ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri...

46
ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO L’ITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELL’ALLEVAMENTO Amedeo Pietri Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione nutrizione Facoltà di Agraria UCSC - Piacenza Facoltà di Agraria UCSC - Piacenza

Transcript of ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri...

Page 1: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

ROMA, 15 LUGLIO 2008

QUANDO L’ITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELL’ALLEVAMENTO

Amedeo PietriAmedeo PietriIstituto di Scienze degli alimenti e della Istituto di Scienze degli alimenti e della

nutrizionenutrizioneFacoltà di Agraria UCSC - PiacenzaFacoltà di Agraria UCSC - Piacenza

QUANDO L’ITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELL’ALLEVAMENTO

Amedeo PietriAmedeo PietriIstituto di Scienze degli alimenti e della Istituto di Scienze degli alimenti e della

nutrizionenutrizioneFacoltà di Agraria UCSC - PiacenzaFacoltà di Agraria UCSC - Piacenza

Page 2: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Micotossine e filiere coinvolteMicotossine e filiere coinvolteMicotossine e filiere coinvolteMicotossine e filiere coinvolte

Tricoteceni: cerealiZearalenone: cerealiFumonisine: maisOcratossina: frumento, uva e vino, cacao, caffé, carni suineAflatossine: mais, frutta seccaPatulina: mele (succhi di frutta)

amedeo.pietri
Mais Bt: mais che contiene il gene che codifica la proteina insetticida del Bacillus thuringiensis.
Page 3: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

CLASSIFICA DEI RISCHI ALIMENTARIKuiper-Goodman, 2004

CLASSIFICA DEI RISCHI ALIMENTARIKuiper-Goodman, 2004

ACUTI• Tossine microbiche• Ficotossine• Alcune fitotossine• Micotossine• Contaminanti antropici• Residui di pesticidi• Additivi alimentari

CRONICI• Micotossine• Contaminanti antropici• Alcune fitotossine• Dieta sbilanciata• Ficotossine• Additivi alimentari• Residui di pesticidi• Tossine microbiche

Page 4: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

COSA SONO LE MICOTOSSINE?

Metaboliti secondari, tossici per gli animali superiori, prodotti da muffe che colonizzano gli alimenti.Metabolita secondario: non si è in grado di attribuire un ruolo evidente per l'organismo che le produce.Le micotossine non sono una classe chimica.Molto grande è la diversità di molecole prodotte, anche se per famiglie di prodotti simili (es.: aflatossine, tricoteceni, fumonisine, ecc.).La produzione è connessa alla crescita fungina.

COSA SONO LE MICOTOSSINE?

Metaboliti secondari, tossici per gli animali superiori, prodotti da muffe che colonizzano gli alimenti.Metabolita secondario: non si è in grado di attribuire un ruolo evidente per l'organismo che le produce.Le micotossine non sono una classe chimica.Molto grande è la diversità di molecole prodotte, anche se per famiglie di prodotti simili (es.: aflatossine, tricoteceni, fumonisine, ecc.).La produzione è connessa alla crescita fungina.

Page 5: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

MICOTOSSINE Dove si trovano?

MANGIMI

FARINE

Page 6: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

FUNGHI TOSSIGENI RESPONSABILIDELLA PRODUZIONE DI MICOTOSSINE

NEGLI ALIMENTI

FUNGHI TOSSIGENI RESPONSABILIDELLA PRODUZIONE DI MICOTOSSINE

NEGLI ALIMENTI

Funghi Micotossine prodotte

Genere

Aspergillus

A. flavus Aflatossine B1, B2,

acido ciclopiazonico

A. parasiticus Aflatossine B1, B2, G1, G2

A. ochraceus

(A. alutaceus)

Ocratossina A, citrinina, acido

penicillico

A. clavatus Patulina, altre neurotossine

Page 7: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Funghi Micotossine prodotte

