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1 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE BRASCHI - QUARENGHIVIA DI VILLA SCARPELLINI - 00028 SUBIACO (RM) - DISTRETTO 35 Codice Fiscale: 94032770581-Codice Meccanografico: RMIS051001 Tel. 06.121.125.565 - 06.121.125.566 Fax 0774.83.904– 0774.85.508 e-mail istituzionale: [email protected] PEC: [email protected] sito: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org PIANO DELL`OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2015-2016

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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “ BRASCHI - QUARENGHI” VIA DI VILLA SCARPELLINI - 00028 SUBIACO (RM) - DIS TRETTO 35 Codice Fiscale: 94032770581-Codice Meccanografico: RMIS051001 Tel. 06.121.125.565 - 06.121.125.566 Fax 0774.83.904– 0774.85.508

e-mail istituzionale: [email protected]

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PIANO DELL`OFFERTA FORMATIVA

Anno scolastico 2015-2016

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INDICE 1. INTRODUZIONE ....................................................................................................................... 3 1.1. Cos’è il POF ..................................................................................................................... 3 1.2. Identità della scuola ............................................................................................................. 3 1.3. Il nostro territorio ................................................................................................................ 5 2. AREA D’ IDENTITÀ ................................................................................................................... 6 2.1. Indirizzi di studio: formazione liceale e formazione tecnica .............................................. 6 2.2. Criteri di formazione delle classi prime ............................................................................... 8 . 2.3. Obiettivi trasversali ............................................................................................................. 9 . 2.4. Obiettivi didattici per i Licei .............................................................................................. 10 2.5. Obiettivi didattici per gli Istituti Tecnici............................................................................ 19 2.6. Organizzazione delle lezioni…………………………………………………………… 25 2.6.1.Quadri orari ...................................................................................................................... 25 2.7. Esami integrativi e idoneità ................................................................................................ 38 3. AREA DIDATTICO CURRICOLARE ED EXTRA -CURRICOLARE .............................................. 40 3.1. Programmazione didattica: Il contratto formativo 40 Metodologie didattiche 41 Verifica e valutazione 42 Recupero delle carenze formative 49 3.2. Offerta integrativa curricolare: Attività educativa 53

Accoglienza e orientamento 53 Viaggi d’istruzione e scambi culturali 56 3.3. Offerta formativa extra-curricolare:

Area multimediale .................................................. 58 Area sportiva .......................................................... 58 Area educazione alla salute e ambientale ............... 58

4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA ............................................................................................... 59 4.1 Diritti alunni con BES ......................................................................................................... 59 4.2 Gruppo di lavoro per l’inclusione ....................................................................................... 60 4.3 Procedure e documentazione .............................................................................................. 61 4.4 Alunni stranieri ................................................................................................................... 69 5. AREA ORGANIZZATIVA ......................................................................................................... 70 5.1 Formazione e aggiornamento dei docenti .......................................................................... 70 5.2 Figure di supporto al POF ................................................................................................... 71 6. VALUTAZIONE DEL P.O.F. .................................................................................................... 74 6.1.Valutazione della qualità del servizio scolastico ............................................................... 74 6.2. Priorita', traguardi, processi ............................................................................................. 75 6.3. Proposta per l'organico potenziato .................................................................................... 76 Allegati: Progetti POF ............................................................................................................... 79

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1. INTRODUZIONE

1.1 COS’È IL POF

Il D.P.R. 275 dell'8 marzo 1999 sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche prevede che ogni istituzione scolastica predisponga, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa.

Esso è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni singola istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata elaborata sui bisogni dell’utenza e sulle risorse interne ed esterne della scuola.

Il POF risponde alla necessità di predisporre un piano di programmazione e progettazione, che specifichi a tutti gli utenti della scuola, in modo chiaro e trasparente, modalità, obiettivi e intenti dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica, è un documento ufficiale che ha valore legale, rappresenta un contratto con l’utenza, pianifica l’uso integrato delle risorse interne ed esterne.

Finalità fondamentale della scuola è la formazione dei giovani; formarsi significa non solo acquisire delle conoscenze e competenze, ma anche costruire la propria identità personale e sociale. Pertanto le scelte formative illustrate nel POF concorrono alla formazione di individui dotati di senso critico e di mentalità aperta e costruttiva, capaci di autonomia di azione e di indipendenza di giudizio, ma attenti al rispetto ed alla collaborazione con gli altri.

Il POF è un documento aperto che viene elaborato annualmente, ma che può essere rivisto ed aggiornato in un’ottica di continuo miglioramento dell’offerta formativa.

Il POF è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione. 1.2 IDENTITÀ DELLA SCUOLA

L’Istituto di Istruzione Superiore “G. Braschi – G. Quarenghi” è ubicato a Subiaco, Distretto Scolastico 35. La sede centrale è in Via di Villa Scarpellini - 00028 Subiaco (RM), dove si trovano la Presidenza e gli Uffici di Segreteria. Le classi sono attualmente dislocate su due sedi: quella centrale e una succursale. Sede centrale: Via di Villa Scarpellini snc Centralino 06 121125565 / 06 121125566

Sezioni: Fax 0774 83904 • Amministrazione finanza e marketing (diurno e serale) • Costruzioni ambiente territorio • Liceo classico • Liceo linguistico • Informatica

Sede succursale: Via di Villa Scarpellini, 1 Centralino 06 121124985 / 06 121124980 Sezione: Fax 077485508

• Informatica • Elettrotecnica Centralino 06 121125545 / 06 121125540 • Liceo scientifico • Liceo delle Scienze umane • Turismo

e-mail: [email protected] Sito Internet: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org Codice Meccanografico: RMIS051001 Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Rosaria Sebastiani

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Collaboratori di Presidenza: Prof.ssa Maria Teresa Tollis, Prof.ssa Antonella Maugliani Coordinatori di sede: centrale: Prof.ssa Donatella Orlandi; succursale: Prof. Augusto Ticconi; serale: Prof.ssa M. Giulia Mariani. Finalità del nostro Istituto Dal 1 settembre 2012 l’Istituto “Braschi” e l’Istituto “Quarenghi” sono stati unificati, a seguito del dimensionamento scolastico, in un unico Istituto di Istruzione Superiore. Il nostro Istituto risponde alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico di Subiaco, un territorio ampio e frammentato, che comprende piccoli comuni, per lo più di montagna, quasi del tutto privi di punti di aggregazione culturale e di confronto, indispensabili per i giovani. Proponendosi come centro di formazione educativa e socio-culturale, il nostro Istituto persegue le seguenti finalità specifiche, distinte tra educative e formative:

Finalità educative: · riconoscere come proprie le finalità generali di formazione dell’uomo e del cittadino

italiano ed europeo in crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l’assunzione di responsabilità civili, morali e professionali che conferiscono significato e dignità alla vita;

· educare alla comprensione della diversità nella prospettiva della “multiculturalità”; in particolare, valorizzare le differenze esistenti tra gli studenti, impegnarsi per la lotta all’esclusione, alla dispersione ed all’insuccesso scolastico, educare al dialogo ed alla solidarietà;

· educare ai valori della cittadinanza democratica; · esercitare una cittadinanza critica e responsabile consapevole della propria matrice

storica e culturale; · far raggiungere autonomia personale come capacità di scegliere il futuro per sé e per la

comunità cui si appartiene; · promuovere un’offerta formativa attenta alle potenzialità dei singoli; · favorire l’educazione alla propria ed altrui salute, come pure la pratica delle attività

sportive; · aprire la scuola ai problemi della società in cui l’allievo è inserito. · l’osservanza delle norme scolastiche e il rispetto delle regole della convivenza civile per

la migliore gestione dei rapporti umani

Finalità formative:

· favorire l’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, competenze e capacità;

· integrare in modo armonico la preparazione professionale dello studente con la sua formazione umana e culturale, così da renderla pienamente autonoma;

· promuovere la formazione di mentalità critiche e sensibili, pronte a comprendere la complessità del presente senza perdere di vista la tradizione;

· offrire agli studenti occasioni extra-curriculari per il raggiungimento del successo formativo;

· aumentare il successo scolastico e ridurre il fenomeno della dispersione; · garantire agli alunni percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla

piena realizzazione del sé e delle proprie vocazioni;

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· riorganizzare tempi, metodi, proposte didattiche in funzione di una sempre migliore ed adeguata risposta ai principali bisogni del territorio e della crescita formativa dell’utenza.

1.3 IL NOSTRO TERRITORIO Subiaco, situato nell’alta Valle dell’Aniene, è famosa nel Lazio per il richiamo religioso dei suoi monasteri, la bellezza dei suoi monumenti e il fascino della natura circostante. La conformazione naturale del paese, caratterizzata dal corso del fiume Aniene, affluente del Tevere, ha notevolmente condizionato il suo sviluppo storico e ha favorito i primi insediamenti umani. L’imperatore Nerone fece costruire una grandiosa villa, detta Sublaqueum, che si estendeva su una superficie di settantacinque ettari circa. Essa era posta sulle rive di tre laghetti artificiali, ricavati sbarrando le acque del fiume con delle poderose dighe, a formare i Simbruina stagna, secondo la definizione tacitiana. Più tardi, all'inizio del VI sec., San Benedetto scelse questi luoghi per la sua esperienza eremitica, durata tre anni e svoltasi in una grotta, presso la quale intorno al XII sec. venne edificato il monastero del Sacro Speco. Dei tredici monasteri fondati dal santo dopo l'eremitaggio, nel corso del tempo rimase attivo solo quello chiamato successivamente monastero di S. Scolastica, divenuto famoso centro di cultura, a tal punto che fu sede della prima tipografia italiana. Non troppo lontano dal monastero crebbe nel tempo il borgo vero e proprio di Subiaco, di cui è interessante ammirare il ponte medievale di San Francesco, l'Arco Trionfale, la Rocca Abbaziale, lussuosa dimora di Papi, e il quartiere medievale che si estende alle sue pendici.

Il bacino di utenza del nostro Istituto è quello appartenente al 35° Distretto scolastico, il cui territorio, coincidente con quello della X Comunità Montana dell'Aniene, comprende, oltre Subiaco, altri 32 piccoli comuni, posti a diversa altitudine e distanza dalla scuola, alcuni dei quali appartenenti a regioni e province diverse. La zona, sotto il profilo socio-economico, si caratterizza per: · un basso sviluppo del settore industriale e di quello artigianale, quest’ultimo connotato, il più

delle volte, come attività secondaria; · un diffuso fenomeno di pendolarismo costituito soprattutto da lavoratori del settore terziario; · una scarsità di investimenti pubblici e privati relativamente allo sviluppo e alla valorizzazione

del territorio; · una presenza non coordinata, e non sempre di buona qualità, dei servizi sociali; · un associazionismo religioso, culturale, sportivo, ricreativo, assistenziale e solidaristico non

sempre in grado di ovviare alla sostanziale marginalità in cui versa il territorio; · una scarsa attenzione degli EE.LL. ai problemi dell'educazione; · una consistente presenza di immigrati extracomunitari.

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2. AREA D’IDENTITÀ

2.1 INDIRIZZI DI STUDIO: FORMAZIONE LICEALE E FORMA ZIONE TECNICA

Il riordino degli Istituti di istruzione superiore di secondo grado, in vigore dall’A.S. 2010-2011, ha modificato l’articolazione del nostro Istituto.

La nuova struttura si articola nel seguente modo:

• primo biennio • secondo biennio • ultimo anno.

LICEI “La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica, logico argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematica e tecnologica”. Il liceo offre “una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere e interpretare la realtà con atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale”. Liceo classico Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica e favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica. Tale formazione permette di comprendere lo sviluppo della civiltà occidentale e del mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori; permette anche di acquisire metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Liceo scientifico Il percorso del liceo scientifico, indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica, favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Liceo linguistico L’indirizzo linguistico sperimentale focalizza l’attenzione sulla comunicazione in lingue moderne (che includono l’italiano e le lingue straniere) e contribuisce a creare persone aperte verso la diversità linguistica e culturale, in grado di interagire con tali diversità e in grado di osservare le lingue, coglierne l’evoluzione, sapersene appropriare. Lo studio non sarà concentrato solo sulla funzione poetico – immaginativa, che privilegia la letteratura e la sua storia, anche se la dimensione letteraria (insieme a quella storica, filosofica, artistica) ha un ruolo essenziale, in quanto attraverso di essa si può cogliere la peculiarità di un popolo e si possono cogliere delle linee essenziali per comprenderne la natura, per interpretarne le evoluzioni . Liceo delle scienze umane Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.

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L’aspetto caratterizzante di questo indirizzo liceale è dato dall’acquisizione di competenze culturali ed operative inerenti allo sviluppo di un ambito professionale idoneo a padroneggiare tanto le pratiche formative messe in atto in una scuola, quanto quelle presenti nei servizi culturali, sociali e sanitari.

ISTITUTI TECNICI Gli istituti tecnici sono istituzioni scolastiche superiori che hanno la finalità di: a) dotare gli studenti di una buona base di cultura generale; b) fornire una preparazione specifica, idonea all’inserimento anche immediato nell’attività produttiva di livello intermedio, con prospettive di sviluppi professionali medio – alte.

Amministrazione, Finanza e Marketing Il diplomato in questo indirizzo possiede, al termine del corso di studio, competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Inoltre integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Costruzioni, Ambiente e Territorio Il perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio ha competenze nel campo dei materiali e dei dispositivi usati nell’industria delle costruzioni, nell’uso degli strumenti di rilievo e dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica, nella valutazione tecnica ed economica di beni privati e pubblici sul territorio e nell’utilizzo ottimale di risorse ambientali. Opera nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi, oltre che nell’organizzazione di cantieri. Interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative. Elettronica ed Elettrotecnica L’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica sviluppa le competenze necessarie per progettare, costruire e collaudare sistemi elettronici ed impianti elettrici. Le conoscenze integrate di elettrotecnica, elettronica ed informatica consentono di intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi. Si riserva un’attenzione costante all’adeguamento tecnologico delle imprese in relazione allo sviluppo scientifico, all’ottimizzazione del consumo energetico e alla tutela dell’ambiente. Informatica e Telecomunicazioni Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione. Inoltre ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si possono rivolgere all'analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali.

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Turismo Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell'impresa turistica inserita nel contesto internazionale. 2.2 CRITERI DI FORMAZIONE PER LE CLASSI PRIME

Per il corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri per la formazione delle classi prime :

· Equa distribuzione tra maschi e femmine · Equa distribuzione rispetto ai risultati conseguiti nell' a.s. precedente (alunni ripetenti e nuovi iscritti) · Formazione di gruppi rispetto ai luoghi di residenza o provenienza · Equa distribuzione rispetto agli alunni diversamente abili e/o rispetto ai paesi stranieri di provenienza

Nell'eventualità di disponibilità di classi parallele, per la riassegnazione degli alunni non ammessi alla classe successiva, si procederà ad un equa distribuzione degli stessi.

Con la Legge 296 del 27/12/2006 comma 622, a cui ha fatto seguito il D.M. 139 del 22/8/2007, l’obbligo di istruzione è stato portato a sedici anni. L’obbligo di istruzione non ha tuttavia carattere terminale: il suo adempimento è infatti finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età, secondo il Decreto Legislativo 76 del 15/4/2005.

L'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.

Al fine di favorire l’equivalenza formativa di tutti i percorsi scolastici, il Ministero ha definito i saperi e le competenze base che dovranno essere oggetto di valutazione comune nel biennio, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi indirizzi; tali competenze, unitamente alle conoscenze e abilità ad esse connesse, sono state indicate nell’allegato al D.M. 139 del 22/8/2007.

La certificazione delle competenze di base sarà rilasciata su richiesta delle famiglie, in caso di passaggio a percorsi di diverso ordine, indirizzo e tipologia (altro corso di istruzione - liceale, tecnica, professionale, artistica - o percorso di formazione professionale).

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE

Al termine del primo biennio è prevista la certificazione delle competenze disciplinari di base attraverso la compilazione del modello ministeriale.

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2.3 OBIETTIVI TRASVERSALI PRIMO BIENNIO · Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando il lessico specifico delle varie discipline

· Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i punti significativi; · Cogliere la coerenza all’interno di procedimenti;

· Applicare regole e principi;

· Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le prime, semplici relazioni per raggiungere una visione completa della realtà;

· Potenziare e sviluppare il sapere scientifico di base attraverso lo studio delle scienze integrate (scienza della terra e biologia, chimica, fisica) e applicate (tecnologie informatiche, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica) per fornire agli alunni una visione scientifica completa;

· Stabilire connessioni di causa ed effetto; · Relativizzare fenomeni ed eventi;

· Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui;

· Acquisire maggiore autocontrollo e senso di responsabilità; · Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e proficuo rispettando persone, ambiente e strumenti;

· Riconosce ed accettare i propri successi ed insuccessi;

· Rispettare regole, scadenze ed essere puntuali nell’esecuzione delle consegne; · Collaborare con compagni ed insegnanti in modo corretto ed efficace. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

· Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti; · Elaborare dati e rappresentarli correttamente;

· Documentare adeguatamente il proprio lavoro;

· Comunicare con efficacia utilizzando appropriati linguaggi scientifici e tecnici; · Analizzare situazioni e riferirle a modelli funzionali tipici delle problematiche da risolvere;

· Ricercare collegamenti tra discipline diverse e stabilire relazioni in una visione organica del sapere;

· Potenziare le capacità logiche, astrattive e deduttive; · Consolidare e utilizzare il metodo di studio in modo proficuo ed efficace;

· Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,

comunicare;

· Saper individuare le connessioni tra aspetti geografici e strutture demografiche, economiche, sociali e culturali;

· stimolare il confronto tra le tradizioni culturali locali e internazionali; · potenziare l’uso di strumenti tecnologici a tutela dell’ambiente e del territorio, che rafforzino la cultura

dello studente e lo pongano nelle condizioni di inserirsi nei contesti professionali con autonomia e responsabilità e favoriscano la mobilità anche in contesti globali;

· Potenziare le capacità operative di progettazione; · Conoscere i diritti e i doveri fondamentali per l’esercizio di una cittadinanza responsabile;

· Assumere un comportamento responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche, nonché un atteggiamento di disponibilità e rispetto nei confronti “dell’altro”, anche all’esterno della scuola.

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2.4. OBIETTIVI DIDATTICI PER I LICEI

LICEO CLASSICO – PRIMO BIENNIO

• Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base • Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma

articolata e chiara dal punto di vista espressivo • Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e

poetici • Acquisire e saper applicare le conoscenze morfo-sintattiche necessarie alla comprensione e

traduzione dei testi in latino e greco, potenziando la padronanza della lingua italiana • Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale • Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in

grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti • Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate • Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli

elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza • Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo

LICEO CLASSICO – SECONDO BIENNIO

• Padroneggiare pienamente la lingua italiana, curando sia l’esposizione orale, sia la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

• Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

• Acquisire la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche)

• Saper esaminare testi letterari classici con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione • Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo

adeguato al contesto • Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica

italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

• Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé”

• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

• Essere in grado di affrontare situazioni problematiche sapendo individuare con chiarezza gli obiettivi, le risorse, il modello matematico più adatto, il percorso risolutivo usando con competenza il linguaggio specifico e discutendo criticamente i risultati

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• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

• Potenziare le abilità di applicazione, elaborazione, confronto dei modelli matematici, evitando un apprendimento meccanico e ripetitivo

• Saper collocare storicamente e filosoficamente lo sviluppo dei concetti matematici • Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiandone le

procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

• Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici

• Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta

LICEO CLASSICO – QUINTO ANNO

• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione del percorso liceale, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita

• Avere sviluppato il giudizio critico, una gamma di tecniche per accedere valutare e differenziare le informazioni e avere appreso come analizzarle, sintetizzarle e applicarle

• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline • Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado

valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti • Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi

aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico), attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente

• Comprendere il significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere

• Avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico

• Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire comparazioni tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche

• Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’‟interno di una dimensione umanistica”

• Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali

• Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico; leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.

