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Problematiche ecocardiografiche post- cardiochirurgiche Dott. Donato Soviero Dip.Cardiologia U.O. Cardiologia Riabilitativa Az.Ospedaliera San Sebastino Caserta

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Cefalea …. in età pediatricaCefalea …. in età pediatrica

È di È di notevole impatto sociale ed economiconotevole impatto sociale ed economico– perché perché invalidanteinvalidante– perché interessa indirettamente i soggetti nel perché interessa indirettamente i soggetti nel pieno pieno

della loro età produttiva della loro età produttiva

Costi sociali dell’emicrania in età pedaitricaCosti sociali dell’emicrania in età pedaitrica

COSTI COSTI DIRETTIDIRETTI 10%10% = consumo di risorse per la gestione della = consumo di risorse per la gestione della malattia malattia

COSTI COSTI INDIRETTIINDIRETTI 90%90% = perdita di giornate lavorative e ridotta = perdita di giornate lavorative e ridotta efficienza efficienza sul lavoro sul lavoro

COSTI COSTI INTANGIBILIINTANGIBILI = conseguenze psicofisiche soggettive (stato = conseguenze psicofisiche soggettive (stato d’animo d’animo ed impatto emotivo causato dalla malattia sul ed impatto emotivo causato dalla malattia sul

paziente e famiglia: dolore, paziente e famiglia: dolore, sofferenza, qualità di vita) sofferenza, qualità di vita)

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ANAMNESI

FAMILIARE GRAVIDANZA E PERCORSO NASCITA

ALIMENTARIDietaAlvo/diuresi

AMBIENTALIFattori climaticiAltitudineViaggiRumoriOdoriFumo di sigarettaSonno

FARMACI

SVILUPPO psico-fisico e del linguaggio

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1.Conflittualità familiare/lavorativa2.Realizzazione socio-economica3.Tempo libero4.Evitare …..

ambientali e/o familiariambientali e/o familiari

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CEFALEE PRIMARIECEFALEE PRIMARIE1.1. EmicraniaEmicrania

2.2. Cefalea di tipo tensivoCefalea di tipo tensivo

3.3. Cefalea a grappolo e altre Cefalea a grappolo e altre cefalee autonomiche cefalee autonomiche trigeminalitrigeminali

4.4. Altre cefalee primarieAltre cefalee primarie

CEFALEE SECONDARIECEFALEE SECONDARIE5.5. Cefalea secondaria a trauma della Cefalea secondaria a trauma della

testa o del collotesta o del collo6.6. Cefalea secondaria a disturbi Cefalea secondaria a disturbi

vascolari cervicali e cerebralivascolari cervicali e cerebrali7.7. Cefalea secondaria a disturbi Cefalea secondaria a disturbi

intracranici non vascolariintracranici non vascolari8.8. Cefalea secondaria all’assunzione o Cefalea secondaria all’assunzione o

all’interruzione di alcune sostanzeall’interruzione di alcune sostanze9.9. Cefalea secondaria ad infezioniCefalea secondaria ad infezioni10.10. Cefalea secondaria a disturbi Cefalea secondaria a disturbi

dell’omeostasidell’omeostasi11.11. Cefalea o dolore del volto secondario Cefalea o dolore del volto secondario

a disturbi del cranio, collo, occhi, a disturbi del cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni, denti, bocca o orecchie, naso, seni, denti, bocca o altre strutture craniali o faccialialtre strutture craniali o facciali

12.12. Cefalea secondaria a disturbi Cefalea secondaria a disturbi psichiatricipsichiatrici

Primo livello della International Classification of Headache Disorders, seconda edizione (ICHD-II): Cephalalgia 2004;24:1-160

Classificazione secondo l’International Classificazione secondo l’International Headache SocietyHeadache Society

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principali parametriprincipali parametril'età di esordio della cefaleala frequenza degli attacchila durata ed intensità degli stessila presenza di eventuali altre caratteristiche o segni→ irritabilità, turbe dell'umore→ scarsa concentrazione→ sonnolenza; variazione ciclo sonno/veglia→ turbe visive→ deficit sensitivi-motori→ anoressia→ nausea, vomito

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IL IL DOLOREDOLORE NON E’ IN RELAZIONE SOLTANTO NON E’ IN RELAZIONE SOLTANTO

CON LA CON LA NOCICEZIONENOCICEZIONE (rilevazione di un danno (rilevazione di un danno

tessutale) MA ANCHE CON LA tessutale) MA ANCHE CON LA MINACCIAMINACCIA O IL O IL

TIMORETIMORE DI PROVARE DOLORE (cd componente DI PROVARE DOLORE (cd componente

affettiva del dolore)affettiva del dolore)

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Minorazione fisica o psichicaMinorazione fisica o psichica causa di causa di

Difficoltà che determina

svantaggio sociale e/o emarginazione

Nell’apprendimento In ambito relazionale Nel lavoro

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Circolare n. 8 del 14.12.2006 D.G. Famiglia e Solidarietà SocialeCircolare n. 8 del 14.12.2006 D.G. Famiglia e Solidarietà SocialeCircolare n. 30 del 14.12.2006 Circolare n. 30 del 14.12.2006

PUBBLICATO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUBBLICATO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIALOMBARDIA

SEDE ORDINARIA – N. 3 – 15 GENNAIO 2007SEDE ORDINARIA – N. 3 – 15 GENNAIO 2007

Lo strumento guida per le valutazioni medico-legali delle Commissioni per l’accertamento della Invalidità civile è costituito dalle tabelle di cui al Decreti del Ministero della Sanità del 5 febbraio 1992 e del 14 giugno 1994.

