Rotary Distretto 2120 - Aprile 2008 copia · 2019. 7. 2. · Rivista mensile “Rotary”, alla...

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notiziario 2 Editoriale Rendere possibile… . . . . . . . . . . . . . . . . . .di Alfonso Forte 3 La lettera di aprile del Governatore 5 La nostra rivista - Palestra di educazione al Rotary di Vito Casarano, Alfonso Forte, Francesco Lacerenza 6 Intervista al Governatore Dieci domande a Vito Casarano . . . . . . .di Francesco Lacerenza 8 Eventi La prima volta di Titta . . . . . . . . . . . . . . . .di Alfonso Forte 14 A Galatina, forum distrettuale . . . . . . . .di Giuseppe Garrisi 18 Progetto “Acqua Sana per l’Africa” . . .di Giovanni Tiravanti 22 Un brindisi molto speciale . . . . . . . . . . .di Eliana Centrone 26 “Rotaract senza Frontiere” per la Solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . .di Marcello D’Abbicco 30 Da Paul Harris a Don Tonino Bello . . .di Tommaso Berardi 35 Il Distretto informa Il Distretto 2120 e la comunicazione 36 Il Consiglio del R.I. approva il piano strategico 2007-10 37 La Rotary Foundation 39 Un’idea per la nostra terza età 41 La voce dei Club 52 La Segreteria informa Sommario Notiziario per i soci del ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2120 Puglia e Basilicata Vito Casarano Governatore Anno rotariano 2007-08 Anno I, Fasc. n. 9/2008 Spedizione in a.p. - Filiale di Bari Autorizzazione Tribunale di Bari R.S. 1512/07 Direttore responsabile FRANCESCO LACERENZA Coordinatore editoriale ALFONSO FORTE Comitato di redazione Presidente ALFONSO FORTE Componenti MIMMO CONSALES GIACOMO DE CANDIA LUCA GALLO FRANCESCO LACERENZA FRANCO PALUMBO DONATO SALERNO FERDINANDO SALLUSTIO GIUSEPPE DE CRISTOFARO (Club giovanili) LIVIO PARADISO (Relazioni pubbliche) Redazione Presso Segreteria Distretto 2120 70122 BARI - Via Piccinni, 33 Tel. e fax 080.5234620 www.rotary2120.it E-mail: [email protected] Impaginazione e stampa SCHENA EDITORE S.r.l. 72015 FASANO (BR) Viale Nunzio Schena, 177 Tel. 080.4414681 - Fax 080.4426690 E-mail: [email protected]

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  • notiziario

    2 EditorialeRendere possibile… . . . . . . . . . . . . . . . . . .di Alfonso Forte

    3 La lettera di aprile del Governatore5 La nostra rivista - Palestra di educazione al Rotary

    di Vito Casarano, Alfonso Forte, Francesco Lacerenza

    6 Intervista al GovernatoreDieci domande a Vito Casarano . . . . . . .di Francesco Lacerenza

    8 EventiLa prima volta di Titta . . . . . . . . . . . . . . . .di Alfonso Forte

    14 A Galatina, forum distrettuale . . . . . . . .di Giuseppe Garrisi18 Progetto “Acqua Sana per l’Africa” . . .di Giovanni Tiravanti22 Un brindisi molto speciale . . . . . . . . . . .di Eliana Centrone26 “Rotaract senza Frontiere”

    per la Solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . .di Marcello D’Abbicco

    30 Da Paul Harris a Don Tonino Bello . . .di Tommaso Berardi35 Il Distretto informa

    Il Distretto 2120 e la comunicazione

    36 Il Consiglio del R.I. approva il piano strategico 2007-1037 La Rotary Foundation39 Un’idea per la nostra terza età41 La voce dei Club52 La Segreteria informa

    Sommario

    Notiziario per i soci delROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 Puglia e Basilicata

    Vito Casarano GovernatoreAnno rotariano 2007-08

    Anno I, Fasc. n. 9/2008Spedizione in a.p. - Filiale di BariAutorizzazione Tribunale di Bari R.S. 1512/07

    Direttore responsabileFRANCESCO LACERENZA

    Coordinatore editorialeALFONSO FORTE

    Comitato di redazione

    PresidenteALFONSO FORTEComponentiMIMMO CONSALESGIACOMO DE CANDIALUCA GALLOFRANCESCO LACERENZAFRANCO PALUMBODONATO SALERNOFERDINANDO SALLUSTIO

    GIUSEPPE DE CRISTOFARO (Club giovanili)LIVIO PARADISO (Relazioni pubbliche)

    RedazionePresso Segreteria Distretto 212070122 BARI - Via Piccinni, 33Tel. e fax 080.5234620www.rotary2120.itE-mail: [email protected]

    Impaginazione e stampaSCHENA EDITORE S.r.l.72015 FASANO (BR)Viale Nunzio Schena, 177Tel. 080.4414681 - Fax 080.4426690E-mail: [email protected]

  • EditorialeRendere possibile…

    endere possibile un mondo libero dalla poliomielite, rendere possibile una migliore qualità della vita,

    rendere possibile una maggiore comprensione globale,rendere possibile l’affermazione dell’amicizia e della pace tra la gente,rendere possibile il sostegno ad un mondo libero dalla fame e dalla malat-tia.

    Rendere possibile: queste espressioni costituiscono il bagaglio, pesantee meraviglioso nello stesso tempo, che il Rotary Internazionale si portaaddosso e – cammina, cammina – distribuisce lungo le strade del mondo,per recare sollievo e benessere alla gente che soffre di guerre e di fame edi salute.

    Questo lo scopo fondamentale dell’azione dell’Associazione. Un’azioneche, per essere valida ed efficace, ha bisogno di essere conosciuta nei suoidettagli, nelle sue profondità. All’interno e all’esterno. Quali i mezzi? Tra ipiù potenti (forse il più potente) è l’informazione.

    Informazione significa, in primis, ‘conoscenza’. “Conoscere il Rotary”,dunque. Per legarsi ad esso, per poter meglio osservarne le regole interne,ma soprattutto per proiettarne all’esterno tale conoscenza e così “renderepossibile” la missione evocata all’inizio di questa nota.

    Ma scopo dell’informazione è prima ancora quello di creare in ogniSocio un adeguato stadio di ‘maturazione’. Solo allora gli sarà dato di pen-sare, di agire, di vivere da Rotariano, e di determinare nell’ambito del Clubuna condizione di affiatamento e di armonia, tesa oltretutto ad attenuare –se non demolire – quel malessere che è la croce di ogni Club; l’assentei-smo.

    La stampa rotariana è presente dovunque vi sia Rotary, vale a dire suquasi l’intero territorio planetario. Da Evanston, pubblicazioni fondamentalisono la Rivista “The Rotarian”, il notiziario “Rotary World”, il triennale “Ma-nuale di Procedura” ed altro ancora.

    Accanto a questa interessante congerie di stampa centralizzata, sonocirca una trentina le riviste pubblicate nell’ambito delle ‘aree’ periferiche odi alcuni Paesi dove alligna il R.I.

    Arriviamo così in Italia. Nel nostro Paese, fin dal 1924 esce l’eleganteRivista mensile “Rotary”, alla quale si aggiunge l’“Annuario dei Rotary Clubd’Italia”. Ognuno dei dieci attuali Distretti cura poi un proprio organo distampa. Il Distretto 2120 pubblica un proprio mensile, di cui questo fasci-colo è eloquente esemplare.

    Chiudono la pregevole teoria della Stampa rotariana i Bollettini deiClub. Il periodico Bollettino del RC Bari, del quale sono – bene o male –Redattore unico da diciotto anni, è una pubblicazione che si può ben con-siderare ‘storica’: nacque, infatti, nel mese di maggio 1948.

    Ed è così che il compito dell’informazione rotariana – e non solo quellatrasmessa per via cartacea, ma anche quella più moderna, l’elettronica –evolve e si nobilita in processo di “formazione”. Un processo che dev’esse-re – in primo luogo – ‘interno’, a movimento ‘centripeto’, volto a creare inogni Socio la consapevolezza dell’“essere Rotariano”. Ma anche un’azioneda realizzare in senso ‘centrifugo’, tesa a proiettare l’immagine di un Rotaryefficiente, che faccia sapere alla gente del mondo come si “rendono possi-bili” le infinite benefiche azioni di servizio svolte dai Rotariani nella città,nella regione, nel Paese, nel pianeta.

    2 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    di Alfonso Forte

    R

  • ROTARY INTERNATIONAL - 3Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    iei cari Amici,il mese di aprile è dedicato dal calendario rotariano alla Stampa Rotariana.

    L’invito a ognuno di Voi, dunque, è quello di leggere il “Notiziario distrettuale”, larivista “Rotary”, i Bollettini dei Club: troveremo gli stimoli e le argomentazioni pervivere più intensamente la nostra stagione rotariana. La stampa rotariana ha dueesigenze fondamentali: la diffusione interna che intende fornire ai Soci un quadroil più possibile completo delle notizie che riguardano la vita dei Club e del Distretto e iprogetti più significativi che vengono posti in essere; e la diffusione verso l’esternoper migliorare ed integrare l’immagine del Rotary nel quadro della vita della Societàe per evidenziare le attività locali che acquisiscono particolare importanza per la loroimmediatezza verso la Comunità che circonda i Club. È chiaro che un Socio che nonabbia una buona conoscenza delle motivazioni istituzionali del nostro sodalizio nonpuò svolgere un’azione efficace per promuovere lo scopo del Rotary. Occorre quindifar funzionare gli strumenti necessari allo sviluppo dell’informazione, e certamentetra i più importanti quello di “promuovere l’interesse dei soci alla lettura delle pubbli-cazioni rotariane”.

    Vi invito a leggere “I FONDAMENTI DEL ROTARY INTERNATIONAL”: sono sessantapagine assai gradevoli che consentono anche a chi è a digiuno di cose di Rotary dientrare nello spirito rotariano e di respirarne la fragranza. È un opuscolo che io stes-so ho curato e revisionato di recente e che con il Notiziario distrettuale del mese difebbraio è stato donato a tutti i soci del Distretto.

    Il Rotary deve comunicare meglio all’esterno, deve essere conosciuto per quelloche in realtà è. La nostra è una associazione di Club. Se siamo credibili nelle nostrelocalità possiamo trasmettere una immagine credibile nel Distretto, una immaginecredibile a livello internazionale. Se l’obiettivo della comunicazione esterna è quellodi far apprezzare, e non solo notare, la presenza del Rotary nel territorio, bisogneràmuoversi nella direzione giusta, che è quella dell’antica regola che sovrintende atutto il sistema della comunicazione moderna e che recita: “far bene e farlo sapere”.Il presupposto, dunque, è quello di far bene; quella di farlo sapere è soltanto la conse-guenza. Conseguenza e non obiettivo. Un Rotariano non fa del bene per farlo sapereagli altri, ma perché gli altri sappiano a loro volta utilizzare il suo spirito di servizionei confronti della Società e consentirgli, come dice una delle più significative regoledel nostro sodalizio, di trarne “profitto”. Chi ci guarda dall’esterno non si deve fareuna opinione distorta del Rotary: sarebbe un peccato se ciò avvenisse, perché andreb-be a ripercuotersi anche su coloro che, avendo nella propria indole un desiderio diaiutare il prossimo con opere di solidarietà, non si sentirebbero più attratti dalRotary. La conseguenza è che così si verrebbero a perdere degli elementi che avrebbe-ro potuto arricchire la nostra Associazione di un valore aggiunto in quanto portatorinei nostri Club di nuove idee, nuovi progetti e di tanta disponibilità.

    Ci avviamo verso la stagione del Congresso distrettuale che, come sapete, si svol-gerà ad Alberobello il 16, 17 e 18 maggio, e che ci offrirà, affrontando il temadell’“ETICA DEL PROFITTO”, la possibilità di verificare il nostro modo di sentire ilRotary. Essere presenti ai momenti esaltanti che un Congresso distrettuale ha la capa-cità di creare, vivere il calore di tale incontro, ravviverà certamente la fiducia cheognuno di noi cerca di avere nell’umanità che lo circonda. E non dimentichiamomai di lavorare con entusiasmo sia per i nostri Club, sia per le nostre Comunità,donando noi stessi, sacrificando per gli altri parte del nostro tempo e dei nostri beni.Vivremo così un impegno esaltante e ne rimarremo tutti arricchiti.

