ROTARY INTERNATIONAL Club di Fabriano · Prof. Guido Biscontini. ... I Celti o, meglio, i Galli...

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ROTARY INTERNATIONAL Club di Fabriano Servire al di sopra di ogni interesse personale 2° semestre 2005/2006

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Scusate il ritardo...

Care amiche, cari amici,

soltanto oggi siamo in grado diconsegnarvi il Bollettino del SecondoSemestre dell’annata 2005/2006 conRomualdo Latini Presidente.

Ci scusiamo innanzi tutto con lui e contutti voi.

Abbiamo già detto, in altre occasioni, cheil resoconto semestrale dovrebbe servireper avere in evidenza la storia del Clubin qualsiasi momento ma bisognerebbeproprio essere più tempestivi per la suacompilazione.

Dopo questo doveroso mea culpa, viassicuriamo che abbiamo deciso divoltare pagina.

Non solo ci impegniamo a farvi avere ilBollettino Semestrale entro il mesesuccessivo della scadenza ma, inaggiunta, a partire da gennaio 2007,ogni mese compileremo ad uso internoun bollettino flash, una Rotary news ocome altro vogliamo chiamarlo, che

comprenderà per sommi capi, addiritturaper titoli o poco più, le notizie più recentie gli impegni a breve scadenza del Club edel Distretto.

Gran parte di quanto in esso comunicatoo quasi tutto sarà poi oggetto di unatrattazione specifica e più approfonditanel Bollettino Semestrale.

Questo nuovo strumento dicomunicazione interna del Club dovràavere soprattutto lo scopo di agevolare ilPresidente pro-tempore nell’impegnoistituzionale della informazionerotariana a tutti i soci.

Vi auguriamo buona lettura.

Bernardino, Edgardo, Paolo e Piero

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SommarioOttobre 2006

Conviviale. Il distretto tecnologico dell’informatica, 5

Caminetto. Le antiche civiltà dell’Appennino umbro-marchigiano, 6

Conviviale. Festa di Carnevale, 7

Conviviale. L’innovazione finanziaria, 8

Interclub. Il Rotary per il territorio, convegno sul tema “Progetto i Signori dell’Anello e sue

prospettive”, 9

SIPE a Ortona, 17

Caminetto. Le nanotecnologie, 19

Conviviale. Gentile, una fiaba gotica in musica, 22

Assemblea dei Soci del 26 aprile 2006, 23

XXII Assemblea distrettuale ad Assisi, 24

Conviviale. L’altro Gentile..., 25

Ottavo raduno nazionale dei Cavalieri Rotariani, 27

Campus per disabili al Natural Village di Porto Potenza Picena, 29

Due corsi di informatica per non vedenti targati Rotary, 30

Saluto del Governatore Antonio Guarino alla scadenza del suo mandato, 32

XXII Congresso distrettuale a Vasto, 33

Conviviale. Prova generale di Canto Gregoriano, 35

Saluto del Presidente Romualdo Latini in chiusura dell’anno rotariano 2005/2006, 36

Conosciamo meglio i nuovi soci, 37

Il Rotary per la cultura: adozione di due studenti universitari albanesi, 38

Forum - I giovani e il Rotary di Bernardino Giacalone, 40

Il Rotary promuove lapace e la tolleranzanel mondo medianteiniziative locali einternazionali.

Fabriano, il Palazzo del Podestà visto daPiazza Papa Giovanni Paolo II

Incisione di Petrus

Rotary Club di Fabriano2090° Distretto

Bollettino 2° semestre 2005/2006

Pubblicazione riservata ai socidel Rotary Club

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Il distretto tecnologicodell’informaticaConviviale di lunedì 16 gennaio 2006.

Il 16 gennaio scorso presso l’HotelJanus si è tenuta una ConvivialeInterclub con gli amici di Camerinoguidati dal Presidente Dott. StefanoBonifazi.Molti presenti fra i soci dei due Club eanche molti ospiti interessati apartecipare a questo incontro fra cui: iPresidenti dei Club di AltavallesinaGrotte Frasassi Dott. Piero Agostini, edi Cagli Terra Catria Nerone Prof.Alberto Ferretti, il Presidente del LionsClub di Fabriano Dott. Sergio Mustica,il Presidente della Confartigianato Ing.Paolo Poeta, il Presidente del Comitatoterritoriale fabrianese di AssindustriaAncona Ing. Angelo Brevetti, ilDirettore della Meccano Dott.ssaM.Letizia Urbani e il Preside dellaFacoltà di Giurisprudenza di CamerinoProf. Guido Biscontini.Relatore è stato il Prof. FlavioCorradini Ordinario presso la Facoltàdi Informatica dell’Università diCamerino.Questo in sintesi il resocontodell’intervento.L’idea è quella di poter costituirenell’entroterra delle Province diMacerata ed Ancona un DistrettoTecnologico dell’Informatica. C’è giàun piano di lavoro ben preciso edelineato, per cui è lecito essereottimisti sui tempi degli sviluppi futuri.Corradini ha illustrato il piano dilavoro del progetto ed ha ribadito lanecessità di incentrare l’azione incinque settori strategici:1)infrastrutture di comunicazione perl’uso dei servizi2) e-government per favorire i contattifra Istituzioni e cittadini3) e-business per l’industria el’artigianato4) e-learning per la formazione adistanza5) la sanità.

Si tratta sicuramente di un progettoambizioso ma, come ha ben spiegato

il Prof. Corradini:“Siamo ormai in presenza di unaesigenza e di una tendenza ineludibilialle quali bisogna adeguarsi presto sesi vuole reggere alla sfida dellaglobalizzazione, soprattutto in unarealtà come quella marchigiana nonmolto grande dove coesistono treelementi orografici (costa, collina,montagna) che, se uniti alla voglia difare e di intraprendere, al livelloculturale della Regione e all’impegnodella popolazione, possono condurrea risultati rilevanti”.Da questi presupposti e da questepremesse, quindi, discende la richiestadi porre in rete queste realtàavvalendosi delle nuove emodernissime tecnologie informatichee studiare, settore per settore, unaproposta che porti al conseguimentodei massimi risultati.Dunque innovazione, ricerca,tecnologia e sviluppo sono gliingredienti per mettere in piedi unpiano di ampio respiro che portil’entroterra ad essere protagonista diun Distretto di Informatica convalenza e carattere nazionale einternazionale.Secondo il Prof. Corradini i soggettiche dovrebbero essere impegnati nellarealizzazione di questo progetto sono:l’Università di Camerino, le Impresedel territorio, i Comuni, le ComunitàMontane e le Province interessate perterritorio e la Regione Marche. Unavolta definito l’accordo dicollaborazione fra tutti, saranno poi dadecidere i ruoli, le funzioni e la partedi cofinanziamento di tali soggetti.Alla fine della applaudita relazione,molti presenti sono intervenuti perapprofondire alcuni puntidell’intervento e per avere ulterioriinformazioni in merito al progetto.Risposte e chiarimenti puntuali daparte del Prof. Corradini che ha poisalutato tutti con un sincero econvinto ‘ad maiora’.

Il Prof. Flavio Corradini, relatoredella serata.

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Le antiche civiltà dell’Appenninoumbro-marchigianoCaminetto di venerdì 27 gennaio 2006.

Nel tardo pomeriggio del venerdì 27gennaio si è svolta, presso l’HotelJanus una “riunione-caminetto” nelcorso della quale Federico Uncinidell’AST-Club di Fabriano(Associazione per lo SviluppoTuristico Umbro-Marchigiano) haillustrato al numeroso pubblico deiSoci Rotariani convenuto “le AnticheCiviltà dell’Appennino Umbro-Marchigiano”.L’oratore, chiarissimo e a trattientusiasmante nella sua esposizione,ha proiettato anche un numeroragguardevole di immagini che hannocompletato splendidamente le parole.Federico Uncini ha esorditoricordando ai presenti che il territoriodell’Appennino umbro-marchigiano fuabitato anticamente da genti di diverseetnie che, vivendo in stretto contattofra loro, hanno finito inevitabilmenteper affrontarsi in sanguinose,innumerevoli battaglie per fondersi,alla fine, fra loro e lasciando a noiquella eredità di culture definite, perl’appunto, “Antiche Civiltàdell’Appennino”.Questi primi abitanti dei nostri territorifurono gli Umbri, i Protovillanoviani, iPiceni, i Celti e, finalmente, i Romani.Gli Umbri erano pastori o agricoltoridi montagna. Provenivano dalleregioni Indo-Europee e giunsero nelterritorio umbro-marchigiano intornoal XX secolo a.C. Molti aspetti dellaloro vita sia sociale che religiosa cisono state tramandate attraverso lefamose Tavole Eugubine.I Protovillanoviani provenivanodall’Italia settentrionale. Si insediarononell’alta valle del Sentino,conservarono il rito della incinerazionedei defunti e lasciarono la loro facesnella necropoli di Pianello di Genga.I Piceni erano un popolo italicoprovenienti forse dalla Sabina. Uninnegabile loro merito è stato quellodi stimolare una significativaevoluzione del territorio grazie ai

contatti commerciali che sepperoinstaurare sia con i Greci che con gliEtruschi.I Celti o, meglio, i Galli Senoni eranopopoli emigrati dalla Gallia nel IVsecolo a.C. Stabilitisi in un’areaterritoriale compresa fra Rimini e ilfiume Esino, essi furono responsabilidi una grande destabilizzazionepolitica ed economica dell'Italiacentrale a causa delle loro frequenti edevastanti scorrerie verso la Toscana eil Lazio. Al di là della loro bellicosità,qualche testimonianza positiva l’hannopure lasciata; fra queste il loro rispettoper la natura e, soprattutto, la loroabilità nella lavorazione dei metalli.Particolarmente cruenti furono i loro

rapporti con i Romani dai quali, forsenon a torto, vennero chiamati“Barbari”. Sarà sufficiente ricordareall’uopo la battaglia dell’Allia el'assedio al Campidoglio.La reazione dei Romani fu ancora piùcruenta e certamente una delle causedella loro comparsa nei nostri territori.E sappiamo bene come la potenza

romana e la sua inarrestabileespansione verso il nord dellaPenisola, benché contrastata dalla LegaItalica e dalla memorabile battaglia delSentino fosse stata coronata dalsuccesso. Roma vittoriosa iniziò allora,la sua massiccia colonizzazione dellaMarche e dell’Umbria, fondandoColonie e Municipi che poi feceroparte della V Regia Picena e della VIRegia Umbra.Dopo tanto acculturamento un buonrinfresco, un aperitivo, quanto meno,è stato ampiamente desiderato.Naturalmente con prelibatezzegastronomiche ed enologiche delterritorio umbro-marchigiano. Il va sans dire!

Il relatore Federico Uncini.

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Festa di CarnevaleInterclub del 18 febbraio 2006.

Anche quest’anno i Club di Fabriano edi Altavallesina Grotte Frasassi hannofesteggiato insieme il Carnevale pressol’Hotel Le Grotte di Pontebovesecco diGenga.Quest’anno si sono aggiunti gli amicidel Club dio Senigallia e la loropartecipazione, molto gradita, ha fattosuperare di gran lunga le centopresenze, dando una certa vivacità allaserata.A conferma della tradizione, presentimaschere eleganti, di gusto particolareed anche per questo veramentepiacevoli a vedersi.La cena, come solito in questo locale,è stata molto apprezzata.Peccato che l’orchestra, di sicurolivello professionale, fosse “troppomoderna”!Pochi in verità sono stati coloro chesono riusciti a seguirla, anche conmaestria, per tutta la serata.Un’ora dopo la mezzanotte, la festaera quasi finita per questo motivo:sono rimasti solo in pochi acontinuare a ballare a ritmi... adatti aipiù giovani.Per il prossimo anno se, come èaugurabile, si dovesse nuovamentedecidere di stare insieme per il

Carnevale, dovrà essere impegnocomune di trovare in tempo unaorchestra anche di livello inferiorema... più adatta alla gran parte deirotariani che decidono di parteciparenon solo per trascorrere qualche orain amicizia ma anche per coglierel’occasione di fare quattro salti conuna “certa tranquillità”.

Sopra, il Presidente RomualdoLatini in compagnia di unafantomatica (?!!) socia inmaschera.A sinistra, l’orchestra dellaserata.

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L’innovazione finanziaria Conviviale del 27 febbraio 2006.

Il 27 febbraio scorso all’Hotel Janus,alla presenza di un folto numero disoci ed ospiti, si è tenuta unainteressantissima relazione sulla“Innovazione finanziaria.” Era presente anche il giornalista Dott.Maurizio Verdenelli, di cui riportiamoqui di seguito, con alcuni adattamenti,l’articolo che in merito all’incontro èstato pubblicato a sua firma sulmensile della Carifac spa e dellaFondazione: “Innovazione eTradizione.”Una personalità d'eccezione il Prof.Alberto Giovannini, membro delGruppo dei Cinquanta dell’Euro edAmministratore Delegato diUnifortune, notissima società digestione del risparmio. L’ospite, per 12anni docente alla Columbia University,già Vicedirettore Generale della Bancadi Roma, nel biennio “caldo” 92-94, èstato incaricato del programma deldebito internazionale italiano, comePresidente del Consiglio degli Espertidell'allora Ministro del Tesoro, CarloAzeglio Ciampi. Giovannini, chepiazzò in quegli anni in tutto il mondoi bond trentennali emessi dallaRepubblica, ha detto: “Vi confesso cheallora le probabilità di non poter farfronte a quel debito erano molto altee tanto dobbiamo al Presidente Ciampise abbiamo superato quei momentidifficili”.A proporre l’incontro dal tema:“L’innovazione finanziaria” è stato ilsocio Vincenzo Tagliaferro, DirettoreGenerale di Carifac spa, legato dafraterna amicizia a Giovannini.Verdenelli, nel suo articolo, ricordache con la consulenzadell’Amministratore Delegato diUnifortune a Carifac sono nate leultime linee innovative di gestione delrisparmio, tra cui quella denominata“Gentile”, in omaggio al maestro delgotico internazionale, che sfruttando legrandi opportunità dei mercatiazionari internazionali, garantisce

l’inviolabilità del capitale investito.“Inoltre siamo l’unica banca in Italia -ha detto in Conviviale Tagliaferro -che può proporre unapersonalizzazione sempre diversa,mese per mese, dell’investimento. Evoglio sottolineare che l’intelligenza, ilknow how di queste gestioni cosìassolutamente innovative è nata qui, èinteramente fabrianese”.La lectio del prof. Giovannini agliospiti rotariani, è stato un modello diformazione ed informazione ribaltandoconcetti “vecchi” della finanza edelineando il concetto nuovo di“industria finanziaria” e conclamandoinoltre l’esigenza della rifondazionedel mercato europeo finanziario,adesso non area vasta ma semplicesommatoria di più mercati nazionali. Giovannini, dopo aver sottolineatocome lo scorso anno in Europa leazioni hanno prodotto unragguardevole +30% e le obbligazioni+8%, si è chiesto se esiste una formulamatematica per la ricchezza. Da solo si è dato la seguente risposta:“No, non c’è precisamente. Tuttavia sedevo dare un consiglio, la strada

maestra per me è l’adattamentocontinuo ad un mercato che cambiasenza affidarsi a previsioni di lungoperiodo. Le azioni in un arco lungo,ad esempio, perdono, al contrario diquello che vorrebbe la letteratura inmateria”. Ha poi soggiunto: “Un altro consiglioper gestire al meglio i propri risparmi?Il Nobel per l’Economia, Milton, mioamico e grande appassionato divetture ricorre ad una similitudineappunto automobilistica: anche se nonsai guidare bene e ripieghi sul cambioautomatico non ti preoccupare se latua auto, mettiamo un’Audi, ha unmotore sofisticatissimo che tu nonpotrai mai comprendere. L’importanteè che la macchina risulti efficiente almassimo e vada pressocchè da sola,senza bisogno di un guidatore piùesperto di te”. Dopo alcune domande da parte deipresenti, alle quali sono state daterisposte convincenti ed esaurienti, ilPresidente Latini ha ringraziatosentitamente l’illustre ospite e gli haconsegnato un omaggio, a ricordo diuna così importante serata per il Club.

