S O F F E R E N Z A, LA P IN AMORE E R L A E CARITÀ T À O E L A … · get e magliette della...

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notiziario sociale trimestrale anno LXIV 1°-2° trimestre 2011 Associazione al servizio degli anziani che vivono nella povertà e nella solitudine Milano - via Marcona 34 (ang. via Mameli) - tel. 02.761.133.07 - fax 02.710.928.39 - www.tazzinettabeneficaonlus.it Medaglia della Presidenza della Repubblica Medaglia d’oro di benemerenza del Comune di Milano, della Provincia, della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Milano NON LASCIATELI SOLI AIUTATECI AD AIUTARLI! AIUTATECI AD AIUTARLI! T R A S F I G U R I A M O L A S O F F E R E N Z A , L A P O V E R T À E L A S O L I T U D I N E IN AMORE E CARITÀ

Transcript of S O F F E R E N Z A, LA P IN AMORE E R L A E CARITÀ T À O E L A … · get e magliette della...

notiziario sociale trimestrale anno LXIV 1°-2° tr imestre 2011Associazione al servizio degli anziani che vivono nella povertà e nella solitudine

Milano - via Marcona 34 (ang. via Mameli) - tel. 02.761.133.07 - fax 02.710.928.39 - www.tazzinettabeneficaonlus.it

Medaglia della Presidenza della RepubblicaMedaglia d’oro di benemerenza del Comune di Milano, della Provincia, della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Milano

NON LASCIATELI SOLIAIUTATECI AD AIUTARLI!AIUTATECI AD AIUTARLI!

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IN AMORE E CARITÀ

SOMMARIO03

VITA SOCIALELA NOSTRA PREGHIERA A CHI CREDEIN QUEL CHE FACCIAMO

Medaglia d’oro di benemerenza del Comune di Milano, della Provincia, della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Milano

14VITA SOCIALETESSERAMENTO 2011

21CULTURA E ATTUALITA’DIALETTO MATERIA SCOLASTICA?

04AMORE & RABBIANATALE A MILANO

13ADDIO DOLCE NILLAREGINA DELLA CANZONE ITALIANA

12PER SOPRAVVIVEREREGIONITALIATRADIZIONI & SAPORI

18CONOSCIAMO MILANOLA MADONNA DEI TENCITT

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ANNO INTERNAZIONALEDEL VOLONTARIATOA PROPOSITO DI VERITÀ...PERCHÈ SI SAPPIA

07 COMUNICATO STAMPA 20-11-2010

SOTTOSCRIZIONE SOLIDALE

BOLLETTINO POSTALE PER DONAZIONI

09 NOTTE DI NATALE A MILANO BARBONI SOLI E ABBANDONATI

16VII° CONORSO LETTERARIO3A EDIZIONE REGIONALE

24LA PAGINA DELLA MEDICINAIL RISCHIO VASCOLARE

22LA COLLANA DELLA BONTA’

25CHI SIAMO-COSA FACCIAMO

27 POESIA E CULINARIA

Medaglia della Presidenza della Repubblica2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010

PresidenteMatteo F. Gildone(detto Zio Teo)

Consiglio DirettivoVicepresidente: Dr. Paolo FogliaTesoriere: Rag. Domenico BosoniSegretario: Sig. Vittorio TeruzziConsiglieri: Prof. Maria Dicorato,Sig.ra Rosanna Di BlasioSig. Goran Soce

Revisore dei contiPresidente: Dott. Giorgio Cavalca

Membri EffettiviDott.ssa Rossella SpagnoliRag. Stefania De Lillo

Membri SupplentiProf. Pierluigi Crola

ProbiviriPresidente: Rag. Aldo Stenico

Membri EffettiviDr. Enrico AntinozziSig. Giuseppe Zemiti

Direttore ResponsabileGiuseppe A. R. Gildone

Capo RedattoreGariella Arnaud

RedazionePaolo FogliaMaria DicoratoFabiola B. GildoneStefania De LilloFabio Durante

Studio GraficoTipografia F.lli Verderio

StampaTipografia F.lli Verderio

ORGANO UFFICIALE DELLATAZZINETTA BENEFICAsede: Via Marcona, 3420129 Milanotel. 02.76113307 - Fax 02.71092839segreteria@tazzinettabeneficaonlus.itwww.tazzinettabeneficaonlus.itwww.tazzinettabeneficaonlus.com

Autorizz. Trib. di Milano n° 547del 29/07/1987

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Nonostante la disastrosissima situazione economica che stiamo vivendo e l’ostinato ostracismo dell’Assessoratoai Servizi Sociali del Comune di Milano, Tazzinetta Benefica non verrà meno ai propri impegni, quindi, anche que-st’anno in occasione della santa Pasqua, offrirà il pranzo ad una parte dei suoi assistiti come ha fatto in occasionedello scorso Natale quando ormai, per motivi economici, si era quasi sul punto di desistere. Ma noi, caparbiamen-te, ce l’abbiamo messa tutta e ci siamo riusciti, grazie anche al contributo del Consiglio di Zona 3.Anche quest’anno, puntualmente come fa da 117 anni, Tazzinetta Benefica troverà la forza di offri-re il pranzo pasquale agli AMICI meno fortunati, anche se, purtroppo, come a Natale -col piantonel cuore- dovrà ridurre il numero dei partecipanti per i succitati motivi economici ben noti a tutti. Tazzinetta Benefica resta una delle pochissime Associazione che, pur non ricevendo sussidi istituzionali, non sadire di no a chi, tutti i giorni, viene a bussare alla sua porta per chiedere aiuto. Tazzinetta Benefica, pur vivendoun periodo veramente drammatico, tiene sempre aperta la porta del proprio cuore per tutti coloro che soffrono e vivo-no nell’indigenza continuando a distribuire mensilmente pacchi di derrate alimentari, vestiario, farmaci da banco edaiutandoli, inoltre, a pagare (nel limite delle sue possibilità) le piccole utenze. Tazzinetta Benefica, amiche ed amicicarissimi, riesce a fare tutto ciò grazie al vostra sensibilità, al contributo dei suoi iscritti ed alla generosità volonta-ria di benefattori che inviano offerte sapendo il buon uso che essa ne fa. Così, anche questo anno, il sabatodelle Palme farà un altro sforzo in nome del suo credo e del suo impegno nel cercare quotidiana-mente di “Trasfigurare la sofferenza, la povertà e la solitudine in speranza, amore e carità”.

CON L’OCCASIONE TAZZINETTA BENEFICA AUGURA BUONA PASQUA A TUTTI I SUOI LETTORI, AMICI E BENEFATTORI!

RIPORTIAMO DI SEGUITO ALCUNE TESTIMONIANZE DEL PRANZO DI NATALE CON I NOSTRI ASSISTITI

TRASFIGURIAMO LA SOFFERENZA, LA POVERTA’ ELA SOLITUDINE IN SPERANZA, AMORE E CARITA’Il 16 Aprile daremo vita al Pranzo Pasquale con i nostri Assistiti. Cercheremo di farlo alla grande come quello dello scorso Natale.

La nostra preghiera a chi crede in quel che facciamo

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Da due anni, nonostante il benestare dellaVeneranda Fabbrica del Duomo ed il tacito assensodella Diocesi di Milano, il Comune della città cam-pione della solidarietà e del volontariato, con unadelibera del gennaio 2009, ha deciso di inibire piaz-za Duomo alla manifestazione più solidale del perio-do natalizio “la Mostra presepi di Milano” organizza-ta, da circa mezzo secolo, dall’AssociazioneTazzinetta Benefica onlus con il cui ricavato riuscivaa sfamare per alcuni mesi gli anziani indigenti e lefamiglie che vivono nella disperazione e nella pover-tà. Troppa cristianità e troppo amore per chi ha fattodel profitto, dello snobismo e della borghesia la pro-pria bandiera. Infatti, la delibera che, apparentemen-te, sembrava inibitoria per qualsiasi evento e sog-getto, fatta eccezione per la Stramilano, le sfilate dimoda ed i comizi politici, in realtà è risultata validasolo per chi sta sul piloro alle Istituzioni politiche diquesta città. Quella delibera che vietava qualsiasimanifestazione in piazza Duomo, come altre appro-vate lo scorso anno che vietavano eventi anche inaltre piazze e vie di Milano, -specialmente nel perio-do natalizio- ovviamente, non erano valide per l’al-bero di Natale ma udite, udite: non sono state valideneppure per la mastodontica struttura alla base del-l’albero per l’esposizione e la vendita dei gioielli diuna notissima casa francese, -a tal proposito vadetto ch’e’ bastato promettere una percentuale degliutili sulle vendite alla Diocesi per convertire persinoil pensiero morale del vescovo di Milano-. Ancorauna volta il Dio denaro ha vinto sul nostroDio! Ritornando ai veti, essi non sono stati validi perle sfilate di moda o di auto d’epoca con alla guida

vecchi collezionisti borghesi con bocchini d’oro inbocca e qualche chilo di fard copri rughe, non sonostati validi per mini campetti di pallacanestro e permille altre iniziative organizzate da soggetti danarosio del mondo dell’imprenditoria o comunque, piacen-ti o compiacenti, non sono stati validi per la posa diun macabro camion nero -criticato anche dallaDiocesi a “Striscia la notizia”- per la vendita di gad-get e magliette della città di Milano e soprattutto nonsono stati validi per la posa una bruttissima tenso-struttura (neppure a norme) per ospitare il presepemeccanico dei frati cappuccini contattati da noi incollaborazione con il quotidiano “Il Giorno” che, tral’altro ci ha scaricati per prendersi i meriti da solo,ed i cui ricavati delle offerte -per voleredell’Assessore Morelli che il Sindaco aveva invitatoa contattarci per rimediare allo sgarbo subito daTazzinetta Benefica- sono state devolute allaVeneranda Fabbrica del Duomo ed ai City Angelsche -ci scusino gli amici City Angels- centravanocome i cavoli a merenda. Certamente, uno sgarbo ditale sfrontatezza fatta da un Assessore leghista allapiù longeva Associazione milanese nonché d’Italia,la dice molto lunga. Quindi, cari amici, riepilogando,Tazzinetta Benefica, che non gode di finanziamenti osussidi istituzionali per il sostentamento dei suoioltre 870 Assistiti, e dopo la drastica irrevocabile edinesorabile inibizione della Mostra presepi in piazzaDuomo, e dopo aver sperimentato -lo scorso anno-il fallimento in una altra piazza, al fine di raccoglierefondi per gli scopi filantropici che persegue da 117anni ed onde non andare a cozzare con i poteri forti,ha cercato di ovviare a tutto questo inventandosi altri