    La letteradel Governatore

    mese di aprile

    M

  • ROTARY INTERNATIONAL - 5Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Q uest’anno c’è qualcosa di nuo-vo nel Distretto, almeno perquanto attiene al colloquio con iClub e con i Rotariani.

    C’è una ventata di innovazione,che sta suscitando echi sempre piùampi e consensi che non ci sembra-no inutili o vuote acquisizioni dibenevolenza, ma giudizi spontaneidi consenso e di compiacimento.

    La prima modificazione è la co-pertina: una grafica più moderna,comunque uscita fuori dalla norma;testimonianza di un mondo checambia, e – in pari tempo – di unRotary che vuole portarsi in lineacon questa ricerca di nuovo, cheaspira a trovare più ampi spiragli dipenetrazione e di diffusione. Coloriforti e disegni carichi di allegorie,

    tutti tesi a fare immaginare un Rota-ry proteso verso l’avvenire.

    I resoconti, gli articoli e le corri-spondenze sono contenuti in limitiragionevoli: più che alle parole vie-ne dato spazio alle immagini, aduna molteplicità di fotografie chetestimoniano meglio dello scrittol’azione promossa e realizzata dallediverse monadi del Distretto.

    Ma è sui contenuti dell’attualeNotiziario che ci piace richiamare laparticolare attenzione dei Rotariani:più che a linee di pensiero, a rifles-sioni o a punti di vista, si sta dandoposto agli eventi realizzati dal Di-stretto e dai Club, alle ‘operazioni’di servizio che si portano a compi-mento. Pragmatismo, dunque, che èla leva migliore per ‘aprire la strada’ai giovani, costruttori di futuro peril Rotary e per il pianeta.

    Due rubriche risultano tra le più‘produttive’ e gradite: “Il Distrettoinforma” e “La voce dei Club”, con-ferma inequivocabile di quella lineaoperativa che il Governatore e lasua squadra si erano prefissa sindall’inizio.

    Un altro requisito col quale cisiamo sforzati di caratterizzare ilperiodico è stato quello del rispettodella puntualità di uscita. Ottimo ilrisultato finora conseguito col chiu-dere in tipografia ogni numero en-tro e non oltre il giorno 20 del me-se precedente ciò fa sì che – PosteItaliane consentendo – la distribu-zione avvenga nei primi giorni delmese di riferimento.

    Ci sia consentito affermare, conuna piccola punta di orgoglio manon di vuota presunzione, che sia-mo soddisfatti del lavoro finoracompiuto. Continueremo lungoquesti binari, fino all’ultimo nume-ro. Ma ci scusiamo anche con gliamici Lettori per le manchevolezze,le imprecisioni o gli errori in cui –senza farlo apposta, credeteci – sia-mo tuttavia incorsi.

    Palestradi educazione

    al Rotary

    di Vito CasaranoAlfonso ForteFrancesco Lacerenza

    La nostra rivista

  • 6 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    H ai visitato 50 Club. Quali im-pressioni hai ricevuto daquesti incontri circa il funziona-mento dei Club, e quali i difettiche vorresti vedere cancellati?

    A costo di ripetermi, dico ancorauna volta che statisticamente i Clubmigliori sono quelli che hanno unnumero di soci non elevato e, ov-viamente, non troppo basso: da 40a 60 soci il numero è ottimale.

    Peraltro è di estrema rilevanza lapersona del Presidente. Esistono ot-timi Club, che in assenza di unaguida efficiente vanno in letargoper un anno, ed altri, normalmentepigri, compiono sotto la guida di unPresidente valido annate favolose.

    Dappertutto ho trovato cortesia,amicizia, affetto, disponibilità ad

    ascoltare, voglia di impegno; tuttecose che mi hanno dato ampia gra-tificazione personale e rinnovatafiducia nelle grandi potenzialità deinostri Club.

    Se proprio devo parlare di difetti,devo dire che essi sono per lo piùcircoscritti al mancato rispetto dellenorme elementari di funzionamento.

    Caro Governatore, il tuo gran-de impegno rotariano fra tre me-si si concluderà. Forse è presto,ma penso che tu stia già facendoun po’ di consuntivo di questaimpegnativa annata. Quali sonole tue prime impressioni?

    Sicuramente il bilancio è positi-vo, anzi direi entusiasmante.

    L’aver riscontrato che molti rota-riani, peraltro impegnati in attivitàprofessionali, dedichino il loro tem-po e le loro qualità e capacità alsuccesso dei programmi che si sonoprefissi, non può che far sperare inmeglio.

    Se un po’ di rammarico c’è, è dariscontrarsi in quei casi in cui larotazione negli incarichi, sotto moltiaspetti senz’altro necessaria, arrivaad interrompere il lavoro di ungruppo efficiente ed organizzato, eciò è spiacevole.

    Ho potuto constatare che è lar-gamente diffusa la volontà di essereconcreti, a tutti i livelli.

    Quale è stato il momento piùentusiasmante?

    Sicuramente quando in Benin, loscorso mese, con al seguito unanutrita delegazione di Rotariani, hopartecipato alla manifestazione diconsegna alle Autorità locali dell’im-pianto di potabilizzazione realizzatocon il contributo di trenta Rotary

    Intervistaal GovernatoreDieci domandea Vito Casarano

    di Francesco LacerenzaDirettore responsabile

    I l nostro Governatore si accinge a concludere il suomandato. È doveroso tentare un primo bilancio. Chie-diamo direttamente a Vito Casarano come è andata inquesti mesi.

  • ROTARY INTERNATIONAL - 7Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Club del nostro Distretto.Quella giornata, di grande con-

    tenuto emotivo, ha entusiasmatonon solo me, ma tutti i partecipanti.

    Molti hanno convenuto chequello è stato il momento più esal-tante della loro vita.

    Lo stesso è stato per me.Quale iniziativa stai già ricor-

    dando maggiormente?Non c’è una iniziativa in partico-

    lare.D’altro canto è sempre difficile

    accingersi a fare una graduatoria diquanto è stato realizzato, cercandodi non scadere in toni trionfalisticiche mal si addicono al nostro impe-gno, non fosse altro per il personaleconvincimento che quanto si è fattocostituisce ben poca cosa di fronte aquanto avremmo potuto fare.

    Cosa avevi in programma cheancora non hai realizzato?

    Rinforzare i Club deboli. Ri-tengo che ciò sia di fondamen-tale importanza, in primisper evitare la perdita deisoci, in secondo luogo perconsentire l’ammissione dinuovi soci. E in questadirezione si sta ancoralavorando con l’aiutoprezioso degli Assistentidel Governatore, al finedi rendere efficace l’atti-vità del Club nell’ambitodella sua Comunità.

    Come è nato, in te,l’interesse per il Rotary?

    Per la condivisione degliideali e delle finalità che l’Asso-ciazione pone a fondamento delsuo agire e per la forza aggreganteche sviluppa nella comunità.

    La cosa che più mi piace del Ro-tary è il senso di convivialità, cheoltre a manifestarsi proprio nelleriunioni conviviali, genera in moltesituazioni, nell’impostazione dellavita dei Soci, credo, una straordina-ria capacità di condivisione, di di-sponibilità al dialogo e all’ascolto,di azione comune per il bene col-lettivo. I Rotariani trovano la loroforza nella loro diversità.

    Ho imparato a conoscere il Rota-ry strada facendo, come autodidat-ta. Ho incominciato a capire le fina-lità, il servizio, l’amicizia. E mi sonoinnamorato. Auguro a tutti di farequesto stesso percorso.

    Cosa ti stupisce, ogni volta,del Rotary?

    Il senso di amicizia che lega iSoci, la facilità con cui persone chenon si sono mai viste prima, chenon si conoscono, riescono a in-staurare un dialogo.

    Quale rotariano vorresti rin-graziare fin da adesso?

    Quando si conclude un mandatodi servizio è consuetudine che ilresponsabile di vertice ringrazi co-loro che lo hanno aiutato.

    Vorrei tanto riuscire ad esprime-re senza falsa retorica, senza alcunadietrologia e senza parole altisonan-ti, l’affetto, la stima e la riconoscen-za verso coloro che mi sono statipiù vicini in questo bellissimo annodella mia vita.

    Non c’è un rotariano in partico-lare; sono stati tutti preziosi per laloro lealtà, per la loro mancanzaassoluta di ipocrisia (a volte presen-te anche nel nostro mondo rotaria-no), per l’altissima capacità profes-sionale dimostrata, per l’attacca-mento al Rotary che oserei definireperfetto.

    Hai già annotato qualche pen-siero che riserverai per il discor-so dello scambio di consegne?

    Sì, penso di dare la giusta enfasial concetto di leadership; leadershipcome strumento per il raggiungi-mento degli obiettivi. Attuare la lea-dership non significa mettersi i gal-

    loni da capo, ma assumersi la re-sponsabilità di attivare un percorsodi guida, sviluppando un processodi persuasione e di spinta al lavoronelle persone, perché conseguanoobiettivi comuni.

    Se vogliamo che la nostra Asso-ciazione sopravviva per molti anni avenire, è necessario formare i diri-genti del domani capaci di usciredagli angusti confini del proprioClub, ed anche del proprio Distret-to, in grado di pensare in terminiglobali.

    È tempo di prendere coscienzadel fatto che è necessario formare ileader del futuro affinché si possafar fronte ad un avvenire in conti-nua evoluzione.

    La leadership costituisce una pre-ziosa risorsa per il Rotary: essa rap-presenta uno dei concetti fondamen-tali per la nostra Organizzazione.

    Essa è ciò che muove il Rotaryverso l’eccellenza ed il suc-

    cesso.Cosa ti aspetti dal Rotarydel prossimo futuro?Che si qualifichi semprepiù nell’essere promoto-re di iniziative pilota.Che diventi un punto diriferimento della societàcivile, capace di dare ri-sonanza e di proporsiquale strumento per risol-vere le problematiche dei

    nostri giorni, partendo dacasa nostra, per arrivare lon-

    tano, ovunque nel mondo.Proprio come è stato per l’ope-

    razione PolioPlus.Dobbiamo essere pionieri, avere

    il coraggio e la forza di affrontareanche le sfide che ci sembranotroppo grandi. L’unione delle nostreforze è lo strumento per realizzaregrandi progetti.

    Noi rappresentiamo un significa-tivo estratto della società: uomini,donne, giovani, anziani.

    Ognuno porta il suo contributo,con le proprie caratteristiche e conla propria formazione. In questosenso siamo una manifestazioneunica dell’associazionismo, chedobbiamo però cercare di mantene-re distinto in termini di qualità. Solocosì saremo credibili e perciò ingrado di diffondere l’ideale rotaria-no tra la gente.

  • 8 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    «C on il Seminario di Istruzionedella Squadra Distrettuale sicompie il primo importante passoverso il nuovo anno rotariano», scri-veva Titta De Tommasi nell’elegantedépliant della manifestazione.

    E così è stato. Un bel successo.Senza retorica, senza svolazzi. Serio,pragmatico e costruttivo. L’ampiosalone del “Regiohotel Manfredi” diManfredonia ha accolto, la mattinadel 23 febbraio 2008, il folto gruppodi Rotariani, chiamati dal Governa-tore inc. Titta De Tommasi a com-porre la nuova Squadra Distrettuale.

    Aria nuova, quindi; quell’ariache già si era av-

    vertita – chiara e inequivocabile –sin dai primi atti di Vito Casarano enella quale Titta, evidentemente,vuole perseverare.

    Prima novità: non più sedie ‘tipocinema’ in file ordinate, ma tavolisistemati l’uno a fianco dell’altro,con assegnazione personalizzata deiposti.

    Le cerimonie di apertura sonostate eseguite con sollecitudine.

