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roma sport BOLLETTINO DELLO SPORT NEL COMUNE DI ROMA anno 1 N. 1 dicembre 2004 PROGETTARE È REALIZZARE: IL MONDO DELLE BOCCE - A ROMA UN BOCCIODROMO... MONDIALE - LA FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE… - CHI PRATICA, CHI NE SCRIVE, CHI... UN “TETTO” PER LO SPORT “FONTE ROMA EUR” SPORT E BENESSERE, TRA NATURA E ARTIFICIO DAI PROGETTI AGLI IMPIANTI IL CAMPIONE INCONTRA IL CAMPIONE: GIANNI RIVERA INTERVISTA FRANCESCO TOTTI SPORT E DECENTRAMENTO: LO SPORT NEI MUNICIPI LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA IV LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA XII LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA XVI OPINIONI A CONFRONTO …SENZA BARRIERE: TUTTI IN ACQUA! SPORT, SCUOLA, TERRITORIO: IL MODELLO ROMANO L’EVENTO: MONDOFITNESS FA TENDENZA ARIA APERTA SAN LORENZO IN ARTE MOVIMENTO STILE DI VITA ∆ΙΑΙΤΑ: ACQUA E SPORT DOSSIER: UN’OCCASIONE PER CRESCERE SPORT DILETTANTISTICO E RIFORMA DEL CONI IN LIBRERIA

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romasportB O L L E T T I N O D E L L O S P O R T N E L C O M U N E D I R O M A a n n o 1 • N . 1 • d i c e m b r e 2 0 0 4

■ PROGETTARE È REALIZZARE: IL MONDO DELLE BOCCE - A ROMA UN BOCCIODROMO... MONDIALE - LA FEDERAZIONE ITALIANABOCCE… - CHI PRATICA, CHI NE SCRIVE, CHI... • UN “TETTO” PER LO SPORT • “FONTE ROMA EUR” • SPORT E BENESSERE, TRA NATURAE ARTIFICIO • DAI PROGETTI AGLI IMPIANTI ■ IL CAMPIONE INCONTRA IL CAMPIONE: GIANNI RIVERA INTERVISTA FRANCESCO TOTTI ■SPORT E DECENTRAMENTO: LO SPORT NEI MUNICIPI • LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA IV • LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA XII • LOSPORT NEL MUNICIPIO ROMA XVI • OPINIONI A CONFRONTO ■ …SENZA BARRIERE: TUTTI IN ACQUA! ■ SPORT, SCUOLA, TERRITORIO: ILMODELLO ROMANO ■ L’EVENTO: MONDOFITNESS FA TENDENZA • ARIA APERTA • SAN LORENZO IN ARTE MOVIMENTO ■ STILE DI VITA∆ΙΑΙΤΑ : ACQUA E SPORT ■ DOSSIER: UN’OCCASIONE PER CRESCERE • SPORT DILETTANTISTICO E RIFORMA DEL CONI ■ IN LIBRERIA ■

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politiche dello sport

• Il primo tratta le problematiche della diffusione del doping tra i giovani. Il progetto è statocurato dal punto di vista scientifico e organizzativo da una figura di grande rilievo: il Prof.Alessandro Donati. Roma è il primo Comune d’Italia, che ha fornito, già nel 2000, datisignificativi sulla diffusione del doping tra i ragazzi di scuola media inferiore. Al progettoha collaborato l’ex Provveditorato agli Studi di Roma, l’attuale CSA.

• Il secondo volume fornisce un quadro delle figure professionali, che operano nel campodello Sport. E’ stato curato dal Maestro dello Sport Corrado Beccarini.

Le iniziative editoriali del Comune di Roma in materia di sport

• Nell’ambito della Campagna per una “Sana alimentazione e sana attività fisica”, incollaborazione con la SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana sono stati prodotti duepieghevoli, che riguardano rispettivamente il nuoto e l’atletica leggera. A chi pratica que-sti sport forniscono le indicazioni specifiche sui criteri nutrizionali ottimali.

• Per la stessa Campagna, la Sinu ha collaborato alla realizzazione delle “Postazioniantropometriche nutrizionali”, che nel 2004 si sono svolte all’interno di varie manife-stazioni sportive.

Chi è interessato alle pubblicazioni può recarsi all’Ufficio “Politiche dello Sport” - Diparti-mento IV - Via Capitan Bavastro, 94 - 00154 Roma. Oppure può telefonare ai numeri06.6710.70293, Ufficio Comunicazione della II U.O.del Dipartimento.

I due pieghevoli realizzati in collaborazione con la SINU

I due volumi della Collana “I Quaderni dello Sport”.

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P R E S E N T A Z I O N E

Io credo, fortemente, che il collante che può tenere insieme una città, sia la percezione, da parte di ogni

singolo cittadino, di un senso di appartenenza a una stessa comunità. Sia la partecipazione attiva a que-

sta comunità, attuata in ogni forma possibile.

In questa prospettiva, lo sport è un ottimo veicolo di partecipazione, è un importante momento di con-

divisione, un’occasione festosa per esercitare il fisico e, allo stesso tempo, per coltivare rapporti socia-

li, per imparare a conoscere i propri limiti e imparare a conoscere gli altri. Rispettarli. Rispettare le rego-

le. Crescere.

Per questo la cultura sportiva è, secondo me, democrazia, multietnicità e multiculturalità. Lo sport aiuta

a far crescere il dialogo tra i popoli e il confronto tra gli individui, fra le diverse storie e le diverse convin-

zioni. Dialogo, conoscenza, confronto: sono le cose di cui l’umanità oggi ha più che mai bisogno, e alla

realizzazione delle quali ognuno di noi ha il compito di contribuire.

Dunque, ogni strumento, ogni occasione che permetta di fare sport, di entrarvi in contatto, di discuter-

ne, di confrontarsi su questo tema, è un’occasione a mio avviso importante.

Perciò credo che l’idea di creare questo bollettino cittadino dello sport, sia un’idea felice, perché sen-

z’altro permetterà di conoscere più appieno le strutture, gli strumenti, i progetti, le idee e tutto quanto

rappresenta, a Roma, il movimento sportivo.

Dico, inoltre, che è importante dare voce non solo ai grandi eventi sportivi, quelli che affascinano il gran-

de pubblico anche internazionale, ma dare spazio alla quantità di attività sportive che animano una

metropoli come Roma, e che costituiscono il tessuto minuto, quotidiano, fatto di impegno silenzioso, di

passione, di vera adesione allo spirito sportivo.

Così, accanto all’interesse per quelle manifestazioni che costituiscono, da sempre, la grande tradizione

sportiva romana, quella che va dal Golden Gala di Atletica agli Internazionali di Tennis, dalla Maratona

al Torneo delle Sei Nazioni di Rugby, dobbiamo coltivare lo sport che arriva dalle radici, quello che si

pratica e anima capillarmente i Municipi della città, quello che ha bisogno di buoni impianti, di program-

mazione didattica, di impegno quotidiano da parte di amministratori, tecnici, istruttori e atleti.

Credo che questa sia la prospettiva, lo sguardo con cui dobbiamo affrontare l’impegno di conoscenza,

divulgazione e promozione dei valori sportivi, obiettivi che sono tra quelli che vogliamo ottenere anche

attraverso questo bollettino.

La passione, la sua magia, certo, e anche i colori, i suoni e le figure emblematiche dei campioni che lo

hanno attraversato, sono senz’altro uno dei motivi di attaccamento allo sport da parte di migliaia di per-

sone. Ma non sono, necessariamente, soltanto le figure epiche dei campioni a fungere da spinta. Non

solo i Mennea o le Simeoni, i Riva o le Calligaris, ma anche quei bambini e quei ragazzi che, ecco, chia-

mandosi magari con gli stessi nomi dei campioni, nuotano nella piscina di quartiere o saltano nel campo

di atletica della scuola, così come giocano a pallone sui campetti di periferia o degli oratori. Forse

dovremmo tenere tutti più a mente che lo sport, il nostro sport, comincia da lì, e solo dopo va a finire

negli stadi e sulle televisioni.

E’ allora a questa passione che dobbiamo rivolgerci, cercando di salvaguardarne il valore educativo e

formativo, fornendo agli sportivi, fin dai primi livelli, strumenti, impianti, organizzazione e informazioni

utili a coltivarla.

Sindaco di Roma

di Walter Veltroni

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E D I T O R I A L Edi Gianni Rivera

Di giornali e riviste di sport ce ne sono molti per cui qualcu-no potrebbe domandare se c’era bisogno di una nuova testa-ta, eppure l’Ufficio Sport del Comune di Roma ha invececonsiderato opportuna la scelta di realizzare una nuova pub-blicazione di settore, a cadenza annuale. Sono d’accordo ereputo necessario che nel pur variegato mondo dell’editoriasportiva sia rappresentata anche la voce delle istituzioni, edin particolare quella che, nell’Amministrazione Capitolina, sioccupa di Sport. L’iniziativa vuole essere dunque un foro incui ci si possa confrontare con gli sportivi, con i gestori diimpianti e con gli organizzatori di grandi eventi al fine di con-tribuire, con le loro proposte, ad arricchire l’offerta di Sportper la città di Roma.Roma è una città Olimpica e per questo, e non solo, lo sportè particolarmente sentito dall’Amministrazione Capitolina.A Roma si svolgono da sempre i più grandi eventi di sportnazionali e internazionali.La Maratona della Città, nel 2004 ha celebrato il suo deci-mo anniversario; con 9000 iscritti. L’edizione del decennaleha riscontrato un ulteriore valore aggiunto: la Capitale hadimostrato di voler diventare una città dello sport senza bar-riere; oltre 60 atleti disabili con le loro carrozzine e handbikehanno corso i 42 km. Un record per una maratona italiana!Gli Internazionali di Tennis, ogni anno portano nella Capi-tale i più grandi nomi del gotha internazionale; che perquindici giorni si confrontano nella cornice storica del ForoItalico.Il torneo di Rugby sei Nazioni che Roma ha voluto forte-mente e che ha valorizzato. Negli ultimi due incontri disputa-ti allo Stadio Flaminio si è avuto il tutto esaurito; obiettivoimpensabile soltanto qualche anno fa! Inoltre, il grandeafflusso di spettatori stranieri ha dimostrato ancora una voltache lo sport è anche un prezioso volano del Turismo.Il Concorso Ippico internazionale di Roma è entrato didiritto fra gli otto grandi eventi mondiali dell’equitazione: laWorld League.Il Golden Gala di Atletica; anch’esso fa parte del circuitomondiale dei maggiori eventi di atletica.Roma ha anche ospitato gli Open di Golf - Femminile eMaschile dimostrando così che la città è divenuta una metaambita anche per questa disciplina sportiva.Il 2004 ha visto la nostra Città sede di altri grandi Eventisportivi. Il 28 giugno, nel suo percorso di storia, la TorciaOlimpica è passata per le strade della Città Eterna per rag-giungere Atene. Dal 16 al 18 luglio hanno avuto luogo i FinalFour -World League - di Volley.Nel 2005 Roma ospiterà i Campionati Europei, i Campio-nati Mondiali di Pattinaggio a rotelle e i Campionati Euro-pei maschili di Hockey su prato.Molti altri eventi delle diverse discipline olimpiche si svolgo-no nella cornice storica della Città. Ogni Municipio, ogniQuartiere vive lo Sport anche attraverso delle manifestazio-ni che si realizzano fuori dai tradizionali impianti. Esempiosignificativo la manifestazione “Sport a Roma” che si èsvolta il 6 giugno in contemporanea con altri 500 comuni d’I-talia. Ha coinvolto migliaia di cittadini, scesi in piazza permisurarsi nelle diverse discipline. Potendo fruire di attrezza-ture, esperti e consulenti messi a disposizione dal Comune,dal CONI provinciale, dagli Enti di promozione e dalle Asso-ciazioni sportive cittadine.

Lo Sport in Città è anche inteso come veicolo sociale. E’ perquesto che il Comune ha fortemente appoggiato la realizza-zione del singolare torneo di calcio a cinque intitolato ”ilPalio di Roma”. La cui caratteristica principale consistenello sviluppare l’orgoglio di appartenere al proprio Rione oQuartiere. Attraverso questa manifestazione sportiva i roma-ni di oggi hanno potuto così rivivere “antiche rivalità”, chehanno caratterizzato varie epoche storiche.Lo Sport è stato anche fra i protagonisti della “Notte Bian-ca”. Per ore e ore numerosissimi sportivi, capitolini e non,hanno potuto cimentarsi in diverse discipline; “occupando”stadi, piscine e palestre in orari l’apertura del tutto inusualiper gli impianti sportivi.La Città viene da tempo dotata di impianti, che sono al passocon i tempi e rispondenti alle esigenze degli sportivi moder-ni. Nel 2004 sono stati ristrutturati, potenziati numerosiimpianti comunali; altri, polivalenti, sono stati inaugurati.Sono state rifatte le piste di atletica nei famosi impianti delloStadio delle Aquile, intitolato al giornalista “Paolo Rosi”,dello Stadio delle Terme, dello Stadio Stella Polare di Ostia,intitolato ad un grande atleta recentemente scomparso “Pas-quale Giannattasio”.Ma neppure le strutture minori e ubicate in periferia sonostate ignorate. La ristrutturazione di vecchi impianti può cosìsoddisfare la voglia di Sport e dotare i quartieri di ulterioriluoghi di aggregazione. Per lo sviluppo della vita sociale nonva sottovalutata la valenze che riveste lo Sport. Soprattuttonei confronti delle nuove generazioni; perché impegnare igiovani in attività educative aiuta a tenerli lontano da possi-bili devianze.Sono stati inaugurati anche dei nuovi impianti sportivi poliva-lenti che con l’apporto di capitali privati hanno permesso didotare la città di nuove strutture.Sono state stipulate due nuove convenzioni con l’Istituto peril Credito Sportivo. La prima tende a snellire i percorsi divalutazione ed erogazione dei mutui ai concessionari degliimpianti sportivi comunali, per i quali il Comune prestagaranzia fidejussoria. La seconda, innovativa, consente age-volazioni sui tassi, senza onere per il Comune, a favore deigestori di impianti sportivi privati, che riservino un certonumero di ore a tariffe agevolate per le attività scolastiche oassociative. Il tutto si inserisce nel programma triennale diinterventi denominato Cento Impianti Sportivi.Nel 2004 almeno un complesso scolastico di ogni Municipioè stato dotato di un campetto polivalente. Le cui tecnichecostruttive richiamano i campus, per far vivere l’educazionefisica scolastica in un modo più vicino alle esigenze deiragazzi.Inoltre, nei Municipi è in programma l’attivazione di Villaggisportivi. Per consentire nel periodo estivo ai ragazzi cherimangono in città di passare una estate migliore, potendopraticare lo sport in luoghi adatti.Concludendo, l’obiettivo sarà quello di implementare le diver-se attività. Attraverso il potenziamento, l’incremento e la fun-zionalità degli impianti sportivi; le iniziative agonistiche e pro-mozionali per la diffusione della pratica sportiva; le attività dicollegamento con il mondo della Scuola; la qualificazione el’aggiornamento degli Operatori.

Consulente per le Politiche Sportive del Comune di Roma

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Roma Sport Bollettino Annuale dello Sport nel Comune di RomaAnno I° - N. 1 - Dicembre 2004

Direttore ResponsabileRenata Ingrao

Direttore EditorialeAlberto Pronti

Redattore CapoAlfredo Noto

RedazioneGiuseppe Rosi BernardiniEmma Degli ErediTiziana De MarchiEster Stefania La SalaDaniela MartellottiCarla MonacelliVincenzo RicciardiGiovanni Sorianello

Progetto GraficoDidovalli s.n.ccon la collaborazione di Enzo Criscione

StampaDitta A.T.I. GRAF3 S.r.l.Venturini & C. S.p.A.

RedazioneVia Capitan Bavastro, 94 00154 RomaTel. 06671070293 Fax [email protected]

Proprietà della testataComune di Roma

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 393 del 29 settembre 2004

romasportPresentazione del Sindaco di Roma Walter Veltroni 1

Editoriale del Consulente per le Politiche Sportive Gianni Rivera 2

progettare è realizzare

Il mondo delle bocceA ROMA UN BOCCIODROMO... MONDIALE di Alberto De Luca e Paola Pigni 4

LA FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE… di Paola Pigni 6

CHI PRATICA, CHI NE SCRIVE, CHI... a cura di Paola Pigni 8

UN “TETTO” PER LO SPORT di Vincenzo Ricciardi 10

“FONTE ROMA EUR” di Alberto Di Blasi 14

SPORT E BENESSERE, TRA NATURA E ARTIFICIO di Daniela Martellotti 16

DAI PROGETTI AGLI IMPIANTI di Giovanni Sorianello 20

il campione incontra il campione

GIANNI RIVERA INTERVISTA FRANCESCO TOTTI 22

sport e decentramento

LO SPORT NEI MUNICIPI 23LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA IV di Marco Palumbo 24

LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA XII di Sveva Belviso 27

LO SPORT NEL MUNICIPIO ROMA XVI di Paolo Masini 30

OPINIONI A CONFRONTO Enzo Foschi e Rosalba Marchetti 33

…senza barriere

TUTTI IN ACQUA! di Ileana Argentin 35

sport, scuola, territorio

IL MODELLO ROMANO di Maria Coscia 38

l’evento

MONDOFITNESS FA TENDENZA di Luca Montebelli 40

ARIA APERTA di Marco Cerigioni 42

SAN LORENZO IN ARTE MOVIMENTO di Antonietta Dettori, Alessandra Criconia, Costantino Pucci 44

stile di vita • διαιτα

ACQUA E SPORT di Michelangelo Giampietro 46

dossier

UN’OCCASIONE PER CRESCERE di Alberto Pronti e del CO.G.I.S.CO. 51

SPORT DILETTANTISTICO E RIFORMA DEL CONI di Lina Musumarra 54

IN LIBRERIA 56

sommario

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4 I romasport

p r o g e t t a r e è r e a l i z z a r e i l m o n d o d e l l e b o c c e

Nascerà a Roma, su un’area di circa 24mila metri quadrati, il più grande impian-to del mondo riservato al gioco dellebocce. Il Centro Federale sarà realizza-to in Viale della Grande Muraglia, nell’a-rea sud della città. Il 24 febbraio 2004c’è stata la cerimonia della posa dellaprima pietra. Erano presenti il SindacoWalter Veltroni, il Presidente della Fede-razione Italiana Bocce Romolo Rizzoli,numerose autorità politico - istituzionalie del mondo dello sport.

IL PROGETTOLa realizzazione del grande impianto èstata preceduta da fasi lunghe e com-

plesse; che hanno visto fortementeimpegnata la III Unità Organizzativa“Sviluppo Impiantistica Sportiva” delComune di Roma, diretta dall’Ing. Gio-vanni Sorianello.L’idea iniziale è nata da un’intuizionedella Federazione Italiana Bocce che,dopo l’emanazione di un avviso pubbli-co per la realizzazione e gestione diimpianti sportivi su aree di proprietàcomunale, aveva redatto un progettoper la costruzione del Bocciodromo suun’area ceduta gratuitamente al Comu-ne di Roma.Il progetto definitivo è stato prima sotto-posto alla procedura di verifica d’impat-to ambientale (V.I.A.), poi approvato

dalla Conferenza dei Servizi. Successi-vamente, l’Amministrazione Comunale,al fine di garantire la massima qualitàdell’opera, per l’affidare la progettazio-ne esecutiva ha indetto un concorsopubblico nazionale. Assegnata all’As-sociazione Permanente ProfessionistiStudio Arco di Bologna, nell’aprile2003 la progettazione è stata approva-ta dall’autorità competente.L’impianto si compone di un palazzettocon otto campi coperti regolamentariper le tre specialità di gioco raffa, volo epetanque; di spogliatoi e servizi per gliatleti. Oltre alle tribune, con una capien-za di circa 600 spettatori, il complessoconterrà uffici, aule per corsi, sale

SARÀ L’IMPIANTO PIÙ GRANDE MAI REALIZZATO

A ROMA UN BOCCIODROMO...MONDIALE

Veduta esterna dell’edificio principale, degli edifici della direzione e club house

Veduta esterna dell’edificio principale

La nuova opera garantirà l’organizzazione di manifestazioni sportive internazionali e la pratica diffusa a livello amatoriale

di Alberto De Luca e Paola Pigni

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Progetto definitivoIng. Lucio ScorrettiArch. Franco VollaroArch. Alberto Lucantoni

Progetto esecutivo integratoArchitetturaSTUDIO ARCO - BOLOGNAIng. Mauro CheccoliIng. Gianfranco GaudenziIng. Ottavio LavaggiArch. Gabriele RiguzziStruttureIng. Luca MaderaIng. Luca RossiImpiantiIng. Mario VitaleIng. Alberto RogatoRenderingsArch. Massimo Stanzani

romasport I 5

ricreative, bar, ristorante, parcheggi esedici campi all’aperto, dotati di coper-tura movibile, riservati agli amatoridella disciplina. Completeranno lagrande opera una foresteria con quin-dici stanze e trenta posti letto, chepotranno ospitare gli atleti.A lavori ultimati Roma avrà dunque ilpiù vasto bocciodromo, che sia maistato realizzato nel mondo.

I LAVORIPer l’affidamento dei lavori è stataindetta una gara di pubblico incanto,aggiudicata nel novembre del 2003dalla s.r.l. A.T.I. EL.MA.I (capogruppo)e dalla s.r.l. Edilizia MAR.CO. 82.Consegnati i lavori nel dicembre del2003, nella prima fase hanno interes-sato l’accertamento dell’esistenza, nelsottosuolo, di testimonianze archeolo-giche. Svolta sotto la supervisionedella Sovrintendenza Archeologica diRoma, la campagna di scavi è durataquattro mesi. Non avendo prodottoritrovamenti, la Sovrintendenza ha rila-sciato il nulla osta alla prosecuzionedei lavori.

Sopra: planimetria generale;Sotto: Veduta aerea dell’intervento

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6 I romasport

p r o g e t t a r e è r e a l i z z a r e

La Federazione Italiana Bocce

CHI SONOLa Federazione Italiana Bocce ha oltre un secolo di vita: nel1997 ha festeggiato i suoi primi…cento anni. Riconosciuta dalCONI nel 1926; dal CIO nel 1986; dal 13 maggio 2004 haacquisito la caratteristica di Ente a Finalità Assistenziale.Rappresenta, organizza e diffonde capillarmente lo sportdelle bocce su tutto il territorio italiano. Dal 1993 Romolo Riz-zoli è il Presidente Federale, che guida una struttura articola-ta, composta dal Consiglio Federale, dalle Commissioni edagli Organi che regolano gli aspetti tecnici, amministrativi,organizzativi e giuridici della disciplina.Alla FIB aderiscono oltre 130 mila tesserati, i quali vivono illoro impegno sportivo in forma agonistica per tre specialità digioco, raffa, volo e petanque. Inoltre, sono circa un milione gliappassionati, che frequentano le 3 mila società affiliate,dislocate su tutto il territorio nazionale. Per numero di comita-ti regionali e provinciali è seconda soltanto alla Federazionedel calcio.La FIB è dunque come una medaglia, con due splendidefacce:● c’è il gioco di massa per tutte le età, dalle Alpi alla Sicilia;

vero crogiolo di ceti, interessi, aspettative e una forte vogliadi fratellanza e libertà;

● e c’è lo sport spettacolare; con ambizioni, interessi e obiet-tivi ambiziosi. Che spesso si realizzano come per i fuori-classe, i quali hanno regalato e stanno regalando all’Italiamedaglie ed onori a piene mani. I nostri campioni - donneo uomini - mietono allori sui campi di tutti i continenti.

Struttura organizzativa e dirigenti ricoprono ruoli molto impor-tanti a livello mondiale. La supremazia italiana è ancora piùrilevante se si considera che sono 99 i paesi dei cinque conti-nenti, che aderiscono alla Confederazione Boccistica Mondia-le (C.M.S.B.). L’organismo rappresenta le quattro Federazioniinternazionali di specialità: la Confederazione Boccistica Inter-nazionale (C.B.I.) per la raffa; la Federation international deboules per il volo; la Fédération internationale de pétanque etjeu provencale per la petanque e World bowls per le boccepraticate su erba. Ogni Federazione indìce e promuove irispettivi campionati del mondo e tutta l’attività internazionale.Nel 1986 la CMSB è stata riconosciuta dal Comitato OlimpicoInternazionale (CIO).Il Presidente della Federazione Italiana Romolo Rizzoli rico-pre anche il ruolo di Presidente della CBI e di Vice presiden-te della CMSB. L’Italia è dunque un punto di riferimento irri-nunciabile di un movimento di ampiezza mondiale.

COSA FANNOL’attività agonistica nazionale è intensissima; basti pensareche nelle tre specialità di gioco ogni anno si svolgono oltre 5mila manifestazioni. Il dato illustra la larga base popolare sucui poggia lo sport delle bocce. L’instancabile lavoro di volon-tariato dei dirigenti e dei diversi sodalizi ne ha fatto un sicuropunto di riferimento e di aggregazione per milioni di appassio-nati, associati nei numerosissimi circoli. Le società di bocceaccolgono tutti a braccia aperte. In un mondo contemporaneo

Prospetto

Poiché nel frattempo Roma era stataclassificata zona sismica di terza cate-goria, è sorta anche la necessità diadeguare il progetto alla nuova norma-tiva antisismica. L’operazione ha com-portato un’ulteriore sospensione delcantiere di circa due mesi; che somma-ti a quelli impiegati per gli scavi archeo-logici, hanno causato uno slittamentodei tempi di consegna dell’opera allaprimavera del 2006.

GLI EFFETTIL’attesa, anche se più lunga del previ-sto, sarà comunque premiata dalla

possibilità di fruire di un Centro Federa-le di eccezionale qualità; in grado diaccogliere stage tecnici e importantimanifestazioni internazionali, come iCampionati del Mondo ed Europei.Quello che nel 1997 era soltanto unsogno, nella primavera del 2006 si tra-sformerà in esaltante realtà. Una voltarealizzato il Centro Federale permette-rà l’organizzazione di manifestazioniagonistiche internazionali, ma anche losviluppo della pratica di gioco a livelloamatoriale. E Roma avrà tutti i requisitiper diventare anche la capitale mon-diale delle bocce.

di Paola Pigni

Il cantiere in Viale della Grande Muraglia

i l m o n d o d e l l e b o c c e

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afflitto da mille problemi e mille angosce questa offerta, que-sta disponibilità si rivelano una panacea contro lo stress, lasolitudine, la vita sedentaria. Chiunque lo voglia ha un campodi bocce a portata di mano, un amico che l’aspetta, una com-pagnia solidale con cui divertirsi e impegnarsi in un sanoesercizio fisico.