Meglio l’albero -simbolo pagano- con alla base la massima espressionedel consumismo e della borghesia piuttosto che il presepe -simbolo del-l’amore,del cristianesimo e della solidarietà-.

Sì, questa è stata la scelta della Milano campione della solidarietà e del volontariatoSì, questa è stata la scelta della Milano campione della solidarietà e del volontariato

NATALE A MILANOA m o r e e r a b b i a (a cura di Teo Gildone)

CURIOSITA’ PER I NON CREDENTI

From: xxxxxx [email protected] To: [email protected] Sent: Wednesday, December 01, 2010 4:51 PMSubject: Mostra Presepi Milano

Buon pomeriggio, ho ricevuto dal Sindaco Letizia Moratti la Vostra lettera riguardante la Mostra Presepi Milano. L'Assessore Morelli sarebbe molto interessato a ripristinare la Vostra Mostra.Quando vuole sono a Sua disposizione per ulteriori ragguagli. Cordiali saluti Xxxxxxxxxx Xxxxxx

Assessorato Turismo, Marketing Territoriale, Identità.

eventi ed iniziative. Anche in questo caso, però, isignori padroni del potere sono riusciti a sopraffar-ci; infatti, i permessi concessi per una volta aTazzinetta Benefica, subito dopo il successo, sial’Associazione sia le sue iniziative vengono imme-diatamente surclassate da altri soggetti amici, cheoltre ad imitare l’evento, vengono favoriti nell’aggiu-dicarsi la piazza e, semmai, il periodo e la paternità.Ormai, da tempo, la regola del diritto di priorità dioccupazione del suolo pubblico di certe locationmilanesi, è valida solo per alcuni soggetti “amicidegli amici” mentre per gli altri la domanda -con uncorposo plico documentale- è possibile presentarlasolo 90 giorni prima dell’evento, pena l’inaccettabi-lità. E, come se non bastasse, nel caso di accettazio-ne, dopo mille umiliazioni e risposte con toni insof-ferenti e presuntuosi ai sacrosanti solleciti, allor-quando i funzionari degli uffici preposti decidono -dopo l’esamina di pseudo commissioni di intellet-tualoidi, ebbene, le concessioni vengono concessein extremis ovverosia alla vigilia della data d’iniziodella manifestazione, mettendo in seria difficoltà gliorganizzatori, che non avendo alcuna certezza del

nulla-osta sono costretti a fare continuamente i conticon nuovi regolamenti, con le già miserevoli possi-bilità economiche, con i fornitori, con i collaborato-ri e gli operatori che, ovviamente, dopo incertezze efregature, negano la fiducia per le iniziative future. Adicembre, l’autorizzazione ad una nostra domanda diconcessione -approvata da qualche giorno- eraintrovabile, però, dopo un intervento personalepresso certi uffici, è stata trovata e, comunque, con-segnata il giorno successivo dopo il sollecito ad unacapetta dalla quale bisogna dipendere e, quindi, nonurtare la suscettibilità per evitare ulteriori angherieed ignobili pretestuosi ostacoli. L’elenco delle ingiu-stizie e delle angherie nonché della perversioneburocratica istituzionale milanese sarebbe moltolunga e, comunque, documentabile ma questo non èun male che riguarda solo Milano bensì il Governocentrale, sia esso di destra che di sinistra. Ricordateil 5 x 1000 trattenuto dal Governo Prodi nel 2008 perdestinarlo ad altre vie e le mie battaglie contro taleprovvedimento? Ebbene, la stessa battaglia abbiamodovuto farla anche con Tremonti che, oltretutto, èpadre questa Legge.

Il 2010 è stato denominato “l’Anno europeo della Solidarietà”,Il 2011 sarà “l’Anno europeo del Volontariato” ...alla faccia!

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A m o r e e r a b b i a

Da: “Tazzinetta Benefica” <[email protected] >A: xxxxxxxx [email protected]>

GENTILISSIMA DOTTORESSA Xxxxxxxxxxxx, HO LETTO LA SUA MAIL MA, COME LE E' NOTO,ESSENDO STATI MARTORIZZATI IN TUTTE LE MANIERE DALL' AMMINISTRAZIONE COMUNALE,SIAMO IMPEGNATI A MONTARE UNA MINUSCOLA ED ARTIGIANALE MOSTRA PRESEPI DI FOR-TUNA E DEI GAZEBO MERCATO IN PIAZZA DEL LIBERTY, PER CUI NON ABBIAMO AVUTO MODODI RISPONDERE SUBITO. APPENA AVREMO TERMINATO, LA CONTATTERO', PUR SAPENDO CHEORAMAI, PER QUEST'ANNO NON POTRANNO ESSERE RIMEDI DELL'ULTIMA ORA PER SALVAREIL DANNO ARRECATOCI. SPERIAMO SOLO CHE L'AMMINISTRAZIONE SI PASSI LA MANO SULLACOSCENZA E PROVVEDA AD INVIARCI UN CONTRIBUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEGLI 876ASSISTITI MENSILI CHE DOVREMMO SFAMARE IN QUESTI MESI INVERNALI.

CORDIALI SALUTIMatteo F. Gildone

DETTO, FATTO: L’Assessore Morelli -che il Sindaco aveva invitato a contattarci per rimedia-re allo sgarbo subito da Tazzinetta Benefica- ha pensato bene di devolvere i ricavati delleofferte alla Veneranda Fabbrica del Duomo ed ai City Angels. GRAZIE!

Ci è stato detto che i veti erano stati posti dalla Diocesi e dalla Sovrintendeza alle Belle Arti ma, guardacaso, concessa inve-ce per opera dello Spirito Santo, pardon, per volere dell’Assessore Morelli al presepe meccanico che Tazzinetta Beneficaospitò alla fine degli anni 70 in una sua Mostra assieme ad altri 30 presepi (Abbiamo persino la documentazione fotogra-fica abilmente tagliata dal quotidiano “Il Giorno” che aveva promesso di darci una mano a farci riavere piazza Duomo.

A m o r e e r a b b i a

Queste le strutture che Tazzinetta Benefica realizzava nelle stesse aree in piazza Duomo

Queste le strutture realizzate dal Comune in piazza Duomo nella stessa area negata a Tazzinetta Benefica

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A m o r e e r a b b i aCOMUNICATO STAMPA del 20 novembre 2010

VISITARE LA TRADIZIONALE MINI MOSTRA PRESEPI IN PIAZZA LIBERTY SIGNIFICA SOPRATTUTTO AIUTARE GLI ANZIANI E LE FAMIGLIE POVERE DELLA NOSTRA CITTA’.

dal 26 novembre al 9 gennaio 2011

Il cuore di Milano è sempre stato grande e la nostra città ha aperto le porte a tutti coloro che hanno bussato.Fra le molteplici associazioni benefiche ambrosiane, senza dubbio, la più longeva dopo la CRI e che ha supe-rato la soglia del secolo di vita è Tazzinetta Benefica onlus con i suoi 117 anni. Tazzinetta Benefica, la cui sedeè in via Marcona 34 angolo via Mameli nasce nel lontano 1893 per volere di un generoso gruppo di amici mila-nesi che si riunivano la sera in un’osteria chiamata I Trì Scagn per la partita a carte. Questi amici accantonava-no una parte delle loro vincite in una tazzinetta e con la somma ricavata a Natale acquistavano il panettone perdistribuirlo alle famiglie più povere del rione. Dal panettone si è passato nel corso degli anni al cesto degli ali-menti e successivamente alla distribuzione mensile di generi di prima necessità, di vestiario, di farmaci dabanco, al pagamento degli affitti, del telefono, della luce e del gas per i meno abbienti, alla raccolta di fondi perle famiglie povere (una volta si riusciva a mandare al mare anche i bambini delle famiglie povere).