    Ha inaugurato i lavori il Presi-dente del Club organizzatore, quel-lo di Manfredonia, nella persona delsuo Presidente Sabino

    A Manfredoniaun riuscito SISD

    di Alfonso Forte

    EventiLa prima volta di Titta

    Il momento degli onori alle bandiere.

  • ROTARY INTERNATIONAL - 9Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Sinesi. Questi ha salutato i conve-nuti ed ha sottolineato l’impegnoposto dai suoi Consoci perché laprima manifestazione distrettuale diTitta De Tommasi avesse il miglioresvolgimento.

    È intervenuto poi il Governato-re Vito Casarano con una elo-quente prolusione, che qui propo-niamo in larga sintesi:

    Il Seminario di Formazione deiDirigenti Distrettuali costituisce laprima manifestazione ufficiale del-l’anno rotariano. È una istituzionenuova, quest’anno siamo alla se-conda edizione, che si è resa obbli-gatoria con l’introduzione del Pia-no Direttivo di Club; anticipa il SIPEche è, però, rivolto sostanzialmenteai Presidenti di Club.

    Lo scopo è quello di apprenderequelle che saranno le responsabilitàdei Vostri rispettivi ruoli per potermeglio adattarVi alle nuove regoledi un Rotary che cambia per esseresempre al passo con i tempi.

    Io, oggi, non Vi farò un discorso,non Vi parlerò di obiettivi o di re-gole. Sta al Vostro Governatore, alcarissimo amico Titta De Tommasi,supportato dall’Istruttore distrettualeAlfredo Curtotti, scegliere con curagli obiettivi che si intende perseguirequest’anno per poi stendere un pia-no di azione che consenta di rea-lizzarli.

    Io Vi parlerò della leadership,della leadership come strumento peril raggiungimento degli obiettivi.

    Attuare la leadership non signifi-ca mettersi i galloni da capo, ma as-sumersi la responsabilità di attivareun processo di guida, sviluppandoun’azione di persuasione e di spintaal lavoro nelle persone, perché con-seguano obiettivi comuni. Essereleader significa cioè avere un’attitu-dine ad indirizzare gli altri. La veraleadership è il risultato di un potereche viene dal basso, fatto più diautorevolezza che di autorità. Sevogliamo che la nostra Associazionesopravviva per molti anni a venire ènecessario formare i dirigenti deldomani capaci di uscire dagli an-gusti confini del proprio Club, ed

    anche del proprio Distretto, in gradodi pensare in termini globali.

    È tempo di prendere coscienzadel fatto che è necessario formare ileader del futuro affinché si possafar fronte ad un avvenire in conti-nua evoluzione.

    La “leadership” costituisce unapreziosa risorsa per il Rotary. Essa èciò che muove il Rotary verso l’eccel-lenza ed il successo.

    Il District trainer Alfredo Curtottifa la sua prolusione.

    Sotto: il Governatore incomingTitta De Tommasi illustra

    la sua relazione programmatica.

  • 10 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Un buon leader, per essere tale,deve saper comunicare, deve, cioè,avere la capacità di trasmettere sen-sazioni, emozioni, attenzione, sicu-rezza, fiducia; deve saper gestire iconflitti, e per dimostrare questa ca-pacità deve essere in grado di ascol-tare le idee altrui, definire il proble-ma e circoscriverlo, imparare a cer-care il compromesso utilizzando lacreatività.

    Ad inizio di anno, in occasionedel Seminario di Formazione dellaSquadra Distrettuale, ebbi a direche ognuno di noi deve mirare adessere efficace, e non solo efficiente:efficienza significa eseguire il pro-prio lavoro nella maniera corretta,mentre efficacia significa svolgere illavoro corretto. È un concetto chemi ha guidato durante tutto l’anno.

    Programmare, pianificare e pre-vedere sono tre azioni complemen-tari e diverse, legate tra loro da unalogica sequenziale. Il talento finaleche deve contraddistinguere un lea-der è, però, la capacità di autodia-gnosi. E poi c’è la motivazione, che ètanto più forte quanto più profondoè il valore che si attribuisce all’obiet-tivo che si vuole raggiungere.

    Dobbiamo tendere a che tutti isoci diventino rotariani convinti edentusiasti, rotariani positivi, cheaspettano il giorno della riunioneper avere il piacere di incontrare gliamici.

    Nel Rotary non c’è agonismo néprotagonismo; se gara c’è, è solo disolidarietà e di amicizia.

    È questo il significato vero chedobbiamo dare ad un anno nuovodi servizio.

    Auguri di buon lavoro.La prolusione di Vito Casarano,

    profonda ed incentrata su un temadi grande attualità ed interesse, laleadership, è stata ascoltata con par-ticolare attenzione dai presenti, iquali hanno tributato alla fine unforte applauso al Governatore.

    È seguito un breve saluto-intro-duzione del neo District Trainer Al-fredo Curtotti.

    Ad esso ha fatto seguito l’ampiarelazione programmatica di TittaDe Tommasi. Ecco l’interessantescenario aperto dal Governatore in-coming, del quale riportiamo tutti ipassaggi più qualificanti e significa-tivi:

    Benvenuti care Amiche e cariAmici… E auguri… Oggi il Rotarycompie 103 anni e non li dimostra!Il primo sentimento che intendoesternarVi è di gratitudine per laVostra presenza così numerosa oggi,a cominciare dal Governatore Ca-sarano e dai PDG che sono quipronti a dare testimonianza e a for-nire il loro importante contributo;gratitudine al DGN Romano Vi-cario, il futuro del nostro Distretto;a tutti Voi Assistenti e Presidenti del-le Commissioni e delle Sottocom-missioni.

    Un ringraziamento particolareal Presidente del Club di Manfre-donia, Sabino Sinesi. Infine a tuttiVoi rotariani e gentili signore, chesiete qui per vivere e condividere,assieme a noi, questa giornata.

    Sono tornato da poche settimanedall’Assemblea internazionale diSan Diego e la carica accumulatain quelle faticose ma straordinariegiornate non si è minimamente at-tutita: l’Assemblea è il momento ditale coinvolgimento tecnico e psico-logico da lasciare un segno indele-bile.

    Ma torniamo ad oggi. È questa laseconda volta che il SISD si svolge.

    Il Governatore Casarano, nel suointervento, ha già ampiamente spie-gato il significato di questo semina-rio. Questo è l’effetto di quella ope-razione complessa di adeguamentodel Rotary International alle nuove

    Il Governatore incomingTitta De Tommasi con la consorte,

    Signora Nicla.

  • istanze che intendono dare conti-nuità e strategia di lunga durata al-l’azione dei Club.

    Posso dire, con realistica consa-pevolezza, che il Distretto 2120, cheil Governatore Casarano mi conse-gnerà tra qualche mese, è vivo e vi-tale, capace di rispondere con entu-siasmo alle diverse sollecitazioni,con profonde radici nel passato, macon la mente e la volontà rivolte alfuturo, pronto a nuove sfide, il cuisuperamento invero fa tremare venee polsi a chi, come me, è chiamato aguidarlo.

    Qualche volta sentiamo parlaredi un’epoca d’oro del Rotary, di unperiodo magico perduto e con essodei Suoi valori, di un periodo alquale si guarda con nostalgia, qua-si che oggi non sia possibile riper-correrne gli entusiasmi e le qualità.

    Ebbene, noi non rinneghiamoquel passato, ma lo collochiamo nel-la sua giusta prospettiva storica, ve-diamo le luci. Il mondo è diventatopiccolo, la competizione si è trasferi-ta in ogni momento del nostro vive-re quotidiano; non è più sufficientedare, ma bisogna saper dare e sapercosa fare per dare al meglio.

    Il mondo è in forte evoluzione; ilRotary non può che cambiare: stagià cambiando… Il messaggio cheripetutamente è stato avanzato a S.

    Diego è “cambiare o perire”; ebbe-ne, credo che si tratti di una veritàsacrosanta, che la storia e l’espe-rienza ci insegnino come nulla puòrestare fermo in una società chematura, anche se, probabilmente,sarebbe più corretto parlare di “evo-luzione”.

    Dobbiamo cambiare, vogliamocambiare. Non subiamo il cambia-mento, ma abbiamo la volontà diprogettarlo… Con la capacità chetutti ci riconoscono e che è il trattodistintivo del nostro essere Rotaria-ni; cioè la progettualità, la capacitàdi trasformare le idee in progetti, isogni in realtà.

    Ecco quindi il motto straordina-riamente efficace di quest’anno:“Make dreams real”, che è stato tra-dotto in italiano con “Concretizzia-mo i sogni”, invero non rendendoin tal modo l’espressione inglese del“Rendiamo reali i sogni”. E, ancorapiù bello, il logo, questa immaginedolcissima della maternità, questogesto amoroso che ciascuno di noi,chissà quante volte nella propria vi-ta, ha avuto nei confronti dei propricari; ebbene, questo gesto così perso-nale, così intimo, diventa ora mani-festo politico del nostro agire, pro-messa di impegno rotariano; dichia-razione semplice e diretta di volerdedicare questo anno ai bambini, a

    quella fascia di bambini, compresatra 0 e 5 anni, soggetta a rischimortali quanto facilmente evitabili,rischi diffusi in tutto il mondo maparticolarmente presenti nei paesiin via di sviluppo.

    Il punto di partenza è un nume-ro, un freddo agghiacciante nume-ro, che, come racconta egli stesso,ha colpito il nostro Presidente In-ternazionale D.K. Lee: 30.000 bam-bini al giorno muoiono nel mondoper cause “banali”.

    Sono quindi confermate le gran-di emergenze degli ultimi anni: Al-fabetizzazione, Acqua, Salute e Fa-me sono i grandi temi, le vere sfideda affrontare, con specifico riferi-mento ai bambini e a quel numeroterribile che vorremmo veder scom-parire d’incanto.

    Nessuno sorrida ironicamente!… Lo so, lo sappiamo che, malgradotutto, i bambini continueranno amorire, nel mondo si continuerà apatire fame, malattie, acqua inqui-nata, mancanza di alfabetizzazio-ne … Ma, …c’è un ma… Come sa-pete, in questi giorni il GovernatoreCasarano, alla guida di una signifi-cativa delegazione dei Club del Di-stretto 2120, ha inaugurato l’acque-

    ROTARY INTERNATIONAL - 11Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Il Governatore incomingTitta De Tommasi con i suoi Assistenti.

  • 12 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    dotto a Lopko, nel Benin. Un’operanata, come sempre accade, da un’i-dea di pochi – e qui non posso noncitare Eliana Centrone e GiovanniTiravanti –, ma ben presto divenutapatrimonio comune di gran partedei Club del Distretto, per la qualemoltissimi, mi piace dire tutti noi,l’intero Distretto ha operato. Oggisono qui e ci raccontano le loroemozioni e i risultati che abbiamoconseguito. Bene! Oggi noi festeggia-mo questo primo passo, ma prepa-riamo già i successivi.

    Siamo felici? Sì! Siamo soddisfatti?No! Abbiamo in mente una do-manda… che porremo tra un an-no… Amici miei carissimi, tra unanno chiederemo che ci venga forni-to un numero, un semplice numero.Nell’ultimo anno è diminuita la mor-talità infantile a Lokpo? E se sì, diquanto? Dell’1, del 2, del 5, del 10%?E poi, dopo un altro anno, un altro1, 2, 5, 10% in meno, e così via.

    Ecco la risposta rotariana al sen-so di impotenza da troppi utilizzato

    a giustificazione della propria iner-zia; una risposta forte, fatta di lavo-ro comune, di idee, di un progettorealizzato… Perché, vedete, in que-sti anni è successa una cosa impor-tante: abbiamo capito e dimostratoche ‘possiamo’, che siamo capaci difare, e che se abbiamo le idee siamocapaci di trasformarle in realtà. Noioggi sappiamo che possiamo. Non èstraordinario?

    Ho ripetutamente citato la paro-la magica: “progettare”. Ebbene èquesto il tratto distintivo dei Rota-riani.