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Il Rotary per il territorio, convegno sul tema"Progetto i Signori dell'anello e sue prospettive"Interclub del 12 marzo 2006.

I Rotary Club delle Marche -Altavallesina-Grotte Frasassi, Cagli-Terre Catria Nerone, Fabriano - edell’Umbria - Gualdo Tadino, Gubbio -animati dagli ideali del servire, nelquadro della politica delle geometrie aconfini variabili tesa a superare ledelimitazioni amministrative, hannonominato una Commissione che hapredisposto un progetto per lacreazione di un circuito turisticointegrato, a forma di anello, che ruotaintorno a centri storici, eremi,monasteri, ed emergenze naturalistichedi pregio.“I Signori dell’anello e sue prospettive”è il tema che, alla presenza dinumerosi rotariani, di amministratorilocali, provinciali e regionali, è statoaffrontato in un Convegno tenuto il 12marzo u.s. presso l’Hotel Le Grotte diPontebovesecco di Genga.Dopo il saluto del Dott. Piero Agostini,Presidente del Rotary ClubAltavallesina-GrotteFrasassi, aipartecipanti e alle autorità e dopo ilringraziamento ai sostenitori delProgetto, in particolare alle FondazioniCassa di Risparmio di Perugia e Cassadi Risparmio di Fabriano eCupramontana, sono iniziati i lavori

della giornata.Il Prof. Giambaldo Belardi ha svoltouna relazione sul tema “II progettodell’Appennino: prospettive eproposte”. Ha sottolineato, con varipassaggi, le idee forti che stanno allabase del progetto: crisi strutturate cherichiedono la valorizzazione dei beniculturali ed ambientali, passaggiodall’economia dell’industriaall’economia della conoscenza,sinergia tra pubblico e privato suprogetti condivisi, necessità delcoinvolgimento nello sviluppoeconomico delle elites sociali, tra lequali il Rotary. Dopo aver brevemente ricordato letappe che hanno portato ad unProtocollo d’intesa tra i cinque Club ealla nomina di una Commissioneincaricata di redigere il progetto“Circuito turistico integratodell’Appennìno umbro-marchigiano”, èpassato ad illustrare i contenuti e leazioni previste dal Progetto. Fra questeil corso di Canto Gregoriano che, sottola guida del Maestro Franco Radicchiae del Direttore Artistico CinziaPennesi, ha iniziato la sua attività aFabriano da circa due mesi. Il corso,che ha per fine la costituzione di una

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stabile schola cantorum, si concluderàcon cinque concerti di CantoGregoriano da tenersi in luoghisignificativi delle città sedi dei RotaryClub.Il Progetto prevede inoltre lapubblicazione di una Guida sugliitinerari che riguardano la spiritualitàromualdina e le emergenze storiche,artistiche, paesaggistiche edenogastronomiche dell’Appenninoumbro-marchigiano e cinque finesettimana organizzati dai nostri Club.La Guida verrà presentata in unapposito Convegno da tenersi a FonteAvellana a fine ottobre, primi dinovembre del corrente anno.Il Prof. Belardi ha concluso la suainteressante relazione parlando delleprospettive aperte dal nostro progettoed in particolare delle possibilità dinuove aggregazioni, quali i Distrettituristico-culturali. Si è ampiamentesoffermato sulle finalità, sui requisiti,sulle strutture di un Distretto turisticoculturale, ma ha soprattuttoevidenziato che è opportuno superarei confini amministrativi per costituireun’area vasta ricca di risorse culturali eambientali, un’area appenninica chepossa avere una forza attrattiva capacedi offrire prodotti più ricchi disignificati, di contenuti, di autenticità.Infine ha ringraziato tutti i membridella Commissione per le competenze,l’impegno e la passione profusi neilavori.

Il Prof. Gian Luca Gregori, vicePreside della Facoltà di Economia "G.Fuà" dell’Università Politecnica delleMarche di Ancona, ha affrontato iltema “Una strategia di marketingterritoriale per lo sviluppo socio-economico”. Nella sua relazione ha commentatodiverse slide che contenevanointeressanti dati nazionali e locali,soffermandosi sulla necessità di nonlimitarci all’offerta, ma soprattutto di

porre attenzione alla domanda percapire chi sono i nostri clienti attuali equelli futuri. Riferendosi all’area appenninica,riguardo la quale ha riportato i flussidi visitatori delle Grotte di Frasassi, haricordato che sono spesso mancatestrategie e che è invece necessarioavere un piano che, partendo da daticoncreti, analizzi dati storici e dimercato, formalizzi strategie, configuriuna rete organizzativa, preveda pianieconomici, tenga conto delle possibiliintegrazioni con il territorio.Sono seguiti i contributi dei PresidentiBalestra (Gualdo Tadino), Menichetti(Gubbio), Latini (Fabriano) e Ferretti(Cagli Terre Catria Nerone). Tutti,riferendosi alla relazione del Prof.Belardi, hanno sottolineato il grandepotenziale turistico delle nostre terre,l’importanza del contributo che ilRotary, soprattutto in tempi di crisieconomica, può dare con idee,proposte e progetti, la necessità difavorire la più ampia interazione trapubblico e privato, tra i vari soggettiimpegnati sul territorio, l’opportunitàdi dare, con il più ampio Il Prof. Gian Luca Gregori

Progetto i Signori dell’anello e sue prospettive.

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coinvolgimento dei soci, continuitàalle nostre proposte, alle nostreiniziative. Aperto il dibattito, hannopreso la parola vari rappresentanti dienti e istituzioni territoriali. I numerosiinterventi che sono seguiti: Dott.Giuliani, Presidente della ComunitàMontana “Esino-Frasassi”; LucianoMoritesi, Assessore della Provincia diAncona; Roberto Sorci, Sindaco diFabriano; Silvio Purgatori, Sindaco diArcevia; la Dott.ssa Paraventi,rappresentante della Regione Marche;Leandro Mariani, Assessore al Comunedi Fabriano, hanno ribadito cheviviamo tempi di forte cambiamento,che isolatamente contiamo poco, cheoccorrono sinergie, che solo unendole nostre specificità possiamo fare coseimportanti e dare prospettive al futuro.Mauro Bignami, Assistente delGovernatore del Distretto 2090, nelsuo intervento ha giudicato il Progettomolto interessante, sottolineando lanecessità di valorizzare le specificitàdel territorio e di analizzareattentamente la domanda turistica. Giorgio Rossi, Past Governor delDistretto 2090, ha espresso plauso perl’iniziativa e per le idee innovative edi alto profilo mettendo in evidenza lanecessità di coinvolgimento delleistituzioni, senza le quali è difficilerealizzare interventi significativi.Domenico Giraldi, membro dellaCommissione, tirando le conclusioni,ha espresso soddisfazione per le tantesollecitazioni e provocazioni emersedai numerosi e qualificati interventi.Ha evidenziato che, nella prospettivadi un Distretto Culturaledell’Appennino, alle azioni in attodevono seguire altre iniziative eproposte, che vanno cercateaggregazioni di interessi e organicirapporti con le istituzioni, che i nostriClub sono chiamati a riflettere suquanto emerso dal Convegno e adelaborare criteri che diano continuitàalle nostre idee, ai nostri progetti.

Viene riportato di seguito ,integralmente, l’intervento diGiambaldo Belardi. Non è statopossibile, invece, avere disponibilel’intervento del Prof. Gregori e ciscusiamo quindi per non averlo potutopubblicare.

II mio intervento ha per tema: “Il progettoEllisse dell’Appennino: prospettive e proposte”.L’argomento del Convegno è “Progetto Signoridell’Anello e sue prospettive”.La Commissione incaricata di redigere ilprogetto stesso e di realizzarlo è denominata“Circuito turistico integrato dell’Appenninoumbro-marchigiano”.Cerchiamo di mettere ordine e di farechiarezza.Il progetto riguarda l’ideazione e laconseguente realizzazione di un itinerarioturistico-culturale integrato, cioè con uncarattere storico, spirituale, artistico,paesaggistico, eno-gastronomico che tocca lecinque sedi dei Rotary Club che, insieme allaCommissione, hanno organizzato l’odiernoConvegno: Gubbio - GualdoTadino - Fabriano-Altavallesina Grottefrasassi -Cagli-Terra CatriaNerone. Unendo i territori di questi cinque clubidealmente otteniamo una specie di ellisse,

Il nostro Domenico Giraldidurante il suo interventoconclusivo.

Progetto i Signori dell’anello e sue prospettive.

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appunto l’ellisse dell’Appennino, un anellodentro al quale si ergono i monti Cucco, Catria,Petrano, Nerone, cioè i Signori dell’anello. Si èpreso lo spunto dai Signori degli anelli che,come è noto, è il titolo di un fortunato libro diTolkien, edito nella metà degli anni ’50, di oltre1000 pagine, suddiviso in tre parti, dalle quali èstata tratta la sceneggiatura di films di grandesuccesso.Questo anello, questa ellisse è segnatadall’Appennino, “una catena che non divide maunisce”, come si è detto in più di unaoccasione, attraversata nei punti più agevolidall’antico popolo degli umbri, un popoloprotoitalico proveniente dalla valle del Po, comeafferma Devoto, la cui memoria, comesottolinea il grande studioso tedescoMommsen, “giunge fino a noi come il suonodelle campane di una civiltà inabissata nelmare”. Questo popolo abitava anche nei luoghipresenti lungo l’ellisse e nell’area da essacircoscritta e aveva una cultura comune: sipensi, ad esempio, al culto della dea Cupra -da cui prende il nome la vicina Cupramontana -del quale esistono tracce in varie località. Inuna delle loro migrazioni verso ovest che, comesostiene Pallottino, si verifica verso l'ottavo-sesto secolo, proveniente da Attiggio, oggi unafrazione di Fabriano, ma allora importantecentro umbro, potrebbe essersi verificata unafiliazione di Gubbio, la città sacra dellaConfederazione degli Umbri, nella quale sisvolgevano i riti sacri regolati nelle famosesette Tavole Eugubine, alcuni dei quali celebratidalla Confraternita degli Atiedi, originariappunto da Atiedo, più tardi Attidium, oggiAttiggio. Antichissime radici che risalgono alpopolo umbro ci uniscono; non a caso tra noiesiste una forte e salda amicizia: è impressanel nostro DNA, è antica e viene da moltolontano e lega le città umbre di Gubbio e diGualdo Tadino con le città marchigiane. Essa siè rinsaldata più tardi quando facevamo partedella Regione sesta di Augusto e dello Statopontificio nei secoli XVII-XIX, quando Gubbio,che allora apparteneva alla Provincia di Pesaro-Urbino era capoluogo di un Distretto compostodi 17 Comuni, tra cui Cagli e Pergola, checontava 55.638 abitanti.Come gli antichi umbri che, come ci dice

Polibio, intorno al 140 a. C. abitavano l’uno el’altro versante della catena appenninica, chenon costituiva un baluardo insormontabile mauna catena che li univa, anche oggi noi umbriabbiamo attraversato la catena utilizzando untunnel agevole sotto la mitica montagna diFabriano, nel passato un valico alquantodifficile e impegnativo, specie nella stagioneinvernale, per parlare di sviluppo.Ma come nasce il progetto di cui oggi

discutiamo? Mi sia concesso di richiamarebrevemente alcune tappe. Il 13 settembre2003 in un altro interclub organizzato dalRotary Club di Gubbio, presieduto da GiuseppeColaiacovo, con la partecipazione dei cinqueRotary oggi presenti, si tenne la SecondaGiornata Rotariana Avellanita sul tema“L'Appennino umbro-marchigiano una catenache non divide, ma unisce”. Ad essa

Giambaldo Belardi

Progetto i Signori dell’anello e sue prospettive.

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parteciparono anche i Presidenti di alcuneComunità Montane: Morelli dell’Alto Chiascio,Giuseppucci dell’Esino Frasassi, Bonalanadell’Alto e Medio Metauro e il Presidente delCatria e Cesano.Dom Frigerio tenne una relazione su “L’uomo el’ambiente nella tradizione biblica ecamaldolese”; Ferretti e Mazzacchera parlaronorispettivamente del paesaggio geologico dellacatena del Catria e degli aspetti artistici delterritorio.Nella mia relazione, nella quale trattavodell’”Area Vasta dell’Appennino umbro-marchigiano, ipotesi di integrazione: gli itineraridel sacro”, sottolineavo che la politica dellegeometrie a confini variabili tendeva a superaregli stessi confini territoriali amministrativi e chesi creavano aggregazioni su interessi comuniformando figure geometriche: quadrati come laquadrilatero, triangoli, ellisse. In quella sedeipotizzammo un’aggregazione in sinergiapubblico-privato da realizzare attraversoProtocolli d’Intesa o Accordi di programma perraggiungere un interesse comune, turistico-culturale, e ipotizzammo una figura geometrica:un circuito, un anello, un’ellisse per valorizzarele grandi risorse religiose, artistiche,paesaggistiche, eno-gastronomiche, insommaun circuito integrato.Dopo alcuni incontri tenutisi nel 2004 e nel2005 si decise di realizzare l’idea dell’ellisseattraverso un progetto tutto rotariano, dalla fasedella progettazione a quella della realizzazionee della ricerca dei finanziamenti: un fatto moltoinnovativo. Abbiamo voluto andare oltre il lanciodell’idea, come è tradizione del Rotary, come èavvenuto ad esempio per la Terra del Duca, cheriguarda i territori di Urbino, Gubbio, Senigallia,Novafeltria, Pesaro che ha visto i rotariani diGubbio in prima fila, insieme a rotarianimarchigiani, come fondatori di quellaaggregazione che ha fatto rivivere l’anticoducato di Urbino che nell’immaginario collettivoè soprattutto la Terra del Duca del grandeFederico da Montefeltro, nato a Gubbio nelgiugno del 1422. Grazie anche alla preziosacollaborazione del Past President di Fabriano,Fabio Biondi, è stata nominata unaCommissione con durata triennale con ilcompito di predisporre un progetto.