All’Associazione Tazzinetta Benefica nel 1948 è stata conferita la medaglia d’oro e la benemerenza del Comunedi Milano, successivamente quella della Provincia, nel 1999 quella della C.C.I.A.A., la Rosa Camuna dellaRegione, mentre all’attuale Presidente è stata conferita la benemerenza civica per la sua instancabile opera afavore dei ceti più deboli e per essere stato il primo a proporre l’adozione del 5° nonno sperimentata poi consuccesso dal comune di Milano; inoltre, ad un suo predecessore Achille Feraboli è stata dedicata persino unavia Milanese. Tazzinetta Benefica ha ricevuto riconoscimenti oltre che dai Prefetti di Milano, dall’Arcivescovo diMilano, nel 1964 dal Santo Padre Paolo VI°, da Papa Giovanni Paolo II°, con il quale si era instaurato un costan-te rapporto epistolare, dai Presidenti della Repubblica EINAUDI (1951) e successivamente da GRONCHI le cuimogli erano molto legate all’Associazione, nonché da CIAMPI (2005) e successivamente (2006) da NAPOLITA-NO la Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica per il 2° - 3° - 4° - 5° - 6° e 7° Concorso lettera-rio riservato agli studenti delle scuole superiori patrocinati dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia eda tutte le Province lombarde. Inoltre, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano -nel dicembre del 2008-ci ha conferito un riconoscimento di benemerenza “per il prezioso impegno che gli aderenti della più anticaAssociazione meneghina dedicano a vantaggio di coloro che versano in situazione di emarginazione e disagio”.

Oggi, Tazzinetta Benfica con la sua attività, garantita dal semplice volontariato, provvede ognimese all’assistenza di oltre 876 anziani e famiglie povere di Milano.

Per finanziarsi organizza, rappresentazioni teatrali e mercati enogastronomici e tradizioni regionali denominate“Regionitalia” e tante altre manifestazioni, la più importante è la tradizionale Mostra Presepi di Milano giuntaalla 46^ in piazza Duomo che, purtroppo, da 2 anni viene negata per dare spazio ad altre iniziative che pocohanno a che vedere con l’Avvento. E, come se non bastasse quest’anno mentre Tazzinetta Benefica è statacostretta a ridurre la propria Mostra a mt. 8 x 3 in piazza Liberty -contro i 400mq. del passato- con a fianco unmercatino regionale per raccogliere fondi per i propri Assistiti, il Comune non credendo -come, purtroppo, èstato- di arrecare un ulteriore danno, ha ospitato al posto suo, sotto il Duomo di Milano -dopo quasi mezzosecolo- il presepe dei Cappuccini di Genova che, tra l’altro, Tazzinetta Benefica aveva portato già negli anni ’70.

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A m o r e e r a b b i aInoltre, a dispetto dei buoni propositi del Sindaco e dell’Assessore Morelli, quest’ultimo si èfatto promotore affinché parte dei ricavati andassero ad un’altra Associazione -i City Angels-anziché a Tazzinetta Benefica, subendo, pertanto, ulteriore disagio economico alle esigue escarse entrate. Tante sono le proteste e le testimonianze dei cittadini milanesi per questo sfregio che leIstituzioni milanesi hanno fatto a Tazzinetta Benefica ma la nostra Associazione, che conosce solo l’amore e nonl’odio, ricambia la persecuzione con il perdono e la speranza che l’Amministrazione meneghina si ravveda per ilprossimo anno.

Intanto, mercoledì 15 dicembre dalle h. 9 alle 15 inizia la distribuzione dei pacchi mensili diderrate alimentari e quelli di natale ai nostri Assistiti mentre sabato 18 alle h. 12:30 offriremoil pranzo natalizio ad un centinaio di loro presso il ristorante “Al mercato del pesce” di viaLombroso, 54 a Milano.

Un appello a tutti gli organi d’informazione ed a tutti i cittadini milanesi:“Non abbandonateci, veniteci a trovare in piazza Liberty per sostenerci e portare la vostra solidarietà per aiuta-re gli anziani che vivono nella povertà e spesso nella solitudine e le famiglia che stanno vivendo nella miseriae nella disperazione.” Ogni volta che ci contiamo, viene spontaneo ricordare un nostro vecchio motto:

“Semm trop pocch per tanta gent, ma el nost coeur l’è grand per cent….Vôremes ben”!La Segreteria

Ecco come è stata ridotta la grande Mostra Presepi di Milano che da 50 anni ospitava i miglioriartisti italiani ed era il punto di riferimento dei milanesi nel periodo natalizio. A chi dire grazie?

Questa la 46a Mostra Presepi Milano 2010 - 2011 in piazza Liberty

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A m o r e e r a b b i a (a cura di Teo Gildone)

ECCO, TRA L’ALTRO, COME E’ STATA OSCURTA LA NOSTRA MINI MOSTRA PRESEPI in Piazza LIBERTY

Tutti i TG Regionali hanno mandato in onda servizi inerente la solidarietà espressa la notte di Natale verso i piùpoveri, i ceti meno ambienti e, soprattutto, verso chi oltre alla povertà vive nella solitudine e nell’abbandono,…icosì detti barboni, quelli che spesso preferiamo chiamare con terminologia francese “clochard” per dare un tonomeno crudo della loro realtà. Abbiamo visto il radiotelevisivo nazionale don Antonio Mazzi celebrare la S. Messanella Stazione centrale di Milano, il caritatevole don Colmegna tra i rom e qualche nota associazione dell’appariredare una coperta o un vassoietto con del cibo a qualche barbone. Il tutto, ovviamente, sotto l’occhio delle teleca-mere o di un reporter della carta stampata. Ma, fatta eccezione di quei pochissimi che hanno ricevuto conforto sottol’occhio delle telecamere, chi ha pensato alle altre migliaia di disgraziati che dormono sulle panchine o per terranelle altre stazioni milanesi o sotto i ponti dei Navigli o di via Sammartini o sotto gli androni dei portoni o dietrole uscite delle cucine dei ristoranti nella speranza di trovare qualcosa di commestibile tra i rifiuti e gli avanzi degliopulenti pranzi di chi può permettersi di festeggiare la veglia al ristorante. Chi mai ci avrà pensato? La fredda tem-peratura della notte di Natale era caldo hawaiano a confronto del freddo che correva lungo la schiena sotto la piog-gia scrosciante nel vedere dei barboni abbandonati da tutti sotto l’indifferenza anche di chi era nelle piazze e nellevie del centro di Milano per motivi di servizio. Non c’erano le telecamere, non c’erano in corso Vittorio Emanuelee neppure in piazza Duomo; ormai era terminato il passeggio, erano spente le luci delle vetrine, non c’era la codadavanti all’albero della gioielleria Tiffany, insomma non c’era visibilità, quindi, i barboni erano soli, all’addiaccio esenza alcuna assistenza. Per fortuna, grazie ai volontari di una nota associazione onlus milanese, abituati a opera-re senza ostentazione ed in assenza di telecamere o casse risonanti, e, grazie anche alla collaborazione degli ope-ratori commerciali e gli ambulanti della mini “Mostra presepi mercato” di piazza del Liberty, un’altra modesta partedi quelle migliaia di povera gente sola ed abbandonata (non sempre per propria scelta) è riuscita a mettere in corpoqualche panino, una fetta di panettone e una tazza di vin brulè oltre al rifornimento di cartoni in sostituzione dellapaglia di una misera greppia ed il fiato di un bue e di un asinello per ripararsi dal freddo. Ma tutti gli altri? Spero con tutta l’anima che ci sia un Dio anche per loro e non solo a Natale.

SE MANCANO LE TELECAMERE GLI ANGELI NON SCENDONO DAL CIELO

NOTTE DI NATALE A MILANO BARBONI SOLI E ABBANDONATI

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“2011 Anno Internazionale del Volontariato” A proposito di verità… perché si sappia

(Il Presidente)

L’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, quest’anno, forse, per il fattoche abbiamo avuto il coraggio di pubblicare alcune anomalie e torti subiti, ci ha nega-to persino quel piccolo contributo annuale denominato: “non continuativo” ed anchequello “continuativo” che ci dava a fronte di “progetti” e fatture regolarmente pagate.Per farla breve, non siamo più stati presi neppure in considerazione. TAZZINETTA BENEFICA NON ESISTE PIU’!

Vorremmo tanto sapere come vengono ripartiti i fondi che, pubblicamente, ogni annol’Assessore Mariolina Moioli dichiara di dare alle Associazioni onlus.

Per la cronaca, Tazzinetta Benefica assiste mensilmente ben 876 bisognosi dei quali,la stragrande maggioranza ci viene inviata proprio dagli Assistenti sociali del Comune,oltre che dalle parrocchie.

