Rovigo Gaelic Football Gaa · gloria grazie alla Pallamano Tassina protagonista del massimo...

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1 Rovigo Gaelic Football Gaa Rassegna Stampa febbraio 2013

Transcript of Rovigo Gaelic Football Gaa · gloria grazie alla Pallamano Tassina protagonista del massimo...

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Rovigo Gaelic Football Gaa

Rassegna Stampa febbraio 2013

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Rassegna Stampa

Data Testata

Pag. Articolo Titolo

4 01/02/2013 AGORASPORT.IT

GAELIC HANDBALL: L’ULTIMA FRONTIERA

DELL’ASCARO ROVIGO GAELIC FOOTBALL

Raffaello Franco

8 03/02/2013 IL GAZZETTINO

GIOCHI SCONOSCIUTI MA DI SUCCESSO

9 07/02/2013 ROVIGOOGGI.IT

AL VIA LA STAGIONE INTERNAZIONALE

11 07/02/2013 IL GAZZETTINO

L’ASCARO SI PREPARA DA BUSO

A UN’INTENSA STAGIONE

AGONISTICA Nicola Astolfi

12 09/02/2013 LA VOCE DI ROVIGO

PER L’ASCARO SCATTA UNA STAGIONE

PIENA DI IMPEGNI.

DOMANI COLAZIONE NORDICA E POI

MATCH CONTRO PADOVA

13 14/02/2013 WORLD IRISH.COM

ÉIRE ÓG SEVILLA ONE OF MANY GREAT

STORIES IN EUROPEAN GAA

AT PRESENT Mark Farrelly

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Data Testata

Pag. Articolo Titolo

16 17/02/2013 THE IRISH MAIL ON SUNDAY

EUROPE GOES GAA GAA Mark Gallagher

17 18/02/2013 ROVIGOOGGI.IT

SALOMONICO PAREGGIO

NEL DERBY

19 19/02/2013 LA VOCE DI ROVIGO

IL CLASSICO DERBY PADOVA-ROVIGO

TERMINA IN PERFETTA PARITA’

20 19/02/2013 IL RESTO DEL CARLINO

CAVALLINI TRIONFA IN QUEL DI PADOVA

21 22/02/2013 ROVIGOOGGI.IT

E IL CALCIO GAELICO INDICO’

LA STRADA ALLA PALLA OVALE Giorgio Achilli

23 27/02/2013 IL GAZZETTINO

FRA ASCARO E PADOVA

FINISCE 1 - 1 Nicola Astolfi

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del 1 Febbraio 2013

Gaelic Handball:l’ultima

frontiera dell’Ascaro Rovigo

Gaelic Football Gaa

Scritto da Raffaello Franco il 1 febbraio 2013 @ 17:36 In vari

Sarà l’euforia data dalla

partecipazione a

trasmissioni radiofoniche

nazionali, “00K” di Radio

Kiss Kiss e “DAI&Vai” di

Radio24 o la finestra su

DeejayTV nel contenitore

pomeridiano “OCCUPY

Deejay”.

Mettiamoci pure anche un

po’ di quella vena di

sana follia che anima gli

spiriti dei ragazzi

dell’Ascaro Asd, fatto

sta che dopo il gaelic

football i rodigini che

per primi hanno importato

dall’Irlanda questo sport

nel nostro Paese, hanno

di nuovo tagliato per

primi il traguardo

introducendo in Italia un

altro sport “gaelico”

tradizionale gestito

dalla Gaelic Athletic

Association, l’ente sportivo e culturale che sovrintende a tutte

le attività dei giochi gaelici ed alla quale i rodigini

dell’Ascaro sono, anche qui, stati i primi ad affiliarsi:

l’Handball.