I componenti di essa hanno partecipato congrande interesse e impegno alle discussioniconsapevoli che dovevano affrontare una sfidadifficile, sia per la novità dell’impegno sia per ilmolto tempo che richiedeva da sottrarre allaprofessione e alla famiglia sia per le altecompetenze che richiedeva; sia per le difficoltànel reperimento dei mezzi finanziari. La sfida èstata accettata per realizzare l’ideale rotarianodel servire, nella consapevolezza che i nostriterritori stanno affrontando una crisi difficile, dinatura strutturale, tanto che da alcune parti siparla di declino.E’ stata fatta un’analisi seria e approfonditadella situazione e sono stati presi inconsiderazione alcuni scenari quali: il turismosempre più importante nella formazione del Pile per l’occupazione; il passaggio dell’economiaindustriale all’economia della conoscenza, nellaquale il motore dello sviluppo è il capitaleintellettuale; la creatività individuale e sociale;in un contesto di crescente attenzione allaqualità della vita.Tutti i componenti la Commissione si sonoconvinti che per uscire dalla crisi c’è bisognonon solo di innovazioni di prodotto e diprocesso, di attivazioni di reti, di sinergie nelcampo dell’industria ma che è importanteanche attivare un secondo motore, quello dellavalorizzazione delle risorse culturali eambientali. Si è pensato che occorre toglieredallo scrigno i tanti gioielli di famiglia dell’Areadell’Appennino umbro-marchigiano e utilizzarliadeguatamente; nella consapevolezza che per icentri storici, per i borghi e i paesaggi chepossediamo abbiamo un grande vantaggiocompetitivo. I cinesi fortunatamente nonpotranno mai copiare queste bellezze artistichee paesaggistiche.Ritengo doveroso nominare e ringraziare icomponenti della Commissione nelle persone diPiero Chiorri Vice-Presidente, GiancarloSollevanti, Segretario, Piero Agostini e GilbertoPolverari in rappresentanza dell’Altavallesina-Grottefrasassi, Domenico Giraldi e FaustoBurattini per Fabriano, Mario Balestra e CarloRibacchi per Gualdo Tadino, Alberto Ferretti eAlberto Mazzacchera per Cagli-Terra CatriaNerone.Quali sono i contenuti, gli interventi previsti nel

Progetto i Signori dell’anello e sue prospettive.

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Progetto.Gli amici di Fabriano hanno chiesto allaCommissione di collaborare alle manifestazioniper la celebrazione di un anniversario al qualetengono molto: il millenario della fondazionedell’abbazia di Valdicastro da parte di SanRomualdo (1005-2005).Abbiamo accolto non solo la proposta dicollaborare a questo grande evento ma nelprogetto abbiamo fatto riferimento a SanRomualdo, il Santo ravennate che amava tantole nostre zone impervie, lontane dal frastuonodelle città, dove era possibile il raccoglimentonella preghiera e condurre una vita ascetica,dove egli ha lasciato molte tracce significativelungo l’ellisse di cui stiamo parlando:percorrendo l’anello e incominciando daFabriano troviamo che in questa città riposa ilsuo corpo nella chiesa di San Biagio e di SanRomualdo: qualche chilometro più avanti,ubicata vicino all’ellisse, si trova l’abbazia diValdiscastro, oggetto di un restauro; più avanti,proseguendo e deviando per Genga eSassoferrato, incontriamo l’abbazia di Sitria dalui fondata, Fonte Avellana, San Vincenzo alFurlo, a Nord di Cagli, la chiesa di San Pietro aGubbio e l’abbazia di Camporeggiano e quelladi Montecorona verso Umbertide. Infinetroviamo i Monti intorno a Gualdo Tadino, doveSan Romualdo amava soggiornare e pregare.Lungo l’ellisse si trovano anche altre abbaziebenedettine dove non ci sono tracce di SanRomualdo, come ad esempio la vicina SanVittore alle Chiuse, considerata il piùbell’esempio di romanico delle Marche.Ed allora per valorizzare questi luoghi si èpensato di predisporre una guida di unaottantina di pagine, corredata da molte foto a

colori, con testi elaborati dagli stessicomponenti la commissione, prendendo inconsiderazione non solo l’aspetto religioso, maanche quello artistico, ambientale epaesaggistico con l’individuazione dei sentierida percorrere intorno alle abbazie, le grotte diFrasassi e del Cucco di prossima apertura, icentri storici, i borghi, i castelli, le pievi, glieventi, le tradizioni, la cucina, in modo dapredisporre pacchetti turistici di uno o piùgiorni, indicando alberghi, ristoranti, agriturismiconsigliati dalle guide più prestigiose.La guida potrà servire anche in futuro per larealizzazione di video in DVD e per un SitoInternet. Una parte della guida tratterà dellamodernità della spiritualità romualdina e sonopreviste collaborazioni al di fuori del Rotary.II prodotto editoriale sarà opportunamentepresentato mediante un Convegno in un luogoda stabilire, ad esempio Valdicastro o FonteAvellana. L'obiettivo fondamentale che ci si èprefissi è quello di attivare flussi turistici nellanostra ellisse e di aumentare la permanenzamedia, al fine di incrementare l’occupazione,specie dei giovani in cerca di primaoccupazione e della donne.Gli altri interventi previsti nel progetto sonostrettamente correlati tra loro e con quello dellaguida in modo da formare un progettointegrato.Si è pensato, pertanto, tenuto conto dellapresenza delle numerose Abbazie benedettine eromualdine, di attivare un corso di CantoGregoriano, che da qualche giorno è iniziatocon sede a Fabriano e del quale è docente ilMaestro Franco Radicchia. Direttore Artistico èCinzia Pennesi che a Fabriano già collaboracon l’Associazione “Amici della Musica di

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Fabriano, di cui è Presidente l’amico rotarianoRoberto Ballarini.Il corso ha come finalità quello di fornire aipartecipanti, circa 14, i fondamenti teorici epratici con lezioni da tenersi nei fine settimanaper costituire una Schola Cantorum, con vocisia maschili che femminili, al fine di presentareprogrammi per concerti e momenti liturgici. Altermine del corso, questa Schola Cantorum,nel periodo giugno-ottobre 2006, presenterà ilproprio repertorio di canto gregoriano nei corsodi cinque concerti da tenersi nelle cinque sedidei Rotary Club, in luoghi significativi,possibilmente Abbazie poste lungo l’ellisse.Questi concerti vanno inseriti in cinque finesettimana, organizzati dai rispettivi Rotary Club,da tenersi nel periodo giugno-ottobre prossimoventuro, nei quali inserire anche manifestazionivarie: assaggio prodotti tipici, saga del tartufo,mostra su Gentile da Fabnano, in modo daformare pacchetti turistici di due o tre giorni.Va sottolineato che il progetto è stato resopossibile, grazie al finanziamento dellaFondazione Cassa di Risparmio di Perugia, alquale si è aggiunto quello Fondazione Cassa diRisparmio di Fabriano e Cupramontana, conl’aggiunta di altri contributi dei cinque RotaryClub, del Governatore Guarino e di altrisponsor. Colgo l’occasione per ringraziaresentitamente tutti questi soggetti che hannoapprezzato e condiviso la bontà del progetto.Proposte, prospettive.Per il futuro, come Commissione, ci troviamo difronte ad un bivio: o continuare ad aggiungerealtri interventi da studiare e realizzarenell’ellisse: video proposto da Balestra, Sitointernet, organizzazione di eventi, SettimaneVerdi più volte proposte dal Presidente

Romualdo Latini e quanto altro, oppure fare unsalto di qualità e volare più in alto.In questo momento da più parti si avverte lanecessità di fare squadra, di attivare sinergietra pubblico e privato, di stipulare patti trasoggetti pubblici ed élites culturali, per dirlacon De Rita, per realizzare progetti condivisi efare sistema, come abbiamo proposto nelForum Distrettuale tenutosi a Gubbio il 14marzo 2004 sul tema: “Cultura e ambienteasse strategico dello sviluppo-fare sistema”.Da molte parti si ritiene che l’esperienza degliSTL creati in seguito alle legge 135/2001(10nelle Marche e 8 in Umbria) sia esaurita. NelPiano Turistico dell’Umbria per il 2005 siafferma: “Gli STL in questi due anni hannodimostrato scarsa capacità di spesa e diintegrazione sia delle risorse che delleiniziative... In fin dei conti gli STL,più chesviluppare politiche territoriali, svolgono lefunzioni di finanziamento con risorse regionalidi iniziative tradizionali di carattere locale”. Laconclusione è che da queste considerazioni “neesce rafforzata l’idea di non insistere nellastrada avviata che ha configurato i SistemiTuristici Locati come una sorta di istituzioneobbligatoria”.Si pensa a nuove aggregazioni, ad esempio aiDistretti turistico-culturali.Non è mia intenzione parlare in maniera diffusaed approfondita di essi. Mi limiterò soltanto aqualche cenno e successivamente a fare unaserie di domande-provocazione.A che cosa serve il distretto turistico-culturale:il distretto turistico-culturale ha per fine lavalorizzazione del patrimonio culturale eambientale di un territorio.Che cosa è: un sistema territoriale nel quale

vengono valorizzate le dotazioni culturali inintegrazione con le infrastrutture e con gli altrisettori produttivi.Quali requisiti deve possedere: deve essereidentificabile ed avere un milieu, deve essereattrattivo.Quale struttura utilizzare: deve avere unastruttura leggera, essere una cabina di regia,formata da un gruppo ristretto che promuovenuovi progetti e coordina quelli già predispostiin maniera integrata.E ora le provocazioni, alle quali spero che sirisponda nel dibattito previsto, alle quali iostesso darò qualche risposta, che ha caratterepersonale e che non impegna minimamente icinque Rotary Club, organizzatori del convegno.Il territorio umbro-marchigiano delimitatodall’anello dall’ellisse sopra descritta puòessere un Distretto turistico-culturale? Ha unmileu, è attrattivo? Ha un’identità forte? Puòdiventare un sistema di offerta integrata perattrarre e mantenere la domanda turistica?Come deve rapportarsi con altri territori”? Qualè lo stato delle infrastrutture? Quali effetti puòavere su altri settori; ad esempio artigianale,edilizia per il recupero del patrimonio?A tutte queste domande, che ripeto rivolgo atutti, dò una risposta del tutto personale.Ricordo che di questa aggregazioneinterregionale Alto Chiascio- Esino Frasassi sene è parlato da diverso tempo e in diverse sedi.Su di essa sono stati elaborati documenti chepurtroppo sono rimasti sulla carta e non si sonotradotti in interventi concreti:- gli studi e gli incontri della FondazioneMerloni che propose diverse integrazioni eportarono alla coniazione del termineMarcumbria;

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- la stipulazione il 13 marzo 1995 tra laComunità Montana Alta Valle dell’Esino (cosìallora si chiamava), presieduta da LeandroMariani, e la Comunità Montana Alto Chiasciopresieduta da Ubaldo Corazzi di un Accordo diprogramma per l’integrazione di interventiplurisettoriali sui territori di competenza dei dueEnti, al quale collaborò anche chi vi parla; nelsettore turistico si prevedeva la progettazione diitinerari eno-gastronomici, museali, ambientali.- la stipulazione il 22 marzo 1995 nellaResidenza municipale di Gubbio di unaconvenzione fra le Province di Ancona e diPerugia per la definizione di una piattaformaprogrammatica di interventi economici daattuarsi con successivi accordi di programma,riferita all’Area Alto Chiascio-Alta Valledell’Esino;- il tentativo su iniziativa del Rotary Club diFabriano di fare un’integrazione con l’areaumbra dell’Alto Chiascio; non se ne fece nullae si individuarono interventi riferiti soltantoall’Area fabrianese.Ritengo che, se uniti, i due territori, umbro nellaparte sud dell’ellisse e marchigiano nella partenord possono avere una forte attrattività epossono andare incontro alle nuove tendenzedella domanda nazionale ed internazionale cheintende abbandonare un tipo di offertastandardizzata e richiede nuove destinazioni,prodotti più ricchi di significati, di contenuti, diautenticità.Ciascun territorio sia della parte umbra siamarchigiana porta in dote dei plus. Il melieudell’intera area, delimitata dall’ellisse, consistenel fatto che è terra della spiritualitàromualdina, benedettina, ubaldina,francescana, sì francescana. Gubbio puògloriarsi di essere la seconda patria diFrancesco, ma la stessa Fabriano possiede, adesempio, significative tracce del Poverello, dovepredica nel 1215 e viene ospitato da unavedova di nome Maria, moglie del nobileAlberico di Gentile da Fabriano, probabilmenteuno dei cavalieri fabrianesi accorsi in aiuto diAssisi nella guerra contro Perugia del 1202.Francesco, ottenuto un monastero dalla nobilefamiglia Sassi vi manda ad abitare i frati da luistesso scelti e intitola l’eremo a Santa Maria diValle Sasso. Infine ricordo che San Francesco

più volte si confessa da Raniero, pievano diCivita.- E’ terra del silenzio, delle abbazie, deglieremi, dei conventi;- è terra di centri storici significativi (Gubbionon meriterebbe di essere consideratoPatrimonio dell’Umanità alla stessa stregua diAssisi e di Urbino?), dei borghi, dei castelli;- terra delle emergenze naturalistiche di grandepregio: Gola del Bonaccione, Grotte di Frasassie del Monte Cucco che possono considerarsitra le più belle d’Europa;- di prodotti tipici di alte qualità (il tartufo, redella tavola, il salame di Fabriano):- di tradizioni autentiche (Festa dei Ceri, Tirodella Balestra, Processione del Cristo Morto, trale più belle in Italia).- terra dei musei (Museo del Palazzo deiConsoli, Rocca Flea, Museo della carta).L’ipotetico Distretto turistico-culturaledell’Appennino umbro-marchigiano costituisceuna aggregazione cerniera, un anello che,come quelli dei giochi olimpici, è concatenatocon altri anelli, a cominciare da quelli dellaRiviera Adriatica (Senigallia, Numana, Sirolo eRiviera del Conero) a quelli di Assisi, Perugia.Non un anello autarchico ma che interagiscecon altri territori, con i quali vanno progettati, amio avviso, itinerari storico-religiosi-artisticicome quello di Loreto-Assisi lungo la direttrice:Banderuola, luogo della prima sosta dellatraslazione della Santa Casa, Loreto,Castelfidardo, Osimo, Chiaravalle, Jesi. Moie,Serra San Quirico, Gola della Rossa, San Vittoredelle Chiuse, Fabriano, Fossato di Vico, SanPellegrino di Gualdo Tadino, Gubbio, SentieroFrancescano della Pace, Valfabbrica, Assisi. Unitinerario ricco di abbazie, come Santa Maria inCastagnola di Chiravalle, Sant’Elena di SerraSan Quirico, di Sant’Urbano, abbazia diVallingegno ed altre prima citate, santuari:Santuario di San Giuseppe da Copertino,Santuario di Sant’Ubaldo di Gubbio. Itineraridescritti già in un libro edito insieme a miamoglie Maria Vittoria Ambrogi e Padre IginoGagliardoni per il Giubileo dei 2000, nel qualeabbiamo indicato i cammini del cielo umbro-marchigiani. Se venisse progettato e realizzatoquesto itinerario i milioni di pellegrini-turisti chesi recano a Loreto potrebbero essere invogliati

per andare in Assisi e Roma, a percorrere l’AltaValle dell’Esino e l’itinerario Francescano dellaPace Gubbio-Valfabbrica-Assisi. Altro itinerarioche ci può collegare all’Italia del Nord eall’Europa è la Strada Europea della PaceLubecca-Roma che attraversa la nostra ellissenella parte ovest Cagli-Gubbio-SentieroFrancescano della Pace-Assisi-Roma per ilquale è stato chiesto il riconoscimento comeItinerario Culturale Europeo da parte delConsiglio d’Europa al pari della via Francigenae del Camino de Santiago.L’ipotetico distretto turistico-culturale possiedeimportanti infrastrutture che vanno potenziateed ammodernate; si pensi ai due aeroporti diFalconara e di Sant’Egidio, al completamentodella Ancona-Perugia, al raddoppio dellaferrovia Orte- Falconara, al progetto a me tantocaro sul quale ho scritto vari articoli dellatrasversale ferroviaria dei Due Mari Ancona -Falconara - Fabriano - Branca - Gubbio -Montecorona - Città di Castello, Sansepolcro -Arezzo - Firenze - Civitavecchia per la qualeesistono progetti nel tratto Città di Castello -Sansepolcro, come sfondamento a Nord dellaFCU, Ferrovia Centrale Umbra e nel trattoSansepolcro - Arezzo, ma purtroppo tatto taceper il tratto Fossato di Vico - Gubbio -Montecorona.A mio avviso, nel quadro della politica dellegeometrie a confini variabili, è opportunosuperare i confini amministrativi (vedi l’assurdoche monte Cucco nel versante a Nord fa partedel Comune di Fabriano e in quello a sud delComune di Sigillo) per costruire un’Area Vastaricca di storia, di spiritualità, di arte, dipaesaggi, di enogastronomia, di tradizioniautentiche, un’Area appenninica, dove lacatena montuosa non divide ma unisce.

