Salve 81 - Aprile 2016
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MONSIGNORFILIPPINInuovo Vescovo della Diocesi di Pescia
SERRAVALLEPISTOIESEuno scrigno nel cuoredel Montalbano.
FONDAZIONECREDITO VALDINIEVOLEIl patrimonio artistico dell’Accademia d’Arte torna a risplendere.
PERIODICO DELCREDITO VALDINIEVOLE
81 APRILE 2016
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Cari Soci, cari Clienti,
Come avete visto, da questo numero del Salve di-
ventiamo più moderni e… tecnologici.
Abbandoniamo la spedizione postale ma recapite-
remo la nostra rivista a tutti i Soci via mail, oltre a
renderla disponibile sul sito della Banca e sui nostri
spazi social.
Una scelta in linea con quelle fatte ultimamente
dall’intero mondo dell’editoria, che ci permetterà di
velocizzare la consegna del periodico, fornendo così
notizie ancora più fresche e interessanti, e che ci
farà compiere un piccolo gesto per il nostro ambien-
te abolendo l’uso della carta per questo strumento.
Il tema caldo del periodo è certamente il via libera
dato dal Governo alla tanto attesa riforma del Credito
Cooperativo con l’emanazione del D.L. n. 18/2016.
Tratteremo questo importante argomento con un ar-
ticolo del nostro Direttore Generale Andrea Rindi, che
ne dettaglierà le caratteristiche principali affrontando
anche le perplessità che la stesura del Decreto così
come presentata in alcuni punti ha generato all’in-
terno del nostro Movimento.
Al riguardo mi limito ad alcune osservazioni: il nuovo
Gruppo Bancario Cooperativo costituito sotto forma
di S.p.a. sarà uno strumento giuridico che sicura-
mente contribuirà a dare ulteriore forza e stabilità
alle Banche di Credito Cooperativo, le quali parte-
ciperanno in misura maggioritaria al capitale della
stessa Capogruppo.
I singoli Istituti di Credito resteranno titolari della li-
cenza bancaria e non perderanno la propria identità
cooperativistica a mutualità prevalente, così come i
singoli Soci resteranno proprietari delle loro banche
di Credito Cooperativo. Inoltre potremo registrare un
aumento della competitività sul mercato per le stes-
se Banche, grazie al consolidamento patrimoniale
generato proprio dalla creazione del Gruppo.
Non mancano però nella norma alcuni aspetti che
hanno destato perplessità, in primis il cosiddetto
way-out, che consente a determinate categorie di
Banche di Credito Cooperativo (quelle con patrimo-
nio superiore a 200 milioni) di poter uscire dal grup-
po mediante affrancamento delle riserve indisponibili
accantonate negli anni, oppure tramite una scissione
della parte bancaria, poi trasformata in Spa, da quel-
la cooperativa.
Tutto ciò, se confermato, creerebbe grandi problemi
non solo al costituendo Gruppo Bancario (con il ri-
schio di indebolimento dello stesso nel caso in cui le
Banche più grandi optassero per uscire), ma anche
a tutto il mondo delle Cooperative, che basa i propri
principi sulla mutualità e la cooperazione.
L’auspicio è che in sede di conversione tali criticità
possano essere eliminate, oppure disciplinate in ma-
niera più chiara e restrittiva.
L’editorialedel Presidente
Alessandro Belloni
Simona GiulianiResponsabile Comunicazione
Francesco GensiniAddetto stampa
Andrea RindiDirettore Generale
Luca DesideriFiliale Larciano
AltopascioPiazza Tripoli, 14Tel.: [email protected]
BientinaPiazza Vittorio Emanuele II, 4Tel.: [email protected]
CintoleseVia F. Uggia, 333Tel.: [email protected]
FucecchioPiazza dei Seccatoi, 12-13Tel.: [email protected]
LarcianoCorso Gramsci, 6Tel.: [email protected]
MasottiStrada Statale Lucchese, 8 Tel.: [email protected]
MontecalvoliVia Provinciale Francesca Nord, 459 Tel.: [email protected]
Montecatini Terme - Casina RossaVia Bruceto, 32Tel.: [email protected]
Montecatini Terme - CentroVia Don Minzoni, 14Tel.: [email protected]
Montecatini Terme - SedeVia Ugo Foscolo, 16/1Tel.: [email protected]
NavacchioVia Tosco Romagnola, 1898Tel.: [email protected]
Pieve a Nievole Via Empolese, 58/aTel.: [email protected]
PisaVia di Pratale ang. via AveraniTel.: [email protected]
PontederaVia Pacinotti, 11Tel.: [email protected]
TraversagnaLargo La Pira, 2Tel.: [email protected]
SALVE 81 - APRILE 2016
PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE
Via Ugo Foscolo, 16/2 - Montecatini Terme
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Registrazione Tribunale di Pistoia n. 479 del 07.05.96
DIRETTORE RESPONSABILE:
Niccolò Nociforo
REDAZIONE: Francesco Gensini
CON LA COLLABORAZIONE DI:
Andrea Rindi
Simona Giuliani
Luca Desideri
Daniela Casini
Ilaria Sguazzoni
FOTOGRAFIE:
Foto Silvestri
Simona Giuliani
Archivio Credito ValdinievoleL’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze
per le immagini delle quali non sia stato possibile reperire la fonte
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Stefano Romani
STAMPA: Tipolito Vannini S.n.c. Buggiano
SALVE è anche disponibile sul sito
www.creditovaldinievole.it
Sommario
1 L’editoriale del Presidente.
4 Primo piano • Lo pneumatico intelligente che salva vite.
8 In copertina • Monsignor Filippini, nuovo Vescovo della Diocesi di Pescia.
12 Area Banca • La riforma del Credito Cooperativo è legge.
14 Personaggi • Massimo Ghini, io e Montecatini Terme.
18 (Ri) Scoprire il territorio • Serravalle, uno scrigno nel cuore del Montalbano.
22 Chi siamo • Conoscere la Banca: la Filiale di Montecatini - Sede.
24 Club dei Soci • La rete che crea valore. Lo charme di Villa di Lupo Parra.
28 La tua Banca • Corsi di aggiornamento per i Soci del Credito Valdinievole in collaborazione con PC System.
30 La Fondazione • Il patrimonio artistico dell’Accademia d’Arte torna a risplendere.
34 La tua Banca • Il Credito Valdinievole sostiene l’Ospedale Pediatrico Meyer.
36 Sì viaggiare • Cuba e i Caraibi, una crociera da sogno.
38 La tua Banca • Le aziende del nostro territorio a Pitti Uomo 2016.
40 Lo sport • Il ciclismo internazionale di scena a Larciano per il Gran Premio Industria e Artigianato.
44 La tua Banca • Gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Martini” si scoprono imprenditori.
47 Notizie in breve • Il “caso Moro”, salvare l’ambiente con “M’illumino di meno”, Sgarbi agli Arsenali Repubblicani, l’Illuminista Filippo Mazzei.
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Parla toscanolo pneumatico che ti avverte
dell’usuraIl Credito Valdinievole partner della start-up che ha progettato lo “SmartTyre”
- di Francesco Gensini -
“Sono lo pneu-
matico ante-
riore destro,
ti consiglio di sostituirmi
appena ciò è possibile per-
ché non sono più in grado
di garantire efficienza e sicurezza dell’auto e potrei
essere causa di un incidente”. Non è fantascienza,
ma è la banalizzazione della fantascienza stessa
quando diventa realtà, grazie ad un progetto illu-
minato di quattro ricercatori dell’Università di Pisa
che hanno avuto dal Credito Valdinievole la spin-
ta economica e fiduciaria per dare forma alla loro
idea geniale.
“In pratica si tratta di un mix di sensori che per-
mettono il rilevamento dell’usura delle gomme e
delle rotture accidentali, notificando da una parte
il raggiungimento dell’usura minima legale per evi-
tare che aumentino le probabilità degli incidenti e
prevenendo dall’altra l’incidente stesso”.
Arash Gholamzadeh Nasrabadi, origini persiane e
cervello brillantissimo, è uno dei quattro ricercatori
appartenenti al gruppo interdisciplinare dell’Istituto
TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Infor-
mazione, della Percezione) della Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa che ha ideato e poi brevettato
il progetto “SmartTyre”: lo pneumatico intelligente.
Tutto è nato alla Start Cup Toscana 2015, in cui si premiavano le migliori innovazioni ad alto contenuto scientifico-tecnologico proposte da
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PRIMO PIANO
giovani ricercatori, vero dottor Nasrabadi?Proprio così. Avevamo un’idea molto chiara del-
la soluzione nella nostra testa e la competizione
Start Cup ci ha dato l’input finale per trasformare
quest’idea in modello di business. Dopo un’accu-
rata analisi di mercato condotta dal sottoscritto e
un’analisi dettagliata della tecnologia portata avan-
ti dagli ingegneri Alessandro Biondi, Alessio Balsini
e Davide Calvaresi, ci siamo lanciati nell’avventura
e, a quel punto, il team coeso ha deciso di costi-
tuire un’azienda che è stata denominata “Wriggle
Solutions”.
L’inizio dell’avventura vi sta impegnando tantissimo in cambio di gratificazioni umane e professionali.Successivamente abbiamo partecipato a un ban-
do della Ego Ericsson, programma sempre rivolto
alle startups inglobato da Ericsson, e a un altro
bando della Global Social Venture Competition, ri-
scontrando molto interesse a livello industriale del-
le case che producono gli pneumatici, ma anche
dell’AIPCR, l’Associazione Mondiale della Strada.
Molte sigle complicate, molti inglesismi, mol-ti riferimenti tecnici per un’indicazione rivo-luzionaria che può contribuire ad abbattere il rischio di incidenti stradali e quindi il numero delle vittime.Uno studio dell’Unione Europea ha rilevato che sol-
tanto il 7 per cento degli pneumatici sulle auto in
circolazione è sopra la soglia minima di sicurezza
(1,6 mm) e che ben il 34,4 per cento degli inci-
denti è provocato dalle gomme usurate che tale
soglia non la raggiungono. La sicurezza dipende
in larga misura dal guidatore che va sensibilizza-
to e reso consapevole dei rischi: d’altro canto si
fa già così con le varie “spie” dell’olio, dell’acqua,
dei freni, etc, che si accendono a seconda delle
esigenze.
Algoritmi, sensori, calcoli matematici, inter-net: il futuro è già oggi. Anche nelle auto.C’è chi non cambia gli pneumatici quando do-
vrebbe per una questione di soldi, ma spesso e
volentieri esiste una colpevole sottovalutazione
del problema. “SmartTyre” come detto è un siste-
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ma di sensori che sarà integrato con il sistema
Autosar (AUTomotive Open System ARchitecture:
in parole semplici, lo pneumatico “dialoga” con il
centro elettronico dell’auto, ndc) e, rispettando gli
standard, potrà essere applicato in maniera molto
semplice in base a quelle che sono le caratteristi-
che delle macchine di ultima generazione. Segna-
lerà anomalie dovute a corpi estranei, aggiornerà
lo stato di usura in tempo reale, suggerirà il cam-
bio per anticipare possibili rotture, insomma sarà
un controllo costante di quella che è componente
essenziale per il regolare cammino su strade e au-
tostrade.
La salvaguardia dell’integrità fisica va di pari passo con quella del contenimento dei costi.C’è un ritorno in termini di sicurezza e uno a livello
economico. Sapremo prima come e quando inter-
venire, sceglieremo i percorsi migliori da seguire,
adegueremo gli pneumatici, tutti strumenti molto
utili ad esempio per le flotte dei camion che han-
no grande dispendio da questo punto di vista, otti-
mizzando di conseguenza i consumi di carburante.
Senza dimenticare che viaggiare con gli pneumati-
ci in condizioni ottimali riduce l’emissione di CO2
con ovvie ripercussioni positive sull’ambiente.
L’Europa guarda all’Italia e allo “SmartTyre”: è una sfida dai grandi numeri.Il 2 per cento del Pil dell’UE è destinato agli inci-
denti e alle cause che li provocano. Si parla di oltre
200 miliardi di euro all’anno: riuscire a ridurre gli
incidenti, e quindi i costi, avrebbe un impatto si-
gnificativo sul bilancio comunitario.
Perfino le assicurazioni-auto potrebbero es-sere modulate favorendo chi monta lo pneu-matico intelligente.Adottando il sistema, una volta “online” la macchi-
na sarà monitorata costantemente e la compagnia
assicuratrice potrà così verificare se le varie norme
di sicurezza vengono applicate in modo corretto.
Pensiamo ad un 15-25 per cento di polizze assi-
curative su misura a tariffe agevolate con ulteriore
abbattimento delle spese.