    Ma la capacità progettuale non èil solo tratto distintivo del Rotariano;egli deve testimoniare il suo essere. ilsuo comportamento (nel lavoro enella società), deve essere il mezzocapace di superare ogni barriera eogni posizione preconcetta.

    Oggi, più che mai, la società e inparticolare i giovani – cui conti-nuamente diciamo di voler guarda-re con attenzione – non si aspettanoprediche, parole colte, magari piene

    di umanità, e “sagge” indicazionisul cosa “gli altri” debbano fare. Lasocietà e i giovani in particolarehanno bisogno di esempi, puliti,chiari, di persone capaci di operareper il bene dell’umanità, ma il cuiprimo tratto è il rispetto del vicino dicasa, è la rappresentazione correttadel proprio dovere professionale.Senza falsità, senza invidie, senzala tentazione irresistibile di bloccarel’altrui operare perché minacciosodi assumere rilevanza agli occhidegli altri, con il “rischio” di mini-mizzare quello proprio. È sufficientequesto per rendere appetibile lanostra Associazione, renderla capa-ce di rivoluzionare il mondo.

    E passiamo alla Rotary Founda-tion. I documenti che ci sono statiillustrati a San Diego con la sempli-cità e l’efficacia dei numeri ci con-fermano che, mai come in questoperiodo, la RF ha goduto di ottimasalute a livello planetario: tutti gliindicatori sono in crescita; bastipensare che la totalità delle richiestefinanziate negli ultimi cinque anniè pari alla somma di tutte le richie-ste di finanziamento dei precedentitrentacinque! Chi ci ha precedutoha arato il terreno, lo ha reso fertile;noi abbiamo oggi la possibilità diseminare e raccogliere i frutti!

    E qui non è possibile non citarechi si è impegnato totalmente inquesta grande operazione. Parlodell’amico Riccardo Mancini. Iochiedo a tutti voi, e segnatamente aicomponenti delle Sottocommissionidella Rotary Foundation, di volercollaborare con lui nello sforzocomune di superare noi stessi.

    Nuove sfide ci attendono: dal2009 avrà inizio, in via sperimenta-le, il Piano di Visione Futura – dicui parleremo nel corso della gior-nata –, per poi essere applicato intutti i Distretti dal 2012.

    Il programma Polioplus restaquello di punta della RF: il Boardha ribadito la centralità dell’impe-gno preso nel 1985 e la decisione dinon assumere altri obiettivi a livelloglobale se non dopo la completa vit-toria sulla polio. Il prossimo sarà unanno decisivo in tal senso; un anno

    Il neo-segretario distrettuale VincenzoSassanelli con il neo-tesorieredistrettuale Francesco La Fortezza.

  • in cui si attuerà il massimo sforzoin questa direzione: dobbiamo esse-re all’altezza; dobbiamo rag-giungere la contribuzione di 100euro a socio, dobbiamo sensibilizza-re anche quei clubs che apparente-mente sono meno attivi, dobbiamovincere questa sfida!

    In queste brevi considerazioninon può mancare il problema dellaassiduità e del rafforzamento del-l’effettivo. Noi dobbiamo continuarea crescere nel numero, ma anche eprincipalmente nella quantità. Lecommissioni preposte a tali valoridebbono operare e proporre ognimezzo per migliorare ancora in taledirezione.

    Quella della formazione dei Di-rigenti Rotariani è una delle sfideche ci attendono: noi ci adoperere-mo in questa direzione a comincia-re proprio dalla giornata odierna,dalla quale probabilmente non usci-remo con nuove rivoluzionarie ideesul Rotary e sui nostri comporta-menti e doveri rotariani, ma conmaggiore consapevolezza delle no-stre possibilità e mezzi, sapendo co-me operare e come eventualmentetrovare risposta ai nostri quesiti. Peroperare al meglio, per rendere i no-stri Club più efficienti al loro inter-no ed efficaci nell’azione, perché,amici miei carissimi, noi oggi sap-piamo che possiamo!

    Non possiamo tradire il nostro

    passato, non dobbiamo compromet-tere il nostro futuro!

    I presenti si sono levati in piedi,acclamando con un lungo applausole dichiarazioni di Titta De Tom-masi.

    La sua relazione è risultata, in-fatti, concreta, essenziale, satura diproponimenti, di impegni e di reali-stiche indicazioni. In piena linea,comunque, con il motto del prossi-mo Presidente internazionale, DongKurn Lee.

    A questo punto ha avuto iniziola seconda fase del Seminario, quel-la vera e propria dell’“Istruzionedella Squadra distrettuale”. Primaperò De Tommasi ha proceduto allapresentazione della stessa Squadra.Ogni componente è stato oggetto diconvinti consensi.

    Poi, le redini le ha prese il nuo-vo District Governor Alfredo Curtot-ti. Questi, seguendo rigorosamentele prescrizioni al riguardo emanatedal Board, ha introdotto i lavori e liha quindi condotti con mano esper-ta, nella mattinata e poi nella partepomeridiana conclusiva. Quattro so-no state le ‘sessioni’ trattate in pri-ma battuta. Ecco gli argomenti mes-si a nudo, commentati adeguata-mente da Curtotti e confortati –punto per punto – da un interessan-te e proficuo dibattito: 1. Ruolo eresponsabilità; 2. Collaborazionecon i Club in base al Piano direttivodei Club; 3. Risorse; 4. Risoluzionedei problemi.

    Esaurite le prime quattro Sessio-ni, ha ripreso la parola Titta De

    Tommasi, per tracciare le proprieconclusioni. Ecco l’essenza dellesue considerazioni:

    Pur nell’apparente confusionenel sovrapporsi di idee fra loro diffe-renti, c’è stata una serie di riflessio-ni estremamente interessanti, chesono state per me di utile insegna-mento. Vi ringrazio pertanto di tuttoquesto, anche per qualche notazio-ne che sentiva di critica. Sono con-sapevole che nei nostri Club sussistauna serie di carenze strutturali, che– forse – non riusciremo del tutto adeliminare. Noi dovremo comunqueimpegnarci al massimo, lavorandosodo insieme. Saremo felici se, allafine del mio mandato, ci accorgere-mo di essere riusciti a modificare almeglio la situazione almeno di ungrado. Questa voglia è emersa chia-ra già oggi, e questo è un rilevantesegno di recupero in un quadro dicontinuità e di lavoro comune. Maaltri segnali positivi già esistono nel-l’ambito del Distretto; tra questi l’i-stituzione di una Segreteria gover-nata da una giovane dinamica ecoinvolta, e la riorganizzazionedell’Archivio che si arricchisce gior-no per giorno. Due conquiste strut-turali che ci consentiranno razio-nalità nei prossimi adempimentidistrettuali e ci faranno fare altripassi, ai quali darà positivo seguitoRomano Vicario in una strategia diseria continuità. Ma non finirà an-cora qui la nostra azione; cerchere-mo di intensificare la formazionedei futuri leaders, di creare un ‘ar-chivio delle risorse’ che sia fonte diconcentrazione delle capacità uma-ne, in termini di ‘visibilità’ dei sog-getti, di ‘qualità’ e di ‘disponibilità’massima al servizio rotariano.

    Nel pomeriggio i lavori del Se-minario sono proseguiti intensa-mente. Il PDG Curtotti ha riunito gliAssistenti incoming, con i quali hadiscusso gli stessi argomenti delmattino, visti nella particolare ango-lazione degli interessati. In altra sa-la, i componenti dei vari settori del-la Squadra hanno discusso col Go-vernatore inc. varie tematiche di co-mune interesse.

    Brevi le considerazioni conclusi-ve di Titta De Tommasi, il quale haposto così la parola fine ad unincontro del tutto positivo e caricodi ottime prospettive.

    ROTARY INTERNATIONAL - 13Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Un momento di relax durante una pausadi lavoro.

  • 14 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    S abato 16 febbraio a Galatina,presso le Gallerie Teatro Tarta-ro, si è svolto il Forum Distrettuale“Il Rotary per lo sviluppo dell’Im-prenditoria nell’Italia meridionale”,organizzato dal Rotary Club Galati-na Maglie Terre d’Otranto.

    L’intuizione che ebbe Franco In-teresse, Governatore 1995-96, nelcostituire la Fondazione per l’Im-prenditoria Meridionale, con il finedi solidarizzare concretamente con igiovani, è un’istituzione che tuttoraopera e premia annualmente giovanidediti alla ricerca, ma che soprattuttova alla scoperta di giovani impren-ditori impegnati nel difficile panora-ma dell’economia meridionale.

    La riunione, che ha visto la pre-senza di numerosi partecipanti, do-po gli onori alle bandiere, si è aper-ta con i saluti del Presidente del Co-

    mitato Organizzatore Giuseppe Gar-risi, che ha portato a tutti i conve-nuti il saluto della Presidentessa delClub Domenica Caroli Tartaro, im-pegnata in Benin insieme a GianniBrunetta quale volontaria del Rota-ry, nell’ambito del progetto distret-tuale “Acqua sana per l’Africa”.

    Alla presenza dei PDG FrancoInteresse e Sergio di Gioia, del DGETitta De Tommasi, del DGN Roma-no Vicario, del DGN Marco Torsel-lo, del Segretario Distrettuale Peppi-no Massarelli, del Presidente dellaFondazione Distrettuale per l’Im-prenditoria Meridionale ArcangeloProcopio, dell’Assistente del Gover-natore per i Club Salentini AntonioTarentini, di Presidenti di Club, delComandante Provinciale della GdFColonnello Michele dell’Agli e di al-tre autorità rotariane, Garrisi ha

    Il Rotaryper lo sviluppo

    dell’imprenditorianell’Italia

    meridionaledi Giuseppe Garrisi

    A Galatina,forum distrettuale

    Da destra: Arcangelo Procopio,DGN Romano Vicario, Carmela Cipriani,

    DGE Titta De Tommasi, PDG SergioDi Gioia, PDG Franco Interesse,

    Franco De Riccardis, Antonio Tarentini,Col. Michele dell’Agli.

  • ricordato che un giovane avvocatodi Galatina, Paola Giannini, sponso-rizzata dal locale Club, era impe-gnata in India nell’ambito del pro-getto Scambio Gruppi di Studio.

    Inventarsi il lavoro, ha afferma-to, sembra oggi divenuto un impe-rativo, considerate le sempre minoriopportunità di accesso al posto fis-so o al lavoro dipendente. La sensa-zione di incertezza e di pressione,alla quale vengono continuamentesottoposti i lavoratori, in particolarei giovani, richiede di sviluppare epotenziare le proprie abilità e com-petenze professionali, al fine di at-tuare processi di cambiamento chesiano in grado di ottimizzare gliaspetti positivi, con conseguenteriorganizzazione della propria car-riera professionale o della propriaattività imprenditoriale.

    Il Presidente del R.C. di Nardò,Vincenzo De Bellis, nel suo indiriz-zo di saluto, ha ricordato il percorsofamiliare, scolastico, culturale, so-ciale ed ambientale necessario allaformazione di un giovane imprendi-tore.

    La Presidentessa del RotaractGalatina-Capo Sud, Elena Ligori, harichiamato l’attenzione sulle diffi-coltà che i giovani imprenditorihanno incontrato dall’epoca giolit-tiana fino ai nostri giorni in un Sudvessato da favoritismi e mal gover-no, affermando che la vera forzamotrice possono essere i giovani,anche formati in Università delNord, ma fortemente motivati a tor-nare nel Sud per farlo crescere e

    non tradirlo.Il Presidente della Fondazione

    “Il Rotary per lo sviluppo dell’Im-prenditoria nell’Italia Meridionale”,Arcangelo Procopio, ha affermatoche è un preciso obbligo di tutti noirotariani sostenere nel modo piùconcreto ed efficace l’imprenditoriameridionale e soprattutto quellagiovanile, perché il Rotary deve es-sere anche nel campo imprendito-riale soggetto propositore, costantepunto di riferimento e di afferma-zione dei principi etici cui si ispirae artefice di un’opera di riconosci-mento ad ogni livello dei valori del-l’imprenditoria meridionale, conuna particolare attenzione a quellagiovanile.