I BOCCIOFILI A ROMALa Capitale vanta ben 120 circoli di bocce dedicati agli anziani;che si vanno ad aggiungere alle oltre 80 società affiliate allaFederazione. Una marea di sportivi che nel nuovo BocciodromoFederale potranno unirsi ai grandi campioni, per giocare, fiancoa fianco, partite indimenticabili. E se gli incontri non avranno tuttilo stesso livello tecnico, sapranno comunque regalare gioia per-ché conditi con la stessa passione per l’antico gioco.

La Capitale ha espresso la disponibilità per la candidaturadei Campionati del Mondo del 2006. Diamo dunque appunta-mento a tutti gli appassionati per quella data. Potranno gode-re di un entusiasmante spettacolo agonistico e della bellezzadi un eccezionale, unico Centro Sportivo.

Il gioco delle bocce è composto da quattro specialità: raffa, volo, petanque e gioco sull’erba. Base del gioco tra-dizionale consiste nell’avvicinare il più possibile le proprie bocce al pallino; o togliere, con determinate tecnichedi lancio, quelle dell’avversario. Alcune prove particolari, che richiedono destrezza e notevoli capacità atletiche,sono state inserite da tempo nella specialità volo, e ultimamente nella petanque.

LE SPECIALITÀ:

LE TECNICHE DI GIOCO

Prende il nome dal tiro raden-te, reso possibile dalla particolare natura delterreno di gioco. Si pratica su campi di 4 x27,5 metri; ben livellati. Le pendenze ammes-se non devono superare lo 0,15 per cento nelsenso della lunghezza e lo 0,5 in quello dellalarghezza. I campi sono delimitati da tavoleperimetrali alte 25 centimetri. I fondi posso-no essere di materiale calcareo fine ben pres-sato oppure di materiale sintetico posato suun basamento in calcestruzzo, che garantiscebuona stabilità. In questa specialità vengonoutilizzate bocce e pallino di materiale sinteti-co di vari colori per meglio identificarli sulcampo. Le bocce devono avere un diametroda 104 a 111 millimetri ed un peso compresofra 860 e 980 grammi; il pallino 40 mm. didiametro e 90 grammi di peso.

Si gioca su campi rettangolari di4 x 27,5 metri con fondo in terra battuta oasfalto ricoperto da un leggero strato di sab-bia. Le bocce, metalliche, hanno un diametrocompreso tra i 90 e i 110 millimetri ed unpeso fra 900 e 1200 grammi. Il pallino ha undiametro da 35 a 37 millimetri. Oltre al gioco

tradizionale questa specialità comprendequattro prove particolari:● il tiro di precisione: consiste nel colpire a

volo 11 bersagli con posizioni, difficoltà epunteggi sempre differenti;

● il tiro progressivo: correndo lungo il peri-metro del campo, in cinque minuti l’atletadeve colpire il maggior numero di bersa-gli, posizionati prima progressivamente,poi in modo decrescente;

● il tiro rapido a staffetta: viene compiuto pro-gressivamente da due atleti per squadra;

● il tiro combinato: prevede, alternativamente,quattro giocate di accosto e quattro di tiro.

Si può praticare su ognitipo di terreno. Per i campionati nazionali e legare internazionali il campo deve essere deli-mitato con dimensioni minime di 4 x 15metri. Le bocce, metalliche, devono avere undiametro compreso tra 7,05 e 8 centimetri edun peso tra 650 e 800 grammi; il pallino, inlegno, un diametro compreso fra i 25 e i 35millimetri.L’abilità del giocatore consiste nel superareeventuali ostacoli, che si possono presentaresul terreno con varie tecniche (ricerca dellabattuta, particolari giri di mano, ecc.). È con-

sentito colpire la boccia dell’avversario sia divolo che di raffa.A differenza della raffa e del volo, si devegiocare a piedi fermi, all’interno di un cerchiotracciato sul terreno, del diametro compresofra i 35 e i 50 centimetri. Il pallino deve esse-re lanciato dal cerchio ad una distanza chevaria dai 6 ai 10 metri.

La specialità è larga-mente diffusa in Inghilterra e nei Paesianglosassoni, ma è raramente praticata nellealtre nazioni europee. Rappresentata dallaFederazione Internazionale World Bowls èentrata da poco nella grande famiglia dellaC.M.S.B.

I giocatori italiani nelle specialità di raffa,volo e petanque mietono da sempre succes-si ed allori sulle piste di tutti i continenti. Aicampionati mondiali ed europei hanno vintoun numero incredibile di medaglie, in campofemminile e maschile. Ed hanno ottenutonumerosissimi record. Storiche le vittorie aiGiochi del Mediterraneo e ai World Games. La scuola tecnica italiana è di primissimoordine. Non a caso, le bocce “azzurre” sonosinonimo di bocce ”vincenti”.

GIOCO SULL’ERBA

LA PETANQUE

IL VOLO

LA RAFFA

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CHI LE HA AMATEIppocrate, celebre medico greco e “padre”della medicina, vissuto dal 460 al 377 a. C.,definisce il gioco delle bocce: “…un insiemedi esercizi completi che sviluppano la forzadelle braccia e delle gambe, la flessibilitàdella colonna vertebrale, l’agilità di tutte learticolazioni e che necessita di giudizio, diqualità e di pronta decisione”.

Claudio Galeno (129-201 d. C.), chirurgodei gladiatori e medico di Imperatori roma-ni, scrive nel suo trattato “Arte medica” che:“…fortifica specialmente i reni e le gambe,è il meno rude di tutti i giochi e, quindi, piùutile a coloro che hanno bisogno di riposoperché è il più adatto alla ripresa delleforze perdute e ben si addice al vegliardo eal bambino”.

Calvino (1509-1564) noto teologo france-se amava giocare a bocce. Lo facevaanche di domenica, dimenticandosi spessodi santificare la festa religiosa.

John Aylmer, vescovo di Londra (1521-1594), scoperto a giocare a bocce didomenica pomeriggio, affermò: “… è giustoogni tanto esporre il proprio carattere allariprovazione”.

Il Conte di Hamilton, ribadendo la rivalitàfra inglesi e francesi e la passione per que-sto gioco dei nobili inglesi alla fine del ‘600,disse: “… il gioco delle bocce non è in Fran-cia che l’occupazione degli artigiani e deiservi. In Inghilterra è tutt’altra cosa: è l’eser-cizio delle persone onorate. Occorre averedell’arte e della destrezza”.

Andrè Marie Ampère, famoso fisico ematematico francese, scopritore dell’elet-trodinamica, in una lettera (1791) raccontala sua “passione” per questo gioco.

Nicolò Paganini (1782-1840) amava gio-care a bocce.

Giuseppe Garibaldi nell’autunno del 1853giocò con l’amico Cotelletti un incontro dicoppia contro Boero e un familiare.

CHI LE HA COMBATTUTECarlo IV, re di Francia, detto il Bello (1294-1328), impensierito dalla diffusione delgioco, lo proibì nel 1319 perché “… storna-va il popolo da esercizi convenienti alladifesa del reame, quali il tiro con l’arco e labalestra”.

Carlo V, re di Francia, (1338-1380), detto “ilSaggio” per aver costruito il Louvre, datoimpulso economico, culturale e aver creatobenessere, nel 1369 diede l’ostracismo allebocce, vietandole insieme con gli altri gio-chi: “de dez, de tables, de palmes, de quil-les, de palet, de boules, de billes”.

A partire dall’editto di Carlo il Bello, iniziòun periodo difficilissimo per il gioco: messoal bando da quasi tutti i regnanti, anchequelli inglesi come Edoardo III (1312-1377), Riccardo II (1367-1400), Enrico IV(1367-1413).

Enrico VIII (1491-1547) lo proibì con lo Sta-tuto del 1511. Confermò la decisione con unatto del 1541 (che fu revocato soltanto nel1845). “…ad artigiani, lavoratori, apprendi-sti, servi e simili tutto l’anno tranne il giornodi Natale”. Successivamente il gioco fu per-messo tutto l’anno, ma non in pubblico. Chiveniva sorpreso a giocare “fuori dal propriogiardino o frutteto” era punito con multe di 6scellini e 8 penny. Solo chi possedeva terre-ni del valore superiore di 100 sterline pote-va ottenere un licenza di gioco sui prati pri-vati ed invitare anche estranei.

Eppure proprio in Inghilterra nel 1299 aSouthampton venne costituito il primo cir-colo di bocce di cui si ha notizia, il “Sou-thampton Bowling Green”, che dispone-va di un campo all’aperto.

Testimonianza dell’enorme diffusione - madella non buona fama - delle bocce sono leparole dell’umanista inglese TommasoMoro (1478-1535) (decapitato da EnricoVIII), che nella sua opera “Utopia” scrive:“…pensate…a quale spreco di danaro con-ducano i giochi d’azzardo, i dadi, le carte, lebocce, il tennis, gli anelli e così via. Non èanche questo un incentivo a rubare? Libe-ratevi dunque da questi mali rovinosi…”.

I Dogi di Venezia tentarono di proibire conogni mezzo il gioco. Anche con il proclamadell’ 11 dicembre 1576 del Magistrato deSignori de Nocte (i vigili urbani di allora)

“…alcuna sorte de persona ne huomo neputto che ardischi in tutto il tempo dell’an-no zuogar a detto zuogo… sotto pena destar per dieci mesi in preson serrati edessere frustati attorno il campo, piazza over luogo dove avevano zuogato…”.

Nel 1646 nella Baia di Massachusset i “Pil-grim Fathers” (puritani) pubblicarono unbando contro molti giochi, tra cui le bocce.

Il Sinodo di Parigi ordinò il 26 settembre1696: “niente bocce, palla, tamburello perchi indossa l’abito talare”

Anton Von Kaunitz Rietberg, conteaustriaco, proibì il gioco delle bocce a Mila-no nel 1767 perché: “…tanto pregiudizievo-li sulla campagna…poiché i contadini viperdono troppe ore giocandovi…”.

Il Commissario Lucchini, nel 1856 feceaffiggere a Portogruaro un’ordinanza chefra l’altro diceva: “… per prevenire i disordi-ni provenienti dall’abuso del gioco dellepalle sulle pubbliche strade… si determinaquanto segue:resta severamente proibito il gioco dellepalle sulle pubbliche strade in qualsiasiepoca, ora e momento.I contravventori al premesso divieto soggia-ceranno alla multa di lire austriache sei e incaso di impotenza alla pena di arresto diore 24”.

Altra curiosità: un terzo dell’ammontaredelle multe comminate ai bocciofili veniva-no dati agli spioni come ricompensa.

CHI LE HA STUDIATENel XVI secolo ci si adoperava per unacerta specializzazione tecnica dell’attrezzoboccia:si usava il tasso - legno duro e rossastro -per chi aveva un gusto cromatico; la quercia- legno pesante - per chi voleva “sentire “ laboccia in mano; si appiattiva per chi volevafarla rotolare con una traiettoria curva.

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LE BOCCE: UNO SPORT, UN GIOCO, UNO SPUNTO

CHI LO PRATICA, CHI NE SCRIVE, CHI...È raro che lasci indifferenti

p r o g e t t a r e è r e a l i z z a r e

a cura di Paola Pigni

i l m o n d o d e l l e b o c c e

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Robert Record, matematico inglese, spie-ga nel suo libro “Castle of Knowledge”(1556): “… una piccola alterazione su unaparte fa rotolare la boccia inclinata”.

Thomas Taylor (1872) brevettò una spe-ciale macchina per sagomare accurata-mente le bocce in modo da dare loro diver-si gradi di “effetto” numerati da 1 a 5.

LE HANNO DIPINTEPieter Bruegel il Vecchio le immortalò nelsuo dipinto “Giochi di fanciulli” (1559-1560)

Aert Van der Neer, pittore olandese (1603-1677) nel quadro “Passatempi pomeridianiin un villaggio olandese”.

Francisco Bayeu (1734-1795), cognato diGoya, disegnò due cartoni per i bellissimiarazzi tessuti a Madrid nel 1780 intitolati“El jeugo de bochas”

Francisco Goya (1746-1828) predispose icartoni di alcuni arazzi che rappresentava-no il gioco della pelota e delle bocce.

Matisse (1908) “Jeu de boules”.

CHI LE HA RACCONTATEShakespeare (1564-1616) nel “Riccardo II”

Mateo Aleman (1547-1614) nel romanzopicaresco “De la vida de pìcaro GuzmanDe Alfarache” (1603)

Molière (1655) nella commedia “L’étourdi”scrive: “… messo lì accanto a voi comeuno che gioca alle bocce…”

Morike nel romanzo “Mozart in viaggioverso Praga”.

CHI LE HA REGOLAMENTATECarlo I Stuart, secondogenito di GiacomoI, approfittò del ruolo di re per imporre unaregolamentazione del gioco unica in tutto ilsuo Regno.

Carlo II (1630-1685) re d’Inghilterra,nonostante la dura opposizione dei purita-ni, che volevano estirpare il gioco, lo lega-lizzò ed emanò le norme a cui doveva sot-tostare la sua pratica.

Diderot e D’Alembert, illuministi francesi,nella famosa Enciclopedia descrisseroaccuratamente il gioco delle bocce illu-strandone le regole fondamentali nella

voce “Boules”, regole che si possono con-siderare valide ancora ai giorni nostri.

Raffaele Bisteghi pubblicò a Bologna(1753) “Il gioco pratico”, con un capitolodedicato al “Gioco delle bocchie”.

W.W. Mitchell preparò nel 1849 un codicedi regole del gioco delle “bowls”. Regola-mento adottato in Gran Bretagna e nelCommonwealth.

CHI LE HA RIVALUTATEGiacomo I Stuart, re d’Inghilterra guarda-va con benevolenza a questo gioco. Neparla nel suo “Book of Sports” (1618), dovechiede di riservare dei privilegi per il suofiglio primogenito Enrico, grande appassio-nato ma scarso come giocatore.

Napoleone: al seguito delle truppe francesiarrivarono le bocce della tradizione lionese.

La Regina Vittoria. Sotto il suo regno, nel1845 venne promulgato il “Gaming Act”,una legge che cancellò il divieto alla prati-ca di alcuni giochi, tra cui le bocce.

CURIOSITÀ STORICHE“Prima le bocce, il resto può attendere”

Il corsaro Francis Drake, vero patito delgioco, al soldo della regina d’Inghilterra Eli-sabetta I (1533-1603), era stato inviato adattaccare gli insediamenti spagnoli in Ame-rica, nell’ambito della guerra che ElisabettaI, alleata dei Paesi Bassi in rivolta contro laSpagna, combatteva contro Filippo II. Il re diSpagna per dare una lezione ai nemiciinglesi rispose duramente all’attacco invian-do la leggendaria “Invencible Armada”.Il 29 luglio 1588, Francis Drake si trovavasul promontorio della costa di Plymouthdove erano attraccate le sue navi. Nonstava studiando piani di difesa ma in unapartita all’ultimo accosto, era impegnatissi-mo a difendere il suo onore di giocatore dibocce contro l’ammiraglio Lord Howard.Era in questa situazione quando lo avverti-rono che la flotta spagnola si stava avvici-nando minacciosa.“Prima finiamo la partita, per la flotta spa-gnola c’è tempo”, fu la decisa risposta alsuo interlocutore.Per la cronaca (e la Storia) Francis Drake,nonostante disponesse di mezzi inferiori,grazie alla sua abilissima tattica bellica,distrusse 130 navi spagnole armate di 3mila cannoni. Purtroppo non c’è dato disapere come finì la partita a bocce.

L’INTERNET DEL TEMPO ANTICONegli ultimi decenni del 1800, la Franciaera in guerra con la Germania. Tuttavia,malgrado il momento difficile, non tuttierano disposti a rinunciare al gioco dellebocce. Fu per questo che il 22 ottobre del1870 il prefetto di Marsiglia fece affiggereun editto che diceva fra l’altro: “Lasciamodormire le bocce quando le palle di canno-ne straziano il suolo sacro della patria”. Maiparole furono così poco veritiere: infatti dalì a pochissimo le bocce avrebbero dimo-strato il loro grande… amor di patria. E ciògrazie all’inventiva di tre cittadini francesi,

Robert, Delort e Vonoven, che utilizzaronodelle palle di zinco per inserirvi la corri-spondenza.Secondo lo storico Granatelli, il 4 gennaio1871, durante l'assedio di Parigi, Robert,travestito da contadino, scivolò oltre le lineetedesche fino alle rive della Senna e lanciòin acqua le sue boules; che, dato il pesocostante, avrebbero galleggiato semprealla stessa profondità e raggiunto la capita-le con il messaggio contenuto.I viaggi che Robert intraprese furono mol-tissimi. Si calcola che affidò alle acquedella Senna quasi 40 mila lettere. Fino allafine di gennaio del 1871, quando Parigicapitolò. Purtroppo nessuna boule raggiun-se la capitale, perché i tedeschi durantel’assedio avevano teso delle reti attraversoil fiume, per bloccare i passaggi. Però,diverse boules furono recuperate dal 1871al 1968: contenevano la corrispondenzaancora intatta; oggi considerata un verosimbolo storico dell’assedio di Parigi.

NELLE STRADE DI PARIGIChi passeggia oggi negli stupendi boule-vards della Ville Lumière, non sa che ilnome che indica i viali parigini deriva…dalle bocce. Infatti nel ‘500 il gioco impaz-zava in tutta la Francia, e a Parigi in parti-colare. I viali interni dei bastioni della città,i futuri boulevards, avevano terreni pianiben battuti e poco frequentati. Le caratte-ristiche dei luoghi invitavano i parigini asfidarsi in accanite partite. E poiché sigiocava nel verde, le bocce furono chia-mate “boules verdes”. Da qui, per esten-sione, i…“boulevard”.

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Un “tetto” per lo sport a Testaccio; uno deiquartieri più noti della città che, pur nonavendo una tradizione abitativa secolare,è secondo a nessuno per identità, vitalitàe partecipazione civica degli abitanti.Finalmente, grazie all’impegno del-l’Amministrazione Comunale, nel quar-tiere la dotazione di strutture pubblichefinalizzate allo sport e alla socializza-zione dei cittadini sta diventando real-tà, nonostante le difficoltà che si incon-trano nel reperire aree all’interno di untessuto urbano ormai consolidatocom’è quello del Centro Storico.Il Municipio I in particolare è caratteriz-zato da una sostanziale carenza dispazi da destinare alla pratica sportiva.Attualmente sono soltanto tre gli impian-ti di proprietà comunale, tutti affidati inconcessione:● lo Stadio delle Terme di Caracalla

(atletica leggera, palestra);● l’A.S. Roma 1 (palestra, piscina, cal-

cetto);● l’A.S. Testaccio 68 (calcio, calcetto /

polivalente scoperto).

Nel quartiere Testaccio si è riscontrataanche l’assenza di spazi del tipo poli-valente al coperto, nei quali praticarediscipline di base come il basket, il minibasket, la pallavolo, il mini volley e laginnastica nelle varie specialità. Tutta-via gli spazi polivalenti in funzione - dueal coperto, uno all’aperto - pur essendoubicati all’interno di istituti scolastici,possono essere fruibili anche in orarioextra scolastico. Nell’ambito della revi-sione e della riorganizzazione dellestrutture di quartiere si evidenzia dun-que il progetto della palestra polivalen-te, che può essere considerato come

edificio sportivo o come una piazzapolifunzionale al coperto; oppure comepolo libero di aggregazione.La palestra polifunzionale sorgerà vici-no al Campo Roma, che ha dato i nata-li alla grande avventura della squadragiallorossa. Il progetto è frutto dell’atti-vità di un gruppo di lavoro di professio-nisti interni all’Amministrazione Comu-nale della III Unità Organizzativa “Svi-luppo Impiantistica Sportiva”, direttadall’ing. Giovanni Sorianello.La progettista e coordinatrice architet-tonica del gruppo di lavoro, arch.Daniela Martellotti, ha saputo coniuga-re la vocazione polifunzionale dell’edifi-cio, integrando in modo unitario spaziaperti e spazi interni. Il fruitore potràcosì percorrere le varie zone del com-plesso edilizio mentre la luce, pene-trando all’interno dalla capriata artico-lata e dalle finestre a nastro perimetra-li, trasmette una percezione dinamicadegli spazi.Un progetto di palestra nasce normal-mente dalla trasformazione di unagrande scatola. In questo caso però la

SANATA, NEL MUNICIPIO ROMA I, LA CARENZA DI STRUTTURE COPERTE

UN “TETTO” PER LO SPORTUna palestra polivalente in via Caio Cestio - Campo Testaccio

La struttura

di Vincenzo Ricciardi Immagini render realizzate dall’Arch. Loris Rossi

Stato attuale

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“grande scatola” esisteva già. Per cui èancora più ammirevole l’opera dellaprogettista, che nell’articolare gli spazi,è riuscita a rispettare le pur contraddit-torie norme in vigore.L’edificio annesso al campo Testaccio èin via Caio Cestio. Negli anni ’50 - ’60era un capannone in cui operava unpiccolo imprenditore. Successivamenteera stato trasformato in ritrovo notturnoper giovani, che recentemente è statochiuso dalle autorità di polizia.Le dimensioni dell’attuale edificio siprestano alla realizzazione di una pale-stra polivalente, con un campo di palla-canestro omologabile a livello federaleper incontri di tipo “locale”. Avrà indotazione una piccola tribuna utileanche all’integrazione sociale ed emo-tiva sportivi-spettatori. E’ inoltre previ-sta la realizzazione di una mini-bibliote-ca di interesse locale, che potrà essereun utile “polo” culturale di riferimento;anche per sportivi… sedentari.Per l’opera il Comune ha stanziatocirca 1 milione e 500 mila euro all’inter-no dei programmi per la promozione e

l’attuazione di iniziative finalizzate allosviluppo dello sport.

IL PROGETTOIl progetto è finalizzato a diverse prati-che sportive: pallavolo, pallacanestro ead attività a corpo libero, grazie ad unospazio di 90 metri quadri annesso a

quello principale. Le gradinate acco-glieranno un discreto numero di spetta-tori, mentre il complesso potrà essereutilizzato anche per manifestazioni acarattere culturale. L’atrio e la zonaristoro si affacceranno direttamente sul-l’area di gioco, permettendo a genitori evisitatori di “partecipare visivamente”

Vedute esterne dell’edificio

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alle attività svolte. Inoltre, da un’ampia vetrata i fruitori dellazona ristoro potranno guardare le partite che si svolgerannonell’adiacente campo di calcio.L’edificio sarà dunque un elemento di collegamento tra levarie attività che si svolgeranno sia all’interno, sia attorno adesso. Inoltre uno spazio destinato a biblioteca multimedialeconsentirà al centro sportivo di essere fruito anche da perso-ne che, pur non dedicandosi alla pratica sportiva, avranno unluogo in cui studiare ed interagire.L’edificio sarà caratterizzato da un’unica copertura di legnolamellare. Un taglio di luce dall’alto proporrà all’esterno l’im-magine del tetto a falde, propria del quartiere; mentre all’in-terno saranno visibili travi ad arco che con la loro concavitàconfigureranno lo spazio di accoglienza del visitatore. Lamediazione tra la linea retta all’esterno e la curva all’internoè realizzata dalla particolare conformazione delle travi inlegno lamellare; che al colmo creeranno un’apertura a forcel-la per la realizzazione di finestre, atte ad ottenere un buonlivello di illuminazione dell’area di gioco e un buon sistema dicircolazione dell’aria, secondo i principi base della bioarchi-tettura. Per dare identità ai singoli spazi posti all’interno diuno spazio unico e scandito dal ritmo del passo della strut-tura sono previsti altri elementi rilevanti dal punto di vista for-male, che denunciano all’esterno i punti dove avvengonoattività diverse da quella principale.Un primo elemento, rappresentato dalla soletta continua concui è delimitato il volume della biblioteca, è sollevato rispettoal livello del marciapiede di Via Caio Cestio. Questo consen-tirà l’illuminazione degli spogliatoi sottostanti e costituirà unelemento strutturale composto da un “nastro” continuo, chepassa da solaio di calpestio a struttura verticale fino a solaiodi copertura, per poi trasformarsi nella pensilina esterna del-l’ingresso principale.Il secondo elemento è rappresentato dalla parete curva in

Veduta interna dell’edificio dalle gradinate

Una vedua interna verso il corpo della biblioteca multimediale e le scale

Veduta esterna dell’edificio dal campo di calcio adiacente

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muratura di laterizio in continuità traesterno ed interno, che accompagnal’entrata nell’edificio e delimita il volu-me degli uffici e dei servizi all’interno.Il doppio passo della struttura, di 2 e 5metri, permette nella zona delle gradi-nate l’alternanza di piani orizzontali,necessari per raggiungere le uscite disicurezza; e di piani inclinati, dove sonocollocati i posti a sedere per il pubblico.Piani che a livello sottostante permetto-no la realizzazione di spazi per servizie spogliatoi, posti ad un interrato di2,70 metri al di sotto di quello del mar-ciapiede. I solai inclinati permettono unaffaccio diretto sulla strada, utile perl’aerazione e l’illuminazione. Anche glispazi dell’area scoperta di ingressopresentano una propria articolazione.Per consentire l’illuminazione direttadell’area di riscaldamento sarà realiz-zata una chiostrina, mentre il volumedegli spogliatoi secondari, uscendoappena fuori terra, permette la realiz-zazione di finestre a nastro.La superficie complessivamente coper-ta sarà di circa 1.400 metri quadri. Peruna parte delle coperture verrà utilizza-to un tetto giardino, altro elemento pro-prio della bioarchitettura. I materiali,che si avvicenderanno lungo i prospet-ti - dal legno all’intonaco alle muraturein laterizio - evocheranno l’integrazionecon l’ambiente circostante.La realizzazione del progetto è in stret-ta relazione con l’impianto sportivocomunale di via Zabaglia, per cui oltrea costituire un polo a carattere sportivodi rilevante dimensione, colmerà lelacune relative alle dotazioni impianti-stiche del quartiere.

