Salve n.73 Maggio 2014
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Transcript of Salve n.73 Maggio 2014
FONDAZIONEPIAGGIOIl Presidente Riccardo Costagliola ci guida alla scoperta dell’affascinante universo della Vespa. E non solo.
ROBERTOFROSINIIntervista al Direttore della Federazione Toscana BCC: “Per uscire dalla crisi serve più Europa”.
GIANFRANCOD’ANGELOUna piacevole chiacchieratacon l’amato attore che ha fattogrande il varietà degli anni ’80.
PERIODICO DELCREDITO VALDINIEVOLE
73 MAGGIO 2014
Diletta SeveriResponsabile
Comunicazione.
Claudia BartoliResponsabile Ufficio Soci.
Andrea BiaginiOperatore di sportello
presso la filiale di Pieve a Nievole.
Andrea RindiVice Direttore
Generale.
AltopascioPiazza Tripoli, 14Tel.: [email protected]
BientinaPiazza Vittorio Emanuele II, 4Tel.: [email protected]
CintoleseVia F. Uggia, 333Tel.: [email protected]
FucecchioPiazza dei Seccatoi, 12-13Tel.: [email protected]
LarcianoCorso Gramsci, 6Tel.: [email protected]
MasottiStrada Statale Lucchese, 8 Tel.: [email protected]
MontecalvoliVia Provinciale Francesca Nord, 459 Tel.: [email protected]
Montecatini Terme – Casina RossaVia Bruceto, 32Tel.: [email protected]
Montecatini Terme – CentroVia Don Minzoni, 14Tel.: [email protected]
Montecatini Terme – SedeVia Ugo Foscolo, 16/1Tel.: [email protected]
NavacchioVia Tosco Romagnola, 1942Tel.: [email protected]
Pieve a Nievole Via Empolese, 58/aTel.: [email protected]
PisaVia di Pratale ang. via AveraniTel.: [email protected]
PontederaVia Pacinotti, 11Tel.: [email protected]
TraversagnaLargo La Pira, 2Tel.: [email protected]
SALVE. 73 | MAGGIO 2014
PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE
Via Ugo Foscolo, 16/2 - Montecatini Terme
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Registrazione Tribunale di Pistoia n. 479 del 07.05.96
DIRETTORE RESPONSABILE:
Marco Maria Gulli
REDAZIONE : Diletta Severi
CON LA COLLABORAZIONE DI:
Claudia Bartoli
Andrea Biagini
Andrea Rindi
FOTOGRAFIE
Foto Silvestri
Archivio Credito Valdinievole
Emanuel CarforaL’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze
per le immagini delle quali non sia stato possibile reperire la fonte
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Stefano Romani
STAMPA: Tipolito Vannini S.n.c. Buggiano
SALVE è anche disponibile sul sito
www.creditovaldinievole.it
in copertina: Vespa 150 S “Dalì”
Sommario
3 L’editoriale del Presidente.
4 Primo piano | “La crisi si sente, ma c’è
stata una buona tenuta”. Intervista al
Direttore Generale Leonardo Quiriconi.
6 In copertina | Museo Piaggio: un viaggio alla
scoperta di un marchio che ha fatto la storia
del “Made in Italy”.
12 Notizie in breve
14 Personaggi | Gianfranco D’Angelo,
“La televisione mi ha dato la popolarità,
ma è il teatro il mio vero amore”.
20 (Ri)scoprire il territorio | Larciano: un salto
nel Medioevo.
24 Area banca | “Per uscire dalla crisi,
serve più Europa”. Intervista a Roberto Frosini.
26 Area banca | Unione Bancaria: obiettivi e
funzioni.
28 Sì, viaggiare | “Signori, in carrozza!”
Il racconto della gita sul “Treno dei Sapori”.
29 Club dei Soci | La rete che crea valore.
34 Chi siamo | Scoprire la Banca:
la filiale di Bientina.
36 Fondazione | Alla scoperta del Liberty.
Laboratori, visite guidate ed un concorso:
i ragazzi conoscono Galileo Chini
e la città che ospita le sue opere.
41 Lo sport | Una vita da serie A.
Intervista ad Alessandro Sturba.
44 L’impegno | “CasAmica”: il nuovo progetto
dell’associazione “Tuttinsieme”.
47 Luci sul territorio |
Iniziative, eventi, progetti sostenuti
dal Credito Valdinievole.
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PRIMO PIANO
SALVE | MAGGIO 2014
Il nostro primo mandato sta giungendo al suo
naturale compimento. In queste occasioni, im-
mancabilmente, arriva quella strana percezione
del tempo che accompagna i ricordi. Sento viva in
me l’emozione che ho provato il giorno delle nomi-
ne, così come dall’altro lato, mi sembra trascorsa
un’eternità da allora, per quanto è stato un periodo
denso di novità, attività e cambiamenti.
Abbiamo raccolto un testimone non facile dai no-
stri predecessori, con la fusione fra le due banche
appena fatta e una strada davanti che sembrava
un’interminabile salita. La difficile congiuntura in
cui ci troviamo ha, poi, reso ancora più impervio il
nostro cammino.
Ciascuno di noi ha cercato di mettere la propria
professionalità a servizio della Banca, ma anche
tanto cuore, entusiasmo e l’umiltà di chi vuole fare
ogni giorno un po’ meglio del giorno prima, con la
consapevolezza di costruire qualcosa di importante
per l’intero territorio.
Certo la fatica è stata tanta da parte degli organi rap-
presentativi, di direzione e controllo e dei dipendenti
tutti. Ma so anche che un grosso aiuto ce lo avete
dato Voi, Soci e Clienti, che insieme a noi siete stati
artefici del cambiamento e, quando necessario, avete
avuto la pazienza di sopportare qualche momentaneo
disservizio dovuto proprio a tutte queste evoluzioni,
sfociate oggi in un grande successo: una Banca unita
e forte su un territorio sempre più grande.
Permettetemi, quindi, di rivolgere a tutti Voi un
profondo e sentito ringraziamento per la fiducia
che in questi tre anni avete riposto in me, in tutto
il Consiglio di Amministrazione e nel Collegio dei
Sindaci.
L’editorialedel Presidente
Alessandro Belloni
Nella foto: il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale
4SALVE | MAGGIO 2014
PRIMO PIANO
CreditoValdinievole:“La crisi si sente, ma c’è stata una buona tenuta”.
Intervista al Direttore Generale Leonardo Quiriconi alla vigilia diun importante appuntamento:
l’Assemblea dei Soci.
- di Diletta Severi -
E’ prevista in seconda convocazione per sa-
bato 17 maggio prossimo, presso il Palazzo
dei Congressi di Montecatini Terme, l’As-
semblea Ordinaria dei Soci del Credito Valdinievole.
L’Assemblea ha, quest’anno, un duplice scopo: appro-
vare il Bilancio 2013 dell’Istituto ed eleggere i com-
ponenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio
Sindacale ed i Probiviri.
Proprio a proposito del Bilancio 2013, abbiamo in-
contrato il Direttore Generale Leonardo Quiriconi, per
commentare con lui i dati emersi e fare delle riflessio-
ni sull’esercizio da poco conclusosi.
“Partendo dai numeri, il bilancio si è chiuso con un utile netto di €1.322.377, con un leggero decremen-to rispetto all’anno precedente. E’ un risultato positivo se inserito in un contesto in cui la Banca è riuscita a mantenere la raccolta complessiva e sostenere gli im-pieghi ed ha presidiato molto bene i costi amministra-tivi, rimasti sostanzialmente stabili, e sotto controllo, dal 2012. Il rapporto impieghi/raccolta si è mantenuto saldo (86,7%) mentre c’è stata una leggera flessione per quanto riguarda il margine di interesse, frutto dei minori interessi attivi maturati sia sul portafoglio titoli di proprietà che sugli impieghi con clientela. Sulle com-missioni, è stata riscontrata una sostanziale tenuta”. Dati confortanti in termini assoluti, ancor più positivi
se confrontati con una situazione nazionale che ha re-
gistrato un -1,65% sulla raccolta diretta e un -3,88%
sugli impieghi (ovvero, flessione dei prestiti) mentre a
livello regionale, la Toscana si aggiudica la maglia nera
per il deterioramento del credito e per il rapporto “sof-
ferenze lorde/impieghi” che vedono Pistoia, insieme ad
Arezzo e Prato, tra le province maggiormente sofferenti.
“A tal proposito - sottolinea il Direttore Generale - la Banca ha continuato a presidiare costantemente il ri-schio di credito ed ha effettuato importanti accantona-menti a copertura degli impieghi più rischiosi. Le sof-ferenze si sono mantenute stabili rispetto allo scorso esercizio”.
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PRIMO PIANO
SALVE | MAGGIO 2014
L’Italia si è oggettivamente impoverita: i divari - come
testimoniato anche in una recente indagine della Ban-
ca d’Italia - si sono ampliati. La produzione è entrata in
stallo; la disoccupazione è cresciuta ed i salari reali si
sono compressi. Eppure, uno spiraglio di ripresa si è re-
gistrato: la prolungata caduta del PIL, in atto dal 2011,
si è arrestata nel terzo trimestre 2013: sono, infatti,
emersi segnali coerenti di una moderata intensificazio-
ne dell’attività economica, confermata a dicembre 2013
dalla crescita dello 0,1% su base trimestrale del PIL.
In questo contesto, più volte le Banche di Credito Co-
operativo hanno ricevuto apprezzamenti per la loro
azione anticiclica e anticrisi: dalle categorie produttive,
ma anche dalle Istituzioni e dalle stesse autorità di vi-
gilanza.
“Analizzando l’ultimo triennio (2011-2013), la rac-colta al 31.12.2010 è stata di 620,831 milioni; al 31.12.2013 si è attestata a 650,264 milioni con un incremento del 4,74%. Gli impieghi con la clientela al 31 dicembre 2010 erano di 547,981 milioni, al 31 dicembre dello scorso anno sono passati a 564,181 milioni registrando un incremento del 2,96%. Il pa-trimonio ha avuto un incremento di 7,218 milioni (+12,46%) e la compagine sociale si è accresciuta di 142 Soci, passando da 2.981 a 3.123”. Molte le attività portate avanti dalla Banca, le iniziative
ed i nuovi prodotti da essa emessi sul mercato.
“Contribuire alla cultura ed alla formazione dei giovani - continua Quiriconi - è uno tra gli obiettivi più perse-guiti. Grande riscontro ha ottenuto, ancora una volta, l’importante iniziativa del Credito Valdinievole a favore dei Soci che hanno potuto beneficiare, grazie alla con-venzione “Soluzione Jump”, di un buono sconto per l’acquisto dei libri scolastici dei figli che frequentano le scuole medie e superiori. Ben 211 i voucher conse-gnati. Inoltre, anche per l’anno 2013, sono stati man-tenuti tutti i prodotti che portano ulteriori vantaggi ai Soci: la polizza assicurativa che interviene nel caso ci si trovi a dover subire un grave intervento chirurgico,
il libretto di deposito a risparmio “Isidoro” con il quale il Credito Valdinievole festeggia la nascita di un figlio del Socio, donando i primi 100€ ed il Conto Socio, con condizioni particolarmente vantaggiose. Ai Soci neo ammessi è stata distribuita la “Carta Socio” che per-mette, tra l’altro, di usufruire delle convenzioni e delle agevolazioni offerte agli iscritti del “Club dei Soci”. E proprio il “Club” è uno dei fiori all’occhiello delle at-tività nate per i Soci: una rete che crea valore grazie a uno strumento gratuito di nuovissima concezione - un portale di facile utilizzo e consultazione - che fa-vorisce la creazione e il consolidamento di legami e relazioni commerciali fra i Soci stessi della Banca. Un vero marketplace, aggregatore di domanda e offerta di beni e servizi in cui i Soci possono pubblicare la propria offerta commerciale o beneficiare di particolari convenzioni proposte dagli altri Soci. Per quanto ri-guarda gli interventi a carattere pubblicitario, sarebbe impossibile elencarli: tanti, infatti, sono stati gli even-ti, le iniziative in ambito culturale e ricreativo che il Credito Valdinievole ha sostenuto concretamente, per consolidare e rafforzare ulteriormente il rapporto con il territorio e con le persone che lo vivono, lo amano e lo valorizzano. Infine, in linea con la nostra “Carta dei Valori”, abbiamo veicolato comunicazioni pubblicitarie volte a sensibilizzare la clientela sull’importanza della previdenza complementare, oltre che sul risparmio in generale. Nasce, in quest’ottica, “LifeBook: il racConto che parla di te”, conto corrente di nuova generazione, intestato ai minori”. “Obiettivo dell’anno in corso - conclude il Direttore
Generale - sarà incrementare la base sociale. In più, come Banca di Credito Cooperativo, dobbiamo conti-nuare ad essere patrimonio strategico del nostro ter-ritorio di riferimento. Dobbiamo continuare a portare il nostro contributo per la crescita delle economie locali, perché in esse ci sia più concorrenza e nei territori più coesione, inclusione e benessere. Sta a noi preparare la storia del futuro”.
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COPERTINA
MUSEOPIAGGIO
Un viaggio alla scoperta di un marchioche ha fatto la storia del “Made in Italy”..
- di Diletta Severi -
Nella foto: selezione di moto storiche Gilera
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COPERTINA
SALVE | MAGGIO 2014
E’ sempre affascinante conoscere la storia di
una qualche grande azienda italiana: capire
cosa c’è, e c’è stato, dietro quel marchio che
ormai è entrato a far parte del comune sapere, ricono-
scibile da tutti ed in tutto il mondo. Ancor più stimolante
è, poi, scoprire la genesi e lo sviluppo di realtà, divenu-
te negli anni internazionali, che sono nate e cresciute,
però, sul nostro territorio, quello di provincia. E’ questa
la storia della Piaggio, leader da ben centrotrent’anni
nell’industria e nella mobilità italiane, e di Pontedera,
sede del famoso marchio. Una storia talmente ricca che
Giovanni Agnelli, presidente della Piaggio da metà degli
anni ’60 fino alla sua scomparsa, volle fortemente un
Museo che la celebrasse e la tramandasse negli anni.