Noi non siamo più in grado di lottare senza continuare a subire penalizzazioni eritorsioni a discapito, soprattutto, dei bisognosi, perciò ci rivolgiamo a voi citta-

dini onesti e sensibili e vi diciamo:

AIUTATECI AD AIUTARLI!Come? … Sostanzialmente in 2 modi:

Inviandoci un contributo tramite Bonifico bancario intestato a:Tazzinetta Benefica onlus

IBAN IT 27 K033 5901 6001 0000000 8257 presso BANCA PROSSIMA

oppure tramite c/c postale n° 51025203 intestato a:

Tazzinetta Benefica onlus - via Marcona n° 34 - 20129 Milano

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“2011 Anno Internazionale del Volontariato” A proposito di verità… perché si sappia

(Il Presidente)Per non perdere il vizio, anche quest’anno, La Regione Lombardia ci ha mazzolati, infatti, con una lette-ra datata 18 marzo 2011 ci comunica che, pur apprezzando il progetto degno di grande importanza evalore, purtroppo, non può concederci il Patrocinio oneroso per il 7° Concorso letterario per mancanzadi fondi, e che tale peculiarità, si legge ancora nella lettera, è dovuta alla manovra finanziaria nazionaleche ha avuto notevoli impatti sulle Regioni tant’è che nel darle attuazione Regione Lombardia ha dovutoredigere il bilancio 2011-2013 composto dalle sole spese obbligatorie. Andando a ritroso, è giusto infor-mare chi ci legge che pure per il precedente Concorso - il 6°- ci fu negato il contributo perché presen-tammo la domanda in concomitanza con l’inizio del Concorso (nell’ottobre del 2009) mentre andava pre-sentata nei primi mesi dell’anno successivo in quanto la premiazione avveniva nel 1°semestre del 2010;così, con questa motivazione ci è stato negato il Patrocinio oneroso. Che dire?...Siamo stupidi e asini.Questa volta però, in occasione del “7°” Concorso, onde non sbagliare, abbiamo presentato la 1a doman-da in concomitanza dell’inizio del Concorso ovverosia nell’ottobre del 2010 mentre per quanto concernela presentazione da fare i primi mesi dell’anno 2011, cos’è successo: fino al 15 marzo il sito on-lineregionale era bloccato (si, perché la domanda va presentata prima on-line e poi, dopo aver stampato iltutto, bisogna portare il cartaceo in Regione. E’ la burocrazia italiana!) quando poi, stufi di non riuscirenell’operazione, il 15 marzo ci siamo rivolti telefonicamente ai funzionari degli uffici interessati, ci è statodetto: “se volete un consiglio non perdete tempo in quanto per il 2011 non ci sono fondi”. Poi, dopo qualche giorno, ci è pervenuta la su citata comunicazione scritta.

Come si spiega il fatto che nell’ “Anno Internazionale del Volontariato” la Regione non ha fondi per le Associazioni di Volontariato?

Sarà vero? Che dire? Grazie Regione! Grazie Formigoni!

Noi non siamo più in grado di lottare senza continuare a subire penalizzazioni e ritorsioni a discapito, soprattutto, dei bisognosi, perciò ci rivolgiamo a voi

cittadini onesti e sensibili e vi diciamo:

AIUTATECI AD AIUTARLI!Come?

DESTINANDOCI IL 5 PER MILLEÈ SUFFICIENTE SPECIFICARE IL CODICE FISCALE DI

TAZZINETTA BENEFICA CHE E’ 1 2 2 7 6 1 0 0 1 5 8E FIRMARE NELL' APPOSITO RIQUADRO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

(CUD, UNICO, 730) ALLA VOCE: “SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO DELLE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE”.

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I nostri eventi per sopravvivere

Nonostante gli sforzi immani per la realizzazione di questi eventi, le continue lotte con la burocrazia politica dellanostra città ed i continui cambiamenti di regolamenti che piovono a colpi di restrittive e ciniche Delibere comunali,purtroppo, da alcuni mesi, Tazzinetta Benefica è costretta a subire lo sbeffeggiamento anche di pseudo associazionio società improvvisate alla meno peggio e dirette o presiedute da personaggi di dubbia reputazione che, in passato,hanno avvicinato l’Associazione con scopi speculativi e truffaldini, e per questo allontanati e diffidati. Infatti, ci vieneriferito -con prove documentali- che personaggi poco trasparenti, avvalendosi anche di siti sofisticati e spessoingannevoli, stanno plagiando ed organizzando una serie di eventi creati e realizzati lo scorso anno da TazzinettaBenefica usando, con sfrontatezza, addirittura lo stesso titolo, aggiungendo a fianco la dicitura “2a Edizione”.• Ricordate il “1° Palio città di Milano” tenutosi lo scorso anno dal 29 maggio al 6 giugno al

Castello Sforzesco, per il quale l’Associazione ha sputato sangue e denaro per i permessi senzapoi portare a casa un centesimo?

• Ricordate la “1a Festa di Primavera Meneghina” al Parco Formentano dal 15 al 29 maggio per laquale l’Associazione ha sputato sangue per i permessi senza poi portare a casa un centesimo?

• Ricordate le iniziative come “Regionitalia – Tradizioni & Sapori” per la concessione dei cui per-messi l’Associazione continua a lottare con la burocrazia politica della nostra città?

Ebbene, sembra che gli oscuri personaggi di cui sopra le stiano organizzando tutte appropriandosi della pater-nità; inoltre, sembra che stiano vendendo persino un calendario di eventi (a loro dire) garantito per tutto il 2011e, (sempre a loro dire) con agevolati permessi, patrocini ed il sostegno di personaggi politici. Se tutto ciò si avvererà, sarà nostra premura appurare i personaggi politici che li stanno sup-portando specialmente in questo periodo di caccia al voto. Intanto gli abbiamo avvertiti.

Riteniamo nostro dovere denunziare tutto quanto non perché temiamo la stupida ed ignobile concorrenza -esiste il cosìdetto libero mercato- bensì per mettere in guardia gli operatori commerciali, gli artisti, i fornitori di strutture e serviziaffinché, dopo le brutte esperienze passate, non ci ricaschino e, soprattutto, per ribadire che Tazzinetta Benefica non hanulla a che spartire con questi personaggi e con queste pseudo società ed associazioni speculative.

Ancora una volta con successo in piazza del Liberty dall’ 8 marzo (Festa della Donna) al 12 (Carnevale Ambrosiano)

REGIONITALIA TRADIZIONI & SAPORI

Addio dolce regina della canzone italiana grazie Nilla... grazie per l’onore

che mi hai dato di lavorare insieme.Ecco l’ANSA che sabato 12 marzo ha commosso l’Italia: E' morta stamatti-na a Milano Nilla Pizzi. La cantante, prima vincitrice del festival di Sanremonel 1951 con Grazie dei fiori, avrebbe compiuto 92 anni il 16 aprile. Eraricoverata in una clinica dopo un intervento subito tre settimane fa.Personalmente, sono convito che la carriera artistica di Nilla (all’anagrafeAdionilla) iniziata giovanissima -a diciotto anni- quando vinse il concorsoCinquemila lire per un sorriso, indetto da un giornale e antesigna no delconcorso per Miss Italia meriterebbe un riguardoso spazio nell’enciclope-dia della canzone che pochissimi personaggi come Maurizio Costanzo oPaolo Limiti potrebbero dettagliare. Si potrebbe dire che Nilla è vissuta perla canzone ed è morta cantando. Basti pensare che l’anno scorso era statasul palco dell'Ariston, accompagnata da cinque boys, ospite dell'edizionedei 60 anni del festival. Anche in quell’occasione la regina della canzoneitaliana ha dato prova di semplicità e modestia -doti che caratterizzano igrandi professionisti rispettosi del pubblico- con la frase pronunciata allavigilia della performance: “Mio Dio, che paura ritornare a Sanremo”. Graziedei fiori - Vola colomba - Papaveri e papere - Una donna prega - L'edera-Binario (in coppia con Claudio Villa al Festival di Barcellona) - Vieneme'nzuonno (assieme a Sergio Bruni al primo Festival di Napoli) - questialcuni de grandi successi che anche i giovani di tanto in tanto canticchia-no. Se la Rai, sin dalla sua prima denominazione (Eiar), come i più impor-tanti palcoscenici del mondo, è stata definita la casa della grande Pizzi, ilnome Nilla è sinonimo dei più importanti personaggi del mondo dellamusica e della canzone italiana, basti pensare all’orchestra Zeme, al mae-stro Angelini, ad Achille Togliani, Gino Latilla, Claudio Villa, il Duo Fasano, Giorgio Consolini e tanti altri. La “regina” è tornata sulpalco sanremese nell'edizione del 1981, vinta da Alice ('Per Elisa'), come copresentatrice con Claudio Cecchetto ed EleonoraVallone e pure in quell’occasione, ha ottenuto nuovamente le copertine dei rotocalchi. Ma anche negli anni, soprattutto i Settanta,in cui il suo genere melodico sembra uno struggente ricordo per nostalgici, Nilla Pizzi non si concesse soste: nelle comunita' ita-liane all'estero, dagli Usa al Sudamerica, all'Australia, infatti, veniva sempre acclamata e accolta con grande calore. Spesso e' conlei Giorgio Consolini, pressoche' coetaneo, conterraneo ed altro prezioso esempio di longevita' artistica, per un sodalizio canoroinossidabile. Poi, nel '94, ritornò nuovamente a Sanremo come cantante nella “Squadra Italia” che vede riuniti Wess e GianniNazzaro, Jimmy Fontana e Rosanna Fratello, Tony Santagata e Lando Fiorini, Wilma Goich e l'ex fra' Cionfoli (altro grande amicomio). Anch’io ho avuto l’onore di averla più volte ospite nei miei spettacoli, e di lei, della signora Pizzi oltre alla professionalità ela passione per la canzone, ero affascinato dalla sua dolcezza, dalla semplicità, dalla modestia e dalla signorilità.

Ciao Silvana, me l’hai fatta grossa. Hai aspettato che mi assentassi qualche giorno perandare via senza dar mi la possibilità di porgerti neppure l’ultimo saluto, forse perché vole-vi che ti ricordassi sempre sorridente e solare. Sei riuscita ad ingannare tutti, persino lamamma, gli amici dell’Associazione, quelli della Comunità di San Leone Magno, le ami-che, i colleghi ed i tuoi alunni ma chi ti ha conosciuta e voluto bene non dimenticherà maila tua semplicità ed il tuo sorriso. A nome mio personale e di tutta l’Associazione giunga-no alla mamma i più sentiti sentimenti di cordoglio.

