Sabato Santo veglia pasquale 2013

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Cel. O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, benedici questo fuoco nuovo, fa’ che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo, e ci guidino, rinnovàti nello spirito, alla festa dello splendore eter- no. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen Al nuovo fuoco, il Celebrante accende il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, quindi ci si avvia in processione verso la chiesa preceduti dal cero e dai ministri. Il diacono o il sacerdote, dopo la preparazione del cero (cf. pp. 163-164 del Nuovo Messale), canta per tre volte: Cristo, luce del mondo. (Lumen Christi.) Ass. Rendiamo grazie a Dio. (Deo grátias). Ad ogni sosta, si accendono al cero successiva- mente le candele dei ministri e poi quelle dei fedeli. In tal modo la chiesa è progressivamen- te illuminata: le tenebre sono vinte dalla luce! La liturgia prosegue con il canto dell’Exultet, un antico inno che celebra lo splendore del Risorto. Al termine, possiamo spegnere le can- dele e sederci. Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote, o, in caso di necessità, un cantore, proclama il preconio pasquale dall’ambone o dal pulpito. Tutti i presenti stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa. Se è il cantore a pro- clamare il preconio egli tralascia le parti conte- nute in parentesi. L’assemblea si raduna fuori della chiesa. Qui si svolge il rito della benedizione del fuoco. Cristo è la vera luce voluta da Dio nel cosmo e per l’u- mantà. Il fuoco è pure simbolo dello Spirito Santo che scende sulla Chiesa. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Padre buono che si è rivelato in pie- nezza nel volto del suo Figlio Gesù e ci ha donato lo Spirito, il soffio della vita, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito Quindi, il sacerdote tiene una breve esortazione sulla veglia pasquale con queste parole o altre: Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta la terra, chiama i suoi figli a veglia- re in preghiera. Rivivremo la Pasqua del Signore nell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti; Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre. Benedizione del fuoco: « L L a morte non ha più potere». Il cristianesimo è la persona viva di Gesù Cristo, il Figlio di Dio messo a morte nella carne ma reso vivo nello Spirito. La Pasqua è il cuore della nostra fede: noi cre- diamo, infatti, nella risurrezione della carne e non in una forma di sopravvivenza astratta o indefinita post-mortem. La vita eterna è comu- nione con la Trinità a partire dalla fede in Cristo. Il cristiano sa di dover morire. Tuttavia, alla luce della risurrezione di Cristo, avvenuta per opera dello Spirito Santo e per volontà del Padre e nella forza propria del Figlio, il discepolo vede la morte come passaggio, trasformazione. È la luce della Pasqua, dun- que, a gettare un significato nuovo sul nostro dolore e permette di scoprire il significato autentico della gioia e della speranza. Il nostro futuro è Cristo che ha vinto la morte e il peccato. L’Alleluia che cantiamo a più voci in questo giorno è il canto di tutta l’umanità, delle creature della terra e del cielo, che lodano il Padre perché nulla più è come prima, perché veramente la morte è stata ingoiata dalla vita che è Cristo stesso. L’Eucaristia che celebriamo è memoriale della passione, morte e risurrezione del Signore Gesù Cristo. In questa grande veglia, madre di tutte le veglie, ci guidano due luci: sono, rispettivamente, la luce della Parola, che è lampada ai nostri passi; e la luce della fede che non ci fa vedere, bensì conoscere e attendere nella gioia il Risorto dai morti. DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (bianco) 31 MARZO 2013 VEGLIA PASQUALE Il presente sussidio è stato pensato per aiutare la partecipazione dei fedeli. Il celebrante e i ministri utilizzeranno il Messale Romano e il Lezionario. PRIMA PARTE LITURGIA DELLA LUCE

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Sabato Santo veglia pasquale 2013

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Cel. O Padre, che per mezzo del tuo Figlioci hai comunicato la fiamma viva della tuagloria, benedici ✠ questo fuoco nuovo, fa’che le feste pasquali accendano in noi ildesiderio del cielo, e ci guidino, rinnovàtinello spirito, alla festa dello splendore eter-no. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenAl nuovo fuoco, il Celebrante accende il ceropasquale, simbolo di Cristo risorto, quindi ci siavvia in processione verso la chiesa precedutidal cero e dai ministri. Il diacono o il sacerdote,dopo la preparazione del cero (cf. pp. 163-164del Nuovo Messale), canta per tre volte:

Cristo, luce del mondo. (Lumen Christi.)Ass. Rendiamo grazie a Dio.