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• Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita

LICEO SCIENTIFICO – PRIMO BIENNIO

• Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base • Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma

articolata e chiara dal punto di vista espressivo • Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e

poetici • Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana • Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale • Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in

grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti • Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate • Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi • Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli

elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza • Sviluppare la capacità di comprendere l’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi

(descrittivo, iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le diverse tecniche di rappresentazione grafica

• Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo

LICEO SCIENTIFICO – SECONDO BIENNIO

• Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

• Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

• Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione • Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo

adeguato al contesto • Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria e filosofica italiana ed

europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

• Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé”

• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

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• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

• Acquisire una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico

• Saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica • Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,

anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la risoluzione di problemi

• Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti

• Comprendere la complessità dell’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi (descrittivo, iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le diverse tecniche di rappresentazione grafica

• Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta

LICEO SCIENTIFICO – QUINTO ANNO

• Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita

• Sviluppare l’attitudine a riesaminare con rigore ed a sistemare logicamente le conoscenze assimilate • Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado

valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. • Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi

aspetti (linguistico, letterario, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente

• Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

• Padroneggiare i principali concetti e metodi della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico

• Saper formulare ipotesi, sperimentare, interpretare le leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie, avere la capacità di formalizzare un problema di fisica e di applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione

• Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali

• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee

• Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana

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• Saper riconoscere e collocare storicamente linguaggi e caratteri delle correnti artistiche; possedere strumenti di lettura critica e di indagine grafica per comprendere i linguaggi artistici del passato e contemporanei e farne oggetto di personale rielaborazione

• Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita

LICEO LINGUISTICO – PRIMO BIENNIO

• Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base

• Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente • Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e

poetici

• Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana • Conoscere sistemi linguistici diversi dal proprio (nelle loro componenti comunicativa, linguistico-

grammaticale, lessicale-semantica)

• Sviluppare una capacità espositiva adeguata nelle lingue straniere studiate, acquisendo progressivamente la padronanza di un lessico appropriato al contesto situazionale

• Conoscere gli elementi distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue

• Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti

• Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza

• Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi • Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate

• Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo

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LICEO LINGUISTICO – SECONDO BIENNIO

• Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

• Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

• Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi delle lingue straniere studiate in modo adeguato al contesto

• Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue straniere studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro

• Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua • Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica

italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

• Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé”

• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee

• Possedere sia i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), sia le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

• Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici; saper collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico

• Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta

LICEO LINGUISTICO – QUINTO ANNO

• Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita

• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

• Conseguire una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, filosofico, istituzionale), attraverso lo studio diretto di

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opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente

• Acquisire in tre lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

• Conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni, anche effettuando collegamenti interdisciplinari

• Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue moderne studiate

• Saper confrontarsi in maniera aperta e costruttiva con la cultura di altri popoli, avvalendosi di esperienze di contatto e di scambio

• Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico

• Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, avendo consapevolezza critica del nesso tra lo sviluppo del sapere fisico e il contesto storico e filosofico in cui esso si è sviluppato

• Consolidare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per una comprensione approfondita della realtà

• Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico; leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.

• Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita

Al raggiungimento di questi obiettivi concorrerà anche il progetto che prevede nelle tre classi del triennio del Liceo Linguistico un’ora di conversazione in lingua inglese, non in copresenza con l’insegnante di lingua, ma in aggiunta alle tre ore effettuate dallo stesso, per un totale di quattro ore settimanali.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE – PRIMO BIENNIO

• Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base • Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente. • Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici • Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana • Comprendere punti essenziali in lingua straniera di un discorso su argomenti familiari e in situazioni

dove la lingua straniera è l’unica intermediaria della comunicazione; essere in grado di comunicare usando frasi semplici e coerenti per descrivere esperienze, eventi, obiettivi

• Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti

• Saper comprendere le relazione uomo-ambiente, principalmente a livello sincronico • Acquisire la capacità analitica e speculativa rispetto ai fenomeni biologici e le relazioni intercorrenti

tra i singoli fenomeni • Comprendere le essenziali categorie concettuali del diritto e dell’economia; conoscere i principi

fondamentali del testo costituzionale e le principali istituzioni dell’ordinamento giuridico • Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate

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• Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo

LICEO DELLE SCIENZE UMANE – SECONDO BIENNIO

• Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

• Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

• Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione • Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo

adeguato al contesto • Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica

italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

• Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé”

• Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

• Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica

• Raggiungere, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea

• Saper riconoscere e interpretare sia i meccanismi di interazione "tra individui" e "tra individui e gruppo", sia le regole di comunicazione sociale secondo una prospettiva che considera fondante da un lato la dimensione storica, per chiarire come ogni fenomeno, per essere compreso, vada posto in relazione al contesto di appartenenza e dall'altro la dimensione antropologica che consente di accedere a competenze indispensabili a leggere con criteri comparabili i comportamenti individuali e sociali, pur lontani nel tempo, nello spazio e tra le culture

• Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici; saper collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico

• Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE – QUINTO ANNO

• Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

• Consolidare la competenza testuale attraverso l’approfondimento delle tipologie testuali • Saper elaborare testi ben calibrati e funzionali a determinate finalità e situazioni comunicative • Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento • Favorire l’esercizio e la riflessione critica sui diversi sistemi filosofici e sul loro significato in

relazione all’esperienza umana • Aver acquisito l’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze mediante il riconoscimento

della loro storicità

• Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico

• Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano • Rinforzare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in

particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per una comprensione approfondita della realtà

• Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica

• Consolidare, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea

• Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i relativi rapporti sul piano etico-civile e pedagogico-educativo

• Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale • Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico;

leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate

• Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita

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2.5 OBIETTIVI DIDATTICI PER GLI ISTITUTI TECNICI

PRIMO BIENNIO

· Potenziare una lettura corretta ed espressiva · Potenziare un ascolto più analitico · Incentivare la comprensione, l'analisi e la sintesi di testi più complessi · Sviluppare la capacità di esprimere giudizi autonomi e personali · Stimolare l'uso di modalità diverse utilizzando un linguaggio appropriato e un lessico più articolato · Educare, individuare, utilizzare forme grammaticali e sintattiche più complesse · Potenziare il riconoscimento della dimensione spazio-temporale · Migliorare il metodo di lavoro · Potenziare l'acquisizione dei contenuti matematici · Sviluppare la capacità di esaminare in maniera più critica e consapevole i concetti acquisiti · Sviluppare la capacità di osservare la realtà concreta, ricercando procedimenti e metodi che hanno

analogia con concetti e operazioni di tipo astratto · Sviluppare la capacità di confrontare e collegare · Potenziare la capacità di lettura, interpretazione e rappresentazione dei dati logico-matematici · Acquisire il metodo scientifico · Sviluppare la capacità di formulare e verificare ipotesi · Individuare le strette relazioni fra mondo fisico, biologico e comunità umana · Comprendere e utilizzare i linguaggi scientifici e tecnici.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

· Potenziare i processi logici-espressivi più complessi · Sviluppare i processi di pensiero che inducano la costruzione di percorsi autonomi · Sviluppare la conoscenza dei linguaggi verbali e non verbali, ampliandone il patrimonio lessicale ed

espressivo e stimolare l'acquisizione ad uso dei linguaggi specifici · Accostarsi con capacità di giudizio all'analisi della realtà sviluppando le abilità critiche e creative · Indurre processi di analisi e sintesi, di formalizzazione e di astrazione · Progettualità e operatività per la graduale acquisizione di un corretto metodo di lavoro · Educazione al senso estetico · Favorire lo sviluppo della personalità dell'alunno secondo la dimensione etico - morale · Perfezionare una lettura espressiva e critica · Potenziare la capacità di ascolto al fine di acquisire nuove informazioni · Potenziare la comprensione critica di testi complessi · Perfezionare una esposizione organica e critica sia orale che scritta utilizzando le strutture sintattiche

più complesse · Potenziare la mentalità scientifica, affrontando problemi e questioni emergenti dal mondo esterno · Riconoscere aspetti comuni di argomenti apparentemente non collegati, individuandone proprietà

particolari e generali · Analizzare e risolvere problemi di crescente complessità · Potenziare le capacità logico – astrattive - deduttive · Sviluppare e potenziare l'utilizzo del metodo scientifico · Conseguire capacità che permettano un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche e un

controllo sull'attendibilità delle fonti di informazioni · Acquisire consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche e delle conoscenze scientifiche · Usare con proprietà il linguaggio scientifico e tecnico · Potenziare le capacità operative e di progettazione

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· Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita

INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: · rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in

linea con i principi nazionali ed internazionali; · redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

· gestire adempimenti di natura fiscale;

· collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; · svolgere attività di marketing;

· collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

· utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli sa, inoltre, riconoscere e interpretare: · le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;

· i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;

· i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

Il diplomato in questo settore è, inoltre, in grado di:

· individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali;

· interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese;

· riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date;

· individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane;

· gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.

· applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati;

· inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato;

· orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose;

· utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti;

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· analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

INDIRIZZO TURISMO Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell'impresa turistica inserita nel contesto internazionale. A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell'indirizzo "Turismo" è in grado di: · riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico;

- i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici relativi all'impresa turistica; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche

storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

· individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico;

· interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi; · riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni

funzionali alle diverse tipologie; · gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici

per le aziende del settore turistico; · analizzare l'immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per

individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile; · contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti

turistici; · progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici; · individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell'impresa

turistica; · utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO La preparazione specifica del diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio si basa, prevalentemente, sul possesso di capacità grafico - progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni oltre che su conoscenze relative all’organizzazione e alla gestione del territorio. La formazione, integrata da idonee capacità linguistico - espressive e logico-matematiche, sarà completata da buone conoscenze giuridiche ed amministrative consentendo così al diplomato l’inserimento in situazioni di lavoro diversificate e/o la prosecuzione degli studi. Il livello di formazione, orientato verso un’operatività professionale di grado intermedio, sarà raggiunto tramite l’acquisizione dei principi e dei metodi fondamentali delle aree di competenza. Frequenti esercitazioni ed incontri con esperienze reali renderanno familiari all’alunno le moderne tecniche operative e ne stimoleranno la propensione al continuo aggiornamento, dopo il conseguimento del diploma.

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A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di :

· partecipare alla progettazione, realizzazione, conservazione, trasformazione e miglioramento di opere civili di caratteristiche coerenti con le competenze professionali;

· operare, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione dei cantieri; · organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari registri di

cantiere, anche con l’ausilio di mezzi informatici; · effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali ed innovative, con applicazioni relative

alla rappresentazione del territorio urbano ed extraurbano. Il diplomato in questo settore dovrà, inoltre, avere acquisito una formazione di base nelle aree di utilizzo che gli possa consentire la maturazione di capacità operative, che lo mettano in grado di:

· collaborare alla progettazione e realizzazione di modesti impianti tecnologici (idrici, igienico - sanitari, termici) anche in funzione del risparmio energetico;

· inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni urbanistiche ed elaborazioni di carte tematiche;

· partecipare ad interventi sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione di infrastrutture, di opere di difesa e di salvaguardia, di interventi idraulici e di bonifica di modeste dimensioni;

· valutare, anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, immobili civili ed interventi sul territorio di difesa dell’ambiente;

· effettuare accertamenti e stime catastali. Le capacità indicate saranno integrate da adeguate conoscenze della legislazione inerente il campo di attività. INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; inoltre, nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. Egli è in grado di : · operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;

· sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; · utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;

· integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

· intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

· nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione Elettronica la progettazione, realizzazione e gestione di

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sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di : · applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i

procedimenti · dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

· utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.

· analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.

· gestire progetti. · gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

· utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.

· analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni · ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle

applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; · ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,

progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

· ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

· collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

Egli è in grado di : · collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela

ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;

· collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;

· esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

· utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;

· definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione Informatica l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.

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Nell’articolazione Telecomunicazioni, viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di: · scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. · descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. · gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità

e della sicurezza. · gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. · configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. · sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. CORSO SERALE Il corso serale si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria “seconda via” all’istruzione al fine di: contenere la dispersione scolastica da un lato e dall’altro di riqualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa e di consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono ripensare o ricomporre la propria identità professionale. Permette il reinserimento, nel sistema formativo di studenti-lavoratori, attraverso: · la riduzione dell’orario settimanale a 25 ore distribuite su 5 giorni; · il riconoscimento di crediti formativi cioè delle competenze già possedute dagli studenti e acquisite in

seguito a studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o parificati (crediti formali) e delle esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studio (crediti non formali). Il riconoscimento dei crediti consente di realizzare percorsi formativi in base ai livelli individuali degli studenti. I crediti, nel caso in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano l’esonero dalla frequenza delle materie per i quali sono stati riconosciuti

· l’adozione di metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti;

· un’attività di tutoring svolta da uno dei docenti del consiglio di classe per aiutare i singoli allievi in difficoltà rispetto al loro inserimento nel sistema scolastico, all’attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali e all’assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle scelte degli studi o ai percorsi formativi.

Il corso è finalizzato all'acquisizione del Diploma di Stato di istruzione secondaria superiore.

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2.6 ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI Calendario scolastico e orario delle lezioni L’anno scolastico 2015/16 è suddiviso in due periodi 1° periodo dal 14/9/2015 al 22/12/2015; 2° periodo dal 07/01/2016 al 08/06/2016. L’ingresso nell’Istituto da parte degli studenti è alle 8:10; l’orario di inizio delle lezioni è alle 8:15. L’orario delle lezioni si articolerà su sei giorni per tutte le classi: � Orario giornaliero: 8.10-14.00 così suddivise 1° ora: 8.10 (con inizio attività didattica 8.15) -9.10 2° ora: 9.10-10.10 3° ora: 10.10-11.10 Intervallo: 11.05-11.15 4° ora: 11.10-12.10 5° ora: 12.10-13.10 6° ora: 13.10-14.00 (meno 10’, CCNL prevede riduzione oraria per cause forza maggiore CM 243/79 e CM 192/80) � Scansione settimanale (4 ore il sabato): orario 27 ore: 3 giorni 5 ore e 3 giorni 4 ore orario 30 ore: 4 giorni 5 ore, 1 giorno 6 ore e 1 giorno 4 ore orario 31 ore: 3 giorni 5 ore, 2 giorno 6 ore e 1 giorno 4 ore orario 32 ore: 2 giorni 5 ore, 3 giorni 6 ore e 1 giorno 4 ore orario 33 ore: 1 giorno 5 ore, 4 giorni 6 ore e 1 giorno 4 ore. � Serale: 1° ora: 16.30-17.30 2° ora: 17.30-18.30 3° ora: 18.30-19.30 4° ora: 19.30-20.20 5° ora: 20.20-21.10 Orario di 23 ore: 3 giorni da cinque ore (16.30-21.10) e 2 giorni da quattro ore (16.30-20.20). L’Istituto rimane aperto dalle 7.30 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 21.30 dal lunedì al venerdì; dalle 7.30 alle 14.00 il sabato. 2.6.1 Quadri orari Le novità più rilevanti contenute nel Regolamento di riassetto del sistema dei Licei consistono in una nuova scansione del quinquennio (due bienni e un quinto anno conclusivo) e nel ridimensionamento del monte ore complessivo. Nel nostro Istituto la quota di autonomia del 20% viene utilizzata per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti con particolare riferimento all’uso dei laboratori, ai quali accederanno anche docenti di discipline teoriche e non di indirizzo, fatte salve le ore destinate agli insegnamenti tecnico-pratici che prevedono necessariamente l’utilizzo dei laboratori stessi. Un’altra novità è rappresentata dall’introduzione nel quinto anno di tutti i nuovi indirizzi dell’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica. Nel Liceo Linguistico le discipline non linguistiche impartite in lingua straniera sono due, una a partire dal terzo e una dal quarto anno. Il nostro Istituto, non essendo in possesso di un organico comprendente docenti abilitati all’insegnamento CLIL, ha predisposto un progetto che prevede l’insegnamento di un’unità didattica/modulo per le seguenti discipline:

Classe DNL Lingua straniera 5 liceo classico Fisica Lingua inglese 5 liceo delle scienze umane Filosofia Lingua inglese 5 liceo scientifico Scienze Lingua inglese

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5 informatica Sistemi e Reti Lingua inglese 5 elettrotecnica TPSEE Lingua inglese 5 amministrazione, finanza e marketing Diritto Lingua inglese 5 costruzione, ambiente e territorio Prog., costruz. e impianti Lingua inglese 3 C liceo linguistico Fisica Lingua inglese 4 C liceo linguistico Storia dell’arte Lingua inglese 4 D liceo linguistico Scienze Lingua francese 5 C liceo linguistico Storia dell’arte Lingua inglese

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO

1° biennio 2° biennio

5° anno 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132

Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Filosofia 99 99 99

Matematica* 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 1023 1023 1023

* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO

1° biennio 2° biennio

5° anno 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Matematica* 165 165 132 132 132

Fisica 66 66 99 99 99

Scienze naturali** 66 66 99 99 99

Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO LINGUISTICO

1° biennio 2° biennio

5° anno 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua latina 66 66

Lingua e cultura straniera 1* 132 132 99 99 99

Lingua e cultura straniera 2* 99 99 132 132 132

Lingua e cultura straniera 3* 99 99 132 132 132

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66

Matematica** 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua (solo per la lingua inglese è

prevista un’ora aggiuntiva di conversazione non in copresenza con il docente curricolare)

** con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE

1° biennio 2° biennio

5° anno 1°

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Scienze umane* 132 132 165 165 165

Diritto ed Economia 66 66

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Matematica** 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

891 891 990 990 990

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia

** con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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ISTITUTI TECNICI - QUADRI ORARI DEL SETTORE ECONOMI CO

DISCIPLINE

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

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“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio

Comune alle diverse articolazioni

2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Scienze integrate (Fisica) 66

Scienze integrate (Chimica) 66

Geografia 99 99

Informatica 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99

Economia aziendale 66 66

Totale ore annue di indirizzo 396 396

“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”

Informatica 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99

Economia aziendale 198 231 264

Diritto 99 99 99

Economia politica 99 66 99

Totale ore annue di indirizzo 561 561 561

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

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“TURISMO”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio

Comune alle diverse articolazioni

2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Scienze integrate (Fisica) 66

Scienze integrate (Chimica) 66

Geografia 99 99

Informatica 66 66

Economia Aziendale 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99 99 99

Terza lingua straniera 99 99 99

Discipline turistiche e aziendali 132 132 132

Geografia turistica 66 66 66

Diritto e legislazione turistica 99 99 99

Arte e Terrotorio 66 66 66

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale ore annue di indirizzo 1056 1056 1056 1056 1056

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“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costitui-scono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate: Fisica 99 99

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate: Chimica 99 99 di cui in compresenza

66*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99 di cui in compresenza

66*

Tecnologie informatiche 99 di cui in compresenza

66*

Scienze e tecnologie applicate** 99

Complementi di matematica 33 33

Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 66 66 66

“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”

Progettazione, Costruzioni e Impianti 231 198 231

Geopedologia, Economia ed Estimo 99 132 132

Topografia 132 132 132

ARTICOLAZIONE “GEOTECNICO”

Geologia e Geologia applicata 165 165 165

Topografia e costruzioni 99 99 132

Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente 198 198 198 Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264* 561* 330*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).