Progetto i Signori dell’anello e sue prospettive.

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SIPE a OrtonaSeminario informativo presidenti eletti 2006/2007 del 19 marzo 2006.

Nella splendida cittadina abruzzese diOrtona, domenica 19 marzo si étenuto il Seminario InformativoPresidenti Eletti del Distretto 2090 perl’anno rotariano 2006/2007.Oltre trecento sono stati i partecipantiall’evento ed il nostro Club é statorappresentato dai soci dirigenti perl’anno 2006/2007: l’Assistente delGovernatore Piero Chiorri, ilPresidente incoming Fausto Burattini,il Segretario Roberto Gasparrini ed ilTesoriere Edgardo Verna.Numerose le personalità presenti, chehanno portato il saluto della Città edella Provincia chietina che haospitato il seminario, chiaro indiziodei buoni rapporti che il Club diOrtona ha saputo costituire e coltivarecon le realtà economiche e politichelocali.Dopo i saluti ed i ringraziamenti dirito, hanno preso la parola,nell’ordine, il Governatore AntonioGuarino, il Governatore designato perl’anno rotariano 2007/2008 MassimoMassi Benedetti, il Governatoredesignato per l’anno rotariano2008/2009 Giorgio Splendiani, ilGovernatore incoming Luciano Pierini,il P.D.G. Antonio Pieretti, il P.D.G.Mario Giannola ed infine il P.D.G.Giorgio Rossi, Istruttore distrettuale.Di seguito, sinteticamente il pensierodei relatori.Il Governatore Antonio Guarino haosservato come il modo migliore diessere rotariani sia acquisireun’adeguata formazione ed essereaggiornati sugli ideali e sulle mete delservire rotariano.Si é, quindi, complimentato con ipresenti per come i club del Distrettointerpretino gli ideali del sodalizio e,prendendo spunto dalle parole delPresidente internazionale, ha conclusoaffemando che il Rotary non é un clubspeciale, nè un’organizzazione dibeneficenza; é, invece, uno stile divita, una voce antica in un secolo

nuovo.Massimo Massi Benedetti haringraziato il Governatore in caricapoiché ha dato speciale rilievoall’importanza della continuità, fattorefondamentale e cardine per consentireche le azioni del Distretto raggiunganointegralmente i loro obbiettivi in unidoneo arco temporale.Giorgio Splendiani, alla sua primauscita ufficiale, ha affermato che lagiornata del SIPE é una grandeoccasione per iniziare un percorso diapprendimento al servizio del Rotary.La relazione di Luciano Pierini é stataripetutamente applaudita eparticolarmente condivisa dainumerosi partecipanti.Anzitutto, ha informato i presenti dellasua trasferta a San Diego e del

Una vista del Castello Aragonesedi Ortona, la città che ha ospitatoil SIPE 2006.

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pensiero del Presidente internazionaleincoming William Bill Boyd che, per ilsuo anno, ha coniato il motto“Apriamo la via”.Ha quindi, evidenziato all’assembleal’importanza della famiglia del Rotaryche deve avere quale obbiettivo unpercorso di affermazione e crescitarivolto ai giovani. È dunque necessarioche i club trasmettano ai giovani gliideali del servire e dell’amicizia,notoriamente i capisaldi del Rotary,impegnandosi a far costituire e farcrescere Rotaract ed Interact, cherappresentano il futuro bacino da cuitrarre giovani forze per il club.Ha informato i partecipanti, inoltre,che obbiettivo del R.I. é debellare lapolio entro il 2010 in quelle residuezone del pianeta dove credenzereligiose, usi tribali, oggettive difficoltàrendono ancora incompiuta l’opera dieradicazione totale della terribilemalattia.In tema di sviluppo dell’effettivo edavvio di nuovi club, Pierini ha invitatoi futuri dirigenti a porre la massimaattenzione alla qualità dei nuovi socied all’attenta valutazione dell’effettivaesistenza di tutti i requisiti richiesti perla costituzione dei club.Ha, infine, informato che l’attività di“Scambio Giovani” quest’anno porterài giovani nel Distretto 4620 dello Statodi San Paulo del Brasile. É questaun’ulteriore occasione per riaffermarela funzione del Rotary quale portatoredi pace, attraverso la conoscenzadell’altro, della persona lontana, checrede negli stessi ideali di amicizia edel servire.Antonio Pieretti ha appassionato ipresenti con la sua “requisitoria” voltaa richiamare i rotariani ai principi diamicizia e collaborazione chedebbono assolutamente informare irapporti interni, abbandonandoimmediatamente talune inopportunedivisioni che, purtroppo, a volte sipercepiscono all’interno del sodalizio.

Chiaro, dunque, l’invito allacollaborazione ed alla continuità,lavorando con impegno, moralità equalità, avendo ben presenti gliobbiettivi del singolo club, che nondebbono necessariamente esserefaraonici.Mario Giannola ha trattato della RotaryFoundation, soffermandosi suiprogrammi umanitari, che sono lostrumento fondamentale per ilraggiungimento degli scopi dellafondazione e cioè promuovere l’intesa,la conoscenza tra i popoli, favorire lapace e la convivenza pacifica tra legenti. Ha quindi approfonditol’interessante tema delle sovvenzionisemplificate di distretto e dellesovvenzioni paritarie.Infine, il P.D.G. ed IstruttoreDistrettuale Giorgio Rossi haintrattenuto i presenti sul ruolo e sullaresponsabilità dei Presidenti, invitandoi futuri dirigenti a coltivare i buoniprincipi dell’amicizia tra i componentidel Rotary ed a contrastare la piagadell’assenteismo in favore dellafrequentazione, da cui nasce il piaceredi ritrovarsi ed, a poco a poco,scaturisce la grande forza del club.Amicizia che non deve essere fine a sestessa, ma deve essere organizzata alloscopo del “servire” rotariano. Haconfermato la necessità diun’espansione qualitativamente elevatadell’effettivo, aprendo i club al“pianeta donna” ed ai giovani, senzatimore alcuno. Ha dunque esortato ifuturi Presidenti di club ad “aprire lavia” verso un mondo più sereno e piùgiusto, nell’osservanza dei doveri diciascuno e nel rispetto dei diritti ditutti.Quindi, sono seguite specifichesessioni per la preparazione deiSegretari e dei Tesorieri.La lunga mattinata si é conclusa conuna gradevole conviviale presso ilristorante dell’hotel che ha ospitato ilseminario.

SIPE a Ortona.

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Le nanotecnologieCaminetto del 27 marzo 2006.

Il 27 marzo scorso, presso l’HotelJanus , alle ore 21,00 il Club si èriunito per ascoltare la parola del PastPresident Fabio Biondi su unargomento di grande attualità, lenanotecnologie.Come è noto Fabio è uno stimatoimprenditore che in più aziende, fracui la Diatech con sede Jesi, opera inquesto settore e la suaspecializzazione riguarda ricerca eapplicazioni in campo sanitario.Fabio ci ha fatto poi un grande favorepreparandoci una sintesi del suointervento per pubblicarlo su questobollettino. Lo ringraziamo infinitamente perchénon sarebbe stato facile per noiparlare dell’argomento in terminicorretti e in modo “comprensibile” pertutti.Riportiamo quindi per intero la notapervenutaci da Fabio.‘Possiamo definire il significato dellaparola “Nanotecnologia” in diversemaniere, ma forse la più esplicita èquella coniata da Eric Drexler nel1976, che così si espresse: “Unatecnologia a livello molecolare che cipotrà permettere di porre ogni atomodove vogliamo che esso sia.Chiamiamo questa capacitàNanotecnologia perché funziona sullascala del manometro, un miliardesimodi metro”.Il mondo occidentale investe risorseenormi nelle nanoscienze con loscopo di dare maggiore impulsoall’innovazione di prodotto; dovremopertanto sviluppare discipline come lamatematica, la fisica, la chimica, inparticolare quella dei polimeri.In ogni caso sarà determinantel’approccio multidisciplinare piuttostoche praticare una specifica areascientifica. Le nanotecnologiegenerano prodotti con caratteristichemigliorate o del tutto nuove in quantole proprietà ed il comportamento deinuovi materiali a livello nanometrico

generano strutture e dispositivi concaratteristiche completamenterivoluzionarie.Due sono le strade seguite peroperare a livello nanometrico.Una fa riferimento all’approcciocosiddetto top-down, che significaridurre con metodi fisici le dimensionidelle strutture più piccole verso livelli

nano. La nanoelettronica e lananoingegneria sono le aree dielezione per questo approccio nelquale possono essere sfruttatetecniche, quali per esempio lalitografia a raggio elettronico, propriedella microelettronica e che proprioper questo approccio è sicuramente lastrada di più immediato utilizzo perentrare nel mondo “nano”.

Il Past President Fabio Biondi.

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L’altra strada è invece quellacosiddetta bottom-up che sta adindicare l’approccio nel quale,partendo da piccoli componenti,normalmente molecole, si cerca dicontrollarne/indirizzarnel’assemblaggio utilizzandoli come“building blocks” per realizzarenanostrutture, sia di tipo inorganicoche organico/biologico.Numerosi sono ancora i problemi dasuperare connessi con l’approcciobottom-up (per il quale si possonotrovare molte similarità nel mondodella biologia) ma senza dubbioquesta è la strada che può portare airisultati più rivoluzionari ed arealizzare le attese più ambiziose.

Campi di applicazioneI campi di applicazione dellenanotecnologie sono pressochéillimitati e praticamente tutti i settoriproduttivi più importanti ne possonoessere influenzati in maniera decisiva.Le ricerche in corso hanno uno spettromolto ampio e riguardano:- lo sviluppo e l’applicazione dimateriali nuovi o migliorati (per itrasporti, tecnologie dell’informazione,le telecomunicazioni);- prodotti chimici nuovi o migliorati(per es. nuovi catalizzatori);- lo sviluppo di nuovi farmaci e dinuovi sistemi/dispositivi di cura;- applicazioni per l’ambiente(stoccaggio e produzione) e l’eneregia;- la messa a punto di nuovi prodotticosmetici e per l’industria alimentare;- lo sviluppo di prodotti per il settoredella difesa e quello aerospaziale.Alcuni prodotti derivanti dallananotecnologie sono già disponibilisul mercato quali, ad esempio:- nanopolveri con proprietà anti UVper creme solari;- polveri nanostrutturate per coatingso vernici ma anche “hard disks” consuperfici nanostrutturate perregistrazione dati ad altissima densità.

Altri prodotti sono attesi in tempipiuttosto ravvicinati come:- certi dispositivi fotonici pertelecomunicazioni;- superfici autopulenti;- sistemi diagnostici basati sulprincipio “lab-on-chip”;- nanocompositi.Con un orizzonte temporale un po’più lungo, ma comunque entro iprossimi 6/7 anni, sono attesi:- sistemi avanzati per lasomministrazione di farmaci;- protesi mediche più resistenti e conmigliorata biocompatibilità;- polimeri conduttori;- migliori sistemi di produzione estoccaggio dell’energia.La vera rivoluzione nanotech èprevista intorno alla metà del XXIsecolo.Fra le conquiste scientifiche che lananotecnologia metterà nelle nostremani (alcune di queste nell’opinionecorrente sono già associateall’ingegneria genetica) ci sono la:- trasformazione della materia a livelloatomico e la sua duplicazione;- computer delle dimensioni di 1/100di micron cubico;- la conquista dello spazio;- la definitiva demolizione dei rifiuti;- la messa a punto di nuovi materialiresistenti come il diamante;- una medicina che agisceselettivamente sulle molecole;- la ricostruzione in vitro di tessutiorganici;- una anestesia estremamente efficace;- un prolungamento della vita moltovicina all’immortalità;- fino ad arrivare a quello chepurtroppo è l’aspetto inaccettabiledelle sviluppo di queste tecnologie:sconvolgenti novità nella costruzionedi armi di distruzione di massa.L’Agenzia americana che si occupa diricerche militari progetta di mettere apunto nei prossimi due anni dei MAV(Micro Air Vehicle, velivoli Micro

Le nanotecnologie.

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Aerei): dei robot-spia lunghi 15 cmche saranno in grado di volare da 20 a60 minuti e di raggiungere unavelocità pari a 70 km/h. Taliapparecchiature andranno dove isoldati di fanteria non vanno eriveleranno delle immagini preziosecome vedute aeree o interni di edifici.Grazie alle nanotecnologie questidispositivi potranno infine avere ledimensioni di una mosca, sisposteranno in sciami e saranno ingrado, oltre che di spiare, di attaccare.Riusciranno a sabotare le armi e imateriali bellici e potranno diffonderemalattie nei ranghi nemici. Sarà bendifficile combattere contro un esercitodi soldati microscopici!

Il mercatoIl mercato derivante dallenanotecnologie è ancora limitato e didifficile valutazione. Le prospettive dicrescita, tuttavia, sono ritenutestraordinarie, con previsioni diincrementi annuali tali da dare luogo,secondo alcuni, ad un mercato di piùdi 1 miliardo di US$ dopo il 2010.Quello che ci interessa mettere inevidenza, è come la nanotecnologiaoggi non sia affatto una chimerainseguita da qualche scienziato pazzoma un campo in fortissima espansionesul quale stanno lavorando i migliorigruppi di ricercatori di tutto il pianeta:- In Giappone il Governo stessodichiara che la nanotecnologia sarà lachiave di volta del futuro prossimo elo stesso MITI (il potentissimoMinistero dell’Industria e delCommercio) stanzia fondi per laricerca.- Nel Regno Unito il DTI (Department

of Trade and Industry) ha annunciatoche all’incirca 25 progetti inglesi delsettore nanotecnologie riceveranno 15milioni di sterline (22,3 milioni diEuro). Il Regno Unito ha destinato 90milioni di sterline (133 milioni diEuro) alle sue iniziative di produzionemicro e nanotecnologica per sosteneresia i programmi di ricercananotecnologica applicata che percreare in tutto il paese nuove strutturenanotecnologiche.- In tutta Europa le conferenze sullenanotecnologie sono seguite daimigliori scienziati e molte università(come quelle di Birmingham inInghilterra e la Tecnical University inDanimarca) stanno impegnandosi nellaricerca.- La nanotecnologia è protagonista diun nuovo portale scientifico messoinsieme da un consorzio di ricercasupportato dall’Unione Europea, unsito di riferimento al quale sonoassociate molte speranze.“Nanoforum.org” infatti, d’ora in poisarà il punto di riferimento online pergli esperti e i ricercatori nel settoreche potranno così moltiplicare leoccasioni di contatto, rendere piùagevole lo scambio di conoscenze e,sperano i fautori del sito, accelerare ilprogresso tecnologico nel settore dellenanotecnologie. Tra i partner già attividel consorzio che ha creato il sito visono il VDI Tecnology Center tedesco,l’Istituto britannico di nanotecnologia,la CMP Cientifica spagnola, la MalschTecnoevaluation olandese e la CEA -Leti francese.- Negli Stati Uniti ben 11 agenziegovernative stanno sovvenzionandostudi sulle tecnologie, tra questi il NIH

(National Istitute of Health), la NASA,il DAPRA, i dipartimenti dell’Energia edella Difesa. Le università piùprestigiose stanno effettuando ricerca:MIT, Stanford, Cornell, Rice.Insomma, sembra proprio che tutte lemaggiori risorse umane e tecnologichedel pianeta stiano lavorando comenon mai per far sì che lananotecnologia si trasformi da sognoin realtà, e probabilmente questoaccadrà in molto meno tempo diquanto ci aspettiamo.L’interessantissimo intervento senzadubbio ha - come si suol dire -riscaldato la platea; sono stati richiestinumerosi chiarimenti e posti indiscussione molti interrogativi di cuialcuni non potevano avere unarisposta. In definitiva una bella serata e un verograzie a Fabio per averci portato asognare e a prefigurarci comepotrebbe essere la vita su questopianeta verso la metà del XXI secolo.

