Salve 81 - Aprile 2016

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MONSIGNOR FILIPPINI nuovo Vescovo della Diocesi di Pescia SERRAVALLE PISTOIESE uno scrigno nel cuore del Montalbano. FONDAZIONE CREDITO VALDINIEVOLE Il patrimonio artistico dell’Accademia d’Arte torna a risplendere. PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE 81 APRILE 2016

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Mensile del Credito Cooperativo Valdinievole

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MONSIGNORFILIPPINInuovo Vescovo della Diocesi di Pescia

SERRAVALLEPISTOIESEuno scrigno nel cuoredel Montalbano.

FONDAZIONECREDITO VALDINIEVOLEIl patrimonio artistico dell’Accademia d’Arte torna a risplendere.

PERIODICO DELCREDITO VALDINIEVOLE

81 APRILE 2016

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Cari Soci, cari Clienti,

Come avete visto, da questo numero del Salve di-

ventiamo più moderni e… tecnologici.

Abbandoniamo la spedizione postale ma recapite-

remo la nostra rivista a tutti i Soci via mail, oltre a

renderla disponibile sul sito della Banca e sui nostri

spazi social.

Una scelta in linea con quelle fatte ultimamente

dall’intero mondo dell’editoria, che ci permetterà di

velocizzare la consegna del periodico, fornendo così

notizie ancora più fresche e interessanti, e che ci

farà compiere un piccolo gesto per il nostro ambien-

te abolendo l’uso della carta per questo strumento.

Il tema caldo del periodo è certamente il via libera

dato dal Governo alla tanto attesa riforma del Credito

Cooperativo con l’emanazione del D.L. n. 18/2016.

Tratteremo questo importante argomento con un ar-

ticolo del nostro Direttore Generale Andrea Rindi, che

ne dettaglierà le caratteristiche principali affrontando

anche le perplessità che la stesura del Decreto così

come presentata in alcuni punti ha generato all’in-

terno del nostro Movimento.

Al riguardo mi limito ad alcune osservazioni: il nuovo

Gruppo Bancario Cooperativo costituito sotto forma

di S.p.a. sarà uno strumento giuridico che sicura-

mente contribuirà a dare ulteriore forza e stabilità

alle Banche di Credito Cooperativo, le quali parte-

ciperanno in misura maggioritaria al capitale della

stessa Capogruppo.

I singoli Istituti di Credito resteranno titolari della li-

cenza bancaria e non perderanno la propria identità

cooperativistica a mutualità prevalente, così come i

singoli Soci resteranno proprietari delle loro banche

di Credito Cooperativo. Inoltre potremo registrare un

aumento della competitività sul mercato per le stes-

se Banche, grazie al consolidamento patrimoniale

generato proprio dalla creazione del Gruppo.

Non mancano però nella norma alcuni aspetti che

hanno destato perplessità, in primis il cosiddetto

way-out, che consente a determinate categorie di

Banche di Credito Cooperativo (quelle con patrimo-

nio superiore a 200 milioni) di poter uscire dal grup-

po mediante affrancamento delle riserve indisponibili

accantonate negli anni, oppure tramite una scissione

della parte bancaria, poi trasformata in Spa, da quel-

la cooperativa.

Tutto ciò, se confermato, creerebbe grandi problemi

non solo al costituendo Gruppo Bancario (con il ri-

schio di indebolimento dello stesso nel caso in cui le

Banche più grandi optassero per uscire), ma anche

a tutto il mondo delle Cooperative, che basa i propri

principi sulla mutualità e la cooperazione.

L’auspicio è che in sede di conversione tali criticità

possano essere eliminate, oppure disciplinate in ma-

niera più chiara e restrittiva.

L’editorialedel Presidente

Alessandro Belloni

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Simona GiulianiResponsabile Comunicazione

Francesco GensiniAddetto stampa

Andrea RindiDirettore Generale

Luca DesideriFiliale Larciano

AltopascioPiazza Tripoli, 14Tel.: [email protected]

BientinaPiazza Vittorio Emanuele II, 4Tel.: [email protected]

CintoleseVia F. Uggia, 333Tel.: [email protected]

FucecchioPiazza dei Seccatoi, 12-13Tel.: [email protected]

LarcianoCorso Gramsci, 6Tel.: [email protected]

MasottiStrada Statale Lucchese, 8 Tel.: [email protected]

MontecalvoliVia Provinciale Francesca Nord, 459 Tel.: [email protected]

Montecatini Terme - Casina RossaVia Bruceto, 32Tel.: [email protected]

Montecatini Terme - CentroVia Don Minzoni, 14Tel.: [email protected]

Montecatini Terme - SedeVia Ugo Foscolo, 16/1Tel.: [email protected]

NavacchioVia Tosco Romagnola, 1898Tel.: [email protected]

Pieve a Nievole Via Empolese, 58/aTel.: [email protected]

PisaVia di Pratale ang. via AveraniTel.: [email protected]

PontederaVia Pacinotti, 11Tel.: [email protected]

TraversagnaLargo La Pira, 2Tel.: [email protected]

SALVE 81 - APRILE 2016

PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE

Via Ugo Foscolo, 16/2 - Montecatini Terme

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Registrazione Tribunale di Pistoia n. 479 del 07.05.96

DIRETTORE RESPONSABILE:

Niccolò Nociforo

REDAZIONE: Francesco Gensini

CON LA COLLABORAZIONE DI:

Andrea Rindi

Simona Giuliani

Luca Desideri

Daniela Casini

Ilaria Sguazzoni

FOTOGRAFIE:

Foto Silvestri

Simona Giuliani

Archivio Credito ValdinievoleL’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze

per le immagini delle quali non sia stato possibile reperire la fonte

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

Stefano Romani

STAMPA: Tipolito Vannini S.n.c. Buggiano

SALVE è anche disponibile sul sito

www.creditovaldinievole.it

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Sommario

1 L’editoriale del Presidente.

4 Primo piano • Lo pneumatico intelligente che salva vite.

8 In copertina • Monsignor Filippini, nuovo Vescovo della Diocesi di Pescia.

12 Area Banca • La riforma del Credito Cooperativo è legge.

14 Personaggi • Massimo Ghini, io e Montecatini Terme.

18 (Ri) Scoprire il territorio • Serravalle, uno scrigno nel cuore del Montalbano.

22 Chi siamo • Conoscere la Banca: la Filiale di Montecatini - Sede.

24 Club dei Soci • La rete che crea valore. Lo charme di Villa di Lupo Parra.

28 La tua Banca • Corsi di aggiornamento per i Soci del Credito Valdinievole in collaborazione con PC System.

30 La Fondazione • Il patrimonio artistico dell’Accademia d’Arte torna a risplendere.

34 La tua Banca • Il Credito Valdinievole sostiene l’Ospedale Pediatrico Meyer.

36 Sì viaggiare • Cuba e i Caraibi, una crociera da sogno.

38 La tua Banca • Le aziende del nostro territorio a Pitti Uomo 2016.

40 Lo sport • Il ciclismo internazionale di scena a Larciano per il Gran Premio Industria e Artigianato.

44 La tua Banca • Gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Martini” si scoprono imprenditori.

47 Notizie in breve • Il “caso Moro”, salvare l’ambiente con “M’illumino di meno”, Sgarbi agli Arsenali Repubblicani, l’Illuminista Filippo Mazzei.

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PRIMO PIANO

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PRIMO PIANO

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Parla toscanolo pneumatico che ti avverte

dell’usuraIl Credito Valdinievole partner della start-up che ha progettato lo “SmartTyre”

- di Francesco Gensini -

“Sono lo pneu-

matico ante-

riore destro,

ti consiglio di sostituirmi

appena ciò è possibile per-

ché non sono più in grado

di garantire efficienza e sicurezza dell’auto e potrei

essere causa di un incidente”. Non è fantascienza,

ma è la banalizzazione della fantascienza stessa

quando diventa realtà, grazie ad un progetto illu-

minato di quattro ricercatori dell’Università di Pisa

che hanno avuto dal Credito Valdinievole la spin-

ta economica e fiduciaria per dare forma alla loro

idea geniale.

“In pratica si tratta di un mix di sensori che per-

mettono il rilevamento dell’usura delle gomme e

delle rotture accidentali, notificando da una parte

il raggiungimento dell’usura minima legale per evi-

tare che aumentino le probabilità degli incidenti e

prevenendo dall’altra l’incidente stesso”.

Arash Gholamzadeh Nasrabadi, origini persiane e

cervello brillantissimo, è uno dei quattro ricercatori

appartenenti al gruppo interdisciplinare dell’Istituto

TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Infor-

mazione, della Percezione) della Scuola Superiore

Sant’Anna di Pisa che ha ideato e poi brevettato

il progetto “SmartTyre”: lo pneumatico intelligente.

Tutto è nato alla Start Cup Toscana 2015, in cui si premiavano le migliori innovazioni ad alto contenuto scientifico-tecnologico proposte da

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PRIMO PIANO

giovani ricercatori, vero dottor Nasrabadi?Proprio così. Avevamo un’idea molto chiara del-

la soluzione nella nostra testa e la competizione

Start Cup ci ha dato l’input finale per trasformare

quest’idea in modello di business. Dopo un’accu-

rata analisi di mercato condotta dal sottoscritto e

un’analisi dettagliata della tecnologia portata avan-

ti dagli ingegneri Alessandro Biondi, Alessio Balsini

e Davide Calvaresi, ci siamo lanciati nell’avventura

e, a quel punto, il team coeso ha deciso di costi-

tuire un’azienda che è stata denominata “Wriggle

Solutions”.

L’inizio dell’avventura vi sta impegnando tantissimo in cambio di gratificazioni umane e professionali.Successivamente abbiamo partecipato a un ban-

do della Ego Ericsson, programma sempre rivolto

alle startups inglobato da Ericsson, e a un altro

bando della Global Social Venture Competition, ri-

scontrando molto interesse a livello industriale del-

le case che producono gli pneumatici, ma anche

dell’AIPCR, l’Associazione Mondiale della Strada.

Molte sigle complicate, molti inglesismi, mol-ti riferimenti tecnici per un’indicazione rivo-luzionaria che può contribuire ad abbattere il rischio di incidenti stradali e quindi il numero delle vittime.Uno studio dell’Unione Europea ha rilevato che sol-

tanto il 7 per cento degli pneumatici sulle auto in

circolazione è sopra la soglia minima di sicurezza

(1,6 mm) e che ben il 34,4 per cento degli inci-

denti è provocato dalle gomme usurate che tale

soglia non la raggiungono. La sicurezza dipende

in larga misura dal guidatore che va sensibilizza-

to e reso consapevole dei rischi: d’altro canto si

fa già così con le varie “spie” dell’olio, dell’acqua,

dei freni, etc, che si accendono a seconda delle

esigenze.

Algoritmi, sensori, calcoli matematici, inter-net: il futuro è già oggi. Anche nelle auto.C’è chi non cambia gli pneumatici quando do-

vrebbe per una questione di soldi, ma spesso e

volentieri esiste una colpevole sottovalutazione

del problema. “SmartTyre” come detto è un siste-

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PRIMO PIANO

SALVE | APRILE 2016

ma di sensori che sarà integrato con il sistema

Autosar (AUTomotive Open System ARchitecture:

in parole semplici, lo pneumatico “dialoga” con il

centro elettronico dell’auto, ndc) e, rispettando gli

standard, potrà essere applicato in maniera molto

semplice in base a quelle che sono le caratteristi-

che delle macchine di ultima generazione. Segna-

lerà anomalie dovute a corpi estranei, aggiornerà

lo stato di usura in tempo reale, suggerirà il cam-

bio per anticipare possibili rotture, insomma sarà

un controllo costante di quella che è componente

essenziale per il regolare cammino su strade e au-

tostrade.

La salvaguardia dell’integrità fisica va di pari passo con quella del contenimento dei costi.C’è un ritorno in termini di sicurezza e uno a livello

economico. Sapremo prima come e quando inter-

venire, sceglieremo i percorsi migliori da seguire,

adegueremo gli pneumatici, tutti strumenti molto

utili ad esempio per le flotte dei camion che han-

no grande dispendio da questo punto di vista, otti-

mizzando di conseguenza i consumi di carburante.

Senza dimenticare che viaggiare con gli pneumati-

ci in condizioni ottimali riduce l’emissione di CO2

con ovvie ripercussioni positive sull’ambiente.

L’Europa guarda all’Italia e allo “SmartTyre”: è una sfida dai grandi numeri.Il 2 per cento del Pil dell’UE è destinato agli inci-

denti e alle cause che li provocano. Si parla di oltre

200 miliardi di euro all’anno: riuscire a ridurre gli

incidenti, e quindi i costi, avrebbe un impatto si-

gnificativo sul bilancio comunitario.

Perfino le assicurazioni-auto potrebbero es-sere modulate favorendo chi monta lo pneu-matico intelligente.Adottando il sistema, una volta “online” la macchi-

na sarà monitorata costantemente e la compagnia

assicuratrice potrà così verificare se le varie norme

di sicurezza vengono applicate in modo corretto.