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QUADRI ORARI DEL SETTORE TECNOLOGICO

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO

DISCIPLINE

ore

1° biennio

2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costitui-scono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione Cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

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“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costitui-scono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66*

Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66*

Scienze e tecnologie applicate ** 99

DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA”, “ELETTROTECNICA” ED “AUTOMAZIONE”

Complementi di matematica 33 33

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 165 165 198

ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA” ED “ELETTROTECNICA”

Elettrotecnica ed Elettronica 231 198 198

Sistemi automatici 132 165 165

ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE”

Elettrotecnica ed Elettronica 231 165 165

Sistemi automatici 132 198 198

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264* 561* 330* Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).

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“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costitui-scono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66*

Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66*

Scienze e tecnologie applicate ** 99

DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI”

Complementi di matematica 33 33

Sistemi e reti 132 132 132

Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni

99 99 132

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 99

ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”

Informatica 198 198 198

Telecomunicazioni 99 99

ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”

Informatica 99 99

Telecomunicazioni 198 198 198

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264* 561* 330*

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).

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Alla luce delle tabelle orarie previste dal nuovo ordinamento per i trienni degli Istituti Tecnici del Settore tecnologico e in riferimento a quanto proposto dai docenti nella riunione di dipartimento dell’8/9/2015, il Collegio delibera all’unanimità che, a partire dal corrente a.s., le ore di laboratorio assegnate agli insegnanti tecnico pratici, secondo le rispettive classi di concorso, siano ripartite come di seguito riportato:

Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Elettrotecnica

Materia III IV V

Elettrotecnica & Elettronica 7(3) 6(4) 6(3) Sistemi Automatici 4(2) 5(2) 5(3)

TPSEE 5(3) 5(3) 6(4)

Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Informatico

Materia III IV V Informatica 6(3) 6(3) 6(3)

Sistemi e reti 4(2) 4(2) 4(3) TPSIT 3(1) 3(2) 4(2)

Gestione Impresa - - 3(2) Telecomunicazioni 3(2) 3(2) -

Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Geometri

Materia III IV V

Topografia 4(3) 4(4) 4(4) PCI 7(4) 6(4) 7(5)

Geopedologia 3(1) 4(1) 4(1)

2.7 ESAMI INTEGRATIVI E DI IDONEITÀ

Esami integrativi

1. Le domande di ammissione agli esami integrativi debbono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il 15 luglio dell'anno scolastico in corso.

2. La sessione degli esami integrativi ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei docenti prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

3. Gli alunni ed i candidati promossi in sede di scrutinio finale o di esami di idoneità a classi di istituti di istruzione secondaria superiore possono sostenere esami integrativi per classi corrispondenti di scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo su materie non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza.

4. All'inizio della sessione, ciascuna commissione esaminatrice, ossia il Consiglio della Classe che frequenterà il candidato, provvede alla revisione dei programmi presentati; la sufficienza di tali programmi è condizione indispensabile per l'ammissione agli esami

5. Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità alle classi suindicate possono sostenere in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo, esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella frequentata con esito negativo; analogamente i candidati esterni che non hanno conseguito l'idoneità possono sostenere gli esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella cui dà accesso il titolo di studio posseduto.

6. Gli alunni che, durante l’anno scolastico chiedono di essere iscritti alla prima classe di altro indirizzo di studi sono tenuti a presentare: · il nulla osta della scuola di provenienza · la richiesta, da parte dei genitori, con la motivazione esplicitata del cambio di indirizzo di studi

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· l'eventuale valutazione del Consiglio di Classe. L’iscrizione avviene previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’eventuale inserimento, nella classe con un minor numero di studenti, sarà preceduto dalla relativa comunicazione al coordinatore e al docente della prima ora del giorno indicato come inizio della frequenza. Il Consiglio di Classe è delegato ad accertare eventuali carenze disciplinari, da colmarsi mediante specifici interventi da realizzarsi durante l’anno scolastico.

7. Gli alunni promossi al termine del primo anno, che chiedono di essere iscritti alla seconda classe di altro indirizzo di studi, a norma dell’art.5 del Decreto del Presidente della Repubblica.323/1999, non sostengono le prove integrative di cui all’art.192 del Decreto Legislativo 297/1994. L’iscrizione avviene previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’inserimento avviene in modo diretto nella classe con un minor numero di studenti, dopo aver presentato il nulla osta della scuola di provenienza e sarà preceduto dalla relativa comunicazione al coordinatore della classe e al docente della prima ora del giorno indicato come inizio delle lezioni. Il Consiglio di Classe è delegato ad accertare la preparazione sulle eventuali materie non presenti nel piano di studi dell’anno precedente e a disporre specifici interventi da realizzarsi all’inizio dell’anno scolastico.

Esami di idoneità

1. Le domande di ammissione agli esami di idoneità debbono essere state presentate al Dirigente Scolastico entro la data indicata dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni.

2. La sessione degli esami di idoneità ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei docenti.

3. Gli esami di idoneità si svolgono nel mese di maggio o entro il termine delle lezioni. 4. Relativamente ai requisiti di ammissione e alle prove d'esame, si fa riferimento alla normativa vigente

(D.L. 297/1994).

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3. AREA DIDATTICO-CURRICOLARE

3.1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IL CONTRATTO FORMATIVO

Il rapporto docenti-studenti e impostato attraverso un contratto formativo, flessibile e adattabile a ogni situazione particolare, basato su una reciproca assunzione di responsabilità, al fine di conseguire gli obiettivi fissati (compatibilmente con i vincoli determinati dalle leggi e dalle norme vigenti).

La sua valenza pedagogica deriva dal massimo coinvolgimento dello studente nel rapporto educativo. Il nostro Istituto, pertanto, considera centrali i bisogni e le ragioni degli studenti e delle loro famiglie, con cui si confronta, al fine di un’ottimale realizzazione dell’azione educativa.

Nella prima seduta del Consiglio di Classe con i rappresentanti, i docenti illustrano alla componente studenti e genitori gli obiettivi comuni e quelli disciplinari, nell'intento di rendere trasparente l'attività dei docenti e di favorire la motivazione degli studenti promuovendo la condivisione delle mete.

La programmazione del Consiglio di Classe è articolata secondo il seguente percorso:

· descrizione della classe e diagnosi della situazione per individuare i livelli di partenza; · definizione di obiettivi educativi e cognitivi trasversali; · individuazione di metodi e strategie da attivare in vista dei suddetti obiettivi; · definizione delle prove di verifica formative e sommative (tipologia, numero, periodicità delle prove

scritte e orali); · scelta dei criteri di valutazione; · modalità di comunicazione agli alunni degli esiti delle prove orali.

Le singole programmazioni dei docenti sono articolate secondo il seguente percorso:

· analisi della situazione di partenza; · contenuti che si intendono affrontare; · obiettivi, eventualmente distinti in conoscenze, competenze e capacità (è opportuno che sia

manifesto il raccordo fra obiettivi comuni del Consiglio di Classe e obiettivi disciplinari: ogni insegnante potrà inserire nella propria programmazione gli obiettivi che ritiene di poter contribuire a realizzare attraverso lo specifico disciplinare);

· metodologie didattiche, ovvero metodi e tecniche di insegnamento; · strumenti di verifica che si intendono adottare; · criteri di valutazione delle verifiche; · livello minimo, ossia cosa deve sapere fare l’alunno per potere accedere alla sufficienza; · modalità di recupero che s’intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove di ingresso o

comunque rilevate nell'analisi dei prerequisiti; · eventuali percorsi di approfondimento; · materiale didattico che si intende utilizzare.

Inoltre nel corso dell'anno scolastico ogni docente deve: · esprimere la propria offerta formativa; · motivare il proprio intervento didattico; · esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. Sulla base del contratto formativo gli studenti devono conoscere:

· gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo;

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· il percorso per raggiungerli; · le fasi del proprio curricolo.

I genitori devono:

· conoscere l’offerta formativa; · esprimere pareri e proposte e collaborare nelle attività didattiche.

METODOLOGIE DIDATTICHE

Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive vengono supportate da:

1. una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo stesso tempo gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali;

2. un miglioramento della qualità dell’esperienza di insegnamento-apprendimento 3. la considerazione delle discipline di studio come campi di significato, capaci di fornire orizzonti di

senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile. Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi

tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del “saper fare”. Quando si parla, quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “saper fare – consapevole “, ad un sapere efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo verso la padronanza, la perizia e l’abilità.

Il “ Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e Apprendere”, pubblicato dalla Comunità Europea nel 1995 afferma che lo scopo fondamentale dell’istruzione è “aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un interessamento alla responsabilità sociale.” Le competenze come obiettivo di un curricolo sono quindi: 1. cognitive, che riguardano la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari, cioè dei termini, simboli, concetti,

regole e procedimenti interni alle singole discipline. 2. metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle

strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e risolvere i problemi.

3. trasversali che possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero critico, etc.); metodologico (saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed efficaci ); personale e sociale (sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di integrazione e cooperazione, mostrarsi capaci di senso etico e civico); comunicativo (saper utilizzare i vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici).

Ciascun docente in piena libertà adotta strategie educative adeguate alle classi e ai singoli studenti, con la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

· lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; · l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di

interpretazione di opere d'arte; · la pratica dell'argomentazione e del confronto; · la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; · la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

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· l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

I docenti possono individuare tutte le metodologie adeguate a stimolare la partecipazione attiva degli alunni, a sviluppare la loro capacità di organizzazione e sistemazione delle conoscenze progressivamente acquisite, ricorrendo opportunamente a:

· lezioni frontali, per fornire a tutta la classe i contenuti essenziali di ogni disciplina; · esercitazioni; · attività guidate in cui lo studente è condotto all'acquisizione di un concetto o di un'abilità attraverso

lavori di analisi; · attività di gruppo e a coppie; · confronto collettivo dopo il lavoro di gruppo; · attività di autocorrezione, correzione comune e discussione degli elaborati.

L’organizzazione dell'orario settimanale delle lezioni tenderà a garantire alcuni blocchi di ore di una stessa disciplina per ricavare adeguati spazi di operatività in classe, rendere meno frammentario il lavoro scolastico e favorire l'organizzazione del tempo-studio degli alunni.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Il Collegio dei Docenti ha scelto di adottare la divisione dell'anno scolastico in trimestre/pentamestre per consentire di acquisire, in un arco temporale più ampio, vari e concreti elementi di conoscenza e valutazione degli studenti.

Strumenti di verifica

Gli strumenti di verifica, coerenti con gli obiettivi fissati e le metodologie adottate, sono distinti in:

· verifiche formative, al termine di ogni segmento significativo della programmazione, volte ad orientare in itinere il processo di insegnamento-apprendimento

· verifiche sommative che accertano il livello di abilità raggiunto sulla base degli obiettivi minimi fissati per ogni disciplina dai Dipartimenti.

Si possono utilizzare, per tutte le discipline, le seguenti tipologie di verifica:

· prove scritte non strutturate (prove di produzione scritta, traduzione, risoluzione di problemi, etc.) per la rilevazione delle abilità più complesse e come sintesi di più abilità;

· prove semi-strutturate (questionari, esercizi, etc.);

· prove strutturate (test oggettivi) prevalentemente per la misurazione del livello di raggiungimento di obiettivi più specifici, soprattutto di conoscenza, comprensione - applicazione;

· prove orali, per la verifica delle abilità di comunicazione e per il controllo dei processi di apprendimento e di organizzazione dei contenuti

· prove pratiche: per la verifica della capacità di applicare le nozioni teoriche acquisite in classe nell’attività laboratoriale

Anche per le materie orali è possibile fare eventualmente ricorso a verifiche scritte allo scopo di integrare i voti delle prove orali e valutare abilità operative previste nella programmazione.

Il Collegio dei Docenti del mese di novembre ha deliberato:

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• non più di una prova scritta a giornata (“compito in classe”) e non più di tre a settimana - per le materie scritte - salvo necessità inerenti alla programmazione dell’attività didattica;

• preavviso, segnalato sul registro di classe, di almeno cinque giorni per le prove scritte;

• consegna agli alunni degli elaborati scritti di norma entro due settimane

• numero minimo di verifiche (scritte/orali ) nel trimestre/pentamestre, secondo la seguente tabella:

MATERIE CON VALUTAZIONE SCRITTA E ORALE Ore settimanali n° verifiche scritte/pratiche n° verifiche orali

Trimestre Pentamestre Trimestre Pentamestre Da 2h a 3h 2 3 2 3

Da 4h a 6h 2 3 2 3

MATERIE CON VALUTAZIONE ORALE

Ore settimanali n° verifiche orali (eventualmente incluse prove scritte)

Trimestre Pentamestre Da 2h a 3h 2 3

Da 4h a 6h 2 3

Il Consiglio di Classe verifica periodicamente il lavoro svolto e l'efficacia degli interventi in relazione agli obiettivi prefissati. Per gli alunni che si assentano alle prove scritte di verifica è previsto il recupero.

VALUTAZIONE FORMATIVA

La valutazione e, soprattutto, la misurazione degli apprendimenti e l'osservazione dei comportamenti, costituiscono un fatto ordinario, utile allo studente come stimolo ad un impegno continuativo, e all'insegnante come controllo del proprio intervento didattico. Un ruolo determinante assume, in tal senso, la valutazione formativa.

Considerato che ogni verifica serve ad orientare il percorso successivo dell'insegnante e dello studente, è opportuno effettuare, soprattutto nelle classi iniziali, verifiche che non siano oggetto di valutazione del profitto, per esempio prove su singoli anelli della catena dell'apprendimento, simulazione di successive prove, interrogazioni intese come esercizio; anche la correzione del compito svolto a casa, fatta personalmente dall'insegnante o collettivamente in classe, potrà fornire elementi utili a questo scopo.

VALUTAZIONE DI META’ PENTAMESTRE

Per la valutazione di metà pentamestre, i Consigli di Classe stilano, per ogni alunno, una “scheda informativa”, in cui vengono evidenziate :

1. le materie sufficienti e le materie con eventuali carenze e/o eccellenze; 2. la continuità/discontinuità della frequenza ed eventuali problematicità relative al comportamento.

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VALUTAZIONE TRIMESTRALE E FINALE

Nella determinazione dei voti definiti sulla scala decimale dall’1 al 10, sia per le singole discipline sia per il comportamento, si tiene conto dei livelli di conoscenza, competenza e abilità conseguiti.

Tale valutazione, inoltre, prende in considerazione

· l`impegno e della costanza nello studio, anche domestico · l’interesse all’apprendimento · la partecipazione al dialogo educativo · il miglioramento/peggioramento rispetto ai livelli di partenza · la capacità di lavoro individuale · la capacità di recupero · i risultati ottenuti negli eventuali corsi di recupero e/o sostegno e di approfondimento

Per quanto riguarda la valutazione finale, la proposta di voto, da parte dei docenti di ciascuna disciplina, in sede di scrutinio finale, si basa su un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il pentamestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. È necessario tener conto, inoltre, delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.

Per lo svolgimento degli scrutini finali il Collegio dei Docenti concorda di :

· fondare la valutazione su criteri coerenti con la programmazione dei singoli Consigli di Classe in sintonia con le linee guida indicate nel POF

· considerare tutte le materie di studio necessarie alla formazione culturale e personale dello studente, tenendo conto che alcune abilità e competenze da acquisire in certi settori disciplinari hanno carattere trasversale

· tener presente gli indicatori della griglia per l’attribuzione del voto di condotta · considerare, nell’attribuzione dei crediti scolastici e formativi per gli studenti del triennio, le tabelle

allegate ed indicate dal Collegio · procedere collegialmente alla verifica delle reali possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi previsti

nella programmazione, da parte degli alunni che presentano insufficienze.

La valutazione degli alunni con disabilità certificata, nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico approvato con decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli.

I criteri per la valutazione finale in base ai quali ciascun Consiglio di Classe delibera in merito all’ammissione o non ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva risultano essere i seguenti:

1. verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, con riferimento alle conoscenze, competenze e capacità;

2. si considera grave insufficienza, con una votazione pari a 1,2,3,4 decimi, il mancato raggiungimento di obiettivi formativi e di contenuto, dovuto a lacune non colmate, nonostante interventi individualizzati e attività di recupero e di sostegno promossi dal Consiglio di Classe e attuati nel corso dell’ anno scolastico, e tale da compromettere la possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno successivo;

3. gli alunni che raggiungono gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di ciascun Consiglio di Classe sono ammessi alla classe successiva;

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4. per gli alunni che presentano una insufficienza in più discipline, non tali, comunque, da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di Classe procede ad una valutazione che tenga conto:

A – (massimo tre insufficienze di cui una non grave o tre insufficienze non gravi) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, entro l’inizio dell'anno scolastico successivo attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero; in tal caso si rinvia la formulazione del giudizio finale e il Consiglio di Classe, nello scrutinio, sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico (punteggio minimo della corrispettiva fascia di credito)

B - della possibilità dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studi dell’ anno scolastico successivo. In particolare tali alunni sono valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti. Nel caso di ammissione alla classe successiva così deliberata, il preside comunica, per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di Classe (punteggio minimo della corrispettiva fascia di credito);

C - gli alunni che presentano più insufficienze gravi e/o insufficienze diffuse, in un quadro di scarso impegno nello studio e/o di lacune non colmate, non sono ammessi alla classe successiva qualora il Consiglio di Classe ritenga che non sia possibile per loro raggiungere gli obiettivi specifici delle discipline interessate entro l’inizio dell’anno scolastico successivo anche con l’ausilio di interventi di recupero; in tal caso il Dirigente Scolastico comunica alla famiglia la non ammissione prima dell'affissione dei risultati dello scrutinio all'Albo dell'Istituto;

D - gli alunni che, al termine delle lezioni, a giudizio del Consiglio di Classe, non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva;

Per quanto riguarda l’ultimo anno di corso, sono ammessi a sostenere gli Esami di Stato gli alunni che nello scrutinio finale raggiungono il voto sei/decimi in tutte le discipline. Le deliberazioni di non ammissione all’esame sono puntualmente motivate.

Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione. L’esito della valutazione è pubblicato all’Albo dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione "Ammesso" o "Non ammesso"; i voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale dei voti.

Alla valutazione complessiva dello studente concorre la valutazione del comportamento unitamente alla valutazione degli apprendimenti; pertanto, il voto di condotta incide sulla definizione del credito scolastico; esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’Esame di Stato.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIMESTRE/PENTAMESTRE Griglia utile all'analisi dei livelli di apprendimento disciplinare, che riporta descrittori di riferimento al fine di agevolare la coerenza trasversale della valutazione disciplinare.

VOTO CONOSCENZe COMPETENZE

CAPACITA'

1 Non dimostra alcuna conoscenza.

Non sa esprimersi. Non effettua alcuna analisi.

2 - 4 Dimostra limitate e disorganiche conoscenze.

Produce comunicazioni confuse, scorrette e/o lessicalmente povere.

Non sa identificare gli elementi essenziali.

5 Ha conoscenze frammentarie e/o superficiali. Riformula parzialmente il significato di una comunicazione.

Produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere. Sa applicare parzialmente le conoscenze.

E' in grado di effettuare analisi parziali e/o imprecise.

6 Manifesta sufficienti conoscenze delle regole e dei procedimenti.

Illustra i significati formulando comunicazioni semplici. Non sempre mostra di padroneggiare le conoscenze.

Sa analizzare le conoscenze con sufficiente coerenza.

7 Possiede conoscenze corrette, ma non approfondite.

Formula comunicazioni abbastanza chiare. Applica correttamente i dati in situazioni semplici.

Sa analizzare e ricavare dati in situazioni semplici.

