Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] cura di...

77
Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 1 a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] Corsi IVA Università di Pisa Otttobre/Novembre 2011 1

Transcript of Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] cura di...

Page 1: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 1a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Corsi IVA Università di PisaOtttobre/Novembre 2011

1

Page 2: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 2a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Gli scopi dell’incontroL’incontro non serve a :

Risolvere in maniera completa tutti i dubbiFornire tutte le nozioni necessarie

L’ incontro serve:

a fornire una “bussola” per orientarsi nel campoa fornire un “cassetto per gli attrezzi”

normativo sufficientemente in grado di guidarci al di là delle singole nozioni fornite

2

Page 3: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Il meccanismo di applicazione dell’ IVAOperator

e Costo

acquisto

Valore aggiunt

o

Prezzo cession

e

Aliquota IVA

Imposta

Totale fattur

a

Artigiano 0 100 100 20 20 120

Grossista 100 50 150 20 30 180

Dettagl,te 150 30 180 20 36 216

Cons.re finale

216 0 0 0 0 0

TOTALE 180 86

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 3

Page 4: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Presupposti dell’ IVA

Soggettivo esercizio arti e professioni

Oggettivo cessione di beni e prestazioni di servizio

Territoriale

Importazioni da chiunque effettuate

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 4

Page 5: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 5a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Cosa sono le attività commerciali dal punto di vista fiscale?

TUIR art. 55 attività conseguente all’esercizio di attività produttiva di reddito di impresa

Il reddito di impresa è quello che deriva dall’esercizio di imprese commerciali precisando che per esercizio di imprese commerciali si intende l’esercizio per professione abituale, ancorchè non esclusiva , delle attività elencate all’articolo 2195 c.c……anche se non organizzate in forma di impresa”

5Workshop Sassari 2009

Page 6: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 6a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Definizione dal punto di vista dell’ iva

Articolo 1 del DPR 633/72:

“ L’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi (presupposto oggettivo ndr )effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni (presupposto soggettivo ndr ) e sulle importazioni da chiunque effettuate”

6Workshop Sassari 2009

Page 7: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Il soggetto passivo IVA in chiave di legislazione europea

Direttiva CE n.112 del 28.1 .2006:Art. 9, “Si considera soggetto passivo chiunque esercita in modo

indipendente e in qualsiasi luogo una delle attività economiche di cui al paragrafo 2, indipendentenetemente dallo scopo o dai risultati di detta attività

Le attività economiche di cui al paragrafo 1 sono tutte le attività di produttore, di commerciante, o di prestatore di servizi comprese le attività estrattive, agricole, nonché quelle delle professioni liberali o assimilate. Si considera in particolare attività economica un’operazione che comporti lo sfruttamente di un bene materiale o immateriale per ricavarne introiti aventi un certo carattere di stabilità.”

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 7

Page 8: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 8a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 8

D.P.R. 633/1972 articolo 4 (definisce uno dei presupposti soggettivi nell’IVA intitolandosi

“Esercizio di imprese”)

“Per esercizio di imprese si intende l’esercizio per professione abituale, ancorchè non esclusivo, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2135 e 2195 anche se non organizzate in forma di impresa”

Workshop Sassari 2009

Page 9: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 9a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

“non preclude che l’ente ..possa porre in essere eventuali attività che si qualificano, sotto il profilo

fiscale, come attività commerciali” – definizione di sintesi

9Workshop Sassari 2009

Page 10: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 10a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Definizione fiscale dell’ ente pubblico

Art. 73 1^ comma lettera c) del TUIR:Sono soggette all’imposta sulle società………..

c) gli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché i trust, residenti nel

territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo l’esercizio di attività

commerciali

10Workshop Sassari 2009

Page 11: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 11a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Caratteristiche dell’ “ente non commerciale”

Circolare Ministeriale - Ministero delle Finanze - Dipartimento Entrate - 12 maggio 1998, n. 124/E

L'elemento distintivo degli enti non commerciali, anche a seguito del citato decreto legislativo n.460 del 1997, è costituito, quindi, dal fatto di non avere tali enti quale oggetto esclusivo o principale lo svolgimento di una attività di natura commerciale, intendendosi per tale l'attività che determina reddito d'impresa ai sensi dell'art. 51 del T.U.I.R..

Nessun rilievo assume, invece, ai fini della qualificazione dell'ente non commerciale la natura (pubblica o privata) del soggetto, la rilevanza sociale delle finalità perseguite, l'assenza del fine di lucro o la destinazione dei risultati.

11Workshop Sassari 2009

Page 12: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 12a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

L’articolo 74 del tuir (ex- 88)

Testo unico delle imposte sui redditi. art. 74 Titolo: Stato ed enti pubblici

. Testo: in vigore dal 01/01/2004 modificato da: DLG del 12/12/2003 n. 344

art. 1 1. Gli organi e le amministrazioni dello Stato, compresi quelli ad ordinamento autonomo, anche se dotati di personalita' giuridica, i comuni, i consorzi tra enti locali, le associazioni e gli enti gestori di demanio collettivo, le comunita' montane, le province e le regioni non sono soggetti all'imposta.

2. Non costituiscono esercizio dell'attivita' commerciale: a) l'esercizio di funzioni statali da parte di enti pubblici; b) l'esercizio di attivita' previdenziali, assistenziali e sanitarie da parte di enti pubblici istituiti esclusivamente a tal fine, comprese le aziende sanitarie locali

12Workshop Sassari 2009

Page 13: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 13a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Ricomponiamo il puzzle a livello di IVA in Ateneo …..

IVA si applica alle attività di natura commerciale eccezioni:

a. IVA intra in atttività

istituzionale b. IVA su prestazioni di servizi nei rapporti conl’estero anchesfera istituzionale

13Workshop Sassari 2009

IVA anche sulle importqzioni

Page 14: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 14a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Se proprio aveste fabbricati dediti interamente all’attività commerciale o promiscuamente…..

Immobile destinato interamente all’attività commerciale : tassazione IRES nell’ ambito del reddito di impresa. Si deduce dal reddito il costo della quota di ammortamento

Immobile destinato promiscuamente all’attività commerciale : Articolo 144 del TUIR comma 4:“Le spese e gli altri componenti negativi relativi a beni e servizi adibiti promiscuamente all'esercizio di attivita' commerciali e di altre attivita', sono deducibili per la parte del loro importo che corrisponde al rapporto tra l'ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d'impresa e l'ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi; per gli immobili utilizzati promiscuamente e' deducibile la rendita catastale o il canone di locazione anche finanziaria per la parte del loro ammontare che corrisponde al predetto rapporto.”

