Tra queste, anche alcune riserve e perplessità di Rete Imprese Italia, sui costi a carico delle PMI e il dissenso, variamente ar-ticolato delle organizzazioni sindacali sulle modifiche all’art 18 sui licenziamenti individuali. Ora ci prova il Parlamento. Un passaggio non semplice che rischia di met-tere in crisi il governo e compromettere il processo di risanamento in atto. Ma veniamo alla sintesi del provvedimento.ARTICOLO 18Il governo propone di lasciare il reintegro per i soli licenziamenti discri-minatori. Sui quelli disciplinari, la proposta del ministro Fornero alle parti sociali è che sia previsto il rinvio al giudice che deciderà il reintegro “nei casi gravi” o l’indennità con massimo 27 mensilità. Per i licenziamenti eco-nomici è previsto il solo l’indennizzo, che va da un minimo di 15 mensilità a un massimo di 27, facendo riferimento all’ultima retribuzione.L’ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGOSostituirà l’odierno sussidio di disoccupazione. Sarà versata per 12 mesi (a regime 18 per gli over 55) e con importi lordi massimi - per il primo semestre, poi destinati a ridursi del 15% ogni sei mesi - di 1.119 euro al mese. Il suo arrivo graduale (si comincia dall’anno prossimo) abolirà la mobilità. VINCOLI SUI CONTRATTI A TERMINEIl contratto di lavoro a tempo indeterminato “diventa quello che domina sugli altri per ragioni di produttività e di legame tra lavoratori e imprese”.

Vincoli “stringenti ed efficaci” saranno po-sti sui contratti intermittenti e su quelli a progetto. Sarà prevista una maggiorazione dell’1,4% sui contratti a termine, ma in caso di assunzione definitiva parte di questo costo sarà restituito all’azienda. Inoltre dopo 36 mesi di contratti a tempo determinato scatterà l’assunzione a tempo indeterminato. Per i contratti stagionali non si applicherà questa maggiorazione.SPAZIO AI CONTRATTI DI APPRENDISTATOIl governo punta poi a rafforzare il contratto di apprendistato come contratto principale di ingresso nel mercato del lavoro. Fornero ag-giunge che bisogna investire nella formazione e non usare l’appren-distato come flessibilità. Sarà “un apprendistato serio che forma il lavoratore, non un paraapprendistato interpretato solo come una modalità per avere un’entrata flessibile”. CONTRASTO ALLE FINTE PARTITE IVAVia libera alla lotta contro i contratti dipendenti ‘mascherati’ da partite Iva con particolare riferimento a quelle con un unico committente. Le associazioni “in partecipazione” saranno ammesse solo per i familiari di primo grado AMMORTIZZATORI A REGIME DAL 2017Per quel che riguarda i nuovi ammortizzatori sociali, il ministro Fornero dice alle parti sociali che partiranno dal 2017, dunque, sarà ancora in transizione nel 2016. BASTA STAGE GRATUITI DOPO I DOTTORATINon sarà più permesso alle aziende fare stage gratuiti per i gio-vani al

termine di un ciclo formativo, “ad esempio dopo il dottorato”. È ancora da chiarire che forma avrà il lavoro in questi ca-si, ma sicura-mente sarà prevista una retribuzione.STOP ALLE DIMISSIONI IN BIANCOUna misura prevista nel capitolo sulla maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro, ma ovviamente varrà anche per gli uomini do-vrebbe bloccare questo fenomeno “nel solco delle norme già esistenti”.