8SALVE | MAGGIO 2014
COPERTINA
Nasce così, nel 2000, nel cuore di Pontedera, il Mu-
seo Piaggio uno dei più importanti musei industriali
italiani. Organizzato su 3000 metri quadrati ricavati
nell’ex attrezzeria, la zona più antica e suggestiva
della fabbrica costruita negli anni Venti, ha lo sco-
po di conservare e valorizzare la memoria storica
dell’impresa e del suo territorio. Nel 2013, sono sta-
te 40.000 le visite, mentre nei primi mesi del 2014
si è già registrato un incremento del 25% rispetto
allo scorso anno. Le attività del museo, ed altre ad
esso collegate, sono gestite dalla Fondazione Piag-
gio, una Onlus fondata nel 1994, che rappresenta,
in estrema sintesi, uno degli strumenti utilizzati da
Piaggio stessa per mantenere un rapporto diretto
con il proprio territorio. Il Presidente della Fondazio-
ne è Riccardo Costagliola (nella foto), classe 1946,
livornese, laureato in Ingegneria Meccanica presso
l’Università degli Studi di Pisa nel 1971, ha subi-
to iniziato il suo percorso professionale in Piaggio
dove, in quarant’anni di attività, ha ricoperto posi-
zioni diversificate e prestigiose.
Presidente, che cosa è la Fondazione Piaggio?La Fondazione Piaggio è un’organizzazione senza
fine di lucro. Nata nel 1994 per volontà di Piaggio,
del Comune di Pontedera e della Provincia di Pisa è
un chiaro esempio di associazione mista tra pubblico
e privato. Recentemente, la Provincia di Pisa - per le
note vicissitudini delle Province - è uscita dalla com-
pagine sociale e, con ogni probabilità, verrà sostituita
da un altro socio istituzionale. La Fondazione, e tutte
le attività da essa gestite, hanno sede in storiche of-
ficine costruite agli inizi del secolo scorso che, fino
alla metà degli anni ’90, hanno ospitato l’Officina At-
trezzeria e che sono state restaurate lasciando, però,
intatti i segni del loro passato industriale.
Con quale obiettivo nasce?Ovviamente, con l’obiettivo di valorizzare la storia
di una grande azienda, dei suoi prodotti ma anche
la storia di un territorio e di tante persone di que-
sto territorio che hanno contribuito a rendere Piaggio
un marchio conosciuto a livello internazionale e fare
della Vespa un mito, una delle icone del “Made in
Italy” nel mondo. La Fondazione Piaggio non è solo il
luogo della memoria ma un luogo nel quale si cerca
di trasmettere una serie di valori positivi, quei valori
che hanno permesso alla Piaggio di diventare grande
e di mantenersi tale negli anni. Valori di creatività, di
dedizione al lavoro, valori etici.
Sono ben sette le linee di attività su cui è orga-nizzata la Fondazione. Partiamo dalla gestione e dallo sviluppo dell’Archivio Storico Piaggio.Nato contestualmente alla Fondazione, è il cuore
di tutta l’attività ed è considerato uno degli archivi
storici di impresa più completo, più importante sicu-
ramente in Italia ma io oserei dire in Europa e nel
Mondo, in quanto contiene la documentazione tecni-
ca, scientifica, progettuale, commerciale e pubblici-
taria dell’Azienda sin da prima della sua costituzione,
avvenuta nel 1884. Attraverso la sua consultazione
è possibile ricostruire la storia non solo della Piaggio
e del territorio pontederese, ma anche quella del si-
stema industriale occidentale degli ultimi 130 anni.
Per questo motivo è visitato e consultato da studio-
si provenienti da ogni parte del mondo. Il corridoio
principale dell’Archivio è percorribile dai visitatori del
Museo.
La seconda attività è la gestione del Museo. Il Museo raccoglie esemplari delle produzioni Piaggio
ante Seconda Guerra Mondiale (aereo, treno, cabi-
ne di funivia, elica a passo variabile, motori stella-
ri), una delle collezioni più belle e più complete al
mondo di Vespa, tra quelle storiche (molte delle quali
sono pezzi unici) e quelle interpretate da famosi ar-
tisti, una selezione di modelli di Ape ed, infine, una
selezione di moto storiche Gilera. Si pone l’obiettivo
di ricostruire le vicende di Piaggio e ripercorrere un
lungo periodo di storia italiana, fatto di trasformazio-
ni economiche, di costume e di sviluppo industriale,
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COPERTINA
SALVE | MAGGIO 2014
narrati attraverso l’esposizione dei prodotti più famo-
si e rappresentativi.
La terza linea riguarda la parte convegnistica.In questo magico contesto, in questo suggestivo
complesso industriale, la Fondazione dispone anche
di un bell’auditorium di 180 posti dove vengono or-
ganizzati convegni, congressi, tavole rotonde su temi
scientifici e culturali ma anche spettacoli teatrali,
concerti, balletti ed eventi mirati a promuovere la
cultura, la creatività e le eccellenze del nostro ter-
ritorio.
Le ultime quattro attività riguardano, infine, le mostre, l’editoria, i programmi didattici per i giovani e il Bookshop. Esatto. La Fondazione Piaggio, nella sala dedicata
alle esposizioni temporanee, organizza ed ospita mo-
stre di artisti del calibro di Giorgio De Chirico, Da-
rio Fo e Franca Rame, Ugo Nespolo, Giuliano Ghelli
(solo per citarne alcuni), e promuove periodicamente
il lavoro di giovani artisti emergenti. Ogni anno, poi,
viene organizzata e dedicata una grande mostra a
Piaggio e ai vari aspetti della sua storia (da ricor-
dare, ad esempio, “La Vespa ed il Cinema”, oppure
quella dedicata all’inventore della Vespa e intitolata
“Corradino D’Ascanio. Uomo Genio Mago Mito”). La
linea editoriale, invece, comprende la pubblicazione
di testi scientifici, di storia e di costume. Oltre ai vo-
lumi sulla storia della Piaggio, della Vespa e dell’A-
pe, vengono pubblicati i “Quaderni della Fondazione
Piaggio” ed i volumi della collana “Studi Tommaso
Fanfani” che affrontano temi di storia economica e
di rapporti impresa-territorio. Vengono, inoltre, or-
ganizzati programmi didattici per ragazzi di ogni età
e all’interno del Museo, è esistente un negozio che
consente ai visitatori di acquistare libri, abbigliamen-
to e gadget Vespa.
A proposito di giovani, il fascino della Vespa è sempre attuale?Assolutamente sì. I ragazzi continuano ad amare la
Vespa, hanno riscoperto la sua storia ed hanno ca-
pito quanto essa non sia solamente un veicolo a due
ruote ma uno stile di vita.
Lei lo sa bene: è rimasto in Piaggio una vita, ancor prima di essere eletto Presidente della Fondazione.Io sono un ingegnere meccanico specializzato in
progettazione. Dopo un paio di settimane nel repar-
to progettazione motori del centro ricerca dell’Alfa
Romeo, sono stato chiamato da Piaggio. Ciò mi fece
Nella foto: il corridoio principale dell’Archivio, percorribile dai visitatori del Museo.
10SALVE | MAGGIO 2014
COPERTINA
piacere, io sono livornese e, anche se poi ho girato
tutto il mondo, in quel momento apprezzai ci fosse
un’offerta da un’azienda vicina. Mi scioccò perché
la proposta che mi fecero non fu quella di proget-
tare, ma di occuparmi di organizzazione aziendale.
Ebbi qualche perplessità all’inizio ma poi mi lasciai
convincere: i miei primi dieci anni sono passati così.
Poi, essendo estremamente dinamico, estremamen-
te curioso, non mi sarei fermato in un’unica azien-
da se non avessi avuto la possibilità di cambiare
tantissime posizioni, di fare tantissime cose tra loro
completamente diverse: e Piaggio mi ha dato questa
opportunità. Tutte queste attività mi hanno permesso
di non annoiarmi e di conoscere il mondo, oltre che
gratificarmi.
Una vita dedicata ad un lavoro che ha amato molto. Piaggio per me è stata, prima, una mamma che mi
ha insegnato un mestiere. Con il passare degli anni
è diventata una moglie, un’amante. Negli ultimi anni,
la sento un po’ come una figlia, proprio per avere
realizzato tante cose di cui sono profondamente
orgoglioso. Quando mi è stato proposto di diventare
Presidente della Fondazione, per me è stata una
grande soddisfazione, un riconoscimento pubblico
per tutta la vita che ho dedicato all’azienda.
Piaggio è un marchio conosciuto nel mondo, Pontedera è, invece, una realtà locale: come convive questo apparente paradosso?Se sapesse la notorietà che Pontedera ha nel mon-
do, grazie alla Piaggio, rimarrebbe sorpresa. Nella
visione generale, la città che ha partorito la Vespa
sarebbe dovuta essere una grande metropoli indu-
striale e non un piccolo centro di una regione me-
ravigliosa che fa della bellezza del territorio e della
cultura la propria principale forza. E, invece, è molto
conosciuta perché Pontedera rimane tutt’oggi il cuo-
re dell’universo Piaggio e Piaggio rimane il cuore di
Pontedera, in un rapporto simbiotico. Io dico sempre
che questo non è il Museo della Piaggio, ma il Mu-
seo del territorio e di tutti coloro che ci hanno lavo-
rato. Un’azienda diventa grande e riesce a rimanere
tale quando c’è il felice incontro tra imprenditori illu-
minati e un territorio culturalmente ricco e preparato:
questo è il caso di questa grande azienda e del suo
grande territorio.
Qual è il pubblico che visita il Museo?Oltre la metà dei nostri visitatori è straniera. I turisti
che visitano il museo si dividono in due tipi: quelli
che hanno programmato un viaggio in Italia ed han-
no previsto una tappa al Museo e poi ci sono i turisti
che trascorrono qualche giorno nelle nostre zone e
non possono non passare da qui.
Quali sono i pezzi forti del Museo? Di particolare interesse, sono gli esemplari delle pro-
duzioni Piaggio ante seconda guerra mondiale, la se-
lezione di moto storiche Gilera e una selezione di mo-
delli di Ape. Ma chi visita il Museo, viene per un motivo
preciso: la Vespa. Trovano posto modelli particolari,
quale la Vespa di Salvador Dalí, firmata e personalizza-
ta dal grande artista spagnolo, la Vespa siluro (con cui,
nel 1951, riuscì a conquistare il nuovo record mondia-
11
COPERTINA
SALVE | MAGGIO 2014
I “Vespa Club”(fonte Wikipedia)
I “Vespa Club” furono un importante veicolo pro-
mozionale della Vespa. Prima in Italia e poi in tutta
Europa si organizzavano raduni, gincane e gare di
regolarità riservate alla Vespa. Quelle di maggiore
importanza in Italia furono “Il giro dei tre mari”
e le “1000 km” con partenza ed arrivo nella stessa
città ed in prova unica. Nel 1949, venne costitu-
ito il “Vespa club d’Italia” che raggruppava i di-
versi club sparsi nel Paese. Nei primi anni in cui
si disputarono le 1000 km si chiamavano “audax”
proprio per evidenziare le difficoltà del percorso
rispetto al mezzo. Alcuni concorrenti denominati
“corsari” in barba al regolamento che ne prevedeva
la squalifica facevano vere e proprie gare di velo-
cità. Nel 1953 Ferdinando Nesti, un collaudatore
della Piaggio, stabilì il record alla incredibile media
di 73,011 km/h. Fu disputato anche un vero e pro-
prio campionato italiano con prove di circa 200 km
in tutta Italia. La media oraria da tenere in queste
prove su strade aperte al traffico era di 45 km/h. Dal
16 al 19 giugno 2006, si è tenuta a Torino l’ulti-
ma edizione dell’”Eurovespa”, il Raduno Annuale
Mondiale Vespistico che ha una lunga storia alle
spalle, ben 40 edizioni svoltesi di volta in volta ne-
gli anni, in tutte le nazioni europee per coinvolgere
il maggior numero di appassionati possibile. Inoltre
questa magnifica edizione tenutasi nella capitale
subalpina, è coincisa con il 60º compleanno della
Vespa ed è stata anche quella dei record assoluti di
presenze per un vesparaduno: 3500 gli iscritti rego-
lari più 4500 non iscritti per un totale di ben 8000
esemplari presenti nella sfilata del sabato mattina a
Stupinigi. I Vespisti provenivano da tutta Europa:
dal Portogallo alla Norvegia, dall’Inghilterra alla
Grecia, dagli USA e Canada all’Argentina, dall’Al-
geria al Sud Africa e addirittura da Taiwan. Dal
14 al 17 giugno 2007, si è tenuto a San Marino il
primo “Vespa World Days”, la nuova definizione
dell’Eurovespa, che ha contato circa 5.000 Vespa,
venute da ogni parte d’Europa e del mondo: Bel-
gio, Francia, Spagna, Germania, Canada e Stati
Uniti, per citarne qualcuno. Nel 2008 il “Vespa
World Days” si è tenuto a Cefalù, Sicilia, dal 24
al 27 aprile e nel 2009 si è tenuto a Zell am See in
Austria. Altri appuntamenti con il “Vespa World
Days” sono stati nel 2010 a Fátima in Portogallo,
nel 2011 a Oslo in Norvegia, nel 2012 a Londra in
Inghilterra, e nel 2013 a Hasselt in Belgio.
le di velocità, raggiungendo la velocità 171km/h) e la
Vespa Alpha (una Vespa 180 Super Sport trasformata
dalla Piaggio e dalla inglese Alpha Willis, in grado –
nella finzione filmica – di correre su strada, di volare
come un elicottero, di navigare e di immergersi come
un piccolo sommergibile), il primo prototipo di Corra-
dino D’Ascanio, che è divenuto, poi, l’attuale Vespa e
quello invece scartato dalla casa madre, denominato
“Paperino”. Per gli amanti del cinema, è possibile fo-
tografarsi a fianco della Vespa comparsa nei film “La
Dolce Vita” e “Vacanze Romane”.