14Workshop Sassari 2009

Page 15: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 15a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Una risoluzione illuminante: la costruzione di una mensa da parte di un Comune – Ris.222/E del 10 Agosto 2007 Agenzia delle

Entrate

“Deve ritenersi che il Comune interpellante , qualora intenda destinare ..il costruendo immobile ad attività commerciale (quale risulta essere, in ogni caso, la gestione della mensa scolastic), lo stesso può esercitare il diritto alla detrazione dell’imposta assolta per rivalsa sulle prestazioni di servizi relative alla costruzione dell’immobile.

La soluzione prospettata presuppone che l’immobile sia strumentale all’attività commerciale esercitata e che, inoltre, la medesima attività venga gestita, da parte dell’ente locale, con contabilità separata come previsto dal citato art. 19 – ter del D.P.R. 633.”

15

Page 16: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Attività di mera locazione di Enti non commercialiLa circolare 21 giugno 1991 nr. 32 ha confermato

una precedente circolare del 21 luglio 1989 n.36 chiarendo che le mere locazioni di immobili da parte di enti non commerciali sono attività non commerciali di ottimizzazione del proprio patrimonio.

Ultimamente però l’Agenzia delle Entrate con risoluzione 169/E dell’ 1.7.2009 ha lievemente corretto il tiro ritenendo che la locazione di immobili da parte di enti non commerciali sia in campo IVA se all’interno dell’ente esiste una struttura dedicata alla gestione (conformemente la ris. 286/2007).Rolando Vivaldi - [email protected]

cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 16

Page 17: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 17a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

LA FONTE DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE: IL CONTRATTO

Il modello contrattuale, da cui in genere prende origine l’attività conto terzi, è il contratto a prestazioni corrispettive disciplinato dall’articolo 1321 del codice civile secondo cui:

“ il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un

rapporto patrimoniale”

17Workshop Sassari 2009

Page 18: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 18a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Un consiglio preliminare: definire lo schema dei rapporti giuridici intercorrenti tra le parti: Risoluzione n.90/E del 19

marzo 2002 dell’Agenzia delle Entrate

“La definizione della questione sollevata si deve fondare sull’analisi del concreto assetto degli interessi delle parti, così come regolati nella convenzione con la quale è concesso il contributo”

18Workshop Sassari 2009

Page 19: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 19a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il contratto commerciale

Un primo elemento importante che ci orienta nel decidere se ci troviamo di fronte ad un contratto commerciale è certamente l’elemento “patrimoniale”, cioè la presenza di una utilità economica suscettibile di valutazione.

Tuttavia tale elemento non è sempre decisivo: anche semplici convenzioni di finanziamento possono e devono avere elementi di carattere patrimoniale.

19Workshop Sassari 2009

Page 20: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 20a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il contratto commerciale: l’interesse prevalente del committente

Ulteriore passo verso la commercialità: dobbiamo essere “scelti” sul mercato da un committente che abbia bisogno di soddisfare una propria esigenza.

Tale elemento è specifico e sarà rilevante per distinguere i contratti a prestazioni corrispettive, di cui stiamo discutendo, da quelli associativi tipici, ad es., dei rapporti che legano le Università alla Comunità Europea.

20Workshop Sassari 2009

Page 21: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 21a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Infine l’elemento fiscalmente (quasi) decisivo: l’ IVA

Un contratto commerciale attivo è generalmente soggetto ad IVA o meglio alla normativa IVA (in primis alla fatturazione) ben potendo ricadere anche sotto regimi IVA particolari (esenzione, non imponibilità etc.).

Se è vero che non tutta l’attività commerciale è fatturabile è però incontestabile che tutto ciò che l’ Università fattura rientra nell’attività commerciale.

21Workshop Sassari 2009

Page 22: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Per l’IVA l’abitualità è importantePer l’assoggettamento ad IVA di qualsiasi

operazione deve comunque sussistere la condizione dell’ abitualità posta dal primo comma dell’articolo 4 : peraltro la risoluzione 25.11.1985 n.324692 ritiene che possa sussistere abitualità anche se rare prestazioni annuali siano ripetute nel corso di anni.

Per i professionisti l’abitualità, e quindi la necessità di iscriversi all’IVA, è insita nell’iscrizione ad albo professionale.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 22

Page 23: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 23a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

L’ IVA è un imposta europea e anche sull’applicazione agli enti pubblici occorre esaminare l’articolo 13 della Direttiva del

Consiglio delle Comunità Europee n. 2006/112/CE

“Gli Stati, le regioni, le provincie, i comuni e gli altri enti di diritto pubblico non sono considerati soggetti passivi per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità, anche quando, in relazione a tali attività od operazioni, percepiscono diritti, canoni, contributi o retribuzioniTuttavia, allorchè tali enti esercitano attività od operazioni di questo genere, essi devono essere considerati soggetti passivi per dette attività od operazioni quando il loro non assoggettamento provocherebbe distorsioni della concorrenza di una certa importanza.”

23Workshop Sassari 2009

Page 24: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 24a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Una sentenza “macabra” della Corte di Giustizia UE, Sez. II dell’8 Giugno 2006, causa C-430/04

Il Feuerbestattungsverein è un’associazione riconosciuta di utilità pubblica che gestisce un crematorio nella città di Halle. Esso ha presentato al Finanzamt una domanda di informazioni nei confronti del comune di Lutherstadt che gestisce parimenti un crematorio in cui..affermava che l’eventuale mancato assoggettamento all’imposta sul valore aggiunto al comune di Lutherstadt avrebbe consentito a tale comune di offrire i servizi di cremazione a prezzi più vantaggiosi di quelli da esso stesso applicati.

La Corte ha ritenuto legittima la richiesta in base alla vigente legislazione europea in materia di IVA.

