Rotaractor num. 4/10

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DISTRETTO 2120 1 Rotaractor t Distretto Rotaract 2120 - Puglia e Basilicata

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Numero 4/10 del mensile del Distretto Rotaract 2120.

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DISTRETTO 2120 1

Rotaractort

Distretto Rotaract 2120 - Puglia e Basilicata

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Editoriale............................................................................................................... pag. 4

News dall’ RRD ................................................................................................... pag. 5

RAC Martina Franca ............................................................................................ pag. 7

RAC Lecce ........................................................................................................... pag. 8

RAC Bari .......... ................................................................................................... pag. 9

RAC Manfredonia ................................................................................................ pag. 10

RAC Taranto ........................................................................................................ pag. 11

RAC Massafra ..................................................................................................... pag. 12

RAC Lucera ......................................................................................................... pag. 13

RAC San Severo ................................................................................................. pag. 14

RAC Bisceglie ...................................................................................................... pag. 15

RAC Matera ......................................................................................................... pag. 16

RAC Bari Alto - Casamassima ............................................................................ pag. 17

RAC Molfetta ....................................................................................................... pag. 18

Il Rotary visto dal Rotaract (Rac Bari) ................................................................... pag. 19

Quando un corto ti “allunga” la vita (Rac Bari) ...................................................... pag. 20

Rac Music Awards ................................................................................................ pag. 22

Travel Rac .............................................................................................................. pag. 23

Movieract ............................................................................................................... pag. 24

Rotaractort

SOMMARIO

DAL DISTRETTO

DAI CLUB

EXTRA

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“Noi siamo il rotaract“................................................................................................. pag. 25

“Servire gli altri ci rende liberi” .................................................................................... pag. 27

“Collaboriamo con entusiasmo in amicizia” ............................................................... pag. 28

“Il Rotaract: un’anima antica per orizzonti nuovi” ....................................................... pag. 29

“L’ entusiasmo di crescere insieme” ........................................................................... pag. 30

“Il coraggio delle idee: amicizia, impegno e servizio” ................................................. pag. 31

“Unione ed Entusiasmo: la forza del nostro gruppo” .................................................. pag. 32

“Rotaract: la stella che ci guida sulla rotta dell’amore” ............................................... pag. 33

“Partecipazione, idee, crescita” .................................................................................. pag. 35

“Se puoi sognarlo puoi farlo” ...................................................................................... pag. 36

“Un ideale da vivere per vincere”................................................................................. pag. 37

“Diamo voce ai sogni, diamo vita alla speranza” ........................................................ pag. 39

“Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi” .............................................................. pag 41

PAST RRD

F i o r e l l a C u s t o d e r o ( R A C B a r i A g o r à )D i r e t t o r e R e s p o n s a b i l e a . r . 2 0 0 9 / 1 0

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Rotaractor 2009/10 “ Semel in anno lecit insanire!”

“SIAMO IN MISSIONE PER CONTO DELL’ RRD”..Usciti di prigione, la Juliet Prison, a chi affidarli?? Jake/Fiorella e Elwood/Vito sono in regime di semilibertà dopo aver scontato una pena per rapina di materiale rotaractiano, campane, labari etc etc..Una sera, però, Jake/Fiorella viene illuminato da una luce divina nella vicina chiesa battista di Triple Rock e riceve la "rivelazione" di rimettere assieme la vecchia banda dei "Rotaractors Brothers", i V.V.F. (Valeria, Vito & Fiorella).Ora i fratelli sono "in missione per conto dell’RRD!". Inizia il loro lavoro: riunire il loro gruppo rhythm and blues. Necessario è però il caldo ritmo di tutti!!

V . V . F . - S t a f f R o t a r a c t o r

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prima di me, forse più meritatamente di me, ha ricoperto la carica di Rappresentante Rotaract Distrettuale. Da Berardo Berardi a Teresa Ranieri, vedremo come il Distretto si sia evoluto e, soprattutto, coglieremo l’essenza del Rotaract.Non voglio rubarvi altro tempo, tuffatevi nella lettura di questo splendido numero del Rotaractor.

Auguri!

Ebbene, eccoci al giro di boa. Sono passati i primi sei mesi dell’anno sociale, densi di appuntamenti e di significato: abbiamo riso e scherzato, abbiamo aiutato chi è meno fortunato di noi. E i prossimi sei m e s i n o n s a r a n n o d a m e n o , i n v i s t a dell’appuntamento del XXIX Congresso Nazionale a Ostuni.Ma ora voglio farvi i miei auguri: non sono in ritardo per le feste natalizie, ma puntuale per un evento speciale: i primi 15 anni del Distretto Rotaract 2120 che, oltre a festeggiare durante l’evento di gala del 23 gennaio, vorrei onorare con questo numero speciale del Rotaractor: 14 pagine extra per raccontare la nostra storia, attraverso la voce di chi

Viva l a V ida ! ! ! ! Paro la d i RRD. . .

E l i o F r a n c o R R D 2 1 2 0 a . r . 2 0 0 9 / 1 0

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“IL FUTURO DEI GIOVANI AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ”Il 27 dicembre si è tenuto a Martina Franca un incontro dal titolo “Il futuro dei giovani al servizio della società” volto a far conoscere il Rotaract ai giovani martinesi.Riuscire a trasmettere a qualcuno che non conosce il Rotaract cosa esso sia, non è sicuramente un’impresa facile, visto che non esiste una definizione che accomuni quello che ognuno di noi rotaractiani pensa, o associa, quando si fa riferimento alla nostra organizzazione; come ha tenuto a precisare l’R.D. durante la serata. Ciononostante grazie alla collaborazione di fantastici amici come Dario, Andrea ed Elio che con la loro simpatia, e serietà al momento opportuno, penso siamo riusciti a far passare il messaggio del Rotaract in tutte le sue sfaccettature, dalla collaborazione al divertimento, al Service. I pronostici davano la serata come favorita, ma come al solito si sono rivelati poco affidabili.I presupposti non sono stati dei migliori, ma la serata è andata incalzando. Con naturale stupore degli invitati, come di consueto abbiamo aperto con gli inni, al seguito dei quali ha preso la parola l’Immediate Past President Vincenzo Fedele, in rappresentanza del Rotary Club padrino, per porgere i suoi saluti e sottolineare quanto il Rotaract sia fonte importante di giovani leader da cui il Rotary sa attingere con la sicurezza di poter contare su persone capaci e motivate. Ha preso così inizio il nucleo dell’evento. Con alcune diapositive che scorrevano alle nostre spalle abbiamo preso la parola io, successivamente Andrea Massafra, Presidente RAC Manduria, Dario Dinoi, Tesoriere Distrettuale, e il nostro R.D. Elio Franco.Personalmente mi sono soffermato su alcuni cenni storici, notizie e curiosità sulla nostra associazione, che potessero tenere il livello di attenzione abbastanza alto.A seguire Andrea ha saputo esporre, in maniera spontanea e accattivante, come solo lui sa fare, le attività ricreative che i Club hanno organizzato ultimamente, accompagnato dalle fotografie più “simpatiche” che è riuscito a trovare in giro.Dario è riuscito a rendere l’aspetto “impegnativo” dei service quanto mai interessante sottolineando la loro importanza ed allo stesso tempo la facilità dei modi con i quali portarli a termine.L’R.D. ha voluto centrare il suo intervento sulle procedure che contraddistinguono il Rotaract, soffermandosi in maniera particolare sul funzionamento del Distretto, ed illustrando poi i service nazionali e distrettuali che stiamo portando avanti. Per riportare il tono dell’incontro all’informalità che lo voleva contraddistinguere, ha infine descritto gli eventi in programma per i prossimi mesi, passando così la parola alla Dott.ssa Lina Bruno, Presidente della Commissione Rotary per il Rotaract.La Dott.ssa Lina Bruno, ha anche lei, da buona rotariana, trattato il profondo rapporto che lega il Rotary al suo servizio più importante che offre ai giovani, quale il Rotaract è.Ha chiuso i lavori l’Immediate Past President Vincenzo Fedele, manifestando il suo stupore per come noi ragazzi siamo in grado di portare avanti progetti importanti non perdendo di vista l’aspetto che ci accomuna, l’essere giovani, e il comportarci da tali.Si è conclusa così un a serata che è riuscita, grazie alle caratteristiche peculiari di ogni intervenuto, a far arrivare agli invitati il messaggio di quell’organizzazione internazionale che tutti noi conosciamo ed apprezziamo con il nome di Rotaract. Ringrazio perciò tutti coloro che ho sopra citato per aver reso possibile il coseguimento di uno scopo non facilmente raggiungibile senza la collaborazione di persone spinte dalla voglia di fare, e legate tra loro da un legame di amicizia e rispetto reciproco.

L i b o r i o B o r i s F e d e l e - P r e s i d e n t e R A C M a r t i n a F r a n c a

Rotaract Club Mart ina Franca

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A NATALE SI È ANCORA PIÙ ROTARACTIANI!Anche quest’anno il Rotaract Club Lecce ha cercato di porre l’accento sul vero spirito del Natale, mettendo in connubio la festa con la solidarietà con un party tenutosi presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce il giorno 25 di Dicembre 2009 a sostegno di due progetti di service in ambito locale: “Note di Natale” e “Rotadent”.Il periodo natalizio è, per definizione il periodo dell’anno, in cui ci si riunisce, è anche quello, purtroppo, in cui alcune fasce sociali avvertono più forte il senso di solitudine. Esistono tante forme di solitudine, per esempio quella dei bambini affetti da problemi psichici, che hanno difficoltà nel relazionarsi con i loro coetanei, o quella dei detenuti, i quali, certamente, stanno pagando un debito con la società, ma che pure sono persone che in qualche modo dobbiamo aiutare, nella speranza che un giorno possano reintegrarsi nella collettività. Perciò ho pensato che, partecipando alla nostra Festa di Natale, si potesse compiere un piccolo gesto nello stesso tempo simbolico e concreto, nell’ambito di un progetto che ho ribattezzato “Note di Natale”. Il ricavato andrà, dunque, al finanziamento di un laboratorio di musicoterapia indirizzato ai piccoli pazienti del Centro di Psichiatria, Psicoterapia ed Adolescenza di Lecce che partirà nel Gennaio 2010 e proseguirà fino alla termine del mio anno di presidenza. Si tratta di cure innovative, che, secondo studi affermati, riescono a venire incontro ai bambini affettivamente immaturi o disturbati. Il linguaggio emotivo della musica è, infatti, un modo per sostenere le loro attività, favorendo il controllo e la coordinazione dei movimenti, ed è una base per lo sviluppo della personalità e per l’integrazione. “Rotadent”, invece, consiste nella raccolta e distribuzione di prodotti per l’igiene dentale a favore dei detenuti del Supercarcere Borgo San Nicola di Lecce. Nell’ultimo anno sono emersi, anche sui giornali e in televisione, molti problemi legati al sovraffollamento e all’assenza, nello stesso tempo, di fondi statali per le carceri. Il caso di Lecce è spesso apparso nelle cronache locali, ed ho così scoperto che persino tanti oggetti d’uso quotidiano e per la cura della persona, ai quali siamo talmente, per chi si trova in carcere, rappresentano quasi un bene di lusso.Pertanto, per accedere alla festa, ho ideato un pass inusuale, da presentare all’ingresso, unitamente all’invito: per le donne uno spazzolino da denti e per gli uomini un tubetto di dentifricio. A volte basta solo un piccolissimo gesto.Ho organizzato l’evento all’insegna dell’amicizia, puntando sulla musica live e su tanta allegria e, visto il vastissimo consenso e partecipazione del pubblico pugliese, vi preannuncio che riproporrò l’iniziativa anche in primavera.Mi auguro davvero che sia un anno buono per il Club, che rinsaldi le vecchie amicizie e ne crei di nuove e, ove ci fosse qualche ruggine, tutto torni a splendere!Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato nell’organizzazione della Festa, iniziando dai componenti del Consiglio Direttivo per arrivare a tutti gli altri Soci. Ringrazio anche il Presidente del nostro Rotary padrino, l’Avv. Vittorio Vernaleone, che ha supportato, sin dagli albori, i miei progetti di service, il Dott. Ruggiero, Segretario del nostro Rotary padrino, gli amici dei Rotaract Brindisi, Manduria, Gallipoli e Roma Castelli Romani che sono accorsi alla Festa, sostenendoci come in una grande Famiglia.Grazie a tutti per aver contribuito a questo successo!

F r a n c e s c a R o m a n a P a l l a r a - P r e s i d e n t e R A C L e c c e

Rotaract Club Lecce

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Rotaract Club Bar i

ASSISTERE PER FAR ESISTEREDopo le vacanze di Natale, sarà per l’atmosfera festosa, i doni scambiati o le grandi mangiate che accompagnano le feste, ci sentiamo tutti un po’ più “buoni” (oltre che più pesanti).

Quale migliore occasione allora per raccontarvi quale obiettivo si è prefisso per quest’anno il nostro Rotaract?

Il service riguarda un ambito molto delicato, spesso nascosto ma sempre presente nel tessuto sociale e vissuto con profonda sofferenza: le ragazze malate di AIDS o entrate nel cerchio della droga, spesso perché non sostenute in ambito familiare, oppure prematuramente gravide e perciò assolutamente impreparate a fronteggiare la responsabilità di crescere ed educare un bambino.

Nella nostra regione alcuni centri pubblici e privati sono deputati all’accoglienza ed assistenza di donne e bambini in simili situazioni di disagio, contribuendo al loro sostentamento, aiutando le giovani ad uscire dal vortice della tossicodipendenza e a comprendere le responsabilità verso se stesse ma soprattutto verso le loro creature, facilitando la partecipazione ad attività lavorative, promuovendo al contempo il loro inserimento attivo in società.

Su questo argomento il Club ha organizzato un incontro in Interclub, a Novembre, per rendere noti quei contesti sociali “problematici” che di solito si tende a nascondere e a fingere che non esistano.

La dottoressa Falcone (eh si, proprio come la nostra Presidente!) ha tenuto una conferenza molto interessante nella quale ha fatto una panoramica su quella che è la situazione in questi centri di recupero, comunità terapeutiche e spesso vere e proprie case alloggio, nelle quali lavora quotidianamente da anni e di cui è direttrice.

