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RIVISTA ITALIANA DI OSSIGENO-OZONOTERAPIA VOLUME 4 - N. 2 - OTTOBRE 2005 CENTAURO S.r.l., BOLOGNA Semestrale - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BO Euro 30,00 Organo Ufficiale della FIO Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia ISSN 1720-6561 VIII Congress of the WFITN - Venice 19-22 October 2005 II Congresso Nazionale FIO - Venezia 22 October 2005

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RIVISTA ITALIANA DI

OSSIGENO-OZONOTERAPIAVOLUME 4 - N. 2 - OTTOBRE 2005 CENTAURO S.r.l., BOLOGNASemestrale - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BO Euro 30,00

Organo Ufficiale della FIOFederazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

ISSN 1720-6561VIII Congress of the WFITN - Venice 19-22 October 2005

II Congresso Nazionale FIO - Venezia 22 October 2005

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IndexEditoriale 115M. Leonardi

Editoriale 117M. Bonetti

II CONGRESSO NAZIONALE FIO 119LIDO DI VENEZIAProgramma Scientifico

LETTURA MAGISTRALE 125

COMUNICAZIONI LIBERE 127Muscolo-scheletrico (parte I)

COMUNICAZIONI LIBERE 136Muscolo-scheletrico (parte II)

COMUNICAZIONI LIBERE 139Altre applicazioni

REPORT ON 602 CASES OF 145PERCUTANEOUS OZONEPUNCTURE CHEMONUCLEOLYSISTREATING LUMBAR DISCPROTRUSIONHe Qing, Du Feng, Li Tao, Luo Hui, LeiXiao Fang, Lian Dong

OSSIGENO-OZONOTERAPIA: 149NUOVI BERSAGLI TERAPEUTICIP. d’Aprile

CLINICAL OBSERVATION OF 155O2-O3 TREATING COMMONKINETIC SYSTEM SOFT TISSUEINJURY PAIN (141 CASES)He Qing, Du Feng

UN CASO DI GLIOBLASTOMA 159TRATTATO CON TERAPIACOMBINATA CON TEMOZOLOMIDEED OZONO IN FORMA LIQUIDASOMMINISTRATO IN CONTINUOPER VIA VENOSA CENTRALEM.L. Iabichella, H. Gritly, C. Adamo,G. Barco

INTERVENTIONAL SPINAL 164PROCEDURESC. Andreula

INITIAL APPLICATION FOR 167INVESTIGATIONAL DEVICEEXEMPTION (IDE)E. Soriano

CT-GUIDED INTRAFORAMINAL 175OXYGEN-OZONE THERAPY INLUMBAR DISC HERNIATIONM. Bonetti, A. Fontana

WFOT – WORLD FEDERATION OF 176OZONE THERAPISTSProposal for a New Scientific Society

Letters to the Editor 183

Intermezzo 185REPORTAGE FROM TEHERAN

Intermezzo 186FRANCESCO RICCARDO MONTI

Information & Congresses 188

Subscription Form 189

FIO Application Form 190

Instructions to Authors 192

RIVISTA ITALIANA DI

OSSIGENO-OZONOTERAPIAORGANO UFFICIALE DELLA FIO - FEDERAZIONE ITALIANA DI OSSIGENO-OZONOTERAPIA

Cover: Hommage à Magritte: “Ceci n’est pas l’ozone”.La voix des airs, 1932. Peggy Guggenheim Collection, Venice

Indexed in: EMBASE, Elsevier

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GE Healthcare

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 115, 2005

Editoriale

Cari Amici e Soci della FIOFederazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia,

In questo numero trovate il programma e i testi dei lavori che vengono presentatial II Congresso Nazionale FIO, a Venezia il 22 Ottobre, in congiunzione col Con-gresso della WFITN - World Federation of Interventional and Therapeutic Neurora-diology.

Avremo anche le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.In questi due anni abbiamo lavorato molto sia sul piano organizzativo sociale, per

il quale il Segretario Matteo Bonetti si è veramente prodigato, che sul piano scienti-fico. Ci siamo impegnati al massimo nella difesa del nostro lavoro oggetto da sem-pre di molte ostilità generalmente ingiustificate.

Vi ricordo che l’unica vera difesa è costituita dall’esercizio professionale impecca-bile e dall’analisi e pubblicazione scientifica ineccepibile dei nostri risultati. Sono ot-timista su questo aspetto, anche se sono conscio che servirà ancora molto tempo perraggiungere quell’evidenza scientifica che costringerà i nostri detrattori a rivedere iloro giudizi.

Abbiamo anche lavorato molto all’estero per la diffusione delle nostre tecniche eil risultato positivo, che risulterà più che chiaro da questa giornata congressuale, rap-presenta la migliore conferma delle nostre idee condivise da colleghi esperti che lehanno studiate e adottate perché convinti della loro validità e non disturbati da pre-giudizi vari, credo sia un vero successo per la nostra associazione.

Partecipano al nostro congresso colleghi indiani, cinesi, argentini, statunitensi,spagnoli, con loro ci siamo proposti di studiare una Federazione Mondiale che associi medici ozonoterapeuti direttamente e anche le associazioni scientifiche del settore.Troverete in questo fascicolo la proposta di statuto, che vi prego di valutare e sullaquale vi chiederemo di esprimervi durante l’Assemblea Generale.

Benvenuti a Venezia e buon lavoro !

Presidente FIO

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Ciò che l 'ossigeno non può fare,l'ozono lo fa

Guida all’utilizzo passo dopo passo attraverso il touchscreen

Regolazione micrometrica della concentrazione e misurazione automatica attraverso l’analizzatore e l’apparecchiatura di controllo

Regolazione individuale della concentrazione di emissione

Possibilità di insufflazione intestinale

Tre impianti separati di erogazione dell’ozono

Range di concentrazione: 5-80 µg/ml

Effusore per riempimento e disinfezione della siringa

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Consumo: 210 VA

Concentrazione di ozono: 5-80 µg/ml

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Intensità di flusso: appr. 1 litro al minuto

Connessione permanente: cono Luer,

temporizzatore automatico 15 minuti

Connessione per siringa: Luer-Lock

Connessione per infusione: Luer-Lock

Dimensioni L/A/P: 525 x 180 x 460 mm

Peso: 21.3 kg (con Airtrap)

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Notificato al Ministero della Salute

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 117-118, 2005

Editoriale

Cari Colleghi/Amici

Termina quest’anno il mandato del primo Consiglio Direttivo della FIO di cui hoavuto l’onore di esserne Segretario, consensualmente si celebra anche il quarto an-niversario della nostra Rivista.

La Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia: forse per qualcuno poteva anchesembrare uno scherzo quando nell’aprile 2002 con Marco Leonardi abbiamo pre-sentato il primo fascicolo, per capirci quello della “tempesta” di Giorgione col ful-mine che genera l’ozono.

Gli interrogativi erano tanti, forse anche un po’ di timore e a tal proposito cito unpassaggio di Marco di allora: Avremo successo? “credo di si, altrimenti nonavremmo accettato questa sfida”. “per riuscire però abbiamo bisogno di voi: leggetela Rivista, mandateci i vostri articoli, commentate e criticate ciò che pubbliche-remo…”. Come tutti sapete la sfida non è stata solo vinta, ma è diventata un tram-polino di lancio che ha proiettato l’ozonoterapia a livello internazionale, ottenendodapprima l’importante riconoscimento dell’indicizzazione sull’INDEX EMBASE diELSEVIER e successivamente di essere interamente tradotta in lingua inglese perpoter essere diffusa in tutto il mondo.

Rivista nata dalla necessità di offrire significato e valenza scientifica, ma soprat-tutto per dare certezze probatorie mai scritte prima al mondo dell’ozonoterapia. Eproprio con le stesse motivazioni che hanno generato la Rivista ne è seguita comelogica conseguenza la nascita della Federazione Italiana di Ossigeno Ozonoterapia.Il 14 giugno 2003 a Firenze grazie all’aiuto dell’amico Gianni Pellicanò, con la colla-borazione dell’U.O. di Radiodiagnostica dell’Università di Firenze diretta dal Prof.Natale Villari, nasce la FIO. Da quel 14 giugno sono oramai passati più di due anni,e molti sono gli obiettivi che la nostra Società è riuscita a centrare, a partire dallarealizzazione del Corso Itinerante che ha portato i migliori specialisti in “Tour” perl’Italia passando dalla Lombardia alla Sicilia attraverso il Lazio, la Liguria, le Mar-che, le Puglie e la Toscana. Con l’anno nuovo saremo in Trentino e poi in Campania.Il Corso Itinerante si è rivelato un ‘iniziativa vincente che ci ha consentito di entrarein contatto con quasi tutti gli ozonoterapeuti iscritti alla nostra Federazione por-tando loro tutte le ultime acquisizioni in tema di ozonoterapia. Non dimentichiamo,inoltre, il nostro sito: www.webfio.it che ci ha consentito di monitorare eventualieventi avversi durante la pratica dell’ozonoterapia, ed è con orgoglio che a Veneziapresenteremo i primi dati su 8.000 trattamenti effettuati senza alcun evento avversosignificativo nel trattamento dei conflitti disco-radicolari con tecnica intradiscale e/ointraforaminale. Questo per noi è un risultato fondamentale che testimonia come laterapia in mani esperte, rispettando le linee guida di trattamento come bene ci ha in-segnato Alessio Zambello nei suoi lavori, sia terapia sicura e dai grandi risultati te-rapeutici.

Voglio anche sottolineare come uno degli obiettivi fondamentali che ci eravamoposti era quello di pubblicare su Riviste Internazionali al fine di valicare ulterior-mente la nostra terapia: vi cito qui alcuni dei lavori più significativi che la FIO haprodotto:

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Editoriale M. Bonetti

1 Bonetti M, Fontana A, Cotticelli B, Volta GD, Guindani M, Leonardi M: Intraforaminal O(2)-O(3)versus periradicular steroidal infiltrations in lower back pain: randomized controlled study. Am JNeuroradiol 26: 996-1000, 2005.

2 Bonetti M, Fontana A, Albertini F: CT-guided oxygen-ozone treatment for first degree spondyloli-sthesis and spondylolysis. Acta Neurochir Suppl 92: 87-92, 2005.

3 Muto M, Andreula C, Leonardi M: Treatment of herniated lumbar disc by intradiscal and intrafora-minal oxygen-ozone (O2-O3) injection.J Neuroradiol 31: 183-9, 2004.

4 Bocci V: Ozone as Janus: this controversial gas can be either toxic or medically useful. Mediators In-flamm 1: 3-11, 2004.

5 Di Paolo N, Bocci V, Gaggiotti E: Ozone therapy. Int J Artif Organs 27: 168-75, 2004.6 Buric J, Molino Lova R: Ozone chemonucleolysis in non-contained lumbar disc herniations: a pilot

study with 12 months follow-up. Acta Neurochir Suppl 92: 93-7, 2005.7 Alexandre A, Coro L, Azuelos A, Buric J, Salgado H, Murga M, Marin F, Giocoli H: Intradiscal in-

jection of oxygen-ozone gas mixture for the treatment of cervical disc herniations Acta NeurochirSuppl 92: 79-82, 2005.

8 Paradiso R, Alexandre A: The different outcomes of patients with disc herniation treated either bymicrodiscectomy, or by intradiscal ozone injection. Acta Neurochir Suppl 92: 139-42, 2005.

9 Andreula CF, Simonetti L, De Santis F, Agati R, Ricci R, Leonardi M: Minimally invasive oxygen-ozone therapy for lumbar disk herniation.AJNR Am J Neuroradiol 24: 996-1000, 2003.

Questi sono solo alcuni dei lavori prodotti che si sono rivelati di fondamentale im-portanza per poter continuare a sostenere la validità della terapia anche di fronte aipiù determinati detrattori.

Un elogio particolare va a Giovanni Barco e Roberto Dall’Aglio che hanno sa-puto sostenere con grande impegno e determinazione la nostra terapia a livello isti-tuzionale, molte delle vittorie burocratiche si devono a loro e ovviamente alla FIO eal nostro Presidente.

Ci eravamo posti degli interrogativi ai quali oggi possiamo dare risposte certe: lanascita della Federazione è stato un passo importante e decisivo al fine di compat-tare il mondo degli oznoterapeuti italiani, lasciati troppo spesso soli e senza punti diriferimento. La FIO che si è proposta come associazione “super partes” aperta a socisingoli ed alle Associazioni già esistenti nello spirito di una continuità innovatrice èstata in grado di interfacciarsi con le istituzioni in modo corretto per tutelare il me-dico ozonoterapeuta di qualsiasi estrazione egli sia (ospedaliero, ambulatoriale, ope-ratore in clinica privata convenzionata o no…) e ha garantito una continuità scienti-fica nella ricerca nel campo dell’ossigeno-ozono. Quindi, grazie a tutti coloro checon me hanno lavorato con impegno e serietà per raggiungere questi importantiobiettivi, motivo d’orgoglio per questa giovane ma importante Associazione Scienti-fica. Molte cose probabilmente le ho dimenticate, non vogliatemene, concludo ricor-dando a tutti che grazie all’Italia ai suoi medici e ai suoi ricercatori stà nascendo laW.F.O.T. (Federazione Mondiale di Ossigeno-Ozonoterapia) e a Venezia dopo NewDelhi ne avremo il secondo atto ufficiale

Matteo Bonetti

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 119-122, 2005

II Congresso Nazionale FIO

Sabato 22 ottobre 2005

Lido di VeneziaPalazzo del Casinò

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Programma Scientifico

II Congresso Nazionale FIO • Sabato 22 ottobre 2005 • Venezia Lido, Palazzo del Casinò • Room B

14,15 LETTURA MAGISTRALE

“Ozonoterapia oggi”Velio Bocci

COMUNICAZIONI LIBERE

Muscolo-scheletrico (parte I)Moderatori: Cosma F. Andreula, Massimo Gallucci

14,35-14,40 Risultati del gruppo di studio di controllo GM4 sulla sicurezza dei trattamenti conossigeno-ozonoterapiaG. Pellicanò, M. Bonetti, A. Fontana, M. Leonardi, L. Simonetti, M. Muto, C. Andreula

14,40-14,45 La discografía mediante OzonoH. Salgado, P. Salgado, Dr. Baena, F. Marin Zarza

14,45-14,50 Histological Considerations on Extruded Disc Fragments treated byIntradiscal Oxigen-Ozone A. Alexandre, L. Corò, M. Pellone, A. Azuelos

14,50-14,55 Intradiscal Ozone Injection in the Treament of Herniated Disc PathologyM. Murga

14,55-15,05 Report on 602 Cases of Percutaneous Ozone-puncture Chemonucleolysis (POC)Treating Lumbar Disc ProtrusionHe Qing, Du Feng, Li Tao, Luo Hui, Lei Xiao Fang, Lian Dong14

15,05-15,10 Ozone Chemionucleolysis vs Discectomy: Controll Study with 18 Months Follow-upJ. Buric, M. De Pretto

15,10-15,15 Trattamento dell’ernia discale lombare con tecnica mini-invasiva:ozono versus radiofrequenza, studio clinico comparativoA. Scarchilli

15,15-15,20 Ossigeno-Ozonoterapia: quando, come e perchéG. Fabris, G. De Luca

15,20-15,25 Sicurezza ed efficacia con Ossigeno-Ozonoterapia. Microdosi di miscela gassosariducono drasticamente gli effetti collaterali con aumentata compliance e miglioreefficacia terapeuticaG. Fabris, G. De Luca, M. Puppis

15,25-15,30 Infiltrazione epidurale con Triamcinolone vs infiltrazioni paravertebrali conossigeno-ozono. Studio prospettico randomizzato multicentricoA. Zambello, B. Fara, G.M. Macrelli, M. Bianchi

15,30-15,35 Paravertebral Injections of Medical O2-O3 Gas Mixture in Alleviating the Symptoms ofSpinal Canal StenosisS.T. Ikonomidis, L. Vakirzian, Z. Zacharopoulos, A. Eleptheriadou, E.M. Iliakis

15,40-15,45 Ossigeno-ozonoterapia nella cura della Sindrome di BaastrupA. Fontana, M. Bonetti

15,45-15,50 Infiltrazione percutanea paravertebrale di O2-O3 e trattamenti integrati.Valutazione della significatività e distribuzione del miglioramento della terapiadelle ernie e dei conflitti disco articolari a sede lombo sacraleM. Arena, G. Savoca

PROGRAMMA SCIENTIFICO

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 119-122, 2005

15,50-15,55 Lombosciatalgie ribelli discogene. Efficacia delle infiltrazioni paravertebrali conossigeno-ozono (O2-O3) integrate con blocco anestetico: esperienza clinicaA. Gjonovich, T. Girotto

15,55-16,00 Tramadolo e O2-O3 terapia vs O2-O3 terapia nel trattamento delle lombosciatalgie daernia discaleA. Zambello, B. Fara, V. Pellecchia, M. Bianchi

16,00-16,05 Multimodal Treatment of the FBSSA. Alexandre, A. Azuelos, L. Coro’

16,05-16,10 Ossigeno-ozonoterapia nel trattamento della lombalgia conseguente a ernia discale:studio prospettico su 23 pazientiG. Bianco, L. Minonzio

16,10-16,15 Cervical Disc Herniation Treatment by Oxigen-Ozone Discolysis. Three Years Follow-upR. Paradiso, A. Alexandre, L. Corò, A. Azuelos, M. Pellone, F. Marin Zarza

16,15-16,20 Cervicobrachalgie ribelli discogene: utilizzo dell’ossigeno-ozonoterapia medianteinfiltrazioni paravertebrali cervicali A. Gjonovich, T. Girotto

COMUNICAZIONI LIBERE

Muscolo-scheletrico (parte II)Moderatori: Gianni Pellicanò, Mario Muto

INTERVENTO PREORDINATO

16,20-16,35 “Ozonoterapia: nuovi bersagli terapeutici”P. D’Aprile

16,35-16,40 Ossigeno-Ozonoterapia in patologia muscolo-scheletricaE. Genovese, F. Combi

16,40-16,45 Clinical Observation of O2-O3 Treating Common Kinetic System Soft Tissue InjuryAche (141 cases)He Qing, Du Feng

16,45-16,50 La spalla dolorosa ribelle: efficacia dell’ossigeno-ozonoterapia mediante infiltrazioniintegrata con blocchi anestetici del nervo sovrascapolareA. Gjonovich, T. Girotto

16,50-16,55 O2-O3 vs mesoterapia nel trattamento della spalla dolorosaB. Moretti, M. Corrado, R. Lanzisera, L. Moretti, S. Patella, V. Patella

16,55-17,00 Onde d'urto Vs O2-O3 terapia Vs condrointegrazione nel trattamento sintomatico dipazienti affetti da gonartrosiB. Moretti, M. Corrado, R. Lanzisera, L. Moretti, S. Patella, V. Patella

17,00-17,05 The Effect of Medical Ozone Infusion in the Joint of the Knee Suffering from PostTraumatic Rupture of Meniscus: a Case Study of the Histological FindingsI. Petropoulos, E. Iliakis, I. Vrionis, E. Agapitos, G. Agrogiannis

17,05-17,10 Trattamento con ossigeno-ozonoterapia effettuato sotto guida TC della patologiaartrosica intra-articolare dell’ATMA. Fontana, M. Bonetti

COMUNICAZIONI LIBERE

“Altre applicazioni”Moderatori: Velio Bocci, Roberto Dall’Aglio

17,10-17,15 Assessment of the Consequences of Medical Ozone Administration into Knee Joints ofHealthy Rats (Preliminary Report)E. Iliakis, I. Petropoulos, E. Agapitos, S. Ikonomidis

17,15-17,20 Ozone Therapy in Otitis Externa in Immunosupresive PatientsA. Eleftheriadou, L. Vakirzian, S. Ikonomidis, E. Iliakis, D. Charalampous

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Programma Scientifico

17,20-17,25 Hydroozonetherapy as Adjuvant in the Treatment of Wounds of Electric Burns.Case ReportJoão B.S. Magalhães

17,25-17,30 Variazioni della soglia anaerobica dell’atleta in corso di Ossigeno-Ozonoterapiamediante grande autoemoterapiaA. Gjonovich, T. Girotto

17,30-17,35 Ozonetherapy as Adjuvant in the Treatment of Diabetic Foot. Case ReportC. Catelani Cardoso, R. Dall’Aglio, E. Dias Filho, Nemer Luís Pichara, João E. Fiorini

17,35-17,40 Rapido recupero e normalizzazione RMN a 83 a. dopo infarto cerebralesevero mediante ozonoterapia.B. Papa, R. Dall’Aglio, C. Cardoso

17,40-17,45 Tramadolo vs Diclofenac a lento rilascio nel trattamento del dolore radicolare in corsodi terapia con O2O3

M. Bianchi, B. Fara, V. Pellecchia, A. Zambello

17,45-17,50 L’ozono induce cambiamenti a livello del microcircolo nutrizionale cutaneo:studio mediante laser Doppler e Tensiometria Transcutatea di O2 e CO2

G. Barco, H. Gritly, M.L. Iabichella

17,50-17,55 Sinergia ozonoterapia e metodiche di medicina quantica emergenteF. Parodi

17,55-18,00 O2-O3 PatchF. Parodi

18,00-18,05 Presentazione del nuovo kit per autoemotrasfusione in Ossigeno-ozonoterapia medicaA. Pesenti

18,05-18,10 Un caso di glioblastoma trattato con terapia combinata con temozolomide ed Ozonoin forma liquida somministrato in continuo per via venosa centraleM.L. Iabichella, H. Gritly, C. Adamo, G. Barco

18,10-18,15 Infiltrazioni paravertebrali con miscela di Ossigeno-Ozono nel caneH. Giuliano, O. Zeria, I. Tonduti

18,20 ASSEMBLEA NAZIONALE FIO

ELEZIONI NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Segreteria Scientifica:

C. Andreula, M. Bonetti

Segreteria Organizzativa:

XRAY SERVICETel. +39.030.3197173 • Fax +39.030.3197171e-mail: [email protected] • www.xrayservice.it

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Scientific Programme VIII Congress of the WFITN Venice 19-22 October 2005

Room B, Parallel Session - Spine Refresher Course

11.00 am THE USE OF MEDICAL OZONE IN THE TREATMENT OF DISCAL HERNIAS

Chairs: Cosma F. Andreula, EU Italy, Gianni Pellicanò, EU Italy

11.00-11.20 am Interventional Spinal Procedures Cosma F. Andreula, EU Italy

11.20-11.30 am Pharmacological Mechanisms Underlying Oxygen-Ozone Therapy forHerniated DiscLuigi Simonetti, EU Italy

11.30-11.40 am Intradiscal Injection of Oxygen-Ozone Mixture: Pathological EvaluationMario Muto, EU Italy

11.40-11.50 am CT-Guided Intraforaminal Oxygen-Ozone Therapy in LumbarDisc HerniationMatteo Bonetti, EU Italy

11.50-12.00 am Oxygen-Ozone Therapy. Experience in ArgentinaOsvaldo Pepa, Argentina

12.00-12.10 am Intradiscal Ozonucleolysis using fluoroscopic image guidanceThe Indian ExperienceVJ Kumar, India

12.10-12.20 am Percutaneous Intradiscal O2-O3 Injection to Treat Cervical Disc HerniationXiaofeng He, China

12.20-12.30 am Initial Application for Investigational Device Exemption (IDE)Edward Soriano, USA

12.30-12.40 am Individual State Laws Regarding O2-O3 Injections in USA,CPT Coding (Medicare ) for ChemonucleolysisFrancisco Vilasuso, USA

12.40 am-1.00 pm DiscussionSee abstracts review Interventional Neuroradiology 11 - Suppl. 2, pages 81-84

123

www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 123, 2005

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 125, 2005

Lights and Shadows of OzonetherapyTodayV. Bocci, E. Borrelli*, M. Chiavarelli*, R. Marcolongo**,V. Travagli***Department of Physiology; * Cardiosurgery Department;** Rheumatology Department;*** Pharmaceutical-Technological-Chemical Department ofthe University of Siena; Siena

In spite of recent advances in understanding how o-zone acts in blood and in patients and appreciating clin-ical results in Orthopaedics and Dentistry, there remainproblems in clinical medicine and in averting prejudiceand scepticism still very alive in the majority of pathol-ogists, clinical scientists and Health Authorities. Weshall discuss the following topics:a) The toxicity of ozone for the respiratory tract stimu-lates a disbelief in ozone therapy.b) The conceptual framework for understanding andrecommending ozone therapy in some diseases. We arecontinuing to define in vitro and in patients: 1) the cru-cial role of the ozone tolerance phenomenon; 2) thepossibility of mobilizing stem cells in vivo and 3) thesurrogate value of the bio-oxidative therapy using hy-drogen peroxide.c) The main avenues of our clinical researches. Atten-

tion is focused on: 1) chronic infections and ulcers; 2) is-chemic diseases of the limbs and heart; 3) ARMD; 4)COPD and asthma and 5) autoimmune diseases. More-over we are defining the properties and activities of afew ozonated oils to define the most effective one.d) The reasons clarifying why blood ozonated autohe-motherapy is misused and hardly able to show its use-fulness. Technical mistakes and the use of ozonatedsaline, incompetence and malpractice discredit ozonetherapy and encourage Health Authorities to prohibitthis approach.e) On the other hand, in all countries, the implementa-tion of a broad programme of hospital disinfection withozone could reduce the staggering number of preventa-ble deaths due to nosocomial infections.

Although ozone therapy is expanding all over theworld, it is often in the hands of unscrupoulous entre-preneurs and charlatans without medical qualification.We must remain critical and objective if we want theprogress of this approach but, without any financial sup-port, it remains very difficult to programme extensiveand controlled clinical trials.

References

1 Bocci V. Ozone. A new medical drug. Springer, 2005.

Lettura Magistrale

Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14,15-14,35

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 127-135, 2005

Comunicazioni libereMuscolo-scheletrico (parte I)

Moderatori: Cosma F. Andreula, Massimo Gallucci

Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14,35-16,20

1 14,35-14,40

Risultati del gruppo di studio di controlloGM4 sulla sicurezza dei trattamenti conossigeno-ozonoterapiaG. Pellicanò, M. Bonetti*, A. Fontana*, M. Leonardi**,L. Simonetti**, M. Muto***, C. Andreula****Cattedra di Radiologia Università di Firenze*Servizio di Neuroradiologia Istituto Clinico Città di Brescia** Servizio di Neuroradiologia Ospedale Bellaria; Bologna*** Servizio di Neuroradiologia Ospedale Cardarelli Napoli**** Servizio di Neuroradiologia Anthea Hospital Bari

Il gruppo di studio di controllo GM4 nasce nel 2004 sottol’egida della Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoter-apia (FIO) allo scopo di monitorare eventuali eventi avversiavvenuti durante trattamenti con ossigeno-ozono terapia(O2-O3).A tale scopo attraverso il sito web www.webfio.it siè consentito ai vari operatori di accedere ad un’ area privatanella quale è possibile consultare la cartella clinica elettron-ica ove sono riportati tutti i dati relativi al tipo di tratta-mento intrapreso con O2-O3 e segnalati gli eventuali eventiavversi. Sono stati così monitorati 8000 pazienti, sottopostiad ossigeno ozono-terapia nel periodo compreso tra Gen-naio 2004 ed Agosto 2005 in diversi centri italiani specializ-zati nel trattamento dei conflitti disco-radicolari con infil-trazioni intradiscali e/o intraforaminale/periganglionare. Itrattamenti sono stati effettuati seguendo le linee guida det-tate dalla FIO. In particolare le infiltrazioni intradiscali sonostate effettuate iniettando da un minimo di 3 ad un massimodi 8 cc di miscela gassosa di ossigeno-ozono a concen-trazioni di ozono variabili da 15 a 30 µg/ml nelle varie serie,mentre i trattamenti intraforaminale/periganglionare sonostati eseguiti iniettando 3-4 cc di miscela gassosa all’ internodel forame di coniugazione e da 5 a 8 cc in sede perigan-glionare con successivo interessamento del massiccio artico-lare, a concentrazioni variabili da 15 a 30 µg/ml nelle varieserie. Dalla ricerca effettuata è emerso come non sia statosegnalato alcun evento avverso rilevante ad eccezione di s-poradici casi di crisi vagali prontamente risolte senza neces-sità di supporto terapeutico ma semplicemente tenendo ilpaziente sdraiato e sotto controllo. Pertanto alla luce deirisultati raccolti su una casistica cosi importante è possibileconcludere come l’ossigeno-ozono terapia effettuataseguendo le linee guida fornite dalla FIO sia da ritenersimetodica priva di rischi ed effetti collaterali. Vogliamo seg-

nalare inoltre come in 8000 trattamenti non venga segnalatoalcun caso di discite.

2 14,40-14,45

La discografía mediante OzonoH. Salgado, P. Salgado, Baena, F. Marin Zarza*Hospital Infanta Luisa; Sevilla. * Clinica del Rosario; Madrid

En el presente estudio, se hace una valoración, de lasimágenes obtenidas durante el tratamiento de las her-nias discales mediante Ozono-discolisis.

Se analizan diversos aspectos de los hallazgos:a) Imágenes comparadas con las de RMb) Posibilidad de reproducir el dolorc) Imágenes de discografía con contraste y con Ozonod) Bostezo vertebral

Las conclusiones que se obtienen son orientativas,pero, posiblemente ayudan a la mejor comprensión delas hernias discales y su tratamiento.

3 14,45-14,50

Histological Considerations on ExtrudedDisc Fragments treated by IntradiscalOxigen-OzoneA. Alexandre, L. Coro, M. Pellone, A. AzuelosEU.N.I. European Neurosurgical Institute; Treviso

We have selected and studied a specific group of 60cases of disc herniation pathology with an extrudedfragment located in the recessus lateralis, close to the n-erve root, in which we have observed that ozone ther-apy has given only a partial solution of the clinical pic-ture. The patients did improve, but radicular irradiatedpain was not eliminated. In these instances we have re-peated CT-scan evaluation and we have visualized avolume reduction of the herniation. But this was notcorrelated with the clinical course, since it correspondedin percentages to the shrinkage observed in cases whohad had a good clinical improvement. In these 60 caseswe went to open surgery , and we removed the frag-ment. The operative finding was that of a hard adhesion

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Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte I) Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14.35-16.20 am

of the nerve root to the fragment, and a very hard andresistant structure of the tissue. Histological examina-tion confirmed in these cases that the tissue was of end-plate material, and discal annulus. The little residual dis-cal tissue appeared fibrotic, dehydrated, and rich in fi-broblasts.