Pianta del piano terra e del piano seminterrato

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La Polisportiva è ubicata in uno deiquartieri più moderni di Roma, situatonella zona sud della città in cui siapprezza un habitat di qualità; comple-tato, grazie ad un accordo tra Ammini-strazione Capitolina e Società omoni-ma, da uno dei centri sportivi meglioattrezzati della città.Con un bando del 1997 si è previsto diattrezzare, con l’intervento di capitaliprivati, un’area comunale con impiantisportivi al servizio del quartiere dellazona Sud della città.L’idea della società sportiva FonteMeravigliosa Sport era quella dicreare un impianto coperto, chepotesse ospitare le numerose partite emanifestazioni dei propri atleti arrivatiad alti livelli; e di dare spazi adeguatialla crescita della pratica sportiva fragli abitanti del quartiere. Oltre adisporre di spazi utilizzabili per mani-festazioni culturali.Nel 1999 il Comune di Roma affida inconcessione l’area alla Società, affin-ché realizzi l’impianto sportivo a pro-

prie spese, ma fruendo delle agevola-zioni finanziarie previste dalla conven-zione tra il Comune di Roma, il CreditoSportivo e il CONI.La Società Sportiva costruisce quindil’impianto che, a fronte dell’investimen-

to sostenuto, potrà gestire per il nume-ro di anni stabilito nella concessione. Altermine del periodo area ed impiantirientreranno nel patrimonio disponibiledel Comune di Roma.Nasce così il centro Fonte Roma Eur.

UNA STRUTTURA MODERNISSIMA E POLIFUNZIONALE

“FONTE ROMA EUR” A Fonte Meravigliosa unnuovo impianto sportivo

Il capitano Giba del Brasile di volley Campione Olimpico si allena nella sala pesi

L’arena superiore durante un allenamento della Nazionale Brasiliana

di Alberto Di Blasi*

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Il progetto, dell’architetto Busnengo edel dott. Alberto Di Blasi, localizza deiblocchi per attività sportive connessi dauna zona comune: l’impianto natatoriocomposto da una piscina 25x16.50 (8corsie) e da una zona spogliatoi, cir-condati da circa 1.000 metri quadrati diprato inglese.La copertura della piscina, una delle piùinnovative, é unica per dimensioni. Rea-lizzata a vetro nelle parti visibili e poli-carbonato nella copertura, copre unasuperficie di 35x22 metri. Telecoman-data, scorre su binari e si chiude o aprein pochi secondi. Nel periodo estivorimangono due volte alla destra e allasinistra dell’impianto su cui rientra alibretto tutta la copertura.Il corpo centrale dell’impianto è dedica-to allo svago e al fitness.Dalla piazzetta si accede nel seminter-rato, che ospita quattro sale palestracomplete di spogliatoi.Salendo si accede ad una zona ricrea-tiva composta da sala video, sala brid-ge, biblioteca, sala studio; ed alle ter-razze solarium di 650 metri quadrati.All’ingresso l’utente trova spazi ricreati-vi e bar ristorante, oltre agli uffici delCentro.La zona esterna è composta da uncampo polivalente: 850 mq di parcogiochi per bambini; e 3.500 mq di par-cheggi all’aperto, potenziati da ulteriori3.000 mq di posti auto coperti.Il Palazzetto dello sport è la vera parti-colarità architettonica composto da duearene, una sovrapposta all’altra, ognu-na di 1.000 mq. di cui 850 mq. destina-ti ad area sportiva in parquet, il resto aspogliatoi e servizi.L’arena inferiore, oltre ad essere spazioregolamentare per la disputa di cam-pionati nazionali, comprende una zonadi 250 mq destinati a Centro benesse-re. All’interno di quest’ultimo ci sono:sauna, bagno turco, vasca idromas-saggio, solarium, salette estetiche efisioterapiche; studio medico.All’esterno, ma coperta dal ballatoiodell’Arena Superiore, c’é una zonadestinata all’arrampicata sportiva.L’arena superiore è il vero Palazzettocon una tribuna fissa per circa 200 per-sone, ed una mobile che ne può ospi-tare altre 300.Il complesso è stato dichiarato dal pre-sidente del CONI: Centro di prepara-zione olimpica. Ha già ospitato leNazionali Italiane di Pallavolo e Palla-canestro maschile prima della parten-za per le Olimpiadi di Atene.Nel primo anno di vita - senza chefosse ancora iniziata una vera campa-gna di pubblicità su scala urbana - ha

già ospitato, oltre alle Nazionali citate,la Nazionale Volley maschile di Serbia,Bulgaria e Brasile; gli assoluti di primacategoria di tennis tavolo; gli assolutigiovanili di scherma; vari trofei naziona-li di arti marziali; i campionati di salsacubana. Inoltre sono stati già disputati18 campionati nazionali regionali e gio-vanili di basket e volley.

Gli spazi sono stati utilizzati come setper la realizzazione degli spot pubblici-tari nazionali del Totocalcio e del Supe-renalotto; e della fiction tv “Sospetti 3”.Nella stagione 2004-2005 sarà campodi gara di serie A2 di calcio a 5 e didiversi campionati nazionali di pallavo-lo e pallacanestro.Il Centro sportivo è stato inaugurato adottobre 2003 alla presenza del Sindacodi Roma Walter Veltroni e di altre perso-nalità politiche locali, che hanno sempredimostrato grande sensibilità all’evolu-zione degli assetti sportivi del territorio.Il Direttore generale dottor Alberto DiBlasi, ideatore del centro sportivo e delprogetto (realizzato dalla Climit Impian-ti S.r.l.), vista la varietà di attività prati-cate, la perfetta coesistenza della prati-ca dello sport per tutti e dell’attività ago-nistica a vari livelli, è convinto che entrotre anni la struttura potrà ospitare più di3 mila utenti. Infine, potrà essere utiliz-zata come sede di allenamento delleNazionali maggiori e polo permanentedi Tornei Nazionali ed Internazionali.

*Direttore del Centro “Fonte Meravigliosa Sport”

Vista dall’alto del complesso Sportivo

Veduta notturna della piscina

Il Brasiliano Nalbert a bordo piscina

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L'attuale ricerca architettonica dedicagran parte delle sue attenzioni allo svi-luppo di soluzioni tecnologiche, e piùgeneralmente progettuali, che sfruttinoenergie rinnovabili, al fine di ridurre ildepauperamento ambientale e conte-nere la produzione di scarti. Il problemaambientale è da diversi anni al centrodell'attenzione internazionale, ma oggisi avverte sempre più l'esigenza diideare spazi e luoghi che garantiscanoun maggiore benessere ai loro futurifrequentatori.Alla crescente domanda di spazi dedi-cati allo sport, alle attività ricreativeall'aperto e, più estensivamente, ai luo-ghi in cui prendersi cura di se stessi,devono necessariamente rispondere ipromotori pubblici e privati di strutturededicate a soddisfare queste richieste.A loro volta, i progettisti coinvolti in que-

sta operazione dovranno tenere contodei molteplici fattori ambientali, chepossono produrre sensazioni di comforte benessere. Fondamentale diventaallora ricordarsi, attingendo dalle espe-rienze personali proprie di ogni indivi-duo e quindi di ogni progettista, che laventilazione naturale di un ambiente èmolto più piacevole di quella forzata, eche un'illuminazione naturale prove-niente da diverse direzioni diversifica glispazi, comunica lo scorrere del tempo ele variazioni atmosferiche esterne, sioppone altresì alla uniformità e al sensodi isolamento che comunica quella arti-ficiale.Si possono proporre allora alcune note,una sorta di promemoria composto daalcuni punti salienti per una progettazio-ne volta all'innalzamento della qualitàdegli spazi, elementi che per esempio

sono ancora oggi decisamente pocotenuti in considerazione, come in alcuniprogetti presentati in questo ufficiodedicato all'impiantistica sportiva, ele-menti che potrebbero conferire un valo-re aggiunto ad opere già, di per sé,volte al miglioramento della qualità dellavita della cittadinanza.Un primo aspetto da approfondireriguarda il problema dell’irraggiamentosolare e di conseguenza degli elementiarchitettonici e naturali che proteggonodall'eccessivo calore estivo (come filtrio pergolati per schermare le vetrate, el'uso del tetto ventilato) o viceversa cheimpediscono la dispersione del caloreinterno in inverno (come superfici riflet-tenti che deviano i raggi solari verso l'in-terno o serre che accumulano calore).Più semplicemente ancora un ritornoall'uso di inserire portici al piano terra e

POCHI ACCORGIMENTI PER MIGLIORARE IL COMFORT

SPORT E BENESSERE, TRA NATURA E ARTIFICIOCome progettare impianti sportivi a misura d’uomo

Centro di ricerca a Ispra (Italia) 1993-96, di Mario Cucinella, Edoardo Badano e Elizabeth Francis. L'intero edificio è coperto da un'unicacopertura di 4.700 mq, interrotta solo daalcune aperture. Queste aperture in alcuni casiservono per il passaggio della luce naturale eper la ventilazione, in altri rappresentanosemplici bucature che permettono agli alberi dicrescere liberamente. La sezione longitudinalecon il diagramma del funzionamento dellaventilazione mette in evidenza il sistema diilluminazione naturale filtrata su tutta lasuperficie da assi di legno ad inclinazionevariabile.

di Daniela Martellotti

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logge ai piani superiori, sulle facciateesposte a sud, oltre che creare grade-voli spazi di mediazione tra interno edesterno, può rappresentare un efficacefiltro per l'irraggiamento del sole.Un altro aspetto, solitamente pocoapprofondito nelle progettazioni, se nonaddirittura completamente ignorato,riguarda lo studio della ventilazione delsito e del modo in cui gli edifici andran-no ad interagire con essa, oltre a quellapropria degli ambienti interni di tali edifi-ci. La ventilazione trasversale garantisceil ricambio dell'aria ed offre una piacevo-le sensazione di benessere ad ogni spa-zio di soggiorno e si innesca per il motodell'aria dovuto al riscaldamento di partidell'edificio (a seconda dell'orientamen-to dell'edificio rispetto al sole). Il fatto

che nella facciata esposta al sole l'aria sisurriscalda e in quella all'ombra si man-tiene fredda induce un movimento del-l'aria che può essere sfruttato per venti-lare gli spazi primari, secondari e quellidi frontiera tra interno ed esterno. Inoltrela ventilazione può essere enormemen-te influenzata mediante aperture sullacopertura, che sfruttino l'effetto caminocreando una aspirazione dal bassoverso l'alto (da utilizzare in particolarenei periodi estivi).

Una vista della serra bioclimatica della palestrascolastica a Odenwald. Elemento ideato peraccumulare calore ed utilizzato dal punto di

vista funzionale come foyer.

Palestra scolastica a Odenwald (Germania) 1992-95, di plus+, Peter Hübner e Neckartenzlingen.Un esempio di edificio ben integrato con costi di gestione e d'investimento minimizzati.La struttura vetrata del lucernaio, che corre in senso trasversale, ospita una parete mobile che consente di dividere in due parti la palestra e, contemporaneamente, assolve alla funzione di intensificare la ventilazione naturale della sala utilizzando l'effetto camino. In inverno,durante la notte, per mitigare le temperature esterne si utilizza un condottodi areazione piuttosto ampio posto trasversalmente sotto la sala che, oltread assolvere la funzione statica di irrigidimento del solaio, utilizza il terrenocome scambiatore di calore. Sempre in inverno, durante il giorno, l'ariafredda esterna viene fatta entrare alla base della serra dove vieneriscaldata grazie all'iraggiamento solare per poi essere immessa all'internodella sala (in questo modo l'aria passa dai 10° esterni attraverso i 28° dellaserra per ottenere i 21° all'interno della sala). In estate la serra viene apertaper impedire l'accumulo di calore e viene utilizzato nuovamente il condottodi areazione sotterraneo per mitigare la temperatura dell'aria esterna.

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Un elemento cardine poi della ricerca di un migliore rapportotra attività ricreative dell'uomo e ambiente naturale riguarda laprogettazione oculata del verde e degli spazi aperti che cir-condano i luoghi dello sport o più semplicemente che si tro-vano all'interno del tessuto urbano. Prevedere una modella-zione del paesaggio attraverso movimenti di terra, l'utilizza-zione di specchi d'acqua (che oltre a migliorare le condizionitermo-igrometriche stimolano sensazioni piacevoli), l'usodella tecnologia del "tetto verde" e la scelta oculata delle varieessenze arboree, significa cogliere una importante occasioneper proporre un ambiente ricco e suggestivo.Se all'esterno il rapporto con la natura è diretto, all'interno, èprincipalmente rappresentato da un elemento che è l'unico ingrado di metterci in contatto con i cambiamenti atmosfericiesterni: la luce. Un proporre fonti di luce naturale diverse perdimensione, forma e ubicazione (anche in spazi apparente-mente di minore importanza quali possono essere gli spoglia-toi), oltre a rappresentare un tentativo di riduzione dell'uso di

quella artificiale, diventa un'occasione importante per aggiun-gere magia e fascino agli ambienti interni. Anche lo studio delcolore sia negli spazi interni che negli elementi di arredo all'e-sterno diventa fondamentale nello stimolare sensazioni diallegria e di leggerezza.Non di minore importanza sono gli aspetti che riguardano lerelazioni interumane, per esempio gli spazi di accoglienza eristoro devono necessariamente essere pensati in modo dafavorire la socializzazione tra i frequentatori della struttura.Tutti questi accorgimenti vanno a costituire gli elementi chemaggiormente influenzano la qualità delle percezioni che gliambienti sono in grado di stimolare (oltre a diminuire consu-mi e scarti) e diventano i "materiali" per una progettazionerispettosa dell'ambiente, volta al benessere psico-fisico deisuoi fruitori.In realtà questi vari "materiali" non vanno pensati come enti-tà a se stanti ma come elementi che agiscono contempora-neamente sull'ambiente e a loro volta interagiscono vicende-

Piscina a Bloomfield Hills, Cranbrook, Michigan (U.S.A.) 1999-2000, di William Tsien & Associates. Un esempio di edificio dove l'illuminazionenaturale è stata attentamente progettata. La luce penetra zenitalmenteattraverso due aperture circolari poste nella copertura e un controsoffittocon piccole bucature consente di filtrare la luce creando un effettoparticolarmente suggestivo (disegnando sul soffitto scuro un cielostellato). Finestre di proporzioni diverse lungo le pareti portano all'internole luce naturale e permettono la vista verso i boschi circostanti.

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volmente. Infatti la disposizione di siepied alberi ad alto fusto condizioneràmoltissimo i flussi d'aria che attraversa-no il sito in cui sono collocati e il modoin cui tali flussi entreranno negli edifici,mentre la collocazione di specchi d'ac-qua favorirà il raffrescamento, influen-zerà la circolazione dell'aria e l'illumina-zione.E perché poi l'idea di una maggiore dif-fusione di sport e benessere riguardil'intera cittadinanza forse si dovrebbecominciare a pensare che i luoghi dellosport non possono essere rappresenta-ti solo dalle palestre scolastiche e daicentri sportivi ma necessariamentedevono conquistare territorio, inseren-dosi anche nei più piccoli spazi della

città, diventando componenti essenzialidell'arredo urbano. Una volta si giocavaa pallone per strada... Oggi possiamotentare di recuperare un modo di abita-re e di rendere propri gli spazi che attra-versiamo frettolosamente e che consi-deriamo di nessuno, per viverli con glialtri. Forse presto avremo un campo dabasket sul tetto di un punto di ristoro, unparcheggio che si trasforma nei giornidi festa in un campo di calcio o in uncinema all'aperto, oppure noteremo chegli arredi di una piazza consentono dipattinare o usare lo skate.

Parcheggio per un edificio residenziale aMarzahan (Berlino) 1997-98, di Topotek 1. Ilparcheggio è arricchito dal disegno deipercorsi e dalla realizzazione di aree dedicateal gioco.

Basket Bar a Utrecht (Paesi Bassi) 2000-03, di NL Architects. Il volume del bar è parzialmenteinterrato ed è accessibile grazie a un percorso scavato e colorato di arancione dotato di rampa peri disabili e scale (che possono essere usate come sedute). Sul tetto dell'edificio è collocato uncampo da basket. Le pareti inclinate del percorso scavato sono un ottimo campo di allenamentoper gli skatebord.

FONTE DELLE ILLUSTRAZIONIPer la palestra scolastica a Odenwald:Sports Hall in Heppenheim, in “Detail”, gennaio 1997, pp. 61-64.Thomas Herzog, Solar Energy in Architecture and UrbanPlanning, Prestel, Germany 1996, pp. 84-85, foto di: Transsolar

Per il Centro di ricerca a Ispra:Research centre in Ispra, Italy, in “Detail”, marzo 1997, pp. 335-338.Per la Piscina a Bloomfield Hills:Williams & Tsien, Cielo e mare, Cranbrook, Michigan, in “Lotus Navigator”, febbraio 2004, n° 9, pp. 108-113,foto di: Michael Moran.

Per il Parcheggio per un edificio residenziale a Marzahan:Topotek1, Blackboard1, in “Lotus Navigator”, febbraio 2004, n° 9, pp. 58-61, foto di: Hanns Joosten.

Per il campo da gioco a Charlottenburg: Topotek1, Blackboard2, in “Lotus Navigator”, febbraio 2004, n° 9, pp. 62-63, foto di: Hanns Joosten.

Per il Basket Bar a Utrecht:NL Architects, I cubisti del basket, in “Lotus Navigator”,febbraio 2004, n° 9, pp. 46-49, foto di Luuk Kramer

Campo da gioco a Charlottenburg(Berlino) 2001-02, di Topotek 1. Unaparticolare attenzione è stata dedicata allostudio del colore e del disegno del campo di gioco che vuole stimolare la fantasia efavorire l'invenzione di nuovi giochi.

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L’attività dell’ Ufficio - Sviluppo Impiantistica Sportiva, negli anni 2002/2004, è stata caratterizzata dal perseguimentodei seguenti obiettivi, facenti parte del programma del Sindaco:● aumentare l’offerta e la fruibilità degli impianti sportivi● valorizzare il rapporto tra il Comune di Roma e le associazioni sportive;● promuovere la programmazione degli impianti sportivi nell’ambito dello sviluppo del territorio.A tal fine, l’Ufficio ha innanzitutto promossa la ricognizione della situazione complessiva degli impianti sportivi comu-nali in concessione, al CONI ed ai privati, mettendo in evidenza le diverse problematiche.Ha organizzato e successivamente implementato un data-base informatizzato che contiene i dati raccolti dalla rico-gnizione citata, il quale costituisce uno strumento di analisi in costante aggiornamento ed approfondimento.Ha avviato le prime riflessioni sul patrimonio impiantistico, sia pubblico che privato, finalizzate ad individuare le caren-ze e le necessità, sulla base dell’analisi delle quantità di spazi destinati alle specifiche discipline sportive e, in parti-colare, sta approfondendo le informazioni sullo stato degli impianti comunali affidati in concessione, con l’obiettivo diindividuare gli impianti ove necessitano interventi di manutenzione, ristrutturazione o di potenziamento.Ha portato avanti l’analisi delle aree in programmazione per lo sport, al fine di definire una prima classificazione dellemedesime ove realizzare nuovi impianti sportivi in relazione alla possibilità di una loro utilizzazione a breve, medio elungo termine.Ha avviato una progettazione attenta alle problematiche relative alla sostenibilità ambientale, alla qualità degli spaziarchitettonici e sensibile alle tematiche che più intimamente riguardano il sociale, come per esempio quelle legateall’accessibilità agli impianti da parte di persone diversamente abili.Sta seguendo l’esecuzione dei lavori in appalto (con finanziamenti pubblici) e in concessione (a cura dei concessio-nari) e l’istruttoria di nuovi progetti.Gli interventi realizzati, in fase di realizzazione ovvero in fase di progettazione, sono sintetizzati negli elenchi che seguono.

*Direttore “Sviluppo Impiantistica Sportiva”

Progetti e lavori a cura dell’UFFICIO SPORTABBIAMO INAUGURATO…TIPOLOGIA UBICAZIONE

Piste di atletica STADIO DELLE AQUILESTADIO TERME DI CARACALLASTADIO STELLA POLARE

Impianto polivalente per il calcetto, tennis e basket Loc. LA CACCIATORA (Largo Davanzati)

Installazione seggiolini sulle gradinate STADIO FLAMINIO

SONO IN COSTRUZIONE…TIPOLOGIA UBICAZIONE

BOCCIODROMO per competizioni al ivello nazionale ed internazionale TORRINO (Via della Grande Muraglia)

A BREVE INIZIERANNO I LAVORI… (progetto dell’Ufficio Sport)TIPOLOGIA UBICAZIONE

Recupero di un impianto natatorio accessibile ai disabili COLLATINO (Via del Frantoio)

È PRONTO IL PROGETTO… (progetto dell’Ufficio Sport)TIPOLOGIA UBICAZIONE

Palestra polifunzionale TESTACCIO (Via Caio Cestio)

SONO IN FASE DI PROGETTAZIONE… (progetti affidati a professionisti esterni)TIPOLOGIA UBICAZIONE

Ristrutturazione di 19 palestre scolastiche Una in ogni municipio

Completamento dell’impianto con tribuna COLLATINO (Via degli Alberini)ed illuminazione del campo di calcio.

Completamento dell’impianto con ampliamento servizi e spogliatoi Loc. LA CACCIATORA (Largo Davanzati)e copertura campo polivalente.

Recupero di un impianto natatorio TRIONFALE (Via Taverna)

p r o g e t t a r e è r e a l i z z a r e

IN ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DEL SINDACO

dai PROGETTI agli IMPIANTI

p r o g e t t a r e è r e a l i z z a r e

di Giovanni Sorianello*

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Progetti e lavori a cura dei CONCESSIONARIABBIAMO INAUGURATO…TIPOLOGIA UBICAZIONE CONCESSIONARIO

Realizzazione complesso sportivo polifunzionale composto da: FONTE MERAVIGLIOSA FONTE MERAVIGLIOSA2 palestre (1 con tribuna da 200 spettatori), GIULIANO DALMATA1 piscina coperta, tennis, ristorante e bar (Via Ferruzzi - Via Meldola)

Realizzazione complesso sportivo polifunzionale composto da: TOR MARANCIA A.S. APPIO2 campi da calcio, 2 campi da calcetto, 1 palestra, piscina, ristorante e bar (Via Livio Agresti)

Ristrutturazione impianto sportivo polifunzionale composto da: CRISTOFORO COLOMBO TEAM VIANELLOtennis, calcetto, calciotto, basket-pallavolo, 2 palestre fitness, (Via Accademia Peloritana)sala spinning, ristorante e bar

Ristrutturazione impianto sportivo polifunzionale composto da: GUGLIELMO FIORINI A.C. TRE FONTANEcampo di calcio, calcetto, polivalente CRISTOFORO COLOMBOcoperto, ristorante e bar (Via Costantino)

Impianto sportivo polifunzionale con campo di calcio, VIGNE NUOVE e R. SACERDOTI POLISPORTIVA DELLE VITTORIEcampi polivalenti, tennis e pista di atletica (Via Caserini)

Ristrutturazione impianto sportivo polifunzionale composto da: 1 campo di VILLAGGIO OLIMPICO A.S. CISCOcalcio, 4 campi da calcetto, sala ginnica e riabilitativa, area internet, sala (Via degli Olimpionici)proiezioni, sala conferenze, aula didattica, aula ricreativa, bar e ristorante

SONO IN COSTRUZIONE…TIPOLOGIA UBICAZIONE CONCESSIONARIO

Impianto sportivo polifunzionale con 5 campi da tennis, VILLA DE SANCTIS PRENESTINO DOPOLAVORO FERROVIARIO2 campi da calcetto, 4 bocce, 1 polivalente, bar e ristorante LABICANO (Via Casilina)

Impianto sportivo polifunzionale con campo da calcio, SERPENTARA A.S TOP NOVA RES2 bocce, 3 tennis, 1 calcetto (Via dell’Ateneo Salesiano)

Impianto sportivo polifunzionale con campo di calcio BORGHESIANA (Via Lentini) POLISPORTIVA BORGHESIANA

A BREVE INIZIERANNO I LAVORI… - SONO IN FASE DI PROGETTAZIONE ESECUTIVATIPOLOGIA UBICAZIONE CONCESSIONARIO

Ristrutturazione piscina TUSCOLANO (Viale dei Consoli) A.S. ALMA NUOTO

Ristrutturazione piscina TORRENOVA (Via Tenuta di Torrenova) OCTOPUS AQUATIC CLUB

Ristrutturazione impianto polivalente composto da: ARDEATINO SPORT 2000piscina, palestra, tennis, calcetto, ristorante e bar (Via Leonori)

Realizzazione impianto polivalente con campo di calcio, TORRE ANGELA S.S. TORRE ANGELAcalcio a 8, calcetto e polivalente (Via Aspertini - Via Chiari)

SONO STATI PRESENTATI I PROGETTI… - SONO IN FASE DI ISTRUTTORIATIPOLOGIA UBICAZIONE CONCESSIONARIO

Ristrutturazione impianto polivalente composto da: CAMPO GUALANDI OSTIENSE A.S.S. D.C. SPORTcampo di calcio, calcetto e tennis (Lungotevere Dante)

Realizzazione complesso polivalente composto da: CASAL PALOCCO CALI ROMA XIIIcampo di baseball, palestra, pallavolo, pallacanestro (Via Bocchi – Via Funi)

Ampliamento gradinate palazzetto dello sport LIDO DI CASTEL FUSANO FILJLKAM(3.000 spettatori), ampliamento foresteria, (Via della Stazione di Castel Fusanoparcheggi, ristorante e bar Via Ugolino Vivaldi)

Realizzazione impianto polivalente composto da: AURELIO A.S. NOVA SPORT2 piscine, palestra, tennis, calcetto, ristorante e bar (Via Gregorio XI - Via G. del Vecchio)

Realizzazione impianto polivalente composta da: ARDEATINO SERAFICO SPORTING CLUB SRLpalestra, piscina, tennis, calcetto, ristorante e bar (Via del Tintoretto - Via Baldovinetti)

Ritrutturazione impianto composto da: “LE CUPOLE” ACILIA SUD CONSORZIO LE CUPOLE2 piscine, palestra. Ampliamento parcheggi (Via G. Bonichi)

Realizzazione impianto composto da: piscina, palestra, “MAURIZIO MELLI” TORRINO CONSORZIO ROMA tennis, calcetto, pista atletica, calcio, ristorante e bar (Via Cina, 91) TEAM SPORT

Realizzazione impianto polivalente composto da: TORRINO ROMANA GESTIONI SPORTIVApiscina, palestra, tennis, calcetto, ristorante e bar (Via di Decima - Via Troiani)

Ristrutturazione complesso sportivo PRIMAVALLE FUNSPORTpiscina e palestra di muscolazione (Via Mattia Battistini, 61)

Ristrutturazione impianto polivalente composto da: DON BOSCO A.S. PISCINA DI TORRESPACCATA2 campi da calcetto, 2 tennis, 1 sala fitness (Viale B. Pelizzi, 165)

Ristrutturazione centro sportivo composto da: campo da calcio, TORRE ANGELA A.S. ROMA VIIIcalcetto, 2 polivalenti, pista pattinaggio, ristorante, bar, foresteria (Via di Tor Bellamonaca, 495)

Realizzazione impianto composti da: palestra, piscina, TORRE SPACCATA POLISPORTIVA M.S.E.5 tennis, 5 calcetto, pattinaggio, skate, 4 bocce, anfiteatro (Via di Tor Tre Teste - Via W. Tobagi)

Ristrutturazione piscina TORRE ANGELA (Via Tor Bellamonaca) A.S. SPORT CLUB ROMA 70

Ristrutturazione piscina e campi da calcetto PORTUENSE (Via Bravetta) JUVENTUS NUOTO

Ristrutturazione impianto sportivo polifunzionale composto da: CRISTOFORO COLOMBO POLISPORTIVA CITTÀ FUTURAcampo di calcio, calcetto, tennis, ristorante e bar (Via dell’Arcadia)

Ristrutturazione palestra, ristorante e piscina TORRE MARANCIA (Via Livio Agresti) A.S. APPIO

Realizzazione impianto per la pratica del golf con: campo pratica golf, CASAL BOCCONE A.S. SIMON’S GREEN4 campi polivalenti, 3 tennis, 1 palestra, area didattica e bar (Via di Casal Boccone)

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Francesco, per te che sei nato aRoma, cosa rappresenta l’attacca-mento alla maglia della tua squadra?L’attaccamento alla maglia della miasquadra è come una parte di me. Nonposso pensare di vestire altre maglie.E’ pur vero che nel calcio attuale si pos-sono verificare delle coincidenze, cheportano a fare delle scelte, a volteanche dolorose.Ho sempre affermato - e confermoanche a te - che non è mia intenzionelasciare la Roma. Se proprio dovessifarlo un domani n o n andrei a giocarein un’altra squadra italiana.