Probabilmente la bella serata e l’argomento abbastanza impegnativo non hanno permesso alla relatrice di rivolgersi a un pubblico più vasto, ma coloro che hanno partecipato sono rimasti colpiti dalle sue parole e sono usciti dall’incontro con una nuova consapevolezza sulle condizioni di vita di tante nostre coetanee e su ciò che possiamo fare per cercare di offrire loro un terreno migliore per coltivare (mi si passi la metafora agricola) le loro giuste aspirazioni ad una vita “normale”.

Per queste ragioni il nostro Club si è impegnato a fornire alle due comunità gestite dalla dottoressa Falcone tutto il necessario alla vita quotidiana dei suoi pazienti, in particolare dei piccoli figli delle ragazze ivi assistite, cioè asciugamani, accappatoi, frigoriferi, passeggini, lenzuola; oggetti di uso comune che a noi possono sembrare banali ma che per molti sono beni rari.

G i a n l u c a P i c c o l o - R A C B a r i

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M i c h e l e L a M a c c h i a - P r e s i d e n t e R A C M a n f r e d o n i a

Rotaract Club Manfredonia

COS’ È IL ROTARY?Il Rotary International, e con esso il Rotaract che ne costituisce in un certo senso la parte giovanile, è impegnato in tutto il mondo in

una iniziativa di grande portata: la eradicazione della Poliomielite. Il programma promosso dal Rotary è in corso già dai primi anni 80,

insieme con la Organizzazione Mondiale della Sanità, l’UNICEF, ed i Centri (USA) per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.

Oltre 2 miliardi di bambini sono stati già vaccinati, ed i casi di poliomielite nel mondo sono scesi del 98%, da 350.000 nel 1988 a meno

di 2000.

In quattro paesi purtroppo la polio è ancora notevolmente presente: Nigeria, India, Pakistan, Afganistan, con il rischio di vanificare

quanto già fatto poiché il virus può diffondersi di nuovo da questi paesi a quelli che ora ne sono liberi.

Per ottenere il risultato della eradicazione totale della polio occorrono ancora ingenti fondi. Tutti i soci Rotariani e Rotaractiani del

mondo sono impegnati a contribuire direttamente e anche attraverso fondi reperiti all’esterno, con iniziative adeguate. Lo stesso Bill

Gates, riconoscendo il valore di questo grande progetto umanitario, ha donato 350 milioni di dollari, con l’impegno da parte del Rotary

International di raccoglierne altri 200 milioni.

Ogni club nel mondo è pertanto fortemente impegnato in iniziative contribuire al raggiungimento di quell’obiettivo.

Noi del Rotaract Club di Manfredonia abbiamo organizzato per Natale, insieme con il Rotary Club padrino, una grande lotteria di

beneficenza, il cui ricavato è stato totalmente devoluto alla Fondazione Rotary per finanziare appunto il programma POLIO PLUS –

END POLIO NOW. Abbiamo raccolto più di 100 “premi” che hanno attratto e giustificato l’attenzione ed i contributi che hanno

apportato nostri soci ed ospiti. Un ringraziamento a Ritassunta Catalano ,Pasquale Libergoli , Libera Barbieri e per aver apportato 3

beni di gran valore.

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GENERAZIONI A CONFRONTOI giovani di ieri e oggi: due generazioni a confronto. Un dialogo tra persone che hanno vissuto l’età della spensieratezza in momenti storici diversi, dando vita a identità differenti ma comunque animate dalla stessa voglia di conoscenza e responsabilità. In un clima di sincero e aperto dibattito, si sono incontrati, presso l’hotel Delfino, la scrittrice leccese Emilia Bernardini De Pace, autrice del romanzo “Gli abeti rossi” e i soci dei club service femminile e giovanili tarantini: Ammi (Associazione mogli medici italiani), Fidapa,InnerWheel,Soroptimist ,Leo e Rotaract Taranto. Alla serata hanno preso parte ilGovernatore del Distretto Rotaract 2120 Elio Franco e i presidenti delleassociazioni coinvolte: Amalia Zinzi, Anna Maria Esposito, Lina Romandini,Cristina Turi, Francesco Tacente e Silavana Lassandro Pepe.Dall’amore all’ambiente, dalla politica al volontariato, dall’etica alla partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita civile, la serata ha toccato tutti i nodi centrali di un unico filo conduttore che caratterizza la vita degli adulti di oggi e quelli del domani. A intervistare e fornire interessanti spunti di riflessione le giornaliste Josè Minervini e GabriellaRessa che hanno contribuito a focalizzare il tema “è la forza dei giovani che fa la differenza”.Tante le domande che hanno animato l’incontro. Partendo proprio dal rapporto,spesso conflittuario, con la politica. «Da generazioni ideologizzate siamo passati a ideologie senza generazioni? Oggi, i figli delle generazioni che hanno vissuto le contestazioni degli anni sessanta e settanta, si frammentano politicamente in un universo di movimenti, talvolta con forti basi ideologichealtre, invece, privi di riferimenti politici tradizionali. Che cosa è cambiato nel rapporto dei giovani con la politica e cosa è rimasto, a chi negli anni sessanta e settanta aveva venti o trent’anni, del “fervore rivoluzionario”?» si chiede la scrittrice Emilia Bernardini De Pace. Si scopre così che i giovani faticano sempre di più a trovare risposte nei luoghi più istituzionali, come i partiti, per questo scaricano la propria voglia di cittadinanza attiva nelleassociazioni e nelle grandi manifestazioni di piazza, come quella che si è realizzata, lo scorso 28 novembre, a Taranto contro l’inquinamento e che ha portato a sfilare per le vie centrali della città più di 15mila persone.Nessuna “relatività dell’etica” dunque come ha sottolineato l’autrice salentina che ha rafforzato il concetto introdotto da Josè Minervini sulla “contemporaneità dei messaggi discordanti. «Non possiamo fornire ai giovani opinioni contrapposte su temi di grande importanza come invece assistiamo sui nostri mass media» ha concluso la giornalista Josè Minervini.Infine è stato affrontato il tema della conquista, unica via del piacere. «Siama solo quello che si deve conquistare» ha detto l’autrice di Abeti rossi in chiusura dell’incontro.

F a b i a n a D i C u i a - R A C T a r a n t o

Rotaract Club Taranto

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IL RAC MASSAFRA ALLA XII EDIZIONE DEI “MAGNA GRECIA AWARDS”Il Magna Grecia Award è un premio istituito nel 1996 dall’attore, regista e scrittore Fabio Salvatore, destinato a uomini della cultura e della comunicazione. È un riconoscimento importante che promuove la cultura e la fioritura intellettuale del Sud e, soprattutto, stimola tutti i giovani che intendono affacciarsi e credere nella terra del mezzogiorno, spesso poco gratificante nei confronti di coloro che vogliono vedere realizzato il proprio avvenire.Il Rotaract Club Massafra ha partecipato all’edizione del 2009, con menzione speciale alla giornalista Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan nel 2001, tenutasi il 27 novembre presso il Teatro Spadaro di Massafra.Il premio è stato tributato al giornalista Renato Coen, inviato da Gerusalemme per Sky Tg24.Il talk show ha affrontato il tema del valore della vita e, oltre al premiato Coen, ha visto la partecipazione di illustri professionalità della comunicazione, della cultura e della politica italiana: la giornalista Federica De Sanctis (giornalista di Sky TG24), l’attrice Giulia Steigherwalt, il Vice Presidente della Commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere presso il Parlamento Europeo, l’On. Barbara Matera, l’On. Gianfranco Paglia (Medaglia al Valore Civile e componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati), l’On. Luigi Vitali (Componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati), il Sindaco della Città di Massafra, Dott. Martino Tamburrano e l’Assessore alla Gioventù della Città di Massafra, Raffaele Gentile.‘’Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere’’, diceva Einstein, considerando appunto la vita come dono, come respiro, come aiuto e sostegno. La vita che è il ‘’salvare la vita’’, come nel caso dell’On. Gianfranco Paglia che nel 1993 a Mogadiscio è stato gravemente ferito mentre salvava un suo compagno, perdendo così l’uso delle gambe.Distinguere tra guerra giusta e guerra sbagliata è il modo più improprio di sollecitare giudizi politici ed etici sui conflitti. Qualsiasi guerra, qualsiasi rivoluzione, qualsiasi resistenza, anche se nasce da motivazioni sacrosante, diventa sbagliata non appena si macchia del primo omicidio. E mai come nel caso di una guerra, la vita è così importante. Lo è per i militari, lo è per la povera gente, lo è per i giornalisti, lo è per l’essere umano in senso lato. E mai come nel caso di una guerra, diventano fondamentali le proprie origini, che molto spesso vengono strappate in modo violento e arrogante.Le origini dei giovani del Sud sono il Sud. Ognuno di essi porta nel cuore un pezzo di questa terra, pur essendo una terra difficile, e non è andando via o rinnegandola che la si fa crescere e la si stimola. Forse aggregandosi, forse collaborando, forse coltivando iniziative e interessi di ogni tipo la si può aiutare e la si può amare con più intensità. Ogni vita è preziosa perché potrebbe portare un tassello fondamentale nella soluzione dei problemi che ostacolano l'ulteriore progresso della nostra civiltà. Il Magna Grecia Award dà a tutti appuntamento a Marzo 2010, e il RAC Massafra sarà lì a captare ogni attimo di questo evento ormai di portata internazionale.

A n g e l a L a t e r z a - R A C M a s s a f r a

Rotaract Club Massafra

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PREMIO ROTARY SCUOLAIl Premio Rotary Scuola ha avuto luogo il 23/12/2009 presso l’aula magna del Liceo Scientifico “Ettore Onorato” di Lucera (FG).

Il premio Rotary Scuola è andato agli studenti delle scuole di Lucera dell’anno scolastico 2008-2009, la cui votazione si è attestata a

100 e in particolare a 4 studenti la cui votazione è stata di 100 e lode.

Ai quattro studenti che hanno conseguito il massimo dei voti il Rotary Club Lucera ha offerto un assegno di 500 Euro, corredato da un

attesto.

Al Premio Scuola hanno partecipato il direttivo del Rotary Club Lucera e il dott. Giuseppe Marino vice-presidente del Rotaract Club

Lucera, il Monsignor Domenico Cornaccia vescovo della diocesi Lucera-Troia e la Dott.ssa Paola Catapano, lucerina DOC,

ricercatrice presso il Cern di Ginevra e il Vice-presidente della provincia avv. Maria Elvira Consiglio.

PS: Il Rotaract Club Lucera è lieto di invitare tutti i Rotaractiani alla festa di Carnevale che si terrà il 5 febbraio a Lucera (FG).

Per maggiori informazioni vi invito a chiamare il direttivo del Club Rotaract Lucera.

G i u s e p p e M a r i n o - R A C L u c e r a

Rotaract Club Lucera

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C r i s t i n a D ’ a r i e s - P r e s i d e n t e R A C S a n S e v e r o

Rotaract Club San Severo

A NATALE PUOI....Carissimi amici,

il Rotaract club di San Severo quest’anno si è impegnato molto nella cura verso la collettività,collettività locale … grazie a una

manifestazione di beneficenza avviata a Novembre siamo riusciti a raccogliere quasi mille euro..di comune accordo e dopo essermi

recata personalmente sul posto abbiamo deciso di destinare l’intero ricavato a una famiglia che vive nella nostra città,proveniente dal

Senegal, composta da moglie marito,2 splendide bambine di 5 e 6 anni e un angioletto di 4 mesi(che io stessa ho cullato tra le

braccia).. … permettendogli di passare un Natale veramente magico!!Ho scoperto delle persone molto garbate ed educate che hanno

accolto questi aiuti con dignità e gioia infinita!!A tal proposito ringrazio questo meraviglioso club che ci ha dato la possibilità di rendere

felice il prossimo e che fa vivere a noi stessi delle esperienze magnifiche!

Concludo ringraziando anche il Rotary club padrino che durante la serata della Festa degli Auguri ha improvvisato una raccolta fondi

davvero speciale,fatta di cestini portati a mano da me e altri soci e dal presidente stesso,il simpaticissimo dott. Fabiano,che incitava i

rotariani a “sborsare” più soldini!!!!! Grazie a loro siamo riusciti ad incrementare il budget da consegnare a questa famiglia!

Indi questo anno si è concluso davvero alla grande … e qualcos’altro già bolle in pentola!!

P.S. una piccola anticipazione … in collaborazione con il Rotary club a breve una conferenza tenuta da una scrittrice davvero

anticonformista e “fuori dalle righe”!!!!

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IL NATALE SECONDO IL RAC BISCEGLIEOgni anno, nell’ultimo mese, siamo pronti a vivere un momento magico che fa tornare bimbi i più grandi e regala ai piccoli gioia, sorprese ed affetto. Questo momento è il Natale, festa legata alla famiglia, alla nascita del Bambinello Gesù, alle strenne e alla figura di Babbo Natale, ma da tempo anche al consumismo, alla corsa ai centri commerciali, ai media che inquinano l’essenza del Natale, accentuandone l’aspetto commerciale.Per accogliere al meglio l’avvento delle festività natalizie noi del Rotaract di Bisceglie abbiamo pensato in grande rinnovando un appuntamento che, per il terzo anno consecutivo, dà prova della partecipazione attiva dell’Amministrazione, delle associazioni locali e della cittadinanza. Si tratta del “Natale della Solidarietà”, una manifestazione organizzata in partnership con il Comune biscegliese e la Regione Puglia, svoltasi nei due weekend precedenti al Natale per le vie del Centro Storico.All’interno degli storici portoni della città antica, gentilmente messi a disposizione dalle famiglie proprietarie, ogni associazione ha allestito una vetrina ove presentare la propria attività ed esposto manufatti o decorazioni natalizie da destinare alla vendita. Il ricavato raccolto nelle quattro giornate era a sostegno di giuste cause benefiche. Nel nostro caso, noi rotaractiani abbiamo dato visibilità al club sia attraverso la proiezione di fotografie che mostravano quanto fatto fin ad oggi, sia attraverso la raccolta degli articoli pubblicati sui giornali cittadini sulle iniziative realizzate. Inoltre, abbiamo continuato la vendita delle polo firmate Rotaract per contribuire alla ricostruzione della “Casa dello Studente” del L’Aquila distrutta dal terremoto.Non sono mancati angoli di degustazione. Tra caldarroste, torte tipiche, orecchiette alle cime di rape si sono vissuti momenti di convivialità e complicità tra i vari associati coinvolti.Il nostro service cittadino ha voluto portare leggerezza, divertimento ed affetto a coloro i quali il Natale lo vivono con semplicità e limitatezze, ossia ai giovani fanciulli di “Villa Giulia” – Centro di accoglienza e rieducazione cittadino. Per un paio di ore abbiamo coinvolto i bambini in una deliziosa ed allegra tombolata i cui premi messi in palio consistevano in dolciumi, di peso diverso a seconda della vincita. Si iniziava dai leccalecca per l’ambo fin a giungere ad un barattolone di Nutella per il premio finale, la tombola. In ultimo abbiamo consegnato loro un sacco rosso pieno di viveri essenziali, con l’auspicio di rendere più gustosa la tavola di Natale delle proprie famiglie.I ragazzi hanno contraccambiato i nostri doni e la nostra amicizia esibendosi in un balletto e in un canto natalizio. In quel pomeriggio, tuttavia, il nostro piacere più grande è stato quello di vedere sui loro volti tanti sorrisi e tanto stupore ed entusiasmo.Credo che anche questa volta, e per questo Natale, la nostra mission Rotaract è andata a buon fine: sostenere i valori

dell’associazionismo, della solidarietà e della condivisione.

