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Studio di settore

Il settore IT&C -

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1. Indice del documento

1. Indice del documento …………………………………......... ………2 2. Situazione generale del settore IT&C …………………. ………3 2.1 Cenni preliminari ………………………………………………. ………3 2.2 La politica del governo romeno nel settore della

tecnologia dell’informazione e comunicazione ………….

………5 2.3 Presentazione generale del settore ………………………….. …..….6 3. Le caratteristiche del settore ……………………………… …..…8 3.1 Il settore IT&C ……………………………………………......... ………8 3.2 La ricerca nel settore dell’IT&C ……………………………… ………9 3.3 Quadro Legislativo …………………………………………….. …… 12 3.4 Possibili partner ………………………………………………… …….13 4. Promozione……………………………………………………….. ……14 4.1 Fiere di settore ………………………………………………….. ……14 5. Costi e aspetto doganali ……………………………………. ……..15 6. Incentivi per gli investimenti ……………………………… …..…17 6.1 Categorie, tipi e obiettivi degli investimenti ………………. ……17 6.2 Investimenti esteri diretti …………………………………….. ……..18 6.3 Incentivi agli investimenti nelle zone franche………....... ……19 6.4 Incentivi finanziari …………………………………………….. …….20 6.5 I vantaggi dell’investimento in Romania ………………….. ……..22

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2. Situazione generale del settore IT&C

Per quanto riguarda il settore IT&C in Romania, l’obiettivo strategico del governo romeno è di una piena convergenza agli obiettivi europei di Lisbona di creazione di una Società ed di un tessuto produttivo basato sulla conoscenza, ricerca ed informazione. In buona sostanza una “Società dell’Informazione” in cui i digital media, ed in senso lato, l’intero settore dell’Information Technology giochino un ruolo predominante per lo sviluppo produttivo.

Il termine “Società dell’Informazione” descrive un’economia ed una società in cui l’accesso, l’acquisto, lo stoccaggio, la lavorazione, la trasmissione, la diffusione e l’utilizzo delle conoscenze e dell’informazione siano strumenti di comune accesso ed in grado di ricoprire un ruolo decisivo nel processo di sviluppo.

Alla luce dell’ultimo ventennio di esperienza di sviluppo del settore nei Paesi dell’UE-15, è possibile sottolineare come parte dei grandi cambiamenti di maggior efficacia in numerosi settori dell’economia, dalla pubblica amministrazione all’e-governance, dal trading online alla tele-formazione, dai media center alle biblioteche virtuali, si siano resi possibili attraverso uno sviluppo dell’IT pienamente integrato con il territorio e con il suo stile di vita. Al pari di altri Paesi recentemente entrati a fare parte dell’Unione Europea, anche in Romania detto sviluppo è stato complessivamente influenzato da quei fattori strategici funzionali al settore IT&C tutto, ovvero la presenza di adeguate infrastrutture delle comunicazioni e lo sviluppo di applicazioni informatiche integrate i quello che è, e si stima sarà almeno per i prossimi 9 anni, un mercato in piena crescita.

I vari rapporti recentemente diffusi da Bruxelles, hanno valutato in maniera generalmente positiva la capacità del Paese a partecipare a quella “economia digitale” così diffusa tra i Paesi membri, raccomandando però il potenziamento di connessioni, sicurezza delle informazioni e del traffico dati, lo sviluppo del capitale umano attraverso massicci investimenti in formazione ed il complessivo favorire quel clima dell’e-Business e l’e-Leadership necessari ad un ammodernamento complessivo del sistema paese. Nonostante il trend positivo di tutti gli indicatori dell’IT&C, la realtà dei fatti dimostra che il paese si trova ancora sotto l’influenza del digital divide: la libera diffusione e penetrazione commerciali di Internet sul mercato è ancora relativamente bassa, la spesa pro capite di tecnologia e servizi IT&C è inferiore alla media dell’UE 25, con una domanda di applicazioni IT&C nel settore della pubblica amministrazione che ancora stenta a decollare, con una complessiva scarsa implementazione di moderni processi di e-governance.

2.1 Cenni preliminari

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Di contro però vi sono alcuni fattori di discreto favore al settore, quali ad esempio la presenza di numerose società private, per lo più concentrate nella zona della capitale1, particolarmente attive ed affermate sul mercato interno dell’innovazione software. Ciò si deve al tradizionale complessivo discreto livello di istruzione nel settore. Diverse multinazionali hanno aperto dei centri di ricerca in Romania ed IT incubators, impegnandosi in investimenti di notevole consistenza.

Va sottolineato, a titolo generale, come il settore IT&C abbia, suo modo, radici profonde nel passato del Paese. La Romania risulta essere stato il primo paese dell’Europa del COMECON a produrre computer di prima generazione: CIFA nel 1957, MECIPT nel 1961 e DACICC nel 1962, modelli di punte per l’epoca, venivano esportati in Cecoslovacchia, Germania dell’Est, Cina e nei paesi del Medio Oriente. A causa di mancati investimenti nel settore, l’intero settore ne risenti a fronte di una progressiva obsolescenza delle tecnologie locali.

A partire dal 1989 il settore IT&C ha presentato, e presenta tuttora, un complessivo trend positivo di sviluppo, in cui le potenzialità di sviluppo risiedono in parte nella sua natura praticamente interamente privata o privatizzata.

