ruolo e competenze del preparatore fisico e...dell’allenamento sportivo? Quali sono gli errori...

39
Ruolo e competenze del preparatore fisico Claudio Mantovani Corso di formazione per Preparatori Fisici di 1° Grado

Transcript of ruolo e competenze del preparatore fisico e...dell’allenamento sportivo? Quali sono gli errori...

Ruolo e competenze del preparatore fisico

Claudio Mantovani

Corso di formazione per Preparatori Fisici di 1° Grado

Chi è il preparatore fisico?

  Chi gestisce la preparazione fisica di atleti e gruppi di atleti in vista del conseguimento della massima performance e in funzione del calendario agonistico

  Orizzonte a medio e lungo periodo   Negli ultimi anni si sono manifestate

dimensioni addizionali di attività (es. recupero infortuni; consulente generale alla progettazione dell’allenamento; attività giovanile)

Autonomia e dipendenza

  In genere è posto sotto “l’autorità” di un coach o di un direttore tecnico dell’organizzazione di riferimento

  E’ un remunerato a tempo pieno o parziale (in varie forme contratti di collaborazione; attività libero professionali), ma può agire anche in qualità di volontario

I suoi compiti principali

  Dirige gli allenamenti specifici di preparazione fisica e talvolta il riscaldamento

  Dirige le sedute di valutazione   Analizza i dati della valutazione   Produce i programmi di allenamento finalizzati alla

preparazione fisica   Svolge lavori individualizzati programmati o meno   Assiste ai match e ad una parte di allenamenti tecnici e ne

trae un’osservazione sistematica   Agisce in cooperazione con il coach e con lo staff medico e

di riabilitazione   Definisce e studia i modelli di prestazione

Responsabilità

Il livello di responsabilità e di autonomia professionale è estremamente variabile

  in genere l’autonomia è elevata sul contenuto della Preparazione Fisica

  a certi livelli esso è “negoziato” con altre figure professionali del team

  di solito non interferisce sulle scelte e gli orientamenti tecnico-tattici

Condizioni di accesso

  Professione non regolamentata in tutti i paesi europei

  Variabili chiave per il successo professionale: reputazione, competenza, capacità di aggiornarsi

  Corsi ad hoc in alcune federazioni   Origine professionale variabile: diploma ISEF;

Laurea in Scienze Motorie, esperienza come allenatore di atletica o di fitness, talvolta con specializzazione fisio o chinesiterapeutica

  Negli ultimi anni spesso anche tecnici ed ex-giocatori intraprendono questa strada

Evoluzione professionale

  Servizi ad atleti di maggior livello   Crescita di pari passo con lo sviluppo

tecnico dell’atleta   Passaggio alla squadra nazionale assoluta o

di categoria   Cambiamento di disciplina sportiva (oggi

meno frequente che in passato)   Diversificazione delle competenze (es.

preparatore specializzato di una capacità o ruolo o di un singolo atleta; o inclusione di altre competenze; es. preparazione mentale)

L’integrazione delle competenze negli staff tecnici di supporto

  Divisione crescente del lavoro, protezione del coach da infatuazioni, stress

  Iperspecializzazione, nuove professionalità   Potenzialità più elevata di prestazione ma ..   ….. anche di conflitto   Programmi di ricerca e di sostegno agli atleti

a lunga scadenza e non influenzati solo da aspetti emotivi o opportunità casuali

  Largo ricorso alle tecnologie

Il preparatore fisico e l’evoluzione del sistema sportivo

  Mestiere abbastanza tradizionale nel contesto di un processo di:   Globalizzazione del mercato del lavoro, superamento

delle barriere nazionali   Specializzazione accentuata   Separazione progressiva tra attività di base e attività

élite   Cambiamento dell’articolazione allenamento-gara   Incremento del numero di competizioni   Rapporti di consulenza diretti con l’atleta sempre più

frequentemente;   Scarso sostegno dal settore pubblico, federazioni (in

tutta Europa)