Quest’anno la Fondazione compie vent’anni. Sono già previsti dei festeggiamenti?Ancora no. Ma ci stiamo lavorando…
12SALVE | MAGGIO 2014
NOTIZIE IN BREVE
Credito Valdinievole in aiuto dell’edilizia: mutui agevolati per ristrutturazioni e
riqualificazioni energetiche.Organizzato un convegno presso la Sede con i Collegi Provinciali dei Geometri.
In una sala gremita, si è svolto il convegno orga-
nizzato dal Credito Valdinievole in collaborazione
con i Collegi Provinciali dei Geometri laureati di
Pistoia, Lucca, Pisa e Firenze, dedicato al rilancio
dell’edilizia. L’occasione per parlare di questo setto-
re, uno dei più duramente colpiti dalla crisi, del suo
stato attuale e del suo imminente futuro è stato il
lancio di un nuovo prodotto, “Credincasa”, un mutuo
chirografario che non prevede alcuna iscrizione ipo-
tecaria e che permette di erogare un credito fino a
96.000€, estinguibile fino a 10 anni. Il nuovo servizio
bancario si propone di sfruttare al massimo i vantag-
giosi sgravi fiscali previsti dalla legge italiana in tema
ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica.
Prodotto che ha incontrato il favore degli addetti ai
lavori, i quali hanno deciso, appunto, di organizzare,
con l’Istituto di credito, l’incontro dal titolo “Fai ripar-
tire l’edilizia risparmiando”. Dopo i saluti del Presi-
dente Alessandro Belloni, del Direttore Generale,
Leonardo Quiriconi e del Presidente del Collegio dei
Geometri, Massimo Melani, si sono sus-
seguiti interventi di ordine tecnico: il geo-
metra Marco Sibaldi ha posto il focus sulle
prospettive di rilancio e sulle nuove idee
per l’immediato futuro, mentre il geometra
Sergio Bettaccini ha parlato di risparmio
energetico in edifici già esistenti e in quel-
li di recente costruzione. Particolarmente
significativo l’intervento del geometra Le-
onardo Cialdi che, invece, ha illustrato gli
incentivi fiscali per interventi di risparmio
energetico e nei casi di ristrutturazione. A questo,
si è poi naturalmente legata la presentazione di
“Credincasa” prodotto che sfrutta risparmio diretto
e sgravi fiscali per creare un’ottima opportunità di
finanziamento. «Si è voluto creare un prodotto che agevolasse e quindi stimolasse le famiglie a inve-stire in ristrutturazioni - ha detto Sandro Di Marco,
responsabile Area mercato del Credito Valdinievole
- adeguamenti energetici e quanto altro, in modo da permettere loro di migliorare le proprie condi-zioni di vita, beneficiando degli sgravi fiscali che portano a un recupero nel tempo di circa il 50% dell’investimento. Dall’altro lato favorire proprio gli investimenti nel settore edile a sostegno delle at-tività del nostro territorio che gravitano in questo ambito».Considerato il successo di partecipazione, la Banca
e i Collegi Provinciali hanno organizzato un secon-
do convegno sulla medesima tematica presso l’Au-
ditorium del Museo Piaggio a Pontedera.
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NOTIZIE IN BREVE
SALVE | MAGGIO 2014
“Toscana 2020”: la cooperazione fra i banchi di scuola.Presentato un progetto dedicato ai giovani.
Si è svolto lo scorso 11 aprile, presso la Sala Con-
gressi della sede centrale del Credito Valdinievole,
il convegno dal titolo “Rapporti Bancari e profili
successori”. Organizzato dal Consiglio Notarile,
in collaborazione con l’Università degli Studi di
Siena, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e de-
gli esperti contabili di Pistoia, la Fondazione per
la Formazione Forense Ordine Avvocati di Pistoia
e con il Credito Valdinievole, l’evento è stato vali-
do ai fini della formazione professionale continua
dei dottori commercialisti, degli esperti contabili e
degli avvocati. La partecipazione al congresso è
stata importante, addirittura maggiore rispetto ai
due precedenti convegni organizzati sempre dal
Consiglio Notarile in collaborazione con l’Istituto,
e sempre incentrati su materie di diritto bancario.
Il convegno, la cui apertura è stata affidata al Pre-
sidente del Credito Alessandro Belloni, ha vantato
la presenza del Professor Pietro Perlingeri, giuri-
sta, avvocato, politico e docente universitario, e
la partecipazione di giuristi prevenienti da tutta
Italia. Tra i relatori, professori provenienti non solo
dai più importanti Atenei toscani (Firenze, Siena
e Pisa), ma anche da altre prestigiose Università
(Bari, Napoli e Torino).
DIRITTO BANCARIO: NUOVO CONVEGNO
AL CREDITO.Giuristi e relatori da tutta Italia, per il terzo
congresso organizzato dal Consiglio Notarile.
Creare associazioni cooperative all’interno delle scuole di primo e secondo grado della Toscana fornendo agli studenti i primi strumenti utili per la gestione del credito è l’obiettivo del pro-getto ‘Toscana 2020’ promosso da Confcoopera-tive Toscana in collaborazione con Federazione toscana delle BCC. Si tratta di un progetto che si propone di portare in maniera concreta le imprese cooperative nelle scuole della regione, avvicinando i giovani ai valori che le contraddi-stinguono, ovvero quelli della democrazia eco-nomica, della solidarietà e del lavoro imprendi-toriale. Negli istituti scolastici che hanno ade-rito “Toscana 2020” farà nascere Associazioni
cooperative scolastiche (a.c.s), che simuleranno delle vere e proprie imprese sociali. I gruppi di studenti potranno dunque sperimentare il la-voro di gestione di una cooperativa e avranno a disposizione un conto corrente, punto di par-tenza indispensabile per avviare le attività. Ad oggi risultano costituite diciotto a.c.s. con un coinvolgimento di circa 400 ragazzi, 14 esperti, 35 insegnanti oltre a 13 Banche di Credito Coo-perativo e numerose cooperative toscane. Anche il Credito Valdinievole partecipa al progetto, con il coinvolgimento dell’Istituto Alberghiero IPSSAR di Pisa, affiancato operativamente dal-la filiale pisana della Banca.
14SALVE | MAGGIO 2014
PERSONAGGI
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PERSONAGGI
SALVE | MAGGIO 2014
Se pensi al “Drive In”, uno dei primissimi per-
sonaggi che ti tornano in mente, è il suo.
Soprattutto, a tornare in mente è la sua ce-
leberrima: “Has has has Fidanken”, rivolta ad una
imperturbabile cocker color champagne. Da allora,
però, Gianfranco D’Angelo di strada ne ha fatta mol-
ta, moltissima arrivando a tagliare i cinquant’anni di
onoratissima carriera. Attore, comico, cabarettista,
romano, oggi ha 76 anni ed è stato uno dei gran-
di protagonisti della televisione degli anni Ottanta e
Novanta. Da qualche anno ha lasciato la tv e si è de-
dicato, con successo – manco a dirlo – al suo più
grande amore: il teatro. Attualmente impegnato con
“California Suite”, una deliziosa messa in scena di
una commedia di Neil Simon che narra le vicende di
Marvin e di Millie, lo abbiamo incontrato poco prima
del suo debutto al Teatro Pacini di Pescia, lo scorso
29 marzo.
Quando è cominciata la passione per il cabaret?Praticamente quando sono nato. Non ho potuto de-
dicarmi subito a questa passione, per ragioni eco-
nomiche, ho fatto i lavori più disparati, ho intrapre-
so strade diverse prima di decidere di dedicarmi a
tempo pieno allo spettacolo. Ormai sono passati cin-
quant’anni da questa scelta: prima il cabaret, poi il
teatro, la televisione ed infine di nuovo il teatro.
Ha fatto tanta gavetta, quindi. Oggi, nell’epoca dei talent ed i reality show, non pensa sia sot-tovalutata?Oggi per fare bene un lavoro, bisognerebbe frequen-
tare una scuola (in tutti i settori) o comunque pre-
pararsi con stage, laboratori. L’improvvisazione che
cinquant’anni fa poteva anche andare bene perché
non c’era possibilità di studiare - non esistevano le
scuole o i corsi di perfezionamento, c’era solo l’Ac-
cademia ed era difficilissimo entrarci - oggi non va
“LA TELEVISIONE MI HA DATO LA POPOLARITÀ,
MA È IL TEATROIL MIO VERO AMORE”
Una piacevole chiacchierata con Gianfranco D’Angelo,l’amato attore che ha fatto grande il varietà degli anni ’80.
- di Diletta Severi -
16SALVE | MAGGIO 2014
PERSONAGGI
“Drive In” è stato un programma televisivo comico,
ideato e scritto da Antonio Ricci. La prima edizio-
ne scritta da Ricci con Alessandro Piccardo ed Ezio
Greggio, ha avuto come regista Giancarlo Nicotra.
Le successive edizioni sono state scritte da Ricci con
la collaborazione di Franco Mercuri, Aldo Rami, Lo-
renzo Beccati, Max Greggio, Michele Mozzati, Gino
Vignali, Gennaro Ventimiglia e Matteo Molinari: la
regia è stata affidata a Beppe Recchia. Trasmesso ini-
zialmente il martedì, dalla seconda edizione divenne
l’appuntamento fisso della domenica sera di Italia 1.
In onda dal 4 ottobre 1983 al 17 aprile 1988, riscos-
se un grandissimo successo di critica e di pubblico.
“Drive In” mutuò la struttura del programma da
altri varietà già proposti negli anni precedenti: l’ide-
ale per la nascente televisione commerciale. “Drive
In” fu la trasmissione comica più rappresentativa
della tv commerciale italiana degli anni ottanta. Tra
i comici italiani che sono passati alla storia grazie
alla loro presenza in quella trasmissione ricordiamo:
Francesco Salvi, Zuzzurro e Gaspare, Giorgio Faletti,
Teo Teocoli, Sergio Vastano, Carlo Pistarino, Enzo
Braschi, Mario Zucca, i Trettrè, Lucio Salis, Giorgio
Ariani, il Trioreno, Margherita Fumero, Ambra Or-
fei, Malandrino e Veronica, Johara, Caterina Sylos
Labini, Syusy Blady, Elle Kappa, Gialappa’s Band,
Antonia Dell’Atte, Guido Nicheli e Massimo Boldi.
Tra le procaci protagoniste femminili si ricordano in-
vece Carmen Russo, Nadia Cassini, Cristina Moffa,
Tinì Cansino, Lory del Santo ed Eva Grimaldi.
La storia del “Drive In”,un nuovo modo di fare varietà.
- fonte Wikipedia -
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PERSONAGGI
SALVE | MAGGIO 2014
Il signor Armando, che magnificava la
bravura della propria cockerina Has Fi-
danken che, per contro, restava sempre
immobile qualunque cosa le si dicesse
di fare, comparve per la prima volta nel
1984. Il numero fu ideato da Enrico Vai-
me, come vari altri monologhi portati da
D’Angelo a “Drive In” dal 1983 al 1986.
Il cane (vissuto dal 1979 al 1997) in realtà
era di proprietà di un amico di D’Angelo,
Peppino Palombo, e il suo vero nome era
“Baby Dell’Aquila Bianca”.
più. Il mondo è cambiato e per chi vuole fare que-
sto lavoro, la preparazione è essenziale. Il successo
lo si può ottenere comunque, ma può durare solo
qualche giorno.
Cosa è per Lei il talento?Il talento è quella cosa verso la quale, ciascuno di
noi, è istintivamente portato. Non tutti lo abbiamo e
non è legato per forza al successo: è una predisposi-
zione naturale ed innata.
Quest’anno ricorre il trentesimo compleanno del “Drive In”. Che anni erano quelli per la te-levisione?Erano anni di staticità per il varietà televisivo, non
c’erano programmi innovativi. Il “Drive In” è stato il
programma che ha rivoluzionato le regole del clas-
sico varietà, rompendo la monotonia del palinsesto
televisivo di allora. Ha avuto subito un grande suc-
cesso, ed è andato in onda per cinque anni di se-
guito. Un fenomeno televisivo che, ancora oggi, viene
ricordato ed apprezzato.
Indimenticabili il Tenerone e, soprattutto, Has Fidan-ken. E’ un limite, secondo lei, rimanere legati ad un personaggio solo o un valo-re aggiunto per un artista?Quando il “Drive In” è finito,
io ho abbandonato definitiva-
mente questi personaggi. Se
li avessi portati in scena nel
corso degli ultimi trent’anni,
sarebbe diventato sicuramen-
te un limite.
In coppia con Ezio Greg-gio, è stato il primo con-duttore di “Striscia la Notizia”. Aveva intuito che sarebbe stato un pro-gramma di successo?
Funzionò subito, quindi non fu difficile prevederne
il successo. Ma per sapere che sarebbe arrivato ai
giorni nostri, avrei avuto bisogno della sfera di cristal-
lo. E’ difficile prevedere certe cose. L’ho condotto solo
per un anno, forse avrei anche potuto continuare a
farlo. Ma sono fatto così, allora scelsi altre strade.
Ora è un po’ che è assente dalla televisione. Le manca?Sì, è qualche anno, ma no, non mi manca. Fortuna-
tamente ne ho fatta tanta e di successo che mi è
servita molto, anche nel mio percorso teatrale, quindi
non ho rimpianti. E poi, oggi, ci sono tanti giovani in
gamba: facciamo lavorare loro!
Qualche giovane che le piace?Ce ne sono tanti. L’importante, però, non è ottenere
il successo ma saperlo mantenere. Oltre ad essere
bravi e validi, devono imparare ad amministrarsi: oggi
ci si consuma troppo in fretta.
Che rapporto ha con il teatro?L’ho sempre amato, più del
cinema e della televisione. Mi
dà emozione, mi dà la possi-
bilità di confrontarmi con un
pubblico vero, non televisivo,
un pubblico che si prepara per
venirti a vedere, che paga un
biglietto. Il teatro è una verifica
vera, diretta, immediata: non
c’è bluff, non c’è un assistente
di studio che ti dice “adesso
facciamo un applauso”.
Se non fosse diventato at-tore, cosa avrebbe fatto?Non me lo sono mai chiesto.