8 Possiede conoscenze corrette. Utilizza le conoscenze in modo autonomo in situazioni di media complessità. Espone con lessico corretto ed appropriato.

Sa analizzare e ricavare dati in situazioni di media complessità. Sa sintetizzare le conoscenze in maniera organica.

9 Possiede conoscenze complete e sicure.

Organizza comunicazioni chiare con proprietà e varietà di lessico. Applica correttamente e con completezza le conoscenze.

Sa individuare gli elementi e le relazioni in modo completo. Sa elaborare una sintesi corretta.

10 Possiede conoscenze complete ed approfondite.

Elabora comunicazioni efficaci, che presentano uno stile originale. Applica regole e strutture con sicurezza, manifestando autonomia e competenza.

Sa correlare tutti i dati di una comunicazione e trarre le opportune conclusioni.

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CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA In base al Regolamento sulla Valutazione degli Studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, il voto

di condotta concorre alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporta la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato ed è attribuita dal Consiglio di Classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Inoltre, l’insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Il 5 in condotta è attribuito dal Consiglio di Classe secondo quanto espresso nel Regolamento di Disciplina.

VOTO INDICATORI

5 1.Spesso il suo comportamento tende a destabilizzare i rapporti sociali e interpersonali e/o diventa fonte di pericolo per l’incolumità psico-fisica propria e degli altri. Non rispetta l’ambiente, gli arredi e i servizi della scuola con il rischio di determinare danni anche economicamente rilevanti. Ha infranto le regole della privacy, producendo filmati o foto della vita scolastica senza autorizzazione preventiva. 2. Impone il proprio punto di vista solo con atteggiamenti oppositivi, aggressivi e/o difensivi; è prevaricante verso i compagni: ricorre spesso ad insulti, parolacce, minacce. 3. È stato richiamato più volte a causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del personale ausiliario o di chiunque fosse presente nella scuola ed ha subito gravi provvedimenti disciplinari. 3.E’ disinteressato nei confronti delle attività formativo-didattiche proposte; cerca spesso di evitare le verifiche; non rispetta, mai o quasi, le scadenze /o non svolge le esercitazioni assegnate. 4.Fa assenze mirate e/o saltuarie; sfrutta sistematicamente tutte le possibilità di ritardo e di uscita anticipata. 5.Nonostante i richiami, le sanzioni e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento che impedisce il regolare svolgimento delle lezioni.

6 1.Non sempre evidenzia rispetto nei confronti dell’ambiente, delle persone e del patrimonio dell’istituto; qualche volta assume atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, dei docenti, del personale ausiliario e di chiunque sia presente nella scuola. 2.Partecipa alle attività formativo-didattiche proposte con parziale discontinuità e/o cerca talora di evitare le verifiche; interviene in modo inopportuno nelle conversazioni e/o discussioni, senza fra l’altro rispettare il proprio turno d’intervento. 3.Compie frequenti assenze strategiche, anche solo in una materia, anche ricorrendo impropriamente ad anticipazioni d’uscita e ritardi di entrata. 4.Ha riportato provvedimenti disciplinari nel corso dell’anno. 5.Nonostante i richiami e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento .

7 1.Dimostra di norma rispetto dell’ambiente e delle persone; il suo comportamento all’interno della classe è abbastanza corretto anche se non del tutto esente da richiami. 2.Partecipa alla vita della classe in modo superficiale: non sempre è consapevole dei suoi impegni e si applica ancora con superficialità; non sempre accoglie ed esegue puntualmente le diverse consegue e/o esercitazioni assegnate inerenti le attività formativo-didattiche. 3.Compie, seppur raramente, assenze strategiche, anche solo in una materia, ricorrendo impropriamente ad anticipazioni d’uscita e ritardi d’entrata. 4.Ha riportato, seppur raramente, sanzioni disciplinari non gravi nel corso delle attività didattiche.

8 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto e disponibile verso adulti e compagni. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola. 3.Si distrae e chiacchiera solo occasionalmente e nei limiti dell’accettabilità. 4.Accoglie positivamente le diverse proposte formative/didattiche: svolge regolarmente le esercitazioni e studia con una certa continuità.

9 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto; rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto , disponibile e collaborativo verso adulti e compagni. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola. 3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica. 4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e produttive .

10 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto, disponibile, collaborativo verso adulti e compagni, manifesta una significativa conquista dell’autonomia personale. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola 3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica, apportando contributi significativi e stimolanti 4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e produttive mettendo a disposizione di tutti competenze e conoscenze congrue e significative.

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ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Al termine dello scrutinio finale il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno un punteggio di credito scolastico secondo la tabella sotto riportata. La somma di tali punteggi costituisce il credito scolastico con cui lo studente si presenta all’Esame di Stato.

Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate.

E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive); in questo caso la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe, il quale procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri individuati dal Collegio dei Docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei vari Consigli di Classe, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati Pertanto il Collegio dei docenti delibera che per la valutazione del credito, dopo aver identificato la fascia di appartenenza in base alla media dei voti conseguiti, il punteggio massimo della fascia potrà essere raggiunto nel caso in cui la media dei voti, con l’aggiunta dei punteggi riportati nella seguente tabella, supera il valore minimo del voto della fascia corrispondente di un valore maggiore di 0,5;

attività punteggio Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo 0,20 Assiduità della frequenza (assenze minori o uguali a 20 giorni e sporadici ritardi)

0,20

Attività complementari e/o integrative ( es. partecipazione a progetti dell’Istituto)

0,30

Per ogni attestato di credito formativo extrascolastico (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive e in coerenza con il corso di studi)

0,30

Nel caso di ammissione alla classe successiva deliberata dal Consiglio di Classe, in presenza di insufficienze non gravi, comunicate alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte, si attribuisce di norma il punteggio minimo previsto dalla fascia di appartenenza, così come nel caso di sospensione del giudizio.

Media dei voti Credito scolastico ( punti) - Triennio I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M<=7 4-5 4-5 5-6 7<M<=8 5-6 5-6 6-7 8<M<=9 6-7 6-7 7-8 9<M<=10 7-8 7-8 8-9

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RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE INDICAZIONI NORMATIVE

MODALIT À DI RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE NORMATIVA VIGENTE

D.M. 80/07 O.M. 92/07 – L.N. 122/09 Tempi concessi al recupero Finalità Lo studente promosso non deve

avere debiti

· Subito dopo lo scrutinio intermedio

· Dopo lo scrutinio finale entro la fine di agosto

· Immediato recupero delle carenze rilevate

· Ammissione alla classe successiva

Gli alunni delle classi quinte, per essere ammessi all’Esame di Stato riportare una valutazione di 6 in ogni disciplina o gruppo di discipline e 6 nella valutazione del comportamento.

Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92 del 5 novembre 2007, ripresi dalla Nota del Direttore Generale della Direzione Generale Ordinamenti del 4 Giugno 2008 e dalla C.M. 12/09, che stabiliscono gli “interventi didattici finalizzati al recupero delle carenze formative” e le “modalità da adottare nell’organizzazione delle attività di recupero e criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali” prevedono modifiche al Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto. In sintesi il quadro vigente stabilisce

1. le competenze degli organi collegiali 2. l’obbligatorietà delle azioni di recupero

COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI Il Collegio dei Docenti deve

1. assicurare l’omogeneità delle procedure e delle decisioni di competenza dei Consigli di classe 2. deliberare la programmazione delle attività di sostegno e di recupero 3. definire i criteri metodologico-didattici per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali, per la

composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi di sostegno e di recupero, per l’assegnazione dei docenti ai suddetti gruppi di studenti

GLI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe

1. al termine delle verifiche periodiche stabilite dal POF predispone gli interventi di recupero e decide anche in ordine alla possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi di apprendimento stabiliti dai docenti

2. in sede di scrutinio finale delibera l’ammissione alla classe successiva, la non ammissione, oppure la sospensione del giudizio

Il Consiglio di Classe, al fine di assicurare omogeneità di procedure e decisioni, deve nello scrutinio intermedio:

· effettuare l’analisi dei bisogni formativi degli studenti · individuare la natura delle carenze · programmare l’azione diversificata di sostegno e/o recupero · indicare gli obiettivi dell’intervento di recupero · assegnare gli studenti ai corsi previsti

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· comunicare alle famiglie le attività di recupero assegnate al singolo studente nello scrutinio finale:

· compiere le stesse operazioni dello scrutinio intermedio · riunirsi nello scrutinio finale entro la fine dell’anno scolastico.

INDICAZIONI OPERATIVE TIPOLOGIE DI INTERVENTO

ATTIVITÀ DI SOSTEGNO

Destinatari Alunni in difficoltà Finalità · prevenire l’insuccesso scolastico e ottenere una progressiva riduzione

degli interventi di recupero · nel primo biennio sviluppare metodologie di studio e competenze di

base che facilitino il successo formativo Modalità · sportello su richiesta degli alunni o degli insegnanti

· flessibilità organizzativa · forme di tutoring tra studenti · studio assistito · attività di gruppo · apprendimento cooperativo · progetti di riallineamento e accompagnamento

Tempi l’intero anno scolastico

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Destinatari studenti con insufficienza negli scrutini intermedi e studenti con sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini di giugno

Finalità tempestivo recupero delle carenze rilevate negli scrutini Modalità 1. dopo lo scrutinio intermedio

· pausa didattica con max tre corsi di recupero per classe · possibilità di corsi pomeridiani (gennaio-febbraio) per studenti ancora

insufficienti a discrezione dei singoli Consigli di Classe e sulla base delle risorse economiche dell’Istituto

2. dopo lo scrutinio di giugno

CORSI DI RECUPERO

· durata: moduli di ore da un minimo di 10 a un massimo di 15 · discipline: in base agli esiti degli scrutini stessi · composizione gruppi di alunni: da un minimo di 8 a un massimo di 15

(della stessa classe) o di classi parallele per indirizzo; · max tre per studente

indicazioni di STUDIO INDIVIDUALE per le discipline per le quali non vengono attivati corsi di recupero

Tempi Sospensione delle lezioni nel periodo successivo allo scrutinio intermedio

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Possibile recupero pomeridiano gennaio - febbraio Corsi estivi per alunni con sospensione del giudizio periodo: luglio verifiche finali e scrutini integrativi : entro il 31 agosto o i primi giorni dell'anno scolastico.

AREE DI INTERVENTO Interventi per disciplina CRITERI PER LA SCELTA DELLE MATERIE OGGETTO DEI COR SI DI RECUPERO

· priorità nel primi biennio: discipline di area comune, in base al numero di studenti che presentano carenze nelle specifiche discipline

· priorità nel secondo biennio e quinto anno: discipline di indirizzo CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI STUDENTI

· gruppi di studenti, omogenei per le carenze dimostrate nella stessa disciplina, anche provenienti da classi parallele

· numero studenti (da un minimo di 8 a un massimo di15) · numero massimo di corsi: tre per classe nel periodo intermedio, tre per studente nel periodo estivo

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI GRUPPI DI ST UDENTI I docenti interni sono individuati secondo i seguenti criteri:

· docenti che dichiarano la propria disponibilità anche di classi parallele o di altre classi · docenti aventi titolo ad insegnare la disciplina, anche se in servizio in altra classe di concorso.

I docenti esterni, che avranno il compito di realizzare gli interventi di recupero extracurricolare estivi, saranno individuati secondo il seguente ordine di preferenza:

· docenti inseriti nelle graduatorie degli abilitati · docenti in servizio presso altri Istituti statali o paritari con incarichi a tempo determinato o

indeterminato · docenti in graduatoria d’istituto.

FORME DI VERIFICA

La tipologia e la struttura della verifica, nonché la relativa griglia di valutazione, saranno predisposte dal docente titolare della classe e concordate in sede di dipartimento con i docenti delle classi parallele, in coerenza con i contenuti oggetto dei corsi di recupero stessi e i tempi per essi previsti.

Il docente titolare, anche qualora non abbia tenuto il corso di persona, concorda con il docente del corso le prove di verifica:

· al termine delle attività di recupero intermedie · al termine dei corsi estivi, secondo il calendario approntato nei casi di sospensione del giudizio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione devono essere congruenti con i criteri previsti nel POF, nonché rapportati ai contenuti, alla tipologia della verifica concordata, alla durata dei corsi di recupero attivati.

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COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE DELLE INIZIATIVE E DEGL I ESITI DEL RECUPERO La scuola darà comunicazione tempestiva degli interventi di recupero programmati e dei risultati

delle verifiche riguardanti sia il raggiungimento degli obiettivi minimi formativi e di contenuto del periodo intermedio, sia il superamento delle carenze formative. Modalità, contenuti e tempi della comunicazione

Scrutini intermedi

Alla famiglia dello studente in temporanea condizione di insuccesso scolastico sarà data immediata comunicazione:

· degli esiti dello scrutinio · delle attività di recupero predisposte dal Consiglio di Classe e assegnate allo studente · della natura delle carenze riscontrate, dei contenuti o delle parti di programma da recuperare, degli

obiettivi del recupero declinati in termini di conoscenze e di capacità La famiglia sarà informata, in forma scritta, dei risultati emersi dalle verifiche finalizzate ad accertare il superamento delle carenze.

Scrutini finali In caso di sospensione del giudizio in sede di scrutinio finale, verrà comunicata alle famiglie, in forma scritta, la motivazione della decisione assunta dal Consiglio di Classe. I docenti delle materie oggetto di recupero specificheranno in modo dettagliato la natura delle carenze riscontrate, i contenuti o le parti di programma da recuperare, gli obiettivi del recupero in termini di conoscenze e di capacità. Contestualmente saranno comunicati:

· il periodo degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi attribuiti allo studente · i tempi delle relative verifiche Le modalità organizzative dei corsi saranno affisse nell’atrio della scuola e pubblicate entro la fine del

mese di giugno.

Le indicazioni per lo studio individuale nelle materie per le quali non saranno attivati i corsi di recupero saranno comunicate entro la fine di giugno.

Per gli studenti indicati dal Consiglio di Classe la frequenza dei corsi di recupero è obbligatoria. La famiglia potrà comunque avvalersi del diritto di non godere dell’offerta formativa dell’I stituto,

ma è tenuta a darne formale comunicazione, attraverso il modulo disponibile in Segreteria didattica, entro la prima settimana del mese di giugno. Ogni studente avrà comunque l’obbligo di sottoporsi alle verifiche di superamento delle carenze rilevate sia nel corso dell’anno scolastico sia al termine del medesimo.

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3.2. OFFERTA INTEGRATIVA CURRICOLARE ED EXTRA-CURRICOLARE ATTIVITÀ EDUCATIVA

I progetti che l'area educativa propone per il corrente anno scolastico derivano da una continua rielaborazione ed attualizzazione dei progetti degli anni precedenti.

Si precisa che la disposizione dei progetti in scansione secondo annualità di riferimento non vuole essere vincolante, si ricorda comunque che costituisce un suggerimento che tiene conto sia delle indicazioni specifiche dei referenti esterni per proporre con gradualità e in armonia con le diverse fasce d'età e di sviluppo psicofisico, sia della scansione che da anni si modella in modo coerente, per consentire di affrontare le tematiche con una consequenzialità che consenta di costruire, per lo studente, un percorso formativo armonioso, all'interno della propria vita scolastica, come momento non secondario, ma strutturante e di crescita. EDUCAZIONE ALLA SALUTE

La scuola attiva una serie di iniziative di educazione e promozione della salute che costituiscono un progetto unitario finalizzato a soddisfare i bisogni formativi degli studenti a sostegno delle tappe evolutive della loro crescita fisica e psicologica.

Il progetto vuole contribuire alla maturazione di cittadini dotati di una personalità equilibrata e consapevole, capaci di autonomia di giudizio su molte questioni che riguardano il benessere individuale e collettivo. L'accezione con la quale viene intesa l'educazione alla salute è quella più ampia e generale che arriva a comprendere tutti gli aspetti del benessere fisico, psicologico e relazionale.

Così il percorso che lo studente effettua nell'arco del quinquennio passa attraverso diverse fasi che, a partire dalla conoscenza e il rispetto di sé e degli altri, arriva alla consapevolezza sulle fasi del proprio sviluppo approdando a riflessioni profonde sul significato dell'esistenza umana e stimolando scelte libere e consapevoli di rifiuto per le dipendenze da sostanze e da condizioni psicologiche.

Le iniziative vengono progettate e realizzate utilizzando sia risorse professionali interne, sia ricorrendo alla collaborazione con enti esterni alla scuola con l'obiettivo manifesto di realizzare un concreto e organico legame con la realtà locale sfruttando le risorse umane e materiali che il territorio può offrire.

ACCOGLIENZA ED ORIENTAMENTO Premessa “L’Orientamento, oggi, assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuoverne l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. ... costituisce il luogo insostituibile nel quale ogni giovane deve acquisire e potenziare le competenze di base e trasversali ... necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità”. (Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, Miur 19 febbraio 2014) L’orientamento, quindi, è un nodo fondamentale della formazione in tutto l’itinerario scolastico e deve articolarsi in percorsi orientativi caratterizzanti una pratica didattica in grado di sostenere gli studenti nell’elaborazione di progetti formativi e/o professionali. L’orientamento, infatti, è una finalità comune a tutte le discipline e si attua sia attraverso gli insegnamenti comuni e propri di un’ampia formazione, sia attraverso quelli relativi a ciascun indirizzo; esso, inoltre, svolge una funzione “centrale e strategica” (Linee guida cit.) nel contrastare la dispersione e l’insuccesso formativo degli studenti. La necessità di attivare iniziative finalizzate all’orientamento degli alunni è basata sulla consapevolezza che la Scuola realizza totalmente e pienamente la sua funzione solo sollecitando gli studenti a prendere coscienza della proprie possibilità e aspirazioni e a maturare scelte responsabili, acquisite le necessarie informazioni. È quindi indispensabile operare e fornire agli studenti non solo le informazioni, ma porre attenzione affinché la formazione, necessaria per poter proseguire con profitto negli studi intrapresi e per operare poi scelte consapevoli, sia con continuità perseguita nell’arco del quinquennio. L’auspicio è che l’inserimento

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dell’orientamento nei curricoli di studio indurrà, per quanto possibile, processi di innovazione, nelle programmazioni dei Consigli di Classe e nei Piani di Lavoro dei singoli docenti, per quel che riguarda le metodologie didattiche e l’attenzione alla valorizzazione e alle motivazioni del singolo studente con l’obiettivo di ridurre gli insuccessi scolastici in un’ottica operativa sistemica. È questo il motivo per cui il nostro Istituto deve impegnarsi, oggi più che mai, in questa situazione di cambiamenti della società e della scuola, a favorire e a sviluppare iniziative riferite al successo formativo dei suoi studenti. Al fine di sostenere le scelte degli studenti, si distinguono gli interventi di orientamento nelle seguenti fasi: • Orientamento in ingresso e Accoglienza • Orientamento in uscita.