Teo

Teo Gildone (zio Teo) e Nilla Pizzi (durante le prove del“Festival della canzone di ieri” al teatro Carcano diMilano nel 1991

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CIAO SILVANA

A febbraio, la cara Amica e Socia Dr.ssa Silvana Trevisan, improvvisamente,

ci ha lasciati per raggiungere suo papà.

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VITA SOCIALE

Care Amiche ed Amici,come ogni anno, sono felice di augurare a tutti voi un nuovo anno migliore di quello passato, foriero di cosebelle e, soprattutto, di buona salute. Non posso esimermi, quindi, dallo sperare un anno economicamentemigliore, un anno in cui l’economia possa intravedere spiragli di ripresa specialmente per l’occupazione cheormai non riguarda più solo quella giovanile, bensì tanti lavoratori cassintegrati od, addirittura, senza più ilposto di lavoro sul quale avevano fondato le proprie speranze di vita e delle proprie famiglie. Ricorderetetutti che l’anno che ci siamo lasciato alle spalle -il 2010- è stato conclamato “l’anno europeo della lottaalla povertà”, ebbene, il 2011 è “l’anno europeo del Volontariato”. Cosa intenderanno gli Statieuropei per Anno del Volontariato? Cosa intenderanno fare per aiutare le Associazioni di volontariato, quel-le serie -ovviamente-? Purtroppo, come ho già avuto modo di scrivere più volte ed in tempi non sospetti, leAssociazioni di volontariato, spesso abbandonate dalle Istituzioni, oltre a prodigarsi per la vecchia povertàovverosia i poveri di sempre, le persone anziane abbandonate e con la pensione minima, stanno da tempoaffrontando la cosiddetta “nuova povertà” che non consiste solo nell’aiutare gli extracomunitari chehanno già il conforto di una miriade di Associazioni, bensì quelle famiglie che dall’oggi al domani -a causadella perdita del posto di lavoro del capofamiglia- cadono nel baratro della povertà. Oggi, come ho avutomodo di sostenere nel convegno della “Social Event” al quale partecipò anche l’attuale Vice Presidente delCSM on. Vietti, le Associazioni di volontariato si trovano a dover sostenere un’altra categoria di “nuovi pove-ri” ch’è quella dei “padri separati” spesso ridotti a vivere come “clochard” sotto i porticati o, nella miglioredelle ipotesi, nelle auto.

Noi di Tazzinetta Benefica,

pur non sperando nelle Istituzioni che, non avendo ne la voglia ne la capacità di sapere distinguere chi vera-mente si prodiga per i ceti più deboli preferendo, invece, sostenere solo chi fa immagine e/o chi bisognatenere buono, ignorando così le Associazioni serie che operano senza ostentazione,

in rispetto all’impegno assunto sin dal 1893 continueremo ad essere il punto di riferimento per coloro che vivono nella povertà e nella solitudine e che sperano

di poter ricevere conforto e amore.

A tal proposito, voglio ricordare che sabato 16 aprile (sabato delle Palme), come ogni anno, con unasettimana di anticipo, festeggeremo la Santa Pasqua assieme ad una parte degli 876 nostri assistitipresso il ristorante “Al nuovo mercato del pesce” con menù libero a base di carne o di pesce; e, comeper gli anni passati, onde evitare disagi, li porteremo in pullman. Inoltre, all’uscita, sempre in rispetto allenostre tradizioni, offriremo ad ognuno un cestino contenete il pranzo per il giorno successivo in specialicontenitori di alluminio sigillati, fatti preparare appositamente dal ristorante. Inoltre, come sempre, durantela distribuzione mensile dei pacchi viveri di aprile offriremo Loro anche il consueto cesto pasquale. Purtroppo, sempre per i ben noti motivi, non riusciremo a soddisfare tutti.

Lettera del Presidente

TESSERAMENTO 2011

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VITA SOCIALE

Per tutti Voi, invece, care amiche ed amici, quest’anno non siamo riusciti ad organizzare il tradizionale“Convivio di primavera” in occasione del quale premiavamo i Maestri presepisti che avevano espo-sto alla Mostra dell’Associazione. Purtroppo, come sapete, la 46a Mostra 2010-2011 è stata circoscritta in2 gazebo di mt. 4,30 x 3 sotto i quali siamo riusciti a ricoverare 7 opere di grandi maestri anziché60 come negli anni precedenti. Se Dio vuole e politici permettendo, ci rifaremo!

Intanto, Domenica 8 maggio, ore 9:30-13, nella Sala Alessi del Comune di Milano daremo vitaalla premiazione degli studenti che hanno partecipato al VII° Concorso regionale di TazzinettaBenefica che, anche quest’anno, è stato premiato con la Medaglia della Presidenza dellaRepubblica ed ha ottenuto il Patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, dellaRegione Lombardia e di tutte le Province Lombarde, oltre a quello del Comune di Milano.

Come vedete, care amiche ed amici, noi continuiamo ad impegnarci con tutte le nostre forze e senza conce-derci un momento di sosta per far sì che questa macchina continui a macinare amore e solidarietà per chivive nella povertà, quella vera, e spesso nella solitudine che senza ombra di dubbio è più brutta della stes-sa povertà. Per questo, noi dobbiamo poter contare sul sostegno di tanti amici benefattoridisposti a sostenerci con l’adesione a Socio, o con un contributo libero. Dagli iscritti ciaspettiamo il rinnovo dell’adesione mentre ai nostri amici Soci Vitalizi chiediamo un con-tributo libero a sostegno dell’operato nel quale essi credono da tanti anni. Certo che questoappello troverà la benevolenza di tanti, colgo l’occasione per augurare tanto bene, inviare i più cordiali salu-ti unitamente agli auguri per la Santa Pasqua e felice pasquetta.

Matteo F. Gildone

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FORZA RAGAZZI! ..…. PREPARATEVI

Domenica 8 Maggio alle ore 10

nella prestigiosa “Sala Alessi”

del Comune di Milano

alla presenza delle Autorita’ Istituzionali della Lombardia

si svolgera’

la Cerimonia di Premiazione del

7° CONCORSO LETTERARIO 2010-2011

Banca Popolaredi Bergamo

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Banca Popolaredi Bergamo

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Da P.zza S. Stefano alla sinistra Via Laghetto e ametà della stessa il Vicolo.

Laghetto dipinto di: Giovanni Migliara

Il piccolo tratto che collega Via Festa del Perdono allaFrancesco Sforza, mantiene da circa seicento anni ilnome di “LAGHETTO”. Per concessione del Duca GianGaleazzo Visconti, nel 1388, fu effettuata un’aperturanelle mura che circondavano Milano, per scavare uncanale di raccordo con la Fossa Interna le cui acqueerano destinate ad alimentare il laghetto o piccoloporto predisposto nello slargo che tuttora si conserva.A tale piccolo porticciolo arrivavano i barconi prove-nienti dal Lago Maggiore, da Via Ticino e dal Navigliogrande (Fossa Interna), per scaricare il marmo diCondoglia e i materiali destinati alla Fabbrica delDuomo oltre a legna e carbone. Più tardi il porticciolo

servì alla costruzione della “Cà Granda”. Questo por-ticciolo giunto al termine della sua encomiabile fun-zione e reso inservibile, si trasformò in una pozza d’ac-qua stagnante, maledetta dagli abitanti del luogo. Diquesta condizione ne soffrivano maggiormente gliammalati dell’Ospedale Maggiore, ricoverati nell’alache costeggiava il Laghetto. Si disse che l’Imperatored’Austria, in visita a detto ospedale “Cà Granda” il 26gennaio 1857 decise, su richiesta del medico Prof.Andrea Verga, di sopprimere il Laghetto divenutodimora stabile di zanzare portatrici di malattie. Dopo lachiusura della pozza maleodorante il tempo e il rinno-vo edilizio lasciarono quasi intatto l’ambiente; solo illato destro della via, venendo da Francesco Sforza, èstato ristrutturato. Sulla facciata della casa che con-traddistingue lo slargo, tra la via ed il Vicolo Laghetto,

La Cà di Tencitt

si vede una specie di armadio in legno, applicatocon fronte rivolta a Via Francesco Sforza. Il cosiddet-to armadio protegge una immagine della Madonna,che fu fatta dipingere da un certo Bernardo Catoneabate dell’Associazione dei carbonai. La Madonnaraffigurata nel dipinto è posta sopra una veduta dellaMilano secentesca dalla quale si vedono Porta

LA MADONNA DEI TENCITT LA MADONNA DEI TENCITT DI VIA LAGHETTO, VIA VERZIERE DI VIA LAGHETTO, VIA VERZIERE E LARGO AUGUSTOE LARGO AUGUSTO

Conosciamo Milano (a cura di Vittorio Teruzzi)

Renza, il Redefossi ed il cimitero di San Gregorio. Una scritta leggibile in basso del dipinto dice, da unlato “PRESERVATIO” e dall’altro “DALLA PESTE” ein alto si vede la data 1630. Si sa, da voce traman-data, che questa piccola porzione della città fu pre-servata, appunto, dalla peste. Il numeroso gruppodei Scaricatori meneghini era supportato dai

La Madonna dei Tencitt

Tencitt (perché sporchi di carbone) facchini partico-larmente preposti allo scarico della legna e del car-bone, spesso confusi con gli spazzacamini anch’es-si talvolta addetti allo scarico del carbone trasporta-to dai barconi. Si disse che la polvere di carbonerendesse immuni dalla peste i Tencitt.La festa dei Tencitt veniva celebrata ogni anno aFerragosto, le case circostanti venivano parate confestoni ed in quell’occasione il famoso armadioveniva aperto per poter rendere grazia alla Madonnaalla presenza del clero di S.Stefano.