(Deo grátias).Ad ogni sosta, si accendono al cero successiva-mente le candele dei ministri e poi quelle deifedeli. In tal modo la chiesa è progressivamen-te illuminata: le tenebre sono vinte dalla luce!La liturgia prosegue con il canto dell’Exultet,un antico inno che celebra lo splendore delRisorto. Al termine, possiamo spegnere le can-dele e sederci.Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote,o, in caso di necessità, un cantore, proclama ilpreconio pasquale dall’ambone o dal pulpito.Tutti i presenti stanno in piedi e tengono inmano la candela accesa. Se è il cantore a pro-clamare il preconio egli tralascia le parti conte-nute in parentesi.

L’assemblea si raduna fuori della chiesa. Qui sisvolge il rito della benedizione del fuoco. Cristoè la vera luce voluta da Dio nel cosmo e per l’u-mantà. Il fuoco è pure simbolo dello SpiritoSanto che scende sulla Chiesa.

Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Padre buono che si è rivelato in pie-nezza nel volto del suo Figlio Gesù e ci hadonato lo Spirito, il soffio della vita, sia contutti voi. Ass. E con il tuo spiritoQuindi, il sacerdote tiene una breve esortazionesulla veglia pasquale con queste parole o altre:

Fratelli, in questa santissima notte, nellaquale Gesù Cristo nostro Signore passòdalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa sututta la terra, chiama i suoi figli a veglia-re in preghiera. Rivivremo la Pasqua delSignore nell’ascolto della Parola e nellapartecipazione ai Sacramenti; Cristorisorto confermerà in noi la speranza dipartecipare alla sua vittoria sulla morte edi vivere con lui in Dio Padre.Benedizione del fuoco:

«LLa morte non ha più potere». Il cristianesimo è la persona viva diGesù Cristo, il Figlio di Dio messo a morte nella carne ma resovivo nello Spirito. La Pasqua è il cuore della nostra fede: noi cre-

diamo, infatti, nella risurrezione della carne e non in una forma disopravvivenza astratta o indefinita post-mortem. La vita eterna è comu-nione con la Trinità a partire dalla fede in Cristo. Il cristiano sa di dovermorire. Tuttavia, alla luce della risurrezione di Cristo, avvenuta peropera dello Spirito Santo e per volontà del Padre e nella forza propriadel Figlio, il discepolo vede la morte come passaggio, trasformazione. È la luce della Pasqua, dun-que, a gettare un significato nuovo sul nostro dolore e permette di scoprire il significato autenticodella gioia e della speranza. Il nostro futuro è Cristo che ha vinto la morte e il peccato. L’Alleluiache cantiamo a più voci in questo giorno è il canto di tutta l’umanità, delle creature della terra edel cielo, che lodano il Padre perché nulla più è come prima, perché veramente la morte è stataingoiata dalla vita che è Cristo stesso. L’Eucaristia che celebriamo è memoriale della passione,morte e risurrezione del Signore Gesù Cristo. In questa grande veglia, madre di tutte le veglie, ciguidano due luci: sono, rispettivamente, la luce della Parola, che è lampada ai nostri passi; e laluce della fede che non ci fa vedere, bensì conoscere e attendere nella gioia il Risorto dai morti.

DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (bianco) 31 MARZO 2013VEGLIA PASQUALE

Il presente sussidio è stato pensato per aiutare lapartecipazione dei fedeli. Il celebrante e i ministriutilizzeranno il Messale Romano e il Lezionario.

PRIMA PARTELITURGIA DELLA LUCE

schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio! Davve-ro era necessario il peccato di Adamo, che èstato distrutto con la morte del Cristo.Felice colpa, che meritò di avere un cosìgrande redentore! [O notte beata, tu sola haimeritato di conoscere il tempo e l’ora in cuiCristo è risorto dagli inferi. Di questa notteè stato scritto: la notte splenderà come ilgiorno, e sarà fonte di luce per la mia deli-zia].Il santo mistero di questa notte sconfigge ilmale, lava le colpe, restituisce l’innocenza aipeccatori, la gioia agli afflitti.[Dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti,promuove la concordia e la pace].O notte veramente gloriosa, che ricongiungela terra al cielo e l’uomo al suo creatore! Inquesta notte di grazia accogli, Padre santo, ilsacrificio di lode, che la Chiesa ti offre permano dei suoi ministri, nella solenne liturgiadel cero, frutto del lavoro delle api, simbolodella nuova luce.[Riconosciamo nella colonna dell’Esodo gliantichi presagi di questo lume pasquale cheun fuoco ardente ha acceso in onore di Dio.Pur diviso in tante fiammelle non estingue ilsuo vivo splendore, ma si accresce nel consu-marsi della cera che l’ape madre ha prodottoper alimentare questa preziosa lampada]. Ti preghiamo dunque, Signore, che questocero, offerto in onore del tuo nome per illu-minare l’oscurità di questa notte, risplendadi luce che mai si spegne.Salga a te come profumo soave, si confondacon le stelle del cielo. Lo trovi acceso la stel-la del mattino, quella stella che non conoscetramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitatodai morti fa risplendere sugli uomini la sualuce serena e vive e regna nei secoli deisecoli. Ass. AmenViene proposta una serie di letture dall’Antico edal Nuovo Testamento. Le grandi tappe della sto-ria della salvezza assumono il loro pieno signifi-cato alla luce di Cristo.