Orientamento in ingresso e Accoglienza

Il progetto riguarda la presentazione dell’Istituto agli studenti delle terze medie e ai loro genitori, tramite un’informazione il più possibile chiara, realistica e capillare. L’intento è quello di fornire ai soggetti destinatari un’immagine precisa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Braschi – Quarenghi”, evidenziando le caratteristiche dei diversi indirizzi proposti, in modo sia generale che specifico, con una precisa attenzione alle esigenze e alle aspettative dei destinatari. Obiettivi

• Favorire la capacità di individuare le proprie qualità e i propri interessi • Individuare e presentare aree di studio in cui le attitudini di ciascuno possano essere messe a frutto • Motivare gli studenti, promuovere iniziative che consentano la conoscenza e l’esperienza diretta dei

percorsi formativi • Promuovere la conoscenza della nuova scuola, dei suoi indirizzi, dei progetti e delle attività realizzati • Acquisire esperienza diretta dei percorsi formativi relativi a tutti gli indirizzi • Favorire la socializzazione e la collaborazione • Favorire l’integrazione fra gli studenti delle due realtà scolastiche.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, gli interventi, le strategie, i contenuti e i metodi saranno organizzati in attività di accoglienza iniziali e di consolidamento in itinere, che tengano conto della interdipendenza tra gli aspetti cognitivi e gli aspetti socio-affettivi, legati alla sfera degli interessi e della motivazione. Si ritiene fondamentale promuovere l’Istituto su tutto il territorio con:

• Incontri informativi sui vari indirizzi, sugli sbocchi professionali e su tutta la vasta offerta formativa (progetti ed attività extracurriculari) con alunni e genitori, nelle Scuole Medie del bacino di utenza

• Percorsi guidati nelle discipline caratterizzanti i corsi del nostro Istituto nelle giornate di scuola aperta: open day e alunno per un giorno

• Visita dell’Istituto nelle sue strutture (aule, laboratori, biblioteca) • Incontri personalizzati con genitori ed alunni per accompagnarli in una scelta consapevole.

Il progetto si articola, quindi, nei seguenti interventi: 1. Presentazione dell’Istituto e dei suoi indirizzi: progetto e realizzazione della brochure di

presentazione dell’Istituto al fine di produrre un agile e chiaro strumento di conoscenza dell’Istituto e dei suoi molteplici indirizzi

2. Scuola aperta: a. per gli alunni di terza media: assistere, su prenotazione, alle lezioni tenute da insegnanti delle

materie di indirizzo (alunno per un giorno); visita e presentazione dell’istituto b. per i genitori: incontri nel corso dell’intero anno scolastico, su appuntamento, con i docenti

per chiarimenti/informazioni; open day, momento di presentazione della scuola e colloquio personalizzato tra i genitori e i docenti dell’Istituto.

3. Contatti con le Scuole Medie: costante scambio di informazioni e di esperienze con le Scuola Medie da cui proviene la nostra utenza anche e soprattutto per avviare continuità tra i due gradi di scuole

4. Accoglienza degli alunni delle future classi prime per promuovere un clima positivo, nell’Istituto e nella classe, e favorire la conoscenza reciproca.

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Orientamento in uscita L’orientamento in uscita è una tipologia di orientamento molto articolata perché non deve limitarsi a fornire delle informazioni ma deve soprattutto aiutare i ragazzi a scoprire le proprie attitudini; l’orientamento in uscita deve essere uno strumento strategico per accompagnare e sostenere i processi di decisione nell’ambito educativo, formativo e professionale. È questo il motivo per cui le attività di orientamento in uscita non possono limitarsi al solo quinto anno ma devono essere intraprese e poste in atto almeno negli ultimi due anni del corso. È questo il motivo per cui non può ridursi alla semplice partecipazione degli studenti alle varie iniziative poste in atto dai vari atenei (la partecipazione dei ragazzi alle varie iniziative cui sono potenzialmente interessati produce troppo spesso un esodo dalle lezioni e rende praticamente improponibile l’attività didattica con quanti rimangono). Tutte le attività poste in atto hanno lo scopo di: • Migliorare i servizi informativi e di orientamento offerti ai giovani in diritto-dovere di istruzione e

formazione • Svolgere un’azione di rilevazione finalizzata alla conoscenza dei bisogni. Obiettivi • Favorire la capacità di individuare le proprie qualità e i propri interessi • Individuare aree di studio in cui le attitudini possano essere messe a frutto • Motivare gli studenti, promuovere iniziative che consentano la conoscenza e l’esperienza diretta di

percorsi formativi e/o professionali • Promuovere la conoscenza delle offerte formative universitarie e del mondo del lavoro • Promuovere la scelta • Acquisire esperienza diretta dei percorsi formativi relativi alle varie facoltà. Obiettivi per gli alunni delle classi quarte • Raccogliere le informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative • Sviluppare negli studenti abilità decisionali • Elaborare un progetto di scelta definendo un piano di azione • Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta. Obiettivi per gli alunni della classi quinte • Consolidare negli studenti abilità decisionali • Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta • Sostenere gli studenti nel momento della preiscrizione • Promuovere il raccordo tra il nostro Istituto e l’Università • Favorire gli incontri e gli scambi con altre realtà scolastiche e aziendali. Attività • Conoscenza e presentazione degli atenei: partecipazione a lezioni, stages, progetti organizzati dalle varie

università romane e da enti che organizzano corsi post-diploma • Orientamento al lavoro: incontri con i rappresentanti del Centro per l’impiego, con ex-alunni

professionisti presenti sul territorio, generalmente in ore pomeridiane (in vista anche della promozione di attività di orientamento in rete sul territorio1)

• Creazione della bacheca, uno spazio fisico per raccogliere tutte le informazioni provenienti dai vari atenei

• Attivazione di uno sportello informativo con accesso a banche dati disponibili e dedicate • Organizzazione, nella sede dell’Istituto, di seminari di orientamento tenuti da rappresentanti delle

Università, per illustrare l’offerta formativa e i diversi livelli di qualifica raggiungibili • Elaborazione e somministrazione di test per evidenziare i bisogni informativi • Simulazione dei test di ammissione per i corsi di laurea a numero programmato

1 Partecipazione-sensibilizzazione degli Enti locali alla realizzazione e allo sviluppo delle attività di orientamento, nell’ottica della

promozione dell’apprendimento permanente.

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• Attività di monitoraggio in itinere per far emergere con chiarezza i punti di forza e di criticità del progetto per contribuire al miglioramento di azioni e relazioni, all’apprendimento ed all’empowement degli alunni.

La metodologia Il ventaglio delle attività previste comporta il pensare ad un sistema di orientamento in cui ogni apporto di professionalità venga valorizzato e coordinato al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono comunque previsti: • visite guidate • conferenze e discussioni su tema con l’intervento di esperti anche esterni alla scuola • colloqui individuali • stages aziendali • problem solving • lavoro di gruppo. Valutazione e monitoraggio Per la valutazione e il monitoraggio delle azioni di orientamento si utilizzeranno strumenti di natura quantitativa, attinenti alle realizzazioni effettuate (la realizzazione del numero dei beneficiari coinvolti, delle ore effettuate, dei servizi attivati, dei materiali distribuiti) e si individueranno indicatori di efficacia delle azioni promosse (il coinvolgimento e gradimento di beneficiari e se possibile anche delle loro famiglie) relativi ai risultati raggiunti. La valutazione dei processi e dei risultati mira ad esplicitare: • cosa è effettivamente accaduto • se e in che misura è stato rispettato il progetto • se e in che misura è stato raggiunto il target • lo scarto tra quanto pianificato e quanto attuato • i punti di forza e di debolezza • le considerazioni, le proposte e le raccomandazioni utilizzabili per il futuro.

La valutazione di risultato è finalizzata a rilevare: • i dati di contesto • i risultati a breve e a medio termine • le innovazioni attuate nelle diverse tipologie di azioni orientative • una proposta di modellizzazione per definire uno schema di interpretazione del reale inclusivo di nuove

categorie concettuali di orientamento • la coerenza delle attività orientative con le attività istruttive, educative e formative e con il Piano

dell’offerta formativa dell’Istituto (dimensione formativa e orientativa dell’orientamento) • l’impatto delle attività di orientamento per la prevenzione degli abbandoni • il collegamento e la collaborazione con sistemi istruttivi, educativi, sociali e lavorativi (valorizzazione

delle risorse del territorio) • la soddisfazione dei destinatari degli interventi (qualità del servizio erogato) • l’efficacia informativa-comunicativa dei materiali didattici e pedagogici prodotti.

Attraverso questa azione di valutazione partecipata ci si propone di verificare l’adeguatezza del rapporto tra i bisogni dei beneficiari e i servizi erogati, e di individuare possibili aree di miglioramento e crescita dell’intero sistema di orientamento. VIAGGI D’ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI

Nell’intento di promuovere la crescita culturale e sociale degli studenti tramite l’incontro con territori, realtà e culture diverse, si prevede la possibilità per tutte le classi, nel corso dell’anno, di effettuare visite guidate o viaggi per attività sportive, viaggi di istruzione di più giornate in Italia e/o all’estero. Le finalità

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sono sempre legate all’approfondimento di tematiche inerenti al piano di studio di ciascuna classe. Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione possono riguardare diversi ambiti: culturale, ecologico - ambientale, artistico, archeologico e scientifico.

La programmazione è affidata ai Consigli di Classe; le modalità organizzative sono definite dal Regolamento specifico e l’approvazione definitiva delle proposte spetta al Collegio dei Docenti.

SOGGIORNI STUDIO

Nel corso del triennio, la possibilità di effettuare un soggiorno studio è aperta a tutte le classi, indipendentemente dall’indirizzo, con le seguenti finalità:

· consolidare le competenze linguistico - comunicative; · ampliare gli orizzonti culturali attraverso il contatto con altre culture; · offrire agli studenti la possibilità di utilizzare le proprie competenze linguistiche in situazioni

comunicative concrete, al fine di accrescere in loro la motivazione allo studio delle lingue straniere. Ogni soggiorno studio, della durata di una settimana, è svolto nel corso dell’anno scolastico: gli

studenti, accompagnati da docenti interni dell’istituto alloggiano presso famiglie straniere o in college, seguono un corso intensivo di lingua ed effettuano visite ed escursioni nei luoghi di principale interesse artistico e culturale.

Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti e, come per i viaggi di istruzione, è necessaria l’adesione dei due terzi della classe per l’attivazione di tali iniziative. SCAMBI CULTURALI E LINGUISTICI

Gli scambi culturali e linguistici sono indirizzati alle classi del quarto e quinto anno di tutti gli indirizzi dell’istituto e vengono effettuati con scuole italiane o straniere in rapporto di reciprocità. Consistono, infatti, in soggiorni di una settimana, durante la quale gli studenti frequentano la scuola con i loro partner, alloggiano presso le loro famiglie e prendono parte alle varie iniziative culturali organizzate dalla scuola ospitante. A questa fase segue, ai fini dello scambio di ospitalità, l’accoglienza per una settimana degli studenti e docenti della scuola gemellata.

La valenza formativa di tali esperienze può essere sintetizzata nelle seguenti finalità: 1) favorire l’incontro di studenti appartenenti a realtà scolastiche e culture diverse; 2) promuovere una mentalità aperta nei confronti di realtà culturali diverse dalla nostra e favorire

comportamenti improntati alla collaborazione e solidarietà; 3) rafforzare le competenze linguistico - comunicative. Gli scambi vengono effettuati durante l’anno scolastico ed i costi sono a carico delle famiglie solo

per le spese di viaggio, essendo l’accoglienza dello studente a carico della famiglia ospitante. Per l’attivazione di tali iniziative è necessaria l’adesione dei due terzi della classe.

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3.3. OFFERTA FORMATIVA EXTRA-CURRICOLARE

AREA MULTIMEDIALE CORSO ECDL Destinatari

Tutte le classi (priorità biennio); minimo 10 alunni per modulo

Obiettivi

1. Fornire conoscenze per sostenere l’esame ECDL 2. Sviluppare competenze nell’utilizzo di software di Office

Modalità Lezioni frontali ed esercizi al computer in aula di informatica Strumenti

Computer in aula informatica, videoproiettore, stampanti

Tempi 70 h per i 7 moduli in cui è suddiviso un esame ECDL: Mod. 1 – Concetti teorici di base (10 h.) Mod. 2 – Uso del computer e gestione dei file (10 h.) Mod. 3 - Elaborazione dei testi (10 h.) Mod. 4 - Fogli elettronico (10 h.) Mod. 5 - Basi di dati (10 h.) Mod. 6 - Strumenti di Presentazione (10 h.)

Mod. 7 - Reti Informatiche (10 h) AREA DISCIPLINE DI INDIRIZZO Una parte dei progetti tende a potenziare e approfondire alcuni aspetti delle discipline di indirizzo. La matematica, la scrittura giornalistica, con risvolti spesso pratici e professionalizzanti come la costruzione di apparecchiature di telecomunicazione o rilievi tecnici. AREA SPORTIVA ATTIVITÀ SPORTIVE L’Istituto cura ogni anno l’avviamento alla pratica sportiva per le seguenti discipline: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, corsa campestre, calcetto, calciotto, nuoto, rafting, arrampicata sportiva, sci di fondo e discesa. Le attività si svolgono in orario pomeridiano, con cadenza bisettimanale e si propongono i seguenti obiettivi: · sviluppare la cultura dello sport · rafforzare l’educazione alla salute · favorire la socializzazione · potenziare la crescita fisica ed armonica dei giovani.

AREA EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE AMBIENTAL E

Le attività di progetto relative all'educazione alla salute e all'educazione ambientale sono coordinate dal docente funzione strumentale che si occuperà di prendere contatti con esperti e personale specializzato per tenere incontri presso il nostro istituto. Temi di queste riunioni saranno modalità di prevenzione dei disagi psicologici in età adolescenziale, elementi di primo soccorso ed educazione nutrizionale.

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Così come previsto dal Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e come riportato dalla Legge n°. 107

del 2015 (Legge della “Buona Scuola”), gli alunni degli istituti tecnici e dei licei, negli ultimi tre anni di scuola (secondo biennio e ultimo anno), devono obbligatoriamente effettuare ore di alternanza scuola-lavoro e precisamente:

- 400 ore per gli alunni degli istituti tecnici (da suddividersi in 10 settimane in totale); - 200 ore per gli alunni dei licei.

La disposizione si attua a partire da questo anno scolastico 2015-16 per tutti gli alunni delle classi terze. In corso d’anno saranno stilati progetti relativi ai vari percorsi di studio e firmate convenzione con le

aziende/enti che daranno la disponibilità ad accogliere ragazzi nei percorsi formativi. Il nostro Istituto si propone di superare la divisione fra una scuola intesa come dimensione del pensare e

il lavoro inteso come dimensione del fare e di assicurare ai giovani, oltre alle competenze di base, anche competenze spendibili nel mercato del lavoro in modo che essi possano apprendere, attraverso canali e contesti diversi da quelli scolastici, sperimentando in situazioni i saperi acquisiti a scuola e acquistandone di nuovi.

La modalità di apprendimento in alternanza, persegue le seguenti finalità (art.2 del D. L. n. 77 del 2005): a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Questa sezione del P.O.F. contiene i principi, i criteri ed le indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle

figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e

delle attività di facilitazione per l’apprendimento. Verranno inoltre esposti i modi attraverso i quali l’IIS Braschi-Quarenghi ha inteso recepire le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 (alla luce soprattutto dei contenuti della sentenza n.80 del 2010 della Corte costituzionale), dalla Legge n 170 del 18 Ottobre 2010, dalla Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.

4.1 Diritti degli alunni con BES

Nel nostro Istituto si cerca di attuare, nel miglior modo possibile, il concetto costituzionale delle pari opportunità tra tutti i cittadini in vista di una loro piena inclusione. La scuola italiana, fissata negli articoli della Costituzione, è una scuola aperta a tutti che si fonda sui valori dell’equità, della promozione sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale. La scuola italiana che risulta a seguito dell’emanazione della Legge 170 del 2010, della Direttiva ministeriale del dicembre 2012 e della Circolare esplicativa del 6 marzo del 2013 si avvia a diventare una scuola inclusiva, che guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, una scuola che interviene prima sul contesto, poi sul soggetto e che trasforma la risposta ai loro bisogni da specialistica in ordinaria. Nella scuola che lavora per l’inclusione è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando risulti condiviso da tutto il personale coinvolto.

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4.2 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)

Il 27 dicembre scorso è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche tra cui, la più rilevante, è quella relativa alla costituzione del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), che sostituisce il Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI), con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli altri alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES).

Il GLI svolge le seguenti funzioni:

o rilevazione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; o raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in

funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

o consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi e confronto sui casi;

o rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; o raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle

effettive esigenze; o elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con

BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale Piano, attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, di un’ipotesi globale di lavoro per l’anno scolastico successivo che, previa approvazione da parte del Collegio dei Docenti, si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio e diventerà parte integrante del POF dell’Istituto.

Il GLI è coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) e costituito da:

• Il Dirigente Scolastico • I docenti curricolari e di sostegno • Gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione • I rappresentanti degli alunni e dei genitori • I rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti

Qualora fossero individuati anche da:

• Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola

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4.3 Procedure e documentazione (PDF, PEI, PDP e Relazione finale)

1. DOCUMENTAZIONE E PROCEDURE RELATIVE AGLI ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA L.104/92

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

FASCICOLO PERSONALE DELLO STUDENTE

Il fascicolo personale accompagna lo studente dal suo ingresso alla scuola primaria fino al termine del suo percorso scolastico. La consultazione risulta importante perché consente, ai soggetti coinvolti, di reperire le informazioni opportune specialmente nei momenti di passaggio di grado scolastico. Contiene:

1. la certificazione ai sensi della L. 104/92; 2. il verbale di accertamento della disabilità (ex art. 3

comma 1 o 3 della L.104/92) rilasciato dalla ASL competente;

3. la Diagnosi Funzionale; 4. il Profilo Dinamico Funzionale (PDF); 5. il Piano Educativo Individualizzato (PEI);

6. la relazione finale.

DIAGNOSI FUNZIONALE

La stesura della DF compete allo specialista della struttura sanitaria pubblica o privata accreditata. Viene consegnata alla famiglia che ne presenta copia alla scuola.

Viene redatta all’atto della presa in carico e aggiornata in base all’evoluzione dello studente (e comunque ad ogni passaggio da un grado all’altro dell’istruzione).

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

Il docente di sostegno avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura lo studente, e con la collaborazione della famiglia dello studente, provvede all’elaborazione della proposta di PDF e PEI da sottoporre, per la discussione e approvazione, al consiglio di classe.

Tutti i docenti della classe attuano le misure degli interventi previsti nel PDF e PEI.

(art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art. 74, LP 7 agosto 2006, n. 5)

Viene redatto nel primo anno di certificazione dello studente e deve essere consegnato entro l’anno scolastico. (Dato che è il documento su cui ci si bassa per formulare il PEI è opportuno che la prima redazione avvenga entro i primi tre mesi dell’anno scolastico)

Viene aggiornato alla fine della Scuola Primaria, Secondaria di Primo Grado e ogni qualvolta si verifichino circostanze che possono incidere sui contenuti dello stesso. Ogni aggiornamento non sostituisce ma integra il precedente.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il docente di sostegno cura la redazione del PEI, con cadenza annuale, avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, in coerenza con il PDF

(art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art. 74, LP 7 agosto 2006, n. 5)

Il PEI è anche un patto tra scuola, famiglia e studente perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione. La famiglia, attraverso il PEI è a conoscenza di ciò che si fa a scuola e collabora per parte che le compete. I docenti sottoscrivendolo si impegnano, ciascuno per la propria parte, a realizzare il percorso previsto per lo studente.

Per la compilazione del PEI è importante che il CdC: stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità dello studente tendendo conto

Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico (fine novembre)

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degli obiettivi raggiungibili in relazione al punto di partenza dello studente.

RELAZIONE FINALE

Viene stilata dal DOCENTE DI SOSTEGNO e dai DOCENTI CURRICOLARI (CdC).

La relazione finale viene condivisa nel CdC e, insieme al PEI costituisce la base di partenza per il successivo anno scolastico.

A fine anno scolastico

2. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI DSA (L. 170/201 0)

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

DIAGNOSI FUNZIONALE

(è la descrizione del disturbo ed ha una valenza di certificazione. Se lo specialista consegna alla famiglia solo la diagnosi sarà cura del CdC richiedere la documentazione completa necessaria per la messa in atto di strumenti compensativi e le misure dispensative adeguate alle necessità dello studente.)