Non fatevi trarre in inganno dal nome. Non stiamo parlando della

pallamano, che qui a Rovigo qualche anno fa visse momenti di

gloria grazie alla Pallamano Tassina protagonista del massimo

campionato di Serie A1, ma della “pallamano gaelica” uno sport

molto antico che, come molti altri giochi, hanno avuto origine in

tempi e luoghi diversi. Sappiamo infatti che alcuni geroglifici

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nel tempio di Osiride, in

Egitto, ritraggono

sacerdoti che partecipano

ad un gioco molto simile

all’handball ed altre

numerose testimonianze

archeologiche riportano

che in molte civiltà

precolombiane del Sud e

Centro America, su tutti

quella Maya, praticavano

giochi rituali di

pallamano che rivestivano

un’immensa importanza in

quelle antiche culture.

Comunque sia, la prima

“partita” conosciuta e

certificata nella quale si

vide qualcuno colpire una

palla con la mano contro

un muro risale al 1427 al

tempo del regno di re

Giacomo I di Scozia che

ordinò personalmente di

murare una finestra della

cantina di palazzo perché

interferiva con il suo

gioco preferito. In

Irlanda invece, la prima

testimonianza scritta di

un gioco di palla simile è contenuto addirittura nello statuto

della città di Galway la quale stesura del 1527 vietava la pratica

di giochi con la palla contro le mura della città. La prima forma

codificata di pallamano irlandese venne comunque successivamente

certificata nel 1785. Galaway, situata sulla costa occidentale

dell’Irlanda, intratteneva all’epoca molti legami commerciali con

la Spagna, in particolare con le regioni basche, dove si praticava

un gioco ancora molto in voga anche ai giorni nostri: la “pelota”,

gioco molto simile al gaelic handball. Gli immigrati scozzesi e

irlandesi, nei secoli scorsi, portarono il gioco in molti altri

paesi tanto che ancora oggi è molto praticato soprattutto negli

Stati Uniti (nello scorso mesi di ottobre Dublino ha ospitato il

mondiale Irlanda vs. USA, n.d.r.), in Canada, Messico, Australia,

Nuova Zelanda, Sud Africa, Galles e Inghilterra. La Gaa ha

codificato le prime regole per il gioco moderno nella stesura

della Carta del 1884, inserendolo di diritto, con Football e

Hurling,tra gli sport da promuovere nella nuova nascente

Associazione.

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Questa

la storia.

Ma vediamo

ora come si

gioca il

Gaelic

Handball. Le

regole sono

molto

semplici.

Tutto quello

che dovete

fare è

colpire una

palla di

gomma (che

nella forma

standard ha

dimensioni

di 1,875 pollici -4,76 centimetri- di diametro e di 2,4 once -c.a.

68 grammi- di peso con il palmo della mano o con il pugno contro

un muro, cercando di mettere in difficoltà il vostro avversario.

Si possono giocare incontri di singolare o di doppio. La palla

deve essere ribattuta prima che rimbalzi per 2 volte per terra e

deve colpire direttamente la parete quando viene colpita.

Generalmente i match vengono giocati 3 x 15 o 3 x 21, ovvero

bisogna vincere almeno due set su 3 ai 15 o ai 21 punti. In

alternativa si possono giocare incontri della durata di 10 minuti.

Si possono segnare punti solo quando si serve la palla. Se si

perde il servizio avviene il cambio palla. Per i principianti è

possibile introdurre la regola dei “5 servizi” consecutivi. [3]

In

Irlanda si giocano tre tipologie di pallamano. Le più diffuse sono

la 40×20 piedi (campo piccolo 12,2 x 6,1 metri e che è la versione

usata nelle competizioni internazionali), la tradizionale 60×30

(18,3×9,15

metri, nelle due versioni

“hardball”, dove la palla

è più dura ma più leggera

e “softball” dove si

utilizza una palla

leggermente più grande),

entrambe giocate in

impianti simili a quelli

usati per lo squash e la

One-wall. Quest’ultima

versione ad “Una parete” è

diventata molto popolare

nel corso degli ultimi

anni ed è la versione di

gaelic handball più

praticata al mondo tanto

che viene gioca in oltre 35 paesi, diventati 36 con l’Italia dopo

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il 1° “Città di Rovigo” disputato lo scorso 11 gennaio e che ha

visto Fabio Cavallini prevalere su tutti.