Va ricordato, come il sistema di istruzione romeno sia riconosciuto essere tra i migliori in Europa per organizzazione ed indirizzo strutturale. Ne consegue che circa 5.000 nuovi laureati entrano ogni anno nel mondo del lavoro in tale settore. Se fino a 10 anni fa la maggior parte di loro lasciavano il paese per un lavoro migliore nell’Ovest dell’Europa o negli Stati Uniti, ora, secondo le statistiche la percentuale è molto più bassa ed inizia ad essere rilevante anche il fenomeno di “ritorno dei cervelli”.

Per quanto riguarda le dinamiche della crescita del mercato la Romania si trova in cima ai 10 paesi dell’Est, a fronte di una serie di interessantissime risposte di mercato. Se guardiamo al periodo 2003-2005, va osservato come complessivamente il settore dell’IT in Romania presenti uno sviluppo sensibile in ogni suo segmento: mentre però il mercato dell’hardware inizia a mostrare i primi segni di saturazione, il software ed i servizi di computing continuano la loro crescita, con stime di crescita elevate anche nei prossimi anni. A titolo indicativo, si osservi come per il biennio 2006-2008, la spesa per hardware complessiva sia stimata in crescita del 10% rispetto al periodo 2003-2005, mentre il software è previsto marcare un sostanziale 31,5%. Auspicabilmente, i più sensibili aumenti (32-42%) saranno registrati dall’aumento del volume di servizi, di servizi finanziari, tecnico bancario e comunicazioni.

Infine, va osservato come i successivi avvicendamenti di governo, non abbiano mai minato un settore strategico di sviluppo del Paese che pare godere di un qualche favore o benevolenza complessiva. Il trend positivo del settore è il risultato anche di un complesso di azioni di governo a

1 Attualmente in Romania ci sono più di 8.000 società nel settore IT&C, di piccole dimensioni.

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sostegno dell'industria dell’ ICT privata e del clima di sviluppo ed ammodernamento tecnologico, anche attraverso specifiche azioni di attrazione di investimenti esteri.

Per sviluppare la “Società dell’Informazione” come strumento di base per una società basata sul Sapere, nel contesto della Strategia della Lisbona e nel contesto del quadro legislativo europeo, gli obiettivi strategici del governo romeno nel settore IT&C sono:

crescita della competitività economica romena, attraverso l’utilizzo delle più nuove tecnologie informatiche;

consolidamento dell’industria di profilo (IT&C);

crescita delle performance istituzionali e dell’amministrazione pubblica, attraverso l’implementazione coerente e generalizzata dei sistemi informatici integrati;

aumento del confort dei cittadini.

Nel programma di governo, anche alla luce delle indicazioni di sviluppo predisposte da Bruxelles, vi è la promozione di una serie di misure che permetteranno di migliorare ulteriormente gli indicatori complessivi IT&C unitamente al complessivo aumento della flessibilità delle strutture della pubblica amministrazione centrale e locale. Il tutto mira ad intraprendere quel percorso di penetrazione dei contenuti informatici, anche a livello di tessuto produttivo nazionale, a fronte di un progressivo ma pieno recepimento da parte delle PMI dell’IT, nonché l’apertura dei programmi di finanziamento per progetti in collaborazione con istituti di ricerca sia nazionali che internazionali.

Per la realizzazione di questi obiettivi il governo romeno ha stabilito le seguenti linee di priorità:

l’estensione del grado di accesso ai servizi, copertura nazionale del territorio;

l’istallazione, nelle località con densità bassa dell’accesso ai servizi, dei centri di Accesso Pubblico che permetteranno l’accesso in rete pubblica di telefonia (PSTN) ed all’internet;

il sostenimento degli operatori regionali alternativi per lo sviluppo locale;

sviluppo delle comunicazioni in banda larga;

sviluppo delle “città digitali”- City Net basate sulla rete metropolitana composta da: i servizi municipali, residenti, i servizi commerciali;

2.2 La politica del governo romeno nel settore della tecnologia dell’informazione e della comunicazione

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l’ottimizzazione dell’infrastruttura informativa nazionale;

educazione e cultura per la società informativa;

la privatizzazione delle partecipazioni dello stato;

la creazione di una sola autorità autonoma per la regolarizzazione ed il controllo nel settore IT&C e sottoporla al controllo del parlamento.

Il settore IT&C si divide in quattro aree di marco interesse e rispettive aree produttive di riferimento:

A. Business Process, ovvero il segmento relativo alle applicazioni per le compagnie, al software, alla gestione dei documenti, ai servizi, all’outsourcing, la sicurezza, le risorse umane, le comunicazioni, unitamente alle reti per la trasmissione dei dati, telecomunicazioni e servizi internet, linee di comunicazioni fisse e mobili;

B. Digital Equipment & Systems, tradizionalmente il segmento dei computer, delle periferiche e della componentistica di base, dello storage, fotografie digitale, “point of sale”, equipaggiamenti elettronici destinati al consumo, servizi finanziario- bancario, sistemi informativi innovativi e soluzioni intelligenti per i provider di servizi bancari e finanziari;

C. Future park che contiene la ricerca, la scienza, e l’incubazione d’impresa;

D. Public Sector Parc con le soluzioni IT&C per gli istituti governativi e le pubbliche amministrazioni.

Va ricordato come il governo romeno abbia investito circa 120.000 euro per la realizzazione di un brand del settore IT&C : “Romania IT. Creative Talent. Tecnical Excellence”. Tale brand potrà essere utilizzato da più di 9.000 società per i prodotti esportati. La creazione del brand romeno può essere una soluzione vincente per attrarre nuovi investimenti, comunque sempre di prevalenza continentale, garantendo il mantenimento di quell’auspicabile crescita annua di quasi il 50% complessivo del settore. Risultato incoraggiante, anche frutto di detta iniziativa, è l’aumento al contribuito con lo 4,19% (4,8 miliardi di euro di cui 380 milioni dovuti

2.3 Presentazione generale del settore IT&C

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all’export di software2) alla crescita del PIL 2006 del settore, rispetto al 3,9% nel 2005.