24Workshop Sassari 2009

Page 25: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 25

Sono in ogni caso oggettivamente commerciali anche se esercitati da enti pubblici

Cessioni di beni nuovi prodotti per la venditaErogazione di acqua e servizi di fognatura e

depurazione, gas, energia elettrica e vaporeGestione di fiere ed esposizioni a carattere

commercialeGestione di spacci aziendali, gestione di mense e

somministrazione di pastiTrasporto e deposito di merciTrasporto di personeOrganizzazione di viaggi soggiorni turistici,

prestazioni alberghiere o di alloggioServizi portuali e aeroportualiPubblicità commercialeTelecomunicazioni e radio diffusioni circolari

a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 25

Page 26: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 26a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il sinallagma contrattuale

Dopo il preliminare accertamento rispetto alle distorsioni di concorrenza occorre esaminare la presenza del sinallagma come primo “sintomo” che ci orienta verso la commercialità di un rapporto.

L’Agenzia delle Entrate ha fondato la propria potestà accertatrice della commercialità o meno di un contratto, sull’esistenza di un rapporto sinallagmatico, un rapporto cioè di causa – effetto tra ciò che viene domandato dal committente e ciò che viene fornito dal cedente/commissionario.

26Workshop Sassari 2009

Page 27: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 27a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il sinallagma: Risoluzione dell’ Agenzia delle Entrate numero 183 del 11.6.2002

…”il contributo assume rilevanza ai fini IVA se erogato a fronte di un'obbligazione di dare, fare, non fare o permettere, ossia quando si e' in presenza di un rapporto obbligatorio a prestazioni corrispettive.

In altri termini, il contributo assume natura onerosa e configura un'operazione rilevante agli effetti dell'IVA quando tra le parti intercorre un rapporto giuridico sinallagmatico nel quale il contributo ricevuto dal beneficiario costituisce il compenso per il servizio effettuato o per il bene ceduto. “

27Workshop Sassari 2009

Page 28: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 28a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Gli altri sintomi della commercialità: : Risoluzione del Direzione AA.GG. E cont.trib. Nr. 72/E – III – 7 – 193496 del 3 Maggio 1999

“La circostanza che l’attività svolta dal Consorzio sia finanziata con i fondi strutturali non può, nello specifico caso in esame, far venir meno la rilevanza oggettiva di tali prestazioni ai fini dell’ IVA ai sensi dell’articolo 3 del DPR n. 633 del 1972, consistendo in una prestazione di servizi effettuata verso corrispettivo specifico ed avente ad oggetto un “facere” assunto in dipendenza di un obbligo di natura contrattuale.

Rilevano in tal senso la clausola risolutiva espressa, essendo la risoluzione lo strumento tipico di un contratto a prestazioni sinallagmatiche nelle quali si verifichi uno squilibrio tra le parti e l’obbligo del risarcimento del danno da inadempimento che evidenzia un interesse patrimoniale da parte del soggetto erogatore

28Workshop Sassari 2009

Page 29: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 29a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Ulteriore sintomo di commercialità: l’acquisizione dei risultati da parte del soggetto erogatore: Risoluzione nr. 118/E – III - 7

– 865 del 12 Luglio 1996 – Dir. AA.GG. e cont.trib.“…si precisa che dalla suddetta convenzione

emerge che a fronte delle prestazioni rese dall’ Università è stabilita la corresponsione di compensi da parte della regione. Tale considerazione, unitamente alla circostanza che i risultati dell’attività di sperimentazione e ricerca…vengono acquisiti nella sfera giuridico – patrimoniale della regione, pone in evidenza la sussistenza di un nesso di sinallagmaticità tra l’erogazione del contributo e l’attività svolta dall’ Università, nel quadro di un rapporto contrattuale.”

29Workshop Sassari 2009

Page 30: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 30a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

I contributi a fondo perduto: Risoluzione dell’ Agenzia delle Entrate nr. 42 del 16.3.2004

Il Consorzio YZ e' stato costituito, ai sensi dell'art. 2602 del Codice Civile, da XX S.p.a., dall'Universita' degli Studi di .... e dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'..........., il Consorzio istante ha chiesto ed ottenuto dal Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica - ai sensi del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297 – un finanziamento sotto forma di contributo alla spesa per la realizzazione di un Progetto di ricerca e sviluppo, corredato da un Progetto di formazione per ricercatori e tecnici di ricerca

Alla luce dei meccanismi di erogazione dei contributi in esame nonche’ del contenuto del contratto di finanziamento, si ritiene che dette somme non assumano natura di corrispettivi specifici per una prestazione di servizi, ma vengano erogate - nella forma di contributi nella spesa (e quindi a parziale copertura dei costi del progetto) - per il perseguimento di finalita' e obiettivi di carattere generale, quali sostegno della ricerca scientifica e tecnologica e delle connesse attivita' di formazione.

Si ritiene, in sostanza, che non sussista un rapporto sinallagmatico tra le prestazioni rese e che, quindi, le somme erogate non siano rilevanti ai fini dell'IVA.

30Workshop Sassari 2009

Page 31: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 31a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Contributi a fondo perduto ed attività commerciale: ATTENZIONE!

31Workshop Sassari 2009

Page 32: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 32a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Contributi a fondo perduto in attività commerciale: IVA ed IRES

32Workshop Sassari 2009

Page 33: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

L’ente pubblico socio di una associazionePer le associazioni politiche, sindacali e di

categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale, di formazione extrascolastica della persona si dispone che le cessioni o prestazioni ai soci effettuate in conformità alle finalità istituzionali espressamente previste dallo Statuto e rivolte alla realizzazione degli scopi sociali non sono soggette ad IVA anche se eseguite verso pagamenti di corrispettivi specifici o di contributi supplementari.

Ciò significa che allorchè per le regole della territorialità si radichi in Italia la eventuale debenza dell’ IVA (ad esempio pagamento di quota associativa ad associazione inglese) la quota è fuori campo del tributo.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 33

Page 34: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

ATI e project financingViene considerato autonomo soggetto IVA la

riunione di imprese per l’esecuzione di appalti pubblici solo nel caso in cui la natura delle operazioni da eseguire non è separabile tra le varie imprese (Risoluzione MiniFinanze 30.12.1982 nr.350845).In linea generale le singole imprese in associazione verticale fatturano direttamente al committente

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 31 Ottobre 2000 nr. 161/E interpreta il contributo pubblico nel project financing come elemento corrispettivo soggetto ad IVA.Rolando Vivaldi - [email protected]

cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 34

Page 35: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 35a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Un approfondimento fiscale sui contributi a fondo perduto: Risoluzione 2/E del 22 gennaio 2010

Non sempre fiscalmente il contributo a fondo perduto in attività commerciale è un ricavo.