Pensiamo ad un 15-25 per cento di polizze assi-

curative su misura a tariffe agevolate con ulteriore

abbattimento delle spese.

Quanto è stato importante il Credito Valdinie-vole nella realizzazione della vostra idea?Molto importante. Perché ci ha permesso di aprire

un conto gratuito per un anno ed ha finanziato il

Premio Nazionale delle Innovazioni, più altri impie-

ghi che hanno contributo allo sviluppo del progetto

e dell’azienda. Con il Credito abbiamo un rapporto

aperto e l’Istituto avrà una posizione di privilegio

nelle fasi successive dell’attività della startup.

Adesso rimangono “solo” la produzione e la commercializzazione: solo si fa per dire.E’ il momento dei test tecnici e va ricercato il part-

ner migliore a cui poter dare la licenza per l’appli-

cazione dopo aver fatto appunto tutte le verifiche

del caso. Non vorremmo concedere il marchio in

via esclusiva ad un solo partner per consentire

a tutti di accedervi: nel mondo dell’auto ci sono

grandi aziende e non è facile farsi valere, ma allo

stesso tempo consideriamo questa un’idea innova-

tiva che intanto ha prodotto grande interesse e poi

può dare indubbi benefici.

Dottor Nasrabadi: una tempistica di massima per “SmartTyre”? Finora abbiamo rimandato i vari incontri per con-

centrarci sul progetto, ma da maggio ci butteremo

sul mercato alla ricerca di possibili interlocutori.

L’obiettivo è di affidarsi ad un partner senza farsi

schiacciare: ovviamente siamo interessati a qual-

siasi tipo di investitore, sia esso rappresentato da

aziende che da singoli privati. I prossimi mesi sa-

ranno un punto di svolta per capire se il sistema

potrà essere introdotto in tempi brevi.

E a quel punto “parleremo” anche con lo pneumati-co, ma saranno chiacchiere che possono contribuire a rendere più sicuri i nostri spostamenti in auto.

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IN COPERTINA

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IN COPERTINA

SALVE | APRILE 2016

MonsignorRoberto Filippini

Vescovo di Pescia A colloquio con l’alto prelato, nuovo responsabile della nostra Diocesi

- di Simona Giuliani -

Il Credito Valdinievole, Banca di Credito Coope-

rativo di Montecatini Terme e Bientina, ha incon-

trato sua Eccellenza Monsignor Roberto Filippini,

nuovo Vescovo di Pescia.

Alessandro Belloni, Presidente della Banca, Andrea

Rindi, Direttore Generale dell’Istituto di Credito, Si-

mona Giuliani, Responsabile della Comunicazio-

ne (nella foto a sinistra, insieme a S.E. il Vescovo),

e Marco Meucci, vice Responsabile della filiale di

Sede, si sono recati a Pescia per fare la conoscenza

del nostro nuovo Vescovo e per valutare insieme le

prospettive della Diocesi che riveste una grande im-

portanza per il territorio sul quale l’Istituto di Credito

è presente nella Valdinievole.

Non è una novità che realtà importanti come le Dio-

cesi e le banche, specie quelle di Credito Coopera-

tivo (per dna), abbiano da tempo avviato un dialogo

costruttivo, accomunate da valori ampiamente con-

divisi, quali la centralità della persona.

Due delle province interessate dall’attività della Ban-

ca, infatti, ricadono nel territorio di interesse della

Diocesi.

Le Banche di Credito Cooperativo, infatti, da sempre

attente al rispetto dei diritti dell’uomo e alle sue po-

tenzialità, non dimenticando la valorizzazione delle

piccole e medie imprese, sono state per molti versi il

vero motore trainante dell’economia. Basti pensare

agli importanti riconoscimenti ricevuti in due encicli-

che papali (“Caritas in Veritate” di Papa Bendetto XVI

e “Laudato Si” di Papa Francesco).

Un dialogo questo tra due soggetti che, seppur as-

sai diversi, hanno il compito di affrontare numerose

missioni comuni su un vasto territorio e da cui può

nascere una benefica sinergia (non a caso il Vescovo

Filippini ha sul tavolo una mappa della Toscana ed

una della Diocesi di Pescia).

Eccellenza: un bilancio di questo primo perio-do trascorso nella Diocesi di Pescia?L’impatto è stato senza dubbio positivo. Sono rima-

sto davvero sorpreso per l’accoglienza affettuosa e

festosa che ho ricevuto. Ho già tenuto alcuni incontri

con le persone che avevano difficoltà a muoversi per

partecipare alla cerimonia del mio insediamento, mi

sono recato a visitare alcune case di riposo e ho in-

contrato alcuni gruppi di volontariato. Queste realtà

sono caratterizzate da una vitalità solidaristica, ter-

ritoriale e storica. L’intera Diocesi è caratterizzata da

una realtà dove l’ambito religioso si fonde con quello

familiare.

Può farci un breve sunto della sua vita e delle vicende che l’hanno condotta alla guida della Diocesi di Pescia?

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10SALVE | APRILE 2016

IN COPERTINA

Dopo gli studi al Seminario Arcivescovile di Pisa e

all’Almo Collegio Capranica, ho ottenuto la Licenza

in Teologia e Sacra Scrittura alla Pontificia Università

Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. Dopo l’or-

dinazione presbiteriale, ho prestato servizio come

Vicario parrocchiale nella Parrocchia di Sant’Ermete

di Forte dei Marmi e, poi, come Parroco a Colignola

e alle Chiese di Santo Sepolcro e San Martino a Pisa.

Dal 1999, nella città della Torre, sono stato Rettore

del Seminario Arcivescovile.

Avrebbe mai pensato di essere nominato Ve-scovo di Pescia?Non ero mai stato a Pescia,

escludendo la partecipazione alle

esequie del mio predecessore

Giovanni De Vivo. Figuriamoci

poter pensare che sua Santità

Papa Francesco avrebbe scelto

me come successore di Monsi-

gnor De Vivo.

Tra l’altro, quando il mio nome è

stato indicato tra quelli con mag-

giori possibilità di guidare questa

Diocesi, ho espresso forti perplessità, ritenendo che

fossero solo voci, soprattutto a causa della mia età.

Invece lei è stato nominato Vescovo di Pescia. Almeno Montecatini la conosceva? Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, aveva l’a-

bitudine di soggiornare in questa città per trascorre-

re un periodo di cure termali. Sono venuto a Monte-

catini Terme alcune volte per incontrarlo. Comunque,

ho già preso l’impegno di visitare e conoscere tutte

le realtà della Diocesi di Pescia.

Lei viene da un’esperienza importante, quella da cappellano nel carcere Don Bosco di Pisa. Cosa ha imparato dagli anni trascorsi con i de-tenuti? Papa Francesco parla di luoghi di questo tipo come

quelli in cui il Pastore debba avere una percezione

“non comune” del gregge, attraverso l’inspirazione

di un forte odore degli “animali” a cui deve badare.

Alla domanda se il carcere sia davvero riabilitativo,

posso rispondere sì, nel momento in cui offra la pos-

sibilità di cambiare in meglio molti aspetti della vita

dei detenuti.

Può raccontarci qualche storia del carcere e delle persone che devono subire una detenzio-ne per gli errori commessi?Ce ne sono molte che possono trasmettere speranza

ed altre che purtroppo hanno avuto epiloghi tristi, a

volte inaspettati. Ricordo come

in alcune occasioni abbia visto

piangere alcuni agenti senza ri-

tegno per la rabbia di non avere

potuto gioire per l’esito positivo

di storie complicate.

Avendo innumerevoli impegni da

affrontare, durante quel periodo,

ho potuto fortunatamente con-

tare sulla collaborazione di una

suora all’interno della struttura,

Suor Enrica. Nei confronti dei de-

tenuti lei si dimostrava mamma, amica e confidente,

riuscendo anche ad occuparsi del decoro della Cap-

pella. In situazioni di questo tipo il “prendersi cura

di” era di fondamentale importanza per trasmettere

accoglienza e volontà di cambiamento e riscatto.

Aggiungo infine che il fatto di avere presenti nella

Cappella otto grandi icone orientali permetteva ai de-

tenuti, di varie religioni, di poter trovare un collante

comune.

Al termine di questa piacevole ed interessante con-versazione, dove la reciproca conoscenza ha trac-ciato futuri ed auspicabili momenti di incontro e di condivisione, Monsignor Filippini ci promette di ri-cambiare la visita al più presto e ci assicura la lettura del nostro “Salve”.

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IN COPERTINA

SALVE | APRILE 2016

Monsignor Roberto Filippini è nato a Vinci (Firenze) il 6 giugno 1948. Ha compiuto gli studi nel Seminario Arcivescovile di Pisa; è stato inviato a completare gli studi teologici all’Almo Collegio Capranica, frequentando la Pontifi-cia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico, conseguendo la Licenza sia in Teologia sia in Sacra Scrittura. È stato ordinato sacerdote il 14 aprile 1973, incar-dinandosi nell’Arcidiocesi di Pisa. Nel suo ministero sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi:

• Vicario parrocchiale nella Parrocchia di S. Erme-te a Forte dei Marmi dal 1975 al 1978 e con-temporaneamente ha iniziato a insegnare nel Seminario di Pisa;

• Parroco a Colignola dal 1978 al 1984.• Nel 1984 è stato nominato parroco della Par-

rocchia di S. Sepolcro a Pisa e nel 1997 parroco della contigua Parrocchia di San Martino.

• Nel 1996 è stato nominato Vicario foraneo del Vicariato cittadino di San Martino e Preside del-lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore (Lucca).

• Dal 1999 al settembre 2015 è stato Rettore del Seminario arcivescovile «Santa Caterina», in Pisa.

• Dal settembre 2015 è Padre spirituale del me-desimo Seminario arcivescovile.

• Dal 1999 al 2015 è Cappellano del Carcere di Pisa; Docente di Teologia Fondamentale e di Sa-cra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Beato Nicolò Stenone» di Pisa e presso la Scuola di Formazione Teologica; è Delegato ar-civescovile per l’Ecumenismo, Vicario episcopale per la cultura, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «B. N. Stenone» e Direttore del-la Biblioteca Cathariniana del Seminario.

• Il 25 novembre 2015 Papa Francesco lo nomina Vescovo di Pescia (succedendo a Giovanni De Vivo, deceduto il 20 settembre 2015 ma già di-missionario per raggiunti limiti di età)

• Il 3 gennaio 2016 riceve l’ordinazione episcopale dall’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, cocon-sacranti gli Arcivescovi Antonio Mennini e Ric-cardo Fontana.

• Il 24 gennaio 2016 prende possesso della Dio-cesi di Pescia.

• Dall’8 febbraio 2016 è stato nominato Delegato per il servizio della Carità dalla Cet (Conferenza Episcopale Toscana).

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12SALVE | APRILE 2016

AREA BANCA

Credito Cooperativo,al via la riforma

Molte le novità introdotte dopo un lungo iter parlamentare

- di Andrea Rindi, Direttore Generale -

Il Consiglio dei Ministri di mercoledì 10 febbraio

2016 ha approvato la riforma del Credito Coope-

rativo ed il 14 febbraio 2016 è stato emanato il

relativo decreto legge 18/2016. La riforma ha avuto

un lungo periodo di gestazione durato oltre un anno

da quando, nel gennaio 2015, fu approvato il decre-

to di riforma della banche popolari.

All’epoca la parte riguardante il Credito Cooperativo

fu stralciata e vennero presi accordi per presentare

entro tempi brevi una proposta di “autoriforma”.

Fin dal marzo 2015 furono fissati dal Movimento i sei

punti fondamentali della riforma che dovevano conte-

nere i tre obiettivi strategici del Credito Cooperativo:

1. Valorizzare la dimensione territoriale;

2. Semplificare la filiera, eliminare ridondanze e

accrescere l’efficienza;

3. Garantire unità al sistema.

I sei punti focalizzanti erano i seguenti:

• confermare il ruolo delle Bcc come banche coo-

perative delle comunità e dei territori, a vocazio-

ne mutualistica, secondo quanto previsto dallo

statuto;

• valorizzare la dimensione territoriale della rete,

semplificandone la filiera organizzativa interna,

migliorandone l’efficienza;

• adeguare la qualità complessiva della governan-

ce del sistema al nuovo contesto normativo e di

mercato determinatosi con l’Unione Bancaria al

fine di accrescere la qualità del servizio;

• assicurare una più efficiente allocazione delle

risorse patrimoniali disponibili all’interno del si-

stema;

• individuare la modalità più opportuna per con-

sentire l’accesso di capitali esterni;

• garantire l’unità del sistema come presupposto

di competitività nel medio-lungo periodo.

