SANITÀ REGIONE LAZIO il Volantino Le ferie estive rilevano · il Volantino. ANNO 2 n. 24 - 20...

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SANITÀ REGIONE LAZIO Le ferie estive rilevano la carenza di personale __________________________________________ EDITORIALE __________________________________________ Da anni, ormai, la sanità laziale è colpita da un problema che potremmo de- finire prendendoci una licenza “stagionale”. Il riferimento è diretto, e come potrebbe essere altrimenti, alla carenza di personale che nei periodi estivi, a causa delle ferie, diventa ancor più evidente e palpabile di quanto già non sia in condizioni normali. Questo succede anche e soprattutto nelle strutture pro- vinciali della nostra Regione, dove l’emergenza personale porta anche, in de- terminate situazioni, alla diminuzione dei servizi che vengono erogati sin- golarmente nei diversi reparti ospedalieri. In altre parole a causa del sottor- ganico, si genera un effetto domino in virtù delle richieste di ferie, effetto che si collega direttamente con la diminuzione dell'attività. Troviamo esempi lampanti di questa situazione, al momento attuale, in tutti i presidi ospe- dalieri del Lazio, anche per quanto riguarda il personale medico. I mesi cal- di, infatti portano alla luce una carenza evidente, carenza non più ovviabile attraverso il ricorso ad esternalizzazioni e lavoro precario. Noi lo diciamo da anni: c’è bisogno di assunzioni a tempo indeterminato per risolvere in ma- niera seria e duratura i problemi della nostra sanità. Senza queste misure, ogni anno il problema si acuirà nei mesi estivi lasciando un buco enorme in diversi reparti dei più importanti presidi ospedalieri della nostra Regione. Ecco perché la UIL FPL Roma e Lazio, insieme alla FP CGIL Roma e La- zio, ha avvertito attraverso una apposita nota che “senza assunzioni sarà emergenza. Con l’arrivo dell'estate, si rischia la chiusura di interi reparti nelle diverse strutture sanitarie regionali. Tanti in pensioni e pochi assunti, con una diminuzione del personale netta attestata intorno alle 2500 unità in tutto il territorio regionale. Con questi numeri si rischia il default dei servizi alla salute nella Regione Lazio.” Da una parte ci sono i diritti dei lavoratori, a cui spettano le ferie estive e dall’altra il sacrosanto diritto alla salute e ad una sanità pubblica degna di questo nome da parte dei cittadini. Risulta chiaro, dunque, che chiudere i reparti per sottorganico rischia di creare cri- ticità molto gravi al sistema e all’utenza. Proprio per questo riteniamo di cruciale importanza la prosecuzione della stabilizzazione dei precari da parte della Regione Lazio, e allo stesso tempo un investimento su nuovo personale che possa davvero rilanciare il SSR, non esponendolo ad inutili rischi. Dal San Camillo di Roma fino ad arrivare al Santa Maria Goretti di Latina la si- tuazione è la medesima in decine di presidi e nosocomi. È arrivato il mo- mento di invertire la rotta nel rispetto di lavoratori e cittadini della nostra Re- gione. il Volantino ANNO 2 n. 24 - 20 luglio 2018 Direttore GIANLUCA COLASANTI SOMMARIO SANITÀ REGIONE LAZIO. Le ferie estive rilevano la carenza di personale Città Metropolitana. Le Organizzazioni Sindacali scrivono alla Sindaca Raggi Educatori professionali. Urge apertura del confronto con il Governo HANNO COLLABORATO Sandro Bernardini Ivano Massari Massimo Mattei Redazione e Direzione Via dei Valeri, 1 - 00185 ROMA tel. 06.83517065 - 06.83517076 [email protected] UIL FPL ROMA E LAZIO WEBSITE www.uilfplromalazio.it FACEBOOK UIL FPL roma e lazio TWITTER @uilfplromalazio SCARICA L’APP Disponibile su AppStore e GooglePlay

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SANITÀ REGIONE LAZIO

Le ferie estive rilevano la carenza di personale

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EDITORIALE __________________________________________