Art.88 c.3 lettera b) TUIR : i proventi in denaro o in natura conseguiti a titolo di liberalità (esclusi quelli in

base a contratto o legge) sono sopravvenienze attive da tassare ai fini IRES nell’esercizio in cui sono state

sostenute o in quote costanti nell’esercizio di incasso e nei quattro successivi contributi in

c/capitale Se finalizzati all’acquisto di specifici macchinari

partecipano al reddito o diminuendo direttamente il valore del cespite (minore quota di ammortamento calcolata) o imputando a conto economico nella stessa misura degli

ammortamenti che anche così vengono ridotti contributi in conto impianti (principio contabile nr.16 dei dottori commercialisti – paragrafo F)

RIMANE COMUNQUE LA SCISSIONE IVA/IRES35

Page 36: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 36

Check per stabilire se si è in attività commerciale o menoL’attività viene svolta dall’ente a fronte di un corrispettivo

(sinallagma)?

Tale attività rientra tra quelle elencate dall’art. 4 c.5 DPR

633/1972?

Attività rilevante IVA

Tale attività viene svolta dall’ente in veste di pubblica autorità?

Attività

NO IVA soggetta

IVA

a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 36

SI NO

NO

SI

si NO

Page 37: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 37a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

La contabilità per l’attività commercialePer gli enti non commerciali, quali i Comuni , la

legge prevedeva – con disposizione di cui all’articolo 20 del DPR 29 Settembre 1973 nr. 600 che fossero tenuti libri contabili (libro giornale, libri IVA, scritture ausiliarie, registro dei cespiti , inventario e bilancio) per le attività commerciali esercitate che quindi era obbligatorio rappresentare con separata contabilità.

La situazione si è poi modificata in relazione alla peculiarità degli enti pubblici……..

37Workshop Sassari 2009

Page 38: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 38a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

La contabilità per l’IVA

Il problema dell’ IVA negli enti pubblici era quello di poter detrarre in attività commerciale il tributo sugli acquisti di beni e servizi.

Fino al 1997 per esercitare tale diritto era obbligatoria la contabilità separata:

“La detrazione spetta a condizione che l’attività commerciale sia gestita con contabilità separata”

Con il DL 328/1997 è stato finalmente stabilito che:

“Per le…università ….la contabilità separata… è realizzata nell’ambito e con le modalità previste per la contabilità pubblica obbligatoria a norma di legge o statuto.”

38Workshop Sassari 2009

Page 39: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 39a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Come si realizza la contabilità separata per gli enti pubblici: il Ministero l’aveva già spiegato

con la circolare 26 del 13.6.1980 La previsione di detraibilità IVA per le operazioni commerciali esposte

nella contabilità obbligatoria a norma di legge è stata ammessa nel 1997 per le Università ma per i Comuni ed altri enti esisteva fin dal 1979.

Il Ministero della Finanze aveva spiegato fin dal 1980 come realizzare la contabilità separata, che dava diritto alla detrazione, nell’ambito della contabilità pubblica:

“Si ritiene a tal proposito di dover chiarire che la contabilita' "separata" per i cennati enti puo' realizzarsi con la creazione, fin dalla formulazione del bilancio preventivo, di appositi capitoli, per ciascuna attivita' rilevante agli effetti dell'I.V.A., ove vengono registrati, per le entrate e le uscite, rispettivamente gli importi dei ricavi e dei costi, importi che dovranno trovare precisa corrispondenza nei registri previsti agli effetti dell'I.V.A., che i detti enti soggetti d'imposta sono, in ogni caso, obbligati a tenere ai sensi delle disposizioni contenute nel titolo secondo del D.P.R. n. 633. Qualora le attivita' rilevanti agli effetti del tributo siano contabilizzate unitamente ad altri servizi non soggetti all'I.V.A. in un capitolo unico, si rendera' necessario scindere il capitolo stesso in appositi articoli. Sia i capitoli che gli articoli dovranno riportare la dizione "servizio rilevante agli effetti dell'I.V.A.".

39Workshop Sassari 2009

Page 40: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 40a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Un adempimento delicato: la fatturazione

Pur non essendo un corso sull ‘ IVA si ritiene però opportuno dare qualche cenno sugli elementi fondamentali della fatturazione poiché essa costituisce il punto centrale dei processi legati alla gestione fiscale dell’ attività commerciale.

Gli elementi fondamentali della fattura sono rinvenibili nella Direttiva 2001/115/CE che ha condotto alla riformulazione dell’articolo 21 del D.P.R. 633/1972

La fattura va emessa immediatamente al verificarsi del compimento dell’operazione (nei servizi al momento della notizia del pagamento del corrispettivo o all’atto della cessione del bene mobile o della stipula dell’atto se bene immobile – vedi slide successiva) – Ris. 6.12.1989 nr.551041)

40Workshop Sassari 2009

Page 41: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 41a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Operazioni senza addebito di imposta (solo elencazione)

Cessioni relative a beni non comunitari in transito (codice doganale comunitario CEE 12/10/1992 n.2913)

Cessioni relative a beni depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale con merci non comunitarie non ancora immesse in libera pratica: depositi doganali (art. 85 e segg. Codice doganale), zone franche e depositi franchi (art. 166 e segg. Codice doganale)

Operazioni non imponibili artt. 8 , 8-bis, 9, 38-quater DPR 633/1973

Operazioni esenti art. 10 DPR 633/72Operazioni soggette al regime del margine per i beni

usatiOperazioni soggette al regime delle Agenzie di

viaggio e turismo41Workshop Sassari 2009

Page 42: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 42a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Registro dei corrispettivi (art. 22 e 24 del DPR 633/72)

Si può evitare la fattura per il commercio al minuto (anche in spacci interni ad.es. per la vendita di gadgets in Università o per le operazioni esenti indicate tra l’altro al n. 22 dell’art. 10-prestazioni proprie delle biblioteche… e

quelle inerenti alla visita di musei, gallerie….giardini botanici) art.22

Tali operazioni vanno annotate – giornalmente – nel REGISTRO DEI

CORRISPETTIVI42Workshop Sassari 2009

Page 43: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 43a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Le prestazioni delle biblioteche

Esenzione di carattere oggettivo che prescinde dal soggetto che paga la prestazione

Una cooperativa che ha un appalto dall’Ateneo per gestire il servizio può fatturare in esenzione di IVA