VIA VERZIERE E LARGO AUGUSTODa P.zza S. Stefano, in Via Larga a destra Via Verzierefino a Largo Augusto. Via Verziere oggi non conservaalcun segno del tipico mercato che tanto ispirò ilPORTA. Il mercato scomparve quando si inaugurò ilnuovo mercato ortofrutticolo a Porta Vittoria già scom-parso anche da quel sito. La zona cambiò aspetto neltempo e solo dopo i bombardamenti dell’agosto del’43 che, nelle case sette – ottocentesche, con labora-

tori artigiani e negozi, l’edilizia moderna si manifestòcon proporzioni e forme vistose. Di fronte alla mole delPalazzo del Capitano di Giustizia(ora palazzo dei Vigiliurbani) costruito nel 1586, sboccando nel Verziere, sitrovava la funestamente famosa via San Zeno, scom-parsa durante la ricostruzione dopo la guerra del cen-tro cittadino. La via, che prendeva nome da un orato-rio dedicato a San Zenone, un tempo era detta“Contrada delle Carceri” appunto perché conducevaalle carceri del Capitano di Giustizia. In un angolo, trala via e il vicolo succitato, era la casa del Boia di Statoche i milanesi chiamavano “MASTRO IMPICCA”. Allafine della Via Verziere Largo Augusto, vediamo tuttoraal centro della piazza un grande basamento barocco, lacolonna dorica con la statua del Redentore in bronzo,riproduzione questa dell’originale in pietra opera delVismara. Secondo quanto tramandato, il monumento

è stato voluto dauna Confraternitadella Croce nel1579, chiedendo ilpermesso deilavori al Senato.Nel 1583 lacolonna stava peressere innalzata,quando interven-ne il giudice dellestrade, che tro-vandola ingom-brante, fece spac-care il basamentoed imprigionare iresponsabili dei

lavori per aver iniziato i lavori senza permesso a suodire. Nel 1611 questa opera, dopo tante peripezie,giunse a compimento. Nel 1673 sotto la direzionedel Richino fu rimaneggiata: fu disegnata la trabea-zione con festoni ed in cima della colonna fu postala statua del Redentore. Nel 1858 furono necessarieopere di consolidamento specie nelle fondamenta enel 1860 furono applicate 12 tavole in bronzo, attor-no al basamento, col nome dei 350 Milanesi cadutinella battaglia delle 5 giornate del 1848.

Conosciamo Milano

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La Colonna e statua del Redentore

Conosciamo Milano

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Ma non è tutto qui.Questi luoghi devono essere visti anche sottol’aspetto della magia delle streghe, si proprio le stre-ghe! Dai tempi più antichi, attorno al Duomo, eancor prima attorno alle due chiese che poi lasciaro-no il posto al Duomo stesso, si era creata una zonafatta di baracche in legno, di malta e paglia, sassi emattoni, con dei piccoli buchi a mo’ di finestra, rifu-gi notturni della plebaglia milanese, che durante il dìviveva più volentieri per le strade che nelle casemaleodoranti e sporche. Dietro al Duomo anzi, die-tro al suo cantiere, si vendeva verdura e frutta, i cibimeno costosi, che mangiavano i poveri. Un mercatomiserevole, denso di colori ed assai animato, vedi ilPorta con la sua “Ninetta del Verzee”, pieno di gridae di odori, di donne con abiti molto succinti che conle loro occhiate e frasi adescavano clienti, anch’essiabitanti della zona. Un’ambiente dove si era costret-ti a crescere in fretta per non soccombere. Il verzie-re era un luogo che le Signore di buona famiglia nonavrebbero mai frequentato; anche i Signori, secostretti ad attraversarlo andavano accompagnati daguardaspalle. Ovviamente in mezzo a queste viuzze ecasupole vivevano le streghe. Erano le donne piùpovere, quelle più diseredate, quelle che avevanodovuto crescere in fretta e da sole per poterselacavare. Erano quelle che, usando la loro vocazioneriuscivano a interpretare i segni magici che la natu-ra invia, come leggere il futuro, guarire gli ammala-

ti, far nascere o evitare nascite non desiderate edaiutare i moribondi nel momento del trapasso, non-ché scacciare gli spiriti maligni. Queste donne defi-nite streghe erano quelle che incitavano alla rivolta.Le ribellioni iniziavano quasi sempre nel loro territo-rio: il mercato. Questo era sempre punto di riunione,dove si potevano verificare i prezzi che aumentava-no. La storia ci da conferma di ciò, in epoche prein-dustriali, i tumulti iniziavano con assalti ai forni, oattacchi agli esattori e gabellieri. Spesso chi iniziavail tumulto, magari, con un lancio di sassi era unastrega. Il cosiddetto quartier generale delle stregheera la famosa “Ca di Tencitt” squallida casa sporca epuzzolente. Lì si riunivano per i loro incontri conBelzebù. In questa casa abitata dai Tencitt personeassai sporche nelle quali poco era rimasto ormai diumano, parlavano una specie di gergo comprensibi-le solo alla gente della loro stessa razza. Di conseguenza le loro donne erano considerate lestreghe. Per secoli queste sono state accettate all’in-terno del gruppo per svolgere un compito ben preci-so, ovvero il compito di fare da tramite fra la gentecomune e gli spiriti. A loro ricorrevano soprattuttopersone della nobiltà per chiedere cose che altri-menti non avrebbero mai chiesto. In cambio quandonon servivano più o non riuscivano nelle previsioni,venivano denunciate come streghe e di conseguen-za bruciate vive sulle pubbliche piazze.

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CULTURA E ATTUALITà (a cura di claudio gallotti)

Confesso di nutrire verso il dialetto un sentimento ambivalente, parlo naturalmente del milanese. Oggi a parlarlo sonorimaste ormai poche persone anziane, ma io ricordo quando l’italiano lo si sentiva solo in chiesa e a scuola, mentre nellavita quotidiana si comunicava in dialetto. È passato molto tempo ma, un po’ per passione e un po’ per nostalgia me nesono sempre occupato. Ho frequentato anni fa il Circolo Meneghin e Cecca dove si coltivava la storia di Milano, maanche il dialetto e la letteratura. È lodevole che qualcuno si impegni affinché non vada perso un bagaglio che per quasiun millennio ha espresso lo spirito di un popolo tra i più dinamici d’Italia e che tanto ha contribuito a farne la storia eprovo simpatia per chi, coltivando il milanese contribuisce a conservarne l’intraducibile arguzia. Ma c’è chi vuole strafa-re e propone di farne materia scolastica. Si ha notizia che almeno una dozzina di TV locali sparse per l’Italia trasmettonotelegiornali in dialetto. Ed qui ecco spuntare la mia ambivalenza: ben venga l’interesse per le tradizioni popolari, sonoparte della nostra cultura, ma la coscienza di appartenere ad un unico popolo è dato principalmente dall’uso della linguacomune e non solo dal tifo per la Nazionale di calcio. Dopo 150 anni di unità gli italiani sono ancora divisi da tante cosea cominciare dalle diverse storie locali per finire con la lingua. Le nostre parlate suonano straniere le une alle altre e poi-ché fino a pochi decenni fa solo una minoranza sapeva esprimersi in italiano, era arduo comunicare. Oggi invece, unamaggior alfabetizzazione e la TV hanno reso l’italiano familiare agli... italiani. È un buon avvio e semmai ci fosse un’esi-genza sarebbe di studiarlo meglio; altro che dialetto! E poi quale? Il prof. Porcelli (già docente di glottodidattica allaCattolica), in uno studio sulle lingue italiane ne elenca 33. Una di queste è il lombardo, ma sarei curioso di sapere qualelombardo intende: il milanese o il bergamasco? Il mantovano o il pavese? Esiste una tale varietà di inflessioni che unospostamento di pochi chilometri basta a stupirci. Ricordo il dopoguerra quando a Milano, meta di massiccia immigra-zione specialmente dal sud, coi nuovi arrivati non ci si intendeva, non per diffidenza o campanilismo che pure esisteva-no, ma per la lingua. Fu quindi per necessità che a Milano ci si abituò a parlare italiano. A poco a poco il dialetto tese ascomparire dai luoghi pubblici. In famiglia poi lo si proibiva ai figli quasi fosse disdicevole, anche se i genitori lo parla-vano tra loro quasi di nascosto. A parte la Toscana (a cui però, Dante mi perdoni, moverei qualche riserva) Milano fu laprima città in Italia ad adottare l’italiano come lingua corrente, anche se cadenza e alcune pecche tipiche resistono. Ladomanda è se oggi l’italiano lo si parla meglio. Io ne dubito: mi sembra di notare, specialmente nei giovani, un lessicopovero e la tendenza a parlare in per frasi fatte. Lo scritto poi è ormai quello degli SMS. Ma, secondo alcuni profeti, sipotrebbe insegnar loro il dialetto! La TV, a cui va il merito ai suoi esordi di aver portato la lingua nazionale dovunque,oggi nei suoi programmi leggeri, anche RAI (volgarità a parte) sembra piuttosto impegnata a diffondere il romanesco. Ilnostro Paese, ci piaccia o no, è sempre più cosmopolita e tutti invocano da parte dei nostri ospiti maggior integrazionee adeguamento alle nostre consuetudini. Rimane solo da decidere quale lingua insegnar loro.