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AREA BANCA

SALVE | APRILE 2016

Il decreto di riforma DL 18/2016 ha tenuto in gran

parte conto dell’impianto normativo proposto dal no-

stro movimento ed in particolare:

1. conferma e rafforzamento della mutualità tra cui

l’innalzamento del capitale detenibile dal socio

(da 50 mila a 100 mila euro) e l’innalzamento

del numero minimo dei soci che ogni Bcc deve

avere (da 200 a 500);

2. controllo della Capogruppo del Gruppo Bancario

Cooperativo in capo alle Bcc (il capitale della ca-

pogruppo deve essere detenuto in misura alme-

no maggioritaria dalle Bcc);

3. graduazione dei poteri della Capogruppo in re-

lazione alla meritevolezza delle singole Bcc (è

stata introdotta, fatto assolutamente innovativo

e rilevante, la previsione che i poteri della Capo-

gruppo siano proporzionati alla rischiosità delle

banche aderenti);

4. previsione di un requisito minimo di patrimonio

della Capogruppo (un miliardo di euro);

5. protagonismo delle Bcc.

Il decreto non ha accolto:

1. la valorizzazione della dimensione territoriale e

della specificità della componente Raiffeisen;

2. le previsioni relative alle funzioni della compo-

nente associativa;

3. la previsione di uno strumento di accompagna-

mento di carattere temporaneo finalizzato ad

assistere la fase di transizione verso la costitu-

zione del Gruppo Bancario Cooperativo.

Inoltre, il decreto prevede la possibilità per le Banche

di Credito Cooperativo con un patrimonio netto supe-

riore ai 200 milioni la possibilità (denominata “way

out”) di trasformarsi in società per azioni versando

il 20% della riserva indivisibile all’erario. La norma

accoglie anche una variante e cioè che le suddette

Bcc possano scorporare l’azienda bancaria in una

Spa che, capitalizza il proprio patrimonio, mentre la

riserva indivisibile rimane nella Bcc che, non sareb-

be più investita nella attività bancaria, ma solo nella

partecipazione della banca S.p.A che potrà operare

ai fini di lucro.

Altro punto di novità rispetto al passato è l’emana-

zione dei decreti attuativi della riforma che sono stati

posti in carico al MEF (Ministero Economia e Finan-

za) anziché, come sempre avvenuto in passato, alla

Banca d’Italia.

Infine, è stata esclusa la possibilità di recesso dal

gruppo bancario una volta effettuata l’adesione an-

che se pare che tale norma contrasti i principi gene-

rali dell’ordinamento.

I tempi di attuazione della riforma sono stati fissati

in 18 mesi dall’emanazione dei decreti attuativi per i

quali, al momento, non sono stati fissati termini pre-

cisi e pertanto rimane incertezza sui tempi effettivi

dell’operatività della riforma.

Molti emendamenti di modifica di alcuni articoli della

riforma sono stati presentati alla commissione finan-

za della Camera ed anche Federcasse (Federazione

Italiana delle Banche di Credito Cooperativo) ha ri-

chiesto alcune variazioni.

Entro la metà di aprile è attesa la conversione del de-

creto legge 18/2016 dove finalmente vedremo l’im-

pianto normativo nella versione definitiva, anche se

non sono previste significative variazioni oltre a quan-

to sopra evidenziato, con la speranza di avere anche

maggiore certezza sui tempi effettivi della riforma.

Il 6 aprile 2016 la riforma del Credito Cooperativo Italiano è diventata legge.Rispetto al decreto del Governo, dello scorso 10 febbraio, è stata profondamente modificata nel rispetto dei principi della cooperazione, che fanno parte del dna delle Bcc. Nasce così un Gruppo Ban-cario Cooperativo (modello unico in Europa) che si posiziona al terzo posto per volumi ma che sarà il primo per apporto di capitali interamente italiani.Nel prossimo numero di “Salve” saranno illustrate le novità di questa epocale riforma.

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PERSONAGGI

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PERSONAGGI

SALVE | APRILE 2016

Massimo GhiniRacconta le Terme

Incontro con il noto attore e regista romano da sempre ospite di Montecatini

- di Francesco Gensini -

Aneddoti di vita condivisa e racconti profes-sionali si intrecciano in un mix narrativo che racconta il legame stretto tra Massimo Ghini

e Montecatini Terme. L’attore romano di origini to-scane conosce molto bene queste zone, eppure la prima volta in Valdinievole non è stata per motivi di lavoro e la lunga chiacchierata gli permette di ripor-tare alla mente un episodio che il tempo aveva confi-nato in un angolo.Vero, ho un ricordo che non… ricordavo finora. La

prima volta a Montecatini è stata da bambino e, di-

fatti, a dire il vero non è che abbia poi riconosciuto

i posti dov’ero stato allora quando, da adulto, sono

ritornato per uno spettacolo. Frequentavo il mare di

Viareggio e alle Terme ci sono venuto con genitori e

zii. La classica gita di famiglia. Io appartengo ad una

generazione per cui il nome Montecatini Terme era

sinonimo di fascino, di eleganza. Si va in vacanza a

Montecatini suonava bene, aveva un che di mitico.

Purtroppo poi le cose si perdono un po’ nel tempo.

Quello che non è andato perso è l’affetto: oggi come ieri, Massimo Ghini guarda Viale Verdi e dintorni con l’occhio di chi ammira una cosa che gli procura benessere psicofisico.Intanto, di Montecatini quello che mi piace è l’anima

del primo Novecento. Il senso di passato che non

passa e che invece si rinnova, l’architettura elegante

di quegli anni perfino mescolata a quella del dopo-

guerra, per certi versi orribile dal punto di vista este-

tico che si ritrova in molte parti d’Italia. Camminare

fino al Tettuccio era ed è sempre bellissimo e anche

gli alberghi, pieni di storia e di storie, sono espressio-

ne vitale del posto in cui ci si trova. A Montecatini c’è

un’aria vagamente retrò ed è una bella sensazione.

Il suo sembra essere un invito a non disper-dere questi valori in anni per certi versi de-cadenti.Esatto. Il patrimonio artistico andrebbe lucidato ogni

mattina per preservarlo, tramandarlo, difenderlo. Le

tradizioni dovrebbero essere custodite gelosamente

per rinnovare l’atmosfera del periodo aureo. Io ho

sempre affermato che il petrolio di questo Paese è

la cultura: una volta lo gridavamo in pochi, adesso

ne parlano tutti, spesso a sproposito, ma spero co-

munque serva a qualcosa in questo momento di ri-

scoperta nella politica, nella cultura stessa, nell’arte.

A condizione che venga coniugato con il progresso:

antico con moderno funziona.

Montecatini Terme per Massimo Ghini significa soprattutto lavoro in un rapporto di reciproca soddisfazione: l’attore-regista romano in Val-dinievole ci torna sempre volentieri per ricam-biare l’accoglienza piena di calore.Nelle ultime tre stagioni teatrali sono stato altrettante

volte al “Verdi”. La prima con “Il Vizietto - La cage aux

Folles”, la seconda con “Quando la moglie è in vacan-

za”, la terza recentissima con “Un’ora di tranquillità”.

A queste, aggiungo la bellissima esperienza per Miss

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16SALVE | APRILE 2016

PERSONAGGI

Italia, come ospite in un’occasione e come giurato

nell’altra. Ho scoperto un ambiente che non conosce-

vo e devo dire che l’ho trovato molto interessante.

Alla partecipazione da giurato appartiene un aneddoto curioso.Polemizzai con una ragazza e con uno dello staff

dell’organizzazione, quando appunto una di queste

giovani alla domanda quale fosse la sua massima

aspirazione rispose che voleva farsi gli affari pro-

pri perché chi fa così campa 100 anni. Non potevo

condividere una frase del genere che non può ap-

partenere ad una 18enne nel momento della massi-

ma esplosione della vita in tutti i sensi: in un attimo

è venuta fuori la mia anima toscana e ho detto che

trovavo triste lei e chi la difendeva. A proposito di

giovani, posso raccontare un altro episodio?

Ci mancherebbe.Ero a Montecatini per presentare “Italia-Germania

4-3” e si parla d’inizio anni Novanta. Per la crona-

ca, periodo di massima crisi della distribuzione del

cinema italiano a causa di tanti motivi che non sto

a rammentare ed elencare, nonostante il talento

emergente dei vari Castellitto, Rubini, Bentivoglio e

di altri ancora. Questo ragazzo mi venne incontro, si

presentò e poi mi disse alcune frasi che cito spesso

nel rapporto tra noi uomini e donne dello spettacolo

e il pubblico: “Siamo un gruppo di 7-8 persone che

ogni volta che è possibile andiamo a Monsummano,

perché là troviamo un cinema club che proietta film

italiani, cosa che invece non accade qui a Monteca-

tini”. Ecco: se uno si sposta dalla città di residenza

e fa anche pochi chilometri per vedere un tuo film,

devi - e sottolineo devi - averne sempre il massimo

rispetto.

Il rispetto che Massimo Ghini ha riservato e ri-serva a tutti coloro che hanno contribuito a far conoscere e valorizzare proprio il cinema ita-liano nel mondo.Giravamo “Zitti e Mosca”, film di Alessandro Benve-

nuti, in alcuni paesi nelle vicinanze di Firenze, ma per

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17

PERSONAGGI

SALVE | APRILE 2016

problemi di natura organizzativa non potevamo allog-

giare nel capoluogo. Così venne deciso di spostare

l’intera troupe a Montecatini e ogni mattina faceva-

mo la spola tutti insieme tra l’albergo che ci acco-

glieva e il set in queste località alle porte di Firenze.

Per due settimane è stato così, condividevamo tutti

i momenti sia lavorativi che di svago e ricordo con

vera emozione quest’unico film che ho interpretato

con l’immensa Alida Valli.

Di aneddoto in aneddoto siamo arrivati ad oggi, allo spettacolo “Un’ora di tranquillità” che Ghini e Ciavarro hanno portato in scena a Montecatini lo scorso 28 febbraio.E prima e dopo in altre 80 piazze in Italia con un’ot-

tima risposta di pubblico e di critica, ma non avevo

dubbi perché è stato campione d’incassi in Francia

e quando ho acquistato i diritti sapevo che sarebbe

stato un successo. Senza dimenticare che nel cast,

oltre a Ciavarro al suo debutto in teatro e Massimo è

stato una sorpresa per me, ci sono attori del calibro

di Claudio Bigagli, premio Oscar per “Mediterraneo”,

Galatea Ranzi, premio Oscar per “La grande bellez-

za” e Gea Lionello, figlia del grande Alberto.

Soddisfazione doppia: lei è anche regista della commedia scritta da Florian Zeller.Come affermavo, è una commedia molto attuale. Ha

un testo baciato dalla fortuna e la rappresentazione

diventa una vera macchina da guerra per far ridere

e divertire la gente. Le date hanno fatto registrare il

tutto esaurito, eppure a Montecatini ho avuto un po’

di paura. Il Teatro Verdi è grande e non è un teatro

facile, in più nei due-tre giorni precedenti allo spet-

tacolo c’è stato un tempo orrendo con tanta pioggia.

In effetti, come regista e responsabile della pièce, te-

mevo che venisse poca gente e invece il pubblico ha

partecipato numerosissimo e devo ringraziare ancora

tutti quelli che sono venuti a vederci.

Signori si nasce, diceva Totò.

Massimo Ghini, romano, classe 1954, è attore e regista italiano. Comincia a teatro la sua lunga e prolifica carriera con registi del calibro di Zeffirel-li, Strehler e Patroni Griffi. Nel 1979 debutta in una produzione cinematrografica e, dopo essere stato diretto da due mostri sacri come Giuseppe Bertoluc-ci e Carlo Lizzani, ottiene il primo grande successo di critica e pubblico in “Compagni di scuola” (1988) di e con Carlo Verdone. Ormai si alterna senza solu-zione di continuità tra teatro e cinema, aggiungendo una lunga serie di partecipazioni a film e serie per la televisione specie dal 2000 in avanti. Sono ben 50 i film all’attivo per il cinema (dove ha lavorato, tra gli altri, anche con Francesco Rosi, Cristina Comencini e Paolo Virzì), innumerevoli invece le rappresentazio-ni a teatro che rimane il suo primo e grande amore.Tifoso della Roma e, per le sue origini toscane, ap-passionato del Palio di Siena che lo hanno portato ad essere un sostenitore della Contrada della Pantera, a livello sentimentale è stato legato a Sabrina Ferilli in gioventù. Dopo un breve matrimonio con Nancy Brilli, ha avuto due gemelli (Lorenzo e Camilla) nel 1994 dalla seconda moglie Federica e due (Leonardo e Margherita) dalla terza moglie Paola Romano con la quale è sposato dal 2002.