Ma il servizio deve essere globale e complessivamente funzionale alla gestione della biblioteca e non riguardare singole prestazioni che- da sole – non sono esenti ( Ris.135/E del 6 Dicembre 2006 e Ris.131/E del 6 Giugno 2007)

43Workshop Sassari 2009

Page 44: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 44a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Le prestazioni didattiche Accezione ampia (comprese le prestazioni educative

dell’infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni).Esenti anche le prestazioni collegate (vitto, alloggio,materiale didattico) e le lezioni private

Necessità del riconoscimento da parte di una pubblica amministrazione non necessariamente scolastica (R.M. n.430379 del 17 gennaio 1992)

I VERSAMENTI DI ENTI PUBBLICI POSSONO ESSERE ANCHE DIRETTI A FORMATORI NON IN POSSESSO DEL RICOSCIMENTO (Ris. 150/E del 10.8.94, n.182/E del 22.12.1998, e nr. 44/E del 19.3.1999)

Professori a contratto professionisti: fatturazione sempre con IVA se il rapporto intercorre con l’Università per materie rientranti nell’oggetto della propria professione (prestazioni in house Risoluzione Ministeriale 213/E del del 15/7/1995 e Ris. Ag,Entrate 84/E del 4 Aprile 2003)

44Workshop Sassari 2009

Page 45: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 45a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Alimenti e bevande: trasferte dei dipendentiIn una successiva slide si dà conto del fatto che

dal 1^ Settembre 2008 è detraibile l’imposta (in attività commerciale) corrisposta dall’ Università per pagamento di prestazioni alberghiere o di alimenti e bevande da parte dei dipendenti dell’ ente inviati in missione.

La Circolare 6 del 3 marzo 2009 dell’ Agenzia delle Entrate ha precisato che qualora non via sia coincidenza tra il committente (Ateneo) e i fruitori della prestazione (dipendenti in missione) la fattura va comunque intestata all’ Università ed i dati dei beneficiari esposti in fattura od in apposita nota allegata.

45Workshop Sassari 2009

Page 46: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 46a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Detraibilità dell’imposta sugli acquisti (art.19 DPR 633/72)

L’IMPOSTA E’ DETRAIBILE SE:

è addebitata con una fattura;

è relativa ad un’operazione inerente all’attività svolta;

- è altresì “afferente” alle operazioni imponibili od equiparate

è riferita ad un attività perfezionata mediante accordo valido

non rientra nei casi di indetraibilità;

viene esercitato correttamente il diritto alla detrazione

Il diritto alla detrazione sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile e può essere esercitato, al più tardi, con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto ed alle condizioni esistenti al momento della

nascita diritto medesimo.46Workshop Sassari 2009

Page 47: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 47a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Registro degli acquisti (art.25 D.P.R. 633/72)

“Il contribuente deve numerare in ordine progressivo le fatture e le

bollette doganali relative ai beni e ai servizi acquistati o importati

nell’esercizio dell’impresa, arte o professione , comprese quelle emesse a

norma del terzo comma dell’art.17 e deve annotarle in apposito registro

anteriormente alla liquidazione periodica, ovvero alla dichiarazione

annuale, nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa

imposta” 47Workshop Sassari 2009

Page 48: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 48a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Beni e servizi utilizzati promiscuamente in operazioni imponibili ed in operazioni escluse

(ART. 19 C.4 dpr 633/72)

art. 19, co. 4, DPR 633/1972

IN PRESENZA DI:

OPERAZIONI NON SOGGETTE

BENI O SERVIZI UTILIZZATI AD USO PROMISCUO (utilizzo per fini privati o estranei all’esercizio di impresa, arte o professione)

la detrazione non è ammessa per la parte

non soggetta all’imposta

“secondo criteri oggettivi, coerenti con la natura dei beni e servizi acquistati”Circolare Ag.Entr.328/E del 24 Dicembre 1997 :” A titolo di esempio può affermarsi che ai fini della ripartizione delle spese di riscaldamento di un fabbricato utilizzato sia per l'attività imponibile sia per un'attività esclusa, un criterio oggettivo e coerente può essere costituito dalla cubatura dei rispettivi locali.” 48Workshop Sassari 2009

Page 49: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 49a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Indetraibilità oggettiva(art.19- bis1 DPR 633/72)

PREVISTA PER ALCUNI BENI TASSATIVAMENTEELENCATI DALLA LEGGE:

OMAGGI E ALTRE SPESE DI RAPPRESENTANZA (> 25,82 EURO) – lett.h

PRESTAZIONI DI SERVIZI RELATIVE A BENI DI LUSSO E MEZZI DI TRASPORTO DI LUSSO- lett a) e b) se non

formano attività propria dell’impresa

CARBURANTI E LUBRIFICANTI ACQUISITI PER MEZZI DI TRASPORTO DI LUSSO – lett. d)

ABITAZIONI – lett. i)

49Workshop Sassari 2009

Page 50: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 50a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Indetraibilità oggettiva(art.19- bis1 DPR 633/72 lett.c e d– segue)

Il caso degli autoveicoli non di lusso

Decisione della Corte di giustizia europea Causa c 228/05 illegittime le limitazioni alla

detrazione dell’IVA sugli acquisti, anche intracomunitari, e alle importazioni di veicoli indicati nell'art. 19-bis1, comma 1, lettera c),

del D.P.R. n. 633 del 1972 e alle spese di manutenzione e gestione degli stessi indicate

nella lettera d) del medesimo articolo Decisione del Consiglio 18 giugno 2007, n.

2007/441/CE autorizzazione ad una detrazione pari al 40% su tali spese (GUEE

del 27.06.2007)

50Workshop Sassari 2009

Page 51: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 51a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

La detrazione tramite pro- rata art. 19 c.5 e 19 bis DPR 633/72

PREVISTA IN CASO DI SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’CHE DA’ LUOGO AD OPERAZIONI IMPONIBILI ED

OPERAZIONI ESENTI:

Op. impon. + Op. assim.(1)Pro-rata di detraibilità = _______________________________________

Op. impon. + Op. assim. + Op. esenti

Nel calcolo della percentuale non si tiene conto:- delle cessioni di beni ammortizzabili;- dei passaggi interni fra più attività;- di alcune operazioni non soggette ad IVA (cessione di denaro, campioni

gratuiti;- delle cessioni di beni acquistati o importati senza diritto alla detrazione;

(1) sostanzialmente le operazioni non imponibili e non territoriali 51Workshop Sassari 2009

Page 52: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 52a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Cessioni e prestazioni intracomunitarie

In base all’articolo 46 del DL 331/1993 le fatture emesse in relazione a cessioni intracomunitarie non imponibili ai sensi dell’articolo 41 ed alle prestazioni di servizi intracomunitari non imponibili devono riportare, oltre al titolo e alla norma di non applicazione dell’ IVA, l’isopartita del cessionario o del committente.