Osservazioni generali

Dall’inizio del 2003, una volta con la liberalizzazione totale del mercato delle comunicazioni, da un punto di vista autorizzativo, gli operatori di mercato non necessitano più di una specifica licenza per la fornitura dei servizi di comunicazione. All’atto dell’apertura dell’attività, è sufficiente una semplice notifica presentata all’Autorità Nazionale di Regolarizzare in Comunicazioni (ANRC).

I riferimento ai dati 2004, 2032 società hanno registrato notifiche all’ANRC, di cui:

• 1148 sono attualmente autorizzate a fornire le reti ed i servizi di comunicazioni elettroniche.

• 191 società sono state autorizzate per fornire i servizi di telefonia;

• 425 i servizi di trasmissione dei dati;

• 475 per l’accesso all’internet. Solo una parte di questi offre servizi sulla base commerciale.

Il controvalore complessivo per il servizio di fornitura di servizi di comunicazione in genere, supera secondo i dati stimati da autorevoli analisti, alla fine del mese di marzo 2007 1,8 miliardi di euro.

2 Per quanto riguarda l’evoluzione ulteriore dell’export di software e sviluppo ed assistenza software, il valore di questi potrebbe superare nei prossimi 2-3 anni il miliardo di euro, sostenendo così quella crescita annua del 50%.

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3. Le caratteristiche del settore Telefonia fissa

In riferimento ai dati di fine 2003, rilasciati dall’attuale Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia dell’Informazione (MCTI), si osserva come il 71% delle linee di comunicazione telefonica siano di tipo digitale, con una copertura della popolazione pari a circa il 58,1%, per un traffico voce di chiamate locali pari all’80%, con un18% di chiamate a lunga distanza ed un minimo 2% di traffico dati.

La società Romtelecom® ha avuto il monopolio della telefonia fissa fino a gennaio 2003, ovvero sino all’atto di liberalizzazione del mercato in conformità con le indicazione UE. Ad oggi Romtelecom®, di cui OTE® possiede il 58% delle azioni a fronte di una partecipazione statale del 42%, è ancora il principale market actor, avendo in gestione sia il pacchetto reti che quello servizi. A partire dal 1 gennaio 2003, altri piccoli soggetti commerciali si sono affacciati al mercato della telefonia fissa (principali competitor sono CATV® ed ASTRAL®), garantendo offerta dei soli servizi nuove.

Astral® ha lanciato i servizi di telefonia fissa attraverso la sua collegata Astral Telefax®, il 3 dicembre 2004, forte essere stato il primo operatore alternativo di telefonia fissa ad aver firmato accordi di interconnessione con Romtelecom® ed al contempo con gli operatori mobili GSM Connex® e Orange®. Il Gruppo RCS&RDS® ha lanciato i primi servizi di telefonia fissa attraverso la sua controllata RDS.TEL® il 6 aprile 2004.

Altre società commerciali minori che sono in grado ad oggi di offrire servizi di telefonia fissa qualificata sono Atlas Telecom® ed SNR®. Dalla presa visione delle linee di sviluppo strategico del settore, risulta come principali obiettivo di penetrazione commerciale dei nuovi operatori di telefonia da rete fissa, siano le società private con un elevato traffico nazionale ed internazionale. A fine 2007 è atteso l’ingresso nel mercato di altri provider di servizi fissi come PostTelecom®, Teletrans®, Telecommunicatii® ,CFR® e PCNET®. Un elevato numero di società private sono ad oggi in grado di garantire, in maniera autonoma, chiamate internazionali con schede prepagate: PCNET, ASTRAL, SNR, GLOBTEL Internet.

Telefonia mobile

Nel aprile 1997 sono state lanciati i servizi GSM tramite Connex, nuovo brand commerciale della società Mobifon e Orange (l’ex Dialog), gestito dalla società MobilRom. A partire dal 1997, il mercato della telefonia mobile ha sviluppato un boom di crescita che oggi pare più che consolidato. Entrambe gli operatori oggi godono di un’indubbia posizione di market leading e di sostanziale equipollenza, potendo entrambe

3.1 Il settore IT&C

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garantire una copertura del territorio pari entrambe il 90% del territorio romeno. In riferimento ai dati di fine 2005, Orange poteva annoverare 3.611.000 clienti a fronte dei circa 3.672.138 di Connex, acquistata a fine 2006 dall’inglese Vodafone.

Prova provata del duopolio consolidato del mercato della telefonia mobile, è il tentativo fallimentare, risalente al mese di maggio 2000, della società Cosmorom, di proprietà al 100% della Romtelecom, che ha visto l’introduzione di un servizio GSM sul mercato che copriva il solo 40% del territorio nazionale. Ad oggi società può contare su meno di 100.000 abbonati. Leggeremtne più fortunato il tentativo di lancio sul mercato di Zapp (Maggio 2001), società che tutt’oggi offre servizi in banda a frequenza di 450 Mhz, utilizzando la ben nota tecnologia CDMA. Dati non confermati, stimano in capo a Zapp (marzo 2006) più di 300.000 abbonati con una crescita stimata di oltre il 100% a fine 2007.