Prima della proclamazione delle letture, il sacer-dote si rivolge all’assemblea con queste parole oaltre simili:Fratelli carissimi, dopo il solenne iniziodella Veglia, ascoltiamo ora in devoto rac-coglimento la parola di Dio.I Lettura: Gènesi 1,1-2,2Dio vide tutto quello che aveva fatto: era cosamolto buona.

ANNUNCIO PASQUALEEsulti il coro degli angeli, esulti l’assembleaceleste: un inno di gloria saluti il trionfo delSignore risorto. Gioisca la terra inondata da così grandesplendore: la luce del Re eterno ha vinto letenebre del mondo. Gioisca la madre Chiesa, splendente dellagloria del suo Signore, e questo tempio tuttorisuoni per le acclamazioni del popolo infesta.[E voi, fratelli carissimi, qui radunati nellasolare chiarezza di questa nuova luce, invo-cate con me la misericordia di Dio onnipo-tente. Egli che mi ha chiamato, senza alcunmerito, nel numero dei suoi ministri, irradi ilsuo mirabile fulgore, perché sia piena e per-fetta la lode di questo cero.]Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spirito.Cel. In alto i nostri cuori.Ass. Sono rivolti al Signore.Cel. Rendiamo grazie al Signore, nostroDio. Ass. È cosa buona e giusta.È veramente cosa buona e giusta esprimerecon il canto l’esultanza dello spirito, e in-neggiare al Dio invisibile, Padre onnipoten-te, e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostroSignore.Egli ha pagato per noi all’eterno Padre ildebito di Adamo, e con il sangue sparso perla nostra salvezza ha cancellato la condannadella colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso ilvero Agnello, che con il suo sangue consa-cra le case dei fedeli.Questa è la notte in cui hai liberato i figli diIsraele, nostri padri, dalla schiavitù del-l’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraversoil Mar Rosso.Questa è la notte in cui hai vinto le tenebredel peccato con lo splendore della colonnadi fuoco. Questa è la notte che salva su tutta la terra icredenti nel Cristo dall’oscurità del peccatoe dalla corruzione del mondo, li consacraall’amore del Padre e li unisce nella comu-nione dei santi.Questa è la notte in cui Cristo, spezzando ivincoli della morte risorge vincitore dalsepolcro. [Nessun vantaggio per noi esserenati, se lui non ci avesse redenti].O immensità del tuo amore per noi! O ine-stimabile segno di bontà: per riscattare lo

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SECONDA PARTELITURGIA DELLA PAROLA

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra (Salmo 103)

Cel. Preghiamo. O Dio, che in modo mira-bile ci hai creati a tua immagine e in modopiù mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa’ cheresistiamo con la forza dello spirito alleseduzioni del peccato, per giungere allagioia eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenII Lettura: Gènesi 22,1-18Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio (Salmo 15)

Cel. Preghiamo. O Dio, Padre dei credenti,che estendendo a tutti gli uomini il donodell’adozione filiale, moltiplichi in tutta laterra i tuoi figli, e nel sacramento pasqualedel Battesimo adempi la promessa fatta adAbramo di renderlo padre di tutte le nazio-ni, concedi al tuo popolo di risponderedegnamente alla grazia della tua chiamata.Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenIII Lettura: Èsodo 14,15-15,1Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo almare.

Rit. Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria

(Èsodo 15,1-6.17-18)Cel. Preghiamo. O Dio, tu hai rivelato nellaluce della nuova alleanza il significato degliantichi prodigi: il Mar Rosso è l’immaginedel fonte battesimale e il popolo liberatodalla schiavitù è un simbolo del popolo cri-stiano. Concedi che tutti gli uomini, median-te la fede, siano fatti partecipi del privilegiodel popolo eletto, e rigenerati dal dono deltuo Spirito. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenIV Lettura: Isaìa 54,5-14Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, haavuto pietà di te.