Quanto è stato importante il Credito Valdinie-vole nella realizzazione della vostra idea?Molto importante. Perché ci ha permesso di aprire
un conto gratuito per un anno ed ha finanziato il
Premio Nazionale delle Innovazioni, più altri impie-
ghi che hanno contributo allo sviluppo del progetto
e dell’azienda. Con il Credito abbiamo un rapporto
aperto e l’Istituto avrà una posizione di privilegio
nelle fasi successive dell’attività della startup.
Adesso rimangono “solo” la produzione e la commercializzazione: solo si fa per dire.E’ il momento dei test tecnici e va ricercato il part-
ner migliore a cui poter dare la licenza per l’appli-
cazione dopo aver fatto appunto tutte le verifiche
del caso. Non vorremmo concedere il marchio in
via esclusiva ad un solo partner per consentire
a tutti di accedervi: nel mondo dell’auto ci sono
grandi aziende e non è facile farsi valere, ma allo
stesso tempo consideriamo questa un’idea innova-
tiva che intanto ha prodotto grande interesse e poi
può dare indubbi benefici.
Dottor Nasrabadi: una tempistica di massima per “SmartTyre”? Finora abbiamo rimandato i vari incontri per con-
centrarci sul progetto, ma da maggio ci butteremo
sul mercato alla ricerca di possibili interlocutori.
L’obiettivo è di affidarsi ad un partner senza farsi
schiacciare: ovviamente siamo interessati a qual-
siasi tipo di investitore, sia esso rappresentato da
aziende che da singoli privati. I prossimi mesi sa-
ranno un punto di svolta per capire se il sistema
potrà essere introdotto in tempi brevi.
E a quel punto “parleremo” anche con lo pneumati-co, ma saranno chiacchiere che possono contribuire a rendere più sicuri i nostri spostamenti in auto.
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IN COPERTINA
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SALVE | APRILE 2016
MonsignorRoberto Filippini
Vescovo di Pescia A colloquio con l’alto prelato, nuovo responsabile della nostra Diocesi
- di Simona Giuliani -
Il Credito Valdinievole, Banca di Credito Coope-
rativo di Montecatini Terme e Bientina, ha incon-
trato sua Eccellenza Monsignor Roberto Filippini,
nuovo Vescovo di Pescia.
Alessandro Belloni, Presidente della Banca, Andrea
Rindi, Direttore Generale dell’Istituto di Credito, Si-
mona Giuliani, Responsabile della Comunicazio-
ne (nella foto a sinistra, insieme a S.E. il Vescovo),
e Marco Meucci, vice Responsabile della filiale di
Sede, si sono recati a Pescia per fare la conoscenza
del nostro nuovo Vescovo e per valutare insieme le
prospettive della Diocesi che riveste una grande im-
portanza per il territorio sul quale l’Istituto di Credito
è presente nella Valdinievole.
Non è una novità che realtà importanti come le Dio-
cesi e le banche, specie quelle di Credito Coopera-
tivo (per dna), abbiano da tempo avviato un dialogo
costruttivo, accomunate da valori ampiamente con-
divisi, quali la centralità della persona.
Due delle province interessate dall’attività della Ban-
ca, infatti, ricadono nel territorio di interesse della
Diocesi.
Le Banche di Credito Cooperativo, infatti, da sempre
attente al rispetto dei diritti dell’uomo e alle sue po-
tenzialità, non dimenticando la valorizzazione delle
piccole e medie imprese, sono state per molti versi il
vero motore trainante dell’economia. Basti pensare
agli importanti riconoscimenti ricevuti in due encicli-
che papali (“Caritas in Veritate” di Papa Bendetto XVI
e “Laudato Si” di Papa Francesco).
Un dialogo questo tra due soggetti che, seppur as-
sai diversi, hanno il compito di affrontare numerose
missioni comuni su un vasto territorio e da cui può
nascere una benefica sinergia (non a caso il Vescovo
Filippini ha sul tavolo una mappa della Toscana ed
una della Diocesi di Pescia).
Eccellenza: un bilancio di questo primo perio-do trascorso nella Diocesi di Pescia?L’impatto è stato senza dubbio positivo. Sono rima-
sto davvero sorpreso per l’accoglienza affettuosa e
festosa che ho ricevuto. Ho già tenuto alcuni incontri
con le persone che avevano difficoltà a muoversi per
partecipare alla cerimonia del mio insediamento, mi
sono recato a visitare alcune case di riposo e ho in-
contrato alcuni gruppi di volontariato. Queste realtà
sono caratterizzate da una vitalità solidaristica, ter-
ritoriale e storica. L’intera Diocesi è caratterizzata da
una realtà dove l’ambito religioso si fonde con quello
familiare.
Può farci un breve sunto della sua vita e delle vicende che l’hanno condotta alla guida della Diocesi di Pescia?
10SALVE | APRILE 2016
IN COPERTINA
Dopo gli studi al Seminario Arcivescovile di Pisa e
all’Almo Collegio Capranica, ho ottenuto la Licenza
in Teologia e Sacra Scrittura alla Pontificia Università
Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. Dopo l’or-
dinazione presbiteriale, ho prestato servizio come
Vicario parrocchiale nella Parrocchia di Sant’Ermete
di Forte dei Marmi e, poi, come Parroco a Colignola
e alle Chiese di Santo Sepolcro e San Martino a Pisa.
Dal 1999, nella città della Torre, sono stato Rettore
del Seminario Arcivescovile.
Avrebbe mai pensato di essere nominato Ve-scovo di Pescia?Non ero mai stato a Pescia,
escludendo la partecipazione alle
esequie del mio predecessore
Giovanni De Vivo. Figuriamoci
poter pensare che sua Santità
Papa Francesco avrebbe scelto
me come successore di Monsi-
gnor De Vivo.
Tra l’altro, quando il mio nome è
stato indicato tra quelli con mag-
giori possibilità di guidare questa
Diocesi, ho espresso forti perplessità, ritenendo che
fossero solo voci, soprattutto a causa della mia età.
Invece lei è stato nominato Vescovo di Pescia. Almeno Montecatini la conosceva? Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, aveva l’a-
bitudine di soggiornare in questa città per trascorre-
re un periodo di cure termali. Sono venuto a Monte-
catini Terme alcune volte per incontrarlo. Comunque,
ho già preso l’impegno di visitare e conoscere tutte
le realtà della Diocesi di Pescia.
Lei viene da un’esperienza importante, quella da cappellano nel carcere Don Bosco di Pisa. Cosa ha imparato dagli anni trascorsi con i de-tenuti? Papa Francesco parla di luoghi di questo tipo come
quelli in cui il Pastore debba avere una percezione
“non comune” del gregge, attraverso l’inspirazione
di un forte odore degli “animali” a cui deve badare.
Alla domanda se il carcere sia davvero riabilitativo,
posso rispondere sì, nel momento in cui offra la pos-
sibilità di cambiare in meglio molti aspetti della vita
dei detenuti.
Può raccontarci qualche storia del carcere e delle persone che devono subire una detenzio-ne per gli errori commessi?Ce ne sono molte che possono trasmettere speranza
ed altre che purtroppo hanno avuto epiloghi tristi, a
volte inaspettati. Ricordo come
in alcune occasioni abbia visto
piangere alcuni agenti senza ri-
tegno per la rabbia di non avere
potuto gioire per l’esito positivo
di storie complicate.
Avendo innumerevoli impegni da
affrontare, durante quel periodo,
ho potuto fortunatamente con-
tare sulla collaborazione di una
suora all’interno della struttura,
Suor Enrica. Nei confronti dei de-
tenuti lei si dimostrava mamma, amica e confidente,
riuscendo anche ad occuparsi del decoro della Cap-
pella. In situazioni di questo tipo il “prendersi cura
di” era di fondamentale importanza per trasmettere
accoglienza e volontà di cambiamento e riscatto.
Aggiungo infine che il fatto di avere presenti nella
Cappella otto grandi icone orientali permetteva ai de-
tenuti, di varie religioni, di poter trovare un collante
comune.
Al termine di questa piacevole ed interessante con-versazione, dove la reciproca conoscenza ha trac-ciato futuri ed auspicabili momenti di incontro e di condivisione, Monsignor Filippini ci promette di ri-cambiare la visita al più presto e ci assicura la lettura del nostro “Salve”.
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IN COPERTINA
SALVE | APRILE 2016
Monsignor Roberto Filippini è nato a Vinci (Firenze) il 6 giugno 1948. Ha compiuto gli studi nel Seminario Arcivescovile di Pisa; è stato inviato a completare gli studi teologici all’Almo Collegio Capranica, frequentando la Pontifi-cia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico, conseguendo la Licenza sia in Teologia sia in Sacra Scrittura. È stato ordinato sacerdote il 14 aprile 1973, incar-dinandosi nell’Arcidiocesi di Pisa. Nel suo ministero sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi:
• Vicario parrocchiale nella Parrocchia di S. Erme-te a Forte dei Marmi dal 1975 al 1978 e con-temporaneamente ha iniziato a insegnare nel Seminario di Pisa;
• Parroco a Colignola dal 1978 al 1984.• Nel 1984 è stato nominato parroco della Par-
rocchia di S. Sepolcro a Pisa e nel 1997 parroco della contigua Parrocchia di San Martino.
• Nel 1996 è stato nominato Vicario foraneo del Vicariato cittadino di San Martino e Preside del-lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore (Lucca).
• Dal 1999 al settembre 2015 è stato Rettore del Seminario arcivescovile «Santa Caterina», in Pisa.
• Dal settembre 2015 è Padre spirituale del me-desimo Seminario arcivescovile.
• Dal 1999 al 2015 è Cappellano del Carcere di Pisa; Docente di Teologia Fondamentale e di Sa-cra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Beato Nicolò Stenone» di Pisa e presso la Scuola di Formazione Teologica; è Delegato ar-civescovile per l’Ecumenismo, Vicario episcopale per la cultura, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «B. N. Stenone» e Direttore del-la Biblioteca Cathariniana del Seminario.
• Il 25 novembre 2015 Papa Francesco lo nomina Vescovo di Pescia (succedendo a Giovanni De Vivo, deceduto il 20 settembre 2015 ma già di-missionario per raggiunti limiti di età)
• Il 3 gennaio 2016 riceve l’ordinazione episcopale dall’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, cocon-sacranti gli Arcivescovi Antonio Mennini e Ric-cardo Fontana.
• Il 24 gennaio 2016 prende possesso della Dio-cesi di Pescia.
• Dall’8 febbraio 2016 è stato nominato Delegato per il servizio della Carità dalla Cet (Conferenza Episcopale Toscana).
12SALVE | APRILE 2016
AREA BANCA
Credito Cooperativo,al via la riforma
Molte le novità introdotte dopo un lungo iter parlamentare
- di Andrea Rindi, Direttore Generale -
Il Consiglio dei Ministri di mercoledì 10 febbraio
2016 ha approvato la riforma del Credito Coope-
rativo ed il 14 febbraio 2016 è stato emanato il
relativo decreto legge 18/2016. La riforma ha avuto
un lungo periodo di gestazione durato oltre un anno
da quando, nel gennaio 2015, fu approvato il decre-
to di riforma della banche popolari.
All’epoca la parte riguardante il Credito Cooperativo
fu stralciata e vennero presi accordi per presentare
entro tempi brevi una proposta di “autoriforma”.
Fin dal marzo 2015 furono fissati dal Movimento i sei
punti fondamentali della riforma che dovevano conte-
nere i tre obiettivi strategici del Credito Cooperativo:
1. Valorizzare la dimensione territoriale;
2. Semplificare la filiera, eliminare ridondanze e
accrescere l’efficienza;
3. Garantire unità al sistema.
I sei punti focalizzanti erano i seguenti:
• confermare il ruolo delle Bcc come banche coo-
perative delle comunità e dei territori, a vocazio-
ne mutualistica, secondo quanto previsto dallo
statuto;
• valorizzare la dimensione territoriale della rete,
semplificandone la filiera organizzativa interna,
migliorandone l’efficienza;
• adeguare la qualità complessiva della governan-
ce del sistema al nuovo contesto normativo e di
mercato determinatosi con l’Unione Bancaria al
fine di accrescere la qualità del servizio;
• assicurare una più efficiente allocazione delle
risorse patrimoniali disponibili all’interno del si-
stema;
• individuare la modalità più opportuna per con-
sentire l’accesso di capitali esterni;
• garantire l’unità del sistema come presupposto
di competitività nel medio-lungo periodo.
