RWWREUH ,,, VWDJLRQH

8
N. 21-2020 - 28 ottobre 2020 - III stagione FORZA RUPINARO FORZA RUPINARO FORZA RUPINARO

Transcript of RWWREUH ,,, VWDJLRQH

N. 21-2020 - 28 ottobre 2020 - III stagione

FORZA RUPINAROFORZA RUPINAROFORZA RUPINARO

together to realize a dream......forza rupinaro n. 21-202028 ottobre

pagina n. 02

INDICE

DIRETTORE RESPONSABILE FAUSTO BRIONIDIRETTORE GENERALE ILARIO GHIORZOSEGRETERIA NICOLO’ SCARLASETTA

RESPONSABILE COMUNICAZIONE CRISTIANO MAGRI

EditorialeInfo utili 03.

REDAZIONE

CONTATTItel. 0185 308648 - email [email protected] - facebook @rupinarosport - instagram @asdrupinarosportofficial

sito web https://www.rupinarosport.it

REALIZE A DREAM - FORZA RUPINAROn. 21-2020Mercoledì 28 ottobre 2020in copertina Se c’è sicurezza, attenzione e passione lo Sport non si fermerà MAI !!!

NewsPiazza Levante 04.

Russo pensiero 06.

EDITORIALE

together to realize a dream......forza rupinaro n. 21-202028 ottobre

pagina n. 03

INFORMAZIONI UTILI COVID-19

CONTATTO DI/CON UN POSITIVO...CHE DEVO FARE?Siamo immersi in un mare di confusione. Proviamo a fare chiarez-za sintetizzando le indi-cazioni della circolare ministeriale 32850 del 12/10/2020

Partiamo dal più frequente CONTAT-TO INDIRETTOSe sono un CONTATTO del CONTATTO (ho avuto un contatto stretto con una persona che ha avuto contatto stretto con un positivo)Non dovrò fare nulla a meno che la persona con cui ho avuto contatto non diventi, durante la

sua quarantena, un posi-tivo.

Se sono un CONTAT-TO DIRETTO del CASO POSITIVO- Se resto un CONTAT-TO ASINTOMATICO- Faccio quarantena per 14 giorni e stop. Se voglio uscire prima

posso fare un tampone dal 10* giorno in poi (ho quindi dato il tempo all’eventuale contagio di palesarsi). Se però ho un regolare

contatto con persone a rischio, faccio sempre e comunque un tampone a fine quarantena.

Se divento un CON-TATTO SINTOMATI-CO

Faccio un tampone che, se negativo, mi rende libero (fermo

restando la guarigione dai sintomi per ridurre la trasmissione anche di altre malattie, non esiste solo il Covid!)

Se TAMPONE POSI-TIVO, non sono più un “CONTATTO ” ma divento un CASO

Se resto un CASO ASINTOMATICO Rientro in comunità

dopo un tampone nega-tivo fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento.- Se divento un CASO SINTOMATICO

Rientro in comunità dopo un tampone nega-tivo, fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento ed almeno 3 giorni senza sintomi (tali 3 giorni possono essere inclusi nei 10 oppure successi-vi: la cosa puó variare da

caso a caso in base a quando si guarisca dai sintomi).

Se permango un CASO POSITIVO DI LUNGO TERMINE (ovvero uno di quei casi che pur guarendo da tutti i sinto-mi -eccezion fatta per alterazioni di gusto e olfatto che spesso persi-stono per molte settima-ne- continuino ad avere tampone positivo)

Rientro in comunità dopo 21 giorni di isola-mento, laddove autoriz-zato dalle autorità sani-tarie in relazione al caso specifico: alcuni casi, come ad esempio gli immunodepressi, posso-no infatti restare molto contagiosi in modo prolungato e non saran-no autorizzati.

