RRR RRRR - Dinamo Sassari · rr r r r rr rr rrr rrrr rrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrrr rr r rrrrr rrrr...
Transcript of RRR RRRR - Dinamo Sassari · rr r r r rr rr rrr rrrr rrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrrr rr r rrrrr rrrr...
il coach dinamo
Poz: "Tempi durifacciamo tuttigioco di squadra"?? gef sanna
Poz riaccende la Dinamo"Ora serve l'aiuto di tutti"Il coach biancoblù si lascia alle spalle il lockdown e inizia a guardare avanti"Il mio stipendio? È vero che me lo sono ridotto, non ci vedo niente di strano"di Andrea Sini
? SASSARIIl mare sinora non l'ha vistoneppure con il binocolo. Incompenso ha ripreso a passeggiare per le vie del centro e l'altro giorno ha messo nuovamente piede al palazzetto dopodue mesi e mezzo. "Perché mimancava – dice – ma ho vistoche Paride, il custode, lo ha tenuto alla perfezione".Verso la normalità. La Fase2 diGianmarco Pozzecco è un lento ritorno alla normalità, conun occhio all'evoluzione deglieventi legati alla pandemia el'altro puntato sul basketmercato. "È una fase delicata – diceil coach della Dinamo, arrivatoa Sassari nel febbraio 2019 –nella quale serve ancora grande attenzione. Quest'estatenon andrò a casa mia a Formentera, anche se mi incuriosisce l'idea di vederla in estatesenza turisti. Anche la Sardegna per questi prossimi mesi rischia di avere questa immagine paradisiaca e triste allo stesso tempo, ma mi auguro chechi opera nel turismo possa fare la sua stagione".Per lui, comunque, il mare
per il momento può attendere."Forse ci andrò nei prossimigiorni, io e la mia compagna abbiamo in mente di fare un saltoa Santa Teresa. Di certo, perquando sarà possibile, mi attendo anche che il professorManunta (l'ortopedico deibiancoblù, ndr) mi porti comepromesso da tempo in gita ingommone. Altrimenti glielo buco".La nuova Dinamo. La predilezione del coach triestino per i giocatori europei è nota. Che lingua parlerà il nuovo Banco diSardegna? "L'importante che èche sia una lingua già comprensibile e consolidata. Mi piacciono i giocatori di stampo europeo – spiega il Poz –. Per fare unesempio, Pierre per me è ungiocatore italiano ed europeo,per l'intelligenza con la qualeha capito le dinamiche del nostro campionato e per il modoin cui si è calato nella nostrarealtà. Le mie idee le conoscete: passarsi la palla, aiutarsi a vicenda, meno uno contro uno epiù alternanza di responsabilità. Il basket dei Rockets, tantoper fare un esempio legato allaNba, mi affascina ma non èquello che perseguo io, non ènel nostro Dna".Il mercato. "Stiamo provando atrattenere Evans – dice Pozzecco –, che dal punto di vistadell'impostazione nel contestodi squadra ha lo stesso peso diPierre. Con Spissu, Gentile e Bilan c'è già un'ossatura importante, abbiamo un capitano divalore come Jack Devecchi, cheall'occorrenza sa sempre farsitrovare pronto, e con Vitali, Bucarelli e Magro stiamo facendotutti i ragionamenti del caso.Per il resto, sono costantemente in contatto con Federico Pasquini, siamo sul mercato estiamo sul pezzo".Tutti per uno. La crisi legata allapandemia rischia di spazzarevia tante realtà sportive e anche nel basket le società stannoprovando in tutti i modi a farquadrare i conti. Anche Pozzecco ha accettato di ridursi lo stipendio, così come il suo staff e igiocatori. "Non c'è niente distrano – sottolinea – è un momento di grandi rinunce e tuttidevono rinunciare a qualcosa.Ricopro ruolo particolare, misento molto legato a Sassari e
Il mare sinora non l'ha vistoneppure con il binocolo. Incompenso ha ripreso a passeggiare per le vie del centro e l'altro giorno ha messo nuovamente piede al palazzetto dopodue mesi e mezzo. "Perché mimancava – dice – ma ho vistoche Paride, il custode, lo ha tenuto alla perfezione".Verso la normalità. La Fase2 diGianmarco Pozzecco è un lento ritorno alla normalità, conun occhio all'evoluzione deglieventi legati alla pandemia el'altro puntato sul basketmercato. "È una fase delicata – diceil coach della Dinamo, arrivatoa Sassari nel febbraio 2019 –nella quale serve ancora grande attenzione. Quest'estatenon andrò a casa mia a Formentera, anche se mi incuriosisce l'idea di vederla in estatesenza turisti. Anche la Sardegna per questi prossimi mesi rischia di avere questa immagine paradisiaca e triste allo stesso tempo, ma mi auguro chechi opera nel turismo possa fare la sua stagione".Per lui, comunque, il mare