Trasmissioni di dati e servizi internet

Il segmento di mercato delle trasmissioni dei dati è discretamente dinamico. Alla fine del 2000 erano state rilasciate dalle autorità competenti oltre 16 licenze ad operatori nazionali e 111 licenze per l’istallazione e l’operazione locale di reti di radiocomunicazioni digitali “hub to multihub”. Lo sviluppo del mercato delle trasmissioni dei dati è legato, con ogni evidenza, alla progressiva introduzione di nuovi servizi, di cui l’accesso all’internet su larga scala da parte delle famiglie sarà primo comburente. All’inizio del 2004 esistevano 60.000 domini nazionali (www.nomedominio.ro) registrati.

Il mercato CATV

Attualmente esistono 3 grandi compagnie in grado di coprire circa l’80% del mercato con una penetrazione in zona urbana fino al 75%. Sul mercato sono presente oltre 900 piccole società private, in grado di garantire copertura e presenza sia a livello locale che regionale. La penetrazione CATV alla fine del 2002 era del 52%, pari a circa 3.300.000 abbonati.

La capacità complessiva di implementazione di processi di R&D in Romania è andata spiacevolmente decrescendo gradualmente a partire dal 1989. Le ragioni principali sono:

la riduzione degli istituti di ricerca in parte anche dato lo spostamento dei ricercatori verso le società private, prevalentemente estere;

la riduzione della forza di lavoro nel settore, dallo 0,6% della popolazione nel 1990 al 0,14% nel 2002

3.2 La ricerca nel settore IT&C

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una percentuale elevata della forza del lavoro di età compresa tra i 49-61 anni;

salari complessivamente bassi ed inadeguati per ricercatori e studenti dottorandi;

mancanza di ordini e concessioni di ricerca da parte dell’industria.

A fronte di tali dati generali del settore, va ricordato come la Romania poteva vantare nel 2003 un numero di 607 unità di R&D, numero comprensivo di 34 Istituti Nazionali di Ricerca, forti di attività in 15 campi di ricerca coordinate da 8 ministeri, 227 istituti pubblici di ricerca subordinate al Ministero dell’Istruzione, altri ministeri e all’Accademia Romena, 310 società private aventi per oggetto principale l’attività di ricerca. Il tutto per un totale impiegatizio medio di 50 persone per unità di ricerca.

Ad oggi, causa una importante serie temporale di disinvestimenti nel settore, è possibile affermare che la Romania viva una posizione di assoluta debolezza rispetto agli altri membri UE in termini di capacità di innovazione o di intrapresa di innovazione. Nonostante il un sostanziale successo economico di sviluppo del modello romeno, gli interessi ed il business nel campo della ricerca sono assolutamente limitati, a meno di rari esempi di eccellenza (Centro di ricerca SIEMENS Mobile, INNOVA, etc.). Detta sostanziale assenza di domanda ed offerta di ricerca sul mercato interno, ha portato in passato e porta tutt’oggi, al prevalente import di soluzioni tecnologiche e tecnologia minuta straniere, a fronte di un inconsistente sviluppo di know-how w brevetti nazionale.

La ricerca e lo sviluppo nel settore del’IT&C si è recentemente aperta verso il settore delle business commodities (servizi bancari, ecc.), delle istituzioni specializzate e delle università. Coordinatori e promotori dell’incontro e delle sinergie tra i due settori sono il Ministero dell’Istruzione, il Ministero delle Comunicazioni e Tecnologia dell’Informazione, l’Accademia Romena gli altri ministeri e agenzie. Un ruolo molto importante per lo sviluppo del settore è ricoperto anche dall’Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo (ICT) che assieme con delle università supervisionano il programma per la ricerca nazionale chiamato INFOSOC.

A sostegno del settore della ricerca, il governo nazionale ha promosso lo sviluppo di parchi industriali di ricerca (sulla scorta tra l’altro di esperienze italiane dei cluster di ricerca). Particolare priorità per l’insediamento in tali realtà di ricerca è stata datata alle aziende operanti nel settore dello sviluppo software. Tra i principali centri di trasferimento tecnologico, e business incubator e centri per la tecnologia dell’informazione, vanno ricordati:

- Software Parco Galati, Softex Traila;

- CyberLAB Slobozia, Software Parco Brasov;

- Minatech-Ro Bucharest, CTTBaneasa IPA SA - CIFATT Craiova.

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Iniziativa di pregio, è quella lanciata dal Ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia dell’Informazione, cha a partire dal 2001 ha promosso e finanziato una seria di specifici progetti e programmi coordianti di ricerca nel settore IT&C:

“L’economia basata sulla conoscenza"- sviluppato e perfezionato sulla base di un prestito di 80 milioni della Banca Mondiale per poter introdurre l’innovazione anche nelle aree rurali attraverso la Comunità Locale delle Reti Elettroniche (RECL);

Il Sistema Elettronico e Nazionale (www.e-guvernare.ro), un portale che offre servizi on-line;

Il Sistema Elettronico per le Acquisizioni Pubbliche (www.e-licitatie.ro), riducendo la spesa pubblica ed aumentando la trasparenza delle acquisizioni , scoraggiando così in parte la corruzione;

Il Sistema Elettronico per le Autorizzazioni per il Trasporto Internazionale (www.autorizatiiauto.ro) per gestire le autorizzazioni di trasporto accordate dallo stato;

Sistemi elettronici per il Pagamento di Tasse Locali, per migliorare l’efficienza del servizio a favore del contribuente