IL RUPINARO VA CONTROCORRENTE E NON SI PRESENTA ALLE PARTITE: “TROPPI RISCHI, NON CE LA SENTIAMO”

pagina n. 04

together to realize a dream......forza rupinaro n. 21-202028 ottobre

Articolo tratto dal setti-manale online "Piazza Levante", a cura di Danilo Sanguineti, pubblicato giovedì 22 ottobre 2020CHIAVARI - Ha avuto il coraggio di dire che il re è nudo e di mettere in tavola le carte quando gli altri intendevano tergiversare, magari tenerle coperte chissà ancora per quanto. I fatti di questi giorni dicono che la decisione contro-corrente presa dal Rupi-naro Sport due settima-ne fa, ossia quella di non presentarsi alle tre parti-te di "Coppa Liguria" nelle quali sarebbero state impegnate le com-pagini di Seconda, Terza e Femminile bianco blu, aveva molte ragioni, parecchie confermate con brutale evidenza dai fatti seguenti, altre che potrebbero rivelarsi azzeccate nei giorni a venire.Il calcio dilettanti è altra cosa da quello profes-sionistico, che deve andare avanti a qualsiasi costo e in qualsiasi modo. Stante l’attuale andamento della curva epidemiologica, conti-nuare i campionati dilet-tanti e giovanili è come staccare la spoletta a una

bomba a orologeria. Se avete presente il calcio – sport di contatto diretto e prolungato da parte di tutti i partecipanti – e tenete presente che i dilettanti non hanno i mezzi e il tempo per allestire bolle e garantir-si effettuando centinaia di test alla settimana, converrete che si chiede a chi lo pratica un rischio si spera ben calcolato.Le condizioni nelle quali si è cominciata la stagione sono state sorpassate, anzi sono state stravolte dalla novità negative delle settimane recenti, che trovano purtroppo conferma giorno dopo giorno. Adesso ai piani superiori i non troppo provvidi governanti hanno deciso di allarga-re la no play zone, mettendo la mordacchia per primi ai calciatori più innocenti, i più piccoli nelle categorie giovanili, i più puri tra i grandi, quelli della Terza categoria. Salvo contrordini (che potreb-bero essere dietro l’angolo).L’ultimo Dpcm anti-Co-vid di domenica 18 otto-bre era criptico (a essere buoni), ci sono voluti

di Danilo Sanguineti

diversi giorni perché la Lega Nazionale Dilet-tanti stabilisse che Serie D, Eccellenza, Promo-zione e Prima categoria possono andare avanti, mentre la Seconda cate-goria potrà iniziare. Stop, invece, alla Terza categoria e alle catego-rie giovanili sotto i 12 anni, che potranno allenarsi ma non affron-tare avversari in cam-pionati o tornei di qual-siasi fatta. Una specie di conferma che i problemi posti dalla società chia-varese sono più che mai sul tappeto.Il direttore generale del Rupinaro Sport, Ilario Ghiorzo, pacato e allo stesso tempo fermo, rilancia la proposta. “È una riflessione che andava fatta e che spero venga condivisa da tanti. Vi faccio un breve riassunto dei fatti capita-ti e perché siamo arrivati a questa decisione. Il 12 ottobre abbiamo preso una prima posizione netta sulle giovanili”.I due responsabili del settore, Gian Luigi ‘Cicci’ Macchiavello e Nicolò Scarlasetta, comunicarono che “con coscienza e a tutela dei loro tesserati e delle loro famiglie, avevano

deciso di sospendere momentaneamente gli allenamenti congiunti con le altre società. Al primo posto mettiamo sempre la salute dei nostri tesserati e le loro famiglie e questa deci-sione, ad oggi, ci sembra la scelta giusta per cercare di limitare i rischi di contagio. Per quanto riguarda l’attivi-tà di base, si proseguirà con allenamenti e parti-telle interne tra le varie nostre leve anche nei fine settimana, così da garantire comunque divertimento e crescita per tutti”.Il secondo passo fu la rinuncia alle partite di Coppa Liguria. “Dove-vamo scendere in campo con la formazione che farà la Seconda, quella che avrebbe dovuto fare la Terza e quella che doveva partecipare al torneo Femminile regio-nale. Con una lettera alla Figc ligure avvertimmo che non ci saremmo presentati su nessuno dei tre campi perché mettevamo la salute delle persone, il rispetto degli obblighi scolastici e lavorativi davanti a ogni altra considerazio-ne. Ci siamo beccati una triplice multa per ritiro