Il Rotary Internationaloffre un'ampiagamma di programmiumanitari,interculturali ededucativi

Le nanotecnologie.

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Gentile, una fiabagotica in musicaConviviale del 4 aprile 2006 con il Prof. Tommaso Paolucci.

Martedì 4 aprile 2006, nel coso dellaconviviale tenutasi presso l’HotelJanus, il regista fabrianese TommasoPaolucci, Direttore del Teatro Stabiledelle Marche, ha presentato ai soci delRotary Club di Fabriano ed ainumerosi ospiti, lo spettacolo prodottoin occasione dell’imminente mostra“Gentile da Fabriano e l’altroRinascimento” intitolato “Gentile unafiaba gotica in musica”.Il regista, che si é formatoartisticamente alla scuola del PiccoloTeatro di Milano, ha anzitutto intesoporre l’accento, non senza una nota diorgoglio, sul fatto che gli attori, ecoloro che hanno partecipato allaproduzione dello spettacolo (trentaartisti), sono tutti fabrianesi.Come dire che il grande Gentile puòesser meglio raccontato dai suoiconcittadini!Tommaso Paolucci ha quindi descrittoper sommi capi lo spettacolo,prendendo le mosse dal momento nelquale gli spettatori vengono introdottinella storia attraverso il loro materialeaccompagnamento da parte di dueattori all’interno del Ridotto del TeatroGentile.La rappresentazione, definita come unpercorso teatrale e musicale attraversola vita e le opere del pittore, sisuddivide in nove “quadri” checorrispondono ad altrettanti momentidella vita del Gentile.Il regista ha tenuto a precisare che lacarenza di notizie certe di molta partedella vita del Gentile, non ne haconsentito una puntuale ricostruzionestorica.Tommaso Paolucci ha concluso dandonotizia ai presenti che lo spettacolosarà in scena da giovedì 20 aprile amartedì 20 giugno, ogni finesettimana, così da consentire almaggior numero possibile di spettatoridi assistervi.Il Presidente Romualdo Latini haringraziato il regista fabrianese per

aver accolto l’invito a partecipare allapiacevole serata e per aver speso cosìtanto impegno per realizzare, con soliartisti locali, uno spettacolo chesenz’altro contribuirà a far conosceremeglio ai concittadini ed ai turisti, unmomento fondamentale della storiadelle nostra Città.Ha aggiunto che queste iniziative, cheprovengono “dall’interno” del nostroterritorio, sono di primaria importanzase si vuol dare un futuro turistico allaCittà, che, ricordiamo, é uno degliobbiettivi primari della presidenza delRotary Club di Fabriano e che, invece,a volte sembra essere trascurato anche

dagli organismi a ciò proposti.Nel corso della serata, Alberto Carlonied Edgardo Verna hannorispettivamente presentato al Club inuovi soci Lucio Riccioni, che cura ilsettore commerciale estero presso laFaber S.p.A., e Leandro Tiranti, liberoprofessionista, noto dottorecommercialista della zona. IlPresidente Romualdo Latini haaugurato un buon lavoro all’internodel Club, osservando comel’affiliazione al Rotary debba costituireun impegno personale in favore della

La presentazione dei nuovi sociLeandro Tiranti, a sinistra e LucioRiccioni, a destra.

società.I dati essenziali dei curricula dei duenuovi soci sono pubblicati in questostesso numero del Bollettino.La serata si é dunque conclusa con un– sempre utile - richiamo al motto delRotary del “rendersi utili al di sopradi ogni interesse personale”.

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Assemblea dei SociDel 26 aprile 2006.

Presso il Ristorante “Lucignolo” il Clubsi è riunito in assemblea il 26 aprilescorso i seguenti argomenti all’ordinedel giorno:1) dimissioni di Piero Chiorri dalConsiglio direttivo eletto per l’annorotariano 2006/2007;2) informativa ai soci sul progetto“I Signori dell’Anello” a seguito delConvegno del 12 marzo presso l’HotelLe Grotte di Pontebovesecco diGenga.Il Presidente Romualdo Latini,constatata la validità dell’assemblea, hadichiarato aperta la discussione sulprimo punto.Ha quindi riferito che il socio PieroChiorri, a seguito della sua nomina adAssistente del Governatore per l’annorotariano 2006/2007, ha rassegnato ledimissioni da membro del Consigliodirettivo del Club per la stessa annata,essendo quest’ultimo considerato unincarico incompatibile con la predettanomina. Ha quindi fatto presente lanecessità di votare per la sostituzionedi Chiorri e, a nome proprio e delConsiglio direttivo, ha propostoall’attenzione dei presenti lacandidatura di Alvaro Rossi. Per alzata di mano i soci presentihanno accettato all’unanimitàl’indicazione della dirigenza del Clubper cui Alvaro Rossi è statoufficialmente eletto consigliere perl’anno 2006/2007.Alvaro Rossi, accettando, haringraziato prima il Consiglio direttivoper la proposta e poi tutti gli amici inassemblea per la votazione.Il Presidente ha proceduto quindi allatrattazione del secondo puntoall’ordine del giorno invitando imembri della Commissione interclub,Fausto Burattini - Piero Chiorri -Domenico Giraldi, a relazionare sulprogetto “I Signori dell’Anello” e adapprofondire il tema trattato nelConvegno del 12 marzo.E’ seguita quindi una particolareggiata

esposizione dell’andamento dei lavoridella Commissione interclub da partedei tre soci che ne fanno parte ed èstato assicurato che l’attivitàprogrammata, già finanziata consponsorizzazioni esterne al Club, siconcretizzerà entro l’autunno con:a) la pubblicazione di un volume sugliitinerari che riguardano la spiritualitàromualdina e le emergenze storiche,artistiche, paesaggistiche edenogastronomiche dell’Appenninoumbro-marchigiano;b) l’allestimento di una corale sulCanto Gregoriano sotto la guida delMaestro Radicchia e del Direttoreartistico Cinzia Pennesi;c) l’organizzazione di fine settimanaturistico/culturali da parte di ogni Clubpartecipante al progetto nel territoriodi propria competenza.Sono stati poi discussi alcuni puntiafferenti alla attività dellaCommissione e la seduta si è toltadopo che Burattini, Chiorri e Giraldihanno dato tutti i chiarimenti alriguardo. Gli stessi hanno poiassicurato che, in qualsiasi momento,saranno a disposizione degli amici pergli aggiornamenti del caso.Relativamente al Convegno del 12marzo, inoltre, si ritiene opportunorimandare alle notizie contenute suquesto bollettino nell’articolo intestato“Il Rotary per il territorio”.

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XXII Assemblea distrettuale Assisi, 6 e 7 maggio 2006.

L’Assemblea distrettuale, come è noto,apre il nuovo anno rotariano enell’occasione il GovernatoreIncoming ufficializza le linee giuda delPresidente Internazionale ed esponele attività progettuali programmate perl’anno del suo mandato. Ad Assisi, Luciano Pierini così ha fatto,in ossequio alla tradizione ed allenorme vigenti nell’ambito della nostraAssociazione.L’Assemblea si è tenuta nella stupenda“Sala papale” nel Sacro Convento deiFrati francescani accanto alla Basilica,con larga partecipazione di rotariani ,di loro familiari e di ospiti e dirappresentanti delle istituzioni .Importante, come solito in questeoccasioni, la presenza delle autoritàrotariane accorse veramente in forzaper caldeggiare il prossimoinsediamento di Pierini nel gradinopiù alto dell’organizzazione del nostroDistretto.I lavori sono stati coordinati dal PastGovernor Mario Bellucci.In apertura Luciano ha ricordato conviva simpatia il successo che ha avutoil Sipe di Ortona ed ha plauditoanche per la numerosissima presenzadi rotariani in Assemblea.Hanno preceduto l’intervento diLuciano Pierini i saluti dell Presidente

pro tempore del Rotary Club di Assisi,dal Custode del Sacro Convento,Padre Vincenzo Coli e dal Dott. DiPrisco, Commissario prefettizio delComune di Assisi. Infine il Governatore in carica AntonioGuarino, ha portato il suo saluto dibuon lavoro ed ha invitato tutti adaccorrere numerosi al prossimoCongresso di Vasto (3 e 4 giugno) checoncluderà ufficialmente il suomandato. Con il suo intervento, Pierini si èsoffermato innanzi tutto sul ruolo chedovranno avere i giovani nel futurodella organizzazione ed ha auspicatorapporti sempre più stretti tra ilRotary, il Rotaract e l’Interact.Ha detto poi che i nostri progettinecessitano di un continuoampliamento delle conoscenze suregole operative e di comportamentoper cui è auspicabile che da partedella apposita CommissioneDistrettuale, presieduta dal P.D.G.Giorgio Rossi, siano previsti appositiincontri di formazione, invitando inuovi e è più giovani soci a nonmancare.Importante l’annuncio di un progettosostenuto dai 10 Distretti italianidenominato “Un cuore per l’Albania:in Ancona verranno operati almeno 10

neonati con malformazioni cardiachenon operabili a Tirana.Prendendo lo spunto dalla linee guidafissate dal Presidente InternazionaleBill Boyd, Luciano Pierini ha poisviluppato il suo percorso d’azioneincentrato su quel Piano Direttivo diClub, che oggi viene consigliato mache diventerà vincolante dopol’approvazione del Parlamento delRotary prima dell’inizio dell’annorotariano 2007/2008.Come già indicato nella Rivista Rotarydel Distretto, la relazione delGovernatore Incoming è stata dirilevante interesse nel suo complessoed ha indicato una forte volontà dipromuovere ed attuare progettiumanitari, in linea con l’espresssionedei più alti ideali della Associazione.Dopo l’intervento di Pierini. ha presola parola il P.D.G. VincenzoMontalbano Caracci che ha trattato untema a lui caro: ”la famiglia delRotary” ed ha invitato i PresidentiIncoming presenti in sala a prenderecontatti con Federico Barbieri per unpreciso approfondimento al riguardo.Successivamente ha parlato il P.D.G.Roberto Barbieri che ha analizzato ilprossimo impegno del RYLA che sisvolgerà ad Ancona dal 20 al 25novembre 2006, come momento diqualificante attenzione del Rotary aiproblemi dei giovani ed occasione perfavorire l’ingresso nel mondo dellavoro. Hanno poi preso la parola il PDGMario Giannola che ha parlato dellosviluppo e mantenimento dell’effettivoed il Tesoriere Distrettuale AntimoVenturelli che ha esposto il bilancio diprevisione per l’anno rotariano2006/2007. Hanno quindi chiuso lamanifestazione i saluti delRappresentante distrettuale delRotaract Italo D’Orazio e deiGovernatori Designati Massimo MassiBenedetti e Giorgio Splendiani.

I nostri soci presenti ad Assisicon il Governatore incomingLuciano Pierini.

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L’altro Gentile...Conviviale di venerdì 12 maggio 2006 con l’intervento del Prof. Gianpiero Donnini.

Il nostro Rotary Club ha accolto dibuon grado l’invito del registafabrianese Tommaso Paolucci,rivoltogli nella serata del 4 aprile 2006,di assistere allo spettacolo “Gentile,una fiaba Gotica in musica”.Cosicché, nel tardo pomeriggio del 12maggio scorso, numerosi soci,accompagnati dalle proprie famiglie, sisono recati, presso il Ridotto delTeatro Gentile per partecipare allapiacevole rappresentazione.Ricordiamo che il regista fabrianese hamesso in scena i momenti salientidella vita del celebrato pittore,suddividendo in “quadri” le esperienzeartistiche e di vita del Gentile,servendosi di collaboratori ed attori diesclusiva estrazione locale.Notevole é stato il successo dellospettacolo, caratterizzato proprio dalfatto che tutti gli attori erano volti notiin Città.

Al termine, grandi applausi ecomplimenti al regista, agli attori ed atutti coloro che hanno partecipatoall’organizzazione.

La serata é proseguita con laconviviale presso l’Hotel Janus, altermine della quale il socio AlvaroRossi ha fatto il punto sullo statoorganizzativo dell’imminente raduno“I cavalieri rotariani”.

É seguita la presentazione ai numerosipartecipanti dei due nuovi soci Dott.Paolo Mariani, già rotariano presso ilClub dello Stato di San Marino,attualmente Direttore commercialedella Cassa di Risparmio di Fabriano eCupramontana S.p.A., e del Dott.Angelo Francesco Stango,Responsabile delle relazioni industrialie delle vertenze di lavoro della IndesitCompany, dei quali pubblichiamo, inquesto stesso numero del Bollettino, idati sintetici del loro curriculum.Il Prof. Giampiero Donnini,graditissimo ospite della conviviale, haquindi preso la parola per relazionaresul tema della serata, “L’altroGentile.....”.Il noto storico dell’arte ha posto inrilievo il percorso artistico del Gentile,a cavallo tra gotico e rinascimento.Quando l’artista, nel 1423 terminòl’Adorazione dei Magi (anzi, la PalaStrozzi) si rese conto che nella Firenzedell’epoca stava “cambiando l’aria”,dal punto di vista artistico.Nella Città toscana, infatti, l’arte del

La presentazione dei nuovi sociAngelo Francesco Stango, asinistra e Paolo Mariani, adestra.

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Gentile si incontra e, per certi versi, siscontra, con il nuovo corso, benrappresentato dal Masaccio, che“dipinge” il Rinascimento italiano.Si può, dunque, affermare che con laPala Strozzi il Gentile lascia il Goticonella sua espressione più alta e puraed inizia il suo percorso verso ilRinascimento, al quale, però,coerentemente con la sua formazione,non si convertirà mai totalmente.É, però, lecito affermare che il Gentilepone maggiore attenzione alla realtàche lo circonda.Infatti, osservando il PolitticoQuaratesi, si constata come l’Artistadipinga i personaggi con maggiorerealismo, che appaiono maggiormenteplastici nelle loro fattezze e posture,mescolando le buone norme dellapittura gotica con le nuove tendenzedel Rinascimento.Il Prof. Donnini ha dunque concluso

L’altro Gentile...

l’interessante intervento, affermandoche il Gentile é stato un grande artistadi transizione tra il Gotico ed ilRinascimento, ma il suo percorso nonlo ha portato ad una totaleconversione al nuovo stile, quanto,piuttosto, ad esprimersi conun’originale, perfetta ed elegantissimacommistione tra le tendenze artistiche.Anche in ciò é la grandezza delGentile, riconosciuta in tutto il mondo,di cui siamo fieri essere concittadini.Al termine della piacevole serata, ilPresidente Romualdo Latini haringraziato il Prof. Donnini ed ipartecipanti alla conviviale ed hainvitato i soci a contribuire alla buonariuscita del raduno dei CavalieriRotariani.Ha dunque, dichiarato sciolta lariunione, augurando a tutti la buonanotte.