Genere Penicillium

P. verrucosum Ocratossina A, citrinina

P. expansum Patulina

Genere Fusarium

F. graminearum, F. culmorum,

F. poae, F. sporotrichioides

Tricoteceni (DON, nivalenolo,

diacetossiscirpenolo, tossina T-2),

zearalenone

F. verticillioides (moniliforme),

F. proliferatum

Fumonisine

Genere Claviceps

C. purpurea Alcaloidi (ergoline)

FUNGHI TOSSIGENI RESPONSABILIDELLA PRODUZIONE DI MICOTOSSINE

NEGLI ALIMENTI

FUNGHI TOSSIGENI RESPONSABILIDELLA PRODUZIONE DI MICOTOSSINE

NEGLI ALIMENTI

Page 8: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Micotossina Alimenti

Aflatossine Mais e derivati, arachidi, mandorle, fichi secchi, spezie, ecc.

Aflatossina M1 Latte e derivati

Ocratossina A Cereali, carne suina, caff è, cacao, birra, uva, vino, spezie, liquirizia

Fumonisine Mais e derivati

Tricoteceni Cereali e derivati

Zearalenone Cereali, mais

Patulina Mele

Ergoline (alcaloidi di

Claviceps)

Segale, cereali

MICOTOSSINE PIÙ DIFFUSE E ALIMENTIPIÙ FREQUENTEMENTE CONTAMINATI

Page 9: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Micotossina Eff etto

Aflatossina B1 Genotossico, cancerogeno, epatotossico,

immunosoppressore

Ocratossina A Nefrotossico, teratogeno,

immunosoppressore, cancerogeno

Fumonisina B1 Neurotossico, cancerogeno, citotossico

Tricoteceni Immunosoppressore, dermatotossico,

emorragico

Zearalenone Estrogenosimile

Patulina Citotossico, immunosoppressore

Ergoline Neurotossico

ALCUNI EFFETTI TOSSICI DELLE MICOTOSSINE

ALCUNI EFFETTI TOSSICI DELLE MICOTOSSINE

Page 10: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

IARC - AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO

IARC - AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO

1 Cancerogeno per l’uomo

2A Probabilmente cancerogeno per l’uomo

2B Possibilmente cancerogeno per l’uomo

3 Non classificabile come cancerogeno per l’uomo

1 Cancerogeno per l’uomo

2A Probabilmente cancerogeno per l’uomo

2B Possibilmente cancerogeno per l’uomo

3 Non classificabile come cancerogeno per l’uomo

CLASSIFICA SOSTANZEIN BASE ALL’EFFETTO CANCEROGENO

CLASSIFICA SOSTANZEIN BASE ALL’EFFETTO CANCEROGENO

Page 11: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

EFFETTO CANCEROGENO DELLE MICOTOSSINEEFFETTO CANCEROGENO DELLE MICOTOSSINE

Micotossine Uomo Animali Classificazione

Aflatossine (miscela naturale)

S S 1

Aflatossina B1 S S

Aflatossina M1 I S 2B

Ocratossina A I S 2B

Patulina ADS I 3

Deossinivalenolo I

F. verticillioides (fumonisine)

I S 2B

Evidenza

S = Sufficientem. Evidente

I = Insufficient.evidente

ADS = Assenza Sufficiente Evidenza

Page 12: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Cancerogeno genotossico

E’ l’epatocancerogeno più potente che si

conosca.

IARC: classe 1

Principio ALARA (As Low As Reasonably Achievable)

Page 13: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

ANSA - 9 giugno 2004KENYA: MAIS CONTAMINATO, ALMENO 112 MORTI

ANSA - 9 giugno 2004KENYA: MAIS CONTAMINATO, ALMENO 112 MORTI

(ANSA) - NAIROBI, 9 GIUSono almeno 112 le persone morte dopo aver mangiato mais contaminato in un'area centro orientale del Kenya, quella di Ukambani. Oltre 100, inoltre, sono ricoverate in ospedale. Lo ha dichiarato -riferisce oggi il quotidiano 'Nation'- il ministro della sanità signora Charity Ngilu, che ha precisato che il numero delle vittime potrebbe essere anche più alto, poiché quelle accertate sono solo quelle morte in ospedale. Il dramma era emerso lunedì scorso, quando si era però parlato di 80 morti e di situazione sotto controllo. Le vittime hanno ingerito mais - decisamente l'alimento base dell'alimentazione keniana - contaminato dall'aflatossina: una contaminazione velenosa che avviene quando i cereali non sono correttamente essiccati.