NEUROPSICHIATRA INFANTILE O PSICOLOGO DELL’ETA’ EVOLUTIVA

La valutazione diagnostica e clinica spetta agli specialisti dell’ASL (neuropsichiatria infantili o psicologi) o a soggetti accreditati e convenzionati dalla stessa oppure strutture private in cui operano questi specialisti.

Lo specialista rilascia – anche in un unico documento – la diagnosi e la relazione descrittiva delle abilità strumentali specifiche, sulla base delle quali il CdC definisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. Alla famiglia spetta il compito di consegnare tutta la documentazione.

All’atto della prima segnalazione. È aggiornata in caso di passaggio dello studente da un grado di scuola ad un altro, ovvero quanto lo specialista o psicologo lo ritenga necessario anche tenendo conto delle indicazioni del consiglio di classe o della famiglia.

RELAZIONE CLINICA

Fornisce le indicazioni riguardanti gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare.

PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

Percorso educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso. Specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica e adottati da tutto il CdC.

L’introduzione di misure dispensative e di strumenti compensativi sono rapportate alle capacità individuali e all’entità del disturbo e possono avere anche carattere temporaneo (L.170/10).

Il DOCENTE REFERENTE per ciascun studente con DSA individuato dal Consiglio di Classe tra i docenti del CdC stesso.

Il docente referente - avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura lo studente, e con la collaborazione della famiglia - provvede all’elaborazione della proposta PDP da condividere con il consiglio di classe. Questo documento raccoglie:

1. la descrizione della situazione dello studente avvalendosi delle informazioni contenute nella relazione clinica;

2. l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi adottati dal CdC;

3. la metodologia e le attività didattiche adeguate alle capacità dello studente;

4. le modalità di verifica dell’apprendimento (colloqui orali, verifiche scritte, altro…);

5. i criteri di valutazione adottati.

L’adozione delle misure stabilite nel PDP è collegiale. Il docente referente è garante di quanto concordato nel PDP e aggiorna il CdC sul percorso dello studente.

Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico (fine novembre)

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RELAZIONE FINALE

Riscontro delle attività programmate nel PDP con eventuali modifiche

DOCENTE REFERENTE E DOCENTI CURRICOLARI (CdC).

A fine anno scolastico

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3. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI IN SITUAZIONI D I SVANTAGGIO (Direttiva ministeriale 27/12/2012 e CM 8 del 6/3/2013)

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP )

Percorso educativo basato sulle effettive capacità dello studente, al fine di consentirne lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione. Indica gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico.

RUOLO DELLA FAMIGLIA

Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una collaborazione. Senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere attivati. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Pertanto la comunicazione con la famiglia deve essere puntuale, in modo particolare riguardo ad una lettura condivisa delle difficoltà e della progettazione educativo/didattica per favorire il successo formativo.

Il CONSIGLIO DI CLASSE ; in particolare il DOCENTE REFERENTE scelto fra gli insegnanti del CdC cura:

1. la stesura del PDP; 2. la relazione e il coordinamento del Consiglio

di classe con la famiglia per quanto riguarda la comunicazione del PDP, dei risultati e della valutazione, promuovendone il coinvolgimento e la collaborazione.

L’adozione delle misure è collegiale. Il docente referente è garante di quanto concordato nel PDP ed aggiorna il Consiglio di Classe sul percorso dello studente. Il DOCENTE REFERENTE predispone un PDP che ha un carattere temporaneo configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. La progettazione personalizzata può essere anche differenziata dal percorso della classe anche se è consigliabile prevedere azioni formative e didattiche che consentano quanto più possibile la coerenza con il percorso della classe ed un successivo rientro nel percorso regolare. Il PDP dello studente, in linea di massima, raccoglie:

1. il parere dello specialista nella

rilevazione della situazione di svantaggio; 2. gli obiettivi specifici di apprendimento; 3. le strategie e le attività educativo/didattiche

(tra cui l'eventuale esonero dall'apprendimento di una o di entrambe le lingue straniere secondo quanto stabilito dalla Giunta provinciale in attuazione dell'articolo 2 della legge provinciale 14 luglio 1997, n. 11)

4. le iniziative formative integrate fra istituzioni

scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali (tra cui azioni specifiche di orientamento = progetti ponte);

5. le modalità di verifica e valutazione

6. il consenso della famiglia;

Ogniqualvolta il CdC rileva una situazione di svantaggio tale da compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento del percorso di istruzione e formazione. La condizione di svantaggio può essere determinata da:

1. particolari condizioni sociali o ambientali •€ svantaggio

socioeconomico, linguistico, culturale (per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno)

2. difficoltà di apprendimento determinate da disturbi evolutivi specifici quali: •€ deficit del linguaggio, delle

abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività;

•€ funzionamento intellettivo limite (borderline cognitivo)

Preferibilmente entro il 30 novembre di ogni anno scolastico

RELAZIONE FINALE

Riscontro delle attività programmate nel PDP con eventuali modifiche o suggerimenti.

DOCENTE REFERENTE e DOCENTI CURRICOLARI (CdC).

A fine anno scolastico

Precisazioni sul PEI

Ogni singolo PEI contiene la programmazione educativa e didattica individualizzata e può prevedere due tipologie di percorsi:

� percorso che prevede il raggiungimento dei livelli essenziali previsti per la classe (obiettivi ministeriali o ad essi globalmente corrispondenti - art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001)

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� percorso differenziato rispetto a quello previsto per la classe con (obiettivi non riconducibili a quelli ministeriali - adottato ai sensi dell’art. 13 dell’O.M. n. 80 del 9.3.1995)

Nel primo caso il percorso scolastico termina con il superamento dell’Esame di Stato e il conseguimento del diploma conclusivo del corso di studi di istruzione secondaria superiore, avente valore legale.

Nel secondo caso il PEI ha l’obiettivo generale di aiutare l’alunno ad acquisire una propria autonomia con il consolidamento dell’autostima, ad elaborare la propria personalità e a formare dei “ponti” cognitivi di connessione con il mondo del lavoro. Dopo il superamento dell’esame di stato, sostenuto con prove differenziate e aderenti al PEI (O.M. 35 del 4/4/03, art.17), l’alunno consegue un attestato di crediti formativi nel quale sono esplicitate le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dall’alunno nel corso dei suoi studi. Tale titolo è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale, nell’ambito degli accordi tra Amministrazione Scolastica e Regione Lazio (C.M. 125 del 20/7/01).

Personale coinvolto nell’integrazione

Dirigente scolastico

Punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti

Insegnante Referente per il singolo alunno con BES (Coordinatore di classe)

Per ciascuno studente con BES il consiglio di classe individua, nell’ambito dei docenti del Consiglio stesso, un docente referente che provvede:

1. curare la redazione, a seconda dei casi, del PDP, avvalendosi della stretta collaborazione dei docenti del CdC;

2. provvedere alla comunicazione e al coinvolgimento della famiglia dello studente e ai rapporti tra scuola, famiglia, operatori sanitari e socioassistenziali che seguono lo studente;

3. occuparsi dell’aggiornamento della documentazione relativa allo studente con BES.

Docente di sostegno

La figura dell‘insegnante “di sostegno” è nata giuridicamente con il D.P.R. 970/1975, come docente "specialista", ed è stata ulteriormente definita dalla Legge 517/77 che individua il docente di sostegno specializzato come figura preposta all’integrazione degli studenti con disabilità certificata. A questo proposito è riconosciuta l’effettiva contitolarità sulla classe:

1. condivide con tutti gli altri colleghi i compiti professionali e le responsabilità sull'intera classe (contitolarità);

2. partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione per tutto il gruppo classe;

3. garantisce un reale supporto al CdC nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative;

4. svolge un’attività di consulenza a favore dei colleghi curricolari nell’adozione di metodologie per l’individualizzazione finalizzate a costruire il PEI per lo studente con BES certificato ex L104/92;

5. concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa disciplina o per gruppi di discipline e con gli educatori le strategie metodologiche educative;

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6. conduce direttamente interventi specialistici, centrati sulle caratteristiche e le capacità dello studente sulla base di metodologie particolari;

7. assiste l’alunno in sede d’esame secondo le modalità previste dal progetto specifico e concordate con la Commissione d’esame;

8. facilita l’integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del gruppo classe.

Docenti del Consiglio di Classe

1. accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione, definendo gli interventi didattico/educativi ed individuando le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento;

2. la normativa richiama, con forza, la competenza dei docenti del CdC per l’analisi della situazione e la definizione dei bisogni dello studente;

3. ha cura di individuare e proporre le risorse umane, strumentali e ambientali da utilizzare per favorire i processi di inclusione;

4. si assume la responsabilità del percorso educativo dello studente e della pianificazione degli interventi didattici per favorire un clima positivo di apprendimento e di collaborazione con famiglia e territorio;

5. partecipa alla definizione e alla valutazione individualizzata di progetti che riguardano gli studenti con BES. L’adozione delle misure è collegiale.

6. Per la compilazione del PEI è importante che il CdC: stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità dello studente tendendo conto degli obiettivi raggiungibili in relazione al punto di partenza dello studente. Individui modalità e tipologia per la verifica dei risultati raggiunti, prove graduate e/o assimilabili a quelle del percorso della classe.

Assistente educatore

1. L’assistente educatore è una figura professionale che svolge il proprio

2. servizio presso le Istituzioni Scolastiche. Opera all’interno della scuola a sostegno del percorso di autonomia, di integrazione e di comunicazione degli alunni disabili, svolgendo un ruolo di supporto e facilitazione. L’assistente educatore, in particolare:

3. a) collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo;

4. b) partecipa ai GLH-Operativi ai fini dell’elaborazione e della condivisione di PDF e PEI in accordo con il docente di sostegno dello studente con BES;

5. c) collabora alla continuità nei percorsi didattici favorendo anche il collegamento tra scuola e il territorio in funzione del progetto di vita dello studente;

6. d) fornisce, secondo le modalità individuate dal Dirigente scolastico, elementi per la valutazione unicamente dello studente o degli studenti seguiti;

7. e) assiste lo studente in sede d’esame secondo le modalità previste dal PEI e concordate con la Commissione preposta.

8. f) si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione dell’alunno.

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Progetto continuità educativa

La C. M. 1/1988 sottolinea l’importanza della continuità educativa nel processo di integrazione degli alunni disabili. Questi studenti pongono alla Scuola una domanda più complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico quindi necessitano, più di ogni altro, di una particolare attenzione educativa. È quindi molto importante potenziare la collaborazione tra gli operatori delle diverse istituzioni scolastiche, coordinare ed integrare i singoli interventi.

La finalità di questo progetto è quella di realizzare un piano educativo unitario, il quale, pur nella differenziazione dei diversi ordini di scuola, consenta di realizzare un’esperienza scolastica priva di fratture e sempre coerente con gli individuali bisogni educativi e ritmi di apprendimento.

I destinatari sono gli alunni iscritti BES iscritti alle prime classi. Si prevedono varie fasi:

FASI TEMPI ATTIVITA’ PERSONE COINVOLTE

Iscrizione Entro i tempi stabiliti

L’Istituto organizza, prima dell’iscrizione, un’assemblea per uno scambio di informazioni.

Su richiesta la famiglia può visitare la scuola e vedere l’ambiente in cui verrà inserito il ragazzo (soprattutto in caso di disabilità grave in cui sono necessarie particolari attenzioni e adattamenti strutturali).

I genitori procedono con l’iscrizione dell’alunno presso la segreteria dell’Istituto nei termini prestabiliti.

La famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica direttamente alla segreteria dell’Istituto.

Dirigente, vicepreside, insegnanti coinvolti e genitori.

Pre-accoglienza Entro maggio

Nell’ambito dei percorsi di continuità tra scuole, vengono organizzate una serie di attività ed incontri di continuità funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e l’ordine di scuola successiva (personale, struttura, attività, …)

Docenti coinvolti dei due ordini di scuola.

Condivisione e passaggio di informazioni

Entro maggio

Presentazione del caso dell’alunno disabile, in occasione dell’incontro dell’equipe, al coordinatore del sostegno di sede della scuola che accoglie il ragazzo. In occasione della formazione delle classi vengono presentati in modo generale tutti gli alunni, compresi quelli con difficoltà (secondo le

Insegnanti di classe e di sostegno coinvolti dei due ordini di scuola, coordinatore del sostegno scuola accogliente, genitori, equipe medica.

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modalità stabilite dal collegio docenti).

Accoglienza Inizio anno scolastico

(settembre)

Prima dell’inizio della scuola il CdC o il suo coordinatore o il docente tutor incontrano i genitori per uno scambio di informazioni riguardo ai bisogni, abitudini, interessi, ecc… del ragazzo. (si veda griglia allegata). In tale occasione la scuola consegna ed illustra ai genitori il protocollo di accoglienza famiglia.

Si convoca un Consiglio di Classe specifico per presentare in maniera dettagliata il profilo di ciascun alunno con bisogni educativi speciali (spazio adeguato all’interno del CdC per la presentazione del gruppo classe.)

Nello stesso consiglio o in altri tempi si programmano delle attività di accoglienza (rivolte alle classi coinvolte e non solo) per la prima settimana di scuola. Tali attività sono finalizzate ad un positivo inserimento dell’alunno.

Successivamente vengono contattati gli operatori sanitari e costruito un primo percorso didattico (individualizzato o personalizzato) da definirsi entro novembre.

Insegnanti di classe e di sostegno, genitori.

Consiglio di classe.

Docente tutor e sostegno, docenti del CdC, equipe medica, genitori.

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4.4 ALUNNI STRANIERI

Inserimento e integrazione dello studente straniero nel contesto scolastico

Il nostro Istituto recepisce e fa sue le disposizioni ministeriali e legislative volte a garantire allo studente di provenienza straniera il diritto allo studio e a facilitarne il più possibile il corretto inserimento nel nostro contesto scolastico, prime fra tutte la Legge 40/1998 sull’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, sulla formazione dei docenti all’integrazione, nonché la C.M. 24 /2006, detta “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” che riassume le indicazioni per l’organizzazione di misure volte all’inserimento degli alunni stranieri e alla promozione di una vera educazione interculturale, che tenga conto delle diversità culturali degli studenti e del cambiamento in senso multietnico della società italiana.

Di norma la scuola è tenuta per legge a iscrivere lo studente nella classe a lui/lei pertinente per l’età anagrafica e a favorire nella classe di appartenenza un clima di accoglienza docente - alunno e fra gli alunni stessi, evitando ogni discriminazione e rispettando i livelli di partenza e i trascorsi scolastici dello studente, nonché i naturali tempi di apprendimento della lingua italiana.

Le disposizioni ministeriali consentono altresì, per ottimizzare il processo educativo, di inserire lo studente, previo consenso dei genitori, in una classe inferiore rispetto a quella anagrafica.

Del resto un inserimento anagrafico automatico come quello che viene effettuato dalla segreteria, anche se corrisponde a un diritto dello studente e della sua famiglia, può non rappresentare la via migliore per un corretta e adeguata integrazione dello studente nel contesto scolastico e didattico che lo deve accogliere.

Considerato che la scuola cerca di garantire una gamma di interventi specifici che sostengono lo studente a tutti i livelli di inserimento (corso di grammatica italiana, mediazione culturale e sostegno allo studio di materie caratterizzanti), all’atto dell’iscrizione dello studente si rende necessario :

a) un colloquio con lo studente e i familiari per comunicare le caratteristiche peculiari dell’Istituto e per accertare le effettive motivazioni ad affrontare un percorso di studi complesso. Responsabili del colloquio sono i collaboratori del Preside o docenti con esperienza nel campo dell’accoglienza e integrazione degli alunni stranieri. Inoltre, al fine di effettuare consapevolmente la scelta del percorso di studi, gli studenti possono avvalersi prima dell’iscrizione di colloqui con i mediatori culturali del territorio,

b) un test d’ingresso (classi seconde) o esame integrativo (all’inizio di settembre per le classi terze/quarte e quinte) per verificare :

• le competenze linguistiche nella lingua italiana; • le competenze disciplinari minime per affrontare almeno una parte delle materie in modo attivo e

partecipe;

il test per le classi seconde verte principalmente su obiettivi trasversali, l’esame integrativo invece per le classi terze quarte e quinte anche su obiettivi specifici. Il test non è selettivo, ma serve agli insegnanti per conoscere i livelli di partenza dello studente e approntare il piano del recupero; la segreteria deve fornire allo studente i relativi programmi scolastici dell’anno precedente;

c) la convocazione del Consiglio di Classe a settembre volta a valutare i risultati del test d’ingresso e dell’esame integrativo, a decidere se e come attuare un PEI e quali azioni produrre per ottimizzare il percorso didattico - educativo dello studente; il Consiglio di Classe procede alla richiesta di un eventuale mediatore culturale, dell’attivazione del corso di italiano e dei corsi di sostegno allo studio interni alla scuola;

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d) il monitoraggio successivo dei progressi ottenuti dallo studente nel suo percorso di integrazione da parte del Consiglio di Classe; a questo proposito si sottolinea come il successo scolastico in questa situazione di alta criticità si possa ottenere solo se sussistono le condizioni di una vera sinergia fra insegnanti e compagni di classe, che devono essere sollecitati a comunicare con gli studenti di madrelingua non italiana per facilitarne l’inserimento e il percorso di studi, soprattutto nei momenti informali della vita scolastica;

e) attuazione dell’insieme delle pratiche di recupero e sostegno quali:

• corso di lingua italiana (italiano L2: grammatica e conversazione) • corsi di sostegno allo studio con insegnanti interni per le materie curricolari.

5. AREA ORGANIZZATIVA

5.1. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI

La formazione e l’aggiornamento dei docenti - diritti fondamentali per il potenziamento e lo sviluppo della professionalità degli insegnanti, rappresentano una imprescindibile necessità al fine di garantire l’efficace realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa.

Il Collegio Docenti, nel rispetto delle norme contrattuali e conformemente alle direttive ministeriali, ritiene il piano relativo alla formazione ed all’aggiornamento un fondamentale indicatore della qualità del servizio scolastico.

Come previsto dall’art. 62 comma 5 del CCNL integrativo, gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici. La partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. Il corsista deve consegnare, terminato il corso, alla segreteria d’Istituto copia dell’attestato di partecipazione

Le attività di formazione e di aggiornamento proposte da questo Istituto sono ispirate ai seguenti criteri :

· arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e organizzazione dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le specificità disciplinari;

· necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola mette in atto in rapporto con il contesto produttivo, sociale e culturale esterno;

· proposta di iniziative sulla base dell’analisi delle esigenze formative dei docenti che vengono periodicamente monitorate; le proposte hanno origine esterna o interna; quelle esterne, provenienti da enti, associazioni pubbliche o private sono comunicate dal Dirigente Scolastico; le iniziative interne di aggiornamento sono proposte dai Dipartimenti disciplinari oppure dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico;

· le diverse iniziative proposte, approvate e organizzate possono essere di volta in volta estese e pubblicizzate anche ad altri istituti;

· attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno;

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· l’attività di formazione e di aggiornamento rivolta anche al personale amministrativo ed ai collaboratori scolastici al fine di migliorare il servizio;

· l’attività di formazione e di accoglienza dei nuovi docenti al fine di facilitare l’inserimento all’interno delle complesse dinamiche scolastiche e consentire un riferimento annuale e non solo iniziale.