4 14,50-14,55

Intradiscal Ozone Injection in the Treamentof Herniated Disc PathologyM. MurgaDept. Neurosurgery Seville Medical Faculty

We have observed that the problem of discoradicularconflict is manifested by ganglion injury, given by a dou-ble compartimental syndrome, both peridural and in-tradural. The matter is a chemically modulated syn-drome of low back pain and sciatic pain given by me-chanical and chemical factors. Disc herniation and thebroken disc allow an exit and activation of PLA2,Prostaglandinas, and Leucotrinas which will provoqueperineural inflamation. The consequence will be abnor-mal nerve function and compression of the nerve. Theclinical consequence is pain, weakness, and sensory d-eficit. Moreover we must take in consideration inmuno-logical factors which are the reaction of root nerve todisc material . Intravenal coagulation will provoque in-tranervous swelling and rupture of neurovascular bar-rier. The consequence is an anatomical axonal change.For treating these situations we have applied theEU.N.I. Protocol which consists of periodical paraverte-bral injections and one intradscal ozone administration,The treatment is indicated in soft cervical disc hernia-tion, dorsal and lumbar disc herniation, bulging grade iiand iii, exit grade i and ii, “kidnap”. The treatment con-sists of 1 to 4 previous perivertebral infiltrations (at theconcentration of 10-20 cc × 4 injections at 20 µg/ml forthe lumbar pathology and 5 cc ×2 injections at 20 µg/mlfor cervical pathology), and 1 to 4 analoguous periver-tebral infiltrations, postdiscolisis. The possible complica-tions of the treatment are transitory headache, transi-tory arterial hypertension, perivertebral hematoma. Thetreatment gives better results than with traditional sur-gery, has low risk and high benefits, with an almost im-mediate return to work (28-35 days).

5 14,55-15,05

Report on 602 Cases of PercutaneousOzone Puncture Chemonucleolysis TreatingLumbar Disc ProtrusionHe Qing, Du Feng, Li Tao, Luo Hui, Lei Xiao Fang, LianDong*Department of Orthopaedics; *Radiology and InvasiveTechnology Department of Xianyang Central Hospital of ChinaRailway First Group Co. Ltd; China

Vedi articolo originale pagg. 145-148

6 15,05-15,10

Ozone Chemionucleolysis Vs. Discectomy:Controll Study with 18 Months Follow-upJ. Buric, M. De PrettoUnità Funzionale di Chirurgia Spinale, cdc Villanova; Firenze

Study Design: Prospective controll study with 18 monthsfollow up.

Objective: To study the results of intradiscal ozonechemionucleolysis in patients affected by non-containedlumbar disc herniations and confront them to those of mi-crodiscectomy.

Methods: Forty-five patients affected by low back and legpain due to non-contained disc herniation, were included inthe study. All of the patients had a pain syndrome non-re-sponsive to conservative treatments and none of the pa-tients included had neurological deficit. The patients weredivided in two groups of treatment: ozone chemionucleoly-sis (30 patients) and microdiscectomy (15 patients) on thebase of patient themself selection. The patients were fol-lowed on by Visual Analogic Scale (VAS), Roland-MorissDisability Questionaire (RMDQ) and Overall Patient Rat-ing Scale (OPRS). Disc herniation volume morphology wasevaluated on 5 months by control MRI scanning.

Results: Twenty-seven patients (90%) in the ozonechemionucleolysis group showed a statistically significantimprovement in pain (P<0.001,Wilcoxon test) and function(P<0.001, Wilcoxon test) and the same was truth for 14 pa-tients (93.3%) in the microdiscectomy group.The mean sat-isfaction with the treatment on OPSR was 79.3% for thechemionucleolysis group and 82.1% for the microdiscec-tomy group. There were no major complications related toprocedures.

Conclusions:This study results indicates that the patientsfrom both groups have reached, on 18 months follow-up, astatisticaly significant improvement in pain and disabilityand that there was no statisticaly significative difference inresults between the two treatments.

7 15,10-15,15

Trattamento dell’ernia Discale Lombare conTecnica Mini-Invasiva: Ozono VersusRadiofrequenza, Studio ClinicoComparativoA. ScarchilliI.C.O.T. Istituto Chirurgico Ortopedico Traumatologico; Latina

Una delle difficoltà nell’eseguire studi comparativi,di rigore scientifico, come noto, è porre in confrontogruppi quanto più omogenei.

Nella patologia da ernia discale , forse più che in altriargomenti questa difficoltà si avverte in maniera più pres-sante, infatti sono numerose le variabili che possono in-cidere sull’outcome del paziente trattato: 1) l’ anatomia pa-tologica, i dischi lombari compromessi sono talvolta più di 1,ma ad essere fonte di dolore lombare o sciatico possono es-sere le faccette articolari o il forame; 2) morfotipo ed obe-sità; 3) attività lavorativa gravosa o sportiva da overstress; 4)

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 127-135, 2005

malattie metaboliche: 5) non ultimo il profilo psicologicodel paziente (nevrosi). Criteri di inclusione per questo stu-dio sono stati: a) l’età 25-50 anni; b)insorgenza di dolorelombare o lombosciatalgico da oltre 3 settimane dopo falli-mento di trattamento conservativo (farmacologico, fisioter-apico) senza deficit neurologico tranne in 2 casi comunqueinclusi nello studio (erano pazienti deputati per nostra indi-cazione a trattamento di erniectomia tradizionale open mache per motivi personali rifiutavano); c) i pazienti erano in-clusi qualora non fossero preminenti condizioni esposte neipunti da 1 a 5 ed avevano una protrusione severa o erniadiscale estrusa classificata radiologicamente da misurazionicon visione sagittale ed assiali di T.C. e RMN che indicas-sero oltre la dimensione dell’ernia, l’entità della degener-azione discale (disidratazione). Chiaramente i pazienti er-ano inoltre sottoposti ad uno studio radiologico che es-cludesse artrosi di grado severo, spondilolisi-listesi, stenosie\o dimorfismi scheletrici gravi del rachide. I pazienti 20 intotale, in maniera random sono stati posti in due gruppi (di10 ciascuno),tranne per i 2 pazienti con deficit neurologicoposti volutamente in gruppi distinti: gruppo A sottoposti atrattamento con ozono intradiscale (circa 6 cc nel disco af-fetto dalla patologia discale e 4 cc nei pressi del nervo cor-rispondente) con 3 sedute ad 1 giorno di distanza l’una dal-l’altra alla concentrazione di 23 µg \ml. Gruppo B trattatochirurgicamente sempre con tecnica mini-invasiva con stru-mento dedicato a radiofrequenza, questo tramite un fluidoconduttore produce un gas ionizzato elettricamente che “s-natura” le fibre collagene determinandone una contrazione.I risultati clinici erano valutati con scheda di Oswestry,scheda VAS ed una scheda da noi “ideata”,che riassumesseulteriori parametri clinici a 15 giorni dal trattamento ad 1mese a 3 mesi. Non erano eseguiti accertamenti radiologici(rx e RMN) post-trattamento tranne in un caso di falli-mento in un paziente appartenente al gruppo B. Dalla dis-amina dei risultati nel gruppo A erano considerati buoni-ot-timi il 70%: a tre mesi la sintomatologia era regredita e nonsi erano presentati nuovi episodi di dolore lombare o radi-colare, 30% parzialmente soddisfatti in quanto i pazienti er-ano costretti ad assumere anche se con minore frequenzarispetto al trattamento pre-ozono FANS o antidolorifici e aricorrere a FKT. Nel gruppo B i buono ottimi sono risultatiessere il 60% con un 30% di parzialmente soddisfatti e 1caso (10%) di fallimento. Il follow-up preso in esame è si-curamente breve ma indicativo di una patologia che deter-mina un dolore neuropatico acuto. Il paziente al giorno dioggi chiede di poter riprendere la propria attività lavorativaed il reinserimento della vita quotidiana nei tempi più brevipossibili, la miniinvasività comunque è, quando possibile,una scelta in tal senso da perseguire, in quanto offre semprela possibilità di poter intervenire con tecnica open senzacompromettere il risultato finale.

8 15,15-15,20

Ossigeno-Ozonoterapia: quando, come eperchéG. Fabris, G. De Luca*Neuroradiologo Ozonoterapeuta Casa di Cura Città di UdineFriuli Coram; Udine * Fisiatra, Ospedale Medicina Fisica eRiabilitazione; Udine

I trattamenti percutanei con ossigeno-ozono sono dellemetodiche terapeutiche poco invasive in grado di debellarein un'altissima percentuale di casi (78%) il “mal di schiena”e la patologia algogena osteo-tendinea-articolare. Semplic-ità d'esecuzione, buona efficacia terapeutica, ottimo rap-porto costo/beneficio, basso rischio di complicanze, ripetibil-ità trattamento, stabilità e rafforzamento buoni risultati neltempo in pazienti ozonotrattati successivamente sottopostia trattamento integrato fisiatrico. Dal luglio 1996 a tutt’oggisono stati sottoposti ad ossigeno-ozonoterapia 2.057 pazi-enti (totale 5.223 infiltrazioni), la miscela gassosa è statasomministrata tramite: iniezione intradiscale (discopatia cer-vicale o lombare), iniezione intra-foraminale (discopatialombare o cervicale), tecnica classica intramuscolare (disco-patie-artropatie cervicali, dorsali, lombari), iniezione per-inervosa (tunnel carpale o tarsale), iniezioni periarticolari(gonartrosi, coxartrosi, spalla dolorosa), iniezione peri-tendinea sottocutanea con tecnica “Ozone Blistering” (epi-condilite laterale o mediale omero e nelle tendinopatiepolso-mano), iniezione cutanea o sottocutanea o muscolarenei punti dolorosi. Diverse le patologie algogene trattate:conflitto disco-radicolare o alterazione della strettoia inter-disco-articolare (cervicale,dorsale,lombare), mal di schienapost-chirurgia, sindrome miofasciale, coccigodinia, doloreda patologia osteo-articolare (coxartrosi, gonoartrosi), "s-palla dolorosa" (tendinopatia cuffia rotatori), sindrome deltunnel carpale, artropatia dita mano, Dupuytren, patologiadolorosa piede (capsuliti, borsiti, neuroma di Morton,fascite piantare, tunnel tarsale…), tendinopatie (epi-condilite, epitrocleite, patologia tendine d'Achille…), tenderpoints osteo-articolari. Da 2 anni utilizzo mini dosi di mis-cela gassosa alla concentrazione di 10 µg/ml e quantità vari-abile in single-shot: 1.5 ml, 5ml,10 ml.; volume totale non su-periore a 30 ml. Corretta indicazione, rispetto controindi-cazioni, osservanza rigorosa asepsi, utilizzo di materiale san-itario sterile-monouso, mini-dosi miscela ossigeno-ozonorappresentano una garanzia con elevati standard d'affid-abilità e sicurezza. Team di medici capaci di trasmettere in-formazioni su prevenzione, norme igienico-comportamen-tali, terapia integrata riabilitativa fisiatrica, rassicurano unrafforzamento ed ottimizzazione del risultato nei pazientisottoposti ad Ossigeno-Ozonoterapia.

9 15,20-15,25

Sicurezza ed efficacia con Ossigeno-Ozonoterapia. Microdosi miscela gassosariducono drasticamente gli effetti collateralicon aumentata compliance e miglioreefficacia terapeuticaG. Fabris, G. De Luca*, M. Puppis**Neuroradiologo Ozonoterapeuta Casa di Cura Città di Udine,Friuli Coram; Udine* Fisiatra, Ospedale Medicina Fisica e Riabilitazione; Udine** Consulente Informatico Cooperativa Cult. “M.L.Astaldi”;Udine

L’esperienza dimostra che non esiste una dose sicura edefficace per tutti i pazienti in quanto vi è una significativavariabilità individuabile: è verosimile che l’ozono debbaraggiungere una soglia d’attivazione per esplicare in

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Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte I) Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14.35-16.20 am

maniera multifattoriale la sua potente azione farmacolog-ica. Da 2 anni utilizzo microdosi di ossigeno-ozono alla con-centrazione 10 µg/ml. con quantità miscela variabile: 1.5 ml.per sito nel Tunnel carpale o Tarsale (iniezione periner-vosa), 2÷2,5 ml. per sito nei fasci muscolari cervicali(iniezione bilaterale paravertebrale), 5 ml. per sito nei fascimuscolari lombari (iniezione bilaterale paravertebrale), 10ml. in single-shot spalla o ginocchio (iniezione periartico-lare)… volume totale non superiore a 30 ml. La somminis-trazione di microdosi di ossigeno-ozono ha apportatonotevoli vantaggi: esigui effetti collaterali, miglioramentocompliance ozonoterapia, buon outcome (78%) conriduzione del numero infiltrazioni, utilizzo ago cannula invena solo dopo attenta valutazione clinica. Dal luglio 1996al dicembre 2001, sono stati sottoposti a ozonoterapia lom-bare e cervicale (tecnica intradiscale e foraminale) 1591pazienti con 760 doppi livelli, con buon outcome (81%); es-igue le complicanze (1 ematoma fasci muscolari lombaririsoltosi dopo poche ore con terapia medica). Dall’aprile2002 eseguo trattamenti con ossigeno-ozono: infiltrazioneparavertebrale fasci muscolari (cervicale, dorsale, lombare),infiltrazione perinervosa (nervo mediano o nervo tibiale),iniezioni periarticolari spalla (borsa SAD), iniezioni periarti-colari ginocchio (fossetta margine tibiale e rotuleo),iniezioni periarticolare anca (iuxtacapsulare- iuxtatrocan-terica), iniezione sottocutanea peritendinea (gomito,mano)… Analisi effetti collaterali su 466 pazienti (2872 in-filtrazioni): 1 effetto collaterale tardivo fasci muscolari cer-vicali (pesantezza collo, algie oculari, contratture fasci mus-colari, difficoltà a tenere le palpebre aperte), 1 effetto col-laterale precoce fasci muscolari lombari (dolore intenso econtratture miofasciali e marcata pesantezza lombare), 3reazioni vagali precoc (risolte con terapia medica), 1 e-matoma fasci muscolari collo con cefalea risolto con terapiamedica, ridotta compliance ozonoterapia (7 pazienti, 15 in-filtrazioni).L’ozono è un vero e proprio farmaco con tutte lelimitazioni dei farmaci; microdosi di miscela di ossigeno-o-zono con iniezione lenta e in sicurezza consentono di con-tenere al massimo il danno radicalico, con minimo rischio dieffetti avversi e buona efficacia terapeutica.

10 15,25-15,30

Infiltrazione epidurale con TriamcinoloneVs infiltrazioni paravertebrali conossigeno-ozono. Studio prospetticorandomizzato multicentricoA. Zambello*, B. Fara**, G.M. Macrelli***, M. Bianchi *****Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Azienda OspedalieraMacchi; Varese. ** Sevizio di Anestesia e Rianimazione OspedaleSan Bartolomeo; Sarzana. ***U.O. Ortopedia e TraumatologiaOspedale del Verbano; Cittiglio. ****Sevizio di Anestesia eRianimazione Azienda ospedaliera S. Antonio Abate; Gallarate

Introduzione: Numerosi studi riportano l’efficacia siadi infiltrazioni epidurali con Triamcinolone che di par-avertebrali con ossigeno-ozono nel trattamento del do-lore da ernia discale. Il nostro studio vuole valutarequale terapia risulti più efficace in relazione anche aglieffetti collaterali ed alle controindicazioni.

Materiali e Metodi: Abbiamo considerato 158 pazi-enti di età compresa tra i 25 ed i 67 anni, 93 uomini e 57donne, giunte alla nostra osservazione nel periodo gen-naio 2002-aprile 2004. Tutti i pazienti presentavano do-lore sciatalgico o cruralgico insorto da meno di 60giorni, con assenza di risposta a terapia medica (FANS,cortisonico, miorilassante). I pazienti, previa consensoinformato, in un primo gruppo sono stati sottoposti, adinfiltrazione epidurale con triamcinolone (20 ml disoluzione fisiologica con Triamcinolone 80 µg) nello s-pazio vertebrale interessato dalla formazione erniariamentre in un secondo gruppo ad infiltrazioni paraverte-brali con ossigeno-ozono (5 ml di miscela O2O3 ad unaconcentrazione di 20 µg/ml iniettati bilateralmente insede paravertebrale nello spazio interessato dall’ erniae negli spazi immediatamente superiore ed inferiore).In caso di mancata risposta alla terapia prevista dalla(dopo due giorni) randomizzazione era previsto uncross-over all’altra terapia.

Risultati

Controllo del dolore

N° Pazienti Eccellente BuonoEccellente

Sufficiente ScarsoSufficiente Cross-over

+ Buono + Scarso n.

epidurale 74 14 (19%) 18 (23%) 32 (42%) 10 (13%) 32 (43%) 42 (56%) 22

O2O3 84 35 (42%) 29 (34%) 64 (76%) 11 (13%) 9 (10%) 20 (23%) 8

p <0.05 n.s <0.05 n.s <0.05 <0.05

dopo N°Eccellente Buono

EccellenteSufficiente Scarso

SufficienteCross-Over Pazienti + Buono + Scarso

Epidurale8 1 (12%) 2 (25%) 3 (37%) 2 (25%) 3 (37%) 5 (63%)

(post O2O3)

O2O3 22 6 (27%) 8 (36%) 14 (63%) 7 (32%) 1 (5%) 8 (37%)(post epidurale)

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 127-135, 2005

Conclusioni: Lo studio ha permesso di dimostrareche il trattamento del dolore sciatico o crurale da com-pressione erniaria presenta una risposta più efficace alleinfiltrazioni paravertebrali con ossigeno-ozono. L’effi-cacia clinica e la bassa incidenza/assenza di effetti col-laterali rispetto alle infiltrazioni epidurali permette diproporlo come trattamento di scelta rispetto alle infil-trazioni epidurali con cortisonico. L’ efficacia terapeu-tica della miscela di O2O3 ha permesso di utilizzarla consuccesso anche in pazienti non responders a terapia in-filtrativa epidurale.

11 15,30-15,35

Paravertebral Injections of Medical O2/O3

Gas Mixture in Alleviating the Symptomsof Spinal Canal StenosisS.T. Ikonomidis, Z. Zacharopoulos, A. Eleptheriado,E.M. Iliakis*General Hospital of Edessa, Orthopedic Department, * Hospitalof IKA, Orthopedic Department; Athens

Introduction: The use of medical O2-O3 gas mixturewith paravertebral intramuscular injections (chemicalacupuncture) in the treatment of low back pain is wellknown a long time ago.

We have applied ozonetherapy and recorded its ef-fects in patients with topical pain (low back pain-sciati-ca) and neurogenic intermittent limping due to preex-isting spinal canal stenosis. We have recorded separatelythe improvement in painless walking distance, low backpain and day life activities.

Materials and Methods: We treated 22 patients (14 fe-males-8 males) suffering of spondylosis with lumbaronly or cervical and lumbar spine stenosis of differentseverity.

All of them had low back pain or sciatica of one orboth legs and intermittent limping. The patients weredivided in two different groups: Group A: Patients withcervical or lumbar spondylosis-stenosis and gaitspastic-ity of various severity, with low back pain or sciatica andintermittent limping. Group B: Patients with segmentalor extensive stenosis of the lumbar spine, neurogenic in-termittent limping and accompanying low back pain-s-ciatica without gait spasticity.

Both groups were treated with paravertebral intra-muscular injections of O2-O3 gas mixture in the lumbarspine, while in the patients of group A O2-O3 injectionswere also applied in the cervical spine.

Results Conclusions: Patients of group A showed im-provement regarding the low back pain and sciatica butlittle improvement regarding the intermittent limping,whereas day life activities were also minimally im-proved. Patients of group B showed improvement oflow back pain-sciatica but there was also improvement– up to 4 times - of their unrestricted walking distanceand day life activities.

The duration of overall improvement was 2-6 monthsin both groups according to the severity of the initialsymptoms and signs.

Conclusively, paravertebral injections O2-O3 gas mix-

ture always improve low back pain-sciatica and inter-mittent limping of neurogenic origin, due to lumbarspinal stenosis. Preexisting gait spasticity suggestive ofcervical stenosis may not apparently improve by O2-O3

treatment.

12 15,40-15,45

Ossigeno-Ozonoterapia nella Cura dellaSindrome di BaastrupA. Fontana, M. BonettiServizio di Neuroradiologia Istituto Clinico Città di Brescia

La Sindrome di Baastrup descritta dal radiologo DaneseChristian Baastrup nel 1933 e nota anche con il termine an-glosassone di “kissing spines,” è caratterizzata dalla pre-senza di artrosi tra le apofisi spinose della colonna verte-brale che porta alla formazione di vere e proprie “neo-arti-colazioni” ed è spesso causa di lombalgia refrattaria ai co-muni trattamenti con farmaci anti-infiammatori ed anti-do-lorifici. In questo studio proponiamo il trattamento coniniezioni di miscela gassosa di ossigeno ozono, effettuatemediante infiltrazioni mirate in corrispondenza dei lega-menti interspinosi e della muscolatura paravertebrale. In 6pazienti da noi trattati, ai quali era inizialmente stata diag-nosticata la patologia mediante radiografie della colonnavertebrale e successivamente confermata con RM senza econ gadolinio con sequenze FAT/SAT in grado di docu-mentare lo stato infiammatorio a livello del legamento in-terspinoso, presentavano dolore nei tratti dorsale medio-in-feriore e lombo-sacrale nei quali erano più evolute le mani-festazioni artrosiche e tutti mostravano una associata con-trattura antalgica della muscolatura paravertebrale. Sono s-tate effettuate infiltrazioni di 5 cc di miscela gassosa di os-sigeno-ozono alla concentrazione di 25 µg/ml con aghi da 23G in corrispondenza dei legamenti interspinosi infiammaticome documentato dall’indagine RM, seguite da infil-trazioni intramuscolo paravertebrali sempre a 25 µg/ml neltratto interessato dalla malattia.Ai controlli effettuati a dis-tanza di una settimana dal trattamento tutti i pazienti de-nunciavano un netto miglioramento della sintomatologiadolorosa mentre a 6 mesi di distanza tutti i soggetti mostra-vano una parziale recrudescenza del dolore. L’ ossigeno o-zono terapia si è rivelata pertanto un’ efficacie opzione ter-apeutica nel trattamento sintomatologico dei pazienti conSindrome di Baastrup agendo principalmente sul dolore maanche sul tono muscolare riducendo la contrattura antalgicadella muscolatura paravertebrale.

13 15,45-15,50

Infiltrazione percutanea paravertebrale diO2O3 e trattamenti integrati. Valutazionedella significatività e distribuzione delmiglioramento della terapia delle ernie edei conflitti disco articolari a sede lombosacraleM. Arena*, G. Savoca**

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Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte I) Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14.35-16.20 am

* Responsabile scientifico I Centri GESEPA; ** Direttore UOCOrtopedia PO Biancavilla Catania

Lo scopo del lavoro è stato quello di verificare ilruolo terapeutico, la significatività statistica e la dis-tribuzione dell'eventuale miglioramento, nel tratta-mento con ozono terapia delle ernie e dei conflitti discoarticolari a sede lombo sacrale, in associazione con ter-apie strumentali (Laser e Tens) e di rieducazione postu-rale, su un campione di 220 pazienti, tra i 28 ed 63 anni,di cui 115 maschi e 105 femmine, più ampio rispetto ai40 casi di un lavoro precedente. I pazienti, valutati al-l'inizio del reclutamento con TAC o RMN e valutazioneclinica di base ed a controlli definiti, venivano reclutatidopo che avevano in precedenza praticato terapia med-ica, senza avere ottenuto risultati soddisfacenti. I pazi-enti sono stati divisi in due gruppi, A trattato solo conozono terapia e B trattato anche con laser, tens e riedu-cazione posturale; a tutti sono state praticate infil-trazioni paravertebrali di ozono terapia, bilateralmente,come da linee guida, a livello dei metameri interessatitra L2 ed S1, fino ad un massimo di due livelli. Neisoggetti che presentano un miglioramento completo eparziale, si osserva un aumento percentuale di migliora-menti del gruppo B rispetto ad A, ed un ottimizzazionedel trattamento sia per quel che riguarda l'anticipazionedella risposta terapeutica, che la stabilizzazione delmiglioramento, in quelli del gruppo B con migliora-mento parziale, questo comportamento risulta essere al-tamente significativo anche dal punto di vista statistico(p<0,05). Per quel che riguarda il comportamento in re-lazione al tipo di discopatia, le protusioni e le erniesotto legamentose, mostrano una migliore ottimiz-zazione dell'andamento terapeutico sia completo cheparziale, del gruppo B rispetto ad A; nei soggetti delgruppo B con miglioramento parziale, questo compor-tamento risulta essere altamente significativo anche dalpunto di vista statistico (p<0,05); il miglioramento delgruppo B nelle altre forme di ernie, anche se per-centualmente evidente, è poco significativo. L'inte-grazione terapeutica, ozono terapia, laser, tens, riedu-cazione posturale, risulta essere utile nell'ottimizzare laterapia, con una maggiore significatività nei soggetti chepresentano un miglioramento parziale.

14 15,50-15,55

Lombosciataligie ribelli discogene. Efficaciadelle infiltrazioni paravertebrali conOssigeno-Ozono (O2-O3) integrate conblocco anestetico: esperienzza clinicaA. Gjonovich, T. GirottoUoc Terapia del dolore e cure palliative, Ulss 17 Este; Monselice,Regione Veneto

Nelle lombosciatalgie discogene l’O2-O3 terapia me-diante infiltrazioni paravertebrali rappresenta unametodica ormai consolidata con una percentuale di suc-

cessi stabilizzata in un range oscillante fra 70-80 % deicasi trattati. In una nostra precedente esperienza clinical’abbiamo confrontata con la peridurale antalgica; l’effi-cacia di questa tecnica si è rivelata superiore,maneggevole e scevra dei rischi legati alla peridurale.

Prendendo spunto da questa esperienza abbiamo sot-toposto due gruppi di 30 pazienti, affetti da lombosci-atalgia discogena perdurante da almeno tre mesi conuna intensità dolorosa di base elevata (NRS superiore a7), ad un ciclo di 10 sedute di infiltrazioni paravertebralibilaterali (concentrazione O2-O3 15 γ – quantità mediadi gas 15-20 ml per lato in base alla taglia del paziente).In un gruppo l’iniezione di O2-O3 è stata preceduta dauna infiltrazione di anestetico locale (mediamente 5 mldi marciana 0,5%).

Una volta eseguita l’infiltrazione anestetica si atten-devano 2-3 min. con l’ago in situ e successivamente siiniettava il gas.

Alla fine del ciclo l’efficacia è risultata sovrapponibile(75% di successo) nei due gruppi e anche la stabilità deirisultati a distanza, si nota però che il gruppo trattatocon marciana ha presentato un pain relief più precoce(riduzione dei valori iniziali di NRS del 50 % dopo la 3°seduta) e una netta riduzione del disconfort del pazientedurante e dopo l’iniezione di O2-O3.

15 15,55-16,00

Tramadolo e O2-O3 terapia vs O2-O3 terapianel trattamento delle lombosciatalgie daernia discaleA. Zambello*, B. Fara**, V. Pellecchia***, M. Bianchi***** Dipartimento di Anestesia e Rianimazione AziendaOspedaliera Macchi; Varese. ** Sevizio di Anestesia eRianimazione Ospedale San Bartolomeo; Sarzana.*** U.O. Ortopedia e Traumatologia Ospedale del Verbano;Luino. **** Sevizio di Anestesia e Rianimazione Aziendaospedaliera S. Antonio Abate; Gallarate

Introduzione: Il dolore da lombare con irradiazioneagli arti inferiori rappresenta una delle principali causedi perdita di ore di lavoro nel mondo occidentale.

Il trattamento con miscele di O2O3 si sta affermandocome la più efficace terapia in relazione alla ridotta in-cidenza di effetti collaterali.

Scopo del presente lavoro è valutare l’efficacia del-l’associazione terapeutica di Tramadolo a lento rilascioe O2O3.

Materiali e Metodi: 81 pazienti con lombosciatalgiada ernia discale L4-L5 od L5-S1 di età compresa tra 19e 69 anni trattati nel periodo gennaio-settembre 2003.ogni paziente riceveva infiltrazioni di O2O3 con cadenzabisettimanale per un totale di 12 infiltrazioni; ad un p-rimo gruppo era associata dal primo giorno una terapiaantidolorifica che prevedeva la somministrazione di tra-madolo 100 µg Slow Release (SR) compresse ogni dod-ici ore, al secondo gruppo non erano consigliate terapieantidolorifiche.

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133

www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 127-135, 2005

Conclusioni: Il controllo del dolore con Tramadolo in for-mulazione a lento rilascio in corso di terapia con O2O3 fa-vorisce una precoce risoluzione della sintomatologia ed unpiù rapido ritorno all’attività lavorativa. La farmacocineticadel farmaco garantisce una buona copertura durante tutto ilgiorno con due somministrazioni giornaliere. Gli effetti col-laterali più frequenti, sedazione e nausea/vomito, sono min-imizzabili utilizzando dosi iniziali ridotte specie nei pazienticon età maggiore di 60 anni.

16 16,00-16,05

Multimodal Treatment of the FBSSA. Alexandre, A. Azuelos, L. Coro’EU.N.I., European Neurosurgical Institute; Treviso, Italia

Post-discectomy syndrome is a very common prob-lem, which affects a relevant percentage of patients. Thecause is the fibrotic process which follows surgery, sincescarring will:– hinder mobility inside the canal of the dural sheet, fixingit to the surrounding ligaments and bone– maintain a compressive action on the nervous structures – maintain a compressive action on the vascularization ofthe nerves and on CSF circulation.