(ANSA) - NAIROBI, 9 GIUSono almeno 112 le persone morte dopo aver mangiato mais contaminato in un'area centro orientale del Kenya, quella di Ukambani. Oltre 100, inoltre, sono ricoverate in ospedale. Lo ha dichiarato -riferisce oggi il quotidiano 'Nation'- il ministro della sanità signora Charity Ngilu, che ha precisato che il numero delle vittime potrebbe essere anche più alto, poiché quelle accertate sono solo quelle morte in ospedale. Il dramma era emerso lunedì scorso, quando si era però parlato di 80 morti e di situazione sotto controllo. Le vittime hanno ingerito mais - decisamente l'alimento base dell'alimentazione keniana - contaminato dall'aflatossina: una contaminazione velenosa che avviene quando i cereali non sono correttamente essiccati.

Page 14: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Aflatossine: contenuti massimi

ammissibili (µg/kg)

Prodotto

B1 B1+B2+G1+G2 M1

Arachidi, frutta a guscio, frutta secca e prodotti

derivati, destinati al consumo umano ……

2,0 4,0 _

Cereali (compreso il grano saraceno, Fagopyrum spp.) e

prodotti derivati, destinati al consumo umano

2,0 4,0 _

Alimenti a base di cereali ed altri alimenti destinati ai

lattanti e ai bambini

0,10

Latte (latte crudo, latte destinato alla fabbricazione di

prodotti a base di latte ……….)

_ _ 0,050

Formulati per l’infanzia compreso il latte 0,1 0,025

LIVELLI MASSIMI DI AFLATOSSINEPREVISTI DAL REGOLAMENTO UE

1881/06

LIVELLI MASSIMI DI AFLATOSSINEPREVISTI DAL REGOLAMENTO UE

1881/06

Page 15: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Deossinivalenolo

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Deossinivalenolo

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Cereali non trasformati diversi da grano duro,• avena e mais……………………………………....... 1250• Grano duro, avena e mais non trasformati…… 1750• Cereali, farina di cereali, crusca, germe• (consumo diretto)………………………………… 750• Pane, prodotti da forno, pasticcini, biscotti,• snaks e cereali da colazione ……………………… 500• Pasta (secca)…….……………………………………. 750• Alimenti a base di cereali

per lattanti e bambini ….……………………………. 200• Frazioni molitura mais > 500 µm………………….. 750• Frazioni molitura mais < 500 µm………………….. 1250

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Cereali non trasformati diversi da grano duro,• avena e mais……………………………………....... 1250• Grano duro, avena e mais non trasformati…… 1750• Cereali, farina di cereali, crusca, germe• (consumo diretto)………………………………… 750• Pane, prodotti da forno, pasticcini, biscotti,• snaks e cereali da colazione ……………………… 500• Pasta (secca)…….……………………………………. 750• Alimenti a base di cereali

per lattanti e bambini ….……………………………. 200• Frazioni molitura mais > 500 µm………………….. 750• Frazioni molitura mais < 500 µm………………….. 1250

Page 16: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Cereali non trasformati diversi dal mais ……. 100• Mais non trasformato……………………………. 350• Cereali, farina di cereali, crusca e germe

(consumo diretto)…......................................... 75• Olio di mais raffinato…………………………… 200• Pane, prodotti da forno, pasticcini, biscotti,

snaks e cereali da colazione………………..… 50• Mais (consumo diretto), snaks e cereali

da colazione a base di mais ………………..... 100• Alimenti a base di cereali trasformati per lattanti e bambini…………………………….. 20• Frazioni molitura mais > 500 µm………………….. 200• Frazioni molitura mais < 500 µm………………….. 300

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Cereali non trasformati diversi dal mais ……. 100• Mais non trasformato……………………………. 350• Cereali, farina di cereali, crusca e germe