Ho scelto questa strada, no-
nostante tutte le difficoltà che,
soprattutto all’inizio, ci sono
state. E se dovessi rinascere,
rifarei tutto.
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PERSONAGGI
Partner femminile di Gianfranco D’Angelo in “Califor-
nia Suite”, è Paola Quattrini (nella foto). La bellissima
attrice, romana doc, ha debuttato da bambina, tanto
da essere definita la “Shirley Tample italiana” per la
sua precocità sulle scene. Il 2 giugno 2003, in occa-
sione della festa della Repubblica, l’allora Presidente
Carlo Azelio Ciampi l’ha insignita dell’onorificenza
di Commendatore, inserendola tra le 50 eccellenze
selezionate in tutti i settori. Ha anche scritto un libro
(“A.M.O.R.E. Emozioni in ordine alfabetico”) ed inciso
un disco. Ci accoglie nel piccolo camerino, ben ordi-
nato, una mezz’ora prima di andare in scena di fronte
al pubblico pesciatino. E ci parla subito dello spettaco-
lo: “Neil Simon è una garanzia, l’autore della leggerez-
za, dell’eleganza, dello humor sottile. Il mio personag-
gio è molto ironico, leggermente sopra le righe: una
donna, moglie e madre, sempre molto elegante
che si trova in situazioni particolari come,
ad esempio, scoprire il marito a letto con
un’altra mantenendo il sorriso. In questo,
mi appartiene poco, io avrei fatto un macello…”
C’è sempre la stessa emozione prima di entrare in scena, dopo così tanti anni di carriera? Sì, perché anche se fai sem-
pre lo stesso spettacolo non sai mai
ciò che ti aspetta perché il pubblico è
diverso ogni sera. Ogni sera un impatto
nuovo, ogni sera c’è un batticuore diverso
e ogni sera si rinnova la gioia di fare ciò che mi piace.
Se non avesse fatto l’attrice, cosa avrebbe fatto? Niente. Io sono nata attrice ed, infatti, ho cominciato
da bambina. Era nel mio DNA, non avrei mai potuto
fare altro.
Cinema, televisione, teatro: in quale ambito si è sentita più realizzata? Teatro, senza dubbio. E’
una magia che ti gratifica moltissimo. L’impatto diret-
to con il pubblico, non mediato da una telecamera, ti
arricchisce, ed interpretare tanti personaggi che poi ti
rimangono dentro, ti serve per crescere come donna.
Il teatro, negli anni, è cambiato? Per me no, nel
senso che io ci ho messo sempre lo stesso impegno.
Guardandomi intorno, attori così bravi come un tem-
po non ce ne sono più molti. Sì, ci sono dei giovani
talentuosi però non affidano loro parti importanti per-
ché non hanno ancora “un nome”. Il teatro soffre, poi,
senz’altro dal punto di vista economico ma mantiene
intatta la sua magia.
PAOLA QUATTRINI:“OGNI VOLTA CHE SALGO SUL PALCO, RINNOVO LA GIOIA DI FARE CIÒ CHE AMO”.
I VANTAGGI DEL PROGRAMMA SOCI 2014
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ITINERARIO17/10 Savona18/10 In navigazione19/10 Malaga (Spagna)20/10 Casablanca (Marocco)21/10 Cadice (Spagna)22/10 Lisbona (Portogallo)23/10 In navigazione24/10 Valencia (Spagna)25/10 Barcellona (Spagna)26/10 Savona
Quota soci non sociInterna Premium € 637,00 € 787,00 Esterna Premium € 857,00 € 1.007,00 Balcone Premium € 1.082,00 € 1.232,00 SingolaInterna Premium € 877,00 € 1.027,00 Esterna Premium € 1.207,00 € 1.357,00 Balcone Premium € 1.537,00 € 1.687,00 Terzo e quarto lettotutte le cabine € 342,00 € 492,00
Ragazzi entro 18 anni GRATIS salvo il paga-mento delle tasse portuali, assicurazione annula-mento e quote servizio. Assicurazione annullamento viaggio (obbligatoria) € 30,00.La quota comprende: viaggio in pullman da Montecatini Terme e Bientina per il porto di Savona. Quota di servizio e tasse portuali. La quota non comprende: pacchetto acqua e vino ai pasti (€ 99,00 a persona), assicurazione annullamento viaggio (euro 30,00) e tutto quanto non indicato nel paragrafo “la quota com-prende”.
Minimo 25 partecipantiOrganizzazione tecnica: Jedi Travel sas
20SALVE | MAGGIO 2014
(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
UN SALTO NEL MEDIOEVO.
Alla scoperta di Larciano, perla del Montalbanofra ulivi e storia.
- di Diletta Severi -
L’origine del nome Larciano è, tutt’oggi, in-
certa: da una parte c’è chi sostiene l’origi-
ne romana sulla base di una gens Laertia,
dal nome di un centurione che si sarebbe stabilito
sulle pendici meridionali del Montalbano, nell’anno
631 dalla fondazione di Roma, e qui avrebbe fondato
un villaggio che avrebbe preso il nome di Laertiano;
dall’altra, c’è chi vuole il nome derivato da una fa-
miglia Larzia, che avrebbe fondato in questo luogo
una colonia, chiamata Villa
Larziana, nel 384 avanti Cri-
sto. Aldilà di questo dubbio
storico, c’è la certezza che
Larciano, con il suo Castel-
lo, i suoi borghi e la sua
fauna, sia uno dei comuni
più ricchi ed inte-
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
SALVE | MAGGIO 2014
22SALVE | MAGGIO 2014
(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
ressanti del nostro territorio. Situato tra il Padule di
Fucecchio - la più estesa palude interna italiana - e
le fertili colline del Montalbano, offre ad ogni visitato-
re un’incantevole atmosfera. Durante tutto il Medio-
evo, Larciano fu il centro principale dell’area grazie
soprattutto al raccordo della via Francigena che da
qui risaliva il monte Albano verso Serravalle. Arrivan-
do a piedi, provenendo da San Rocco (il cuore del
comune larcianese), seguendo il sentiero che sale
alla porta di accesso ovest fino alle sue fortificazioni
esterne, si ha la viva sensazione di essere capitati
di colpo in un’altra epoca. Il Castello, antica signoria
dei Conti Guidi, con la sua fiera torre alta trentasei
metri, permetteva un controllo sui confini meridionali
del territorio comunale pistoiese. Dalla rocca, si apre
l’affascinante panorama sulla Valdinievole. Da un
inventario dei beni del Comune di Pistoia sappiamo
che, nel 1382, il Castello era interamente circonda-
to da mura, che misuravano in origine mille metri ed
avevano due porte: una detta a Bagno, l’altra San
Marco. Nella rocca era posta l’abitazione del pode-
stà, ma vi erano anche il deposito delle armi e delle
vettovaglie, oltre ad una grande cisterna per la rac-
colta delle acque. Oggi, la torre, restaurata nel 1972,
ospita il museo archeologico: vi sono conservati i re-
perti ritrovati in Valdinievole ed alcuni resti che ven-
gono dai più importanti luoghi di culto, come cerami-
che da cucina, oggetti metallici, maioliche policrome,
laterizi e porzioni pavimentali, tombe a incinerazione,
e perciò materiali databili dalla preistoria fino all’età
moderna. La ricostruzione di una tomba a cappucci-
na ben documenta l’età romana. Due sono le Chiese
di interesse storico-culturale da visitare nel comune
di Larciano. La prima, quella di San Rocco, sorge
nella piazza principale del paese, ha la facciata tricu-
spidata e, all’interno, una sola navata, con abside e
transetto a due cappelle laterali. In quella di sinistra
è sistemato un altare seicentesco in pietra serena
fatto erigere dal popolo di Larciano in ringraziamen-
to a San Rocco per aver allontanato dal paese una
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
SALVE | MAGGIO 2014
terribile pestilenza. Al centro dell’edificio una grande
cupola affrescata con la “Madonna in gloria” di un
autore ignoto del XIX secolo. L’altra, la Chiesa di San
Silvestro, sorge accanto alla Rocca ed è di origine
romanica. All’interno l’unica navata è stata allunga-
ta e l’abside demolita e sostituita con un transetto a
croce latina e un’abside rettangolare. Sulla contro-
facciata si trova l’organo - forse il più antico della
Valdinievole - con mostra in legno intagliato, dipinto
e dorato. Un dipinto curioso e interessante raffigura
“I miracoli di Sant’Antonio tra San Francesco e San
Michele Arcangelo”, datato 1663. Al centro del coro,
il dipinto ottocentesco “San Silvestro che battezza
Costantino” di Bartolomeo Valiani. All’esterno della
Chiesa, dalla parte dell’abside si trova l’Oratorio della
Compagnia del Santissimo Sacramento che conser-
va, all’interno, una tela che raffigura l’”Ultima cena”,
opera di un ignoto toscano che risale al 1699. Non
si può visitare Larciano, senza rimanere incantati dal
piccolo borgo di Cecina. Borgo medioevale con cin-
ta muraria e due porte d’accesso, sulle pendici del
Montalbano, di probabili origini etrusche, regala uno
sfondo da cartolina rivolto al tramonto. Un paese ric-
co di tradizione e feste paesane che della semplici-
tà fa, da sempre, la sua immagine. All’interno delle
mura si trova la chiesa di San Nicola di origine ro-
manica, anche se solo l’abside, che poggia su una
roccia, risale a questo periodo; il fiero campanile e
parte della chiesa sono, invece, stati soggetti a rifa-
cimenti successivi nei secoli dal XVI al XIX. L’interno,
con copertura a volte, ha un’unica navata alla quale
si aggiunge a sinistra la cappella del San Rosario il
cui altare è datato 1632. Nella seconda campata, a
sinistra, entro una cornice seicentesca, è esposto un
espressivo crocifisso ligneo della fine del Trecento,
ritenuto miracoloso. Nella frazione di Castelmartini
si può, invece, visitare, un monumento, realizzato nel
2002, che ricorda il barbaro eccidio del 23 agosto
1944 quando 175 persone vennero trucidate dai
nazisti ai margini del Padule. Realizzato in marmo
di Carrara dall’artista Gino Terreni, il monumento
rappresenta lo stupore ed il dramma delle vittime
innocenti. Sul lato opposto della strada, è possibile
visitare il Giardino della Memoria, realizzato nel 1996
dagli artisti Andrea Dami e Simone Fagioli. Larciano
è visitabile tutto l’anno ed offre paesaggi ricchi di na-
tura e tradizioni tipici di una Toscana tutta da scopri-
re e da cui lasciarsi affascinare.
Per questo articolo e per le immagini, si ringrazia la preziosa collaborazione del Sig. Luca Benigni della Biblioteca Comunale di Larciano.
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AREA BANCA
“Per uscire dalla crisi, serve più Europa”Intervista a Roberto Frosini,
Direttore della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo.
- di Diletta Severi -
La Federazione Toscana Banche di Credito
Cooperativo costituisce l’organismo
associativo delle Banche di Credito
Cooperativo della regione e fornisce rappresentanza,
assistenza, consulenza tecnica e formazione a
ventisette Banche di Credito Cooperativo. Aderisce
a Federcasse, l´organismo nazionale del Credito
Cooperativo, fa parte di Confcooperative Toscana ed
ispira la propria attività ai princìpi della mutualità e
della solidarietà propri della tradizione del Credito
Cooperativo. Direttore della Federazione, da luglio
2002, è Roberto Frosini, 54 anni di Pistoia.
Qual è la situazione del settore bancario in ge-nerale?E’ molto delicata. Risente, inevitabilmente, della crisi
prolungata e la spia di allarme è il fatto che le partite
deteriorate si sono quadruplicate negli ultimi cinque
anni. Per questo, in fase di bilancio, molti Istituti han-
no avuto perdite di esercizio non indifferente.
E la situazione delle Banche di Credito Coope-rativo, invece?Anche le BCC, certamente, soffrono. Anch’esse han-
no più o meno quadruplicato le partite deteriorate.
Ma c’è una differenza con le altre banche: nonostan-
te la crisi, hanno continuato a sostenere l’economia
reale e sono rimaste accanto alla clientela. Rischian-
do di più, hanno subito le stesse conseguenze di chi
non lo ha fatto.
Qual è la situazione del Fondo di Garanzia Isti-tuzionale?Attualmente è in fase di test operativo, voluto da
Banca d’Italia. Questa fase durerà circa un anno, ed
ha lo scopo di simulare il funzionamento del Fondo
stesso e verificarne l’effettivo funzionamento. L’o-
biettivo è quello di tutelare la clientela delle oltre
quattrocento Banche di Credito Cooperativo salva-
guardando la liquidità e la solvibilità delle Banche
aderenti attraverso azioni correttive ed interventi di
sostegno e prevenzione delle crisi.
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AREA BANCA
SALVE | MAGGIO 2014
E’ stato da poco presentato il progetto “To-scana2020”, dedicato alle scuole. In che cosa consiste?Il progetto è stato promosso in collaborazione con
Confcooperative e consiste, essenzialmente, nel si-
mulare il funzionamento di una cooperativa, all’inter-
no di una scuola. Negli istituti scolastici che hanno
aderito nasceranno, infatti, delle Associazioni Coope-
rative Scolastiche (A.c.s) che riproporranno – dalla
stesura di un proprio Statuto, alla gestione dei rap-
porti bancari – la vita di una vera impresa.
Quali sono le finalità del progetto? La finalità è quella di stimolare, già in età scolasti-
ca, attività imprenditoriali. Di carattere particolare, in
questo caso, perché trattasi di cooperative e quindi
senza scopo di lucro. Questo progetto darà, inoltre,
l’opportunità di fornire agli studenti i primi strumenti
utili per la gestione del credito.
Come è visto dai più giovani il mondo delle banche?Hanno la percezione di un mondo molto distante, un
mondo che non capiscono, troppo complesso, a cui
ci si avvicina solo tramite strumenti tecnologici, in-
ternet ad esempio. E’ anche percepito con sospet-
to, talvolta. Il progetto “Toscana2020” è funzionale
anche a dissipare questa fitta nebbia che avvolge il
settore bancario, facendo conoscere la Banca, trami-
te i suoi servizi e i suoi prodotti.