Furthermore the neuroanatomical basis of discogenicpain can be summarised as follows: 1) The intervertebraldisc receives an extensive innervation, especially the annu-lus fibrosus. 2) Nerve extension was found into the nucleuspulposus of the degenerated disc.3) The sinuvertebral nerveplexuses facilitate a polysegmental signal and pain spread-ing. 4) The innervation of the intervertebral disc is very highconnected with the paravertebral muscles. 5) A local dener-vation of the paravertebral muscles was found in post-dis-cotomy syndrome. Given all these complex and intercon-nected factors, we have conceived a multimodal treatmentwhich is composed of paravertebral injections, episacral in-jections, endoscopic neurolysis and intradiscal ozone injec-tion. Paravertebral injections of oxygen-ozone are mixed toinjections of troxerutine and carbazocrome, vasoactivedrugs which will improve nourishment to the nervous struc-tures. The combination of these with episacral injections ofcorticoids, and low dose ozone, has shown good results.

Endoscopic Lumbar Peridurolysis, a minimally invasiveapproach performed by a flexible fiberoptic scope, which is0.9 mm in diameter has been added in severe cases. Underdirect vision, at the level of pathology, a mechanic divisionof epidural fibrotic tissue is performed and drugs and O-zone can be injected. The only contraindication to the pro-cedure is Tarlov’s cyst, which may be ponctioned, with en-trance in the intradural space. Our series includes 747 pa-

Valutazione efficacia terapeutica dopo 2 settimane di trattamento

Controllo del dolore

Pazienti n° Eccellente Buono Sufficiente Scarso

Gruppo 1 O2-O3 e 43 2 (4%) 15 (34%) 17 (39%) 8 (19%)tramadolo

Gruppo 2 O2-O3 38 1 (3%) 6 (16%) 16 (42%) 15 (39%)

p n.s <0.05 n.s <0.05

Valutazione efficacia terapeutica a fine trattamento

Controllo del dolore

Pazienti n° Eccellente Buono Sufficiente Scarso

Gruppo 1 O2-O3 e 43 30 (70%) 8 (18%) 3 (6%) 3 (6%)tramadolo

Gruppo 2 O2-O3 38 26 (68%) 6 (16%) 3 (8%) 3 (8%)

p n.s n.s n.s n.s

Attività lavorativa

Controllo del dolore

Pazienti n° II sett III sett IV sett VI sett

Gruppo 1 O2-O3 e 43 21 (48%) 30 (69%) 33 (76%) 39 (90%)tramadolo

Gruppo 2 O2-O3 38 13 (34%) 18 (47%) 29 (76%) 35 (89%)

p <0.05 n.s n.s n.s

Risultati:

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Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte I) Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 14.35-16.20 am

tients suffering because of post-discectomy syndrome.At 12months control, these are our results in post-discectomysyndrome cases: very good results in 48.9 %, good in 21.85%, and insignificant result in 28.80 %.

17 16,05-16,10

Ossigeno-Ozonoterapia nel trattamentodella lombalgia conseguente a erniadiscale: studio prospettico su 23 pazientiG. Bianco, L. MinonzioCentro medico specialistico “Magna Grecia”; Roma

Introduzione: L’ozono (O3) è un gas con spiccata at-tività ossidante e grandissima solubilità, a contatto con iliquidi biologici interagisce con gli acidi grassi dei lipidiinsaturi formando prodotti di ossidazione lipidica(LOP), e con i gruppi tiolici proteici formando sostanzereattive dell’ossigeno (ROS). LOP e ROS sono radicaliliberi che reagiscono con le membrane cellulari deiglobuli bianchi, inducendo la sintesi di citochine, e deiglobuli rossi, provocando spostamento a destra dellacurva di dissociazione della emoglobina, con con-seguente aumento della cessione di ossigeno ai tessutiperiferici. La somministrazione della miscela gassosaossigeno-ozono trova indicazione in numerose sindromialgiche; il meccanismo d’azione ipotizzato è l’effettoiperstimolante DNIC (diffuse nociceptive inhibitorycontrol), cioè l’attivazione riflessa dell’apparato an-tinocicettivo, basato su un meccanismo centrale di adat-tamento mediato dalla cinetica degli oppioidi endogenie della serotonina detto “principio controirritativo”.Oltre al meccanismo già citato di incremento dellasoglia dolorifica a livello metamerico, indotta dalla flo-gosi neurogena conseguente alle infiltrazioni, altri mec-canismi d’azione che giustifichino l’efficacia dellametodica in caso di patologia discale sono: l’ossidazionedei mucopolisaccaridi del nucleo polposo, condiminuizione della pressione intradiscale, l’aumentodella ossigenazione dei piatti discali, con arresto o ral-lentamento della degenerazione discale, l’attività antiin-fiammatoria peridiscale, con risoluzione dell’edema edella conseguente compressione sul tessuto nervoso mi-dollare o radicolare.

Scopo dello studio: Scopo principale del presente stu-dio prospettico è verificare se il trattamento con os-sigeno-ozonoterapia mediante infiltrazioni paraverte-brali intramuscolari sia efficace nel ridurre la sintoma-tologia algica in pazienti con lombalgia secondaria a er-nia discale. Scopo secondario del presente studio è lavalutazione della stabilità del risultato mediante visitedi controllo a 1 mese, a 6 mesi e a 1 anno dalla fine deltrattamento.

Materiali e Metodi: Sono stati valutati prospettica-mente 23 pazienti, 15 maschi e 8 femmine, di età com-presa tra i 30 anni e i 65 anni. Sono stati considerati cri-teri di inclusione: età compresa tra i 18 e i 65 anni, pre-senza di lombalgia (dolore >5 secondo la scala VAS)riferita al territorio di distribuzione in corrispondenzadel quale è stata dimostrata radiologicamente (RMN)

la presenza di ernia del disco. Sono stati considerati cri-teri di esclusione: indice di massa corporea >30, scoliosilombare con curva <20°, dismetria degli arti inferiori<1,5 cm, spondilolisi e/o spondilolistesi, stenosi delcanale lombare, neuropatia diabetica, favismo, iper-tiroidismo, stato di gravidanza, presenza di dolore <5secondo la scala VAS, terapie con FANS o con corticos-teroidi in atto, terapie fisiche in atto.

Il presente studio prevede la valutazione della sin-tomatologia algica mediante scala VAS applicata in oc-casione della prima visita, alla quinta seduta del ciclo,alla decima seduta, dopo 1 mese, dopo 6 mesi e dopo 1anno dalla fine del trattamento. Il ciclo di trattamentoconsta di 10 sedute settimanali di somministrazionedella miscela ossigeno-ozono con concentrazione cres-cente da 17 microg/ml a 25 microg/ml, mediante 6 infil-trazioni intramuscolari paravertebrali bilaterali di 5 mll’una.

Risultati: Sono stati valutati prospetticamente 23pazienti, 15 maschi e 8 femmine, di età compresa tra i 30e i 65 anni. Ogni paziente è stato trattato con iniezioniparavertebrali di ossigeno-ozono medicale a dosi cres-centi per dieci settimane. Ad ogni paziente è stata ap-plicata la scala VAS per la valutazione del dolore inprima, quinta e decima seduta di trattamento. Due pazi-enti (8,6%) hanno interrotto il trattamento in quarta se-duta, dieci pazienti (43,4%) hanno riportato diminu-zione del punteggio della scala VAS da >5 a <5 inquinta seduta, 5 di questi (21,7%) hanno condotto il fol-low-up ad un mese senza riferire recidive, un paziente(4,34%) ha riportato una recidiva, due pazienti (8,6%)hanno condotto il follow-up a 6 mesi senza recidive, unpaziente (4,3%) ad 1 anno senza recidive; in nove pazi-enti (39,1%) si è assistito a miglioramento in decima se-duta, 4 di questi (17,3%) hanno condotto il follow-up a1 mese, 3 (13%) a 6 mesi, 2 (8,6%) ad un anno. In 2pazienti(8,6%) non si è assistito a miglioramento.Rispetto al totale dei pazienti pertanto 9 pazienti(39,1%) hanno condotto il follow-up ad un mese, 5 pazi-enti (21,7%) a 6 mesi, 3 pazienti(13%) ad un anno, unpaziente(4,3%) ha avuto una recidiva durante il primomese di follow-up.

Conclusioni: Scopo del presente studio osser-vazionale prospettico è stato quello di valutare l’effica-cia della ossigeno-ozonoterapia in 23 pazienti con lom-balgia secondaria ad ernia del disco dimostrata tramiteRMN e la stabilità del risultato ad un mese dalla finedel trattamento, a 6 mesi e ad 1 anno. Sono stati per-tanto valutati 23 pazienti, 15 maschi e 8 femmine, di etàcompresa tra i 30 e i 65 anni, a cui è stata applicata la s-cala di visualizzazione del dolore VAS prima del tratta-mento, a metà del ciclo, a fine ciclo, a 1 mese, a 6 mesi ead 1 anno dalla fine della terapia. È stata osservata re-missione della sintomatologia algica nel 82% circa dellapopolazione, di questi il 52% ha ottenuto miglioramentigià a metà del ciclo di infiltrazioni; il 43% dei pazientiha condotto il follow-up ad 1 mese, di questi il 10% haavuto una recidiva (4% del totale), il 22% dei pazientiha condotto il follow-up a 6 mesi ed il 13% ad un annosenza recidive. I risultati ottenuti confermano pertantol’efficacia della metodica nel dolore lombare con-seguente ad ernia del disco.

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135

www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 127-135, 2005

18 16,10-16,15

Cervical Disc Herniation Treatment byOxigen-Ozone Discolysis. Three YearsFollow-upR. Paradiso, A. Alexandre, L. Corò, A. Azuelos, M. Pellone,F. Marin Zarza*EU.N.I.; Treviso, Perugia, Italia,* Clinica del Rosario; Madrid, Spain

In the last 5 years we have treated a series of 120 pa-tients affected by cervical disc herniation, with the tech-nique of intradiscal ozone injection (discolysis).

The series was composed of patients affected by cer-vical pain irradiated to the superior limb, with minorradicular deficits and no mielopathy. MRI investigationhad shown a single level disc pathology without rele-vant arthrosic aterations.

An analogous series of patients affected by the samepathology was treated by conventional conservativetherapy.

A third group of patients affected by monosegmen-tad cervical disc herniation, and presenting with radicu-lar motor deficits (82 patients) has been treated by o-zone discolysis, and the obtained clinical results arecompared with those of a fourth series of 82 cases whohad ben sumitted to open surgery for microdiscectomy.The results:1 patients without motor deficits may be treated by o-zone discolysis with better and more rapid and stableresults, as compared to conservative conventional treat-ments.2 in the series of patients affected by motor deficitsand treated by ozone discolysis we have observed thatsurgery may be avoided in 87 % of cases.

19 16,15-16,20

Cervicobrachalgie ribelli discogene: utilizzodell’Ossigeno-Ozonoterapia medianteinfiltrazioni paravertebrali cervicaliA. Gjonovich, T. GirottoUOC Terapia del Dolore e Cure Palliative ULSS 17,Conselve Este Montagnana; Monselice, Regione Veneto

L’utilizzo dell’Ossigeno-Ozonoterapia mediante infil-trazioni paravertebrali nel conflitto discoradicolare è unatecnica ormai consolidata e ampiamente utilizzata in campomedico per la praticità di esecuzione, l’ottima tollerabilità el’alta percentuale di successo, un range oscillante sul 70 %dei casi trattati. La nostra esperienza si riferisce a 40 pazi-enti portatori di ernia discale (ED) cervicale con intensacervicobrachialgia perdurante da almeno 4 mesi con un do-lore di elevata intensità (NRS medio di 7.3 al momento delreclutamento) resistente agli abituali protocolli antalgici efisiatrici con un elevato consumo di analgesici. Il 30% deipazienti era portatore di ED C4-C5 il restante a livello diC5-C6 nel 40% dei casi era associato un bulging a livellosovra o sottostante. L’infiltrazione è stata eseguita bilateral-mente in paravertebrale (1-1,5 cm) tra processo spinoso eprocesso traverso, perpendicolarmente alla cute, a livellodella sede di conflitto. Si iniettano mediamente 5 ml di gasper lato ad una concentrazione iniziale di 10 y/ml au-mentabile fino a 15 y/ml, la quantità di gas varia in base allataglia del paziente giungendo fino ad un massimo di 10 ml.Sono state eseguite due sedute alla settimana fino ad un to-tale di 12. La tecnica è risultata efficace nel 75% dei casi conuna riduzione dell’NRS iniziale del 50% mediamente dopo4 sedute, con valore 0 o inferiore a 2 a fine ciclo: a distanzadi 12 mesi la sintomatologia risultava ancora controllatasenza l’uso di farmaci.

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136

Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 136-138, 2005 www.centauro.it

Comunicazioni libereMuscolo-scheletrico (parte II)

Moderatori: Gianni Pellicanò, Mario Muto

Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 16,20-17,10

20 16,20-16,35

Ossigeno-Ozonoterapia: Nuovi bersagliterapeuticiP. D’AprileU.O. Semplice di Neuroradiologia. Ospedale S. Paolo, AUSLBA/4; Bari

Vedi articolo originale pagg. 149-154

21 16,35-16,40

Ossigeno-Ozono terapia in PatologiaMuscolo-ScheletricaE. Genovese, F. Combi*Cattedra di Radiologia dell'Università dell'Insubria, Ospedale diCircolo, Fond. Macchi; Varese. * Responsabile sanitario FCInternazionale; Milano

La terapia infiltrativa con ossigeno-ozono intra-arti-colare imaging-guidata va sempre più diffondendosinel trattamento delle patologie degenerativa e traumat-ica delle articolazioni e nel trattamento della patologiadegenerativa ed inserzionale dei tendini e delle aponeu-rosi. Il rapido sviluppo della tecnica impone il correttoinquadramento metodologico nella esecuzione dellaprocedura e di individuare, seppur in grandi linee, taluniprotocolli terapeutici. Il nostro contributo si propone dicodificare la tecnica di esecuzione della procedura e diesporre i primi risultati ottenuti nella patologia mus-colo-scheletrica, soprattutto in ambito medico-sportivo.

22 16,40-16,45

Clinical Observation of O2-O3 TreatingCommon Kinetic System Soft Tissue InjuryPain (141 Cases)He Qing, Du Feng Surgery II of Xianyang Central Hospital of China Railway FirstGroup Co. Ltd; China

Vedi articolo originale pagg. 155-158

23 16,45-16,50

La spalla dolorosa ribelle: efficaciadell’Ossigeno-Ozono Terapia medianteinfiltrazioni integrata con blocchi anesteticidel nervo sovrascapolareA. Gjonovich, T. GirottoUoc Terapia Del Dolore E Cure Palliative, Ulss 17 Este;Monselice, Regione Veneto

Varie e positive sono le esperienze in letteratura deltrattamento della spalla dolorosa ribelle mediante infil-trazioni con Ossigeno-Ozono (O2-O3): abbiamo volutoverificarne l’efficacia associando il blocco anestetico deln. sovrascapolare. Sono stati ammessi allo studio 30 pazi-enti con le seguenti caratteristiche: spalla dolorosa perdu-rante da almeno 4 mesi, intensità del dolore elevata (NRS>7), riduzione della funzionalità articolare di almeno il50%, presenza di patologia degenerativo-lesionale inter-essante almeno il tendine sovraspinato, elevato consumodi analgesici. Si è optato per una tecnica infiltrativa peri-articolare mediante 3 accessi (anteriore, laterale, posteri-ore), per ogni sede sono stati iniettati 5 ml di gas ad unaconcentrazione di 10 γ/ml, il blocco anestetico del n.sovrascapolare è stato eseguito secondo la tecnica de-scritta da Moore utilizzando 5 ml di marciana 0.5%. Ipazienti sono stati suddivisi in due gruppi a) infiltrazionicon O2-O3 b) O2-O3 + blocco anestetico, sono stati tuttisottoposti ad un totale di 10 infiltrazioni bisettimanali.Alla fine del ciclo il 70 % dei pazienti ha ottenuto sia unottimo pain relief, che un buon recupero funzionale. Vaosservato che il gruppo b ha raggiunto tali risultati piùprecocemente in particolare per quanto riguarda il do-lore; riteniamo pertanto di aver confermato l’efficacia diquesta metodica e l’utilità della sua associazione con ilblocco del n. sovrascapolare.

24 16,50-16,55

O2-O3 Vs Mesoterapia nel trattamento dellaspalla dolorosaB. Moretti*, M. Corrado*, R. Lanzisera*, L. Moretti*,S. Patella*, V.Patella*

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* Università degli Studi di Bari, Dipartimento di MetodologiaClinica e Tecniche Medico-Chirurgiche, Sezione di Ortopedia II

In questo lavoro descriviamo l’esperienza da noi ac-quisita con l’impiego dell’Ossigeno-Ozono nel tratta-mento della spalla dolorosa confrontandola con i risultaticonseguiti con la mesoterapia con farmaci tradizionali an-tiinfiammatori basandoci sulla conoscenza degli effettiantalgici, antinfiammatori e di miglioramento dell’ossige-nazione locale propri dell’O2-O3. A tele scopo abbiamocondotto uno studio prospettico randomizzato inclu-dendo soggetti che presentavano un Visual Analogic S-cale (VAS) pre-trattamento? 7. Nel gruppo trattato conO2-O3 terapia, abbiamo effettuato 6 infiltrazioni a cadenzabisettimanale in sede peri-articolare, con ago da 25 G, uti-lizzando un volume di 10 ml di O2-O3 alla concentrazionedi 6-10 µg /ml. L’accesso intra-articolare (per via anterioreo posteriore) è stato riservato soltanto a quei pazienti chepresentavano segni Rx grafici di iniziale artropatia degen-erativa di spalla, somministrando una volta alla settimana,con un ago da 22 G, un volume di 10-15 ml di O2-O3 allaconcentrazione di 15-20 µg/ml. Nei soggetti sottoposti amesoterapia antinfiammatoria abbiamo eseguito piùiniezioni nel punto del dolore con un ago da 30 G ed uncocktail costituito da 1 ml di ketoprofene sale di lisina, 1ml di betametasone, 1 ml di lidocaina e 7 ml di soluzionefisiologica, per un totale di 10 sedute a cadenza bisetti-manale. Per la valutazione post-trattamento ci siamo av-valsi, per entrambi i campioni, della misura del VAS edell’ esame obiettivo. Dallo studio dei pazienti trattatisono scaturite differenze statisticamente significative a fa-vore dell’02-03 contro la mesoterapia (maggiore riduzio-ne del VAS, dal valore iniziale di 9.4 a quello finale di 2.9nei primi rispetto a quelli sottoposti a mesoterapia in cuisi è passati da un valore di VAS iniziale di 9 ad uno finaledi 6). Inoltre, in 7 pazienti trattati con mesoterapia conantiflogistici, abbiamo riscontrato effetti collaterali rapp-resentati da dolore nella sede dell’iniezione, reazioni al-lergiche ed una riacutizzazione del dolore dopo alcuneore dal trattamento; nessuna reazione è stata riferita nelcampione sottoposto ad O2-O3 terapia.

25 16,55-17,00

Onde d'urto Vs O2-O3 terapia Vscondrointegrazione nel trattamentosintomatico di pazienti affetti da gonartrosiB. Moretti*, M. Corrado*, R. Lanzisera*, L. Moretti*,S. Patella*, V. Patella** Università degli Studi di Bari, Dipartimento di MetodologiaClinica e Tecniche Medico-Chirurgiche, Sezione di Ortopedia II

Gli Autori descrivono la propria esperienza relativa alconfronto tra i risultati del trattamento con onde d'urto(ESWT), con O2-O3 e con condroprotettori intraarticolari(HA) in tre gruppi omogenei di pazienti affetti da gonalgiasu gonartrosi primaria (Grado I – III secondo AHLBACK).È nota infatti l'azione antinfiammatoria dell'ESWT (medi-ata dall'aumento del flusso circolatorio locale e della neoan-giogenesi) ed antalgica (modificazione dell’eccitabilità deinocicettori locali, rilascio locale di endorfine ed attivazione

di un sistema inibitorio discendente in grado di bloccare latrasmissione di stimoli dolorosi nei cordoni posteriori delmidollo spinale) che giustifica l’impiego di questa metodicanel protocollo terapeutico dei pazienti affetti da gonartrosi.L’ O2-O3 terapia intraarticolare produce allo stesso modo uneffetto antalgico assicurando al tempo stesso un’azione an-tiinfiammatoria ed una attività immunomodulante locale.L’acido jaluronico (Ha) aumenta la lubrificazione artico-lare, ripristina la viscosità del liquido sinoviale e rallenta ladegenerazione della matrice riducendo i fenomeni flogistici.È stato preso in considerazione un campione randomizzatodi 60 pazienti affetti da gonartrosi con scarsa o nullarisposta ai normali mezzi terapeutici incruenti ed è statosuddiviso in tre gruppi omogenei. I pazienti del primogruppo sono stati sottoposti ad un ciclo (cinque sedute a ca-denza settimanale) di infiltrazioni con O2-O3 utilizzando unvolume di 10 ml di O2-O3 alla concentrazione di 10 µg /ml10; quelli del secondo sono stati trattati con un ciclo (cinquesedute a cadenza settimanale) di infiltrazioni intraarticolaricon ac.ialuronico-sale sodico (800 KD),1fiala da 2 ml/20 µg+ 0.5 ml di anestetico locale; i pazienti del terzo gruppo sonostati sottoposti a cinque sedute giornaliere di terapia conESWT a 0.024 mJ/mm2 (bassi livelli di energia) utilizzandoun litotritore elettromagnetico (MINILITH SL1-STORZMEDICAL). I pazienti sono stati valutati prima e dopo iltrattamento con esame clinico (esame obiettivo, indice diWestern Ontario McMaster-WOMAC ) e con il monitorag-gio del dolore con la scala VAS. L’eperienza clinica dimostrache non ci sono differenze significative sull’efficacia an-talgica dei tre trattamenti impiegati; sono state, però, evi-denziate differenze nel tempo di comparsa e di persistenzadei risultati. Questo suggerirebbe l’opportunità di seguireun protocollo terapeutico integrato che prevede un timingdifferenziato per le diverse opzioni, a seconda la propriareale efficacia, sulla base della rapidità di comparsa degli ef-fetti desiderati e sulla loro durata.

26 17,00-17,05

The Effect of Medical Ozone Infusion in theJoint of the Knee Suffering from PostTraumatic Rupture of Meniscus. A CaseStudy of the Histological FindingsI. Petropoulos*, E. Iliakis**, I. Vrionis*, E. Agapitos***,G. Agrogiannis**** Orthopaedic Department 1st IKA Hospital of Athens;** Hospital Auditor; Athens. *** Department of Pathology,University of Athens

Aim: To study the histological changes in cartilage,synovium and meniscus after repeated intra-articularinfusions with medical ozone (mixture of O2-O3) in theknee joint of a patient suffering from post-traumaticrupture of meniscus.

Method and Materials: Rupture of the dorsal cornu ofmedial meniscus diagnosed with MRI to a 34 year oldfemale patient after right knee injury. The intra-articu-lar O2-O3 infusions were suggested as an alternativetreatment to reduce the strong pain and hydrarthrosisas the patient refused surgery and immobilization fortemporary personal obligations. The patient received 10

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Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 16,20-17.10 am Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte II)

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Comunicazioni libere • Muscolo-scheletrico (parte II) Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 16,20-17.10 am

intra-articular infusions, of a specific concentration andvolume, twice a week. Three months after the injury, thepatient underwent arthroscopic resection of meniscusand biopsies from meniscus, bone cartilage and syn-ovium were obtained.

Results:The clinical profile of the patient was improvedregarding pain and mobility of the knee joint by the firstinfusion, and absorption of the hydrarthrosis by the thirdone. At the end of treatment patient referred no symp-toms except a minimal implication of the knee the joint ata specific position. Histological evaluation revealed mild,non-specific changes in the meniscus stroma with calcifi-cations at the point of rupture, signs of synovitis and totalabsence of changes in bone cartilage.

Conclusion: Intra-articular infusion of medical ozonemixture seems to quickly improve the clinical symptomsinduced by meniscus rupture resulting in no significantand harmful histopathologic alalterations.

27 17,05-17,10

Trattamento con Ossigeno-Ozonoterapiaeffettuato sotto guida TC della patologiaartrosica intra-articolare dell’ ATMA. Fontana, M. BonettiServizio di Neuroradiologia Istituto Clinico Città di Brescia

La patologia artrosica intra-articolare dell’ artico-lazione temporo mandibolare comprende alterazionidegenerative della superficie articolare causando crepi-

tio, disfunzione mandibolare, alterazioni radiografiche.Nel caso di osteoartrite si manifesta dolore, infi-ammazione, iperalgesia accompagnati da modificazionidegenerative. L’osteoartrosi si può verificare per dislo-cazione discale di qualsiasi origine come dopo untrauma, un’infezione ed altri disordini dell’integrità ar-ticolare, ma anche in presenza di reumatismi o altrecondizioni che provocano poliartrite. Quest’ultima con-dizione comprende patologie quali osteoartrite, l’artritereumatoide, la psoriasi, il lupus eritematoso, la sclero-dermia, la sindrome di Sjogren e l’iperuricemia.

Gli autori descrivono i risultati del trattamento conossigeno-ozono terapia effettuato mediante guida TC in24 pazienti.

Previa centratura con TC dell’articolazione temporo-mandibolare, misurazione del piano cutaneo-ATM esegnatura con matita demografica del punto di infil-trazione, dopo anestesia con etile-cloruro spray, sonostati iniettati 2-3 cc di miscela gassosa di ossigeno-o-zono alla concentrazione di 25 µg/ml con aghi da 25 Gin corrispondenza dell’ articolazione seguita da infil-trazione di altri 2 cc in sede peri-articolare.

Ai controlli effettuati a distanza di 1 mese dal tratta-mento, 19 pazienti riferivano una pressoché completa s-comparsa della sintomatologia dolorosa mentre in 5non si osservavano significativi miglioramenti.

L’ossigeno ozono terapia, migliorando l’ossige-nazione intra e trans-tissutale con conseguente miglio-ramento sia dell’ipossia che delle stasi venosa e linfaticasi è rivelata un’ efficacie opzione terapeutica nel tratta-mento della patologia artosica intra-articolare dell’ATM.

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 139-143, 2005

Comunicazioni libereAltre applicazioni

Moderatori: Velio Bocci, Roberto Dall’Aglio

Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 17,10-18,15

28 17,10-17,15

Assessment of the Consequences ofMedical Ozone Administration into KneeJoints of Healthy Rats (Preliminary Report)E. Iliakis*, I. Petropoulos**, E. Agapitos***,S, Ikonomidis***** Hospital Inspector, Athens** B’ Clinic of Orthopedics of the 1st IKA Clinic of Athens,*** Laboratory of Anatomical Pathology, University of Athens**** Orthopedic Department, General Hospital of Edessa.

Introduction: In the literature, it is reported that sys-tematic administration of medical ozone (a mixture ofO2-O3) improves blood circulation and has antisepticand immunoregulatory properties. The combination ofthese properties could have beneficial results in cases ofaseptic and/or septic inflammations of the knee.

Aim: This present study is the first stage of a labora-tory investigation of the results of the administration ofmedical ozone in the joint of healthy rats in order forany lesions caused to be shown histologically.

Material and Methods: 12 male Winstar rats were se-lected, in which, after general anesthesia and cleaning, amixture of O2-O3 (concentration 15 µgr O3-ml O2) wasadministered into the right hind knee joint and pure O2

was administered into the left (witnesses) hind kneejoint. In total, nine (9) infusions in each knee were per-formed, at the rate of three per week, over a period ofthree weeks.

Results: The histology examination in our samples didnot show substantial lesions in the cartilage, the hymenand the bursa of the healthy knees of the rats, whetherozone or pure oxygen had been administered. No ani-mal losses or significant adverse events were noted.

Conclusion: This study shows that in healthy tissue ofrat knee, no local lesions or systematic adverse eventsare caused. Based on this finding, we may further studydiseased knees.

29 17,15-17,20

Ozone Therapy in Otitis Externa inImmunosupresive PatientsA. Eleftheriadou, S. Ikonomidis, E. Iliakis, D. CharalampousLaboratory of Anatomical Pathology, University of Athens

Abstract: Objective External otitis is a usual inflam-mation of the external auditory meatus. Its treatment isquite simple by local installation of antibiotics and cor-ticosteroids. In special conditions (elderly diabetics andimmunosuppresion) a commonplace otitis externa de-velops a severe necrotizing inflammation called “Malig-nant otitis externa”. It is a serious infection of high mor-tality, resistant to ordinary methods of treatment.

The aim of this study was to evaluate the effective-ness of ozone therapy in mmunosuppresive patientsmaintaining otitis externa complementary with theconventional medical treatment. A clinical trial was per-formed in 20 out-patients.

Study design: The study included diabetics and pa-tients after chemotherapy suffering from otitis externa.They were divided in two subgroups according to treat-ment. The first group (10 patients) was treated with an-tipseudomonal systemic antibiotics, and topical oticpreparations. The second group (10 patients) wastreated with the same drugs but it was added local ap-plication of gas ozone/oxygen mixture in the affectedexternal auditody meatus. Patients received a cycle oftreatment consistent in 7 sessions of topical ozone ap-plications, with an ozone concentration of 6 mg/ml for10 minutes.

Results: The results demonstrated that patients ofsecond group had negative bacteriological study earlierthat patients of first group. In second group, only in onepatient remained septic conditions (pseudomonas +proteus) after 2 weeks In contrary, in first group, 4 pa-tients still appeared septic conditions after treatment of3 weeks. It is concluded that ozone therapy is effectivein the treatment of external otitis in mmunosuppresivepatients, without any side effect.