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AREA BANCA
SALVE | APRILE 2016
Il decreto di riforma DL 18/2016 ha tenuto in gran
parte conto dell’impianto normativo proposto dal no-
stro movimento ed in particolare:
1. conferma e rafforzamento della mutualità tra cui
l’innalzamento del capitale detenibile dal socio
(da 50 mila a 100 mila euro) e l’innalzamento
del numero minimo dei soci che ogni Bcc deve
avere (da 200 a 500);
2. controllo della Capogruppo del Gruppo Bancario
Cooperativo in capo alle Bcc (il capitale della ca-
pogruppo deve essere detenuto in misura alme-
no maggioritaria dalle Bcc);
3. graduazione dei poteri della Capogruppo in re-
lazione alla meritevolezza delle singole Bcc (è
stata introdotta, fatto assolutamente innovativo
e rilevante, la previsione che i poteri della Capo-
gruppo siano proporzionati alla rischiosità delle
banche aderenti);
4. previsione di un requisito minimo di patrimonio
della Capogruppo (un miliardo di euro);
5. protagonismo delle Bcc.
Il decreto non ha accolto:
1. la valorizzazione della dimensione territoriale e
della specificità della componente Raiffeisen;
2. le previsioni relative alle funzioni della compo-
nente associativa;
3. la previsione di uno strumento di accompagna-
mento di carattere temporaneo finalizzato ad
assistere la fase di transizione verso la costitu-
zione del Gruppo Bancario Cooperativo.
Inoltre, il decreto prevede la possibilità per le Banche
di Credito Cooperativo con un patrimonio netto supe-
riore ai 200 milioni la possibilità (denominata “way
out”) di trasformarsi in società per azioni versando
il 20% della riserva indivisibile all’erario. La norma
accoglie anche una variante e cioè che le suddette
Bcc possano scorporare l’azienda bancaria in una
Spa che, capitalizza il proprio patrimonio, mentre la
riserva indivisibile rimane nella Bcc che, non sareb-
be più investita nella attività bancaria, ma solo nella
partecipazione della banca S.p.A che potrà operare
ai fini di lucro.
Altro punto di novità rispetto al passato è l’emana-
zione dei decreti attuativi della riforma che sono stati
posti in carico al MEF (Ministero Economia e Finan-
za) anziché, come sempre avvenuto in passato, alla
Banca d’Italia.
Infine, è stata esclusa la possibilità di recesso dal
gruppo bancario una volta effettuata l’adesione an-
che se pare che tale norma contrasti i principi gene-
rali dell’ordinamento.
I tempi di attuazione della riforma sono stati fissati
in 18 mesi dall’emanazione dei decreti attuativi per i
quali, al momento, non sono stati fissati termini pre-
cisi e pertanto rimane incertezza sui tempi effettivi
dell’operatività della riforma.
Molti emendamenti di modifica di alcuni articoli della
riforma sono stati presentati alla commissione finan-
za della Camera ed anche Federcasse (Federazione
Italiana delle Banche di Credito Cooperativo) ha ri-
chiesto alcune variazioni.
Entro la metà di aprile è attesa la conversione del de-
creto legge 18/2016 dove finalmente vedremo l’im-
pianto normativo nella versione definitiva, anche se
non sono previste significative variazioni oltre a quan-
to sopra evidenziato, con la speranza di avere anche
maggiore certezza sui tempi effettivi della riforma.
Il 6 aprile 2016 la riforma del Credito Cooperativo Italiano è diventata legge.Rispetto al decreto del Governo, dello scorso 10 febbraio, è stata profondamente modificata nel rispetto dei principi della cooperazione, che fanno parte del dna delle Bcc. Nasce così un Gruppo Ban-cario Cooperativo (modello unico in Europa) che si posiziona al terzo posto per volumi ma che sarà il primo per apporto di capitali interamente italiani.Nel prossimo numero di “Salve” saranno illustrate le novità di questa epocale riforma.
14SALVE | APRILE 2016
PERSONAGGI
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PERSONAGGI
SALVE | APRILE 2016
Massimo GhiniRacconta le Terme
Incontro con il noto attore e regista romano da sempre ospite di Montecatini
- di Francesco Gensini -
Aneddoti di vita condivisa e racconti profes-sionali si intrecciano in un mix narrativo che racconta il legame stretto tra Massimo Ghini
e Montecatini Terme. L’attore romano di origini to-scane conosce molto bene queste zone, eppure la prima volta in Valdinievole non è stata per motivi di lavoro e la lunga chiacchierata gli permette di ripor-tare alla mente un episodio che il tempo aveva confi-nato in un angolo.Vero, ho un ricordo che non… ricordavo finora. La
prima volta a Montecatini è stata da bambino e, di-
fatti, a dire il vero non è che abbia poi riconosciuto
i posti dov’ero stato allora quando, da adulto, sono
ritornato per uno spettacolo. Frequentavo il mare di
Viareggio e alle Terme ci sono venuto con genitori e
zii. La classica gita di famiglia. Io appartengo ad una
generazione per cui il nome Montecatini Terme era
sinonimo di fascino, di eleganza. Si va in vacanza a
Montecatini suonava bene, aveva un che di mitico.
Purtroppo poi le cose si perdono un po’ nel tempo.
Quello che non è andato perso è l’affetto: oggi come ieri, Massimo Ghini guarda Viale Verdi e dintorni con l’occhio di chi ammira una cosa che gli procura benessere psicofisico.Intanto, di Montecatini quello che mi piace è l’anima
del primo Novecento. Il senso di passato che non
passa e che invece si rinnova, l’architettura elegante
di quegli anni perfino mescolata a quella del dopo-
guerra, per certi versi orribile dal punto di vista este-
tico che si ritrova in molte parti d’Italia. Camminare
fino al Tettuccio era ed è sempre bellissimo e anche
gli alberghi, pieni di storia e di storie, sono espressio-
ne vitale del posto in cui ci si trova. A Montecatini c’è
un’aria vagamente retrò ed è una bella sensazione.
Il suo sembra essere un invito a non disper-dere questi valori in anni per certi versi de-cadenti.Esatto. Il patrimonio artistico andrebbe lucidato ogni
mattina per preservarlo, tramandarlo, difenderlo. Le
tradizioni dovrebbero essere custodite gelosamente
per rinnovare l’atmosfera del periodo aureo. Io ho
sempre affermato che il petrolio di questo Paese è
la cultura: una volta lo gridavamo in pochi, adesso
ne parlano tutti, spesso a sproposito, ma spero co-
munque serva a qualcosa in questo momento di ri-
scoperta nella politica, nella cultura stessa, nell’arte.
A condizione che venga coniugato con il progresso:
antico con moderno funziona.
Montecatini Terme per Massimo Ghini significa soprattutto lavoro in un rapporto di reciproca soddisfazione: l’attore-regista romano in Val-dinievole ci torna sempre volentieri per ricam-biare l’accoglienza piena di calore.Nelle ultime tre stagioni teatrali sono stato altrettante
volte al “Verdi”. La prima con “Il Vizietto - La cage aux
Folles”, la seconda con “Quando la moglie è in vacan-
za”, la terza recentissima con “Un’ora di tranquillità”.
A queste, aggiungo la bellissima esperienza per Miss
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PERSONAGGI
Italia, come ospite in un’occasione e come giurato
nell’altra. Ho scoperto un ambiente che non conosce-
vo e devo dire che l’ho trovato molto interessante.
Alla partecipazione da giurato appartiene un aneddoto curioso.Polemizzai con una ragazza e con uno dello staff
dell’organizzazione, quando appunto una di queste
giovani alla domanda quale fosse la sua massima
aspirazione rispose che voleva farsi gli affari pro-
pri perché chi fa così campa 100 anni. Non potevo
condividere una frase del genere che non può ap-
partenere ad una 18enne nel momento della massi-
ma esplosione della vita in tutti i sensi: in un attimo
è venuta fuori la mia anima toscana e ho detto che
trovavo triste lei e chi la difendeva. A proposito di
giovani, posso raccontare un altro episodio?
Ci mancherebbe.Ero a Montecatini per presentare “Italia-Germania
4-3” e si parla d’inizio anni Novanta. Per la crona-
ca, periodo di massima crisi della distribuzione del
cinema italiano a causa di tanti motivi che non sto
a rammentare ed elencare, nonostante il talento
emergente dei vari Castellitto, Rubini, Bentivoglio e
di altri ancora. Questo ragazzo mi venne incontro, si
presentò e poi mi disse alcune frasi che cito spesso
nel rapporto tra noi uomini e donne dello spettacolo
e il pubblico: “Siamo un gruppo di 7-8 persone che
ogni volta che è possibile andiamo a Monsummano,
perché là troviamo un cinema club che proietta film
italiani, cosa che invece non accade qui a Monteca-
tini”. Ecco: se uno si sposta dalla città di residenza
e fa anche pochi chilometri per vedere un tuo film,
devi - e sottolineo devi - averne sempre il massimo
rispetto.
Il rispetto che Massimo Ghini ha riservato e ri-serva a tutti coloro che hanno contribuito a far conoscere e valorizzare proprio il cinema ita-liano nel mondo.Giravamo “Zitti e Mosca”, film di Alessandro Benve-
nuti, in alcuni paesi nelle vicinanze di Firenze, ma per
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PERSONAGGI
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problemi di natura organizzativa non potevamo allog-
giare nel capoluogo. Così venne deciso di spostare
l’intera troupe a Montecatini e ogni mattina faceva-
mo la spola tutti insieme tra l’albergo che ci acco-
glieva e il set in queste località alle porte di Firenze.
Per due settimane è stato così, condividevamo tutti
i momenti sia lavorativi che di svago e ricordo con
vera emozione quest’unico film che ho interpretato
con l’immensa Alida Valli.
Di aneddoto in aneddoto siamo arrivati ad oggi, allo spettacolo “Un’ora di tranquillità” che Ghini e Ciavarro hanno portato in scena a Montecatini lo scorso 28 febbraio.E prima e dopo in altre 80 piazze in Italia con un’ot-
tima risposta di pubblico e di critica, ma non avevo
dubbi perché è stato campione d’incassi in Francia
e quando ho acquistato i diritti sapevo che sarebbe
stato un successo. Senza dimenticare che nel cast,
oltre a Ciavarro al suo debutto in teatro e Massimo è
stato una sorpresa per me, ci sono attori del calibro
di Claudio Bigagli, premio Oscar per “Mediterraneo”,
Galatea Ranzi, premio Oscar per “La grande bellez-
za” e Gea Lionello, figlia del grande Alberto.
Soddisfazione doppia: lei è anche regista della commedia scritta da Florian Zeller.Come affermavo, è una commedia molto attuale. Ha
un testo baciato dalla fortuna e la rappresentazione
diventa una vera macchina da guerra per far ridere
e divertire la gente. Le date hanno fatto registrare il
tutto esaurito, eppure a Montecatini ho avuto un po’
di paura. Il Teatro Verdi è grande e non è un teatro
facile, in più nei due-tre giorni precedenti allo spet-
tacolo c’è stato un tempo orrendo con tanta pioggia.
In effetti, come regista e responsabile della pièce, te-
mevo che venisse poca gente e invece il pubblico ha
partecipato numerosissimo e devo ringraziare ancora
tutti quelli che sono venuti a vederci.
Signori si nasce, diceva Totò.
Massimo Ghini, romano, classe 1954, è attore e regista italiano. Comincia a teatro la sua lunga e prolifica carriera con registi del calibro di Zeffirel-li, Strehler e Patroni Griffi. Nel 1979 debutta in una produzione cinematrografica e, dopo essere stato diretto da due mostri sacri come Giuseppe Bertoluc-ci e Carlo Lizzani, ottiene il primo grande successo di critica e pubblico in “Compagni di scuola” (1988) di e con Carlo Verdone. Ormai si alterna senza solu-zione di continuità tra teatro e cinema, aggiungendo una lunga serie di partecipazioni a film e serie per la televisione specie dal 2000 in avanti. Sono ben 50 i film all’attivo per il cinema (dove ha lavorato, tra gli altri, anche con Francesco Rosi, Cristina Comencini e Paolo Virzì), innumerevoli invece le rappresentazio-ni a teatro che rimane il suo primo e grande amore.Tifoso della Roma e, per le sue origini toscane, ap-passionato del Palio di Siena che lo hanno portato ad essere un sostenitore della Contrada della Pantera, a livello sentimentale è stato legato a Sabrina Ferilli in gioventù. Dopo un breve matrimonio con Nancy Brilli, ha avuto due gemelli (Lorenzo e Camilla) nel 1994 dalla seconda moglie Federica e due (Leonardo e Margherita) dalla terza moglie Paola Romano con la quale è sposato dal 2002.