    La relazione principale è statasvolta dal Dott. Antonio Corvino,Direttore Generale della Confindu-

    stria Lecce, che ha trattato il tema“Competitività e riposizionamento: iprocessi di trasformazione del siste-ma economico del Mezzogiorno”.

    Nella relazione, che ha affascina-to l’uditorio, dopo aver trattato leproblematiche industriali in riferi-mento agli scenari mondiali, euro-pei ed italiani, ha esaminato la si-tuazione esistente nelle varie regio-ni meridionali, evidenziando unamaggiore difficoltà in Calabria ed in

    ROTARY INTERNATIONAL - 15Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Da sinistra: Arcangelo Procopio,PDG Sergio Di Gioia, Giuseppe Garrisi,

    Salvatore De Riccardis, Dott. PieroMontinari, Dott. Antonio Tamborrino,Dott. Antonio Corvino, Sen. Salvatore

    Ruggeri, Prof. Domenico La Forgia.

    Sotto: (da sinistra) Dott. PieroMontinari, Calabrese (autore della scul-

    tura), Arcangelo Procopio, Sen. SalvatoreRuggeri, Giuseppe Garrisi.

  • alcune zone della Campania. Ha ri-chiamato l’attenzione sulla necessitàdi sinergie tra sistema politico, ban-cario e industriale per la creazionedelle infrastrutture necessarie per“fare impresa”.

    Ha affermato che finalmente an-che il sistema industriale ha presocoscienza della necessità della “cul-tura d’impresa”, cioè della necessitàdi sviluppare nel proprio internoquei valori professionali, etici, com-portamentali e relazionali che ren-dano il sistema industriale libero darapporti di tipo assistenzialistico,che molto spesso in passato ha rap-presentato uno dei maggiori ostaco-li allo sviluppo dell’imprenditoriameridionale.

    Ha concluso la sua relazioneparlando della “sensazione di solitu-dine” che spesso vive l’imprendito-re. Solitudine per il mancato coin-volgimento tra imprese, ma soprat-tutto “solitudine” per il rapportocon le Istituzioni, che dovrebberosvolgere una funzione di guida, diconsiglio, di collaborazione nei ri-guardi dell’imprenditoria, nel rispet-to delle leggi e delle normative vi-genti, invece di assumere un atteg-giamento spesso di tipo vessatorioo punitivo.

    Tramite un collegamento telefo-

    nico con il Benin abbiamo potutoascoltare in diretta il saluto dellaPresidentessa del R.C. Galatina Ma-glie Terre d’Otranto, Domenica Ca-roli Tartaro, che ha suscitato vivaemozione e partecipazione in tutti iconvenuti, nel sentire il trasportoemotivo e la passione descrittivadella situazione igienico-alimentaredi quel paese

    Il premio alla tesi di laurea sul-l’imprenditoria meridionale è statoassegnato dalla commissione esami-natrice al Dott. Gianluca Palma perla tesi “Innovazione, cultura e tradi-zione nelle strategie economiche ditre imprese salentine”, e consegnatodal PDG Franco Interesse.

    Il convegno è proseguito conuna tavola rotonda moderata dalDott. Marcello Favale, GiornalistaRai, alla quale hanno partecipato ilDott. Piero Montinari, PresidenteConfindustria Lecce, il Dott. Anto-nio Tamborrino, già Presidente Or-dine Nazionale Commercialisti, ilProf. Domenico La Forgia, Rettoredell’Università del Salento, che inun brillante e vivace confrontohanno trattato svariati temi inerential Meridione e all’imprenditoria me-ridionale: in particolare università,trasporti, infrastrutture, rapporti conil sistema politico e bancario, rap-

    porti con il fisco.Sono stati argomenti che hanno

    interessato tutti i presenti, coinvol-gendoli in una intensa ed attentapartecipazione.

    Dopo la consegna ai Relatori diuna targa-ricordo da parte del Pre-sidente del Comitato Organizzatore,Giuseppe Garrisi, è stato assegnatodal Club il Trofeo con il Logo dellaFondazione all’AZ Metalli, aziendanel settore dell’alluminio che insie-me ad altre appartenenti allo stessogruppo industriale occupa circa 300dipendenti.

    Il premio consegnato dal Dott.Piero Montinari è stato ritirato dal-l’amministratore delegato dell’AZMetalli Sen. Salvatore Ruggeri.

    Il presidente del Comitato orga-nizzatore Giuseppe Garrisi ha volu-to conferire al socio Ing. SalvatoreDe Riccardis una “Paul Harris” per ilsuo impegno rotariano, consegnatadal PDG Sergio Di Gioia.

    Le conclusioni sono state affida-te ad Antonio Tarentini, Assistentedi zona del Governatore Vito Casa-rano, impossibilitato a partecipare.

    Da sinistra: Donato Salerno,Giuseppe Garrisi, Dott. Gianluca Palma,

    Arcangelo Procopio.

    ROTARY INTERNATIONAL - 17Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

  • L’inaugurazione della rete di po-tabilizzazione a Lokpo mi dà lapossibilità di fare lo stato di avanza-mento del progetto Acqua Sana perl’Africa, il cui studio ed elaborazio-ne hanno rappresentato per me unavera sfida, considerate le caratteristi-che morfologiche del sito e la man-canza di minime strutture di sup-porto (strade, energia elettrica, tele-foni, internet ecc.).

    Siamo giunti a Lokpo, il termo-metro alle 14,00 segna solo… 42 °C,in compagnia del Governatore VitoCasarano e di molti amici rotarianidel nostro Distretto, oltre che deirotariani del Benin, ma soprattuttodella gente di Lokpo, che ci ha ac-colto con entusiasmo al ritmo dicanti e balli tribali. Sono trascorsiormai tre anni dal mio primo viag-gio a Lokpo, il villaggio di palafittesenza acqua potabile né latrine, do-ve esseri umani come noi vivono inpromiscuità con gli animali e dovedi acqua ce n’è anche troppa, mapurtroppo fortemente contaminata.Ricordo che, come esperto delleproblematiche dell’acqua, sapevo

    cosa era necessario fare per aiutarequella gente, avevo preso appuntima, alla fine della giornata, mi erochiesto: come si può fare?

    Ecco il grande merito del Rotary,capace di rendere reali i nostri so-gni, attraverso il contributo di molti,l’entusiasmo, la volontà di superarele difficoltà, che pure sono statetante. Il punto di partenza a Lokpoera la pessima qualità dell’acquache la comunità era costretta adusare per bere e per alimentarsi, ac-qua con contenuti di ferro di 20milligrammi per litro (100 volte su-periore al limite della potabilità) econ i parametri microbiologici del-l’ordine di migliaia di colibatteri per100 millilitri. I risultati erano e sononoti: malformazioni, malattie infetti-ve legate all’acqua, elevatissimamortalità infantile. Siamo partiti con3 Rotary Clubs nel 2005 ed un pro-getto pilota modulare e pluriennale;oggi i Clubs sono 30 ed abbiamorealizzato la metà del progetto.Siamo partiti inizialmente con la re-te di distribuzione dell’acqua dipozzo, con l’acquedotto che forni-sce acqua a 7 fontane pubblichedislocate lungo l’intero villaggio percirca 1,7 Km. Oggi inauguriamol’impianto di potabilizzazione, donoal progetto di un benefattore italia-no, il Rotariano Donato Ritella, delR.C. di Putignano, che ha fatto partedella delegazione di rotariani delDistretto e al quale va il nostro sen-tito ringraziamento, così come rin-graziamo Giovanni Oricchio, che hafatto i calcoli della fondazione incemento armato della struttura, delpeso di 83 tonnellate.

    Lo schema di principio dell’im-pianto realizzato è il seguente: oc-corre eliminare dall’acqua il ferro ei componenti biologici patogeni. Siutilizzano: un reattore di ossidazio-ne con aria, seguito da una disinfe-zione primaria con cloro, un filtro asabbia per rimuovere il ferro ed i

    18 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Progetto “Acqua Sanaper l’Africa”

    Inaugurazionedell’impianto

    di produzionedi acqua potabile

    di Giovanni TiravantiComponente Commissione distrettuale

  • batteri, un successivo filtro a carbo-ne attivo per rimuovere il cloro ineccesso ed i composti organici resi-dui. L’ultimo stadio è composto daun’unità di disinfezione finale, permantenere un’azione batteriostaticanella rete di distribuzione dell’ac-qua. Tramite questo treno di tratta-menti l’acqua acquista tutti i requisi-ti di potabilità secondo le normativedell’Unione Europea. L’acqua pota-bile così trattata è quindi inviata a 3serbatoi di stoccaggio, per un totaledi 33 metri cubi. La potenzialità

    massima del potabilizzatore è di240.000 litri di acqua potabile algiorno, sufficiente a soddisfare il

    fabbisogno idropotabile del villag-gio di Lokpo per i prossimi 20 annidi sviluppo. Il villaggio ha, da oggi,

    ROTARY INTERNATIONAL - 19Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    In senso orario: lo striscione inneggianteall’evento; Giovanni Tiravanti duranteil suo intervento tecnico;un gruppo di indigeni improvvisauna danza tribale; Giovanni Tiravanti,il Governatore Vito Casaranoe il rappresentante del Governatoredel Distretto 9100.A destra: l’impianto di potabilizzazionedell’acqua appena inaugurato.

  • 20 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    tre giovani tecnici locali per la con-duzione dell’impianto: Benoît, Flo-rentin e Joachim, adeguatamenteformati in Italia presso la ditta co-struttrice dell’impianto.

    Grazie ai finanziamenti dellaFondazione Rotary, questo sognorotariano continuerà con il progetto3 – H. Occorrerà sviluppare idoneeinfrastrutture igienico-sanitarie, es-senziali nella comunità del villaggiodi Lokpo, ovvero installare 7 latrinesanitarie pubbliche, per un totale di28 servizi igienici (14 per gli uominie 14 per le donne). Le latrine saran-no fornite di acqua corrente. Le ac-que reflue delle latrine saranno in-viate per gravità a trattamenti anae-robici. Le acque purificate, per gra-vità, saranno scaricate nel fiume. Ifanghi stabilizzati dei depuratori,una volta all’anno e durante la sta-gione secca, saranno riutilizzati di-rettamente sul posto come concimenaturale in agricoltura. Grazie alladisponibilità di acqua potabile edelle infrastrutture sanitarie, i risul-tati stimati saranno un netto miglio-ramento delle condizioni sanitariedella comunità locale. Occorrerà,però, svolgere un’azione di infor-mazione adeguata sulla necessità diutilizzarle, queste infrastrutture, me-diante la distribuzione ai bambininelle scuole di materiale informati-vo igienico-sanitario adeguato. Alloscopo di valutare i benefici sulla sa-lute della popolazione, è già in cor-so un’azione di monitoraggio sullamortalità e sulle malattie degli abi-

    tanti di Lokpo, prima ed al terminedel progetto, con la preziosa colla-borazione dell’ospedale “La Crox”di Zinvié. Quanto realizzato, inoltre,andrà ad incidere positivamente sul-lo sviluppo delle imprese locali nel-le infrastrutture e nei servizi del set-tore dell’acqua sanitaria. Noi delRotary, infatti, non solo forniamo leinfrastrutture alla comunità, ma for-miamo i tecnici per la loro costru-zione, manutenzione e conduzione.Verrà infatti organizzato un corso diformazione avanzata sugli aspettidei trattamenti delle acque, dell’in-gegneria dell’ambiente naturale edelle scienze umane, a cura di pro-fessori delle Università italiane e di

    professionisti esperti nel settore.L’ultimo obiettivo del progetto saràil miglioramento della qualità del-l’ambiente naturale in prossimità delvillaggio di Lokpo, mediante unostudio chimico e biologico dell’ac-qua e dei sedimenti e delle comu-nità acquatiche del fiume SO primae dopo la fine del progetto, con lacooperazione del Governo benine-

    L’intervista al GovernatoreVito Casarano; sono al suo fianco

    Giovanni Tiravanti, che funge ancheda traduttore, e Donato Ritella.