30 17,20-17,25

Effetti della idroozonoterapia nellaustione da scarica elettrica disecondo gradoJoão B.S. Magalhães** Specialista in Chirurgia Plastica e Generale; Rio de Janeiro, Brasile

Abstract: Il trattamento topico del ustionato ha comeobiettivi basici: diminuire i suoi effetti locali e generali,accelerare la eliminazione dei tessuti demineralizzati,

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Comunicazioni libere • Altre applicazioni Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 17,10-18.15 am

restituire l’integrità della pelle attraverso innesti o cica-trizzazione spontanea e controllare le infezioni. Le us-tioni da scarica elettrica sono caratterizzate da di-struzione dei tessuti superficiali e profondi. L’elimi-nazione spontanea dei tessuti devitalizzati è lenta e cisono gravi rischi di infezione dove l’eliminazione dei“debris” si fa necessaria. Questo studio clinico ha lo s-copo di creare un modello terapeutico per rimuovere i“debris” di forma non traumatica e controllata, disin-fettare attraverso l’ozono sciolto in acqua e ristabilirel’integrità istologica e funzionale della cute con l’uti-lizzo di matrice da rigenerazione dermica. Il lavoro è stato svolto nel Centro Chirurgico della Clinica MedicalPlástica di Rio de Janeiro. L’idroozonoterapia è statapraticata utilizzando vaschette dove l’arto ustionatoveniva immerso per 25 minuti. Queste contenevano 40litri d’acqua ove veniva introdotto un tappeto per la di-stribuzione a pruzzo dell’ozono. In seguito l’area com-promessa veniva coperta con curativi di matrice dirigenerazione dermica. L’idroozonoterapia ha pro-mosso il “debridment”, la pulizia delle ferite e ilripristino della funzionalità articolare in tempo pari al45% meno rispetto ai trattamenti convenzionali. Non siè rilevata retrazione cutanea dopo il trattamento neepisodi di sovrainfezione durante la cicatrizzazione.

L’utilizzo di questa terapia si è presentata efficace epratica nel trattamento dell’ustione da scarica elettricadi secondo grado e non ha indotto reazioni avverse neltessuto lesionato e ha consentito di evitare l’utilizzo dianalgesici e antibiotici.

31 17,25-17,30

Variazioni della Soglia Anaerobicadell’atleta in Corso di Ossigeno-OzonoTerapia Mediante Grande AutoemoterapiaA. Gjonovich, T. Girotto Uoc Terapia Del Dolore E Cure Palliative Ulss 17, ConselveEste Montagnana; Monselice, Regione Veneto

La tecnica della grande autoemoterapia (GAET)rappresenta molto verosimilmente una delle prime ap-plicazioni mediche dell’Ossigeno-Ozono terapia; vieneprincipalmente utilizzata nel trattamento delle arteri-opatie periferiche sfruttando le azioni biochimiche in-nescate dalla molecola di Ozono (O3) in particolare sul-l’eritrocita con conseguente aumento della cessioneperiferica di O2 ed incremento dell’ossigenazione tessu-tale. Abbiamo voluto verificare questa azione su ungruppo di volontari sani, atleti non professionisti prati-canti sport di resistenza, in condizioni ottimali di allena-mento strettamente controllati da un medico sportivoche da tempo aveva sotto controllo la loro soglia anaer-obica (SA) mediante il “test Conconi” e risultava ormaistabilizzata.

Materiale e Metodi: 10 atleti maschi età media 23 aa,consenso informato, controllati per 4 mesi con un testConconi iniziale ed almeno 3 controlli successivi, in-izialmente 4 sedute di GAET ogni 3 gg le 6 rimanentidistribuite nel periodo di osservazione, la GAET con-sisteva nel prelievo di 150-200 ml di sangue che veniva

poi miscelato con 150 ml di O2-O3 ad una concen-trazione di 30 γ/ml e reinfuso.

Conclusioni: in 8 atleti su 10 la curva del test si è s-postata a dx in modo netto già dopo la 4a GAET incre-mentando in modo più blando questa tendenza nei 3mesi successivi. Possiamo quindi dire che l’aumentodella SA mediante GAET rappresenta una confermadella capacita dell’O2-O3 terapia di migliorare la ces-sione periferica di O2.

32 17,30-17,35

Ozonoterapia come trattamento adiuvantenella ferita del piede diabetico.Case ReportC.C. Cardoso*, R. Dall’Aglio*, E.D. Filho**, N.L. Pichara***,J.E. Fiorini****Dip. Farmacologia, Univ.; Milano, Italia. ** Specialista inChirurgia Vascolare; Sao Jose do Rio Preto, Brasile.*** Centro de Estudos do Ozônio Lab. Biologia e Fisiologia deMicrorganismos, UNIFENAS Alfenas; MG Brasile

Abstract: Il diabetes mellitus è una malattia cronicache colpisce oltre i 120 milione di persone nel mondo.Circa il 15% di questi paziente presenteranno ulcerenei piede che potranno, nel 15 a 20%, portare alla am-putazione parziale o totale del arto causando cosipregiudizi allo paziente e al sistema di salute. Le ulcerecroniche rappresentano ancora quasi 50% delle causedi internazione dei pazienti diabetici. La ozonoterapiatopica si presenta come una alternativa adiuvante neltrattamento di questi lezioni una volta che promuovel’ossidazione dei tessuti, la neoangiogenesi, l’aumentodel numero medio di fibroblasti e stimola il sistema im-munologico. La terapia presenta anche effetto antimi-crobiano. Questo case report si riferisce a un pazientediabetico, aterosclerotico, con istoria di ulcera infettaassociata a osteomielite nel quarto pododattilo dextro eerrogazione incompatibile con cicatrizzazione. Lerevascularizazzioni fatte e le toelette chirurgiche prece-dentemente fatte erano sempre seguite da infezione re-cidivanti. La ozonoterapia topica con idro ozononoter-apia, bagging (miscela gassosa di O2-O3) e i curativi conl’olio di girasole e creme ozonizzati sono stati introdotticome coadiuvanti alla terapia convenzionale. In seguitoè stato riscontrato una diminuzione del essudato puru-lento, rapida formazione di tessuto di granulazione, ri-parazione di grande parte della ferita e sollievo del do-lore. La cicatrizzazione totale è avvenuta in aprossi-madamente 90 giorni.

33 17,35-17,40

Rapido recupero, e normalizzazione RMNa 83 anni, dopo infarto cerebrale severomediante ozonoterapiaB. Papa*, R. Dall’Aglio**, C. Cardoso**** clinica Addominale dell’EUR; ** Dipartimento farmacologiaUniv. Stat.; Milano. *** Dipartimento Farmacologia Univ.Statale; Milano

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 139-143, 2005

Pesanti dati accompagnano le statistiche evolutivedegli oltre 200.000 casi di stroke cerebrale che accadononel nostro paese con sequele croniche invalida nti nel80% dei casi tanto da vedere la nascita nei principaliospedali, di apposite stroke unites che basano sulla pre-cocità dell’intervento la riduzione di queste.

A.L. ingegnere, imprenditore edile efficiente a di-spetto degli over 80, ricoverato con emiparesi completadx concomitante con infarto cerebrale in area tempo-rale sn, dopo due giorni di ricovero viene dimessovolontariamente dopo una infezione da catetere com-plicante la severa limitazione motoria.

Sottoposto a grande autoemo trasfusione ozonizzata,800 mcg vs 1500 mcg ogni tre giorni, recupera vistosa-mente le capacita motorie e la 2 RMN eseguita dopo 60giorni dall’evento infartuale,mostra completo riassorbi-mento e normalizzazione del referto radiologico.

L’ozonoterapia è stata oggetto di numerose espe-rienze nelle patologie vascolari stanti le note proprietàreologiche della miscela ossigeno-ozono.

Alcuni lavori in particolare, hanno ipotizzato come ,stante le strutture nervose Centrali, costituite di lipidi estrutture connettivo-vascolari,altamente sensibili en-trambi al danno da radicali liberi dell’ossigeno, lo stessoinvecchiamento cerebrale nel suo complesso sia ricon-ducibile a fenomeni di lipoperoossidazione dei fosfoli-pidi cerebrali,e stress nitrosativo degli endoteli vasco-lari nonché dalla superattivazione del sistema procoag-ulativo dovuto alle numerose interazioni dei R.O.S. sulplasminogeno, i trombossani,le prostaglandine e i fat-tori piastrinici nonche su vari fattori dell’edema.

Su questi fenomeni l’ozono terapia interagisce fa-vorevolmente a varie intensita.

Questa esperienza mostra una nuova promettentevia di intervento nella prevenzione delle sequelecroniche dell’ictus.

34 17,40-17,45

Tramadolo Vs diclofenac a lento rilascio neltrattamento del dolore radicolare in corsodi terapia con O2O3

M. Bianchi*, B. Fara**, V. Pellecchia***, A. Zambello***** Servizio di Anestesia e Rianimazione Azienda ospedalieraS. Antonio Abate; Gallarate: ** Sevizio di Anestesia eRianimazione Ospedale San Bartolomeo; Sarzana.*** U.O. Ortopedia e Traumatologia Ospedale del Verbano;Luino. **** Dipartimento di Anestesia e Rianimazione AziendaOspedaliera Macchi; Varese

Introduzione: Le formulazioni di Tramadolo e Di-clofenac a lento rilascio (SR) sono molto utilizzate peril trattamento del dolore di intensità moderata e severadi natura radicolare. Scopo dello studio è comparare l’-efficacia e la tollerabilità di Tramadolo SR vs Di-clofenac SR in pazienti sottoposti ad O2-O3 terapia perdolore da compressione radicolare.

Metodo: Si tratta di uno studio della durata di 4 setti-mane, randomizzato a singolo cieco, a gruppi paralleli,multicentrico, in cui si sono confrontati Tramadolo 100mg SR Vs Diclofenac 100 mg SR per il trattamento didolore irradiato agli arti superiori od inferiori con-

seguente alla presenza di ernie discali in sede cervicaleo lombosacrale, oppure con stenosi del canale verte-brale lombare . Il sollievo dal dolore (scala, da 0 = nes-suno a 4 = completo) e l’intensità del dolore (scala, da 0= nessuno a 3 = severo) erano valutate all’inizio, 1 ora,6 ore e 10 ore dopo l’assunzione dopo la prima dose diogni settimana. Il paziente riportava giornalmente l’ef-ficacia (scala, da 1 = scarso a 5 = eccellente), la dosegiornaliera e l’assunzione eventuale di farmaci rescue.

Risultati: I pazienti arruolati sono stati 281 (età media55,8 anni); di questi 76 (27%) presentavano una diag-nosi di stenosi del canale vertebrale; 91 (32%) ernie dis-cali cervicali e 114 (41%) avevano ernie discali lombari.Tutti i pazienti sono stati trattati con infiltrazioni di o-zono in modo uguale a seconda del tipo di patologia. Inun primo gruppo 175 pazienti hanno ricevuto in tratta-mento Tramadolo SR mentre un secondo gruppo di 106soggetti ha ricevuto Diclofenac SR. Il sollievo dal do-lore e l’intensità del dolore residuo è risultato sovrap-ponibile ad 1 ora, 6 ore e 10 ore dall’assunzione a par-tire dal primo giorno. Il punteggio totale di sollievo daldolore è risultata essere10.9 per Tramadolo SR ed 7.4per Diclofenac SR (P<0.05); la somma delle differenzedell’intensità del dolore di 3.4 per il gruppo del Tra-madolo SR e di 2.1 per il Diclofenac SR (P<0.05). L’in-cidenza complessiva di effetti collaterali è risultata sim-ile nei due gruppi; nel gruppo Tramadolo SR hannoprevalso nausea e vomito (18.5% vs 2% P<0.01) e son-nolenza (24% vs 17% P <0.05); nel gruppo DiclofenacSR è stata rilevata una maggiore incidenza di sintomiriferibili a gastrite (35% vs 6% P<0.01). Mentre nellaquasi totalità dei casi la sonnolenza era controllata conun aggiustamento posologico, la nausea ed il vomitohanno richiesto la sospensione del trattamento nel 10%dei pazienti. Per il Diclofenac è stato necessario aggiun-gere gastroprotettori nel 45% dei pazienti e la sospen-sione nel 12 %.

Conclusioni: I risultati del nostro studio suggerisconoche la formulazione a lento rilascio di Tramadolo è piùefficace del Diclofenac nel trattamento del dolore dacompressione radicolare in pazienti trattati con misceledi O2-O3. Gli effetti collaterali presentano la medesimaincidenza del Diclofenac, ma sono meglio controllabili ecomunque con una gravità minore.

35 17,45-17,50

L’ozono induce cambiamenti a livello delmicrocircolo nutrizionale cutaneo: studiomediante laser doppler e tensiometriatranscutatea di O2 e CO2

G. Barco*, H. Gritly**, M.L. Iabichella** Eumedica Ozono; Pisa** Direttore Sanitario del Centro Olimpico di Tripoli

Introduzione: L’azione della somministrazione dell’o-zono non è stata ancora completamente documentatanell’uomo a livello del circolo periferico. Le metodichestrumentali non invasive della microcircolazione cu-tanea, permettono di documentare cambiamenti indottia livello del circolo nutrizionale e termoregolatore; la

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Comunicazioni libere • Altre applicazioni Sabato, 22 ottobre, 2005 • Room B, Parallel Session • 17,10-18.15 am

reattività microvascolare viene studiata mediante laserDoppler (LD) e la diffusione dell’ossigeno e del-l’anidride carbonica mediante la Tensiometria Transcu-tanea (TcpO2-TcpCO2).

Scopo: Scopo del nostro studio era documentareeventuali cambiamenti indotti a livello del microcircolocutaneo dalla somministrazione per via endovenosa diozono in soluzione acquosa

Casistica e Metodi: In dieci soggetti sani, sine fattoridi rischio vascolare, abbiamo somministrato per via en-dovenosa 225 µg ozono in soluzione acquosa, mediantepompa peristaltica dotata di spettrofotometro ultravio-letto per monitorare la concentrazione di ozono du-rante la somministrazione. È stata misurata la reattivitàvascolare al polpastrello del dito medio mediante laserDoppler (LD, unità di perfusione) e la diffusione del-l’ossigeno e dell’anidride carbonica alla superficievolare dell’avambraccio dell’arto superiore dominantemediante la Tensiometria Transcutanea (TcpO2-TcpCO2, mmHg), in condizioni basali T0, durante l’infu-sione di O3 (T1) e alla fine dell’infusione per i successivi20 minuti (T2). Negli stessi soggetti, con le stesse modal-ità, ma in un giorno differente, era somministratasoluzione acquosa senza aggiunta di ozono ed ugual-mente monitorati i parametri microcircolatori.

Risultati: In tutti i soggetti la somministrazione disoluzione acquosa senza aggiunta di ozono non hamostrato significativi cambiamenti dei parametri LD diperfusione e dei valori di TcpO2-TcpCO2 nei tempi T1e T2 rispetto a T0.

La somministrazione di O3 ha indotto una riduzionedei valori di O2 e un lieve aumento dei valori di CO2 inT1 rispetto a quelli misurati in T0 e recupero dei valoribasali dopo 10 minuti dalla cessazione dell’infusione; ivalori di perfusione sono stati scarsamente modificati inT1 rispetto a quelli misurati in T0, mentre sono risultatiincrementati in T2.

Conclusioni: La somministrazione di O3 in soluzioneacquosa per via endovenosa risulta esplicare un’azionea livello del microcircolo cutaneo.

I dati in nostro possesso indicano che l’ozono stimolala captazione dell’ossigeno tissutale e gli scambi del-l’anidride carbonica a livello del circolo nutrizionale,non induce vasocostrizione riflessa e migliora la reattiv-ità microvascolare.

36 17,50-17,55

Sinergia ozonoterapia e metodiche dimedicina quantica emergenteF. ParodiCardioanestesista II°Servizio Anestesia Rianimazione OspedaleMaggiore; Novara

Si vuole evidenziare l'approccio integrato sinergicodelle due tecniche sopraelencate nella terapia del do-lore di natura infiammatoria nell'ambulatorio di terapiaantalgica funzionale nella comune esperienza clinica.La tecnologia attuale mette a disposizione due tecnichedi emissione a bassa frequenza magnetica , denominatebiorisonanza e ionorisonanza nella terapia dei disturbi

provocati da patologia algica osteodegenerativa e infi-ammatoria cronica. Per comprendere il razionaleteorico del sistema occorre fare riferimento a due con-siderazioni fondamentali:1) il modello chimico della molecola dell' ozono in re-alta'non tiene conto della risonanza molecolare che de-termina un comportamento paramagnetico dell'ozono2) il citoscheletro delle cellule animali possiede un ' in-sieme di microantenne con dipoli formati daeterodimeri di alfa e beta tubulina con alternanza +/–.

Teoricamente e' ipotizzabile analoga struttura dellemolecole ossigeno ozono “ordinate dal campo mag-netico pulsato” iniettate dall' operatore con maggioreefficacia intracellulare. Questa similitudine potrebbe es-sere la spiegazione degli effetti positivi che si ottengonoin ambulatori medici dove vengono praticate le due ter-apie in associazione. Nel lavoro viene riportata l' espe-rienza clinica di un'anno di attivita'con patologie multi-ple dolorose nella comune pratica del medico ozonoter-apeuta con risultati preliminari estremamente confort-anti. Il presente lavoro è stato reso possibile dalla Soci-età Biologica di Medicina Integrata A.S.Bi.M.e.N. dallastrumentazione della Vitalitas Srl, dalla Sistemi diTrento con applicatore Sequex.

37 17,55-18,00

O2-O3 PatchF. Parodi Cardioanestesista II ° Servizio Anestesia Rianimazione OspedaleMaggiore; Novara

Riassunto: Con il presente lavoro ci si propone dianalizzare in vitro una ipotetica attivita’ biologica fa-vorente i processi di riparazione tissutale di un disposi-tivo di uso clinico costituito da supporto di collageno epolimero fluorurato (PF) addizionato a ossigeno o-zono.L’idea nasce dalla considerazione pratica del-l’assenza di patologia infettiva dopo terapia infiltrativaed autoemoterapia praticata con miscele ossigeno o-zono secondo linee guida F.I.O.

Materiali e Metodi: I dispositivi di medicazione sonostati valutati con metodiche: di microbiologia chimicaanalitica ,e medicina nucleare. In piastre di coltura puradi germi gram – e gram + e candida sono stati inseritisezioni di due cm2 di dispositivo ossigeno ozonizzato(sterile ,dopo 72 h con contacolonie e’ stata valutata laformazione di U.F.C. nelle piastre di controllo che evi-denziava la negativita’ di un ipotetico effetto favorentela crescita batterica e fungina nelle piastre contenentiossigeno , ed una minima riduzione UFC sotto la” min-imedicazione “comunque non significativa. Il minipatch nelle condizioni di inoculo batterico: (1 cm2 col-lageno per 0,38 gr pf, con saturazione 49% O3-O2 80gamma) il polimero fluorurato veniva analizzato comedecadimento O3 in microcamera a flussi con fotometrostabilizzato a concentrazione 40 gamma O3-O2 senza de-pressione negativa in condizioni di temperatura e fondosimili ad una normale situazione clinica. I risultati di-mostrano presenza di O3 significativa con decremento a30’, e ossigeno a 24 h. tali acquisizioni permettevano

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 139-143, 2005

previo consenso la somministrazione di leucociti mar-cati con tecnezio99* dose totale 766.5 Mbq a volontariomaschio cinquantenne al quale venivano praticate trelesioni dermiche° analoghe nella faccia laterale dellecosce (Ceretec*V9A A01). Tali lesioni medicate nor-malmente,con patch ossigenato,medicazione ozoniz-zata, venivano analizzate come ricostruzione immaginee curva roi ogni H per tre ore e dopo 24 ore. Le lesionidimostravano tendenzialmente un comportamento sim-ile con variazioni di ipercaptazione rispetto al controllosenza aumento di termometria cutanea nella lesionetrattata con O2, mentre la lesione trattata con O3 regis-trava una maggior tendenza ipercaptante con notevoleipertermia.• Le lesioni sono state praticate sterilmente in modo o-mogeneo 3” con ipertermia 600°.Visivamente assentievidenziabili fenomeni essudativi o emorragici. È evi-dente che nella lesione Ozonizzata viene a mancare laprobabile estrazione di CO2 che il polimero intrinseca-mente possiede con minima acidosi.

Conclusioni: Tali risultati entusiasmanti potrebberocostituire un ‘importante contributo alla terapia delleferite o lesioni in condizioni critiche di ipovascolar-izazione temporanea o permanente permettendo unmigliore equilibrio biologico dei processi infiammatorie rigenerativi in un sistema sanitario dove il bugdet pre-domina sulle considerazioni cliniche

Un particolare ringraziamento alla ditta M.O.S.S, diLesa che ha reso possibile la costruzione dei prototipianalizzati.

38 18,00-18,05

Presentazione del nuovo kit perautoemotrasfusione in Ossigeno-Ozonoterapia medicaA. PesentiDip. Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale , Università deglistudi di Milano

In questi ultimi anni la grande autoemotrasfusioneper ossigeno-ozono terapia, vanta maggiore interesse aifini della ricerca medica-scientifica mondiale, in ascesasempre più espressiva da parte dei medici italiani.

Siamo a conoscenza dell'efficacia di questa metodica,l'autoemotrasfusione con ossigeno-ozono si è rivelatauna potente arma per migliorare molteplici patologieanche di carattere autoimmunitario, non è possibileprolungarmi nel descrivere in quali malattie la grandeautoemotrasfusione con ossigeno-ozono possa agirebeneficamente, ma, in questa occasione, lo scopo prin-cipale, è quello di presentarvi, il nuovo metodo e dicome si possa svolgere una corretta autoemotrasfusioneinnovativa nonché rinnovata e sempre più all’avan-guardia.

Pertanto il nuovo kit per autoemotrasfusione in os-sigeno ozono terapia, da me ideato e rinnovato, de-nominato ref. 3001158, darà la possibilità a tutti i mediciche lo utilizzeranno, di semplificare il trattamento, van-tando di una maggiore sicurezza e semplicità, non siuseranno più due perfusori o ulteriori aghi per pene-trare nella boccia di vetro, ma il tutto ridotto ad un soloperfusore collegato ad un raccordo a due vie, una per ilprelievo e l'altra, (dopo il contatto con ossigeno-ozono)per la reinfusione.

La nuova metodica si svolge e si completa tra i 20 e i25 minuti, garantendo migliore sicurezza nell’asepsi.

Il Kit è composto da un vassoio contenente un trasfu-sore a doppia via, ago epicranico, una siringa da 60 ml,un ago 19 G., garze sterili, telino per appoggiare il brac-cio, cerotto per fissare l'ago, un paio di guanti in lattice,un cerotto per l'emostasi finale.

39 18,05-18,10

Un caso di glioblastoma trattato conterapia combinata con temozolomide edOzono in forma liquida somministrato incontinuo per via venosa centraleM.L. Iabichella*, H. Gritly**, C. Adamo***, G. Barco****** Direttore Sanitario del Centro Olimpico di Tripoli***Presidente Società Italiana Medicina Penitenziaria* Eumedica Ozono; **** Presidente Eumedica Ozono.

Vedi articolo originale pagg. 159-163.

40 18,05-18,10

Infiltrazioni paravertebrali con miscela diOssigeno–Ozono nel caneH. Giuliano, O. Zeria, I. TondutiClinica Veterinaria “Via Emilia”; Sordio (Lodi)

Si descrive la metodologia delle infiltrazioni paraver-tebrali in 12 cani affetti da protrusioni discale.

Tutti i casi sono documentati da immagini TAC spi-rale prima e dopo 4 mesi dall’ultima infiltrazione di-mostrando l’effettiva riduzione dell’ernia e la scom-parsa conseguente della sintomatologia.

Le infiltrazioni paravertebrali sono state eseguite an-che in 10 cani affetti da spondilartrosi diffusa e si è val-utata la sua efficacia analizzando parametri quali il do-lore e il deficit motorio.

Il metodo si è rilevato utile in ambedue i casi e vienedimostrata anche la sua facile applicazione e tolleranzanel cane. Risulta però più complesso l’iter del tratta-mento nella spondilartrosi diffusa e la necessità di unapproccio più globale al problema

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Report on 602 cases of PercutaneousOzone Puncture ChemonucleolysisTreating Lumbar Disc Protrusion

HE QING, DU FENG, LI TAO, LUO HUI, LEI XIAO FANG, LIAN DONG*Department of Orthopaedics, *Radiology and Invasive Technology Department of Xianyang Central Hospital of China Railway FirstGroup Co. Ltd; China

Key words: percutaneous ozone-puncture chemonucleolysis, lumbar disc protrusion

SUMMARY - We further studied the reliability, safety and utility of percutaneous ozone-puncturechemonucleolysis (POC) to treat lumbar disc protrusion, and compared this therapy with other mini-trau-matic treatments. We adopt the methods of needle percutaneous puncture, and internal and external in-jection into the intervertebral disc: concentration 45-55 mg/L, O3 inner disc oxidation dosage 4-9 ml, ex-terior disc and intervertebral foramen 10ml, average hospital stay, five days. We treated 602 patients and1078 intervertebral disc, including 238 mono-disc, 255 bi-disc, 106 tris-disc, and 3 tetra-disc. The oldest pa-tient was 83 and the youngest 17 years, with 3-24 months’ follow-up and an 87.9% excellency rate. Within12 hours after treatment, 40% patients had mild discomfort and the symptoms subsided automaticallywithin 24 hours. Compared with other mini-traumatic invasive technologies, its prominent advantages arehigh safety, minimum distress, straightforward, easy to master technique, lost cost and obvious safer forpatients. After previous trial usage in a small cohort of patients, within the last two years, the treatmenthas been applied to more patients with observation and clinical study. POC is the first choice for patientswith lumbar disc protrusion, and local hospitals have more advantages of developing this technology.

Introduction

Since Ozone was first discovered and named byGerman Schorbein in 1840, it has been widely ap-plied in many aspects of human life and was ap-plied in the medical field in 1940s in Germany. InItaly, ozone has achieved great success in the ap-plication of treating lumbar disc protrusionparenchyma pain. Since 2002, our department hastreated 602 patients with satisfactory effects.

Data and Methods

General clinical data: Our 602 patients included346 men and 256 women, the oldest was 83 years,the youngest 18. The longest course was 18 yearsand the shortest one week. Pathology types in-

cluded: mono-disc 238, bi-disc 255, tris-disc 106,and tetra-disc 3. Average hospital stay was fivedays.

Operation Methods

Patients lie to face down with a gas-pillow posi-tioned underneath; the skin is sterilized. After X-ray shadow location, spinal axes are chosen besidethe location and opened 6-12 cm and the needleadvanced at an angle of 30º-45º to the back plane.The positive and side shadow is monitored tomake sure that the puncture needle has enteredthe disc. The needle core is withdrawn and a Jz-100 medical ozone treatment instrument adopted.The ozone is extracted with a 5 ml injector sepa-rately at the concentration of 45-55 mg/L. Step

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Report on 602 cases of Percutaneous Ozone Puncture Chemonucleolysis Treating Lumbar Disc Protrusion He Qing

one: according to the inner disc pressure, the mar-row core is oxygenated simultaneously until thereare obvious gas content changes in the pathologi-cal site. Step two: take the needle outside the fibrering, inject 10 ml ozone beside the vertebra aper-ture and infuse 3 ml 2% Xylocaine and Dexam-ethasone 2.5 mg. After having taken out needle,the puncture spot is covered by a wound plaster.

Results

Treatment was undertaken for 1078 discs in 602patients. Each disc balance requires ten minutesand about 40% patients present an obvious im-provement in symptoms after the operation.Ninety percent of patients gradually return to nor-mal within two weeks to two months. According to3-24 months’ follow-up of the modified MacnabEfficacy Assessing Standard 1, there were 335 ex-cellent cases, 194 good cases, 52 tolerable casesand 21 poor cases, with an excellency rate of87.9%.

Discussion

Effect Mechanism: national and internationalliterature indicates that ozone has a strong oxida-tive ability and highly deoxidized electric potentialwhich could have a chemical combination withsome unsaturated links of biological structure. I-taly’s Ozone Treatment Research Professionaljournal Rivista Italiana di Ossigeno Ozonterapiareports many research results 2,3,4,5,6,7,8 claiming thatnerve root compression is a secondary effect caus-ing pain and the inflammatory media of the nerveand inflammatory reaction around the nerve rootand tissue fluid is the main cause of pain. In addi-tion, the obstruction, ischemia, lack of oxygen andnerve demyelination caused by pressure lead tocommunication abnormity. The ozone chemonu-cleolysis technique has multi-pharmacological ef-fects in the treatment of lumbar disc protrusion 1.Directly the gas mixture affects collagenous fibresto alleviate inner disc pressure. After being in con-tact with vertebral pulp tissue, it immediatelybreaches collagenous fibre’s proteoglycan struc-ture and fibrocyte structure. Making the vertebralpulp tissue gradually dry up and atrophy 2. It alsohas a dissection and neutralization function on in-flammatory tissue fluid around the nerve root andcell intermediary components such as 5- serotonin,bradykinin, lipid substances, hydrogen ion andother pain producing factors 3. The reduction of o-zone back to oxygen directly improves the statusof local arterial stress and hypoxia caused by ve-

nous stasis 4. Ozone could also produce effects likeacupuncture therapy (known abroad as chemo-acupuncture therapy), which could effectivelyblock the vicious cycle between pain stimulationand nociceptive receptor.

Indications and Contraindications

Indications: (1) Classic clinical history, symp-toms and physical signs. (2) CT, MR or vertebralcanal shadowing 9,10,11 are in compliance with thescreening changes of intervertebral disc prolapse.(3) Conservative treatment with unsatisfactory ef-fects. (4) Open-operation treatment and othermini-traumatic interventional treatment with un-satisfactory effects.

Contraindications: (1) Intervertebral space ofthe site of lesion intervertebral disc is obviouslynarrow or vertebral pulp has been partly ab-sorbed. (2) Severe spinal stenosis together withprotrusion. (3) Calcification locus of lesion dischas taken up more than half of the protrusionarea. (4) Merger lumbar vertebrae slippage aboveIº. (5) Merger rachi-tubercle, tumor and infections,and other lesions. (6) Merger severe cardia-lungsystematic disease with fatigue.