52Workshop Sassari 2009

Page 53: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 53a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

PRESUPPOSTI perché si realizzi un acquisto o cessione intracomunitaria

OGGETTIVI TERRITORIALI SOGGETTIVI

CHE L’ACQUISTO O LA CESSIONE SIA EFFETTUATO A TITOLO ONEROSO

COSTITUZIONE DIRITTO DI PROPRIETA’ SUL BENE OGGETTO DELLO SCAMBIO

EFFETTIVA MOVIMENTAZIONE DEL BENE MATERIALE TRA UNO STATO MEMBRO E L’ALTRO

STATUS DI OPERATORE ECONOMICO DEL CEDENTE COMUNITARIO E DELL’ACQUIRENTE NAZIONALE

I SOGGETTI DEVONO ESSERE IN POSSESSO DEL

NUMERO DI IDENTIFICAZIONE

IVA

SE MANCA UNO SOLO DEI PRESUPPOSTI NON SI HA “ACQUISIZIONE”L’OPERAZIONE E’ SOGGETTA ALLA DISCIPLINA INTERNA VIGENTE NEL PAESE DI ORIGINE DEI BENI53Workshop Sassari 2009

Page 54: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 54a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

ACQUISTI INTRACOMUNITARI EFFETTUATI NELL’AMBITO COMMERCIALE ART. 47 PRIMO COMMA DL 331/93

PROCEDIMENTO OPERATIVO PER LA GESTIONE DELLE FATTURE DEFINITIVE PRO-FORMA PER L’ACQUISTO DI

BENI MATERIALI DIVERSI DAI PRODOTTI EDITORIALI

La fattura deve essere protocollata indicando numero e data di La fattura deve essere protocollata indicando numero e data di ricevimento, per completezza ove possibile, allegare anche la ricevimento, per completezza ove possibile, allegare anche la busta. La data di protocollo di presa possesso è fondamentale, in busta. La data di protocollo di presa possesso è fondamentale, in quanto attiva i termini di annotazione nei registri IVA – quanto attiva i termini di annotazione nei registri IVA – Dichiarazione che il bene o servizio è inerente all’attività Dichiarazione che il bene o servizio è inerente all’attività commercialecommerciale

Determinazione del controvalore in euro del corrispettivo espresso Determinazione del controvalore in euro del corrispettivo espresso in valuta diversa dall’euro per individuare la nostra base imponibile in valuta diversa dall’euro per individuare la nostra base imponibile su cui calcolare l’aliquota I.V.A. ovvero titolo e norma in caso di non su cui calcolare l’aliquota I.V.A. ovvero titolo e norma in caso di non assoggettabilità all’impostaassoggettabilità all’imposta

La fattura deve essere “integrata” indicando l’ IVA da versare. La fattura deve essere “integrata” indicando l’ IVA da versare. L’integrazione può essere fatta sulla fattura ricevuta, oppure creare L’integrazione può essere fatta sulla fattura ricevuta, oppure creare un modello apposito, che farà parte integrante della fatturaun modello apposito, che farà parte integrante della fattura

54Workshop Sassari 2009

Page 55: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 55a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

ACQUISTI INTRACOMUNITARI EFFETTUATI NELL’AMBITO COMMERCIALE ART. 47 PRIMO COMMA DL 331/93

Le modalità di registrazione della fattura in ambito commerciale sono diverse da quelle in ambito istituzionale. La fattura, relativa all’operazione: imponibile, non imponibile, esente, non soggetta, deve essere registrata entro lo stesso mese di ricevimento (es. data protocollo 02/11/2006, termine ultimo per la registrazione 30/11/2006) ovvero anche successivamente ma comunque entro quindici giorni dal ricevimento, ma ai fini della liquidazione dell’imposta a debito, con riferimento al mese di ricevimento

La fattura quindi, integrata, dovrà essere annotata nel registro di cui all’art. 23 (registro fatture emesse), seguendo la numerazione progressiva delle fatture emesse (l’imponibile non costituisce volume d’affari) e contemporaneamente nel registro di cui all’art. 25 (registro acquisti) e ottenere così di fatto recupero dell’imposta

Le fatture di acquisto intracomunitario di beni devono essere annotate nel registro di cui all’art. 23 entro il mese di ricevimento anche del corrispettivo espresso in valuta estera (data protocollo della Struttura universitaria) previa integrazione e secondo l’ordine della numerazione progressiva delle fatture emesse (es. se la Struttura era giunta all’emissione della fattura n. 50, la fattura intracomunitaria dovrà necessariamente essere numerata n. 51) comprese le autofatture di cui all’art. 46 comma 5

55Workshop Sassari 2009

Page 56: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 56a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

I modelli doganali INTRA per gli acquisti-cessioni intracomunitarie (cenni)Il sistema INTRASTAT è un sistema informatico unico

europeo per il monitoraggio delle operazioni di acquisto e cessione di beni all’interno dei paesi della Unione Europea

La Direttiva 2008/117/CE ha introdotto l’obbligo dell’ INTRASTAT anche per le prestazioni di servizi rese , mentre il D.lgs 18/2009 di recepimento (modifica dell’articolo 50 D.L. 331/93) lo prevede anche per i servizi resi (i servizi sono quelli dell’art. 7-TER DPR 633/72vedi slides territorialità. Se l’IVA non è dovuta sull’operazione non c’è obbligo di INTRASTAT.

Ha finalità statistiche e fiscali

56Workshop Sassari 2009

Page 57: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 57a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Chi è obbligato agli INTRA (cenni) Tutti i soggetti passivi di imposta che effettuano acquisti e/o cessioni

intracomunitarie con i requisiti previsti per tali operazioni intracomunitarie (trasferimento della proprietà tra due soggetti passivi di imposta o di altro diritto reale su beni, onerosità, movimentazione del bene da un paese UE all’altro)

Gli enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art.4 IV c. DPR 633/72 non soggetti passivi di imposta che – ai sensi dell’articolo 38 del DL 331/93 – hanno effettuato nell’anno precedente acquisti intracomunitari in ambito istituzionale per un valore al netto dell’IVA superiore ad euro 10.000,00

Gli enti, associazioni ed altre organizzazioni di cui all’art.4 IV c. DPR 633/72 tra cui si ricorda sono anche le Università, soggetti passivi di imposta relativamente ad attività commerciali svolte, che hanno effettuato acquisti intracomunitari indipendentemente dal loro ammontare.