    In basso: gente che si approvvigionadi acqua potabile; la riconoscenza

    dei bambini del villaggio si leggenei loro occhi.

  • se, delle autorità e delle Universitàlocali. Si può pertanto ritenere chequesta realizzazione ha avviato unprocesso virtuoso che, partendodalla fornitura di acqua potabile, in-cide non solo sulla sanità e la salu-te, ma anche sull’educazione e sullacultura e, quindi, sulla crescita so-cio-economica della intera comu-nità.

    In conclusione, il progetto potràessere completato nell’arco deiprossimi 1 - 2 anni. Il costo totale ditutte le infrastrutture che verrannoinstallate nel villaggio sarà dell’ordi-ne di circa 372.000 euro. Il contri-buto della Fondazione Rotary saràdi circa il 50% del costo totale. Ilrestante 50% sarà fornito dai RotaryClubs del Distretto 2120 Italia e diCotonou Marina, oltre, naturalmen-te, che da contributi volontari.

    La Municipalità di So-Ava assu-merà la responsabilità finanziaria edamministrativa del progetto, garan-tirà la gestione, la manutenzione edi costi di esercizio delle installazioni,in accordo con la Convenzione fir-mata nel settembre 2006. «Oggi,dopo tanto lavoro, tanti sforzi e tan-te azioni di coordinamento, noi stia-mo inaugurando questo impianto dipotabilizzazione per fornire acquasana al villaggio di Lokpo», ha detto

    il nostro Governatore Vito Casaranodurante il suo discorso in occasionedella consegna ufficiale alle autoritàlocali dell’impianto di potabilizzazio-ne. Ed ha proseguito: «Questo nuo-vo impianto viene inaugurato nelmese di febbraio, che il Rotary dedi-ca all’intesa mondiale. Quale mi-gliore occasione per testimoniarecome il Rotary promuove la com-

    prensione tra popoli di cultura, reli-gione e razze differenti, con l’obietti-vo di realizzare la pace nel mondo».

    Come rotariani siamo orgogliosiche la lotta contro le malattie deibambini dei villaggi dell’Arrondisse-ment Lokpo causate dall’acqua nonpotabile è stata vinta e che conti-nueremo a realizzare il nostro so-gno “Rotary Share”.

    ROTARY INTERNATIONAL - 21Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Un’immagine della promiscuitàche si vive al villaggio.

    In alto: la gente del villaggio mentreci vede ripartire.

  • 22 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    L okpo, ore 16,00 di un torrido eassolato pomeriggio la cerimo-nia ufficiale di consegna dell’im-pianto di potabilizzazione è appenaterminata. Tante mani tese versouna fontana, mani di tutti i colori,dal bianco latte al nero ebano, pas-sando attraverso tutte le tonalità.

    Alcuni bicchieri di vetro, moltibicchieri di carta, qualche bottiglia,alcune bacinelle colorate, varie latti-ne vuote, tante mani a coppa…Tutti vogliono bere l’acqua che ilRotary ha regalato ai bimbi di Lok-po, un’acqua finalmente limpida epotabile.

    Il 19 febbraio scorso il Gover-natore Vito Casarano, accompa-gnato da 27 rotariani del Distretto

    2120, ha partecipato alla cerimoniadi inaugurazione della stazione dipotabilizzazione del progetto“Acqua Sana per l’Africa”.

    Erano presenti numerose auto-rità rotariane del Distretto 9100, tuttii soci del Rotary Club Cotonou Ma-rina, i presidenti degli altri Club Ro-tary del Benin, una cospicua rap-presentanza dei club Interact e Ro-taract, il Sindaco André Todjé, idelegati della Prefettura del Diparti-mento di Atlantique, del Diparti-mento Scolastico di Atlantique, delMinistero della Salute, il Presidentedell’Associazione di Sviluppo delTerritorio lacunare di So-Ava-Lokpo,tutti i Padri e le Suore Camillianedell’Ospedale “La Croix” di Zinvié;

    Un brindisimolto speciale

    di Eliana CentronePresidente Commissione progetto

    “Acqua sana per l’Africa”

    Il momento dell’arrivo: il sindacodi Lokpo accoglie personalmente

    la delegazione dei rotarianidel Distretto 2120.

  • ROTARY INTERNATIONAL - 23Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    infine era presente tutta la gente diLokpo, dai più grandi ai neonati,ciascuno con l’abito della festa econ gli occhi pieni di gioia e di gra-titudine.

    Ci hanno accolti già all’imbarca-dero: una canoa piena di musici in-neggianti al Rotary e all’Italia ha ac-compagnato le due barche messe adisposizione dal Sindaco per tra-ghettarci a Lokpo; lungo la riva delvillaggio tante persone esultanti sa-

    lutavano il nostro passaggio. Appe-na sbarcati, il “servizio d’ordine” hafaticato non poco per consentirci difendere la folla e raggiungere lospiazzo antistante al potabilizzatoredove si sarebbe svolta la cerimonia.

    Fra gli amici giunti dall’Italia hovisto tanti occhi lucidi; erano com-mossi per la palpabile gratitudinedella gente, per le donne che ci ac-compagnavano cantando al ritmodei loro semplici strumenti, attornia-

    In senso orario: il primo impattocon gli abitanti del villaggio; in attesadell’inizio della cerimonia, in primopiano il Governatore Vito Casarano,

    il sindaco di Lokpo André Toodjée Padre Raoul, direttore dell’ospedale

    “La Croix”; la gente, festosa, salutail passaggio della delegazione.

    In basso: (a sinistra) il sindaco di Lokpoesprime il suo saluto; (a destra)

    il Governatore Vito Casaranocon il rappresentante

    del Distretto 9100 e il Presidentedel Club Rotary locale.

  • 24 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    te dai loro piccoli; erano commossie stupiti dalla grandiosità della no-stra realizzazione.

    Da lontano non è facile rendersiconto di quello che il nostro Di-stretto ha realizzato in Benin; biso-

    gna calarsi nella realtà del posto,vivere le tante difficoltà, sentirequel caldo, respirare quella terrarossa, calpestare i sentieri inciam-pando in bambini, galletti e maiali-ni; bisogna assaporare l’accoglienza

    affettuosa degli amici del R.C. Coto-nou Marina che ci hanno accompa-gnato durante il soggiorno, che cihanno offerto la cena di gala nellacasa del presidente incoming Julius;bisogna passeggiare nei reparti del-l’Ospedale “La Croix” e conoscerele difficoltà, le speranze e i sogni diPadre Raoul che vorrebbe vedere ilsuo ospedale sempre più efficiente;bisogna parlare con Suor Lina chesi batte per strappare alla fame tantipiccoli innocenti e che sogna un fu-turo diverso per i “suoi bambini”.

    Gli amici rotariani venuti dall’Ita-

    Il Governatore Vito Casarano duranteil suo intervento.In basso: (in senso orario) il sindacoAndré Toodjé ringrazia il GovernatoreVito Casarano compiacendosiper le belle parole dette; il momentodella inaugurazione dell’impiantodi potabilizzazione con tuttele personalità intervenute; alcunirotariani della delegazione in una fotoricordo mentre si accingono a donareal sindaco di Lokpo il guidoncinoricordo del loro Club; una significativafoto scattata subito dopol’inaugurazione.

  • lia si commuovono quando PadreRaoul mostra orgoglioso l’ecografoe la stampante che, grazie al contri-buto del I Circolo Didattico di Mol-fetta, al Progetto Acqua Sana perl’Africa ha donato al suo ospedale,quando mostra il contaglobuli e lacentrifuga che il R.C. Barletta ha do-nato al suo laboratorio o il video-proiettore regalato dal R.C. Bari Ca-stello.

    Ma non è solo questo, tanti pos-sono fare questi doni; il Rotary hauna marcia in più, il Rotary ha in-viato professionisti che non hannosolo portato gli apparecchi, hannocondiviso le loro conoscenze congli operatori locali, hanno intreccia-to relazioni di simpatia, complicità,amicizia.

    «Tornate presto!» È questo il lorosaluto ad ogni nostra partenza.

    A Suor Lina, poi, è stato conse-gnato il primo contributo del Pro-getto Lions-Rotary per l’allestimentodella casa-alloggio per i bambinimalnutriti, un progetto a cui parteci-pa anche il Distretto Inner Wheel.Un progetto che è un esempio dicome la condivisione delle idee edelle azioni può condurre ad im-portanti realizzazioni.

    Il 19 febbraio, a Lokpo, il sognoiniziato nell’agosto del 2004, condi-viso da un numero sempre maggio-re di rotariani e rinvigorito dall’en-tusiasmo di tanti, è divenuto unarealtà travolgente.

    Una realtà costruita con tanti“mattoni”: sono nate nuove amici-zie, molti di noi hanno riscopertosentimenti che la routine quotidianaaveva assopito, tanti rotariani hannocapito la vera essenza del servizio

    rotariano, molti hanno provato l’or-goglio di appartenere al Rotary, tuttiabbiamo imparato a lavorare insie-me superando i pericolosi protago-nismi; abbiamo, in una sola parola,concretizzato la condivisione.

    In questi quattro anni le diffi-coltà sono state tante, più volte ildesiderio di lasciar perdere tutto èstato forte, ma insieme siamo riusci-ti a credere nei nostri sogni.

    Le parole di André, di PadreRaoul, di Suor Lina, gli sguardi dellagente di Lokpo, gli occhioni ridentidei bimbi che guardano ammirati equasi intimoriti l’acqua limpida (lorol’hanno sempre vista marroncina) cifanno dimenticare tutte le difficoltàe ci riempiono il cuore di gioia.

    Dopo secoli di sfruttamento,dopo tante promesse non mantenu-te, la gente di Lokpo ha riscoperto

    la fiducia; quattro anni fa avevamofatto una promessa: la abbiamomantenuta e loro oggi si fidano dinoi, si fidano del Rotary!

    Abbiamo ancora molto lavoro inBenin: facciamo in modo che i sen-timenti provati da tanti di noi inquel torrido pomeriggio del 19 feb-braio alimentino sempre le nostreenergie e le nostre azioni.

    ROTARY INTERNATIONAL - 25Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    I rotariani del Distretto 2120 con alcunirotariani del Club di Cotonou Marina:da notare la camicia che ci accomuna,frutto di un loro dono per l’occasione.

    In basso: (a sinistra) il momentodella consegna a Suor Lina di un primo

    contributo al Progetto “Spirulina”;(a destra) il presidente del Club

    di Cotonou Marina, il Governatore VitoCasarano e il Presidente di Bari Castello

    Giovanni Marano alla cena di gala offertadai rotariani di Cotonou Marina.

  • È con un’emozione impossibileda descrivere a parole che ini-zio il resoconto di quello che è sta-to il traguardo più grande e più vi-sibile per il nostro Distretto Rotaract2120: la giornata di sabato 8 marzo2008, infatti, ha aperto la XL Set-timana Mondiale del Rotaract sotto imigliori auspici.

    In mattinata si sono tenute dueimportantissime cerimonie di ge-mellaggio, in una sala (quella dellaSegreteria Rotary in C.so VittorioEmanuele 85) gremita di autorità ro-tariane e di amici rotaractiani prove-nienti da vari Club in Italia e Grecia(Distretto 2481).

    Hanno rinnovato l’atto di gemel-laggio, che li lega ormai da ben 5anni, i Distretti Rotaract 2100, 2110e 2120. Dopo i saluti di MariannaSpaccavento, Segretario RotaractDistrettuale, ci siamo alternati inbrevi interventi io, il R.R.D. del Di-stretto 2100 Vincenzo Russo ed ilSegretario Rotaract Distrettuale del2110 Pamela Cosenza; da questi èemersa la fierezza di essere eredidei primi rotaractiani di 40 anni fa ela volontà di rinnovare la nostraamicizia attraverso progetti comuni,come il Progetto Nazionale “Rota-ract senza Frontiere”, ed incontriannuali, come il Congresso Nazio-nale Rotaract ad Ischia, 22-25 mag-gio 2008.