Tutti questi progetti sono attualmente in fase di realizzazione e rappresentano in sostanza il core della ricerca e dello sviluppo nel settore, attraverso la presenza partecipata di numerose agenzie e strutture sia pubbliche che private. Altro shining example è rappresentato dal programma "Partner per eccellenza", programma intrapreso nel 2004 dall'Agenzia Nazionale per l’Associazione tra le università e l'ambiente socio-economico, con lo scopo di realizzare collegamenti tra le università e l’industria romena necessario ad un pieno transfer tecnologico indispensabile per un equilibrato sviluppo economico del Paese. Il Programma, attivo su più discipline ed in particolare su quella dell’IT&C, punta ad organizzare diversi eventi per facilitare i contatti ed i progetti tra le università e l’ambiente produttivo, creando così le premesse per associazioni a lungo termine tra esse.

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Si riportano nel seguito alcuni dei riferimenti normativi di maggior rilevanza attualmente vigenti in materia di comunicazioni e della tecnologia dell’informazione:

Legge4/4.07.2003 per il servizio universale ed i diritti degli utilizzatori riguardo le reti ed i servizi di comunicazione elettronica

Disposizioni riguardo la Prevenzione e la lotta contro la criminalità informatica ( titolo III della Legge 161/19.04.2003 riguardo alcune misure per assicurare la trasparenza nell’esercitare le cariche pubbliche, i ruoli pubblici e nell’ambiente degli affari, la prevenzione e la punizione della corruzione- Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Parte I, n. 279/21.04.2003)

Ordinanza di urgenza del governo n. 79/2002 riguardo il quadro generale per la regolarizzazione delle comunicazioni, approvata, con modifiche e aggiunte, con la Legge n. 591/2002

Legge n. 365/2002 riguardo il commercio elettronico

Ordinanza del governo n. 34/2002 riguardo l’accesso alle reti pubbliche di comunicazione elettronica ed all’infrastruttura associata ( aggregata) nonché la interconnessione di esse, approvata, con modifiche e aggiunte, con la Legge n. 527/2002

Ordinanza del governo n. 31/2003 riguardo i servizi postali, approvata, con modifiche ed aggiunte, con la Legge 642/2002

Legge n. 677/2001 per la protezione delle persone riguardo la lavorazione dei dati con carattere personale e la libera circolazione di esse

Legge n. 676/2001 riguardo la lavorazione dei dati con carattere personale e la protezione della vita privata nel settore delle telecomunicazioni

Ordinanza del governo n. 20/2002 riguardo gli acquisti pubblici tramite aste elettroniche

Legge n. 455/ 2001 riguardo la firma elettronica.

3.3 Quadro legislativo

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Quali possibili partner nel settore IT&C atti al coinvolgimento all’interno di una serie di relazioni commerciali con il tessuto produttivo italiano, sono da annoverare, in primis, le associazioni di categoria presenti in Romania, strutture in grado di giocare un ruolo predominante sul mercato:

Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni in Romania (ATIC)

Web: www.atic.org.ro

Prof. Dr. Vasile Baltac – Presidente

Tel. (021) 232.1908

E-mail [email protected]

Associazione Nazionale dell’Internet Service Providers (ANISP)

Web: www.anisp.ro, Presidente Mihai Batraneanu

Associazione Romena per l’Industria Elettronica e Software (ARIES)

Web: www.aries.ro,

Alexandru BORCEA - Presidente

Splaiul Independentei, 202 A, Sector 6 Bucarest

Tel: +4(021)313.41.20

Fax: +4(021)316.27.73

Mobil: 0722.66.41.48

E-mail: [email protected]

Associazione Nazionale delle Imprese di Software (ANIS)

Web: www.anis.ro,

Valerica DRAGOMIR - Direttor executiv ANIS

tel: 021 327 63 66

mobil: 0740 140 505

Associazione delle Comunicazioni tramite Cavo

Web: www.cable.org

3.4 Possibili partner

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4. Promozione

ROMENVIROTEC - SEP ( 27-02-2007 - 02-03-2007 )

www.romenvirotec.ro - Fiera Internazionale di attrezzature e tecnologie per la protezione dell’ambiente – la 14° edizione - organizzatore: ROMEXPO S.A., Padova Fiere – Italia

BITME ( 14-03-2007 - 17-03-2007 )

www.bitme.ro - Fiera Internazionale di attrezzature e tecnologie per l’industria tessile e pelletteria – la 10° edizione - organizzatore: ROMEXPO S.A., Friedrich Wilhelm GmbH & Co.KG – Austria

CER-GLASS ( 23-05-2007 - 27-05-2007 )

www.cerglass.ro - Fiera Internazionale di prodotti, tecnologie, macchinari ed attrezzature per l’industria della ceramica, vetreria e porcellano – la 10° edizione - organizzatore: ROMEXPO S.A.

TIB ( 02-10-2007 - 06-10-2007 )

www.tib.ro - Fiera Tecnica Internazionale di Bucarest - la 33° edizione; evento approvato da UFI - organizzatore: ROMEXPO S.A.

INVENTIKA ( 02-10-2007 - 06-10-2007 )

www.expoinventika.ro - Fiera Internazionale di invenzioni, ricerca scientifica e nuove tecnologie - la 11° edizione - organizzatore: ROMEXPO S.A.

E ( 18-10-2007 - 21-10-2007 )

www.expo3e.ro - Fiera di prodotti elettronici ed elettrodomestici – la 1° edizione- organizzatore: ROMEXPO S.A.

