Rodari 2.0 istruzioni per l'uso

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RODARI 2.0

inventiamo fantastiche storie collaborando nel “cloud”

ISTRUZIONI PER L'USO

Indicazioni didattiche e tecniche per realizzare un laboratorio di scrittura

creativa, collaborativa sul cloud,ispirata al testo “La grammatica della fantasia” di Gianni Rodari

a cura di Stefania Bassi e Marina Lodigiani

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INTRODUZIONE

Prima di iniziare le attività di scrittura creativa, si illustri brevemente agli studenti,organizzati per coppie di lavoro, lo strumento che verrà utilizzato: un foglio di calcolocondiviso tra tutti i device, sul quale sarà possibile scrivere in contemporanea; per evitaresovrapposizioni durante la scrittura, a ciascun gruppo verrà assegnato un colore che, inogni esercizio creativo, distinguerà le caselle in cui digitare.

Questo laboratorio di scrittura collaborativa e creativa utilizza DRIVE, un'applicazione di Google, che offre gratuitamente uno spazio di archiviazione di documenti online. Attraverso l'accesso con un account Google, si possono creare file di diverso genere e accederevi da qualunque device collegato in rete. Drive permette anche di lavorare a distanza e contemporaneamente sullo stesso documento con più persone.

Per poter utilizzare il servizio è necessaria la registrazione e la creazione di un account personale. Google non permette ad una singola persona di registrarsi più volte, ma offre alla scuola un servizio esclusivo che permette ad ogni studente di avere il proprio account e tutti i servizi ad esso correlati, tra cui google drive che verrà utilizzato in questo laboratorio.

Maggiori informazioni https://www.google.com/work/apps/education/

Le attività di scrittura collaborativa può essere eseguita da pc o da tablet. Per una migliore gestione degli esercizi consigliamo di utilizzare diversi fogli all’interno di un unico file.

Per aggiungere un foglio: tasto + in basso a sinistraPer rinominare il foglio: tasto destro sul nome del foglio (generalmente foglio1, foglio2…), rinomina.

N.B.

Se non diversamente specificato, tutte le parti in grigio e corsivo sono tratte da

G.Rodari, La grammatica della fantasia, Introduzione all'arte di inventare storie, Einaudi Ragazzi, 2010

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ATTIVITA' 1

IL BINOMIO FANTASTICO

1.1NOTE DIDATTICHE

Si introduce brevemente la tecnica del binimio fantastico, utilizzata moltissimoda Rodari nell'invenzione delle sue storie.

“ Occorre una certa distanza tra le due parole, occorre che l’una sia sufficientemente estranea all’altra, e il loro accostamento discretamente insolito, perché l’immaginazione sia costretta a mettersi in moto per istruiretra loro una parentela, per costruire un insieme fantastico in cui i due elementi estranei possano convivere. (…) Nel binomio fantastico le due parole non sono prese nel loro significato quotidiano, ma liberate dalle catene verbali di cui fanno parte quotidianamente. Esse sono estraniate, spaesate, gettate l’una contro l’altrain un cielo mai visto prima. ”

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Proseguire con la lettura della storia rodariana, nata dal binomio STRADA e CIOCCOLATA:

Tre fratellini di Barletta una volta, camminando per la campagna, trovarono una strada liscia liscia e tutta marrone. “Che sarà?” disse il primo. “Legno non è,” disse il secondo. “Non è carbone,” disse il terzo.Per saperne di più si inginocchiarono tutti e tre e diedero una leccatina.Era cioccolato, era una strada di cioccolato. Cominciarono a mangiarne un pezzetto, poi un altro pezzetto, venne la sera e i tre fratellini erano ancora lì che mangiavano la strada di ciccolato, fin che non ce ne fu più neanche un quadratino. Non c’era più né il cioccolato né la strada.“Dove siamo?” domandò il primo. “Non siamo a Bari,” disse il secondo. “Non siamo a Molfetta,” disse il terzo.Non sapevano proprio come fare. Per fortuna ecco arrivare dai campi un contadino col suo carretto.“Vi porto a casa io,” disse il contadino. E li portò fino a Barletta, fin sulla porta di casa. Nello smontare dal carretto si accorsero che era fatto tutto di biscotto. Senza dire né uno né due cominciarono a mangiarselo, e non lasciarono né le ruote né le stanghe.Tre fratellini così fortunati, a Barletta, non c’erano mai stati prima e chissà quando ci saranno un’altra volta.