Tali tabelle costituiscono un imprescindibile riferimento normativo, ma è noto che, a parte la loro vetustà, sono nosograficamente incomplete e alquanto “schematiche”.

La Tabella per la valutazione CEFALEE PRIMARIE E NEVRALGIE

ESSENZIALI

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0-15% 16-30% 31-46%  

A)FORME EPISODICHE A

FREQUENZA DI ATTACCHI MEDIO-BASSA E SODDISFACENTE

RISPOSTA AL TRATTAMENTO

B1)FORME EPISODICHE A

FREQUENZA DI ATTACCHI MEDIO-ALTA E SCARSA

RISPOSTA AL TRATTAMENTO

B2)FORME CRONICHE CON RISPOSTA PARZIALE AL

TRATTAMENTO

C)FORME CRONICHE REFRATTARIE AL TRATTAMENTO

 

1) EMICRANIA SENZA E CON AURA 1) EMICRANIA SENZA E CON AURA

1) EMICRANIA CRONICA 1) EMICRANIA CRONICA 

2) CEFALEA DI TIPO TENSIVO FREQUENTE

2) CEFALEA DI TIPO TENSIVO 2) CEFALEA CRONICA QUOTIDIANA CON O SENZA USO ECCESSIVO DI ANALGESICI

2) CEFALEA CRONICA QUOTIDIANA CON O SENZA USO ECCESSIVO DI ANALGESICI

 

3) CEFALEA A GRAPPOLO EPISODICA

3) CEFALEA A GRAPPOLO EPISODICA

3) CEFALEA A GRAPPOLO CRONICA

3) CEFALEA A GRAPPOLO CRONICA

 

4) HEMICRANIA PAROSSISTICA EPISODICA

4) HEMICRANIA PAROSSISTICA EPISODICA

4) HEMICRANIA PAROSSISTICA CRONICA

4) HEMICRANIA PAROSSISTICA CRONICA

 

5) SUNCT (Short-lasting Unilateral Neuralgia with Conjunctival injection and Tearing)

5) SUNCT

 

6) HEMICRANIA CONTINUA 6) HEMICRANIA CONTINUA 

7) NDPH (New Daily Persistent Headache)

7) NDPH (New Daily Persistent Headache)

8) NEVRALGIA DEL TRIGEMINO CLASSICA E ALTRE NEVRALGIE DEL CAPO

8) NEVRALGIA DEL TRIGEMINO CLASSICA E ALTRE NEVRALGIE DEL CAPO

8) NEVRALGIA DEL TRIGEMINO CLASSICA E ALTRE NEVRALGIE DEL CAPO

8) NEVRALGIA DEL TRIGEMINO CLASSICA E ALTRE NEVRALGIE DEL CAPO

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Frequenza:Medio-bassa fino a 3 attacchi/mensili per emicrania e cefalea di tipo tensivo fino a 1 attacco nelle 24 ore per la cefalea a grappolo per periodi attivi di durata ≤ 1 mese fino al 10% della giornata con dolore per emicrania parossistica e nevralgia del trigemino per ≤ 1 mese all'annoMedio-alta 3 attacchi/mensili per emicrania e cefalea di tipo tensivo 1 attacco nelle 24 ore per la cefalea a grappolo con periodi attivi di durata > 1 mese oltre al 10% e fino al 30% della giornata con dolore per emicrania parossistica e nevralgia del trigemino per > 1 mese all'annoCronicità per emicrania e cefalea di tipo tensivo: ≥ 15 giorni al mese da almeno 3 mesi per cefalea a grappolo ed emicrania parossistica cronica: attacchi da almeno un anno con remissioni di durata < 1 mese per nevralgia del trigemino: attacchi da almeno un anno, senza remissioni di durata superiore ad 1 mese

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ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI ISOLATI E LIEVI DISTURBI DI MEMORIA 11 20

ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI DISTURBI DI MEMORIA DI MEDIA ENTITA‘’21 30

ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI GRAVI DISTURBI DI MEMORIA 41 50

ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DI MEDIA ENTITA'21 30

ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI GRAVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 41 50

ESITI DI SOFFERENZA ORGANICA ACCERTATA STRUMENTALMENTE CHE COMPORTI ISOLATI E LIEVI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 11 20