Per il corrente anno scolastico sono state proposte dal Collegio Docenti le seguenti attività di formazione:

• Corso di lingua inglese, tenuto da docenti dell’istituto; • Corso metodologia CLIL; • Formazione sicurezza; • Formazione personale legata all’ambito disciplinare e/o uso nuove tecnologie nella didattica.

5.2. FIGURE DI SUPPORTO AL POF

L’offerta formativa dell’Istituto

a) è affidata essenzialmente ai docenti e all’azione educativa e didattica da loro posta in essere, sulla base di quanto programmato sia individualmente (piano di lavoro annuale, progetti didattici), sia collegialmente (programmazione del Consiglio di Classe);

b) si avvale del supporto garantito dall’azione di altre figure e organi:

1. Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Area 1 - Gestione del POF Prof.ssa Alessandra Zolla

· Coordinamento del lavoro di redazione del POF · Raccolta dei materiali per l’aggiornamento del POF · Coordinamento delle attività extracurricolari · Valutazione finale delle attività del POF

Area 2 - Rapporto con il territorio (imprenditoralità, alternanza scuola-lavoro) e Supporto ai docenti

Prof. Augusto Ticconi

· Analisi dei bisogni formativi e piano di formazione e aggiornamento dei docenti;

· Documentazione educativa e didattica mediante predisposizione di un archivio di facile consultazione;

· Valorizzazione dell’ambiente scolastico come risorsa per la didattica e l’autoformazione;

· Attività di autovalutazione e valutazione di istituto, in collaborazione con la F.S. Area 1;

· Predisposizione scheda attribuzione credito scolastico; · Rapporti con il territorio

Area 3 - Supporto alunni e famiglie /Educazione alla salute

Prof.ssa Antonella Caronti

· Identificazione precoce dei fattori di rischio al fine di attivare interventi di prevenzione del disagio e di promozione del successo formativo;

· Sostegno e consulenza agli adulti di riferimento (docenti, genitori e personale non docente) per favorire l’accoglienza dei ragazzi a scuola e individuare precocemente gli indicatori del disagio psico-socio-relazionale.

· Sviluppo delle capacità empatiche e promozione dell’educazione socio-affettiva nei ragazzi per prevenire i disturbi del comportamento e le condotte a rischio in adolescenza.

· Attivazione delle risorse positive all’interno dei gruppi classe,

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per promuovere la crescita dei ragazzi e incrementare il senso di autostima e il senso di efficacia individuale e collettiva

Area 4 - Orientamento scolastico Prof.ssa Santa Appodia

· Coordinamento e gestione delle attività di orientamento in entrata ed uscita

· Gestione dei bisogni formativi degli studenti al fine di una consapevole scelta

· Coordinamento delle attività di raccordo con le scuole medie · Coordinamento delle attività di raccordo con l’Università · Realizzazione di progetti d’intesa con enti ed istituzioni esterne

Area 5 - Disabilità e Inclusività

Prof.ssa Donatella Orlandi

· Coordinamento delle attività di integrazione, sostegno e recupero

· Coordinamento e gestione delle attività di accoglienza, di continuità e di orientamento in entrata

· Monitoraggio dei progetti del P.O.F. in collaborazione con la F.S. Area 1

· Coordinamento delle iniziative volte al miglioramento qualitativo del rapporto alunni-istituzioni pubbliche esterne alla scuola

Area 6 - Gestione delle risorse tecnologiche/sito WEB

Prof. Pasquale Raponi

· Coordinamento, d’intesa anche con i direttori dei laboratori di informatica e multimediali, delle azioni necessarie a garantire l’efficienza delle dotazioni tecnologiche dell’Istituto e la loro ottimale utilizzazione.

· Gestione del sito web dell’Istituto e della comunicazione on- line con le famiglie

I docenti incaricati delle Funzioni Strumentali sono individuati dal Collegio, con adeguata motivazione, sulla base delle singole richieste, tenuto conto anche della rispondenza dei titoli presentati a quanto richiesto per la specifica funzione; in particolare si terrà conto dei seguenti requisiti: titoli e pubblicazioni, esperienza professionale maturata, incarichi svolti nell’ambito scolastico e continuità didattica nell’ambito dell’Istituto, corsi di aggiornamento, impegno a permanere nell’Istituto per la durata dell’incarico.

2 Commissioni

Sono nominate per il corrente a.s. le seguenti Commissioni:

• Commissione POF: tutte le FS e referenti di dipartimento • Commissione orario: tutti i collaboratori e coordinatori di sede • Commissione orientamento: 4 membri (Appodia, Brancazi, Casalino, Turrini) • Commissione Invalsi: 2 membri (Casalino, D’Attilia) • Integrazione Unità di autovalutazione: (referente Maugliani, D’Attilia, Casalino, Caponi) • Commissione Viaggi: 4 membri (Tacchia, Cicolini, Felli, Errera) • Commissione elettorale: 2 membri (Corizza, Lollobattista)

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3. Coordinatori di Classe

Al fine di ottimizzare il lavoro dei Consigli di Classe, di potenziarne i livelli di autonomia decisionale, nonché di migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia (soprattutto laddove emergono situazioni di difficoltà e di disagio da parte degli alunni), è introdotta la figura del coordinatore di classe.

Tale figura, designata annualmente dal Dirigente Scolastico, si fa carico di:

· favorire la realizzazione di una collegialità effettiva nell’azione del Consiglio di Classe; · monitorare le assenze degli alunni; · informare la Presidenza delle situazioni di profitto e di frequenza irregolari; · attivare le necessarie comunicazioni alle famiglie; · operare come referente di classe per l’obbligo scolastico e formativo, in raccordo con la funzione

strumentale area 3. I nomi dei docenti nominati coordinatori di classe sono presenti sul sito dell'Istituto.

4. I Dipartimenti

I Dipartimenti sono organismi aperti alla libera partecipazione dei docenti e, in base ai Decreti di riordino della scuola secondaria di secondo grado, costituiscono articolazioni funzionali del Collegio Docenti per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica. La loro attività è coordinata da un docente – il coordinatore di dipartimento – nominato dal Dirigente Scolastico, con mandato annuale.

Tale organismo ha il compito di:

· raccogliere e coordinare le proposte dei docenti; · elaborare proposte originali relative a progetti e iniziative negli ambiti didattico, metodologico e

dell’aggiornamento; · avanzare tali proposte al Collegio Docenti; · consentire il confronto e la discussione sull’adozione dei libri di testo, fermi restando le prerogative e i

diritti del docente; · predisporre materiali per la rilevazione dei livelli di partenza e curarne l’elaborazione in collaborazione

coi coordinatori di classe; · costruire indicatori, coerenti con le indicazioni del Collegio Docenti, per la rilevazione dei risultati

conseguiti, in confronto con quelli attesi, nelle attività curricolari; · promuovere il confronto culturale e una più efficace circolazione delle idee. Per il corrente anno scolastico sono nominati referenti dei Dipartimenti: · la prof.ssa Rocchi referente per l’area letterario – artistico; · la prof.ssa Felli per l’area scientifica; · la prof.ssa D’Attilia per l’area tecnico – pratico – motoria; · la prof.ssa Allegrini per l’area linguistica; · il prof Fratticci per l’area scienze umane – filosofico – economico sociale; · il Prof. Maurizi per l’area della disabilità. 5. Referenti di laboratorio I referenti di laboratorio hanno i seguenti compiti:

• sono responsabili dei beni mobili che si trovano in ogni singolo laboratorio • coordinano e controllano l'uso del laboratorio da parte di più docenti • fanno osservare il regolamento d'uso del laboratorio • collaborano con l'ufficio tecnico in ordine alle spese di investimento inerenti il materiale di

laboratorio • controllano l' efficienza delle apparecchiature e la puntuale registrazione dei movimenti dei docenti e

delle classi nei laboratori I nomi dei docenti nominati referenti di laboratorio sono presenti sul sito dell'Istituto.

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6. VALUTAZIONE DEL POF

6.1. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLAST ICO

Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta, per il triennio costituito dagli a. s. 2014/2015, 2015/2016 e 201672017, la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione secondo le fasi previste dall’art. 6 comma 1, del DPR n. 80 del 28 marzo 2013:

• autovalutazione • valutazione esterna • azioni di miglioramento • rendicontazione sociale.

Nel quadro dell’autonomia didattica e organizzativa particolarmente importante appare la definizione della qualità del servizio scolastico.

Gli indicatori di qualità della scuola sono: · il lavoro collegiale dei docenti · le competenze disciplinari dei docenti e l’unitarietà dell’insegnamento · la disponibilità dei docenti alla sperimentazione, alla ricerca, all’innovazione didattica e

all’aggiornamento; · l’individuazione delle procedure d’insegnamento; · l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; · il rapporto costante scuola/famiglia;

Gli indicatori di qualità dell’organizzazione scolastica fanno riferimento a:

· funzionalità dell’orario; · funzionalità delle attrezzature e degli arredi; · rapporto positivo con Ente Locale, esperti esterni, ASL; · coordinamento tra le componenti dell’Istituto (Dirigente Scolastico, Commissioni, Referenti,

Collaboratori).

Il nostro Istituto, attraverso i suoi Organi Collegiali,

1. attiva procedure di verifica interna ed esterna, di autovalutazione, di documentazione e di rendicontazione attraverso:

a) la sintetica esposizione degli obiettivi e dei criteri che hanno informato l’attività didattica;

b) il rapporto tra gli esiti attesi e i risultati effettivi;

c) la formulazione di indicatori di valutazione dell’efficienza e dell’efficacia (ore di lezione effettivamente svolte, frequenza degli alunni alle lezioni, esiti dell’azione educativa svolta, uso delle strutture presenti in Istituto, rapporti con le famiglie, prove di verifica standardizzate, simulazioni di prove e colloqui d’esame ecc.); caratteristiche degli interventi didattici di recupero (IDEI) e dei corsi di approfondimento; i questionari proposti agli studenti, alle famiglie e al personale scolastico relativi ad aspettative, gradimento, qualità dei processi di insegnamento apprendimento attivati;

d) le relazioni dei docenti incaricati delle Funzioni strumentali.

2. introduce il concetto dell’assunzione di responsabilità attraverso:

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a) l’assegnazione formalizzata di incarichi nell’ambito del piano annuale delle attività;

b) la descrizione chiara del compito da svolgere;

c) l’indicazione chiara dei risultati attesi;

d) il resoconto dell’azione svolta.

Gli oggetti e gli strumenti di valutazione possono essere:

a) il monitoraggio svolto dall’INVALSI b) i questionari elaborati all’interno dell’Istituto e rivolti a docenti, studenti, genitori c) il monitoraggio degli esiti dell’orientamento universitario e professionale d) la verifica dell’efficacia delle attività di recupero e) la verifica dell’efficacia delle attività di ri-orientamento f) la quantificazione della dispersione scolastica g) l’autovalutazione d’Istituto (RAV e Piano di Miglioramento)

Durante il precedente a. s. l’Istituto ha stilato un proprio Rapporto di Autovalutazione, pubblicato sul sito della scuola e sul portale Scuola in Chiaro, di cui si illustrano i contenuti principali nei paragrafi che seguono.

6.2. PRIORITA', TRAGUARDI, PROCESSI

Dal rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato nel nostro Istituto sono emerse le seguenti priorità e i seguenti traguardi :

Per quanto riguarda i risultati scolastici è prioritario:

Diminuire l'insuccesso scolastico nel biennio. Il traguardo da raggiungere è la riduzione in tre anni del numero dei debiti e delle non ammissioni del 10%.

Ridurre la variabilità tra classi. Il traguardo è la riduzione in tre anni del numero della varianza tra i vari indirizzi di studi del 10%.

Per quanto riguarda le competenze chiave e di cittadinanza:

Rafforzare il concetto della convivenza civile (rispetto delle persone, ambiente e delle strutture). Il traguardo è ridurre entro tre anni gli episodi di vandalismo e di bullismo del 20%.

Rispettare le regole (Regolamento di istituto, con particolare riferimento all'orario scolastico e alle giustificazioni). Il traguardo è ridurre entro i tre anni, i ritardi, i richiami per le giustificazioni, le note e i provvedimenti disciplinari del 20%.

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La scelta di tali priorità è dovuta all'esame dei dati degli scrutini, alla tendenza delle valutazioni verso i numeri più bassi (soprattutto nel biennio), ai risultati delle prove Invalsi, all'atteggiamento diffuso da parte di alcuni studenti in merito al non rispetto dell'orario scolastico, agli atteggiamenti di bullismo e vandalismo che si riscontrano in alcuni indirizzi di studio.

A questa rilevazione corrispondono le aree e i seguenti obiettivi di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Creare i curricoli delle competenze disciplinari,

attraverso i rispettivi dipartimenti, adattandoli alla realtà dell'utenza scolastica. Effettuare prove standardizzate nel biennio di matematica, inglese e italiano, (in entrata, intermedie e finali). Progettare la programmazione disciplinare in verticale.

Ambiente di apprendimento

Ammodernare le attrezzature tecnologiche della scuola. Creare ambienti virtuali di apprendimento tra docenti e discenti.

Continuita' e orientamento

Pianificare incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II grado per scambio informazioni utili alla formazione delle classi. Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II grado per la definizione delle competenze in entrata.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Potenziamento di attività formative sulla legalità, sulla relazionalità tra pari e non e sulla costruzione di un senso critico.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Potenziamento della formazione del personale.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Attivazione di iniziative di alternanza scuola-lavoro e/o stage

Strutturare meglio gli obiettivi di processo già esistenti nella scuola e introdurre nuove procedure

operative, renderà maggiormente consapevoli tutti gli operatori scolastici della missione della scuola e aumenterà la volontà condivisa di raggiungere i traguardi prefissati.

6.3. PROPOSTA PER L'ORGANICO POTENZIATO (VEDI ALLEG ATI)

Alla luce delle priorità emerse nel Rapporto di Autovalutazione di Istituto per quanto riguarda

l'assegnazione dell’organico potenziato per l’a. s. 2015/2016 alla nostra scuola, il Collegio Docenti ha approvato la seguente proposta: • Potenziamento Umanistico • Potenziamento Scientifico • Potenziamento Linguistico • Potenziamento Socio-Economico e per la Legalità • Potenziamento Laboratoriale • Potenziamento Artistico e Musicale • Potenziamento Motorio

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A cui si può aggiungere un posto per il sostegno e l’inclusività. In base alle unità di organico che effettivamente entreranno a far parte del personale del nostro Istituto, si procederà a definire progetti, che rendano utili e impiegate in modo coerente, con le linee di programmazione della scuola, le risorse assegnate e riportati negli allegati.

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PROGETTI POF a.s. 2015-2016

1. Progetti senza costi aggiuntivi

Nome progetto referente destinatari

POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE : 3 ore lingua inglese + 1 ora di conversazione (senza compresenza)

Prof.ssa Allegrini

Alunni del 3, 4 e 5 liceo linguistico

EDUCAZIONE ALLA SALUTE Prof. Caronti Alunni dell’Istituto ACCORDI IN BIBLIOTECA Prof. Zugaro,

Ventura Alunni dell’istituto

PROGG. VARI IN COLLABORAZIONE CON EELL (ASL, BIBLIOTECA, COMUNE...)

Prof.ri dell’Istituto

Alunni dell’Istituto

2. Progetti con finanziamento esterno

Nome progetto referente destinatari

PROGETTO ECDL

Prof. Ticconi Alunni dell’istituto e utenti esterni

LA SCUOLA VA IN PISCINA Prof. Raponi Alunni dell’istituto

3. Progetti da FIS

Nome progetto referente destinatari

CLIL Prof.ssa Zolla Alunni classi 5 e del triennio linguistico

PREVENZIONE DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA

Prof.ssa Caronti

Antonella

Alunni dell’Istituto

LA DIGNITA’ NEGATA Prof.ssa Tacchia Alunni dell’istituto OLIMPIADI DELLA MATEMATICA Prof.sse Caronti e

Masi Alunni dell’Istituto

PARI OPPORTUNITA’ Prof.ssa Flavi Alunni dell’Istituto LAUREE SCIENTIFICHE Prof.ssa Caponi Alunni dei trienni

100 CLASSI Prof.ssa Caponi Alunni dell’Istituto ORIENTAMENTO Prof. Appodia Alunni delle terze

medie e delle quinte 4 PASSI ROMANI NELLA VALLE

DELL’ANIENE Prof.ssa Brancazi Alunni delle classi: 1

Tur., 4 elett., 4 B inf QUALITÀ DELLA SCUOLA Prof. Ticconi Istituto

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Prof. Raponi

Alunni dell’Istituto

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ALLEGATI

1. Progetti per il potenziamento

POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA UMANISTICA: IL L IBRO VA A SCUOLA PREMESSA Insegnare a leggere oggi: perché? Leggere si può insegnare: intraprendere con gli alunni un percorso di acquisizione e progressivo affinamento di quelle abilità via via più sofisticate della comprensione e dell’interpretazione. Leggere è una competenza culturale che la scuola deve insegnare in tutta la sua complessità. Leggere è un’attività processuale in quanto risultato di diverse operazioni cognitive e linguistiche di elaborazione del testo. Leggere aumenta il repertorio di conoscenze utili per comprendere e interpretare correttamente i testi, per familiarizzare con strutture che potranno essere utilizzate nelle proprie produzioni, e praticare le operazioni di ideazione, pianificazione e stesura di un testo è funzionale anche a riconoscere queste stesse strutture nei testi che leggiamo. La comprensione si configura come cooperazione tra testo e lettore, un’attività bidirezionale che ha buon esito quanto più sono gli elementi culturali, linguistici e semantici in comune tra testo e lettore. FINALITÀ • Motivare gli alunni al piacere della lettura • Educare i ragazzi ad una lettura attiva, consapevole ed appassionata OBIETTIVI • Acquisire e mantenere atteggiamenti positivi di ascolto e attenzione nei confronti dei brani letti, superando la disaffezione per la comunicazione verbale scritta, conseguente all’eccessiva o errata fruizione delle immagini • Conoscere diverse modalità di lettura (silenziosa, a più voci, per piacere, per studio,…) • Creare e potenziare la capacità di analisi delle letture, individuando in un testo personaggi, tempi, luoghi e avvenimenti con le loro caratteristiche • Avviare e consolidare la lettura espressiva, esplorando le diverse potenzialità della voce umana, fondamentale per la comprensione del contenuto • Sviluppare la capacità di esprimere opinioni personali su quanto letto • Arricchire il patrimonio di conoscenze e di lessico per una più articolata comunicazione personale • Incrementare la capacità di produzione testuale di tipologia differente, operando variazioni sullo schema narrativo di base, manipolando e rielaborando testi, costruendo schemi, sintesi e ricerche su argomenti specifici METODOLOGIE Il progetto è realizzato attraverso attività disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari di interazione/integrazione con le risorse territoriali, eventualmente disponibili ( biblioteca comunale ecc.) . Il ‘progetto di lettura’ può avere, eventualmente, un filo conduttore, una tematica per tutti i corsi di studio ( es. il discorso emotivo -affettivo, il rispetto delle regole ecc.). ATTIVITÀ E STRATEGIE • Lezione frontale • Lettura di testi di tipologie differenti • Lettura ad alta voce e silenziosa, per piacere e per studio o ricerca • Conversazioni esplicative e/o rievocative e discussioni sui testi letti • Giochi di ruolo e di simulazione ; drammatizzazione delle letture effettuate; manipolazione e rielaborazione di storie ; invenzione di storie; gare e gruppi di lettura • Analisi, classificazione e produzione di testi di vario tipo attraverso schemi, sintesi, tabelle, utilizzo di supporti informatici

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• Proiezione di film sceneggiati da libri • Uso di mezzi e strumenti informatici TEMPI/DURATA Intero anno scolastico: 2 ore per gruppo-classe in orario curricolare in compresenza o in gruppi di livello, per un totale di 10 ore settimanali. DESTINATARI Classi del Biennio :

- 1 Liceo Scientifico - 1 e 2 Tecnico Informatico - 1 e 2 Tecnico Elettrotecnico

RISORSE UMANE Docente area umanistica dell’organico potenziato. POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA SCIENTIFICA Il presente progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto e si articola in due parti: 1. PARTE PRIMA: il docente dell’organico potenziato destinerà il proprio operato, per un numero di dodici ore settimanali, alle classi in cui sono presenti alunni diversamente abili e alunni certificati con D.S.A. per i quali necessita un rinforzo curricolare specifico.