E m i l i a A n g a r a n o - R A C B i s c e g l i e

Rotaract Club B iscegl ie

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IL RAC MATERA INCONTRA AMANDA CRYSLERCari soci rotaract, cari amici:Vi presento Amanda: rotaractiana del Colorado, che nel corso della sua vacanza in Italia ha voluto arricchire la sua permanenza confrontandosi con la nostra realtà, dandoci così modo di dimostrare a lei ma prima di tutto a noi stessi che il rotaract è una grande famiglia , una rete globale di contatti e valori condivisi.Appresa la notizia della visita di Amanda nel nostro club di Matera, con grande entusiasmo abbiamo organizzato una visita guidata nella nostra città, famosa nel mondo per i suoi “Sassi”, patrimonio dell’Unesco.I Sassi di Matera sono caratterizzati da due diversi e contrastanti ambienti nei quali si è svolta la vita e la civiltà dei materni nell’ultimo millennio.Sembra un piccolo presepe modellato da un artigiano in vena di poesia, questo villaggio, delimitato dai contrafforti della Murgia che fanno da confine tra le due configurazioni abitative, una denominata Sasso Caveoso, l’altra Sasso BarisanoInsieme alla nostra amica rotarctiana abbiamo percorso i tanti vicoli che portano alle numerose chiese, molte delle quali ipogee. La maggior parte di queste rappresentano una testimonianza della civiltà monastica greco-bizantina sviluppatasi fra l'VIII e il XIII secolo. Attraverso una piacevole passeggiata siamo giunti nello splendido scenario di piazza san Pietro Caveoso: uno dei luoghi più suggestivi della città , dove è sita la Casa Grotta, abitazione contadina tipicamente arredata.La visita alla Casa Grotta di vico Solitario è stata l’opportunità per spiegare ad Amanda la vita che conducevano i materni in queste case scavate nel tufo .Al termine della visita ci siamo recati in uno dei tanti negozietti di souvenir che per l’occasione aveva allestito per noi un banchetto con vino e prodotti tipici locali.Dopo la passeggiata turistica nei Sassi abbiamo prolungato lo spettacolo a tavolaE’ stato questo un momento non solo conviviale ma di confronto e arricchimento reciproco. Parlando con Amanda ci siamo resi conto che parlavamo la stessa lingua e condividevamo i medesimi valori. Abbiamo sottoposto Amanda ad un vero e proprio interrogatorio, curiosi, come eravamo, di cogliere le analogie e le differenze nella organizzazione dei vari rotaract presenti nel territorio americano Un’esperienza unica, entusiasmante e formativa, grazie alla quale abbiamo avuto l’occasione di capire ancora di più che cosa sia il rotaract e che cosa possa realmente rappresentare. Rotaractando incontreremo nuovi amici!Pronti per partire ?

M a r i a D e s i r è M o n t e s a n o - R A C M a t e r a

Rotaract Club Matera

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DONATORI DI VOCE: IL PUNTO SUL SERVICEIl service è l’attività con cui i rotaractiani contribuiscono al bene della propria comunità locale, regionale e finanche internazionale, e attraverso la quale partecipano ad esperienze formative in un clima di amicizia. Nondimeno esso può essere definito come la più alta concretizzazione dell’opera di un rotaractiano.Il club Bari Alto Casamassima, ormai da un anno e mezzo, si adopera in un service molto impegnativo e di ampio respiro che consiste nella registrazione di tracce audio di testi universitari e di opere letterarie per i non vedenti in sinergia con la UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Così, dopo l’intera trascrizione di un testo di diritto penale per una studentessa ipovedente nell’anno sociale 2008-2009, la strutturazione del service è andata ben oltre le più rosee aspettative con una vera e propria ramificazione in tutto il distretto 2120, con diversi volontari equamente suddivisi nei vari club della regione e decine di call (chi fa una chiamata e dà spontaneamente la propria disponibilità dovrà impegnarsi a leggere nel termine di 7-10 giorni un testo scientifico o un’opera letteraria a scelta).Il service in questione sta vedendo la preziosa sinergia tra l’RD 2120, Elio Franco, il presidente di service, il past president Raffaello Bellino, i referenti di area, i presidenti dei club Rotaract che hanno direttamente o indirettamente preso parte al corso di formazione, e la segreteria della presente commissione distrettuale, in quanto è dalla loro azione di coordinamento che è stato possibile raggiungere questi i importanti traguardi.Allo stesso tempo l’evento del 7 novembre 2009 per la formazione dei revisori di tracce service a favore dei non vedenti, con l’acquisto di materiale didattico e con la registrazione da parte di diversi rotaractiani, ha confermato il successo del service e lascia ben sperare per il prosieguo dello stesso.Così, allo stato dell’arte, il Rotaract dispone di un numero di revisori di tracce superiore a quello di cui dispone la stessa UIC sul territorio regionale, con possibilità di sviluppo di un vero servizio rivolto alle persone affette da deficit visivi. Tutto ciò ci spinge a continuare nel solco che abbiamo tracciato insieme e che insieme ci deve vedere protagonisti.

V i t o C h r i s t i a n F e r r i - R A C B a r i A l t o C a s a m a s s i m a

Rotaract Club Bar i Al to Casamassima

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NUOVA CASA PER IL ROTARACT CLUB DI MOLFETTAIl Rotaract Club di Molfetta ha una nuova casa: la prestigiosa sede dello Sporting Club di Molfetta, con soffitti affrescati e sita in uno

dei palazzi signorili più belli del centro, da quest’ anno ospiterà anche i ragazzi e le ragazze del Rotaract Club di Molfetta.

Una soluzione fortemente voluta dalla presidenza del Club che ha ritenuto di trovare finalmente una sistemazione stabile dove

svolgere riunioni ed attività sociali.

Ma il Rotaract Club di Molfetta ha anche portato avanti attività di beneficenza in favore dei più bisognosi: il 6 dicembre scorso, infatti,

è stata organizzata una raccolta di abiti usati nelle scuole superiori della città, in particolare presso il Liceo Ginnasio “Leonardo da

Vinci” ed il Liceo Scientifico “Albert Einstein”. Gli abiti sono stati consegnati ad alcune parrocchie della Diocesi di Molfetta, che hanno

provveduto a consegnarli ai meno abbienti.

Nulla sarebbe stato possibile senza il decisivo aiuto delle ragazze e dei ragazzi del costituendo Interact Club di Molfetta, che si sono

particolarmente impegnati per la realizzazione di questo progetto benefico.

Grande soddisfazione per il lavoro svolto e per i risultati fin qui ottenuti è stata espressa dal presidente del RAC di Molfetta, Vito

Piccininni: “L’iniziativa di dicembre, con la raccolta di abiti da devolvere ai più bisognosi, rappresenta la vocazione assistenziale del

Rotaract di Molfetta – ha dichiarato il presidente – sono molto soddisfatto della partecipazione dei ragazzi che andranno a costituire il

nucleo del futuro Interact di Molfette, la cui organizzazione è stata totalmente a carico della presidenza del Rotaract Club di Molfetta”.

“Sono molto soddisfatto anche della nuova sede – ha aggiunto Piccininni – che ha finalmente dato al Club di Molfetta una sua “casa”

stabile ed autonoma dalla sede del Rotary”.

Un ottimo inizio d’anno per il Rotaract Club di Molfetta, che punta a nuove iniziative per il 2010, compreso il tradizionale

appuntamento con la mostra d’arte “RotarArt” che si terrà in primavera.

A g a t a C l a u d i a N a p p i - R A C M o l f e t t a

Rotaract Club Molfetta

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IL ROTARY VISTO DAL ROTARACT !In base alla mia esperienza rotaractiana, ho potuto constatare che molti di noi non conoscono le origini e la storia del Rotary e di conseguenza del Rotaract, per questo sono rimasta colpita da come e dove (a Chicago nel 1905 dall’unione di quattro persone tra cui Paul Harris) sia nato il Rotary.È stata proprio la conferenza del 10 Novembre organizzata dal Rotaract Bari, che mi ha portato a conoscenza di tutto quello che è stato il Rotary nella storia, e del grande lavoro che ha svolto per l’umanità come il progetto della Polio Plus.Inoltre, credo che sia stato un mix di elementi che hanno reso la conferenza interessante come: la bravura e la simpatia del relatore nonché socio del Rotary Bari Mediterraneo Livio Paradiso, la presenza di tanti ragazzi, compreso l’Interact e l’utilizzo di diapositive che incuriosivano gli ospiti.Penso, però, che l’elemento fondamentale sia stato l’impostazione di questa conferenza, fondata non sul classico discorso già preparato dal relatore ma sul dialogo e il confronto con i ragazzi, che dopo i primi momenti di imbarazzo e vergogna, hanno partecipato con curiosità, volendo sapere sempre di più sulla loro associazione e rispondendo ad un simpatico quiz che il relatore aveva portato per “metterci alla prova”.Ovviamente la conferenza si è conclusa con una simpatica pizza ormai consuetudine di ogni evento.

P a o l a A p r e a - R A C B a r i

EXTRA Rotaract Club Bar i

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(continua)20

QUANDO UN CORTO TI “ALLUNGA” LA VITADura ma bella l’esperienza appena conclusasi della 1° edizione del Festival Nazionale di cortometraggi “Movieract”. Grazie all’impegno del Rappresentante Distrettuale in carica, Elio Franco, di quello dello scorso anno sociale, Teresa Ranieri, e agli sforzi profusi da ogni membro Rotaract dell’esecutivo e non, è stato possibile tramutare un sogno in realtà. I risultati ci asteniamo dal commentarli, limitandoci a riportarli sotto. Sono sulla bocca non solo dei filmaker partecipanti – che hanno apprezzato più del previsto l’iniziativa – ma anche dei numerosi organi di stampa che hanno dato risalto alla notizia (Gazzetta, Corriere, Barilive, A. Sud, Telenorba, Barisera, Quotidiano di Bari, Leggo, ecc. ecc.), confortandoci con le loro attenzioni. D’altro canto la stessa attenzione prestataci dalla Apulia Film Commission, realtà ormai gigantesca del panorama cinematografico regionale, la dice lunga su quella che è stata l’importanza rivestita da una prima edizione in una Sala Murat presa d’assalto dai più di 200 spettatori presenti, con diverse personalità note in platea. Sono stati 24 e tutti di qualità i cortometraggi pervenuti da filmaker di tutta Italia, ma 11 solo i prescelti per la finalissima. Tanti però gli attestati di merito a quei corti che hanno rivestito ad avviso dell’organizzazione un particolare valore sociale, e tante soprattutto le nomination nelle diverse categorie (miglior attore, miglior attrice, miglior regia e miglior soggetto cinematografico). E’ stata dura la selezione e ancor più la scelta finale, determinata dal voto congiunto della giuria di qualità (un ringraziamento a Vito Giuss Potenza, Mario Tani, Ketty Volpe, Lia Cellamare e Livio Costarella, simpatici e bravissimi), e del pubblico in platea. Sulla inattaccabilità dei corti di Vito Palmieri, però, ci siamo tutti inchinati. “Tana libera tutti” e “Se dobbiamo andare andiamoci”, rispettivamente secondo e terzo classificato, hanno riscosso consensi unanimi, pur non vincendo. Palmieri d’altro canto ha più di un motivo per essere contento, avendo vinto anche un attestato di merito e il premio come miglior regia e soggetto cinematografico. Miglior attore, invece, è stato decretato Alberto Rubini, padre del noto cineasta. Miglior attrice la bravissima Caterina Firinu. Le quattro ore di proiezioni sono trascorse liscie - spero di poter dire anche con una conduzione all’altezza – in un alternarsi di corti che svariavano dal comico al drammatico, dal thriller all’onirico, nonostante l’handicap serale della gara prestigiosa tra Juventus e Milan. A vincere questa prima edizione è stato il corto “Devo andar via” di Michele Diomede e Nando Vatinno. Come è noto il ricavato di tale evento sarà devoluto in favore della popolazione abruzzese, e quindi sono lieto di poter affermare che spettacolo e beneficenza si siano fuse in una serata che a detta di molti è stata piacevole. C’è già chi, come tanti addetti ai lavori, ha caldeggiato una 2° edizione, chiedendomi sin d’ora lumi in merito. Non sono stato nelle condizioni di poter promettere o anticipare nulla, né posso premere il prossimo Rappresentante Distrettuale a prendere in considerazione una tale idea in questo momento.

EXTRA Rotaract Club Bar i

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Credo, però, in tutta onestà che non sarebbe male se il Rotaract avesse annualmente una sua cornice di riferimento con il cinema, dal momento che questa prima edizione è generalmente piaciuta, pur tra non poche difficoltà organizzative, e potrà magari in futuro essere rifugio per tanti filmaker desiderosi soltanto di veder valorizzato il proprio talento. Avendo partecipato con il mio corto “Occhi negli Occhi” in passato ad altri Festival posso senza timor di fallo affermare che rare sono state prime edizioni come la nostra, e credo che la presenza come concorrenti di Alberto Rubini, Marina Suma (interprete con Jerry Calà di tanti memorabili film), dell’attrice di “Centovetrine” ed ex Miss Italia Mirka Viola, di Lia Cellamare e di tanti altri bravissimi interpreti renda onore al nostro impegno e alla nostra dedizione. Mi è impossibile qui ringraziare una per una tutte le persone che mi hanno fornito una mano nell’organizzazione di questo evento. Loro sanno che l’ho già fatto privatamente e replico generalmente su queste colonne, con un ringraziamento particolare ad Elio e Teresa per avermi permesso di vivere questo emozionante momento. Il Rotaract è da questo momento anche sinonimo di “fratellanza cinematografica”.