Comunque sia tutte le versioni di gaelic handball hanno una

caratteristica in comune: la rapidità d’esecuzione del gesto

atletico. Per questo gioco serve un gran colpo d’occhio ed una

spiccata rapidità di movimento di piedi. Uno sport ideale per

allenare queste caratteristiche ed è per questo che i ragazzi

dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football Gaa hanno pensato di aggiungere

anche l’handball alle loro attività, uno sport che si può

tranquillamente praticare in palestra nel corso delle sedute

d’allenamento invernali in attesa di tornare in campo per

preparare al meglio la stagione che vedrà il debutto dei rodigini

sul palcoscenico europeo nel campionato regionale italo-svizzero e

che li porterà l’11 ed il 12 ottobre alle finali Paneuropee di

Athlone in Irlanda. Nel mezzo ci saranno anche gli impegni nel

teatro italiano con l’Adige Gaelic Cup e la Coppa Italia Gaelica,

recupero di quella saltata lo scorso 8 dicembre per [4]la fitta

nevicata dell’Immacolata. Questi sono solo alcuni degli impegni

che il team rodigino sta pianificando per il 2013 ed altri sono

già allo studio in attesa della primavera.

Per quanto riguarda l’handball il prossimo impegno è previsto per

il 16 febbraio quando i rossoblu giocheranno

a Padova il torneo “Quattro Muri” sfidando i

cugini dei Paddies in una giornata molto

impegnativa che li vedrà, nella mattinata,

anche scendere in campo per un amichevole di

football utile come preparazione all’Adige

Gaelic Cup del prossimo 16 marzo.

Le Iniziative e le idee certo non mancano a

questi “gaelici” che nel breve spazio di

poco meno di 2 anni hanno visto crescere in

maniera esponenziale i numeri del movimento

(tanto che c’è già in cantiere anche il

progetto per lo sviluppo di una squadra femminile, n.d.r.) facendo

da traino anche a tutto il resto del Paese che ha visto nascere

analoghe iniziative a Padova, Roma, Milano ed altre presto si

svilupperanno sull’esempio dei pionieri rodigini.

Articolo tratto da AgoraSportOnline.it – Rivista dedicata allo

sport: http://www.areasportrovigo.it

Link articolo:: http://www.agorasportonline.it/2013/02/01/gaelic-

handball-lultima-frontiera-dellascaro-rovigo-gaelic-football-gaa/

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del 3 Febbraio 2013

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del 7 Febbraio 2013

Al via la stagione internazionale

CALCIO GAELICO Domenica 10 Febbraio inizierà ufficialmente la

stagione 2013 dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football & Handball Gaa

che vedrà la società polesana impegnata su più fronti. Con gli

Amici di Sarzano si festeggia il secondo compleanno

Giornata di solidarietà chiamata “Il Calcio

per il Calcio” allo scopo di raccogliere

fondi a favore dell’attività sportiva

giovanile della Parrocchia della frazione di

Sarzano organizzata per domenica 10 febbraio

al MiniBar. Inizia così la stagione 2013

targata Ascaro Rovigo Gaelic Football &

Handball Gaa che compie in questi giorni due

anni di vita.