I soggetti passivi di imposta per servizi resi/ricevuti di cui all’articolo 7-TER del DPR 633/72: la circolare 12/E/2010 ha comunque precisato che al raggiungimento del plafond di 10euro che rende necessaria l’identificazione degli enti non commerciali concorrono solo gli acquisti di beni INTRAUE e non anche quelli di servizi.

57Workshop Sassari 2009

Page 58: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 58a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Le tipologie di modelli INTRASTAT- 1

Per gli acquisti di beni:INTRA 2 (frontespizio))INTRA 2 – bis (descrizione analitica delle

operazioni effettuate nel periodo di riferimento)

INTRA 2 – ter (rettifiche modelli precedentemente presentati)

INTRA 2 – quater (servizi ricevuti registrati nel periodo)

INTRA 2 – quinquies (rettifiche ai servizi ricevuti)

http://www.agenziadogane.it 58Workshop Sassari 2009

Page 59: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 59a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Le tipologie di modelli INTRASTAT- 2

Per le cessioni di beni:

INTRA 1 (frontespizio)INTRA 1 – bis (descrizione analitica delle

operazioni effettuate nel periodo di riferimento)

INTRA 1 – ter (rettifiche modelli precedentemente presentati)

INTRA1 – quater (servizi resi registrati nel periodo)

INTRA1 – quinquies (rettifiche ai servizi resi)http://www.agenziadogane.it

59Workshop Sassari 2009

Page 60: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 60

Nuova periodicità INTRASTAT beni e servizi resi/ricevuti

Ammontare delle operazioni

Periodicità di presentazione

Non superiore a € 50.00,00

Superiore a € 50.000,00

“Non più prevista la presentazione annuale

Trimestrale

Mensile

Il limite va valutato sul trimestre civile in corso e sui quattro precedenti (somma?)

60

Page 61: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 61

Presentazione elenchiObbligatoriamente in via telematica con

adesione al Servizio telematico DoganaleTermine di presentazione fissati al 25 del

mese successivo al periodo di riferimento

a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 61

Page 62: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 62a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il modello INTRA 12

Dichiarazione dell’ammontare degli acquisti beni e servizi registrati nel mese precedente e l’ammontare dell’imposta dovuta

Presentazione all’Agenzia delle Entrate entro il mese successivo a quello in cui il bene/servizio è pervenuto unitamente ad una copia del modello di versamento unificato F24 - entro la fine del mese successivo all’effettuazione delle operazioni

http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebbc694f896c111/modintra12.pdf

Dal 1^ Giugno 2010 l’INTRA 12 va inviato esclusivamente con modalità telematica

62Workshop Sassari 2009

Page 63: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 63a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

L’ inversione contabile: (“reverse charge)Di regola debitore dell’IVA è il soggetto che effettua

l’operazione imponibile (cedente o prestatore). In alcuni casi e per varie ragioni l’obbligo viene traslato sul destinatario (cessionario o committente) purchè sia un soggetto passivo che effettua l’acquisto in tale veste.

Il meccanismo si può realizzare in due modi trasferendo in toto al destinatario l’obbligo della

fatturazione (es. acquisti da non residenti) Oppure prevedendo l’obbligo di integrazione della fattura

del cedente o prestatore (es.acquisto rottami, subappalti in edilizia) come nel caso delle fatture di acquisto intracomunitarie e le prestazioni di servizi ricevute da prestatori intra-cee soggetti passivi di imposa.

63Workshop Sassari 2009

Page 64: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 64a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Reverse charge: la fonte normativa è nell’articolo 17 secondo comma del DPR 633/72.

Gli operatori nazionali che, nell’esercizio delle loro attività acquistano beni e servizi (territoriali) da soggetti residenti all’estero sono tenuti ad emettere fattura in unico esemplare ai fini dell’assolvimento dell’imposta ai sensi dell’ articolo 17, terzo comma.

Le fatture in reverse charge sono annotate sia nel registro delle vendite art. 23(entro 15 giorni dall’emissione) sia in quello degli acquisti art. 25(nel momento in cui si eserciti il diritto alla detrazione dell’imposta). 64Workshop Sassari 2009

Page 65: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 65a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Ipotesi di “reverse charge” – 1 Cessioni di oro da investimento, materiali d’oro e

semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi (art.17, quinto comma DPR 633/72) integrazione della fattura

Cessioni di rottami, cascami e avanzi di metalli ferrosi e dei relativi lavori, di carta da macero, di stracci e di scarti di ossa, di pelli, di vetri, di gomma e plastica (art.74, settimo e ottavo comma, DPR 633/72)integrazione della fattura

Prestazioni di servizi, compresa la prestazione di manodopera, rese nel settore edile da soggetti subappaltatori nei confronti di imprese che svolgono l’attività di costruzione o ristrutturazione di immobili ovvero nei confronti dell’appaltatore principale o di un altro subappaltatore (art. 17 sesto comma lettera a) commentata con Circolare nr. 37 del 29 Dicembre 2006 dell’Agenzia delle Entrate)integrazione

65Workshop Sassari 2009

Page 66: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 66a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Ipotesi di “reverse charge” – 2Cessioni di apparecchi radiomobili e

componenti accessori integrazioneCessioni personal computers e componenti

accessori integrazioneCessioni di materiali e prodotti lapidei, direttamente

provenienti da cave e miniereintegrazione Cessioni di fabbricati strumentali per natura

imponibili per opzione del cedente (con effetto dal 1^ ottobre 2007) ai sensi della lettera d) del nr. 8-ter dell’art.10 e a quelle imponibili per effetto del limitato diritto alla detrazione del cessionario ai sensi della lettera b) (con effetto dal 1^ Marzo 2008)integrazione

_____________________________ Le operazioni in rosso non sono ancora operative in attesa di autorizzazione della Comunità Europea

66Workshop Sassari 2009

Page 67: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 67a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Ipotesi di reverse charge – 3Tutte le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA compiute

nel territorio dello Stato da soggetti non residenti, possono essere adempiute:

Mediante identificazione diretta ai sensi dell’articolo 35-ter DPR 633/72 ipotesi residuale dopo il Dlgs 18/2010

Nomina rappresentante fiscale (obbligatorio per operazioni di soggetti non residenti verso soggetti non passivi di imposta)ipotesi residuale dopo il Dlgs 18/2010

Mediante emissione di autofattura (reverse charge) (naturalmente solo in attività commerciale previa comunicazione al fornitore del bene o servizio del proprio numero di Partita IVA)regime naturale

67Workshop Sassari 2009

Page 68: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 68

Il reverse charge nei rapporti con l’estero

L’ipotesi di autofatturazione si è enormemente ampliata coinvolgendo, con la modifica dell’articolo 17 comma 2 da parte del D.lgs 18/2010.