4.1 Fiere di settore

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5. Costi e aspetti doganali

La base legale delle tariffe doganali è rappresentata dal Regolamento del Consiglio N. 1719/2005 che modifica l’annessa I del Regolamento 2658/1987; Regolamento che riguarda la tariffa e la nomenclatura statistica, la Tariffa doganale comunitaria ( Giornale Officiale L 256 del 7 luglio 1987) con le seguenti modifiche:

la tariffa doganale è comune per gli stati membri UE; il livello delle tasse doganali essendo però diverso da un prodotto ad altro.

La tariffa doganale comune ha due componenti:

le tasse doganali,

il nomenclatore tariffario ( che si riferisce al Sistema Armonizzato di Descrizione e di Codificazione dei prodotti).

L’applicazione della tariffa doganale comune si fa senza l’adozione di una legge nazionale specifica. Dopo l’integrazione UE il livello delle tasse doganali in Romania è più basso rispetto quanto lo fosse prima del 1 gennaio 2007.

L’adozione della tariffa doganale comune porta all’ottenimento, per gli operatori economici romeni, di certe condizioni d’accesso ai prodotti importati, condizioni simili come per gli altri operatori economici appartenenti UE.

Le tasse doganali percepite in Comunità per l’importo dai paesi terzi si classificano in:

tasse doganali convenzionate, stabilite secondo la politica comune comunitaria,

tasse preferenziali che fanno l’oggetto di accordi di associazione concluse tra la Comunità Europea con diversi paesi o gruppi di paesi per certi prodotti o categorie di prodotti.

Lo scambio tra la Romania e l’Italia è libero e regolato dalle normative comunitarie ( non ci sono frontiere doganali), incluse quelle sull’IVA.

Per i motivi suddetti, la documentazione d’ accompagnamento richiesta in Romania per le importazioni di vari prodotti, si riferisce alle apposite normative UE, vigenti anche in Italia.

Per quanto concerne le importazioni di prodotti alimentari e vini, in particolare viene richiesta la seguente documentazione di uso comune nel commercio intracomunitario ed internazionale:

fattura,

certificato sanitario,

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documento di spedizione/trasporto ( cosiddetto CMR),

documento di accompagnamento /ADT- Documento Amministrativo di Accompagnamento).

L’integrazione nell’UE significa automaticamente la modifica delle relazioni commerciali tra la Romania e gli stati vicini.

Dal primo di gennaio la Romania applica la politica economica dell’Unione, e i rapporti con gli stati vicini sono diversi in funzione dello statuto di questi. Da un lato, con Ungheria e Bulgaria saranno applicabili le politiche comuni dell’UE, e dall’altro lato, nei rapporti con Serbia, Repubblica Moldavia e l’Ucraina saranno eliminati le facilità reciproche realizzate attraverso trattati bilaterali o regionali. La base della politica comune è costituita dalla tariffa doganale comune rispetto i paesi terzi. A parte le regole comuni di import ed export, la politica europea commerciale include anche le regole riguardo le misure anti-dumping e di salvaguardare, misure contro le sovvenzioni a import o per le pratiche illecite di commercio, ed anche le interdizioni commerciali in problemi di politica estera ( embarghi o sanzioni). Per il funzionamento del mercato unico e dell’unione doganale è necessaria l’esistenza nell’UE si un set compatto di regole di import ed export,esprimendosi come una voce unica nei rapporti con i paesi non appartenenti. Per questo motivo, gli stati membri hanno accordato alle istituzioni europee il mandato per negoziare nel loro nome, per quanto riguarda i rapporti esteri. Per questo fatto i rapporti tra la Romania e la Serbia cambiano perché sono state eliminate le facilità fiscali tra esse. Gli agenti economici pagheranno tasse doganale, riducendosi così gli scambi commerciali. Nella stessa situazione si trova anche la Repubblica Moldavia, anche se la Romania prova ad ottenere da parte dell’UE il mantenimento dei rapporti privilegiati aventi con essa. Però questo non si è ottenuto e non sarà comunque possibile. Per l’Ucraina gli specialisti cercano di mantenere gli stessi rapporti per quanto riguarda le risorse energetiche che la Romania importa dal paese vicino.

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6. Incentivi per gli investimenti

Categorie

Categoria 1:

- ammontare dell’investimento: più alto di EUR 75 milioni;

- gli investimenti devono essere tenuti nel patrimonio almeno 15 anni dopo la conclusione dell’investimento ;

- gli incentivi saranno accordati per 5 anni;

Categoria 2

- ammontare dell’investimento: tra EUR 25-75 milioni;

- gli investimenti devono essere tenuti nel patrimonio almeno 10 anni dopo la conclusione dell’investimento;

- gli incentivi saranno accordati per 4 anni.

Categoria 3

- ammontare dell’investimento: tra EUR 1 - 25 milioni;

- gli investimenti devono essere tenuti nel patrimonio almeno 5 anni dopo la conclusione dell’investimento;

- gli incentivi saranno accordati per 2,5 anni.

Tipi di incentivi

- Prestiti con interesse preferenziale (i.e. interesse sovvenzionato fino al 30% dallo stato);

- Prestiti garantiti dallo stato (fino al 80%);

- Accesso gratuito alle utilità;

- Diritto di uso delle proprietà del dominio privato dello stato o delle autorità locali;

- Sussidi;

- Esenzioni, riduzioni e proroga di tasse locali;

Gli altri incentivi come: compensazione delle perdita fiscali col profitto ottenuto dall’investimento nei cinque anni successivi, ammortamento accelerato dell’ attrezzatura / impianti necessari per l'investimento,

6.1 Categorie, tipi e obiettivi degli investimenti

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esenzione / riduzione dell’ IVA ed dell’’imposta sul reddito delle società, per un’ ammontare massimo dell'aiuto statale sulla base dei provvedimenti legali.