Il problema delle qualità degli atleti e del livello motorio

 Restrizione della base di praticanti  Modificazione delle forme di consumo

sportivo  Concorrenza spietata a livello

internazionale con l’apertura di nuovi mercati

  Peggioramento tendenziale delle qualità motorie

L’evoluzione recente del fenomeno “partecipazione” sportiva

  1959: 1,5 milioni (92% uomini)   1985: 11,6 milioni (ISTAT) praticavano

regolarmente nella popolazione   Tra 11 e 14 : 55,1%   Tra 15 e 19: 45,7% Il 20% dei praticanti abbandonava

  2000: 16,8 milioni (ISTAT) (59% uomini) -  Tra 15 e 19: Il 41,9%

  2005: 12 milioni praticanti, 22 milioni saltuari,   23 milioni sedentari

MARIA SHARAPOVA PARTNERSHIP

 Motorola  Canon   Parlux   Tag Heuer  Nike   Prince  Speedminton   TOTALE RICAVI

STIMATI: 15 milioni euro + altri 2-3 dai premi e ingaggi

Sharapova inizia l’attività tennistica specifica a 8

anni, si trasferisce con la famiglia in USA

Quali competenze sono necessarie per funzionare in un sistema di questo tipo?

La nozione di competenza

La competenza come insieme di saperi, di saper-fare mobilizzati nell’azione concreta

  dipende dal contesto

  è in rapporto ad una idea di complessità (dei sistemi di azione e della prestazione).

Discussione aperta tra i partecipanti

  Che cosa deve sapere fare bene un preparatore fisico per avere successo?

  Fino a che punto il preparazione fisico deve avere competenze specifiche sulla disciplina in cui lavora?

  Quanto le conoscenze scientifiche guidano il preparatore rispetto all’esigenza di adattarsi alle situazioni?

  Come è cambiato o sta cambiando il sistema dell’allenamento sportivo?

  Quali sono gli errori principali che il preparatore fisico può commettere?

Esiste ancora la piramide base - élite?

Alcune tesi ricorrenti:  lo sviluppo dell’eccellenza non dipende più

dalla partecipazione di massa  più efficienti

  SISTEMA DI SPECIALIZZAZIONE PRODUZIONE ANTICIPATA,

  PROGRAMMI DI ASSISTENZA E SELEZIONE

 GLI INVESTIMENTI IN UN SETTORE NON SI RIVERSANO NELL’ALTRO (policy analysis di 18 paesi medagliati)

L’allenamento attuale dei giovani

  Competizioni anticipate e frequenti, gara rimessa al centro delle teorie dell’allenamento (dubbi sul concetto di periodizzazione)

  Difficoltà a realizzare delle progressioni corrette dei carichi di allenamento

  Spostamento dell’attenzione dai sistemi centrali ai fattori locali (es. muscolari)

  Nuove concezioni orientate alla specificità implicate dagli studi sulla struttura della motricità; sul controllo motorio e paradigma expert - novice

  Tendenza a copiare l’organizzazione dell’allenamento degli adulti

  Allenamento della forza più marcato, rottura delle resistenze ideologiche (pressione commerciale?)

Un esempio:

  1983: American Academy of Pediatrics “benefici massimali possono essere ottenuti da un opportuno allenamento con i sovraccarichi nel periodo post-puberale e minimi in età pre-puberale”

  1996: American College of Sports Medicine “l’allenamento con i sovraccarichi nei bambini consegue i massimi benefici se praticato due volte alla settimana”

In sostanza due vie principali per il successo

La via statalista o dell’accompagnamento coordinato (Francia, Gran Bretagna, Australia, Canada, Cina, Cuba, Germania, Spagna)  Programmi centralizzati o locali di selezione; Punti di valutazione e sostegno  Accompagnamento integrato alla carriera (anche professionale)

Modello imprenditoriale

 Forti investimenti personali e individuali o delle famiglie, qualche volta dei club

Ore allenamento per livello di sviluppo atleta

Figura 1. - Ore di allenamento annuali di atleti USA olimpionici (N=817)

0

200

400

600

800

1000

1200

Primo Primo Primo Primo Primo Membro Primo V inta Membro membro Prima Primo membro

periodo periodo successo successo successo squadra successo borsa squadra squadra gara successo squadra

sportivo competiz ioni locale regionale statale junior nazionale college università senior senior internaz olimpica