Fin da piccolo hai sempre tifatoRoma?Tifo per la Roma da sempre. Non pote-vo da piccolo e non posso ancora oggipensare ad altro: la Roma è la miaseconda pelle!Mi ricordo ancora le battaglie chesostenevo da ragazzino per far valerela mia militanza romanista.Alla passione per la Roma sono statocoinvolto dai miei genitori e parenti. Pertutti in famiglia non esisteva altra squa-dra! Si festeggiava quando la Romavinceva; e stavamo tutti male quando laRoma perdeva. Per non parlarepoi…del derby.Oggi che finalmente posso giocarenella mia squadra, tutte le partite - esoprattutto i derby - hanno un particola-re sapore per un romanista come me.

Come hai iniziato a giocare a calcio,in un impianto o per la strada?Ho iniziato come tutti i ragazzi, dappri-ma in strada e negli spazi di periferia,dove si poteva tirare qualche calcio alpallone. Ma la mia generazione per l’u-tilizzo degli spazi si è trovata a confron-tarsi con il traffico e la cementificazionedilagante. Allora ho iniziato a frequen-tare la scuola di calcio.Ricordo ancora il campo: in terra macon le porte regolamentari e le righebianche tracciate. Col tempo, ho inizia-to a calpestare l’erba. Poi, finalmente,sono arrivato nella Roma dove ho tro-vato la mia casa e dove…ho comincia-to a vivere la mia favola.

Cosa si dovrebbe fare per miglioraregli impianti di una grande città comeRoma?Non sta a me dare la risposta esattaalla fame di spazi sportivi che ha lacittà di Roma. Penso tuttavia che lasoluzione potrebbe venire dal miglioresfruttamento delle strutture esistenti edalla possibilità di impegnare i privatinella costruzione di altri impianti.

Ritieni che il mondo attuale del cal-cio sia la vera espressione delloSport o lo è solo di facciata pergrandi finanzieri?Il gioco del calcio è da sempre lo sportpiù bello del mondo, ma questo nonsignifica che sia immune dall’interessedi personaggi che poco hanno di sporti-vo. Certo, sarebbe meglio che le socie-tà fossero gestite da veri amanti dellosport, da mecenati. Oggi però viviamoin una società in cui il denaro è al primoposto. Per cui gestire una società di cal-cio con le vecchie regole mi sembra dif-ficile. Le nuove dovrebbero essereimpostate sulla coincidenza degli inte-ressi privati con quelli della collettività.Così a vincere sarebbe lo Sport.

Cosa si potrebbe migliorare nel cal-cio e quali rapporti nuovi si dovreb-bero instaurare con le tifoserie pereliminare il problema delle violenzenegli e fuori gli stadi?

Il calcio, ripeto, è bello così com’è, coni suoi valori; ed anche con le sue pec-che. Ma sono certo che tutto si puòmigliorare. Anche i rapporti tra squadrae tifoseria, che penso ci siano e sianobuoni.Occorre però chiarire che le frange discatenati nulla hanno a che fare con iltifo e tanto meno con lo sport.Che fare allora? Si potrebbero coinvol-gere maggiormente i club dei tifosi,responsabilizzarli affidando loro mag-giori compiti; anche all’interno dellesocietà e degli stadi.

Alla luce degli ultimi avvenimenti,ritieni possibile abolire le barriere,che dividono gli spettatori dalcampo di gioco?Dopo quello che è successo recente-mente all’Olimpico sarei indotto arispondere no. Invece penso che dob-biamo dare comunque fiducia agli spet-tatori italiani. Se ci riescono in tutti glialtri paesi d’Europa perché noi dovrem-mo essere da meno? Inizialmente si dovrebbero studiarenorme e disposizioni capaci di fare tra-ghettare una mentalità da tifoso “reclu-so” alla nuova identità di tifoso libero.Come ho già detto, sono sicuro cheresponsabilizzandoli maggiormentesarebbe anche possibile abbattere lebarriere.

DUE GRANDI DEL CALCIO IN UN CONFRONTO SULLO SPORT PIÙ BELLO DEL MONDO

GIANNI RIVERA intervista FRANCESCO TOTTI

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GLI EFFETTI DEL DECENTRAMENTO SULLE STRUTTURE E SULL’ATTIVITÀ SPORTIVA

LO SPORT NEI MUNICIPIUn inserto dedicato esclusivamente ai Municipi.

Iniziamo con Roma IV, Roma XII e Roma XVI. Nelle prossime edizioni seguiranno gli altri.

L’articolo 26 dello Statuto del Comune di Roma, approvatocon delibera del Consiglio Comunale n° 22 del 2001 affer-ma testualmente che “I Municipi gestiscono le attività ei servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito locale“.Dalle pagine che seguono si può rilevare che, anche perquanto riguarda le attività ed i servizi sportivi la volontàespressa dal Consiglio Comunale ha avuto - e sta aven-do - un seguito coerente. Nelle diciannove istituzioni ter-ritoriali decentrate del Comune di Roma è un tutto un fer-mento di iniziative e di attività, mirate allo sviluppo dellapratica sportiva.Per registrare e diffonderne i progressi, fin dal primonumero della rivista abbiamo ritenuto opportuno focalizza-re l’attenzione dei lettori su queste importanti realtà. Esi-genze di spazio ci hanno tuttavia imposto di limitare a treil numero dei Municipi da presentare in questa edizione.Ovviamente il percorso illustrativo proseguirà nei prossiminumeri, fino al completamento dei Diciannove.

Il primo numero é dunque dedicato alle attività e ai pro-grammi dei Municipi: Roma IV (Montesacro-Talenti-Tufel-lo-Valmelaina-Fidene-Castel Giubileo), Roma XII (Eur-Torrino-Fonte Ostiense-Giuliano Dalmata) e Roma XVI(Gianicolense-La Pisana-Castel di Guido).Confessiamo che la selezione non è stata facile. Alla fineil Comitato di Redazione ha convenuto sull’idea di inizia-re con quei Municipi nei quali esistono già impianti di pre-stigio, come il Palalottomatica; e di verde attrezzato,come Villa Pamphilj, ecc., capaci di attrarre cittadini datutta l’area comunale.Abbiamo anche scelto di presentare il Municipio RomaIV, il più popoloso; quindi potenzialmente con la più altadomanda di servizi sportivi. Municipio che ha già resoattive tutte le strutture disponibili, da quelle presenti nellescuole agli impianti sportivi in concessione.Buona lettura.

Il Comitato di Redazione

S P O R T E D E C E N T R A M E N T O

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“Sono molteplici le iniziative sportiveche si svolgono nel nostro territorio.Il Municipio Roma IV intende, per ilprossimo futuro, indirizzare le pro-prie risorse nella direzione di un ulte-riore potenziamento dell’interazionecon il mondo della scuola e dell’as-sociazionismo sportivo territoriale”.Con queste parole il vicepresidente eAssessore allo Sport del MunicipioMarco Palumbo sintetizza lo stato dellosport nel territorio più esteso e popolo-so di Roma. Ma di che salute gode losport del Municipio Roma Montesacro?

Duplice area d’intervento:sport pubblico e privatoC’è intanto da distinguere su due areed’intervento: le attività pubbliche prati-cate negli impianti sportivi e scolastici equelle organizzate dai privati. Daglianni settanta nel nostro territorio sisono sviluppati, grazie all’interazionedell’associazionismo sportivo e dellestrutture scolastiche, i centri sportivimunicipali. Oggi ce ne sono trentotto el’amministrazione ha continuato a privi-legiare questo indirizzo dando il via alprogetto Sport nella Scuola attivo dal1999. Ma questo non basta. Il Munici-pio Montesacro è provvisto di una solapiscina, nonostante una ricerca con-dotta dall’amministrazione comunale,segnali che ne sarebbero necessariealmeno 14 per il rapporto territorio abi-tanti. Inoltre vi sono carenze nellagestione dell’impiantistica sportivapubblica a causa della mancanza dipiani pluriennali di progettazione.

Numerose lemanifestazioni sportiveSono molte, infatti, le manifestazionisportive saltuarie organizzate da asso-ciazioni del territorio: da Palleggiandoin IV (tornei di pallavolo e basket) aSport nel Parco (valorizzazione areeverdi), fino alla Festa dei CC.SS.MM,manifestazione conclusiva dell’annosportivo. Purtroppo però pur lodevoli,queste iniziative sono occasionali. Persopperire alla mancanza di un indirizzoprogrammatico e migliorare la qualitàdel servizio è nato il Comitato SportivoScolastico Municipale e dei singoliComitati d’Istituto, vere innovazioni delRegolamento Comunale in materiasportiva e strumenti di consulenza tec-nico organizzativa per gli assessoratiallo Sport. Ma c’è di più. Il Municipio èstato protagonista, nell’anno delleOlimpiadi di Atene, di un gemellaggio

con il Comune di Cholargos a cui sonolegate iniziative e scambi proficui conla partecipazione di atleti, tecnici e diri-genti. Nella stessa direzione vengonoorganizzati i campus estivi rivolti aragazzi dai 14 ai 17 anni a Cefalonia,dove vengono praticate le principaliattività nautiche.

Lo sport privatoE lo sport privato? Si và dalla pallavolo,al basket, agli sport ginnici fino allecostose piscine private. Un discorso aparte va fatto ovviamente per il Calcio.Esistono numerose scuole calcio dota-te di forte autonomia, ma con criterieconomici organizzativi spesso non inlinea con i principi guida che regolano ilservizio sportivo pubblico.

Il Bando per lo Sport 2004In ottemperanza a quanto previsto dal-l’avviso pubblico del Municipio sul pro-getto sport, la Polisportiva G. Castello,organismo affidatario, ha organizzatouna serie di iniziative sportive e cultura-li. Gli eventi si sono concentrati neimesi di maggio e giugno con un grannumero di iniziative.

Tornei di calcettoIn particolare i tornei di calcio a 4 e a 5sono stati numerosi: quello tra le scuo-le elementari giocato nelle scuola Car-dinal Massaia con la partecipazioneanche degli alunni delle scuole WaltDisney e Angeli della Città, quello diSacco Pastore e quello di Vigne Nuove.Un minitorneo con tre squadre si eragiocato poi spontaneamente anchenella giornata del 12 giugno al Pratonedelle Valli, a dimostrazione della popo-larità del calcio e della sua presa suigiovani e, in modo sempre più consi-stente, anche sulle bambine. Va sottoli-

neato anche che i tornei giocati ai giar-dini di Via Val di Fassa e al Pratonedelle Valli hanno avuto un forte signifi-cato politico-sportivo, collegandosi allerichieste dei cittadini e dei Comitati diQuartiere di valorizzare la destinazionedi queste aree al verde e allo sport.Anche la Caccia al tesoro nel Parcodelle Betulle, alla ricerca delle pianteche vivono nel parco, non era previstanel piano iniziale delle iniziative, ma èstata aggiunta grazie ai rapporti instau-rati nel corso della manifestazione, conle associazioni operanti nel municipio.

La qualità degli intervenuti ai due convegniNel quadro delle manifestazioni eranocompresi due convegni: il primo il 25maggio su “Il doping e la tutela dellasalute negli atleti dilettanti”, il secondol’8 giugno su “Il ruolo formativo dellosport di base. Esperienze sul territorioe i compiti della scuola, dell’associazio-nismo sportivo e degli Enti Locali”. Alprimo convegno le relazioni sono statetenute dal Maestro dello Sport Ales-sandro Donati, da sempre paladinodella lotta contro il doping nello sportnonché responsabile della campagnacontro il doping del Ministero dellaSalute e ancora prima responsabile diquella fatta a cura del Comune diRoma che fece da battistrada a quelladel Ministero, il Senatore Fiorello Cor-tiana, primo firmatario della legge con-tro il doping approvata dal Parlamentoitaliano, il Professor William Arcese,Ordinario di Ematologia all’Universitàdi Roma Tor Vergata, il Dott. Lucio Selli,Responsabile Nazionale UISP dellaCampagna contro il doping promossada questo Ente di Promozione, il Dott.Antonio Alabiso, del Centro di Medicinadello Sport di Roma. Numerosi gli inter-venti che hanno sottolineato l’importan-za di estendere la lotta al doping nei

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Lo sport nel MUNICIPIO ROMA IVdi Marco Palumbo

PRESIDENTEBENVENUTO SALDUCCOASSESSORE ALLO SPORTMARCO PALUMBOPRESIDENTE COMMISSIONE SPORTANGELO MASSACCIDIRETTORE GIOVANNI SERRADIRETTORE U.O. S.E.C.S.FRANCESCA CECCARINIUFFICIO SPORTMARISA PIETRANGELOM.CARLA DE NICOLELLISSILVIA RAMACCIANI LORENZA ROSSIANTONIO TABASCIO

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settori dello sport giovanile, dilettanti-stico di base e amatoriale, dove i con-trolli sono ancora scarsi e inefficaci.Nel secondo convegno sono intervenutiEnzo D’Arcangelo, Presidente dellaPolisportiva G. Castello, Angelo Mas-sacci, Presidente Commissione SportMunicipio IV, Maria Giovanna Landi,Consigliere Municipio IV, Attlio Lombar-dozzi, docente IUSM e membro GiuntaCONI Lazio, Cettina Puleio Ispettrice delMPI, Carolina Facioni, dell’ISTAT, Ric-cardo Viola, Presidente del CONI Pro-vinciale Roma, Alfonso Rossi, Presiden-te del CSAIN Roma, Andrea Novelli,Presidente dell’UISP Roma, MassimoDi Marzio, Presidente dell’Atletica Futu-ra, Enrico Castrucci, Presidente delMarathon Club Italia, Franco Ravoni,Presidente del C.P. FIDAL Roma.

“Orientamento”una carta per il MunicipioImportante in questa direzione la realiz-zazione da parte della Polisportiva G.Castello della carta di orientamento delPratone delle Valli: grazie a questacarta infatti si potranno organizzare infuturo lezioni, dimostrazioni, eventi egare sportive di qualsiasi livello, senzaulteriori spese, ma semplicemente defi-nendo la posizione e il numero di lanter-ne adatto allo scopo. Insomma, graziealla manifestazione “Sport e Territorio” èstato realizzato un vero e proprio“impianto sportivo” che rimarrà in dota-zione del Municipio e di tutti gli appas-sionati di questo bellissimo sport. Giàalla fine di giugno la carta è stata utiliz-zata dagli agonisti della Sezione Orien-

tamento della G. Castello per prepararele gare della FISO, Federazione ItalianaSport Orientamento. Sarà cura dellaPolisportiva utilizzare la carta per lescuole e tutti gli appassionati, già a par-tire dalla prossima stagione 2004-05.

Il significato di“Misuriamoci con lo sport”Particolare significato va dato all’inizia-tiva Misuriamoci con lo sport, realizza-ta grazie alla collaborazione con lescuole del Municipio e basata su treelementi. Il primo è stato quella di farmisurare i ragazzi con le prove di basedell’atletica leggera: corsa veloce,corsa di resistenza, salto in lungo, lan-cio del vortex. Tutti hanno partecipatoalle varie prove e questo ha permessoa ognuno di conoscere i propri limiti ele proprie abilità, ma anche quelle deicompagni di scuola. E’ stato così moltobello ed istruttivo vedere i meno dotatiin una prova, riscattarsi in un’altra, evedere tutti fare il tifo ed incitare i com-pagni più bravi, ma spesso anche quel-li in palese difficoltà (soprattutto nellacorsa di resistenza!). Il secondo ele-mento di interesse è stato quello di sot-toporre i ragazzi ad una prova di dina-mica attraverso l’ortojump, un attrezza-tura semplice collegata al computer ingrado di misurare la forza esercitata sulterreno e l’altezza raggiunta nello slan-cio da fermo. Per tutti intanto venivanorilevati i valori dell’altezza e del peso,poi i ragazzi riempivano un questiona-rio a carattere epidemiologico, condomande sulla loro partecipazionesportiva, le abitudini alimentari e altro. I

ragazzi hanno partecipato con moltointeresse, appropriandosi immediata-mente del significato dell’iniziativa eriempiendo con cura i questionari. Ilterzo aspetto, che va considerato unapeculiarità del progetto della G. Castello,è stata quella di sottoporre un campio-ne di 100 ragazzi ad una accurata visi-ta medica, completa di elettrocardio-gramma a riposo e sotto sforzo. Anchein questo caso la risposta dei ragazzi,degli insegnanti e dei genitori, è statadi grande consenso, a dimostrazioneche quando si propongono iniziative divalore queste vengono compreseimmediatamente e fatte proprie dagliinteressati. Purtroppo i risultati di que-ste prove e le risposte ai questionari,non sono incoraggianti: a fronte di pochiragazzi preparati sportivamente, c’èuna maggioranza più vicina alla defini-zione di “analfabeta motorio”, ossia digiovani poco capaci di destreggiarsicon gesti elementari come la corsa, ilsalto, il lancio. Preoccupante poi la pre-senza di non pochi “soprappeso”,soprattutto in considerazione della lorogiovane età (11-13 anni). Su questirisultati la Polisportiva organizzerà allariapertura delle scuole un convegno perdiscutere pubblicamente i risultati.

Il successo di “Tango in piazza”L’iniziativa svoltasi a Piazza Sempioneil 3 luglio, ha riscosso un consensooltre ogni previsione, con oltre 500 per-sone che hanno affollato la Piazzadalle 21.00 all’una di notte. Oltre allaqualità del gruppo di musicisti e di

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ballerini invitati, il successo deve esse-re attribuito in generale alla grandepresa del ballo sui cittadini di ogni età ein particolare al tango per la sua storiae la cultura che rappresenta. Vederecentinaia di persone di ogni età assi-stere alle performance di professionistie poi danzare per ore e ore nella bellis-sima Piazza Sempione, nell’area dovesorgerà la sede del Municipio, nonpoteva essere migliore conclusione pertutta la manifestazione. Il successo di

Tango in piazza deve essere occasionedi riflessione per proporre iniziative dellostesso tipo nella prossima stagione.

L’alto numero di giovani e cittadini coinvoltiLe iniziative hanno coinvolto in modoattivo oltre mille giovani, a cui vannoaggiunte le numerose presenze neiconvegni e nelle iniziative nei parchi, glispettatori a tutti gli eventi, le centinaia di

persone che hanno affollato PiazzaSempione per la serata Tango in piaz-za. Siamo convinti che alla base di que-sto successo ci sia proprio l’unità tramomenti sportivi, di gioco, di ricerca diun rapporto nuovo con il proprio corpoe con l’ambiente e, infine, di momenticulturali. E’ una formula da anni al cen-tro della presenza stessa della G.Castello nella città e che da sempre haottenuto un notevole apprezzamento daparte sia dei giovani che degli adulti.

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IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI E PRIVATI UBICATI NEL MUNICIPIO IV - ROMA MONTESACRO

NEL NOSTRO TERRITORIO ESISTONO 141 IMPIANTI SPORTIVI DI CUI 11 COMUNALI:

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PISCINE: COMUNALI 1PRIVATE 11

CAMPI DI CALCIO:COMUNALI 4PRIVATI 8

CAMPI DI CALCETTO:COMUNALI 5PRIVATI 33PARROCCHIALI 13

TIRO CON L’ARCO:PRIVATI 2

CAMPI DA TENNIS:COMUNALI 1PRIVATI 44

CAMPI DI BOCCE:TERRENO COMUNALE 6TERRENO PARROCCHIALE 8TERRENO EX I.A.C.P. 6

SPORT EQUESTRI:PRIVATI 6

BASKET - PALLAVOLO:PRIVATI 4PARROCCHIALI 12

PALESTRE:PARROCCHIALI 2

CENTRI SPORTIVI MUNICIPALI 38 IN CUI OPERANO 29 ASSOCIAZIONI SPORTIVE LE DISCIPLINE SPORTIVE PIÙPRATICATE SONO LE SEGUENTI:

RAGAZZIMINIBASKET - MINIVOLLEY - PALLAVOLO - PSICOMOTRICITÀ - ATTIVITÀ MOTORIA - GINNASTICA ARTISTICA E RITMICA -CALCETTO - JUDO - KUNG FU - KARATE - GINNASTICA PER PORTATORI DI HANDICAP

ADULTIGINNASTICA GENERALE - PALLAVOLO - BASKET - CRICKET - GINNASTICA PER ANZIANI - GINNASTICA PER PORTATORI DIHANDICAP - GINNASTICA DOLCE - DIFESA PERSONALE - KUNG FU - QI GONG - TI CHI CHUAN - YOGA ZEN - AEROSTEP - TIROCON L’ARCO - BALLI DI GRUPPO.

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Numerosi impianti e poi.. il Laghettoe gli spazi verdi. Unica difficoltà perchi ama la pratica sportiva: l’imba-razzo della scelta. L’offerta sportiva del Municipio RomaXII è molto ampia, grazie alle numero-se Associazioni Sportive che operanosul territorio e gestiscono i corsi e leattività degli impianti comunali e muni-cipali. In queste strutture si possonopraticare sport di squadra - come cal-cio, calcetto, pallavolo e basket - oppu-re altri sport olimpici e tutte le attività difitness.Per gli oltre duemilatrecento iscritti chehanno frequentato l’anno scorso i cen-tri sportivi municipali le possibilità discelta sono state particolarmenteampie e hanno riguardato moltissimespecialità: le arti marziali dal karate aljudo; gli sport su ghiaccio dal pattinag-gio all’hockey; e poi: equitazione, ten-nis, ginnastica, danza e atletica legge-ra. Nel Municipio sono attive ben dieciscuole nuoto; mentre al Laghetto del-l’Eur c’é un centro per la canoa e ilcanottaggio.

Gli impianti esistenti Nel Municipio ci sono 111 impiantisportivi. Il numero così alto pone in evi-denza un territorio a grande vocazionesportiva. Resa possibile anche dainumerosi spazi verdi e dalla presenzadel Laghetto, vera e propria “palestra” acielo aperto. Segue l’elenco delle sedidegli impianti municipali e delle attivitàche si possono svolgere.Agli impianti elencati qui accanto sideve aggiungere quello delle Tre Fon-tane, gestito dal Coni.Vi si pratica l’atletica, l’hockey e il ten-nis. Spesso vengono ospitate partite dirugby del campionato nazionale einternazionale; ed incontri di calcio delcampionato semiprofessionistico.Da una recente indagine, effettuata dalIV Dipartimento del Comune - che hacensito gli impianti presenti sul territo-rio cittadino - è emerso che nel Munici-pio ci sono 504 spazi sportivi, di cui:● 25 per l’atletica● 6 per il pattinaggio● 166 per i tennis● 70 per calcetto e calcio● 10 per la pallavolo ● 7 per il basket● 29 per il nuoto● 9 per l’equitazionePer altri 54 è già stata programmata larealizzazione. In tempi ragionevolmen-te brevi gli spazi destinati alla praticasportiva saliranno a 558.