Gli obiettivi degli investimenti :

Gli investimenti per poter beneficiare degli incentivi dovrebbero soddisfare almeno uno dei seguenti obiettivi:

- Sviluppo regionale

- Protezione e recupero dell’ambiente

- Ricerca e sviluppo

- Sviluppo di risorse umane e integrazione sociale.

La nuova Legge sugli Investimenti è entrata in vigore dal gennaio 2007.

La Legge n. 332/2001 sulla promozione degli investimenti diretti con impatto significativo sull’economia nazionale prevede che gli investimenti nuovi possono essere effettuati in tutti i settori di attività ad eccezione di quelli finanziario, bancario e delle assicurazioni-riassicurazioni, nonché di quelli regolamentati da leggi speciali, con la condizione di non trasgredire alle norme di protezione dell’ambiente, non ledere gli interessi di sicurezza e di difesa nazionale della Romania e non danneggiare l’ordine, la salute o la morale pubblica.

Gli investitori esteri beneficiano dei seguenti diritti:

- possono trasferire integralmente all’estero i profitti a loro spettanti, alle condizioni del regime valutario della Romania, dopo il pagamento delle imposte, tasse e degli altri obblighi previsti dalla legislazione romena;

- possono trasferire all’estero, nella valuta vigente nel luogo dell’investimento, le somme ottenute a seguito della vendita delle azioni o quote sociali nonché quelle risultanti dalla liquidazione degli investimenti, alle condizioni del regime valutario della Romania;

- possono trasferire all’estero, nella valuta vigente nel luogo dell’investimento, le somme ottenute a titolo di risarcimento, nelle situazioni previste dalla Legge.

- Tutte le sopraccitate normative sugli investimenti diretti, sulle zone sfavorite e sulle zone franche riservano un trattamento paritario fra gli investitori nazionali o stranieri.

6.2 Investimenti esteri diretti

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Gli investitori esteri beneficeranno di tutti i diritti previsti dagli accordi bilaterali di promozione e garanzia reciproca degli investimenti, firmati dalla Romania con gli Stati di origine degli stessi.

E’ importante menzionare, a proposito, l’ Accordo tra Italia e Romania sulla protezione reciproca degli investimenti esteri, stipulato il 6 dicembre 1990, ratificato sia dalla Romania sia dall'Italia (Roma, 6 dicembre 1990, Legge 14.12 1994, n. 704 - G. Uff. 27.12.1994, n. 301, s.o. n. 170) ed entrato in vigore il 14 marzo 1995.

Le zone franche costituiscono parte integrante del territorio romeno. Il regime delle zone franche è ammesso, con lo scopo di promuovere gli scambi internazionali e di aumentare le risorse economiche del paese, nei porti marittimi e fluviali, nonché nelle zone di confine presso le dogane.

La legge che regola le zone franche è la Legge n. 84 del 21. luglio 1992.

Esistono tre grandi categorie di incentivi:

- doganali.

Gli operatori delle zone franche sono esenti dai dazi doganali per i seguenti prodotti: materie prime di provenienza romena utilizzate nella produzione di beni, nell’osservanza delle formalità per l’esportazione; prodotti romeni utilizzati nelle costruzioni, manutenzioni e riparazioni; beni trasportati all’interno e tra le zone franche; mezzi di trasporto, merci ed altri beni provenienti oppure destinati agli altri paesi, introdotti o portati fuori dalle zone libere.

- fiscali Sono esenti dal pagamento dell’IVA, a condizione che non portino all’utilizzo e/o consumo finale, le seguenti operazioni:

l’introduzione dei beni nelle zone franche direttamente dall’estero, per un semplice stoccaggio, senza la redazione delle formalità doganali;

l’introduzione di merci nella zona franca direttamente dall’estero, nonché le operazioni commerciali di compravendita tra diversi operatori nel perimetro della zona franca e che, ulteriormente, lasciano nello stesso stato il territorio della zona franca, con destinazione estera, senza la redazione di dichiarazioni doganali;

e prestazioni di servizi collegate direttamente alle operazioni sopra citate.

6.3 Incentivi agli investimenti nelle zone franche

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- commerciali I terreni e le costruzioni delle zone franche possono essere dati in concessione agli investitori locali o stranieri per un massimo di 50 anni.

Gli investimenti effettuati nelle zone franche non possono essere espropriati, requisiti o sottoposti ad altre decisioni con effetti similari, se non per ragioni di interesse pubblico.

Il trasferimento all’estero del profitto viene fatto secondo le disposizioni di legge.

Le sei zone franche sul territorio romeno sono localizzate nei seguenti territori:

Z. L. Sulina (Porto Franco di Sulina localizzato sull’estremita’ orientale della Foce del Danubio) - estensione:100,9 ettari; non ha accesso stradale.

Z. L. Constanta Sud con la succursale Z.L. Basarabi (localizzata vicino al porto di Costanza, all’entrata del canale che unisce il Danubio con il Mar Nero) – estensione: 135 ettari; l’estensione della zona franca al complesso portuale Basarabi risale al 1997 – estensione 11,4 ettari. La Z. L. Costanza beneficia di infrastrutture di trasporto marittimo, fluviale, ferroviario e terrestre.