(consumo diretto)…......................................... 75• Olio di mais raffinato…………………………… 200• Pane, prodotti da forno, pasticcini, biscotti,

snaks e cereali da colazione………………..… 50• Mais (consumo diretto), snaks e cereali

da colazione a base di mais ………………..... 100• Alimenti a base di cereali trasformati per lattanti e bambini…………………………….. 20• Frazioni molitura mais > 500 µm………………….. 200• Frazioni molitura mais < 500 µm………………….. 300

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Zearalenone

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Zearalenone

Page 17: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Mais non trasformato (- molitura umido)… 4000• Mais e alimenti a base di mais per il

consumo diretto .…….................................. 1000• Cereali da colazione e snaks

a base di mais………………………………… 800• Prodotti a base di mais per lattanti e

bambini…………………………………………… 200• Frazioni molitura mais > 500 µm…………… 750• Frazioni molitura mais < 500 µm…………… 1250

Prodotto Livello massimo (μg/kg)

• Mais non trasformato (- molitura umido)… 4000• Mais e alimenti a base di mais per il

consumo diretto .…….................................. 1000• Cereali da colazione e snaks

a base di mais………………………………… 800• Prodotti a base di mais per lattanti e

bambini…………………………………………… 200• Frazioni molitura mais > 500 µm…………… 750• Frazioni molitura mais < 500 µm…………… 1250

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Fumonisine B1+B2

REGOLAMENTO UE 1126/2007 Fumonisine B1+B2

Page 18: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Contaminazione da micotossine del mais prodotto in Italia

Sommario delle ricerche condottealla Facoltà di Agraria di Piacenza

ISAN - U.C.S.C.

Page 19: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Specie tossigene del genere Fusarium e micotossine prodotte

Specie tossigene del genere Fusarium e micotossine prodotte

Marciume rosso (Red ear rot)

F. graminearum DON, AcDON, NIV, ZEA

F. culmorum DON, AcDON, ZEA

F. avenaceum MONILIFORMINA

F. cerealis NIV, ZEA

F. sporotrichioides T-2, HT-2

F. poae DAS, NIV

Marciume rosso (Red ear rot)

F. graminearum DON, AcDON, NIV, ZEA

F. culmorum DON, AcDON, ZEA

F. avenaceum MONILIFORMINA

F. cerealis NIV, ZEA

F. sporotrichioides T-2, HT-2

F. poae DAS, NIV

Page 20: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Marciume rosato (Pink ear rot)

F. verticillioides (=moniliforme) FB1, FB2, Ac. FUSARICO

F. proliferatum FB1, Ac. FUSARICO,

MONILIFORMINA

F. subglutinans Ac. FUSARICO,

MONILIFORMINA

Marciume rosato (Pink ear rot)

F. verticillioides (=moniliforme) FB1, FB2, Ac. FUSARICO

F. proliferatum FB1, Ac. FUSARICO,

MONILIFORMINA

F. subglutinans Ac. FUSARICO,

MONILIFORMINA

Specie tossigene del genere Fusarium e micotossine prodotte

Specie tossigene del genere Fusarium e micotossine prodotte

Page 21: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.
Page 22: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Contenuto medio di micotossine in campioni di mais raccolti in nord-Italia

* Emilia Romagna

  1995199

6 1997 1998199

9 2002200

3200

4200

5200

6200

7

ZEA

0.08 0.45 0.05 0.01 0.03 0,12 --        ppm

DON

0.19 2.72 0.80 0.30 0.29 0.54 -- 0.05 0.05 0.00 0.02ppm

FB1

3.35 1.32 3.10 2.65 5.17 4.80 5.19 7.06 6.08 4.02 0.66ppm

AFB1

1.09 0.3 1.5 1.5 4.1 -- 19 21* 14* 14* 15*ppb

Page 23: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI

• FB1 è di gran lunga la micotossina più frequente ed abbondante nel mais prodotto in Italia.

• Tutti gli anni considerati, eccetto il 1996, hanno evidenziato lo stesso andamento (alta FB1).