Rovigo - Domenica 10 Febbraio inizierà ufficialmente

la stagione 2013 dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football &

Handball Gaa, una stagione che vedrà il team rossoblu

impegnato su più fronti e che avrà il suo “battesimo

del fuoco” proprio in occasione dell’evento

organizzato dal MiniBar di Sarzano, in occasione del

suo secondo compleanno, e dall’Associazione “Gli Amici di Sarzano” che hanno

voluto riunire atleti e tifosi del Rovigo Calcio e del Rovigo Gaelic Football in

una giornata di solidarietà chiamata “Il Calcio per il Calcio” allo scopo di

raccogliere fondi a favore dell’attività sportiva giovanile della Parrocchia

della frazione rodigina. Fin dalle prime ore del mattino al MiniBar verrà servita un’appetitosa Full

Irish Breakfast a base di salsicce, uova, bacon, funghi, pomodori e fette di

pane imburrato che darà la necessaria energia ai ragazzi dell’Ascaro per

affrontare l’allenamento congiunto con i “cugini” del Padova Gaelic Football

previsto nel primo pomeriggio al Comunale di Buso di Rovigo. Dopo la doccia

tutti di nuovo al MiniBar per proseguire la festa. Il “Calcio per il Calcio” precederà giusto di una settimana l’amichevole di

preparazione in vista dell’appuntamento del prossimo 16 marzo quando sul

sintetico di Via Vermigli a Padova, rodigini e padovani si contenderanno l’Adige

Gaelic Cup vinta dai Paddies alla fine dello scorso ottobre nel primo incontro

ufficiale di gaelic football giocato in Italia. L’amichevole del 16 febbraio è

inserita nel contesto di una giornata “celtica” organizzata nella “città del

Santo” dai Paddies e che vedrà le due squadre venete impegnate in una sorta di

“biathlon gaelico” che le porterà ad affrontarsi al mattino in un incontro di

football e nel pomeriggio in un avvincente torneo di Gaelic Handball che vedrà il ritorno in campo, dopo il successo di gennaio nel “one

wall Città di Rovigo” di Fabio Cavallini che proverà a conquistare il trofeo

anche nella versione a “quattro muri”. Anche questa giornata è utile come tappa di avvicinamento a quello che sarà il

debutto ufficiale dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football & Handball nella grande

famiglia della GAA. Proprio in questi giorni il Board europeo della Gaelic

Athletic Association ha varato infatti il calendario della stagione 2013 che

vedrà i rodigini, il prossimo 18 maggio, esordire a Roma nel torneo regionale

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italo-svizzero di nuova istituzione. Sarà una prima assoluta sul palcoscenico

internazionale in una competizione che vedrà ai nastri di partenza, oltre

al team rodigino, anche i “cugini” del Padova Gaelic Football, del

Milano GAA, del Rome GFC e gli svizzeri del San Gallo e dello

Zurigo Inneoin. I rodigini saranno impegnati nel torneo italo-

svizzero anche il 15 giugno, nella tappa organizzata a Padova, ed

il 24 agosto nel turno organizzato proprio nella “città delle

rose” che per un week end sarà al centro dell’attenzione del

mondo “gaelico” internazionale. La prima stagione europea dei rossoblu si chiuderà poi nel prossimo mese di

ottobre. I giorni 18 e 19 saranno da evidenziare con la penna rossa sul

calendario. Athlone, in Irlanda, ospiterà infatti le finali Pan Europe 2013 ed

il team rodigino sarà pronto per affrontare al meglio questa storica quanto

indimenticabile avventura. In attesa di questo importante finale di stagione, il team rodigino sarà

coinvolto anche in altre iniziative iniziando dai festeggiamenti per il secondo

anniversario dalla fondazione del club che quest’anno verranno organizzati in

collaborazione con l’associazione “Gli Amici di Sarzano” che si sono fatti

promotori di un altro importante momento di solidarietà che verrà vissuto il

prossimo 1° giugno a San Possidonio, uno dei paesi del modenese più colpiti dal

terremoto dello scorso maggio. In quella giornata si proverà a portare un po’ di serenità in quel Comune così provato dall'evento sismico rilanciando la sfida