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18SALVE | APRILE 2016

(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

Serravalle tra mare

e montagnaIl piccolo borgo sfrutta la posizione strategica

per essere polo attrattivo nel turismo

- di Francesco Gensini -

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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

SALVE | APRILE 2016

“Il mio sogno è che Serravalle torni ad avere il ruolo strategico che aveva nel Medioevo”. Insegnante, stu-

diosa e appassionata proprio di Medioevo, vice-sin-

daco con una fila così di deleghe (tra cui quelle al

turismo e alla cultura), Simona Querci ha un sogno

proiettato nel futuro per il suo Comune «sono serra-

vallina autentica» e il riferimento non è certo alle idee

e ai valori del lunghissimo periodo che la Treccani

definisce “età intermedia tra l’antica e la moderna,

compresa fra la caduta dell’Impero Romano d’Occi-

dente (476) e la scoperta dell’America (1492)”, con

accezione molto spesso negativa, anche se nei se-

coli gli studiosi lo hanno rivalutato esaltando i risulta-

ti ottenuti in molti campi.

Qual è il ruolo a cui pensa per Serravalle Pisto-iese, professoressa Querci?Vorremmo recuperare la posizione strategica che la

Storia ci ha assegnato: Serravalle è uno “scrigno”,

come amo definirla, che sta tra Firenze e Lucca, tra

il mare e la montagna. Da una parte proponiamo le

caratteristiche storico-medievali proprie di Serravalle

e dall’altra le significative potenzialità paesaggistiche

di Casalguidi, tutte fruibili dal turista che cerca tran-

quillità, natura e arte, grazie a strutture che stanno

crescendo a livello qualitativo e ricettivo. Nella mi-

gliore tradizione del Montalbano, poi, assieme al Cai

stiamo valorizzando una serie di sentieri dentro il bo-

sco e di percorsi panoramici che “rapiscono” per la

bellezza dei luoghi attraversati. Con una perla: c’è un

punto a Castellina da cui si vede Firenze e si tratta di

uno spettacolo imperdibile e indimenticabile.

Idee chiare che il Comune di Serravalle Pisto-iese porta avanti con una strategia precisa. Abbiamo potenziato l’Ufficio-turismo affidando la ge-

stione ad esterni così da aumentarne la professiona-

lità e, soprattutto, siamo molto attenti a preservare

il rapporto con gli altri Comuni. Ogni Comune ha la

sua valenza, non esistono categorie di appartenenza

e nessuno dev’essere più marginale al progetto esi-

stente. Il lavoro fatto in questi anni ci dovrebbe ripa-

gare con una visione più ampia e quindi più proficua,

perché credo e crediamo nelle gestioni associate

delle varie funzioni.

L’unione delle forze è stata la chiave per otte-nere un successo particolarmente caro al vi-ce-sindaco Querci.Al culmine di una battaglia dura ma vincente condot-

ta insieme a cittadini, pendolari e amanti del nostro

territorio che si sono coalizzati formando un comita-

to solido e determinato, e in sinergia con la Regione

Toscana rappresentata nella fattispecie dall’asses-

sore Ceccarelli, siamo riusciti a mantenere aperta la

stazione Masotti. Da allora, per ottimizzare gli orari

delle corse, abbiamo migliorato i parcheggi e i servizi

dedicati ai viaggiatori che si affidano al treno negli

spostamenti.

Programmare, scegliere bene, investire: sono altri tre capisaldi di Serravalle per ritagliarsi un ruolo di spicco in Valdinievole.Per volontà, non abbiamo tanti appuntamenti cultu-

rali, ma sono appuntamenti fissi cresciuti in qualità

e successo, perché si tratta di “vetrine” tra regionale

e nazionale che hanno prodotto interesse e convo-

gliato qui un numero sempre maggiore di persone.

Tutto ciò è possibile anche alla collaborazione a cui

teniamo in maniera particolare: quella con le asso-

ciazioni di volontariato che sono molto radicate nel

nostro tessuto socio-culturale ed hanno una presa

fortissima. E’ il nostro fiore all’occhiello.

Il turismo per quanto importante è solo un aspetto della vita politico-amministrativa: c’è un Comune da mandare avanti salvaguardando le esigenze basilari della cittadinanza.Politiche sociali, politiche scolastiche e per l’infanzia,

politiche ambientali: sono le nostre priorità e siamo

particolarmente sensibili al rispetto degli impegni

presi. In Italia sono noti i tagli spesso lineari e invece

questa Amministrazione ha sempre, e sottolineo sem-

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20SALVE | APRILE 2016

(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

pre, mantenuta ferma la spesa per le politiche sociali:

persone in difficoltà economiche, anziani, disabili, nul-

la viene mai toccato di quello che li riguarda. Politiche

scolastiche e per l’infanzia: abbiamo tre asili nido per

una capienza totale di 107 bambini che soddisfano

praticamente la domanda dei residenti a tariffe basse

e quando è possibile accogliamo anche quelle in arri-

vo da residenti di altri Comuni; abbiamo aperto un asi-

lo nido nel pieno rispetto di tutte le disposizioni in ma-

teria energetica, consentendo così a Masotti di avere

una sezione lattanti per riequilibrare le risorse rispetto

alla parte di Casalguidi e, a questo proposito, voglio

evidenziare la gestione del doppio servizio scuolabus,

porta a porta, dedicato alle famiglie sia di questa zona

del Comune di Serravalle che appunto dell’altra oltre

la collina. Infine, amplieremo l’edificio che ospita la

scuola elementare e media, e valorizzeremo lo spa-

zio antistante l’asilo nido attrezzato a verde. Quanto

alle politiche ambientali, anche se non sono di mia

competenza, mi preme mettere in risalto le bonifiche

dall’amianto, ad esempio quella del tetto della palestra

sempre di Casalguidi, e la raccolta differenziata dei ri-

fiuti che qui esiste fin dal 2011.

Professoressa Querci: parlava di Serravalle come di uno scrigno e allora chiudiamo con quello che forse è il tesoro più prezioso in esso custodito.L’Oratorio della Vergine Assunta. La struttura, che ha

ospitato un’abitazione privata per molti anni, è stato

acquistato dal Comune nel momento in cui la natu-

rale scalfittura dell’intonaco dei muri ha portato in

superficie alcuni affreschi. E’ seguita una lunga ope-

ra di restauro che ha permesso di portare alla luce

tutti questi meravigliosi affreschi della scuola Pisto-

iese riconducibili alla scuola di Giotto: oggi l’Oratorio

è sede di presentazioni e di manifestazioni culturali,

ma tante coppie lo scelgono anche per sposarsi per-

ché è davvero un luogo di grande fascino per le sue

straordinarie testimonianze pittoriche.

Don Stanislao il prete amico

Freddo o caldo, inverno o estate, le porte della

Chiesa di Santo Stefano a Serravalle rimango-

no sempre aperte durante il giorno. E quelle

porte spalancate che accolgono il fedele o il visita-

tore occasionale sono un balsamo tonificante per lo

spirito e una luce calda per gli occhi. Le vuole così

padre Stanislaw Jakubzcak, che da quasi 16 anni

è alla guida della Parrocchia di Serravalle Pistoiese

(a cui si aggiungono le Parrocchie di Ponte di Ser-

ravalle, Vinacciano, Casalguidi e dei Santi Filippo e

Giacomo in Castellina San Rocco). Polacco di un pic-

colo paese vicino a Lublino, ha fatto della fratellanza

e della condivisione la missione della sua vita per

portare la parola di Dio in ogni casa e nel cuore di

ogni persona. Farsi raccontare chi è e quali sono le

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21

(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

SALVE | APRILE 2016

sue attività nella comunità religiosa di Serravalle non

è facile, perché Don Stanislao (come viene chiamato

dopo averne italianizzato il nome) è schivo, di poche

parole e ampi sorrisi.

Padre Jakubzcak, quando e perché è diventato parroco di Serravalle?Avendo soggiornato per un lungo tempo a Milano

durante il Seminario, ero solito venire in vacanza da

queste parti e un giorno l’allora Vescovo Scatizzi mi

ha chiesto di essere un sacerdote della Diocesi di Pi-

stoia e poi a dicembre 2000 ha deciso di mandarmi

a Serravalle. Sono passati tanti anni, ma io mi sono

trovato bene il primo giorno che sono arrivato e mi

trovo bene oggi. Un prete è a suo agio dove ci sono i

cristiani e qui l’atmosfera quotidiana è sempre molto

serena.

Sarà per questo che lei parla volentieri delle “sue” chiese.Prima di tutto, voglio sottolineare come le nostre

parrocchie abbiano sempre ricevuto massima atten-

zione e tutti i possibili aiuti da parte del Vescovo nel-

le varie iniziative assunte. Ad esempio per la Chiesa

di Santo Stefano, che è la più grande ed è utilizzata

dalla parrocchia principalmente nei mesi estivi da

maggio ad ottobre per gli eventi che si svolgono nel

periodo, e per la Chiesa di San Michele su cui nel

2004 siamo potuti intervenire per la ristrutturazione

del loggiato.

Non esiste un luogo di culto preferito rispetto ad un altro per chi è uomo di Chiesa, ma padre Stanislaw s’illumina quando il discorso “scivo-la” giù per la valle e… raggiunge Masotti.Aprire il Santuario della Divina Misericordia e San

Giovanni Paolo II ha dato a me e a tutti noi un’im-

mensa emozione e un’enorme gioia. Ci ha ripagati

di tanti sacrifici e tanto impegno profusi per riservare

un punto di contatto e d’incontro tra le due anime

di Serravalle e di Masotti, mentre fino ad allora i cit-

tadini di Masotti avevano spesso come riferimento

la Parrocchia di Spazzavento. Nel 2011 siamo riu-

sciti a completare i lavori e gli sforzi fatti sono stati

ripagati dall’amore e dalla partecipazione dei fedeli,

tant’è vero che è già pronto il progetto di amplia-

mento, perché le presenze stanno aumentando co-

stantemente e le Sante Messe sono sempre seguite

da moltissime persone. Tutti i giorni dal lunedì al ve-

nerdì alle 15 viene recitata la Coroncina della Divina

Misericordia (a turno sono le nostre donne ad apri-

re la chiesa) secondo la volontà del Signore che ha

parlato alla suora Santa Faustina Kowalska, mentre

sabato e domenica viene recitata prima della Santa

Messa.

Proprio all’amatissimo Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005, si riferisce la preziosa reliquia presente nel Santuario che attira mi-gliaia di fedeli devoti all’indimenticato Papa polacco. Una testimonianza di inestimabile va-lore religioso.Sono gocce del suo sangue e mi stordisce ancora

il ricordo di averle portate personalmente a Cracovia

per le certificazioni necessarie. Si tratta di una reli-

quia che commuove, che avvicina, che provoca un

afflato travolgente di fede. Io non ho conosciuto San

Giovanni Paolo II di persona, ma a lui sono ovvia-

mente legatissimo. Ho vissuto con enorme tristezza

la giornata del suo funerale come con enorme felici-

tà ho partecipato alla cerimonia della sua beatifica-

zione: ha donato la vita e si è spento per la Chiesa,

lasciando dietro di sé insegnamenti che non avranno

mai termine.

Tempo di saluti e ringraziamenti, ma prima Don Sta-

nislao mostra un filmato che ha sul telefonino: una

scimmia tira col guinzaglio, decisa ma con dolcezza,

un piccolo cane che deve saltare sulla riva da una

pedana in mezzo all’acqua fino a quando il cucciolo

si convince a farlo. Bello eh? Nella vita arriva sempre un aiuto nel momento del bisogno.

fr.gen.

Page 24: Salve 81 - Aprile 2016

Con quasi 2.000 clienti e 200 soci, la filiale

di Montecatini-Sede ha ovviamente un po-

sto di privilegio nell’attività del Credito Val-

dinievole e non soltanto per la peculiarità della sua

ubicazione. Ma quello che la accomuna a tutte le

altre filiali della Banca è il concetto di professiona-

lità e attenzione al servizio del cittadino, sia esso

cliente, socio, oppure gradito ospite dell’Istituto.

Ne parliamo con il responsabile Riccardo Pagni per

conoscere il metodo di lavoro della filiale di Monte-

catini-Sede che si trova all’interno della nuovissima

struttura della Banca a pochi passi dal cuore turi-

stico e commerciale del centro termale.

Qual è la filosofia della Filiale?E’ una filosofia semplice e al tempo stesso prio-

ritaria: dobbiamo essere vicini a tutte le esigenze

che coinvolgono le famiglie, i soci e le imprese

locali, cercando di instaurare rapporti di estrema

fiducia e reciproca collaborazione per crescere in-

sieme.

Un’opera articolata che si basa su alcuni pun-ti di forza. Quali sono?Cortesia, correttezza, professionalità. Tutte qualità

che hanno un unico fine: fornire risposte esaustive

e tempestive, sia nelle domande riguardanti il la-

voro, sia quelle cha approfondiscono i temi di vita

quotidiana.

Di conseguenza, quali sono le richieste più frequenti da parte della clientela?Sono molteplici e, oltre alle varie richieste tipiche

rivolte ad una banca chiamata ad offrire un certo

tipo di contributo, le persone chiedono rassicura-

zioni e chiedono che la banca o, meglio ancora la

“banchina” dal nomignolo affettuoso con cui venia-

mo chiamati, sia al loro fianco. In poche parole, vo-

gliono sentirsi parte integrante della struttura e noi

siamo molto sensibili a questa esigenza.