Da anni, ormai, la sanità laziale è colpita da un problema che potremmo de-finire prendendoci una licenza “stagionale”. Il riferimento è diretto, e come potrebbe essere altrimenti, alla carenza di personale che nei periodi estivi, a causa delle ferie, diventa ancor più evidente e palpabile di quanto già non sia in condizioni normali. Questo succede anche e soprattutto nelle strutture pro-vinciali della nostra Regione, dove l’emergenza personale porta anche, in de-terminate situazioni, alla diminuzione dei servizi che vengono erogati sin-golarmente nei diversi reparti ospedalieri. In altre parole a causa del sottor-ganico, si genera un effetto domino in virtù delle richieste di ferie, effetto che si collega direttamente con la diminuzione dell'attività. Troviamo esempi lampanti di questa situazione, al momento attuale, in tutti i presidi ospe-dalieri del Lazio, anche per quanto riguarda il personale medico. I mesi cal-di, infatti portano alla luce una carenza evidente, carenza non più ovviabile attraverso il ricorso ad esternalizzazioni e lavoro precario. Noi lo diciamo da anni: c’è bisogno di assunzioni a tempo indeterminato per risolvere in ma-niera seria e duratura i problemi della nostra sanità. Senza queste misure, ogni anno il problema si acuirà nei mesi estivi lasciando un buco enorme in diversi reparti dei più importanti presidi ospedalieri della nostra Regione. Ecco perché la UIL FPL Roma e Lazio, insieme alla FP CGIL Roma e La-zio, ha avvertito attraverso una apposita nota che “senza assunzioni sarà emergenza. Con l’arrivo dell'estate, si rischia la chiusura di interi reparti nelle diverse strutture sanitarie regionali. Tanti in pensioni e pochi assunti, con una diminuzione del personale netta attestata intorno alle 2500 unità in tutto il territorio regionale. Con questi numeri si rischia il default dei servizi alla salute nella Regione Lazio.” Da una parte ci sono i diritti dei lavoratori, a cui spettano le ferie estive e dall’altra il sacrosanto diritto alla salute e ad una sanità pubblica degna di questo nome da parte dei cittadini. Risulta chiaro, dunque, che chiudere i reparti per sottorganico rischia di creare cri-ticità molto gravi al sistema e all’utenza. Proprio per questo riteniamo di cruciale importanza la prosecuzione della stabilizzazione dei precari da parte della Regione Lazio, e allo stesso tempo un investimento su nuovo personale che possa davvero rilanciare il SSR, non esponendolo ad inutili rischi. Dal San Camillo di Roma fino ad arrivare al Santa Maria Goretti di Latina la si-tuazione è la medesima in decine di presidi e nosocomi. È arrivato il mo-mento di invertire la rotta nel rispetto di lavoratori e cittadini della nostra Re-gione.

il Volantino ANNO 2 n. 24 - 20 luglio 2018

Direttore GIANLUCA COLASANTI

SOMMARIO

SANITÀ REGIONE LAZIO. Le ferie estive rilevano la carenza di personale

Città Metropolitana. Le Organizzazioni Sindacali scrivono alla Sindaca Raggi

Educatori professionali. Urge apertura del confronto con il Governo

HANNO COLLABORATO

Sandro Bernardini Ivano Massari

Massimo Mattei

Redazione e Direzione

Via dei Valeri, 1 - 00185 ROMA tel. 06.83517065 - 06.83517076

[email protected]

UIL FPL ROMA E LAZIO

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Anno II n. 24 - 20 LUGLIO 2018 il Volantino 2 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

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Città Metropolitana Le Organizzazioni Sindacali scrivono alla Sindaca Raggi