Claudio Gallotti

DIALETTO MATERIA SCOLASTICA?

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SOLIDARIETA’

FORZA... SII ANCHE TU PROTAGONISTA della “Collana della Bontà e della Solidarietà Permanente 2011”

Coraggio Amici, Abbiamo bisogno di voi !Lo sappiamo che il nostro è un “tormentone”, ma ci perdonerete e continuerete a leggerci,

ne siamo sicuri. Abbiamo sempre molte cose da fare, dateci una mano per favore.Non ci abbandonate e collaborate scrivendo il vostro nome in questa preziosa e meravigliosa

“Collana della Bontà e della Solidarietà permanente del 2011”Coraggio amici e grazie, Dio ve ne renderà merito.

ANDOLFI FRANCESCOANTINOZZI ENRICOANTONELLI GIANFILIPPOARCHENTI ENRICOBAGAROTTI VALERIOBALESTRI GIANCARLOBASILE GIULIOBASSI GIOVANNIBERGOMI FERRUCCIOBERTEL ENRICABERTINELLI GABRIELLABERTOLDO ERMENEGILDABERTOLOTTI TULLIOBOEZIO GIACOMO & CANOVA MILENABONADONNA FRANCOBONASSINA GIORGIOBONI EMANUELABOSELLI PAOLA GIOVANNABOTTINO MARIABRAMATI ELIANABRUNO UMBERTOBUCCARELLA FRANCOBURATTI ANGELOBUSCAINI GIUSEPPEBUSSOLATI MICHELEBUZIO GIOVANNI & TOSCACALZI MARCO & LATTUATI NADIACAMPI ANDREA CARLOCANTONI MAURO GIUSEPPECAPPETTI MARTINACASALI FLEBA ANGELACASELLA CARLOCAZZULANI LUIGICERNUSCHI LUIGICHIERICHETTI PASQUALECIANCI GIVANNACIANFANELLI FIORENZACLERICI NINOCOLOMBI LAURA MARIACOPPI VINCENZOCRIPPA MASSIMOCURTI ANNALISACURTI CARLODALLA BONA CARLODA RIN JOLEDELLA CERRA ERRICODELLA ROLE FRANCESCADEOLA ALBERTODICORATO MARIA

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OGNI MESEDISTRIBUIAMO FARMACI DA BANCO

E VESTIARIO

OGNI ANNODIAMO OLTRE 800 CESTI NATALIZI

E PASQUALI UNO POTREBBE ESSERE OFFERTODA TE!

IL RISCHIO VASCOLARE

La pagina della medicina (a cura del dott. g. gerevini)

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Per rischio vascolare si intende la possibilità percentual-mente espressa di incorrere in un evento cardio o cere-brovascolare acuto (infarto o ictus cerebri) nei succes-sivi dieci anni. La stratificazione individuale del rischiopuò essere fatta attraverso softwares che prendono inconsiderazione la presenza individuale o concomitantedi più fattori condizionanti la possibilità di incorrere neisuddetti eventi acuti. Tali fattori possono essere varia-mente classificati:la classificazione più utilizzata è quel-la che distingue fattori cosiddetti immodificabili da quel-li modificabili.I fattori di rischio modificabili sono:l’età,il sesso e lafamiliarità per patologie cardiovascolari. Il rischioaumenta, secondo studi estesi longitudinali,dopo i cin-quantacinque anni.I maschi per cause congenite, endocrine e di stile di vitasono maggiormente esposti rispetto alle donne; pur tut-tavia la diffusione nel sesso femminile di abitudinivoluttuarie come il fumo o di terapie come quella sosti-tutiva ormonale per la sindrome climaterica hannoassottigliato col tempo tale disparità, che rimane pursempre significativa.Per familiarità per eventi cerebro o cardiovascolari siintende la presenza in anamnesi di un incidente cerebroo cardiovascolare acuto in un consanguineo prima deicinquantacinque anni nella linea maschile o dei sessan-tacinque nella linea femminile. Tra i fattori modificabiliprincipali vanno considerati il diabete mellito, il fumo,l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, il grado digrasso viscerale; sono inoltre da segnalare elevati livel-li di omocisteina, creatinina e l’ipertrofia del ventricolosx. Il diabete rappresenta uno dei fattori di rischio piùgravi; la più parte di cardiologi ritengono pressoché ine-ludibile la comparsa di malattia coronarica entro diecianni in media dalla diagnosi di diabete. La comparsa di micro e macroangiopatia son correlatialla malattia metabolica anche in modo non strettamen-te proporzionale al grado di compenso farmacologicodella malattia. Il fumo, incrementa fortemente il rischiodi comparsa di eventi cerebro e cardiovascolare acuti,

cosiccome la cessazione di tale abitudine voluttuariapuò positivamente modificare tale tendenza. Il colestero-lo elevato è assodato essere strettamente correlato allacomparsa di eventi cardiovascolari acuti. I soggetti conipercolesterolemie familiari gravi, incorrono in incidenticardiovascolari acuti anche in giovanissima età. D’altraparte la riduzione dei livelli di colesterolo indotta damodificazioni igienico-comportamentali e/o nutriziona-li o da terapia farmacologica (statine), riduce sensibil-mente la possibilità di incorrere in infarti miocardici oictus cerebri negli anni successivi. L’ipertensione arte-riosa contribuisce in modo inequivocabile all’ aumentodel rischio cardio e cerebrovascolare e va pertanto asso-lutamente corretta con modificazioni dello stile di vita econ adeguata terapia farmacologica. L’obesità visceraleespressa in modo sufficientemente preciso dalla misuradella circoferenza addominale influenza sensibilmentela possibilità di eventi acuti. Il grasso viscerale è di fattouna centralina di ormoni che modificano negativamentei meccanismi del metabolismo lipidico, della sensibilitàinsulinica e della formazione della placca vascolare.L’omocisteina è una sostanza il cui congenito incremen-to può essere causa di eventi cardiovascolari acuti ingiovane età, in relazione ad un sensibile incremento deltrend trombotico in soggetti portatori di tale anomalia.La presenza di più cause di rischio aumenta in modosinergico la possibilità di sviluppare incidenti acuti erende necessario spostare il target auspicabile sui sin-goli fattori su livelli più bassi rispetto alla popolazionesana:se ad esempio in soggetti per altro privi di fattoridi rischio sono tollerabili livelli di colesterolo LDL(cosiddetto cattivo) fino a 130 mg/dl, in pazienti diabeti-ci, ipertesi, fumatori occorre assolutamente perseguirevalori inferiori ai 100 mg/dl.Una corretta igiene di vita (attività fisica, dieta controlla-ta) è in grado di modificare favorevolmente molti dei fat-tori di rischio e di prevenire in modo significativo glieventi acuti, fermo restando la necessità dell’uso di far-maci laddove sia impossibile raggiungere solo con taliprecauzioni i targets individuali auspicabili.

Chi siamoDenominazione/Ragione Sociale:

Associazione di Volontariato - Tazzinetta Benefica-onlusIndirizzo:

Via Marcona n° 34 > via Mameli 20129 Milano - www.tazzinettabeneficaonlus.itTelefono 02 - 76113307 - Fax 02 - 71092839 E-mail: [email protected]

Presidente: Matteo Fernando GildoneSegretario: Vittorio TeruzziNatura Giuridica:

Associazione iscritta nel registro Generale Regionale del Volontariato Sezione Sociale - all’Ufficio del Volontariato della Provincia di MilanoSettore Sociale Elenco Associazioni O.N.L.U.S del Comune di Milano

Area d’Intervento: Anziani indigenti che vivono nella povertà e nella solitudine (circa 900)

Riconoscimenti e Benemerenze: • Associazione nata il 14 giugno 1893 con il nobile scopo di assi-

stere i poveri della nostra città; • Si è distinta nei due periodi bellici per l’aiuto morale e materiale

nei confronti degli sfollati, delle vedove e degli orfani di guerra;• Dal dopo guerra a tutti gli anni 60 ha organizzato colonie mari-

ne per i bambini di famiglie bisognose e contribuito con il Comune per mandare i più biso-gnosi alle cure termali.

• Nel 1948 è stata insignita del diploma di Benemerenza conMedaglia d’Oro dal Comune di Milano;

• Nel 1970 è stata insignita del Diploma di Benemerenza conMedaglia d’Oro dalla Provincia di Milano;

• Nel 1976 il Comune di Milano ha dedicato una via della città aduno dei Presidenti dell’Associazione “Via Achille Feraboli”;

• Negli anni 80 ha devoluto un fondo all’Associazione NazionaleSpastici –Sezione di Milano- contribuendo così alla costruzio-ne di un Centro ambulatoriale a cui è stato dato il nome delPresidente della Tazzinetta Benefica “Achille Feraboli”;

• Nel 1996 è stata insignita del Premio Isimbardi dalla Provinciadi Milano;

• Nel 1999 ha ricevuto il riconoscimento di Benemerenza con laRosa Camuna dalla Regione Lombardia;

• Nel 2000 è stata insignita di Diploma con Medaglia d’Oro dallaC.C.I.A.A. di Milano per essersi distinta nella divulgazione del-l’alto valore del volontariato e per l’attività che svolge quotidia-namente;

• Nel 1997 ha proposto per prima “L’Adozione del 5° Nonno” aMilano, sperimentata con successo dal Comune del capoluogolombardo che, anche per questo, nel 1999 ha conferito laBenemerenza Civica al suo Presidente Matteo Gildone.