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EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI ANNUALI IN TRATTAMENTO 0 - 20

EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI MENSILI IN TRATTAMENTO 0 - 46

EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI PLURISETTIMANALI IN TRATTAMENTO 100

EPILESSIA GENERALIZZATA CON CRISI QUOTIDIANE 100

EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI ANNUALI IN TRATTAMENTO 0 - 10

EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI MENSILI IN TRATTAMENTO 0 - 41

EPILESSIA LOCALIZZATA CON CRISI PLURISETTIMANALI O QUOTIDIANE IN TRATTAMENTO 91-100

SINDROME OCCIPITALE CON EMIANOPSIA CONTROLATERALE 41- 50

SINDROME PARIETALE CON EMIANOPSIA A QUADRANTE 0 - 20

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Legge 11 ottobre 1990, n. 289.Legge 11 ottobre 1990, n. 289.

Condizioni:

fino ai diciotto anni di età;

essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunicario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;

essere stati riconosciuti "minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell'età" (L. 289/90) o "minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell'orecchio migliore"; frequenza ad un centro di riabilitazione, a centri di formazione professionale, a centri occupazionali o a scuole di ogni grado e ordine; non disporre di un reddito annuo personale superiore a Euro 4.596,02;

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Legge 5 febbraio 1992, n.104Legge 5 febbraio 1992, n.104 Art 3 c.1 È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica psichica o sensoriale

stabilizzata o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione

Art. 3 c.2 Ha diritto alle prestazioni … in relazione alla natura ed alla consistenza della minorazione alla capacità complessiva individuale residua ed alla efficacia delle terapie riabilitative

Art 3. c.3 Qualora la minorazione singola o plurima abbia ridotto l’autonomia personale correlata all’età in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume i connotati della gravità

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Legge 5 febbraio 1992, n.104Legge 5 febbraio 1992, n.104

Art 12: integrazione scolasticaArt. 17: inserimento nei corsi di formazione ordinariArt 13: integrazione scolastica e socio-assistenziale,

ricreativaAccertamento delle difficoltà di apprendimento

– Diagnosi funzionale

– Profilo dinamico-relazionale

– Piano educativo individualizzato

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DPR 24 febbraio 1994 DPR 24 febbraio 1994 Artt 2 – 3 diagnosi funzionale

si tratta di un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione – che diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit ma pone anche in evidenza le potenzialità dell’alunno.

Cognitivo

Affettivo relazionaleAffettivo relazionale

LinguisticoLinguistico

SensorialeSensoriale

Motorio-prassicoMotorio-prassico

NeuropsicologicoNeuropsicologico

Autonomia personale e socialeAutonomia personale e sociale

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Art 4 Profilo dinamico funzionale (P.D.F.): Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà che l’alunno dimostra di incontrare in settori di attività e potenzialità dell’alunno a breve e medio termine.

– Cognitivo

– Affettivo-relazionale

– Comunicazionale

– Linguistico

– Sensoriale

– Motorio

– Neuropsicologico

– Autonomia ed apprendimento

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Art 5 Piano educativo individualizzato (P.E.I.):coincide con il progetto didattico, e consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica

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Insegnante di sostegnoAssistenza specialistica

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ICF Classificazione internazionale del ICF Classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della funzionamento della disabilità e della

salutesaluteDomini: funzioni corporee (B), strutture corporee

(S), attività e partecipazione (D), fattori ambientali

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Funzioni corporeeFunzioni corporeeFunzioni mentali globali e specifiche

Funzioni intellettive Funzioni psicosociali Funzioni del temperamento della personalità funzioni del sonno

Funzioni dell’attenzione e della memoria Funzioni emozionali Funzioni cognitive e mentali di linguaggio e calcolo

Funzioni sensoriali e del dolore

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Attività e partecipazione Attività e partecipazione

Attività: esecuzione di un compito o di una azione (limitazione)

Partecipazione : coinvolgimento in una situazione di vita (restrizione)

Qualificatori: performance (quello che un individuo attua nel proprio ambiente) e capacità (abilità dell’individuo nell’eseguire un compito o una azione

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Attività e partecipazione Attività e partecipazione

Apprendimento e applicazione delle conoscenze– Apprendimento di base (leggere e scrivere)

– Applicazione delle conoscenze (focalizzazione dell’attenzione)

– Intraprendere un compito singolo

– Comunicazione

Interazione e relazioni interpersonaliAree di vita principali

– Istruzione prescolastica e scolastica

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menomazione attività partecipazione

Livello di funzionamento

corpo (parti del corpo)

Persona Società

caratteristiche Struttura delle funzioni corporali

Attività giornaliere

Implicazione nella situazione

Aspetti positivi Integrità funzionali e strutturale

attività partecipazione

Aspetti negativi menomazioni inabilità Restrizione della partecipazione

modificanti Severità

Localizzazione

durata

Grado di difficoltà

Limite di partecipazione

Facilitatori o barriere