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
Serravalle tra mare
e montagnaIl piccolo borgo sfrutta la posizione strategica
per essere polo attrattivo nel turismo
- di Francesco Gensini -
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
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“Il mio sogno è che Serravalle torni ad avere il ruolo strategico che aveva nel Medioevo”. Insegnante, stu-
diosa e appassionata proprio di Medioevo, vice-sin-
daco con una fila così di deleghe (tra cui quelle al
turismo e alla cultura), Simona Querci ha un sogno
proiettato nel futuro per il suo Comune «sono serra-
vallina autentica» e il riferimento non è certo alle idee
e ai valori del lunghissimo periodo che la Treccani
definisce “età intermedia tra l’antica e la moderna,
compresa fra la caduta dell’Impero Romano d’Occi-
dente (476) e la scoperta dell’America (1492)”, con
accezione molto spesso negativa, anche se nei se-
coli gli studiosi lo hanno rivalutato esaltando i risulta-
ti ottenuti in molti campi.
Qual è il ruolo a cui pensa per Serravalle Pisto-iese, professoressa Querci?Vorremmo recuperare la posizione strategica che la
Storia ci ha assegnato: Serravalle è uno “scrigno”,
come amo definirla, che sta tra Firenze e Lucca, tra
il mare e la montagna. Da una parte proponiamo le
caratteristiche storico-medievali proprie di Serravalle
e dall’altra le significative potenzialità paesaggistiche
di Casalguidi, tutte fruibili dal turista che cerca tran-
quillità, natura e arte, grazie a strutture che stanno
crescendo a livello qualitativo e ricettivo. Nella mi-
gliore tradizione del Montalbano, poi, assieme al Cai
stiamo valorizzando una serie di sentieri dentro il bo-
sco e di percorsi panoramici che “rapiscono” per la
bellezza dei luoghi attraversati. Con una perla: c’è un
punto a Castellina da cui si vede Firenze e si tratta di
uno spettacolo imperdibile e indimenticabile.
Idee chiare che il Comune di Serravalle Pisto-iese porta avanti con una strategia precisa. Abbiamo potenziato l’Ufficio-turismo affidando la ge-
stione ad esterni così da aumentarne la professiona-
lità e, soprattutto, siamo molto attenti a preservare
il rapporto con gli altri Comuni. Ogni Comune ha la
sua valenza, non esistono categorie di appartenenza
e nessuno dev’essere più marginale al progetto esi-
stente. Il lavoro fatto in questi anni ci dovrebbe ripa-
gare con una visione più ampia e quindi più proficua,
perché credo e crediamo nelle gestioni associate
delle varie funzioni.
L’unione delle forze è stata la chiave per otte-nere un successo particolarmente caro al vi-ce-sindaco Querci.Al culmine di una battaglia dura ma vincente condot-
ta insieme a cittadini, pendolari e amanti del nostro
territorio che si sono coalizzati formando un comita-
to solido e determinato, e in sinergia con la Regione
Toscana rappresentata nella fattispecie dall’asses-
sore Ceccarelli, siamo riusciti a mantenere aperta la
stazione Masotti. Da allora, per ottimizzare gli orari
delle corse, abbiamo migliorato i parcheggi e i servizi
dedicati ai viaggiatori che si affidano al treno negli
spostamenti.
Programmare, scegliere bene, investire: sono altri tre capisaldi di Serravalle per ritagliarsi un ruolo di spicco in Valdinievole.Per volontà, non abbiamo tanti appuntamenti cultu-
rali, ma sono appuntamenti fissi cresciuti in qualità
e successo, perché si tratta di “vetrine” tra regionale
e nazionale che hanno prodotto interesse e convo-
gliato qui un numero sempre maggiore di persone.
Tutto ciò è possibile anche alla collaborazione a cui
teniamo in maniera particolare: quella con le asso-
ciazioni di volontariato che sono molto radicate nel
nostro tessuto socio-culturale ed hanno una presa
fortissima. E’ il nostro fiore all’occhiello.
Il turismo per quanto importante è solo un aspetto della vita politico-amministrativa: c’è un Comune da mandare avanti salvaguardando le esigenze basilari della cittadinanza.Politiche sociali, politiche scolastiche e per l’infanzia,
politiche ambientali: sono le nostre priorità e siamo
particolarmente sensibili al rispetto degli impegni
presi. In Italia sono noti i tagli spesso lineari e invece
questa Amministrazione ha sempre, e sottolineo sem-
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
pre, mantenuta ferma la spesa per le politiche sociali:
persone in difficoltà economiche, anziani, disabili, nul-
la viene mai toccato di quello che li riguarda. Politiche
scolastiche e per l’infanzia: abbiamo tre asili nido per
una capienza totale di 107 bambini che soddisfano
praticamente la domanda dei residenti a tariffe basse
e quando è possibile accogliamo anche quelle in arri-
vo da residenti di altri Comuni; abbiamo aperto un asi-
lo nido nel pieno rispetto di tutte le disposizioni in ma-
teria energetica, consentendo così a Masotti di avere
una sezione lattanti per riequilibrare le risorse rispetto
alla parte di Casalguidi e, a questo proposito, voglio
evidenziare la gestione del doppio servizio scuolabus,
porta a porta, dedicato alle famiglie sia di questa zona
del Comune di Serravalle che appunto dell’altra oltre
la collina. Infine, amplieremo l’edificio che ospita la
scuola elementare e media, e valorizzeremo lo spa-
zio antistante l’asilo nido attrezzato a verde. Quanto
alle politiche ambientali, anche se non sono di mia
competenza, mi preme mettere in risalto le bonifiche
dall’amianto, ad esempio quella del tetto della palestra
sempre di Casalguidi, e la raccolta differenziata dei ri-
fiuti che qui esiste fin dal 2011.
Professoressa Querci: parlava di Serravalle come di uno scrigno e allora chiudiamo con quello che forse è il tesoro più prezioso in esso custodito.L’Oratorio della Vergine Assunta. La struttura, che ha
ospitato un’abitazione privata per molti anni, è stato
acquistato dal Comune nel momento in cui la natu-
rale scalfittura dell’intonaco dei muri ha portato in
superficie alcuni affreschi. E’ seguita una lunga ope-
ra di restauro che ha permesso di portare alla luce
tutti questi meravigliosi affreschi della scuola Pisto-
iese riconducibili alla scuola di Giotto: oggi l’Oratorio
è sede di presentazioni e di manifestazioni culturali,
ma tante coppie lo scelgono anche per sposarsi per-
ché è davvero un luogo di grande fascino per le sue
straordinarie testimonianze pittoriche.
Don Stanislao il prete amico
Freddo o caldo, inverno o estate, le porte della
Chiesa di Santo Stefano a Serravalle rimango-
no sempre aperte durante il giorno. E quelle
porte spalancate che accolgono il fedele o il visita-
tore occasionale sono un balsamo tonificante per lo
spirito e una luce calda per gli occhi. Le vuole così
padre Stanislaw Jakubzcak, che da quasi 16 anni
è alla guida della Parrocchia di Serravalle Pistoiese
(a cui si aggiungono le Parrocchie di Ponte di Ser-
ravalle, Vinacciano, Casalguidi e dei Santi Filippo e
Giacomo in Castellina San Rocco). Polacco di un pic-
colo paese vicino a Lublino, ha fatto della fratellanza
e della condivisione la missione della sua vita per
portare la parola di Dio in ogni casa e nel cuore di
ogni persona. Farsi raccontare chi è e quali sono le
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
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sue attività nella comunità religiosa di Serravalle non
è facile, perché Don Stanislao (come viene chiamato
dopo averne italianizzato il nome) è schivo, di poche
parole e ampi sorrisi.
Padre Jakubzcak, quando e perché è diventato parroco di Serravalle?Avendo soggiornato per un lungo tempo a Milano
durante il Seminario, ero solito venire in vacanza da
queste parti e un giorno l’allora Vescovo Scatizzi mi
ha chiesto di essere un sacerdote della Diocesi di Pi-
stoia e poi a dicembre 2000 ha deciso di mandarmi
a Serravalle. Sono passati tanti anni, ma io mi sono
trovato bene il primo giorno che sono arrivato e mi
trovo bene oggi. Un prete è a suo agio dove ci sono i
cristiani e qui l’atmosfera quotidiana è sempre molto
serena.
Sarà per questo che lei parla volentieri delle “sue” chiese.Prima di tutto, voglio sottolineare come le nostre
parrocchie abbiano sempre ricevuto massima atten-
zione e tutti i possibili aiuti da parte del Vescovo nel-
le varie iniziative assunte. Ad esempio per la Chiesa
di Santo Stefano, che è la più grande ed è utilizzata
dalla parrocchia principalmente nei mesi estivi da
maggio ad ottobre per gli eventi che si svolgono nel
periodo, e per la Chiesa di San Michele su cui nel
2004 siamo potuti intervenire per la ristrutturazione
del loggiato.
Non esiste un luogo di culto preferito rispetto ad un altro per chi è uomo di Chiesa, ma padre Stanislaw s’illumina quando il discorso “scivo-la” giù per la valle e… raggiunge Masotti.Aprire il Santuario della Divina Misericordia e San
Giovanni Paolo II ha dato a me e a tutti noi un’im-
mensa emozione e un’enorme gioia. Ci ha ripagati
di tanti sacrifici e tanto impegno profusi per riservare
un punto di contatto e d’incontro tra le due anime
di Serravalle e di Masotti, mentre fino ad allora i cit-
tadini di Masotti avevano spesso come riferimento
la Parrocchia di Spazzavento. Nel 2011 siamo riu-
sciti a completare i lavori e gli sforzi fatti sono stati
ripagati dall’amore e dalla partecipazione dei fedeli,
tant’è vero che è già pronto il progetto di amplia-
mento, perché le presenze stanno aumentando co-
stantemente e le Sante Messe sono sempre seguite
da moltissime persone. Tutti i giorni dal lunedì al ve-
nerdì alle 15 viene recitata la Coroncina della Divina
Misericordia (a turno sono le nostre donne ad apri-
re la chiesa) secondo la volontà del Signore che ha
parlato alla suora Santa Faustina Kowalska, mentre
sabato e domenica viene recitata prima della Santa
Messa.
Proprio all’amatissimo Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005, si riferisce la preziosa reliquia presente nel Santuario che attira mi-gliaia di fedeli devoti all’indimenticato Papa polacco. Una testimonianza di inestimabile va-lore religioso.Sono gocce del suo sangue e mi stordisce ancora
il ricordo di averle portate personalmente a Cracovia
per le certificazioni necessarie. Si tratta di una reli-
quia che commuove, che avvicina, che provoca un
afflato travolgente di fede. Io non ho conosciuto San
Giovanni Paolo II di persona, ma a lui sono ovvia-
mente legatissimo. Ho vissuto con enorme tristezza
la giornata del suo funerale come con enorme felici-
tà ho partecipato alla cerimonia della sua beatifica-
zione: ha donato la vita e si è spento per la Chiesa,
lasciando dietro di sé insegnamenti che non avranno
mai termine.
Tempo di saluti e ringraziamenti, ma prima Don Sta-
nislao mostra un filmato che ha sul telefonino: una
scimmia tira col guinzaglio, decisa ma con dolcezza,
un piccolo cane che deve saltare sulla riva da una
pedana in mezzo all’acqua fino a quando il cucciolo
si convince a farlo. Bello eh? Nella vita arriva sempre un aiuto nel momento del bisogno.
fr.gen.
Con quasi 2.000 clienti e 200 soci, la filiale
di Montecatini-Sede ha ovviamente un po-
sto di privilegio nell’attività del Credito Val-
dinievole e non soltanto per la peculiarità della sua
ubicazione. Ma quello che la accomuna a tutte le
altre filiali della Banca è il concetto di professiona-
lità e attenzione al servizio del cittadino, sia esso
cliente, socio, oppure gradito ospite dell’Istituto.
Ne parliamo con il responsabile Riccardo Pagni per
conoscere il metodo di lavoro della filiale di Monte-
catini-Sede che si trova all’interno della nuovissima
struttura della Banca a pochi passi dal cuore turi-
stico e commerciale del centro termale.
Qual è la filosofia della Filiale?E’ una filosofia semplice e al tempo stesso prio-
ritaria: dobbiamo essere vicini a tutte le esigenze
che coinvolgono le famiglie, i soci e le imprese
locali, cercando di instaurare rapporti di estrema
fiducia e reciproca collaborazione per crescere in-
sieme.
Un’opera articolata che si basa su alcuni pun-ti di forza. Quali sono?Cortesia, correttezza, professionalità. Tutte qualità
che hanno un unico fine: fornire risposte esaustive
e tempestive, sia nelle domande riguardanti il la-
voro, sia quelle cha approfondiscono i temi di vita
quotidiana.