• Nel 1996, i primi 20 giorni di ottobre furono molto piovosi e la temperatura fu inferiore rispetto alla media. La conseguenza fu una contaminazione elevata di ZEA e DON.

• Nel 2003, le elevate temperature e la siccità hanno favorito la crescita di A. flavus e la sintesi di aflatossine.

• FB1 è di gran lunga la micotossina più frequente ed abbondante nel mais prodotto in Italia.

• Tutti gli anni considerati, eccetto il 1996, hanno evidenziato lo stesso andamento (alta FB1).

• Nel 1996, i primi 20 giorni di ottobre furono molto piovosi e la temperatura fu inferiore rispetto alla media. La conseguenza fu una contaminazione elevata di ZEA e DON.

• Nel 2003, le elevate temperature e la siccità hanno favorito la crescita di A. flavus e la sintesi di aflatossine.

ISAN - U.C.S.C.

Page 24: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Andamento dei livelli difumonisina B1, aflatossina B1 e umidità

in un campo di mais nel 2004.

Andamento dei livelli difumonisina B1, aflatossina B1 e umidità

in un campo di mais nel 2004.

Page 25: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

LE MICOTOSSINECAUSANO PROBLEMI

IN DIVERSE FILIERE ALIMENTARI

LE MICOTOSSINECAUSANO PROBLEMI

IN DIVERSE FILIERE ALIMENTARI

La presenza di micotossine nel mais causa problemi:

• nella produzione di alimenti per l’uomo (fiocchi, polenta, snacks, ecc.)

• nella filiera lattiero-casearia

• nella filiera delle produzioni suine

La presenza di micotossine nel mais causa problemi:

• nella produzione di alimenti per l’uomo (fiocchi, polenta, snacks, ecc.)

• nella filiera lattiero-casearia

• nella filiera delle produzioni suine

Page 26: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Indagine su 77 farine per polenta (novembre 03-giugno 04)

Indagine su 77 farine per polenta (novembre 03-giugno 04)

32,5

19,5

23,5

18,2

6,5

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

%

<0,5 0,5->1 1->2 2->5 >5

mg/kg

% AFB1 in farina di mais

•Il 24,7% dei campioni ha evidenziato una concentrazione superiore ai 2 μg/kg

Aflatossina B1

Campioni totali: media dei risultati pari a 2,11 μg/kgCampioni biologici: media dei risultati pari a 6,96 μg/kgCampioni convenzionali: media dei risultati pari a 1,39 μg/kg

Page 27: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

27,3

19,5

39

6,5

7,8

0

5

10

15

20

25

30

35

40

%

<500 500->1000 1000->2500 2500->5000 >5000

mg/ kg

% FB1 in farina di mais

•Il 53,3% dei campioni ha evidenziato una contaminazione superiore ai 1000 µg/kg

Campioni totali: media dei risultati pari a 1561 μg/kgCampioni biologici: media dei risultati pari a 3082 μg/kgCampioni convenzionali: media dei risultati pari a 1334 μg/kg

Indagine su 77 farine per polenta (novembre 03-giugno 04)

Indagine su 77 farine per polenta (novembre 03-giugno 04)

Fumonisina B1

Page 28: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

57%

25%

10% 9% 7%

16%

6%9%

16%

21%

11%

21%

26%

12%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

% c

am

pion

i M1 >

0,0

5 m

g/k

g

8 -

24/

10

27-

31/1

0

3-7

/11

10-

14/1

1

17-

21/1

1

24-

28/1

1

1-5/

12

9-12

/12

15-

23/1

2

7-16

/01

19-

23/0

1

26-

30/0

1

2-6/

02

9-13

/02

Andamento settimanale M1 nel latte da Ottobre 2003 a Fe bbraio 2004

14

140

75

3250

148

4329

211

95 91 34

38

51

Page 29: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

13

4660

43

24

11

30

0

10

20

30

40

50

60

% c

amp

ion

i

<10 ng/Kg 10-25 ng/Kg 25-50 ng/Kg >50 ng/Kg

AFM1 in latte fresco (67 campioni) e UHT (28 campioni) prelevati al consumo tra novembre 2003 e maggio 2004

fresco UHTValori medi (max)(ng/kg)fresco: 21±12 (61)UHT: 12±9 (34)