Quali sono le caratteristiche più significative del territorio a cui vi riferite?Radicamento e appartenenza alla comunità lo-

SCOPRIRE LA BANCALA FILIALE DI MONTECATINI-SEDE

Un viaggio a puntate tra le filiali del Creditoper conoscere meglio l’Istituto e le persone che ci lavorano

22SALVE | APRILE 2016

CHI SIAMO

Page 25: Salve 81 - Aprile 2016

cale, ritengo senza dubbio che siano i due fattori

principali, a cui aggiungerei anche la conoscenza

diretta della clientela. Non sono caratteristiche ca-

suali, perché mi piace ricordare che la missione

delle Banche di Credito Cooperativo è di sostenere

il territorio: prendiamo dalle zone di appartenenza e

reinvestiamo su di esse in uno scambio reciproco

all’insegna della collaborazione.

Qual è il valore aggiunto che credete di offrire ai clienti e ai soci?Mi ricollego al discorso appena fatto: penso che la

conoscenza capillare del territorio e più ancora la

conoscenza diretta delle persone che vi abitano e vi

lavorano, diventi la prerogativa essenziale e distinti-

va per riuscire ad essere più vicini al cliente. Som-

mando queste componenti e quelle prima elencate,

diventiamo il punto di riferimento per chi sia inten-

zionato a “costruire” qualcosa di solido e duraturo

per sé e per i propri figli, che a loro volta domani

saranno padri di famiglia e imprenditori.

INDIRIZZO E RECAPITIVia Ugo Foscolo, 16/1 - Montecatini Terme (PT)

Tel.: 0572.909100 - Fax: 0572.909130

Email: [email protected]

ORARI DI APERTURADal Lunedì al Venerdì 8.20 - 13.20 / 14.45 - 15.45

23

CHI SIAMO

SALVE | APRILE 2016

Gestore ImpreseAndrea Giovannelli

Gestore FamilyMartina Vanni

Gestore FamilyAriella Belluomini

Operatrice di sportelloElisa Donati

ResponsabileRiccardo Pagni

Vice ResponsabileMarco Meucci

Gestore PrivatiAlessandro Calistri

Page 26: Salve 81 - Aprile 2016

24SALVE | APRILE 2016

CLUB DEI SOCI

CLUB DEI SOCILA RETE CHE CREA VALORE Il

Club dei Soci è un valore aggiunto che il Credito

Valdinievole offre a tutti i suoi Soci. Scopri perché.

Il “Club dei Soci”, grazie ad uno strumento di nuovis-sima concezione che favorisce la creazione e il conso-lidamento di una fitta rete di legami e relazioni com-merciali fra i Soci della banca, è un vero marketplace aggregatore di domanda e offerta di beni e servizi in cui i Soci della banca possono pubblicare la propria offerta commerciale o beneficiare di particolari conven-zioni proposte dagli altri Soci.Il portale è rivolto a tutti i Soci del Credito Valdinievole, siano essi persone fisiche che imprese, artigiani, com-mercianti e liberi professionisti. Ciascuna categoria può accedere e beneficiare degli strumenti messi a disposi-zione dal Club: una pagina in cui presentare la propria attività, i prodotti e i servizi, gli eventi in programma, le news e fornire particolari convenzioni e scontistiche riservate esclusivamente ai Soci della Banca. L’azienda e/o il libero professionista può, poi, indica-re i suoi riferimenti completi (indirizzo, telefono, link al sito web aziendale) per agevolare i contatti con nuovi potenziali clienti, ma anche inserire foto, video e parti descrittive dell’attività proposta. Il Club dei Soci è visi-bile da tutto il pubblico di internet, ma solo i Soci del Credito Valdinievole possono aderire alle convenzioni.Il sistema è pratico, semplice ed immediato. Le aziende che scelgono di aderire al portale possono effettuare inserimenti e variazioni nell’area riservata in totale au-tonomia, previo login a mezzo username e password, consegnati dall’ufficio Soci del Credito Valdinievole.

VILLA DI LUPO PARRAVia Pietro di Lupo Parra Sud, 263

Cascina (PI)

www.villaparra.it

email: [email protected]

Abbiamo intervistato Donatella Buggiani, Ammini-

stratore Unico di Villa di Lupo Parra.

Ci parli della vostra azienda.Sarebbe riduttivo definire la San Severino una so-

cietà immobiliare nell’accezione comune del termine.

La nostra azienda è, a mio parere, l’esempio di un

modo diverso di realizzare l’oggetto sociale coniu-

gando passione e ragione, cultura e impresa.

Torno indietro di qualche anno. L’interesse per l’ar-

te mi spinse a visitare un’antica villa gentilizia nel

Cascinese, o meglio, ciò che di essa restava. L’im-

mobile era in condizioni disastrose: brecce nel tetto,

pareti coperte da un’imbiancatura tetra e muffita,

infissi asportati. In mezzo a tanta desolazione aveva

resistito, inalterato nella sua magnificenza, il grande

vano dello scalone centrale, un incredibile miraco-

lo di eleganza e suggestione: tre piani di meraviglie

pittoriche e architettoniche, con maestosi monocro-

mi sulle pareti raffiguranti Bacco, Minerva e Cerere,

sovrastati da una mirabile volta policroma ove Apollo

e le Muse coronavano lo scenario. Impossibile de-

scrivere la bellezza dell’ambiente; ricordo che fui sul

punto di svenire, una sorta di sindrome di Stendhal.

Immaginai l’antico splendore della residenza, che

non meritava quel triste destino di incuria e abban-

Page 27: Salve 81 - Aprile 2016

25

CLUB DEI SOCI

SALVE | APRILE 2016

dono, ma che cosa potevo fare? Seppi che la società

proprietaria, la San Severino appunto, voleva smem-

brare la villa e venderla a pezzi, cancellandone defi-

nitivamente l’identità e il valore storico-artistico. Mi

sembrò che la sorte mi avesse chiamata a salvare

quel tesoro: decisi di vendere la mia bella casa in

collina, fra gli olivi, con vista su Pisa e sul mare per

comprare le quote della San Severino e cambiarne

progetti e iniziative. Volevo restituire vita e dignità al

monumento e renderlo fruibile.

L’attività immobiliare della società si è concentrata

da allora nel restauro e nella valorizzazione della vil-

la: abbiamo riportato alla luce magnifici affreschi e

pavimentazioni originali, ricostruito la storia dell’im-

mobile e degli antichi proprietari.

C’è ancora tanto da fare e i problemi non mancano:

primo fra tutti, come finanziare il restauro? Combi-

nando la passione per l’arte con il dovere professio-

nale di amministrare l’azienda, ho fatto conoscere la

villa in Italia e all’estero e utilizzato la sua bellezza

come fonte di reddito. L’immobile è stato oggetto di

film e pubblicazioni, con notevole ritorno di interes-

se e immagine. Nelle porzioni restaurate abbiamo

creato eleganti suites, ognuna caratterizzata da una

sua propria atmosfera, per ospitare chi è attratto

dalla nostra storia e dall’emozione di vivere in un’in-

comparabile cornice di arte e cultura nel cuore della

Toscana. Siamo gratificati dall’apprezzamento di una

qualificata clientela internazionale, per la quale Villa

di Lupo Parra è un punto di riferimento abituale, un

approdo di charme e relax; ed è la stessa clientela il

nostro maggior veicolo pubblicitario. All’attività recet-

tiva a breve-medio termine si affianca quella di lo-

cazione per eventi e di promozione di manifestazioni

culturali, concerti, mostre, visite guidate, degustazio-

ni enogastronomiche.

Quali sono i punti di forza della sua aziendaPeculiarità dell’offerta, cura dell’accoglienza, atten-

zione alle aspettative del cliente, capacità di farlo

sentire protagonista di un privilegio.

Come è cambiato in questi anni il suo lavoro?Negli ultimi anni abbiamo dovuto fronteggiare sia il

considerevole incremento dell’imposizione fiscale

sugli immobili storici, sia l’aumento delle strutture

recettive nella zona, talvolta approssimative e poco

professionali, che hanno destabilizzato il mercato

creando squilibri e disorientamento nel potenzia-

le cliente. Questo ha richiesto un impegno ancora

maggiore per mantenere alta la qualità dell’offerta,

distinguerci dai concorrenti e poterci rivolgere ad

una clientela colta e selezionata, capace di ricono-

scere e prediligere l’eccellenza.

Quali sono gli ingredienti vincenti per contra-stare la crisi?Tenacia, idee innovative, attenzione alle tendenze del

mercato, capacità di non sprecare risorse e di saper-

si reinventare in una società in continua evoluzione.

Ma questi elementi, che pur ritengo fondamentali,

non possono dare risultati soddisfacenti finché l’im-

prenditoria resta penalizzata da una pressione fiscale

iniqua, fra le più alte d’Europa, e da una burocrazia

obsoleta che frena ogni iniziativa.

Quali sono i vantaggi di far parte del “Club dei Soci”?Avere l’opportunità di conoscere da vicino la Banca

e gli altri soci, confrontarsi su temi di comune inte-

resse, creare sinergie, sentirsi parte di un gruppo che

opera con efficacia e competenza nel nostro territorio.

Page 28: Salve 81 - Aprile 2016

Il Club dei Soci: le aziende convenzionateIl Club dei Soci: le aziende convenzionateAzienda Campo di attività Promozione riservata al Club dei Soci

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Page 29: Salve 81 - Aprile 2016

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Page 30: Salve 81 - Aprile 2016

28SALVE | APRILE 2016

LA TUA BANCA

ESSERE SOCI HA I SUOI

VANTAGGIConcluse da poche settimane

le giornate di formazionesulla gestione aziendaleriservate ai Soci Azienda del Credito Valdinievole

- di Daniela Casini - Partecipate, dibattute e soprattutto utili. Que-

sto sono state le giornate di formazione eco-

nomico-finanziaria riservate ai Soci, tenute-

si presso la sede di Montecatini Terme del Credito

Valdinievole lo scorso febbraio ed appena concluse

nella sede di PC System a marzo.

Durante le sessioni formative, curate da docenti pro-

fessionisti in collaborazione con l’Ufficio Marketing di

PC System, guidato da Francesco Ferretti, sono stati

approfonditi temi come la riclassificazione economi-

ca, patrimoniale e finanziaria, la gestione del budget

economico e finanziario, la tesoreria e la gestione del

circolante.

L’iniziativa, che ha visto la presenza di numerosi Soci

del Credito della Valdinievole, è stata all’insegna del

dibattito, con partecipanti attivi e motivati, di fronte

alle relazioni dei docenti di PC System, sempre all’al-

tezza della situazione e soprattutto aggiornati sulle

ultime novità normative. L’azienda bientinese, leader

nel settore dell’innovazione e con una provata exper-

PROGRAMMA SOCI 2016

Gestione AziendaleCORSI GRATUITI PER AZIENDE SOCIE

Il Credito Valdinievole, in collaborazione con PC System, organizza dei corsi gratuiti destinati alle Aziende

Socie della Banca. Ogni incontro affronterà un tema legato alla gestione economico-finanziaria dell’azienda

con l’intento di aiutare manager e imprenditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa.

PRIMA SESSIONEI corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella Sala Giovannelli presso la sede di Montecatini Terme del Credito Valdinievole, via U. Foscolo 16/2.16 febbraio Riclassificazione economica, patrimoniale e finanziaria18 febbraio Budget economico e finanziario23 febbraio Tesoreria26 febbraio Gestione del circolante

SECONDA SESSIONEI corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella sala Corsi presso la sede di Bientina della Pc System, Via Marco Polo 72.15 marzo Riclassificazione economica, patrimoniale e finanziaria17 marzo Budget economico e finanziario22 marzo Tesoreria24 marzo Gestione del circolante

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Ufficio Soci, presso la Sede, in via Ugo Foscolo 16/2 a Montecatini Terme Tel. 0572/909168 e 0572/909160 o [email protected].

In collaborazione con

Page 31: Salve 81 - Aprile 2016

29

LA TUA BANCA

SALVE | APRILE 2016

tise nel campo della formazione aziendale, è socia

del Credito Valdinievole e si è incaricata di curare

entrambe le edizioni dei corsi specialistici.

L’obiettivo dell’attività è aiutare manager e impren-

ditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa,

offrendo strumenti allo stato dell’arte, aggiornamenti,

occasioni di confronto e possibilità di sviluppo della

visione aziendale.

Fornire strumenti per il monitoraggio economico e

la valutazione finanziaria delle aziende socie è uno

degli aspetti su cui il Credito Valdinievole punta per

offrire servizi esclusivi ai propri soci, in particolare

alle aziende, con la consapevolezza che lavorare

sul territorio significa soprattutto operare a favore

dei soggetti che animano il territorio stesso. Anche

la scelta di prediligere PC System quale sogget-

to erogatore va in questa direzione e sottolinea la

qualità assoluta dei servizi offerti dall’azienda bien-

tinese.