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato

(Salmo 29)

Cel. Preghiamo. O Dio, Padre di tutti gliuomini, moltiplica a gloria del tuo nome ladiscendenza promessa alla fede dei patriar-chi, e aumenta il numero dei tuoi figli, per-ché la Chiesa veda pienamente adempiuto ildisegno universale di salvezza, nel quale inostri padri avevano fermamente sperato.Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

V Lettura: Isaìa 55,1-11Venite a me, e vivrete; stabilirò per voi un’allean-za eterna.

Rit. Attingeremo con gioia alle sor-genti della salvezza (Isaìa 12,2-6)

Cel. Preghiamo. O Dio onnipotente ed eter-no, unica speranza del mondo, tu hai prean-nunziato con il messaggio dei profeti imisteri che oggi si compiono; ravviva lanostra sete di salvezza, perché soltanto perl’azione del tuo Spirito possiamo progredirenelle vie della tua giustizia. Per Cristonostro Signore. Ass. Amen

VI Lettura: Baruc 3,9-15.32-4,4Cammina allo splendore della luce del Signore.

Rit. Signore, tu hai parole di vitaeterna (Salmo 18)

Cel. Preghiamo. O Dio, che accresci sem-pre la tua Chiesa chiamando nuovi figli datutte le genti, custodisci nella tua protezio-ne coloro che fai rinascere dall’acqua delBattesimo. Per Cristo nostro Signore.Ass. Amen

VII Lettura:Ezechièle 36,16-17a.18-28Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuorenuovo.

Rit. Crea in me, o Dio, un cuore puro (Salmo 41)

Cel. Preghiamo. O Dio, potenza immutabilee luce che non tramonta, volgi lo sguardoalla tua Chiesa, ammirabile sacramento disalvezza, e compi l’opera predisposta nellatua misericordia: tutto il mondo veda e rico-nosca che ciò che è distrutto si ricostruisce,ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritor-na alla sua integrità, per mezzo del Cristo,che è principio di tutte le cose. Egli vive eregna nei secoli dei secoli. Ass. AmenINNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore,Figlio unigenito, Gesù Cristo, SignoreDio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tuche togli i peccati del mondo, abbi pietà dinoi; tu che togli i peccati del mondo, acco-gli la nostra supplica; tu che siedi alladestra del Padre, abbi pietà di noi. Perché

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Rendete grazie al Signore perché è buono,perché il suo amore è per sempre. DicaIsraele: «Il suo amore è per sempre». Rit.La destra del Signore si è innalzata, la destradel Signore ha fatto prodezze. Non morirò,ma resterò in vita e annuncerò le opere delSignore. Rit.La pietra scartata dai costruttori è divenutala pietra d’angolo. Questo è stato fatto dalSignore: una meraviglia ai nostri occhi. Rit.VANGELO in piedi

Dal Vangelo secondo Luca(24,1-12)

Ass. Gloria a te, o Signore1Il primo giorno della settimana, al mattinopresto [le donne] si recarono al sepolcro,portando con sé gli aromi che avevano pre-parato. 2Trovarono che la pietra era statarimossa dal sepolcro e, 3entrate, non trovaro-no il corpo del Signore Gesù.4Mentre si domandavano che senso avessetutto questo, ecco due uomini presentarsi aloro in abito sfolgorante. 5Le donne, impau-rite, tenevano il volto chinato a terra, maquelli dissero loro: «Perché cercate tra imorti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto.Ricordatevi come vi parlò quando era anco-ra in Galilea e diceva: 7“Bisogna che ilFiglio dell’uomo sia consegnato in mano aipeccatori, sia crocifisso e risorga il terzogiorno”».8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e,tornate dal sepolcro, annunciarono tuttoquesto agli Undici e a tutti gli altri. 10EranoMaria Maddalena, Giovanna e Maria madredi Giacomo. Anche le altre, che erano conloro, raccontavano queste cose agli aposto-li. 11Quelle parole parvero a loro come unvaneggiamento e non credevano ad esse.12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e,chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indie-tro, pieno di stupore per l’accaduto.Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

Il sacerdote con i ministri si reca al fonte battesi-male, se questo è in vista dei fedeli; altrimenti sipone nel presbiterio un bacile con l’acqua. Se visono dei catecumeni vengono chiamati per nome epresentati dai loro padrini; i bambini vengonoportati dai genitori e dai padrini alla presenzadella comunità. Il sacerdote rivolge un’esortazio-ne ai presenti con queste parole:Se ci sono dei battezzati:

tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solol’Altissimo, Gesù Cristo, con lo SpiritoSanto nella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. O Dio, che illumini questa santissimanotte con la gloria della risurrezione delSignore, ravviva nella tua famiglia lo spiri-to di adozione, perché tutti i tuoi figli, rin-novàti nel corpo e nell’anima, siano semprefedeli al tuo servizio. Per il nostro SignoreGesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive eregna con te, nell’unità dello Spirito Santo,per tutti i secoli dei secoli. Ass. AmenEPISTOLA sedutiDalla lettera di san Paolo apostoloai Romani (6,3-11)Fratelli, 3non sapete che quanti siamo statibattezzati in Cristo Gesù, siamo stati battez-zati nella sua morte? 4Per mezzo del battesi-mo dunque siamo stati sepolti insieme a luinella morte affinché, come Cristo fu risusci-tato dai morti per mezzo della gloria delPadre, così anche noi possiamo camminarein una vita nuova. 5Se infatti siamo stati inti-mamente uniti a lui a somiglianza della suamorte, lo saremo anche a somiglianza dellasua risurrezione.6Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi èstato crocifisso con lui, affinché fosse resoinefficace questo corpo di peccato, e noi nonfossimo più schiavi del peccato. 7Infatti chi èmorto, è liberato dal peccato. 8Ma se siamomorti con Cristo, crediamo che anche vivre-mo con lui, 9sapendo che Cristo, risorto daimorti, non muore più; la morte non ha piùpotere su di lui. 10Infatti egli morì, e morì peril peccato una volta per tutte; ora invecevive, e vive per Dio. 11Così anche voi consi-deratevi morti al peccato, ma viventi perDio, in Cristo Gesù.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioTerminata l’epistola, tutti si alzano. Dopo quaran-ta giorni ritorna il canto dell’acclamazione pa-squale: alleluia, lodate Dio!Il sacerdote intona solennemente e tutti ripetono:

Rit. Alleluia, alleluia, alleluia (Salmo 117)

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TERZA PARTELITURGIA BATTESIMALE

Carissimi, accompagniamo con la nostraunanime preghiera questi candidati alBattesimo, perché Dio Padre onnipotentenella sua grande bontà li guidi al fontedella rigenerazione.Se si benedice il fonte, ma non ci sono batezzandi:

Fratelli carissimi, invochiamo la benedi-zione di Dio Padre onnipotente su questofonte battesimale, perché tutti quelli chenel Battesimo saranno rigenerati inCristo, siano accolti nella famiglia di Dio.Si cantano quindi le Litanie nelle quali si possonoaggiungere nomi di alcuni santi. Se non vi sono dei battezzati e se non si deve bene-dire il fonte, omesse le Litanie, si fa subito la bene-dizione dell’acqua lustrale.

LITANIESignore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Cristo, pietàSignore, pietà Signore, pietàSanta Maria, Madre di Dio prega per noiSan Michele prega per noiSanti angeli di Dio pregate per noiSan Giovanni Battista prega per noiSan Giuseppe prega per noiSanti Pietro e Paolo pregate per noiSant’Andrea prega per noiSan Giovanni prega per noiSanti Apostoli ed evangelisti

pregate per noiSanta Maria Maddalena prega per noiSanti discepoli del Signore pregate per noiSanto Stefano prega per noiSant’Ignazio d’Antiochia prega per noiSan Lorenzo prega per noiSante Perpetua e Felicita pregate per noiSant’Agnese prega per noiSanti martiri di Cristo pregate per noiSan Gregorio prega per noiSant’Agostino prega per noiSant’Atanasio prega per noiSan Basilio prega per noiSan Martino prega per noiSanti Cirillo e Metodio pregate per noiSan Benedetto prega per noiSan Francesco prega per noiSan Domenico prega per noiSan Francesco Saverio prega per noiSan Giovanni Maria Vianney prega per noiSanta Caterina da Siena prega per noiSanta Teresa d’Avila prega per noiSanti e sante di Dio pregate per noiNella tua misericordia salvaci, SignoreDa ogni male salvaci, Signore

Da ogni peccato salvaci, SignoreDalla morte eterna salvaci, SignorePer la tua incarnazione salvaci, SignorePer la tua morte e risurrezione

salvaci, SignorePer il dono dello Spirito Santo

salvaci, SignoreNoi peccatori, ti preghiamo

ascoltaci, SignoreSe ci sono dei battezzandi:Dona la grazia della vita nuova nel battesi-mo a questi tuoi eletti ascoltaci, SignoreSe non ci sono battezzandi:

Benedici e santifica con la grazia del tuoSpirito questo fonte battesimale da cuinascono i tuoi figli ascoltaci, SignoreGesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la no-stra supplica. (si ripete)Se vi sono dei battezzandi, il sacerdote, a manigiunte, dice l’orazione seguente:

Cel. Dio onnipotente ed eterno, manifestala tua presenza nei sacramenti del tuoamore, manda lo spirito di adozione asuscitare un popolo nuovo dal fonte bat-tesimale, perché l’azione del nostro umileministero sia resa efficace dalla tua poten-za. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenBENEDIZIONE DELL’ACQUAIl Celebrante poi benedice l’acqua del fonte cheservirà per i battesimi. La bella e lunga preghieraripercorre pagine della Sacra Scrittura, ricordan-do quanto Dio ha fatto per l’uomo attraverso ilsegno dell’acqua. A mani giunte il sacerdote cantao dice:O Dio, per mezzo dei segni sacramentali, tuoperi con invisibile potenza le meravigliedella salvezza; e in molti modi, attraverso itempi, hai preparato l’acqua, tua creatura, adessere segno del Battesimo.Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulleacque, perché contenessero in germe laforza di santificare; e anche nel diluvio haiprefigurato il Battesimo, perché, oggi comeallora, l’acqua segnasse la fine del peccato el’inizio della vita nuova.Tu hai liberato dalla schiavitù i figli diAbramo, facendoli passare illesi attraverso ilMar Rosso, perché fossero immagine delfuturo popolo dei battezzati.Infine, nella pienezza dei tempi, il tuoFiglio, battezzato da Giovanni nell’acquadel Giordano, fu consacrato dallo SpiritoSanto; innalzato sulla croce, egli versò dalsuo fianco sangue e acqua, e dopo la sua

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risurrezione comandò ai discepoli: «Andate,annunziate il Vangelo a tutti i popoli, e bat-tezzateli nel nome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo».Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesae fa’ scaturire per lei la sorgente del Batte-simo.Infondi in quest’acqua, per opera delloSpirito Santo, la grazia del tuo unicoFiglio, perché con il sacramento del Bat-tesimo l’uomo, fatto a tua immagine, sialavato dalla macchia del peccato, e dal-l’acqua e dallo Spirito Santo rinasca comenuova creatura.Immergendo, secondo l’opportunità, il cero pa-squale, una o tre volte, nell’acqua, continua:

Discenda, Padre, in quest’acqua, peropera del tuo Figlio, la potenza delloSpirito Santo.Tenendo il cero nell’acqua, prosegue:

Tutti coloro che in essa riceveranno ilBattesimo, sepolti insieme con Cristonella morte con lui risorgano alla vitaimmortale. Per Cristo nostro Signore.Ass. AmenAcclamazione o un’altra simile:

Sorgenti delle acque, benedite il Signore:lodatelo ed esaltatelo nei secoli.BENEDIZIONE DELL’ACQUALUSTRALESe non ci sono battezzandi, né si deve benedire ilfonte battesimale, il sacerdote invita il popolo allapreghiera dicendo:

Fratelli carissimi, preghiamo umilmenteil Signore Dio nostro, perché benedicaquest’acqua con la quale saremo aspersiin ricordo del nostro Battesimo. IlSignore ci rinnovi interiormente, perchésiamo sempre fedeli allo Spirito che ci èstato dato in dono.Tutti pregano per qualche momento in silenzio.Quindi il sacerdote a mani giunte prosegue:

Signore Dio nostro, sii presente in mezzo altuo popolo, che veglia in preghiera in questasantissima notte, rievocando l’opera ammi-rabile della nostra creazione e l’opera ancorpiù ammirabile della nostra salvezza.Degnati di benedire quest’acqua, che haicreato perché dia fertilità alla terra, fre-schezza e sollievo ai nostri corpi.Di questo dono della creazione hai fatto unsegno della tua bontà: attraverso l’acqua delMar Rosso hai liberato il tuo popolo dalla

schiavitù; nel deserto hai fatto scaturire unasorgente per saziare la sua sete; con l’imma-gine dell’acqua viva i profeti hanno prean-nunziato la nuova alleanza che tu intendevioffrire agli uomini.Infine nell’acqua del Giordano, santificatadal Cristo, hai inaugurato il sacramento dellarinascita, che segna l’inizio dell’umanitànuova libera dalla corruzione del peccato.Ravviva in noi, Signore, nel segno di que-st’acqua benedetta, il ricordo del nostroBattesimo, perché possiamo unirci all’as-semblea gioiosa di tutti i fratelli, battezzatinella Pasqua di Cristo nostro Signore. Eglivive e regna nei secoli dei secoli. Ass. AmenRINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALICel. Rinunziate a satana? Ass. RinunzioCel. E a tutte le sue opere?Ass. RinunzioCel. E a tutte le sue seduzioni?Ass. RinunzioCel. Credete in Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra? Ass. CredoCel. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio,nostro Signore, che nacque da Maria Ver-gine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai mortie siede alla destra del Padre? Ass. CredoCel. Credete nello Spirito Santo, la santaChiesa cattolica, la comunione dei santi, laremissione dei peccati, la risurrezione dellacarne e la vita eterna? Ass. CredoCel. Dio onnipotente, Padre del nostroSignore Gesù Cristo, che ci ha liberati dalpeccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua edallo Spirito Santo, ci custodisca con la suagrazia in Cristo Gesù nostro Signore, per lavita eterna. Ass. AmenQuindi, se ci sono dei battezzandi, si procede alBattesimo e ai successivi riti esplicativi. Al termi-ne, tutti i presenti, in ricordo del proprio battesi-mo, vengono aspersi con l’acqua benedetta, men-tre s’intona un canto di carattere battesimale. Peresempio la seguente antifona:

Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santodi Dio, alleluia; e a quanti giungerà que-st’acqua porterà salvezza ed essi cante-ranno: alleluia, alleluia.Fatta l’aspersione, il sacerdote ritorna alla sede eguida la preghiera universale, alla quale per laprima volta prendono parte i neofiti.Non si dice il Credo.

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PREGHIERA DEI FEDELI in piediCel. Carissimi, il Signore è veramente risor-to. E noi viviamo per lui: la Pasqua è lanostra pace.Lettore Acclamiamo con gioia:Ass. CRISTO, NOSTRA PACE,

ASCOLTACI!1. Per la Chiesa. «Di buon mattino, ledonne si recarono alla tomba». Perché,come i primi discepoli, annunci sempre conentusiasmo la risurrezione di Gesù a ogniuomo, fino agli estremi confini della terra.Preghiamo.2. Per i Vescovi, i Presbìteri e i Diaconi.«Non è qui, è risuscitato». Perché sianotestimoni coraggiosi del Risorto e lo cerchi-no fuori dalle chiese e sacrestie, per le stra-de del mondo e sui sentieri di ogni uomo.Preghiamo.3. Per quanti hanno ricevuto il Battesimo.«Bisognava che il Figlio dell’uomo fosseconsegnato in mano ai peccatori». Perchévivano questo Sacramento come partecipa-zione alla morte di Gesù e ingresso nellavita nuova dello Spirito. Preghiamo.4. Per la pace nel mondo. «E risuscitasse ilterzo giorno». Perché la Pasqua del Signorediventi dono di pace e di riconciliazione pertutti i popoli ancora in guerra. Preghiamo.5. Per gli ammalati. «Pietro corse al sepol-cro e chinatosi vide solo le bende». Perchélo Spirito del Signore risorto li aiuti nel cam-mino di guarigione e li sostenga nel donodella speranza e della vita. Preghiamo.6. Per la nostra comunità. «Pietro tornò acasa pieno di stupore». Perché celebri laPasqua come festa della vita, accogliendo ipiù deboli, imparando a meravigliarsi per iprodigi che il Signore compie. Preghiamo.Cel. O Gesù, Figlio di Dio: ti abbiamo cer-cato nel sepolcro vuoto e ti sei mostrato anoi fuori dalla tomba. Liberaci da ognisentimento di morte, dall’angoscia dellaguerra, dai mali presenti. E donaci il tuoSpirito di vita per portare speranza almondo intero. Tu che vivi e regni per isecoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Accogli, Signore, le preghiere e leofferte del tuo popolo, perché questo santo

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mistero, gioioso inizio della celebrazionepasquale, ci ottenga la forza per giungerealla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.Ass. AmenPREFAZIOCristo agnello pasqualeÈ veramente cosa buona e giusta, nostrodovere e fonte di salvezza, proclamare sem-pre la tua gloria, o Signore, e soprattuttoesaltarti in questa notte nella quale Cristo,nostra Pasqua, si è immolato. È lui il veroAgnello che ha tolto i peccati del mondo, èlui che morendo ha distrutto la morte e risor-gendo ha ridato a noi la vita. Per questomistero, nella pienezza della gioia pasquale,l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’as-semblea degli angeli e dei santi canta l’innodella tua gloria.MISTERO DELLA FEDETu ci hai redenti con la tua croce e la tuarisurrezione: salvaci, o Salvatore delmondo.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Risorti con Cristo a vita nuova, invo-chiamo il Padre dicendo:Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Uniti nell’amore di Gesù, come suoidiscepoli, scambiate un segno di carità fra-terna.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: nonvi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.ANTIFONA ALLA COMUNIONECristo, nostra Pasqua, è stato immolato:celebriamo dunque le festa con purezza everità. Alleluia.DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Infondi in noi, o Padre, lo Spiritodella tua carità, perché nutriti con i sacra-menti pasquali viviamo concordi nel vin-colo del tuo amore. Per Cristo nostroSignore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo SpiritoCel. In questa santa notte di Pasqua, Dioonnipotente vi benedica e vi custodisca nellasua pace. Ass. Amen