I PREMIATI 

Festival Nazionale di cortometraggi "Movieract"

1° classificato: "Devo andar via" - Michele Diomede - Nando Vatinno

2° classificato: "Tana libera tutti" - Vito Palmieri

3° classificato: "Se ci dobbiamo andare andiamoci" - Vito Palmieri

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Miglior attore: Alberto Rubini - "Il vento è cambiato"

Miglior attrice: Caterina Firinu - "Tilt"

Miglior soggetto: Vito Palmieri - "Se ci dobbiamo andare andiamoci"

Miglior regia: Vito Palmieri - "Tana libera tutti"

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Attestati di merito:

"Bulli e pupe nella terra di Sciascia" - Massimo Puglisi

"Il disegno" - Luigi Tullio - Daniela Mazzacane

"Tana libera tutti" - Vito Palmieri

"C'è un mare da fare" - Istituto Nicola Tridente di Mola

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Targa fuori concorso:

"Occhi negli Occhi" - Christian Montanaro

C h r i s t i a n M o n t a n a r o - R A C B a r i

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B e n e d e t t a M a f f i a - R A C B a r i A l t o - C a s a m a s s i m a 22

Rac Music Awardst

3,2,1... GO!Nella prima Classifica del 2010, nessuna new entry, solo grandi spostamenti di posizioni, Laura Pausini con “Laura Live World Tour 09″ schioda dal posto più alto del podio il grande Vasco Rossi, c’ è da aspettarsi che lo rimanga a lungo vista la recente decisione di ritirarsi dalle scene per almeno due anni. Gianna Nannini con “Dream: solo i sogni sono veri” conquista velocemente la quarta posizione, entrando nella top ten della classifica. Qualcuno scende, come Marco Mengoni e Giusy Ferreri, altri rientrano, Mina con “Facile”, esce invece Gianni Morandi con “Canzoni da non perdere”, una leggera discesa per “Dove si vola” di Marco Mengoni, qualche passo in avanti per Cristiano De Andrè con l’ album celebrativo di rimpianto Fabrizio de Andrè. Classifica1 Laura Pausini - Laura Live World Tour 09 (in salita)2 Vasco Rossi - Tracks 2 Inediti e rarità (in discesa)3 Claudio Baglioni – Q.P.G.A. (stabile)4 Gianna Nannini - Dream: solo i sogni sono veri (in salita)5 Fiorella Mannoia - Ho imparato a sognare (in salita)6 Tiziano Ferro – Alla mia età (stabile)7 Elisa – Heart (in discesa)8 Marco Mengoni – Dove si vola (in discesa)9 Alessandra Amoroso - Senza Nuvole (stabile)10 Eros Ramazzotti – Ali e radici (in salita)11 Francesco Renga – Orchestra e voce (stabile)12 Cristiano De Andrè – De Andrè canta De Andrè (in salita)13 Renato Zero – Presente (in discesa)14 Giusy Ferreri - Fotografie (in discesa)15 Mina Facile (in salita) Anche questo mese andiamo a scoprire insieme la prima classifica del 2010 degli album e dei singoli più venduti secondo Billboard. Nalla Billboard Hot 100 non cambia la prima posizione che vede ancora Ke$ha con Tik Tok mentre sale in seconda posizione Iyaz con Replay. Stabile al terzo posto Lady GaGa con Bad Romance.Nella Billboard 200 invece si riconferma regina della chart Susan Boyle con I Dreamed A Dream, mentre in seconda posizione debutta l’album new entry Stronger With Each Tear di Mary J. Blige. Scende in terza posizione Andrea Bocelli con My Christmas.

TABELLABillboard Hot 1001.Ke$ha – Tik Tok2.Iyaz – Replay3.Lady GaGa – Bad Romance4.Owl City – Fireflies5.Jay-Z Ft Alicia Keys – Empire State Of Mind6.Jason DeRulo – Whatcha Say7.Jay Sean Featuring Lil Wayne – Down8.Miley Cyrus – Party in The U.S.A9.David Guetta Ft Akon – Sexy Chick10.Jay Sean Ft. Sean Paul & Lil Jon – Do You Remember

TABELLABillboard 200 1.Susan Boyle – I Dreamed A Dream2.Mary J.Blige – Stronger With Each Tear3.Andrea Bocelli – My Christmas4.Alicia Keys – The Element Of Freedom5.Taylor Swift – Fearless6.Lady GaGa – The Fame7.Justin Bieber – My World (EP)8.Carrie Underwood – Play On9.Young Money – We Are Young Money10.Michael Buble – Crazy Love

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HEY....WELCOME TO IBIZA!

Ciao ragazzi! sopravvissuti alle vacanze Natalizie?..ottimo, allora é bene proiettassi verso l'estate che ne dite?se dico estate, penso mare e divertimento...se dico mare e divertimento non posso che pensare ad Ibiza!come di consueto vi do prima delle dritte di natura tecnica e logistica:-quando andarci: tra luglio e agosto é l'ideale (dopo diventa sovraffollata, soprattutto da Italiani)-come arrivare: volo diretto da Bari, da Roma Fiumicino e da Napoli ( il prezzo può essere davvero basso se si opta per un pacchetto"vivamente consigliato", altrimenti oscillerá dalle 200€ alle 400€)-dove alloggiare: Ibiza offre diverse possibilità ;1)aparthotel consigliato per gruppi non misti; Economico2)case consigliate per gruppi collaudati di amici o coppie; Economico3)camere in case private&campeggi, per chi ha poche pretese e spirito dell'avventura; Molto Economico4)villaggio, questa è una buona soluzione, ottima per chi vuole andare sempre sul sicuro con il rischio di farsi prendere dalla pigrizia e rimanere reclusi nella struttura; Medio-Alto5) Hotel vivamente consigliato a tutti per vivere appieno lo spirito dell'isola, in questo caso vi consiglio di includere solo la cena!!!!-burocrazia: Ibiza fa parte dell'arcipelago delle isole Baleari ( Palma de Majorca, Formentera ecc) si tratta di territorio spagnolo per cui é sufficiente un documento di identità valido per l'espatrio;così come in tutta Europa è vietato l'uso di stupefacenti di qualsiasi TIPO, quindi ATTENZIONE ai mille pusher che tenteranno di vendervi in modo a volte anche insistente l'impossibile anche su strade affollate alla luce del giorno, per quanto vi sia una certa tolleranza da parte della polizia state comunque molto attenti!!arrivati ad Ibiza dovrete pagare una tassa di circa 20€ per il turismo,frutto di una controversia fra il governo locale e quello centrale;-curiosità: sull'isola non c'è acqua potabile, dai rubinetti anche di hotel a 4**** esce acqua desalinificata con la quale ci si lava ma non sognatevi di berla..troverete acqua dappertutto venduta attraverso distributori automatici lasciati anche per la strada prezzo medio bottiglietta 3€;Bene arrivati ad Ibiza, che in catalano si scrive e pronuncia Eivissa, non stupitevi ;-) , attraverso un bus navetta raggiungerete la vostra residenza, personalmente vi do due opzioni costa Ovest piú sobria e rarissimi connazionali altrimenti costa sudest.-al mattino prendete i mezzi o un auto a noleggio e visitate le tante stupende spiagge che l'isola offre,acqua cristallina e sabbia particolare, sappiate che qui non vi é una particolare distinzione fra le spiagge quindi troverete molto frequentemente gente che pratica nudismo; il pranzo che molto spesso si riduce ad un happy hour (visti i ritmi) può essere molto economico tranne se optate per locali alla moda;-il pomeriggio si passa in spiaggia spesso a socializzare, qui riesce molto facile, con musica di sottofondo e il cocktail che non deve mai mancare..il pomeriggio incontrerete ragazzi e ragazze vestiti in modo buffo (se vestiti) che pubblicizzano le discoteche piú famose vendendo le importantissime prevendite che vi permetteranno di risparmiare anche il 40% del biglietto di ingresso oltre che la fila..prezzo medio di una discoteca 35-45€ (con prevendita) bevanda esclusa;-la sera inizia con la cena mai pesante, dopo la quale si passeggia per i viottoli della città vecchia passando di locale in locale a bere qualcosa (i prezzi sono ridicoli grazie ad una sfrenata concorrenza) tutto questo a partire dalle 22-23.-la notte si decide per quale locale optare i piú famosi sono Eden, es Paradis, Pacha, Space, Privilege(la discoteca più grande del mondo) Amnesia ciascuna delle quali ha serate a tema e spettacoli ogni giorno che si ripetono ogni settimana...si finisce molto tardi, in media verso le 6-7 percui potrete ben immeginare che al mattino prima delle12 vige il silenzio.Questo é il classico viaggio consigliato per chi ama la vita notturna, il mare e la tranquillità..si perché vi sembrerà strano ma é un isola molto versatile e per niente rumorosa percui si presta bene per tutte le esigenze..ragazzi ANDATECI!!!!!!!...vi dico solo che mi hanno portato via con la forza e 7chili in meno!!!!

Travel Rac

Douglas Giorgio Rambukwella - RAC Bari Agorà

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Movieract...

Anche nel film dello scorso anno di Giuseppe Piccioni Giulia non esce la sera, serpeggia l’insoddisfazione, il protagonista (un bravissimo Valerio Mastrandrea) sembra quasi non essere interessato alla sua vita che, però, vista dall’esterno appare molto interessante: lui è uno brillante scrittore che concorre tra i finalisti di un noto premio letterario,  ma sembra quasi indifferente al suo successo, sembra disinteressato anche alla sua vita privata (moglie e figlia).Su richiesta dell’editrice cerca  di scrivere un nuovo libro e nella sua mente si sovrappongono personaggi, storie strane, surreali e bizzarre, fino a quando non incontra Giulia (Valeria Golino). Ad un certo punto della pellicola si ha l’impressione che anche la storia che stiamo vivendo col protagonista sia una sua invenzione, che Giulia non esista, ma la sensazione dura poco perché poi tutto sorprendentemente e tristemente va avanti e ci rendiamo conto che purtroppo così non è.Anche questa volta non vi ho raccontato il finale dei film, quanto invece quello che ho percepito vedendoli: la sensazione è  che spesso l’insoddisfazione può accecarci,   rovinare ogni cosa e portarci così a non assaporare le tante sfaccettature della vita anche nelle sue sconfitte o nei suoi limiti, impedendoci di viverla fino in fondo.

Nella vita spesso si rincorre qualcosa, perché non ci si sente felici.La crisi nel significato greco del termine significa rottura, scelta, e da questo momento di rottura è  bello pensare che potrebbe seguire una rinascita, ma non è sempre così.Il caso ha voluto che nelle ultime due settimane abbia visto due film, L’uomo nero, l’ ultimo lavoro di Sergio Rubini e Giulia non esce di sera pellicola dell’anno scorso di Giuseppe Piccioni, in entrambi sottende il concetto di crisi, i personaggi, vivono delle crisi anche se in modo differente.Nell’Uomo Nero, girato tra Mesagne, Oria e Manduria, c’è un padre capostazione che rincorre la sua passione per la pittura.Per dipingere e sfidare sé stesso e la società toglie tempo al lavoro, alla famiglia, non si rende conto dell’infelicità della moglie, delle paure del figlio, insomma perde le cose importanti che ha intorno, e forse perde un po’ della sua vita. La sua passione diventa un’ossessione che lo rende anche ridicolo al cospetto dei suoi cari, che lo fa odiare dal figlio, ma sarà proprio quest’ultimo che alla fine scoprirà il suo talento, comprenderà la sua voglia di riscatto.

Anna Carla De Vito - RAC Manduria

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Certe notti lo sogno ancora. Mi sveglio e ripenso al Rotaract, a quando ero socio, a quei meravigliosi 12 anni di appartenenza all’associazione e, naturalmente, a quell’anno 1995-96, in cui fui incaricato di fare il Rappresentante Distrettuale.Fu un doppio onore. Essere scelto per fare il prestigioso incarico ed essere il primo del 2120. L’inizio dell’anno, in realtà, era caratterizzato da grande tristezza e grande scetticismo. Tristezza, perché il distretto 2100 si divideva. Gli amici della Campania e della Calabria continuavano quella straordinaria esperienza. Noi della Puglia e della Basilicata avevamo, invece, il compito di cominciare una nuova esperienza: un nuovo distretto. E dovevamo fare questo con le poche risorse che avevamo a disposizione: meno di 20 club, forse 700 soci sulla carta, ma neanche un centinaio realmente attivi sul territorio. Qualcuno ci avrebbe tranquillamente definito una banda. E forse ci muovemmo come tali.Però cominciò un’esperienza fantastica. Ritengo, naturalmente, di essere stato molto fortunato, nel poter contare su gente che credeva in quello che stavamo facendo, che aveva entusiasmo e voglia di assumersi responsabilità. Farei troppi torti se provassi a fare tutti i nomi. Mi limiterò a dire che chi mi seguì nella carica, vale a dire Alessandro, Lia, Stefano (anche nominatosi Rappresentate distrettuale ombra, da me ribattezzato Ambra) e Marco, Emilo furono tra quelli che non si risparmiarono assolutamente e che diedero un contributo fondamentale a fare in modo che, in breve tempo, il distretto 2120 fosse una realtà autonoma e perfettamente funzionante.Ma tanti altri furono gli amici che permisero tutto questo, sia all’interno dei club, con un’ottima azione sul territorio, sia nel distretto, non mancando mai agli incontri distrettuali, organizzando eventi ed attività che permisero al Rotaract del 2120 di essere percepiti e di incidere sia all’interno del Rotaract nazionale sia sul territorio.Quello fu anche il primo anno in cui i 10 Rappresentanti Distrettuali italiani (con molti di loro è rimasta un’amicizia indissolubile), incontrandosi già mesi prima dell’inizio del mandato, decisero di realizzare un “progetto nazionale”: in quell’anno, riuscimmo a realizzare una raccolta fondi così importante da poter ristrutturare il reparto di nefrologia del Gaslini di Genova e di donare un importante macchinario all’Istituto Burlo Garofalo di Trieste. Senz’altro si tratto di risultati significativi. Il risultato più significativo, però, fu quello di dar via ad una pratica a livello nazionale che fu adottata anche da coloro che ci seguirono negli anni, alla guida dei 10 distretti e che, mi auguro, prosegua ancora.Non posso dimenticare rapporti con il Rotary, non sempre idilliaci. Ma di grosso confronto e di crescita.E non posso dimenticare la partecipazione del distretto 2120 al congresso di Costermano, sul lago di Garda. Partimmo con un autobus, come se fosse una gita scolastica. Eravamo il distretto più piccolo, però la nostra compagine risultò essere la più numerosa; non si distinse, invece, per disciplina: intonando incessantemente il nostro slogan (al congresso nazionale siam venuti per …… beh, lasciamo perdere) facemmo visita ad importanti realtà locali, come Verona e Riva del Garda amplificando, senz’atro, il successo della Lega negli anni che seguirono. E come dimenticare il torneo di calcio tra i Distretti sintetizzato magnificamente in un articolo di Marco Giangrande, nel successivo numero del nostro giornale.Altri tempi altre emozioni. Sono passati 15 anni, ma ripenso a quell’esperienza come ad una delle più importanti e più belle della mia vita.Festeggiare 15 anni di questo distretto mi da gioia ed emozione. Ed anche molta nostalgia per quello che abbiamo fatto, per come lo abbiamo fatto, per le emozioni, per le amicizie rimaste nel tempo, per il fatto di condividere un patrimonio così grande con tante persone che condividono gli stessi valori. Forse c’è anche la nostalgia per un’esperienza vissuta in anni in cui era ancora possibile essere spensierati o forse perché avevamo un’età in cui ognuno ha possibilità di essere spensierato. E mi fa sentire anche molto orgoglioso nel constatare quello che facemmo 15 anni fa evidentemente è stato fatto bene se, a distanza di tanti anni, siamo qui a constatare che il distretto 2120 è vivo ed agisce con grande vitalità.