pagina n. 05

together to realize a dream......forza rupinaro n. 21-202028 ottobre

da una competizione in corso…”.L’amarezza del direttore sportivo aumenta. “Non è stata una decisione di impulso o dettata dal timore. Anzi, abbiamo ponderato i pro e i contro: avevamo dei ragazzi in quarantena preventiva perché nelle loro classi scolastiche c’erano dei casi positivi. Cosa sarebbe accaduto se l’esito del tampone al quale erano stati sotto-posti fosse stato a sua volta positivo? L’intero gruppo squadra sarebbe dovuto andare in isola-mento con pericolo per la salute e grave danno per studi e lavoro. Questo ha fatto premio sulle altre ragioni. I nostri ragazzi avevano una voglia matta di scendere in campo. Noi pure, eravamo talmente gasati per la triplice avventura che avevamo pagato in anticipo le quote di iscrizione a tutti i tornei (cosa che molte società si sono ben guar-date dal fare, paventan-do interruzioni a metà stagione, ndr). Devo

dire che i calciatori e le calciatrici che dovevano scendere in campo, quando abbiamo spiega-to loro le motivazioni, hanno appoggiato la nostra scelta senza esita-zioni”.Una scelta che nei giorni successivi faceva discu-tere e allo stesso tempo diventando sempre più netta trovava molti sostenitori. “Abbiamo chiesto di soprassedere al via dei campionati di Seconda, Terza e Fem-minile. La seconda lette-ra che abbiamo spedito alla Federazione è stata sottoscritta da 9 club (su 14) della categoria mag-giore e da 6 (su 13) della Terza. Dal presidente del comitato ligure Ivaldi, pur se conscio che le nostre ragioni non erano campate in aria, è arrivato un netto rifiuto. Ci ha detto che la Ligu-ria si uniformerà a quanto stabilito in sede di Lega Nazionale Dilet-tanti”.E Ghiorzo, da uomo di sport, è deciso ad accet-tare le decisioni della maggioranza e subire le

conseguenze del gesto. A fine mese parte il campionato di Seconda, il Rupinaro Sport ci sarà? “Io rispondo con quanto accaduto dopo la Coppa Liguria. La setti-mana scorsa è stato comunicato a due delle nostre giocatrici in quarantena che l’esame molecolare aveva certi-ficato la loro positività. Oggi sono a casa. Noi, i dirigenti, i tecnici e le altre calciatrici, che abbiamo annullato gli allenamenti e non dispu-tato le partite, non siamo in quarantena e possia-mo continuare a svolge-re le nostre attività. Senza perdere settimane di studi, giornate di lavoro, e, per alcuni, addirittura conservare quello a tempo determi-nato che difendono con i denti. Giudicate voi…”.Un grande sogno, una passione vera... forza Rupinaro!!!

.

IL RUPINARO VA CONTROCORRENTE E NON SI PRESENTA ALLE PARTITE: “TROPPI RISCHI, NON CE LA SENTIAMO”

di Danilo Sanguineti

CHIARIMENTI DEL MINISTERO DEGLI INTERNI AL DPCMdel 24 ottobre 2020

Attività sportiva (art.1, comma 9, lett. e), f) e g).

Diversamente dal precedente D.P.C.M., per effetto del nuovo provvedimento (art.1, comma 9, lettera e), gli eventi e le competizioni sportive degli sport indivi-duali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, restano consentiti solo nel caso in cui si tratti di eventi e competizioni ricono-sciuti di interesse nazionale nei settori professionistici e dilettantistici.

Inoltre, sempre per tali attivi-tà sportive vengono sospese non solo le gare e le competi-zioni ludico-amatoriali, confermando quanto già disponeva il precedente d.P.C.M., ma altresì tutte le altre attività connesse, prati-cate a livello dilettantistico di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento; sicché sono ricomprese nella generale sospensione anche le attività di allenamento svolte in forma individuale.