Di conseguenza, quali sono le richieste più frequenti da parte della clientela?Sono molteplici e, oltre alle varie richieste tipiche
rivolte ad una banca chiamata ad offrire un certo
tipo di contributo, le persone chiedono rassicura-
zioni e chiedono che la banca o, meglio ancora la
“banchina” dal nomignolo affettuoso con cui venia-
mo chiamati, sia al loro fianco. In poche parole, vo-
gliono sentirsi parte integrante della struttura e noi
siamo molto sensibili a questa esigenza.
Quali sono le caratteristiche più significative del territorio a cui vi riferite?Radicamento e appartenenza alla comunità lo-
SCOPRIRE LA BANCALA FILIALE DI MONTECATINI-SEDE
Un viaggio a puntate tra le filiali del Creditoper conoscere meglio l’Istituto e le persone che ci lavorano
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CHI SIAMO
cale, ritengo senza dubbio che siano i due fattori
principali, a cui aggiungerei anche la conoscenza
diretta della clientela. Non sono caratteristiche ca-
suali, perché mi piace ricordare che la missione
delle Banche di Credito Cooperativo è di sostenere
il territorio: prendiamo dalle zone di appartenenza e
reinvestiamo su di esse in uno scambio reciproco
all’insegna della collaborazione.
Qual è il valore aggiunto che credete di offrire ai clienti e ai soci?Mi ricollego al discorso appena fatto: penso che la
conoscenza capillare del territorio e più ancora la
conoscenza diretta delle persone che vi abitano e vi
lavorano, diventi la prerogativa essenziale e distinti-
va per riuscire ad essere più vicini al cliente. Som-
mando queste componenti e quelle prima elencate,
diventiamo il punto di riferimento per chi sia inten-
zionato a “costruire” qualcosa di solido e duraturo
per sé e per i propri figli, che a loro volta domani
saranno padri di famiglia e imprenditori.
INDIRIZZO E RECAPITIVia Ugo Foscolo, 16/1 - Montecatini Terme (PT)
Tel.: 0572.909100 - Fax: 0572.909130
Email: [email protected]
ORARI DI APERTURADal Lunedì al Venerdì 8.20 - 13.20 / 14.45 - 15.45
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CHI SIAMO
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Gestore ImpreseAndrea Giovannelli
Gestore FamilyMartina Vanni
Gestore FamilyAriella Belluomini
Operatrice di sportelloElisa Donati
ResponsabileRiccardo Pagni
Vice ResponsabileMarco Meucci
Gestore PrivatiAlessandro Calistri
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CLUB DEI SOCI
CLUB DEI SOCILA RETE CHE CREA VALORE Il
Club dei Soci è un valore aggiunto che il Credito
Valdinievole offre a tutti i suoi Soci. Scopri perché.
Il “Club dei Soci”, grazie ad uno strumento di nuovis-sima concezione che favorisce la creazione e il conso-lidamento di una fitta rete di legami e relazioni com-merciali fra i Soci della banca, è un vero marketplace aggregatore di domanda e offerta di beni e servizi in cui i Soci della banca possono pubblicare la propria offerta commerciale o beneficiare di particolari conven-zioni proposte dagli altri Soci.Il portale è rivolto a tutti i Soci del Credito Valdinievole, siano essi persone fisiche che imprese, artigiani, com-mercianti e liberi professionisti. Ciascuna categoria può accedere e beneficiare degli strumenti messi a disposi-zione dal Club: una pagina in cui presentare la propria attività, i prodotti e i servizi, gli eventi in programma, le news e fornire particolari convenzioni e scontistiche riservate esclusivamente ai Soci della Banca. L’azienda e/o il libero professionista può, poi, indica-re i suoi riferimenti completi (indirizzo, telefono, link al sito web aziendale) per agevolare i contatti con nuovi potenziali clienti, ma anche inserire foto, video e parti descrittive dell’attività proposta. Il Club dei Soci è visi-bile da tutto il pubblico di internet, ma solo i Soci del Credito Valdinievole possono aderire alle convenzioni.Il sistema è pratico, semplice ed immediato. Le aziende che scelgono di aderire al portale possono effettuare inserimenti e variazioni nell’area riservata in totale au-tonomia, previo login a mezzo username e password, consegnati dall’ufficio Soci del Credito Valdinievole.
VILLA DI LUPO PARRAVia Pietro di Lupo Parra Sud, 263
Cascina (PI)
www.villaparra.it
email: [email protected]
Abbiamo intervistato Donatella Buggiani, Ammini-
stratore Unico di Villa di Lupo Parra.
Ci parli della vostra azienda.Sarebbe riduttivo definire la San Severino una so-
cietà immobiliare nell’accezione comune del termine.
La nostra azienda è, a mio parere, l’esempio di un
modo diverso di realizzare l’oggetto sociale coniu-
gando passione e ragione, cultura e impresa.
Torno indietro di qualche anno. L’interesse per l’ar-
te mi spinse a visitare un’antica villa gentilizia nel
Cascinese, o meglio, ciò che di essa restava. L’im-
mobile era in condizioni disastrose: brecce nel tetto,
pareti coperte da un’imbiancatura tetra e muffita,
infissi asportati. In mezzo a tanta desolazione aveva
resistito, inalterato nella sua magnificenza, il grande
vano dello scalone centrale, un incredibile miraco-
lo di eleganza e suggestione: tre piani di meraviglie
pittoriche e architettoniche, con maestosi monocro-
mi sulle pareti raffiguranti Bacco, Minerva e Cerere,
sovrastati da una mirabile volta policroma ove Apollo
e le Muse coronavano lo scenario. Impossibile de-
scrivere la bellezza dell’ambiente; ricordo che fui sul
punto di svenire, una sorta di sindrome di Stendhal.
Immaginai l’antico splendore della residenza, che
non meritava quel triste destino di incuria e abban-
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CLUB DEI SOCI
SALVE | APRILE 2016
dono, ma che cosa potevo fare? Seppi che la società
proprietaria, la San Severino appunto, voleva smem-
brare la villa e venderla a pezzi, cancellandone defi-
nitivamente l’identità e il valore storico-artistico. Mi
sembrò che la sorte mi avesse chiamata a salvare
quel tesoro: decisi di vendere la mia bella casa in
collina, fra gli olivi, con vista su Pisa e sul mare per
comprare le quote della San Severino e cambiarne
progetti e iniziative. Volevo restituire vita e dignità al
monumento e renderlo fruibile.
L’attività immobiliare della società si è concentrata
da allora nel restauro e nella valorizzazione della vil-
la: abbiamo riportato alla luce magnifici affreschi e
pavimentazioni originali, ricostruito la storia dell’im-
mobile e degli antichi proprietari.
C’è ancora tanto da fare e i problemi non mancano:
primo fra tutti, come finanziare il restauro? Combi-
nando la passione per l’arte con il dovere professio-
nale di amministrare l’azienda, ho fatto conoscere la
villa in Italia e all’estero e utilizzato la sua bellezza
come fonte di reddito. L’immobile è stato oggetto di
film e pubblicazioni, con notevole ritorno di interes-
se e immagine. Nelle porzioni restaurate abbiamo
creato eleganti suites, ognuna caratterizzata da una
sua propria atmosfera, per ospitare chi è attratto
dalla nostra storia e dall’emozione di vivere in un’in-
comparabile cornice di arte e cultura nel cuore della
Toscana. Siamo gratificati dall’apprezzamento di una
qualificata clientela internazionale, per la quale Villa
di Lupo Parra è un punto di riferimento abituale, un
approdo di charme e relax; ed è la stessa clientela il
nostro maggior veicolo pubblicitario. All’attività recet-
tiva a breve-medio termine si affianca quella di lo-
cazione per eventi e di promozione di manifestazioni
culturali, concerti, mostre, visite guidate, degustazio-
ni enogastronomiche.
Quali sono i punti di forza della sua aziendaPeculiarità dell’offerta, cura dell’accoglienza, atten-
zione alle aspettative del cliente, capacità di farlo
sentire protagonista di un privilegio.
Come è cambiato in questi anni il suo lavoro?Negli ultimi anni abbiamo dovuto fronteggiare sia il
considerevole incremento dell’imposizione fiscale
sugli immobili storici, sia l’aumento delle strutture
recettive nella zona, talvolta approssimative e poco
professionali, che hanno destabilizzato il mercato
creando squilibri e disorientamento nel potenzia-
le cliente. Questo ha richiesto un impegno ancora
maggiore per mantenere alta la qualità dell’offerta,
distinguerci dai concorrenti e poterci rivolgere ad
una clientela colta e selezionata, capace di ricono-
scere e prediligere l’eccellenza.
Quali sono gli ingredienti vincenti per contra-stare la crisi?Tenacia, idee innovative, attenzione alle tendenze del
mercato, capacità di non sprecare risorse e di saper-
si reinventare in una società in continua evoluzione.
Ma questi elementi, che pur ritengo fondamentali,
non possono dare risultati soddisfacenti finché l’im-
prenditoria resta penalizzata da una pressione fiscale
iniqua, fra le più alte d’Europa, e da una burocrazia
obsoleta che frena ogni iniziativa.
Quali sono i vantaggi di far parte del “Club dei Soci”?Avere l’opportunità di conoscere da vicino la Banca
e gli altri soci, confrontarsi su temi di comune inte-
resse, creare sinergie, sentirsi parte di un gruppo che
opera con efficacia e competenza nel nostro territorio.
Il Club dei Soci: le aziende convenzionateIl Club dei Soci: le aziende convenzionateAzienda Campo di attività Promozione riservata al Club dei Soci
EUGHENOS SRLViale Carlo Rosselli, 45 - 51016 MONTECATINI-TERME (PT) Tel. 0572 78869 - Fax. 0572 901205 [email protected] www.eughenos.it
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28SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
ESSERE SOCI HA I SUOI
VANTAGGIConcluse da poche settimane
le giornate di formazionesulla gestione aziendaleriservate ai Soci Azienda del Credito Valdinievole
- di Daniela Casini - Partecipate, dibattute e soprattutto utili. Que-
sto sono state le giornate di formazione eco-
nomico-finanziaria riservate ai Soci, tenute-
si presso la sede di Montecatini Terme del Credito
Valdinievole lo scorso febbraio ed appena concluse
nella sede di PC System a marzo.
Durante le sessioni formative, curate da docenti pro-
fessionisti in collaborazione con l’Ufficio Marketing di
PC System, guidato da Francesco Ferretti, sono stati
approfonditi temi come la riclassificazione economi-
ca, patrimoniale e finanziaria, la gestione del budget
economico e finanziario, la tesoreria e la gestione del
circolante.
L’iniziativa, che ha visto la presenza di numerosi Soci
del Credito della Valdinievole, è stata all’insegna del
dibattito, con partecipanti attivi e motivati, di fronte
alle relazioni dei docenti di PC System, sempre all’al-
tezza della situazione e soprattutto aggiornati sulle
ultime novità normative. L’azienda bientinese, leader
nel settore dell’innovazione e con una provata exper-
PROGRAMMA SOCI 2016
Gestione AziendaleCORSI GRATUITI PER AZIENDE SOCIE
Il Credito Valdinievole, in collaborazione con PC System, organizza dei corsi gratuiti destinati alle Aziende
Socie della Banca. Ogni incontro affronterà un tema legato alla gestione economico-finanziaria dell’azienda
con l’intento di aiutare manager e imprenditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa.
PRIMA SESSIONEI corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella Sala Giovannelli presso la sede di Montecatini Terme del Credito Valdinievole, via U. Foscolo 16/2.16 febbraio Riclassificazione economica, patrimoniale e finanziaria18 febbraio Budget economico e finanziario23 febbraio Tesoreria26 febbraio Gestione del circolante
SECONDA SESSIONEI corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella sala Corsi presso la sede di Bientina della Pc System, Via Marco Polo 72.15 marzo Riclassificazione economica, patrimoniale e finanziaria17 marzo Budget economico e finanziario22 marzo Tesoreria24 marzo Gestione del circolante
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Ufficio Soci, presso la Sede, in via Ugo Foscolo 16/2 a Montecatini Terme Tel. 0572/909168 e 0572/909160 o [email protected].
In collaborazione con
29
LA TUA BANCA
SALVE | APRILE 2016
tise nel campo della formazione aziendale, è socia
del Credito Valdinievole e si è incaricata di curare
entrambe le edizioni dei corsi specialistici.
L’obiettivo dell’attività è aiutare manager e impren-
ditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa,
offrendo strumenti allo stato dell’arte, aggiornamenti,
occasioni di confronto e possibilità di sviluppo della
visione aziendale.