“ Noi siamo il rotaract ”

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Quello che temo è che chi leggerà questo articolo possa avere la sensazione di leggere i pensieri di una persona adulta che non si è rassegnata a diventare tale (sempre se c’è riuscito a diventarlo); o possa interpretare i miei pensieri come quelli di una persona che vorrebbe ancora appartenere ad una generazione della quale non fa più parte.Forse è così. Ma se così è questo dipende anche da quei 12 anni di Rotaract e da quello strepitoso anno in cui ho rivestito la carica di Rappresentante Distrettuale. Un’esperienza incredibile, incastonata nel mio cuore e nella mia mente e che rifarei altre mille volte. Tanto per darvi il livello di malattia che tutto questo ha comportato vi dico: oggi sono presidente del Rotary di Golfo d’Anzio. Qualche volta, quando mi presento e devo qualificarmi mi sbaglio e dico sono: il presidente del Rotaract di AnzioDo un messaggio a tutti i Rotaractiani: godetevi quest’esperienza e cercate di viverla nella maniera più intensa di cui ritenete di essere capaci; sarà come accumulare un patrimonio spirituale che Vi porterete per la vita.

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Mi hanno chiesto di scrivere un articolo sulla mia esperienza da Rotaractiano che ha raggiuto livelli alti, altissimi, sino alla somma della vetta dove solo gli RD possono arrivare.E’ vero io la vetta l’ho raggiunta, ma non è questa la cosa che mi ha soddisfatto di piu e di cui voglio parlarVi.Io ho amato, e non uso questa parola a caso, ho amato davvero la mia esperienza da rotaractiano sia quando ero soldato semplice sia quando “comandavo” una truppa di scalmanati che tutto avevano a che fare tranne che con la tranquillità.Mi è difficile dire cosa è stato essere RD, posso dirvi cosa è stato essere un rotaractiano, posso dirvi quanto è bello servire gli altri senza chiedere nulla in cambio, posso dirvi che è bello ballare e cantare “sono un ragazzo fortunato” di Jovanotti con la voce rauca, mettere a soqquadro gli alberghi, viaggiare in autobus vecchi ma tutti felici di andare ad un congresso nazionale ( per Marco non continuare la frase che tanto lo sappiamo come finisce, ndr) ma poi, quando c’era da lavorare, da sistemare, da organizzare tornare seri e compiti come dei bravi ragazzi tornare dei bravi rotaractiani.Il motto nel mio anno sociale era “servire gli altri ci rende liberi”, io posso dire che il rotaract mi ha reso libero, mi ha consentito di crescere tra la felicità ed il dolore, mi ha consentito di conoscere amici e nemici, mi ha consentito di dare agli altri e ricevere tanto, dalle critiche agli elogi, mi ha consentito di capire che la vita non è fatta solo di giochi e divertimento ma che senza divertimento e gioco nulla sarebbe lo stesso, mi ha consentito di essere ciò che ora sono, uno tra tanti, ma io mi distinguo dagli altri perché ho nel cuore una R di colore giallo in una mondo di colore rosso e credetemi non è importante che sotto quel mondo stilizzato di fosse la scritta R.D., l’importante era ed è essere parte di un ingranaggio che si muove grazie a tutti e che si ferma se solo uno di noi si blocca.A chi legge questo articolo e a chi mi ha chiesto e continua a chiedermi cosa è il rotaract, io rispondo come sempre: VIVILO E CAPIRAI COSE CHE LE MIE PAROLE NON RIUSCIRANO MAI A SPIEGARTI !!!

“ Servire gli altri ci rende liberi ”

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Racchiudere in un foglio la mia esperienza di Rappresentante Distrettuale Rotaract non è cosa semplice. E’ già molto difficile mettere nero su bianco sensazioni ed emozioni, ma farlo a proposito di vita rotaractiana è davvero un’impresa ardua. Mi è stato chiesto di scrivere sulla mia esperienza di RRD, ma vorrei parlarvi della mia avventura, perché tale è stata, di rotaractiana dal 1987 al 1999. Sono stati anni in cui ho avuto modo di conoscere persone fantastiche, di stringere amicizie che ancora oggi continuano, nonostante i diversi interessi professionali e le distanze, di perseguire obiettivi comuni senza secondi fini o interessi personali. E’ infatti difficile non ricordare, con un po’ di nostalgia, l’allegria e la complicità di tante occasioni, ma anche il senso di responsabilità e l’impegno profuso nella comprensione dei problemi sociali. All’inizio della mia carriera rotaractiana, si viveva in un distretto grande (ex 2100) che comprendeva 4 regioni e che portava a confrontarsi con realtà differenti ma con uniche finalità. Con la divisione dei club della Puglia e Basilicata da quelli della Campania e Calabria, dipesa dal Rotary, all’inizio, ci fu una sorta di disorientamento sulla natura del nuovo distretto 2120 per il numero inferiori dei club e dei soci. Ma la bravura di Berardo Berardi, primo RRD del nuovo distretto, e di alcuni soci fecero sì che, in poco tempo, l’identità del nuovo distretto fosse ben definita. L’amore per l’associazione e, soprattutto, per gli ideali che venivano perseguiti, fecero crescere in me il desiderio di voler rappresentare il distretto; così fui eletta RRD per l’anno sociale 1997/98. Fu un anno molto importante, perché si festeggiavano i 30 anni dalla fondazione del Rotaract. Moltissime furono le sensazioni, belle e brutte, provate durante quell’anno. Chi mi conosce sa che non mi suggestiono facilmente, ma rappresentare il Distretto nelle celebrazioni per i festeggiamenti del trentennale a Palazzo Vecchio a Firenze mi emozionò particolarmente. Stare sul palco e parlare ai rappresentanti dei club di tutta Italia, nel favoloso Salone dei Cinquecento, fu un’esperienza indimenticabile. Ma l’emozione più forte della mia vita l’ho provata proprio quell’anno e grazie al Rotaract. Insieme a tutti i colleghi RRD d’Italia assistemmo ad una santa messa celebrata da Papa Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro a Roma. Ma subito dopo la messa avemmo il grande onore di baciare la mano al Papa stesso. La sensazione che provai fu di grandezza, tanto da non avere la forza di guardare in faccia l’uomo che ha cambiato il mondo.Potrei elencare decine di manifestazioni, congressi, assemblee o feste trascorse in allegria con amicizia e rispetto, senza mai perdere di vista gli obiettivi prefissati di perseguire, ma non riuscirei a descrivere le sensazioni provate in quei momenti indimenticabili. Non nascondo che i miei occhi si stanno riempiendo di lacrime per i numerosi ricordi che balenano nella mia mente.Il Rotaract è servire gli altri con la consapevolezza di non fare solo del bene al prossimo, ma, e soprattutto, al proprio animo. Con questo spirito del sentirsi utile agli altri e del servire, ho continuato il mio operato in ambito rotariano diventando socia fondatrice del club Inner Wheel di Fasano. Ma il primo amore non si scorda mai e così io non dimenticherò mai questa associazione nella quale ho creduto e per la quale ci sarà sempre un posto nel mio cuore.

“Collaboriamo con entusiasmo in amicizia”

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Eccomi qua, ancora una volta dopo non so più quanto tempo, a parlare di Rotaract, e dunque a pensare e a respirare in un modo differente.E’ bello e altrettanto singolare pensare che questi “revival” avvengano con cadenze temporali tali da importi, tra l’una e l’altra, di ripensare ad un periodo della tua vita straordinario, ed a confrontarlo, volta per volta, con il momento storico in cui questa splendida memoria riaffiora nella pienezza dei suoi colori.E così, irrimediabilmente la riflessione che si fa, sull’onda del ricordo, cambia prospettiva, e partendo dall’attualità torna indietro per vedere quanto di ciò che è stato è rimasto in te , quanto è scomparso, e soprattutto per rileggerne il significato .Sono stato rotaractiano per 12 anni, e oggi, che ne ho 38, non ho ancora smesso di esserlo. Ho vissuto questa esperienza non come uno status, ma come la possibilità di dare “occasioni di vita” alla mia mente, al mio cuore, a quello che ero ed a quello che volevo essere , cercando di collocare al meglio, in questo meccan ismo s t raord inar io , i l m io modo d i essere consapevolmente e costantemente “presente” (per non dire ingombrante) nel mio tempo.E così, gli anni sono passati all’insegna di questa appartenenza, di cui avvertivo a volte la natura quasi “intima”. Uno straordinario filo conduttore ha legato a me luoghi, momenti e soprattutto persone, rendendo possibile che oggi, a distanza di tempo, tutto ciò rappresenti un “bagaglio” di cui non si perde traccia.Ho avuto la fortuna impagabile di condividere questo percorso di vita con persone straordinarie, con ragazzi e ragazze – oggi uomini e donne – di cui, ad un semplice sguardo, era facile riconoscere l’immenso valore umano e lo spessore del carisma e dell’intelligenza, intesa quale “saper vivere”. Nel tempo, uniti da un’identità comune e dalla volontà che tutto avesse continuità, abbiamo costruito, all’indomani della nascita del distretto 2120, una realtà inossidabile, con una precisa natura, carica di entusiasmo e piena di progetti assicurando per anni la tenuta di un meccanismo rodato e facilmente identificabile.Tanto si è fatto nella volontà lungimirante di preservare questa “creatura”: due esempi su tutti, la nascita del Rotaractor e la stesura del regolamento distrettuale, fortemente voluti da me allorquando ho avuto l’onore di guidare il distretto, l’uno perché “voce” della nostra vita, l’altro perché importante sistema di regole necessario per la convivenza ed il rispetto di tutti. E poi il progetto nazionale “Il Rotaract adotta un autore” diretto dal nostro distretto, voluto per emancipare l’identità del “service” rispetto ai soliti stereotipi “parrocchiali”.E poi, non ultimi, i legami di amicizia, quelli di amore, il tempo trascorso insieme, l’ingenua politica delle strategie (anche quella necessaria), le bollette telefoniche, gli ettolitri di benzina, il tempo sospeso tra un incontro ed un altro… tutti aspetti di una vita che pulsava all’insegna dello stare insieme.Cosa resta di tutto ciò, a parte la splendida nostalgia legata alla memoria… sicuramente la consapevolezza orgogliosa di essere cresciuti bene, in un meccanismo civile di scambio, fatto di regole, ma dotato di un’anima, in cui ogni singolo si è sentito parte di un tutto, ed in cui ogni attimo è stato occasione per interrogarsi e per crescere insieme. Più volte abbiamo definito il Rotaract come una “scatola aperta da riempire” e così è stato: una realtà in cui inconsapevolmente da pedine siamo diventati attori protagonisti, ed in cui la nostra identità personale, ha avuto modo di crescere facendo impagabili “esercizi di vita”.Ed allora, grazie ancora al Rotaract, grazie per aver permesso - sotto questo pallido sole di una domenica mattina di gennaio, e mentre la Mannoia afferma con forza di “aver imparato a sognare” - di rivederti ancora lì, fermo davanti alla mia porta, mentre mi sorridi e mi saluti come uno tra i più affezionati dei suoi figli ormai cresciuti.