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da REDAZIONE

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Negli ultimi anni abbiamo affrontato più volte la situazione vissuta dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e dai suoi dipendenti. La carenza d’organico evidente dell’Ente è stata da noi più volte sottolineata insieme alle cause della stessa ed ecco perché, in virtù delle dichiarazioni della Sin-daca di Roma Capitale a tal proposito, i Sindacati, con la UIL FPL in testa, hanno voluto inviare una apposita lettera alla stessa Sindaca, strumento chiaramente volto a mettere in chiaro alcuni aspetti di questa vicenda da noi ritenuti cruciali. “A differenza di quanto riportato nell’articolo la riduzione dell’organico della Città Metropolitana - si legge nella lettera - non si è determinata dalle procedure di mobi-lità su base volontaria avviate dai singoli dipendenti ma bensì dagli effetti della dalla Legge di Bilancio 2015 che, nel rispetto dei vincoli legati alla spending review, ha san-cito per le Città Metropolitane un taglio del personale pari al 30% risolto, all’interno del nostro Ente, grazie al lavoro congiunto dei Dirigenti di CGIL, CISL e UIL nel trovare soluzioni idonee affinché l’Ente Non venisse dichiarato “in dissesto” e di modo che non si attivasse il portale della mo-bilità, scongiurando il possibile licenziamento del persona-le iscritto in quelle liste, se inattivo dopo due anni, in con-formità con quanto previsto dalla normativa vigente. Già nel 2017 anche il Consiglio dell’Ente si era fatto carico di affrontare il problema. Si trattava, già allora, di investire gli uffici della necessaria decisione politica di poter inter-venire presso il Dipartimento della Funzione Pubblica e at-tivare le procedure necessarie agli scorrimento delle gra-duatorie esistenti. Da parte nostra non è mai mancato l’in-vito ai rappresentanti dell’Ente preposti a ragionare insie-me su una riorganizzazione che rispecchiasse i dettami del-la Legge 56/2014, razionalizzasse il personale esistente al-l’interno dei Servizi tramite una ricognizione dei profili professionali esistenti e procedesse alle nuove assunzioni con a corredo la consapevolezza del percorso intrapreso. I mesi di inerzia trascorsi hanno aggiunto ulteriori elementi di preoccupazione: alcuni colleghi hanno sfruttato la possi-bilità data dagli incentivi relativi all’APE sociale, che ha ri-conosciuto loro anche lo svolgimento di mansioni usuranti. A breve, quindi, il Dipartimento della Viabilità, che è una delle funzioni fondamentali della Città Metropolitana di Roma Capitale, potrebbe subire una nuova contrazione in fatto di dotazione organica lasciando i colleghi ad affron-tare condizioni operative già al tracollo.” È chiaro, dunque, che come UIL FPL ci aspettiamo una convocazione affin-ché finalmente si affronti il problema della carenza d’or-ganico e della riorganizzazione dell’Ente.

Educatori professionali Urge apertura del confronto

con il Governo

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da REDAZIONE __________________________________________

La UIL FPL ha da sempre a cuore le condizioni di tutti co-loro che sono inquadrati professionalmente come educatori professionali. Negli ultimi vent’anni, nel nostro paese la condizione di questi lavoratori ha subito le conseguenze negative di una situazione sempre più preoccupante, so-prattutto a livello occupazionale e, di conseguenza, rispetto alle ripercussioni che questo avrebbe sui servizi offerti da tali operatori. Proprio per questo, UIL FPL, FP CGIL e CISL FP a livello nazionale hanno deciso di inviare una nota congiunta al Presidente del Consiglio Conte, ai Mini-stri del Lavoro, della Salute e dell’Istruzione, oltre che ai Presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni e Province Autonome, al fine di enucleare le diverse problematiche del settore e di richiedere una urgente apertura del confron-to. Nella nota si sottolinea che le problematiche di questo ambito partono dallo sdoppiamento della figura a partire dal percorso formativo, che prevede due diversi titoli di laurea per figure fondamentalmente sovrapponibili e quali-fiche molto simili. Questo impianto è stato inoltre confer-mato dalla Legge Lorenzin durante l’anno in corso. In tal senso, poi, il quadro è stato completato dai molti corsi di formazione professionale attivati in questo ambito. Nella nota unitaria, comunque, sono ampiamente elencate tutte le criticità più gravi del settore, partendo proprio dalla neces-sità un’interpretazione omogenea e chiara sull’impiego del-le figure dell’Educatore professionale socio sanitario e l’E-ducatore professionale socio pedagogico, passando per la necessità di armonizzare i regolamenti e i bandi negli enti locali rispetto alle nuove norme nazionali onde evitare la perdita di posti di lavoro fino ad arrivare a tutte le incoe-renze normative sia per il settore educativo che sanitario ri-spetto ad esempio ai requisiti per il personale impiegato. In altre parole, si chiede un confronto per cercare di trovare soluzioni applicabili a tutti i CCNL del settore e soprattutto per individuare interpretazioni finalmente uniformi rispetto alla professione, valide su tutto il territorio nazionale. È chiaro che nella nota traspare la nostra posizione negativa rispetto alla suddivisione della figura, una scelta politica che ha causato un aumento dei problemi e decine di incer-tezze in ottica futura. “Per rispondere alle effettive esigen-ze della numerosa platea professionale - recita la nota uni-taria - chiediamo di aprire una seria e approfondita discus-sione che miri a riunificare le professioni educative, arri-vando a definire una professione polivalente in questi am-biti, formata in modo integrato e con la collaborazione di tutte le facoltà universitarie interessate.” Ecco il perché è stato richiesto l’avvio di tavoli nazionali e regionali.

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Anno II n. 24 - 20 LUGLIO 2018 il Volantino 3 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

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DA CORRIERE DELLA SERA DEL 16 LUGLIO 2018

DA IL TEMPO DEL 19 LUGLIO 2018

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Anno II n. 24 - 20 LUGLIO 2018 il Volantino 4 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

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