Z. L. Galati (porto sul Danubio a 100 Km. dalla foce, in prossimita’ dei confini con Repubblica Moldova ed Ucraina, con accesso diretto ai mercati CSI), estensione: 137 ettari.

Z. L. Braila (porto sul Danubio a 30 Km. da Galati e a circa 70 Km. dal Mar Nero),estensione: 111 ettari.

Z. L. Giurgiu (uno dei piu’ importanti porti sul Danubio, a circa 64 km a sud di Bucarest, con apertura ai rapporti commerciali verso Balcani e Medio Oriente), estensione: 263 ettari.

Z. L. Curtici – Arad (ovest della Romania, a 30 Km. dal confine con l’Ungheria), con due perimetri, il primo di 75 ettari nella città di Curtici ed il secondo di 15 ettari nell’Aeroporto Internazionale di Arad.

Per quanto riguarda gli incentivi finanziari per il settore IT&C, va sottolineato come questi rientrino nel “Programma Operazionale Settoriale – Crescita della Competitività Economica (POS-CCE)/ASSE III”. Il fondo attraverso il quale saranno finanziati gli investimenti nel settore IT&C e il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FEDR). Il fondo, “Asse 3: Tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni per i settori privato e pubblico”, opererà secondo gli assi prioritari di seguito riportati.

6.4 Incentivi finanziari

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Obiettivo:

Il sostenimento della competitività economica e la promozione delle interazioni tra il settore pubblico e le imprese/i cittadini attraverso la valorizzazione del potenziale TIC e delle sue applicazioni.

Le aree di intervento:

- sostegno dell’utilizzazione della tecnologia dell’informazione,

- sviluppo ed efficienza dei servizi pubblici elettronici moderni di e-governance, e- educazione ed e- economica.

- sviluppo dell’economia.

Specifiche priorità delle singole aree di intervento sono:

3.1 Sostegno dell’utilizzazione della tecnologia dell’informazione

Operazioni:

sostenimento dell’accesso delle PMI all’internet e ai servizi conessi,

supporto per i fornitori di rete di comunicazioni elettroniche per la costruzione delle reti broadband nelle zone di fallimento del mercato,

supporto accordato alle autorità locali per la costruzione di telecentri ( infochioschi) nelle zone di fallimento del mercato, attraverso quali potrà essere possibile l’accesso pubblico all’internet attraverso connessioni broadband.

3.2 Sviluppo ed efficienza dei servizi pubblici elettronici moderni di e-governance, e- educazione ed e- economica.

Operazioni:

la connessione delle unita scolastiche (elementari, medie, superiori) all’internet attraverso connessioni broadband,

la costruzione di portali di e-learning,

la costruzione di portali per poter informare i cittadini sui posti di lavoro disponibili,

la realizzazione di un sistema elettronico di servizi medici,

la costruzione di portali di e-salute,

connessione della pubblica amministrazione all’internet,

supporto accordato all’amministrazione locale per la realizzazione di sitemi informatici integrati,

supporto per la realizzazione di sistemi informatici per aumentare la interoperatività basato sui sistemi GIS.

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3.3 Sviluppo dell’economia

Operazioni:

sviluppo dell’innovazione in affari, produzione e modelli organizzativi; attraverso questi progetti si vuole introdurre e sviluppare i sistemi integrati del management degli affari (ERP, CRM), l’introduzione dei sistemi informatici di management,

supporto per le applicazioni elettroniche destinate allo svolgimento degli affari,

supporto per l’introduzione dei sistemi elettronici appalto,

supporto per la realizzazione di transazioni elettroniche cripted.

I fondi stanziati per questo asse ammontano a circa 336,00 milioni di euro da parte dell’Unione Europea, e circa 114,88 milioni di euro di contributo nazionale, per un totale di 450,88 milioni di euro.

I vantaggi offerti dal mercato rumeno e dalla posizione geografica risultano essere I seguenti:

la Romania è uno dei più grandi mercati dell’Europa Centrale e di Est ( più di 21 milioni abitanti),

permette un’ accesso facile ai paesi ex sovietici,

si trova all’incrocio di tre future rotte del trasporto europeo.

I vantaggi delle risorse:

mano d’opera qualificata, conoscenze tecnologiche, IT;

risorse naturali ricche, terreni agricoli fertili, petrolio e gas naturale;

un potenziale turistico importante.

I vantaggi politici:

potere esecutivo stabile,

fattore di stabilità in zona, essendo membro NATO,

membro UE dal 1 gennaio 2007.

I vantaggi dei rapporti internazionali

accordi bilaterali conclusi tra la Romania e gli altri Stati per quanto riguarda l’incentivazione e la protezione reciproche degli investimenti,

6.5 I vantaggi degli investimenti in Romania

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rapporti diplomatici con 177 Stati membri ONU,

trattato di commercio libero con gli Stati UE, EFTA, CEFTA,

membro WTO dal gennaio 1995.

I vantaggi economici

crescita economica importante,

riduzione dell’inflazione,

assistenza finanziaria permanente accordata per lo sviluppo delle piccole e medie imprese,

elevato interesse da parte degli investitori esteri.

I vantaggi sociali

accordi tra il Governo e i Sindacati rappresentanti,

il mercato e i rapporti di lavoro sono regolamentati dal Codice del lavoro

I vantaggi legislativi

la legislazione è compatibile con l’Acquis Comunitario,

la politica fiscale è regolamentata dal Codice Fiscale,

politica fiscale competitiva: l’aliquota fissa di 16%.