“ Il Rotaract: un’anima antica per orizzonti nuovi ”

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Parigi , dicembre 1999: Aeroporto Internazionale di Roissy-Charles De GaulleL’ultimo fioco bagliore del solstizio d’inverno si spegne lentamente sul mostro di vetro e acciaio appena inaugurato, orgoglio tecnologico di Francia, così lontano dalle morbide luci della ville lumiere che si prepara ad accogliere il millennio abbigliata a festa, più elegante e romantica che mai…Tanti, tantissimi, com’è facile riconoscerli, arrivano dai finger carichi di attese e di bagagli: gli occhi sgranati, come quelli dei bimbi davanti al regalo di natale, stanno per conoscere lei, Parigi, la vecchia signora che tanto hanno sognato, dai libri di Balzac e Simenon, o più semplicemente dai racconti degli amici.. Li attende una sera indimenticabile , col il naso all’insù davanti alla torre di ferro più bella del mondo, illuminata a giorno, davanti a un bel bordeaux rosso intenso, mano nella mano con l’amore di una vita o la passione del momento.Dalle grandi pareti vetrate scende una neve soffice a falde larghe , di quelle che non bagna , ti sfiora, ti accarezza, ti riscalda il cuore. Negli ultimi giorni è nevicato spesso, che inverno freddo questo, dal mio ufficio scrutavo la Defense ammantarsi di bianco ed i bimbi delle scuole rincorrersi entusiasti: talvolta basta così poco per essere felici…E’ venerdì, seduto affianco ad un viaggiatore, emigrato anche lui c o m e m e , c o m p a g n o d i t a n t i P a r i g i – R o m a d e l l e diciassette,direttore commerciale di una grande casa di moda, pendolare dell’aria, forse anche dell’anima, mi racconta della sua famiglia, di sua moglie che è rimasta in Italia, sai è venuta, ha visto le modelle, ha subito capito che il matrimonio non correva rischi, e se n’è tornata a casa…Mentre Il mio compagno parla col suo buffo accento romagnolo, vedo i neon artificiali che lentamente disegnano la mia immagine nel plexiglas. Vedo l’adrenalina che sale impetuosa, io oggi voglio, devo, partire. Alitalia è lieta di annunciare l’imbarco, io decisamente di più, lascio una città che mi ha accolto dandomi tanto senza chiedermi nulla, per la festa del millennio, ma sto tornando a casa, dai miei amici che adoro, non è garbata lietezza ,è felicità pura!L’arrivo a Catania, notte fonda, loro sono lì ad attendermi, non avevo dubbi, l’avevamo sognato tanto questo capodanno insieme, quante telefonate, che impegno..e alla fine eravamo tutti lì , pronti a festeggiare insieme il nuovo millennio.Notte insonne a raccontarci di noi, il lavoro , lo studio, Parigi, le donne, gli esami, Bari, la nostalgia, la vita….Alba tiepida e rossastra, sotto il nero vulcano fumante, l’ultima alba del secolo, quella sera rappresento il mio Distretto 2120 alla cena di gala, che emozione, eravamo tanti, più di noi solo i padroni di casa, ambiente magnifico, lenticchie ed addobbi, il conto alla rovescia, lo spumante, e noi lì ad abbracciarci, ebbri di gioia, quella che ti porti dentro per sempre, noi, insieme…. Milano dicembre 2009.Sono passati dieci anni, qualche capello in meno, qualche ruga in più, tanti sogni avverati, tanti ancora da realizzare, ma in cima a tutto la mia famiglia, una moglie e due bimbi meravigliosi che hanno dato un senso alla mia vita.Squilla il telefono, i ragazzi organizzano il quindicennale, ci ritroviamo tutti lì…Avevamo vent’anni quando ci siamo conosciuti, abbiamo condiviso la nostra età più bella, litigato spesso, costruito tanto…. Oggi ne sono passati altrettanti, siamo diventati uomini, certo adesso ci vediamo un po’ meno, ma ogni volta che ci sentiamo è come se il tempo non fosse mai passato.E se un giorno i miei figli dovessero chiedermi cos’è l’amicizia, io penserò a loro e risponderò senza indugio“il Rotaract!”

“ L’ Entusiasmo di crescere insieme ”

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Essere rotaractiani è una emozione che si ricorda sempre con orgoglio. L’esperienza da Rappresentante Distrettuale è stata piena di sorprese, alcune così significative che, pur avendo messo a dura prova l’appartenenza alla famiglia Rotariana, hanno rafforzato in me il desiderio di continuità. Non un caso se io oggi sono il delegato Rotaract del Rotary Club di Casamassima “Terra dei Peuceti”…Al momento della designazione quale RRD avevo già le responsabilità del medico libero professionista e l’esperienza di diversi altri coinvolgimenti associativi. Per questo motivo ogni aspetto della vita sociale (riunioni, forum, service) era stato programmato insieme a coloro che avrebbero formato la mia squadra Distrettuale, già durante l’anno da RRD incoming. Lo scambio di informazioni tra i Soci, i Club e il Distretto era assiduo e frenetico, grazie alla posta elettronica. Proprio la “@” infatti era stata scelta come simbolo del mio anno da RRD.Era il secondo anno in cui i Distretti Rotaract italiani avevano deciso di intraprendere alcune iniziative e progetti su scala nazionale, quale ad esempio il famoso Capodanno del 2000 a Taormina, in cui gli RRD in carica ed incoming costruivano il presente e il futuro del Rotaract.Il progetto RTC Nazionale del 2000/2001 fece propria una mia idea già promossa nel mio ruolo di Presidente del Club di Matera nel 1997: “Il Rotaract contro l’AIDS”. I nuovi costumi sociali e le mutate regole delle relazioni affettive, rendevano pressante l’esigenza di una maggiore consapevolezza sulle malattie sessualmente trasmesse. Scopo del progetto promuovere una corretta informazione fin dalle fasce di età adolescenziali.Impossibile riassumere qui 10 anni di servizio come Rotaractiano. Con questo mio breve messaggio desidero solo dare un segno di continuità, perché il Rotaract non è un’associazione come le altre. Tutti noi che vi apparteniamo e che portiamo con orgoglio la spilletta siamo individui che non conoscono ipocrisia e falsità ed abbiamo fatto, senza retorica, dell’impegno civile la politica della nostra vita.Siete voi oggi a preparare i futuri leader, attraverso il “servire” nel presente coniugato alla eredità di chi prima di voi ha servito nel Rotaract e poi continua a farlo nel Rotary International. Questa la continuità che anche l’attuale dirigenza Rotaractiana e l’RRD Elio Franco ha saputo cogliere, attraverso l’iniziativa della Serata di Gala del 23 Gennaio 2010 per festeggiare i 15 anni del nostro Distretto Roaract 2120°.Conservate l’emozione e l’orgoglio di essere Rotaractiani preservando la continuità nella famiglia del Rotary International all’insegna del mio motto distrettuale 2000-2001 “il coraggio delle idee: amicizia, impegno e servizio”.

“ Il coraggio delle idee: amicizia, impegno e servizio ”

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Ci sono esperienze di vita, che non si dimenticano. E questa è una di quelle. L’esperienza di Rappresentante Distrettuale è stata forte ed intensa. Era un anno particolare: la carica di R.D. veniva a coincidere con i primi impegni lavorativi che mi avevano portato prima a Roma e poi a Firenze. Eppure era sorprendente come riuscissi a ritrovare in quei week-end zeppi di impegni e di incontri, la carica per affrontare una nuova settimana.Ci sono anche situazioni, nella vita, che non si dimenticano. E’ stato nell’anno precedente la mia esperienza di R.D. che ho capito perché il Rotaract fosse la “palestra di vita” di cui tutti parlavano. In quell’anno avevamo assistito inermi alla destituzione del RD in carica, uno stimato professionista, una persona brillante e sensibile. Sarà stata la giovane età o forse l’inesperienza, sarà stata l’incapacità di prendere una posizione perché schiacciati dal tacco di meccanismi troppo complessi per noi, ma nessuno, io per primo, ha avuto la forza di andare “a rebours”, controcorrente, di opporsi, di difendere l’uomo che sottendeva al meccanismo. Ecco: dell’esperienza rotaractiana, oltre a mille bellissimi ricordi, mi porto dietro un rimorso, quello di non aver combattuto affinché la vicenda della destituzione riacquistasse i contorni che le erano propri restituendo all’uomo, al professionista e all’amico che conoscevo la centralità che meritava. E il peggio non è quella sensazione di solletichio che solo rimorsi e piume possono dare. Il peggio è quel senso di impotenza che ritorna ogni volta che, fuori dall’associazione e nella vita di tutti i giorni, insulsi meccanismi vengono attivati cercando di derubare l’essere umano della sua centralità. Da allora ho combattuto, e combatto, la mia battaglia personale contro una concezione delle associazioni, delle aziende, delle aggregazioni in genere che pur basandosi sull’incontro tra più persone, si prostrano a complicati meccanismi e ingarbugliate strutture che cercano di sottrarre alla persona, all’associato, al dipendente la sua centralità. E’ stato, ed è, il mio modo di chiedere scusa all’amico destituito in quell’anno per non aver reagito disattendendo, così, lo spirito corporativo del Rotaract.Avrei potuto raccontarvi dei tanti progetti realizzati nell’anno da Rappresentante Distrettuale, avrei potuto raccontarvi degli oltre 70.000 euro donati alla Fondazione Bambini in Emergenza di Mino Damato, dell’organizzazione della II Edizione del Premio Letterario Nazionale, delle tante feste, dei viaggi. Ma questo è il Rotaract di tutti e di nessuno; il Rotaract non è una istituzione fissa, immutabile e definita, il Rotaract è ciò che ognuno sa prendere da questa esperienza. Ho voluto raccontarvi IL MIO ROTARACT, quello che realmente mi sono portato dietro all’esito di questa esperienza: il rispetto che si deve, sempre e comunque, alle persone.A breve entrerà in casa nostra una bimba e qualche giorno fa confessavo a mia moglie che sarebbe una soddisfazione per me saperla un giorno componente del Rotaract. Se così non fosse, sarebbe comunque una soddisfazione insegnarle che dietro il nome di ogni associazione, dietro la targhetta di uno studio professionale, dietro la ragione sociale di un’azienda, nelle trame delle istituzioni e all’interno del Rotaract ci sono donne e uomini che meritano di essere rispettate sempre e comunque. Così quando mia figlia mi chiederà cos’è stato per me il Rotaract, aprirò le pagine di questo giornale ed inizierò a leggere…

“ Unione ed Entusiasmo: la forza del nostro gruppo ”

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Cari Amici,non Vi nascondo di trovarmi quest’oggi nella posizione emozionante ed allo stesso tempo nostalgica di colui che per dieci anni di appartenenza al Rotaract ha cercato di seguire l’esempio di tanti rotariani e poi, all’improvviso, si è trovato catapultato al di là di quel confine che divide le passate e le nuove generazioni: sono stato cooptato nel Rotary e, quindi, inevitabilmente, sono entrato a far parte di un’altra generazione. Non posso altresì sottacere l’emozione con la quale scrivo questo mio contributo, richiestomi dall’attuale Rappresentante Distrettuale Rotaract Elio Franco al quale va il mio ringraziamento, nel ricordare di aver vissuto la nascita del Distretto Rotaract 2120 allorquando, in una sera di novembre dell’anno 1995 durante una manifestazione tenutasi all’Hotel 90 di Capurso, fui cooptato nel Rotaract Club di Barialto Casamassima ricevendo la spilletta dall’allora RRD Berardo Berardi. Ebbene, sono trascorsi quindici anni da quel giorno che ha costituito, per me, l’inizio di una brillante e quanto mai intensa carriera in questo sodalizio, di nome Rotaract, che oggi può annoverarsi tra i più antichi del mondo avendo raggiunto, ormai prossimo, il suo quarantaduesimo compleanno. Con orgoglio posso dire di aver rappresentato questo Distretto durante l’annata rotaractiana 2002/2003 cominciando il mio incarico in occasione dello scambio del martelletto con il mio predecessore Gaetano Nacci la sera del 6 luglio 2002 nella splendida cornice di Riva dei Tessali. Appena ricevuto il collare da RRD presentai il mio motto distrettuale, “Rotaract: la stella che ci guida sulla rotta dell’amore”, associandolo, per la prima volta, ad un logo rappresentato da una caravella in navigazione il cui cammino era illuminato da una stella, ossia dal logo di questo sodalizio. A quella presentazione seguì l’elenco dei progetti che ci eravamo prefissi di raggiungere entro il termine dell’annata e conclusi il mio discorso di insediamento con queste parole: “La Caravella Rotaract ha levato le ancore e con il vento dell’entusiasmo in poppa, raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi. In bocca al lupo a tutti !”. Immaginavo, infatti, che su quella caravella navigassero tutti i soci rotaractiani del distretto, ciascuno impegnato nelle proprie mansioni, per far sì che tutti i porti (ossia i progetti che ci eravamo prefissi) fossero raggiunti seguendo la rotta indicata dalla stella del Rotaract che, con la sua luce, ci illuminava il cammino da seguire, nel nome di quei valori quali la pace, la lealtà, l’onestà, la correttezza, l’amicizia, la patria, la famiglia e l’amore per il prossimo. Non starò qui a tediarVi raccontandoVi ciò che ho fatto per il Rotaract e nel Rotaract in quanto è tutto documentato ed impresso in maniera indelebile nei ricordi di coloro i quali erano rotaractiani in quegli anni, ma non posso esimermi dall’esprimerVi cosa mi ha lasciato questo meraviglioso sodalizio giovanile. Non posso nascondere che il Rotaract mi ha cancellato la paura di parlare in pubblico, mi ha insegnato a sviluppare le capacità di intrattenere attività di relazioni con l’esterno, con le Istituzioni nonché a focalizzare le cause di determinati problemi sociali per individuare le azioni sociali concrete da promuovere migliorando sempre di più quella innata capacità organizzativa che contraddistingue tutti i giovani rotaractiani e che dovrebbe servire da esempio per i rotariani. Devo tuttavia evidenziare che durante il mio anno da RRD siamo stati i padroni di casa, per la prima volta dopo 35 anni, del Congresso Nazionale Puglia 2003. Merita sicuramente qualche parola in più questo evento tenutosi presso il Villaggio Turistico “Il Valentino” di Castellaneta Marina dal 24 al 27 aprile 2003. Tale manifestazione, tuttora la più importante dell’anno rotaractiano, ha potuto contare sulla partecipazione di oltre 350 rotaractiani provenienti da ogni parte d’Italia e, con enorme soddisfazione, ha potuto godere dell’intervento anche di alcuni Governatori Rotary del Distretto 2040, 2080, 2090 e 2100 nelle persone del Dott. Paolo Moretti, del Prof. Filippo Pirisi, del Dott. Umberto Lenzi e del Dott. Gennaro Esposito.