ULTIM’ORA

pagina n. 06

IL “RUSSO” PENSIERO

In attesa di conoscere quali e quante saranno le nuove restrizioni annunciate dal Governo ci viene da fare un parallelismo con un Torneo di Calcio qualsiasi dove una squadra affronta la manifestazione con la rosa al completo, prepara le partite, va in campo, le vince e dalle eliminatorie giunge con soddisfazione agli scontri diretti.Qualsiasi Direttore Sporti-vo sa che continuando nel Torneo si affronteranno formazioni sempre più forti e quindi, lavorando in prospettiva, si cerca di migliorare la squadra sia tecnicamente che tattica-mente per reggere allo scontro con le avversarie sempre più quotate e preparate.Bene, le lunghe giornate di lockdown di marzo sono state le nostre eliminatorie per fermare il Covid-19 e con la collaborazione di tutti abbiamo fatto squa-dra, abbiamo seguito le regole diligentemente e abbiamo superato brillan-temente la prima fase della pandemia.La dirigenza (il Governo) ha avuto sei mesi di tempo per attrezzarsi e prepararsi alla seconda fase, per reggere all’ondata autun-nale annunciata da tutti quegli scienziati che in TV allertano da tanto, spiega-no e mettono in guardia una platea sorda e inattiva.

Siamo ad ottobre (nella fase ad eliminazione diret-ta) e siamo nei guai come sei mesi fa. La tregua è durata il breve tempo che il sole caldo ci ha accom-pagnato ma con l’autunno

gli Ospedali sono tornati ad essere in sofferenza, le terapie intensive in aumento e dalle quali troppi malati non escono più, stavolta non sono solo anziani e deboli, personale sanitario mancante, tamponi carenti e famiglie nel panico per la salute ed il lavoro.

Siamo molto dispiaciuti che il Calcio dilettantistico debba fermarsi ma quale “calciatore per passione” con una famiglia sulle spalle e un lavoro da tener-si stretto può permettersi di rischiare tutto quando la situazione nel Paese è così insicura e instabile e con scarse garanzie di assisten-za e cura?.Rischiare una eliminazio-ne ci può stare, anche se è avvilente, ma rischiare la vita e tutti i grandi valori ad essa collegati ci sembra davvero troppo.

Il Calcio lo abbiamo sempre vissuto sempre con gioia e divertimento ma in queste condizioni sono componenti che non riusciamo ad abbinare e ci sembrano lontanissime quindi …. pensiamo prima alla salute e quando si potrà torneremo in campo con più voglia e passione di prima.

Un grande sogno, una passione vera… forza Rupinaro !!!

Ore 14:00 di oggi pome-riggio a Genova.Guardavo il manto verde del campo da gioco e dai rumori di fondo capivo che, alla spicciolata, arrivavano le auto dei genitori che accompagna-vano i propri figli all'alle-namento pomeridiano. Colonna musicale ormai nota e tante volte ascoltata tanto che non c'è nemmeno più curiosità di girarsi a guardare.I piccoli calciatori segui-vano il percorso obbligato e cercavano, con lo sguar-do, il mister e i compagni.Una serie di urla acute e sguaiate, alle mie spalle, mi fanno girare di scatto e vedo una mamma che dice di tutto al proprio bambino che si era seduto sul muretto come se fosse già stanco prima di entrare in campo. La mamma, continuando ad inveire, lo aiutava a vestire rimproverandolo che era in ritardo e che i suoi compagni erano già sul campo: "Sei troppo lento, dovrei lasciarti in casa", "Non riesci mai a fare le cose che ti dico", "Ogni volta che vieni a calcio è uno strazio", "Non dovrei portarti più a pallo-ne".Parole al vento perché il bambino, un po' sovrappe-so, sembrava che non l'ascoltasse più e che la sua mente fosse lontana dal calcio, lontano da lì.Mi sono fermato un po' a guardare la seduta tecnica e in un momento di pausa ho sentito il bambino che raccontava al suo portiere cosa avesse mangiato a pranzo: bis di pasta,

polpette al sugo, gelato e frutta.Prima di un allenamento?Ci fosse stata ancora in giro la sua mamma sareb-be stata da cazziare e... non poco.Come si fa ad ingozzare il figlio prima di giocare a pallone e tutti quei rimpro-veri prima del divertimen-to? Con quale spirito un bimbo può entrare in campo sapendo che tanti disagi causa alla sua fami-glia?Lasciamo giocare in tranquillità i nostri bambi-ni e sproniamoli a conte-nersi nel mangiare e stare attenti alla forma fisica. Se il bambino vede colla-borazione e accettazione della sua passione per il pallone sarà un vero diver-timento in caso contrario la vivrà come un lavoro da portare a termine per forza.Ricordiamoci che sono bambini, hanno tanti impe-gni, tanti sogni e vivono, come tutti noi, un momen-to difficilissimo senza avere le difese per raziona-lizzare il brutto momento che attraversiamo. Il loro sguardo sembra volerci dire: "NIENTE STRESS, SIAMO BAM-BINI".