Riforma del mercato del lavoro ora ci prova il Parlamento

Per saperne di più www.eurosportello.euL’attuale fase economica richiede a Imprese, Enti, Organizzazioni pubbliche e private una profonda rivisitazione di strategie e attività per adeguarle a scenari impegnativi e alla scarsità di risorse disponibili. Processi, prodotti e servizi devono essere sempre più efficienti, integrabili e sostenibili per rispondere meglio alle sfide del mercato e per creare un ambiente favo-revole allo sviluppo economico e sociale. In questo quadro particolarmente difficile e com-plesso la conoscenza - intesa in senso ampio, elaborata in reti relazionali estese e suppor-tate da strumenti adeguati - sembra essere la strada principale da seguire per migliorare le “capacità” di Imprese, Organizzazioni ed Enti territoriali o di servizio, al di là della distinzione pubblico/privato. Eurosportello da oltre venti anni supporta i processi finalizzati alla crescita d’impresa e allo sviluppo locale, favorendo l’accesso alle opportunità e ai partenariati europei. Abbiamo riorganizzato, aggiornato e implementato l’offerta per renderla ancora più rispondente e vicina alle esigenze di: Imprese per sostenerle nell’accesso alle oppor-tunità e ai partenariati europei, nell’utilizzo delle nuove tecnologie e nella tutela e valoriz-zazione della loro proprietà intellettuale; Enti pubblici e organizzazioni private per affiancarle nella progettualità europea, nella creazione di sistemi per il potenziamento delle capacità proprie o di quelle territoriali; Tutti i soggetti interessati ad essere formati e seguiti sulle tematiche europee nonché su quelle legate all’innovazione e allo sviluppo.Per maggior dettaglio può visitare il nostro sito www.eurosportello.eu e contattare i responsabili di settore che sono a disposizione per valutare esigenze specifiche e supportare le imprese con informazioni, analisi e aggior-namenti mirati.

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Mensile di informazione al servizio del commercio e del turismo

Reg. Trib. FI: nr. 5091 del 30/7/2001 Anno 12 - n. 7 aprile-maggio 2012

Editore: Edimedia Srl Direttore Responsabile: Massimo Biagioni Redazione e Pubblicità: Edimedia Srl via Volturno, 10/12a 50019 Sesto F.no - FI tel. 055340811 - fax 055340814 [email protected]

Stampa: Industria Grafica Valdarnese tel. 0559122550

Chiuso in redazione il 2 aprile

Distribuzione in abbonamento postale a tutte le imprese commerciali, turistiche e di servizi della Toscana

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TIZI

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Prezzi

Vola il carrello della SpesaA gennaio il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, cioè i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,2% su base annua, un rialzo ben superiore al tasso d’inflazione (3,2%). Secondo i dati Istat, che confermano le stime provvisorie, su base mensile la crescita è dello 0,8%, ai massimi da un anno.Carburanti + 17%A spingere la corsa dei prezzi è l’aumento della benzina cresciuta del 17,4% (dal +15,8% di dicembre) su base annua e del 4,9% su base mensile. Il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto sale del 25,2% in termini tendenziali (dal 24,3% di dicembre), il rialzo più alto dal luglio del 2008, e del 4,7% sul piano congiunturale.Maggiori i costi della Grande DistribuzioneSecondo alcuni commentatori la corsa all’aumento dei prezzi è aggravata anche dai costi di gestione delle imprese, con particolare riguardo alla Grande Distribuzione, che sta sostenendo una vera e propria guerra commerciale per ritagliarsi maggiori quote commerciali grazie alle aperture domenicali. Infatti, al netto degli aumenti dei generi alimentari freschi ed energetici l’inflazione acquisita per il 2012 è all’1,6%.

Occupazione

Torna a volare la Cassa IntegrazioneTorna a correre la cassa integrazione: a febbraio - secondo i dati diffusi dall’Inps - le aziende italiane hanno chiesto l’autorizzazione per 82 milioni di ore di cig con un aumento del 49,1% rispetto ai 55 milioni di gennaio (dato più basso dall’agosto 2009) e del 16,8% rispetto a febbraio 2011. Vola la cassa in deroga (+134% su gennaio). Complessivamente nei primi due mesi dell’anno sono state autorizzate alle aziende 136,9 milioni di ore di cassa integrazione a fronte dei 130,2 milioni del 2011 (+5,1%). “Il dato di febbraio 2012 - si legge in una nota dell’Istituto di previdenza - fa registrare un’inversione di tendenza rispetto all’ultimo quadrimestre, in cui il numero di ore autorizzate è costantemente diminuito, sia in termini assoluti, sia in confronto agli stessi mesi dell’anno precedente”.

Debito pubblico

32.000 euro a testaIl debito pubblico del nostro Paese ha raggiunto quota 1.935 miliardi di euro vale a dire 32.500 euro per ciascuno di noi neonati compresi. A far crescere il debito pubblico negli ultimi mesi ha contribuito decisamente il cosiddetto “spread” che ha imposto tassi d’interesse molto alti per l’emissione di titoli pubblici mentre la manovra di fine d’anno comincerà a registrare gli effetti di contenimento della spesa solo nei prossimi mesi.

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