Il Prof. Giampiero Donnini

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Organizzato dai Club Rotary diFabriano e Gualdo Tadino e con ilfondamentale contributo dellaCompagnia dei Cavalieri Rotariani, si èsvolto dal 18 al 21 Maggio scorso aFabriano l’ottavo Raduno Nazionaledei Cavalieri Rotariani.La manifestazione ha visto lapartecipazione di ventinove traAmazzoni, Cavalieri nonché di moltiAccompagnatori provenienti da piùDistretti Rotariani (R.C. Sondrio eVaredo e del Seveso - D. 2040, BresciaMontichiari - D. 2050, Venezia - 2060,Bologna Est e Follonica - D. 2070,Agnone, Ancona, Civitanova Marche,Gualdo Tadino, Perugia Trasimeno ePesaro - D. 2090, Vallo della Lucania-Cilento e Atri-Scafati - Distretto 2100)e dal Distretto Inner Wheel di Milano.Un’attrazione particolare è stata fornitadalla mostra “Gentile da Fabriano el’altro Rinascimento” il cui svolgimentonello stesso periodo del Raduno hagiustificato la partecipazione di moltiamici che hanno scelto di dedicare laloro presenza solo a quest’ultimoevento. Il Raduno, coordinato daiPresidenti Mario Balestra per il Club diGualdo Tadino e Romualdo Latini perquello di Fabriano, ha visto ilpatrocinio del Distretto Rotary 2090con la presenza del suo GovernatoreIng. Antonio Guarino e della Sig.raChiara e quella del PresidenteInternazionale della Fellowship deiCavalieri, lo Svizzero Dott. HansKrahenbuhl con la Sig.ra Rosemary.Al di là dell’amenità dei luoghi edell’ormai tradizionale benessere eno-gastronomico, tanti sono stati glieventi meritevoli di essere ricordati: lavisita al “Museo della Carta e dellaFiligrana”, il tour delle Abbaziedell’Appennino, la serata cabarettenuta dal Rotariano Anconetano CarloSprovieri e la relazione sulla vittoriaitaliana al Mondiale Endurance del2005 negli Emirati Arabi tenuta dalCampione Mondiale, nonché

Ottavo raduno nazionaledei Cavalieri RotarianiFabriano, dal 18 al 21 maggio 2006

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Presidente del Rotary Club delTrasimeno, Gianluca Laliscia.Momenti topici l’Assemblea dellaCompagnia dei Cavalieri Rotariani conl’elezione per il prossimo triennio delDott. Pasquale Cammarano del R.C.Vallo della Lucania-Cilento e la seratadi gala in cui, alla presenza numerosadei rotariani di Campobasso guidatidal Presidente Mario Ciolfi, sono staticonsegnati i Diplomi di Partecipazionee vari diversi riconoscimenti.Nel corso della manifestazione è stataanche decisa la sede del prossimo 9°Raduno Nazionale che si svolgerà adAgnone (IS) dal 14 al 17 Giugno 2007.Con la collaborazione degli amici dellocale Rotary Club, la Compagnia deiCavalieri Rotariani muoverà i primipassi nell’ambiente montano dell’AltoMolise dove sterminate praterie siassociano al tempio della montawestern di Staffoli e ai concerti delle

campane della Pontificia FonderiaMarinelli. Dobbiamo evidenziare che,per la prima volta, più amiciimpossibilitati a partecipare alleoperazioni equestri, hanno scelto diraggiungere comunque Fabriano,anche da posti lontani, per il solopiacere di rivedersi con gli storicicompagni di tante avventure.Stiamo probabilmente concretizzandoil messaggio “Noi andiamo anche acavallo” che il Vice PresidenteFrancesco Ragione propone per dire “...siamo amici, abbiamo interessicomuni, la noia ci annoia, usciamodall’etichetta e ricreiamo più spessopossibile quell’ambiente piacevole cosìspesso latitante nelle occasionirotariane ufficiali”.Chissà che non sia la volta buona checon il Rotary riusciamo anche adivertirci!

Ottavo raduno nazionale dei Cavalieri Rotariani.

Da sinistra: Gian Luigi Guerra, rotariano diGualdo Tadino e massimo esponente dellaCompagnia dei Cavalieri Rotariani; il GovernatoreAntonio Guarino; il Presidente del club diCampobasso Mario Ciolfi; il Presidente del clubdi Gualdo Tadino Mario Balestra; il nostroPresidente Romualdo Latini.

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L’iniziativa consiste nell’offrire a deidisabili con accompagnatore unasettimana di vacanza al mare, hacadenza annuale; ad essa vipartecipano 26 R.C. delle Marche(praticamente tutti), compreso ilnostro.Il campus viene finanziato dai clubpartecipanti in ragione di 25 euro asocio ed è organizzato da un Comitatoche ha Stefano Clementoni allapresidenza e Franco Baldelli e ClaudioPetrelli come segretari, coadiuvati daisoci del club che annualmente si facarico di provvedere all’evento. Quest’anno la II Edizione si è svoltadal 1° giugno all’8 giugno presso ilNatural Village di Potenza Picena, cheè lo stesso posto della passataedizione, in quanto è risultato esserein ogni caso il più idoneo agli ospiti.Si è fatto carico dell’organizzazione ilclub di San Benedetto del Tronto. Adessa hanno partecipato 84diversamente abili e i loro 82accompagnatori. Il club di Fabriano haofferto il soggiorno a Sergio Sorci e aFabio Baldoni.Oltre alla spiaggia e al mare, gli ospitidel Campus hanno beneficiato deiprogrammi di animazione e musicaliche i vari R.C. delle Marche hannoorganizzato a rotazione per tutta lasettimana. Infatti sia il Comitato che ilclub organizzatore hanno invitato glialtri club a svolgere una loroconviviale al Campus (Interclub) ed apromuovere intrattenimenti sia durantela giornata che per il dopocena.Al ritorno dalla vacanza, i nostri ospitiFabio e Sergio con i loro familiarihanno ringraziato con profondagratitudine, attraverso Mario Biondi,che ha mantenuto i contatti tra il clubdi Fabriano e il ComitatoOrganizzatore, sia il PresidenteRomualdo Latini che tutti i soci, chehanno permesso loro di trascorrereuna settimana diversa, di essersi

Campus per disabili Dall’1 all’8 giugno 2006 a Porto Potenza Picena.

confrontati con altre realtà e di averprovato la solidarietà che anima ilRotary.

La terza edizione del Campus 2007 sisvolgerà sempre nello stesso periodo(ultima settimana di maggio, prima digiugno) presso il Natural Village; ilPresidente Fausto, in accordo con laCommissione preposta, avrebbeauspicato un coinvolgimento piùdiretto del nostro club al Campus, conl’idea di svolgere una conviviale alCampus.

Il Campus è una grande opportunitàdi “service” per tutti i club e ilcoinvolgimento dei soci èimportantissimo in modo da esaltare lafunzione di servizio che la nostrapartecipazione al Rotary ci impone.

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Una encomiabile iniziativa: il corso diinformatica per non vedenti.Riportiamo integralmente, uncomunicato stampa emesso il 21maggio scorso dai Club di Ancona,Ancona Riviera del Conero, FalconaraMarittima e Fano, di cui hannochiesto la più ampia diffusione.

Dopo 32 ore di lezione distribuite inquattro giornate, è terminato il corsodi alfabetizzazione informatica per nonvedenti e ipovedenti promosso,finanziato e organizzato dai RotaryClub di Ancona, Ancona Riviera delConero, Falconara Marittima e Fano, incollaborazione con l’UIC provinciale(Unione Italiana Cechi) e con iDistretti Rotary 2050 della Lombardiae2090 di Abruzzo, Marche, MoliseUmbria e Albania.Domenica 21 maggio, presso l’ITISVolterra di Ancona, alla presenza delGovernatore del Distretto 2090Antonio Guarino, del GovernatoreIncoming Luciano Pierini, del PastGovernor Roberto Barbieri, delSindaco di Ancona Fabio Sturani, delPresidente dell’UIC Vittorio DiFrancia, Ombretta Zenobi dellaProvincia di Ancona e dei Presidentidei quattro Club organizzatori, è stataeffettuata la consegna degli attestati ai16 allievi del corso, che hannousufruito di tutti i posti messi adisposizione.L’obiettivo del corso, strutturato sudue livelli - principianti ed esperti -era, per i principianti,quellodell’insegnamento dell’uso di base delcomputer e dei programmi Microsoftdi scrittura (Word) e calcolo (Excel);per gli esperti, invece, si è trattato diutilizzare altri applicativi e diperfezionare la navigazione in internete l’utilizzo della posta elettronica.Ciò è reso possibile dall’applicazionedi speciali ausili informatici (sintesivocale) che leggono ad alta voce lelettere, le parole ed i numeri delle

Due corsi di informatica pernon vedenti targati Rotary Sono 16 i diplomati di un corso che “annulla le distanze”.

pagine Word/Excel e tutto quanto èsullo schermo, comprese le icone chesono sottotitolate e lette con uncomando vocale; non c’è ricorso alleperiferiche braile e il mouse non servepiù, ma si usano solo i comandi dellatastiera.“E’ un tipo di formazione importante einnovativa che avvicina molto ledistanze perché, ad esempio, conl’utilizzo di internet una persona nonvedente può attenuare uno dei suoiprincipali problemi, quello deglispostamenti. Attraverso internet puòaccedere direttamente da casa a moltiservizi pubblici e non, che vengonoofferti in via telematica, così comepuò consultare un archivio di unabiblioteca o semplicemente leggersi ungiornale” ha detto Antonio Guarino,ringraziando i docenti (anch’essi nonvedenti) e i tutor rotariani che si sonoavvicendati nelle quattro giornate. “Quanto messo in atto ad Anconarappresenta l’ennesimo esempiosignificativo dell’impegno dei rotarianinel servizio alla comunità”, haaggiunto il Governatore del Distretto

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2090, ricordando che il Rotary non ènuovo ad iniziative di questo generein tutto il mondo.Stando ai responsabili dell’UICprovinciale di Ancona, il corso hacentrato in pieno l’obiettivo di rendereil più possibile autonomo il disabiledella vista nella gestione dei sistemioperativi grafici di Windows.Questi i nomi dei diplomati: LaurettaAngeloni, Bruna Fustelli, VitoCantarini, Marisa Iacomucci, GiacomoLecchi,Giulia Pagoni, Riccardo Rossini,Serena Stronati (corso avanzato); Sofia Antonini, Roberto Barchiesi,Marcello Ciolino, Paolo Peloni,Daniela Sabatini, Mario Santoni,Stefania Terrè, Vincenzo Tomassetti(corso base).Inoltre hanno seguito il corso diperfezionamento per divenire istruttorinon vedenti: Cristian Ciarloni,Maurizio Mazzieri e Loretta Rossigni.

Non occorrono commenti,è tutto dettonel comunicato. Sì, queste sono leiniziative che fanno onore al Rotary!Nella riunione della Conferenza deiPresidenti, tenutasi ad Ancona il 14

luglio scorso, è stato decisoall’unanimità di considerare l’iniziativa,a partire dall’anno rotariano2006/2007, come progetto marchigianoe quindi il coinvolgimento nellaorganizzazione e nel finanziamento vieneesteso a tutti i Rotary Club delle Marche.

Due corsi di informatica per non vedenti targati Rotary.

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Cari amici,giunto alla fine del mio mandato, sento didovere affermare con franchezza che hovissuto un periodo straordinario della miavita.Senza dubbio è stato un anno per medenso di soddisfazioni ma anche di granderesponsabilità.La prima trepidazione è stata quella diessere all’altezza delle aspettative di tantiamici che hanno creduto in me, nelle miequalità umane, nel mio profondoattaccamento al Rotary.Ricordo di aver vissuto il Congresso di TullioTonelli con un misto di impazienza, dientusiasmo e di voglia di fare, ma con latrepidazione dell’incertezza, del dubbio econ un atto di umiltà che viene dallaconsapevolezza dei propri limiti.A distanza di un anno, spero che alledomande: ”ho conseguito i miei obiettivi?Ho conseguito gli obiettivi del RotaryInternational? Ho dato tutto il mio sostegnoai Club del mio Distretto?” la vostrarisposta possa essere Sì.Se sarà un sì convinto, avrò modo diverificarlo dalla numerosa partecipazionedei soci al Congresso e di questo viringrazio fin da ora.E’ fondamentale essere presenti a questiincontri perché credo che in ogni occasionenella quale abbiamo la possibilità diricordare gli obiettivi raggiunti, ma anche diriflettere e ulteriormente approfondirealcuni temi estremamente importanti per lanostra azione, divenga un appuntamento danon perdere.Inoltre ho sempre sostenuto che questiincontri distrettuali servono per ritrovareamici, per incontrarne nuovi, perapprofondire la nostra conoscenza e,quindi, dare maggiore forza al Rotary.Cari amici, vi ringrazio per aver riservato ame e a Chiara, sempre, una calorosaospitalità sia durante le visite che nelletante occasioni in cui ho partecipato allevostre iniziative. Ho cercato di esseresempre con voi e ho riscontrato non solo il

Saluto del Governatore Antonio Guarinoalla scadenza del suo mandato Dalla Rivista Distrettuale Rotary del giugno 2006.

rispetto e l’onore tributati alla mia carica, maanche un’atmosfera di sincera amicizia.Grazie anche per il grande fervore nelle attivitàdi molti Club e nello spirito di servizio di moltisoci che hanno assorbito con salda tenacia ilsignificato del messaggio del PresidenteInternazionale Servire al di sopra di ogniinteresse personale.E’ del 21 maggio la mia visita ad Ancona dove,con visibile commozione non solo mia, hoconsegnato i diplomi di partecipazione a 16giovani che hanno frequentato il corso diinformatica per non vedenti. Un sinceroringraziamento agli amici di Ancona, AnconaRiviera del Conero, Falconara e Fano chehanno organizzato il corso e fatto da tutordurante le quattro giornate di lezione.Un grazie di cuore a tutti gli amici che siapprestano ad organizzare i due Campus perdisabili in Abruzzo e nelle Marche: anchequeste sono grandi opportunità di servizio,orgoglio del Distretto 2090.Per quanto riguarda il lavoro svolto dai Club,non posso che trarre un bilancio positivo: purnella diversità degli obiettivi, i progetti sonostati validissimi e hanno portato aiuto concretoa situazioni difficili e, seguendo quel principiodella continuità d’azione che ci caratterizza,potranno fungere da filo conduttore per iPresidenti del prossimo anno.Cari amici, vi giunga il mio saluto affettuosocon un riconoscente grazie per l’amicizia chemi avete dimostrato, per la collaborazione, peril sostegno che mi avete offerto in questaavventura dalla quale mi congedo arricchito nelcuore e nello spirito.

Con sincera amicizia,Antonio

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La Rivista Rotary 2090 n. 88 diluglio/agosto ha dato il giusto spazio aquesto evento con un interessantearticolo dell’amico Ferruccio Squarcia.Nell’articolo non sono stati trascuratinè particolari nè dettagli dellamanifestazione. Ciò non ci esime,però, dal riportare su questo bollettinouna adeguata informativa su unavvenimento così importante per ilnostro Distretto, riprendendo in piùparti quanto già pubblicato con laRivista.