“ Rotaract: la stella che ci guida sulla rotta dell’amore ”

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Durante i lavori congressuali dal tema “Rotaract: trentacinque anni di sfide, oggi la Polioplus”, che hanno avuto come testimonial Francesco Giorgino (Rappresentante Distrettuale Rotaract durante l’annata 1988/89), abbiamo ascoltato le interessantissime relazioni del Dott. Guido Abbate, responsabile dell’Espansione dei Club del Distretto 2070, sulla nascita del primo club Rotaract Italiano, del Dott. Murray Mylchreest, Past Governor Distretto 1100, sulle proposte di modifica al regolamento internazionale del Rotaract, ed infine del District Trainer Prof. Tommaso Berardi sul progetto Polioplus. Al termine dei lavori, unitamente ai miei colleghi Rappresentanti Distrettuali, abbiamo consegnato simbolicamente ai Governatori Rotary presenti un assegno di euro 70.000,00 pari all’importo raccolto da tutti i club Rotaract in favore della Polioplus. Conclusi la mia annata con un discorso appassionato che terminava così: “Abbiamo “navigato” per un anno intero sempre seguendo la giusta rotta che la stella Rotaract ci illuminava, ispirandoci sempre ai valori della pace, della lealtà, dell’onestà, della correttezza, dell’amicizia, della patria, della famiglia e dell’amore per il prossimo. Siamo riusciti così a raggiungere numerosi porti ed ora siamo giunti all’ultima riva pronti a lasciare il timone al mio caro amico Francesco Filoni, al quale auguro di ricevere le soddisfazioni che ho ricevuto io, sicuri di aver tracciato una scia d’amore per questo nostro Rotaract che anche lui seguirà senza indugio”. Ciò che mi ha spronato a dare il mio contributo per il Rotaract è stata essenzialmente la voglia sfrenata di ricercare una guida nel Rotary e nei rotariani anche quando ho avuto il privilegio di trovarmi seduto al posto di Elio Franco oggi, e cioè nelle vesti di Rappresentante Distrettuale Rotaract di questo Distretto. Durante quell’anno rotariano, il 2002/2003, ero tuttavia consapevole di rappresentare io stesso, a mia volta, un punto di riferimento per i giovani rotaractiani di questo Distretto, ma non sono tuttora sicuro di aver rappresentato per loro una guida da seguire. Con il passaggio generazionale al Rotary cosa è cambiato per me ?. Oggi cerco di impegnarmi come rotariano, al meglio delle mie capacità, al fine di rappresentare per i giovani quella guida che ho sempre ricercato nei rotariani durante il mio cammino rataractiano. Mi rivolgo quindi ai giovani rotaractiani spronandoli ad andare avanti perchè Vi ritornerà utile questo impegno sociale, questa capacità di confrontare le Vostre idee con gli altri, questa capacità organizzativa, questo confrontarsi con i problemi, i numerosi problemi che a livello territoriale, nazionale e mondiale sono sottoposti alla nostra ed alla Vostra attenzione. Contribuite a sfatare quel brutto luogo comune che accompagna spesso le nostre associazioni. Il Rotary, il Rotaract, l’Interact e l’Inner Wheel non sono associazioni formate da figli di papà, non sono hobby, non sono massonerie pulite, ma sono occasioni per riunire persone perbene, persone che hanno da regalare qualcosa in termini culturali, umani e sociali e che servono veramente sul territorio. Ritengo che le nostre associazioni debbano costituire per i giovani in generale un punto di riferimento vero per promuovere delle iniziative culturali e sociali in assenza delle quali molti giovani vivrebbero dinanzi ai bar con le conseguenze che la cronaca ci racconta quotidianamente. Cosa deve fare il Rotary ?. A mio avviso il Rotary deve credere ed investire nei giovani rotaractiani quale risorsa unica ed autentica di miglioramento civile e sociale. Questi ultimi devono a loro volta considerare il Rotaract un’opportunità di crescita personale conoscendo e scoprendo ogni giorno nuovi amici con i quali condividere valori ed ideali, acquisire la consapevolezza delle proprie capacità, giungere alla scoperta delle proprie vocazioni. Credo che oggi i giovani non abbiano bisogno di regole imposte, ma di esempi da seguire e quegli esempi per loro dobbiamo essere noi che nel Rotaract, e grazie al Rotaract, abbiamo imparato a consolidare ed a diffondere quei valori umani di cui sempre più raramente si sente parlare. Grazie dunque Rotaract per ciò che mi hai dato e ti assicuro che lo porterò per sempre nel mio cuore.

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Amiche ed amici rotaractiani, caro Elio, grazie per aver voluto una mia testimonianza su questa edizione del Rotaractor che celebra e festeggia il nostro amato Distretto 2120 a quindici anni dalla sua nascita.Quanto tempo, quanti ricordi … !!!Questo è un anno importante per la vita del ns. Distretto, momento inevitabile di bilanci, consuntivi e programmatici, momento di festa gioiosa quando, come nel ns. caso, ogni anno rotaractiano, nessuno escluso, è stato ricco di progetti, di attività, di successi e quando, come oggi, vi è un presente altrettanto ricco di giovani risorse umane, carico di tanta positività e un futuro prossimo con la guida di un incoming che ricordo molto capace.Quindici lunghi anni, intensi, emozionanti, a volte anche tormentati, che però ho avuto la fortuna di vivere dal loro inizio.Come alcuni di voi sanno, grazie alla comune passione per il Rotaract, in occasione di un Consiglio Nazionale degli RRD a Pesaro, ho conosciuto Manu, mia moglie e oggi mi trovo a vivere piacevolmente il Rotary ad Ancona, lontano dal mio club e distretto di origine.Il mio ingresso nel Rotaract ha radici ormai lontane, le esperienze vissute attraverso il rotaract e con il rotaract, sono state tante, diverse fra loro, ma tutte intense, vibranti e travolgenti ed hanno contribuito a rendermi l'uomo e il rotariano che sono oggi.E’ per questo che voglio evitare il rischio di apparire auto celebrativo e quindi tranne citare il motto distrettuale: “PARTECIPAZIONE, IDEE, CRESCITA” non mi soffermerò affatto sulle attività del mio anno da R.R.D., anche se è naturale avere l’orgoglio e la paternità di quanto si è fatto nell’ a.r. 2003/2004 grazie al contributo prezioso di tante amiche e tanti amici.Permettetemi solo un saluto affettuoso e qualche breve considerazione per una comune riflessione.Nonostante la società sia cambiata così velocemente che le generazioni si rincorrono non più a distanza del calcolo di dieci anni, ma di soli tre o quattro anni, devo riconoscere ad Elio, che ricordo giovanissimo aspirante del club di Taranto, di essere riuscito in questo suo anno di servizio come RRD, a coniugare freschezza ed entusiasmo, rispetto dello “stile” rotaractiano, tante attività all’insegna della dialettica democratica che è il fondamento del Rotary.Le cose valgono se si discutono, i problemi si risolvono se si conoscono e si affrontano.E soprattutto se nelle cose che si fanno si mettono alcune “cose” … :… L’approccio amichevole che è meglio della decantata amicizia, che poi tante volte non si riscontra. L’amicizia è un sentimento, non può essere imposto, deve essere sentito; meglio una sana e sincera lealtà, che è un principio morale e quindi obbligatorio;… Il cuore da mettere nelle cose che si fanno: senza il cuore la mano non ha forza, senza lo slancio non si arriva da nessuna parte, si sta fermi.La nascita del Rotaract nel 1968 rappresentò un importante risultato sul percorso del dialogo positivo fra generazioni e a mio avviso il “seme” rotariano deve essere organismo di trasmissione intergenerazionale di valori e ideali. La forza del Rotary risiede nel superare i confini nazionali per servire l'umanità intera ed è questo che rende il Ry una “Palestra di Umanesimo” verso gli altri, alla ricerca di se stessi.Il Rotaract è probabilmente il miglior programma del Ry International, uno tra i tanti obiettivi è motivare i giovani a diventare veri rotariani. Allora se non ci si interessa come rotariani veramente alla gioventù, il rotary si scava da solo la sua stessa tomba. I rotaractiani però hanno bisogno di gesti e di esempi dai rotariani, non solo di discorsi. Hanno bisogno che gli si dia formazione ed uno stile di vita basato sugli ideali rotariani.Quindi il travaso di esperienze e di entusiasmo che si realizza con l'ingresso degli ex rotaractiani negli organici dei ry club credo possa essere motivo di autentica ricchezza.Io ho sempre pensato che ognuno di noi abbia qualcosa da dare, anche perché le qualità singole, il benessere e i risultati raggiunti, se ci sono stati, sono tutte cose del cui utilizzo dobbiamo rendere conto.Il successo del singolo và ripartito nella società in cui si opera.Questa in fondo era la visione di Paul Harris quando ha fondato il Rotary e ne ha progressivamente puntualizzato lo scopo e le azioni;Queste, mi piace credere siano l’idea del Rotary e le motivazioni di coloro che vi operano. Al distretto 2120° ad maiora e ad Elio e la suo staff un grande in bocca al lupo per il Congresso Nazionale !!!!

“ Partecipazione, idee, crescita ”

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Sicuramente non diventerò mai il migliore Primo Ministro della Storia della Repubblica Italiana, ma sicuramente nel A.S. 2005/2006 tutti i rotaractiani di Puglia e Basilicata si sono divertiti.Sono passati solo 4 anni, ma sembra essere successo una vita fa. Quello che conservo nel cuore di quel magico anno sono state le forti emozioni come gli eventi, i sorrisi e le amicizie che sono rimaste nonostante ora viva a parecchie migliaia di km dalla Puglia.Tutto quello che nel mio anno da Rappresentante Distrettuale è stato realizzato non l'ho fatto da solo, ma con tanti amici che credevano in me e nei progetti che avevo proposto. Abbiamo costruito un ospedale in Senegal e abbiamo comprato un furgoncino ad un venditore ambulante che aveva dovuto vendere il suo per far curare il padre malato di tumore. Abbiamo cercato di sensibilizzare tutta Italia con la nostra campagna per la sicurezza stradale: bere responsabilmente. E poi ci siamo divertiti! Sono riuscito a portare 300 rotaractiani provenienti da tutta Italia nel profondo Sud, a Lecce per festeggiare il capodanno 2006. Il Congresso Nazionale di Capodanno rimarrà nella storia del Rotaract per l'efficienza organizzativa e per l'ottima prestazione di Valerio Fauzzi (mio Tesoriere Distrettuale) come guida turistica di Lecce (Valerio non era mai stato a Lecce in vita sua prima di allora). Devo dare atto che se io sono riuscito a convincere i rotaractiani del profondo Nord, amanti della neve e degli sci, è stato per merito dei fratelli Simone e Stefano Chirivì che sono riusciti ad organizzare e a presentare in maniera impeccabile una 4 giorni di puro Rotaract.Poi non potrò mai dimenticare le mie 2 mitiche Segretarie Distrettuali Daria Russo ed Elenora Gagliano Candela entrambe sempre pronte a darmi consigli e a starmi vicine anche nei momenti più difficili. Un altro vanto di quell'Anno Sociale è stato il mio Staff, oltre ai già citati Valerio Fauzzi (Tesoriere Distrettuale), Daria Russo ed Eleonora Gagliano Candela (Segretarie Distrettuali) e Simone e Stefono Chirivì (Responsabili del Congresso Nazionale di Capodanno) c'erano anche Vincenzo Colaninno (Vice RD), Marcello D'Abbicco, Elio Franco e Teresa Ranieri. Questi ultimi tre signori hanno fatto carriera e anche loro sono poi diventati RD. Nessun altro RD prima e dopo di me è riuscito a far crescere dal suo staff così tanti Rappresentanti Distrettuali. Un altro mio piccolo record!Per concludere mi permetto di darvi un consiglio da fratello maggiore: vivete la vostra età, non giocate a fare i grandi, cercate di essere meno rotariani e più rotaractiani, non atteggiatevi a grandi manager e non sentitevi arrivati solo perché siete diventati presidenti di club o di commissione. Il Rotaract è un gioco, un gioco che vi aiuterà a crescere, ma non prendetelo troppo sul serio altrimenti rischiate di diventare le caricature di voi stessi.

Buon Rotaract a tutti.

“ Se puoi sognarlo puoi farlo ”

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Care amiche , cari amici,nel ringraziarVi ancora una volta per avermi dato la possibilità di essere vostro rappresentante Distrettuale nell’anno sociale 2006-2007, Vi rassegno alcune riflessioni e considerazioni su quello che è per me il Rotaract e quella che è stata la mia esperienza alla guida del Distretto.Il Rotaract è l’associazione di Service Giovanile più importante al mondo, tutto questo inorgoglisce da una parte, ma carica di responsabilità ed obbliga a tenere determinati comportamenti dall’altra.L’ obiettivo e scopo primario è quello di Servire, ossia cercare seguendo le linee direttrici, della cultura, della solidarietà, dell’amore verso il prossimo, dell’amore per la Patria, dello spirito di amicizia e fratellanza, di migliorare la realtà in cui viviamo ed operiamo, in una parola il Service.Perché tutto questo sia possibile è necessario che i giovani Rotaractiani si adoperino affinché lo spirito di iniziativa, la voglia di fare, di intraprendere siano, il proprio Dover Essere.E’ necessario comprendere come il nostro futuro dipenda da noi, abbiamo cioè il dovere morale ,in quanto giovani di credere di poter cambiare il mondo guai se così non fosse, avremmo fallito.Per tale motivo nel corso del mio anno sociale vi è stata una interpretazione assai interventista del fare e dell’agire rotaractiano.In ogni assemblea distrettuale, infatti, veniva trattato un tema di attualità, connesso alle problematiche della collettività ed in special modo delle giovani generazioni, come ad esempio nel corso della prima assemblea distrettuale tenutasi a Trani il 30 settembre 2006 dal titolo “Giovani e Partecipazione”, alla quale presero parte rappresentanti delle istituzioni, rappresentanti rotariani, rappresentanti del mondo ecclesiastico e dove si poté tracciare una linea ben chiara su quelle che fossero le ragioni che da circa vent’anni a questa parte vedono i giovani distanti, disinteressati e totalmente assenti dal divenire socio-politico della realtà in cui vivono ed in cui mai incidono. Ragioni che partono dal crollo e dalla scomparsa degli ideali e da una deriva nichilista a cui associazioni quali il Rotaract devono porre un freno ed un limite.Tale interpretazione del modo di fare Rotaract proseguì con la scelta del Service Distrettuale presentato nella seconda assemblea distrettuale di ottobre, tenutasi a Bari.Il progetto dal titolo “L’Oro di Puglia per donare la speranza” .È stata una scelta assai ponderata, che ha costituito uno dei fiori all’occhiello di un’annata cosi impegnativa per il nostro Distretto 2120. Fu una scelta determinata da forti motivazioni sociali e non certo da ragioni dettate dal campanile. Infatti, per una realtà come la provincia di Foggia che consta di più di 60 comuni ed è una delle province più estese d’Italia era particolarmente drammatico che vi fosse soltanto un Reparto di Radioterapia, quello cioè di San Giovanni Rotondo.Tutto questo comportava che soggetti che avevano intrapreso questo terribile cammino dal quale, come ci ha illustrato il dott. Bove in occasione della Giornata Nazionale si può e si deve guarire, erano costretti ad interminabili liste di attesa per ovvie ragioni di sovraffollamento e sovrannumero.Attese che quando si lotta con la vita e per la vita, possono risultare fatali.Di fronte a questa situazione non avemmo alcun dubbio, ed destinammo i nostri sforzi al Reparto di Radioterapia di Foggia.All’uopo vendemmo in tutta la Puglia e Basilicata delle graziosissime scatole contenenti mezzo litro d’olio, il cui ricavato di 10.000,00 Euro devolvemmo interamente al reparto.Purtroppo lo spazio assegnatomi è assai ristretto ed allora ricorderò soltanto un altro evento, forse il più importante del mio anno sociale, cioè l’organizzazione della Giornata Nazionale del Rotaract che si tenne nel nostro distretto, nella mia città cioè Foggia, il 24 febbraio del 2007, e che per la prima volta nella storia del Rotaract vide la contestuale presenza di tutti gli R.R.D d’Italia, Malta, Albania e San Marino in carica e di quelli incoming.