Injection Site

Generally, the site is divided into a two-sectioninjection treatment, that is, inner-disc and exter-nal-disc. According to the principle of vertebralpulp oxidation lysis, the ideal puncture site of theinner disc is the vertebral centralized area. Afterlesion, the vertebral pulp is mostly concentrated atpost-1/3 of the vertebral body. Therefore, the idealneedle advance spot should be at post-1/3 of thevertebral body. OC treatment could achieve thebest effect. Inner disc oxidation adopts our origi-nal cycle oxidation together with detained oxida-tion. 10 ml of the mixture is injected into the outerdisc, that is para-hammer, peri-intervertebral fora-men and para-psoas major muscle of the samelevel, to preclude local aseptic inflammation lesionstimulation caused by inflammatory substances.

Injection Dosage

Most international literature reports that gener-ally 4-5ml O3 is infused into the nucleus pulposusof intervertebral disc with a maximum of 15 ml toachieve an excellent rate of efficacy of 70-75%.According to our previous clinical treatment, theexcellency rate is 77%. Considering the amount of

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vertebral pulp of inner disc and texture vary in d-ifferent people, one time infusion of 4-8 ml andeven 15 ml would hardly to meet the oxidationneeds of all discs. Hence, we 1) improved the para-centetic needle structure by opening a unilateralor bilateral hole on the needle hole. When addinginjection, it would oxidize the contact area of ver-tebral pulp. 2) Put the needle under the center ofvertebral pulp, oxidize and melt the vertebral pulpsufficiently and ultimately, maximizing the ozonecontact area in the vertebral pulp and present ob-vious gas-content symptoms of lesion site in X-rayshadowing. There was mono-disc cycle oxygendosage over 90 ml.

Comparison with Other Mini-traumaticinterventional Therapy

POC has no danger of allergic reaction and out-come of local accretion, with high safety, no pain,no severe complications or sequelae. Its uniquefunction of precluding para-vertebral aseptic in-

flammation makes it the first choice intervertebraldisc treatment, which is also applicable forground-base hospitals.

Complications and Prevention

There are no adverse effects reports of POC inthe literature. During 160 years of using ozone,there are no findings and reports claiming its phar-macological effects of mutilation and death. In ourclinical applications, a few patients had the follow-ing symptoms 12 hours after operation: hypogas-tric pain and distension; lumbar pain and disten-sion; lower-extremities and buttock pain and dis-tension; individual patients may have difficulty uri-nating.

These symptoms did not require special treat-ment and resolved in 24 hours automatically.However, puncture could cause some lesions, likeall puncture techniques. Operation rules must bestrictly adhered to and the screen monitoredclosely to avoid procedure-induced lesions.

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Report on 602 cases of Percutaneous Ozone Puncture Chemonucleolysis Treating Lumbar Disc Protrusion He Qing

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Ossigeno-Ozonoterapia: nuovi bersagliterapeutici

P. D’APRILEU.O. Semplice di Neuroradiologia, Ospedale S. Paolo, AUSL BA/4; Bari

Key words: dolore lombare, RM, contrasto paramagnetico

Introduzione

Il dolore lombare, talvolta con irradiazione agliarti inferiori, risulta estremamente frequente nellapopolazione.

La lombalgia può essere sostenuta da varie pa-tologie a carico della colonna vertebrale lombare:alterazioni degenerative, processi infiammatori,tumori, traumi malformazioni 1.

In larga parte dei casi il dolore lombare viene ri-condotto ad una patologia degenerativa dellacolonna lombare, ed in particolare a situazioniquali ernie discali, stenosi del canale vertebrale,spondilolistesi. Solitamente viene prestata minoreattenzione agli elementi posteriori della colonna(al di la dei classici fenomeni di ipertrofia artrosicadei processi articolari), che invece possonorisultare causa o concausa della sintomatologiadolorosa. Il comparto posteriore della colonnavertebrale comprende tutte le strutture osteoarti-colari e muscolo-ligamentose dell’arco vertebraleposteriore. Particolare importanza assumono inquesto comparto le articolazioni interapofisarie, ilegamenti gialli, i legamenti interspinosi esovraspinosi, i muscoli paravertebrali.

Processi degenerativi di questo comparto con-seguono generalmente a fenomeni degeneratividel complesso disco-somatico corrispondente, al-tre volte si determinano per anomalie primitivemorfostrutturali delle stesse strutture posteriori(ad es. anomalie di orientamento delle faccette ar-ticolari) o anche in rapporto ad alterazioni dellenormali curvature della colonna lombare (ipolor-dosi o iperlordosi) o in rapporto ad instabilità dis-trettuali conseguenti alle stesse alterazioni degen-erative in altri termini in tutte le situazioni in cui siviene a determinare un sovraccarico cronico pos-teriore 3,5,6,7.

Il comparto posteriore è innervato principal-mente, e non soltanto, dai rami dorsali dei nervispinali, con campi di innervazione variabili, nonstrettamente segmentali, (il che giustifica la vari-abilità della sintomatologia dolorosa) 4. Fenomenidegenerativi degli elementi osteoarticolari e mus-colo-ligamentosi possono di per se’ determinareuna sindrome da low back pain.

La Risonanza Magnetica (RM) risulta determi-nante nella diagnosi dei processi degenerativi delcomparto posteriore. Non sempre tuttavia il proto-collo di studio RM “tradizionale” consente di indi-viduare tali possibili “fonti” di dolore lombare. Atale riguardo abbiamo verificato una maggiore ac-curatezza diagnostica di un protocollo di studioRM che prevede l’uso di sequenze SE T1 e TSET2 con soppressione del segnale del grasso (fatsaturation) e nei casi indicati anche la somminis-trazione di gadolinio 1,3,7.

Nella nostra esperienza, l’ utilizzo delle se-quenze TSE T2 con abbattimento del segnale delgrasso (FS) e l’uso del mezzo di contrasto(Gadolinio), ha permesso una maggiore sensibilitàe specificità diagnostica nello studio delle alter-azioni degenerative della colonna lombare soprat-tutto del comparto vertebrale posteriore, permet-tendo di individuare una serie di quadri degenera-tivi anche in fase attiva-infiammatoria che pos-sono costituire i cosiddetti “nuovi bersagli” ter-apeutici per trattamenti antalgici mirati ed in par-ticolare per l’ozonoterapia.

Tale protocollo di studio consente una più ap-profondita valutazione dei fenomeni degeneratividel complesso somato-discale ed in particolarmodo del compartimento posteriore della colonna(articolazioni interapofisarie, legamenti gialli, inter-spinosi, sovraspinosi), nonché dei muscoli paraver-tebrali, tutte possibili fonti di dolore lombare 3,4,5,6.

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Ossigeno-Ozonoterapia: nuovi bersagli terapeutici P. D’Aprile

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A B

Figura 1 Osteoartrite interapofisaria L4-L5 bilaterale. RM assiale TSE T2 Fat Sat (A) e (B) SE T1 Fat Sat dopo gadolinio; si rilevaiperintensità di segnale intraarticolare a destra (testa di freccia) con impregnazione dopo Gadolinio (sinovite) e contrast enhancementdei tessuti molli periapofisari; a sinistra presenza di cisti sinoviale extraarticolare (freccia).

A B

Materiali e metodi

Abbiamo sottoposto al nostro protocollo di stu-dio RM circa 3000 pz. (negli ultimi 3 anni) affettida lombalgia, in particolare nei casi in cui l’esame

non dimostrava un conflitto disco-radicolare e co-munque non identificava una chiara causa del do-lore. In casi selezionati, sulla base della clinica delpaziente e/o sulla presenza di una alterazione disegnale nelle sequenze T2-dipendenti FAT SAT,

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Figura 3 Flogosi su base degenerativa dei ligamenti inter e sovraspinosi L3-L4, L4-L5 ed L5-S1. RM SE T1 Fat Sat dopo Gadoliniosagittale (A) ed assiale (B).

Figura 2 Osteoartrite interapofisaria L1-L2 sinistra. RM TSE T2 Fat Sat sagittale (A) ed assiale (B) e (C,D) dopo Gadolinio; si rilevaiperintensità di segnale dei capi articolari e della spinosa con c.e. dopo Gadolinio sia in corrispondenza dei capi articolari (osteoar-trite), che dei tessuti molli periapofisari (flogosi reattiva periapofisaria).

C D

A B

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Ossigeno-Ozonoterapia: nuovi bersagli terapeutici P. D’Aprile

l’esame RM è stato completato con la somminis-trazione di Gadolinio utilizzando sequenze T1FAT SAT.

Risultati e discussione

I pazienti da noi esaminati presentavano dolorelombare cronico, in alcuni casi con irradiazionepseudoradicolare. Alcuni di tali pazienti presenta-vano dolore sordo, profondo, con tipica insorgenzamattutina ed attenuazione nel corso della giornata(pazienti cosiddetti “uppers”). Talvolta il dolore siaccentuava nei movimenti di rotazione e/o flesso-estensione della colonna, configurandosi una sin-drome delle faccette articolari.

La sindrome da low back pain era sostenuta inogni caso da fenomeni degenerativi della colonnalombare.

Il nostro protocollo di studio RM ha consentitodi visualizzare con elevato dettaglio informativo ifenomeni degenerativi (ed infiammatori a questicorrelati) a carico del compartimento vertebraleanteriore (somato-discale) e soprattutto del com-partimento posteriore della colonna (articolazionie legamenti dell’arco vertebrale posteriore) e deimuscoli paravertebrali.

La somministrazione di Gadolinio (quando in-dicato!) ha permesso:

a) una migliore visualizzazione di alterazioni de-generative già evidenti ad un esame RM “tradizio-nale” (es. fenomeni osteocondrosici);b) di evidenziare alterazioni degenerative, comequelle del compartimento posteriore, talvolta nonevidenziabili ad un esame RM eseguito “tradi-zionalmente” (es. osteoartriti, sinoviti interapofis-arie, cisti sinoviali, fenomeni degenerativo-flogis-tici ligamentosi, edema-contrattura dei muscoliparavertebrali), espressione di microinstabilità di-strettuali in relazione a stress meccanico cronico(figure 1,2,3);c) di individuare alterazioni degenerative di speci-fico interesse reumatologico (osteo-artriti e flo-gosi-ligamentose reumatiche).

In particolare l’uso del Gadolinio consente diindividuare la presenza e l’estensione di processiflogistici “attivi” della colonna lombare, costituentidei precisi bersagli terapeutici per trattamenti per-cutanei antalgici.

Conclusioni

Nello studio RM del paziente affetto da sin-drome da low back pain è necessario esaminarecon attenzione non solo il complesso disco-radico-lare, ma l’intero apparato osteo-articolare e mus-colo-ligamentoso della colonna lombare (in parti-

Figura 4 Flogosi dei muscoli paravertebrali a sinistra. RM SE T1 dopo Gadolinio assiale (A) e coronale (B); si noti c.e. dei muscoliparavertebrali di sin. in relazione ad edema da contrattura cronica in pz con lombalgia sin.

A B

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colare il compartimento posteriore), nonché i tes-suti molli paravertebrali, alla ricerca di processidegenerativo-infiammatori responsabili della sin-tomatologia dolorosa.

Sulla base della nostra esperienza, riteniamo in-dispensabile tale protocollo di studio RM nelpaziente con low back pain soprattutto in casi condiscordanza clinico-neuroradiologica. Si aprono intal modo, di fatto, varie possibilità di trattamentoterapeutico, specifico e mirato per determinate pa-tologie su una precisa sede anatomica.

A tale scopo la possibilità di individuare attra-verso la RM altre problematiche degenerativo-in-fiammatorie a carico degli elementi costituenti ilcomparto vertebrale posteriore (possibili fonti didolore lombare) fornisce oggi nuovi e più specifici“bersagli terapeutici” per i trattamenti antalgicipercutanei con Ossigeno-Ozono.

In tal modo è auspicabile che il paziente con“mal di schiena” interrompa il suo peregrinare travari specialisti, e che trovi finalmente un riscontrodiagnostico e terapeutico specifico per il suo caso.

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Ossigeno-Ozonoterapia: nuovi bersagli terapeutici P. D’Aprile

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Dr.ssa Paola D'AprileOspedale San PaoloBiblioteca UO di RadiologiaStrada Capo Scardicchio, 92I 70123 Bari BA Italia

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 155-158, 2005

Clinical Observation of O2-O3 TreatingCommon Kinetic System Soft TissueInjury Pain (141 cases)

HE QING, DU FENG Surgery II of Xianyang Central Hospital of China Railway First Group Co. Ltd; China

Key words: pain treatment, soft tissue, ozone

SUMMARY - Through observation of O2-O3 local infiltration treatment of eight common kinetic sys-tem soft tissue injury pain, we evaluated the short-term, mid-term and long-term efficacy of treatment inthe experience of our therapeutic group. We adopt the national JZ-100 Ozone Treatment Instrument andmedical-use pure oxygen as the material to prepare mixed gas of concentration 35-40 mg/LO2-O3, drawnout by 5ml injection syringes (single-use). According to pathological anatomy stigmas of different dis-eases, we adopt different infiltration injection methods respectively. Four sessions constitute one coursewith three day intervals. According to our follow-up two months after treatment, the efficacy excellencerate for eight diseases is about 85%; six months after treatment, the efficacy excellence rate is about 70%.Accurate pain site and dissection stratification infiltration can achieve positive efficacy, which is applica-ble for many times without the side effects of hormonal drugs.

Introduction

Kinetic system soft tissue injury pain involvestwo out of five patients in the Department of Or-thopaedics.

Since 2002, our department has begun to

adopt local infiltration by injecting O2-O3 to treatkinetic system soft tissue injury pain introducedby the Italy Ozone Treatment Study, usually usedto treat eight common diseases with obvious effi-cacy out the total number of 141 cases reportedas follows:

Diseases Female Male Total

Tennis elbow 16 10 26

Periarthritis of shoulder 7 5 12

Painful heel 5 2 7

Osteoarthritis 18 12 30

Third lumbar vertebra transverse colligation 9 6 15

Fuli site strain under Diji muscle 16 6 22

Spine and supraspinal lig strain 8 5 13

Shoulder and back muscle

Fasciitis and strain 9 7 16

141

Tabella 1 Patient details

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Clinical Observation of O2-O3 Treating Common Kinetic System Soft Tissue Injury Pain (141 cases) He Qing

Most patients finished their treatment in theoutpatient clinic. The oldest was 81 years and theyoungest 22. The longest course of treatment waseight years and the shortest course one week.

Treatment Method

We adopt the national JZ-100 Ozone TreatmentInstrument and medical pure oxygen to produce O2-O3, after 10 seconds, at a stable concentration of 34-40mg/l.At the apophysis pain site the injection dosage isusually 3-5 ml. Tao to three pain sites are chosen ateach lesion location. Peri-arthron and inner-cavity,the dosage is controlled 5-20 ml. Four sessions consti-tute one course with three day intervals.Tennis elbow,painful heel, third lumbar vertebra transverse colliga-tion, and Fuli site strain under Diji muscle usually re-quire one local injection with two layers infiltration ofO2-O3 into the subperiosteum and outer-periosteumrespectively. Periarthritis of shoulder and osteoarthri-tis usually require infiltrations into three anatomicalsites at apophysis, inner synovium and articular cav-ità. Spinal and supraspinal ligament strain and shoul-der and back muscle fasciitis and strain reqire sectorinfiltration into the painful area. Relief of symptomsis achieved in most patients after one course.

Observations and Results

All patients are observed for two to 26 monthsand the efficacy evaluation is divided as follows:Excellent - symptoms completely disappear withrecovery of normal work and activities; Good -

symptoms are obviously improved, free movementbut some discomfort; General - symptoms havecertainly improved but there is some limitation ofwork and motions; Bad - no symptoms improve-ment. Within two months, the excellency rate isabout 85%; after six months, the excellency rate isabout 70% indicatine that short-term efficacy isobviously better than long-term efficacy.

Discussion: Action Mechanism?

At present, national and international literaturepostulates that the main action mechanism 1,2,3,4 (1)directly affects the inflammatory pain-inducingfactor of tissue and peripheral nerve lesion, suchas 5-serotonin, bradykinin, lipid substances, hydro-gen ion, etc. to have the effect of disintegration,neutralization and destruction to diminish pain;(2) stimulate local tissue to produce a relaxother-apy effect like acupuncture, which induces endo-genetic analgesia substance to relieve pain; (3) themetabolism of O2-O3 directly improves local hy-poxia status at nerve endings; (4) during the O2-O3

infiltration injection process, it could help accre-tion and contracture of lesion tissue be relieved.

Indications and Contraindications

Indications: (1) Classic kinetic system soft tissueinjury history, symptoms and physical signs; (2) ex-clude other diseases after screening examinationand relative assistant examination; (3) definite pal-pation at lesion site.

Diseases Results Excellency(Cases) Excellent Good General Bad rate (%)

Tennis elbow 9 13 4 / 84.6%

Periarthritis of shoulder 4 6 2 / 83.3%

Painful heel 2 3 1 1 71.4%

Osteoarthritis 15 11 2 2 86.7%

Third lumbar vertebra 7 7 1 / 93.3%transverse colligation

Fuli site strain under 9 10 2 1 86.4%Diji muscle

Spinal and supraspinal 5 6 1 1 84.6%ligament strain

Shoulder and back musclefasciitis and strain 6 8 1 1 87.5%

Tabella 2 Follow-up after 2 months

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Contraindications: (1) other systemic pain; (2 )unclear and diffuse pain location; (3) patients withhemorrhagic tendency; (4) severe hyperthyroid pa-tients and (5) favism patients.

Injection Maneuver and Efficacy

The injection itself is easy, but the treatment re-quires accuracy, delamination and subarea to infil-trate the O2-O3 gas mixture to the lesion site toachieve good efficacy. We find the following as-pects are keys of efficacy: (1) using disinfected fin-gers matching the injection site to define theanatomy locus. Because of human body’s soft tis-sue easy deformation and mobility, it is not easy tomaster the accurate location. (2) According to thepainful area anatomy locus, delamination, subareaand surrounding infiltration would achieve goodefficacy. (3) Not using anesthetic, during the infil-tration injection process, adjust injection dosageand range appropriately. (4) Lie down for 15 min-utes after injection. Reduce movements duringtreatment and rest as much as possible. (5) Avoidrapid and strong injection to stop O2-O3 diffusing

away from lesion area and thereby affecting treat-ment efficacy.

Complications and Prevention

Since the first application of ozone 160 yearsago, there are no reports of disability or deathscaused by its pharmacological effects. But at thebeginning of the last century, there were reportson the direct injection into blood vessels, espe-cially veins, causing gas block induced death. Thismethod has now been prohibited. Therefore, dur-ing the infiltration injection process, preventing di-rect blood vessel injection is the key point of thistechnique’s application.

O2-O3 infiltration treatment for kinetic systemsoft tissue pain is easy and convenient. Becausethe metabolite is O2, there is no leftover gas re-maining in tissue, which could be used repeatedly.The treatment lacks the side effects of hormonedrugs and increases treatment options for somespecial patients such as those with hypertension,diabetes mellitus, ulcer, osteoporosis or femoralhead necrosis.

Diseases Results Excellency(Cases) Excellent Good General Bad rate (%)

Tennis elbow 10 11 4 1 80.8%

Periarthritis of shoulder 2 7 2 1 75.0%

Painful heel 1 3 1 2 57.1%

Osteoarthritis 11 11 5 3 73,3%

Third lumbar vertebra 5 7 2 1 80,0%transverse colligation

Fuli site strain under 6 10 5 1 72.7%Diji muscle

Spinal and supraspinal 4 5 2 2 69.2%ligament strain

Shoulder and back musclefasciitis and strain 6 6 3 1 75.0%

Tabella 3 Follow-up after 6 months

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Clinical Observation of O2-O3 Treating Common Kinetic System Soft Tissue Injury Pain (141 cases) He Qing

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He Qing, M.D.Department of OrthopaedicsCentral Hospital of ChinaRailway First Group Co. LtdChina

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 159-163, 2005

Un caso di glioblastoma trattato con terapiacombinata con temozolomide ed ozono informa liquida somministrato in continuo pervia venosa centrale

M.L. IABICHELLA*, H. GRITLY**, C. ADAMO***, G. BARCO****** Direttore Sanitario del Centro Olimpico di Tripoli; ***Presidente Società Italiana Medicina Penitenziaria; * Eumedica Ozono;**** Presidente Eumedica Ozono

Key words: glioblastoma, chemioterapia, ozono

RIASSUNTO - Gli autori hanno intrapreso un nuovo approccio di somministrazione di una partico-lare forma liquida di ozono definita dagli autori stessi OPL (Ossigeno Poliatomico Liquido) nel qualel’acqua per soluzioni iniettabili svolge funzione di solvente per la miscela gassosa di ossigeno-ozono.L’OPL è stato somministrato in continuo attraverso una micropompa peristaltica collegata attraverso uncatetere venoso centrale. Lo scopo dello studio è stato quello di verificare se un farmaco citotossico, chein un primo tempo non aveva dato alcuna risposta, potesse vedere potenziata la sua attività dall’uso con-temporaneo dell’ OPL. Viene descritto il caso di una giovane donna affetta da un glioblastoma multi-forme. La paziente è stata sottoposta a craniotomia con resezione chirurgica del tumore per poi esseretrattata con radioterapia. La scarsa risposta del tumore ha reso necessario un trattamento con temozolo-mide, ma ancora senza risultati apprezzabili. La risoluzione del tumore, anche se non completa, è stata ot-tenuta con un trattamento combinato con temozolomide e OPL somministrato in continuo mediantecatetere venoso centrale.

Introduzione

L’uso terapeutico dell’ozono è stato da semprelimitato dalla sua forma gassosa costringendo imedici all’uso di tecniche di somministrazionemolto complicate, ma che non permettevano an-cora una sua somministrazione venosa in conti-nuo.

La prima volta che abbiamo avuto la possibilitàdi somministrare, in vivo, una miscela di ossigeno-ozono per un tempo relativamente lungo è stataquando ci siamo rivolti alla tecnica in extracorpo-reo, usando una macchina molto simile alla dialisie utilizzata anche da altri autori. Da allora cisiamo convinti che solo una somministrazione incontinuo di ozono poteva dare risultati apprezza-bili nelle terapie tumorali e che la sua azione po-

teva esplicarsi solo agendo in sinergia di alcuni tipidi chemioterapici. Solo in seguito abbiamo potutoconstatare come nel sangue venoso l’ozono informa liquida non solo fosse in grado di ridurre,anche se in maniera poco apprezzabile la pres-sione parziale di ossigeno, ma aumentasse la pres-sione parziale di anidride carbonica. Questo ef-fetto è spiegabile solo con un aumentato utilizzocellulare dell’ossigeno e quindi del metabolismoossidativo, processo questo che le cellule tumoralinon possono permettersi perché dotate di unascarsa batteria di enzimi ad azione antiossidante.Scopo dello studio è stato quello di verificarecome un ambiente reso debolmente ossidativo,con una somministrazione venosa centrale di OPLin continuo, possa potenziare l’azione citotossicadi alcuni farmaci tumorali.

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Un caso di glioblastoma trattato con terapia combinata con temozolomide ed ozono in forma liquida ... M.L. Iabichella

Caso clinico

Paziente A. A. di sesso femminile nata nel 1971e di professione casalinga. Nel novembre del 2003accusa astenia e senso di sbandamento. Per talemotivo, viene sottoposta a TC encefalo, la qualedocumentata la presenza di massa espansiva checomprime il ventricolo destro. Praticata pertantola biopsia di tale massa encefalica, l’esame istolo-gico risulta diagnostico per glioblastoma multi-forme, di grado indifferenziato (grado III/IV).

Il glioblastoma multiforme è una neoplasia endo-cranica ed è il più anaplastico di tutti i gliomi, colpi-sce in prevalenza maschi tra i 40 e i 55 anni, ma adifferenza delle statistiche, nel nostro caso, si trattadi una donna di circa trenta anni. Dopo un mese (di-cembre) viene deciso un intervento di craniotomia,che oltre a riconfermare la diagnosi, risulta non ri-solutivo; contemporeneamente compariva un’emi-paresi destra. Dopo l’intervento chirurgico la pa-ziente viene sottoposta a 30 sedute di radioterapiaseguita dalla somministrazione di temozolomide.

Figura 1 Figura 2

Figura 3 Figura 4

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La terapia effettuata consisteva in una sommini-strazione orale e a digiuno di temozolomide ad undosaggio di 200 mg/m2 una volta al giorno per 5giorni in cicli di 28 giorni. In seguito, verificandoche il primo giorno del successivo ciclo con temo-zolomide l’emoglobina era scesa al di sotto di 10g/100 ml e i neutrofili erano poco al di sotto di 1,5×109/l era stato ritenuto conveniente sommini-strare ogni settimana, per via sottocutanea, 50 mcgdi darbepoietina alfa.

Il temozolomide è un citotossico indicato nel

trattamento di pazienti con glioma maligno, comeil glioblastoma multiforme o l'astrocitoma anapla-stico, soprattutto in presenza di recidiva o progres-sione dopo la terapia standard.

La temozolomide è un triazene che va incontroad una rapida conversione chimica, a pH fisiolo-gico, nel composto attivo monometil triazenoimi-zadolo carbossamide (MTIC). Si pensa che la cito-tossicità dell'MTIC sia dovuta principalmente allaalchilazione in posizione O6 della guanina conun'ulteriore alchilazione alla posizione N7. E’ ra-

Figura 5 Figura 6

Figura 7 Figura 8

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Un caso di glioblastoma trattato con terapia combinata con temozolomide ed ozono in forma liquida ... M.L. Iabichella

gionevole pensare che le lesioni citotossiche, che sisviluppano, coinvolgano la riparazione aberrantedell'addotto metilico.

Nel marzo 2004, la paziente accusa una recrude-scenza della sintomatologia neurologica e vienesottoposta ad una indagine R.M. con contrasto in-dispensabile per una correlazione clinico/radiolo-gica più appropriata (figura 1,2), la quale eviden-zia la riformazione della massa tumorale, e nelsuccessivo maggio nonostante la terapia con temo-zolomide la sintomatologia clinica della pazientesi aggrava ulteriormente perciò viene sottopostaad una seconda risonanza magnetica (figura 3, 4)

Metodi

Nel luglio del 2004 la terapia viene ancora inter-rotta per un forte abbassamento dei neutrofili enell’ottobre dello stesso anno la paziente vienesottoposta ad una terapia combinata con temozo-lomide e somministrazione venosa in continuo diOPL (Ossigeno Poliatomico Liquido), associata asomministrazioni venose supplementari (vena ba-silica) giornaliere di 150 cc di OPL definita dagliAutori carico ossidativo.

La somministrazione venosa centrale è stata ef-fettuata attraverso un catetere costituito da sili-cone neutro per uso medico, con punta arroton-data e dotata di valvola. La punta del catetere èradiopaca per stabilire il posizionamento che sarànelle vicinanze in cui la cava superiore si con-giunge con l’atrio di destra. Una parte del catetere,per alcuni centimetri, è tunnellizzato a livello sot-tocutaneo, fino ad uscire nel punto prescelto con ilconnettore ad aletta dove è connesso il tubo disomministrazione della pompa.

La pompa utilizzata è di tipo peristaltico lineare(figura 5) nella quale la velocità di somministra-zione può essere programmata a seconda delledosi da somministrare nel tempo. La pompa inquesto caso è stata dotata di blocco pompa di sicu-rezza, dove in assenza di liquido nel tubo di som-ministrazione la pompa peristaltica si spegne auto-maticamente. Non si è ricorso ad elastomeri costi-tuiti di silicone neutro perché si sono dimostratinon regolari durante la somministrazione del-l’OPL, mentre in questo caso è di primaria impor-tanza il mantenimento della regolarità di sommi-nistrazione.

Tutti i materiali di consumo utilizzati di corredo

per la pompa sono costituiti da silicone neutro peruso medico, materiale molto resistente alla attivitàossidativa dell’ozono.

Conclusioni

Dopo i primi giorni di terapia con OPL le con-dizioni generali della paziente sono considerevol-mente migliorate (riduzione dell’astenia, migliora-mento della sensibilità dell’arto interessato dallaparesi, ripresa parziale della motilità delle dita).

L’unico effetto collaterale, probabilmente do-vuto dalla temozolomide, anche in questo caso èstata una lieve riduzione dei neutrofili, ben con-trollata dalla somministrazione settimanale di 50mcg. di darbepoietina alfa per via sottocutanea.

Anche se le condizioni neurologiche della pa-ziente migliorano durante la terapia, la paziente ri-fiuta di sottoporsi ad ulteriori controlli radiogra-fici e solo nel mese di novembre, dopo circa unmese di terapia combinata e dopo che è stato ri-mosso il catetere venoso centrale, la paziente sisottopone ad una risonanza magnetica con con-trasto, che conferma una parziale risoluzione dellaneoplasia (figure 6,7,8).

Sono ormai passati dieci mesi e la paziente godedi buona salute e a conferma di questo migliora-mento la risonanza magnetica di agosto ha eviden-ziato un “congelamento” del glioblastoma.

L’uso complementare dell’ozono in terapia, inquesto caso associato ad un chemioterapico, hacondotto noi autori a considerare in questo caso,come in altre esperienze terapeutiche, questa so-stanza, come un enhancement di terapie citotossi-che in soggetti non responder. Questa nuova ecomplessa modalità di somministrazione dell’o-zono in forma liquida, da noi perseguita, e che per-mette la somministrazione in continuo 24/24 ore eper giorni senza le possibili controindicazioni pre-senti nelle terapie finora utilizzate che necessitanol’uso del sangue, probabilmente permetterà di indi-care nuovi iter terapeutici fino ad ora inesplorati.

Ringraziamenti

Mi è doveroso ringraziare le autorità libiche, checosì cortesemente, mi hanno permesso di utilizzarele loro strutture sanitarie, per poter effettuare le miericerche.

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Dr.ssa Maria Letizia IabichellaCasa di Cura "Barbantini"Via del Calcio, 2I 55100 LUCCA Italia

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Rivista di Neuroradiologia 18: 71-74, 2005 www. centauro. it

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Interventional Spinal Procedures

C. ANDREULANeuroradiology and Radiology, Anthea Hospital Bari, Città di Lecce Hospital; Lecce, Italy

Key words: spine, interventional percutaneous procedures

Ipercutaneous Discolysis

Low back pain is the commonest conditionaffecting the lumbar spine, and is the most fre-quent cause of absence from work. Around 80%of the population in western countries will ex-perience at least one episode of low back painin their lifetime and 55% suffer from low backpain associated with radicular syndromes 1.

The most frequent pathogenesis of low backpain with nerve root compression is the discdisease.

The natural history of herniated disc is char-acterized by a disappearance of clinical symp-toms in up to 50% of patients, with shrinkageof the disc herniation revealed by CT or MR s-cans within eight to nine months after the s-tart of back pain, but not all patients can waitso long before symptoms improve 1-2.

In the United States alone around 200.000patients with lumbalgia or sciatica are treatedsurgically every year. The short-term successrate after surgery for lumbosacral disc hernia-tion is around 95-98% with a 2-6%, incidence oftrue recurrence of herniation. This percentagedrops to around 80% in the long-term (morethan 6 months) due to the onset of symptomslinked to Failed Back Surgery Syndrome(FBSS) characterised by recurrence and/or hy-pertrophic scarring with severe symptoms in20% of patients and FBSS proper in 15% 3.

Moreover the pathogenesis of lumbar pain isstill under discussion 4 and could be related tomechanical and inflammatory causes:

The mechanical factors are divided in direct:– direct action of the hernia on the spinal gan-glion;– deformation of the ligaments and annulus,with stimulation of the nociceptors ofLuschka’s nerve of the posterior root of thespinal nerve and indirect;– ischaemia due to compression on the arterialafferents;

– venous stasis.The inflammatory factors are

– cell-mediated response to the disc protrusion(possibly related to segregation of the disc tothe immune system);– biohumoral factors like Phospholipase A2 (in-direct inducer of pain mediators), ProstaglandinE2 (inflammatory inducer through Phospholi-pase A2), and Matrix metaloproteinases(MMPs)(inflammatory enhancers).

FBSS, the pathogenesis of lumbar pain, andthe many specialists convinced that conserva-tive treatment offers the same level of surgicalresults, if checked at late follow-up, have stim-ulated research into newer mini-invasive tech-niques to improve clinical results.

The interventional procedures by percuta-neous techniques are decompressive such aschemodiscolysis with chimopapain, nucleo-dis-cectomy introduced by Onik, LASER discec-tomy, and recently nucleoplasty, and decom-pressive and direct antinflammatory such aschemiodiscolysis with anOxygen-ozone mix-ture.

These techniques have minimized the inva-sive nature of surgery and avoid or decreasecomplications like infection linked to surgery.

Reducing intervertebral disc size by mechan-ical aspiration of a part of the disc or partiallydissolving the herniation by drying reduces theconic pressure on the torn annulus and createsthe space necessary for retropulsion wheneverthe circular fibres of the annulus regain a min-imum capacity to contain the disc under ten-sion. The proposed suggestion in these tech-niques is that a small change in volume pro-duces large change in pressure.

All percutaneous procedures are minimallyinvasive entailing only a short hospital stay. Byavoiding the spinal canal, these techniquesalso eliminate the risks of post-operative scar-ring linked to surgery which are often respon-sible for recurrence of pain. Percutaneous tech-

Ristampa autorizzata dalla “Rivista di Neuroradiologia”

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niques can also be repeated in the same pa-tient without precluding recourse to traditionalsurgery if they should fail. The success ratesreported in different studies vary from 65 to80% of excellent or good results with chemonu-cleolysis and aspiration 3.

Chemiodiscolysis with O2-O3 Mixture WithPeriradicular and PeriganglionicInfiltration

Chemiodiscolysis with O2-O3 mixture withperiradicular and periganglionic infiltration isa recent percutaneous technique widespread inEurope (Italy and Germany are the countrieswhere the method is most widely applied 6.

The choice of this technique is based on thehypotheses that the pain is related to a me-chanical compressive component , along withthe inflammatory radicular and ganglioniccomponent.

Herniation of the nucleus pulposus isthought to trigger an autoimmune reaction, theproteoglycan component of its nucleus beingsegregated from the immune system afterbirth.

Moreover the nucleus pulposus can also giverise to an inflammatory process through a non-immune-mediated mechanism supported byhistiocytes, fibroblasts of the reactive periher-nial tissue, and chondrocytes in the disc protru-sions able to produce cytochines (Interleukin-1alpha, Interleukin 6 and TNF-alpha). This leadto an increase in phospholipase A2 leading tothe release of prostaglandin E2, leucotrenesand thromboxanes found in larger quantities innon-contained disc herniations and patients p-resenting more severe symptoms.

Prostaglandins cause pain. In small amounts,they enhance sensitivity of the nerve roots andother pain-producing substances like brady-chinin. Experimental studies have shown that anoxygen-ozone gas mixture at the concentrationsused for intradiscal treatment have the same ef-fect as steroids on inhibiting cytochine produceand hence the pain induced by the same 7.

The oxygen-ozone mechanisms of action arecurrently being investigated and include 1) Intra- and trans-tissue oxygenation in thedisease site with reduced hypoxia and venousstasis;2) reduction of the cell-mediated process in-hibiting proteinases release and an increase ofthe immunosuppressor cytokines;

4) inhibition of inflammatory inducers (PPL)and pain-producing mediators

Direct effect of ozone on the mucopolysaccha-rides making up the nucleus pulposus of the in-tervertebral disc with rupture of water mole-cules and shrinkage of the disc exerting com-pression on the nerve roots. This effect wasconfirmed by histologic disc specimens re-moved during surgical microdiscectomy, previ-ously treated with intradiscal O2-O3 mixture in-jection, with features of nucleus pulposus fib-rillary matrix dehydratationand signs of re-gression (so called “disk mummification”).

The following selection criteria were adoptedfor enrolment:1) clinical: low back and/or nerve root pain re-sistant to previous medical treatment, physio-therapy and other therapies (manipulation,acupuncture, etc.) for a period of not less thanone month;2) psychological: a firm resolve on the part ofthe patient to recover with a commitment to co-operate and undergo subsequent physiother-apy with postural and motor rehabilitation;3) neurological: paresthesia or hypoesthesiaover the dermatome involved, mild muscleweakness and signs of root-ganglion irritation4) neuroradiological (CT and/or MR):

a) evidence of small and medium-sized her-niated discs correlating with the patient’ssymptoms with or without degenerative disc-vertebra disease complicated by intervertebraldisc changes (protrusion, herniation);

b) residue of surgical (micro)-discetomywith herniation recurrence and/or hypertrophicfibrous scarring.

The exclusion criterion was:CT/MR evidence of disc herniation corre-

sponding to clinically severe motor deficitand/or sphincter disturbance.

The indications for O2-O3 treatment were ex-tended to FBSS patients when it was under-stood that the ozone mechanisms of actioncould be exploited to treat the chronic inflam-mation and venous stasis present in FBSS.

Technique

The approach to the disc is the same as thatused for both discography and other percuta-neous intervertebral disc procedures. The nee-dle used is a 18-20 G Chiba needle insertedfrom a posterior paravertebral oblique ap-proach under CT or fluoroscopic guidance. TheL5 S1 space is not always an easy target to

Interventional Spinal Procedures C. Andreula

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www. centauro. it Rivista di Neuroradiologia 18: 71-74, 2005

reach and may require a further 30° craniocau-dal inclination of the needle. Once the needlehas been positioned in the centre of the disc,the gas mixture is injected into the disc andinto the epidural and intraforaminal spaces ata concentration of 27-30 mcg/ml of an O2-O3

mixture: this concentration was calculatedfrom experimental studies as the amount bestsuited to dry out the nucleus and minimize in-flammation.

Discography is no longer performed beforepercutaneous treatment as the procedure addsno further diagnostic information needed fortreatment. CT guidance was adopted instead ofthe well-tested radiological monitoring byisocentric angio suite with double arm due tothe need for meticulous positioning of the nee-dle within the nucleurs pulposus. In addition,CT avoids the use of intradiscal contrast ad-ministration which even in low doses reducesthe discal absorption of ozone and the spaceavailable and hinders the search for the site ofintraforaminal injection of the O2-O3 mixture.ACT scan is done before therapy to rule out thepresence of a retropsoic bowel loop.

In our personal experience based on morethan 3000 patients, the results adopting themodified MacNab method are:

In patients with degenerative disease com-plicated by herniation:1) excellent in 40%,2) good or fair in 40%,3) mediocre or poor in 20%.

In patients with L4 L5 or L5-S1 herniateddiscs:1) excellent in 64%,2) good or fair in 13%,3) mediocre or poor in 23%.

In patients with multiple disc herniations: 1) excellent in 58%,2) good or fair in 11%,3) mediocre or poor in 31 %.

In FBSS patients:1) excellent in 45%,2) good or fair in 20 %,3) mediocre or bad in 35%.

No early or late neurological or infectiouscomplications have been reported following O2-O3 injection.

The results are virtually the same as those ofother percutaneous techniques (75-80% successrate), injections can be repeated if necessary,and there are no side effects. However, the lowcosts of this O2-O3 therapy make this themethod of choice in the percutaneous treat-ment of herniated lumbar disc.

References

1 Long MD: decision making in lumbar disc disease. Clin-ical Neurosurg. 39, 36-51, 1991.

2 Bush K, Cowan N, Katz DE et Al: the natural history ofsciatica associated with disc pathology .A prospectivestudy with clinical and independent radiologic follow-up. Spine 17: 1205-12, 1992.

3 Gangi A, Dietemann JL, Mortazavi R et Al: CT-guidedinterventional procedures for pain management in thelumbosacral spine RadioGraphics 18: 621-633, 1998.

4 Saal J: the role of inflammation in lumbar spine. Spine20, 1821-1827, 1995.

5 Lewis Sharps Percutaneous Disc Decompression UsingNucleoplasty. ISSN 1533-3159, Pain Physician 5: 121-126, 2002.

6 Andreula C, Simonetti L, De Santis F et Al: Minimallyinvasive Oxygen-Ozone therapy for lumbar disk hernia-tion. Am J Neuroradiol 24: 996-1000, 2003.

7 Iliakis E: ozone treatment in low bak pain. Or-thopaedics 1: 29-33,1995.

C. Andreula, MDNeuroradiology and Radiology, HeadAnthea Hospital BariVia Rosalba Camillo, 3570124 BariItaly

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Rivista di Neuroradiologia 18: 79-86, 2005 www. centauro. it

Initial Application for Investigational DeviceExemption (IDE)

E. SORIANOClinical Assistant Professor, Temple University; Hammonton, NJ, USA

Key words: investigation, IDE submission

To Whom It May Concern: I have reviewed y-our document Title 21, Subchapter H Part 812for exemption of FDA approval of an investiga-tional device. As per section 812.20 I am en-closing the following to address those questionsanswered in part b (Contents).

1) This is an original IDE submission.

2) Device Information:a) Device Name - Ozone Generator Medica

Model E-80 European Certification NumberCE 0576.

b) Intended Use - For research project togenerate ozone gas at a specific concentrationfor the sole purpose of injection into the lumbarintervertebral disc and surrounding spinal n-erve root for the evaluation of its efficacy in thetreatment of low back pain with or without legpain as it is currently being utilized in multipleother countries.

3) Sponsor Contact Information.a) Currently, this is a collaborative research

project with American private practice physi-cians (Edward Soriano, D.O., Michael Paul,D.O. of MedRehab&Spine Associates, P.C.), re-search coordinator and Acting Chairman ofthe Department of Physical Medicine and Re-habilitation at Temple University Hospital (IanMaitin, M.D.) and Italian Professor of Inter-ventional Neuroradiology with vast clinical ex-perience and research with the procedure as itis performed in Europe (Professor MarcoLeonardi, Bologna, Italy). We are applying fora research grant through the North AmericanSpine Society. However, at this time Dr. Sori-ano will be the financial sponsor, applicant andchief investigator.

b) Chief Investigator Name and Address:

Edward Soriano, D.O.Clinical Assistant ProfessorTemple University203 N. 4th StreetHammonton, NJ 08037609-561-7444E-mail: [email protected]

4) Manufacturer Information.Contact Person: Dr. Guido Ranuzzi de BianchiMedica s.r.l.Via del Barroccio, 6/240138 Bologna, ItalyTel: 39 051 534715Fax 39 051 534441

5) Investigational Plan.a) Purpose. The purpose of the investiga-

tional device, Medica E-80 Ozone Generator, isto have the capacity to produce a consistent,quantifiable and accurate concentration of o-zone gas to be utilized for the single purpose ofspinal injection as will be performed in this re-search project.

b) Goals of Research Project. The goals ofthis research project, titled A Randomized Con-trolled Study of the Effectiveness of IntradiscalOzone Therapy in the Treatment of Low BackPain, are as follows:

i. Evaluate the efficacy, or lack thereof, of o-zone therapy for the treatment of low backpain with or without leg pain.

ii. Identify appropriate patient populationsfor ozone therapy (that is, do patients withdiscogenic back pain respond as well as pa-tients with disc herniations with associated legpain?).

iii. Publish our findings in a prestigiousmedical journal.

iv. If ozone therapy is found to be effective,

Ristampa autorizzata dalla “Rivista di Neuroradiologia”

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obtain FDA approval for the medical use of o-zone limited to the therapy studied.

v. Incorporate ozone therapy, if found to beeffective, as a treatment for disc pathology intomainstream American medicine reimbursed byMedicare. Medicaid, private health care com-panies and indemnity insurance companies asan extremely safe and inexpensive treatmentoption for what is generally a complex medicalcondition currently treated with many expen-sive non-surgical and surgical treatments withmixed results.

c) Importance and relevance of this study toAmerican medicine.

Ozone therapy for the treatment of low backpain began with injections of a mixture of O2-O3

gas into the paravertebral muscles in 1988 byVerga, an Italian physician. Subsequently,Muto, a neuroradiologist in Italy, published apaper in 1998 in which he described a techniquefor injecting ozone intradiscally as well asaround the foraminal space as a means of treat-ing lumbar disc herniations with and withoutleg pain. Since that time there have been nu-merous publications describing the clinical ben-efits of treating disc herniations with ozone in-jections. The therapy, while remaining contro-versial, has spread beyond Italy to include itsuse in Germany, India and China. Since Muto’spublication in 1998, the indications for ozonetherapy have become more refined. Intradiscaltherapy, as practiced by those experienced in thefield, is generally limited to small focal disc her-niations and diffuse disc bulging resulting inboth low back pain only as well as low back painwith associated leg pain. Those patients withlarge disc extrusions, sequestered fragments, orherniations producing severe central or lateralrecess stenosis are not felt to be suitable candi-dates for ozone therapy as experience has shownthe therapy to be of little benefit in that patientpopulation. Recently there have been a plethoraof multiple percutaneous intradiscal therapiesdeveloped including IDET, automated percuta-neous discectomy, laser discectomy and variousother devices devised to perform nucleoplasty orannuloplasty. All of these techniques are ofquestionable clinical value and generally re-quire the use of expensive equipment. Cur-rently, there is a trend to avoid open surgicaldiscectomies with or without laminotomy orlaminectomy to treat back and leg pain result-ing from what appears radiologically to be rela-tively small, focal lesions. In addition, there is anationwide epidemic in the United States offailed back surgery cases causing permanent

disability costing the country billions of dollarsin lost productivity while at the same time pro-ducing a financial drain on an already strainedSocial Security and Medicare system. In addi-tion the treatment of back pain utilizes atremendous amount of scarce and valuablehealth care resources. Failed back surgery syn-drome has led to the development of new andmore expensive narcotic delivery systems, the u-tilization of interventional pain managementservices, intrathecal pumps, dorsal column s-timulators and further surgical procedures. Thestatistics bear out that with each successive sur-gery there is a significantly less chance of suc-cess than with the prior surgery. New innova-tive surgical techniques, now including disc re-placement surgery, but also various new hard-ware spinal technologies and procedures to im-prove fusion outcomes have been developed toaddress the all too numerous failures of conser-vative and surgical treatment to address backpain. All of these surgical procedures are notonly associated with morbidity but are also ex-tremely expensive and often result in FBSS. O-zone therapy, if proven to be efficacious in cer-tain back pain populations, could potentiallyrevolutionize back pain treatment. The mostsignificant benefits that this procedure could of-fer include a tremendous cost savings to ourhealth care system and a procedure that has lit-tle risk to our patients. Much of the controversysurrounding ozone has been its use in a myriadof medical conditions often practiced unscrupu-lously by private health care practitioners.Deaths have been reported with ozone when, inthe past, it was injected intravenously causingembolism. In Italy, this practice has been pro-hibited since 1984. Ozone still remains a popu-lar treatment in Italy for various conditions be-cause of its known disinfectant activity. This re-search project, however, will be limited to itsusefulness in the treatment of back pain.

d) Research Protocol.A blinded randomized controlled study will

be performed to demonstrate effectiveness orlack thereof of injected intradiscal and perigan-glionic ozone therapy in the treatment of lowback with and without radiculopathy second-ary to disc derangement.

Material and Methods

a) Subjects. Total of 200 subjects divided intofour groups:

i. Group I - low back pain only treated with

Initial Application for Investigational Device Exemption (IDE) E. Soriano

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ozone injection therapy and standardized phys-ical therapy program.

ii. Group 2 - low back pain only treated withsham injection and standardized physical ther-apy program.

iii. Group 3 - Radicular pain with or withoutlow back pain treated with ozone injectiontherapy and standardized physical therapyprogram.

iv. Group 4 - Radicular pain with or withoutlow back pain treated with sham injection andstandardized physical therapy program.

b) Informed Consent.1) The patient will be advised of the possible

risks and benefits of the procedure. Risks in-clude infection, both locally and within thedisc, bleeding both locally and within theepidural space, allergic reaction, pulmonaryembolism, nerve injury, arachnoiditis, and in-creased pain. Benefits may include a reductionin their back and/or leg pain.

2) The patients will be informed this is ablinded study. That is, the patient will ac-knowledge that they may receive a sham treat-ment or an actual ozone injection. The patientwill be advised that in the event they receive asham treatment and there is significant im-provement in those patients treated with ozonethey will be offered the ozone treatment at theconclusion of the study.

Inclusion Criteria:1) Subjects to have low back pain with or

without radiculopathy of at least one-monthduration.

2) MR findings must demonstrate lumbardisc pathology which may include small discprotrusions, subligamentous herniations, discdegeneration but with maintenance of at least50% of disc space. Back pain and radicularsymptoms must correlate with MR findings. Inthose subjects with back pain only, other diag-nostic blocks to exclude facet/SI/muscle painwill be performed. Back pain must be con-firmed as discogenic by provocative discogra-phy and will be limited to single level patientsto be included in this study.

3) Subjects will be men and women betweenthe ages of 18-65.

4) Mild sensory, reflex and motor deficitswill not exclude inclusion in the study.

Exclusion Criteria:1) Prior back surgery.2) Large disc extrusions (occupying greater

than 50% of the central canal).3) Disc extrusions with inferior migration

producing severe lateral recess stenosis.4) Cauda equina syndrome.5) Progressive or profound neurological d-

eficits.6) Normal CT/MR7) Low back pain with negative or indeter-

minate provocative discography.8) Infection, coagulopathy, bony metastasis.9) Age less than 18 or greater than age 65.

c) Equipment:1) Ozone generator - Ozonline Model E-80

manufactured by Medica s.r.l. Bologna, Italy.2) C-Arm Fluoroscopy OEC-9000 with

printed images on Sony UP-980 and saved ondiskette and video.

3) 6” or 8” 25 gauge spinal needles for discpuncture via 3.5” 18 gauge introducer needleby Ballard Medical Products by Kimberly-Clark.

4) Antibacterial filter.5) 20 cc polypropylene syringe.

d) Preprocedure data. The following preproce-dure data will be recorded and obtained by aphysician other than the injectionist:

1) Physical examination findings includingany motor, sensory and reflex deficits. Mea-surement of fingertip-floor distance. Positive s-traight leg raise angle by goniometer. Lumbarrange of motion.

2) Narcotic use including brand, dosage andfrequency.

3) Visual analog scales, Oswestry Low BackPain Disability Questionnaire, The Roland-Morris Low Back Pain and Disability Ques-tionnaire, Patient Satisfaction Survey.

e) Ozone injection technique.1.) The technique described by Muto, An-

dreula and Leonardi in the May, 2004 issue ofthe Journal of Neuroradiology will be utilizedin this study.

2) Intravenous access will be obtained on allpatients and cardiopulmonary monitoring per-formed throughout the procedure. 1 gram ofAncef will be administered intravenouslywithin one hour of the procedure. Clindamycinwill be administered in those patients allergicto Ancef.

3) The patient will be placed prone on thefluoroscopy table with a pillow underneath theabdomen. The patient is prepped in a strict s-terile fashion using Betadyne, Duraprep and

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Ioban drape. The injectionist will also usestrict sterile technique with sterile gloves,gowns, mask and sterile field including sterileC-arm covers.

4) A standard disc puncture technique willbe utilized. An ipsilateral oblique projectionwill be obtained to attempt to center radi-ographically the superior articular processwith the inferior endplate of the superior verte-brae. The skin entry point will be marked justlateral to the superior aspect of the superiorarticular process. An18 gauge 3.5” introducerneedle will be placed and the 6” or 8” (depend-ing on patient size) 25 gauge needle passedthrough the introducer needle and into thedisc. Confirmation of appropriate needle posi-tion will be obtained on both AP and lateralprojections. Contrast will not be injected toconfirm position as this takes up nuclear vol-ume and may interfere with the biological ac-tivity of the ozone.

5) After needle position is confirmed, theneedle stylette is removed and a porous anti-bacterial filter placed on the needle hub.

6) 14 cc of ozone with a concentration of30micrograms/ml are drawn up in the 20 cc sy-ringe.

7) Ozone is then injected into the disc underlive fluoroscopy in the lateral projectionthrough the antibacterial filter. The ozone isinjected until firm resistance in encountered ora maximum volume of 4cc is injected.

8) Under live lateral fluoroscopy, the needleis slowly withdrawn from the disc until theneedle is noted to be within the intervertebralforamen. After negative aspiration for blood,the remaining ozone is then injected under livefluoroscopy.

9) After removing the ozone syringe an in-jection of 40 mg of preservative free Depo-Medrol mixed with 2 cc of 0.25% bupivicainewill then be injected in the foraminal space.

10) The needle is removed, the area band-aged and the patient taken to the recovery areato remain supine for one hour. The patient willbe placed on oral Levaquin 500mg daily for oneweek in a plain bottle with an instruction labelonly. After one hour the patient is dischargedhome with the following written and verbal in-structions:

i. Bedrest for 24 hours only arising to usethe bathroom and to eat.

ii. The patient may begin slowly resumingactivity but should avoid prolonged sitting,heavy lifting or frequent bending for one weekafter the procedure.

iii. After one week the patient may resumehis or her previous activity levels. No bracingwill be required. iv. The patient will be given inan emergency contact number to report anysignificant adverse reactions.

f) Sham injection.The patient will be prepped in an identical

fashion. The patient will receive no IV antibi-otics but will receive 250 cc infusion of normalsaline. An identical needle technique will be u-tilized but the 25-gauge needle will be advanceto the foraminal space only and no disc punc-ture will be performed. Once the needle posi-tion is confirmed, 3 cc of normal saline solutionwill be injected and the needle removed. Thearea will be bandaged and the patient post-pro-cedure care identical as to the ozone injectionpatients. The patient will be given a plain-la-beled bottle containing a placebo pill instead ofexposing the patient to unnecessary antibi-otics.

g) Patient follow-up. 1) The patients will be followed up with an

identical physical examination and question-naire as before the procedure by an independ-ent physician who will be blinded as towhether the patient received ozone therapy ora sham injection. The patients will be reevalu-ated at 2 weeks, 1 month, 3 months and 6months.

2) Standard physical therapy program. Pa-tients will all participate; to the extent theyare physically and financially able, in a stan-dardized McKenzie physical therapy program.No other therapy modalities including mas-sage, manipulation, ultrasound, TENS, electri-cal muscle stimulation, etc will be provided. Iceand heat may be used on a p.r.n basis.

3) Medication use. The patients will be al-lowed to continue their pre-procedure analgesicmedication regimen, but those patients whowere previously on no medications will be lim-ited to ibuprofen 800 mg t.i.d. and tramadol 50mg t.i.d. for post injection pain for one week.The purpose of this is to limit the variable ofadding narcotic analgesics as a possible sourceof pain relief.

Results

Data will be recorded at 2 weeks, 1 month, 3months and 6 months for each subject in the 4groups. A statistical analysis will be performed

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using statistical software comparing the re-sults of all 4 groups.

The primary parameters we will comparewill include the following:1) Changes in VAS score.2) Changes in narcotic use.3) Changes in physical examination findings.4) Changes in standardized questionnaire re-sults.5) Patient satisfaction questionnaire.6) Risk Analysis.

a) Specific to disc puncture which will be u-tilized in this study but which is not uniqueand is currently utilized in FDA approved tech-niques and equipment including discography,percutaneous discectomy, Intradiscal Elec-trothermal Annuloplasty, percutaneous disc de-compression, etc:

i. Local skin infection.ii. Bleeding.iii. Discitis.iv. Allergic reaction to local anesthetics, an-

tibiotics.v. Increased pain. vi. Dural puncture with

headache.vii. Nerve root injury.viii. Minimal x-ray exposure from fluoro-

scopic guidance of needle placement (averagefluoroscopic time should be approximately oneminute).

b) Specific to Ozone Injection:i. Temporary increased back pain as re-

ported in the literature.ii. Pulmonary embolism. This is a theoreti-

cal risk as a gas is being injected into the body.However, there have been no reported cases inthe European literature of this occurring withdisc and paravertebral injections of ozone. Thereported cases of pulmonary embolism with o-zone therapy have been with intravenous injec-tion of ozone for treatment of other medicalconditions.

c) Specific to Sham Injection. The sham in-jection will be performed under fluoroscopicguidance. Needle will be advanced no furtherthan the superior articular process. Therefore,the risks of injection are minimal but theoreti-cally include:

i. Local skin infection.ii. Bleeding.iii. Allergic reaction to local anesthetic.iv. Temporary pain at site of injection.

7) IRB Information.Co-investigator and Research Coordinator, Ian

Maitin, M.D. Acting Chairman of the Depart-ment of Physical Medicine and Rehabilitation at

Temple University Hospital, will act as a liaisonbetween the Principal Investigator and the Insti-tutional Review Board at Temple University. It isour intention to apply to the Temple UniversityInstitutional Review Board and comply with alltheir recommendations prior to undertaking thisproject. Contact information for the Temple Uni-versity Institutional Review Board is as follows:

Richard Throm, Program Manager andCoordinatorTemple UniversityInstitutional Review BoardMedical Intervention Committee3400 North Broad StreetPhiladelphia, PA 19140Tel. 215-707-8757Fax 215-707-8387

8) Locations and Institutions Otherwise In-volved in Research Project.

Actual clinical trials will be performed at thefollowing location:

MedRehab&Spine Associates(Edward Soriano, D.O., Michael Paul, D.O.)425 12th StreetHammonton, NJ 08037609-561-7444

Research Coordinator, Co-InvestigatorIan Maitin, M.D.Associate ProfessorActing Chairman, Department of PhysicalMedicine & RehabilitationTemple University HospitalBroad and Ontario StreetsPhiladelphia, PA 19140

Co-InvestigatorMarco Leonardi, M.D.Professor and Chairman Department ofNeuroradiologyBellaria HospitalVia Altura, 3Bologna, Italy 40129

9) Summary of Published Reports of Prior In-vestigations and Reviews

a) Basic Science Studies and Reviews.

i. Rationalization of the Activity of MedicalOzone on Intervertebral Disc. Iliakis, et Al, Re-vista di Neuroradiolgia 14: 23-30, 2001.

Medical ozone with varying concentration

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was injected into the intervertebral discs ofrabbits, which were subsequently sacrificed,and the histological effects on the interverte-bral discs analyzed microscopically. It was de-termined that medical ozone affected the pro-duction of cytokines including TNF-a, IFN-gand IL-1b. In addition, human intervertebraldisc and facet joint tissue in subjects who hadreceived ozone therapy and subsequently un-derwent decompressive surgery was studied.There was a reported reduction in the inflam-mation of the posterior joints and degenerationof the disc was observed. The authors con-cluded the following:

1) Local injection of medical ozone at a con-centration of 30 mcg/cc of oxygen increases theamount of TNF-a around the disc and de-creases pain and inflammation.

2) IL-2β, which increases matrix degradationand consequently the pain due to disc hernia-tions, is greatly decreased when an ozone con-centration of 55 mng per ml of oxygen was used(thus, not an optimal concentration).

3) IFN-g is highly decreased locally and in-creased distally. These findings suggest thatmedical ozone contact with the disc causes de-generation of the extracellular matrix, result-ing in shrinkage and decompression of the neu-rons around it.

ii. The Antimicrobial Effect of Ozone: an InVitro Study. Luongo, et Al, Rivista di Ossigeno-Ozonoterapia 1: 13-18, 2002.

This study demonstrated the effectiveness ininhibition of Pseudomonas and Staphylococcusaureus growth in dilutions of 1:1000. Clinically,this is significant as one of the more dreadedcomplications of any intradiscal procedure isdiscitis. The most common pathogen in discitisis Staphylococcus aureus. Therefore, the risk ofdiscitis with ozone therapy is probably lesslikely than with current intradiscal proce-dures.

iii. Intradiscal and Intramuscular Injectionof Oxygen-Ozone: Pathological Evaluation.M. Muto, Rivista di Ossigeno-Ozonoterapia 3;7-13, 2004.

Oxygen-Ozone at varying concentration wasinjected into pig intervertebral discs, in-traforaminally, intramuscularly and cuta-neously from T-10 through L5. The pigs weresacrificed 48 hours later and the tissues evalu-ated microscopically. The sections revealed mi-cro and macrovacuolar degeneration with s-mall halos of necrosis and edema. The author

concluded the degenerative process stimulatedby the oxygen-ozone injection may produce re-duced disc volume and decreased intradiscalpressure. Muscle sections demonstrated rhab-domyolysis with subcutaneous edema.

iv. Pharmacological Principles UnderlyingOxygen-Ozone Therapy. P. Richelmi, et. Al, Re-vista di Neuroradiolgia 14: 17-22, 2001.