La manifestazione, come di consueto,è stata divisa in due parti.Nella giornata di sabato si sono avuti ivari interventi programmati. Guarino,in apertura, è entrato subito nel vivodel tema congressuale. “Il linguaggio universale della musicae gli ideali del Rotary Internationalsono entrambi tesi alla visioneidealistica sullo sviluppo di un legamedi fratellanza fra gli uomini…Il Rotary è una associazione di servizioche riunisce uomini liberi e costituisceanche un autorevole movimento diopinione: come tale, esso intendeapportare un contributo non marginalealla formazione e alla ispirazione dellefuture classi dirigenti. Per assolvere aquesto compito, di grande impegnocivico e responsabilità morale, lanostra associazione ha bisogno innanzitutto di rafforzare la coscienza dellapropria identità culturale. L’Arte è uncaposaldo della cultura italiana, nelsuo ambito molti possono essere ilinguaggi utilizzabili”.Dunque le parole nella poesia, leimmagini nella pittura, i suoni nellamusica, i movimenti del corpo nelladanza; solo la musica possiede peròun’universalità che può esserecompresa da tutti.“Dal binomio Arte e Rotary ciattendiamo un potenziamento diquella carica ideale che ci fa lavorareinsieme oltre i confini dell’obbligo e ci

XXII Congresso Distrettuale Vasto, 3 e 4 giugno 2006.

impone di non arrenderci di frontealle difficoltà, di qualsiasi tipo e forza,per perseguire, con l’Arte,l’avvicinamento all’infinito e conl’Azione Rotariana l’avvicinamento frauomini diversi che assieme siprefiggono di lavorare per la Pace, perun mondo più equilibrato emoralmente più giusto, per unimpegno contro la fame e la povertà”.Sul tema congressuale sono poi seguitibrillanti interventi di Mauro Bignami,del Prof. Maurizio Spaccazocchi,docente di Pedagogia della musica alConservatorio Rossini di Pesaro, delDott. Gianfranco Mariotti,Sovrintendente del Rossini OperaFestival di Pesaro e del Maestro EnnioMorricone, compositore.Alla fine della prima giornata si ètenuto il Concerto con lapartecipazione dell’Orchestra diMusica Sinfonica del Molise diretta dalMaestro Franz Albanese e conl’intervento come solista di Piero Ricci,uno dei massimi virtuosi di zampognaa livello mondiale. Esibizione moltoapplaudita sia per la bontà dei branieseguiti, sia per la bravura deimusicisti.

Il secondo giorno è stato il giorno del

commiato e si possono immaginare,l’atmosfera, le sensazioni e leemozioni al Palace Hotel di Vastoquella domenica mattina. Antonio Guarino ha svolto la relazionefinale a chiusura del suo mandato allapresenza del Rappresentante delPresidente Internazionale WaldemarJose Valente De Sa, P.D.G. portoghese,e dei P.D.G. del Distretto 2090Bellucci, Pieretti, Baroni, Maurizi,Barbieri, Praitano, Rossi, Giannola,Cianci, Marrollo, Lenzi, MontalbanoCaracci e Tonelli, il GovernatoreIncoming Pierini, i Governatori elettiMassi Benedetti e Splendiani, iGovernatori dei Distretti 2030 Salvati e2080 Di Raimondo, la Governatrice delDistretto 5000 delle Hawaii RozCooper e la Vice Presidente Nazionaledell’Innner Wheel Marinucci.Ha ripercorso tutti i momenti piùsalienti della sua annata ed ha parlatodi tutti quei fatti positivi che hannodato lustro al nostro Distretto, sia alivello locale che nazionale.Nella conclusione, prima di passareidealmente le consegne del comandoa Luciano Pierini, Antonio Guarino siè rivolto ai presenti con questadichiarazione che ancora una voltadimostra, se c’era da dimostrarlo, il

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suo modo di essere rotariano: “IlRotary ha il dovere di incoraggiare ilsenso morale nella pratica degli affari,nella vita professionale e in quellapolitica. Il Rotary indica dei principi da seguirema la loro interpretazione eapplicazione spettano solo allacoscienza di ognuno. E’ opportuno ricordarci sempre che ilnostro sodalizio ha senso solo seriesce ad incidere sulla realtà in cuiopera e si muove. Alla base dell’Azione rotariana c’è ilservire, cioè il fare, per gli altri, ad disopra dei singoli interessi. Servizio alRotary è la scelta ideale che un giornodella nostra vita abbiamo deciso dicompiere.”

I lavori del Congresso, come diconsueto, si sono conclusi conl’approvazione all’unanimità dellaMozione finale che viene di seguitotrascritta nella sua integrità.

“I Rotariani del Distretto 2090 delRotary internazionale riuniti inassemblea nella città di Vasto neigiorni 3 e 4 giugno 2006 in occasionedel XXII Congresso Distrettuale daltema: ‘Musica, Relazione,Comunicazione’;

Sentite le esaurienti relazioni deglioratori ufficiali Dr. Mauro Bignami,giornalista, Assistente del Governatore,Addetto stampa distrettuale ‘La musicaa scuola, una Cenerentola’; Prof.Maurizio Spaccazocchi, docente diPedagogia della musica ‘Perché l’homoè musicus?’; Dott. Gianfranco Mariotti,Sovrintendente Rossini Opera Festivaldi Pesaro ‘Melogramma e sentimentiuniversali’; Maestro Ennio Morricone,compositore ‘Scrivere per il cinema’,con cui hanno sapientementeesaminato nelle sue diverseimplicazioni il tema congressuale;Ascoltata la vivace parola del

rappresentante del PresidenteInternazionale, PDG Waldemar JosèValente De Sa, ricca di stimoli per unservizio rotariano sempre più efficace;Consapevoli dell’importanza del temacongressuale, incentrato sulla musica,bene collettivo e comune dellasocietà, che concorre ad arricchire laformazione dell’uomo, a educarne ilgusto e la sensibilità, a potenziarneconoscenze e capacità mediante il suolinguaggio universale;Preso atto che l’Italia è nota nelmondo per il proprio immensopatrimonio artistico e culturale; che èil Paese in cui è stato inventato ilsistema di notazione musicale, ilmelodramma e l’intera terminologiamusicale; che ha dato i natali a grandimusicisti e che ha regalato al mondola lingua italiana come linguaggiouniversale quando si coniuga con lamusica;Preso atto che la musica,influenzando la comunicazione fra gliindividui, le relazioni interpersonali, ifenomeni di costume, è in grado diorientare i fruitori verso valoriuniversali di armonia, condivisione diemozioni e sentimenti positivi, al di làdi ogni barriera tra popoli e culturediverse;Preso atto che in Italia, nelle scuoledi ogni ordine e grado, lo statodell’insegnamento della musica e deglistrumenti musicali è pressochéinesistente e ciò genera un diffusoanalfabetismo musicale, mentre in tuttigli altri Paesi dell’UE e in moltissimialtri la musica è parte integrante deiprogrammi scolastici e parascolastici;Ribadiscono che la musica, comeogni altra forma d’arte, è unpatrimonio di tutta l’umanità e, cometale, è un mezzo efficace e atto aperseguire il radicamento dellacomprensione, della tolleranza e dellapace mondiale attraverso il dialogo el’amicizia, intesa nel senso più alto ecivilmente umano del termine;

Auspicano che, attraverso un’opera disensibilizzazione al problema, attuatamediante azioni di comunicazioneefficaci e mirate, si evidenzi come lamusica rappresenti un’atmosferamorale necessaria all’amiciziauniversale e sia pertanto necessarioimpartire una efficace educazionemusicale alle giovani generazioniattraverso la scuola di ogni ordine egrado;Sollecitano il Legislatore a mettere inatto una vera e propria politica dellamusica, che tenga presenti le esigenzedi ordine educativo, didattico, artisticoed economico derivantidall’importanza del valore formativodella musica stessa;Auspicano che le conclusioni ed ivalori emersi in occasione di questoXXII Congresso del Distretto 2090siano perseguiti da ogni rotariano condeterminazione e con una azioneenergica e fattiva nello spirito dicooperazione e di amicizia checaratterizza il Rotary, al di sopra diogni interesse personale;Affermano che i valori evidenziatisono e saranno costantemente presentiin ogni azione intrapresa dal RotaryInternational in campo sociale,culturale ed umanitario al fine didiffondere pace ed amicizia in ogniangolo del mondo combattendo lafame, le malattie, la povertà, iradicalismi che generano conflitti e morte.

Vasto, 4 giugno 2006

XXII Congresso Distrettuale.

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Ne1 pomeriggio del 12 giugno, pressola Chiesa di San Nicolò di Fabriano, siè tenuta la prova generale delconcerto di Canto Gregorianopreparato dalla Schola Cantorum.Questa “schola” è stata costituita inattuazione e nell’ambito del progettorotariano “Circuito Turistico Integrato:l’Appennino umbro-marchigiano, unacatena che non divide ma unisce”.Il progetto, com’è noto, costituisce ilrisultato di una intesa tra il RotaryClub di Fabriano e i Club diAltavallesina Grottafrasassi, Cagli TerraCatria Nerone, Gualdo Tadino eGubbio.Il concerto, nel prossimo autunno,dovrebbe costituire uno dei pezzi fortidei previsti week end che sarannoorganizzati nei territori dei cinqueClub coinvolti nel progetto.La serata, aperta, dal Presidente delRotary Club di Fabriano,Dott. Romualdo Latini, è statapresentata dal Dott. Piero Chiorri che,prima di dare la parola al MaestroFranco Radicchia, docente e direttoredella Schola, ha tenuto a ringraziareparticolarmente per la loro attivacollaborazione Roberto Ballarini e CinziaPennesi, direttore artistico della Schola.Franco Radicchia, dopo averebrevemente illustrato il linguaggio delcanto gregoriano, ha spiegato anche imotivi che hanno suggeritol’alternanza del canto con la vocedell’organo (suonato dal MaestroSauro Argalia) senza con ciòcompromettere l’arte del cantogregoriano che, come nessuna artepuò fare, riesce a fare rivivere ilfascino dei testi delle Sacre Scrittureadottati dalla, Liturgia Romana.La Schola Cantorum ha eseguito laMissa cum Jubilo in honorem BeataeVirginis Mariae e, immancabilmente, ilpenetrante suono della parola non hamancato di integrarsi mirabilmentecon la voce dello strumento.Il pubblico era intervenuto numeroso.

Prova generaledi Canto Gregoriano Fabriano, lunedì 12 giugno 2006.

Fra gli ospiti graditi si è notata lapresenza di Alberto Ferretti, Presidentedel Rotary Club di Cagli e del Prof.Gian Luca Gregori, titolare dellaCattedra di Marketing presso la Facoltàdi Economia e Commercio dellaUniversità di Ancona.Don Giancarlo Vecerrica, Vescovodella nostra Diocesi, non ha potutopartecipare al concerto a causa deisuoi precedenti impegni legati alpellegrinaggio Macerata - Loreto ma,già in precedenza, “aveva trovatol’occasione per esprimere la suapaterna, approvazione alla iniziativa.E, pian piano, la struggente malìadella musica ha finito per conquistaretutti i presenti, già affascinati dallosplendore della Chiesa di San Nicolòappena restaurata e illuminata, quelpomeriggio, dagli ultimi raggi di untramonto quasi estivo.Dopo il concerto era prevista la cenaconviviale presso l’antistante TrattoriaMarchegiana. Menu molto ricco esaporito. Ma per i più, con gli occhifissati sullo schermo televisivoopportunamente approntato, forse piùsaporite ancora sono state le due retiche la nostra Nazionale di Calcio hasaputo rifilare alla agguerritissimasquadra Ghanese, premessa questopoi di un evento bello, così tantobello che nessuno avrebbe nemmenoosato immaginare, quella sera.

Il Maestro Franco Radicchia

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Care amiche, cari amici,per tanti anni non ho voluto fare ilPresidente del Club perché moltoimpegnato nel mio lavoro.Quando poi ho promesso di farlo credevo dipoter diminuire i miei impegni professionali.Ciò non si è verificato ma ho potutoassolvere il mio compito grazie all’aiuto diamici che hanno dimostrato capacità egenerosità straordinarie.Per me è stata una esperienza così positivache già offro la mia disponibilità se infuturo ci dovessero essere difficoltà neltrovare un Presidente.Fare il Presidente significa scoprire nuovepossibilità di progetti, intrattenere nuoveamicizie, tirar fuori i propri pregi e metteresotto cenere i propri difetti e, senzadilungarsi, fare il Presidente significa indefinitiva diventare un rotariano migliore.Come ben si sa, il Rotary qualcosa dibuono di solito lo fa e quest’anno loabbiamo fatto anche sapere.Mi sono già impegnato con i nuoviPresidenti per aiutarli anche in futuro nellastessa maniera con cui sono stato aiutato io.Fra le varie iniziative quella che ha ottenutoil maggior plauso è stato il service diaccoglienza alla visita della Mostra delGentile e alla città. Fino ad ora abbiamoaccolto oltre 20 club e non è ancora finito:domani arriverà Ascoli Piceno e, prima dellachiusura, ci sono altre prenotazioni.Abbiamo presentato una città molto piùbella e più accogliente di quanto i piùottimisti di noi potessero minimamentepensare. L’opera dei rotariani per lascoperta della città, perché solo così lapossiamo definire, è stata determinante.Debbo dire di essere stato fortunato a fareil Presidente in concomitanza di taleevento.Cito rapidamente le altre iniziative piùimportanti:- l’interclub di Genga sui “Signoridell’anello” del 12 marzo u.s. che è giàsfociato con la sua prima realizzazione: unaschola cantorum di canto gregoriano di cui

Saluto del Presidente Romualdo Latiniin chiusura dell’anno rotariano 2005/2006

si è tenuta la prova generale il 12 giugno u.s.nella Chiesa di San Nicolò.- Il Raduno dei Cavalieri rotariani dal 18 al 21maggio, in collaborazione con il Club di GualdoTadino.- La relazione di Marta Paraventi su “L’artemotore propulsore del turismo culturale” del 10ottobre 2005.- L’analisi della situazione economica delfabrianese, discussione fra soci, 24 ottobre2005.- Il Convegno all’Oratorio della Carità sullemultietnie del 30 settembre 2005.- Il Forum al Teatro Gentile: “ Fabriano framaturità e sviluppo” insieme con il Lions Club,il Comune e Accendi Fabriano, il 7 dicembre2005.- La relazione del Prof. Alberto Giovannini sulla“Gestione del risparmio” il 27 febbraio u.s.- L’interclub con Camerino del 16 gennaio u.s.e relazione sul Dipartimento informaticodell’Università di Camerino.- La dissertazione di Federico Uncini su “Leantiche civiltà dell’Appennino umbro-marchigiano” tenutasi il 27 gennaio u.s.- La relazione sulle Nanotecnologie del PastPresident Fabio Biondi il 27 marzo u.s.- La relazione di Tommaso Paolucci su “Unafiaba gotica in musica” e relativa partecipazionedel Club allo spettacolo il 12 maggio scorso.Come è noto inoltre,il nostro Club ha dato ilsuo contributo insieme con gli altri clubmarchigiani per l’organizzazione del Campusper i giovani diversamente abili tenutosi a PortoPotenza Picena dall’1 al 7 giugno scorso e,con l’interessamento di Mario Biondi, è riuscitoa far partecipare due fabrianesi come nel2005.Infine in questo anno rotariano abbiamo accoltoquattro nuovi soci.Voglio ringraziare calorosamente il ConsiglioDirettivo, i Presidenti ed i componenti delleCommissioni, voi tutti e mia moglie che anchein questa occasione ha avuto la pazienza disopportarmi.