“ Un ideale da vivere per vincere ”

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Motivo della manifestazione fu la presentazione del Progetto Nazionale di quell’ anno “Il Cancro non da la possibilità, la Ricerca si”.Iniziativa patrocinata dalla provincia di Foggia, dal Comune di Foggia, dall’università degli studi di Foggia, dalla lega Italiana per la lotta contro i tumori, dall’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Foggia e dalla fondazione Umberto Veronesi.Fu un momento altissimo. L’assemblea fu presieduta dal presidente nazionale della lega italiana per la lotta contro i tumori prof. Francesco Schitulli e vide la partecipazione di qualificatissimi ricercatori ed illustri nomi della medicina a livello nazionale.Il cancro è un mostro e lo dico per cognizione di causa, contro il quale la più grande ed efficace arma è la ricerca. Amici miei, devo dirvi con estrema sincerità che l’esperienza da Rappresentante Distrettuale, carica che ho ricoperto all’età di 25 anni, mi ha dato un bagaglio straordinario di esperienza, soprattutto in relazione alla capacità di interpretazione ed individuazione delle problematiche, dei bisogni, dei drammi della gente, e contemporaneamente la importante attitudine ad individuare le soluzioni alle problematiche ricorrendo alle potenzialità straordinarie di cui ciascun territorio è dotato, a patto che a dare energia al motore sia un combustibile assolutamente pulito e nobile: l’onestà, la voglia di fare e perché no, una sana e costruttiva ambizione.Bagaglio di esperienza che io ho avuto la fortuna di poter trasferire nella mia quotidiana attività professionale di avvocato, che svolgo ormai da quasi 5 anni, nella quale si è chiamati tutti i giorni a compatire le esigenze del prossimo a cui talvolta è comminata la privazione del diritto più importante di cui ciascun cittadino è dotato, quello cioè della libertà personale.Bagaglio di esperienze che mi consente di condurre una vita politica permeata da valori saldi, che mi ha consentito una elezione al Consiglio Comunale della mia città con 903 preferenze.Per cui amici il mio grazie a Voi tutti è davvero sincero.Un grazie che un ventinovenne ormai giovane rotariano, e futuro segretario del Rotary Club di Foggia rivolge agli amici del Distretto senza i quali molti dei traguardi raggiunti, sarebbero stati soltanto miraggi.Con tanto affetto.

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Difficile credere che dopo un anno di discorsi, lettere ed articoli i Rotaractiani di questo Distretto possano avere ancora voglia, se mai ne hanno mai avuta, di leggere altro scritto da un loro Past RRD, ma in fondo in quest’ultimo anno e mezzo (nel mio caso) tantissimi nuovi soci si sono affacciati al nostro sodalizio e potrebbero essere interessati a conoscere la storia del loro Distretto, senza contare che la “vecchia guardia” potrà sorridere a questa lettura.Dunque accolgo con piacere l’invito portomi dal nostro RRD Elio o, come dicevan tutti, Patato (perdonate la battuta Manzoniana), a lasciare una mia breve testimonianze sulle pagine della nostra immortale rivista distrettuale. Ho avuto la fortuna di guidare il nostro Distretto, nell’Anno del Quarantennale, un anno in cui tutto poteva accadere ed in effetti un anno in cui moltissimi traguardi sono stati raggiunti in pieno.Tutto ha giocato in nostro favore, a partire dal Governatore Vito Casarano, che ha avuto piena fiducia in noi e ci ha sostenuto e supportato in tutti i modi possibili, passando per i Club del Distretto che hanno lavorato instancabilmente per la riuscita degli eventi e la realizzazione dei progetti e terminando con il fortissimo affiatamento che ha legato noi RRD del Consiglio Nazionale (che forse, un giorno, avrà il riconoscimento che merita in quanto istituzione che da decenni coordina e supporta le attività dei Rotaract nei Distretti dal 2030 al 2120).Come eventi, abbiamo realizzato diversi momenti di alta formazione, rotariana e non, all’interno delle Assemblee Distrettuali mensili, grazie alla presenza di autorità rotariane e

rotaractiane come relatori (MDIO, etica rotariana nelle professioni, Rotaract e Rotary Foundation, …); abbiamo celebrato il gemellaggio con il Distretto 2481 – Grecia, …, siglando gli accordi a marzo nella nostra terra e a maggio a Corfù in occasione del Week-end Distrettuale in Grecia (Peppe Bono ne porta ancora i segni), durante il quale abbiamo incontrato i rotariani del Distretto 2481.Abbiamo partecipato al Primo Forum Distrettuale Rotary – Rotaract organizzato dal Governatore (circa una decina di noi ha preso la parola e realizzato un vero momento di incontro con i Rotariani) e a nostra volta abbiamo realizzato il primo Forum Distrettuale Rotaract – Interact. Nostra è stata anche la volontà di rilanciare nel nostro Distretto il SIDE (già noto come SIPE e che negli ultimi anni aveva perso di importanza), rendendolo un momento di formazione denso di nozioni davvero utili e con sessioni specifiche per ogni incarico di Club. Abbiamo organizzato il Concerto Distrettuale dell’Immacolata presso la Basilica di San Nicola.Ma, soprattutto, l’8 marzo abbiamo organizzato a Bari la Cerimonia d’Apertura Nazionale per la Settimana Mondiale del Rotaract, la Quarantesima appunto, una ricorrenza importante ma che mai prima d’allora aveva avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale in Italia (quest’anno viene festeggiata a Montecarlo, Distretto 2030). Hanno partecipato numerosissime autorità rotariane a testimoniarci la loro fiducia, i RRD dei 10 Distretti italiani, numerosi amici dagli altri Club italiani, una delegazione di rotariani e rotaractiani del Distretto 2481 guidata dal loro RRD.Eravamo ben duecento persone alla cena di gala a Villa Romanazzi, cena seguita ad una conferenza densa di contenuti in cui hanno relazionato Tommaso Berardi PDG, Francesco Giorgino, nostro past RRD e famoso giornalista rai, Ruggero Sammartano, past RRD 2040 e già componente della Commissione Mondiale Rotaract. Naturalmente le conclusioni sono spettate al Governatore Casarano che ha voluto esprimere a tutti noi la sua stima ed il suo affetto.Nell’occasione Luigi Palombella ha ricevuto un certificato di stima per il supporto dato al Progetto Nazionale Rotaract senza Frontiere (ideato e coordinato proprio da noi, ci ha permesso di donare 60 personal computer alle principali scuole medie superiori pubbliche del Benin e, l’anno dopo come progetto distrettuale, di donare banchi e libri di scuola ad una scuola elementare con pochissime risorse ma vitale per gli abitanti del luogo).

“ Diamo voce ai sogni, diamo vita alla speranza ”

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Vito Casarano è stato nominato socio onorario del Distretto ed io, con mia grande commozione, sono stato insignito della PHF proprio dal Governatore.Non è stata l’ultima esperienza in grande da me vissuta, perché in giugno ho avuto l’occasione di partecipare alla Convention Mondiale Rotaract come relatore a Los Angeles, dove ho portato proprio la nostra esperienza con “Rotaract senza Frontiere” come esempio di progetto Rotaract realizzato in Matching Grant con la Rotary Foundation; voglio anche ricordare le congratulazione ricevute dal Board Director Raffaele Pallotta d’Acquapendente proprio per il nostro progetto.Indubbiamente, però, credo che quell’8 marzo sia stato per me uno dei momenti più preziosi, di certo il più significativo ed emblematico, il cosiddetto “momento perfetto”, in cui senti che i tuoi sforzi ed il tuo lavoro hanno portato a qualcosa di grande, che lascerà il segno e che sarà di ispirazione per chi vorrà seguire il tuo esempio. Perché, in fondo, la magia del Rotaract è proprio questa: apprendiamo, lavoriamo, cresciamo, realizziamo sogni, ed insegniamo al prossimo con l’esempio costruttivo e attuando i principi rotariani con molti fatti, più che con molte parole.

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Se dovessi guardare indietro e chiedermi quale sia stato il momento più significativo di tutto il mio percorso come Rappresentante Rotaract Distrettuale del Distretto Rotary 2120° indubbiamente mi riferisco al Congresso Nazionale Ischia 2008, quando il mio amico e apprezzato Predecessore mi ha passato metaforicamente il martelletto prima del passaggio ufficiale tenutosi dopo un mese. Dopo un Anno ricco di impegni, di ottimi risultati raggiunti come il Progetto Nazionale “ Rotaract senza Frontiere” e i festeggiamenti della “Settimana Mondiale del Rotaract” per la prima volta in Italia, sotto la guida di Marcello D’Abbicco, RRD del Quarantennale, da quel momento tutti i sogni avrebbero dovuto continuare a trasformarsi in realtà e così è stato. Nonostante siano trascorsi quasi 3 anni riesco ancora a provare le medesime sensazioni e a percepire le stesse aspettative che riponevo dentro me all’inizio di quel cammino che mi ha regalato ricordi e trepidazioni indimenticabili.” Di sempre ciò che pensi e fa sempre ciò che senti”è stato il Motto Distrettuale che ho formulato per caratterizzare un anno durante il quale ho voluto enfatizzare l’esigenza di continuare a sentirci una squadra ed un’Identità Rotaractiana da preservare e per tal fine a mio avviso è molto importante condividere con i nostri compagni Rotaractinai il proprio animo e i propri pensieri . L’ Anno Rotariano 2008/09 ha rappresentato un percorso ricco di emozioni e di conferme del nostro costante lavoro, abbiamo realizzato un grande progetto distrettuale dal nome “ La Quiete dopo la Tempesta” che ha avuto come obiettivo quello di comprare materiale scolastico di prima necessita per 7 scuole primarie della città di Pyrgos in Grecia colpite da un forte sisma nel giugno del 2008. Per raccogliere fondi ci siamo ingegnati e dal nostro animo romantico e sensibile è scaturita l’idea di organizzare il primo Gran Ballo delle debuttanti Rotaract il 31 gennaio 2009. L’atmosfera era delle più magiche da vivere, mondo Militare, civile e Rotariano a confronto per una sera, per Concretizzare un sogno di circa 1000 bambini di un paese nel nord del Peloponneso che nell’arco di pochi istanti ha visto crollare il proprio mondo così come ahimè è accaduto ironicamente proprio in Italia a distanza di un solo anno. Il 22 Novembre 2008, da un’amicizia iniziata nel consiglio nazionale degli RRD è stato suggellato il gemellaggio con i rotaractiani del Distretto Rotary 2030° coronato dalla realizzazione del Progetto Interdistrettuale” For Life” che ci ha visti uniti nel sostenere l’istruzione di circa 90 bambini della scuola primaria S.Paul in Malindi (kenya). Nessun nord o sud solo più di 1000 rotaractiani uniti per sostenere un unico progetto che è stato portato egregiamente a termine ancora prima dei termini burocratici grazie alla nostra forza e caparbietà e all’amicizia di due Rappresentanti Rotaract Distrettuali che hanno trasmesso ai soci dei propri distretti d’appartenenza il senso di un’associazione come la nostra che annulla gli aspetti negativi delle differenze legate al territorio esaltandone le potenzialità di arricchimento. Aprile 2009 elezione del RRD 2120° 2010/2011 Giuseppe De Feudis, una grande festa per suggellare l’inossidabile rapporto di continuità costruito faticosamente da oramai 4 anni. Luglio 2009 è il sogno prosegue, nuove sfide sono state lanciate, sotto la guida del mio amico e stimato Successore l’RRD del Congresso Nazionale 2010, Elio Franco. Il Rotaract è quella marcia in più che ci fa percorrere grandi sentieri locali, Distrettuali, Nazionali, Europei e intercontinentali, quella stessa marcia che ci ha messo subito a lavoro per essere un aiuto concreto per la popolazione dell’Abruzzo che dopo il sisma dell’Aprile 2009, hanno sentito una forte esigenza di poter continuare a sperare che tutte le loro vite torneranno presto a scorgere una nuova alba grazie al sostegno economico ma soprattutto psicologico di realtà associative come la nostra.

“ Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi ”

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Di questi Anni i ricordi rappresentano la memoria storica che sarà indelebile, ma le Amicizie nate durante questo viaggio, sono certa non sono solo degli incontri fugaci, ma bensì rapporti che dureranno per un tempo indefinito e che ci porteranno un giorno a scherzare e ridere sulle esperienze più stravaganti e più rilevanti che hanno segnato la crescita del nostro essere non solo come Rotaractiani ma anche come Uomini e Donne della Futura Classe Dirigente. L’amicizia, la Tenacia, il Senso d’Appartenenza e l’Amore per il Rotaract sono le ragioni di questi 15 anni e saranno le medesime ragioni per i prossimi 15. Grazie a tutti i Past RRD che mi hanno preceduto e per essere stati la guida di un meraviglioso Distretto come il nostro e in bocca al Lupo al mio Successore per il secondo Congresso Nazionale Rotaract nel 2120° e a Giuseppe De Feudis per un anno ricco di sorprese e soddisfazioni.

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alessandro torricella

berardo berardi

lia natola

stefano celentano

marco giangrande

mariantonietta placido

gaetano nacci

giuseppe de cristofaro

francesco filoni

giuseppe baldaccigiuseppe de filippis

luigi miranda

marcello d’abbicco

1995/96

teresa ranieri

elio franco

1996/97 1997/98

1998/99

1999/00

2000/01

2001/02

2002/03

2003/04

2004/052005/062006/07

2007/08 2008/092009/10