Medical ozone (defined as a concentration ofozone-oxygen mixture of approximately 40mcg/cc) generally produces oxidative reactionsfor which ozone has an affinity. These includethe inactivation and destruction of amino acidsand the perioxidaation of molecular complexeslike lipids and nucleic acids. The result of o-zone’s actions on coenzymes and directly on or-ganic substances is its effect on three keymetabolic lines. In glucidic metabolism, ozoneaccelerates glycolysis. Ozone mainly intervenesin protein metabolism due to its marked affin-ity for sulphydryl groups. Amino acids and pro-teins, however, are protected from ozone by tworeactions that prevent their degradation: theoxidation of glutathione followed by the oxida-tion of the coenzymes NADH and NADPH. Inlipid metabolism, ozone reacts directly with theunsaturated fatty acids. Ian an environmentrich in water this leads to the formation of per-oxidases with subsequent hydrolytic fission ofthe lipid chains. According to the authors,these effects on metabolism explain the actionof ozone which includes: positive changes inthe rheology of the microcirculation and reduc-tion of mechanisms of hemoglobin resulting ingreater oxygen uptake by tissue; bactericidal,fungicidal, and virus-inactivating effect; anti-inflammatory and analgesic effects; effect onthe immune system. The authors note ozone isonly toxic when inhaled as it leads to conges-tion and inflammation of the airways with pos-sibly irreversible structural changes to the cili-ated cells. Oxygen-ozone mixture administeredby injection (although not intravascularly) hasno significant toxic effects as shown by largeclinical trials.

v. Biological and clinical effects of ozone. Hasozone therapy a future in medicine? V. Bocci,British Journal of Biomedical Sciences 56: 270-279, 1999.

Dr. Bocci is a physiologist at the Universityof Siena, Siena, Italy who has been studying o-zone therapy for various medical conditions foryears. Dr. Bocci notes the controversial natureof ozone therapy. Prior to 1984, when intra-

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venous administration of ozone was performed,pulmonary embolism and cases of death werereported. This form of ozone therapy has beenoutlawed in Italy since 1984. As reporetd by P.Richelmi, et Al, Bocci notes no toxic effectshave been reported and only the respiratorytract appears extremely sensitive to O3 andtherefore should never be inhaled. Bocci refersto his original work, Ipotetici meccanismi diazione dell’ozono nel trattamento del conflittodiscoradicolare published in 1998 in which itwas observed that intradiscal injection of ozoneled to degradation of the proteoglycans in thedegenerate nucleus pulposus, leading to its re-absorption and the consequent reduction of h-erniated materials responsible for radicularpain. Bocci also concluded that a “randomized,double-blind clinical studies using either O2-O3 or O2 alone versus conventional treatmentwith assessment of long-term follow up” isneeded.

b) Human clinical studies on intradiscal andparaforaminal injections of medical ozone forthe treatment of low back pain with and with-out leg pain due to disc herniations.

i. M. Muto, F. Avella, Percutaneous Treat-ment of Herniated Lumbar Disc by IntradiscalOxygen-Ozone Injection. Interventional Neuro-radiology 4: 279-286, 1998.

This paper represented the first study of thetreatment of lumbar disc herniations with in-tradiscal injection of 2 cc of a mixture of oxy-gen-ozone at a concentration of 30 mcg/cc un-der CT guidance followed by an additional 8 ccof O2-O3 into the intraforaminal and epiduralspace. A total of 93 subjects aged 24-45 weretreated over a two-year period. Diagnostic andphysical examination findings were all consis-tent with disc pain and radiculopathy second-ary to disc herniation. The first group included35 patients already selected for surgery andhad radiological studies revealing intraforami-nal, extra or subligamentous herniationsand/or sequestered disc fragments. None of thepatients in this group improved. The secondgroup included 58 patients with radicular painwithout neurologic deficit and showed radio-logic evidence of a small subligamentous orprotruding disc. Of these 58 patients, 45 had“success’ as defined by Excellent, Good or Fairresponse on the modified MacNab method. Pa-tients deemed a “success” remained so for up tosix month follow up or more. No complicationswere reported.

ii. C.F. Andreula, et Al: Minimally InvasiveOxygen-Ozone Therapy for Lumbar Disc Herni-ation. American Journal of Neuroradiology24:996-1000, May 2003.

Andreula, et al reported in the AmericanJournal of Radiology in May of 2003 of their ex-perience with 600 patients aged 20-80 yearsand treated with a single session of 4 cc injec-tion of ozone 27 mcg/cc intradiscally and 8 ccinjection in the periganglionic region. One halfthe patients also received a periganglionic in-jection of 40 mg of Depo-Medrol combined with2 cc’s of 0.5% Marcaine. CT guidance was uti-lized. No premedication or preoperative antibi-otics were utilized. Clinical selection criteriaincluded patients with low back pain with orwithout radiculopathy lasting at least 3months and resistant to conservative treat-ment (physiotherapy, medications, rest). Neu-roradiologic criteria included CT and/or MR ev-idence of contained disc herniation consistentwith the patient’s clinical symptomotology withor without disc degeneration. Clinical outcomewas assessed six months after treatment ap-plying the modified MacNab method althoughpatients were examined 2 weeks, 2 months and6 months after treatment. Of the 600 patientstreated, a total of 446 (74.3%) were deemed a“success”. The authors found a statistically sig-nificant improvement in those patients also re-ceiving corticosteroid periganglionic injectionsand have incorporated that into their treat-ment protocol. Also based upon clinical and ba-sic science studies the authors have chosen anozone concentration of 27 mcg/cc to be optimalfor both efficacy and safety. 2 cases of transientipsilateral numbness that resolved within twohours were reported, otherwise no complica-tions were reported.

iii. M. Muto, C. Andreula, M. Leonardi.Treatment of Herniated Lumbar Disc By In-tradiscal and Intraforaminal Oxygen-Ozone In-jection. Journal of Neuroradiology 31: 183-189,2004.

Muto, Andreula and Leonardi performed aretrospective analysis of oxygen-ozone therapyutilizing a similar technique described by An-dreula in his 2003 paper published in theAmerican Journal of Neuroradiology in May,2003. That is, intradiscal injection of 3-4 cc ofoxygen-ozone gas at a concentration of 30mcg/cc combined with an additional injection of10 cc ozone-oxygen intraforaminally. This wasa multicenter study performed in the Depart-ment of Neuroradiology under CT or fluoro-

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scopic guidance at hospitals in Naples, Italy(Muto), Bari, Italy (Andreula) and Bologna, I-taly (Leonardi). A total of 2200 patients weretreated between May, 1996 and May, 2003. In-clusive criteria included patients with degener-ative disc disease complicated by disc hernia-tion, single or multiple level disc herniations,failed back surgery syndrome patients, calci-fied disc herniations, and disc herniations asso-ciated with spinal stenosis. Clinical follow-upwas performed in 1400 of the patients treated.The MacNab method was utilized to define suc-cess. Of the 1400 patients who were contactedin follow up, 75% of the cases were deemed asuccess. Follow up CT or MR imaging was per-formed in 420 patients and demonstrated a re-duction in the size of the herniated discs inonly 63% of the cases. No early or late neuro-logical or infectious complications were re-ported in any of the 2200 cases studied (italicsadded for emphasis). Retrospective analysis ofthe failed patients revealed a much more un-likely chance of successful outcome in patientswith calcified disc herniations, herniations as-sociated with stenosis and large extruded her-niations. The authors suggest the followingpossible mechanisms of pain reduction in thetreatment of disc herniations with ozone-oxy-gen injections:

1) Enhanced oxygenation and reduced in-flammation in the disease site due to the oxi-dizing effect on pain producing mediators;

2) Direct effect of ozone on the mucopolysac-charides making up the nucleus pulposus ofthe intervertebral disc with rupture of watermolecules and shrinkage of the disc exertingcompression on the nerve roots;

3) Improved microcirculation due to resolu-tion of venous stasis and lack of oxygenatedblood supply following mechanical compressionof the herniated disc and disc protrusion on thevessel components.

iv. J. Buric et Al: Intradiscal Ozone Treat-ment of Non-Contained Disc Herniations. 18Month Follow-up. Rivista di Ossigeno-O-zonoterapia, 2: 153-160, 2003.

104 patients were included in the study.Strict inclusion and exclusion criteria were uti-lized. The patients were followed for 18months. Visual Analog Scales, Japanese Ortho-pedic Association Scale and Overall PatientRating Scale were utilized to assess patientsuccess or failure with the procedure. Therewas a 3.77 gain on the VAS, 54.7% improve-ment on the Japanese Orthopedic AssociationScale and a median of 80% was found on the

Overall Patient Rating Scale. At five monthsfollow up 22% had an unchanged herniationvolume, 41% had a reduction in volume and37% had complete disappearance of disc herni-ation.

The authors concluded intradiscal ozonetherapy proved an effective modality of treat-ing patients who have failed to benefit fromconservative measures and have not yet ful-filled the indications for surgical treatment.

v. M. Muto. Failure of Oxygen-Ozone Ther-apy with Intradiscal and Periganglionic Injec-tion in Lumbo-sciatica. Rivista di Ossigeno-O-zonoterapia 1: 179-182, 2002.

In this article, Muto reported his experiencewith intradiscal and intraforaminal O2-O3 in-jections in patients with low back pain with s-ciatica. Dr. Muto reported failures in patientswith small descending herniated disc with se-vere lateral recess stenosis, calcified disc herni-ations, recurrent disc herniations with or with-out granulation tissue, and spinal canal steno-sis. Dr. Muto also reported superior resultswith a combination of intradiscal and perigan-glionic injections compared to periganglionicinjections alone.

Initial Application for Investigational Device Exemption (IDE) E. Soriano

Edward Soriano, D.O.Clinical Assistant ProfessorTemple University203 N. 4th StreetHammonton, NJ 08037609-561-7444 USAE-mail: [email protected]

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 175, 2005

CT-Guided Intraforaminal Oxygen-OzoneTherapy in Lumbar Disc Herniation

M. BONETTI, A. FONTANAServizio di Neuroradiologia Istituto Clinico Città di Brescia; Italy

Disc herniation is defined as the protrusion ofthe nucleus pulposus through a tear in the annulusfibrosus towards the vertebral or root canals.Nowadays, the number of patients with disc herni-ation is rising constantly alongside the increase inthe average age of the population. Recent epi-demiological findings show that disc disease is alsoon the increase among the young. On the onehand, this is due to a lack of physical activity, asedentary lifestyle and increasing air and cartravel. On the other, excessive physical exercise(e.g. extreme sports) has adverse effects on thespine. Eighty per cent of the population will expe-rience an episode of low back pain with or withoutsciatica at least once in their lives. Degenerativespinal disease therefore has a strong impact on na-tional health service expenditure as it is one of themost common causes of working days lost and oneof the most significant items on referrals for radio-logical investigation. In the last few years thepathophysiological mechanisms underlying lowback pain and the anatomical and pathologicalchanges to the disc-joint complex have been clari-fied. The natural history of disc herniation has alsobeen followed in recent longitudinal prospective s-tudies, showing a favourable evolution in mostcases. Until a decade ago, surgery was the onlytreatment for these patients with barely satisfac-tory results. Even today, the benefit gained fromcurrent surgical techniques to treat root compres-sion is often transient also in selected patients.This accounts for the different operator-depend-ent surgical techniques adopted depending on theextrinsecation, size and number of hernias. Cur-rent operations include laminectomy, laminectomyplus foraminotomy, discectomy, discectomy plus

possible osteophytectomy and interlaminectomyby microsurgical technique. There are also “closedsurgery” techniques, namely Onik’s percutaneousnucleoaspiration with nucleotomy which allowsmechanical decompression of the disc withoutchanging the statics, but even here patients mustbe carefully selected, as only a few target cases aresuitable for treatment.

This situation accounts for the search for alter-native treatments such as enzymatic nucleolysisand CT-guided and percutaneous intraforaminaloxygen-ozone therapy. We assessed the therapeu-tic efficacy of oxygen-ozone therapy administeredby CT-guided intraforaminal injection in a largeseries of patients to establish whether this non in-vasive technique can be deemed a first choice ap-proach to patients presenting with lumbar disc h-erniation.

Dr Matteo BonettiIstituto Clinico Citta di BresciaServizio di NeuroradiologiaVia Gualla, 15I 25123 Brescia ItaliaRistampa autorizzata dalla Rivista “Interventional Neuroradiology”, 2005

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Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 176-182, 2005 www.centauro.it

During the FIO-WFITN Meeting in Venice, October 22, 2005, we have the pleasure to propose to allthe attendants the following proposal for the constitution of a new international scientific society ofozone therapy.All those who are in favour to this proposal are kindly asked to give their approval by e mail:[email protected] course any suggestion will be evaluated, if needed a new text will be distributed by e mail andeventually the WFOT officially founded.I am looking forward for your messages.

Marco Leonardi

WFOT – World Federation of Ozone TherapistsProposal for a New Scientific Society

Article 1 Name - Duration - Site and Status

The World Federation of Interventional and Therapeutic Neuroradiology (hereafter “the WFOT”) isconstituted for an unlimited period. It is an international non-profit making association founded in 1990.

The WFOT’s site shall in future be at the address of the President, or as otherwise directed by the Ex-ecutive Committee. English will be its official language. The activities of the WFOT shall be in accordancewith this Constitution, revised in 2000. No salary shall be paid to any Member for any reason as remu-neration for their activities on behalf of the WFOT.

Article 2 Purposes of the WFOT

These are as follows:a) To promote the neuroradiological interventional and therapeutic activities in all their aspects.b) To co-ordinate work in and documents concerning interventional and therapeutic neuroradiology andensure adequate circulation throughout the world, as required.c) To co-ordinate relations between interventional and therapeutic neuroradiology and the clinical spe-cialities devoted to the nervous system.d) To promote development of appropriate methods of teaching interventional and therapeutic neurora-diology and to ensure that standards of training and (if appropriate) certification are obtained and main-tained.

Article 3 Methods of Achieving the Purposes Laid out in Article 2

The WFOT shall

a) Hold a scientific meeting every two years at a time and place designated by the Executive Committee.b) Organise educational courses in interventional and therapeutic neuroradiology.

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Proposal for a New Scientific Society WFOT – World Federation of Ozone Therapist

c) Organise any other such meetings as will also promote its purposes.d) Award prizes or make scientific awards for work aimed at these purposes.e) Promote publication of an official journal and other appropriate documents.

Article 4 Membership

The WFOT shall be composed of:

– Society Members – Full Members, individuals– Associate Members– Honorary Members– Emeritus Members– Corporate Members

Society Members

Duly constituted Medical Ozone National or Continental Societies. This category is open to constitutedscientific societies dedicated to the medical use of Ozone. They shall pay an annual subscription, theamount of which will be determined by the WFOT. The Society Members will be represented by theirPresident, or delegate, as Member at Large in the WFOT Executive Committee. The Society Memberswill be entitled to one vote every 50 members or their society.

Full Members, individuals

This category shall be limited to medical practitioners active in interventional and therapeutic neuro-radiology. Full Members shall enjoy all rights and privileges of membership of the WFOT, including therights to vote, to serve on committees and to hold any office in the WFOT. They shall pay an annual sub-scription, the amount of which will be determined by the WFOT. The rights and privileges shall be forfeitif, over a period to be determined by the WFOT, currently two calendar years, the Member does not paythe annual subscription. Full Members whose membership lapses in this way will be eligible to apply forreinstatement on payment of the appropriate subscription.

Associate Members, individuals

The category is open to any individual not eligible for Full Membership. Associate Members have allthe rights and privileges of membership of the WFOT, but are not entitled to vote, nor to serve on Com-mittees except as consultants, nor to hold any office in the WFOT. They will pay an annual subscriptionfee, the amount of which will be determined by the Society. The rights and privileges shall be forfeit if,over a period to be determined by the Society, currently two calendar years, the Member does not pay theannual subscription. Associate Members whose membership lapses in this way will be eligible to apply forreinstatement on payment of the appropriate subscription).

Honorary Members and Honorary Presidents, individuals

Honorary Membership is conferred by the WFOT upon individuals who are judged to have made out-standing contributions to interventional and therapeutic neuroradiology. Conferment of Membership willbe proposed by the Executive Committee and must be confirmed by a simple majority of voting Mem-bers. Honorary Members will have all the rights and privileges of Full Membership of the WFOT.

Individuals who are considered suitably distinguished may be nominated as Honorary Presidents of theWFOT. Nominations should be made to the Secretary General. They will then be considered by the Mem-bership Committee, who will make a recommendation to the Executive Committee. Conferment of thishonour, which is for life, will require ratification by the General Assembly.

They are not required to pay subscription fees.

Emeritus Members, individuals

A Full Member who is no longer in active practice may apply to the Membership Committee to mod-ify his or her status. Emeritus Members have all the rights and privileges of membership of the WFOT,

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WFOT – World Federation of Ozone Therapist Proposal for a New Scientific Society

but are not entitled to vote, nor to serve on Committees except as consultants, nor to hold any office inthe WFOT. They are not required to pay subscription fees.

Corporate Members

The category is open to companies active in fields related to interventional and therapeutic neuroradi-ology and interested in closer collaboration with the WFOT. Corporate Members may send two delegatesto the General Assembly, but they will not have the right to vote. Corporate Members shall pay an annualsubscription, the amount of which will be determined by the WFOT. The rights and privileges shall be for-feit if, over a period to be determined by the WFOT, currently one calendar year, the Corporate Memberdoes not pay the annual subscription. Corporate Members whose membership lapses in this way will beeligible to apply for reinstatement on payment of the appropriate subscription.

Election of Members

Applications for Society Membership will be passed, via the Secretary General for proposal at the nextGeneral Assembly. Candidates will be elected by a simple majority of voting Members. The Member So-ciety will declare the number of its members, the membership fee and vote numbers will be proportionalto the number of full members of the Member Society.

Full Members may propose individual candidates for membership of the WFOT. Anyone wishing to be-come a Full Member must seek an existing Full Member to act as his or her sponsor. The latter must cer-tify that the applicant has had the requisites. The application will then be passed to the Secretary Generalfor proposal at the next General Assembly. Candidates will be elected by a simple majority of votingMembers. Successful applicants will become Full Members as from the General Assembly at which theirapplication is approved.

Applications for Corporate Membership will be passed, via the Secretary General for proposal at thenext General Assembly. Candidates will be elected by a simple majority of voting Members..

Proposals for Honorary Membership or Honorary Presidency should be made to the President.

Termination of Membership

Membership may be terminated by:a) the Member resigning;b) the Member being removed from the list of Members by direction of the Executive Committee for se-rious causes, or for actions of such nature as to hinder the purposes of the WFOT; orc) for failure to pay annual subscriptions for a period to be determined by the WFOT, currently two years(or one year in the case of Corporate Members).

Article 5 The Administrative Bodies of the WFOT

The administrative bodies shall be:a) The Executive Committeeb) The General Assemblyc) The Committees

Article 6 The Executive Committee

The Executive Committee is formed by the following officersi. The Presidentii. The Vice-Presidentiii. The Past Presidentiv. The General Secretaryv. The Treasurer

Three Members-at-Large, elected by the General Assembly.

The Presidents, or delegates, of the Member Societies

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The Executive Committee is responsible for managing and directing the scientific, financial and otheractivities of the WFOT. It shall meet when directed by the President, or at the request of a majority of itsmembers.

Article 7 Election of Officers

Any Full Member of the WFOT can seek election as Vice-President, Secretary General, Treasurer orMember-at-Large of the Executive Committee. These Officers shall be elected at the General Assemblyto serve according to the provisions of this Article. The procedure for their election shall be as follows.a) Notice of candidature, with the names of the candidate and two Sponsors, who shall also be Full Mem-bers shall be sent, at least three months before the General Assembly, to the Secretary General, who willascertain that the candidate is in good standing as a Full Member. The lists of candidates shall be insertedin the convocation to the General Assemblyb) Voting for each office shall be by secret ballot, unless there is only one unopposed candidate, in whichcase a show of hands clearly indicating majority agreement will suffice.c) The results of the elections shall be announced at the General Assembly; the candidate for each postwho has received the largest number of votes will be declared to have been elected. Should voting be tied,the election will be repeated, by secret ballot, at the same General Assembly.d) Newly-elected Officers will take office immediately after the General Assembly.e) The Officers constituting the Presidency will serve for one term, the length of which has been decidedby the WFOT (currently two years), and will not be eligible for re-election at the immediate followingterm.f) The Officers of the Secretariat will serve for the term determined by the WFOT (currently two years),and be eligible for re-election.g) The Members-at-Large will serve for two years and will be eligible for re-election.

Duties of the Officers

President

The President shall be the presiding Officer of the WFOT and will perform all duties which custom andpractice associate with his or her office. The President shall preside over meetings of the Executive Com-mittee, including its meeting with the Council of National Delegates. The President, with the approval ofthe Executive Committee, and taking into account offers from individual members, and their competence,shall appoint Full Members to standing and ad hoc Committees. The President may personally convenean Advisory Board to be consulted upon specific items concerning the WFOT. The President shall servefor two years. If for some reason the President becomes unable or unwilling to continue in office beforethe end of his or her normal term, the Vice-President shall assume the post of President until the nextGeneral Assembly or a Special Business Meeting convened for this purpose.

Vice-President

The Vice-President will co-operate with the President as appropriate and assume the duties of the Pres-ident if the latter is unable to serve, temporarily or, as indicated in the preceding clause, permanently. Heor she will also carry out such other duties as may reasonably be assigned by the President. If for somereason the Vice-President becomes unable or unwilling to continue in office before the end of his or hernormal term, the post will remain vacant until the next General Assembly or a Special Business Meetingconvened for this purpose. The Executive Committee will seek nominations for this post, in the usual way.The newly-elected Vice-President will then serve until the end of the term of office of the current Presi-dent.

Past President

After one term in office the President will automatically become Past President for a period of twoyears. He or she will co-operate with the President as appropriate, and will also carry out such other du-ties as may reasonably be assigned by the President. If for some reason the Past President becomes un-able or unwilling to continue in office before the end of his or her normal term, the post will remain va-cant until the end of the term of office of the current President.

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WFOT – World Federation of Ozone Therapist Proposal for a New Scientific Society

Secretary General

The Secretary General will maintain the requisite records of the WFOT, including those concerningmembership and the transactions at the General Assembly. He or she will also carry out such other dutiesas may reasonably be assigned by the President. The Secretary General will serve for two years and willbe eligible for re-election. If for some reason the Secretary General becomes unable or unwilling to con-tinue in office before the end of his or her normal term, his or her duties will be assumed by the Treasureruntil the next General Assembly or a Special Business Meeting convened for the purpose of electing anew Secretary General. The Executive Committee will seek nominations for this post, in the usual way.The new Secretary General will then serve for two years from the time of that General Assembly or fromthe following one if a Special Business Meeting is held in the sixth months preceding it.

Treasurer

The Treasurer will be responsible for administering the funds of the WFOT, keeping a record of finan-cial transactions, and providing a financial report to the General Assembly. He or she will also carry outsuch other duties as may reasonably be assigned by the President. The Treasurer will serve for two years,but will be eligible for re-election.

If for some reason the Treasurer becomes unable or unwilling to continue in office before the end ofhis or her normal term, his or her duties will be assumed by the Secretary General until the next GeneralAssembly or a Special Business Meeting convened for the purpose of electing a new Treasurer. The Ex-ecutive Committee will seek nominations for this post, in the usual way. The new Treasurer will then servefor three years from the time of that General Assembly or from the following one if a Special BusinessMeeting is held in the sixth months preceding it.

Duration of officers terms

The Executive Committee may, in collaboration with the Rules Committee, propose to the General As-sembly a variation in the length of service of the Officers, including the Members-at-Large should earlyretirement or other events disturb the normal sequence of changes of Officer.

Article 8 The General Assembly

The General Assembly will normally be held in conjunction with the Scientific Meeting. The SecretaryGeneral shall send the convocation to the Assembly to all Members at least six weeks before the date setfor the Assembly. All Members may attend the Assembly, but only Full and Honorary Members may vote.The General Assembly may take place and decisions may be taken only when the number of memberswith voting rights present is at least one fifth of the combined numbers of Full and Honorary members; itwill be the responsibility of the Secretariat to ensure that this requirement is fulfilled. If it is not, a furtherMeeting shall be convened, at which a quorum shall be deemed to be present regardless of the number ofFull and Honorary Members present. The convocation to this latter meeting shall be sent to all Membersnot less than 30 days before the date set for the Meeting.

The following will be elected at the time of the General Assembly: the President, the Vice-President,the Secretary general, the Treasurer, the Members-at-Large of the Executive Committee, and the Presi-dent of the next Annual Scientific Meeting whose President has not as yet been appointed. New Mem-bers in any category will be elected and registered.

Changes to the Constitution will be discussed and ratified, if approved, at the General Assembly. Allsuch matters as are indicated in the agenda shall be discussed. Any Members present may raise AnyOther Business of interest to the WFOT, but shall first notify the Secretary General in writing of his orher intention to do so. Decisions made at General Assemblies will be made by a simple majority (or bythe largest number of votes cast, if more than two choices are available) of voting Members, except as oth-erwise indicated in this Constitution.

Special Business Meetings may be convened by the President on written request of one third of thecombined numbers of Full and Honorary Members. The agenda for such Meetings shall be included in theconvocation to them, and no business other than that indicated by the agenda shall be conducted. Theconvocation to a Special Business Meeting [and any relevant ballot papers] shall be sent to all Membersat least 30 days before the date set for the Meeting.

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Article 9 Committees

Standing Committees

The members and Chairmen of these Committees shall be appointed by the Executive Committee, andthe Chairmen’s appointments shall be ratified at the General Assembly or a Special Business Meeting.Any Full member may offer him- or herself for consideration as a Committee member and should do soby informing the Secretary General of his or her willingness to serve. Membership will normally be forone term of two years, with the possibility of appointment for one further term. The Committees shall beauthorised to co-opt such further ad-hoc members as circumstances demand by agreement among the ex-isting appointed members, without reference to the Executive Committee; the latter will, however, be ad-vised of such arrangements. The activities of the Committees shall be reported to the Executive Commit-tee and to the General Assembly.

The list of Standing Committees will be kept under review, taking into account the needs of the WFOT.They currently include the following.a) Technical Committees:

i. Rules Committeeii. Membership Committeeiii. Audit Committee

b) Scientific Committees:iv. Publication Committeev. Scientific Programme Committeevi. Scientific Award Committeevii. Education Committee

i. Rules Committee

This Committee shall consist of three members, including the Chairman. It shall be responsible for in-terpreting the Constitution. It will also keep it under review, taking into account the views of the Mem-bers of the WFOT, and its changing needs. It will advise the Executive Committee of proposals for mod-ifications to the Constitution. With the agreement of the Executive Committee, it will prepare proposedchanges for presentation to the Members.

ii. Membership Committee

This Committee shall be responsible for receiving new applications for membership from the SecretaryGeneral, and for allotting the appropriate category to candidates. It will also review the suitability of ex-isting Members for the category of membership in which they are currently placed, having at its disposi-tion the information required to do this. It will provide the Executive Committee with proposals for mem-bership, to be approved at the General Assembly.

iii. Audit Committee

This shall consist of three members, including a Chairman. The Committee will review the accounts pre-pared by the Treasurer each year and shall retain a certified accountant for these purposes, and for certi-fying the annual report of the Treasurer.

iv. Publication Committee

This Committee will consist of three appointed members, including the Chairman, plus the most senioreditor of the official journal of the WFOT who is a Full Member of the WFOT, and the editor appointedto that journal by the WFOT. It shall promote publication of appropriate documents by the WFOT andshall be consulted about any projected publication by or on behalf of the WFOT.

v. Scientific Programme Committee

This Committee shall consist of three appointed members, including the Chairman. The President ofthe forthcoming Annual Scientific Meeting is a member ex-officio from the time of the end of the previ-ous Meeting until the end of the Meeting he or she organises. This Committee shall co-operate with localscientific committees and be responsible, in collaboration with the Secretariat, for the scientific organisa-tion of the meeting(s) of the WFOT.

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WFOT – World Federation of Ozone Therapist Proposal for a New Scientific Society

vi. Scientific Award Committee

This will consist of three appointed members, including a Chairman. It shall supervise any prizes orawards the WFOT may sponsor.

vii. Education Committee

This will consist of three appointed members, including a Chairman. The Committee will co-operatewith local scientific committees and shall be responsible, in collaboration with the Secretariat, for the sci-entific organisation of didactic courses organised by or on behalf of the WFOT. It will proposes places,topics and Presidents for courses to the Executive Committee and General Assembly for approval.

Other Committees

Ad hoc Committees may be established by the Executive Committee and an Advisory Board may beset up by the President, as indicated above. The period for which these bodies are appointed will normallybe determined at the time they are convened.

Article 10 Meetings

The Officers of the WFOT will hold such meetings as are deemed appropriate, which shall be organisedlocally by a Full Member appointed by the WFOT, following such guidelines as may currently be laiddown. These will normally include a Congress (and General Assembly), and one or more didactic courses.

Article 11 Financial Management - Responsibility

All financial contributions to the WFOT, including subscriptions and other fees and donations, togetherwith income from the educational and other activities of the WFOT, are to be paid to the Treasurer. Theamount and conditions of the annual subscriptions shall be proposed by the Executive Committee andsubmitted to the General Assembly for approval. The funds of the WFOT shall be used to finance the W-FOT’s activities, to organise the meetings of the WFOT. The Executive Committee shall assume collectiveresponsibility for its actions, including those relating to disbursement of funds. It shall not, however, beheld responsible for actions by individual Members of the WFOT or by its Committees which it has notpreviously approved, unless it is deemed to have exercised insufficient control over them.

Article 12 Changes in the Constitution

The Constitution may be amended at any General Assembly or at a Special Business Meeting (con-vened for that purpose on written request of one third of the combined numbers of Full and HonoraryMembers), by a two thirds majority of the voting members present. Proposed amendments must be pre-sented to the Members in the convocation to the General Assembly or Special Business Meeting

Article 13 Dissolution - Disposal of Property

The WFOT may be dissolved only at a General Assembly or a Special Business Meeting convened forthis purpose, by a three-quarters majority of Full and Honorary Members present. If the final balancesheet shows a profit, this shall be transferred to an non-profit organisation with aims similar to those ofthe WFOT.