2. PARTE SECONDA: il docente dell’organico potenziato destinerà il proprio operato, per un numero di sei ore settimanali, a tutti gli alunni dell’Istituto attraverso uno sportello didattico assistito, anche pomeridiano, finalizzato alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica e al recupero tempestivo delle carenze disciplinari. OBIETTIVI • Consentire a tutti gli alunni delle classi del biennio che presentano criticità da un punto di vista didattico e disciplinare, di esercitare il diritto allo studio in condizioni tali da non risentire del contesto troppo articolato. • Aumentare nell’alunno l’interesse per le materie scientifiche, dandogli l’opportunità di affrontare un percorso di studio che tenga conto del livello di preparazione di base quanto più possibile omogeneo rispetto al gruppo di lavoro. • Consentire agli alunni di superare repentinamente le difficoltà così da non pregiudicare gli esiti intermedi e finali del percorso formativo e ridurre il numero dei debiti. ATTIVITA’ E MODALITA’ UTILIZZATE Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso le seguenti attività: PARTE PRIMA: • Suddivisione delle classi per livelli di preparazione • Redazione di materiale didattico adattato al livello dei destinatari • Predisposizione di materiali anche multimediali disciplinari • Utilizzo di software specifico disciplinare • Predisposizione di verifiche adeguate • Organizzazione di attività volte al miglioramento della relazione tra pari e della scolarizzazione PARTE SECONDA: • Organizzazione dell’apertura pomeridiana della scuola alla presenza del docente che svolgerà funzione di tutor e supervisionerà lo svolgimento del lavoro degli alunni. • Apertura di uno sportello didattico durante le ore antimeridiane RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI Il progetto necessita di risorse strumentali quali:

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• Disponibilità di aule normali e speciali e laboratori multimediali per le attività • Uso della fotocopiatrice, dei computer e delle stampanti • Utilizzo della linea ADSL per collegamenti ad Internet e delle seguenti risorse umane: • Docente dell’organico potenziato della materia scientifica • Docenti curricolari in servizio nelle classi interessate • Docenti di sostegno ed educatori in servizio nelle classi interessate TEMPI Il progetto si svolgerà dal momento in cui la scuola avrà a disposizione il docente dell’organico potenziato nell’area scientifica, fino alla fine dell’anno scolastico. POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA LINGUISTICA Destinatari: il presente progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde dell’Istituto. Obiettivi: 1. aumentare nell’alunno l’interesse per le lingue straniere, favorendo l'omogeneizzazione dei percorsi nel biennio. 2. Consentire agli alunni di superare prontamente le difficoltà e le carenze così da non pregiudicare gli esiti intermedi e finali del percorso formativo e ridurre il numero dei debiti. Esecutore: docente organico potenziato - area linguistica -per numero 14 ore. Articolazione: il docente destinerà il proprio operato, per un numero di 14 ore settimanali, a tutti gli alunni delle classi prime e seconde dell’Istituto che ne hanno bisogno, attraverso uno sportello didattico assistito (sesta ora o ore pomeridiane), finalizzato al recupero tempestivo delle carenze disciplinari. Si potrebbero utilizzare le ore diurne in compresenza con il docente curricolare per potenziare le attività di conversazione. E' ipotizzabile destinare 8 ore al recupero carenze, 6 ore alla conversazione. Modalita’: gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso le seguenti attività: PARTE PRIMA: • Suddivisione dei gruppi per livelli di preparazione (classi parallele) • Redazione di materiale didattico adattato al livello dei destinatari • Predisposizione di materiali anche multimediali disciplinari • Utilizzo di software specifico disciplinare • Predisposizione di verifiche adeguate PARTE SECONDA: • Articolazione delle compresenze per la conversazione; • Apertura di uno sportello didattico durante le ore antimeridiane/pomeridiane Risorse strumentali e professionali: Il progetto necessita di risorse strumentali quali: • Disponibilità di aule normali e speciali e laboratori multimediali per le attività • Uso della fotocopiatrice, dei computer e delle stampanti • Utilizzo della linea ADSL per collegamenti ad Internet e delle seguenti risorse umane: • Docente dell’organico potenziato della materia linguistica • Docenti curricolari in servizio nelle classi interessate • Docenti di sostegno ed educatori in servizio nelle classi interessate Tempi: Il progetto si svolgerà dal momento in cui la scuola avrà a disposizione il docente dell’organico potenziato nell’area linguistica, fino alla fine dell’anno scolastico. POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA EDUCARE ALLA LEG ALITA' DESTINATARI Tutte le classi 2° 3° e 4° e 5° (dei licei classico, linguistico e scientifico), ad esclusione di quelle dove l'insegnamento di diritto è già curriculare. Le classi coinvolte sarebbero perciò: 3+4+5 classico; 2A+2B+3+4+5 scientifico; 3+4 sc. Umane; 2+3+4C+4D+5C linguistico; 4 geom.; 3+4 elettr. 3B+3C+4 inform: per un totale di 21 classi.

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Scienze umane 3SU 4 SU

Liceo linguistico 2C 3C 4C 4D

5 C

Liceo classico 3cl 4cl 5cl

Liceo scientifico

2A 2B

3sc 4 sc 5 sc

Informatico 3B Inf. 3C Inf.

4 B Inf.

Elettrotecnico 3A elettr.

4A elettr.

Ambiente e territorio

4A amb. Terr.

OBIETTIVI Educare alla cittadinanza significa non tanto conoscere qualcosa di nuovo, quanto piuttosto acquisire uno stile, un habitus positivo di partecipazione e di appartenenza ad una comunità più ampia che al tempo stesso ci appartiene. La cultura della legalità può diventare, dunque, il nesso di congiunzione tra l’istruzione e l’esperienza attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti nella vita della scuola, con l’obiettivo di sviluppare la loro capacità di assumere impegni, di autoregolarsi e di amministrarsi per spronarli ad un costante impegno sociale. ATTIVITA’ Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati anche attraverso l’attivazione di percorsi di comunicazione interistituzionale tra la scuola e gli enti del territorio al fine di sensibilizzare tutte le persone coinvolte nel “Sistema Scuola” e favorire il passaggio dall’educazione alla legalità alla cultura della legalità. Gli studenti faranno così esperienza diretta della legalità senza che questa sia avvertita come un’altra disciplina di studio come tante, astratta e avulsa dalla realtà. Nel corso dell’anno potranno essere, di volta in volta, esaminate con l’apporto attivo e costruttivo degli studenti stessi (che saranno chiamati a rendersi protagonisti, in prima persona, della propria formazione attingendo, a tal fine, anche ai propri vissuti ed esperienze), tematiche quali:

• Le regole di convivenza sociale e civile con particolare riferimento ai rapporti di solidarietà nei confronti dei soggetti deboli.

• La partecipazione democratica attiva. • Le problematiche inerenti il disagio giovanile. • Le crisi economiche. • I diritti inalienabili. • Gli articoli fondamentali della costituzione.

MODALITA’ UTILIZZATE • Lezione frontale in compresenza con l’insegnante di storia e di filosofia (per i licei); di storia e di

italiano (per i tecnico-commerciali) • Simulazioni e giochi di ruolo. • Vanno potenziate forme di comunicazione più diretta, anche con il ricorso alla modalità

dell’educazione tra pari (cooperative learning). RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI Un insegnante dell’area storico – filosofica o, in alternativa, uno di diritto ed economia. (ORGANICO POTENZIATO) TEMPI

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• L'insegnamento avrà una cadenza quindicinale (una settimana impartito a 10 classi e l’altra a 11). • L'insegnante risulterà impegnato per 10 o 11 ore di lezione settimanali, mentre le 7 o 8 ore residue

sarebbero a disposizione dell’istituto. VERIFICA E VALUTAZIONE Dal momento che obiettivo del progetto più che la conoscenza delle leggi è che imparino a rispettarle, e, in particolare, a considerare i principi costituzionali come punti irrinunciabili di comportamento, è opportuno non introdurre forme specifiche di verifica e valutazione. Se per un verso la compresenza di un docente titolare di insegnamento curriculare garantisce il pieno contributo del percorso qui delineato al processo formativo globale, un più diretto peso valutativo andrà conferito nella determinazione del voto di condotta, che terrà nel debito conto la partecipazione e l’attenzione dimostrata dagli studenti durante le lezioni di questo insegnamento.

POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA LABORATORIALE: L ABORATORIO SCUOLA E LAVORO

Generalità Con l’autonomia scolastica (legge n. 59/1997 e suoi decreti di attuazione) lo Stato ha affidato alcuni

dei suoi poteri alle istituzioni che lavorano sul territorio: le scuole sono diventate più autonome sul piano organizzativo, didattico e amministrativo, acquistando nuovi spazi di progettualità, flessibilità e responsabilità.

Non è solo un’operazione di decentramento, ma è la nascita dell’autonomia delle scuole: essa riguarda sia l’istruzione sia l’educazione, compiti che la scuola è chiamata a svolgere.

L’ ”autonomia scolastica”si prefigge di migliorare il successo scolastico e di scoraggiare l’abbandono precoce attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa. Le proposte scolastiche possono essere adattate alle richieste degli studenti e delle famiglie, creando anche continuità tra il curriculare e l’extra – curriculare e tenendo presenti le esigenze del territorio, di cui la scuola deve essere parte integrante.

Tale concetto viene proposto nella C.M. del 29-08-2007 e nella nota Ministeriale PROT. 5906/P5 del 28-11-2007, nelle quali si ribadisce che la fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello dedicato alle lezioni curricolari, si rivolge ad una platea eterogenea composta dagli alunni della scuola stessa e dai loro genitori. L’ I.I..S. “Braschi - Quarenghi” di Subiaco, nel corso degli anni, ha sempre fatto propria la concezione, espressa nella circolare, di una scuola quale “centro di promozione culturale, relazionale e di cittadinanza attiva” nella società civile in cui opera, favorendo il recupero scolastico e creando occasioni di formazione in grado di elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto “ LABORATORI SCUOLA e LAVORO ” riguarda la formazione culturale e professionale e si propone di prevenire la dispersione, l’abbandono scolastico e di aiutare gli alunni del territorio ritenuti “difficili”, a vivere positivamente la scuola. Purtroppo, oggi, nella scuola e nel territorio della Valle dell’Aniene in particolare, sono sempre più frequenti i fenomeni di dispersione e abbandono. Il disagio, che spesso colpisce i ragazzi, non deve mai essere sottovalutato, ma compreso e combattuto con azioni mirate, come la valorizzazione della persona, la rieducazione del soggetto a rapportarsi con gli insegnanti, il dialogo con la persona per comprendere i motivi dell’insuccesso.

Quindi:

� Incentivare una personale motivazione all’apprendere al fine di evitare insuccessi scolastici in special modo nella fase di passaggio tra due ordini di scuola;

� Recuperare, sostenere la motivazione, valorizzando le competenze e le potenzialità eventualmente individuate;

� Intervenire prontamente per accompagnare gli alunni in difficoltà affinché sentano la presenza di un adulto attento ai loro problemi.

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� Considerare l’alunno nella sua globalità, tenendo conto del livello di maturità raggiunto, la dimensione emotivo-cognitiva dei limiti personali e del contesto relazionale, anche familiare, in cui è inserito;

� Favorire l’acquisizione dei saperi minimi di base per un percorso di apprendimento e orientamento nell’ambito del lavoro più autonomo e responsabile incoraggiando, nei limiti del possibile, la direzione imprenditoriale e sistemica del lavoro.

� Costruire un sistema stabile di relazioni e di scambi d’informazione tra la scuola e gli enti locali del territorio. Come si vede nelle finalità vengono bilanciate due dimensioni fondamentali: sostegno al percorso formativo e didattico e l’attenzione alle dinamiche socializzanti ed aggregative dei gruppi, ritenendo che le due dimensioni siano sinergiche tra loro e che la priorità alla centralità della persona sia un elemento indispensabile in tutte le progettualità educative. Il sostegno al percorso formativo, inoltre, passa anche attraverso il miglioramento del metodo di studi strategie correlate. ATTIVITA’ DEL PROGETTO

a) Conseguimento della patente europea del computer: (l’attività comprende) � Acquisto Skill Card � Partecipazione a n° 50 ore di corso pomeridiano per i 7 moduli dell’ECDL � Partecipazione ai 7 esami per il conseguimento della patente europea del computer. b) Laboratorio CAD : (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende) � N° 30 ore di esercitazione sull’uso di AUTOCAD specifico per impiantistica elettrica e edile c) Laboratorio elettrico (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende) � N° 30 ore di esercitazione sulla realizzazione pratica di: � Impianto luci a tre punti comandato da interruttori/deviatori � Impianto citofonico per due o più utenze � Simulazione di impianti comandati da PLC d) Laboratorio elettronica (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende) � N° 30 ore di esercitazione sulla realizzazione pratica di: � Realizzazione pratica di alimentatore stabilizzato per MP3 � Realizzazione pratica di un amplificatore audio � Realizzazione pratica di un sistema di calcolo cablato

Le attività di laboratorio comprendono le relative ore di teoria necessarie alla realizzazione e somministrazione delle azioni descritte. Come si vede la proposta progettuale è indirizzata soprattutto agli allievi dell'ITI e meno a quelli del LICEO. la ragione principale di tale scelta è da ricercarsi soprattutto nella percentuale di abbandono nell'uno e nell'altro settore. statisticamente parlando, la percentuale di abbandono si ha soprattutto nel settore tecnico spesso, ed "erroneamente", percepito come il vecchio "avviamento al lavoro".

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POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA BES: strategie e nuove tecnologie

Al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà, il presente Progetto è rivolto agli alunni dell’Istituto con un bisogno educativo speciale (BES), ovvero a tutti quelli affetti da DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) oppure particolarmente svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, linguistico - culturale, con deficit da disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD) e con funzionamento cognitivo limite (borderline). Si ritiene utile, a tal fine, l’utilizzo di opportune strategie che consentano agli alunni di essere i protagonisti del loro processo di apprendimento, “piegandolo” e “riadattandolo” alle proprie caratteristiche e necessità. Per questo, il progetto presentato darà particolare rilievo all’utilizzo delle tecnologie informatiche a supporto della didattica. OBIETTIVI Il principale obiettivo è quello di creare un laboratorio dove “si impari facendo” fornendo agli studenti quegli strumenti compensativi che si rivelano utili per supportarli durante le varie fasi del processo di apprendimento e per aiutarli a migliorare le performance scolastiche, aumentando quindi, in modo consistente, il ventaglio delle loro possibilità di apprendimento. Gli obiettivi specifici del laboratorio sono:

• Trasmettere ai ragazzi competenze relative all’uso di strumenti di studio e di lettura compensativi (costruzione di mappe concettuali - realizzazione di audiolibri – creazione di presentazioni con power point o software on line come Blendspace o Prezi).

• Educare gli studenti all’uso di strumenti di supporto specifici per i disturbi dell’apprendimento nell’area della scrittura-lettura.

Questi strumenti possono avere un effetto positivo su variabili psicologiche fondamentali per l’alunno quali l’autostima, l’autoefficacia, l’empowerment, il senso di “potercela fare da solo” e su motivazione e capacità di autoregolazione dei propri apprendimenti, interrompendo quel pericoloso circolo innescato dalla sfiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Inoltre, può contribuire a creare una rete di aiuto e scambio reciproco nel gruppo dei ragazzi. Il presente progetto prevede la possibilità di impiegare la figura assegnata all’Istituto nell’area BES/DSA, in modo specifico e nelle classi più difficili, a supporto dell’azione dei docenti curricolari. ATTIVITA’ Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso delle attività di laboratorio che hanno come fine la presentazione e l'uso guidato di:

• Software per compensare la difficoltà di lettura (ALFA Reader 3). • Software gratuiti per la costruzione di mappe, schemi e tabelle (come ad esempio il C MAP e il

FREEMIND ; Mindmapple ecc.). • Motori di ricerca per l’utilizzo di siti che indirizzano alla costruzione di mappe concettuali (materiali

scaricabili su http://www.pavonerisorse.it/cacrt/mappe/) • Oggetti multimediali per l’organizzazione di un proprio ed autonomo metodo di studio.

Si approfondirà anche l’uso di pacchetti software come Carlo Mobile. MODALITA’ UTILIZZATE Considerato che, da una rilevazione di inizio anno scolastico risulta che gli alunni DSA/BES dell’Istituto frequentano essenzialmente due indirizzi di studio, il tecnico industriale e il liceo delle scienze umane, il seguente Progetto coinvolge soltanto le classi dei due corsi in cui sono presenti tali alunni con bisogno educativo speciale. Gli studenti affronteranno il percorso proposto, ognuno con le proprie specificità e necessità, per classi aperte. A seguirli e a guidarli nella conoscenza e nell’utilizzo delle strategie/tecnologie a supporto dell’apprendimento sarà il docente dell’area DSA/BES assegnato all’Istituto su specifica richiesta degli organi collegiali di competenza. RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI

• Docente area DSA/BES;

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• Laboratorio multimediale; • Lavagna luminosa (LIM); • Software didattici; • Personal Computer.

TEMPI Le attività di cui sopra vedranno impegnati gli alunni DSA/BES di classi parallele durante le seste ore non coinvolte dalle regolari attività didattiche e/o, una volta a settimana, per un’ulteriore ora, nel primo pomeriggio. Si prevede che tale organizzazione possa richiedere un intervento del docente interessato per un totale di 12 ore settimanali. Nelle ore residue, il docente dell’area DSA/BES potrà essere impegnato a supporto dei docenti curricolari operanti nelle tre classi dell’Istituto in cui maggiormente si concentra la presenza di alunni DSA/BES.

MODALITA’ DI VERIFICA L’efficacia del Progetto potrà essere valutata attraverso l’esito delle verifiche intermedie e finali. E’ stato, inoltre, stipulato un protocollo d’intesa tra il nostro Istituto, il Comune di Subiaco, l’Associazione dei commercianti (Ascom) di Subiaco, il Centro per l’Impiego di Subiaco, la Comunità Montana dell’Aniene e il Parco naturale regionale dei monti Simbruini per il triennio 2015/2018. L’intesa è finalizzata alla creazione di attività di alternanza scuola-lavoro per gli alunni con disabilità e disagi di varia natura.

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L'AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO Il nostro Istituto già da tempo si è attivato per avviare un processo di ammodernamento tecnologico non più procrastinabile.

• Grazie ad un finanziamento MIUR è in atto il cablaggio WI-FI di tutte le aule dell'Istituto. • E' stata inoltrata la richiesta di approvazione di un progetto da realizzare con fondi strutturali europei PON (Programmi Operativi Nazionali) per il rifacimento della rete LAN nei laboratori didattici. • E' stata inoltrata alla Fondazione Roma la richiesta di approvazione di un progetto per il rifacimento totale di due laboratori (lingue sede centrale e II piano succursale), l'acquisto di una LIM per ogni indirizzo e di stampanti per l'intero Istituto.

Allegati al seguente documento: • Piano annuale dell’inclusività • Rapporto di autovalutazione d’Istituto