Le Associazioni SportiveLe Associazioni Sportive sono unarisorsa importante, perché permettonodi collegare i cittadini con la praticasportiva.Nel Municipio operano:

■ Gs Volley Divino Amore, via Castel diLeva, 263

■ Algarve, via Fiume Giallo, 411

■ Ags Eur, via dei Granatieri, 49■ Fonte Eur, via T. Arcidiacono, 117/a■ Roma 12, via di Decima, 42■ AS Ymca area sport, viale Oceano

Pacifico, 53■ Street of the life, via G. Butera, 45■ Sport 2000, via A. Leonori, 8■ Cecilia Sport, via D. Jachino, 63■ Eurosport 2001,via Lione, 8

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ATTREZZATURE & ATTIVITÀ

Tennis - calcio a 5 - piscina - palestra - basket - volley - attività natatorie - pallanuoto - triatlon

Impianti polivalenti coperti e scoperti -piscina - palestra - attività natatorie - calcio a 5 - pattinaggio - pallavolo - basket- tennis tavolo - arrampicata sportiva -ginnastica - danza - karate - judo

Tennis

Calcio a 5

Palestra - piscina - tennis - calcio a 5 -attività natatorie - ginnastica - danza -taekwondo - spinning - karate - pilates di gruppo

Piscina - attività natatorie

Calcio

Calcio - atletica - pattinaggio - calcio a 5 -tennis - piscina - palestra - attivitànatatorie - ginnastica

Pattinaggio e hockey su ghiaccio

SEDE

SPORTING CLUB OSTIENSEVia del Mare - tel. 06.5915540

FONTE MERAVIGLIOSA SPORT s.r.l.Via R. Ferruzzi, 112 Via A. Meldola, 111tel. 06.5038585 - fax 06.51960140

F.I.T. (Federazione Italiana Tennis)Via delle Tre Fontane

COOP. MOSTACCIANO S.C. a.r.l.Via G. Mendoza snc tel. 06.52206700

ASS. SPORTIVA FERRATELLAVia S. Quasimodo, 113tel. 06.5001777 - fax 06.5005115

A.S. ROMA XIIVia Sabatini/Via di Decimatel. 06.5204536

A.S. ROMA XIIVia Renzini tel. 06.5204536

IMPIANTO "Maurizio Melli"Consorzio Roma Team SportVia Cina, 91 - tel. 06.5296238

ICELAND 90 s.r.l.Via Renzini, 145 tel. 06.5073956

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PRESIDENTEPAOLO POLLAKPRESIDENTE COMMISSIONE SPORTSVEVA BELVISODIRETTORE CINZIA PADOLECCHIADIRETTORE U.O. S.E.C.S.GIOVANNI LELIO CIOTTIUFFICIO SPORTDANIELA CERRINOASSUNTA GRAVILIROSSANA SAVA

Lo sport nel MUNICIPIO ROMA XIIdi Sveva Belviso

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Gli impianti in programmaCome si è detto, sono stati programma-ti altri 54 spazi destinati alla praticasportiva. Mentre la vera “grande opera”riguarderà il Velodromo. Per la suaristrutturazione il Consiglio Municipaleha formalizzato la richiesta al Comunedi Roma e all’Eur S.p.a., chiedendo l’at-tuazione di uno specifico Accordo diProgramma. Tuttavia, poiché saràmodificata la destinazione d’uso - everrà trasformato in “Centro acquatico”,con piscine per la pratica sportiva e perla riabilitazione fisioterapica - il Consi-glio ha chiesto che venga data prioritàalla realizzazione della “Casa del Cicli-smo”, da costruire nel Quartiere Lau-rentino - Ferratella.E’ stata inoltre sollecitata la dotazionedi una pista ciclabile, per collegare lafutura “Casa del Ciclismo” con i parchimunicipali: la Riserva naturale Lauren-tino, Acqua Acetosa Ostiense, laRiserva naturale Decima Malafede; ilParco Castello della Cecchignola.

Il piano di sviluppo delle strutture per loSport prevede anche:■ il nuovo impianto polivalente di Tor

De’ Cenci;■ l’impianto comunale al Torrino, in via

Fiume Giallo;■ l’impianto sportivo comunale, da rea-

lizzare nella zona Eur Papillo.

I progetti miratiLa promozione sportiva e la convinzio-ne che anche lo Sport debba rientrarenell’offerta formativa della scuola - inmodo particolare in quella elementare -ha sollecitato la conferma del progettoSport Scuola Città.Visto il successo ottenuto nel 2003, si èdeciso di ripetere l’esperienza, e diampliarla accrescendone il budget. Inaccordo con la dirigenza scolastica, l’o-biettivo del progetto consiste nel garan-tire a tutti gli alunni delle scuole ele-mentari del Municipio sei ore di attivitàmotoria, da praticare sotto il controllo diistruttori provenienti dalle AssociazioniSportive vincitrici di bando pubblico.In collaborazione con le AssociazioniSportive e la dirigenza delle Scuole delMunicipio, per gli alunni delle medie èin programma un torneo di calcettomaschile e femminile.

Come sappiamo, la pratica sportiva aiutaanche a fare uscire dall’isolamento dellemalattie, soprattutto di quelle mentali.Per questo motivo da tre anni il Municipiooffre ai pazienti del Centro di SaluteMentale un corso di Thai chi chuan.

Le attività di promozionePer la primavera 2005 è stata program-mata una manifestazione per la promo-zione e la diffusione dello sport, intito-

lata Ginnastica nei parchi. Ogni dome-nica, dalle 9 alle 13, alcuni parchi delMunicipio saranno trasformati in vere eproprie palestre. Vi si potranno seguire,all’aperto e gratuitamente, lezioni digag, aerobica, spinning ed altre attivitàdi fitness. Verrà allestito uno spaziodedicato ai bambini, con animazione eattività sportive per i più piccoli. Tutti icomponenti delle famiglie avranno lapossibilità di praticare uno sport e digodere degli spazi verdi del Municipio.

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In questa pagina e nella successiva:Villaggio e partecipanti

al campionato mondiale di Dragon Boat

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Altro progetto in cantiere per la promo-zione sportiva riguarda le Municipalia-di. Versione riveduta e corretta delleOlimpiadi, che mira a coinvolgere nellediverse discipline atletiche ragazzi estudenti.Oltre all’utilizzazione degli impianti perla pratica sportiva, nel Municipio è pos-sibile anche assistere da spettatori anumerose manifestazioni agonistiche. IlPalalottomatica, completamente ristrut-turato, offre la possibilità di vedere inazione l’omonima squadra della Roma.I tifosi giallorossi più accaniti a Trigoriapossono assistere agli allenamentidella squadra del cuore.Sul territorio del Municipio posso esse-re seguiti numerosi e qualificati eventisportivi. Appuntamenti fissi e ricorrentisono le giornate dedicate alla manife-stazione di promozione Sport in piaz-za. Durante le quali si può assistere alezioni dimostrative di attività sportive edi fitness; e ricevere indicazioni e con-sigli personalizzati su quali praticare.Nel 2004 la manifestazione si è svoltain una piazza di Spinaceto; e nellapiazza del Torrino, di fronte al Centrosportivo “Maurizio Melli”.In occasione delle “Domeniche ecolo-giche” è sempre presente uno spaziodedicato allo Sport, intitolato le Dome-niche di Sport e Movimento. Le manife-stazioni si svolgono nei Parchi del Tor-rino, di Spinaceto e Laurentino.Dalle strade del Municipio parte la Roma-Ostia, una mezza maratona che coinvol-ge circa 4 mila atleti a livello nazionale.Lungo un percorso che si snoda attor-no al Velodromo si svolge la Gara Cicli-stica. Organizzata in collaborazionecon la Federazione ciclistica provincia-le, ogni edizione vede crescere ilnumero dei concorrenti.All’Eur il Gruppo Sportivo delle Fiam-me Gialle ha organizzato la festa per isuoi 80 anni. Fra gli ospiti del nostroquartiere numerosi campioni del cali-bro di Antonio Rossi.Ogni anno il Municipio patrocina lamaratonina non competitiva, che sisvolge per le strade del Quartiere.Corri per l’Eur è ormai diventato unappuntamento fisso per gli atleti e per inumerosi spettatori.Il Laghetto dell’Eur è particolarmenteadatto per la realizzazione di manife-stazioni “acquatiche”. Nel 2002 si sonosvolti i mondiali di Dragon Boat. In que-ste gare si affrontano imbarcazioni difoggia orientale composte da un equi-paggio di 20 persone e un timoniere. Lacompetizione ha richiamato migliaia diappassionati e curiosi.

Nelle acque del bacino artificiale sonoospitate la Coppa Italia di Canoa Polo;e si allenano la Mariner e la LazioCanoa Polo partecipanti al campionatodi serie A della specialità.

Amministratori e Sportivi Quando le manifestazioni dello sportsono ben organizzate si possonoanche rivelare un forte richiamo per lapromozione della solidarietà a favoredei meno abbienti e degli emarginati

sociali. Con questo spirito Consiglieri eAssessori del Municipio hanno costitui-to la “Squadra del Municipio XII”.La formazione organizza periodica-mente partite di calcio e calcetto ed ilricavato degli incassi viene devoluto inbeneficenza. L’ultimo impegno li haopposti alla squadra dei Giornalisti.L’incontro si è svolto nel campo dellaparrocchia di Mostacciano ed ilsostanzioso ricavato degli incassi èstato devoluto ad un’associazioneassistenziale.

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Il Municipio Roma XVI si impegna asviluppare a più livelli la praticasportiva di base; senza trascurare lerealtà impegnate nei settori agoni-stici. Particolare attenzione assumeil rapporto con le strutture scolasti-che, soprattutto in relazione all’atti-vità ludico-motoria nelle scuole ele-mentari. Ai Centri sportivi il Municipio vuoleaffiancare una serie di strutture, for-mulare proposte, realizzare conven-zioni, affinché lo sport “pulito”possa avere la massima diffusionecome strumento di benessere fisico,di integrazione, di socializzazione edi terapia.Per meglio definire il nostro raggiod’azione segnaliamo alcune delleprincipali iniziative già intraprese oin programma.

Play GroundAll’interno del Quadro Cittadino diSostegno (QCS), il Municipio RomaXVI, nel settore Sport realizzerà alcuniPlay Ground con campi di basket rego-lamentari, tre contro tre, piste da skateboard, pavimentazioni con disegni epercorsi dei giochi perduti.Alle strutture, realizzate con criteri anti-vandalici, si potrà accedere liberamen-te.Come spesso accade, nelle iniziativedel Municipio, la pratica sportiva, oltrea quella più classica e di svago, saràstrettamente legata ad un suo utilizzofinalizzato all’integrazione, socializza-zione e terapia.Partners del Municipi saranno la Spe-cial Olympic, il Dipartimento SaluteMentale della ASL RMD - EquipeDipartimentale per le Attività Sportive,la Federazione Italiana Sport Disabili ela UISP (Unione Italiana Sport per tutti)per i giochi perduti (e ritrovati).

Punto JoggingDal maggio 2003 all’interno di VillaDoria Pamphilj è presente, per la primavolta nella città di Roma, una strutturainteramente dedicata ai podisti.Il Punto Jogging offre una serie di ser-vizi a coloro i quali, in forma singola oassociata, amatoriale o agonistica, pra-ticano la propria attività all’interno delparco più grande della Capitale. Al suointerno è possibile utilizzare lo spoglia-toio con servizio doccia o semplice-mente depositare indumenti, borse,valori ed effetti personali. E’ possibile,inoltre, per i numerosi fruitori della Villa,

utilizzare gratuitamente i servizi igienicipresenti nel manufatto. La cosa assu-me particolare rilievo ed utilità se siconsidera la scarsa presenza di questiservizi nei parchi.La gestione è nata dalla concertazionetra il Municipio, il X Dipartimento, l’As-sessorato alle Politiche dell’Ambientedel Comune di Roma e la UISP.La fase di ristrutturazione e la partegestionale sono frutto di un progettopartecipato, che ha visto, nelle fasidecisionali, l’importante contributo ditutte le società podistiche presenti nellaVilla.Aperto sette giorni su sette, con orarivariabili legati a quelli di apertura dellaVilla, il Punto Jogging ha visto nel suoprimo anno di attività la presenza di 6mila utenti, i quali hanno usufruito deiservizi offerti, gestiti dai ragazzi dellaCooperativa Sociale “Articolo 1”.L’ottimo risultato è stato ottenuto anchegrazie ai costi contenuti ed alle varieformule di abbonamento proposte dal-l’Amministrazione. Sono state previsteimportanti agevolazioni per i tesseratidegli enti di promozione sportiva, per lefederazioni e per i cittadini del Munici-pio possessori della Passepartout, lacard gratuita della cultura, dello sport edel tempo libero, che offre una serie divantaggi nei tre settori.Dopo il primo anno si sta avviando unafase di sviluppo e di potenziamentodell’attività. Infatti, all’interno della Villa,saranno realizzati più percorsi condiversi gradi di difficoltà, segnalati conapposite paline, attivati ulteriori serviziall’interno della struttura e nelle imme-diate vicinanze e svolte lezioni nellediverse discipline sportive.In collaborazione tra il IV DipartimentoPolitiche dello Sport e la Società Italia-na di Nutrizione Umana, vengono rea-lizzate iniziative per il controllo dellamassa corporea e delle abitudini ali-mentari dei podisti, utilizzando test

antropometrici, sono fornite indicazionipersonalizzate per unire una sana ali-mentazione ad una corretta attivitàsportiva.Un modo per evitare i rischi dello sportfai da te e per affrontare in manierascientifica un discorso di prevenzionedel doping.

Morandi: un pallone specialeE’ stato realizzato un pallone presso-statico in un’area occupata da uncampo polivalente dismesso dellaScuola Media Statale G. Morandi.Il progetto é nato ed é stato realizzatograzie all’accordo tra Scuola, Municipioe Società Sportiva Caleidoscopio, conil contributo determinante dell’Ammini-strazione Provinciale di Roma. I fondisono stati messi a disposizione dallaProvincia e dalla S.S. Caleidoscopio.La scuola potrà utilizzare la nuovastruttura nelle ore e nei giorni curricula-ri. Gli spazi restanti resteranno a dispo-sizione per le attività proposte dallasocietà prescelta con delibera del Con-siglio di Circolo.Con questa operazione, supportatadall’U.O.T. del Municipio nella faseattuativa, si è recuperato uno spazio indisuso e messo a disposizione per l’at-tività sportiva del territorio.

Centri sportivi e autonomia scolastica.Convivenza possibile Il continuo dialogo con le Dirigenze Sco-lastiche per la gestione delle palestre e ivari momenti di discussione e di con-fronto adottati dal Municipio con tutti isoggetti coinvolti, hanno portato ad unaconcreta concertazione nella gestionedei Centri Sportivi del Municipio.

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PRESIDENTE FABIO BELLINIPRESIDENTE COMMISSIONE SPORTPAOLO MASINIDIRETTORE MARCELLO MENICHINIDIRETTORE U.O.S.E.C.S.ALBERTO MARIA ARZILLIUFFICIO SPORTPATRIZIA RAVAALVARO CASALIMARIA NADIA PASQUINI

Lo sport nel MUNICIPIO ROMA XVIdi Paolo Masini

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Un lavoro che ha portato a proporre unaserie di emendamenti al Nuovo Regola-mento dei Centri Sportivi, in seguitorecepiti dal Consiglio Comunale.Convenzioni da inserire nel Piano diOfferta Formativa (attività ludico-moto-rie nelle scuole elementari in orari cur-riculari, corsi di aggiornamento perinsegnanti, campus e centri ricreativiestivi), sono stati i punti di forza delnuovo avviso pubblicoDa settembre, puntuali con l’inizio del-l’anno scolastico, hanno ripreso l’attivi-tà 27 associazioni, in 21 palestre.Rispetto agli anni passati è stato regi-strato un aumento rispettivamente del12,5 e del 10,5 per cento.

Strutture pubbliche estrutture privateCon Passepartout, la Card gratuita delloSport, della Cultura e del Tempo libero,riservata ai residenti, il Municipio offreuna serie di agevolazioni in diversi campi.Nei prossimi mesi si dovrà entrare insinergia con le varie strutture sportive pri-vate, recentemente censite, per offrire airesidenti l’opportunità di svolgere la prati-ca sportiva nelle diverse discipline e nellevarie forme a 360 gradi.Il lavoro consentirà di far partecipareall’ormai consueto appuntamento dellaFesta dello Sport di giugno anche lestrutture non pubbliche che vorrannoaderire.

In gioco o fuori gioco.“Sportivamente” terapiadel disagio giovanileE’ stato realizzato dal Municipio un pro-getto per la pratica dell’attività sportivacome strumento di integrazione e tera-pia. L’iniziativa è rivolta in particolare aiproblemi legati al disagio giovanile.Nata dalla collaborazione tra l’EquipeDipartimentale per l’attività sportiva delDipartimento di Salute Mentale dellaAsl RMD e il Centro di recupero VillaMaraini, ha coinvolto tutti gli Istitutisuperiori del territorio.Oltre a momenti seminariali, che hannovisto la partecipazione di personalità dispicco nei vari settori del disagio giovanile,

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il progetto ha vissuto momenti di vera epropria integrazione, attraverso torneidi pallavolo, calcetto e ping pong.Sportivamente, questo il titolo dell’ini-ziativa, si è conclusa con la pubblica-zione di un opuscolo, che raccoglie leesperienze sportive e non solo deiragazzi ospiti di Villa Maraini e delDipartimento di Salute Mentale.Un numero verde, appositamente isti-tuito e rivolto agli studenti delle scuolesuperiori, ha permesso di risolvere pertempo casi di disagio, che avrebberopotuto avere gravi conseguenze seaffrontati in fasi successive.

Il liceo ad indirizzo sportivoE’ iniziato a settembre il primo annoscolastico della sezione ad indirizzosportivo del Liceo Ginnasio “E. Monta-

le”. Grazie all’intervento dell’Ammini-strazione Provinciale, la scuola hapotuto realizzare una serie di strutturesportive per praticare il salto in lungo, ilcalcetto, il tennis, l’atletica leggera edaltri sport. Gli impianti si aggiungonoalle due palestre già esistenti all’inter-no dell’edificio scolastico.Assieme all’Amministrazione é statoavviato un tavolo di concertazione, conl’obiettivo di utilizzare al meglio la strut-tura, mettendola al servizio di tutto ilTerritorio.

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In questa pagina e nella precedente:Punto Jogging in Villa Doria Pamphilj.

Nel gruppo dei podisti da destra: Antonio de Carvahlo (pres. ACORP) Claudio Santini (Pres. G.S.Albatros)

Giovanni Giacinti (Pres. G.S.A. Peter Pan) che hanno partecipato al progetto

partecipato del Punto Jogging insieme al G.S. Amatori Villa Pamphilj.

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In considerazione del ruolo ricoper-to nel territorio dalla scuola dell’Au-tonomia, a cosa può servire la com-posizione di un sistema formativointegrato? E in particolare in ambitosportivo?

Enzo Foschi: Lo Sport - non lo sco-priamo oggi - è una formidabile oppor-tunità di crescita. Il metodo dellacooperazione, dello sforzo orientato alrisultato, sono occasioni - fra le tanteofferte dallo Sport - di “best practics”,nelle quali si realizza la convergenzafra le istanze pedagogiche della scuolae le aspettative sociali della comunitàcittadina.La scuola dell’Autonomia può attingerea piene mani dall’offerta di Sport che ilComune propone. La composizione diun sistema formativo integrato non puòconsiderare opzionali queste opportu-nità. Già in altri settori del sapere ilComune è partner attivo della Scuola,per esempio nelle iniziative di Cittàcome Scuola. Oppure con l’allestimen-to di mostre e occasioni di cultura che -offerte alla città - “aprono” alla scuola intermini come opportunità di conoscen-ze. Sono vere e proprie risorse aggiun-tive e complementari della didattica.Non si tratta quindi soltanto di “approfit-tare” delle occasioni proposte, ma diconsiderarle un elemento importantedel Piano di Offerta Formativa; che per-segue quella continuità di interazionefra Scuola e Territorio, sempre invocatae realizzata con gli sforzi dei singolioperatori.L’importanza dell’offerta sportiva allaScuola non si esaurisce con questeconsiderazioni. Il messaggio che simanda è anche una precisa presa diposizione rispetto alla riforma in atto,che di fatto rende facoltative alcunematerie, fra cui le “Scienze motorie esportive”.Il Comune di Roma, valorizzando leoccasioni di sport, propone un diversomodello formativo. Gli Obiettivi Specifi-ci di Apprendimento (OSA) previsti nel-l’assetto della riforma, sono sintesi uni-tarie e trasversali di “competenze” la

cui efficacia non si esaurisce nel soloapprendimento. Fra questi obiettivi ègiustamente ritenuta centrale l’Educa-zione alla Convivenza Civile. E qui losport - esaltando tutte le sue potenzia-lità - può dare un contributo importante,visto che in un unico ambito si incontra-no opportunità formative diverse, comel’educazione alla cooperazione, ilrispetto delle regole, il confronto dellediversità. Sono tutti comportamenti fon-damentali per la formazioni dei ragazzidi questa generazione.

Rosalba Marchetti: Scuola ed Entelocale da sempre sono impegnati nelgarantire Istruzione e Servizi, che pro-muovano il benessere personale esociale dei cittadini; oggi però con unasostanziale differenza. Perché le dueIstituzioni, anziché distinguere e sepa-rare le reciproche competenze, sonounite in un medesimo sforzo progettua-le, che arricchisce e da continuità alpercorso formativo del cittadino nelcorso del suo intero ciclo vitale. Proget-to che si realizza attraverso una pro-grammazione concertata di piani e atti-vità, che consentono di costruire, raf-forzare, radicare un unitario processoeducativo.In questo quadro alla Scuola è affidato ilcompito di porre il suo patrimonio cultu-rale e professionale al servizio del Terri-torio e di connettersi con le risorse di cuiesso dispone. Per accoglierle e valoriz-zarle al suo interno; per catalizzarle,orientarle e dare vita ad un piano dell’of-ferta formativa condiviso, che si prolun-ghi,senza soluzione di continuità, neltempo dell’extra scuola.Ne consegue uno spostamento di atten-zione dalla spartizione degli impiantiscolastici alla costruzione di un program-ma di lavoro educativo, in cui tutti i sog-getti competenti possono apportaresinergicamente il proprio migliore contri-buto. Mettendo a punto un’offerta multidi-sciplinare in cui il focus è il bambino, è ilgiovane che sperimenta e si orientaall’interno del panorama sportivo e,soprattutto, nella vita.

Si è avviato l’anno scolastico2004/2005. Quali metodi e strumentiprevedete si debbano adottare peroffrire agli studenti romani un servi-zio di sport efficiente ed efficace?

Enzo Foschi: Nei mesi scorsi il Consi-glio Comunale ha approvato una seriedi regolamenti, che rendono più acces-sibile l’utilizzo degli impianti sportivicomunali e più fruibili per la città lestrutture sportive delle scuole. In parti-colare il nuovo regolamento per i centrisportivi municipali incoraggia l’aperturadelle palestre scolastiche al territorioda parte delle dirigenze scolastiche. Ilmeccanismo che è stato proposto pos-siede una filosofia semplice: l’Associa-zionismo sportivo utilizza le palestrescolastiche e “restituisce” alla scuola,assieme all’offerta di sport una migliorequalità delle strutture utilizzate, realiz-zando opere di miglioria ambientale.Più in generale, tutta l’impiantisticacomunale, quindi anche quella che sisvolge in strutture extrascolastiche, ègestita in concessione da Associazionisportive. Anche in questo caso il Consi-glio Comunale ha previsto un abbatti-mento del canone di concessione del30 per cento per quelle strutture cheaprono alle scuole.Negli ultimi anni sono iniziati e si sonoin parte conclusi numerosi progetti diristrutturazione degli impianti sportivi.Per le strutture ubicate in periferia i pro-getti architettonici hanno anche unanotevole rilevanza urbanistica: sonoveri e propri segni di qualità, che affian-cano la dimensione sportiva.L’impiantistica comunale a disposizionedelle scuole è anche l’occasione perpromuovere l’offerta di discipline sporti-ve diversificate, per dare attenzione aquegli sport - tipicamente gli sport col-lettivi - che non hanno particolare spa-zio nelle strutture private. L’impiantogenerale dei regolamenti opera quindiin una logica di partenariato con l’Asso-ciazionismo cittadino; e si configuracome un vero e proprio investimentoper l’Amministrazione Comunale.Concludendo, in tempi di bilanci ridotti

DUE DOMANDE SU TEMATICHE DI ATTUALITÀ

OPINIONI A CONFRONTORispondono il Presidente della XI Commissione Consiliare Permanente “Sport e Impiantistica sportiva”, Enzo Foschi ed il Coordinatore di Educazione fisicae sportiva di Roma Rosalba Marchetti

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dai tagli governativi il Comune di Romariconosce il valore aggiunto che la pra-tica sportiva può dare al miglioramentodella vivibilità della Città.

Rosalba Marchetti; Scuola, Comune,Municipi, Centri e Associazioni sportivesostengono reciprocamente la loroazione e sono impegnate per non per-dere la scommessa di un paese civile:formare integralmente le nuove gene-razioni e creare le premesse per unaeducazione permanente.Il metodo consiste nella condivisioneanziché nella competizione tra agenzieeducative; nell’insegnamento promuo-vente e non nell’addestramento limitan-te; nella polivalenza e non nella specia-lizzazione precoce; nella valorizzazio-ne e nell’inclusione anziché nell’elimi-nazione e nella selezione.Gli strumenti sono il portfolio dellecompetenze, che dovrebbe ispirare laprogrammazione personalizzata curri-colare ed extra-curricolare e seguire ilpercorso motorio e sportivo del bambi-no; i giochi e i tornei di istituto e dimunicipio per classi, con la partecipa-zione di tutti; i laboratori di attivitàespressive o di giochi tradizionali edetnici, che sviluppino la creatività; l’uti-lizzo dei diversi linguaggi; la conoscen-za delle diverse culture; i laboratori diwellness, di giornalismo sportivo; igruppi sportivi pluridisciplinari, integraticon alunni abili e disabili, interculturali,intergenerazionali; gli scambi culturaliincentrati sugli incontri sportivi; leesperienze di turismo sportivo inambiente naturale. Infine, seminari edibattiti sui temi della salute, degli effet-ti degli abusi e del doping, dell’alimen-tazione, della sicurezza, dei valori dellosport. Rivolti anche alle famiglie,dovrebbero fare da cornice agli eventisportivi.Gli ambiti progettuali sono le reti diScuole, gli Uffici Sport dei 19 Municipi,i Comitati sportivi scolastici istituiti dalprotocollo d’intesa MIUR-Comune diRoma; i Comitati sportivi municipali incui Associazioni sportive, Insegnanti eGenitori costruiscono il futuro della cul-tura sportiva dei cittadini.Concludo con un duplice auspicio: -che questo settore della formazionecostituisca un vanto e un fattore di pro-gresso della nostra Città; - e che pos-siamo andare a testa alta incontro al2005, Anno mondiale dello Sport.Si può comunque affermare che si èaperto un anno scolastico in cui i bam-bini romani potranno entrare in palestraogni giorno e costruire insieme la pace.