    L’atto di rinnovo del gemellaggioè stato siglato da Vincenzo, da Pa-

    mela e da me, con la firma di duetestimoni rotaractiani per ogni Di-stretto; ha concluso la cerimonial’Assistente del Governatore LuigiGalantucci. Ciascuno dei tre R.R.D.ha poi ricevuto il crest celebrativodel Gemellaggio, che riporta il logorealizzato da Giovanbattista Meledel RAC Gallipoli (vedi sopra).

    Subito dopo il pranzo (ore12.30, forse caso unico nella nostrastoria), si è tenuto il gemellaggiointernazionale fra i Distretti 2120 e2481.

    Dopo il mio intervento in ingle-se (lingua ufficiale del gemellaggio),in cui ho cercato di ripercorrere ipassi che hanno portato alla crea-zione di questa amicizia con il Pro-getto Ioannina (vedi numero 8 diquesta rivista) e lanciato la propostadi realizzare altri progetti di servizioinsieme fra Distretti, il R.R.D. delDistretto 2481 Nicos Dimitropoulosha presentato in italiano le attività ei progetti del suo Distretto, per farcicosì condividere la loro esperienzarotaractiana.

    L’atto di rinnovo del gemellaggioè stato siglato da me, da Nicos edagli Assistenti del Governatore Lui-gi Galantucci e Begas, con la firmadei testimoni rotariani TommasoBerardi (Istruttore Distrettuale), Lui-

    26 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    “Rotaract senza Frontiere”per la Solidarietà

    Cerimoniainaugurale

    della 40ªSettimanaMondiale

    del Rotaractdi Marcello D’AbbiccoResponsabile Distrettuale Rotaract

    L’Assistente del Governatore LuigiGalantucci con il Rappresentantedistrettuale Rotaract Marcello D’Abbicco.

  • gi Palombella (Assistente del Gover-natore), Oikonomou (Assistente delGovernatore) e Stogianou (Segreta-rio Distrettuale), e di tre testimonirotaractiani per Distretto.

    La manifestazione è terminatacon le conclusioni degli Assistentidel Governatore Galantucci e Be-gas, la consegna dei reciproci donidel gemellaggio e con la consegnadella Paul Harris Fellow a Mirtò Fra-gouli, per l’impegno profuso nelProgetto Ioannina, una onorificenzaattribuitale proprio dai Past Presi-dent dei 5 Club che lo realizzaronocome international partners (BariAgorà, Bari Alto - Casamassima,Manfredonia, Molfetta, Putignano).

    Alle ore 17.30 circa del pomerig-gio ha poi avuto inizio la Cerimoniapresso Villa Romanazzi Carducci.

    Erano presenti il GovernatoreVito Casarano, l’Istruttore Distrettua-le Tommaso Berardi (relatore), ilGovernatore Eletto Giambattista DeTommasi, il Governatore NominatoRomano Vicario, il Governatore De-signato Marco Torsello, gli Assistentidel Governatore Luigi Galantucci,Luigi Palombella, Arcangelo Proco-pio, i Presidenti di Commissioni Di-strettuali Riccardo Mancini ed ElianaCentrone, il Segretario DistrettualeGiuseppe Massarelli e numerose al-tre autorità rotariane del nostro Di-stretto.

    Erano presenti gli Assistenti delGovernatore del Distretto 2481 Be-gas, Sourelis e Oikonomou, il Se-gretario Distrettuale Stogianou; era-no presenti otto dei dieci R.R.D.della Zona 12 ed il R.R.D. del Di-stretto 2481; erano presenti il Rap-presentante Interact DistrettualeVincenzo Junior Lorusso ed il PastR.I.D. Valeria Casarano.

    Dopo l’esecuzione degli inni(greco, in onore dei nostri ospiti,italiano, europeo e rotariano) e gliindirizzi di saluto (tradotti anche ingreco) di Roberto Bringiotti, Presi-dente del Rotaract Club Bari Agorà,

    Club organizzatore dell’evento, fieroed emozionato per l’alto onore rice-vuto, Pinuccio De Cristofaro, Presi-dente della Commissione Distrettua-le Rotaract, ha ricordato con emo-

    zione come a distanza di cinqueanni dal Congresso Nazionale da luiorganizzato ancora una volta il no-stro Distretto Rotaract avesse rag-giunto i massimi livelli come pro-motore e presentatore del ProgettoNazionale: gli stessi amici, anche sein ruoli diversi (quando Pinuccioera R.R.D., io ero Segretario del mioClub).

    Ho preso la conduzione dell’e-vento come previsto dal nostro pro-tocollo Rotaract e riportato i salutidegli ospiti partecipanti l’assenza(Riccardo Giorgino PDG, GiovanniPolicastri Past R.R.D. A.R. 1981-82,Giuseppe De Filippis, Past R.R.D.A.R. 2005-06). Ho poi dato letturadella lettera di elogio pervenutaci indata 4 marzo da parte di RaffaelePallotta d’Acquapendente, BoardDirector della Zona 12, per la realiz-zazione di “Rotaract senza Fron-tiere”.

    Il primo intervento della manife-

    ROTARY INTERNATIONAL - 27Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Il Rappresentante distrettuale RotaractMarcello D’Abbicco con Nicolas

    Dimitropoulos, suo collega del Distretto2481.

    Sotto: il PDG Tommaso Berardi riceveda Marcello D’Abbicco una targa ricordo.

    In basso: il Past RRD del Distretto 2040durante il suo intervento.

  • stazione era pervenuto in formatotestuale via e-mail da parte di Hec-tor Boffelli, componente della Com-missione Rotaract del RI, PDG 1999-2000: «il Rotaract è il miglior pro-gramma del RI», «uno degli obbietti-vi del Rotaract è motivare i giovania diventare rotariani», «se non ciinteressiamo alla gioventù scaviamola nostra stessa tomba», «i rotaractia-ni hanno bisogno di gesti ed esem-pi dai rotariani e non di discorsi,hanno bisogno che gli si dia forma-zione ed uno stile di vita basato sulRotary».

    Dopo questo primo interventoha parlato Ruggero Rubino Sammar-tano, che ha fatto parte nel 2005-06proprio della stessa CommissioneRotaract del RI come past R.R.D. delDistretto 2040, e ha voluto ribadirecon parole ed immagini come siafondamentale per i rotaractiani re-carsi sul territorio dei siti in cui in-tervengono con progetti di servizio(soprattutto se internazionali), toc-care con mano quanto si è realizza-to; a tale proposito Ruggero si ècomplimentato proprio per l’aspettodi scambio culturale previsto da“Rotaract senza Frontiere”.

    Tommaso Berardi ha invece trat-tato l’aspetto dell’importanza delRotary e del Rotaract come interpre-ti del Neo-Umanesimo nel TerzoMillennio: la nascita del Rotaract(1968) rappresentò un importanterisultato sul percorso del dialogopositivo fra generazioni ed il “me-me” rotariano deve essere organi-smo di trasmissione intergenerazio-nale di valori ed ideali; la forza delRotary risiede nel superare i confininazionali per servire l’umanità inte-ra, ed è questo che rende il Rotaryuna “palestra di Umanesimo” versogli altri alla ricerca di sé stessi.

    L’ultimo relatore ad intervenire èstato Francesco Giorgino, già R.R.D.del Distretto 2120 nell’anno 1988-89,

    che è partito dal Rotaract per rac-contare come questo sia stato unapalestra di vita ed etica professiona-le; spesso l’informazione vienepadroneggiata in maniera impropria:basti pensare a quanto poco spazioabbiano sui nostri quotidiani, specieitaliani, le notizie sui Paesi menosviluppati, Paesi come quelli in cui ilRotary ed il Rotaract operano.

    Bisogna accendere i riflettori suqueste realtà, e creare dialogo fradiverse etnie e religioni (non va di-menticato quanto importante siaproprio il dialogo interreligioso nel-l’ottica della comprensione fra ipopoli). Giorgino ha trattato congrande professionalità e chiarezza ilconcetto stesso di “Verità” nel cam-po dell’informazione, esponendonel suo intervento alcuni concetti –chiave per comprendere un po’meglio le dinamiche del mondomediatico: da evitare è la semplifica-zione e la “iper-semplificazione”.

    Al termine delle eccellenti rela-zioni, ci siamo dedicati ad illustrarei risultati raggiunti con “Rotaractsenza Frontiere” (vedi numero 2 diquesta rivista), un progetto targatoesclusivamente Rotaract e Rotary(poiché il vero servizio rotarianonon consiste nel raccogliere fondi econsegnarli ad altre associazioni,bensì nel lavorare in prima personaper un progetto) con l’ausilio dellaRotary Foundation.

    Abbiamo donato 59 personal

    computer nuovi distribuiti in 5scuole pubbliche del Benin (graziea Mediterranea Sistemi di NicolaGiannoccaro e ad Agestea, del rota-riano Domenico Stea), abbiamocreato il website per l’insegnamentodell’informatica nello stesso Benin enon solo (perché il sito, accessibilea chiunque nel mondo parli italia-no, inglese o francese, conterrà le-zioni di diverso livello di difficoltàin informatica); un sito ampliabilecon il contributo di chiunque abbiavoglia di collaborare grazie al siste-ma Wiki.

    È stata presentata la Commissio-ne Nazionale del Progetto con i duerotaractiani (Alfredo Longo, RACManduria, e Mariangela Chianese,D-2100) che si recheranno in Benindal 18 al 25 aprile (i rotaractiani diCotonou Laguna sono a loro voltain Italia proprio in questi giorni incui vi scrivo) ed il rotaractiano auto-re del website (Elio Franco, RACTaranto).

    Ho poi voluto approfittare del-l’occasione per consegnare alcuniriconoscimenti: il Certificato di Sti-ma firmato dai R.R.D. della Zona 12a Luigi Palombella per aver raccoltoben 5.000 euro a supporto di “Rota-ract senza Frontiere” con l’aiuto deisuoi alunni, documento unico nellastoria del Rotaract in Italia, la PaulHarris Fellow a Giovanbattista Mele,rotaractiano sempre pronto ad aiu-tare in silenzio senza chiedere nullain cambio ormai da anni, ed al ClubRotaract Bari Agorà, per l’eccezio-nale sostegno dato a “Rotaract sen-za Frontiere” e l’organizzazione dinumerosi eventi volti a promuover-

    28 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Il tavolo della Presidenza con al centroFrancesco Giorgino.

    In basso: l’Assistente del GovernatoreLuigi Palombella mostra visibilmente

    commosso la targa che attestail Certificato di stima degli RRD

    della Zona 12.

  • ne l’immagine (primo fra tutti pro-prio questa cerimonia di cui vi scri-vo).

    Appena prima di lasciare le con-clusioni al Governatore Vito Casara-no, ho ricordato quanto egli sia sta-to davvero vicino a noi rotaractiani.Per il suo sostegno, il suo portarenei Club Rotary da lui visitati il mes-saggio del Rotaract, per la suaprofonda sensibilità verso le dina-miche giovanili, ho voluto con fie-rezza e stima conferire al Governa-tore il titolo di Socio Onorario delDistretto Rotaract 2120.

    Presa la parola, il Governatoreha voluto complimentarsi per quan-

    to noi rotaractiani siamo riusciti arealizzare e ha voluto confermarequel sostegno che ha sempre forni-to a noi giovani fin dall’inizio del-l’anno con un ulteriore contributodi 2.500 euro; appena prima di con-cludere la manifestazione, Vito Ca-sarano ha voluto regalarmi un ulti-mo momento di grandissima emo-zione, insignendomi della Paul Har-ris Fellow.

    Sono rimasto senza parole, so-prattutto perché l’amicizia dei miei

    colleghi R.R.D. dell’anno del Qua-rantennale, la stima degli ospiti ro-tariani presenti, l’affetto degli amicirotaractiani, è esploso in una stan-ding ovation che mi fatto perdere lavoce per l’emozione: un momentobellissimo, che serberò nel miocuore per sempre, il più bel donoche un R.R.D. possa ricevere: il Ro-taract è “Amicizia attraverso il Servi-re”, e la cerimonia che abbiamorealizzato credo abbia reso questomotto reale e significativo.