al Padova Gaelic Football sul campo sportivo che per tanti mesi ha ospitato la

tendopoli e che dovrebbe essere inaugurato, dopo la necessaria risistemazione,

proprio nel prossimo mese di maggio. Si sta comunque lavorando per coinvolgere

nell’iniziativa benefica anche i ragazzi del Rome Gaelic Football in modo da

riproporre per l’occasione la Coppa Italia Gaelica saltata, lo scorso 8

dicembre, a causa della fitta nevicata. L’impegnativa stagione gaelica dei rodigini si chiuderà poi alla fine di ottobre

con l’eterna sfida ai Paddies dove ci sarà in palio l’Adige Gaelic Cup. Ad un

anno esatto dalla prima edizione la sfida ai “cugini” si rinnoverà, ancora una

volta, sempre più accesa!

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del 7 Febbraio 2013

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del 09 Febbraio 2013

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del 14 Febbraio 2013

WORLDIRISH.COM

Éire Óg Sevilla one of many great

stories in European GAA at

present

Story by MARKFARRELLY

Eire Óg Sevilla may have made the news in January when they played

an exhibition of Gaelic football at half-time during a La Liga game but

that's only scratching the surface of the explosion of Gaelic games all

across Europe.

The numbers speak for themselves: 2,000 adults, 6,000 kids, 20 countries,

72 cities, over 60 clubs, 50 tournaments, all with their own stories.

Ten new clubs have sprung up in the six weeks since Christmas; the latest

being a club in Marseille who already have 25 members signed up.

Elsewhere, in Oulu, Finland, training conditions for their new club may

be a little colder than a foggy night in Clifden, considering they're

situated within the Arctic Circle.

Stories like these are commonplace, from Gaelic handballers in southern

Italy, to the Galician national football team in eastern Spain, or the

school kids in Moscow who will soon be introduced to hurling for the

first time.

Brian Clerkin, PRO of the European GAA County Board, is every bit as

amazed and inspired by the GAA's growth as someone who's only hearing

these tales for the first time:

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'It's gas how it starts off. It's usually one guy who, like say in

Cologne, the guy's name is Sebastian who was in Galway for a couple of

months once upon a time. He was staying with a host family and there were

a couple of kids who were hurlers. They took him out and thought him the

skills and ever since that he was addicted.'

The same Sebastian founded a hurling club in Cologne, and along with

Budapest in Austria they have teams made up almost completely of native

players.

Now, in Germany, the Berlin GAA are actively seeking to have all GAA

clubs in the country brought together under the national organisation for

sports, rather than the regional sporting organisations which can often

prove difficult to navigate.

'That will be a huge landmark in Germany,' Clerkin explained. 'They

organise everything, from Bundesliga to Tiddlywinks. They'll be

allocating fields, they'll be allocating facilities, maybe funding,

sponsorship, development, schools. Who knows what else could come out of

it.'

Local heroes

It's of course not by luck that these things happen and the visionaries

of Wences Zapata in Spain, Raffaello Franco in Italy, and Anna Rönngård,

founder, manager and goalkeeper of the Stockholm Gaels Ladies team, are

just a few of the people who have inspired a whole new audience of GAA

enthusiasts.

To us, these names mean very little, but they are like any person in

Kerry, Dublin or Donegal who is infected by a love for Gaelic Games,

driven to bring it to new people, to those who are about to fall in love

with a sport that they may not have even heard of.

Rönngård, for instance, was a Swedish student studying in China for a

year where she started playing Gaelic football and went on to win the

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Asian championship with the Shanghai Sirens. Upon returning to Sweden she

pestered chairman of the Stockholm GAA club Philip O'Connor (author of

Parish far from Home) to set up a women's team within the club.

Now, there are now two ladies' teams in Stockholm and Gaelic football is

growing in popularity amongst women and girls at every bit as fast a rate

right across Europe.

Next generation

Youth development projects in regions such as Brittany, Guernsey, Munich,

and Paris, to name a few, are bringing GAA to a new generation. In

Belgium, PE teachers are being trained to teach the sports in schools –

and helping find the European hurling and football stars of the future.

While all this is great for creating new social networks and spreading

the love of the game, the hunger for competition is every bit as ravenous

as in Ireland. New leagues and championships all around the continent are

attracting more and more clubs, and this year the winners of the European

GAA championship in Maastricht will come to Athlone as part of its

celebrations as 2013 European Town of Sport.

The vision doesn't end there, as an application has also been made that

the championship winners be allowed enter into the 2013 Leinster

Championship – something which Clerkin is excited about. 'It mightn't

even happen this year but the fact that we're serious about doing it is

something that might bear fruit in years to come,' he said.

Why is the GAA becoming so popular? Clerkin thinks the answer is pretty

simple: 'the biggest seller of the game is itself.'

'When you see that magnetism of them big open eyes of somebody looking at

the game for the first time or seeing hurling, or taking their first

shoulder or something like that, they absolutely love it and their hooked

on it.'

So while the high-profile events like Sevilla GAA's exhibiton match have

awoken some of us here at home to the bubbling Gaelic games scene in

Europe, they are just one great chapter the every growing story of the

GAA.

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del 17 Febbraio 2013

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del 18 Febbraio 2013

Salomonico pareggio nel derby

GAELIC FOOTBALL & HANDBALL Indimenticabile giornata di sport a

Padova tra i Paddies che superano i cugini del Rovigo in un match

che per intensità agonistica è stato molto più di un’amichevole.

Fabio “Caballo” Cavallini si impone nel torneo di pallamano

gaelica.

Mattinata all’insegna del Gaelic

Football che sul sintetico di via

Vermigli ha visto i Paddies superare

ancora una volta i cugini rodigini in

un match che per intensità agonistica è

stato molto più di un’amichevole

Pomeriggio dedicato al Gaelic Handball,

dove i polesani hanno immediatamente

riscattato la sconfitta patita in

mattinata fornendo nel complesso una

buona prestazione di squadra

insediando, ancora una volta sul

gradino più alto del podio, Fabio

“Caballo” Cavallini (foto a lato).

Padova - Continua la collaborazione tra le prime due squadre italiane di Gaelic Football

& Handball che sabato scorso, a Padova, hanno dato vita ad un’indimenticabile giornata di

sport utile a diffondere la cultura degli sport gaelici nel nostro Paese.

Mattinata all’insegna del Gaelic Football che sul sintetico di via Vermigli ha visto i

Paddies superare ancora una volta i cugini rodigini in un match che per intensità

agonistica è stato molto più di un’amichevole, e pomeriggio dedicato al Gaelic Handball,

dove i polesani hanno immediatamente riscattato la sconfitta patita in mattinata fornendo

nel complesso una buona prestazione di squadra insediando, ancora una volta sul gradino

più alto del podio, Fabio “Caballo” Cavallini il quale, nonostante il lieve infortunio

muscolare subito nel match di football, ha saputo ben destreggiarsi anche tra le “4

pareti” del campo di squash del Centro Sportivo “Plebiscito” imponendosi nel torneo di

pallamano gaelica. Così, in poco più di un mese, Cavallini ha messo in bacheca il secondo

trofeo aggiudicandosi anche il titolo della “combinata” avendo vinto in entrambe le

specialità dell’Handball Gaelico: “One Wall” & “Four Walls”.

Tornando al football, l’incontro è stato ben giocato da entrambe le squadre. L’Ascaro

Rovigo è sceso in campo registrando qualche defezione per malattia e problemi di lavoro.

Lo stesso Simone Zonzi, allenatore-giocatore del team polesano, ha dovuto dare forfait a

causa dell’influenza ed ha così impartito via telefono le ultime direttive, prima

dell’inizio del match, al neoeletto capitano rossoblu Alberto Olimpieri. I rodigini hanno

schierato la seguente formazione: Bellinello in porta; Cavallini e Michelini a presidio

della difesa;

Cappellato e Giolo in sostegno delle due torri di centrocampo Olimpieri e Bergher; Zebini

e Kinahan dietro alle due punte Tiziani e Simonetta.

A disposizione O’Connor, Dal Bosco, Gallagher e Franco.

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Il match, come da tradizione, è stato molto combattuto. Corretto ed equilibrato fin dalle

prime battute con i rodigini che hanno tentato di imporre il loro gioco fatto di recupero

di palloni e di una difesa attenta che ha cercato di rispondere colpo su colpo alle

folate patavine. Purtroppo la stessa concretezza non è stata prodotta dall’attacco che è

stato impreciso soprattutto nella ricerca dei punti, cosa invece meglio riuscita ai

Paddies che hanno saputo meglio sfruttare le occasioni capitate grazie alla maggior

precisione al tiro ed anche a quel pizzico di fortuna in più che non guasta mai. Nel

complesso comunque entrambe le squadre hanno fatto vedere delle buone cose e prodotto un

buon gioco. Sugli scudi per l’Ascaro Rovigo Matteo Bergher e Filippo Szczepnyj per il

DropKick Padova.

Si è chiuso così con un sostanziale, quanto salomonico, pareggio il primo Trofeo di

“Duathlon Gaelico” tra Drop Kick Padova e Ascaro Rovigo Gaelic Football & Handball che si

ritroveranno in campo (questa volta solo nel football) il prossimo 16 marzo sempre a

Padova sul sintetico di via Vermigli, questa volta però con in palio l’Adige Gaelic Cup

vinta nello scorso mese di ottobre dai patavini, l’ultimo importante appuntamento prima

del debutto ufficiale, per entrambi i team, nel Torneo Regionale italo-svizzero

organizzato dalla Gaa Europe e che vedrà ai nastri di partenza, oltre che alle due

compagini venete, il Rome Gfc, il Milano Gaa, il San Gallo Bears e lo Zurigo Inneon. Il

16 marzo, a meno di ventiquattr’ore dalla festa di San Patrizio patrono d’Irlanda,

l’attività “gaelica” delle due squadre venete entrerà davvero nel vivo.

RISULTATI “BIATHLON GAELICO” – PADOVA, 16 FEBBRAIO 2013

GAELIC FOOTBALL (arbitro Sig. Andrea FURLAN di Padova) DropKick Padova GF 4 – 5 (17) Ascaro Rovigo GF Gaa 1 – 3 (6)

GAELIC HANDBALL

1° TURNO S. Zecchin (PD) vs T. Zebini (RO) 21 – 18 R. Franco (RO) vs. M. Calore (PD) 21 – 16 A. Duca (PD) vs. A. Olimpieri (RO) vittoria Olimpieri per abbandono C. Sandonà (PD) vs. F. Cavallini (RO) 24 – 26

SEMIFINALI R. Franco (RO) vs. S. Zecchin (PD) 18 – 21 F. Cavallini (RO) vs. A. Olimpieri (RO) 21 – 16

FINALE F. Cavallini (RO) vs. S. Zecchin (PD) 23 – 21

Classifica Individuale: 1° F. Cavallini (RO); 2° S. Zecchin (PD);

3° R. Franco (RO) e A. Olimpieri (RO)

Classifica a Squadre: 1° Ascaro Rovigo Gaelic Handball P.ti 15; 2° DropKick Padova Gaelic Handball P.ti 6.

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del 19 Febbraio 2013

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del 19 Febbraio 2013

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del 22 Febbraio 2013

E il calcio gaelico indicò la strada

alla palla ovale

RUGBY ECCELLENZA Il 150° derby è alle porte, anche se manca più di

una settimana tra magliette celebrative e trofei vari ci pensa

Andrea Bacchetti a suonare la carica ai Bersaglieri

Alle ore 15 di domenica 3 marzo il kick off, ma

la giornata al Battaglini inizia alle 11 con la

sfida tra gli Old del Rovigo e del Petrarca.