Il reverse charge diventa ora obbligatorio per tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato da soggetti non residenti nei confronti di soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato.

a cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 68

Page 69: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 69a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Autofattura per regolarizzazione

Se in attività commerciale non si riceve fattura di acquisto di bene o servizio entro quattro mesi dall’effettuazione della prestazione si ha l’obbligo di autofatturarsi (F24 codice tributo 9399) nei trenta giorni successivi presentando all’Agenzia delle Entrate due copie dell’autofattura.La registrazione avverrà solo sul registro delle fatture di acquisto visto il versamento con F24.

Ai sensi dell’art. 46 comma 5 DL 331/93 se la fattura di un fornitore comunitario non perviene entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’acquisto si deve emettere autofattura entro il mese seguente

69Workshop Sassari 2009

Page 70: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 70a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Il momento di effettuazione delle operazioni (art. 6 D.P.R. 633/72)

PRESTAZIONE DI SERVIZI PAGAMENTO DEL CORRISPETTIVO

CESSIONE DI BENI: MOBILI Consegna o Spedizione

IMMOBILI Stipula del Contratto traslativo della Proprietà o di altro diritto reale

ACQUISTI INTRACOMUNITARI: al momento della consegna in Italia al cessionario anche se effettuato con

mezzi del cessionario

70Workshop Sassari 2009

Page 71: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 71a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

L’IVA PER CASSAL’art. 7 del Dl 185/2008 dispone che l’esigibilità

dell’Iva è differita al momento del pagamento per cessioni e prestazioni effettuate nei confronti di soggetti che agiscono nell’esercizio di imprese ovvero di arti o professioni.

In ogni caso, il differimento di esigibilità non può eccedere 1 anno dal momento di effettuazione dell’operazione.

I soggetti ai quali la norma si applica hanno un volume di affari <200.000,00 euro

Nella fattura va specificato “Iva ad esigibilità differita”

Dopo l’approvazione della CE si attende il decreto attuativo 71Workshop Sassari 2009

Page 72: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 72a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Fatturazione con IVA ad esigibilità differita - Art. 6 comma 5 D.P.R. 633/73

Introdotta dal Dlgs 313/97Si può esercitare nei confronti di Stato,organi dello

Stato, Comuni, Provincie, Regioni e loro Consorzi (ad es.Comunità Montane),CCIIAA,Enti pubblici

assistenza beneficenza e previdenza, UNIVERSITA’,USL,ASL, Enti pubblici di ricovero e

cura a prevalente carattere scientificoConsente di emettere fattura, registrarla e non essere obbligato a versare l’IVA fino al pagamento:

comunque l’operazione si intende a tutti gli effetti effettuata.

Se prima del verificarsi degli eventi a partire dai quali l’operazione è compiuta viene emessa la

fattura o pagato in tutto od in parte il corrispettivo l’operazione si considera effettuata limitatamente

all’importo fatturato o pagato.72Workshop Sassari 2009

Page 73: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 73a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

NOVITA’ IVA DAL 1° SETTEMBRE 2008

SPESE ALBERGHIERE E DI RISTORAZIONE

IN AMBITO COMMERCIALE

73Workshop Sassari 2009

Page 74: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 74a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

NOVITA’ IVA DAL 1° SETTEMBRE 2008

SPESE ALBERGHIERE E DI RISTORAZIONE

IN AMBITO COMMERCIALE

74Workshop Sassari 2009

Page 75: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 75a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

SPESE ALBERGHIERE E RISTORAZIONEart. 83, co. da 28-bis a 28-quinquies, D.L. 112/2008

D.P.R. 633/72 IVA

abrogazioneart. 19-bis 1, co. 1 lett. e),

Dpr 633/1972

DETRAZIONE 100% dell’Iva assolta su SPESE ALBERGHIERE E

RISTORAZIONE 01.09.2008

SOLUZIONI OPERATIVE

DIPENDENTE DATORE DI LAVORO

richiedere fatturaper spese alberghiere e di ristorazione

spese dipendenti rilevano per ufficio personale e per ufficio contabile

predisposizione nota speseadozione di un software gestionale ad hoc

dematerializzazione dei documenti del lavoro

75Workshop Sassari 2009

Page 76: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 76a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

SPESE ALBERGHIERE E DI RISTORAZIONE

IVA

Fino al 31.8.2008

Dal 1°.9.2008

Art. 19-bis1, lett. e), DPR 633/72

Detraibilità limitata alle sole prestazioni alberghiere e di ristorazione connesse alla partecipazione a convegni

congressi e simili erogate nei giorni di svolgimento degli stessi

Soppressione lett. e), prima parte del DPR 633/72

Detraibilità piena delle prestazioni alberghiere e di

ristorazione

D.L. 112/2008

76Workshop Sassari 2009

Page 77: Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.ita cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it1a cura di Rolando Vivaldi - r.vivaldi@adm.unipi.it Corsi IVA.

Rolando Vivaldi - [email protected] cura di Rolando Vivaldi - [email protected] 77a cura di Rolando Vivaldi - [email protected]

Fino al 31.12.2008 Dal 1°.1.2009

Deduzione integrale delle spese per prestazioni alberghiere e di

ristorazione

Regola generale

Deduzione limitata al 75% delle spese per prestazioni alberghiere e di ristorazione

D.L. 112/2008

Eccezione

Deduzione integrale delle spese alberghiere e di ristorazione sostenute dai

dipendenti in trasferta

SPESE ALBERGHIERE E DI RISTORAZIONE

Irpef/ires

77Workshop Sassari 2009