per il momento può attendere."Forse ci andrò nei prossimigiorni, io e la mia compagna abbiamo in mente di fare un saltoa Santa Teresa. Di certo, perquando sarà possibile, mi attendo anche che il professorManunta (l'ortopedico deibiancoblù, ndr) mi porti comepromesso da tempo in gita ingommone. Altrimenti glielo buco".La nuova Dinamo. La predilezione del coach triestino per i giocatori europei è nota. Che lingua parlerà il nuovo Banco diSardegna? "L'importante che èche sia una lingua già comprensibile e consolidata. Mi piacciono i giocatori di stampo europeo – spiega il Poz –. Per fare unesempio, Pierre per me è ungiocatore italiano ed europeo,per l'intelligenza con la qualeha capito le dinamiche del nostro campionato e per il modoin cui si è calato nella nostrarealtà. Le mie idee le conoscete: passarsi la palla, aiutarsi a vicenda, meno uno contro uno epiù alternanza di responsabilità. Il basket dei Rockets, tantoper fare un esempio legato allaNba, mi affascina ma non èquello che perseguo io, non ènel nostro Dna".Il mercato. "Stiamo provando atrattenere Evans – dice Pozzecco –, che dal punto di vistadell'impostazione nel contestodi squadra ha lo stesso peso diPierre. Con Spissu, Gentile e Bilan c'è già un'ossatura importante, abbiamo un capitano divalore come Jack Devecchi, cheall'occorrenza sa sempre farsitrovare pronto, e con Vitali, Bucarelli e Magro stiamo facendotutti i ragionamenti del caso.Per il resto, sono costantemente in contatto con Federico Pasquini, siamo sul mercato estiamo sul pezzo".Tutti per uno. La crisi legata allapandemia rischia di spazzarevia tante realtà sportive e anche nel basket le società stannoprovando in tutti i modi a farquadrare i conti. Anche Pozzecco ha accettato di ridursi lo stipendio, così come il suo staff e igiocatori. "Non c'è niente distrano – sottolinea – è un momento di grandi rinunce e tuttidevono rinunciare a qualcosa.Ricopro ruolo particolare, misento molto legato a Sassari e
Il mare sinora non l'ha vistoneppure con il binocolo. Incompenso ha ripreso a passeggiare per le vie del centro e l'altro giorno ha messo nuovamente piede al palazzetto dopodue mesi e mezzo. "Perché mimancava – dice – ma ho vistoche Paride, il custode, lo ha tenuto alla perfezione".Verso la normalità. La Fase2 diGianmarco Pozzecco è un lento ritorno alla normalità, conun occhio all'evoluzione deglieventi legati alla pandemia el'altro puntato sul basketmercato. "È una fase delicata – diceil coach della Dinamo, arrivatoa Sassari nel febbraio 2019 –nella quale serve ancora grande attenzione. Quest'estatenon andrò a casa mia a Formentera, anche se mi incuriosisce l'idea di vederla in estatesenza turisti. Anche la Sardegna per questi prossimi mesi rischia di avere questa immagine paradisiaca e triste allo stesso tempo, ma mi auguro chechi opera nel turismo possa fare la sua stagione".Per lui, comunque, il mare
per il momento può attendere."Forse ci andrò nei prossimigiorni, io e la mia compagna abbiamo in mente di fare un saltoa Santa Teresa. Di certo, perquando sarà possibile, mi attendo anche che il professorManunta (l'ortopedico deibiancoblù, ndr) mi porti comepromesso da tempo in gita ingommone. Altrimenti glielo buco".La nuova Dinamo. La predilezione del coach triestino per i giocatori europei è nota. Che lingua parlerà il nuovo Banco diSardegna? "L'importante che èche sia una lingua già comprensibile e consolidata. Mi piacciono i giocatori di stampo europeo – spiega il Poz –. Per fare unesempio, Pierre per me è ungiocatore italiano ed europeo,per l'intelligenza con la qualeha capito le dinamiche del nostro campionato e per il modoin cui si è calato nella nostrarealtà. Le mie idee le conoscete: passarsi la palla, aiutarsi a vicenda, meno uno contro uno epiù alternanza di responsabilità. Il basket dei Rockets, tantoper fare un esempio legato allaNba, mi affascina ma non èquello che perseguo io, non ènel nostro Dna".Il mercato. "Stiamo provando atrattenere Evans – dice Pozzecco –, che dal punto di vistadell'impostazione nel contestodi squadra ha lo stesso peso diPierre. Con Spissu, Gentile e Bilan c'è già un'ossatura importante, abbiamo un capitano divalore come Jack Devecchi, cheall'occorrenza sa sempre farsitrovare pronto, e con Vitali, Bucarelli e Magro stiamo facendotutti i ragionamenti del caso.Per il resto, sono costantemente in contatto con Federico Pasquini, siamo sul mercato estiamo sul pezzo".Tutti per uno. La crisi legata allapandemia rischia di spazzarevia tante realtà sportive e anche nel basket le società stannoprovando in tutti i modi a farquadrare i conti. Anche Pozzecco ha accettato di ridursi lo stipendio, così come il suo staff e igiocatori. "Non c'è niente distrano – sottolinea – è un momento di grandi rinunce e tuttidevono rinunciare a qualcosa.Ricopro ruolo particolare, misento molto legato a Sassari e
Il mare sinora non l'ha vistoneppure con il binocolo. Incompenso ha ripreso a passeggiare per le vie del centro e l'altro giorno ha messo nuovamente piede al palazzetto dopodue mesi e mezzo. "Perché mimancava – dice – ma ho vistoche Paride, il custode, lo ha tenuto alla perfezione".Verso la normalità. La Fase2 diGianmarco Pozzecco è un lento ritorno alla normalità, conun occhio all'evoluzione deglieventi legati alla pandemia el'altro puntato sul basketmercato. "È una fase delicata – diceil coach della Dinamo, arrivatoa Sassari nel febbraio 2019 –nella quale serve ancora grande attenzione. Quest'estatenon andrò a casa mia a Formentera, anche se mi incuriosisce l'idea di vederla in estatesenza turisti. Anche la Sardegna per questi prossimi mesi rischia di avere questa immagine paradisiaca e triste allo stesso tempo, ma mi auguro chechi opera nel turismo possa fare la sua stagione".Per lui, comunque, il mare
per il momento può attendere."Forse ci andrò nei prossimigiorni, io e la mia compagna abbiamo in mente di fare un saltoa Santa Teresa. Di certo, perquando sarà possibile, mi attendo anche che il professorManunta (l'ortopedico deibiancoblù, ndr) mi porti comepromesso da tempo in gita ingommone. Altrimenti glielo buco".La nuova Dinamo. La predilezione del coach triestino per i giocatori europei è nota. Che lingua parlerà il nuovo Banco diSardegna? "L'importante che èche sia una lingua già comprensibile e consolidata. Mi piacciono i giocatori di stampo europeo – spiega il Poz –. Per fare unesempio, Pierre per me è ungiocatore italiano ed europeo,per l'intelligenza con la qualeha capito le dinamiche del nostro campionato e per il modoin cui si è calato nella nostrarealtà. Le mie idee le conoscete: passarsi la palla, aiutarsi a vicenda, meno uno contro uno epiù alternanza di responsabilità. Il basket dei Rockets, tantoper fare un esempio legato allaNba, mi affascina ma non èquello che perseguo io, non ènel nostro Dna".Il mercato. "Stiamo provando atrattenere Evans – dice Pozzecco –, che dal punto di vistadell'impostazione nel contestodi squadra ha lo stesso peso diPierre. Con Spissu, Gentile e Bilan c'è già un'ossatura importante, abbiamo un capitano divalore come Jack Devecchi, cheall'occorrenza sa sempre farsitrovare pronto, e con Vitali, Bucarelli e Magro stiamo facendotutti i ragionamenti del caso.Per il resto, sono costantemente in contatto con Federico Pasquini, siamo sul mercato estiamo sul pezzo".Tutti per uno. La crisi legata allapandemia rischia di spazzarevia tante realtà sportive e anche nel basket le società stannoprovando in tutti i modi a farquadrare i conti. Anche Pozzecco ha accettato di ridursi lo stipendio, così come il suo staff e igiocatori. "Non c'è niente distrano – sottolinea – è un momento di grandi rinunce e tuttidevono rinunciare a qualcosa.Ricopro ruolo particolare, misento molto legato a Sassari e