L’iniziativa, nel suo complesso, ha permesso di ero-

gare un totale di 20 ore di formazione altamente

qualificata e specialistica, attraverso l’illustrazione di

case histories, la proiezione di elementi multimediali

e l’effettuazione di lezioni frontali.

Page 32: Salve 81 - Aprile 2016

La Fondazione recupera l’Accademia d’Arte

Il territorio ritrova uno dei suoi storici patrimoni artisticigrazie ad un importante investimento

- di Valentino Pieri -

Un patrimonio artistico

e culturale restituito

alla città e al Paese

intero con la prospettiva di

un progetto museale all’in-

terno di Villa delle Ortensie

capace di attrarre visitatori, rinnovandosi costante-

mente e parlando il linguaggio della multimedialità.

Nella sede del Credito Valdinievole, Banca di Mon-

tecatini Terme e Bientina, in viale Foscolo a Mon-

tecatini, alla presenza della nipote di Galileo Chini,

Paola Polidori Chini, della figlia di Pietro Porcinai,

Anna, e di Alberto Scalabrino, figlio di Dino Sca-

labrino, l’indimenticabile direttore sanitario delle

Terme, si è tenuta la conferenza stampa per riper-

correre il cammino che ha consentito il recupero

di 641 opere dell’Accademia d’arte Scalabrino,

censite dalla Soprintendenza, e del futuro recupero

30SALVE | APRILE 2016

LA FONDAZIONE

Page 33: Salve 81 - Aprile 2016

dell’immobile di Villa delle Ortensie, in viale Diaz,

che ospiterà un innovativo progetto museale. Tut-

to questo grazie alla Fondazione Credito Valdinie-

vole, mentre la banca sta seguendo gli interventi

di ristrutturazione della Villa delle Ortensie. Va-

lentino Pieri, presidente della Fondazione Credito

Valdinievole, spiega: «Le opere complessivamente

sono circa un migliaio. Tra esse spicca “La prima-

vera” di Chini. Quelle censite dalla Soprintendenza

sono 641, che abbiamo recuperato e catalogato

con l’aiuto del professor Paolo Bellucci. Abbiamo

anche realizzato una pubblicazione con l’elenco

delle opere che è possibile consultare anche sul

sito internet. Per quanto riguarda l’immobile, in cui

avrà sede il progetto museale, è già stato appro-

vato dal Comune ed è attualmente in esame alla

Soprintendenza. Non voglio dare tempi precisi per

la conclusione dei lavori, ma penso che saranno

abbastanza rapidi». Alla conferenza stampa hanno

partecipato il presidente del Credito Valdinievo-

le Alessandro Belloni, il professor Paolo Belluc-

ci, Maria Cristina Masdea della Soprintendenza,

l’architetto Valerio Tesi, Soprintendenza Belle arti

e paesaggio, Raffaele

Calistri, architetto ese-

cutore del progetto archi-

tettonico per il recupero

della villa, l’assessore al

turismo di Montecatini

Alessandra De Paola e

Corrado Guidi, sindaco

di Bientina. Questi ultimi

hanno ringraziato come

esponenti delle istituzio-

ni per questo risultato

che restituisce alla cit-

tadinanza un prezioso

patrimonio culturale ed

artistico. Tra il pubblico

l’architetto Claudia Massi. Il presidente Belloni ha

ricordato: «Si tratta di un lungo percorso nato anni

fa con l’acquisizione tramite donazione delle opere

e dell’immobile dell’Accademia. La Banca accettò

con piacere perché abbiamo visto in questo pro-

getto la possibilità di rendere fruibile un patrimonio

culturale ed artistico per l’intera città». Maria Cri-

stina Masdea della Soprintendenza ha sottolineato:

«Quest’opera di recupero la definirei un’azione di

tutela per salvare un patrimonio preziosissimo che

versava in condizioni di disagio»

La Fondazione Credito Valdinievole avrà a dispo-

sizione, probabilmente a partire dal 2017, un polo

museale dove esporre le opere restaurate della

collezione. “La collezione - aggiunge Alessan-

dro Belloni - verrà esposta, in più mostre, all’ex

albergo La Villa delle Ortensie in viale Diaz, che

dal 1970 ospita questi capolavori. L’edificio, dopo

i lavori di ristrutturazione, tornerà a essere un

punto di riferimento per la cultura cittadina, ri-

chiamando visitatori da tutta Italia e dall’estero”.

Il progetto del polo museale, che si svilupperà su

ben 4 livelli, ha già l’ok del Comune. Si attende

31

LA FONDAZIONE

SALVE | APRILE 2016

Page 34: Salve 81 - Aprile 2016

il nullaosta anche dalla Soprintendenza, che do-

vrebbe essere rilasciato a breve. Nelle intenzioni

della Fondazione c’è la realizzazione di un labora-

torio d’arte dinamico e multifunzione, arricchito da

strumenti multimediali oltre, ovviamente, alle pre-

ziose opere presenti nella collezione, vero fulcro

del polo museale. Villa delle Ortensie, dopo il re-

stauro, al piano interrato vedrà i magazzini e il de-

posito delle opere. Al piano terra, gli spazi espo-

sitivi saranno destinati alle opere più significative

della collezione, che si avvicenderanno per gruppi

di non più di 30 unità con una cadenza annuale.

All’esterno verrà restaurato il giardino come pen-

sato e progettato dall’architetto Pietro Porcinai. Al

primo piano, lo spazio espositivo sarà destinato a

mostre temporanee della durata di circa 3/4 mesi,

oltre ad una sala video. Nell’ultimo livello trove-

ranno posto le attività didattiche. “L’esposizione -

spiega l’esperto d’arte Paolo Bellucci - avrà una

connotazione temporale: si passerà dal periodo

classico del piano terra fino a diventare contem-

poranea mano a mano che si sale verso l’alto. Le

mostre non saranno mai statiche, ma ci saranno

avvicendamenti di opere continui in modo da ren-

dere sempre diversa l’esposizione”.

Nei vari livelli espositivi le opere saranno affianca-

te da schermi video che potranno in base alle esi-

genze, attraverso immagini o filmati approfondire

gli argomenti trattati.

Con la presentazione del progetto è stato anche

ufficializzato il sito web della Fondazione: all’indi-

rizzo http://fondazionecreditovaldinievole.it si potrà

rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla

Fondazione e al progetto del polo museale che re-

stituisce una testimonianza storica a Montecatini.

Valentino Pieri dona un omaggio floreale a Paola Polidori Chini

32SALVE | APRILE 2016

LA FONDAZIONE

Page 35: Salve 81 - Aprile 2016

33

LA FONDAZIONE

SALVE | APRILE 2016

Page 36: Salve 81 - Aprile 2016

34SALVE | APRILE 2016

LA TUA BANCA

Credito Valdinievolecon i bambini

“Impresa Amica del Meyer”

Il Credito Valdinievole, insieme ai propri Soci, ha de-

ciso di acquistare un set di tre elettrocardiografi di

ultima generazione per i piccoli pazienti dell’Ospe-

dale Pediatrico Meyer di Firenze. 

Un gesto carico di attenzione e speranza da destinare

ai meno fortunati: anche questa occasione non manca

di sottolineare l’importanza strategica che una Banca

di Credito Cooperativo individua nel proprio territorio,

trasmettendo i valori caratterizzanti.

A marzo, presso la Sala Convegni del Meyer, si è te-

nuta la consegna ufficiale della strumentazione medica

donata dalla Banca ed i suoi Soci.

Presente il Consiglio di Amministrazione del Credito

Valdinievole con il Presidente Alessandro Belloni, il Col-

legio Sindacale, il Direttore Generale Andrea Rindi e la

Responsabile della Comunicazione Simona Giuliani.

Il Meyer ha accolto la Banca alla presenza del Presi-

dente della Fondazione Meyer Giampaolo Donzelli, del

Direttore dell’Ospedale Alberto Zanobini, del Segretario

Page 37: Salve 81 - Aprile 2016

35

LA TUA BANCA

SALVE | APRILE 2016

della Fondazione Alessandro Benedetti e del Pri-

mario di Cardiologia Enrico Chiappa.

Con l’occasione, il Dott. Benedetti ha illustrato le

attività della Fondazione e quelle dell’Ospedale

fiorentino che si conferma

essere ancora una volta

una delle eccellenze inter-

nazionali in ambito pedia-

trico.

Page 38: Salve 81 - Aprile 2016

36SALVE | APRILE 2016

SÌ, VIAGGIARE

CUBA: UN ALTRO MONDOSoci e Clienti in crociera nei Caraibi.

- di Andrea Rindi, Direttore Generale -

Dal 9 al 16 febbraio abbiamo vissuto una

bellissima e intensa crociera nei Carai-

bi. I primi due giorni sono stati dedica-

ti alla visita di Cuba e ci siamo subito resi conto

di essere arrivati in un altro mondo. Per com-

prendere appieno Cuba dovrete abbandona-

re fin dall’atterraggio ogni tipo di preconcetto.

In breve tempo vi renderete conto di essere arri-

vati in un luogo dai forti contrasti, intrappolato nel

passato ma che è riuscito a fare di questo aspetto

un punto di forza. Vale certamente la pena di ac-

quisire una simile prospettiva per Cuba, un Paese

che ci ha conquistati senza riserve e fin da subito.

E L’Avana incarna alla perfezione questo mix di con-

trasti che rende in generale Cuba un mondo a sé,

autentico e che regala al turista la sensazione di es-

sere non ai Caraibi, non al mare, non in vacanza,

ma solo ed esclusivamente a Cuba. La decadenza

di alcuni edifici si contrappone allo splendore ur-

banistico: nonostante un’incuria durata quasi cin-

quant’anni, la città è ancora oggi indiscutibilmente

bella. Difficile spiegarne le ragioni: la sua storia

forse, o l’immagine delle onde che si infrangono da

decenni contro un muraglione di difesa, o ancora

per via della luce del sole che illumina i muri colorati

dei palazzi. Le sue contraddizioni la rendono affa-

Page 39: Salve 81 - Aprile 2016

37

SÌ, VIAGGIARE

SALVE | APRILE 2016

scinante, regalano l’immagine di una città fermata-

si cinquant’anni fa ma per questo unica e che, da

sola, vale il viaggio.

Lasciato il porto de L’Avana, MSC Opera è salpata

con prua orientata verso Montego Bay. Un intero

giorno di navigazione ci ha consentito di familia-

rizzare con la nave e di rilassarci completamen-

te. Così rigenerati abbiamo affrontato il giorno

seguente, che è stato all’insegna del buonumo-

re e di una nuova avventura nella verdissima Gia-

maica. Ampie spiagge di sabbia bianca, barriera

corallina ed acque turchesi, lussuose strutture

alberghiere, una natura particolarmente rigoglio-

sa e lussureggiante, verdi montagne ed ancora

rossi tramonti infuocati, rendono la Giamaica una

tra le destinazioni più apprezzate della regione.

Per la nostra giornata di vacanza, una volta sbarcati

da MSC Opera abbiamo deciso di godere delle bel-

lezze naturali dell’isola concedendoci una giornata di

mare. Partiti dal porto, grazie ad un viaggio su stra-

da di circa un’ora, abbiamo quindi raggiunto Negril.

Situata all’estrema punta occidentale della Gia-

maica, questa località è internazionalmen-

te conosciuta per le sue lunghissime spiagge

di sabbia bianca circondate da una vegetazio-

ne tropicale particolarmente fitta e rigogliosa.

La Seven Mile Beach è la nostra destinazione finale.

Si tratta di una spiaggia suggestiva - è la più lunga

della Giamaica - e sulla quale si affacciano la mag-

gior parte delle strutture ricettive della città. Soffice

sabbia bianca, un mare turchese e la barriera coral-

lina a poca distanza, rendono questa lingua di terra

una vera e propria oasi naturale.

Il viaggio di ritorno a Montego Bay ci ha consentito di

attraversare piccoli centri e paesi dell’entroterra, fuo-

ri dai percorsi turistici più popolari e di avvicinarci in

questo modo alla cultura locale. Prima del rientro in

nave, infine, ancora uno stop, questa volta al Rick’s

Cafè, considerato come uno dei dieci bar più belli al

mondo. Situata sulla scogliera Westend di Negril, la

vista da qui è realmente mozzafiato: il turchese del

mare si fonde all’infinito all’azzurro del cielo.

Dopo la giornata giamaicana a Montego Bay, la

nostra crociera è proseguita con lo scalo a George

Town, alle Isole Cayman. Avvistate per la prima vol-

ta da Cristoforo Colombo nel 1503, l’arcipelago si

compone di tre isole: Grand Cayman, Little Cayman

e Cayman Brac. Le Cayman sono oggi molto varie:

colorati fondali marini, elementi architettonici ingle-

si e delle Indie Occidentali, strutture alberghiere di

lusso, spiagge bianche ed acque turchesi si fondono

tra loro creando un mix caratteristico e particolar-

mente apprezzato. Un piccolo paradiso.