Andrea Bacchetti (foto a lato), in città per la

giornata di riposo prima del match tra Zebre e

Dragons di domenica 24 febbraio, è stato tra i

protagonisti degli ultimi incontri contro i

tuttineri. Una spettacolare meta nella finale

persa nel 2011, anche se i tifosi forse si

ricordano di più quella non concessa, nonostante

il Tmo, a Pablo Calanchini

Rovigo - Mattinata di rifinitura a Parma poi a casa per un giorno di

riposo, Andrea Bacchetti impegnato con le Zebre come permit player

domenica contro i Dragons partirà dalla panchina e anche se dichiara di

essere concentrato sulla Rabodirect Pro12 secondo noi sta già pensando a

quale bandierina puntare domenica 3 marzo.

Allenamenti estenuanti con sedute dalle 8 del mattino fino alle 11 e 30 e

richiamo al pomeriggio dalle 14 e 30 alle 16 e 30, il golden boy sta

facendo gli straordinari, e la speranza di via Alfieri è che le Zebre non

lo richiamino anche per la partita di venerdì prossimo a Connacht.

Un evento, quello del 3 marzo, che inizierà al Battaglini sin dal mattino

con il derby degli Old alle 11, il pranzo in club house aperto a tutti i

tifosi, e con la presenza in tribuna di tutti ragazze della Monti Junior

Rovigo e dei Caps azzurri della Vea FemiCz Rovigo e del Petrarca.

In palio spunta anche l’Adige cup, un’idea già avuta dal calcio gaelico,

una realtà in ascesa nel nostro territorio ed in crescita esponenziale

anche in provincia di Padova. Un’idea nata dal direttore sportivo e

giocatore dell’Ascaro Rovigo Raffaello Franco e dal presidente padovano

Alfonso Duca quella di mettere in palio un trofeo simbolico che unisca le

due province nel primo match ufficiale di calcio gaelico il 27 ottobre

2012 (la seconda edizione è in programma il 16 marzo 2013 a Padova).

Ma a Rovigo il derby è uno solo, e con tutto rispetto parlando per le

altre discipline, per i polesani il Petrarca Padova è il rivale di

sempre.

“Per fortuna, eccezion fatta per la finale del 28 maggio 2011 e l’ultimo

derby al Plebiscito - commenta Andrea Bacchetti - ho sempre disputato

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della grandi partite contro i tuttineri. Forse il fatto di essere

rodigino mi dà un carica in più”.

L’ala rossoblu si è fatto trovare sempre pronto nei momenti decisivi

contro il Petrarca, e la sua meta nella finalissima del Battaglini

sarebbe entrata nella storia se fosse stata concessa anche quella di

Pablo Calanchini nel finale, invece i Bersaglieri sono rimasti

prigionieri di uno sogno, anzi di un incubo.

Stessi incubi che martellano lo staff tecnico, ma che non preoccupano il

Bak: “Francamente posso dire di essere quasi abituato a questo tipo di

confronti, ho superato le 100 presenze in rossoblu, dopo cinque

semifinali credo di avere una certa dimestichezza con la tensione,

conosco già le aspettative della città”.

Insomma Andrea Bacchetti, al contrario di Brizzante e Scanavacca, dormirà

quasi sonni tranquilli, una serata davanti alla tv nel pre-partita

analizzando magari qualche video e studiando gli avversari “Lo staff -

continua il rossoblu - ci mette sempre in condizioni di sapere tutto

sulla squadra che affrontiamo, ogni dettaglio viene affrontato con la

massima importanza”.

La pressione mediatica non lo spaventa e neppure gli avversari “So che mi

temono, ma intanto mi concentro sulla partita di domenica con le Zebre,

da lunedì pomeriggio sarò a disposizione della squadra”.

Giorgio Achilli

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Del 27 Febbraio 2013

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