Fornire strumenti per il monitoraggio economico e
la valutazione finanziaria delle aziende socie è uno
degli aspetti su cui il Credito Valdinievole punta per
offrire servizi esclusivi ai propri soci, in particolare
alle aziende, con la consapevolezza che lavorare
sul territorio significa soprattutto operare a favore
dei soggetti che animano il territorio stesso. Anche
la scelta di prediligere PC System quale sogget-
to erogatore va in questa direzione e sottolinea la
qualità assoluta dei servizi offerti dall’azienda bien-
tinese.
L’iniziativa, nel suo complesso, ha permesso di ero-
gare un totale di 20 ore di formazione altamente
qualificata e specialistica, attraverso l’illustrazione di
case histories, la proiezione di elementi multimediali
e l’effettuazione di lezioni frontali.
La Fondazione recupera l’Accademia d’Arte
Il territorio ritrova uno dei suoi storici patrimoni artisticigrazie ad un importante investimento
- di Valentino Pieri -
Un patrimonio artistico
e culturale restituito
alla città e al Paese
intero con la prospettiva di
un progetto museale all’in-
terno di Villa delle Ortensie
capace di attrarre visitatori, rinnovandosi costante-
mente e parlando il linguaggio della multimedialità.
Nella sede del Credito Valdinievole, Banca di Mon-
tecatini Terme e Bientina, in viale Foscolo a Mon-
tecatini, alla presenza della nipote di Galileo Chini,
Paola Polidori Chini, della figlia di Pietro Porcinai,
Anna, e di Alberto Scalabrino, figlio di Dino Sca-
labrino, l’indimenticabile direttore sanitario delle
Terme, si è tenuta la conferenza stampa per riper-
correre il cammino che ha consentito il recupero
di 641 opere dell’Accademia d’arte Scalabrino,
censite dalla Soprintendenza, e del futuro recupero
30SALVE | APRILE 2016
LA FONDAZIONE
dell’immobile di Villa delle Ortensie, in viale Diaz,
che ospiterà un innovativo progetto museale. Tut-
to questo grazie alla Fondazione Credito Valdinie-
vole, mentre la banca sta seguendo gli interventi
di ristrutturazione della Villa delle Ortensie. Va-
lentino Pieri, presidente della Fondazione Credito
Valdinievole, spiega: «Le opere complessivamente
sono circa un migliaio. Tra esse spicca “La prima-
vera” di Chini. Quelle censite dalla Soprintendenza
sono 641, che abbiamo recuperato e catalogato
con l’aiuto del professor Paolo Bellucci. Abbiamo
anche realizzato una pubblicazione con l’elenco
delle opere che è possibile consultare anche sul
sito internet. Per quanto riguarda l’immobile, in cui
avrà sede il progetto museale, è già stato appro-
vato dal Comune ed è attualmente in esame alla
Soprintendenza. Non voglio dare tempi precisi per
la conclusione dei lavori, ma penso che saranno
abbastanza rapidi». Alla conferenza stampa hanno
partecipato il presidente del Credito Valdinievo-
le Alessandro Belloni, il professor Paolo Belluc-
ci, Maria Cristina Masdea della Soprintendenza,
l’architetto Valerio Tesi, Soprintendenza Belle arti
e paesaggio, Raffaele
Calistri, architetto ese-
cutore del progetto archi-
tettonico per il recupero
della villa, l’assessore al
turismo di Montecatini
Alessandra De Paola e
Corrado Guidi, sindaco
di Bientina. Questi ultimi
hanno ringraziato come
esponenti delle istituzio-
ni per questo risultato
che restituisce alla cit-
tadinanza un prezioso
patrimonio culturale ed
artistico. Tra il pubblico
l’architetto Claudia Massi. Il presidente Belloni ha
ricordato: «Si tratta di un lungo percorso nato anni
fa con l’acquisizione tramite donazione delle opere
e dell’immobile dell’Accademia. La Banca accettò
con piacere perché abbiamo visto in questo pro-
getto la possibilità di rendere fruibile un patrimonio
culturale ed artistico per l’intera città». Maria Cri-
stina Masdea della Soprintendenza ha sottolineato:
«Quest’opera di recupero la definirei un’azione di
tutela per salvare un patrimonio preziosissimo che
versava in condizioni di disagio»
La Fondazione Credito Valdinievole avrà a dispo-
sizione, probabilmente a partire dal 2017, un polo
museale dove esporre le opere restaurate della
collezione. “La collezione - aggiunge Alessan-
dro Belloni - verrà esposta, in più mostre, all’ex
albergo La Villa delle Ortensie in viale Diaz, che
dal 1970 ospita questi capolavori. L’edificio, dopo
i lavori di ristrutturazione, tornerà a essere un
punto di riferimento per la cultura cittadina, ri-
chiamando visitatori da tutta Italia e dall’estero”.
Il progetto del polo museale, che si svilupperà su
ben 4 livelli, ha già l’ok del Comune. Si attende
31
LA FONDAZIONE
SALVE | APRILE 2016
il nullaosta anche dalla Soprintendenza, che do-
vrebbe essere rilasciato a breve. Nelle intenzioni
della Fondazione c’è la realizzazione di un labora-
torio d’arte dinamico e multifunzione, arricchito da
strumenti multimediali oltre, ovviamente, alle pre-
ziose opere presenti nella collezione, vero fulcro
del polo museale. Villa delle Ortensie, dopo il re-
stauro, al piano interrato vedrà i magazzini e il de-
posito delle opere. Al piano terra, gli spazi espo-
sitivi saranno destinati alle opere più significative
della collezione, che si avvicenderanno per gruppi
di non più di 30 unità con una cadenza annuale.
All’esterno verrà restaurato il giardino come pen-
sato e progettato dall’architetto Pietro Porcinai. Al
primo piano, lo spazio espositivo sarà destinato a
mostre temporanee della durata di circa 3/4 mesi,
oltre ad una sala video. Nell’ultimo livello trove-
ranno posto le attività didattiche. “L’esposizione -
spiega l’esperto d’arte Paolo Bellucci - avrà una
connotazione temporale: si passerà dal periodo
classico del piano terra fino a diventare contem-
poranea mano a mano che si sale verso l’alto. Le
mostre non saranno mai statiche, ma ci saranno
avvicendamenti di opere continui in modo da ren-
dere sempre diversa l’esposizione”.
Nei vari livelli espositivi le opere saranno affianca-
te da schermi video che potranno in base alle esi-
genze, attraverso immagini o filmati approfondire
gli argomenti trattati.
Con la presentazione del progetto è stato anche
ufficializzato il sito web della Fondazione: all’indi-
rizzo http://fondazionecreditovaldinievole.it si potrà
rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla
Fondazione e al progetto del polo museale che re-
stituisce una testimonianza storica a Montecatini.
Valentino Pieri dona un omaggio floreale a Paola Polidori Chini
32SALVE | APRILE 2016
LA FONDAZIONE
33
LA FONDAZIONE
SALVE | APRILE 2016
34SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
Credito Valdinievolecon i bambini
“Impresa Amica del Meyer”
Il Credito Valdinievole, insieme ai propri Soci, ha de-
ciso di acquistare un set di tre elettrocardiografi di
ultima generazione per i piccoli pazienti dell’Ospe-
dale Pediatrico Meyer di Firenze.
Un gesto carico di attenzione e speranza da destinare
ai meno fortunati: anche questa occasione non manca
di sottolineare l’importanza strategica che una Banca
di Credito Cooperativo individua nel proprio territorio,
trasmettendo i valori caratterizzanti.
A marzo, presso la Sala Convegni del Meyer, si è te-
nuta la consegna ufficiale della strumentazione medica
donata dalla Banca ed i suoi Soci.
Presente il Consiglio di Amministrazione del Credito
Valdinievole con il Presidente Alessandro Belloni, il Col-
legio Sindacale, il Direttore Generale Andrea Rindi e la
Responsabile della Comunicazione Simona Giuliani.
Il Meyer ha accolto la Banca alla presenza del Presi-
dente della Fondazione Meyer Giampaolo Donzelli, del
Direttore dell’Ospedale Alberto Zanobini, del Segretario
35
LA TUA BANCA
SALVE | APRILE 2016
della Fondazione Alessandro Benedetti e del Pri-
mario di Cardiologia Enrico Chiappa.
Con l’occasione, il Dott. Benedetti ha illustrato le
attività della Fondazione e quelle dell’Ospedale
fiorentino che si conferma
essere ancora una volta
una delle eccellenze inter-
nazionali in ambito pedia-
trico.
36SALVE | APRILE 2016
SÌ, VIAGGIARE
CUBA: UN ALTRO MONDOSoci e Clienti in crociera nei Caraibi.
- di Andrea Rindi, Direttore Generale -
Dal 9 al 16 febbraio abbiamo vissuto una
bellissima e intensa crociera nei Carai-
bi. I primi due giorni sono stati dedica-
ti alla visita di Cuba e ci siamo subito resi conto
di essere arrivati in un altro mondo. Per com-
prendere appieno Cuba dovrete abbandona-
re fin dall’atterraggio ogni tipo di preconcetto.
In breve tempo vi renderete conto di essere arri-
vati in un luogo dai forti contrasti, intrappolato nel
passato ma che è riuscito a fare di questo aspetto
un punto di forza. Vale certamente la pena di ac-
quisire una simile prospettiva per Cuba, un Paese
che ci ha conquistati senza riserve e fin da subito.
E L’Avana incarna alla perfezione questo mix di con-
trasti che rende in generale Cuba un mondo a sé,
autentico e che regala al turista la sensazione di es-
sere non ai Caraibi, non al mare, non in vacanza,
ma solo ed esclusivamente a Cuba. La decadenza
di alcuni edifici si contrappone allo splendore ur-
banistico: nonostante un’incuria durata quasi cin-
quant’anni, la città è ancora oggi indiscutibilmente
bella. Difficile spiegarne le ragioni: la sua storia
forse, o l’immagine delle onde che si infrangono da
decenni contro un muraglione di difesa, o ancora
per via della luce del sole che illumina i muri colorati
dei palazzi. Le sue contraddizioni la rendono affa-
37
SÌ, VIAGGIARE
SALVE | APRILE 2016
scinante, regalano l’immagine di una città fermata-
si cinquant’anni fa ma per questo unica e che, da
sola, vale il viaggio.
Lasciato il porto de L’Avana, MSC Opera è salpata
con prua orientata verso Montego Bay. Un intero
giorno di navigazione ci ha consentito di familia-
rizzare con la nave e di rilassarci completamen-
te. Così rigenerati abbiamo affrontato il giorno
seguente, che è stato all’insegna del buonumo-
re e di una nuova avventura nella verdissima Gia-
maica. Ampie spiagge di sabbia bianca, barriera
corallina ed acque turchesi, lussuose strutture
alberghiere, una natura particolarmente rigoglio-
sa e lussureggiante, verdi montagne ed ancora
rossi tramonti infuocati, rendono la Giamaica una
tra le destinazioni più apprezzate della regione.
Per la nostra giornata di vacanza, una volta sbarcati
da MSC Opera abbiamo deciso di godere delle bel-
lezze naturali dell’isola concedendoci una giornata di
mare. Partiti dal porto, grazie ad un viaggio su stra-
da di circa un’ora, abbiamo quindi raggiunto Negril.
Situata all’estrema punta occidentale della Gia-
maica, questa località è internazionalmen-
te conosciuta per le sue lunghissime spiagge
di sabbia bianca circondate da una vegetazio-
ne tropicale particolarmente fitta e rigogliosa.
La Seven Mile Beach è la nostra destinazione finale.
Si tratta di una spiaggia suggestiva - è la più lunga
della Giamaica - e sulla quale si affacciano la mag-
gior parte delle strutture ricettive della città. Soffice
sabbia bianca, un mare turchese e la barriera coral-
lina a poca distanza, rendono questa lingua di terra
una vera e propria oasi naturale.
Il viaggio di ritorno a Montego Bay ci ha consentito di
attraversare piccoli centri e paesi dell’entroterra, fuo-
ri dai percorsi turistici più popolari e di avvicinarci in
questo modo alla cultura locale. Prima del rientro in
nave, infine, ancora uno stop, questa volta al Rick’s
Cafè, considerato come uno dei dieci bar più belli al
mondo. Situata sulla scogliera Westend di Negril, la
vista da qui è realmente mozzafiato: il turchese del
mare si fonde all’infinito all’azzurro del cielo.
Dopo la giornata giamaicana a Montego Bay, la
nostra crociera è proseguita con lo scalo a George
Town, alle Isole Cayman. Avvistate per la prima vol-
ta da Cristoforo Colombo nel 1503, l’arcipelago si
compone di tre isole: Grand Cayman, Little Cayman
e Cayman Brac. Le Cayman sono oggi molto varie:
colorati fondali marini, elementi architettonici ingle-
si e delle Indie Occidentali, strutture alberghiere di
lusso, spiagge bianche ed acque turchesi si fondono
tra loro creando un mix caratteristico e particolar-
mente apprezzato. Un piccolo paradiso.