G.Rodari, Favole al telefono, Einaudi Ragazzi, 2010

Si inizia l'attività: ogni coppia di alunni dovrà scrivere una parola a piacere nella casellacontraddistinta dal colore assegnato inizialmente.Dopo che tutti avranno scritto le parole, si leggeranno i binomi così formati e,collettivamente si sceglieranno i due ritenuti più interessanti per lo sviluppo successivo diuna storia.

1.2 NOTE TECNICHEImpostare in dieci caselle dieci colori diversi. Si consiglia di formattare le celle in modo dapermettere agli studenti di scrivere senza doversi preoccupare di dimensione e coloretesto. (Ad esempio impostare per tutte le celle una dimensione carattere adeguata e ilcolore del testo nero per le caselle con colori chiari e bianco per quelle con colori scuri)

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ATTIVITA' 2

LE CARTE DI PROPP

2.1NOTE DIDATTICHE

“ I bambini amano mescolare le carte, improvvisandosi delle regole: estrarne tre a caso e costruirci una storia completa; partire dall'ultima carta della serie; dividersi il mazzo, tra due gruppi, e comporre due storie a gara. Spesso basta una carta a suggerire una favola. ”

Questa attività è ispirata alle famose Carte di Propp, citate spesso ne “La grammaticadella fantasia”, con particolare riferimento alla struttura generale delle carte:

1. Equilibrio iniziale, al quale corrisponde “C'era una volta”2. Rottura dell'equilibrio iniziale, al quale corrisponde “Un brutto giorno”3. Peripezie dell'eroe, al quale corrisponde “Allora...”4. Ristabilimento dell'equilibrio, al quale corrisponde “Fortunatamente” ed “Infine”

Si propone agli alunni di sviluppare sinteticamente la trama dei due binomi scelti nellaprecedente attività: la scrittura procederà con modalità “a staffetta”.Cominceranno a scrivere solo i gruppi con il colore corrispondente alla riga “C'era unavolta”; apparsa sul foglio la prima frase, comincerann a digitare gli alunni del secondogruppo, scrivendo una frase in corrispondenza della riga “Un brutto giorno” e così via. A conclusione dell'attività, lettura delle due storie e breve commento sull'esperienza.

2.2NOTE TECNICHE

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Impostare ogni riga con un colore, una dimensione e un colore carattere.Nella colonna A scrivere gli incipit. Selezionare le celle successive (6 o 7) di ogni colore edunirle per permettere agli studenti di avere spazio sufficiente per completare la frase.

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Attività n.3

IL PREFISSO FANTASTICO

3.1 NOTE DIDATTICHE

“ Dicesi prefisso fantastico qualsiasi prefisso capace di lanciare una parola vecchia in una favola nuova. Ecco la parola "ombrello". Il prefisso "anti" sarà sufficiente a darci un "anti-ombrello". Immaginarne gli usi. Si prenda una lettera qualunque, ad esempio la lettera "S", e la si collochi davanti a qualsiasi parola. A uncerto punto, si otterrà una parola fantastica producente, ossia piena di favola come un uovo è pieno del suopulcino. Per esempio la parola "s-temperino": essa indicherà, ovviamente, il contrario del temperino. Inveceche a temperare le matite servirà ad allungarle, quando sono state troppo temperate. Sua utilità nelle scuole.Proteste dei cartolai, eccetera. ”

Si introduce sinteticamente la tecnica creativa del prefisso fantastico, che può essereconsiderato un caso particolare di binomio fantastico, formato da un prefisso associato inmaniera dissonante ad una parola: es. il mini-ippopotamo, lo s-cannone,etc.

Prima dell'inizio dell'attività, si chieda agli alunni di elencare diversi prefissi: super, bi, tri,s-,anti, mega, maxi, mini, super, etc.

Si invitano poi gli alunni a scrivere una qualsiasi parola nella seconda colonna, semprenella casella corrispondente al loro colore. Successivamente il gruppo lavorerà nella primacolonna, in corrispondenza della parola scritta da un altro gruppo, per abbinarvi unprefisso che generi l'effetto “fantastico” .

