LA RIVOLUZIONE FRANCESE

II° parte

Il 21 settembre 1792 LA la Convenzione proclama la repubblica

La guerra rivoluzionaria

Migliaia di volontari giungono a Parigi per arruolarsi volontari e difendere la patria.

Tra essi un battaglione proveniente da Marsiglia che marcia al ritmo di un nuovo canto rivoluzionario: la Marsigliese.

Nel 1792 la Francia rivoluzionaria dichiara guerra all’assolutismo di Austria e Prussia.

La grave situazione in cui si trova la rivoluzione spinge il popolo ad attribuire al re la responsabilità dei rovesci militari, quindi a incarcerarlo e a condannarlo alla ghigliottina (1793).

Il periodo del TerroreIl Terrore, fase rivoluzionaria guidata dal Comitato di salute pubblica con a capo Robespierre, è considerato la tomba di quegli ideali dai quali era partita la rivoluzione francese.

Tra agosto 1793 e luglio 1794 speciali tribunali rivoluzionari condannano a morte decine di migliaia di persone. Tra queste anche la Maria Antonietta e nel 1793 Luigi XVI.

Il DirettorioI borghesi affidano il potere esecutivo al Direttorio, un consiglio di cinque membri, e votano la costituzione dell’anno terzo.

Si tratta di una carta moderata che esclude i poveri dal diritto di voto e favorisce gli affari della borghesia.

Nel 1795 Napoleone Bonaparte partecipò alla repressione della rivolta parigina contro il Direttorio ottenne la nomina a comandante dell'armata d'Italia.

La Campagna d’Italia

Sconfitti gli austriaci nella battaglia di Lodi, il 15 maggio entrò trionfante a Milano. Conquistate Modena, Reggio, Bologna e Ferrara, che riunì nella Repubblica Cispadana, e presa Mantova, ultima fortezza austriaca. Nella primavera del 1797 puntò su Vienna.

Nel trattato di Campoformio (17 ottobre 1797). L'accordo prevedeva che l'Austria entrasse in possesso dei territori della Repubblica di Venezia, che riconoscesse la Repubblica Cisalpina e che rinunciasse al Belgio e a parte della riva sinistra del Reno. In seguito le truppe francesi invasero il Lazio e occuparono Roma, fondando la Repubblica Romana