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… s e n z a b a r r i e r e

SPORT E DISABILITÀLa possibilità di praticare un’attivitàsportiva, per una persona disabile, con-sente da un punto di vista fisico, diimparare ad utilizzare le proprie energiecosì da poter rivalutare le proprie capa-cità di svolgere alcune attività in com-pleta autonomia, e allo stesso temporappresenta, da un punto di vista psico-logico, un fattore di integrazione socialee uno stimolo per andare oltre i proprilimiti, al di là della condizione psicofisi-ca stessa. Tale stimolo ha portato, adesempio, alcuni atleti disabili a gareg-giare alla pari, nelle ultime Olimpiadi di

Sidney, con atleti normodotati; dueesempi su tutti: una tiratrice con l’arcosu sedia a ruote (della nazionale italia-na) e un nuotatore sordo (della nazio-nale australiana) giunto a medaglia.Inoltre, il livello raggiunto dagli atletidisabili e la volontà di abbattere le bar-riere culturali, ha suggerito agli organiz-zatori delle ultime manifestazioni inter-nazionali d’atletica leggera di inseriregare per disabili all’interno del program-ma generale.L’utilizzo degli impianti sportivi, oltreche per motivi sportivi, avviene ancheper esigenze terapeutico-riabilitative,

dove la palestra o la piscina costitui-scono la principale struttura per effet-tuare rieducazione, mantenere oaumentare le capacità psico-fisiche dicoloro che si trovano in condizionesvantaggiata.

I CRITERI PROGETTUALIPer realizzazione un impianto sportivoaccessibile devono essere verificatiuna serie di requisiti progettuali dicarattere generale, quali l’accessoall’edificio e l’ingresso dell’edificio, isistemi di collegamento verticale, gliarredi fissi ed i servizi igienici.

UN IMPIANTO ACCESSIBILE PER AVVICINARE ALLO SPORT ANCHE I DISABILI

TUTTI IN ACQUA! Le caratteristiche del progetto.L’esempio della piscina di Via del Frantoio

SCENA

TEATRO/SOLARIUM

IMPIANTI

Ingresso alla zona vasca accessibile disabili

SPOSG LIATOI

SPOSGLIATOI

SPOSGLIATOI

UFFICIO

BAR

ATRIO

DEPOSITO

PRONTO SOCCORSO

ACCESSO CARRABILE EMEGENZA CARICO/SCARICO MERCI

ACCESSO CARRABILE DISABILI

ACCESSO PRINCIPALE

RECEPTION

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5

4

2

1

Uscita della zona vasca2

Accesso di servizio per la zona vasca3

Muretto di bordo h 50 cm4

Accesso alla vasca mediante scala5

Accesso alla vasca mediante rampa 8%6

Pianta dell’intervento

di Ileana Argentin*

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Vista prospettica generale (Prospettiva di Domenico Bianchi)

… s e n z a b a r r i e r e

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Devono essere, invece, approfonditi irequisiti degli spazi in cui viene specifi-catamente praticato lo sport ed i luoghinei quali si recano gli spettatori per par-tecipare all’evento sportivo. Da questadistinzione emerge che l’accessibilitàdi un impianto sportivo deve esserevalutata sia dal punto di vista del prati-cante e dello spettatore, sia dal tipo diimpianti sportivi per poter praticare atti-vità all’aperto o al coperto come per lepalestre o piscine.Poiché molti impianti devono possede-re requisiti tra loro simili, l’identificazio-ne delle caratteristiche d’accessibilitànon viene effettuata sulla tipologia del-l’impianto, ma sulle funzioni che le partidell’impianto devono assolvere.Le macro categorie, così determinate,possono essere identificate nell’areaper gli spettatori (costituita dalle tribu-ne) e nell’area per gli atleti, comprensi-va dell’area di competizione e l’areaspogliatoio (intesa come complessodell’area docce, dei servizi igienici edell’area in cui effettuare il cambio diabbigliamento).

LA REALIZZAZIONE DI UNA PISCINA COMUNALE ACCESSIBILE IN VIA DEL FRANTOIOLe esigenze sopra esposte e i criteriprogettuali individuati sono stati recepi-ti ed utilizzati per il progetto di riqualifi-cazione della Piscina Comunale di Viadel Frantoio.Il progetto è stato redatto da un gruppo diprofessionisti interni all’AmministrazioneComunale della III Unità Organizzativa“Sviluppo Impiantistica Sportiva” direttadall’Ing. Giovanni Sorianello. I progettistidel gruppo di lavoro sono l’Arch. DanielaMartellotti e l’Arch. Alberto De Luca chehanno recepito le indicazioni che gliarchitetti del mio Ufficio di “ConsigliereDelegato per l’Handicap” hanno fornitodurante la progettazione. La piscina, ingenerale, è uno degli impianti più utilizza-ti sia per praticare l’attività sportiva cheper svolgere attività terapeutico-riabilitati-va, quindi questo progetto rappresenta lavolontà di produrre un impianto chepossa essere esempio pilota, sia perquanto attiene la progettazione che l’uso,all’interno di una città ancora sprovvistadi una adeguata dotazione di impiantiaccessibili ai disabili.In particolare gli interventi propostiriguardano una serie di soluzioni, chevengono di seguito esposte.Oltre ad aver garantito le condizioni disicurezza, di igiene ed il rispetto delleprescrizioni relative all’accessibilità edall’uso da parte dei disabili, di ogni spa-

zio collettivo ed in particolare di ognispogliatoio (per atleti, istruttori, perso-nale ed accompagnatori), si è provve-duto ad inserire nel progetto diversesoluzioni per l’ingresso nell’area intor-no alla piscina ed in acqua.Per il superamento dei dislivelli interniprevisti dal progetto tra i vari spazi fun-zionali, sono previste delle rampe diaccesso con una pendenza massimadell’8%, nel rispetto della normativavigente delle barriere architettoniche. Inparticolare la prima è collocata all’ingres-so pedonale principale su Via del Fran-toio, altre due sono collocate all’internodell’area “reception”, affiancate e distintesecondo i percorsi piedi nudi e piedi cal-zati, e l’ultima è collocata all’esterno incoincidenza con l’accesso carrabile.Per quanto riguarda l’accesso alla zonadella piscina è previsto un ingressoprincipale comune per disabili e non,con un particolare presidio di bonificacon rampe dell’8%. Un secondo ingres-so denominato “di servizio” può essereutilizzato dai disabili su sedia motoriz-zata, che non può passare nell’acqua.Per l’accesso in acqua sono previsti tredifferenti sistemi. Un ampliamento dellavasca rispetto all’area preposta allagara accoglie i primi due e cioè unarampa larga 90 cm con pendenzadell’8% e corrimano su entrambi i lati euna scala di entrata/uscita dalla piscinacon corrimano e gradini realizzati conpiastrelle antisdrucciolevoli. Questi dueelementi sono stati raccordati da un’an-sa con una seduta per chi (disabili onon) vuole sostare in acqua bassa (50cm) per relax o per trovare refrigerionei mesi estivi. Un terzo sistema è inve-ce di tipo meccanico e consiste in unsollevatore istallato a bordo vasca perle persone con patologie altamenteinvalidanti. Questo dispositivo consentedi spostare direttamente nell’acqua lasedia del nuotatore utilizzata per fare ladoccia. Questa condizione evita al nuo-tatore di spostarsi dalla sua sedia aruote al seggiolino del sollevatore. Ilsollevatore viene collocato ad unadistanza di 1,50 m dalla parete o daaltri ostacoli, ed è mascherato da unapiccola paretina divisoria.Oltre a questi tre sistemi è previstolungo il lato corto della vasca più vicinoagli ingressi un bordo rialzato realizza-to con un muretto alto 50 cm e largoaltrettanti. Tale accorgimento è certa-mente utile a quelle persone su sediache sono in grado di entrare nell’acquasenza assistenza e che preferisconoeffettuare il trasferimento dalla sedia aruote alla vasca sul sopraddetto bordo.

Per i lati lunghi è previsto che l’acquasfiori il livello della pavimentazione e lacanaletta sia collocata sul bordo, inmodo da tenere la pavimentazione cir-costante asciutta e, allo stesso tempo,costituire un utile riferimento per i nonvedenti.I bordi della piscina, il corrimano e i gra-dini di accesso sono evidenziati median-te un colore contrastante con il restodella pavimentazione, in modo da evi-denziare il confine della vasca, per colo-ro che hanno una menomazione visiva.Sono predisposti alcuni utili accorgi-menti per favorire l’uso della piscina daparte dei disabili visivi quali: dividere lapiscina in corsie con delle corde, chedevono essere il più possibile tese, inmodo che possano costituire un buonriferimento per seguire una direzionementre si nuota; distinguere i lati lunghied i lati corti con dei materiali cheabbiano una diversa consistenza tattileed un efficace contrasto cromatico; evi-denziare, all’interno della vasca, i puntiin cui le pareti verticali si congiungonocon la superficie orizzontale del fondo,in modo che possa essere visivamentepercepita, dagli ipovedenti, la diversacollocazione dei piani.Sempre per i disabili visivi sul pavimen-to è previsto un percorso tattile, realiz-zato con piastrelle a rilievo e di colorecontrastante con il resto della pavimen-tazione, che collega l’ingresso con glispogliatoi e questi con la piscina. L’arti-colazione del percorso è rappresentatasu mappe tattili, ubicate nei punti chia-ve del percorso stesso.Un corrimano continuo collocato lungotutti i percorsi, posto ad un’altezza di90 cm, costituisce un ottimo supportoper le persone che hanno difficoltà dideambulazione.Per quanto riguarda l’accessibilità delledocce sono state individuate appositedocce per disabili, nei locali spogliatoi,dotate di spazio attiguo per la sostadella sedia a ruote, dotate di seggiolinoreclinabile.Le aree di pratica sportiva della zonaintorno alla vasca, quelle di socializza-zione dell’atrio e del bar, così come ipercorsi per accedervi, oltre alle areeesterne di accesso e la zona del picco-lo teatro all’aperto, sono pavimentatecon materiali duri, compatti, e non sci-volosi, che permettono un buon rotola-mento delle sedie a ruote e l’inserimen-to dei percorsi tattili. Ciò esclude tuttequelle pavimentazioni incoerenti stabi-lizzate o semi stabilizzate.

* Consigliere delegato per l’handicap

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L’ASSESSORE COSCIA ILLUSTRA IL “PROTOCOLLO D’INTESA” ED I RISULTATI RAGGIUNTI

IL MODELLO ROMANOIstituzioni e Associazioni insieme per promuovere le attività motorie fra i giovani

s p o r t , s c u o l a , t e r r i t o r i o

di Maria Coscia *

A Roma in questi ultimi anni sultema dell’interazione tra Sport,Scuola e Territorio, è stato scritto uncapitolo nuovo.Lo Sport, con tutto il suo portato diinclusività sociale, è tornato adavere una posizione centrale nellepolitiche educative. L’obiettivo delnuovo Protocollo di Intesa sotto-scritto tra Campidoglio e UfficioScolastico Regionale è quello diconsolidare un modello di interven-to, che coinvolga Istituzioni scolasti-che, Municipalità e Associazioni per

la promozione e la programmazionedelle attività sportive e motorie nelleScuole e nel Territorio. Il salto diqualità a cui tendiamo consiste nelcreare una sinergia sempre piùforte tra le competenze professio-nali in forza nelle Scuole e quellepresenti nell’Associazionismo spor-tivo; per ampliare le attività motorierivolte ai ragazzi e le iniziative rivol-te a tutti i cittadini, promuovendo ilpieno utilizzo degli spazi attraversouna programmazione concordatatra Scuole e Associazioni.

POTENZIATE LE STRUTTUREL’altro fronte sul quale è intervenutal’Amministrazione comunale è statoquello del potenziamento dellestrutture, per fornire alle Scuolemaggiori opportunità per incremen-tare le attività sportive e motorie nelPiano della loro Offerta formativa. Inquesta direzione si inserisce l’espe-rienza dei campetti polivalenti, cheha già dato riscontri estremamentepositivi - se non addirittura entusia-stici - tra gli studenti e i ragazzi deivari quartieri. Si è trattato di una

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vera e propria campagna - forte-mente voluta dal Sindaco - per ladotazione di campetti sportivi nellescuole della città: 16 quelli giàinstallati; che arriveranno a 50 entrola fine della consigliatura. E’ statadata priorità alle scuole della perife-ria, anche se in tempi brevi l’iniziati-va interesserà tutti i Municipi.I campetti polivalenti sono struttureagili, sicure e facilmente adattabilialle esigenze urbanistiche. Le lorodimensioni - 20 metri x10 - sonoottimali per poter giocare, in squa-dre da 3 contro 3, a calcio, basket epallavolo. La superficie di gioco è inpiastrelle plastiche, specifiche perl’utilizzo sportivo. Si sono rivelatestrutture di strategica importanzaper favorire l’aggregazione e lasocializzazione tra i ragazzi e leragazze, anche oltre l’orario scola-stico.

MIGLIORATE LE RELAZIONISOCIALIIntorno ai campetti si è intessutauna rete di relazioni, di attività cheha reso le scuole ancora di più polidi attrazione per tutti i ragazzi delterritorio; con evidenti benefichericadute sulla dispersione scolasti-ca, che maggiormente interessa lezone periferiche della città.Nel 2004, proclamato dal Parla-mento Europeo Anno Europeo del-l’educazione attraverso lo sport, ilComune di Roma ha lavorato con-cretamente. Ha dedicato risorse, hapromosso iniziative - come quellecitate - affinché i valori e le oppor-tunità veicolate attraverso lo Sportsi affermino sempre più nelle politi-che educative e in tutta la nostracomunità.

*Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche

Nella pagina affianco: Scuola Media “L. Capuana”

via del Rugantino, 91.A fianco rendering dei prototipi

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l ’ e v e n t o

PARCO DI TOR DI QUINTO, PER DUE MESI PALESTRA A CIELO APERTO

MONDOFITNESS fa tendenzaManifestazione cult dell’Estate Romana per chi coltiva il benessere psico-fisico con l’attività sportiva

È stato sufficiente un breve arco ditempo perché Mondofitness potesseraggiungere gli obiettivi prefissati dagliorganizzatori.Andrea De Angelis e Alfonso Rossi,personaggi conosciuti nel mondo dellosport romano, cogliendo le tendenzedel pubblico giovane e meno giovane,hanno allestito un evento funzionale ericco di attività coinvolgenti.“L’idea - affermano in coro i due deus exmachina dell’evento - affonda le radicinel tempo. Come gestori di palestreavevamo già colto qualche anno fa l’e-sigenza degli utenti di spostarsi in esta-

te all’aperto; per non rinunciare allapassione per le attività, che regolar-mente svolgono nei centri al coperto”.“Dopo aver registrato il marchio Mondo-fitness ed averlo proposto all’interno dialtre manifestazioni dell’Estate romana,abbiamo capito che la richiesta specifi-ca del nostro utente era quella di avereuna struttura autonoma, costruita sumisura per lui”.“Lo scorso anno - affermano ancora idue organizzatori - pur fra mille proble-mi, abbiamo dato corpo all’iniziativa.Quest’anno, avendo potuto program-mare per tempo, abbiamo centrato

completamente l’obiettivo. I risultati rac-colti ci spronano a far sempre meglioper il futuro. Stiamo già pensando allaprossima edizione nella quale, se pos-sibile, daremo ancora di più al pubblico,presentando altre succulente novità”.

LE RAGIONI DI UN SUCCESSOIl successo di cui hanno fatto cenno gliorganizzatori è attestato dal fatto cheper due mesi il parco di Tor di Quinto èdiventata una grande palestra a cieloaperto di 30 mila metri quadrati. Ognigiorno dalle 10 alle 24 è stato possibilepraticare arti marziali, fitness, acqua

di Luca Montebelli

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gym, ginnastica aerobica, zen shock,spinning (con oltre 100 bike disponibili),indoor rowing, body buiding (in un’areadi oltre 1000 metri quadri), e ginnasticaa corpo libero, anche per gli anziani. Iltutto grazie ai moderni e funzionalimacchinari messi a disposizione degliutenti romani. Ultime novità del settore,strumenti ed attrezzi sono stati l’idealeper la “costruzione” del benessere fisi-co. Fra i più utilizzati e graditi dall’uten-za, l’innovativa “bici”, che proietta suuna parete straordinarie immagini gra-zie ad una sofisticata lampada strobo-scopia che, a sua volta, è collegata conradio-modem alla frequenza dei branimusicali ed alle pedalate degli atleti.Singolari anche i sedici l’H.E.A.T. (HighEnergy Aerobic Training) Program, chesi svolgono su tapis roulant apposita-mente ideati. Uniscono i benefici fisicidel trekking, del jogging e del walking,consentendo un lavoro completo sututto il corpo e un eccellente sostegnoper il sistema cardiovascolare.Nell’area beach, appositamente realiz-zata, i cultori della pallavolo, del rugby,del tennis e del calcio sulla sabbiahanno potuto praticare lo sport preferitopartecipando a tornei, a sfide aggre-ganti e divertenti.Infine, per la prima volta a Roma, èstata proposta l’attività dell’Indiaca: ungioco simile alla pallavolo, ma con unospeciale volano, che sostituisce il pallo-ne da volley. A giudicare dal numero deipartecipanti ai tornei, la nuova discipli-na può essere considerata la più trendye contagiosa dell’estate 2004.Quanto alle presenze, i numeri parlano

chiaro. Negli 80 giorni della manifesta-zione hanno affollato le varie aree delvillaggio sportivo una media di 1800utenti al giorno, per un totale di più di140 mila presenze. E non da semplicispettatori ma da praticanti attivi!

A CIASCUNO IL SUOI bambini non sono stati dimenticati. Afianco dell’area sportiva è stato allestitoil Villaggio-Baby Play-Town dove i geni-tori hanno potuto affidare i figli a qualifi-cati animatori; i quali facevano divertirei ragazzi organizzando giochi e attivitàaggreganti. L’intelligente iniziativa hapermesso ai patiti del fitness… conprole, di svolgere le attività preferite,rendendo felici anche i più piccoli.Per tutti i frequentatori, all’interno delmega Villaggio sono stati allestiti unpunto di ristoro, un bar biologico e unristorante dov’è stato possibile recupera-re le energie con prodotti sani e naturali.

UN’ESPERIENZA PER TUTTE LE TASCHEIn linea con gli aspetti sociali e di diffu-sione dello Sport voluta dal Comune diRoma, Mondofitness ha praticato unapolitica dei prezzi molto contenuta. Ciòha favorito il coinvolgimento di un mag-gior numero di utenti; ed avvicinato al fit-ness anche profani e persone che, dopol’esperienza estiva all’interno del Villag-gio, avevano modo di proseguire l’attivi-tà all’interno delle tradizionali palestre.Numerose iniziative collaterali hannocontrassegnato la lunga estate: conve-gni, spettacoli musicali, eventi mondanie feste danzanti. L’area è stata frequen-tata anche da molti atleti di grande spes-sore. Nei giorni che hanno preceduto iGiochi Olimpici di Atene, i fratelli Marco-ni, campioni europei di tuffi, sono statipiù volte visti all’opera in varie discipline.

LE NUOVE STAGIONIIn attesa di tornare la prossima estatemigliorato e ricco di nuove iniziative,Mondofitness è andato in vacanza; mal’area di Tor di Quinto è ormai divenutaun preciso e tradizionale punto di riferi-mento per gli sportivi romani.Alfonso Rossi e Andrea De Angelis, inlinea con la loro filosofia sportiva, nellastagione invernale allestiranno unapista per pattinare su ghiaccio. Speri-mentata lo scorso anno, regalerà nuoveemozioni agli sportivi; romani e non.

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l ’ e v e n t o

Per il Centro Sportivo Italiano (CSI) diRoma la promozione ed il patrocinio digrandi eventi sportivi, ed in particolaredi “free sport”, è ormai da anni uno deipunti fermi del programma. Non perbusiness, perché del tutto gratuiti, o permoda, ma semplicemente per “regala-re” alla cittadinanza ulteriori momenti diincontro e di festa; all’insegna della pra-tica sportiva libera da classifiche, davincoli di partecipazione, da qualsivo-glia forma di selezione.Ecco allora la necessità di attivare unappuntamento fisso che, collocato inuno degli angoli più suggestivi dellaCapitale, la Terrazza del Pincio, possaoffrire una gamma variegata di attivitàdi sport, gioco e spettacolo. Appunta-mento che è ormai entrato nella tradi-zione della Roma sportiva.

UN’INIZIATIVA SOCIO-ECOLOGICAAria Aperta è il nome che il CSI haassegnato all’iniziativa, per conferirneanche una connotazione marcatamente“ecologica”. Essere nel territorio signifi-ca infatti dedicarsi anche alla sua tutelae rispetto; concetti che purtroppo fannoancora fatica ad affermarsi.Al di là degli aspetti culturali, persone diogni età ed estrazione possono avvici-narsi allo sport, ognuno con la propriaabilità. Aria Aperta ha assunto ancheun profondo significato sociologico per-ché favorisce l’incontro e la comparteci-pazione.La prima edizione della manifestazionerisale a dieci anni fa: era il maggio del1994 quando il CSI diede vita a unagiornata “sperimentale” di Aria Aperta.

UNA MANIFESTAZIONE ECOLOGICA PER LO SPORT SOCIALIZZANTE

Aria Aperta L’appuntamento ricorrenteper giovani “di tutte le età”,che vogliono praticarediscipline sportivetradizionali e innovative

di Marco Cerigioni

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L’iniziativa, replicata in ottobre, fu subitoun grande successo. Ciò convinse l’As-sociazione ad incrementare gli sforziper renderla ricorrente ed ancora piùricca. Nel 1996 le attività ricreative esportive promosse erano salite a 18; edabbinate ad un’iniziativa di solidarietà afavore di “Telefono Azzurro”. Nell’otto-bre dello stesso anno sono state propo-ste addirittura 40 discipline fra cui ilsalto con l’asta, l’arrampicata sportiva,in-line skating, mountain bike, aerobica,tennis, scherma. Nel 1998 l’evento siarticolò stabilmente in due appunta-menti: primaverile ed autunnale.Dal 1999 Aria Aperta si è trasformata inuna “due giorni” che, collocata nel mesedi ottobre, ha fatto anche da apripistaalla nuova stagione sportiva del CSI.

LA “RIVOLUZIONE” DEL TERZO MILLENNIOCon il 2000 ha avuto una connotazionecompletamente diversa. Il CSI Romaaveva appena ultimato i lavori di ristrut-

turazione del complesso sportivo di ViaMontona al Prenestino, di cui aveva otte-nuto la gestione da parte del Comune.(Costruito negli anni ’70, ben presto erastato chiuso ed abbandonato a se stes-so per oltre quindici anni, nonostantefosse dotato di piscina, palestra poliva-lente e spazi esterni attrezzati).L’idea fu dunque quella di inaugurare ilrinnovato complesso con lo svolgimen-to della settima edizione di Aria Aperta.La cerimonia si è svolta sabato 16dicembre, alla presenza dell’allora Sin-daco Francesco Rutelli, dell’Assessorepro-tempore alle politiche sportive, Ric-cardo Milana e di centinaia di abitantidella zona, compiaciuti per il rifioriredella loro cittadella dello sport.Anche negli anni successivi Aria Aper-ta ha fatto capo alla struttura di ViaMontona, proponendo numerosi appun-tamenti domenicali a partire dal mese diottobre; con la presenza attiva di istrut-tori di varie discipline; e con una grandefesta di chiusura, realizzata in dicem-bre. Anche il programma è stato via via

ampliato: sono state introdotte altrespecialità: dall’acqua-fitness all’acqua-gol; dagli staffettoni natatori (con la par-tecipazione di ragazzi e genitori) all’ae-robica, alle arti marziali. E poi badmin-ton, danza sportiva, dardi, ginnasticaritmica, gimkana bike, slalom skate,tennis da tavolo e sport per disabili.Di particolare successo, nell’edizione2003, le dimostrazioni di primo soccor-so effettuate dai Volontari della CroceRossa.

NUOVI IMPEGNI ED OBIETTIVINel 2004 Aria Aperta ha ripetuto loschema ormai consolidato, con l’abbi-namento di attività sportive tradizionalie innovative; momenti di gioco collettivoe di socializzazione.Per l’avvenire l’impegno del CSI Romasarà innanzitutto mirato al potenzia-mento del piano promozionale, per ren-dere la manifestazione più seguita epartecipata. Obiettivo: la presenza atti-va di almeno 5 mila cittadini!

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l ’ e v e n t ol ’ e v e n t o

Per sottolineare lo spirito pacifico ecreativo di una manifestazione suggesti-va ed originale gli organizzatori hannoscelto di dedicare il tempo dello spetta-colo alle Arti di Strada, alla Danza e alloSport. Così, in una dimensione aperta siè ritrovata tanta gente, diversa per età econdizione sociale, per cultura ed etnia.L’intenso calendario ha offerto una vastascelta di eventi, articolati per temi e pergiornata nei diversi luoghi del QuartiereSan Lorenzo.La strada è stata “strappata” alle auto;ad un “muoversi panico”, in cui la socie-tà dell’apparire si è fermata ed ha aper-to alla manifestazione dell’essere. LaZona a Traffico Limitato ha lasciatospazio e tempo alla poesia della stra-

da, fatta di carne e prodotto di un lin-guaggio meticcio.Finalmente Sport, Musica e Teatro sisono fusi per scoprire un modo altro divivere e muoversi nello spazio-tempocontemporaneo. Un modo a dimensio-ne dell’essere umano. E gli elementi diquesta cultura si sono radicati nellecapacità comunicative delle attività pro-poste. Per sei sabato sera la Danza, ilCirco, lo Sport sono usciti dalle struttu-re rigide che le immolano nelle accade-mie, nell’agonismo, nella ereditàpatriarcale. Hanno invaso le strade e lepiazze di un Quartiere, che in tempirecenti è divenuto il centro di una movi-da romana di studenti, artisti, intellet-tuali e giovani coppie.