Nelle prime ore del pomeriggio MSC Opera è sal-
pata alla volta di Cozumel, in Messico, ultimo scalo
della nostra crociera. Suggeriamo per questo scalo
l’intera giornata alla bellissima Playa del Carmen o,
in alternativa, un tour culturale alla volta del sito ar-
cheologico di Tulum, affacciato su uno spettacolare
tratto costiero: un tuffo in quel che rimane dell’anti-
ca popolazione Maya in un contesto particolarmente
suggestivo e di grande impatto. Il giorno successivo,
l’ultimo purtroppo, siamo rientrati a L’Avana accolti
da un bellissimo sole ed abbiamo approfittato, pri-
ma della partenza, di un’ultima occasione di visita
alla città e di shopping.
Grazie a tutti della vostra piacevolissima partecipa-
zione a nome del Presidente e del sottoscritto.
38SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
La Bancaa Pitti Uomo
2016Nel corso dell’89esima edizionesono stati lanciati i nuovi marchi
Paltò e Peopleunbranded
- di Simona Giuliani -
In occasione di Pitti Uomo 2016, il Credito Val-
dinievole ha risposto volentieri all’invito ricevuto
da alcuni dei propri Clienti e Soci, presenti alla
Fortezza da Basso lo scorso gennaio in qualità di
espositori. Intanto, tra gli stand si è respirato un cli-
ma molto positivo: stimolata dalla leggera ma inte-
ressante crescita del settore moda Uomo Italia, pari
ad un +1,8 per cento del fatturato fatto registrare
nel 2015, la 89esima edizione del rinomato appun-
tamento fiorentino ha soddisfatto in pieno le aspet-
tative degli organizzatori e delle aziende partecipanti.
Tra queste, il Credito Valdinievole ha incontrato la
“Incom” - che ha lanciato il progetto “Peopleun-
branded” basato sul concetto di e-commerce - e la
“P.G.N. International” con il nuovo brand “Paltò”.
PALTÒ Paltò è un marchio italiano fondato nel 2013 grazie
alla volontà del giovane imprenditore Luca Paganelli
che, dopo aver lavorato presso Alexander McQueen
e Tom Ford e forte dell’esperienza sul prodotto e sul-
la distribuzione internazionale maturata nell’azienda
di famiglia, si è concentrato su questo nuovo proget-
to. L’azienda ha le sue radici in Toscana e, partendo
dall’eredità di uno dei capi fondativi dello stile italia-
no, il cappotto appunto, ne disegna e progetta nuove
generazioni e stili. Paltò è la “fabbrica del cappotto”,
un luogo dove recuperare i valori dell’eleganza italia-
na: dalla modellistica ai materiali, dalla sartorialità ad
ogni dettaglio, in modo da veicolarla verso il futuro e
39
LA TUA BANCA
SALVE | APRILE 2016
rendendola protagonista trasversale dell’arte del ben
vestire dei prossimi decenni. Le collezioni di Paltò
coniugano tradizione ed avanguardia, ripropongono
tagli classici e suggeriscono nuove strade, più dina-
miche e innovative, rivolgendosi ad un target ampio
che valica i confini generazionali. Difatti, nasce dal-
lo studio della storia, della costruzione e dell’utilizzo
classico del “capo”, interpretandone le caratteristi-
che e gli elementi specifici secondo le tendenze del
vestire attuale, dove gli standard del “made in Italy”
rappresentano peculiarità mai secondarie. Il prodotto
Paltò, dallo studio alla realizzazione finale, è intera-
mente creato in Italia da artigiani esperti e sapienti.
Come detto, dietro l’idea Paltò c’è la famiglia Paga-
nelli, co-fondatrice e fino a qualche anno fa artefice
dei successi del marchio Peuterey, marchio diventato
noto nel mondo per il suo sportswear elegante. La
sfida intrapresa è quella di rendere nuovamente at-
tuale il cappotto e di proporre un nuovo concetto: “il
paltò”. Un prodotto, sia per uomo che per donna, in
cui si coniuga la praticità e l’originalità dei materiali
italiani con un gusto elegante di altri tempi.
www.palto.it
PEOPLEUNBRANDED Pitti Immagine Uomo 2016 ha segnato il debutto
anche di Peopleunbranded, il nuovo progetto realiz-
zato da Incom anch’esso interamente made in Italy
ed esclusivamente e-commerce. L’inserimento onli-
ne è avvenuto proprio nella suggestiva cornice della
Fortezza da Basso, alla presenza di Lorenzo Nencini,
manager di Incom e ideatore di Peopleunbranded,
di Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di
Pitti Immagine, e del Sindaco di Firenze, Dario Nar-
della. Altra curiosità: Peopleunbranded è un logo
che non si vede ed è presente solo all’interno dei
capi, ma racconta una storia di altissima qualità tut-
ta italiana. Si distingue per alcuni capisaldi per certi
versi rivoluzionari: a) seleziona i più qualificati for-
nitori italiani per garantire l’eccellenza dei processi
di lavorazione e capi di altissima qualità; b) chi ne
acquista un prodotto, ha la possibilità di conosce-
re tutti i passaggi relativi alla sua realizzazione; c)
essendo esclusivamente online (in italiano e in in-
glese), questo consente di tagliare i costi legati alla
distribuzione e ai punti-vendita, così da raggiungere
direttamente il cliente. Il taglio dei costi si traduce in
un prezzo finale più basso a beneficio di chi com-
pra; d) il cliente ha la possibilità di conoscere i costi
legati a ogni singolo passaggio della sua realizzazio-
ne fino ad arrivare al prezzo finale: in questa manie-
ra saprebbe anche quale sarebbe stato il prezzo del
medesimo capo se acquistato secondo il metodo
tradizionale.
La Spring Summer 2016 è la prima collezione-uomo
del marchio Peopleunbranded. Ogni outfit è costrui-
to ad “arte” e studiato nei singoli particolari. I tessuti
naturali e pregiati come il lino, la seta e il cachemi-
re sono accoppiati a tessuti più versatili e funzionali
quali il cotone, la lana merinos e il gabardine stretch.
Il percorso cromatico propone tonalità insuperabili
per versatilità. L’uomo Peopleunbranded è un gent-
leman del XXI secolo.
www.peopleunbranded.com
40SALVE | APRILE 2016
LO SPORT
Larciano protagonista Gran Premio
Industria e Artigianato“La vita è come una bicicletta. Se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”
(A. Einstein)
- di Luca Desideri -
Dopo la sospensione temporanea nel corso
della stagione agonistica 2015, il GP Indu-
stria & Artigianato di Larciano è tornato a
riproporsi nel calendario del grande ciclismo. Una
corsa che, nell’albo d’oro, annovera grandi nomi
del ciclismo italiano a cominciare da Felice Gimon-
di, Francesco Moser, Giuseppe Saronni e Vincenzo
Nibali: gli sportivi del Comune pistoiese hanno inte-
so riproporla e rilanciarla, dedicando l’evento a due
grandi personaggi che, sia pure per circostanze di-
41
LO SPORT
SALVE | APRILE 2016
verse, hanno rappresentato il cuore propulsivo della
manifestazione. La gara è stata infatti intitolata all’ex
Sindaco di Larciano, Antonio Pappalardo, prematura-
mente scomparso lo scorso marzo, all’età di 46 anni.
Una figura alla quale è stato affiancato il ricordo del
grande condottiero Alfredo Martini, che nel 2011 ri-
cevette proprio dalle mani del Sindaco Pappalardo,
la riconoscenza di cittadino onorario di Larciano.
La corsa pistoiese organizzata dall’U.C. Larcianese è
stata una delle prime della stagione 2016, all’indo-
mani delle “Strade Bianche” di Siena, la classica tar-
gata RCS SPORT, e a tre giorni dalla Tirreno-Adriati-
co, che ha preso il via dal litorale della Versilia. Come
dire in altri termini che a inizio primavera il grande
ciclismo internazionale è di casa in Valdinievole e in
Toscana.
Grazie a questa serie di favorevoli concomitanze, la
corsa ha potuto contare sul coinvolgimento di diversi
“World Team”, intenzionati a cercare un successo di
prestigio in questa classica, resa famosa negli anni
da un percorso accattivante e incerto, molto adatto
alla battaglia, con l’asperità del San Baronto che vie-
ne affrontato diverse volte dal versante più impegna-
tivo del “Fornello”.
A tale proposito c’è da dire che si è saputo muo-
vere davvero molto bene Bruno Ferrali, il direttore
dell’organizzazione, e tutto il team della U.C. Lar-
cianese (Urbano Borgioli, Giuliano Baronti, Fabrizio
Bicci, Sibaldo Zipoli, Marco Meacci), che accanto alle
iscrizioni dei cinque annunciati “World team”, ha ot-
tenuto l’adesione del team Cannondale e del team
Movistar. La squadra statunitense e quella spagno-
la si sono così aggiunte ad Astana, Lampre-Merida,
IAM, Orica GreenEdge e Katusha.
I vari Alejandro Valverde, Giovanni Visconti, Rigoberto
Uran, Davide Formolo e Moreno Moser, sono andati
ad impreziosire una start list che vantava già i nomi
di Vincenzo Nibali, Michele Scarponi, Diego Ulissi,
Sacha Modolo, Martin Elmiger, Aleksejs Saramotins,
l’ultimo vincitore Adam Yates, Simon Gerrans, Jurgen
42SALVE | APRILE 2016
LO SPORT
Van der Broeck e Angel Vicioso.
Alle sette formazioni della massima categoria si sono
affiancate altri otto “professional teams”. Rispettiva-
mente: Androni Giocattoli–Sidermec (Gavazzi, Ratto),
Bardiani-CSF (Bongiorno, Pirazzi), Bora-Argon18
(Benedetti, Huzarski), Caja Rural-Seguros RGA (Ar-
royo, Mandrazo), Gazprom-Rusvelo (Kolobnev, Firsa-
nov), Nippo-Vini Fantini (Cunego, Bole), Team Novo
Nordisk (Peron, De Mesmaeker), Southeast-Vene-
zuela-Neri Sottoli (Pozzato, Fedi). Ciliegina sulla torta,
anche la partecipazione di una selezione nazionale
del Venezuela e di una azzurra che è stata seguita
dall’ammiraglia direttamente dal cittì Davide Cassa-
ni.
La gara si è svolta sul collaudato circuito di 199,2
chilometri suddivisi su due anelli ben distinti: il primo
di 22,3 chilometri da ripetere quattro volte, attraver-
sa un circuito Lazzeretto, Stabbia e Lamporecchio,
quasi completamente pianeggiante o quanto meno,
privo di asperità significative. Il secondo invece - da
43
LO SPORT
SALVE | APRILE 2016
ripetere anch’esso per quattro tornate - si snoda sul-
la distanza di 27,5 chilometri e prevede le quattro
ascese del “Fornello”, salita corta ma arcigna, per
proseguire fino allo scollinamento sul San Baronto e
la susseguente discesa verso Lamporecchio per rag-
giungere infine il rettilineo finale.
Sono stati 132 i partenti, con la pioggia che li ha ac-
compagnati durante le prime tre ore di gara. In 20
in fuga dopo dieci chilometri, ma a insistere nell’a-
zione sono stati i tedeschi Schwarzmann e Sutterlin,
lo svizzero Lang e il lituano Navardauskas. I quattro
attaccanti hanno infatti attraversato tutta la competi-
zione con la loro generosa fuga al km 60 avevano un
vantaggio di 7’30”, alzando bandiera bianca soltanto
in vista dell’ultimo passaggio sul Gpm del Fornello.
Lang e Navardauskas approcciavano l’ultimo giro
con 1’30” sul plotone e sul San Baronto il lituano ri-
maneva da solo seppur con l’avvicinamento costante
degli inseguitori dai quali, un po’ a sorpresa, si muo-
veva Simon Clarke. L’australiano raggiungeva rapi-
damente il suo compagno di squadra, che spendeva
le sue ultime energie per supportarlo, in modo che
Clarke potesse scollinare al GPM a 6 km dall’arrivo
con 39” sul drappello di inseguitori, tra i quali attac-
cava il pistoiese Andrea Fedi che in discesa rosic-
chiava terreno al rivale ma non era abbastanza per
riprenderlo. Alle spalle di Fedi a 33” la volata per il
3° posto andava a Visconti davanti ad Uran mentre a
43” completavano la top 10 Gavazzi, Navardauskas,
Benedetti, Finetto, Pardilla e Petilli
Per Simon Clarke, 29enne australiano della Cannon-
dale, passista scalatore e vincitore di una tappa al
Giro di Spagna nel 2012, si è trattato della decima
vittoria ottenuta in altrettanti anni di professionismo.