Romualdo

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Paolo MarianiPaolo é nato a Macerata il 25 agosto1960. Coniugato con Cristiana, ha unafiglia di nome Benedetta. Laureato ingiurisprudenza presso l’Universitàdegli Studi di Macerata, ha prestato lapropria opera professionale presso imaggiori istituti di credito italiani, finoa divenire direttore generale dellaBanca Sammarinese di InvestimentoS.p.A. Attualmente, ricopre lamansione di Direttore Commercialedella Cassa di Risparmio di Fabriano eCupramontana S.p.A.Già socio del Rotary Club di SanMarino.

Lucio RiccioniLucio é nato a Fabriano il 30 aprile1958. Coniugato con Donatella, hadue figli gemelli di 17 anni, Giulia eGiacomo. Ha conseguito la laurea ineconomia e commercio pressol’Università degli studi di Ancona,attualmente svolge attività di sviluppodel marchio e promozione dellevendite nell’interesse della FaberS.p.A. nel territorio del Medio Oriente.É stato socio del Rotaract club diFabriano dalla metà degli anni ‘70, percirca un decennio.Interessi extra-professionali: musica,fotografia, bricolage, viaggi,escursionismo, mountain-bike.

Conosciamo meglioi nuovi soci

Angelo StangoAngelo é nato a CastelluccioValmaggiore (FG) il 1 marzo 1952. Ésposato con Rosa ed ha due figli dinome Beniamino e Marianna. Haconseguito la laurea in giurisprudenzapresso l’Università degli studi di Bari.Attualmente ricopre la carica diResponsabile delle relazioni industrialie delle vertenze di lavoro in seno allaIndesit Company.

Leandro TirantiLeandro é nato a Sassoferrato il 4maggio 1966. É sposato con AnnaMaria ed é padre di una bimba di treanni di nome Agnese.É laureato in Economia e commerciopresso l’Università degli studi diAncona.Svolge la libera professione dicommercialista presso il propriostudio, che condivide con il nostrosocio Paolo Massinissa.Interessi extra-professionali: viaggi,lettura, giardinaggio.

Il Rotary introduce unnuovo concetto diamicizia, che nonrientra nel settoreprivato nè in quellodel rapporto di affari.

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Anche per quest’anno rotariano ilnostro club ha dato il suo contributoal Progetto Distrettuale “Rotary per lacultura”. Sono state infatti sottoscrittedue borse di studio che sono andate

Il Rotary per la cultura:adozione di due studenti universitari albanesi

in favore di due meritevoli, giovanistudenti. Di seguito riportiamo lelettere di ringraziamento pervenutecidai due giovani nello scorso mese dimaggio.

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I giovani e il Rotary.

di Bernardino Giacalone

La testuale e pedissequa ripetizione del titolo diun brillante articolo scritto da Piero Chiorri peril precedente numero di questo Bollettino puòsembrare pretestuosa, arrogante, forse ancheirriguardosa da parte mia.Non era questo quello che volevo. Dio me neguardi! Desideravo soltanto con questaripetizione ribadire, sottolineare, fare insommaun pò il tam-tam su un tema oggi molto sentitoda tutti e nel mondo del Rotary in modoparticolare.Già qualche anno or sono Jonathan Majiyagbe,allora Presidente del Rotary International, avevachiesto a tutti i rotariani di tendere la mano,non soltanto per aumentare il numero dei Socima anche per conservare quelli attuali. E, aquesto fine, egli aveva detto che dovevamosforzarci di accogliere ed includere i familiaridei Soci: i vedovi, le vedove, i coniugi e i figli,soprattutto.I giovani dunque. Perché?Molto semplicemente perché i giovanirappresentano il nostro domani, il futuro dellasocietà.E a noi “vecchi” che cosa ci resta da fare?Credo proprio che sia nostro compito quello disapere individuare queste forze nuove, riunirle,iniziare con loro un dialogo aperto e sincero,cercare di superare le difficoltà che moltospesso ostacolano questi rapporti fra etàdiverse e poi, pian piano, prepararle ededucarle secondo i principi rotariani permetterle, finalmente, in condizione di sapereaffrontare i problemi di tutti i giorni con serietà,onestà e al di là di ogni interesse personale.E, visto che il servizio a favore della gioventù èsempre stato il filo conduttore della storia,rotariana, come peraltro lo ricorda anche ilfamoso detto secondo il quale “ogni rotarianodeve essere di esempio ai giovani”, io pensoche queste incombenze, più che un semplicecompito, debbano rappresentare per noi unprecipuo, inderogabile dovere.Dobbiamo cercare anche di non fare perdere aigiovani la fiducia nelle istituzioni, tenuto ancheconto dei tempi che corrono. “Dobbiamoriuscire”, ebbe a dire il Governatore Guarino nelcorso della sua visita del 14 novembre 2005 alnostro Club, in un momento forse di particolare

FORUM

ottimismo che peraltro tutti noi vorremmosempre potere condividere, “a fare passare ilmessaggio che, fortunatamente, ci sono ancoraleader integri e che la stragrande maggioranzadei dirigenti e dei quadri, sia nelle imprese, sianella pubblica amministrazione, sia in politicanon sono solo onesti ma sono anche leali,impegnati e generosi e che, proprio grazie allaloro abnegazione, sono riusciti ad accedere allefunzioni più invidiate.”Nella, ricerca, dei suoi nuovi quadri il Rotarypuò e deve trovare nella Scuola il suo verointerlocutore privilegiato, Rotary e Scuoladovrebbero avere addirittura un interessereciproco, conoscersi e collaborare per dare, intal modo, alla loro comune vocazionepedagogica lo sfogo naturale.In perfetta armonia, con quanto si è finoraaccennato sono nate o stanno quasi pernascere, proposte dal nostro Club, alcuneiniziative.La prima è stata organizzata nell’ambito delleattività promosse dalla Commissione perl’Azione Professionale del Rotary Club diFabriano.Si è trattato di un progetto di formazioneriguardante 120 giovani studenti chefrequentavano 1’ultimo anno delle ScuoleSuperiori presso i Licei e gli Istituti della Città.II progetto si è articolato in due incontri.Il primo è stato caratterizzato da un lavoro digruppo al quale era stato dato il nome di“Sogno lavorativo. Io e il mio futuro: emozioni &confronto”.L’obiettivo: quello di mettere ciascun giovanenella condizione di esplorare le emozionirispetto al proprio futuro lavorativo peraffrontare in modo più consapevole i momentidella scelta.Gestirono questa prova attitudinale gli psicologidell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo dellaFormazione Professionale degli Operatori) diRoma.Il secondo incontro, il cui titolo era “Dai sognilavorativi alle aspettative delle Imprese” aveva,come obiettivo quello di parlare di scuola e dilavoro, di emozioni e competenze, diresponsabilità e aspirazioni, di desideri e direaltà. Una giornata, in altri termini, trascorsa

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FORUM

per crescere insieme e percepire che Scuola eImpresa non sono due mondi distinti ma duemomenti solo cronologicamente distinti di ununico mondo."Con questo progetto", come sottolineò AlbertoBalducci, allora Presidente del Rotary Club diFabriano, “il nostro Club ha dato un innegabilecontributo, nella giusta direzione, alla soluzionedei problemi dei nostri giovani, soprattuttoquelli riguardanti il loro futuro scolastico elavorativo”.L’iniziativa che invece sta per nascere, semprea cura del nostro Club ed a favore dei giovanistudenti degli ultimi due anni delle ScuoleSuperiori della nostra Città e del nostroterritorio, prevede una serie di corsi diinformazione che si svolgeranno nell’arco di piùanni scolastici.Nel 2006-2007 l’attenzione dei giovani verràconvogliata verso le malattie sessualmentetrasmesse. Si prevedono lezioni, conferenze edibattiti sulla epidemiologia, gli aspetti clinico-diagnostici, il trattamento e, soprattutto, laprevenzione di queste affezioni.Con una attenzione particolare, naturalmente,su quei problemi nuovi ed inquietanti che sisono prepotentemente imposti all’inizio deglianni ottanta nel secolo appena trascorso con lacomparsa, e la rapida diffusione di quellafamigerata sindrome da immunodeficienza.acquisita affezione che, trasmettendosi per viasessuale ma anche per via ematica, ci potràfornire anche il pretesto per orientare il seguitodel discorso sul pericolo delle trasfusionicontaminate e delle siringhe infette, fino asconfinare nel campo delle tossicodipendenze.Argomento che, più in là, potrebbe diventarel'oggetto di un’altra serie di incontri daorganizzare, per esempio, nell’anno scolasticosuccessivo.Al di là dei suoi rapporti con la Scuola cosa puòoffrire ancora il Rotary ai giovani?Un numero ragguardevole di programmi è larisposta. Programmi che ritengo utile elencaree descrivere brevemente anche per chiarire untantino le idee di alcuni fra noi.Il primo contatto del Rotary con i giovani èquello con l'INTERACT che è un Club inminiatura dedicato ai ragazzi di 14-18 anni.

L'Interact che può essere organizzato presso laScuola oppure nella comunità, funge spesso daintroduzione al programma successivo: ilROTARACT, vera associazione di servizio per igiovani di 18-30 anni.In questi due Club i giovani, che devonosempre essere seguiti con grande cura eattenzione dai Soci più anziani, vengonopreparati al servizio rotariano, a beneficio dellacomunità.Giunti però a questo punto la stupenda,descrizione dell’atto di nascita del Rotaract,opera di Vanessa N. Glavinskas, non puòmancare, a mio parere, di essere trascritto perintero.“Nel 1968 gli Stati Uniti ribollivano dell'energiadel cambiamento. Le donne bruciavano i lororeggiseni in segno di liberazione, i manifestantiurlavano slogan per la fine della guerra inVietnam e l’assassinio di Martin Luther Kingscatenava tumulti in tutte le Città della nazione.In questo clima rivoluzionario alcuni alunniintraprendenti di college desiderarono insediareun nuovo tipo di club nella Università del NorthCarolina; questa loro volontà fu la scintilla perla creazione di quel Club che sarebbe poidiventato il Rotaract”.La descrizione esaustiva della natura e dellafinalità di questi programmi giovanili, per chidesiderasse ampliare le sue conoscenze, èstata, riportata nel numero di settembre 2005del Bollettino del Rotary International e, piùancora, nel messaggio del Presidente Carl-Wilhelm Stenhammar.Meritano comunque di essere brevementeriportate alcune iniziative attuate da questi Clubgiovanili ed alcuni dati statistici moltosignificativi.Interact e Rotaract, oltre a diverse attività divolontariato a favore di anziani, malati edorfani, hanno saputo organizzare e compiere, divolta in volta, programmi anche di grossoimpegno come, per esempio, la ristrutturazionedel tetto di una scuola nel Congo (operazioneresa possibile dalla vendita di dolciumi inoccasione delle feste natalizie) o la messa inopera di una campagna sulla sicurezzastradale in collaborazione con il Ministero per iTrasporti e le Infrastrutture, la Croce Rossa, le

Forze dell’Ordine di alcune Prefetture.Sotto il profilo statistico il raffronto fra il numerototale di Rotary Club (RC) nelle varie nazioni equello dei rispettivi Rotaract (RCT) e Interact(ICT) mette subito in evidenza la nettadiscrepanza fra i club per giovani esistenti neipaesi in via di sviluppo e quelli del vecchiocontinente.In alcuni Paesi in via di sviluppo (Bangladesh,Nigeria) il numero dei RCT supera quello deiRC. Più numerose le nazioni dove è presenteun numero di ICT superiore a quello dei RC(India, Malaysia, Sri Lanka, Kenya, Uganda,Zimbabwe). Certo si tratta di Paesi ad altotasso di mortalità; tuttavia non si può fare ameno di pensare che i loro Rotariani abbianouna attenzione rispetto ai più giovani maggioredi quelli della vecchia Europa. Gli USAcostituiscono un discorso a parte. E spiccafinalmente, ma in senso particolarmentenegativo, l’Europa, soprattutto quellasettentrionale (Inghilterra, Svezia). Ma,dappertutto, la media è bassa.L’Italia, pur non presentando un panoramaparticolarmente florido, rispetto al restodell’Europa, se la cava onorevolmentesoprattuto nei riguardi dei RCT. Ma, nei riguardidegli ICT, resta invece parecchio da fare.Riportiamo il freddo ma rigoroso raffrontonumerico:

BangladeshNigeriaIndiaMalaysiaSri LankaKenyaUgandaZimbabweUSAInghilterraSveziaItalia

II terzo organo rotariano dedicato ai giovani è ilRYLA (Rotary Youth Leadership Awards o, dettonella nostra lingua, Incontri di Studio Rotarianiper la Formazione dei Giovani alla Leadership).

RC137177

2.62511162315023

9.0241.298

559739

RCT154223

2.1524444203510

5119716

383

ICT40

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La dedizione del Rotary verso ileader di domani: un secolo alservizio dell’umanità.

FORUM

Il Ryla è un programma di grande e meritatoprestigio che ha dunque l’obiettivo di formare igiovani selezionandoli sulla base delle loroattitudini alla leadership, caratteristicafondamentale questa per diventare, più tardi,un vero e completo rotariano.Altro importantissimo programma rotarianodedicato ai giovani è quello dello SCAMBIO DEIGIOVANI. Ogni anno, nel mondo, circa 7.000studenti di scuole secondarie, di età variantefra i 15 e i 19 anni, si recano in visita o perstudio in un Paese estero dove, da veriambasciatori dell'amicizia rotariana, possonofrequentare una scuola nuova, apprendere unalingua, conoscere realtà sociali, culturali,religiose diverse e stringere amicizie con altrigiovani di pari età.Il Rotary prevede anche il cosiddetto SCAMBIOGRUPPI DI STUDIO (GSE), programma istituitonel 1965 dalla Fondazione Rotary che permetteil gemellaggio fra vari Distretti di Paesi diversi.Trattasi in sostanza di una iniziativa culturale eprofessionale davvero unica riservata a giovaniimprenditori, professionisti e dipendenti dientrambi i sessi all’inizio della loro carriera. Loscopo fondamentale di questo programma èquello di aiutare i giovani a crescereprofessionalmente e a sviluppare il senso dellaleadership per meglio affrontare i bisogni dellacomunità ove vivono e di un mondo di lavorosempre più globalizzato.Per ulteriori informazioni sul GSE il lettore potràconsultare la Rivista Rotary 2090, anno XI, n.79 del 2005, a pag. 12.Esiste infine un progetto distrettuale “ROTARYPER LA CULTURA” che adotta studentimeritevoli di borse di studio.Ma, al di là di tutti questi programmirigidamente codificati il Rotary, per la sua notavocazione umanitaria, rivolge spessol’attenzione verso tutti i giovani di qualsiasi

estrazione sociale e li incoraggia nei momentidi difficoltà fornendo loro aiuti concreti,incentivi, sovvenzioni o borse di studio.Il Rotary Club di Fabriano è stato sempre moltosensibile ai problemi della gioventù. Oggi,purtroppo qualche lacuna che si è creatamerita di essere colmata al più presto. Miriferisco in particolare alla necessità diricostituire i Club dei giovani, Interact e,soprattutto, Rotaract in risposta anche alcaloroso invito che, nello scorso mese dinovembre, ci ha rivolto il Governatore Guarino.Possiamo per contro essere soddisfatti delloscambio dei giovani che procede con regolaritàe orgogliosi addirittura del fatto che, conregolarità confortante, nostri giovani riesconospesso a farsi iscrivere nel RYLA del nostroDistretto diretto in modo quanto mai sapienteed accorto dal PDG Roberto Barbieri.

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ROTARY INTERNATIONALClub di FabrianoServire al di sopra di ogni interesse personale 2° semestre 2005/2006