Le BCC della Toscana si confermano leader negli interventi ecosostenibili. Un dato lusin-ghiero ed interessante. Come nasce la colla-borazione con Legambiente?I rapporti con le associazioni ambientaliste, ed in
particolare con Legambiente, sono ormai datate nel
tempo, da circa dieci anni. La missione istituziona-
le della Federazione è quella di favorire la comuni-
tà, valorizzare il territorio e sviluppare tutto ciò che
di buono offre: in quest’ottica non deve sorprendere,
quindi, che si presti particolare attenzione agli aspet-
ti “green” (la bioedilizia o il risparmio energetico, ad
esempio). Questi rapporti si rinnovano continuamen-
te, non c’è una progettualità completamente nuova
ma un divenire continuo.
Per concludere, quali possono essere, secondo Lei, le soluzioni per uscire dalla crisi?A differenza di quanto
molti pensano, per uscire
dalla crisi serve più Euro-
pa e più Euro. Poiché la
crisi è strutturale e glo-
bale, la risposta deve es-
sere strutturale e globale.
26SALVE | MAGGIO 2014
AREA BANCA
Unione Bancaria: obiettivi
e funzioni. Alla scoperta di un’innovazione istituzionale e regolamentare
di grande portata.- di Andrea Rindi -
Nel mese di Aprile il Parlamento europeo ha
definitivamente approvato, a larghissima
maggioranza, il meccanismo unico di ri-
soluzione bancaria che costituisce il secondo “pi-
lastro” dell’Unione Bancaria (il primo è il ruolo di
supervisione della Bce sugli istituti di credito dell’U-
nione).
La sua entrata in vigore sarà una garanzia per i con-
tribuenti europei che non dovranno più sostenere i
costi di eventuali future crisi bancarie.
Per rispondere alle carenze dell’assetto istituzionale
e normativo resesi evidenti nella crisi, l’Unione Euro-
pea ha avviato un’agenda di riforme a tutto campo.
Da luglio 2007 ad oggi, la Commissione ha emanato
circa 40 proposte di normative su materie bancarie
e/o finanziarie, di cui circa la metà già definitivamen-
te approvate. Spiccano, per impatto, le seguenti:
• la CRD IV e CRR, che recepiscono nell’Unione le
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AREA BANCA
SALVE | MAGGIO 2014
regole di Basilea 3;
• la DGS – Deposits Guarantee Schemes;
• la BRRD – Banks Recovery & Resolution;
• il SRM – Single Resolution Mechanism;
• l’EMIR – European Market Infrastructures;
• la MiFID 2 / MiFIR – Markets in Financial Instru-
ments.
Tali misure costituiscono architravi e pilastri di un
nuovo quadro di riferimento normativo: l’Unione Ban-
caria. Si tratta di un traguardo di grandissimo rilievo
che, fra le altre cose, intende risolvere alla radice il
grave problema che ha minacciato di disintegrare
l’Unione monetaria tra il 2011 e il 2012, ovvero il co-
siddetto “trilemma finanziario”, l’impossibilità, cioè,
di avere insieme e contemporaneamente:
a. l’integrazione dell’eurozona;
b. il perseguimento della stabilità finanziaria siste-
mica;
c. il mantenimento delle sovranità nazionali sulle
politiche fiscali e la vigilanza bancaria e finan-
ziaria.
Il primo obiettivo dell’Unione Bancaria è creare in Eu-
ropa un sistema creditizio solido, unificando a livello
continentale le attività di vigilanza sui più importanti
istituti finanziari nazionali. Il secondo obiettivo è ta-
gliare il legame che si è creato negli ultimi anni tra
i crack bancari e i debiti degli stati. In pratica, i go-
verni non saranno più costretti, con l’indebitamento
pubblico, a effettuare operazioni di salvataggio dei
grandi gruppi creditizi, facendo pagare il conto ai
contribuenti.
Il quadro armonizzato per la prevenzione, la gestione
delle criticità e la liquidazione delle banche in crisi
costituisce una innovazione normativa di notevole
portata. In sostanza, l’attività bancaria sarà presidia-
ta, dall’ingresso nel mercato fino all’eventuale uscita,
da apposite discipline progressivamente coordinate
e sottoposte alla vigilanza di un meccanismo di Au-
torità centrali a livello europeo.
Le attività di controllo sui centotrenta maggiori grup-
pi bancari europei verranno concentrate in capo ad
un singolo organismo, il Single Supervisory Mechani-
sm (SSM), che partirà a novembre prossimo. Il SSM
opererà in tutto il continente con delle regole comuni
per la valutazione del patrimonio delle banche e del-
la qualità degli attivi che possiedono ( Asset Quality
Review ).
In tutta l’area Euro (ma anche nei paesi UE), verrà
creato un unico meccanismo per salvare o ristrut-
turare le banche in difficoltà. Si chiamerà Single
Resolution Mechanism (SRM) e sarà un organi-
smo governato dai rappresentanti dei singoli paesi
dell’Unione.
La novità più importante dell’Unione bancaria consi-
ste nella creazione di un fondo unico europeo che
servirà per finanziare i salvataggi degli istituti di
credito. Si chiamerà Single Resolution Fund (SRF) e
conterà su risorse per 55 miliardi di euro. Il fondo
entrerà a regime in maniera graduale, entro il 2023.
In un primo momento, verranno creati fondi diversi
nei singoli stati nazionali. Già nei prossimi 3 anni,
comunque, il fondo salva-banche disporrà del 70%
delle risorse previste a regime.
La Federazione Italiana delle BCC nelle apposite sedi
istituzionali ha rappresentato con forza la necessità
di assicurare che le norme non siano scritte con ri-
ferimento esclusivamente alle caratteristiche della
società per azioni, magari quotata in un mercato re-
golamentato, strutturata a forma di gruppo verticale,
con operatività transfrontaliera. Perché il pluralismo
bancario è precondizione per realizzare la democra-
zia economica è pertanto necessario che i mecca-
nismi di realizzazione dell’Unione Bancaria tengano
debitamente conto delle esigenze di una proporzio-
nalità strutturata e strutturale in considerazione delle
buone esperienze realizzate all’interno del Credito
Cooperativo.
(Fonte: Panorama.it)
28SALVE | MAGGIO 2014
SÌ, VIAGGIARE
Signori, in carrozza!
Il racconto della gita sul “Treno dei Sapori”, organizzato
dal Credito per i suoi Soci.
- di Claudia Bartoli -
Il “Treno dei Sapori” attendeva alla stazione ferroviaria
di Iseo. Una motrice diesel e due carrozze color aran-
cio, lo scorso 28 Febbraio, hanno, infatti, accompa-
gnato un nutrito gruppo nella spassosa iniziativa che
il Credito Valdinievole ha organizzato per i suoi Soci.
Lungo le rotaie che percorrono la sponda bresciana
del Lago di Iseo, tutti i presenti hanno potuto godere
della vista dei magnifici paesaggi della Franciacorta e
della Val Camonica, gustando in viaggio menù tipici,
accompagnati da vini scelti da sommelier certificati.
A bordo del “Treno dei Sapori”, una struttura del pri-
mo ’900 con gli interni rinnovati ed attrezzati con di-
spositivi multimediali, accompagnati dalla guida che
allietava i passeggeri con esperienza e simpatia, i Soci
sono partiti alla volta di Pisogne. Durante il tragitto la
sommelier Valentina ha servito l’aperitivo a base di vini
Franciacorta prodotti da una famosa cantina del bre-
sciano. La visita della chiesa di Santa Maria della Neve
a Pisogne è stata, per tutti, una rivelazione.
La facciata della Chiesa, in realtà molto semplice, co-
struita nel verde del piccolo comune della Val Camo-
nica, non lascia minimamente trasparire che in realtà
ci si trovi al cospetto di un prezioso scrigno. L’interno
è, infatti, per lo più ornato da affreschi di Girolamo di
Romano, detto “Romanino”. Delle opere, terminate nel
1534, colpisce la grottesca espressione nella raffigu-
razione di volti e di corpi robusti, rappresentazione che
costò al Romanino l’appellativo di “sdegnato barbaro”,
ma anche de “il più grande, più torvo e triviale dei pit-
tori in dialetto dell’arte di ogni regione e di ogni tem-
po”. Non a caso la chiesa affrescata di Pisogne è stata
anche battezzata la “Cappella Sistina dei poveri”.
Al termine del pranzo il “Treno dei Sapori” ha ripreso
il suo viaggio in direzione Provaglio d’Iseo per la visita
del Monastero di San Pietro, detto in Lamosa poiché
eretto sulle torbiere del Sebino. L’edificio, con le sue
architetture stratificate e la complessità e varietà dei
suoi spazi sacri e profani, racconta mille anni di storia
locale ed europea
Il ritorno del Treno alla stazione di Iseo ha permesso
ai Soci di visitare anche questo ridente comune del
Bresciano, tipico per il suo territorio a cavallo fra il
lago e la collina, fra l’acqua e la terra.
Prima di prendere la via del ritorno non è stato possi-
bile rinunciare alla visita di una cantina per acquistare
i prodotti degustati sul “Treno dei Sapori” e per ot-
temperare all’impegno “non ti metter in cammino se
la bocca non sa di vino”.
29
CLUB DEI SOCI
SALVE | MAGGIO 2014
CLUB DEI SOCILA RETE CHE CREA VALORE
Il “Club dei Soci”, grazie ad uno strumento di nuo-
vissima concezione che favorisce la creazione e il
consolidamento di una fitta rete di legami e relazioni
commerciali fra i Soci della banca, è un vero mar-
ketplace aggregatore di domanda e offerta di beni e
servizi in cui i Soci della banca possono pubblicare la
propria offerta commerciale o beneficiare di partico-
lari convenzioni proposte dagli altri Soci.
Il portale è rivolto a tutti i Soci del Credito Valdinie-
vole, siano essi persone fisiche che imprese, arti-
giani, commercianti e liberi professionisti. Ciascuna
categoria può accedere e beneficiare degli strumen-
ti messi a disposizione dal Club: una pagina in cui
presentare la propria attività, i prodotti e i servizi, gli
eventi in programma, le news e fornire particolari
convenzioni e scontistiche riservate esclusivamente
ai Soci della Banca.
L’azienda e/o il libero professionista può, poi, indi-
care i suoi riferimenti completi (indirizzo, telefono,
link al sito web aziendale) per agevolare i contatti
con nuovi potenziali clienti, ma anche inserire foto,
video e parti descrittive dell’attività proposta. Il Club
dei Soci è visibile da tutto il pubblico di internet, ma
solo i Soci del Credito Valdinievole possono aderire
alle convenzioni.
Il sistema è pratico, semplice ed immediato. Le
aziende che scelgono di aderire al portale possono
effettuare inserimenti e variazioni nell’area riservata
in totale autonomia, previo login a mezzo username
e password, consegnati dall’ufficio Soci del Credito
Valdinievole.
Abbiamo deciso di dare spazio anche su “Salve”
alle Aziende del nostro territorio che hanno scelto
il “Club dei Soci” per promuovere la loro attività:
su ogni numero, sarà presente una breve intervi-
sta per conoscerle meglio e, da questo numero,
anche un elenco - di volta in volta aggiornato -
dell’Aziende che promuovono convenzioni dedica-
te esclusivamente ai Soci del Club.
Il Club dei Soci è un valore aggiunto che il Credito Valdinievoleoffre a tutti i suoi Soci. Scopri perché.
30SALVE | MAGGIO 2014
CLUB DEI SOCI
TRICOMIVia Cavour, 47
51100 Pistoia
Tel. 0573 22334
Via Panciatichi, 9
51100 Pistoia
Tel. O573 367471
[email protected] - www.tricomicalzature.com
Ci parli della Vostra azienda.L’azienda si sviluppa nel centro storico di Pistoia
con due negozi specializzati nella vendita di calzatu-
re, pelletteria e abbigliamento di alta gamma. Grazie
all’esperienza e alla professionalità del titolare, Sergio
Tricomi, vengono accuratamente selezionati i brands
più ambiti del settore nazionale ed internazionale.
Quali sono i punti di forza della Vostra azienda?La scelta proposta ai nostri Clienti, la continua ricer-
ca di innovazione, la qualità del nostro servizio e la
nostra immagine riteniamo siano gli elementi su cui
abbiamo fondato la nostra azienda e possiamo quin-
di interpretarli come nostri punti di forza.
Come è cambiato in questi anni il Vostro lavoro?Nel corso degli anni i principi su cui abbiamo fonda-
to le nostre basi ci hanno permesso di avvicinare un
numero sempre maggiore di Clienti che hanno rece-
pito il nostro messaggio e che, anche attualmente,
nonostante il periodo delicato dell’economia globale,
ci ritengono un punto di riferimento.
Quali sono gli ingredienti vincenti per contra-stare la crisi?Gli elementi esposti nel punto secondo uniti alla pas-
sione e alla continua sperimentazione permettono di
creare un rapporto di fidelizzazione che infonde fidu-
cia nella clientela.
Quali sono i vantaggi di far parte del “Club dei Soci”?La piattaforma del Club dei Soci è un ottimo veicolo
di comunicazione e di reciproca opportunità di svi-
luppo di business per le aziende che ne fanno parte.
EUGHENOSViale Carlo Rosselli, 45
51016 Montecatini Terme (Pt)
Tel. 0572 78869
[email protected] - www.eughenos.it
Ci parli della Vostra azienda.Il Centro Clinico Eughenos nasce nel 2008 con la
precisa volontà della proprietaria, la Signora Euge-
nia Ghera, di occuparsi della salute di tutta la cit-
tadinanza con particolare attenzione alla medicina
della Terza Età che ha il fine di prevenire o diagno-
sticare precocemente i malanni e le limitazioni fisi-
Tricomi
31
CLUB DEI SOCI
SALVE | MAGGIO 2014
che e sociali che l’età avanzata impone. Nel tempo
l’offerta di visite specialistiche e di prestazioni dia-
gnostiche si è evoluta fino a coprire la quasi totalità
delle specialità cliniche, sempre nell’ottica del no-
stro impegno sintetizzabile nel motto “vivere a lun-
go, vivere meglio”.