Accanto a questo degno vincitore meritano una
menzione particolare Andrea Fedi, un giovane talento
in sicura crescita che ha legittimato completamente
il recente trionfo nel Trofeo Laigueglia e l’irriducibile
Giovanni Visconti, dimostratosi il solito combattente
generoso, già in possesso di uno stato di forma in
notevole crescita. Bravissimo anche il lituano Na-
vardauskas, in fuga per tutta la giornata e alla fine
comunque rimasto a galla conquistando un più che
onorevole sesto posto. Ci si aspettava invece qual-
cosa di più da Vincenzo Nibali, ma evidentemente
la sua condizione atletica aveva bisogno di ulteriori
rifiniture.
Il tanto atteso duello tra i due siciliani toscani di ado-
zione, rivali nelle categorie giovanili, non c’è stato,
ma lo spettacolo della competizione non è assolu-
tamente venuto meno. Nibali prima della partenza
aveva dichiarato che non sarebbe stato un derby, ma
Visconti aveva replicato che avrebbe gradito un fina-
le testa a testa con lo squalo dello Stretto.
L’evento all’insegna delle due ruote svoltosi a Lar-
ciano è stato un’ottima vetrina, facendo conosce-
re il nostro territorio, ammirare le nostre colline e
degustare i nostri prodotti tipici ai tanti appassio-
nati venuti anche da fuori Italia. Ha visto sin prima
della partenza, i numerosi fan intenti a scattare le
foto con i propri campioni e neppure la pioggia ha
scoraggiato gli appassionati, che hanno occupato
pacificamente sia la zona dell’arrivo, sia le rampe
della salita del Fornello. Tutto è andato molto bene
e dopo un anno di pausa, la scelta di questa data
è stata vincente anche per la partecipazione dei big
del pedale.
44SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
DULCIS IN FURNO Gli alunni dell’Istituto Alberghiero Martini
si scoprono imprenditori
- di Ilaria Sguazzoni -
(Confcooperative)
L’Istituto Alberghiero Martini di Montecati-
ni Terme non è nuovo a
mettersi in gioco in pro-
getti sperimentali e percorsi di au-
tonomia per gli studenti: anche per
l’anno scolastico 2015-2016 ha
aderito al progetto “Toscana 2020.
Il rinascimento della cooperazione”
promosso da Confcooperative To-
scana e dalla Federazione Toscana
delle Banche di Credito Coopera-
tivo con l’obiettivo di promuovere
nelle scuole toscane simulazioni di
imprese cooperative per far sì che
gli studenti possano sperimentare i valori alla base
dell’impresa cooperativa, il lavo-
ro condiviso, il raggiungimento di
obiettivi a beneficio dei singoli (mu-
tualità interna) ma anche a vantag-
gio di tutta la comunità (mutualità
esterna).
L’associazione cooperativa scolastica
(ACS) che si è creata ha visto come
protagonista la Quinta “L”, guidata
dalla prof.ssa Adriana Cappelleri e
dalla tutor Giovanna Iaquinto, edu-
catrice della Cooperativa La Fenice:
al loro fianco anche Confcooperative
45
LA TUA BANCA
SALVE | APRILE 2016
Pistoia e il Credito Valdi-
nievole che hanno seguito
il percorso contribuendo
con alcuni incontri tecnici
e, nel caso della Banca, di
educazione finanziaria ed
al credito, con la parteci-
pazione del vice Direttore
Generale Sandro Di Marco
e della Responsabile della
Comunicazione Simona
Giuliani.
L’Associazione cooperativa
scolastica si è costituita il
12 gennaio 2016, in una sala gremita di visi sorri-
denti e compiaciuti e non solo per il ricco buffet di
biscottini e dolcetti elegantemente allestito! La sod-
disfazione era tutta per la neonata “Dulcis in furno”
(questo il nome dell’ACS) ufficializzata davanti al Re-
sponsabile della Filiale Centro del Credito Valdinievo-
le, Adriano Fiaschi, e del Dirigente Scolastico Riccar-
do Monti che ha avuto per i ragazzi parole di elogio e
di incoraggiamento per la loro futura attività.
Tra gli scopi dell’ACS, oltre “a diffondere la conoscen-
za dei principi, della storia, dell’organizzazione e della
funzione sociale della cooperazione, fra i ragazzi ed i
giovani”, anche “destinare gli utili dell’attività sociale
per l’acquisto di servizi e strumenti utili alla scuola e
per iniziative di solidarietà ed aiuto ai soci o agli alun-
ni della scuola” e “impegnarsi nello svolgere il lavoro
della cooperativa al meglio, al fine di realizzare un pro-
dotto /servizio di qualità”: tutto questo da raggiungere
con le attività di produzione di dolci e salati quali “So-
lette” e “Grissini”, “Giammini”, “Zenzy” e “Brutti Boni”,
“Frollini”, “Fiocchi di mais” e “Tricche ballacche” per
finire con la specialità “Da Prato col furgone”!
Le occasioni pubbliche per mostrare la bravura dei
cuochi e dei pasticceri si sono avute con i ricevimen-
ti dei genitori, gli open day, la ricreazione nel corso
della mattinata. “Dulcis in furno”, rappresentata da
un simpatico omino di pan di
zenzero munito di cappello da
cuoco e di frusta da cucina,
ha già contribuito all’acqui-
sto di un defibrillatore per la
scuola. Per i 28 neo impren-
ditori la strada è imboccata:
chissà quali nuove iniziative
intraprenderanno e quali nuo-
vi compagni di viaggio, forse
futuri soci, incontreranno sul
loro cammino.
46SALVE | APRILE 2016
NOTIZIE IN BREVE
Notizie in breveCASO MORO, LE VERITÀ ANCORA DA CONOSCERE
Le ultime ricostruzioni sulla vicenda
del sequestro e morte di Aldo Moro
sono state al centro dell’incontro di
venerdì 12 febbraio u.s., nella sala
Giovannelli della Sede del Credito
Valdinievole. Sono intervenuti San-
dro Provvisionato e Stefania Limiti,
autori di «Complici» (Chiarelettere
2015). L’incontro, che assegnava tre
crediti per la formazione degli iscritti all’Ordine dei
giornalisti, è stato moderato dal giornalista Daniele
Bernardini.
«Sul caso Moro - hanno detto Provvisionato e Limi-
ti - ci hanno raccontato verità aggiustate. Nell’Italia
repubblicana non si è mai verificato
un delitto politico con tanti risvolti
oscuri: dopo 5 indagini giudiziarie e
4 processi, è stata istituita una com-
missione d’inchiesta parlamentare
per indagare ancora. Perché quello
che sappiamo oggi è il frutto della
trattativa tra Dc e i vertici delle Bri-
gate rosse. Ed è solo una minima
parte di quanto è davvero accaduto.
Chi c’era in via Fani la mattina del
sequestro? Chi sparò? Dov’erano
la o le prigioni di Moro? Chi il suo
quarto carceriere? Che fine hanno fatto le carte da
lui scritte in 55 giorni e le registrazioni degli interro-
gatori? Chi ha sottratto la lunga lista degli apparte-
nenti a gladio stilata da Moro durante la prigionia?
L’inchiesta ricostruisce tasselli e scava dentro i fatti.
IL CREDITO VALDINIEVOLES’ILLUMINA DI MENO
Attento e incondizionatamente favorevole alle tematiche a tutela dell’am-
biente, il Credito Valdinievole ha aderito con entusiasmo all’iniziativa “M’il-
lumino di meno” nell’ambito della nuova Giornata del Risparmio Energe-
tico che si è tenuta venerdì 19 febbraio scorso. L’iniziativa, lanciata dalla
trasmissione Caterpillar in onda su RaiRadio2, è una campagna ideata per
sensibilizzare al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei consumi.
Dopo aver spento i più noti monumenti delle città italiane ed europee nelle
passate edizioni, Caterpillar ha invitato istituzioni e privati cittadini, scuole e
negozi, aziende e associazioni, a manifestare la propria attenzione al tema
della sostenibilità spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni: un ge-
sto simbolico, a cui viene affiancato da qualche anno l’invito ad accendere luci “pulite” facendo ricorso a fonti rinno-
vabili e sistemi intelligenti di illuminazione. L’edizione di quest’anno è stata anche l’occasione per promuovere l’uso
della bicicletta e di tutti i mezzi a basso impatto energetico come manifesto di pace e di rispetto per l’ambiente.
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NOTIZIE IN BREVE
SALVE | APRILE 2016
Vittorio Sgarbi agli Arsenali Repubblicani
di PisaCredito Valdinievolepartner dell’evento
Il Credito Valdinievole, partner del Circolo Filippo
Mazzei di Pisa, in collaborazione con Paim e con
il patrocinio del Comune di Pisa, ha presenziato lo
scorso venerdì all’evento di presentazione del libro
“Dal Cielo alla Terra, da Michelangelo a Caravag-
gio” di Vittorio Sgarbi che si è tenuto presso gli
Arsenali Repubblicani di Pisa (recentemente inau-
gurati dal Presidente della Repubblica Sergio Mat-
tarella). La stampa ha evidenziato l’iniziativa, per la
quale la Banca è stata rappresentata dal vice Diret-
tore Generale Sandro Di Marco, il Consigliere Avv.
Lorenzo Trombella e dai colleghi della filiale di Pisa.
48SALVE | APRILE 2016
NOTIZIE IN BREVE
L’intervento del Presidente Bellonial Circolo Culturale Mazzei
Il Credito Valdinievole alla mostra allestita a Palazzo Blu a Pisanel mese di marzo per ricordare la figura di Filippo Mazzei
nel bicentenario della scomparsa del medico ed intellettuale toscano
“È un grande piacere per il nostro Istituto di Credito partecipare a un progetto dedicato a un personaggio straordinario come Filippo Mazzei. Nella sua esistenza ritroviamo molti di quei valori che sono alla base del mondo del Credito Cooperativo, sempre in prima fila per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, che a noi si rivolgono con fiducia, e consentire la crescita della piccola e media impresa, vera ossatura del sistema economico del paese. Le vicende di questo coraggioso e in-traprendente italiano che nel 1754 arri-vò a Londra e, dopo un difficile periodo iniziale, riuscì a fare fortuna attraverso il commercio di prodotti mediterranei, in modo particolare con il vino, rappre-sentano una grande lezione di vita per tutti noi. Il Circolo Filippo Mazzei ha il merito di portare avanti, attraverso molte iniziative, i valori di un uomo capace di testimoniare in ogni giorno della sua esistenza il rapporto inscindibile tra democrazia e libertà di fare impresa. Quando, nel 1773, questo straordinario italiano partì da Livorno per andare negli Stati Uniti, attratto dal particolare “autogoverno” delle colonie di questo paese, decise di portare con sé una serie di prodotti e professionalità assenti oltreoceano. Così, a bordo della nave Triumph, portò con sé con-tadini toscani, un sarto piemontese, trentatré tipi di vite, piante di olivo e della noce, ovuli di baco da seta, scarpe, carte da musica, libri e due capre. Niente di ciò esisteva negli Stati Uniti e quando Maz-
zei sbarcò in Virginia l’impatto fu straordinario. La lezione che arriva da questo eclettico imprenditore e intellettuale è di una straordinaria attualità, nono-stante il passare dei secoli. È stato in prima fila nella rivoluzione americana e in
quella francese, i veri punti cardine del-la modernità, dove il concetto di essere umano e dei suoi diritti sono diventati il perno della società. Il tempo passa, ma l’umanità, assai di frequente, dimentica gli errori commessi, senza rispettare i valori nati dall’Illuminismo. Feroci bar-barie si ripetono ogni giorno, mentre l’economia continua a muoversi tra molte incertezze. Il Credito Valdinievole, Banca di Cre-dito Cooperativo di Montecatini Terme
e Bientina, è in prima fila, insieme agli amici del Circolo Filippo Mazzei, proprio per sviluppare quel concetto di crescita positiva nel rispetto dei valori e dell’individuo. Del resto, Il Circolo Filippo Mazzei di Pisa colonna portante di questo progetto, nacque nel 1989, du-rante le protesta scoppiata all’università per la Legge Ruperti, che voleva introdurre una maggiore parteci-pazione di imprese e privati negli atenei. Gli amici del Circolo si posero subito in una posizione di dialogo, comprendendo che senza un’apertura del genere gli atenei avrebbero sofferto molto a causa delle caren-ze di finanziamenti pubblici. Ecco, la grande lezione di Filippo Mazzei è anche questa: saper guardare oltre”.
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