Valori medi (max)(ng/kg)fresco: 21±12 (61)UHT: 12±9 (34)

Page 30: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Fattore di concentrazione dell’AFM1Fattore di concentrazione dell’AFM1nella produzione di formagginella produzione di formaggi

con latte contaminatocon latte contaminato(Yousef e Marth, 1989)(Yousef e Marth, 1989)

1) Formaggi teneri 2.5-3.3

2) Formaggi a pasta dura 3.9-5.8

Page 31: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

CONFRONTO FRA MAIS Bt E MAIS ISOGENICO

CONFRONTO FRA MAIS Bt E MAIS ISOGENICO

PROVE CONDOTTE IN EUROPAPROVE CONDOTTE IN EUROPA

Page 32: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Prove condotte in Francia (F) e Spagna (S) nel 1999 Bakan et al., 2002

Prove condotte in Francia (F) e Spagna (S) nel 1999 Bakan et al., 2002

Ergosterolo

(mg/kg)

Fumonisina B1

(μg/kg)

DON (μg/kg)

Prova

NON-Bt

Bt

NON-Bt

Bt

NON-Bt

Bt

F1

4.0

1.25

700

ND

472

729

F2

9.25

0.85

350

ND

751

332

F3

8.25

0.75

3300

100

179

181

S1

9.5

0.75

2780

170

82

17

S2

18.25

0.78

7200

300

271

20

Page 33: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

PROVE CONDOTTE IN ITALIA NEGLI ANNI 1997, 1998, 1999

PROVE CONDOTTE IN ITALIA NEGLI ANNI 1997, 1998, 1999

• Negli anni 1997, 1998 e 1999, sono state condotte prove di campo su diversi ibridi di mais Bt.

• Ibridi transgenici Bt e i corrispondenti ibridi isogenici sono stati coltivati fianco a fianco in zone del Nord Italia frequentemente soggette a infestazione da piralide.

• Nei 3 anni, sono state scelte 3, 4 e 30 località, ottenendo un totale di 11, 22 e 60 campioni di mais.

• Abbiamo analizzato i campioni per micotossine e ergosterolo.

• I dati ottenuti dai campioni Bt e non-Bt sono stati confrontati mediante analisi della varianza.

• Negli anni 1997, 1998 e 1999, sono state condotte prove di campo su diversi ibridi di mais Bt.

• Ibridi transgenici Bt e i corrispondenti ibridi isogenici sono stati coltivati fianco a fianco in zone del Nord Italia frequentemente soggette a infestazione da piralide.

• Nei 3 anni, sono state scelte 3, 4 e 30 località, ottenendo un totale di 11, 22 e 60 campioni di mais.

• Abbiamo analizzato i campioni per micotossine e ergosterolo.

• I dati ottenuti dai campioni Bt e non-Bt sono stati confrontati mediante analisi della varianza.

Page 34: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Parametro Anno Non-Bt Bt P

FB1(µg/kg) 19760 2020 0.0672

Ergosterolo (mg/kg)

1997 34.2 9.8 0.0298

FB1 (µg/kg) 31630 5450 0.0008

Ergosterolo (mg/kg)

1998 49.3 15.7 0.0004

FB1(µg/kg) 3900 1390 0.0001

Ergosterolo (mg/kg)

1999 11.9 3.9 0.0001

Livelli di FB1 ed ergosterolo in granella di

mais proveniente da ibridi non-Bt e Bt

Livelli di FB1 ed ergosterolo in granella di

mais proveniente da ibridi non-Bt e Bt

Page 35: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Suino

probabilmente,

fra gli animali

allevati,

è quello che

manifesta

la più elevata

sensibilità alle

micotossine(Hussein, 2001)

Suino

probabilmente,

fra gli animali

allevati,

è quello che

manifesta

la più elevata

sensibilità alle

micotossine(Hussein, 2001)