Quali sono i punti di forza della Vostra azienda?Il Centro è caratterizzato da una particolare attenzio-
ne all’accoglienza e da prestazioni clinico diagnosti-
che che comprendono un’ampia gamma di esami
strumentali ad avanzata tecnologia nonché di visite
specialistiche di alto profilo. I tempi di attesa sono
ridotti al minimo e le tariffe sono eque ed accessibili
a tutti. Il nostro impegno è particolarmente volto ad
educare e responsabilizzare i pazienti sui temi della
prevenzione e della diagnosi precoce grazie alle qua-
li numerose patologie potrebbero essere evitate e/o
efficacemente risolte. In questa ottica, formuliamo
appositi pacchetti diagnostici completi che interes-
sano tutte le principali specialità della medicina clini-
ca. A sottolineare il nostro impegno abbiamo stretto
una collaborazione con il prestigioso Istituto Europeo
di Oncologia (I.E.O.) per l’effettuazione presso il no-
stro Centro di visite specialistiche per prevenzione,
diagnosi e cura delle malattie oncologiche.
Come è cambiato in questi anni il Vostro lavoro?La crisi economica e la “Spending Review” messa
in atto dalla Sanità pubblica per far fronte alle vora-
gini di bilancio delle varie Aziende sanitarie stanno
provocando profondi disagi nei cittadini che vedono
aumentare costi e tempi d’attesa delle strutture pub-
bliche. Inoltre, alcune Aziende Asl Toscane hanno già
azzerato le collaborazioni con gli Istituti privati acuen-
do i problemi. All’interno di questo quadro s’innestano
le problematiche di larga parte della popolazione che,
come detto, deve affrontare difficoltà economiche e la
tendenza demografica all’invecchiamento. Dall’espe-
rienza maturata negli anni e dall’attento ascolto dei
pazienti è discesa la volontà di una politica che vuole
abbinare alta qualità a costi contenuti.
Quali sono gli ingredienti vincenti per contra-stare la crisi?Il nostro Centro fornisce risposte efficaci e concrete
offrendo i propri servizi basati sulla qualità di medici
e strumentazioni diagnostiche e sull’accoglienza e
l’attenzione che ambiente e personale offrono senza
tempi d’attesa ed a tariffe che si avvicinano ai tickets
richiesti dalle strutture pubbliche. Questa la stra-
da intrapresa dalla Proprietà del Centro Eughenos:
“qualità, tempi brevi e servizio a tariffe alla portata
di tutti”. Inoltre, per ovviare ai disagi di cui sopra e
nell’ottica dei cambiamenti che interesseranno la sa-
nità, il Centro ha stipulato convenzioni con i principali
Fondi Sanitari e le principali Compagnie di Assicura-
zioni che ormai coprono le esigenze sanitarie di larga
parte della Popolazione.
Quali sono i vantaggi di far parte del “Club dei Soci”?Lo scambio di informazioni e di idee è sempre fon-
damentale per lo sviluppo delle Imprese. La visibilità
che ne deriva è un elemento di importante valoriz-
zazione dell’azienda. Oltre a ciò vengono evidenziati
vantaggi ed opportunità utilizzabili reciprocamente.
Il Club dei Soci: le aziende convenzionateAzienda Campo di attività Promozione riservata al Club dei Soci
EUGHENOS DIAGNOSTICA SRLViale Carlo Rosselli, 45 51016 MONTECATINI-TERME (PT) Tel. 0572 78869Fax. 0572 901205 [email protected] www.eughenos.it
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SCOPRIRE LA BANCA: LA FILIALE DI BIENTINAUn viaggio a puntate tra le filiali del Credito, per conoscere megliol’Istituto e le persone che ci lavorano.
Era il giugno 2010 quando l’allora Credito Coo-
perativo della Valdinievole e la Banca di Bienti-
na - Credito Cooperativo, due banche fondate
negli stessi anni e accomunate dai medesimi valori,
si fusero insieme per dare vita all’attuale costituzione.
La Banca di Bientina aveva iniziato la sua operatività
il 15 dicembre 1957 e alla data della sua incorpora-
zione contava, oltre allo sportello di Bientina, le cinque
filiali di Montecalvoli, Altopascio, Pontedera, Navacchio
e Montacchiello (trasferitasi, poi, a Pisa). Oggi, la filiale
di Bientina - rinnovata e ristrutturata nei primi mesi nel
2012 - vuoi per la sua lunga storia, vuoi per le impor-
tanti dimensioni rimane, per certi aspetti e per molte
persone, la Sede, quasi a riconoscere ancora a que-
sto luogo il ruolo decisivo che ha avuto nel percorso
cinquantennale dell’Istituto. Con oltre seicento Soci al
2013, è una delle filiali più grandi per volume e nume-
ro di clienti. “Ringrazio chi mi ha preceduto - esordi-
sce il Direttore Responsabile, Vito Gracci - perché se la filiale gode di ottima salute è merito anche del buon lavoro svolto negli anni”. Direttore, quali sono i punti di forza della Filiale?Senz’altro il gruppo di lavoro: il personale è propositi-
vo, ha esperienza e voglia di fare, sempre con la guar-
dia alzata. Questo atteggiamento permette un rappor-
to speciale con il Cliente, quasi confidenziale, volto a
garantire il miglior servizio possibile.
Ci parli del “Progetto Galileo”. E’ un progetto che prevede come punto focale una
consulenza dedicata per ogni persona e impresa. Ogni
cliente, in altre parole, è seguito da un gestore di rife-
rimento (family, imprese o privati). Si deve entrare in
banca e sentirsi accolti, quasi coccolati, si deve perce-
pire nell’ambiente che ci circonda quella familiarità e
quell’apertura che rendono il Credito Valdinievole una
banca vicina, attenta e differente.
Come è cambiato il lavoro della banca negli anni?E’ diventato un lavoro più dinamico. Non si può più ri-
manere dietro la scrivania ad aspettare il cliente, ma è
34SALVE | MAGGIO 2014
CHI SIAMO
necessario andargli incontro, conoscere il territorio, vi-
verlo, per meglio interpretare poi le richieste e le neces-
sità di ciascuno. Questa è una Banca nata all’ombra del
campanile, per molti è ancora la “banchina”: per questo
lavoriamo quotidianamente affinché il rapporto con la
clientela si fondi sull’integrazione, sul coinvolgimento e
sulla partecipazione (ci teniamo particolarmente, infatti, a
sostenere le iniziative promosse sul territorio).
Come è il territorio di vostra competenza?E’ un territorio variegato e dinamico che ben si è adat-
tato alle evoluzioni della società. Imprenditorialmente
molto attivo, si è saputo reinventare e seppur la crisi si
faccia sentire, non si è lasciato strangolare: le aziende
hanno reagito, non si sono fermate.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?Cercare di accontentare, quanto più possibile, la clien-
tela, presente e futura e consolidare il primato di banca
con la percentuale di penetrazione più alta sul territorio.
INDIRIZZO E RECAPITIPiazza Vittorio Emanuele II, 4 - Bientina (PI)
Tel.: 0587.758212 - Fax: 0587.756767
Email: [email protected]
ORARI DI APERTURADal Lunedì al Venerdì
8.20 - 13.20 / 14.45 - 15.45
Sabato Mattina: 8.30 – 12.30
Direttore:Vito Gracci
Dal 1986 entra nell’ex Banca di Bientina. Nel 2010,
anno della fusione, era responsabile della Filiale di
Navacchio. 53 anni, sposato con due figli.
ViceresponsabileAlessio Severi
Gestore PrivatiCristina Ranzi
Gestore FamilyAndrea Guerrazzi
Gestore FamilyIrene Remorini
Operatore di SportelloTiziana Monti
Gestore FamilyElisa Pachetti
Operatore di SportelloElisa Donati
Gestore ImpreseGabriele Stefanelli
Gestore ImpreseAlice Tognarelli
35
CHI SIAMO
SALVE | MAGGIO 2014
36SALVE | MAGGIO 2014
LA FONDAZIONE
ALLA SCOPERTADEL LIBERTY.
Laboratori, visite guidate ed un concorso: i ragazzi conoscono Galileo Chini
e la città che ospita le sue opere.
- di Diletta Severi -
- foto di Emanuel Carfora -
37
LA FONDAZIONE
SALVE | MAGGIO 2014
Montecatini Terme è sto-
ricamente considerata
la città del Liberty. Tra
la fine dell’Ottocento e l’inizio del Nove-
cento divenne, infatti, centro internazionale
del “nuovo stile” vantando la frequentazione di
artisti, vip e personaggi alla moda. E tante sono
le testimonianze visibili di questa corrente artistica:
dal Palazzo Comunale, terminato nel 1920 ad opera
di Raffaello Brizzi e Luigi Righetti, al Cinema Excelsior,
costruito nel 1922 da Ugo Giovannozzi che rappresenta
forse la prova più fedele ai dettami del Liberty europeo con
la tettoia a gettante in ferro e vetro e l’interessante soluzione
della facciata curvilinea porticata, passando poi per gli stabilimen-
ALLA SCOPERTADEL LIBERTY.
38SALVE | MAGGIO 2014
LA FONDAZIONE
ti termali, imponenti dimostrazioni dell’architettura
del tempo. Protagonista assoluto dell’arte Liberty a
Montecatini Terme, Galileo Chini. Pittore, ceramista,
illustratore di scenografie e fondatore, a Firenze nel
1897, di una delle più importanti manifatture artisti-
che del tempo. Gli viene riconosciuto il merito di aver
trasformato la ceramica, considerata un’arte minore,
in una produzione dagli alti contenuti artistici. Decorò
i saloni della Biennale di Venezia dal 1904 al 1913,
la messa in scena delle opere di Sam Benelli, sce-
nografie e bozzetti per alcune opere di Giacomo Puc-
cini. A Montecatini è possibile ammirare, lungo viale
Verdi, all’esterno dell’ex chiosco per la vendita dei
sali estratti dalle sorgenti Tamerici, quattro pannelli in
gres raffiguranti le fasi della lavorazione della cerami-
ca. E ancora: all’interno delle Terme Tettuccio, la co-
pertura in tegole a squame della cupola della tribuna
dell’orchestra, all’interno delle Terme Tamerici la sala
della mescita, nel Palazzo del Municipio le stupende
decorazioni e i lucernari e, nello storico Grand Hotel
La Pace, le vetrate e i fregi decorativi.
Fatta questa doverosa premessa, si può capire l’im-
portanza che riveste il progetto didattico dedicato alle
scuole primarie e secondarie dell’Istituto Compren-
sivo Galileo Chini di Montecatini Terme, organizzato
dalla Cooperativa Keras di Pistoia e sostenuto dalla
Fondazione Credito Valdinievole. Tema del progetto su
cui le undici classi coinvolte (cinque classi delle scuo-
le elementari e sei di quelle medie) stanno lavorando
è, appunto, il Liberty. “Uno dei primi passi mossi dalla Fondazione - spiega il Presidente, Valentino Pieri - è stato coinvolgere i più giovani per far conoscere loro la cultura e l’arte del territorio in cui vivono come ele-mento essenziale della vita stessa. Attraverso questa conoscenza, valorizziamo gli elementi importanti di Montecatini legati al Liberty che hanno bisogno di es-sere mantenuti vivi nella memoria di ciascuno”. Nel dettaglio, il progetto è declinato in vari livelli: le
classi primarie sono coinvolte in lezioni teoriche sul
Liberty, visite in città nei luoghi in cui ha operato Chi-
ni, approfondimenti delle opere dell’artista presenti
in Fondazione attraverso esperienze olfattive, tattili e
visive.
Le classi secondarie, invece, si cimentano in veri e
propri laboratori di restauro.
Si comincia con un reintegro pittorico, utilizzando la
tecnica cosiddetta del “rigatino”. Si interviene sulle
parti mancanti mediante matita, con molti tratti fini
39
LA FONDAZIONE
SALVE | MAGGIO 2014
e decisi che seguono costantemente la direzione
del segno originario (quello dell’artista), in modo da
creare, da lontano, l’illusione ottica ma, da vicino, si
comprende subito qual è la mano dell’artista e quella
del restauratore.
Parallelamente, sono state ridotte del cinquanta per
cento le dimensioni de “La Primavera Classica”, uno
dei pannelli più famosi ed importanti di Galileo Chini
e suddiviso fedelmente in cinquanta parti, in modo
da creare un puzzle. Quando le sei classi coinvol-
te avranno terminato il loro intervento di “rigatino”,
questi pezzi saranno ricomposti e creeranno l’opera
intera. Il lavoro sarà poi esposto di fianco a “La Pri-
mavera” originale, con le foto delle attività didattiche.
E’, infatti, intenzione della Fondazione Credito Valdi-
nievole esporre al pubblico “La Primavera Classica”,
di ritorno da Forlì (vedi box).
Il laboratorio è stato ideato in collaborazione e sulla
base del lavoro svolto dal professor Paolo Bellucci: il
maestro restauratore è, infatti, intervenuto sull’opera
originale di Chini (datata 1914).
“Uno degli obiettivi di questo percorso didattico che si svilupperà in cinque incontri di due ore per ogni classe - spiega Emanuel Carfora della Cooperati-
va Keras - è quello di far capire che le opere d’ar-te sono vive, vanno conosciute ed hanno bisogno di cura e manutenzione per durare nel tempo”. “Anche i ragazzi - continua - hanno compreso l’importanza della tutela delle opere, in linea con gli obiettivi di-dattici: le opere d’arte sono vive e invecchiano come noi. Dobbiamo stare attenti alle loro condizioni di sa-lute. Il progetto, come spero, ha anche lo scopo di sensibilizzare i ragazzi a non commettere mai gesti scellerati come quello compiuto da chi ha imbrattato il Battistero di Pistoia”.I ragazzi hanno anche visitato tutti i luoghi dove Ga-
lileo Chini ha lavorato, per capire, dal vivo, cosa ha
fatto e, soprattutto, in che condizioni sono le opere.
Hanno, poi, compilato una scheda dove ognuno ha
“La Primavera Classica” in mostra a Forlì
fino a giugno. Fino al 15 giugno, il famoso dipinto di Galileo
Chini sarà l’elemento qualificante della mostra
“Il Liberty. Uno stile per l’Italia moderna”, ras-
segna ospitata ai musei di San Domenico a Forlì.
Il quadro di Chini è stato scelto anche per l’inter-
no copertina del catalogo ufficiale della mostra, in
cui ha trovato anche spazio per un servizio di due
pagine dedicato esclusivamente alla vita e alle ope-
re di Galileo Chini. La stessa immagine si ritro-
va anche nella brochure di presentazione. “E’ un
evento di alto livello - ci spiega Valentino Pieri,
Presidente della Fondazione che ha visitato per-
sonalmente la mostra - e “La Primavera” ha un
ruolo da protagonista, sia per la posizione centrale
in cui è stata collocata, sia per il fatto di essere sta-
ta riprodotta, a figura intera, su sei vetrate poste
all’ingresso della mostra stessa”. Per info e preno-
tazioni www.mostrefondazioneforli.it.
40SALVE | MAGGIO 2014
LA FONDAZIONE
“adottato” un’opera d’arte, descrivendone lo stato
di conservazione e spiegando perché ha deciso di
sceglierla. Con oltre 160 schede, sarà possibile trac-
ciare una sorta di “geografia della sensibilità” degli
alunni, indicando qual è l’opera o monumento più
“votato”. “Aderiamo sempre volentieri alle attività che riguardano il territorio - spiega Bruna Rossi, re-
ferente per i percorsi storico-artistici delle classi pri-
marie dell’Istituto Chini - quindi, anche questo pro-getto non ha fatto eccezione. In più, con la fusione delle scuole primarie e secondarie in un unico Istitu-to Comprensivo che prende il nome proprio dal gran-de artista Chini, c’era l’esigenza di far conoscere ai ragazzi la sua storia e le sue opere. Il tutto, poi, si è sposato perfettamente con le attività di recupero e valorizzazione della Fondazione Credito Valdinievole”. “Ai ragazzi l’iniziativa piace - aggiunge Teresa Fera
referente delle classi secondarie - perché è un per-corso affascinante e dinamico, con laboratori attivi e visite dal vivo. La conoscenza del territorio non entra solo in classe, ma anche nelle famiglie a cui i ragazzi raccontano ciò che fanno e ciò che vedono grazie a queste attività”.Tutte le classi coinvolte, durante questo entusia-
smante percorso didattico, produrranno memorie,
articoli, ricerche sugli argomenti trattati perché le-
gato al progetto c’è anche un concorso - “Monte-
catini città del Liberty” - che ha come obiettivo la
realizzazione di manifesti pubblicitari, ovviamente
in stile liberty. I lavori più originali, valutati da una
commissione di esperti, saranno riprodotti e la clas-
se vincitrice verrà premiata con un e-book per cia-
scuno alunno, offerto dalla Fondazione Credito Val-
dinievole.
Cooperativa Keras: chi siamo.
Karas è una cooperativa operante nel settore dei
beni, della didattica e delle attività culturali in To-
scana. Nasce dall’unione di professionalità specia-
lizzate con oltre 10 anni di esperienza ciascuno nel
settore culturale al fianco di Enti Pubblici e Privati.
Il nome scelto, “Keras”, prende ispirazione dal gre-
co antico col significato di “corno”, strumento per
la diffusione della voce, utilizzato nel passato anche
come bicchiere per dissetarsi e dall’indonesiano, col
significato di “tosto”, “forte”, “cosa detta a voce
alta”. Il sottotitolo è “Diffusione, Didattica, Servi-
zi”, sintesi delle attività della Cooperativa. Gli sco-
pi principali sono: diffondere la cultura attraverso
un’attività di tutela, promozione e valorizzazione
del patrimonio territoriale; migliorare qualità e va-
rietà dei servizi di fruizione, didattica e arte terapia,
rivolte ad ogni tipo di utenza: dalle scuole di ogni
ordine e grado, ai giovani, adulti, anziani, portatori
di handicap, famiglie; valorizzare i beni culturali
attraverso la qualità dei servizi offerti all’utenza:
dalla custodia dei beni stessi e gestione delle emer-
genze, alla diffusione della loro importanza e pre-
gnanza sociale, ad un’accoglienza di qualità che
permetta ai diversi pubblici di avvicinarsi all’arte e
alla cultura con interesse e sempre maggiore voglia
di scoperta e conoscenza. Valorizzare il territorio in
tutte le sue caratteristiche: storico-culturali, archeo-
logiche, naturalistico-ambientali, oltre ai prodotti ti-
pici dell’enogastronomia e dell’artigianato artistico.
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LO SPORT
SALVE | MAGGIO 2014
Una vita da Serie A
Alessandro Sturba, ora alla guidadel Montecatini Calcio,
ha passato quindici anninello sport professionistico:
questo il suo racconto.
- di Andrea Biagini -
Abbiamo incontrato Alessandro Sturba, ex centro-
campista, con oltre quattrocento gare tra i profes-
sionisti, da inizio stagione allenatore del Montecatini
Calcio.
Nel corso della sua lunga carriera ha giocato in mol-
teplici squadre: Roma, Verona, Siena, Livorno, Cata-
nia, Venezia, Lucchese, Carrarese, Massese e Andria,
solo per citarne alcune, un autentico globetrotter con
quattordici squadre in quattordici anni di football da
professionista e ben tre cambi di casacca durante il
mercato di gennaio.
Ha conosciuto molti personaggi emblematici che fre-
quentano questo mondo ed ha avuto molte soddisfa-
zioni, come quella di essere acquistato dalla Roma,
sua squadra del cuore.
Esperienza purtroppo intervallata da divergenze con il
Direttore Sportivo Baldini, perché essendo stato ac-
quistato da Lucchesi, non era ben visto dal suo suc-
cessore, quindi emarginato e costretto a dover lascia-
re la capitale con continui prestiti.
Vedremo nell’intervista una serie di episodi che han-
no frenato quella che sarebbe potuta essere una car-
riera ancor più prestigiosa di quella vissuta da Ales-
sandro.
Partiamo, però, dall’attuale esperienza di alle-natore del Montecatini.È stata buonissima per l’ottimo risultato ottenuto,
ovvero salvarsi con larghissimo anticipo. Altro merito
è stato dar filo da torcere a molti squadroni, ben più
attrezzati di noi, che abbiamo affrontato a testa alta,
uscendo bene dal campo al termine di ogni match:
sia nelle sconfitte che nelle vittorie. Mi duole non aver
raggiunto il punteggio per andarci a giocare i playoff,
peccato perché avevamo sicuramente velleità di vitto-
ria, la squadra era motivata. Fin dall’inizio del torneo
sostenevo che avevamo un team da salvezza tran-
quilla, ma credo che alla fine saremmo stati in grado
di salire di categoria. Se rifletto, mi tornano in mente
quelle due o tre partite che non abbiamo portato a
42SALVE | MAGGIO 2014
LO SPORT
casa sia per miracoli del portiere avversario che per
errori banali. Non mi rimane però che fare un plauso
ai ragazzi e alla società che ci è sempre stata vicina.
Si può ancora fare buon calcio a Montecatini?Senz’altro si, lo dimostra questo campionato che sia-
mo riusciti a terminare con serenità. Montecatini è
una splendida piazza dove si potrebbe fare meglio ed
ambire a molto, molto di più che a un campionato di
Promozione. Mi farebbe piacere se tutti insieme ri-
flettessimo a quello che vuol dire fare un campionato
importante, unendo più forze per il bene della città e
dei colori biancocelesti.
Facciamo un passo indietro, lo scorso anno hai guidato in Uruguay i Montevideo Wanderers, che esperienza hai vissuto?Abbiamo fatto benissimo, un campionato tranquillo,
che poi era l’obiettivo che mi aveva imposto il club,
sono subentrato in corsa e ho cercato di dare un’im-
pronta diversa ai giocatori. Sono riuscito nell’intento
e mi piace pensare che se quest’anno sono terzi in
classifica forse è un po’ merito mio: sono primi in tut-
ti campionati giovanili e spero che la prima squadra
riesca a lottare per la Libertadores (la nostra Cham-
pions). Mi auguro di tornare presto là e fare una sta-
gione intera, qui in Italia il calcio è in fase calante, a
differenza loro, che sono in netta crescita. I numeri
parlano da soli, contano circa 3 milioni di abitanti e
se facciamo un paragone con noi italiani, e guardia-
mo il livello delle due nazionali, ci rendiamo conto che
riescono a mettere in campo molti buoni giocatori. I
vari club sfornano un sacco di talenti ogni anno che
in rapporto al nostro movimento sono notevolmente
inferiori.
Venendo invece alla tua carriera di calciatore hai conosciuto molti personaggi di spicco, par-tendo da Catania dove avevi come Presidente un certo Gaucci.Sì, personaggio incredibile che viveva di risultati: se
vincevamo tutto ok, alla prima sconfitta tutti in riti-
ro. La squadra era modesta, probabilmente da metà
classifica, poi per varie vicissitudini a noi favorevoli
arrivarono le vittorie ed eravamo tra i primi, ed il pre-
sidente si ingolosì tanto da voler i tre punti ogni do-
menica. Avevamo Colantuono come mister, facemmo
un campionato fantastico, ma le esuberanze di Gauc-
ci non ci aiutarono, nonostante fosse una persona
che amava molto il calcio e che, a modo suo, avesse
anche delle conoscenze della “materia” pallone.
Hai citato Colantuono, che è adesso considera-to uno dei migliori allenatori di serie A, lo hai conosciuto agli inizi del suo percorso di mister, come ti sei trovato con lui?Già era preparato, attento, scrupoloso, mi sono tro-
vato a meraviglia con lui. Adesso che alleno per me è
un esempio: sia come motivatore che come dettami
di gioco. Sta facendo benissimo e merita una big, già
al tempo si vedeva che era destinato.
Passiamo a Capello, che aveva per te una pro-pensione speciale.Sì, mi vedeva molto, peccato che altre persone gli
hanno fatto cambiare idea.
Comunque come mister era fenomenale, ti fa venire i
brividi per la padronanza e il polso che ha nell’essere
leader della squadra.
Un vincente unico nel suo genere, ha vinto a Roma
gestendo un gruppo di grandissimi campioni e una
piazza non certo facile.
Dopo di lui Prandelli. Grandissima persona che si merita la Nazionale,
semplicemente fantastico. Bravissimo nel tenere
lo spogliatoio: se ci rendiamo conto che a Roma lo
chiamarono in poco tempo il Grande Cesare... Tuttora
nonostante i pochi mesi alla guida dei giallorossi lo
ricordano con affetto ed ha dimostrato di essere un
uomo vero anche nel momento del dolore.
Infatti, la malattia della moglie pregiudicò il suo percorso a Roma.Mi ricordo ancora la mattina che ci comunicò che,
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LO SPORT
SALVE | MAGGIO 2014
Speciale Montecatini. Dopo aver incontrato mister Sturba scambiamo
due battute con il direttore generale del Montecati-
ni Ennio Pollastrini (nella foto).
Che stagione è stata per i colori biancocelesti?
Credo un campionato oltre ogni più rosea aspettativa
che non ci ha permesso di disputare i playoff solo per
uno strano regolamento che, ahimè, ci condanna.
Un giudizio sul mister e sui ragazzi.
Sturba ed i ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro
dimostrando grande professionalità. Ringrazio an-
che la società ed il Comune che hanno dimostrato
più volte la loro vicinanza. Voglio aggiungere un
invito agli imprenditori di Montecatini che mi au-
guro il prossimo anno calcistico ci diano una mano.
Spero vivamente che qualche nuova forza locale
venga ad unirsi a quelle già presenti perché sarà
importante per il nostro futuro.
per motivi familiari, doveva lasciare la panchina, le
sue lacrime ci turbarono. Fu un momento umana-
mente molto forte dove lo sport ed anche il lavoro
rimanevano in secondo piano.
Un altro tuo grande mister, meno conosciuto, ma inventore di un nuovo schema di gioco 3-3-4 fu Glerean.Un vero innovatore, fece benissimo con noi a Citta-
della poi scelse di andare a Palermo rinunciando al
Chievo Verona che forse sarebbe stato il club più
adatto a lui. Pensa che dovevo seguirlo in A a Verona,
però saltò la trattativa e lui scelse il club rosanero.
Ripensandoci, dopo anni in una realtà piccola come
Cittadella, andare a Palermo con Zamparini fu una
mossa un po’ azzardata che ne pregiudicò la carriera.
A distanza di anni mi sono fatto questa idea.
Alla luce di questi tuoi intrighi di mercato, in-contri con direttori sportivi, presidenti ed alle-natori, che ci hai raccontato, oltre che al grave infortunio che hai subito da giovanissimo, che
carriera da calciatore hai disputato?Ottima visto che ho fatto fare la prima doppietta da
professionista ad un certo Filippo Inzaghi! Scher-
zi a parte in molti mi avrebbero dato titolare sicuro
in una big, in realtà ero proprietà della Roma, ma
sempre dato in prestito per giocare. Non mi lamento
ho giocato tredici anni su una gamba e ho sempre
combattuto come i miei mi hanno insegnato fin da
piccolo. Di sicuro ho pagato spesso la troppa voglia
di farmi vedere, sentivo troppo importanti per me i
momenti nel quale ero in odore di nazionali e que-
sto mi portava a migliorarmi, ma pregiudicava le mie
scelte e quelle dei club. Se avessi conosciuto un per-
sonaggio come Pierpaolo Marino, attuale Direttore
Sportivo dell’Atalanta, probabilmente sarebbe andata
diversamente. Per sfortuna quando era ad Udine e
mi voleva in squadra non abbiamo chiuso la trat-
tativa, nonostante da anni mi seguisse e fosse mio
estimatore. Con i se e con i ma non si fa la storia e
nemmeno il calcio.
“CasAmica”:il nuovo progetto dell’associazione
“Tuttinsieme”.Un’esperienza diversa per favorire
la socializzazione e l’autonomiadei ragazzi disabili.