    ROTARY INTERNATIONAL - 29Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Foto di gruppo di tutti i RappresentantiDistrettuali Rotaract presenti.

    In alto (in senso orario): il GovernatoreVito Casarano riceve dal RRD MarcelloD’Abbicco l’Attestato di socio onorario

    del Distretto Rotaract 2120;il RRD Marcello D’Abbicco consegna

    al Club Rotaract Bari Agorà la Paul HarrisFellow, la ritira il Presidente del Club

    Roberto Bringiotti; il Governatore VitoCasarano consegna a Marcello D’Abbiccol’onorificenza Paul Harris Fellow; il neoGovernatore Designato Marco Torsello

    appunta per contodel Distretto Rotaract la Paul Harris

    Fellow sul bavero della giaccadi Giambattista Mele.

  • 30 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    I Club di Molfetta, Bisceglie, Biton-to-Terre dell’Olio, Trani hannovoluto festeggiare insieme l’Anni-versario del Rotary affrontando untema rotariano:

    “Fiducia nel futuro e convivialitàdelle differenze nel pensiero di DonTonino Bello”.

    Relatore d’eccezione è stato Ni-chi Vendola, Governatore della Re-gione Puglia, per il quale il pensie-ro di Don Tonino Bello ha rappre-sentato un punto di riferimento co-

    stante per il suo Servizio per l’Uo-mo e per la Società.

    L’avvocato Danilo Magarelli, pre-sidente del R.C. di Molfetta, anche anome dei Presidenti dei Club di Bi-sceglie (Giuseppe Di Liddo), di Bi-tonto (Raffaello Mastrolonardo) e diTrani (Sabino Chincoli), ha introdot-to il tema della conversazione, difronte ad un nutrissimo numero diRotariani e non, che hanno gremitola sala Finocchiaro presso la Fab-brica di San Domenico di Molfetta.

    Danilo Magarelli ha ricordato,anche con aneddoti personali, la ri-voluzione culturale attuata da DonTonino Bello nel territorio dellaDiocesi di Molfetta, Ruvo, Terlizzi eGiovinazzo.

    L’intervento del PDG TommasoBerardi ha sottolineato le valenzedel tema di relazione per evidenzia-re i principi rotariani cui esso fariferimento.

    Ha ricordato altresì il conferi-mento della Paul Harris Fellow allamemoria di Don Tonino Bello avve-nuta nel primo anniversario dellamorte, avvenuta nel 1992, con la se-guente motivazione:

    «Ad Antonio Bello, che col suostile di vita imperniato sulla Amici-

    Da Paul Harrisa Don Tonino Bello

    Importanteinterclub

    fra i Rotary Clubdel Nord Barese

    di Tommaso BerardiDistrict Trainer

    L’omaggio del Club a Giancarlo Piccinni.Sopra: l’intervento di Nichi Vendola.

  • zia e Solidarietà umana ha caratte-rizzato gli anni della Sua permanen-za tra noi, il Rotary Internationalconferisce la Paul Harris Fellow perricordare il suo costante impegnonel sociale con la testimonianza del-la parola».

    Nichi Vendola ha esordito rin-granziando i Rotariani per averglidato la possibilità di confrontarsiancora una volta con «un uomo cosìpiccolo, così grande» come ToninoBello.

    «Lo stupore per me è quello dileggere alcune frasi e di confonderei tempi, perché ho l’impressioneche siano scritte oggi, che riguardi-no le vicende di oggi, e sembra cheabbiano avuto un ruolo straordina-riamente premonitore».

    «Per noi che viviamo in quest’e-poca, tutto è fatto di segni del pote-re, e c’è poco che ci faccia capiredov’è il potere dei segni, dei segninuovi che annunciano convivialità e

    speranza».Particolarmente densa di emoti-

    vità che ha coinvolto tutti i presentiè stata l’affermazione di Nichi Ven-dola di una provocazione di Don

    ROTARY INTERNATIONAL - 31Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    In senso orario: l’interventodi Tommaso Berardi; l’intervento

    di Marcello Bello; panoramica della sala.

    Sotto: l’intervento di GuglielmoMinervini.

  • Tonino Bello: «Amore, voce del ver-bo morire.» Devi morire, aggiungeNichi Vendola, non nel senso chedevi morire ma capisci che devi es-sere disponibile a non chiuderti nel-le tue certezze, a non far di te unmausoleo, un sacrario, perché nel-l’Amore c’è l’Altro.

    «Tutti hanno il diritto di esseregiudicati, ciascuno in prima perso-na, guardandoli negli occhi, perchéquella è l’etica del volto».

    Diceva Don Tonino che dobbia-mo confrontarci con le culture delMondo, senza sentirci giudici; dob-biamo diventare non la cultura delMondo che cerca integralisticamen-te di soppiantare le altre, ma dob-

    biamo essere il lievito.Il lievito che dappertutto, tra le

    varie nazioni, i vari popoli, le varieculture, faccia crescere la domandadi umiltà, di umanizzazione.

    Non soltanto bisogna aiutare ipoveri ma bisogna interrogarsi sullaragione e sulle radici della povertà,e soprattutto bisogna intendersi be-ne su quale debba essere il rappor-to con i poveri; non un rapportounidirezionale: io dò ai poveri (que-sto secondo Don Tonino) è la for-ma più sottile di violenza.

    Importante è essere credenti, mamolto più importante è essere cre-dibili; con queste parole, accolte daun prolungato applauso dell’udito-

    rio, Nichi Vendola ha concluso ilricordo di un Uomo capace di an-nunciare con l’esempio la dignitàdelle persone, l’aristocrazia degliultimi, la regalità dei bambini.

    «Importante è non dimenticareche le nostre parole rischiano diessere fuochi d’artificio, belli nelcielo, ma non significano niente senon c’è coerenza».

    Con le testimonianze del dott.Marcello Bello (fratello di Don To-nino), del dott. Giancarlo Piccinni(Presidente della Fondazione Toni-no Bello di Alessano) e di Gugliel-mo Minervini (assessore alla Regio-ne Puglia e amico personale di DonTonino Bello), si è conclusa unaserata che resterà scolpita nell’ani-mo di tutti i presenti per l’intensitàemotiva con la quale è stato ri-cordato Don Tonino Bello, esempiovivente di fede nel futuro e dellaconvivialità delle differenze.

    Nelle conclusioni di Luigi Pa-lombella, assistente del Governato-re, sono state sottolineate le valen-ze rotariane del pensiero di DonTonino Bello, annunciatore di spe-ranza alla costante ricerca dell’Altro,del più debole, del più indifeso,con una grande speranza di promo-zione umana e sociale dei più biso-gnevoli.

    Le conclusioni di Nichi Vendola.Sotto: l’intervento di Luigi Palombella.

    ROTARY INTERNATIONAL - 33Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

  • ROTARY INTERNATIONAL - 35Distretto 2120 - Puglia/Basilicata

    S embra opportuno aprire questobreve contributo con il pensierodi un grande Rotariano, Governatoredel 190° Distretto nell’anno 1955/56,il Prof. Quirino Fimiani del RCNapoli: «Il Bollettino non è soltantofonte di riflessione, sia pure pagatacara per il suo Compilatore, ma è unottimo cementante per l’affiatamentodei Soci. Gli assenti si sentono più incolpa, constatando a loro mortifica-zione la buona volontà degli altri…Io penso che il Bollettino debba esse-re per prima cosa ‘fresco’: le notizievanno catalogate tra le merci deperi-bili… Voglio augurarmi che ‘tutti’ iClub del 190° facciano il loro bravoBollettino, anche se modestamentestampato, in modo che ogni riunio-ne abbia la sua documentazione perun’informazione sufficiente e spe-cialmente per combattere il virusdelle assenze».

    Il Distretto 2120 conta oggi 51Club, con oltre 2.600 Soci.

    Va detto subito che nella quasitotalità dei sodalizi si rileva una par-ticolare vivacità nel settore della co-municazione. Un fervore che risultaancor più marcato quest’anno, pereffetto dell’azione tenace ed esem-plare che il Governatore Vito Casa-rano va esercitando sui sodalizi, maanche per l’emulazione che vacreando la Rivista mensile distret-tuale, apprezzata per la puntualitàdelle ‘uscite’, per le variegate coper-tine e per l’intensità dei contenuti.

    Circa la metà dei Club del ‘2120’curano la pubblicazione di un pro-prio Bollettino a varia cadenza (set-timanale, mensile, semestrale, an-nuale). Da circa un decennio si èinoltre rilevato un crescente ricorsoall’informazione elettronica, intesasia come corrispondenza ‘mail’ checome ‘Sito Internet’.

    I Bollettini emessi dai Club ser-vono, come sembra naturale, preva-lentemente per la comunicazioneinterna, per la vita del Club, per

    dare ai Soci memoria e contezza dellavoro svolto, per offrire ai Soci divolta in volta assenti una sintesidegli incontri e delle attività. Varia èla veste grafica con la quale si pre-sentano le pubblicazioni, così comediversificati ne sono i contenuti e ledimensioni. Quasi tutti si ispirano –comunque – ad una esposizionedegli avvenimenti sintetica, privile-giando una certa ricchezza di docu-mentazione fotografica. In buonasostanza, i Club di questo Distrettoche curano un proprio Bollettinointendono cogliere l’obiettivo dicreare un ottimo e gradevole mezzodi comunicazione all’interno, non-ché una buona “vetrina” verso l’e-sterno, tesa a cogliere l’attenzione el’interesse delle autorità, dei Clubamici e di quant’altri lo ricevono.

    Diverso è il discorso del Sitointernet, il cui scopo è – come ènoto – quella della tempestività dicomunicazione-informazione. Vadetto con sincerità che al momento,non essendo questa seconda fun-zione assicurata per tutti i soci (nontutti usano Internet – in particolare iSoci avanti negli anni), si ritiene chequesto strumento vada reso funzio-nale più come finestra aperta versol’esterno, a cura di Rotariani capaci

    di rappresentare validamente il pro-prio Club e di proiettarne l’azione –soprattutto quella di servizio e disolidarietà – nel mondo degli affarie della vita civile.

    L’economia di un articolo nonconsente, come avremmo voluto, didettagliare gli scenari che caratteriz-zano l’attività di comunicazionesvolta dai singoli Club. Ci sembratuttavia doveroso citare i sodaliziche risultano tra i più attivi nel par-ticolare contesto rotariano:

    Acquaviva delle Fonti - Gioia delColle, Andria Castelli Svevi, Bari,Bari Ovest, Bari Sud, Bitonto Terredell’Olio, Fasano, Foggia UmbertoGiordano, Manfredonia, MartinaFranca, Matera, Potenza, PotenzaOvest, Putignano, San Giovanni Ro-tondo, San Severo, Taranto, TarantoMagna Grecia, Trani, Val d’Agri.

    Non possiamo chiudere la pre-sente nota senza aver fatto speciale– e crediamo meritata – menzionedel RC Bari, il primo – per anagrafe– della Città capoluogo, della Re-gione Puglia e dell’intero Mezzo-giorno continentale dopo Napoli.Ebbene, il RC Bari porta un proprioorgoglio: quello di pubblicare –senza soluzione alcuna di continuità– un proprio Bollettino settimana-le/quindicinale dal 1948 ad oggi.Un primato che registra soltantoqualche altro sparuto simile caso intutt’Italia e che quest’anno celebra ilsessantesimo anno di vita attraversouna pubblicazione in corso d’opera,con il conforto di una sottoscrizionecelebrativa da parte dei Soci, ai finidi un service di solidarietà.

    Con questi ‘media’ i Club del piùpiccolo ma non meno attivo Di-stretto italiano espletano un serviziorotariano di estrema importanza,perché si diffonda – all’interno efuori – la nuova vera immagine delRotary e della sua vocazione diimpegno a favore dei propri iscrittie della comunità. (A.F.)

    Il Distretto informaIl Distretto 2120 e la comunicazione

  • 36 - ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 - Puglia/Basilicata

    Il Consiglio del R.I. approva il pianostrategico 2007-