L’intensa attività sul territorio dei Comi-tati di Quartiere, delle Associazioni gio-vanili, dei Centri sociali, delle Associa-zioni dei commercianti - tutti impegnatia promuovere e rinsaldare il rapportotra cittadino e spazio fisico - ha deli-neato il nuovo tratto distintivo di questaprima fascia di città. Oltre le Mura Aure-liane, oltre la ferrovia: la vocazione“local” del luogo.

RADICI ANTICHE E NUOVE SPERIMENTAZIONICosì se la strada rappresenta l’areasimbolo del transito della vita, l’imprevi-sto e la mutevolezza del luogo donanoun’incertezza sul risultato, che rendeviva e reale l’esibizione. Il teatro della

UN ALTRO MODO DI VIVERE E MUOVERSI NELLO SPAZIO-TEMPO CONTEMPORANEO

SAN LORENZO IN ARTE MOVIMENTOAntonietta Dettori, Alessandra Criconia, Costantino Pucci

Nel suggestivo notturno urbano poetici incontri"ambulanti" di circensi, danzatori e sportivi

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strada non è stato solo il teatro in unluogo non deputato, è stata l’occasionedi incontri unici e irripetibili; come ogniincontro sportivo. Il ritmo umano delmuoversi nel territorio - che è casa,vita, lavoro - è divenuto Spettacolo.L’idea è stata ispirata dalla concezionedel cosìddetto “Circo Moderno” che,sfuggendo alle etichette:● propone approcci creativi sempre

nuovi;● recupera l’emozione e la meraviglia

come fattori centrali dell’evento scenico;● dà spazio alla più avanzata ricerca

sui linguaggi;● attua uno stimolante incontro tra vir-

tuosismo tecnico ed energia dellacomposizione coreografica.

Così la drammaturgia teatrale ritrova inun certo senso anche il valore arcaicodello Sport.Con il “Nuovo Circo” nasce una visionenuova delle tecniche circensi, che por-terà alla loro utilizzazione a fini peda-gogici, sfruttandone la caratteristica difondere in un sola disciplina l’aspettosportivo, la creatività e l’espressione.

UN “COLLETTIVO” DI ARTISTI San Lorenzo in Arte Movimento è un“metissage” di linguaggi, che rappre-senta la novità principale del “CircoContemporaneo”; inteso come unnuovo movimento, capace di allonta-narsi dal circo tradizionale per mirare aproporre la fruibilità delle tecniche edelle arti. Il tutto a testimonianza ditempi remoti, per esaltarne l’incidenzadi comunicazione con il contempora-neo; che, nel pieno rispetto dell’antico,vuole ritrovare suggestioni, atmosfereed emozioni nuove. Una sorta di ricon-ciliazione dell’uomo con le proprie radi-ci culturali: un momento magico davivere insieme.Il “Nuovo Circo” è stata un’occasione diincontro interdisciplinare e trasversale,per favorire il processo di evoluzionedelle singole discipline, e creare unmomento di reciproco scambio di espe-rienze. I saltimbanchi, estranei al falso

mito della pubblicità icona, cortigianicorteggiati, vivono la realtà a modoloro, immuni perché detentori di quellacapacità di contatto umano che nelcontemporaneo è pura tecnica; eppurecapaci di valorizzare gli aspetti creatividelle nuove tecnologie. A guardarlibene da vicino si potrebbe dire, in altreparole, che:● i giocolieri ci insegnano a rispettare

gli oggetti;● i prestigiatori ci raccontano che la

vita è meraviglia;● gli equilibristi dimostrano quanto sia

pericolosa la distrazione: raggiungerel’equilibrio significa vivere nel presente;

● i trapezisti ci invitano a sollevarci dainostri bisogni, dai desideri dalle emo-zioni, per conoscere l’estasi delleidee pure;

● i contorsionisti ci propongono la libe-razione da forme mentali anchilosa-te: non si deve aspirare a nulla di per-manente;

● la donna mangiafuoco simboleggiala poesia, linguaggio illuminato, cheviene ad incendiare il mondo;

● il clown o uomo - bambino ci affasci-na con il sorriso, nel tentativo assur-do di unire l’ordine al caos;

● lo sportivo mette in scena il sudore dellavita, fatto di tempi e ritmi inesorabili;

● il musico accompagna, e riesce ariempire il vuoto donandogli melodia.

IL “NUOVO CIRCO”Qualcuno ha detto che “l’esibizione diun solo giocoliere può raccontare l’inte-ro mondo”; così San Lorenzo in ArteMovimento non ha voluto stupire lospettatore con effetti speciali. L’intento

è stato quello di accendere tanti picco-li fuochi attorno ai quali facevano cer-chio gruppi di persone per ascoltare,raccontare, correre, suonare, ballare,cantare. Hanno preso vita spettacoli,mostre, gare, video, esibizioni; in unaSan Lorenzo notturna, illuminata dicalore umano.Il “Nuovo Circo” ha dunque rappresen-tato la cornice ideale per coniugaretematiche quali:● Lo Sport e l’Ambiente;● Lo Sport, il Corpo e il Movimento

come Linguaggio universale.La serie di attività e di pratiche sportivee motorie inseribili in questo contestointeressano un campo disciplinarevario, comunque da ricondurre nei ter-mini essenziali di espressività motoriae corporea. In una dimensione diretta-mente connessa alla sfera artistica ecreativa della natura umana; nella suapiena accezione di espressione dellaemotività e della affettività. Le capacitàespressive, la creatività nell’inventare oadattare nuovi o classici attrezzi, ilritmo, l’espressione corporea, il movi-mento naturale, sono le parole chiavedi questa nuova maniera di fare Circo,che si affianca alla pratica motoriaaperta a tutti.La mescolanza e l’integrazione di lin-guaggi diversi con il Festival SanLorenzo in Arte Movimento si è orien-tata a riscoprire l’intensità di gesti esentimenti semplici e nitidi. Facendomolta attenzione al rispetto dei singolicolori proposti. Per “non far uscire ilmarrone” ma per disegnare un arcoba-leno pieno di speranza per uno Sported una Vita migliori.

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s t i l e d i v i t a • δια ι τα

UN APPORTO EQUILIBRATO PREVIENE I RISCHI DELL’ECCESSO DI CALORE E DELLA DISIDRATAZIONE

ACQUA E SPORTI consigli di un esperto per chi fa attività fisica, anche a livello non agonistico

Michelangelo Giampietro *

Un giusto apporto di acqua nella dieta di qualunque persona,a prescindere che sia sedentaria o pratichi un’attività sportivaamatoriale o agonistica, determina il benessere e il buon fun-zionamento generale dell'intero organismo.L'acqua é la componente principale del corpo umano e rap-presenta un nutriente essenziale oltre che un costituenteimportante per qualsiasi forma di vita. Le prime molecole bio-logiche che hanno dato origine alla “vita” sul nostro pianeta sisarebbero sviluppate proprio all’interno di raccolte di acquaad elevata temperatura, il cosiddetto “brodo primordiale”, gra-zie anche all’intervento dell’energia proveniente dalle radia-zioni solari e dalle scariche elettriche atmosferiche.La materia vivente è formata in gran parte da acqua tantoda rappresentarne dal 40 al 98 % del peso a seconda dellespecie. In particolare, per quanto riguarda l’uomo, l'acquacostituisce circa l'80% del peso corporeo nel bambino, il70% nell'adulto, mentre scende al 60% nell'anziano. Ladiminuzione, con l’età, dell'acqua corporea é un fenomenofisiologico e costituisce uno dei fattori che caratterizzanol'invecchiamento delle cellule, conseguentemente di tutti gliorganismi viventi.

Nel corpo umano è presente in tutti tessuti; la percentualemaggiore all'interno delle cellule (circa il 67 % dell’acqua cor-porea); il restante 33 % è all’esterno delle cellule, dove con-corre alla formazione del liquido interstiziale (23 %), del pla-sma (7%), della linfa (2%) e del liquido transcellulare (1%).Misurare la quantità di acqua all’interno delle cellule rivesteun significato importante perché questa quota dell’acquacorporea è considerata espressione della massa cosiddettametabolicamente attiva dell’organismo, rappresentata dallamassa magra (muscoli, ossa e organi interni) contrappostaalla massa grassa (tessuto adiposo), considerata “passiva”per il metabolismo.L'attività fisica, la composizione della dieta, il clima e le con-dizioni generali di salute del soggetto influenzano il metabo-lismo dell'acqua, quindi ne determinano il fabbisogno giorna-liero individuale, che il linea generale possiamo indicare incirca 1,5-2,5 litri al giorno.L’organismo ogni giorno “rinnova” continuamente l’acquapresente nelle sue strutture in una percentuale pari a circa il6-10 % del peso corporeo complessivo nell'adulto in condi-zioni normali.

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Pertanto, si consiglia, in genere, di introdurre 1,0-1,5 ml diacqua per ogni kcaloria di energia spesa, anche in assenzadello stimolo della sete, sia attraverso le bevande (800-1500ml, circa il 50 % del fabbisogno giornaliero), sia attraverso icibi che la contengono in maggiore o minore quantità.Una discreta quantità di acqua viene prodotta all’interno delnostro organismo durante i vari processi chimici, che avven-gono nelle cellule quando utilizziamo i nutrienti energetici(lipidi, amidi e proteine) contenuti negli alimenti che introdu-ciamo giornalmente.L'acqua ingerita attraversa tutto l’intestino fino all'ultimo trat-to (il colon) dove viene assorbita, torna quindi in circolo eviene distribuita, tramite il sangue e la linfa, a tutte le celluledei vari tessuti.A livello dei reni, dopo essere stata filtrata, viene in gran parteriassorbita mentre una parte minore viene eliminata con le urine.L'assunzione di acqua con gli alimenti e le bevande, somma-ta alla quota prodotta nell’organismo, deve bilanciare le usci-te che avvengono tramite la pelle e le mucose delle vieaeree, le urine, le feci, il sudore.L'acqua è un nutriente non energetico, pertanto non fa ingras-sare, e può essere assunta durante o fuori dai pasti, in qual-siasi momento della giornata, inoltre può contribuire all’appor-to giornaliero di minerali (in particolare di calcio, fluoro, sodio,ecc.) in relazione alla sua specifica composizione chimica.L'acqua ha molteplici funzioni metaboliche ed è un elemen-to indispensabile per la salute delle cellule del nostro organi-smo. In particolare:● costituisce l'ambiente in cui avvengono le principali reazio-

ni chimiche e svolge attività di solvente● partecipa agli scambi degli ioni e delle sostanze nutritive

attraverso le membrane cellulari e i compartimenti vascolari● regola il volume corporeo, la temperatura ed il flusso delle

scorie metaboliche ● favorisce l’assorbimento dei nutrienti contenuti negli alimenti ● favorisce l’eliminazione delle scorie, delle tossine e anche

di eventuali farmaci assunti (azione diuretica), contribuen-do ai processi di disintossicazione dell’organismo

● favorisce un buon funzionamento del fegato e dell’appara-to digerente.

Una regolare e adeguata assunzione di acqua può determi-nare un modesto senso di sazietà e trovare, pertanto, unulteriore motivo per essere consigliata anche in caso disovrappeso o obesità, e in tutte le situazioni in cui sia neces-sario adottare un regime nutrizionale controllato-ipocalorico;ad esempio gli atleti che devono rientrare in ben precisecategorie di peso (sport di combattimento, sollevamentopesi, canottaggio “pesi leggeri”, ecc.) o che pratichino disci-pline sportive in cui un basso peso corporeo è in grado diinfluire positivamente sulla prestazione atletica (maratona,ginnastica, salto con gli sci, ecc.).L'attività fisica e sportiva determina una maggiore spesaenergetica ed una maggiore perdita di acqua sotto forma disudore. Pertanto il fabbisogno di liquidi negli sportivi aumen-ta rappresentando un elemento essenziale per produrre unostato di idratazione ottimale, per sostenere la prestazioneatletica e accelerare la fase di recupero.Nel caso di attività fisica intensa e regolare, la quota di acquache viene persa può raggiungere valori rilevanti e compromet-tere tanto il risultato sportivo quanto lo stato di salute dell’atleta.L’aumento della temperatura corporea interna che si deter-mina nel corso dell’attività sportiva costituisce un potenzialefattore di rischio per la salute degli atleti, oltre che un ele-mento sfavorevole per la prestazione atletica.

Uomo Donna

60%

50%

40%

30%

20%

10%

LEGENDA

Contenuto idrico totale nei due sessi nelle deverse età

CONTENUTO IDRICO TOTALE

ANNI 10-16 17-39 40-59 60-80

DISPENDIO CALORICO

SUDORAZIONE(Max c.ca 30 ml/min=1800 ml/h)

EVAPORAZIONE(0.58 kcal/ml H20) DISIDRATAZIONE

IRRAGGIAMENTOCONDUZIONE

TERMODISPERSIONE

AUMENTO TEMPERATURA CORPOREA(1°C ogni 5-7 minuti)

PRODUZIONE DI CALORE(70-80% dell’energia • 75-90 Kj/min • 18-21 Kcal/min)

ESERCIZIO FISICO

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Una perdita di acqua pari all’1 % del peso corporeo è ingrado di determinare un calo della prestazione fisica di circail 5 %, mentre la perdita del 5 % di acqua comporta unariduzione del 30 % della prestazione sportiva. Perdite mag-giori compromettono l’equilibrio interno dell’organismo erisultano particolarmente pericolose (malattia da calore)fino a diventare addirittura rischiose per la vita (colpo dicalore e ipertermia).L’organismo umano quando è sottoposto ad uno sforzo fisi-co - tanto più se svolto in condizioni di temperatura e umidi-tà ambientale elevate, ma anche in caso di temperature fred-de - deve attivare quei meccanismi (termoregolazione) ingrado di indurre una adeguata riduzione della temperaturacorporea (termodispersione). Il meccanismo più efficace èl’evaporazione del sudore che, comporta la dispersione di0.58 kcal ogni grammo o millilitro di acqua che evapora.Tuttavia è bene ricordare che sudare non determina dispen-dio energetico (non fa dimagrire) e che solo l’acqua effettiva-mente evaporata produce una riduzione reale della tempera-tura corporea.Gli atleti impegnati in allenamenti e/o gare di intensità rile-vante e di lunga durata (come nel ciclismo su strada, nellosci di fondo, nella maratona, nel triathlon, nel canottaggio,ecc.) possono sperimentare variazioni considerevoli del loropeso corporeo, anche 5-6 Kg, in grandissima parte rappre-sentati dall’acqua persa con la sudorazione. Si ritiene che lamassima sudorazione possibile sia pari a circa 30 ml/minuto(1800 ml ogni ora di lavoro muscolare).Il sudore è un liquido biologico costituito prevalentemente daacqua, con minime quantità di sali minerali disciolti, soprat-tutto sodio e cloro (NaCl, il comune sale da cucina), e inmisura minore magnesio e potassio; del tutto trascurabile,infine, la presenza di calcio e di ferro.Tuttavia, le forti sudorazioni che avvengono durante gli alle-namenti e le competizioni sportive, soprattutto di lunga dura-ta, a maggior ragione se svolte in condizioni climatiche sfa-vorevoli (alte temperature ed elevato grado di umidità), pos-sono determinare una notevole perdita di acqua e degli elet-troliti disciolti nel sudore.Per quanto riguarda questi ultimi, il sodio e il cloro, sono idue elettroliti che più facilmente possono andare incontro ad

una sensibile riduzione in seguito a sudorazioni abbondanti.E' consigliabile per l'atleta e lo sportivo idratare costante-mente il corpo con apporti adeguati di acqua e/o di bevandecontenenti zuccheri e sali minerali, prima, durante e dopol'allenamento e/o la gara, per compensare le perdite diacqua e di minerali dovute al sudore.Per prevenire il rischio di disidratazione gli sportivi devonocominciare a bere prima di iniziare l’attività fisica, prose-guendo anche dopo la fine della stessa, in quanto la veloci-tà con cui vengono persi i liquidi con il sudore può risultaredecisamente superiore alle possibilità di assimilare le bevan-de, pur bevute in quantità elevate, durante la pratica sportivastessa.La maggior parte degli sportivi sa bene di dovere reintrodur-re l’acqua e i minerali perduti (sodio e cloro principalmente,

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DISIDRATAZIONE E IPONATRIEMIA

DEFICIT DI ACQUA SINTOMATOLOGIA

2% del peso corporeo sete

6% del peso corporeo sete, oliguria, spossatezza,irritazione, aggressività

7% del peso corporeo malessere generale,astenia profonda

10% del peso corporeo pericolo di insorgenza del colpo di calore

DEFICIT DI CLORURO SINTOMATOLOGIA

DI SODIO (NaCI) Trascurabile se le perdite di sudore sono contenute (1-2 litri)

0,5 gr/Kg peso corporeo debolezza, capogiri, crampi lievi

> 0,5-0,75 gr/Kg peso corporeo nausea, ipotensione,collasso, crampi violentiNa Mg K Ca

500

400

300

200

100

Echinus Venus Homarus Lophius Uomo

LEGENDA

L’AMBIENTE DELLA CELLULA

Acqua di mare Echinodermi Molluschi Crostacei Pesci Uomo

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e in minore misura anche potassio, magnesio e calcio) ericostituire le scorte di energia (glucosio), utilizzate per rea-lizzare un esercizio intenso e prolungato, specialmente sesvolto in ambiente caldo; tuttavia, esiste ancora un po di con-fusione sulle quantità di sali e di zuccheri semplici da aggiun-gere all’acqua.Sulla base dei dati scientifici disponibili sono state formulatele "Linee Guida" per la produzione e commercializzazionedei Prodotti con minerali destinati a reintegrare le perditeidro-saline causate dalla sudorazione conseguente all'attivi-tà muscolare svolta, emanate dal Ministero della Sanità (cir-colare 7 Giugno 1999, n.8), nell’ambito della più vasta pro-blematica riguardante i cosiddetti integratori per lo sport, opiù propriamente Alimenti adattati ad un intenso sforzomuscolare soprattutto per gli sportivi.■ Questo genere di integratori devono contenere “elettroliti

per reintegrare le perdite idrosaline causate dalla sudora-zione conseguente all'attività muscolare svolta.

■ Le basi caloriche devono essere costituite da carboidratisemplici e/o maltodestrine.

■ La concentrazione nel prodotto pronto per l'uso deve esserecompresa tra il 2-6 %, in funzione della destinazione d'uso.

■ L'integrazione con vitamina C ed eventualmente con altrinutrienti è facoltativa.

■ La concentrazione degli elettroliti, nella forma pronta perl'uso, deve essere:

IONE QUANTITÀ MASSIMA

Sodio 1035 mg/litro

Cloro 1278 mg/litro

Potassio 292 mg/litro

Magnesio 50 mg/litro(La presenza del magnesio è auspicabile)

Una bevanda con caratteristiche simili a quelle appena indi-cate può essere preparata anche utilizzando comuni alimen-ti di facile disponibilità in ambiente domestico: 20-60 grammidi zucchero, l'equivalente di 4-6 cucchiaini, e 1/2 cucchiainoda caffè di sale da cucina disciolti in 1 litro di acqua, aggiun-gendo succo di arancia e/o di limone, oppure diluendo conacqua (750 ml) un succo di frutta all’albicocca (250 ml, circa36 grammi di zuccheri), più ricco di potassio (320 mg ogni100 grammi di albicocche fresche), in modo da ridurre laconcentrazione di zuccheri del prodotto base, e aggiungen-do la stessa quantità di sale già indicata (2 grammi circa).Tuttavia, è bene ricordare che lo scopo ultimo dell’assunzio-ne di bevande è quello di garantire il massimo assorbimentodei liquidi a livello intestinale nel più breve tempo possibile(minima permanenza nello stomaco), in modo da evitare ifenomeni negativi della disidratazione.In tal senso, va sottolineato che la massima velocità di svuo-tamento dello stomaco si ha per l’acqua, stimata pari a circa15-20 l/min. (900-1200 ml/ora), e che per quanto riguarda latemperatura, le bevande fresche (4-10°C) lasciano lo stomaco

SVUOTAMENTO GASTRICO Tipo e volume di bevanda che attraverso lo stomaco in 20 minuti

% DI GLUCOSIO NELLA BEVANDA VOLUME DELLA BEVANDA

0% (acqua pura) 64

5% 60

8% 55

10% 47

15% 36

20% 20

da Maughan R.J., modificata

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più rapidamente di quelle calde, risultano certamente anchepiù gradevoli e non sembrano determinare effetti negatividurante lo sforzo prolungato.Un assorbimento ottimale d’acqua si ha per concentrazionidi glucosio, nelle bevande ingerite, comprese tra 10-30grammi/Litro (1-3%), mentre la concentrazione ottimale disodio risulta compresa tra 2070-2760 mg/L.La componente glucidica (zuccheri) delle bevande utilizzateper la pratica sportiva svolge oltre al compito di agevolarel’assorbimento dell’acqua, anche quello di rifornire di unaadeguata fonte di energia l’organismo impegnato nel lavoromuscolare.Il passaggio dell’acqua dall’intestino al sangue risulta acce-lerato dalla contemporanea presenza, nella bevanda ingeri-ta, di glucosio e di sodio. L’assorbimento del glucosio è faci-litato dalla contemporanea presenza di sodio nel liquidoingerito, e ciò spiega anche perché bevande contenenteadeguate concentrazioni di glucosio e di sodio risultino piùfacilmente assorbite a livello dell’intestino tenue rispetto allasemplice acqua.Tuttavia, è importante che le concentrazioni dei minerali edegli zuccheri della bevanda non siano tali da rendere la solu-zione troppo concentrata poiché in tal caso si verificherebbeun’inversione della direzione del flusso dei liquidi che, favo-

rendo un richiamo d’acqua nell’intestino, provocherebbe lacomparsa di crampi addominali accompagnati da nausea ediarrea, contribuendo, in tal modo, ad una ulteriore riduzionedel volume della componente liquida del sangue (il plasma)con influenze negative sullo stato di idratazione dell’atleta.In definitiva, poiché la velocità di assimilazione dei liquidiingeriti dipende, come abbiamo detto, tanto dalla velocità disvuotamento dello stomaco quanto dalla velocità di assorbi-mento intestinale, possiamo affermare che, se è vero cheuna soluzione di carboidrati ed elettroliti può rallentare losvuotamento dello stomaco rispetto alla ingestione della solaacqua, tuttavia l’assimilazione finale delle due soluzioni puòrisultare la stessa in quanto l’assorbimento dei fluidi in corri-spondenza dell’intestino prossimale è marcatamente stimo-lata dalla presenza nelle bevande del glucosio e degli elet-troliti (particolarmente il sodio), purché in adeguata concen-trazione. (vedi paragrafo sui prodotti dietetici per lo sportivo).

Il testo è tratto dal volume “Alimentazione per l’eserciziofisico e lo sport” di Michelangelo Giampietro. PensieroScientifico Editore, Roma (in corso di pubblicazione)

*Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione;Docente a contratto della Scuola di Specializzazione in “Medicina delloSport” dell’Università Cattolica “Agostino Gemelli” di Roma

s t i l e d i v i t a • δια ι τα

AMERICAN COLLEGE OF SPORT MEDICINE: “POSITIONSTAND ON EXERCISE AND FLUID REPLACEMENT” (1996)

PRIMA DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA:

■ Ingerire 400-600 ml di liquidi nel corso delle 2 ore precedenti l’impe-gno sportivo. L’acqua è sufficiente, ma aggiunte di carboidrati possonoottimizzare le riserve di glicogeno.