Ha ricevuto riconoscimenti oltre che dai Prefetti di Milano,dall’Arcivescovo di Milano, nel 1964 dal Santo Padre Paolo VI°, daiPresidenti della Repubblica EINAUDI (1951) e successivamente daGRONCHI le cui mogli erano molto legate all’Associazione, nonché daCIAMPI (2005) e successivamente (2006, 2007 e 2008) da NAPOLI-TANO la Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica per il2°, 3°, 4°, 5°, 6° e 7° Concorso letterario riservato agli studenti dellescuole superiori patrocinati dal Comune di Milano. Inoltre, nel 2008,il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ci ha conferito unencomio per il prezioso impegno che l’associazione svolge.

Cosa facciamoa) Tutti i mesi (anche quelli estivi) distribuiamo pacchi di viveri

di prima necessità: olio, pasta, riso, zucchero, biscotti, latte,pastina, dadi per brodo, pelati, carne in scatola, pesce in sca-tola, oltre ad altri alimenti di vario genere che pervengonodalla CEE tramite il Banco Alimentare;

b) Distribuiamo vestiari nuovi e usati (puliti e stirati);c) Aiutiamo a pagare le utenze (luce, gas, telefono, canone di

locazione) in base alle disponibilità economiche; d) Forniamo, previa prescrizione medica, farmaci da banco (non

mutuabili);e) I nostri volontari fanno visite domiciliari ai propri assistiti:

oltre 1500 ogni anno;f) Nelle prossimità del S. Natale, offriamo il pranzo di Natale a

circa 200 assistiti (a coloro che accettano l’invito e non hannogrossi problemi di deambulazione) in un noto ristorante milane-se accompagnandoli con pullman. Al termine consegniamo loroun cestino contenente il pranzo anche per il giorno successivoda consumare a casa;

g) La stessa cosa facciamo in prossimità della Santa Pasqua;h) In occasione della Santa Pasqua e del Santo Natale, offriamo

un cesto con prodotti e leccornie inerenti la festività;i) Una o due volte all’anno (in base alle disponibilità) organizzia-

mo una gita/scampagnata per tutti gli assistiti che non hannogrossi problemi di salute.

SINTESI ATTIVITA’ DI PROSELITISMO E DI RICERCA FONDIa) Dal 1950 (ufficiosamente), dal 1963 (ufficialmente) organiz-

ziamo in piazza Duomo a Milano la Tradizionale MostraPresepi, provenienti da molte regioni d’Italia. La Mostra contasolitamente un’affluenza di 40/50 mila visitatori;

b) Organizziamo rappresentazioni teatrali;c) Organizziamo Mostre di pittura;d) Indiciamo Concorsi letterari con Borsa di Studio;e) Organizziamo feste danzanti;f) Organizziamo il Convivio Natalizio e quello di Primavera per i

Soci, per i Benefattori, per gli Amici e per i Simpatizzantidell’Associazione ai quali spesso partecipano personaggi delleIstituzioni (dal Presidente della Regione, alle massime carichedel Comune e della Provincia, a Ministri, al Prefetto, Assessori epersonaggi del mondo politico ed ecclesiale), del mondo dellastampa scritta e parlata nonché dello spettacolo e della cultura;

g) Organizziamo manifestazioni nelle più importanti vie milanesiper la vendita di fiori e/o frutta in occasione della Festadei Nonni ed in altre ricorrenze e periodi dell’anno;

h) Nel mese di novembre facciamo celebrare nel Duomodi Milano e/o in altre note Chiese milanesi, la SantaMessa di suffragio per i defunti dell’Associazione;

i) Organizziamo (nel mese di ottobre) la Festa dei Nonni;j) Organizziamo i Mercati della Solidarietà;k) Organizziamo Maratone ed eventi sportivi e culturali.

Come sostenere la storica Associazione di Volontariato O.N.L.U.S.Tazzinetta Benefica

Bonifico Bancario Intestato a:“TAZZINETTA BENEFICA” IBAN IT 27 K033 5901 6001 00000008257 presso BANCA PROSSIMA - Milano

Conto Corrente postale intestato a:“TAZZINETTA BENEFICA” - Via Marcona n° 34 - 20129 MilanoC/C 51025203

Invio Assegno Bancario o Circolare intestato a:“TAZZINETTA BENEFICA”

Devolvere il 5 per mille delle imposteOgni anno quando compilate la dichiarazione dei redditiModello 730 - Unico - CudDovrete firmare nella casella:Sostegno del volontariato, delle associazioni non lucrative...Riportando sotto la firma il nostroCODICE FISCALE 1 2 2 7 6 1 0 0 1 5 8Con lasciti ed elargizioni di denaro, di beni mobili ed immobili

L’ANGOLO DELLA POESIA IL NOSTRO GRAZIEAGLI ORGANI

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IL CORRIERE DELLA SERAIL GIORNALE

LA REPUBBLICALIBERO - L’UNITA’

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NUOVO - LEGGO - CITYDONNA MODERNA

(SETTIMANALE)

De mês e mês de inverno, caregaa,el se scorliva el platen, al primm sôe i ramm ancamò biott masaraa,tentaven de trass foeura intanta on poo.

L’è staa on barlumm de Sô de stagion noeu-va, che no l’è restaa in pee che ona giornada,perché gh’è tornaa indree ancamò la pioeuva,avanz d’ona stagion gnanmò passada.

Febrar el comenciava a cuntà i orMa no el se decideva a dervì el pass,e i dì, longh ‘me la famm, d’accord anlor,pareva che godessen a intardiass.

Però no gh’era tant de fa garbùj;perché giamò quell platen lù dedent,cuntaa i so Lunn, el s’era miss a bùjcoi butt a fior de scorza in moviment…

…che i passer dopo tanto tribulà,stringeven sù content cont i sciampitt,in moeud che i scimm di ramm, tra el cipet-tà,tremaven cont i âl de quii uselitt.

Pioveva e la vegneva inscì pesanta,tutt’alter che de nivol de passagg;ma quell che succedeva in quella pianta,voleva dì: La primavera in viagg!

PRIMAVERA IN VIAGG

LA RICETTA (a cura di Franco Gumierato)

Ingredienti per 4 persone:4 Fette di bollito fredde100 gr. di burro1 UovoParmigiano grattugiatoPane grattato Sale e pepe

E’ un piatto della vecchia cucina milanese,che offriva l’opportunità di utilizzare il bollito avanzato e raffreddato.Coprite le fette di carne con il formaggio pre-mendo con il palmo delle mani affinché ade-risca il meglio possibile.In una fondina sbattete l’uovo, con una presadi sale e pepe. Immergetevi, una alla volta, lefette di carne, pio passatele nel pangrattato.In una padella fate spumeggiare il burro,quindi adagiate le fette di carne lasciandoledorare da ambo le parti. Si possono servire come piatto di mezzo coninsalata oppure come unico piatto sopra unzoccolo di risotto.

Vino consigliato: Un buon bianco dei colliEuganei o Lagrein del Trentino.

FRITTO DI LESSO ALLA MILANESE

Mentre andiamo in stampaapprendiamo la dipartita

dell’amico e socio GiuseppeSamele. Alla moglie Marisa

(nostra Volontaria), alle figlie e al fratello Nico(poeta milanese) i nostrisentimenti di cordoglio.

I n e g o z i d e l b e n e s s e r eO r t o p ed i a - P a r a f a r ma c i a - E l e t t r omed i c a l i

www.o r t oped i eba l d i n e l l i . i tOrtopedia Baldinelli

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tel. 02 55183116Chiuso il lunedi mattina

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NON LASCIATELI SOLI...AIUTARCI TI COSTA SOLO UNA FIRMA!

5 PER MILLEÈ SUFFICIENTE SPECIFICARE IL CODICE FISCALE DELL'ASSOCIAZIONE

ONLUS TAZZINETTA BENEFICA E FIRMARE L'APPOSITO RIQUADRODELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI (CUD, UNICO, 730) ALLA VOCE:

“SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO DELLE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE”

COD. FISCALE DELL'ASSOCIAZIONE:

1 2 2 7 6 1 0 0 1 5 8

...NOI NON LI LASCIAMO SOLISABATO 16 APRILE presso il ristoranteSABATO 16 APRILE presso il ristorante

“AL MERCATO DEL PESCE”“AL MERCATO DEL PESCE”Via Lombroso n° 54 - Milano Via Lombroso n° 54 - Milano

PRANZO DI PASQUA CON LORO, CON CHI HA TROVATO IN NOILA FAMIGLIA CHE SPESSO MANCA

Come di consueto, il raduno per l’imbarco sui pullman è previsto alle ore 11:15davanti alla Parrocchia S. Maria del Suffragio in C.so XXII Marzo a Milano