Nelle prime ore del pomeriggio MSC Opera è sal-

pata alla volta di Cozumel, in Messico, ultimo scalo

della nostra crociera. Suggeriamo per questo scalo

l’intera giornata alla bellissima Playa del Carmen o,

in alternativa, un tour culturale alla volta del sito ar-

cheologico di Tulum, affacciato su uno spettacolare

tratto costiero: un tuffo in quel che rimane dell’anti-

ca popolazione Maya in un contesto particolarmente

suggestivo e di grande impatto. Il giorno successivo,

l’ultimo purtroppo, siamo rientrati a L’Avana accolti

da un bellissimo sole ed abbiamo approfittato, pri-

ma della partenza, di un’ultima occasione di visita

alla città e di shopping.

Grazie a tutti della vostra piacevolissima partecipa-

zione a nome del Presidente e del sottoscritto.

Page 40: Salve 81 - Aprile 2016

38SALVE | APRILE 2016

LA TUA BANCA

La Bancaa Pitti Uomo

2016Nel corso dell’89esima edizionesono stati lanciati i nuovi marchi

Paltò e Peopleunbranded

- di Simona Giuliani -

In occasione di Pitti Uomo 2016, il Credito Val-

dinievole ha risposto volentieri all’invito ricevuto

da alcuni dei propri Clienti e Soci, presenti alla

Fortezza da Basso lo scorso gennaio in qualità di

espositori. Intanto, tra gli stand si è respirato un cli-

ma molto positivo: stimolata dalla leggera ma inte-

ressante crescita del settore moda Uomo Italia, pari

ad un +1,8 per cento del fatturato fatto registrare

nel 2015, la 89esima edizione del rinomato appun-

tamento fiorentino ha soddisfatto in pieno le aspet-

tative degli organizzatori e delle aziende partecipanti.

Tra queste, il Credito Valdinievole ha incontrato la

“Incom” - che ha lanciato il progetto “Peopleun-

branded” basato sul concetto di e-commerce - e la

“P.G.N. International” con il nuovo brand “Paltò”.

PALTÒ Paltò è un marchio italiano fondato nel 2013 grazie

alla volontà del giovane imprenditore Luca Paganelli

che, dopo aver lavorato presso Alexander McQueen

e Tom Ford e forte dell’esperienza sul prodotto e sul-

la distribuzione internazionale maturata nell’azienda

di famiglia, si è concentrato su questo nuovo proget-

to. L’azienda ha le sue radici in Toscana e, partendo

dall’eredità di uno dei capi fondativi dello stile italia-

no, il cappotto appunto, ne disegna e progetta nuove

generazioni e stili. Paltò è la “fabbrica del cappotto”,

un luogo dove recuperare i valori dell’eleganza italia-

na: dalla modellistica ai materiali, dalla sartorialità ad

ogni dettaglio, in modo da veicolarla verso il futuro e

Page 41: Salve 81 - Aprile 2016

39

LA TUA BANCA

SALVE | APRILE 2016

rendendola protagonista trasversale dell’arte del ben

vestire dei prossimi decenni. Le collezioni di Paltò

coniugano tradizione ed avanguardia, ripropongono

tagli classici e suggeriscono nuove strade, più dina-

miche e innovative, rivolgendosi ad un target ampio

che valica i confini generazionali. Difatti, nasce dal-

lo studio della storia, della costruzione e dell’utilizzo

classico del “capo”, interpretandone le caratteristi-

che e gli elementi specifici secondo le tendenze del

vestire attuale, dove gli standard del “made in Italy”

rappresentano peculiarità mai secondarie. Il prodotto

Paltò, dallo studio alla realizzazione finale, è intera-

mente creato in Italia da artigiani esperti e sapienti.

Come detto, dietro l’idea Paltò c’è la famiglia Paga-

nelli, co-fondatrice e fino a qualche anno fa artefice

dei successi del marchio Peuterey, marchio diventato

noto nel mondo per il suo sportswear elegante. La

sfida intrapresa è quella di rendere nuovamente at-

tuale il cappotto e di proporre un nuovo concetto: “il

paltò”. Un prodotto, sia per uomo che per donna, in

cui si coniuga la praticità e l’originalità dei materiali

italiani con un gusto elegante di altri tempi.

www.palto.it

PEOPLEUNBRANDED Pitti Immagine Uomo 2016 ha segnato il debutto

anche di Peopleunbranded, il nuovo progetto realiz-

zato da Incom anch’esso interamente made in Italy

ed esclusivamente e-commerce. L’inserimento onli-

ne è avvenuto proprio nella suggestiva cornice della

Fortezza da Basso, alla presenza di Lorenzo Nencini,

manager di Incom e ideatore di Peopleunbranded,

di Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di

Pitti Immagine, e del Sindaco di Firenze, Dario Nar-

della. Altra curiosità: Peopleunbranded è un logo

che non si vede ed è presente solo all’interno dei

capi, ma racconta una storia di altissima qualità tut-

ta italiana. Si distingue per alcuni capisaldi per certi

versi rivoluzionari: a) seleziona i più qualificati for-

nitori italiani per garantire l’eccellenza dei processi

di lavorazione e capi di altissima qualità; b) chi ne

acquista un prodotto, ha la possibilità di conosce-

re tutti i passaggi relativi alla sua realizzazione; c)

essendo esclusivamente online (in italiano e in in-

glese), questo consente di tagliare i costi legati alla

distribuzione e ai punti-vendita, così da raggiungere

direttamente il cliente. Il taglio dei costi si traduce in

un prezzo finale più basso a beneficio di chi com-

pra; d) il cliente ha la possibilità di conoscere i costi

legati a ogni singolo passaggio della sua realizzazio-

ne fino ad arrivare al prezzo finale: in questa manie-

ra saprebbe anche quale sarebbe stato il prezzo del

medesimo capo se acquistato secondo il metodo

tradizionale.

La Spring Summer 2016 è la prima collezione-uomo

del marchio Peopleunbranded. Ogni outfit è costrui-

to ad “arte” e studiato nei singoli particolari. I tessuti

naturali e pregiati come il lino, la seta e il cachemi-

re sono accoppiati a tessuti più versatili e funzionali

quali il cotone, la lana merinos e il gabardine stretch.

Il percorso cromatico propone tonalità insuperabili

per versatilità. L’uomo Peopleunbranded è un gent-

leman del XXI secolo.

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Page 42: Salve 81 - Aprile 2016

40SALVE | APRILE 2016

LO SPORT

Larciano protagonista Gran Premio

Industria e Artigianato“La vita è come una bicicletta. Se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”

(A. Einstein)

- di Luca Desideri -

Dopo la sospensione temporanea nel corso

della stagione agonistica 2015, il GP Indu-

stria & Artigianato di Larciano è tornato a

riproporsi nel calendario del grande ciclismo. Una

corsa che, nell’albo d’oro, annovera grandi nomi

del ciclismo italiano a cominciare da Felice Gimon-

di, Francesco Moser, Giuseppe Saronni e Vincenzo

Nibali: gli sportivi del Comune pistoiese hanno inte-

so riproporla e rilanciarla, dedicando l’evento a due

grandi personaggi che, sia pure per circostanze di-

Page 43: Salve 81 - Aprile 2016

41

LO SPORT

SALVE | APRILE 2016

verse, hanno rappresentato il cuore propulsivo della

manifestazione. La gara è stata infatti intitolata all’ex

Sindaco di Larciano, Antonio Pappalardo, prematura-

mente scomparso lo scorso marzo, all’età di 46 anni.

Una figura alla quale è stato affiancato il ricordo del

grande condottiero Alfredo Martini, che nel 2011 ri-

cevette proprio dalle mani del Sindaco Pappalardo,

la riconoscenza di cittadino onorario di Larciano.

La corsa pistoiese organizzata dall’U.C. Larcianese è

stata una delle prime della stagione 2016, all’indo-

mani delle “Strade Bianche” di Siena, la classica tar-

gata RCS SPORT, e a tre giorni dalla Tirreno-Adriati-

co, che ha preso il via dal litorale della Versilia. Come

dire in altri termini che a inizio primavera il grande

ciclismo internazionale è di casa in Valdinievole e in

Toscana.

Grazie a questa serie di favorevoli concomitanze, la

corsa ha potuto contare sul coinvolgimento di diversi

“World Team”, intenzionati a cercare un successo di

prestigio in questa classica, resa famosa negli anni

da un percorso accattivante e incerto, molto adatto

alla battaglia, con l’asperità del San Baronto che vie-

ne affrontato diverse volte dal versante più impegna-

tivo del “Fornello”.

A tale proposito c’è da dire che si è saputo muo-

vere davvero molto bene Bruno Ferrali, il direttore

dell’organizzazione, e tutto il team della U.C. Lar-

cianese (Urbano Borgioli, Giuliano Baronti, Fabrizio

Bicci, Sibaldo Zipoli, Marco Meacci), che accanto alle

iscrizioni dei cinque annunciati “World team”, ha ot-

tenuto l’adesione del team Cannondale e del team

Movistar. La squadra statunitense e quella spagno-

la si sono così aggiunte ad Astana, Lampre-Merida,

IAM, Orica GreenEdge e Katusha.

I vari Alejandro Valverde, Giovanni Visconti, Rigoberto

Uran, Davide Formolo e Moreno Moser, sono andati

ad impreziosire una start list che vantava già i nomi

di Vincenzo Nibali, Michele Scarponi, Diego Ulissi,

Sacha Modolo, Martin Elmiger, Aleksejs Saramotins,

l’ultimo vincitore Adam Yates, Simon Gerrans, Jurgen

Page 44: Salve 81 - Aprile 2016

42SALVE | APRILE 2016

LO SPORT

Van der Broeck e Angel Vicioso.

Alle sette formazioni della massima categoria si sono

affiancate altri otto “professional teams”. Rispettiva-

mente: Androni Giocattoli–Sidermec (Gavazzi, Ratto),

Bardiani-CSF (Bongiorno, Pirazzi), Bora-Argon18

(Benedetti, Huzarski), Caja Rural-Seguros RGA (Ar-

royo, Mandrazo), Gazprom-Rusvelo (Kolobnev, Firsa-

nov), Nippo-Vini Fantini (Cunego, Bole), Team Novo

Nordisk (Peron, De Mesmaeker), Southeast-Vene-

zuela-Neri Sottoli (Pozzato, Fedi). Ciliegina sulla torta,

anche la partecipazione di una selezione nazionale

del Venezuela e di una azzurra che è stata seguita

dall’ammiraglia direttamente dal cittì Davide Cassa-

ni.

La gara si è svolta sul collaudato circuito di 199,2

chilometri suddivisi su due anelli ben distinti: il primo

di 22,3 chilometri da ripetere quattro volte, attraver-

sa un circuito Lazzeretto, Stabbia e Lamporecchio,

quasi completamente pianeggiante o quanto meno,

privo di asperità significative. Il secondo invece - da

Page 45: Salve 81 - Aprile 2016

43

LO SPORT

SALVE | APRILE 2016

ripetere anch’esso per quattro tornate - si snoda sul-

la distanza di 27,5 chilometri e prevede le quattro

ascese del “Fornello”, salita corta ma arcigna, per

proseguire fino allo scollinamento sul San Baronto e

la susseguente discesa verso Lamporecchio per rag-

giungere infine il rettilineo finale.

Sono stati 132 i partenti, con la pioggia che li ha ac-

compagnati durante le prime tre ore di gara. In 20

in fuga dopo dieci chilometri, ma a insistere nell’a-

zione sono stati i tedeschi Schwarzmann e Sutterlin,

lo svizzero Lang e il lituano Navardauskas. I quattro

attaccanti hanno infatti attraversato tutta la competi-

zione con la loro generosa fuga al km 60 avevano un

vantaggio di 7’30”, alzando bandiera bianca soltanto

in vista dell’ultimo passaggio sul Gpm del Fornello.

Lang e Navardauskas approcciavano l’ultimo giro

con 1’30” sul plotone e sul San Baronto il lituano ri-

maneva da solo seppur con l’avvicinamento costante

degli inseguitori dai quali, un po’ a sorpresa, si muo-

veva Simon Clarke. L’australiano raggiungeva rapi-

damente il suo compagno di squadra, che spendeva

le sue ultime energie per supportarlo, in modo che

Clarke potesse scollinare al GPM a 6 km dall’arrivo

con 39” sul drappello di inseguitori, tra i quali attac-

cava il pistoiese Andrea Fedi che in discesa rosic-

chiava terreno al rivale ma non era abbastanza per

riprenderlo. Alle spalle di Fedi a 33” la volata per il

3° posto andava a Visconti davanti ad Uran mentre a

43” completavano la top 10 Gavazzi, Navardauskas,

Benedetti, Finetto, Pardilla e Petilli

Per Simon Clarke, 29enne australiano della Cannon-

dale, passista scalatore e vincitore di una tappa al

Giro di Spagna nel 2012, si è trattato della decima

vittoria ottenuta in altrettanti anni di professionismo.