QUARTA PARTELITURGIA EUCARISTICA

Le vie che portano alla conoscenza di DioCi sono delle vie che possonoaprire il cuore dell’uomo allaconoscenza di Dio, ci sono deisegni che conducono versoDio. Certo, spesso rischiamo di essere abba-gliati dai luccichii della mondanità, che cirendono meno capaci di percorrere tali vie odi leggere tali segni. Dio, però, non si stancadi cercarci, è fedele all’uomo che ha creato eredento, rimane vicino alla nostra vita, per-ché ci ama. È questa una certezza che ci deveaccompagnare ogni giorno.La prima via è il mondo. Sant’Agostino hauna bellissima e celebre pagina, in cui affer-ma: «Interroga la bellezza della terra, delmare, dell’aria rarefatta e dovunque espansa;interroga la bellezza del cielo, interroga tuttequeste realtà. Tutte ti risponderanno: guarda-ci pure e osserva come siamo belle. La lorobellezza è come un loro inno di lode. Oraqueste creature così belle, ma pur mutevoli,chi le ha fatte se non uno che è la bellezza inmodo immutabile?» (Sermo 241, 2). Dob-biamo recuperare la capacità di contemplarela creazione, la sua bellezza, la sua struttura. La seconda via è l’uomo. Sempre sant’Ago-stino, poi, ha una celebre frase in cui dice cheDio è più intimo a me di quanto lo sia io ame stesso (cf. Confessioni III, 6, 11). Da quiegli formula l’invito: «Non andare fuori di te,rientra in te stesso: nell’uomo interiore abitala verità» (De vera religione, 39,72). Questo èun altro aspetto che noi rischiamo di smarri-re nel mondo rumoroso e dispersivo in cui

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Cel. Dio, che nella Pasqua del suo Figlio harinnovato l’umanità intera, vi renda parteci-pi della sua vita immortale. Ass. AmenCel. Voi, che dopo i giorni della Passione,celebrate con gioia la risurrezione delSignore, possiate giungere alla grande festadella Pasqua eterna. Ass. AmenCel. E la benedizione di Dio onnipotente,Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda sudi voi, e con voi rimanga sempre. Ass. AmenCel. Andate e portate a tutti la gioia delSignore risorto. Alleluia, alleluia!Ass. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia!

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

La nostra Redazione augura a tutti unabuona Pasqua.

ALLELUIA, ALLELUIA, CRISTO È RISORTO!

ANNO DELLA FEDE«Sia la luce!»Pasqua, al mattino del primo giornodella settimana, Dio ha detto nuova-mente: “Sia la luce!”. Prima eranovenute la notte del Monte degli Ulivi,l’eclissi solare della passione e morte

di Gesù, la notte del sepolcro. Ma ora è dinuovo il primo giorno – la creazione rico-mincia tutta nuova. “Sia la luce!”, dice Dio,“e la luce fu”. Gesù risorge dal sepolcro. Lavita è più forte della morte. Il bene è più fortedel male. L’amore è più forte dell’odio. Laverità è più forte della menzogna. Il buio deigiorni passati è dissipato nel momento in cuiGesù risorge dal sepolcro e diventa, egli stes-so, pura luce di Dio. Questo, però, non siriferisce soltanto a lui e non si riferisce solo albuio di quei giorni. Con la risurrezione diGesù, la luce stessa è creata nuovamente. Eglici attira tutti dietro di sé nella nuova vitadella risurrezione e vince ogni forma di buio.Egli è il nuovo giorno di Dio, che vale pertutti noi. Nel Battesimo, il Signore dice acolui che lo riceve: Fiat lux – Sia la luce. Ilnuovo giorno, il giorno della vita indistrutti-bile viene anche a noi. Cristo ti prende permano. D’ora in poi sarai sostenuto da lui eentrerai così nella luce, nella vita vera. Perquesto, la Chiesa antica ha chiamato ilBattesimo photismos – illuminazione.

viviamo: la capacità di fermarci e di guardarein profondità in noi stessi e leggere quellasete di infinito che portiamo dentro, che cispinge ad andare oltre e rinvia a Qualcunoche la possa colmare. La terza via è la fede. Chi crede è unito aDio, è aperto alla sua grazia, alla forza dellacarità. Così la sua esistenza diventa testi-monianza non di se stesso, ma del Risorto,e la sua fede non ha timore di mostrarsinella vita quotidiana, è aperta al dialogoche esprime profonda amicizia per il cam-

mino di ogni uomo, e sa aprire luci disperanza al bisogno di riscatto, di feli-cità, di futuro.