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 183-184, 2005

Letter to the Editor

Dr.Matteo BonettiScientific DirectorRivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

Dear Matteo,For a fortuitous coincidence the last issue of

the Rivista (4, No 1, April 2005) reports bothour article on pag. 30 and one by Ikonomidiset Al, on pag 40.

On pag 38, we called attention to the read-ers, “by condemning the infusion of ozonatedsaline in vitro as well as in patients: this practicehas become common in Russia and, regret-tably, is also used by a few charlatans in Italywithout understanding that they can harm thepatient by infusing an irritant as powerful andtoxic as hypocloric acid (OCl–)”. Since 1995, Idiscussed this problem with Russian physi-cians explaining that both chemical experi-ments and clinical results have indicated thatthe use of ozonated saline can be toxic andshould be substituted with the classical o-zonated autohemotherapy performed in neu-tral glass bottles and not plastic bags. I admitthat the Russians ozonize the saline with verylow ozone concentrations (2-3 mcg/ml) andthis precaution can reduce toxicity but thetherapeutic advantage claimed by the Rus-sians is most likely due to a placebo effecthardly comparable to the effect of properly o-zonated blood.

Ozonation of saline at any concentration in-duces chemiluminescent effects and formationof hydrogen peroxide (Bocci et Al, 1998), sothat the unavoidable presence of traces of Fe++

in the sodium chloride solution allows theFenton’s reaction (1899) to occur:

H2O2 + Fe++ → OH• + OH– + Fe+++

The hydroxyl radical (OH•), even if it has ahalf-life of only 1×10–9 sec, is the most fearfulfree radical. Moreover, in the presence of hy-drogen peroxide, it enhances the following re-action:

H2O2 + Cl– → OCl– + H2O

Clearly ozonation of saline generates a si-multaneous multitude of reactions and hydro-gen peroxide, one of the most useful reactive

oxygen species, becomes very unstable. Russ-ian chemists are too knowledgeable to ignorethat hypoclorous acid (HOCl) is very causticand better used for disinfecting lavatoriesrather than to be injected intravenously. Evenat a concentration of 10 µM, HOCl is toxic andcan cause endothelial damage, hence phlebitiswhen infused by the IV route. Ikonomidis etal., do not mention this risk but report that “ifthe ozone dose exceeds 8-10 mg, the coagula-tion syndrome starts” !!

The danger of damaging the endotheliumand provoking an intravascular coagulationshould convince everyone to proscribe the in-fusion of ozonated saline. It is unfortunatethat the Greek Authors, like other ozonether-apists in China, India, Indonesia and now evenin Italy, have embraced this modality thatcosts only little less than the classical and ab-solutely safe ozonated autohemotherapy. Byconsidering that the FDA and world HealthAuthorities are objecting the use of ozone inmedicine, our aim should be to advise themost effective and atoxic methods rather thancomparing the doubtful Russian methodologyto the safe European one.

Finally, an absolutely safe and effective al-ternative bio-oxidative infusion using a di-luted and very stable solution of hydrogenperoxide in a 5% glucose solution, which doesnot even need an ozone generator, is nowavailable (Bocci et Al, 2005).

References

1 Bocci V. et Al: The use of hydrogen peroxide as a me-dical drug. Riv. It. Ossigeno-Ozonoterapia 4: 30-39,2005.

2 Ikonomidis S et Al: New data regarding the use ofoxidative stress (ozone therapy) in the former SovietUnion countries. Riv. It. Ossigeno-Ozonoterapia 4: 40-43, 2005.

3 Bocci et Al: Studies on the biological effects of ozone:7. Generation of reactive oxygen species (ROS) afterexposure of human blood and saline to ozone. J. Biol.Regul. Homeost. Agents 12: 67-75, 1998.

4 Bocci V: OZONE. A new medical drug. Springer,Dordrecht, The Netherlands 2005: 1-295.

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Letters to the Editor www.centauro.it

Dr. Matteo BonettiScientific DirectorRivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

Dr. Matteo Bonetti,I am writing this mail to inform you about

the recent creation of the Asociación Ar-gentina de Oxígeno Ozono Terapia.

The aim of our Association is to develop thescientific side of this therapy and to get intouch with the different Associations that areworking around the world.

We are also aware that there will be a meet-ing next October in Venecia, we would like toknow if we can assist, that would be really im-portant to us.

Finally, is there any magazine or review thatyour Association is publishing?

If there is, please send us the name and howwe can obtain it.

We expect to keep in touch.

Dr. Susana EsperanzaMember of the

Asociación Argentina deOxígeno Ozonoterapia

Dr. Matteo BonettiScientific DirectorRivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

Dr. Matteo Bonetti,I am writing this mail to inform you about

the recent creation of the Asociación Ar-gentina de Oxígeno Ozono Terapia.

The aim of our Association is to develop thescientific side of this therapy and to get intouch with the different Associations that areworking around the world.

We are also aware that there will be a meet-ing next October in Venecia, we would like toknow if we can assist, that would be really im-portant to us.

Finally, is there any magazine or review thatyour Association is publishing?

If there is, please send us the name and howwe can obtain it.

We expect to keep in touch.

Dr. Susana EsperanzaMember of the

Asociación Argentina deOxígeno Ozonoterapia

Dr. Matteo BonettiScientific DirectorRivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

Gentilissimo Dottor Matteo Bonetti

credo sia tempo di darle notizie sull'esitodella terapia con l'ozono ricevuta due mesi fain Italia da Lei.

Non sono guarito completamente, d'al-tronde vista la mia non più giovanissima etàera inpensabile un miracolo totale, però stòmolto meglio di prima. Oggi faccio cose cheprima non riuscivo assolutamente a fare. Sonoveramente molto contento, pensando a tutti idisturbi che l'ernia del disco mi dava e ora nonho più. Parlando con il Professore Reumato-

logo Fereur che mi segue in Canada mi hadetto che il nostro governo non riconosce an-cora l'ozonoterapia perchè terapia nuova, se-condo il mio parere questo solo perchè dan-neggia le case farmaceutiche. Credo che l'Ita-lia oggi sia all'avanguardia ed è questo il mo-tivo per cui ho voluto fare questo viaggio finda Lei, e ora sono felice perchè stò bene anchese ho dovuto attraversare l'oceano. Quindigrazie a Lei e all'Italia, il paese più bello delmondo a Lei dottore và tutta la mia ammira-zione per quello che ha fatto per me e che stàfacendo. " God bless all il dottor Bonetti e isuoi collaboratori".

Infiniti saluti

E. KitchenerOntario Canada

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www.centauro.it Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 185, 2005

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A, B, C, D) Teheran, TV Nazionale.

B) Hossein Ghanaati Direttore Istituto di RadiologiaUniversità di Teheran, Matteo Bonetti, moderatriceTV nazionale iraniana, Marco Leonardi.

E) Shopping.

Reportage fromThe First Interventional

Congress on the Minimally Interventional Spinal TreatmentTeheran 5th-10th May 2005

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Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 186-187, 2005 www.centauro.it

Un significativo momento di rilettura dell’operadi Francesco Riccardo Monti, lo scultore cremo-nese che ebbe gran fama nelle Filippine. Proprioalla sua opera in Estremo Oriente è stata dedicatauna mostra, inaugurata il 12 agosto all’UST Mu-seum delle Arti e delle Scienze dell’Università diSanto Tomas di Manila. La retrospettiva di Fran-cesco Riccardo Monti è organizzata in collabora-zione con l’Ambasciata d’Italia e con l’Associa-zione Italo-Filippina.

Ritratto dell’artista. Testa in bronzo di P. Ferraroni.

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www.centauro.it Francesco Riccardo Monti

L’ingresso della mostra. Da sinistra Maria Victoria Herrera,curatrice della mostra e del catalogo, Silvana Ancellotti Diaz titolaredella "Galleria d'Arte Duemila", Anna Filippicci Bonetti, nipote delloscultore e autrice della monografia “L'Orto dei Marmi: Francesco Ric-cardo Monti, Scultore, 1888-1958”, Contessina Francesca Arcelli Fon-tana, nipote dello scultore, Michelle Galan, proprietaria dello studio diArchitettura "House Precast" ed espositrice di ben 25 opere dello scul-tore e la Presidente della Philippine-Italian Association.

Un aspetto della mostra con piccoli lavori dello studio di Monti efotografie delle sculture eseguite in diverse città delle Filippine.Sono incluse anche le gigantografie delle statue del Main Buil-ding dell'Univversità Santo Tomas.

"Carabao", simbolo del bene (a sinistra dell'ingresso del ParcoLuneta di Manila).

Dono della monografia "L'Orto dei Marmi. Francesco RiccardoMonti. Scultore 1888-1958" al presidente della NCCA (NationalCommission for the Culture and the Art).

"Tamarao", simbolo del male (a destra dell'ingresso del ParcoLuneta di Manila).

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Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 4: 188, 2005 www.centauro.it

Il Corso Itinerante in Ossigeno-Ozono Terapia, viene effettuato alloscopo di divulgare la pratica clinica dell’Ossigeno-Ozono secondo lelinee guida prefisse dalla Federazione Italiana di Ossigeno-OzonoTerapia. Il corso viene diviso in tre sezioni: La prima dedicata alrazionale della terapia, la seconda alle linee guida di trattamento e laterza alla dimostrazione pratica delle varie applicazioni.Il Corso si terrà presso il Teatro del Palazzo Campana di Osimo (An-cona) ed è riservato a 120 medici neuroradiologi e ortopedici.

Il corso di aggiornamento si svolge in una giornata della durata di 8 ore, al termine della quale verrà effettuato testdi valutazione ECM.Al termine verrà consegnato un attestato di partecipazione.L’iscrizione è aperta fino a 2 settimane prima del corso e prevede una quota di 50,00 Euro per i soci FIO, 75,00 Europer i non soci, comprensiva di materiale didattico e colazione di lavoro.

Osimo (AN)

CORSO ITINERANTE INCORSO ITINERANTE IN

OSSIGENO-OZONOOSSIGENO-OZONOTERAPIATERAPIA

5 Novembre 20055 Novembre 2005

Alberto Alexandre TrevisoCosma Andreula BariMatteo Bonetti BresciaRoberto Dall’Aglio ParmaMarco Leonardi BolognaAlessandro Luzi Ancona

Claudio Piana AnconaVincenzo Ricci OsimoLamberto Re AnconaLuigi Simonetti BolognaAntonio Stramentinoli OsimoGabriele Tabaracci Montechiari (BS)

Segreteria Organizzativa:

X-RAY SERVICE:

Tel +39.030.3197173 - Fax +39.030.3197171 - e-mail: [email protected]

08.30 - Registrazione partecipanti09.00 - Apertura corso e benvenuto - Dr C. Piana09.15 - Il razionale dell’ossigeno-ozonoterapia nel trattamento

della patologia muscolo-scheletricaProf. M. Leonardi - Dr L. Simonetti

09.45 - Ozonoterapia: Stato dell’arte - Dr M. Bonetti10.15 - La tecnica intradiscale TC guidata - Dr C. Andreula10.45 - L’esperienza del gruppo di Ancona. Tecniche a confronto

Dr A. Stramentinoli

11.15 - Coffee Break

11.15 - Etoricoxib e O2-O3 terapia vs O2-O3 terapia neltrattamento della spondiloartrosi - Dr. G. Savoca

11.30 - Ossigeno Ozono terapia il punto di vista dell’ortopedicoDr V. Ricci

12.00 - Ozono e SportProf. L. Re

12.30 - Basi biochimiche e farmacologiche dell’azione dellamiscela Ossigeno-OzonoProf. R. Dall’Aglio

13.00 - Colazione di Lavoro

14.00 - Ozono terapia Vs tecniche mininvasive di trattamento delrachide lombosacrale - Dr A. Alexandre

14.30 - Ossigeno-Ozono terapia nel trattamento della patologiadolorosa del piede e della mano - Dr G. Tabaracci

15.00 - Prove pratiche

15.30 - Videoproiezioni di discolisi - Dr C. Andreula

16.00 - Il parere dell’Anestesista - Dr A. Luzi

16.30 - Test di valutazione

17.00 - CHIUSURA DEL CORSO

Direttore del Corso Dott. Claudio Piana

POU Osimo - Zona Territoriale n. 7 - Ancona

ASUR Marche

Relatori

PROGRAMMA

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� 1 year / 2006 Italy: Euro 50,00

� 1 year / 2006 European Countries: Euro 55,00

� 1 year / 2006 non-European Countries (air mail): Euro 60,00

� I enclose a cheque/money order payable to Centauro s.r.l.

� Swift transfer Centauro s.r.l.,Unicredit Banca - Swift code: UNCRIT2BNU4 -

IBAN code: IT 89 T 02008 37070 000002933096

� Please charge my Credit Card:

� Visa � Diners � Master Card � Carta Si

No. Expiry date

Name (please print)

Address

City - State - Post code

e-mail Tel. Fax

Date / / Signature

� Please send invoice to

Please return this form to:

CENTAURO SRLVia del Pratello, 8

I-40122 Bologna - ItalyTel. 051.227634 - Fax 051.220099

Dear subscribers – In relation to the provisions of art. 10 of Law 675/1996, we assure you that your personal information (name,surname, qualification, profession and address) currently stored in our database shall be used solely for the purpose of sendingbusiness letters and notices from publiusher to subscriber. In according with art 13 of Law 675/1996, you are entitled to refuse toauthorise any use of the information in our possession for purposes other than those prescribed by law.

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RIVISTA ITALIANADI OSSIGENO-OZONOTERAPIA

Official journal of the FIO -Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

Please enter my subscription to Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia for 2005www.centauro.it

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Al Presidente della FIO

Il sottoscritto/a

Residente in via

CAP Città

e-mail Telefono Fax

Chiede di essere iscritto alla FIO - Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia.

Allega un breve curriculum vitae (una pagina)

Data Firma

Mi impegno al versamento della quota sociale annua di 125,00 €.

Di cui 75,00 € come iscrizione alla FIO e 50,00 € come abbonamento alla Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia, organo ufficiale della FIO, al ricevimento del modulo di pagamento

Dr Matteo BonettiSegretario FIO

Presso: X-Ray Service SrlSede amministrativa: Via Leonardo da Vinci, 20 - 25100 Brescia

Sede operativa: c/o Casa di Cura Sant’Anna, Via del Franzone 31 - 25100 Brescia

Tel.: 030.3197173 - Fax: 030.3197171

Comunicazione all’Abbonato - In relazione a quanto disposto dall’art. 10 della L. n. 675/1996, Le assicuriamo che i Suoi dati(nome, cognome, titolo di studio, attività svolta e indirizzo), presenti nel nostro archivio informatico, verranno utilizzati esclu-sivamente per l’invio di lettere commerciali e avvisi promozionali inerenti al rapporto editore-abbonato. Ai sensi dell’art. 13della L. n. 675/1996, Lei potrà opporsi all’utilizzo dei dati in nostro possesso se trattati in maniera difforme a quanto dispostodalla legge

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FIOFederazione Italiana diOssigeno-Ozonoterapia

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www.webfio.it

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Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia is a clinical and practicejournal documenting the current state of neuroradiology practice. Thejournal publishes original clinical observations, descriptions of new tech-niques or procedures, case reports and articles on the ethical and socialaspects of health care. Papers are accepted on the understanding thatthey are subject to peer review, editorial revision and, in some cases,comment by the editors. Manuscripts are examined by independentanonymous reviewers. All authors remain anonymous to the reviewers,in line with international standards. Manuscripts submitted in English willbe edited and corrected if necessary. Articles and other material publis-hed in the journal represent the opinions of the authors and should notbe construed to reflect the opinions of the publisher.

Submissions should be accompanied by a covering letter signed by allauthors stating that a) the paper is not currently being considered for pu-blication elsewhere; b) all authors have been personally and actively in-volved in work leading to the report and will thus hold themselves jointlyand individually responsible for its content; c) all relevant ethical safe-guards have been met in relation to patient protection; d) an acknowled-gement of any financial support from commercial sources or pecuniaryinterest in such enterprises that could pose a conflict of interest includingconsultations for any product or process mentioned in the submission.Failure to make such disclosure in the covering letter will result in the ma-nuscript being rejected. All manuscripts and correspondence should besent to the Editor- in-Chief, Matteo Bonetti. Manuscript selection is ba-sed on peer review. The guidelines to authors are based on the UniformRequirements for Manuscripts Submitted to Biomedical Journals (AnnIntern Med 108: 258-265, 1988).

The publishers will inform the author(s) in case they want to make useof their limited copyright. In case of sales of reprints or of other repro-ductions of the article in printed or electronic media, the publisher willcompensate the authors financially or by other means. The authors retainthe right to reject publication for purposes they deem to be conflictingwith their personal or scientific integrity.

GENERAL GUIDELINES – Original articles should be organized inthe customary format of: Summary, Introduction, Methods, Results, Dis-cussion, and Conclusion. Case reports should be concise, clear and welldocumented. Technical notes will offer brief descriptions of techniqueswith possible applications. Summaries and captions will be published inEnglish and in Italian.

REFERENCES – References should be prepared carefully. Journalnames should be abbreviated according to Index Medicus using the fol-lowing format:

1) Names of authors, Capitals of given names (in the case of morethan three authors use “et Al”):Title of article. abbreviated Journalname volume: page-page, year.

i.e.: Laredo JD, Bard M: Thoracic Spine: Percutaneous TrephineBiopsy. Radiology 160: 485-489, 1986.2) Names of authors, Capitals of given names (in the case of morethan three authors use “et Al”):Title of book. Printer, City year.

i.e.: Valavanis A: Medical Radiology: Interventional Neuroradiology.Springer Verlag, Heidelberg 1993.3) Names of authors Capitals of given names (in the case of morethan three authors use “et Al”):Title of chapter. In: Editor’s name:Title of book. Printer, City year: page-page.

INSTRUCTIONS TO AUTHORSRIVISTA ITALIANA DIOSSIGENO-OZONOTERAPIA

ORGANO UFFICIALE DELLA FIOFEDERAZIONE ITALIANA DI OSSIGENO-OZONOTERAPIA

COMITATO EDITORIALECosma Andreula (neuroradiologia), FrancAntonio Bertè (farmacologia),

Velio Bocci (fisiologia generale), Marco Brayda-Bruno (ortopedia),Francesco Ceccherelli (anestesia e rianimazione)

Giuliano Fabris (neuroradiologia), Carlo Luongo (vascolare),Giovanni Pierucci (medicina legale), Giovanni Ricevuti (immunologia),

Plinio Richelmi (tossicologia), PierLuigi Sapelli (odontoiatria),Luigi Valdenassi (farmacologia), Giuliano Agolini (Igiene e antisepsi)

COMITATO DI LETTURAGiovanni Agostini, Alberto Alexandre, Carlotta Barbara,

Liberato Berrino, Josip Buric, Franco Cirillo, Ludovico Coppola,Roberto Dall’Aglio, Cesare D’Ambrosio, Paola D’Aprile,

Giovanni Battista Di Mauro, Amelia Filippelli, Alessandro Fontana,Eugenio Genovese, Riccardo Giunta, Antonio Gjionovich,Giorgio Gombos, Stergios Ikonomidis, Emmanuel Iliakis,

Nivio Jucopilla, Enrico Lampa, Raffaele Landi, Biagio Lettieri,Antonino Levita, Carlo Maria Longo, Renato Manzi,

Filippo Roberto Marcolongo, Enzo Marinoni, Giuseppe A. Marra,Raoul Matassi, Claudio Morosi, Mario Muto, Vincenzo Pantusa,Marco Pasquali Lasagni, Hector Salgado, Adriano Sammartino,

Francesco Silvano Sasso, Alberto Scarchilli, Luigi Simonetti,Umberto Spagnoli, Marco Spreafico, Anteo Tomasso, Giulia Tommasini

DIRETTORE SCIENTIFICOMatteo Bonetti

Servizio di Neuroradiologia - Istituto Clinico Città di Bresciavia Gualla, 15 - 25100 Brescia

Tel. ..39/030/3710311 - Fax ..39/030/3710370e mail: [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEMARCO LEONARDI

Cattedra e Servizio di Neuroradiologia – Ospedale Bellariavia Altura, 3 - 40139 Bologna

Tel. ..39/051/6225520 - Fax ..39/051/6225785e mail: [email protected]

LANGUAGE EDITORAnne Collins

GRAFICA E IMPAGINAZIONEElisabetta Madrigali

e-mail: [email protected]

PUBBLICITÀGerardo Dall’Occa

e mail: [email protected]

STAMPAGrafiche dell’Artiere – Bologna

FIOFEDERAZIONE ITALIANA

DI OSSIGENO-OZONOTERAPIAMarco Leonardi

Presidente

Per informazioni: Centauro s.r.l.Via del Pratello, 8 - I-40122 BolognaTel: ..39/051/227634 - Fax: ..39/051/220099e mail: [email protected] SINGOLO: Euro 30,00numeri arretrati: maggiorazione 50%Reg. Trib. di Bologna n. 7159 del 20-09-2001

Cosma F. Andreula, Roberto Dall’Aglio, Vice PresidentiMatteo Bonetti, SegretarioFilippo Albertini, Tesoriere

Consiglieri : Roberto Cardelli, Francesco Ceccherelli,Massimo Damini, Gabriele Tabaracci, Alessio Zambello

Giovanni Barco, Presidente Eumedica

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i.e.: Bonneville JF, Clarisse J et Al: Radiologie Interventionnelle. In: CManelfe (Ed): Imagerie du rachis et de la moelle. Vigot Editeur,Paris 1989: 761-776.

ILLUSTRATIONS – Figures should be submitted as original x-ray orlaser films, glossy prints or slides (all originals will be returned to the au-thors with offprints). Clearly indicate on one side the top of the figureand number. Do not label the image with arrows, numbers or letters, butindicate on a duplicate copy or on a sketch where these indications aredesired. Do not cut or attach figures with scotch tape or use paper clips.

Instructions for Submission of Electronic Illustrations

Colour figures: Images must be acquired using the QUADRICRO-MIA-CMYK method. The RGB method is only recommended for videoreproductions as the quality of printed figures is poor:

Black and white figures: Images must be acquired using the GREYSCALE with a minimum scanner resolution of 300 pixels per inchor 150 pixels per cm. Images should be saved in .TIFF format.

It is important that images retain their original acquisition features.Subsequent changes do not improve the initial resolution. If these mini-mum requirements are not satisfied, the print quality will be poor. Defi-nition also depends on the enlargement factor: a large image can be re-duced for publication thereby improving the resolution, but enlargementof a small image highlights all its flaws and severely reduces the reso-lution. Images submitted for publication must be the original acquisi-

tions. Images already paged in Word, PowerPoint or other documentsor inserted in web pages contain a low-resolution image unsuitable forprinting.

Graphic paging will be done using the Macintosh system.Illustrations can be submitted on a CD-ROM copied in ISO 9006 for-

mat legible on PC or MAC. Other media can be used, compressing fi-les with Stufflt, Aladdin or Zip, as long as the original is in high-resolu-tion TIFF format. Submissions can be sent via the Internet, but main-taining the same initial characteristics. The time required to send fileswill vary depending on the number of figures, but image resolutionmust not be reduced to speed up transmission times. When namingthe figures, please check that the name corresponds to the figurenumber.

Typewritten manuscripts – doubles spaces – should be submitted in tri-plicate (illustrations in one original copy and two fotocopies). Theyshould be typed on one side of the paper, double spaced, with margins ofat least 25 mm, accompanied by a diskette (3 1/2”) indicating the pro-gramme used (IBM, MS/DOS or Macintosh are acceptable). Send every-thing to the Editor in Chief.

Offprints: The journal Rivista di Ossigeno-Ozonoterapia offers au-thors a complimentary copy of the issue in which their article is publishedand a free CD with the .pdf file of the article itself.This will allow authorsto print the copies they need, but commercial use of this CD is a criminaloffence. To purchase reprints of articles published by the journal pleasecontact Centauro Srl for a quotation at [email protected].

1) Si accettano solo lavori originali.

2) Lingua: la Rivista di Ossigeno-Ozonoterapia accetta articoli in in-glese ed in italiano con didascalie e riassunto nelle due lingue o almenoin italiano.

3) Traduzioni: le traduzioni e le revisioni dell’inglese verranno effet-tuate da un traduttore specializzato (omaggio dell’editore agli autori).Ciò consente la migliore uniformità dei testi inglesi.

4) Il testo dei lavori va presentato in tre copie (complete di iconogra-fia) stampato a doppia spaziatura. Nella prima pagina vanno indicati soloil titolo, gli autori, il reparto di appartenenza. Indicare oltre al nome, indi-rizzo e numero telefonico della persona riferimento per ogni comunica-zione. Nella seconda pagina vanno inseriti il titolo (senza i nomi degliautori, per permettere la lettura anonima) e le parole chiave, seguirannopoi i riassunti ed il testo.

I riassunti dovranno essere due: uno breve e descrittivo, che saràpubblicato in italiano, ed uno molto ampio ed esaustivo che sarà tradottoin inglese e dovrà consentire la piena comprensione del lavoro.

Da ultimo vanno inserite le didascalie dell’iconografia e delle tabelle ela bibliografia (completa, ma essenziale), numerata ed in ordine alfabe-tico.

5) Bibliografia: si prega di seguire le norme editoriali in modo moltoaccurato, limitando le citazioni alle essenziali:

– Cognome dell’autore Iniziale del nome: Titolo del lavoro. Nome ab-breviato della rivista Volume: pagina iniziale-pagina finale, anno.

– Cognome dell’autore Iniziale del nome: Titolo del libro Editore,Città, Paese; Anno: pagina iniziale-pagina finale.

Qualora gli autori siano più di tre si consiglia di indicare i primi duepiù: «et Al».

6) Inviare il testo anche su dischetti da 3 1/2’’ per Macintosh, IBM,MS-DOS o comunque in formati tipo Word, Write, Xpress. Esso dovràessere battuto senza formattazione od impaginazione. In caso di ta-belle, grafici o disegni specificare il programma con il quale sono staticreati.

7) Iconografia: si raccomanda la presentazione di iconografia dellamigliore qualità, sotto forma sia di lastre originali (preferibilmente) o dia-positive, sia di stampe bianco/nero. Le tabelle devono essere numerate.Ogni immagine o tabella va corredata da una didascalia sintetica in ita-liano (traduzione in inglese a cura della redazione). Indicare sempre iparametri RM.

Istruzioni per l’invio del materiale iconografico

L’impaginazione grafica dei lavori avviene in ambiente Macintosh.Immagini a colori: L’acquisizione delle immagini deve essere eseguita

NORME EDITORIALI

in modalità (metodo) QUADRICROMIA - CMYK . La modalità RGB è in-dicata solo per immagini da riprodurre in video, ma perde la qualità conla riproduzione su carta.

Immagini in bianco e nero: L’acquisizione delle immagini deve essereeseguita in SCALA DI GRIGIO.

Tutte le immagini devono essere acquisite in scanner ad una ri-soluzione di 300 pixel per pollice minimo o di 150 pixel per cm mi-nimo.

Le immagini devono essere poi salvate in formato .TIFFÈ importante che le immagini abbiano queste caratteristiche all’origine

dell’acquisizione. Le modifiche successive non migliorano la risoluzioneiniziale. Se non è possibile ottenere queste caratteristiche minime, il ri-sultato in stampa sarà a bassa definizione. La definizione dipende inol-tre dal fattore di ingrandimento: un’immagine di grandi dimensioni puòessere ridotta per la stampa e migliorare le caratteristiche di risoluzione;ma un’ingrandimento di un’immagine piccola mette in luce tutti i più pic-coli difetti, oltre a ridurre in modo evidente la risoluzione. Le immagini in-viate per la stampa devono essere assolutamente gli originali di acquisi-zione. Le immagini già impaginate in documenti Word o PPT (o altre ap-plicazioni) o contenute in pagine web, contengono un’immagine virtualein bassa risoluzione, non adatta alla stampa tipografica.

Per l’invio dell’iconografia si può utilizzare un cd-rom, masterizzato informato ISO 9006 perché sia leggibile da PC a MAC.

Si può utilizzare altri supporti, comprimendo i files con Stufflet o Alad-din o Zip, raccomandando che l’originale sia in formato TIF e in alta ri-soluzione.

Il lavoro può essere inviato tramite la rete Internet, ma sempre con lestesse caratteristiche iniziali. Naturalmente il tempo d’invio sarà lungo inrelazione al peso delle immagini, ma queste non devono assolutamenteessere ridotte di risoluzione per facilitarne l’invio.

Se le caratteristiche iniziali delle immagini non fossero quelle richieste,perché acquisite con macchinari ospedalieri, sarebbe utile fare una veri-fica del risultato finale: dopo averle salvate in un supporto con le carat-teristiche sopraddette, utilizzando un altro computer non collegato allarete di archivio delle immagini che si vogliono stampare, provate a fareun’uscita in carta. Da qui si potrà verificare la nitidezza delle immagini dastampare. Per questo tipo di immagini si può utilizzare il formato JPG.

Quando viene dato un nome all’immagine, verificare che il nome datocorrisponda alla numerazione delle didascalie.

8) Estratti: la Rivista di Ossigeno-Ozono terapia offre agli autori unacopia omaggio del numero su cui il Loro articolo è pubblicato ed un CDgratuito con il file .pdf dello stesso articolo. Questo permetterà agli au-tori di stampare le copie di cui necessitano, ma un uso commerciale diquesto CD configura un reato. Per acquistare estratti degli articoli pub-blicati sulla rivista, si prega contattare Centauro S.r.l. per un preventivodi spesa all’indirizzo [email protected].

9) Tutto il materiale va inviato al Direttore Scientifico.

Edita da CENTAURO s.r.l. - Sede legale: Via del Pratello, 8 – I-40122 BolognaC.F. e P. IVA 01896531207 – Cap. soc. Euro 15˙493,70 i.v. – Reg. Impr. BO n. 58365/1998 – R.E.A. BO n. 397358

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Organo Ufficiale della FIOFederazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia

ISSN 1720-6561VIII Congress of the WFITN - Venice 19-22 October 2005

II Congresso Nazionale FIO - Venezia 22 October 2005

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