■ Proseguire con altri 200-300 ml nei minuti che precedono l’inizio dellagara per favorire un ulteriore

■ passaggio di acqua in circolo e lo svuotamento gastrico dei liquidi inge-riti in seguito

DURANTE L’ATTIVITÀ SPORTIVA:

■ solo acqua, 150-300 ml ogni 15-20 minuti di lavoro, se l’attività durameno di 60 minuti,

■ quando invece si prolunga oltre i 60-90 minuti può essere utile consu-mare bevande che contengono carboidrati in quantità pari al 6-8 %(60-80 grammi/litro) e cloruro di sodio (il sale da cucina) in quantitàpari a 10 mEq/litro (584 mg/litro), in relazione alla durata, all’intensitàdell’esercizio e alle condizioni ambientali, se tali da determinare unaperdita idrica pari al 2 % del peso corporeo.

da Latzka W.A. and montain S. “Water and electrolyte requirements for exercise” inNutritional Aspects of Exrcise” Clinics in Sports Medicine.Vol. 18, n°3, July 1999

1. solo acqua se l'attività fisica ha una durata minore a 60 minuti

2. 500 ml di bevanda arricchita con zuccheri semplici e minerali, nelcorso delle 2 ore precedenti l'inizio dell'attività fisica, se di duratamaggiore a 60 minuti proseguire con:

■ 125-250 ml subito prima di iniziare l'attività fisica

■ 125-250 massimo 500 ml ogni 15-20 minuti durante la prativa spor-tiva (600-1200 ml/ora)

■ 250-300 ml subito dopo la fine dell'attività fisica

3. apporti idrici pari al 150 % della variazione del peso corporeo pro-dotta dalla pratica sportiva (prima - dopo l'allenamento) nelle oresuccessive per compensare le perdite con le urine e per prevenireuna condizione di parziale disidratazione

SCHEMA IDRATAZIONE PER LA PRATICA SPORTIVA

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d o s s i e r

Il Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà del Comu-ne di Roma, approvato dal Consiglio Comunale con la delibe-razione n. 170 del 7 novembre 2002, si inserisce in una stra-tegia operativa che tende a definire una netta e chiara distin-zione tra la disciplina delle situazioni future - ispirata ad unaimpostazione più rigorosa che nel passato sul piano applica-tivo - e la soluzione delle numerose “pendenze” in corso coni concessionari e gli “occupanti” degli impianti. Una strategiache dovrà essere caratterizzata da una sufficiente flessibilitàse si vuole addivenire in tempi ragionevoli ad una ampia rego-larizzazione dei rapporti.La seconda esigenza trova espressione soprattutto nella normatransitoria (articolo 19) e nell’Allegato “A” del Regolamento,dedicato alla “regolarizzazione delleconcessioni esistenti o delle occupa-zioni senza titolo”.Ma il Regolamento non nasce dalnulla: è figlio di un percorso iniziatogrosso modo nel 1995, quando dalComune fu approvato un regola-mento per gli impianti sportivicomunali e contestualmente siavviò un percorso di trasferimentodi questa “corposa” competenza(circa 140 impianti, molto vari perdimensioni e qualità) dall'Assesso-rato al Patrimonio - che li gestivacome beni patrimoniali del Comune- all'Assessorato allo Sport. Fu, quindi, una scelta strategicamolto importante non considerare più gli impianti soltanto dalpunto di vista patrimoniale, ma di trattarli come una risorsamirata alla valorizzazione dell’attività sportiva nel Comune diRoma.Gli impianti sportivi di proprietà comunale, tutti dati in conces-sione, presentano una serie molto ampia e differenziata diproblemi, che ci ha impegnato e ci impegna fortemente anchesul fronte delle “regolarizzazioni”. Perché nel tempo si sonocostruite situazioni particolari - quasi sempre diverse daimpianto a impianto - che richiedono analisi e soluzioni spe-cifiche. Fra i principali obiettivi del nuovo Regolamento c’èproprio quello di pervenire ad una situazione sufficientemen-te omogenea - quanto meno sotto il profilo giuridico-ammini-strativo - in modo da poter impostare una efficace attività diprogrammazione, fruendo della collaborazione e del preziosocontributo degli stessi concessionari. A tal fine sarà fonda-mentale l’attivazione dell’Osservatorio Gestione Impianti, pre-visto dall’articolo 18 del regolamento.Senza scendere in una illustrazione analitica dei vari articoli,mi sembra opportuno evidenziarne alcuni aspetti significativi.In primo luogo, per quanto riguarda la classificazione degli

impianti, si ribadisce in sostanza quella precedente, che siarticola in tre categorie:■ i grandi impianti, in genere abilitati per le manifestazioni di

rilevanza nazionale e internazionale; che continuano adessere di competenza del Comune;

■ i complessi sportivi polifunzionali, o polivalenti o, se mono-funzionali, dotati di tecnologia complessa o con bacinod’utenza intermunicipale; che continuano ugualmente adessere di competenza comunale;

■ gli impianti che vengono definiti di rilevanza municipale.Generalmente si tratta di impianti monofunzionali o scola-stici, che vengono affidati alla competenza dei Municipi; aiquali è quindi demandato sia l'affidamento in concessione,sia il rapporto con i concessionari.

Ed è proprio su quest’ultimo aspet-to della classificazione che convie-ne soffermarsi. Infatti quella attualedeve considerarsi transitoria, nontanto sotto il profilo della definizio-ne delle competenze (comunale omunicipale), quanto rispetto al rap-porto con l’utenza e alla relazionetra servizi resi e tariffe applicate.Oggi le tariffe comunali sono deter-minate dall’Amministrazione conriferimento alle discipline sportivepraticate o alle attività svolte negliimpianti; senza alcuna distinzione

tra impianto ed impianto. Il problema che si dovrà affrontaresollecitamente, e che costituirà uno dei primi impegni del-l’Osservatorio Gestione Impianti, è quello di andare ad unaloro classificazione sulla base di parametri oggettivi, decisidall’Amministrazione.In sostanza, come avviene ad esempio per gli alberghi, sipotranno avere impianti ad una o più stelle, a seconda delleloro caratteristiche, della loro collocazione, dei servizi resi,ecc. Di conseguenza, le tariffe da applicare all’utenza varie-ranno a seconda della classificazione dell’impianto stesso.Sarà un lavoro non semplice e molto delicato, ma indispen-sabile per offrire ai cittadini un panorama di servizi piùcoerente e più equo nel rapporto tra prestazioni e tariffe.Un secondo aspetto riguarda le modalità della concessione;che attualmente ha una durata standard di sei anni e dinorma assegnata mediante avviso pubblico. Per motivi deltutto eccezionali la Giunta Comunale o il Consiglio Municipa-le, a seconda delle rispettive competenze, possono procede-re direttamente all’affidamento di singoli impianti sportivi; maper un periodo non superiore ad un anno. Eventualmente -in casi straordinari - rinnovabile per un ulteriore anno.La definizione del canone é affidata ad una “CommissioneStime”, che lavora sostanzialmente sulla base di due elementi

IL NUOVO REGOLAMENTO PER GLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI

UN’OCCASIONE PER CRESCERELo strumento normativo prevede il coinvolgimento attivo dei Concessionari nella politica comunale dello Sport

“L’approvazione delprovvedimento consiliare può essere considerato unpassaggio fondamentale per migliorare i rapporti

fra AmministrazioneComunale e Concessionari”

di Alberto Pronti*

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di valutazione: il valore patrimoniale del bene, elemento delquale non si può non tenere conto; e le prospettive diguadagno che ci possono essere nella gestione del servizio,cioè l'analisi dei costi-ricavi che possono derivare dalla gestio-ne. Su questo secondo elemento di valutazione un punto diriferimento è costituito da una ricerca svolta qualche anno fada Federculture, su incarico del Comune di Roma. Ricercafinalizzata alla individuazione dei parametri più opportuni peril calcolo di questo dato, che non è semplice valutare.La Commissione Stime determina di un canone di mercato,come se l'impianto analizzato fosse gestito con criteri privatisti-ci. Il nostro Regolamento prevede tre specie di canone: laprima è quella del di mercato, e si applica quando il concessio-nario voglia applicare all’utenza tariffe libere. La seconda èquella del canone concordato. Pari al 70% di quello di merca-to, si applica nel caso in cui il concessionario accetti di riserva-re un certo numero di ore settimanali - a seconda della tipolo-gia di disciplina praticata nell’impianto - ad attività svolte dallescuole e dall'associazionismo, con modalità da concordare conil Municipio e l'Autorità scolastica. La terza è quella del canoneridotto al 10 per cento del canone di mercato, se si applicanoall’utenza le tariffe stabilite dal Comune. La scelta della speciedi canone viene concordata con il concessionario.Il Regolamento definisce un altro aspetto molto importanteper la politica del Comune di Roma: quello dei progetti dinuovi impianti o di potenziamento e miglioramento degliimpianti esistenti. Già con il regolamento del 1995 il Comunedi Roma aveva avviato una politica di messa a disposizionedel concessionario. Il quale si fa carico di tutte le opere diampliamento, ristrutturazione o potenziamento. Opere che,una volta realizzate, diventano proprietà del Comune diRoma. A seconda dell’entità delle opere realizzate - sullabase di un progetto che deve essere approvato dal Comune- il concessionario ottiene il prolungamento della concessio-ne oltre i sei anni previsti. Sulla base di un calcolo definito nelRegolamento, l’estensione può arrivare fino ad un massimodi trenta anni. Il vantaggio per il Comune è evidente: senzadover investire si trova impianti ampliati, potenziati o migliora-ti. Anche il concessionario ha, ovviamente, la sua convenien-za, che egli stesso calcola sulla base di una logica d’impresa.Altra novità del nuovo Regolamento, la possibilità di realizza-re nuovi impianti con il project financing. Pur nella confermadel divieto di sub concessione, è stata introdotta la possibili-tà per il concessionario di affidare un singolo ramo della atti-vità ad un altro soggetto, rimanendo l’unico responsabile neiconfronti dell’ Amministrazione comunale. Perché questaoperazione avvenga in modo trasparente, sono necessarie:- la presentazione di un progetto all’amministrazione comu-nale; - la preventiva autorizzazione dell’amministrazionestessa; - che il soggetto affidatario non sia gestore di altriimpianti sportivi comunali; - e che abbia i requisiti professio-nali richiesti per lo svolgimento di quel tipo di attività.Infine, il nuovo Regolamento prevede che i concessionaripossano gestire attività ricreative e culturali aperte al pubbli-co, in modo che l’impianto diventi un luogo di incontro, nonsoltanto esclusivamente sportivo.Società ed Associazioni sportive che gestiscono impianti in con-cessione, in base al nuovo Regolamento possono anche modi-ficare la forma giuridica. Il problema nasce generalmente quan-do il concessionario, per potenziare o ristrutturare l’impianto,intende ricorrere ad un mutuo dell’Istituto per il Credito Sportivo.Perché Istituto eroga mutui soltanto a società di capitali.Riguardo al Credito Sportivo sono state approvate due

nuove convenzioni. Con la prima il Comune si impegna aprestare una garanzia fideiussoria per il mutuo che l’Istitutoconcede al concessionario di impianti sportivi comunali. Conla seconda l’Istituto stesso concede un abbattimento sultasso di interesse normalmente praticato agli impianti sporti-vi privati. A condizione che i concessionari si impegnino ariservare un certo numero di ore a tariffe agevolate - di alme-no il 30 per cento inferiori a quelle normali - a favore di scuo-le o associazioni sportive.Infine, dal Regolamento e dalla “regolarizzazione” di tutte leposizioni giuridiche ed amministrative degli impianti, nasceanche l’idea di un progetto, che abbiamo definito di “ricono-scibilità degli impianti sportivi comunali”, da studiare insiemecon l’organizzazione dei gestori. Il progetto si propone di for-nire alla cittadinanza una “immagine d’insieme” del patrimo-nio impiantistico del Comune in termini:■ architettonici - segno distintivo evidente;■ urbanistici - possibilità di collegamenti privilegiati tra gli

impianti, almeno quelli dello stesso municipio, mediantepercorsi verdi o piste ciclabili;

■ informativi - collocazione presso gli impianti di un toteminformatico collegato con il sito internet dedicato allo sportnel comune e in via di allestimento;

■ di servizio - un sistema di tesseramento, magari di doppiolivello - di circolo e di rete - che consenta ai soci di unimpianto di poter frequentare anche altri impianti comuna-li, migliorando così la fruizione di chi vive e lavora in sitidiversi della città;

■ di promozione.Insieme al problema della “classificazione” costituisce il prin-cipale impegno che seguirà alla fase delle “regolarizzazioni”.Amministrazione Comunale e concessionari, pur nella distin-zione dei ruoli, dovranno essere visti come due parti di ununico progetto ispirato alla collaborazione. Obiettivo finale:offrire ai cittadini servizi sempre più qualificati per lo svolgi-mento della pratica sportiva.

* Direttore Ufficio Promozione Sportiva e Gestione Impianti

d o s s i e r

Impianto sportivo “Mauro Calabresi” gestito dall’A. S. Cinecittà Prosport

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x x x x x x x x x x x x x x x x x x x

Il Consiglio Comunale nella seduta del 19 luglio 2004 haapprovato il provvedimento che permetterà la regolarizzazio-ne dei rapporti economici tra l’Amministrazione Capitolina ed iconcessionari di tutti gli Impianti Sportivi. Si è giunti a questoimportante risultato attraverso un percorso durato più di dueanni, spesso rallentato da improvvisi intoppi, che talvoltahanno fatto dubitare su una conclusione positiva. La ragione difondo delle difficoltà è da ricercare nei contenuti stessi delladelibera. Perché si sono dovute aggregare situazioni moltodiverse, talvolta in parziale contrasto tra loro. A maggior ragio-ne l’approvazione del provvedimen-to consiliare, destinato a migliorare irapporti fra Amministrazione Comu-nale e Concessionari, può essereconsiderato un evento epocale.Finalmente esiste uno strumentonormativo che permette di intra-prendere con maggiore decisione lastrada del pieno coinvolgimentonella politica dello sport dei gestoridi tutti gli impianti sportivi comunali.Osservando le vicende che si sono succedute in questi dueanni sono possibili alcune considerazioni. Per i concessionarinon è solo il positivo esito della vicenda, che rappresenta unmotivo di soddisfazione. Perché in questo lasso di tempo si èconsolidato con l’Amministrazione Comunale un fattivo rappor-to di collaborazione; che aveva già caratterizzato l’iter di appro-vazione di altri provvedimenti relativi alla gestione degli impiantisportivi comunali. Lo stesso procedimento che ha portato all’ap-provazione del regolamento per la concessione degli impianti èstato a suo tempo un esempio di attiva collaborazione.Amministrazione e Gestori, pur restando su posizioni spessodiverse e talora distanti, non hanno mai sottovalutato l’esigen-za di incontrarsi per affrontare i temi più sentiti; con l’obiettivocondiviso di porre le fondamenta di una sempre più modernagestione degli Impianti Sportivi Comunali.

Importanti argomenti di confronto, riflessione e dialogo sono stati:■ la definizione dei criteri di qualità del servizio sportivo;■ le procedure per la realizzazione delle opere di potenzia-

mento e miglioria;■ l’operatività dell’osservatorio per la gestione degli impianti

sportivi. Tutti portati avanti parallelamente all’iter di approva-zione del provvedimento sulle regolarizzazioni.

La mancata regolazione dei rapporti economici tra Ammini-strazione e concessionari degli impianti sportivi comunali di

fatto aveva bloccato molte dellesoluzioni prospettate per migliorarela vita degli impianti. Aver superatoquesto scoglio rappresenta dunqueun motivo di fiducia per il supera-mento dei problemi che ancorasono sul tappeto. Restano infatti daapprovare urgentemente: - la modi-fica regolamentare che autorizzi lanascita di soggetti sportivi aventi lanatura di società di capitali, peroffrire ai gestori uno strumento

indispensabile alla realizzazione dei progetti di potenziamen-to e miglioria; - il definitivo avvio dell’Osservatorio; - l’appro-vazione di procedure che diano certezze di approvazione deiprogetti di potenziamento e miglioria.Se continuerà l’impegno di quegli organismi che si sono attiva-ti finora, possiamo essere ottimisti.Va dunque espresso il pienoe convinto apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissio-ne Sport del Comune ed in particolare dal suo presidente EnzoFoschi. Hanno prestato attenzione alle nostre proposte; hannoscelto il metodo del continuo confronto con i rappresentanti deiGestori. In particolare con il Coordinamento dei Gestori diImpianti Sportivi Comunali, il CO.G.I.S.CO., che ha così potu-to confermare la sua identità di organismo di rappresentanzanon corporativa degli interessi dei gestori.

Coordinamento dei gestori degli impianti sportivi comunali (CO.G.I.S.CO.)

“Va espresso il pieno e convinto apprezzamento per il lavoro svolto dalla

Commissione Sport”

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d o s s i e r

L’ordinamento sportivo in generale el’Ente Coni in particolare nel corsodegli ultimi anni sono stati interessatida incisivi interventi di modifica. In talsenso si richiamano:

IL DECRETO LEGISLATIVO 23 LUGLIO 1999, N. 242(decreto Melandri), recante “Riordinodel Comitato Olimpico Nazionale Italia-no (CONI) a norma degli articoli 11 e14 della legge 15 marzo 1997 n. 59”. Ilprovvedimento ha abrogato la legge n.426/1942, istitutiva del Coni, nonchél’articolo 14 della legge 23 marzo 1981,n. 91 (che disciplina lo sport professio-nistico), il quale riconduceva le Federa-zioni sportive nazionali sotto la vigilan-za del Coni, quali organi dello stesso. Ildecreto in parola conferma, in primoluogo, la natura giuridica pubblica del-

l’Ente, posto sotto la vigilanza del Mini-stero per i beni e le attività culturali. Siriconosce, inoltre, la più ampia autono-mia statutaria (confronta lo StatutoConi, approvato con decreto ministe-riale 28 dicembre 2000), che consentea quest’ultimo di esercitare poteri orga-nizzativi, legislativi e di garanzia dell’or-dinamento sportivo. Tra le altre novitàintrodotte, si ricordano: - l’allargamentodella base democratica ai procedimen-ti relativi alle cariche elettive del Coni edelle Federazioni, attraverso la parteci-pazione diretta degli atleti e dei tecnici,nonché dei rappresentanti dell’organiz-zazione territoriale del Coni; - la nettaseparazione tra Coni e Federazioni alfine di evitare il fenomeno “controllore-controllato” (ad esempio, della Giuntanazionale, dotata di maggiori attribu-zioni, non possono far parte i presiden-

ti ed i consiglieri federali) - l’attribuzionedella personalità giuridica di diritto pri-vato alle Federazioni, con salvezzadella cosiddetta valenza pubblicistica dispecifici aspetti della loro attività;

IL DECRETO-LEGGE 8 LUGLIO 2002, N. 138convertito, con modificazioni, dallalegge 8 agosto 2002, n. 178, il cui arti-colo 8, recante “Riassetto del CONI”,prevede, tra l’altro, la costituzione diuna società per azioni denominata“CONI Servizi S.p.a.”;

IL DECRETO LEGISLATIVO 8 GENNAIO 2004, N. 15(decreto Urbani-Pescante), recantemodifiche ed integrazioni al decretolegislativo n. 242/1999. Tra le novità di

UNA PANORAMICA SULLE NUOVE NORME E PROCEDURE

Sport dilettantistico e riforma del CONI

L’esame della normativa.Le modalità per ottenere ilriconoscimento ai fini sportivi ed i benefici fiscali

Lina Musumarra*

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maggior rilievo introdotte dal decreto, siricordano: - il ripristino dell’unitarietà traConi e Federazioni, riconoscendo l’En-te quale “Confederazione delle Federa-zioni sportive nazionali e delle Discipli-ne sportive associate”; - il ripristinodella eleggibilità dei presidenti e consi-glieri federali a membri di Giunta; unallargamento della composizione delConsiglio con rappresentanti degliorgani territoriali, degli Enti di promo-zione sportiva e delle Discipline sporti-ve associate; - il mantenimento dellanatura privatistica per le Federazioni,nonché l’equiparazione alle stessedelle Discipline sportive associate; -l’accentuazione del potere di controllodel Coni sulle Federazioni, anche inrelazione agli aspetti pubblicistici dellaloro attività (meglio individuati dalnuovo Statuto Coni, approvato condecreto ministeriale 23 giugno 2004), eall’utilizzo dei contributi alle stessedestinati; - la soppressione del “Comi-tato Nazionale dello Sport per Tutti”,giustificata alla luce della recente leggecostituzionale n. 3/2001, che, modifi-cando l’articolo 117 della Costituzione,ha rafforzato le attribuzioni delle Regio-ni, titolari di competenza concorrenteper la materia relativa all’ordinamentosportivo; - l’adeguamento ai principidella legge n. 376/2000, in materia dilotta al doping, prevedendosi che ilConi svolga le attività di prevenzione erepressione del doping “anche d’inte-sa” con la competente Commissioneistituita presso il Ministero della Salute.Ciò in considerazione della sussisten-za di una diversa ed autonoma posizio-ne tra gli ordinamenti sportivo e statale(confronta la legge n. 280/2003, inmateria di giustizia sportiva) e degliobblighi che discendono dalle delibera-zioni e dagli indirizzi degli organismisportivi internazionali, in particolarecon il recente Codice Mondiale Antido-ping della WADA.

LA FINANZIARIA 2003Per quanto concerne la riforma dellosport dilettantistico, l’articolo 90 della

legge 27 dicembre 2002, n. 289 -modificato dalla legge 21 maggio2004, n. 128 e dalla legge 27 luglio2004, n. 186 - ha introdotto numerosedisposizioni in materia, che disciplina-no sotto il profilo giuridico le associa-zioni e le società sportive dilettantisti-che ed agevolano lo sviluppo del set-tore, anche attraverso interventi dinatura tributaria. In particolare, vengo-no individuate le tipologie soggettiveoperanti nel settore in esame, quali:● associazione sportiva priva di perso-

nalità giuridica, disciplinata dagli arti-coli 36 e seguenti del codice civile;

● associazione sportiva con personali-tà giuridica di diritto privato, ai sensidel decreto del presidente dellaRepubblica 10 febbraio 2000, n. 361;

● società sportiva di capitali o coope-rativa, costituita secondo le disposi-zioni vigenti, ad eccezione di quelleche prevedono la finalità lucrativa.

I BENEFICI FISCALIPer poter accedere ai benefici fiscaliprevisti dall’articolo 90, sono stati,altresì, indicati i requisiti necessaridegli statuti per l’individuazione delleforme giuridiche richiamate:■ atto scritto (nella forma dell’atto pub-

blico o scrittura privata autenticata, oanche solo registrata) nel quale deveessere indicata la sede legale e ladenominazione, da cui si evinca lanatura dilettantistica;

■ l’oggetto sociale con riferimentoall’organizzazione di attività sportivedilettantistiche, compresa l’attivitàdidattica;

■ l’attribuzione della rappresentanzalegale dell’associazione;

■ l’assenza di fini di lucro e la previsio-ne che i proventi delle attività non

possono essere divisi fra gli associa-ti, anche in forme indirette;

■ le norme sull’ordinamento internoispirato a principi di democrazia e diuguaglianza dei diritti di tutti gli asso-ciati, con la previsione dell’elettivitàdelle cariche sociali, fatte salve lesocietà sportive dilettantistiche cheassumono la forma di società di capi-tali o cooperative per le quali si appli-cano le disposizioni del codice civile;

■ l’obbligo di redazione di rendicontieconomico-finanziari, nonché lemodalità di approvazione degli stessida parte degli organi statutari;

■ le modalità di scioglimento dell’asso-ciazione;

■ l’obbligo di devoluzione ai fini sportividel patrimonio in caso di scioglimen-to della società e delle associazioni.

E’ previsto inoltre il divieto di ricoprire lacarica di amministratore di più societào associazioni sportive dilettantistichenell’ambito della medesima federazio-ne sportiva o disciplina associata, onell’ambito della medesima disciplinafacente capo ad un Ente di promozionesportiva.Possono godere delle agevolazionifiscali previste dall’articolo 90 dellalegge n. 289/2002 soltanto le società ele associazioni sportive dilettantistichericonosciute ai fini sportivi dal Coni o,per delega di questi, dalle Federazionisportive, discipline associate o enti dipromozione sportiva.Infine, in sostituzione dell’abrogato regi-stro delle società e delle associazionisportive dilettantistiche, il Coni dovràtrasmettere all’Agenzia delle Entrate,con cadenza annuale, l’elenco dellesocietà e associazioni sportive dilettan-tistiche riconosciute ai fini sportivi.

* Avvocato

Nella pagina accanto:vista panoramica del complesso

del Foro Italico.A destra:

una immagine dello Stadio Flaminio anni ‘60

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in libreria

Tecnica, tattica e didattica con esercitazioni pratiche. Da colui cheé considerato tra i migliori allenatori e forse il miglior formatore deigiovani pallavolisti, una sintesi delle notevolissime esperienzeaccumulate negli ultimi venti anni con introduzione dei fondamen-tali e approfondimenti sui concetti di tecnica e tattica con trattazio-ne delle più recenti innovazioni della pallavolo moderna: libera eRally Point System.

TENNIS GIOCO E DIDATTICAVittorio SantiniAnno di pubblicazione 2000Pagine: 96Minuti 33Euro 26,00Ed. Edi-ediermer

Una proposta scevra di inutili tecnicismi e pratica nella sostanza,finalizzata all’insegnamento del tennis nella scuola dell’obbligo.

MENTE & MARATONASpeciani - TrabucchiAnno di pubblicazione 2003Pagine: 352Euro 25,00Ed. Correre

Per imparare a correre con il corpo e con la mente, la gara piùbella del mondo. Lavorando sul corpo si influenza la mente e vice-versa. Partendo dalle basi neurobiologiche del pensiero e delmovimento, gli autori identificano un metodo pratico per incre-mentare le prestazioni degli atleti e per diventare più forti interior-mente. Come ciò possa avvenire in una maratona viene spiegatoanalizzando gli aspetti mentali di alimentazione, integrazione eallenamento. La sperimentazione del Mind Body Work é iniziata.Si rivolge agli agonisti come agli hard-gainer, agli amatori come achi corre per puro diletto.

INSEGNARE IL TENNISLa nuova stradaMiguel DiamantopulsPrima edizione 2001Pagine: 96 a coloriEuro 11,36Ed. Libreria dello Sport

La curiosità e la voglia di nuove conoscenze hanno spinto l’auto-re a viaggiare alla ricerca di strade alternative di insegnamento,meno tradizionali. Nasce così INSEGNARE IL TENNIS, che siavvale di alcuni suggerimenti tratti dalle teorie dell’azione di famo-si pedagoghi. La struttura pedagogica di questo sistema metodo-logico permette di iniziare con i neofiti, ma anche, variando laqualità delle proposte con i professionisti. Desiderio dell’autore èinsegnare il tennis a tutti: a quelli che si avvicinano alla disciplinaper la prima volta; a maestri e allenatori, che vogliono ampliare laconoscenza ed allargare gli orizzonti del tennis.

IL LIBRO COMPLETO DELLA CORSAJeff GallowayPrima edizione 1984Pagine: 288Euro 12,91Ed. Mediterranee

Il volume contiene tutto ciò che occorre sapere per dedicarsi allacorsa,dal semplice jogging alla maratona olimpica: consigli, pro-grammi, piani di allenamento, tabelle e suggerimenti tecnici. L’au-tore tratta ogni tipo di corsa, dalla velocità al mezzo fondo e alfondo, sulla base della sua grande preparazione ed esperienza.

PALLAVOLO DI BASEIlario BonandiPrima edizione 2000Pagine: 158Euro 12,91Ed. Calzetti & Mariucci

La novità di questo testo è il cammino inverso di quanto troppospesso si legge in altre pubbilicazioni che partono dalla teoria perarrivare alla pratica. L’autore invece, grazie alla sua esperienza,traccia la strada per arrivare a principi teorici attraverso una serieprogressiva di esercitazioni, che non sono solo ad uso e consu-mo degli allenatori, ma valgono più in generale per gli insegnantidi Educazione Fisica.

I testi recensiti sono stati messi a disposizione dalla Libreria dello Sport Piazza Bologna 7 Roma Tel. 06.44235272 www.libreriadellosport.it

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