Seguirà breve discussione sui binomi con maggiore potenziale creativo.

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Attività n.4

L'ERRORE CREATIVO

“ In ogni errore giace la possibilità di una storia.Un “libbro” con due “B” sarà soltanto un libro più pesante degli altri, o un libro sbagliato, o un librospecialissimo? Una “rivoltela” con una sola “L” sparerà pallottole, piumini o violette?[…] Acqua e “acua”(senza la Q) rimangono parenti strettissimi: il significato del secondo si può soltanto desumere dal significatodel primo. È una malattia del primo significato. Ciò risultata chiaro dall’esempio “cuore” e “quore”: il “quore”èsenz’ombra di dubbio un cuore malato. Ha bisogno di vitamina C. ”

4.1 NOTE DIDATTICHE

Inizialmente ciascun gruppo dovrà scrivere una parola qualsiasi nella prima colonna.Successivamente il gruppo lavorerà nella colonna adiacente, in corrispondenza dellaparola scritta da un altro gruppo, introducendo un errore “creativo” e annotando un brevesviluppo fantastico.

4.2 NOTE TECNICHEUna colonna di celle ognuna di un colore diverso per la parola corretta.Nelle due celle adiacenti, per la parola con errore creativo, utilizzare un colore diverso.

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Attività n.5

INSALATA DI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

5.1 NOTE DIDATTICHE

In questa attività si giocherà con un altro caso particolare di binomio fantastico formato,questa volta, da un soggetto e da un aggettivo qualificativo. Inizialmente ciascun gruppodovrà scrivere nella riga contraddistinta dal proprio colore, un soggetto e un aggettivo chedescriva il primo in maniera didascalica. L'elemento fantastico sarà poi introdotto dall'insegnante che, riordinando la colonna degliaggettivi in ordine alfabetico, creerà dei binomi più o meno fantastici.Seguirà discussione sulle accoppiate ritenute maggiormente riuscite dal punto di vistafantastico.

5.2 NOTE TECNICHE

Preparare una serie di celle adiacenti con lo stesso colore, sempre formattandodimensione e colore del testo. Una volta che gli alunni hanno inserito gli elementi,selezionate tutta la colonna degli aggettivi e utilizzando la specifica funzione, riordinateladalla A alla Z.(Selezionare le celle contententi le parole- Cliccare sul menù dati - Scegliere ordinaintervallo. Dalla finestra che si apre è possibile scegliere A-->Z o viceversa)

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Attività n.6

A SBAGLIARE LE STORIE

6.1 NOTE DIDATTICHE

“ C'era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo.- No, Rosso!- Ah, sì, Cappuccetto Rosso. La sua mamma la chiamò e le disse: Senti, Cappuccetto Verde...- Ma no, Rosso!- Ah, sì , Rosso. Vai dalla Zia Diomira a portarle questa buccia di patata.- No: vai dalla nonna a portarle questa focaccia.- Va bene. La bambina andò nel bosco e incontrò una giraffa.- Che confusione! Incontrò un lupo, non una giraffa.- E il lupo le domandò: Quanto fa sei per otto?- Nente affatto. Il lupo le chiese: Dove vai?- Hai ragione. E Cappuccetto Nero rispose...- Era Cappuccetto Rosso, Rosso, Rosso! ”

Si chiede agli alunni di compilare le caselle corrispondenti a CHI- COSA FA- DOVE, senzalavorare di fantasia, ma scegliendo uno sviluppo prevedibile del soggetto scelto (es.Babbo Natale- vola con le renne- nel cielo stellato).La nota imprevista, lo spunto comico e creativo, viene introdotto dall'insegnante che,impostando le colonne in ordine alfabetico, destruttura in maniera imprevedibile le frasi.Seguirà breve discussione sulle frasi ritenute maggiormente promettenti dal punto di vistafantastico.

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6.2NOTE TECNICHE

Simile all’esercizio 5, ma con una colonna in più.Sarà poi possibile decidere se riordinare una o due colonne (la procedura di riordino deveessere eseguita prima su una colonna poi sull’altra).

BIBLIOGRAFIA

G.RodariLa grammatica della fantasia Introduzione all'arte di inventare storieEinaudi Ragazzi, 2010

G.RodariI cinque libri Storie fantastiche, favole, filastrocche Einaudi Tascabili, 2005

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