LA NUOVA SARDEGNAData: 24.05.2020 Pag.: 1,51Size: 690 cm2 AVE: € 22080.00Tiratura: 37321Diffusione: 31152Lettori: 185000
SERIE A 1
Il mare sinora non l'ha vistoneppure con il binocolo. Incompenso ha ripreso a passeggiare per le vie del centro e l'altro giorno ha messo nuovamente piede al palazzetto dopodue mesi e mezzo. "Perché mimancava – dice – ma ho vistoche Paride, il custode, lo ha tenuto alla perfezione".Verso la normalità. La Fase2 diGianmarco Pozzecco è un lento ritorno alla normalità, conun occhio all'evoluzione deglieventi legati alla pandemia el'altro puntato sul basketmercato. "È una fase delicata – diceil coach della Dinamo, arrivatoa Sassari nel febbraio 2019 –nella quale serve ancora grande attenzione. Quest'estatenon andrò a casa mia a Formentera, anche se mi incuriosisce l'idea di vederla in estatesenza turisti. Anche la Sardegna per questi prossimi mesi rischia di avere questa immagine paradisiaca e triste allo stesso tempo, ma mi auguro chechi opera nel turismo possa fare la sua stagione".Per lui, comunque, il mare
per il momento può attendere."Forse ci andrò nei prossimigiorni, io e la mia compagna abbiamo in mente di fare un saltoa Santa Teresa. Di certo, perquando sarà possibile, mi attendo anche che il professorManunta (l'ortopedico deibiancoblù, ndr) mi porti comepromesso da tempo in gita ingommone. Altrimenti glielo buco".La nuova Dinamo. La predilezione del coach triestino per i giocatori europei è nota. Che lingua parlerà il nuovo Banco diSardegna? "L'importante che èche sia una lingua già comprensibile e consolidata. Mi piacciono i giocatori di stampo europeo – spiega il Poz –. Per fare unesempio, Pierre per me è ungiocatore italiano ed europeo,per l'intelligenza con la qualeha capito le dinamiche del nostro campionato e per il modoin cui si è calato nella nostrarealtà. Le mie idee le conoscete: passarsi la palla, aiutarsi a vicenda, meno uno contro uno epiù alternanza di responsabilità. Il basket dei Rockets, tantoper fare un esempio legato allaNba, mi affascina ma non èquello che perseguo io, non ènel nostro Dna".Il mercato. "Stiamo provando atrattenere Evans – dice Pozzecco –, che dal punto di vistadell'impostazione nel contestodi squadra ha lo stesso peso diPierre. Con Spissu, Gentile e Bilan c'è già un'ossatura importante, abbiamo un capitano divalore come Jack Devecchi, cheall'occorrenza sa sempre farsitrovare pronto, e con Vitali, Bucarelli e Magro stiamo facendotutti i ragionamenti del caso.Per il resto, sono costantemente in contatto con Federico Pasquini, siamo sul mercato estiamo sul pezzo".Tutti per uno. La crisi legata allapandemia rischia di spazzarevia tante realtà sportive e anche nel basket le società stannoprovando in tutti i modi a farquadrare i conti. Anche Pozzecco ha accettato di ridursi lo stipendio, così come il suo staff e igiocatori. "Non c'è niente distrano – sottolinea – è un momento di grandi rinunce e tuttidevono rinunciare a qualcosa.Ricopro ruolo particolare, misento molto legato a Sassari e
alla Sardegna e ho una particolare ammirazione per questosenso di appartenenza checoinvolge anche la Dinamo. Laraccolta fondi per gli ospedalisardi, che ha raggiungo ormaiquasi un milione di euro, lo dimostra in maniera chiara. Ci sono cose più importanti dellapallacanestro e tante persone,anche tanti tifosi, hanno contribuito in maniera concreta. Masiamo in un momento storicodi difficoltà anche per lo sport,e tutti dobbiamo stringerci attorno alla Dinamo: il senso diappartenenza va tenuto vivosoprattutto nei momenti bui. È