Fasi della carriera sportiva

Num

ero

di o

re a

ttivi

tà p

er a

nno

MaschiFemmine

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

8 9 10 11 12 13 14 15 16

Years of Age

Accu

mul

ated

Pra

ctice

Hou

rs

EliteSub-elite

Profili dei calciatori di elite e sub- elite (8-16)

Ward, Hodges, Williams, and Starkes (2004)

02468

10121416

U-9 U-10 U-11 U-12 U-13 U-14 U-15 U-17 U-18

Age group

Hou

rs p

er w

eek

Team practice

Individual practice

Playful activities

Match-play

0

2

4

6

8

10

12

14

16

U-9 U-10 U-11 U-12 U-13 U-14 U-15 U-17 U-18

Age group

Hou

rs p

er w

eek

Team practice

Individual practice

Playful activities

Match-play

Sub-elite Soccer Players Elite Soccer Players

Profili di allenamento negli anni

Altri sport

 Ginnastica 28 ore/settimana  Tennis 20 ore/settimana

Coloro che fanno progressi Calcio da strada 7-9 ore/settimana Quelli che non fanno progressi Calcio da strada 3-5 ore Segno di forte motivazione

0

1

2

3

4

5

6

7

8

1 2 3 4Years ago

Hrs

/wk.

Professional

Released

Recreational

012345678

1 2 3 4Years ago

Hrs

/wk

.

ProfessionalReleasedRecreational

Individual Practice Team Practice

Profili di allenamento negli anni

0123456789

10

1 2 3 4Years ago

Hrs/w

k.ProfessionalReleasedRecreational

Gioco Partita

Profili di allenamento negli anni

Analisi delle cause degli insuccessi nell’alto livello

  Mancanza di ricambi nel settore dell’alto livello

  Ritardi nell’applicare innovazioni o tendenze internazionali di sviluppo

  Uso prolungato di programmi inefficaci, specie per evitare carichi elevati

  Differenze sostanziali nei programmi svolti nei raduni o in sede

  Mancanza di criteri e obiettivi chiari di allenamento

  Errori nella programmazione dell’allenamento

  Scarsa efficienza del sistema di supporto (assistenza - consulenza)

  Eccesso di gare per ragioni economiche

  Regimi di vita non adeguati

Le basi di conoscenza del preparatore fisico

Le tendenze attuali della metodologia dell’allenamento

  Preparazione fisica come aspetto tradizionalmente importante della metodologia dell’allenamento

  L’impatto della metodologia “scritta” dell’allenamento sulla pratica non è chiaro ed auto-evidente

  Forte processo di revisione della metodologia dell’allenamento

  Necessità di riflessioni sulla natura interdisciplinare delle conoscenze

  Scienza o moda?   I rischi dell’information overload

carico interno

carico esterno

inizio PLAY Coppacampionato OFF Italia

% carico

100

90

80

70

60

50

40 Q

30

20 I

10

mesi NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTTsettimane

mesocicli 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

macrocicli 1 2 3 4 5 6 7 8

periodi PPG PPS PC PR

Concetti di base

Allenamento insieme dei carichi psico-fisici organizzati diretti ad ottenere il miglioramento della prestazione

Condizione fisica due elementi chiave:

  Lo sviluppo delle capacità motorie/fisiche generali non direttamente sollecitate dall’attività specifica

  rapporto con la prestazione di gara (e di ruolo)

Competenze d’azione

Condizione

Costituzione fisica

Fattore tecnico coordinativo

Modello della struttura generale della prestazione sportiva (Schnabel, Harre 94)

Regolazione dell’azione

Regolazione movimento

Processi energetici

Uso meccanico dell’energia

Percepire Pensare Decidere

Controllo sensomotorio dell’attività muscolare

Processi metabolici

Movimento meccanico del corpo/

parti

I concetti chiave

  Allenamento come processo psicologico, pedagogico e non solo biologico

  principi del carico   supercompensazione   picchi di forma limitati come numero   Abilità fondamentali:

  modulazione dei parametri del carico (volume, intensità, poi densità e difficoltà esecutiva)

  articolazione del rapporto generale-speciale (rapporto e percentuali)

  scelta della diversa tipologia di esercizi