- di Diletta Severi -
L’associazione “Tuttinsieme” nasce quat-
tordici anni fa per garantire un sostegno
concreto alle famiglie che convivono con
il problema della disabilità, in tutte le sue manife-
stazioni. Tra gli obiettivi principali, c’è quello di dare
informazione e consulenza su questo tema, sempre
troppo poco conosciuto, sensibilizzando l’opinione
pubblica e la società civile affinché si crei un ter-
reno culturale adeguato dove sviluppare politiche
di sostegno ed integrazione delle persone disabili.
Ad oggi, l’Associazione coinvolge ben 80 ragaz-
zi disabili e le loro famiglie in tutta la Valdinievole.
“Offriamo sostegno legale per le tematiche legate alla protezione giuridica e patrimoniale della perso-na disabile e della sua famiglia - ci spiega la Pre-
sidente, Marisa Biancardi, che abbiamo incontrato
insieme alla Vicepresidente, Gabriella Buralli - ed organizziamo molti convegni di approfondimento su
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L’IMPEGNO
Sulla sinistra, Gabriella Buralli, Vicepresidente dell’Associazione. Accanto, il Presidente, Marisa Biancardi. Nella pagina accanto, l’ingresso della casa.
argomenti e temi importanti che hanno aperto oriz-zonti culturali innovativi. Uno degli aspetti più im-portanti che l’associazione ha sempre inteso per-seguire è di pensare e sviluppare azioni di supporto al benessere del nucleo familiare e alle sue diverse componenti per allargare il focus tradizionale degli interventi sulla disabilità, dal singolo alla famiglia poiché essa costituisce da sempre il nucleo pri-mario e più importante di relazioni e affetti, ed è la principale istituzione assistenziale del nostro paese, degna della massima attenzione”.
Molti sono i progetti che “Tuttinsieme” porta avanti,
da anni, con successo, in collaborazione con le Isti-
tuzioni e la Società della Salute. L’ultimo, in ordine
temporale, è “CasAmica”, un appartamento di pro-
prietà del Comune di Montecatini Terme concesso
in comodato gratuito all’associazione che, grazie
anche a contributi esterni, è riuscita a ristruttu-
rarlo ed arredarlo. Il locale, confortevole, caldo ed
accogliente, posto al primo piano di un condomi-
no in una zona tranquilla di Montecatini Terme (in
Via Friuli), privo di barriere architettoniche e con un
bel giardino esterno, è finalizzato a promuovere un
nuovo percorso di sviluppo di autonomie domesti-
che, sociali e relazionali delle persone disabili, al di
fuori della famiglia. Sperimentare, infatti, il “provo a
vivere da solo” permette ai ragazzi e alle loro fami-
glie di incrementare un’autonomia anche affettiva e
relazionale, abituandoli gradatamente ad un natu-
rale distacco e si configura come un nuovo servizio
di socializzazione che risponde a finalità prevalen-
temente educative e formative.
“CasAmica” offrirà la possibilità di aggregarsi libe-
ramente, conoscersi e stringere amicizie o sem-
plicemente di divertirsi: un desiderio banale che,
però, troppo spesso rischia di rimanere frustrato
dalla mancanza di spazi e di opportunità. La filoso-
fia alla base del progetto è quella di personalizzare
i percorsi a seconda delle specifiche esigenze ri-
fiutando l’idea che le persone disabili abbiano tut-
te le stesse necessità. Obiettivi sono: l’inclusione,
l’integrazione, la lotta all’isolamento e l’autonomia.
“Sono già iniziate le attività pomeridiane di due gruppi di adolescenti - precisa Marisa Biancardi -
che si incontrano a “CasAmica”: organizzano libe-ramente il loro tempo e la voglia di fare esperienze sul territorio con un operatore che li accompagna in un percorso di crescita a contatto con il mondo esterno senza i genitori”.
Il progetto si inserisce in un percorso, già avviato
con la Società della Salute della Valdinievole, che
prevede altri programmi dedicati ai ragazzi portato-
ri di disabilità e alle loro famiglie, definito “Durante
noi”. Percorso nato per dare l’occasione di sapere
il proprio figlio impegnato in attività divertenti, in un
contesto di progettualità educativa, non trascuran-
do il bisogno delle famiglie di avere un momento in
45
L’IMPEGNO
SALVE | MAGGIO 2014
cui poter ricaricare un po’ di energie.
Il primo progetto del “Durante Noi” è “Stasera
esco!”, durante il quale vengono organizzati appun-
tamenti sportivi e ricreativi: momenti di svago ma
anche occasione di arricchirsi di preziose esperien-
ze di crescita personale e relazionale. L’associazio-
ne promuove iniziative di socializzazione attraverso
incontri, laboratori, feste, cene e spettacoli aperti a
tutti. L’altro progetto è, appunto, il “Provo a vivere
da solo” (in cui si inserisce anche l’esperienza di
“CasAmica”) che nato per incrementare l’autono-
mia delle persone disabili, prevede soggiorni resi-
denziali per i ragazzi durante i weekend all’interno
di due case famiglia. Il successo della sperimen-
tazione ha dimostrato che queste esperienze rap-
presentano veri momenti di sollievo per le famiglie
e creano nei ragazzi un forte stimolo per imparare
a gestire la propria vita al di fuori del nucleo fami-
liare.
Tutti passi, questi, per il raggiungimento del vero
obiettivo dell’Associazione: il “Dopo di Noi”, ovvero
la creazione di una risposta certa al futuro dei geni-
tori di figli disabili nel momento in cui non ci saran-
no più o non saranno più in grado di prendersi cura
di quel figlio che non sarà mai in grado di gestire
autonomamente la propria esistenza. “Il “Dopo di noi”, cioè la vita dopo la famiglia – spiega ancora
la Presidente Biancardi - ormai da tempo fa parte delle grandi preoccupazioni dei genitori più avanti con l’età, poiché cominciano a chiedersi quale sarà il futuro del proprio figlio quando non avrà più il sostegno determinante dei suoi genitori. La volon-tà di tutti è quella di affrontare questo tema sen-za arrivare sempre alle soglie dell’emergenza, ma piuttosto come diritto legato alla naturale esigenza di indipendenza che ogni persona matura nel tem-po”. “E’ un percorso – interviene la Vice Presidente
Gabriella Buralli - che progressivamente insegna ai ragazzi ad acquisire maggiori competenze e auto-nomie affinché siano aiutati a crescere come indi-vidui che, gradualmente, si abituano a vivere al di fuori del nucleo familiare. Stiamo anche pensando di organizzare un luogo di attività occupazionali che possa offrire loro un’attività lavorativa adeguata alle capacità di ognuno. A breve, assieme alla so-cietà della Salute della Valdinievole, ed un gruppo di associazioni e cooperative, inizieremo un pro-getto sperimentale di gestione di una casa famiglia in una struttura a Uzzano, dietro incarico della Re-gione Toscana, affinché la sperimentazione possa portare alla realizzazione di un “modello” innovativo che sia costruito avendo come obiettivo la centrali-tà della persona”.
L’associazione TUTTINSIEME può ricevere donazioni
da persone fisiche (detraibile al 26% a partire dal
2014 fino a erogazione massima di 2.065,83) e da
persone giuridiche (deducibile fino al valore maggio-
re tra il 2% del reddito complessivo e € 2.065,83).
L’Associazione TUTTINSIEME può ricevere il 5 x mil-
le indicando il codice fiscale 91017570473
www.tuttinsieme-onlus.it
46SALVE | MAGGIO 2014
L’IMPEGNO
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LUCI SUL TERRITORIO
SALVE | MAGGIO 2014
OTTAVA EDIZIONE DELLA “GRANFONDO DELLE TERME”.
E’ tornata, in aprile, la manifestazione dedicata a chi ama la Mountain Bike.Si è svolta il 5 e 6 aprile scorso, la nuova edizione della Granfon-do delle Terme, manifestazione sportiva dedicata agli amanti della Mountain Bike, e gara di apertura del circuito Mtb Tour Toscana. Questa ottava edizio-ne ha bissato il successo dello scorso anno con oltre seicento iscritti. Due i percorsi previsti di 50 e 30 km rispettivamente di 1.700 e 1.000 metri di dislivello. L’organizzazione ha lavorato tutto l’anno per migliorare ulteriormen-te l’evento. Il quartier generale è
stato allestito alle Terme “La Sa-lute” con il suo magnifico parco, da dove gli atleti sono partiti alla volta del percorso ricavato tra vi-gneti, boschi e paesi medievali. Insieme alla Svizzera Pesciatina, con il guado della Pescia ed il seguente gran premio della mon-tagna alla Serra Pistoiese, sono stati interessati al passaggio dei bikers Malocchio, Marliana, il Goraiolo. Dopo aver attraversato anche il centro storico medievale di Montecatini Alto, con brevi trat-ti di strada in pietra che arrivano al venti per cento di pendenza, e qualche chilometro di discesa molto tecnico e veloce, gli atle-ti sono arrivati al parco termale del Tettuccio dove è stato posto l’arrivo della gara. Grande parte-cipazione anche a tutti gli eventi collaterali con le esibizioni di Bike Trial - a cura di Trial bike Avis Ro-signano - le lezioni di fitness della palestra Active Gym e il gelato ar-tigianale distribuito gratuitamente dalla gelateria “Ultimo chilome-
tro”, dell’ex campione di ciclismo Paolo Fornaciari. La gara maschi-le è stata vinta da Samuele Porro (Silmax X-Bionic Racing Team) in 02.12.17” e quella femminile da Cristina Roberti (Asd Pro Bike) in 02.59.44”.
A LUGLIO LA NUOVA EDIZIONE DEL PALIO DI BIENTINA.
Cresce l’attesa per la sentita tradizione bientinese.Il Palio delle Contrade che si svol-ge in Piazza Vittorio Emanuele la terza domenica di luglio, è di-ventato, nel corso degli anni, una delle manifestazioni più impor-tanti del Comune di Bientina. Ha origine nel 1983, allorché la Sex-tum Bientina, squadra calcistica locale, organizzò una disputa tra cavalli montati a sella tra i bar del paese, al fine di avvicinare la cittadinanza alla società sportiva. Nei primi anni, la corsa aveva luo-go nel campo sportivo del paese,
Luci sulterritorioINIZIATIVE, EVENTI, PROGETTI SOSTENUTI DAL CREDITO VALDINIEVOLE
48SALVE | MAGGIO 2014
LUCI SUL TERRITORIO
mentre era proprio la società sportiva a occuparsi dell’organiz-zazione. A partire dal 1993 il ter-ritorio del paese è stato suddiviso in dieci contrade, (oggi nove) che ogni anno si contendono la vitto-ria del Palio. Dal 2001, la corsa non si tiene più nel campo spor-tivo locale, ma nella piazza del paese. Il giorno della gara (che quest’anno cade il 20 luglio) è preceduto, la seconda domenica di luglio, dalla sfilata storica per le vie cittadine. La scorsa edizione, la contrada di Viarella (con il fan-tino Valter Pusceddu e il cavallo Nadir de Mores) si è aggiudicata la vittoria.
TORNA IL “MONTECATINI OPERA FESTIVAL”
Anche per l’edizione 2014, un calendario ricco di prestigiosi appuntamenti.E’ stato l’aeroporto Galilei di Pisa ad ospitare la presentazione uffi-ciale di “Montecatini Opera Festi-val 2014”, la manifestazione or-ganizzata dall’associazione cultu-rale “Il Parnaso” , con la direzione artistica di Maria Giulia Grazzini. La novità è rappresentata dalla collaborazione con artisti russi dei teatri di San Pietroburgo, Ma-riinsky e Hermitage. Un progetto che rappresenta un importante step per rafforzare il legame con
il turismo russo. Alla conferenza, erano presenti il sindaco Giusep-pe Bellandi, l’amministratore uni-co delle Terme Fabrizio Raffaelli, il console russo di Genova Eugenio Boykov l’amministratore e diret-tore di Sat, Gina Giani. Il “Mon-tecatini Opera Festival”, ormai da oltre quindici anni, è una delle manifestazioni più qualificate a promuovere il nostro territorio nel mondo sia attraverso la lirica sia dal punto di vista enogastronomi-co con il sodalizio con Slow Food. Da aprile a ottobre ben 24 gli ap-puntamenti con la grande musi-ca nei luoghi più suggestivi delle terme montecatinesi (Excelsior e Tettuccio). Per informazioni e per visualizzare il programma com-pleto è possibile visitare il sito: www.montecatinioperafestival.it.
“L’ANGELO BIONDO”: RASSEGNA MUSICALE PER I PIU’ GIOVANI.
Per la prima volta a Bientina, l’evento dell’Associazione “Amici di Niccolò”. Nella cornice del Teatro delle Sfi-de di Bientina, completo in ogni ordine di posto, oltre trenta ra-gazzi di età compresa tra i 7 ed i 14 anni hanno partecipato alla serata finale della Rassegna Mu-sicale “L’Angelo Biondo”, organiz-zata dall’ Associazione “Amici di Niccolò” che per la prima volta è
stata realizzata a Bientina dopo le undici edizioni di Milazzo. L’Asso-ciazione “Amici di Niccolò”, nata a Milazzo, appunto, nel 2003 a seguito della scomparsa del pic-colo Niccolò da subito ha dedica-to tutto il suo lavoro ai giovanis-simi. La rassegna si è svolta in tre giornate: nelle prime due, i gio-vani musicisti si sono esibiti da-vanti alla giuria con i loro brani, e la stessa giuria con un lavoro di grande attenzione ha individua-to gli assegnatari delle borse di studio; nella terza serata, inve-ce, si sono esibiti tutti i musicisti di fronte ad una platea gremita. Presente alla manifestazione fi-nale anche il Sindaco di Bientina, Corrado Guidi, che nel suo saluto ha ricordato l’importanza della cultura e della musica ed ha ma-nifestato il suo consenso per l’ini-ziativa che ha coinvolto così tanti giovani. Anna Paola ed Andrea, genitori di Niccolò, hanno aperto e concluso la serata, presenta-ta dalla professoressa Carlotta Gualtieri.
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