Un grande sogno, una passione vera... forza Rupinaro!!!

LOCKDOWNCHAMPIONSarticolo a cura di Antonio Russo

NIENTE STRESSSIAMO BAMBINI

pagina n. 07

IL “RUSSO” PENSIERO

La partita contro il Covid-19 è ancora in corso e temiamo che necessiteranno dei diffi-cili e faticosi tempi supplementari nonostan-te la stanchezza e i crampi che ci attanaglia-no ci consiglierebbero la resa. Se dopo tutta la forza espressa in campo non riuscissimo a vincere non avremmo altre possibilità e nessuna chance di ripetizione della gara visto come siamo in affanno e debi-litati dallo sforzo profu-so dal lontano febbraio ad oggi.Abbiamo giocato un primo tempo imperioso condotto in modo esem-plare, grazie alla colla-borazione di tutti. Ave-vamo messo sul campo attenzione, abnegazione, sacrifici, forza fisica e mentale riuscendo a mettere il Virus alle corde e a chiuderlo nella sua difesa. Un risultato lusinghiero e più che positivo svolto in prima-vera voluto fortemente e ottenuto con grande orgoglio e soddisfazione di tutti.Nell’intervallo tra il

primo e secondo tempo cosa è successo?La squadra si è disunita e ha mollato la presa distraendosi e lasciando-si condizionare da chi ripeteva ai quattro venti che l’avversario era ormai sconfitto, debole, meno incisivo e qualcu-no ha affermato che era addirittura sparito. Chiunque di noi che sfida degli avversari capisce e sa benissimo che la prima regola per perdere una partita è quella di sottovalutare chi abbiamo di fronte e pensare di aver vinto prima del fischio finale, come diceva il grande Vujadin Boskov.

Ora siamo in pieno marasma in balia della formazione virale e ci spaventano i numeri che di giorno in giorno aumentano producendo grafici come delle peri-colose montagne russe con discese e risalite ardite e vertiginose . Siamo fermi in attesa di poter ricominciare a giocare, come ha stabili-to il Governo, e le dichiarazioni dei rappre-sentanti della Lega

Nazionale Dilettanti che affermano “ Il nostro mondo è sano e control-latissimo ….” ci sem-brano un po’ pretestuose perché le Società, è vero, si sono prodigate a seguire i protocolli, mettere in pratica e a rispettare le norme di distanziamento ed eseguire la sanificazione degli ambienti comuni ma il “Nostro Mondo” è formato da ragazzi che hanno delle famiglie, degli amici, dei compa-gni di scuola e di lavoro e trascorrono con noi poche ore in una setti-mana rispetto a tutta la loro vita quotidiana e relazionale. Come possiamo preser-varli dai contagi quando escono dal cancello del campo da gioco?Con noi hanno l’assist-enza dei nostri volente-rosi volontari che li controllano a vista, misurano la temperatura e li assistono per qualsi-asi necessità e richiesta ma lontano da noi sono vulnerabili come tutti gli abitanti del nostro pianeta.

Nella speranza che

questa difficile gara venga da noi vinta alla svelta abbiamo lasciato gli spogliatoi e siamo rientrati in campo fidu-ciosi, convinti e motivati a combattere. L’appo-rto, il sostegno e la protezione della nostra Società sono encomiabi-li ora speriamo che tutto quello che facciamo venga copiato ed esegui-to anche fuori dal rettan-golo verde e che passi presto questo brutto periodo nero della nostra esistenza.

Un grande sogno, una passione vera… forza Rupinaro !!!

IL SECONDO TEMPO E’ INIZIATOLa gara contro il Covid-19 è ancora in corso

articolo a cura di Antonio Russo

FORZA RUPINAROFORZA RUPINAROFORZA RUPINARO

TOGETHER REALIZE A DREAM....

TOGETHER REALIZE A DREAM....

TOGETHER REALIZE A DREAM....

M&S SERVICE DI MASSA UGO & C. SNCVia Veleura n. 66

16030 Castiglione Chiavarese (Ge)

PHARMA SERVICE SRLVia Veleura n. 66

16030 Castiglione Chiavarese (Ge)