alla Sardegna e ho una particolare ammirazione per questosenso di appartenenza checoinvolge anche la Dinamo. Laraccolta fondi per gli ospedalisardi, che ha raggiungo ormaiquasi un milione di euro, lo dimostra in maniera chiara. Ci sono cose più importanti dellapallacanestro e tante persone,anche tanti tifosi, hanno contribuito in maniera concreta. Masiamo in un momento storicodi difficoltà anche per lo sport,e tutti dobbiamo stringerci attorno alla Dinamo: il senso diappartenenza va tenuto vivosoprattutto nei momenti bui. È
staff''Anchee giocatorihanno
rinunciato a qualcosaL'unità di intenticon la società, gli sponsore i nostri tifosifarà ancora la differenzail momento di riaccendere la luce, e dobbiamo farlo tutti insieme: da Sardara, a Pozzecco, sino agli sponsor e tutti i tifosi. Lecose belle si costruiscono tuttiinsieme, ognuno con il suomattoncino".Un riconoscimento importante.Sino a poco più di un anno fa ilPozzecco allenatore venivaconsiderata poco più che unquadro naif. Dopo una finalescudetto e la conquista di duetrofei con i biancoblù, la suaimmagine di tecnico è arrivatafinalmente a pareggiare quelladi "personaggio". In questi giorni il coach del Banco ha ancheincassato i complimenti di Valerio Bianchini. "Le sue parolemi hanno fatto immensamentepiacere – dice Poz –. Certo, luidice che ero molto individuali
insieme, ognuno con il suomattoncino".Un riconoscimento importante.Sino a poco più di un anno fa ilPozzecco allenatore venivaconsiderata poco più che unquadro naif. Dopo una finalescudetto e la conquista di duetrofei con i biancoblù, la suaimmagine di tecnico è arrivatafinalmente a pareggiare quelladi "personaggio". In questi giorni il coach del Banco ha ancheincassato i complimenti di Valerio Bianchini. "Le sue parolemi hanno fatto immensamentepiacere – dice Poz –. Certo, luidice che ero molto individuali
''I complimentidi Bianchinimi hanno fatto
molto piacereIl mio futuro? Ho avutoun'offerta importantequalche mese fa, macredo in questo progettosta e su questo non sono deltutto d'accordo, dato che avevoun concetto di gruppo tuttoparticolare, ma ho capito benissimo il suo ragionamento. Harivolto apprezzamenti per ilmodo in cui io e il mio staff interpretiamo la pallacanestro equesto per me è importante".Uno sguardo oltre. Pozzecconon ha mai negato di avere vacillato, qualche mese fa, perun'offerta importante da partedi un club europeo di primo livello. "Ero arrivato a Sassari dameno di un anno – racconta oggi –, non mi sembrava il momento di compiere un passo diquel genere. Prima parlavamodi rinunce e di scelte: in questocaso ho preferito rinunciare aqualcosa a livello personale siaper gratitudine nei confrontidella Dinamo, sia per continuare a portare avanti un progettonel quale credo. La vita deglisportivi è necessariamente nomade – conclude Pozzecco –.Così come dopo 8 anni fantastici a un certo punto sono andato via da Varese, così un giornoprenderò il traghetto e dirò addio alla Sardegna. Ma non ora,perché quello che stiamo costruendo è qualcosa in cui credere e che vale la pena sostenere. Tutti insieme, come sempre".
rivolto apprezzamenti per ilmodo in cui io e il mio staff interpretiamo la pallacanestro equesto per me è importante".Uno sguardo oltre. Pozzecconon ha mai negato di avere vacillato, qualche mese fa, perun'offerta importante da partedi un club europeo di primo livello. "Ero arrivato a Sassari dameno di un anno – racconta oggi –, non mi sembrava il momento di compiere un passo diquel genere. Prima parlavamodi rinunce e di scelte: in questocaso ho preferito rinunciare aqualcosa a livello personale siaper gratitudine nei confrontidella Dinamo, sia per continuare a portare avanti un progettonel quale credo. La vita deglisportivi è necessariamente nomade – conclude Pozzecco –.Così come dopo 8 anni fantastici a un certo punto sono andato via da Varese, così un giornoprenderò il traghetto e dirò addio alla Sardegna. Ma non ora,perché quello che stiamo costruendo è qualcosa in cui credere e che vale la pena sostenere. Tutti insieme, come sempre".
LA NUOVA SARDEGNAData: 24.05.2020 Pag.: 1,51Size: 690 cm2 AVE: € 22080.00Tiratura: 37321Diffusione: 31152Lettori: 185000
SERIE A 2