Accanto a questo degno vincitore meritano una

menzione particolare Andrea Fedi, un giovane talento

in sicura crescita che ha legittimato completamente

il recente trionfo nel Trofeo Laigueglia e l’irriducibile

Giovanni Visconti, dimostratosi il solito combattente

generoso, già in possesso di uno stato di forma in

notevole crescita. Bravissimo anche il lituano Na-

vardauskas, in fuga per tutta la giornata e alla fine

comunque rimasto a galla conquistando un più che

onorevole sesto posto. Ci si aspettava invece qual-

cosa di più da Vincenzo Nibali, ma evidentemente

la sua condizione atletica aveva bisogno di ulteriori

rifiniture.

Il tanto atteso duello tra i due siciliani toscani di ado-

zione, rivali nelle categorie giovanili, non c’è stato,

ma lo spettacolo della competizione non è assolu-

tamente venuto meno. Nibali prima della partenza

aveva dichiarato che non sarebbe stato un derby, ma

Visconti aveva replicato che avrebbe gradito un fina-

le testa a testa con lo squalo dello Stretto.

L’evento all’insegna delle due ruote svoltosi a Lar-

ciano è stato un’ottima vetrina, facendo conosce-

re il nostro territorio, ammirare le nostre colline e

degustare i nostri prodotti tipici ai tanti appassio-

nati venuti anche da fuori Italia. Ha visto sin prima

della partenza, i numerosi fan intenti a scattare le

foto con i propri campioni e neppure la pioggia ha

scoraggiato gli appassionati, che hanno occupato

pacificamente sia la zona dell’arrivo, sia le rampe

della salita del Fornello. Tutto è andato molto bene

e dopo un anno di pausa, la scelta di questa data

è stata vincente anche per la partecipazione dei big

del pedale.

Page 46: Salve 81 - Aprile 2016

44SALVE | APRILE 2016

LA TUA BANCA

DULCIS IN FURNO Gli alunni dell’Istituto Alberghiero Martini

si scoprono imprenditori

- di Ilaria Sguazzoni -

(Confcooperative)

L’Istituto Alberghiero Martini di Montecati-

ni Terme non è nuovo a

mettersi in gioco in pro-

getti sperimentali e percorsi di au-

tonomia per gli studenti: anche per

l’anno scolastico 2015-2016 ha

aderito al progetto “Toscana 2020.

Il rinascimento della cooperazione”

promosso da Confcooperative To-

scana e dalla Federazione Toscana

delle Banche di Credito Coopera-

tivo con l’obiettivo di promuovere

nelle scuole toscane simulazioni di

imprese cooperative per far sì che

gli studenti possano sperimentare i valori alla base

dell’impresa cooperativa, il lavo-

ro condiviso, il raggiungimento di

obiettivi a beneficio dei singoli (mu-

tualità interna) ma anche a vantag-

gio di tutta la comunità (mutualità

esterna).

L’associazione cooperativa scolastica

(ACS) che si è creata ha visto come

protagonista la Quinta “L”, guidata

dalla prof.ssa Adriana Cappelleri e

dalla tutor Giovanna Iaquinto, edu-

catrice della Cooperativa La Fenice:

al loro fianco anche Confcooperative

Page 47: Salve 81 - Aprile 2016

45

LA TUA BANCA

SALVE | APRILE 2016

Pistoia e il Credito Valdi-

nievole che hanno seguito

il percorso contribuendo

con alcuni incontri tecnici

e, nel caso della Banca, di

educazione finanziaria ed

al credito, con la parteci-

pazione del vice Direttore

Generale Sandro Di Marco

e della Responsabile della

Comunicazione Simona

Giuliani.

L’Associazione cooperativa

scolastica si è costituita il

12 gennaio 2016, in una sala gremita di visi sorri-

denti e compiaciuti e non solo per il ricco buffet di

biscottini e dolcetti elegantemente allestito! La sod-

disfazione era tutta per la neonata “Dulcis in furno”

(questo il nome dell’ACS) ufficializzata davanti al Re-

sponsabile della Filiale Centro del Credito Valdinievo-

le, Adriano Fiaschi, e del Dirigente Scolastico Riccar-

do Monti che ha avuto per i ragazzi parole di elogio e

di incoraggiamento per la loro futura attività.

Tra gli scopi dell’ACS, oltre “a diffondere la conoscen-

za dei principi, della storia, dell’organizzazione e della

funzione sociale della cooperazione, fra i ragazzi ed i

giovani”, anche “destinare gli utili dell’attività sociale

per l’acquisto di servizi e strumenti utili alla scuola e

per iniziative di solidarietà ed aiuto ai soci o agli alun-

ni della scuola” e “impegnarsi nello svolgere il lavoro

della cooperativa al meglio, al fine di realizzare un pro-

dotto /servizio di qualità”: tutto questo da raggiungere

con le attività di produzione di dolci e salati quali “So-

lette” e “Grissini”, “Giammini”, “Zenzy” e “Brutti Boni”,

“Frollini”, “Fiocchi di mais” e “Tricche ballacche” per

finire con la specialità “Da Prato col furgone”!

Le occasioni pubbliche per mostrare la bravura dei

cuochi e dei pasticceri si sono avute con i ricevimen-

ti dei genitori, gli open day, la ricreazione nel corso

della mattinata. “Dulcis in furno”, rappresentata da

un simpatico omino di pan di

zenzero munito di cappello da

cuoco e di frusta da cucina,

ha già contribuito all’acqui-

sto di un defibrillatore per la

scuola. Per i 28 neo impren-

ditori la strada è imboccata:

chissà quali nuove iniziative

intraprenderanno e quali nuo-

vi compagni di viaggio, forse

futuri soci, incontreranno sul

loro cammino.

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46SALVE | APRILE 2016

NOTIZIE IN BREVE

Notizie in breveCASO MORO, LE VERITÀ ANCORA DA CONOSCERE

Le ultime ricostruzioni sulla vicenda

del sequestro e morte di Aldo Moro

sono state al centro dell’incontro di

venerdì 12 febbraio u.s., nella sala

Giovannelli della Sede del Credito

Valdinievole. Sono intervenuti San-

dro Provvisionato e Stefania Limiti,

autori di «Complici» (Chiarelettere

2015). L’incontro, che assegnava tre

crediti per la formazione degli iscritti all’Ordine dei

giornalisti, è stato moderato dal giornalista Daniele

Bernardini.

«Sul caso Moro - hanno detto Provvisionato e Limi-

ti - ci hanno raccontato verità aggiustate. Nell’Italia

repubblicana non si è mai verificato

un delitto politico con tanti risvolti

oscuri: dopo 5 indagini giudiziarie e

4 processi, è stata istituita una com-

missione d’inchiesta parlamentare

per indagare ancora. Perché quello

che sappiamo oggi è il frutto della

trattativa tra Dc e i vertici delle Bri-

gate rosse. Ed è solo una minima

parte di quanto è davvero accaduto.

Chi c’era in via Fani la mattina del

sequestro? Chi sparò? Dov’erano

la o le prigioni di Moro? Chi il suo

quarto carceriere? Che fine hanno fatto le carte da

lui scritte in 55 giorni e le registrazioni degli interro-

gatori? Chi ha sottratto la lunga lista degli apparte-

nenti a gladio stilata da Moro durante la prigionia?

L’inchiesta ricostruisce tasselli e scava dentro i fatti.

IL CREDITO VALDINIEVOLES’ILLUMINA DI MENO

Attento e incondizionatamente favorevole alle tematiche a tutela dell’am-

biente, il Credito Valdinievole ha aderito con entusiasmo all’iniziativa “M’il-

lumino di meno” nell’ambito della nuova Giornata del Risparmio Energe-

tico che si è tenuta venerdì 19 febbraio scorso. L’iniziativa, lanciata dalla

trasmissione Caterpillar in onda su RaiRadio2, è una campagna ideata per

sensibilizzare al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei consumi.

Dopo aver spento i più noti monumenti delle città italiane ed europee nelle

passate edizioni, Caterpillar ha invitato istituzioni e privati cittadini, scuole e

negozi, aziende e associazioni, a manifestare la propria attenzione al tema

della sostenibilità spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni: un ge-

sto simbolico, a cui viene affiancato da qualche anno l’invito ad accendere luci “pulite” facendo ricorso a fonti rinno-

vabili e sistemi intelligenti di illuminazione. L’edizione di quest’anno è stata anche l’occasione per promuovere l’uso

della bicicletta e di tutti i mezzi a basso impatto energetico come manifesto di pace e di rispetto per l’ambiente.

Page 49: Salve 81 - Aprile 2016

47

NOTIZIE IN BREVE

SALVE | APRILE 2016

Vittorio Sgarbi agli Arsenali Repubblicani

di PisaCredito Valdinievolepartner dell’evento

Il Credito Valdinievole, partner del Circolo Filippo

Mazzei di Pisa, in collaborazione con Paim e con

il patrocinio del Comune di Pisa, ha presenziato lo

scorso venerdì all’evento di presentazione del libro

“Dal Cielo alla Terra, da Michelangelo a Caravag-

gio” di Vittorio Sgarbi che si è tenuto presso gli

Arsenali Repubblicani di Pisa (recentemente inau-

gurati dal Presidente della Repubblica Sergio Mat-

tarella). La stampa ha evidenziato l’iniziativa, per la

quale la Banca è stata rappresentata dal vice Diret-

tore Generale Sandro Di Marco, il Consigliere Avv.

Lorenzo Trombella e dai colleghi della filiale di Pisa.

Page 50: Salve 81 - Aprile 2016

48SALVE | APRILE 2016

NOTIZIE IN BREVE

L’intervento del Presidente Bellonial Circolo Culturale Mazzei

Il Credito Valdinievole alla mostra allestita a Palazzo Blu a Pisanel mese di marzo per ricordare la figura di Filippo Mazzei

nel bicentenario della scomparsa del medico ed intellettuale toscano

“È un grande piacere per il nostro Istituto di Credito partecipare a un progetto dedicato a un personaggio straordinario come Filippo Mazzei. Nella sua esistenza ritroviamo molti di quei valori che sono alla base del mondo del Credito Cooperativo, sempre in prima fila per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, che a noi si rivolgono con fiducia, e consentire la crescita della piccola e media impresa, vera ossatura del sistema economico del paese. Le vicende di questo coraggioso e in-traprendente italiano che nel 1754 arri-vò a Londra e, dopo un difficile periodo iniziale, riuscì a fare fortuna attraverso il commercio di prodotti mediterranei, in modo particolare con il vino, rappre-sentano una grande lezione di vita per tutti noi. Il Circolo Filippo Mazzei ha il merito di portare avanti, attraverso molte iniziative, i valori di un uomo capace di testimoniare in ogni giorno della sua esistenza il rapporto inscindibile tra democrazia e libertà di fare impresa. Quando, nel 1773, questo straordinario italiano partì da Livorno per andare negli Stati Uniti, attratto dal particolare “autogoverno” delle colonie di questo paese, decise di portare con sé una serie di prodotti e professionalità assenti oltreoceano. Così, a bordo della nave Triumph, portò con sé con-tadini toscani, un sarto piemontese, trentatré tipi di vite, piante di olivo e della noce, ovuli di baco da seta, scarpe, carte da musica, libri e due capre. Niente di ciò esisteva negli Stati Uniti e quando Maz-

zei sbarcò in Virginia l’impatto fu straordinario. La lezione che arriva da questo eclettico imprenditore e intellettuale è di una straordinaria attualità, nono-stante il passare dei secoli. È stato in prima fila nella rivoluzione americana e in

quella francese, i veri punti cardine del-la modernità, dove il concetto di essere umano e dei suoi diritti sono diventati il perno della società. Il tempo passa, ma l’umanità, assai di frequente, dimentica gli errori commessi, senza rispettare i valori nati dall’Illuminismo. Feroci bar-barie si ripetono ogni giorno, mentre l’economia continua a muoversi tra molte incertezze. Il Credito Valdinievole, Banca di Cre-dito Cooperativo di Montecatini Terme

e Bientina, è in prima fila, insieme agli amici del Circolo Filippo Mazzei, proprio per sviluppare quel concetto di crescita positiva nel rispetto dei valori e dell’individuo. Del resto, Il Circolo Filippo Mazzei di Pisa colonna portante di questo progetto, nacque nel 1989, du-rante le protesta scoppiata all’università per la Legge Ruperti, che voleva introdurre una maggiore parteci-pazione di imprese e privati negli atenei. Gli amici del Circolo si posero subito in una posizione di dialogo, comprendendo che senza un’apertura del genere gli atenei avrebbero sofferto molto a causa delle caren-ze di finanziamenti pubblici. Ecco, la grande lezione di Filippo Mazzei è anche questa: saper guardare oltre”.

Page 51: Salve 81 - Aprile 2016

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