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Spett.leComune di ImprunetaServizio Gestione del territorioUfficio UrbanisticaVia F.lli Rosselli, 6 - Tavarnuzze

Oggetto: Pratica PAPMAA m 17701 - Risposta Vs. Richiesta Integrazioni prot. 9908 del11/0512012 e prot. 10646 del 21/0512012

A seguito della vs. comunicazione prot. 9908 del 11/05/2012 e prot. 10646 del 21/05/2012 ed inrisposta a quanto richiesto si allega quanto segue:

1. Riguardo alla differenza riscontrata tra la tabella riportante l'uso del suolo attuale e le singoleschede dei principali prodotti aziendali segnaliamo che i dati di superficie riportati in queste ultimesono solo "indicativi" della superficie media in produzione del prodotto considerato che può variaredi anno in anno a seconda della qualità riscontrata che può indirizzare la produzione di undeterminato appezzamento per un'etichetta o l'altra, tali dati non sono aggiornati puntualmente, evalgono al solo scopo commerciale. Ci scusiamo se possono aver generato un equivoco diinterpretazione e riportiamo qui di seguito l'ordinamento colturale attuale

Piano colturale Attuale dell'Az.Agricola La Querce:

Vigneto specializzatoOliveto specializzatoBosco mistoAltro (Resedi, strade, incolti ecc.)

ha. 7.82.98ha 11.87.71ha 22.49.80ha 4.75.10

Totale ha 46.95.59

Ricordiamo che dei vigneti specializzati, attualmente sono in produzione 5,40 ettari mentre la restantesuperficie è stata reimpiantata a fine anno 20 lOe non è ancora produttiva.

Onde evitare qualsiasi possibilità di fraintendimento alleghiamo n03 copie del modulo di domanda, insostituzione di quelle precedentemente consegnate, nella quale sono stati tolti i riferimenti alla superficie

LA QUERCE di Massimo Marchi e C. s.a.s.Via Imprunetana per Tavarnuzze,41 - I 50023 IMPRUNETA (FI) ITALIA

Tel. e Fax -39.055.2011380 e-mail: info@laquerce.com sito: www.laquerce.comP. I.Y.A. e C.F. 03109710487

delle suddette schede; tali copie tengono conto anche delle ulteriori richieste di integrazione richieste e chesaranno precisate nei paragrafi seguenti.

Riguardo all'aspetto concernente le attività agricole in essere ed il progetto presentato ad esempio per quantoriguarda l'alimentazione dei cavalli precisiamo che gran parte dell'alimentazione degli animali durante ilcorso dell'anno deriverà dal pascolo che sarà effettuato con l'utilizzo di recinzioni mobili elettrificate neglioliveti aziendali, ovviamente integrata, nel caso in cui ve ne sia la necessità, da mangimi specifici daacquistare all'esterno. (Si tenga presente che in natura un ettaro di terreno è più che sufficiente ad un cavallodi nutrirsi pascolando e traendo dall'erba tutte le sostanze necessarie alla corretta alimentazione).

E' vero che finora l'azienda ha avuto un indirizzo esclusivamente viticolo-olivicolo ma le imprescindibilinecessità di bilancio economico richiedono di poter differenziare tale indirizzo con l'introduzione di altreproduzioni, in questo caso l'allevamento.

Riguardo alle finalità dell'allevamento vogliamo precisare che i puledri saranno messi in vendita dopo che,durante il secondo anno di permanenza in azienda, dopo la prima doma, si saranno verificate per mezzo delleopportune tecniche di addestramento (una sorta di "sgrossamento"), le attitudini del puledro, per poi esseredestinato ad un determinato canale di mercato; l'animale sarà quindi veramente addestrato ad un compitodefinito solo dal compratore [male e tale fase avverrà al di fuori dell'azienda a carico del futuro proprietario.Relativamente all'argomento in questione può essere interessante una pubblicazione dell'Agenzia delleEntrate, che alleghiamo e che tratta delle disciplina fiscale dell'allevamento dei cavalli, ma entra anche nellemore del riconoscimento di tale attività come attività agricola.

E' vero che le considerazioni qui riportate nell'allegato sono evidenziate per l'aspetto fiscale e tributario; ma èanche vero che proprio il riconoscimento di certi passaggi per tale aspetto, conferma la connessione esistentetra l'allevamento di equini e l'attività agricola.

2. Riguardo all'aumento del fabbisogno di manodopera riscontrato, dobbiamo evidenziare che tale aumento èdovuto all'entrata in produzione dei vigneti, ad oggi non ancora produttivi, che comporteranno un aumentodel fabbisogno di manodopera, nello stato programmato le ore di manodopera per le colture sono stimate in4.500 e questo vale anche per la tabella n06;

3 e 4. Tali errori sono dovuti ad un refuso nella elaborazione delle tabelle e relativi ad una vecchia versionedella domanda nella quale era prevista anche la trasformazione di parte della Loggia in punto venditaaziendale, trasformazione alla quale la proprietà ha rinunciato nella versione poi presentata; a scanso diequivoci presentiamo in allegato la versione corretta della tabella n? Il in tre copie firmata dal tecnicoabilitato e dalla proprietà.

Riguardo all'ultimo appunto relativo al possibile sovradimensionamento del numero dei box previsti, siprecisa che alcuni dei box stessi sono da considerare come spazi tampone per eventuali necessità chedovessero presentarsi nel corso dell'attività, che per quanto non ordinarie potrebbero comunque verificarsi:ad esempio l'azienda intende vendere i puledri entro il secondo anno di età ma nel caso in cui tale venditadovesse protrarsi per un periodo di tempo superiore al previsto, anche solo di qualche mese, per ragionidovute al mercato, o altre che dovessero verificarsi, i puledri avrebbero comunque bisogno di spazi diricovero, così come quelli nati nell'annata precedente, da svezzare ed alle fattrici che avrebbero già un altropuledro; un'altra possibilità è dovuta agli aspetti sanitari, dovuti a malattie o infortuni, che possonodeterminare la necessità di isolare i puledri dalla madre anche nel corso del primo anno di vita: così come èbene avere un box sempre libero e pulito per le visite veterinarie periodiche sia delle fattrici che dei puledri.Un'altra possibilità che potrebbe verificarsi è il fatto che, dopo il periodo di primoaddestramento/osservazione del secondo anno dalla nascita, si possa valutare di tenere una puledra peravviarla come fattrice per le sue caratteristiche.

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Dobbiamo inoltre evidenziare, anche questo aspetto forse non chiarito sufficientemente in relazione; comespesso avviene in altre strutture similari due dei box previsti saranno comunque destinati uno al lavaggio/ferratura degli animali e l'altro all'approntamento degli animali con gli attrezzi necessari: finimenti,bardature, attrezzi o altro (che sono conservati appunto all'interno di uno dei box che è da considerarsi quindiun magazzino-deposito), per la verifica delle attitudini ai quali sono predisposti e che determineranno poi ilcanale di vendita cui il puledro sarà destinato.

Distinti saluti,

Marchi )ij,tQUER' ... ~.DO N.Itràd. .

Impruneta 12 giugno 2012

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Allegato: Tratto da "La disciplina fiscale dell'allevamento dei cavalli "- Agenzia delle EntrateDirezione Regionale della Sardegna.

Estrapoliamo qui di seguito i passi più attinenti alla questione che ci riguarda:

cc ••••• Sono da considerare imprenditori agricoli, secondo l'articolo 2135 del Codice Civile anche i soggetti cheesercitano l'attività di allevamento di equini di qualsiasi razza, in connessione con l'attività agricola.

In particolare, per il settore equino, il Ministero delle Finanze ha precisato che:

• I puledri, se non ancora iniziata la preparazione specifica per le corse, gli stalloni e le fattrici (chehanno terminato l'attività agonistica) sono da considerarsi capi dell'azienda agricola (circolare 14agosto 1981 n027);

.... Omissis .... "

" In particolare, per quanto riguarda l'allevamento di bestiame, sono riconducibili alla pratica agricola leattività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria al ciclo stesso cheutilizzano, o possono utilizzare, il fondo.

Per effetto delle modifiche apportate dal D.lgs. 18 Maggio 2001 n0228, rientrano nell'attività agricola e cometali sono fiscalmente disciplinate, anche le cosiddette "attività connesse".Si considerano "connesse" le attività svolte dallo stesso allevatore dirette alla manipolazione, conservazione,trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenutiprevalentemente dall'allevamento di animali. Rientrano nella definizione di attività agricola connessa, laforni tura di beni e servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse normalmente impiegatenell'azienda, comprese, fra le altre, le attività di agriturismo .

... ..Omissis ...."

Ed in relazione al regime di tassazione delle imprese agricole in forma individuale e le società semplici chedeterminano il reddito agrario ai sensi dell'art.34 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) medianteapplicazione degli estimi catastali ai terreni, a qualunque titolo posseduti.

"In pratica l'attività di allevamento è, in generale, tipicamente agricola ai fini fiscali. Tale qualificazione nondipende dalle specie animali allevate.

Rimane solo un rapporto teorico-quantitativo di collegamento con il fondo, nel senso che il legislatore fariferimento ai mangimi ottenibili dallo stesso e non da quelli ottenuti. A tal fine è irrilevante non solo laquantità complessivamente prodotta dal terreno, ma anche l'eventuale acquisizione di mangimi da parte diterzi, in quanto l'unico elemento rilevante è la potenziale capacità del terreno di produrre almeno un quartodel mangime necessario ad allevare gli animali"

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