MICOTOSSINE ED ALLEVAMENTO SUINOMICOTOSSINE ED ALLEVAMENTO SUINO

Page 36: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

• edema polmonare da insufficienza cardiaca sinistra,

• immunodepressione

• danni fetali, edema polmonare in suinetti allattati

• riduzione ingestione alimentare

• alterato quadro enzimatico plasmatico

FB 1

suiniFB 1

suini

Page 37: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

PROVA SU SUINETTI

Page 38: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

SCOPO DELLA PROVA

CONFRONTARE IL VALORE NUTRITIVO

PER I SUINETTI, DI MAIS Bt E MAIS

NON-MODIFICATO (CONTROLLO, IC)

CONFRONTARE IL VALORE NUTRITIVO

PER I SUINETTI, DI MAIS Bt E MAIS

NON-MODIFICATO (CONTROLLO, IC)

Page 39: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

MATERIALI e METODI(dati ISAN - U.C.S.C.)

PRODOTTI:

4 partite di mais, con livelli di FB1 (µg/kg) di:

922 5212 6458 13166

L’ inclusione nella dieta era del 33%.

PRODOTTI:

4 partite di mais, con livelli di FB1 (µg/kg) di:

922 5212 6458 13166

L’ inclusione nella dieta era del 33%.

ANIMALI:

- 128 suinetti svezzati Large White del peso di 8,8 (1,27) kg;

- 4 trattamenti di 8 gabbie flat-deck di 4 animali (maschi:femmine 1:1) per ogni trattamento.

ANIMALI:

- 128 suinetti svezzati Large White del peso di 8,8 (1,27) kg;

- 4 trattamenti di 8 gabbie flat-deck di 4 animali (maschi:femmine 1:1) per ogni trattamento.

Page 40: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

EFFETTO DELLA FB1 SULL’INCREMENTO MEDIO GIORNALIERO DEI SUINETTI

(dati ISAN - U.C.S.C.)

EFFETTO DELLA FB1 SULL’INCREMENTO MEDIO GIORNALIERO DEI SUINETTI

(dati ISAN - U.C.S.C.)

MAIS FB1

(µg/kg) IMG g/die

1 922 403

2 5212 389

3 6458 382

4 13166 368

Page 41: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

EFFETTO DELLA FB1

SUGLI INCREMENTI MEDI GIORNALIERI DEI SUINETTI

(dati ISAN - U.C.S.C.)

360370380390400410

0 5000 10000 15000

FB1, µg/kg

IMG

, g/d

ie

Page 42: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

PROVA SU BROILERS

Page 43: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Prova su broilersLivelli di fumonisina B1 (ppb) nei mais

isogenico (IC) e Bt utilizzati

6147.8

1233.50

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

Fu

mo

nis

in B

1 (p

pb

)

IC

Bt

A

B

A,B: (P<0.01)

Page 44: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

Mais IC Mais Bt P< Standard

error Animali (n.) 216 216 Peso vivo (g) - al tempo 0 - al tempo 21 d - al tempo 42 d

45 693

2621A

44 688

2693B

0.0647 0.7101 0.0035

15.39

20578.08 53299.82

IMG (g) - da 1 a 21 d - da 22 a 42 d - da 1 a 42 d

30.6 93.0 61.8

30.5 96.3 63.4

0.8688 0.1761 0.2151

5.36

33.37 9.06

Indice di conversione Da 1 a 42 d

2.02 1.98 0.5999 0.03

A,B: P<0.01

Performances medie dei broilers

Page 45: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

CONCLUSIONI

• La presenza di micotossine nel mais è un problema rilevante.

• Il mais Bt può favorire una riduzione della contaminazione da aflatossina(?)

• Il mais Bt presenta livelli di fumonisina notevolmente inferiori, con evidenti vantaggi per il consumo umano, ma soprattutto per la zootecnia italiana.

Page 46: ROMA, 15 LUGLIO 2008 QUANDO LITALIA SPERIMENTAVA: DATI DEL CAMPO E DELLALLEVAMENTO Amedeo Pietri Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

AMEDEO PIETRI

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE