Rivieraovest ott2013 n134

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Comunali, nasce il movimento “Il mio paese” Stra pag. 6 pag. 10 Fossò, pronta la casa alloggio per anziani Ci saranno ambulatori che ospiteranno medici di famiglia e una sala polivalente ampia 150 mq F inalmente è iniziato il progetto per la realizzazione della Casa Alloggio per anziani di Fossò in via IV Novembre. La prima pietra fu posta nel 1996, la struttura è generosamente voluta e finanziata dai tre fratelli Quartiero: Carlo, Italia e Cesare. L’edi- ficio di proprietà della parrocchia di Fossò, è gestito da una Fondazione della quale fanno parte il parroco pro tempore Don Claudio Savoldo, il sindaco pro tempore Federica Bo- scaro e l’esecutore testamentario ingegner Lorenzo Salmaso. La Fondazione, dopo l’acquisto del mobilio e le ultime messe a punto e verifiche, ha avviato le procedure per l’utilizzo complessivo della casa. I quat- tro miniappartamenti al piano terra, che pos- sono ospitare una o due persone ciascuno, saranno assegnati ad anziani autosufficienti del paese che pagheranno un affitto mini- mo e le utenze del proprio domicilio. Le domande degli ultrasessantenni interessati a occupare gli appartamenti, devono essere indirizzate (corredate da dichiarazione ISEE) entro fine novembre, alla Fondazione Casa Alloggio presso la parrocchia di Fossò, che valuterà l’idoneità in base al regolamento. La manutenzione ordinaria di tutta la strut- tura, compreso lo scoperto, è stata affidata all’associazione di volontari della Pro Loco che gestirà gli spazi comuni sulla base delle indicazioni della Fondazione. La grande sala di oltre 150 mq si avvia così a diventare la sala polivalente a disposizione di tutta la comunità, a partire dagli anziani, una strut- tura che il paese aspettava da anni. Il primo piano sarà occupato ... Nuova protesta contro Veneto City Pianiga pag. 12 della Riviera Ovest Periodico d’informazione locale. Anno XX n.134 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it INDAGINE ULSS 13, SEMPRE PIÙ OBESI pag. 8 Due importanti eventi per la promozione della salute si sono svolti a Dolo nelle scorse settimane. Si tratta della Giornata della Salu- te che ha voluto sensibilizzare la popolazione ad un corretto stile di vita basato sull’attività fisica e su una sana alimentazione, e dell’O- besity Day, giornata dedicata A MIRA, MERCATINI E FESTE FINO AL 2014 La Pro Loco di Mira organizza eventi an- che nella stagione fredda e, dopo il successo delle visite in villa 4x4 propone la Castagnata a Malcontenta, domenica 10 novembre, e il Mercatini di Natale a Mira sabato 7 e domenica 8 dicembre. La stagione fredda si lega alle feste natalizie pag. 17 Il costo del lavoro per le imprese venete e il cuneo fiscale Primo Piano pagg. 4-5 10% 40% 50% 30% 30% 50% 50% 20% 20% 10% 10% 30% 20% 60% 40% 60% COUPON del risparmio Cogli le migliori offerte della tua zona! EDITORIALE Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano “D avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da impren- ditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “ag- giustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pub- blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic- colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio L e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Con- siglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determi- nato dai delitti contro le donne. Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia di Silvia Giuriato*

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Rivieraovest ott2013 n134

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Comunali, nasce il movimento “Il mio paese”

Stra

pag. 6

pag. 10

Fossò, pronta la casa alloggio per anzianiCi saranno ambulatori che ospiteranno medici di famiglia e una sala polivalente ampia 150 mq

Finalmente è iniziato il progetto per la realizzazione della Casa Alloggio per anziani di Fossò in via IV Novembre. La

prima pietra fu posta nel 1996, la struttura è generosamente voluta e finanziata dai tre fratelli Quartiero: Carlo, Italia e Cesare. L’edi-ficio di proprietà della parrocchia di Fossò, è gestito da una Fondazione della quale fanno parte il parroco pro tempore Don Claudio Savoldo, il sindaco pro tempore Federica Bo-scaro e l’esecutore testamentario ingegner Lorenzo Salmaso. La Fondazione, dopo

l’acquisto del mobilio e le ultime messe a punto e verifiche, ha avviato le procedure per l’utilizzo complessivo della casa. I quat-tro miniappartamenti al piano terra, che pos-sono ospitare una o due persone ciascuno, saranno assegnati ad anziani autosufficienti del paese che pagheranno un affitto mini-mo e le utenze del proprio domicilio. Le domande degli ultrasessantenni interessati a occupare gli appartamenti, devono essere indirizzate (corredate da dichiarazione ISEE) entro fine novembre, alla Fondazione Casa

Alloggio presso la parrocchia di Fossò, che valuterà l’idoneità in base al regolamento. La manutenzione ordinaria di tutta la strut-tura, compreso lo scoperto, è stata affidata all’associazione di volontari della Pro Loco che gestirà gli spazi comuni sulla base delle indicazioni della Fondazione. La grande sala di oltre 150 mq si avvia così a diventare la sala polivalente a disposizione di tutta la comunità, a partire dagli anziani, una strut-tura che il paese aspettava da anni. Il primo piano sarà occupato ...

Nuova protesta contro Veneto City

Pianiga

pag. 12

della Riviera Ovest

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.134 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

indagine Ulss 13, sempre più obesi

pag. 8

Due importanti eventi per la promozione della salute si sono svolti a Dolo nelle scorse settimane. Si tratta della Giornata della Salu-te che ha voluto sensibilizzare la popolazione ad un corretto stile di vita basato sull’attività fisica e su una sana alimentazione, e dell’O-

besity Day, giornata dedicata

a mira, mercatini e feste fino al 2014

La Pro Loco di Mira organizza eventi an-che nella stagione fredda e, dopo il successo

delle visite in villa 4x4 propone la Castagnata a Malcontenta, domenica 10 novembre, e il Mercatini di Natale a Mira sabato 7 e

domenica 8 dicembre. La stagione fredda si lega alle feste natalizie

pag. 17

Il costo del lavoro per le imprese venete e il cuneo fiscale

Primo Piano

pagg. 4-5

10%

40%50%30%

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60%

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EDITORIALE

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

“Davanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate

in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da impren-ditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifi ca i favori piccoli e grandi, gli “ag-giustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pub-blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic-colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifi ca tutti gli altri, fi no ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”?

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Con-

siglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determi-nato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

*Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

di Silvia Giuriato*

continua a pag. 8

L’Intervento

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzio-

ne del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

*Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

di Silvia Giuriato*

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Riviera Provincia Regionedolo

pag. 9

Monitoraggi sulle strade più trafficate

vigonovo

pag. 10

Cambia la raccolta differenziata dei rifiuti

fiesso

pag. 13

Tre progetti in aiuto di bambini ed immigrati

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 ottobre 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

EDITORIALE

Davanti al “dio palanca” così fan tutti Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia?

Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo?

Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori?

E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato.

Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo diffi cile e confuso periodo.

Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fi ne settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere.

E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno.

E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustifi care ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fi ne il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Strutture Uso delle palestre provinciali

Concessione delle palestre provin-ciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con ap-posito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.

Violenza sulle donneallo stUdio Un servizio di sUpporto psicologico

Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine

degli avvocati per l’attività di prima

consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo

di collaborazione con l’Ordine degli psicolo-gi. Il testo discusso ed emendato in sede

di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità

Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio

provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della

giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

-

Ddl svuota Provinciela mobilitazione

a roma delle province

“Vogliono far passare l’abolizione delle

Province come la solu-zione dei problemi del nostro Paese, quando

ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto

prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e

pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli

presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità

ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un

ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”.

Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione

dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Pro-

vince italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali,

parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.

Urbanisticapiano casa, Un sUccesso

Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative

all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa

approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013

le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul

Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per

l’ampliamento delle abitazioni.

partiti

pag. 18

E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd

personaggio

pag. 22

Mason, l’irresistibile passione peril collezionismo

ambiente

pag. 19

Allarme nutrie al cimitero di San Michele

trasporti

pagg. 26-27

Nuovi orari dei treni, una rivoluzione

territorio

pag. 32

Novembre, torna la paura delle alluvioni

arte

pag. 34

Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio

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4 Argomento del mese

coinvolti 750 lavoratori tra noale e scorzÉ

Per Aprilia la corsa più lunga

Acque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione

presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa

presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’in-contro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, signifi ca, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un pro-getto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.

Il taglio del cuneo fi scale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più effi cace per incenti-

vare le assunzioni sembra essere stato il bonus fi scale “under30”, fi n nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricor-dato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fi scale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fi scale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fi sco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fi ne dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta

2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà neces-sario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affi dabili per le banche. Ed è previsto il rifi nanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giu-seppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fi scale – dice Borto-lussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fi no a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Diffi cile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato

però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediata-mente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il benefi cio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fi no a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.

di Alessandro Abbadir

La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo

porta in busta paga 14 euro netti

al mese

Migliaia di richieste di assunzioni sono

arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”

LAVORONel 2014, il taglio del cuneo

fi scale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce

medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota

lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016).

Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato

un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015) Cuneo fi scale e bonus giovani per rilanciare l’occupazione

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Natale Aziende 2013

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5Argomento del mese

di Nicola Stievano

Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuolaLa storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione

Un esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le dif-fi coltà della crisi, il Veneto a fare da capofi la, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipenden-ti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione

e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fi no ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, fi nanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una fi liera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfi da vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.

Cuneo fi scale e bonus giovani per rilanciare l’occupazione

10 Argomento del mese

spalla pag 5 per vene-ziane

Dati Unioncamere per il veneziano

Area sud la più in affanno Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoroDisoccupazione galoppante e imprese in diffi coltà. I segnali di ripresa ci saranno

anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono

pesantissime: a fi ne 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di som-ministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò signifi ca che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengo-no eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fi scale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione diffi cile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i setto-ri più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoc-cupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peg-gioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il siste-ma turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.

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6 Stra

Elezioni comunali a Stra, si scaldano i motori e nascono civiche, Movimenti e nuove forze politiche. “Il mio paese”, infatti, è il nome del nuovo movimento d’opinione formatosi a Stra e

presentatosi a metà ottobre, che potrebbe anche essere presente alla prossime elezioni comunali in programma nella primavera del 2014. “Un gruppo di giovani ragazze e ragazzi, donne e uomini del nostro paese si sono aggregati - si legge nel comunicato - e hanno costituito un “movimento d’opinione” condividendo idee, necessità e voglia di esprimere l’obiettivo di cambiamento, per co-struire la Stra di domani”. Nel simbolo del gruppo, in cui campeggia in alto il nome del movimento, è rappresentato il territorio comu-nale di Stra su sfondo viola e verde e vengono citati il capoluogo e le frazioni di San Pietro e Paluello. Il movimento illustra poi le sue priorità: “il riaffermarsi della società civile e sociale - recita il comunicato stampa - il territorio dove giovani e meno giovani pos-sono vivere con dignità e rispetto, e la percezione della sicurezza”. Il movimento è aperto a discutere con altri gruppo di Stra. “Siamo pronti al cambiamento e propositivi con tutte quelle persone o grup-pi, che condividono con noi gli ideali di un paese vitale a misura d’uomo, valorizzando le eccellenze del territorio e dell’ambiente e per ritornare ad essere paese di riferimento della Riviera del Brenta con punti programmatici attuabili. Questo il “mio paese”, nuovo, moderno, attento e realistico, dove la partecipazione, l’adeguatez-za, l’identità, sono punti qualificanti dell’organizzazione ammini-

strativa. Ecco perché ognuno di noi può contribuire a migliorare le condizioni per la vita del nostro paese, rivolte alla persona, alla scuola e alla famiglia”. Infine un messaggio per tutti. “Chiunque voglia condividere questi valori - conclude una nota - si riferisca a Paolo Ferraresso, telefonando al numero 324.5680578”.

di Giacomo Piran

Il referente del movimento è Paolo Ferraresso, il simbolo rappresenta il capoluogo e le frazioni di Paluello e San Pietro

Politica Si scaldano i motori, in previsione della tornata del 2014

Comunali, ecco “Il mio paese”

il municipio di Stra e il simbolo del movimento

Si è svolta nello splendido salone del Tiepolo in villa Pisani a Stra la celebrazione del trentenna-le del Rotary Club Venezia Riviera del Brenta. L’evento ha visto lo svolgimento di numerose iniziative sociali, culturali e divulgative. La giornata di festa è stata aperta dal “Saluto alle

bandiere” cui sono seguiti la relazione del Presidente del Club, dottor Luca Passarella, l’illustrazione dei services del trentennale, l’intervento del Governatore del Distretto 2060 e la consegna di attestati e riconoscimenti. Questi hanno riguardato la consegna di quattro defibrillatori ai comuni di Dolo, Fiesso, Stra e Mira e di un contributo di 1800 euro all’Ail – Associazione Italiana contro le Leucemie di Dolo – Riviera del Brenta per un progetto di assistenza domiciliare. Si è poi svolto un concerto lirico che ha anticipato la cerimonia di consegna delle onorificenze “Paul Harris Fellow”, il più alto e prestigioso riconoscimento che la Rotary Foundation del Rotary International concede a chi, socio o non socio, si sia distinto nell’esprimere, nel Club o nella Società, quei valori cui si ispira il Rotary, costituendone fondamenta morali. A ricevere il prestigioso riconoscimento sono stati: Don Dante Carraro, direttore del Cuamm, con la seguente motivazione: “per l’impegno e la dedizione di una vita a favore delle popolazioni africane cui ha contribuito a garantire con azione tenace e costante assistenza umanitaria e sanitaria, e per aver promosso iniziative di alto valore culturale a favore del Club e per averne sostenuto concretamente l’attività” e il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, “per il grande impegno profuso nei suoi scritti a difesa del patrimonio artistico e ambientale italiano e per aver promosso la tolleranza e la comprensione a favore dell’integrazione dei migranti”. Poi Pietro Rosin, responsabile del triveneto di un noto gruppo bancario, “per aver promosso iniziative di alto valore culturale a favore del Club e per averne sostenuto concretamente l’attività”. Durante la giornata, il direttore del museo di Villa Pisani, dottor Giuseppe Rallo, ha poi presentato il restauro di tre dipinti che è stato possibile grazie al contributo proprio del Rotary Club Venezia Riviera del Brenta. I quadri sono: “Il Paesaggio montano con il ponte” di Giuseppe Zais e “Donne alla fonte” e “Caccia al cervo” di Francesco Zuccarelli.

VIllA PISANI ROTARy ClUb IN fESTA

G.P.

La splendida cornice del Castello dei Da Peraga a Vigonza ha ospitato la cerimonia di premiazione della 18esima edizione del Premio Internazionale di Illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’oro” dal titolo “Scarpe d’Italia”, promosso da Acrib, l’asso-

ciazione dei calzaturifici della Riviera del Brenta, e dal Politecnico Calzaturiero. Erano presenti, oltre a Nunzio Tacchetto sindaco di Vigonza che ospitava la manifestazione, anche Alberto Capuzzo, direttore di Venezia Opportunità, e Siro Badon, presidente di Acrib attualmente anche vicepresidente di Assocalzaturifici, che ha introdotto col suo discorso le importanti novità che nel concorso sono state inserite. Sia l’opera che la fiaba scritta dai bambini delle scuole sono state valutate da una giuria tecnica anche per questa edizione, presieduta dallo scrittore e disegnatore Guido Clericetti. L’illustratrice che si è aggiudicata il primo premio è stata Giulia Maidecchi di Chiavari (Ge), seconda classificata Emanuela Cabella di Genova, terza Rossella Ferro da Paderno Dugnano (Mi). Numerosi i premi speciali e le menzioni tra cui da segnalare il lavoro di Francesco Buzzi per la qualità tecnica. La favola vincitrice della sezione letteraria “Fiabe, scarpe e parole” è ”Ughetto il malandrino.” scritta dalla classe quarta della scuola primaria “G. Marconi” di Tombelle di Vigonovo. Il secondo premio è stato assegnato alla classe quarta B della scuola “A.Volta” di Sandon di Fossò che ha concorso con “La storia di Carlo il Carabiniere”. Terzo posto per “Sogno e risveglio” scritta dalla classe quarta B della scuola “E. De Amicis” di Galta di Vigonovo.

neWs

Il concorso “Scarpetta D’Oro”, sezione letteraria “fiabe, scarpe e parole”vince la qUarta della scUola primaria di tombelle

S.H.

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8 Dolo

Due importanti eventi per la promozione della salute si sono svolti a Dolo nelle scorse set-timane. Si tratta della Giornata della Salute

che ha voluto sensibilizzare la popolazione ad un corretto stile di vita basato sull’attività fisica e su una sana alimentazione e dell’Obesity Day, gior-nata dedicata alla prevenzione dell’obesità. La Giornata della Salute ha visto lo svolgimento di una marcia non competitiva con tre distanze 8, 13 e 31 km, e di una biciclettata per cicloamatori di 55 km. Testimonial dell’evento è stata Patrizia Mangione, direttore amministrativo dell’Ulss 13, che ha corso la marcia di 31 km in preparazione della Venice Marathon, disputata a fine ottobre. Alla corsa po-distica e alla biciclettata hanno partecipato oltre mille persone, confermando l’ottimo trend di questa iniziativa. Durante la manifestazione, che si è svolta in piazza Cantiere a Dolo, erano presenti anche gli operatori dell’Ulss 13 e di varie associazioni che hanno svolto gratuitamente 500 controlli della glicemia, 200 spirometrie, 160 misurazioni nutri-zionali e 350 misurazioni della pressione arteriosa oltre a dare informazioni su un corretto stile di vita. Nell’occasione sono stati presentati anche i risultati dell’indagine “Passi” dell’Ulss 13 che ha coinvol-to 550 persone intervistate. L’iniziativa aveva lo scopo di valutare l’evoluzione dei fattori di rischio e dei comportamenti favorevoli per la salute della popolazione tra i 18 e i 69 anni. Il questionario poneva domande sull’attività fisica, sull’abitudine al fumo, sull’alimentazione e sul consumo di alcool. Dall’indagine “Passi” è emerso che il 31 per cento degli intervistati fa attività fisica, il 44 per cento è poco attivo e il 25 per cento è sedentario. Sul fronte dell’alimentazione il 56 per cento ha un peso rego-lare, il 33 per cento è sovrappeso e l’11 per cento è obeso. La metà degli intervistati consuma giornal-

mente almeno tre porzioni di frutta e verdura, men-tre il 12 per cento mangia la razione consigliata, pari a cinque porzioni di frutta e verdura nell’arco delle 24 ore. Ad inizio ottobre si è svolto anche l’Obesity Day, giunto alla sua decima edizione, pro-mosso dal reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ulss 13 diretto dalla dottoressa Gina Meneghel. La giornata ha visto lo svolgimento di uno screening condotto dal personale medico e infermieristico dell’Ulss 13 e dai volontari delle associazioni. Ai controlli si sono presentati bene 220 persone, un record per questa iniziativa, che si sono sottoposte a valutazioni sui

parametri antropometrici quali peso, altezza, indice di massa corporea, circonferenza vita, pressione ar-teriosa, oltre all’esecuzione di test per la glicemia, colesterolo e trigliceridi e agli esami delle urine. Dai risultati dello screening, circa una persona su tre ha mostrato segni di sovrappeso con alcuni casi di obesità. Sette sono state invece le persone con cachessia, cioè sono segnali di sottopeso. Le inizia-tive de “La Giornata della Salute” e del “Obesity Day”, visto l’enorme successo sia dal punto della prevenzione che per il numero di controlli effettuati, saranno ripetute anche il prossimo anno.

di Giacomo Piran

Salute Importanti iniziative organizzate dall’Ulss 13 contro i comportamenti alimentari sbagiati

Uno su tre è sovrappeso

Il problema dell’obesità è sempre più diffuso nel territorio

Ai controlli si sono presentati 220 persone, che si sono sottoposte a valutazioni sui parametri antropometrici

Indagine Passi

Allarme falsi tecnici in Riviera. L’associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, di fronte alle continue segnalazioni da parte di residenti e associazioni

dei consumatori, di truffe da parte di falsi tecnici del gas, falsi caldaisti, falsi elettricisti, invita gli enti locali e gli stessi residenti, ad agire denunciando gli imbroglioni alle forze dell’ordine, e recandosi invece, per delle verifiche doverose agli impianti, a tecnici (tubisti, caldaisti, elettricisti) preparati, che da anni si formano, aggiornan-dosi di volta in volta alla normative. “Il rischio è – spiega il segre-

tario dell’Associazione Franco Scantamburlo – che la fiducia della clientela in un difficile periodo di crisi come questo, cali verso una categoria di artigiani che è fra le più preparate e scrupolose della Riviera del Brenta. I nostri operatori del settore, infatti, rilasciano certificazioni e autorizzazioni perfettamente conformi alle normati-ve, e prima di un controllo preannunciano la visita, e quasi sempre sono persone di fiducia conosciute da anni in zona”. Scantamburlo suggerisce dei piccoli accorgimenti. “Sarebbe consigliabile – spiega Scantamburlo – che i cittadini prima di far entrare in casa o far met-

tere le mani alla caldaia ed agli impianti, chiedano i dati dell’azien-da o fissino un appuntamento, nel frattempo verificando ad esem-pio l’indirizzo e il nome del tecnico. Sono piccoli accorgimenti che possono evitare di cadere nel tranello Le nostre imprese associate, sono imprese che hanno i dati in trasparenza, possono verificare i requisiti. L’invito è poi alle autorità, a stroncare il fenomeno degli imbroglioni che girano per le case e che oltre a raggirare anziani, danneggiano artigiani preparati, onesti e scrupolosi”. Informazioni 041 410333

neWs Sicurezzafalsi tecnici, gli artigiani lanciano l’allarme

R.P.

segue da pag. 1

Sono stati introdotti strumenti giuridi-ci per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di preven-zione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprat-

tutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà suffi ciente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’auto-re, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltratta-menti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affi nché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi si-ano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in fl agranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offe-sa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specifi catamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

L’Intervento

di Silvia Giuriato*

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking

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9Dolo

E’ stata attivata nel territorio comu-nale di Dolo una serie di indagini campionarie lungo le strade più

frequentate. L’iniziativa è propedeutica e preventiva alla realizzazione del Piano Urbano del Traffico previsto dall’ammini-strazione del sindaco Maddalena Gottardo, e che dovrebbe essere realizzato nel giro di un anno. Il personale della polizia locale dell’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta” e del settore Lavori Pubblici del comune di Dolo, ha invitato alla sosta alcuni automobilisti durante gli orari di punta: al

mattino dalle 7,45 alle 9 e nel pomerig-gio dalle 17 alle 19. Una volta fermati gli automobilisti sono stati sottoposti a delle brevi interviste, della durata massima di tre minuti, che hanno consentito di acqui-sire informazioni in merito agli spostamenti di attraversamento e di scambio nell’area del territorio comunale. Gli automobilisti hanno avuto anche la possibilità di rifiu-tare l’intervista per mancanza di tempo a disposizione e hanno potuto riprendere il viaggio. L’attività ha avuto una durata di undici giorni coinvolgendo sia Dolo che

le frazioni di Sambruson e Arino. A breve sarà inoltre condotta, sempre da personale incaricato dal Comune di Dolo, un’indagine a domicilio con la tecnica di rilevazione te-lefonica assistita da computer. Le interviste così realizzate consentiranno di integrare ulteriormente le informazioni in merito agli spostamenti della cittadinanza. “Ben consapevoli degli impegni che gravano quotidianamente sulla vita dei cittadini, e in particolare di chi si trova in macchina lungo le strade, - spiegano dal comune di Dolo - auspichiamo la massima collaborazione per

completare un’attività davvero strategica ai fini della realizzazione del Piano Urbano del Traffico”. Sempre in tema di viabilità e di sicurezza stradale in alcune strade del territorio comunale di Dolo si sono svolti dei lavori di asfaltatura. Le strade interessate sono state via Argine sinistro (dall’incrocio con via Vego Scocco all’incrocio con via Ba-doera), via Arino (dall’incrocio con via Caz-zaghetto al ponte sul canale “Tergola”), e

via Chiesa ad Arino (nel tratto compreso tra la Banca e l’incrocio con via San Michele). In tutte le zone, per ridurre i disagi agli au-tomobilisti, sono stati istituiti dei sensi unici alternati con la presenza di movieri. Altro intervento ha riguardato la realizzazione di due dossi per la limitazione della velocità in via Brentabassa a Dolo nella zona di Villa Angeli, e in via Giacomazzo a Sambruson vicino alla zona del “Ponte”.

di Giacomo Piran

Sono state asfaltate le strade con più problemi, cioè: via Argine Sinistro, via Arino, e via Chiesa ad Arino

Viabilità Indagini propedeutiche e preventive alla realizzazione del Piano Urbano del Traffico

Strade trafficate, soluzioni in vista

Sono stati inaugurati l’11 ottobre scorso, con una ceri-monia pubblica e con la proiezione gratuita del film “La bicicletta verde” di Haifaa al-Mansour, il nuovo proiettore

e lo schermo del cinema teatro Italia. Nella sala, di proprietà della parrocchia di San Rocco, sono stati sostituiti la macchina

da proiezione, che funzionava con le pellicole da 35 mm, e lo schermo. Questo intervento è dovuto al fatto che dal prossimo anno i film utilizzeranno la tecnologia digitale e quindi sareb-be stato impossibile proseguire nell’attività di proiezione con i “vecchi” macchinari. Nei mesi scorsi il parroco don Alessandro Minarello e i volontari del cineforum, si erano attivati creando una raccolta fondi per sostenere i costi dell’intervento. Nel frat-tempo era arrivata anche la disponibilità di un istituto bancario

e si era provveduto a preparare la documentazione per parteci-pare ai bandi nazionali e regionali che offrono contributi desti-nati al rinnovo e restauro dei cinema. Lo sforzo ha dato l’esito sperato riuscendo a raggiungere la quota prevista per l’acquisto dei macchinari. Fino al 18 dicembre, ogni mercoledì, si svolge la rassegna dei cineforum con un cartellone di dieci spettacoli.

G.P.

cinema italia, ripartono gli spettacoli

Territorio

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10 Fossò - Vigonovo

Finalmente è iniziato il progetto per la realizzazione della Casa Alloggio per anziani di Fossò in via IV Novembre. La prima pietra fu posta nel 1996, la struttura è generosamente voluta e finanziata dai tre fratelli Quartiero:

Carlo, Italia e Cesare. L’edificio di proprietà della parrocchia di Fossò, è gestito da una Fondazione della quale fanno parte il parroco pro tempore Don Claudio Savoldo, il sindaco pro tempore Federica Boscaro e l’esecutore testamentario ingegner Lorenzo Salmaso. La Fondazione, dopo l’acquisto del mobilio e le ulti-me messe a punto e verifiche, ha avviato le procedure per l’utilizzo complessivo della casa. I quattro miniappartamenti al piano terra, che possono ospitare una o due persone ciascuno, saranno assegnati ad anziani autosufficienti del paese che pagheranno un affitto minimo e le utenze del proprio domicilio. Le domande degli ultrasessantenni interessati a occupare gli appartamenti, devono essere indirizzate (corredate da dichiarazione ISEE) entro fine novembre, alla Fonda-zione Casa Alloggio presso la parrocchia di Fossò, che valuterà l’idoneità in base al regolamento. La manutenzione ordinaria di tutta la struttura, compreso lo scoperto, è stata affidata all’associazione di volontari della Pro Loco che gestirà gli spazi comuni sulla base delle indicazioni della Fondazione. La grande sala di oltre 150 mq si avvia così a diventare la sala polivalente a disposizione di tutta la comunità, a partire dagli anziani, una struttura che il paese aspettava da anni. Il primo piano sarà occupato da un servizio sociale sicuramente utile rivolto a tutta la popolazione con particolare riguardo alle persone anziane: la Medicina Generale organizzata in Medicina di Gruppo. Quattro medici di famiglia di Fossò utilizzeranno queste stanze per fornire un servizio ambulatoriale giornaliero, sia il mattino sia il pomeriggio. I dottori avranno in comune la segreteria per la

gestione degli appuntamenti e la consegna di prescrizioni. Per quanto concerne lo scoperto a verde, è in corso la definizione dell’utilizzo che, in ogni caso, avrà finalità sociali primariamente rivolto agli anziani del paese: una fra queste po-trebbero essere gli orti sociali. La struttura è stata inaugurata la sera di domenica 20 ottobre. Dopo il taglio del nastro, si è brindato in concerto con l’associazione culturale “Il Pentagramma”. “Sono una dei quattro medici presenti nel poliambu-latorio – dice il sindaco Federica Boscaro - l’affitto è a carico nostro e paghiamo l’importo alla Fondazione. Questo Poliambulatorio metterà a disposizione dei pa-zienti un servizio di segreteria unico, in caso di assenza di un medico, i pazienti potranno rivolgersi a uno degli altri presenti nella struttura e con la possibilità di visualizzare la cartella medica personale del paziente”.

di Roberta Pasqualetto

La gestirà una Fondazione con il parroco Don Claudio Savoldo, il sindaco Federica Boscaro e l’esecutore testamentario

Strutture Pronto il progetto per la struttura realizzata in via IV Novembre

Casa alloggio per anziani al via

La casa alloggio a Fossò

L’appuntamento ga-stronomico “Fungo in tavola” è sempre mol-

to apprezzato dai cittadini di Fossò e della frazione di Sandon che affollano gli stand gastronomici per gu-stare i piatti realizzati con questo frutto di stagione. Nell’ambito di questa ma-nifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Fossò (dal 2 al 6 ottobre), si è tenuta la terza edizione della “Camminare degustando…Fossò e Sandon”, una passeggiata serale di cinque chilometri, fra le vie del paese, con delle tappe lungo il percorso per assaggiare piatti a base di funghi. I partecipanti hanno bevuto l’aperitivo e ritirato il gadget (un contapassi), poi il sindaco Federica Boscaro ha dato il via alla manifestazione. “Non capita spesso di vedere a Fossò tanta gente insieme, dai bimbi, ai giovani e agli anziani, con la voglia di passare una serata diversa – dice il sindaco di Fossò Federica Boscaro – un bel colpo d’occhio vedere ben 600 parte-cipanti affollare la partenza per poi sgranarsi attraverso il paese in un lungo serpentone. Quattro ore di buonumore e spensieratezza, incontri e tante chiacchiere che, di sosta in sosta, hanno portato i partecipanti a degustare in quattro tappe una cena: un antipasto, un primo e un secondo piatto, e all’arrivo il dolce e la frutta”. La camminata è piaciuta molto ai cittadini che, rispetto all’edizione dell’anno scorso, sono stati un centinaio in più; il comune di Fossò in collaborazione con Ulss 13 promuove anche l’iniziativa annua-le: Gruppi di cammino.

Iniziativecamminare degUstando..... fossò e sandon

R.P.

Due provvedimenti sono stati approva-ti dal consiglio comunale di Vigonovo che si è riunito in seduta lo scorso 30

settembre. Il primo ha riguardato il proget-to di riorganizzazione della raccolta rifiuti “porta a porta”. L’obiettivo è la standar-dizzazione e unificazione dei servizi tra i comuni di Campagna Lupia, Campolongo, Camponogara, Fossò e Vigonovo che parti-rà a luglio del prossimo anno. A spiegare il progetto è il vicesindaco Filippo Fogarin. “I principali obiettivi - esordisce Fogarin - sono aumentare la raccolta differenziata, far pa-gare il servizio di raccolta rifiuti in base agli svuotamenti, permettere alle imprese di detrarre l’Iva oltre al fatto che unificando il servizio è possibile trovare delle economie nei trasporti”. E’ già stata trovata la tipolo-gia di contenitori che saranno utilizzati. “Si tratta del tipo carrellato da 120 litri - pro-segue il vicesindaco - mentre al cassonetto del secco sarà applicato un lettore “traspon-der” che calcolerà il numero degli svuota-menti. I contenitori saranno consegnati alle singole utenze zona per zona. Saranno organizzate delle riunioni pubbliche per il-lustrare a tutti i cittadini il nuovo progetto, nonchè modalità e frequenza di raccolta”. Questo progetto si unisce ad altri interventi che il comune di Vigonovo sta facendo per incentivare la riduzione dei rifiuti. “Conti-nueremo ad incentivare l’uso dei detersivi “a spina” e l’acqua del rubinetto - conclude Fogarin - oltre alla consegna dei mobili vec-chi all’ecocentro dove potranno essere riuti-lizzati”. Il secondo provvedimento riguarda

la sicurezza idraulica del territorio comuna-le. Sono, infatti, stati stanziati 20 mila euro per finanziare interventi nella frazione di Galta. “Il Consorzio di bonifica Bacchiglione Brenta ha previsto di realizzare un by-pass dello Scolo Cornio di Campagna Lupia in corrispondenza dell’antico manufatto. Il progetto è curato dal Consorzio Bacchi-glione Brenta e ha un costo di 380 mila euro. A beneficiare dell’intervento saranno i territori dei comuni di Vigonovo, Strà, Dolo, Fossò, Camponogara, Campolongo e Campagna Lupia”. Fogarin spiega l’iter dei lavori. “I sette comuni interessati - annun-cia il vicesindaco - si sono impegnati, con la somma di 20 mila euro ciascuno, alla realizzazione dell’opera di sicurezza idrauli-ca, la quale verrà principalmente finanziata dalla Provincia di Venezia con la somma di 240 mila euro. Il territorio che interessa il comune di Vigonovo è nella frazione di Gal-ta. In particolare si tratta delle acque dello scolo che attraversa la zona artigianale, il centro del paese e la località Pava”.

RIfIUTI RIORGANIZZAZIONE DEllA RACCOlTA

G.P.

Anche quest’anno il comune di Vigonovo ha aderito alla 13’ edizione della “Settimana Web” promossa dalla provincia di Venezia e incentrata quest’anno sul tema “Le tecnologie

per i dispositivi mobili nella vita quotidiana”. Dal 1999 l’iniziati-va coinvolge comuni, scuole, cittadinanza del territorio veneziano con incontri, seminari, approfondimenti, corsi gratuiti sulla co-noscenza e l’utilizzo della nuove tecnologie dell’informazione, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della cultura telematica contro ogni divario digitale. Al progetto partecipano anche i co-muni di Noventa di Piave, Mirano, Quarto D’Altino, Noale, San Stino, Scorzè, Jesolo e alcune classi dell’istituto Maria Lazzari e del liceo scientifico Galileo Galilei di Dolo che hanno ricevuto in dono un tablet offerto dalla Cassa di Risparmio di Venezia.

La “Settimana Web” offre fino al 14 dicembre un programma di incontri formativi e seminari gratuiti rivolti ai Comuni ed altri soggetti del territorio veneziano, che cercheranno di approfondire l’uso di queste nuove tecnologie. Le tematiche illustrate durante i workshop pomeridiani sono “La sicurezza sui dispositivi mobi-li e la difesa della Privacy”, “Diffusione delle app sulle diverse piattaforme”, “Le app nella vita quotidiana - Esempi e prospet-tive” e “La gestione delle foto digitali. La memorizzazione e la condivisione”. Durante la presentazione del progetto sono inter-venuti come relatori: Piergiorgio Faraon di Telecom Italia che ha presentato lo stato dell’arte in merito alla distribuzione e il futuro dell’ e-mobile comunications. E poi: Tommaso Palumbo, primo dirigente della Polizia Postale del Veneto con un intervento sulla sicurezza e la privacy nell’uso dei dispositivi mobili; Gianfranco Gelain della Cassa di Risparmio di Venezia su “Le applicazioni bancarie per la telefonia mobile”; Andrea Boer della Direzione Sistemi Informativi della Regione Veneto su “Le iniziative della Regione del Veneto nel campo delle tecnologie mobili” e Andrea Prati del dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambien-ti complessi dell’università Iuav di Venezia su “Le tecnologie per dispositivi mobili: progettare Lbs (Location Based Service, ovvero servizi basati sulla localizzazione) sul proprio cellulare”. Positivo è stato il commento dell’assessore provinciale Claudio Tessari. “Abbiamo proposto il tema della tecnologia mobile usata ogni giorno da ognuno di noi. Un tema quindi attuale e interessante che presenta, così come altre tecnologie, opportunità ma anche rischi. In questo modo la Provincia contribuisce a diminuire il di-vario digitale: con la Settimana Web, infatti, abbiamo sempre cercato di coinvolgere studenti, anziani, addetti informatici e più in generale tutti coloro che hanno qualche interesse sui temi delle nuove tecnologie”.

neWs

Informatica

SETTIMANA WEb, INTERNET SICURO

G.P.

Smartphones

“La sicurezza sui dispositivi mobili e la difesa della Privacy”, “Le app nella vita quotidiana”

La PRO LOCO DI FOSSO’in collaborazione con il COMUNE di FOSSO’

Assessorato alle Attività Culturali

In occasione della 3A Edizione del FUNGO IN TAVOLA organizzano

VENERDI’ 5 OTTOBRE 2012 - ORE 19,30

Camminare,degustando ...

Fossò e SandonISCRIZIONI ADULTI EURO 1O - BAMBINI EURO 5

Passeggiata serale a tappe per le vie di Fossò e Sandon con assaggi di piatti a base di funghi lungo il percorso.

In caso di maltempo la manifestazione si terrà Lunedì 8 Ottobre.Le iscrizioni si ricevono presso la Ferramenta Rovoletto entro il 3 ottobre.

Il percorso di circa 5 km. sarà accompagnato dalla PROTEZIONE CIVILE di Fossò.Durante la camminata si è tenuti al rispetto delle cose e del codice della strada.Si declina ogni responsabilità per eventuali danni arrecati a cose e a persone.

Via Castellaro, 59/1 - 30030 FOSSO’ (Venezia) - Telefono 041.4165196

PAVIMENTI - RIVESTIMENTICOTTO - KLINKER

LEGNO - ARREDO BAGNOIDROSANITARI

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“Seminiamoli” questo lo slogan dell’iniziativa promossa da Op-zione Zero insieme a altre orga-

nizzazioni per che si è tenuta ad ottobre a Cazzago di Pianiga in occasione della giornata nazionale in difesa dei territori e dei Beni Comuni, e che ha visto numero-si comitati e organizzazioni impegnati in tante mobilitazioni in varie città d’Italia. “L’azione in Riviera – spiegano per Opzio-ne Zero Rebecca Ruvoletto e Lisa Causin -– ha visto come tema centrale la questio-ne della terra intesa come bene comune. E’ stata fatta, infatti, una semina collettiva di grano proprio nei pressi di Veneto City, per ribadire che dalla terra viene il pane, dal cemento solo fame”.

I comitati sono chiari. “Veneto City – dicono – significa la distruzione di oltre 1 milione di metri quadrati di terreno agricolo e dunque per Opzione Zero ben rappresen-ta un modello di “sviluppo”, quello Veneto, tutto incentrato sulla cementificazione, sul-la speculazione e sul malaffare. Un modello ormai in crisi, ma non ancora sconfitto, visto che tra grandi opere e nuovi gigan-teschi insediamenti si continua in ogni par-te della Regione a divorare interi pezzi di territorio lasciando sul campo conseguenze devastanti per l’ambiente, per l’economia e per le popolazioni. Significativo, da questo punto di vista, il fatto che alla mobilitazione abbiano altri comitati della provincia come i No Grandi Navi o l’assemblea contro il Rischio chimico di Marghera, ma anche associazioni come Mani Tese, Mira 2030, Legambiente Riviera, e soprattutto associa-zioni e piccole aziende del mondo agricolo come la Rete Veneziana di Genuino Clan-destino. Nel dettaglio a spiegare cosa si è fatto è Mattia Donadel di Opzione Zero. “Abbiamo voluto seminare di grano e altre erbe utili all’uomo il campo in cui sarà co-struita la torre di Veneto City più alta, la semina collettiva di grano proprio nei pressi di Veneto City è stata voluta per ribadire che dalla terra viene il pane, dal cemento solo fame”.

Nel campo che è stato arato e semina-to sono stati piazzati anche degli spaven-tapasseri per evitare che proprio gli uccelli vadano a mangiare le sementi appena sparse”. A vigilare che tutto si svolgesse nel rispetto dell’ordine pubblico c’erano sia carabinieri e che vigili urbani. Sulla manife-stazione arriva però il commento del sinda-co di Pianiga Massimo Calzavara, che ha sempre sostenuto il progetto di Veneto City. “Rispetto tutte le manifestazioni – dice Cal-zavara – ma resto convinto della necessità di portare avanti Veneto City, un progetto che darà lavoro a migliaia di persone in un momento di recessione”. Insomma, la battaglia continua, fronte contro fronte.

di Alessandro Abbadir

Il sindaco Massimo Calzavara interviene: “Proteste legittime, ma il progetto per me va avanti”

Urbanistica I comitati contestano la cementificazione del territorio

Seminato il grano sull’area di Veneto City

I comitati seminano il grano

La determinazione a favore di Veneto City però, non è solo del sindaco di Pianiga, ma anche di quello di Dolo Maria Maddalena Gottardo, che su questo tema non ha mai voluto indietreggiare nonostante le prese di posizione contrarie di associazioni e catego-rie economiche.

E’ stato inaugurato ad ottobre il rinnovato ufficio postale di Caz-zago di Pianiga alla presenza

della responsabile provinciale di Venezia di Poste Italiane Stefania Tomain. L’uffi-cio, che si trova in via Molinella 3, resta aperto dalle 8.20 alle 13.35 da lunedì a venerdì e 8.20-12.35 il sabato. E’ un ufficio che grazie ai lavori compiuti durante l’estate, è stato ammodernato con nuovi arredi ed un nuovo impianto di videosorveglianza con telecamere di sicurezza. Il sistema di pagamento agli sportelli “roller-cash” con i dispensatori di denaro a tempo è stato installato per aumentare la sicurezza. E’ stato inoltre dotato di un nuovo impianto di condizio-namento anche per la sala al pubblico. La novità più importante riguarda l’in-stallazione dello sportello automatico all’esterno dell’ufficio (Postamat – Atm) operante 24 ore su 24 dal quale è possibile prelevare denaro, effettuare ricariche telefoniche, pagare le principali bollette. Insomma, una bella novità per i residenti e le imprese della zona che aspettavano l’ufficio rinnovato da tanto tempo, visto che quello precedente ora-mai era inadeguato.

neWs

CazzagoinaUgUrato l’Ufficio postale

A.A.

12 Pianiga

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Tre importanti progetti sociali sono stati attuati dal comune di Fiesso assie-me ad alcune associazioni del territorio. Il primo è promosso dal Comune di Fiesso e dall’assessorato alle Politiche Sociali e Istruzione che hanno

confermato nella loro programmazione sociale e culturale l’iniziativa “Teatro dei ragazzi”. La rassegna nella passata edizione ha avuto molto successo con grande partecipazione di giovani e delle loro famiglie. Il percorso di quest’an-no è intitolato “21 modi per aprire una porta” che vuole far evidenziare la creatività come chiave di lettura della vita. Si tratta di 3 laboratori, condotti da attori/animatori esperti e qualificati a cadenza settimanale, della durata di un’ora, da novembre a maggio, differenziati per età: dai 6 ai 7 anni (si inizia lunedì 18 novembre, ore 16.30), dagli 8 ai 10 (si inizia lunedì 18 novembre, ore 17.30), dagli 11 ai 13 (si inizia mercoledì 20 novembre, ore 16.30). In maggio si terrà un saggio-spettacolo concluderà l’esperienza e la comunicherà alla cittadinanza. La partecipazione è gratuita. Informazioni e iscrizioni entro martedì 12 novembre al 3484940191. La seconda iniziativa si chiama “Pro-getto Forma”, corso gratuito per donne immigrate organizzato dall’associa-zione Noi Patronato Santissima Trinità di Fiesso d’Artico e cooperativa Olivotti che ha preso avvio il 25 ottobre scorso. L’iniziativa, che ha ottenuto il patro-cinio del comune di Fiesso, ha come obiettivo: “l’apprendimento delle basi della lingua italiana finalizzato all’acquisizione di terminologia tecnica legata ai temi della sicurezza e della prevenzione agli infortuni domestici”. I moduli dei corsi sono due: alfabetizzazione lingua italiana e prevenzione degli infor-tuni in ambiente domestico. Il corso, che si svolge tutti i venerdì dalle 9.30 alle 12, durerà fino a maggio del prossimo anno. Il comune di Fiesso ha poi

patrocinato il progetto del “Doposcuola” per gli alunni della scuola elementare promosso dalla Caritas e dall’associazione Noi Patronato Santissima Trinità di Fiesso, in programma dal 7 novembre nel patronato della parrocchia di Fiesso. Secondo quanto previsto dal progetto, tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 17 e i venerdì dalle 14.30 alle 16, gli alunni verranno seguiti da insegnanti, divisi in due gruppi in base all’età: da una parte ci saranno le classi prime, seconde e terze elementari, dall’altra le quarte e quinte elementari.

di Giacomo Pian

“Progetto Forma“ è rivolto all’apprendimento della lingua italiana per le donne straniere

Amministrazione L’assessorato alle Politiche Sociali ha dato il via a tre importanti iniziative

Progetti sociali, aiuto a bimbi ed immigrati

Riviera pulita, fra i vincitori anche la Pro loco di Fiesso “Riviera Pulita - spiega Gabriele Baldan fra gli ideatori del premio - nasce con l’obiettivo di portare all’attenzione delle amministra-

zioni, enti e residenti la necessità e l’importanza di salvaguardare il territorio della Riviera del Brenta. Lo sviluppo turistico del nostro territorio passa necessariamente attraverso la creazione di una fascia protetta da Strà a Malcontenta. Le rive del Naviglio sono a tutti gli effetti un bigliettino da visita unico nel suo genere per il turista che viene a visitare i nostri luoghi. Purtroppo troppe volte ci si dimentica dell’importanza di una continua manutenzione e la necessità di coor-dinamento tra gli enti pubblici coinvolti alla salvaguardia del territorio (Comuni, provincia, regione, Genio civile, Veritas ecc.) con il risultato di lasciare in alcuni periodo dell’anno la Riviera del Brenta in situazioni di totale impresentabilità con conseguenze negative in termini di im-magine per il comparto turistico. Fortunatamente anche quest’anno molti sono i cittadini e le associazioni che si sono contraddistinti per un profondo senso civico e l’attenzione nella pulizia di rive, abbelli-mento pontili e scalinate”. I vincitori della IV edizione Riviera Pulita sono: a Strà Maddalena Tacchetto Per il Comune di Fiesso, la Proloco Fiesso d’Artico. Per il comune di Dolo, la Proloco di Dolo. A Mira Giuliano Evaldi e Paolo Zorzetto, e Luigi Carraro.

premiata la pro loco di fiessoRiviera Pulita

A.A.

13Fiesso d’Artico

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14 Territorio

La Pansac International è stata venduta a pezzi con il bando di vendita inter-nazionale, e alla fine è stato anche si-

glato l’accordo dopo due giorni di trattativa sull’acquisizione del sito di Malcontenta di Mira alla Poligof di Lodi. Un sito che d’ora in poi si chiamerà Polimira e che punterà sulla produzione di pannolini per bambini. Che risultati sono stati raggiunti? L’accordo da parte dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil è considerato minimo, un punto di partenza dal quale dovranno es-sere incrementati sempre più i livelli di oc-cupazione. L’accordo che in una prima fase prevede l’aumento di 5 dipendenti rispetto ai 95 previsti (arrivando a 100) è stato siglato per la proprietà dall’amministratore delegato Sergio Folli. Complessivamente gli assunti rispetto agli oltre 600 dipendenti in organico alla Pansac all’inizio della crisi (ora scesi a 450), alla fine del terzo anno saranno solo 170. Saranno 118 alla fine del primo anno 138 alla fine del secondo. “Saranno azzerati – spiega Alberto Steva-

nato per le Rsu – gli scatti di anzianità. Per chi sarà assunto si partirà da zero. Le spet-tanze del vecchio rapporto Pansac saranno liquidate dal commissario straordinario l’av-vocato Marco Cappelletto. Al posto degli scatti di anzianità sarà previsto un premio legato alla produzione di 900 euro annui. E’ chiaro che si tratta di un accordo minimo dal quale partire, e sul quale l’azienda en-tro un mese è pronta a fare una verifica, nel momento in cui tante linee produttive saranno riattivate. Polimira ci ha spiegato di aver già rinsaldato il rapporto con clienti come la Kimberly e voler riallacciare quello con la Sca”. Ma non mancheranno investi-menti per circa 6 milioni di euro, ai quali si sommeranno ulteriori 700.000 euro per il mantenimento di leasing in essere. “Per quanto attiene ai servizi legati alla produ-zione – spiega Massimo Meneghetti, se-gretario Femca Cisl – nonché il servizio di portineria e il servizio di pulizie, se risultanti efficienti ed economici verranno mantenuti all’interno dello stabilimento, mentre quelli

né efficienti né economici verranno riorga-nizzati, ridotti”. Per chi non verrà assunto scatteranno la cassa integrazione per 18 mesi e poi la mobilità. Intanto anche l’ex sito della Pansac International di Marghera vede la luce in fondo al tunnel della crisi, anche se più di metà dei dipendenti in organico non saranno assunti dalla nuova proprietà la Selene di Lucca. La Selene ha acquistato il sito di via Bottenigo dove at-tualmente sono in forza 56 dipendenti. Per il sito di Marghera di assunzioni ne sono state annunciate 10, ma i sindacati sono sicuri possano essere circa una ventina, se le linee ripartiranno e i cospicui investimenti permetteranno di conquistare nuove fette di mercato. La nuova proprietà rappresentata dall’avvocato Nicola Taponneco ha messo le carte in tavola. Ha spiegato che a Marghera è intenzionata a produrre sacchi a valvola, un prodotto che serve a contenere ad esem-pio concimi e materiali edili. La nuova pro-prietà ha assicurato che vuole investire nel sito di Marghera dell’ex azienda di Fabrizio

Lori, oltre 650 mila euro. Una cifra davvero importante, che servirà concretamente a far recuperare il tempo perduto in questi ultimi 4 anni, in cui la crisi ha investito fortemente operai e produzioni che erano all’avanguar-dia sul mercato. Infine gli altri due siti. Per quello di Zingonia (Brescia) è arrivata la

Blue Plast di Salerno, che investirà 4 mi-lioni di euro mantenendo 26 dipendenti. A Ravenna infine, grazie a un accordo con Co-mune e istituti bancari, l’attività sarà ripresa da una cooperativa che garantirà lavoro a 28 persone. Nessuna offerta purtroppo per il sito di Portogruaro che era stato chiuso.

di Alessandro Abbadir

Verranno prodotti pannolini per bambini. Sindacati soddisfatti ma si tratta di un accordo minimo, dovranno essere incrementati i livelli di occupazione

Economia Il sito di Malcontenta di Mira venduto alla Poligof di Lodi

La ex Pansac diventa Polimira

Lo stabilimento della Pansac

La crisi economica in Riviera crea sempre nuovi problemi. Ora le acque sono agitate a Dolo al gruppo Venpa 3, che ha sede in via dell’Industria 7 (a ridosso del centro di Cazzago di Pianiga) dove gli operai temono per ristrutturazioni che portino alla cancel-

lazione i posti dopo anni di tagli. Accuse vanno anche nei confronti dei sindacati che fino ad ora, secondo diversi operai, hanno fatto poco per affrontare una situazione drammatica. Il gruppo del comparto metalmeccanico si occupa di vendita e realizzazione di scale e ponteggi per uso industriale ed è andato completamente in crisi con la crisi del comparto edile, principale mercato di riferimento. Nei giorni scorsi l’azienda che ha 120 dipendenti, sparsi in 7 filiali in tutto il nord Italia ha avviato una serie di assemblee per spiegare lo stato in cui si trova il gruppo, che da 5 anni registra fatturati negativi. E la situazione delineata non è stata certo rassicurante. “Siamo preoccupati - spiegano un gruppo di dipendenti della Vempa in una nota - per le condizioni in cui a fine anno l‘azienda si troverà. I licenziamenti sono cominciati con l’avvio della crisi. Poi nel 2010 sono state licenziate altre 20 persone ed è stato applicato per un anno il contratto di solidarietà. Alla fine del 2011 è stato chiesto ai dipendenti di diminuirsi lo stipendio del 10 % in due anni. Allo stato attuale il dissesto finanziario è addirittura peggiorato, e a fine anno saranno inevitabili ulteriori provvedimenti a discapito dei lavoratori. In questi anni il sindacato è stato colpevolmente latitante e ora ci auguriamo si impegni seriamente per cercare soluzioni adeguate”. L’azienda da parte sua fa sapere che ha tutta l’intenzione nonostante il periodo di grossa difficoltà, a mantenere invariati i livelli occupazionali ben sapendo che non può usufruire appieno per problemi normativi degli ammortizzatori sociali. Per questo sono state avviate assemblee in cui si rende nota per cominciare, la situazione di estrema difficoltà in cui versa il gruppo. A fine anno comunque la dirigenza prenderà una decisione che dovrà tener conto dello stato in cui versa l’azienda e trarne delle conclusioni.

A DOlO VENPA 3 IN CRISI

A.A.

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La Pro Loco di Mira organizza eventi anche nella stagione fredda e, dopo il successo delle visite in villa 4x4, propone la Castagnata a Malcontenta,

domenica 10 novembre, e il Mercatini di Natale a Mira sabato 7 e domenica 8 dicembre.

La stagione fredda si lega alle feste natalizie e, come ogni anno, la Pro Loco propone ai cittadini e non solo, degli appuntamenti interessanti. I mercatini di Na-tale si svolgeranno il 7 e 8 dicembre lungo riviera Silvio Trentin a Mira.

Saranno presenti degli espositori con prodotti tipici artigianali natalizi e commercianti che esporranno le loro attività. Anche quest’anno non mancherà la diver-tentissima corsa dei babbi natale organizzata in collabo-razione con l’associazione Sorriso Sport Disabili che, in tre anni, ha raggiunto un notevole numero d’iscrizioni. In collaborazione con la “Confraternita dei Dogi”, si ter-rà la cena di San Nicola un banchetto a base di pesce sulle calme acque del Naviglio del Brenta e con intrat-tenimento rivolto ai più piccoli: animazioni di strada, la consegna delle letterine a Babbo Natale, attrazioni per bambini e il mercatino di San Nicolò in collaborazione con la scuola San Pio X. Evento culminante dei merca-tini sarà il concerto di capodanno che si terrà mercoledì

primo gennaio nel teatro di Villa dei Leoni con la musica dei migliori cori Gospel and Spiritual. Gli spettacoli si terranno in due orari: uno alle 16 e uno alle 18, la Pro Loco, come ormai da tradizione, offrirà un omaggio floreale a tutte le signore presenti. Immancabile l’ap-puntamento tanto atteso dai bambini con il falò della Befana che si terrà a Mira Porte domenica 12 gennaio.

“Falò e non solo - dice il presidente della Pro Loco Michele Campalto - regate di voga alla Veneta con rematori vestiti da befane e che decreteranno “la marantega”, le passeggiate a cavallo per i piccini, il tradizionale tiro del falò con sorprese per tutti, grandi e piccini”. Tra le novità di quest’anno, domenica 10 no-vembre, dalle ore 10 alle ore 17, si terrà la Castagnata di San Martino in piazza a Malcontenta, organizzata in collaborazione con i commercianti del paese. Ci sarà un mercatino dei bambini e degli hobbisti e numerose iniziative come la Gara del dolce San Martino aperta a tutti su prenotazione (degustati nel pomeriggio), vin brulé, cioccolata calda, castagne, musica e divertimento per tutte le età.

“Ringrazio i commercianti, le associazioni e tutti i collaboratori dalla Pro Loco - conclude Campalto - quest’anno, con grande sforzo e determinazione,

come non mai, sono riusciti a mantenere e arricchire il programma di natale a Mira soprattutto considerando i tempi difficili. I volontari non si sono arresi e non hanno voluto privare i cittadini di eventi e intrattenimento nel nostro territorio. Invito tutti a partecipare con noi alle nostre iniziative”. Per maggiori informazioni: [email protected] o telefonando al numero 345.9182737.

di Roberta Pasqualetto

Mercatini di Natale il 7 e 8 dicembre. Il concerto di Capodanno il primo gennaio nel Teatro di Villa dei Leoni

Mira Eventi in programma per l’autunno e l’inverno

Pro Loco, mercatini e feste fino al 2014

Villa dei Leoni

“Genitori si cresce!” a Mira si terranno tre incontri dedicati ai genitori di bambini da zero a tre anni. Dopo il primo incontro di ottobre ne seguiranno

altri due: il 13 novembre e l’11 dicembre. Coscienti del fatto che la nascita di un figlio è un momento di grande felicità per i neogenitori, ma anche di grande responsabili-tà, soprattutto nei primi mesi di vita, quando si pongono le basi di uno sviluppo armonico sia sotto l’aspetto fisico sia psicologico. Da qui l’importanza di una serie di conoscenze e di buone pratiche che possono aiutare moltissimo i genito-ri in questa fase di vita del bambino. Con questo obiettivo l’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Mira ha organizzato questo ciclo d’incontri rivolto alle mamme e ai papà. Dopo l’incontro di ottobre, il secondo si terrà mercoledì 13 novembre e riguarderà “Le vaccinazioni raccomandate”. Saranno presenti la dott.ssa Paola Cavallucci, pediatra e il dott. Francesco De Grandi, igienista dell’età adulta, entrambi del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Ulss 13. Il terzo e ultimo incontro si terrà mercoledì 11 dicembre e verterà sull’“Igiene orale nell’infanzia”, con la dott.ssa Carolina De Rossi odontoiatra. Tutti gli incontri si svolgeranno nella sala consiliare del municipio alle ore 20.30.

formazione3 incontri dedicati ai genitori

R.P.

17Cultura

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182

A.A.

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Esempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innova-

zione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplifi cazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un con-fronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confl uite in quel docu-mento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste uffi ciale e conclu-siva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia.

Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per

lo più un unico candidato alla segreteria del partito. Perché? A livello locale si è più vicini alla concretezza dei problemi e più lontani da una visione astratta della politica?

“Non in tutte le realità territoriali si è arrivati a un candidato unico: in alcune pro-vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra un modello nazionale e uno locale.

Qui a Venezia si è riusciti a ragionare nell’ottica di evitare spaccature sul nome rilanciando, invece, sui temi, e ciò va dato atto alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che si esprimeranno nelle Primarie nazionali. Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si parla di nomi e cognomi, qui si parla dei problemi.

Inoltre, l’individuazione della mia can-didatura come persona super partes, non

essendo mai stato un uomo di corrente, ha aiutato. Del resto, non avrei mai accettato una candidatura in contrapposizione”.

Stradiotto, lei è stato defi nito vicino al premier Enrico Letta, ma di recente è stato associato ai Renziani. Dove si collo-ca in realtà?

“Sono molto amico del Presidente del Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari.

Credo che a Letta e al Pd faccia bene Renzi come segretario: un partito più forte per-mette al premier di operare scelte migliori nel suo Governo”.

Venezia, territorio diffi cile, forte-mente colpito dalla crisi economica che spesso si è tradotta, in politica, in voto di protesta, prima alla Lega, poi al Movi-mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre quei voti al Pd?

“Il fenomeno della Lega in passato, e

del M5S oggi, sono il termometro del di-sagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fi ducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontaria-to. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”.

La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumen-to di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così?

“La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci deb-ba essere meno superfi cialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per

affrontare i temi: nella fattispecie, scopria-mo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non signifi ca che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modifi care e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzio-ne e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”.

L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”.

“Nel Partito democratico - chiosa Stra-diotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permet-terlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.

di Ornella Jovane

Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano

Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio

“Il Partito Democratico in provincia di Venezia, ri-sente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vita-

lità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qual-cuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd.

“Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-

sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfi de importanti a livello comunale del 2014.

“Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira fi nito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfi de im-

portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito

veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazio-nali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla con-venzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale.

Il SEGRETARIO USCENTE MICHElE MOGNATO “E’ l’UOMO GIUSTO PER AffRONTARE lE SfIDE fUTURE”

Michele Mognato

Marco Stradiotto

Stradiotto: “E’ necessario per il nostro Partito farsi recepire utile alla società”

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19Spazi aperti 3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

E’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I grossi roditori che un tem-po si concentravano prevalentemente

nell’area sud della provincia ora sono diffusi in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale.

Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale hanno ricevu-to diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuo-la elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonifi care l’area interessata. Le nutrie han-no poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fi ori posti nelle tombe dei defunti.

Grazie all’intervento degli agenti sono

stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infi ne è giunta una segnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino di Cannaregio.

La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca

Sessola, dove c’era stato un primo interven-to tampone. Ora è stato pianifi cato per la stagione invernale un intervento più effi cace e duraturo”.

L’assessore alla polizia provinciale Giu-seppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provinciale la presenza di questi animali

chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pron-to intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente.

I cittadini tuttavia devono anche sapere che la nutria non è un animale aggressivo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si ri-produce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stan-no invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamento che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha chiesto di adeguare le armi in dotazione.

L’amministrazione con questa modifi ca ha ravvisato la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a concor-rere il Corpo, tra i quali le numerose richieste

da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e citta-dini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da allevamen-ti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria.

Per tale ragione verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina cali-bro 22”, maggiormente funzionale all’ab-battimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’animale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni

è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua.

Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappolaggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di contenimento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allar-me tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”

Nutrie, è allarme a Venezia

ADOTTAMIKevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio con-tenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era

pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fi darsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio

Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia.

Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus3289620233

Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto.

E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato

di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri .

Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affi date solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate.

Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e

molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è

molto dura. Lilly pesa solo 5 chili.

Hanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fi ori delle tombe dei defunti

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento

di Alessandro Abbadir

Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

E’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I gros-si roditori che un tempo si concentravano prevalente-mente nell’area sud della provincia ora sono diffusi

in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale. Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale han-no ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuola elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonificare l’area inte-ressata. Le nutrie hanno poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fiori posti nelle tombe dei defunti. Grazie all’in-tervento degli agenti sono stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infine è giunta una se-gnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino

di Cannaregio. La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata

la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca Sessola, dove c’era stato un primo intervento tampone. Ora è stato pianificato per la stagione invernale un intervento più efficace e duraturo”. L’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provin-

ciale la presenza di questi animali chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pronto intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente. I cittadini tuttavia devo-

no anche sapere che la nutria non è un animale aggressi-vo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si riproduce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stanno invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamen-to che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha

chiesto di adeguare le armi in dotazione. L’amministrazione con questa modifica ha ravvisato

la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a con-correre il Corpo, tra i quali le numerose richieste da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e cittadini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da alle-vamenti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria. Per tale ragione verranno inserite nel regola-mento del Corpo la “carabina calibro 22”, maggiormente funzionale all’abbattimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’a-nimale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua.

Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappo-laggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di conteni-mento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allarme tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”

Nutrie, è allarme a VeneziaHanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fiori delle tombe dei defunti

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento

In occasione dell’appena trascor-sa fiera “Casa su misura”, Reali Holding ha tenuto un workshop

presso il proprio stand con finalità di confronto e analisi sui nuovi scenari di mercato immobiliare e le stra-tegie vincenti. Alla presenza di un importante affluenza di operatori di settore, è stato presentato il brand G.A.I.A. Real Estate Gruppo Agenti Immobiliari Autonomi, innovativo Franchising attraverso il quale Reali Holding rilancia un nuovo modello professionale e operativo per le agenzie e gli agenti immobiliari al fine di migliorare le dinamiche produttive per il ripristino di effettivi aumenti di compravendite. Grazie alle importanti Partership con fondi im-mobiliari esteri, il Gruppo agisce nell’acquisizione di portafogli immobiliari su scala nazionale da riconsegnare agli affiliati del Network per le successive dismissioni ponendo il focus su un rapporto prodotto/prezzo drasticamente competitivo e bilanciato rispetto ad un reale potere di acquisto del baci-no richiesta. Si ringrazia per l’interessante intervento Gianni Bacco, noto professionista con esperienza trentennale nel settore immobiliare. Si ringrazia inoltre, Sig. Salviato Stefano e figlio dell’Azienda Salviato Allestimenti di Vigonza (www.salviatoallestimenti.com – [email protected]) per la realizzazione dell’elegante Stand.

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Alla fiera “Casa su misura” Un Workshop reali holding analisi sUl mercato immobiliare

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20 Mondo scuola

Un linguaggio fresco, brioso e originale, uno stile efficace, ben costruito ma spontaneo, per esprimere in pochi minuti

attraverso un filmato un messaggio “edificante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia. I 21 studenti - selezio-nati tra le tre classi terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualificata ed esigente giuria del concorso regio-nale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Associazioni di con-sumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzandoli” al primo posto nella se-zione “scuole” del concorso. Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quello fotografico dell’anno precedente, ri-volto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazione e interesse nello svolgimento delle attività didat-tiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettuata l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso all’at-tuale dirigente scolastico, la professoressa Lau-ra Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tecnologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzialità sul piano multidisciplinare. Nulla è stato lasciato al caso e il percorso preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in que-stione. “Dopo aver messo a fuoco i contenuti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montag-gio”. I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripresa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed eseguito col flauto dolce dagli stessi ragazzi. Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpretare un “ruo-lo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le singole sequenze filmate sono state montate ed è stato confezionato il video. “Un lavoro - spiega la professoressa Con-tin - che alla fine è diventato corale, grazie all’en-tusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”. Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fine aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tanto da arrivare

di Ornella Jovane

L’Istituto comprensivo di Fossò primo al concorso regionale “Ciak! Caccia al falso”

Lotta alla contraffazione

La bella storia di una scuola vincente

a consegnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacan-ze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ragazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, sele-zionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto con-sumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincitore. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fine settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” significativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alle Politiche dell’agricoltura Tutela del consumatore Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusinieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto). Non si può raccontare a parole l’emozione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal concorso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono mancate le lacrime di gioia -, felici del ri-sultato raggiunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è stato proposto il messaggio e “confezionato” il video. “I ragazzi - commenta il professor Sala-mone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo efficace a stimolare la riflessione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una sequenza e l’altra con cui si voleva sottoli-neare la “morale” della storia”. Efficace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimen-sione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’ap-prezzabile patina “artistica”. I ragazzi hanno fatto la loro parte portando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla dirigente scolastica mantenere la pa-rola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avrem-mo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assicurato”. Una bella, utile ed educativa esperienza che testimo-nia di un modo nuovo, frizzante e motivante di fare scuola, una buona scuola.

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22 Personaggio6 Personaggio

Franco Mason, pensionato vive a Mira Por-te e ha una passione molto particolare: col-lezionare oggetti. Franco colleziona ogni

genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti.

Quando nasce la passione di colleziona-re oggetti?

“Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Mo-robeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro di-verse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”.

Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mer-

catini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono

molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffi tte delle case di parenti, colleghi e amici”.

Si può dire che questa passione è diven-tata uno stile di vita?

“Certo; ha cambiato la mia vita e il tem-po libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti parti-colari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di sco-prire, vedere e conoscere altre città e paesi”.

Il collezionismo è una passione associa-tiva?

“Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini

oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre que-sta passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”.

I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra

feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”.

Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre?

“Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fi schietti, domi-no, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cuci-trici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,

caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affi la lamette, usa e getta, lamette, macchinette ta-glia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, fi lo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e docu-menti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.

Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti.

“Ho due magazzini che tengo molto ordi-nati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”.

Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a di-

sposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossima-mente ne farò un’altra legata agli antichi “co-stumi” dei neonati”.

“Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni”

L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta

Franco Mason, collezionista per passione

Nella foto Franco Mason

Roberta Pasqualetto

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23Cultura provinciale 9Cultura provinciale

E’ scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è

stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni esti-ve vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di juke-box che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fi li diretti“.

Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e pro-prio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della fi nalissima.

Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifi ca Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la ra-dio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano

Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior.

Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomari-nante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in fi nale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box.

Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica ita-liana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del pon-te di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte...

”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura.

Sul fi nire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia...

A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza di Chioggia.

Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli

NEl VIDEO DI “lIÙ” DEGlI AlUNNI DEl SOlE, CHIOGGIA DEGlI ANNI SETTANTA

La Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di ap-puntamenti e mostre per tutto l’autunno.

Il primo novembre ha riaperto Palazzo Moce-nigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conserva-tivo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infi ssi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abi-tazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del co-stume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la super-visione scientifi ca del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di

fama internazionale e si realizza sotto la dire-zione scientifi ca di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curate-la di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografi ca che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affi dato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria operazione di recupero e valorizzazione della sede museale.

Il fi nale d’anno sarà all’insegna del “Set-tecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 di-cembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografi ca dedicata al raffi nato pittore vedutista Pietro Bel-lotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appunta-menti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo.

Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro

aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Sviz-zera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografi a, grazie all’impegno di Romeo Martinez (1911-1990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografi a eu-

ropea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine.

Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’arti-sta “A very light art” e “Imbarcazioni da re-gata” a Ca’ Rezzonico fi no al 24 novembre. A Cà Pesaro la mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fi no all’8 dicembre. Al

museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fi no a fi ne anno e Flora Viale -Fram-menti sacri al Museo del Merletto fi no al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fi no al 12 gennaio 2014; proseguiranno fi no al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entram-be al Museo del Vetro di Murano.

Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografi ca dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti

Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti

Autunno di mostre ai Musei civici veneziani

La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze

di Roberta Pasqualetto

Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori

Il 10 ottobre era il compleanno di Giuseppe Verdi e proprio in questo giorno è ripartito il tour all’interno degli Istituti Superiori secondari del Veneto che con una lezione-spettacolo celebra le

opere e la storia del grande musicista italiano nato 200 anni fa.Giuseppe Verdi non era di origine veneta, ma ha avuto un rap-

porto privilegiato con la nostra regione, in particolare con Venezia e il Teatro La Fenice in cui hanno debuttato alcune delle sue più importanti opere (Rigoletto 1851, La traviata 1853). La lezione spettacolo, rivolta agli studenti e presentata direttamente all’interno delle scuole, offre una valida opportunità didattica complementare e alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, permette la diffusione della poetica musicale e delle correnti artistiche dell’Ot-tocento.

La prima tappa di questo tour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villafranca di Vero-na, Este e così fi no a dicembre all’interno degli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province.

“Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una musica per vec-chi” intende coinvolgere i nuovi adolescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso compositore italiano.

“Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere di questo uomo straordinario – spiega Andrea Pennacchi che interpreta la lezione-spettacolo -, a cui sono dedicate piazze e viali in ogni città, le cui “arie” ognuno conosce anche se non ha mai fatto da spettato-re a un’opera lirica (basti pensare a “Va’ Pensiero”, o a “La donna è mobile”), e ne ho approfi ttato per conoscere e far conoscere meglio anche l’Opera Lirica stessa, genere un tempo adorato dalle masse e ora ridotto – tranne che in alcuni casi particolari – a costoso intrattenimento d’élite proprio qui, in Italia, la sua patria d’origine! Il risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio Gobbo – è

stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per giovani orecchie”.

Questo progetto, promosso da Arteven con il sostegno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle proposte didattico-cul-turali indirizzate agli studenti degli Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha visto negli anni proporre con grande successo iniziative legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Palmieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti dal Teatro di Sha-kespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Galileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la fi gura di Ippolito Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari.

Invito all’opera con “Viva Verdi!”

La locandina dell’iniziativa

Eugenio Ferrarese

Dallo scorso gennaio Palazzo Mocenigo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo

Marco Lanza

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LO SPORT in PRIMO PIANO

L’inizio della stagione agonistica della Pallanuoto veneziana, Mestrina Nuoto, assomiglia a quella di un motore diesel:

dove non si è verifi cato uno scatto bruciante ma una tranquilla sensazione di affi dabilità e di continuità. Sulla panchina della prima squadra maschile è stato promosso Luca Gambardella: un indimenticabile tripleta nella stagione 2010 /11 e il “premio mentore” tributatogli alla prima edizione di Futursport, galà dei giovani talenti dello sport del territorio organizzato dalla Provincia di Venezia, due fi nali nazionali con l’under 17 nelle ultime due stagioni, una lunga gavetta al fi anco dei “maestri” Giovanni Zaccaria e Massimo De Crescenzo nella serie A femminile e sulla panchina della prima squa-dra maschile ma soprattutto tanti anni passati assieme al folto reparto di atleti del vivaio che costituiscono l’ossatura della Mestrina Nuoto alla vigilia del suo terzo campionato in serie B.

Massimo De Crescenzo ha scelto, so-prattutto per ragioni familiari, di tornare in Liguria e di andare ad allenare il Chiavari e

ha convinto la dirigenza biancoceleste che Luca Gambardella fosse l’uomo giusto per guidare una squadra giovane e ambiziosa che, due anni fa, ha disputato i play off per la promozione in serie A e l’anno scorso li ha mancati per pochissimo.

La rosa degli atleti coniuga continuità e freschezza: sono stati confermati quasi tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio biancoceleste: il capitano Andrea Barina (uscito dalle giova-nili in verità da qualche tempo), il mancino

Alessandro Capo, il bomber Filippo Moro fi no agli ultimi arrivati Pierluigi Chiriatti, che ha maturato signifi cative esperienze anche nelle rappresentative azzurre di categoria, e Luigi Mazzer (rincalzo del confermato Michele Gola nel ruolo di estremo difenso-re) mentre mancherà all’appello in questa stagione il loro ex compagno di under 17 Damiano Barbiero, alla ricerca del pieno recupero fi sico. Tra i mestrini passa dalla va-sca alla panchina Antonio Scafuri; degli altri “mestrini storici” continuerà a indossare la calottina biancoceleste Tommaso Vecchiato mentre giocherà in un’altra città, per ragioni di studio, Francesco Chiozzini, idealmente rimpiazzato da un altro ragazzo del vivaio che lo ricorda per la velocità, Dorin Condrat. Confermato, oltre al portiere Gola, il laziale Andrea Tafuro che, dopo le esperienze in A1, prosegue i suoi studi “cafoscarini” e la sua avventura nella pallanuoto veneziana mentre manca poco alla defi nizione dell’in-tesa con il centro boa Francesco Zatti.

Mestrina Nuoto punta al verticeneWs

Si è svolto nella sala consiliare del municipio di Campolongo “Grazie di cuore”, evento promosso da Affari Puliti e dai sindaci della Riviera per illustrare i risultati raggiunti grazie all’evento “Un Calcio alla mala del Brenta”, che ha visto come momento principale la

presenza della Nazionale Cantanti in una partita benefi ca svoltasi l’8 settembre scorso. Tutte le iniziative hanno portato ad un incasso di 11.860 euro che sarà completamente destinato alla realizzazione de Il Giardino della Legalità. Durante la serata i sindaci della Riviera e i rap-presentanti dell’associazione Affari Puliti hanno ringraziato in primis l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” e tutti gli altri sponsor, oltre a consegnare della targhe alle associazioni: Pro Loco di Dolo, ALTA Associazione Lagunari Truppe Anfi bie, Protezione Civile di Dolo, Atletica della Riviera del Brenta, InterClub Campolongo Maggiore, Fc Calcio Dolo, Accademia del Pane e Gruppo Artigiani Panifi catori della Riviera del Brenta. Inotre sono stati segnalati con un attestato: Massimo Rigato, Roberto Stradiotto, Fulvio Compagno, Fiorenzo Zagallo, Alessandra Sorgato, Gianluca Costa, Ettore Erriu, Biagio Beneduce, Walter Mosticone, Francesca Matterazzo, Protezione Civile Fossò, InterClub di Dolo e Gruppo Cittattivamente. Infi ne sono state consegnate Targhe di Pregio ai due Campi sulla Legalità realizzati nell’estate 2013 presso la sede di Affari Puliti.

A Campolongopartita contro la mala, Un sUccesso

G.P.

Lo Sci Club Mestre è attivo da oltre 40 anni e svolge attività agonistica e promozionale degli sport inverna-

li sotto la guida attenta del presidente Pierpaolo Pecere Il corso di sci per prin-cipianti ha ben 120 alunni; ovviamente non mancano i corsi e gli allenamenti per i cuccioli, gli allievi, i ragazzi, gli juniores, i veterani e i master.

Durante tutta la stagione gli atleti partecipano a gare Provinciali, Regionali, Nazionali e Internazionali con risultati degni di nota. Durante i week end gli allenamenti della squadra Giovanile, dei Cuccioli, degli Allievi e dei Senior si tengono nel ghiacciaio a Solden in Au-stria. Il gruppo dei Master è capitanato da Giorgio Boato (campione Regionale e atleta di oltre 1.300 gare) tra gli allievi la punta di diamante è Alessandro Chiu-so; degni di nota anche gli atleti: Angi, Bettini, Bossato, De Batista mentre tra i Senior: Manfrin, Pizzighello, Rigon e Dal

Ferro; tutti si allenano nei week end in Austria (Hintertux). La preparazione at-letica si fa due volte la settimana nella palestra di via Cappuccina a Mestre. “Nel gennaio 2013 ho vinto il campionato Regionale ad Auronzo – dice il vice presi-dente Giorgio Boato – poi ci siamo classi-fi cati assieme agli ex campioni olimpici al trofeo Nazionale collocandoci settimi su 34 Società partecipanti alla fi nalissima. Per quanto riguarda il gruppo femminile ci sono le Dame (over 30) molto brave e sette ragazze nel gruppo Allievi . “Da anni stiamo puntando al gruppo di Giova-nissimi, dai cuccioli agli juniores, con ot-timi risultati – conclude Boato – si sono classifi cati al Trofeo Nazionale Topolino; la società punta ai giovani ma abbiamo una validissima squadra di Master”. Insomma è stata davvero una bella sta-gione. Per maggiori informazioni si può visitare il sito web: www.sciclubmestre.it

Sport invernaliscii clUb mestre, risUltati da ricordare

R.P.

Nuoto Prende il via la stagione della pallanuoto veneziana

di Roberta Pasqualetto

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Sulla carta sembra la soluzione de-fi nitiva a tutti i peggior disagi che i pendolari dei treni veneti hanno do-

vuto sopportare in questi anni. Un sogno all’orizzonte, rincorso a lungo con il proget-to sempre in itinere della metropolitana di superfi cie, che fi no ad oggi non, si è mai realizzato. Ora le cose potrebbero cambiare davvero. Ma per la prova del nove i cittadini dovranno attendere il 15 dicembre, data in cui entrerà uffi cialmente in vigore il nuovo orario cadenzato dei treni regionali.

Ideato nell’arco di due anni da un ingegnere veronese, Domenico Menna, il nuovo servizio ferroviario locale cadenzato prevede dei treni a fre-quenza regolare: stes-so posto stesso orario, e dunque, facilmente memorizzabili.

Da Mestre, ad esempio, al minuto 03 partiranno i treni veloci per Rovigo, al minu-to 19 per Verona Porta Nuova, al minuto 49 per Vicenza, al minuto 54 per Padova. Lo shuttle Mestre-Padova, invece, partirà dal binario giardino al minuto 35 e da Padova rientrerà a Mestre al minuto 53.

Tutto questo avverrà dalle 7 alle 22, tutti i giorni.

Una vera rivoluzione del sistema re-

gionale della mobilità su rotaia che vedrà passare sulle tratte principali treni ogni dieci minuti. Se così sarà la rete ferroviaria complessivamente verrà rafforzata, tanto che, promettono dalla Regione, nessun pas-seggero trascorrerà più di un’ora senza un treno per la sua destinazione.

“L’obiettivo è migliorare il servizio, - spiega l’assessore regionale alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso - fornendo più treni e più capienti, con più possibilità di collegamento e di coincidenze, più fermate”. “So molto bene che cambiare abitudini e spostare orari inciderà su com-portamenti per così dire consolidati – ag-

giunge Chisso – ma il lavoro che abbiamo fatto darà certamente più risposte positive di quanto non sia in grado di fare il servizio come è attualmente

strutturato. Il nuovo sistema sarà unico nel suo genere in Italia, studiato sulla base dei fl ussi di mobilità delle persone, basato su regionali lenti, regionali veloci e coincidenze tra linee diverse che si intersecano tra di loro, servito da una trentina di convogli in più rispetto agli attuali”.

La novità che rende contenti tutti, so-prattutto i pendolari, riguarda l’incremento

di Germana Urbani

Da dicembre convogli ogni dieci minuti sulle tratte principali e rafforzamento complessivo di tutta la rete così che nessun passeggero resti più di un’ora in attesa

La Regione ha già acquistato venti nuovi treni svizzeri e ne comprerà altri nove

Tutti di corsa per non perdere la coincidenza

delle corse possibile anche grazie ad un par-co convogli che comprenderà 20 nuovi com-plessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza.

L’unico neo che si può ravvisare potreb-be essere colto nella necessità di fare diversi cambi per un unico viaggio. Ma, consideran-do che il modello è la metropolitana delle grandi città, i veneti nell’usare il treno do-vranno ricordare come per spostarsi a Parigi da un posto all’altro occorra scendere anche più volte da un convoglio e prenderne un altro.

Il nuovo orario prevede, infatti, che i di-versi convogli siano tra loro “sincronizzati”. In questo modo sarà possibile transitare da un regionale veloce (che ferma solo nelle

stazioni principali) a un regionale lento (che ferma ovunque) e lungo direttrici dove oggi il servizio è non solo spezzettato ma non esistono coincidenze (Conegliano – Treviso – Vicenza, per esempio). Questo peraltro elimina le interferenze oggi esistenti fra tratte non elettrifi cate e tratte non elettri-fi cate, che sono più razionalmente servite da convogli a trazione dedicata a fronte di interferenza quando il transito è misto.

Con questi cambiamenti epocali è lecito dire che la mobilità veneta si adegua agli standard europei e non è facile per una Re-gione che ha un sistema di mobilità non a raggiera, ma diffuso da e verso città che si collocano appunto in un contesto policentri-co e metropolitano, dove l’attuale servizio fi no ad oggi non è riuscito a dare le risposte

che chiedevano i viaggiatori e soprattutto i pendolari.

“Per tutti noi – ribadisce Renato Chisso – in primo luogo Regione ma anche Treni-talia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere. Siamo di fronte ad una nuova fi losofi a della mobilità pubblica – continua l’assessore regionale – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un si-stema integrato al cui centro ci sono non gli aggiustamenti di un sistema ereditato dal passato, ma le esigenze e le richieste degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti e la necessità di dare le migliori ri-sposte possibili in un quadro di compatibilità economica”.

Renato Chisso

I nuovi orari dei treni che rivoluzionano il trasporto pubblico

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27Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

Pendolari sul piede di guerra e una raccolta fi rme che ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri-

mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati da 36 mila passeggeri ogni giorno. A quanto pare, per colpa dei tagli dallo Stato, il Veneto non ha più soldi per garantire il servizio svolto da quattro coppie di treni interregionali veloci Milano – Venezia. Né la Lombardia stanzierà i 4 milioni di euro necessari a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can-cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna-liere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non

ci sono, che si affi ancheranno ai treni cadenzati Milano – Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma

costa molto di più alla Regione. Le 13 coppie di Frecce regionali, il cui costo a catalogo a carico del Veneto sarà di circa 16,7 milioni l’anno a fronte dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Regione per le quattro coppie di in-terregionali, potranno tranquillamente

collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Se-condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza

è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul mede-simo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avan-zano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi -

dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.

di Germana Urbani

Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano

Pendolari: “La Regione ci ripensi”

Gli abbonamenti per le Frecce veloci costeranno molto di più

le prioritÀ

I 152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, inter-venuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha

commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella

normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprendito-ri - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima effi cienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfi lacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una program-mazione dei servizi a medio-lungo termine”.

Una bUona politica dei trasporti sU rotaia va finanziata bene

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12 Il Veneto in primo piano

Il 24 novembre, come ogni anno, si cele-bra la triste giornata contro la violenza di genere che sempre più spesso sfocia in

femminicidio. Ad ottobre la Camera ha fi -nalmente dato il via libera alle nuove norme sul contrasto alla violenza di genere. Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore dell’impegno di tante deputate è stato fornire uno strumen-to valido per dare avvio ad un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il con-tributo delle associazioni e degli operatori. Sono previste politiche di formazione, poli-tiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione

di uno specifi co fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno ga-rantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attra-verso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine.

Delia Murer, deputata veneziana del Pd e componente della commissione Affari sociali, sottolinea l’importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraver-so i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più.

Abbiamo lavorato intensamente, nel-le commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tu-tela per le donne, fi nanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipa-to e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà fi nanziato in automatico. La legge – conclude la de-putata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo

di Germana Urbani

Maggiore tutela, fi nanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio e il Fondo per le politiche su diritti e pari opportunità fi nanziato in automatico

Il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio primavera

No alla violenza di genere: fi nalmente la nuova legge

ratifi cato ad inizio di legislatura, comincia a trovare concreta attuazione. C’è ancora da lavorare e lo faremo a partire dalla legge di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara priorità per l’agenda politica”.

In assenza di una legge nazionale, il Veneto si era dotato di una propria legge contro la violenza di genere ad inizio pri-mavera. Con voto unanime il Consiglio regionale aveva approvato la Legge “In-terventi regionali per prevenire e contrasta-re la violenza contro le donne”. Un lavoro di sintesi di due precedenti progetti di legge presentati rispettivamente dal consigliere del Pdl Leonardo Padrin e dal consigliere del PD Piero Ruzzante, che avevano entrambi trovato un’adesione trasversale. Con que-sta legge quadro il Veneto, riconosceva, prima ancora dell’I-talia, che ogni forma di violenza contro le donne rappresenta una violazione dei diritti umani fonda-mentali alla vita, alla dignità, alla libertà, alla sicurezza e all’in-tegrità fi sica e psichica della persona e che le donne, anche quelle di minore età, sono spesso esposte a gravi forme di violenza, che costituiscono grave violazione dei diritti umani oltre che principale ostacolo al rag-giungimento della parità tra i sessi.

Con la stessa legge sono state defi nite anche le tipologie delle strutture necessarie rivolte alle donne vittime di violenza e ai loro fi gli minori: i centri antiviolenza che offrono assistenza, sostegno e percorsi di superamento del disagio, le case rifugio e le case di secondo livello, ovvero strutture di ospitalità in grado di offrire accoglienza e protezione. “Si è trattato – spiega il consi-gliere del Pd Piero Ruzzante - di un percorso che ha coinvolto il mondo del volontariato e

dei centri antiviolenza della nostra Regione e per questo siamo molto soddisfatti. E’ importante ora che le risorse che verranno stanziate consentano un percorso di raffor-zamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, perché ciò rappresenta una reale prevenzione per tutte quelle violenze che si consumano all’interno delle abitazioni o nella vita quotidiana e che possono sfociare in femminicidio”

“Si tratta - ha aggiunto Padrin - di un provvedimento composito, ma calato sulla realtà veneta e quindi applicabile e operativa. Si va dal coordinamento di tutti i soggetti che ope-rano sul fronte della violenza di genere al coinvolgimento degli enti locali, vere sen-tinelle del territorio”. Le reti che i vari sog-getti sono chiamati a sviluppare saranno il cuore pulsanto dell’o-peratività di questa legge: i centri e le case dovranno man-tenere costanti e fun-zionali rapporti con le forze dell’ordine, l’au-torità giudiziaria a cui compete l’assistenza,

la prevenzione e la repressione di reati, nonché con enti locali, aziende sanitarie e istituzioni scolastiche operanti nel territorio al fi ne di garantire risposte adeguate alle diverse condizioni personali di provenienza nel rispetto delle rispettive competenze e attribuzioni istituzionali.

Con l’approvazione della Legge regio-nale erano stati stanziati 400.000 euro a copertura delle attività del 2013.

Ora, l’ultimo decreto nazionale mette in campo dieci milioni di euro che saranno erogati attraverso le Regioni e la com-missione Pari opportunità del Veneto ha pubblicato da poco i bandi per domande e progetti.

La prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio

28 Il Veneto in primo piano

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1Il Veneto in primo piano

La politica approda sui social network e ne fa ampio uso per veicolare idee, notizie, spunti di rifl essione. I politici si servono della rete per dare il via a dibattiti, per risponde-

re a sollecitazioni o provocazioni. In molti sono convinti che internet in generale e, nello specifi co, i social network siano in grado di migliorare i rapporti tra i cittadini e le istituzioni politiche. Si ricorre copiosamente alle reti sociali online per divulgare materiale informativo, promuovere forme di mobili-tazione politica e partecipazione, consultando o coinvolgendo direttamente i cittadini in merito a questioni di dominio pub-blico, infi ne si mettono a disposizione nella rete informazioni che un tempo erano accessibili ai soli addetti ai lavori. E così si moltiplicano le informazioni.

Del resto, i guru della comunica-zione sostengono da tempo che il pre-sente vive sulla galassia digitale e che ormai per “esistere” è indispensabile approdare in questa dimensione. Le community virtuali sono un fenome-no sociale di massa che consentono di tessere quotidianamente fi ttissime reti comunicative. Contatti che posso-no offrire anche alla politica vantaggi enormi. La comunicazione politica nel cyberspace è economica, veloce, illimi-tata, multimediale, interattiva: in una parola effi cace.

Negli Usa Obama, in occasione della prima campagna elettorale da candidato alla Casa Bianca, riuscì, utilizzando in modo abile il mezzo, a dimostrare le grandi – e ancora poco esplorate - potenzialità che i social network potevano avere anche in politica. Dimostrò come la rete fosse un mezzo ideale per mobilitare i propri sostenitori ed ampliarne il numero, per raccogliere fondi e captare larghe fasce di elettori, aumen-tando con la maggiore visibilità anche l’incisività della propria azione.

In Italia il Movimento 5 stelle è fi glio della rete, con la sua attività di mobilitazione e reclutamento è arrivato a ottenere un ampio consenso elettorale fi no ad approdare in Parlamento.

Ma quanto sono social i politici nazionali e locali nel no-stro Paese? Quanti si confrontano con i cittadini attraverso Twitter o Facebook e, soprattutto, vengono utilizzati in modo appropriato questi strumenti, con una strategia consapevole e un esito sempre favorevole e costruttivo?

Infi ne, è suffi ciente trasferire modelli comunicativi e

organizzativi dal mondo reale a quello virtuale per dirimere quel rapporto confl ittuale e diffi dente che i cittadini hanno manifestato, in modo crescente negli ultimi anni, con la poli-tica e la classe dirigente del Paese?

La politica 2.0: potenzialità, rischi e opportunità. Con Vincenzo Romania, ricercatore presso l’Università di Padova e docente della Sociologia della Comunicazione e Sociologia dei Processi Culturali, abbiamo approfondito il tema.

Come si adatta la politica ai social network?“I social network sono uno strumento accessibile, co-

nosciuto, un fenomeno di massa e per questo adatto anche per la comunicazione politica. In Italia Facebook è diffuso tra più della metà della popolazione. E’ evidente che rappresenta un grande potenziale anche a livello di utilizzo politico.

I social network hanno il vantag-gio di essere uno strumento econo-mico e di favorire una comunicazione diretta con i cittadini, che vengono inoltre sollecitati ad interagire con il proprio interlocutore. Questo modello di comunicazione alimenta un’idea di trasparenza del politico e di coinvolgi-

mento dei cittadini, utile ad aumenta-re il consenso e la partecipazione. La rete, come mezzo per poter offrire a tutti la possibilità di prendere la parola e intervenire, rappresenta un modello di democrazia diretta. Naturalmente

con i rischi che la democrazia diretta può comportare. Per questo è un modello di comunicazione che va moderato e or-ganizzato, affi nché non diventi uno strumento incontrollato, espressione di eccessi e intolleranza”.

I social network possono essere dunque utili a ricuci-re lo strappo e colmare la distanza tra cittadini e politici?

“Sì, la rete offre la possibilità di fare politica in modo innovativo. I social network sono frequentati per lo più da pubblici di giovani e acculturati: due bacini interessanti da cui attingere consenso e a cui sollecitare partecipazione.

In Italia il Movimento 5 stelle è un esempio signifi cativo: con un modello diverso dal partito politico tradizionale, avva-lendosi, più che di uno staff di politici, di fi gure professionali specializzate nella comunicazione on line ha dimostrato che si può fondare un partito e creare un seguito semplicemente passando per la rete e per i social network.

I vantaggi dei movimenti che nascono e vivono nella rete e grazie alla rete sono rilevanti anche sul piano pratico:

l’economicità di una struttura “leggera” che si muove su in-ternet rispetto ai costi e alla complessità dell’organizzazione dei vecchi partiti; la snellezza e la velocità della comunicazio-ne politica e il coinvolgimento diretto dei nuovi “militanti”. Con la marginalizzazione della fi gura dei militanti nei partiti tradizionali e la perdita di coinvolgimento degli elettori proprio il cyberspace può aprire nuovi canali di riavvicinamento dei cittadini alla politica”.

I social network sono uno strumento adeguato a co-municare contenuti, spesso complessi e impegnativi che magari meritano approfondimento e rifl essione?

“Fra i vantaggi di questo tipo di comunicazione vi è l’accesso veloce, diretto e condiviso al dibattito, quindi un’ampia partecipazione in tempo reale. E’ indubbio che un abile comu-nicatore abbia più appeal utilizzando formule accattivanti, slogan che sap-piano colpire e catturare consensi. Ma ricordiamo che i social network sono solo uno strumento, limitato se si vuole approfondire un dibattito e a rischio di superfi cialità ma la questio-ne dei contenuti ed il processo di ba-nalizzazione di essi è un fenomeno in atto anche nei media più tradizionali come ad esempio la televisione. Non si vogliono approfondire le questio-ni, si semplifi ca e si ricorre a slogan populisti per allargare il consenso. La banalizzazione è un fenomeno che riguarda i contenuti della politica e non gli strumenti con cui vengono comunicati”.

I social network consentono ai politici di bypassare il “fi ltro” della stampa: è una dinamica corretta di in-formazione?

“Una volta esistevano i comunicati stampa, adesso le comunicazioni vengono fatte tramite la rete e i social net-work che veicolano direttamente ai destinatari le notizie. La pubblicabilità diretta delle notizie ha il vantaggio di superare la “censura” e di avere una più ampia sfera di divulgazione, mentre negli ultimi anni si registra un sempre più ridotto uti-lizzo del consumo di stampa, soprattutto cartacea. Vi sono tuttavia anche dei limiti. In primo luogo ci si affi da alle ca-pacità comunicative del singolo politico e del suo staff che può utilizzare con “furbizia” il mezzo ma deve farlo in modo giusto e corretto. Il rischio è appunto di creare allarmismo o false aspettative. Cambia il sistema di verifi care le notizie pubblicate sui social network e anche il modo di interpretar-

le”.Non tutti i politici sono in grado di gestire i social

network in modo adeguato. Non sono mancati anche da noi gli “scivoloni” e le cadute di stile.

“E’ necessaria una regolamentazione attenta dei lin-guaggi dei politici, che devono essere consoni e adatti. L’uso dei social network da parte della politica e di politici porta ad una forte personalizzazione sulla scena della comunicazione. Questo processo consente ampia visibilità ma, contestual-mente, anche un grosso rischio: è suffi ciente un contenuto sbagliato, un’uscita “stonata” per mettere a rischio la propria

reputazione. Del resto non è neanche questo un fenomeno esclusivo dei social network, ma esiste anche per altri tipi di media. Quante volte nella stampa vengono smentite dichiarazio-ni rilasciate inopinatamente?

E’ vero che c’è da parte dei nostri politici ancora una certa impreparazio-ne ad utilizzare in modo giusto i social network ma è anche vero che c’è chi invece ha sviluppato una notevole abi-lità nel manovrare questo strumento in modo “furbo”.

E così non tutte le uscite “infeli-ci”, sono tali: talvolta sono costruite ad arte per catalizzare l’attenzione su di sé, talvolta sono suffi cienti poche parole provocatorie per ottenere in breve tempo quella visibilità che può

aprire le porte giuste per fare, tramite i social network, rapi-damente carriera”.

Infi ne, concludendo?“Concludendo i social network sono un interessante

strumento di comunicazione che come tale va considerato. Sta a chi lo usa farlo in modo appropriato e costruttivo, come per tutti i media e gli strumenti di comunicazione. E’ vero che anche in politica può essere uno strumento per veicolare idee, stimolare interessi e raggiungere un pubblico sconfi nato e anagrafi camente molto ampio, arrivando fi no ai giova-nissimi, ma da solo non basta a risolvere il problema della disaffezione alla politica, della banalizzazione dei contenuti, della scarsa partecipazione. Sui social network si può lanciare un tema di dibattito, si possono confezionare offerte diversi-fi cate, tali da soddisfare un pubblico più ampio, si possono costruire reti di contatti, ma se non segue poi un incontro pubblico, una mobilitazione e impegno reali nell’attività poli-tica, tutto rimane nella rete, virtuale”.

di Ornella Jovane

Alla ricerca di nuovi linguaggi e nuovi canali per riallacciare i contatti con i cittadini, amministratori e politici twittano e dialogano con gli “amici” di Facebook

La politica, internet e i social network

2.0, la politica nella rete

Non tutti i politici sanno gestire in modo appropriato questo dirompente strumento

Il dialogo diretto con i cittadini alimenta un’immagine di trasparenza del politico

Vincenzo Romania, insegna all’Università

di Padova

31Il Veneto in primo piano

800 943 333800 943 333

800 943 333800 943 333www.parentproject.it

SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Garantisci il suo diritto all’assistenza, difendi la qualità del suo futuro.Per sostenerci: ccp 94255007 - IBAN: IT 38 V 08327 03219 000000005775

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32 Voci da palazzo 15Voci da palazzo

“In tre anni la Regione ha investito a Vicenza 26 milioni di euro con-cludendo 61 interventi per la sicu-

rezza idraulica, disponendo l’iter d’appalto per 86 milioni delle due casse di espan-sione di Caldogno e Trissino e per altri 90 milioni il progetto dei tre invasi a Merola, viale Diaz a Vicenza e Montebello (oggi in fase di Via)”. Questa è stata la replica di Federico Canel e Nicola Finco, rispetti-vamente capogruppo leghista in Consiglio regionale e presidente della commissione Ambiente, alla richiesta di sollecito arrivata da Toniolo.

“Mentre Galan – sono andati giù duri i due leghisti - aveva ignorato il problema, adesso Zaia lo sta risolvendo nel pieno rispetto degli iter statali. Che, ricordiamo, sono lunghi per due motivi: evitare ricorsi che bloccherebbero le opere e scongiurare infi ltrazioni mafi ose. Costantino Toniolo, ex sindaco di Caldogno che negli anni nulla ha fatto per prevenire le esondazioni, dovreb-be ben saperlo. Ma a volte la propaganda politica si fa sulle spalle della gente, nella maniera più squallida possibile. Se Toniolo, che parla di poca trasparenza negli appalti, ha rimostranze o denunce, vada di corsa in Procura, faccia un esposto e vedremo gli esiti: diffamare in questo modo chi lavora per risolvere emergenze accantonate da 80 anni è squallido e propagandistico. Im-pressionante poi – rimarcano i due espo-nenti leghisti - la puntualità con cui Toniolo interviene sui lavori per le casse di espan-sione nel Vicentino: sempre a ridosso di un allarme meteo. Sembra quasi un mettere le mani avanti, un ‘io l’avevo detto’: tol-lerabile da un esponente dell’opposizione, meno da uno della maggioranza, che no-nostante sia presidente della commissione Affari Istituzionali pare non conoscere le leggi in materia. Invece di pontifi care su chi sta seguendo l’iter per le grandi ope-re – proseguono Caner e Finco -, Toniolo dovrebbe smetterla di fare politica sulle disgrazie della gente e su chi sta lavorando per prevenirle. Invece di vaticinare sulla stampa, Toniolo potrebbe chiedere lumi a Galan su quanto non è stato fatto in 15 anni, o meglio muovere il suo Governo a Roma e concedere al governatore Zaia i poteri speciali necessari per accelerare le opere antialluvione. Ma si sa qual è il detto veneto: a ciacoe i xe boni tuti…”.

federico Caner e Nicola finco“a ciacoe i Xe boni tUti…”

L’opinione

Novembre è il mese della grande paura per i veneti, l’alluvione del 2010 è ancora una ferita aperta per molte comunità della nostra regione. Aperta perché

la stagione degli indennizzi non si è ancora conclusa del tutto ma soprattutto perché molti di quegli interventi, ri-tenuti fondamentali per evitare che i fi umi tornino a fare paura, sono ancora lontani dal ritenersi conclusi. Purtroppo per il territorio compreso tra i Colli Berici, Euganei e Adige sono solo due i fi umi deputati a portare al mare l’acqua che cade in eccesso: Bacchiglione e Gorzone, su di essi è imperniata buona parte degli impianti idrovori deputati dal sollevare l’acqua dalle zone depresse del Veneto centro-meridionale. Due fi umi, va detto, le cui arginature sono quelle fatte alla fi ne dell’800 in ragione di un territorio completamente diverso da quello attuale. Un tempo fossi, scoli e canali permettevano lo sgrondo delle terre e tratte-nevano l’acqua in campagna senza far arrivare una massa d’acqua imponete alle idrovore, mandandole in sofferenza. Oggi, invece, l’eccessiva cementifi cazione ha creato le con-dizioni contrarie, ossia grandi quantitativi d’acqua arrivano agli impianti di sollevamento quasi in un solo colpo creando grandi diffi coltà per il loro smaltimento. Defl usso, tuttavia, ancora più improbabile se il Gorzone o il Bacchiglione sono già in piena con il rischio che gli ottocenteschi argini cedano di schianto. La Regione ha cercato di risolvere a monte il problema, con la creazione di due bacini di laminazione nel Vicentino. Il primo è stato previsto a Trissino, per la sicurezza dei comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospeda-letto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, il secondo a Caldogno sul tor-rente Timonchio in modo da mettere in sicurezza i comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggia-no, Ponte San Nicolò e Casalserugo. Di che si tratta? Della realizzazione di due grandi aree da inondate per scolmare la piena dei rispettivi fi umi. Il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, fi nanziò i primi

lavori ancora qualche anno fa. I lavori, però, sono andati avanti a rilento, e malgrado l’assessore regionale Maurizio Conte avesse più volte rassicurato che i cantieri rispettavano

i tempi, in realtà i lavori non sono anco-ra fi niti. Entro fi ne anno i bacini dovreb-bero essere pronti ma intanto novembre è già qui e la paura dei fi umi in piena ritorna. Anche il consigliere regionale del Pdl e presidente della commissione Affari Istituzionali del Consiglio veneto,

Costantino Toniolo, ha incalzato la propria maggioranza nell’accelerare la realizzazione dei due interventi, tirandosi addosso gli strali di colleghi di coalizione. “Sono passati tre

anni dall’alluvione di Ognissanti del 2010 – questa il tono dell’interrogazione presentata dall’esponente vicentino del Pdl alla propria maggioranza - molti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire la sicurezza idrogeo-logica sono stati fatti, lo riconosciamo, ma purtroppo alcune opere molto importanti come la realizzazione degli invasi di Caldogno e Trissino, sono ferme al palo nonostante sia-no fi nanziate”. “Il nostro tessuto economico e sociale, già provato dalla crisi - conclude Toniolo - non reggerebbe ad un’altra alluvione. Troppe le famiglie e le attività econo-miche che hanno subito gravi danni! Perché la sicurezza aumenti ci vogliono i fatti!”.

di fortunato Marinata

Territorio Sono passati tre anni dal cataclisma che ha messo in ginocchio il Veneto

Novembre, torna la paura delle alluvioniI bacini di laminazione di Trissino e Caldogno sono gli interventi strategici per mettere in sicurezza i territori lungo l’asta del Gorzone e del Bacchiglione. Il ritardo dei lavori ha messo in fi brillazione la maggioranza di Palazzo Ferro Fini

“Da amministratore pubblico mi sono sempre battuto per la difesa del ter-ritorio, sia da Sindaco e consigliere

di Caldogno, sia da assessore provinciale beri-co, sia ora che sono in Consiglio Regionale con un ruolo legislativo e di controllo rispetto all’e-secutivo di Palazzo Balbi! L’attacco in risposta ad una mia interrogazione che vuole essere costruttiva, è semplicemente personalistico e strumentale! Dobbiamo dare risposte concre-te sul problema della sicurezza idraulica ed evitare questi personalismi da parte dei consiglieri: la mia domanda era tecnica e rivolta alla giunta. In questo caso Caner e Finco sbagliano ad interpretare lo strumento dell’interrogazione - spiega Toniolo - non è un’arma ad uso esclusivo dell’oppo-

sizione, ma strumento costruttivo per sollevare temi fi nalizzati al bene comune. Il tono della mia domanda sulla situazione degli invasi che sono previsti nel Vicentino era proprio quello di fare il punto seriamente sulla situazione - precisa Toniolo - un’azione di stimolo verso la Giunta per far procedere le cose, come il padre fa con il fi glio impegnato negli studi. Pertanto la trasparenza richiesta non riguarda l’agire del-la Regione, e quindi della Giunta, che ha fatto

molto, ma chiarire assieme la situazione che c’è in questo momento: i lavori a Trissino sono bloccati e a Caldogno si è concluso l’iter, ma non si vede un cantiere. Facciamo l’elen-co di quello che manca per arrivare all’obiettivo, perché lo scopo è l’obiettivo fi nale, la sicurezza idraulica. Apprezzo

la tempistica effi ciente dell’iter procedurale, ma i cantieri non li vedo ancora. Da amministratore locale e provinciale ho sempre lavorato con gli enti “superiori” al fi ne di realiz-zare l’invaso di Caldogno. - ricorda l’esponente del PdL - Il Comune, anche con la mia presenza di amministratore, ha pensato al bene generale, alla sicurezza idraulica non solo di Caldogno, Rettorgole e Cresole, ma anche della Città di Vicenza e di tutti i territori a Sud sull’Asta del Bacchiglione. Il Comune di Caldogno con il sottoscritto amministratore – puntualizza - ha accettato un’opera importante sul suo territorio (altro che sindrome di “non nel mio giardino”), ha lavorato in una diffi cile opera di concertazione fi nalizza-ta alla realizzazione di un’opera necessaria per la sicurezza idraulica di tutto il territorio veneto. Altro che chiacchiere!”.

“qUali ciaccole? nel vicentino non si vede Un cantiere”Costantino Toniolo (Pdl)

L’alluvione di tre anni fa tra Montagnanese ed Estense

Federico Caner e Nicola Finco

Costantino Toniolo

Toniolo: “Perché la sicurezza aumenti ci vogliono i fatti!”

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34 Cultura veneta16 Cultura veneta

Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini

Il Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fi no al 24 novembre, presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma

la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di bussola e come noi ci situiamo in un mondo perenne-mente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare strumenti o montaggi per misurare o modellare la no-stra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a costruire modelli che catturino la complessità e l’impos-sibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti ar-cheologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Sa-rah Sze, classe ‘69, ha sviluppato un’estetica scultorea che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialo-gando con il tessuto e la storia di un edifi cio. La perce-zione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono spostate attraverso interventi specifi ci di grandi dimen-

sioni. A livello tecnico tutto parte dalla defi nizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che de-signa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e soli-da) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifi co dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune ap-parentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio.

Il laboratorio di Sze

Il motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchet-

ti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costi-tuiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contempora-nea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di

fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere opere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si rias-sume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti di nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano le loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimen-ti che stavano conducendo. Il dialogo ha modifi cato in modo sostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un luogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo Mondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la visita con opere di luce.

fino al 24 novembre in tre sedi veneziane

UNO STRESS DI VETRO

Al.Ch. Al.Ch.

Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana

Marco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio

che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla fi gura e sul volto uma-no. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Nove-cento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei mag-giori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fi no allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natu-ra, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Ca-naletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina

tocca la Scandinavia, l’Est Europa fi no all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fi no alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografi a alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet ro-vescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fi no alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fi no ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresenta-te per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affi dabile.

di Alain Chivilò

Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio

Un posto al sole per il paesaggio

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37Cultura veneta 17Cultura veneta

di Alain Chivilò

Gli spazi espositivi della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova sulle Zattere, direzione Punta della Dogana, propongono in conco-

mitanza della Biennale due eventi espositivi fi no al 24 novembre: “Roy Lichtenstein Sculptor” curata da Germano Celant al Magazzino del Sale e “Emilio Vedova … Cosìdetti Carnevali …” curata da Celant e Fabrizio Gazzarri allo Spa-zio Vedova. La mostra dedicata a Lichtenstein, uno tra gli esponenti della Pop Art americana, ha focus sulla produzione scultorea dell’artista. Quarantacinque opere suddivise tra bozzetti, di-segni, collage, maquette, sculture e modelli di bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997. E’ proprio dalla metà degli anni sessanta che le immagini interpretate dai mass-media, in special modo dall’ambientazione del fumetto, diventano fonte di creazione. I bicchieri, le esplosioni, le tazze e le teste tridimensionali sono alcuni aspetti di tali lavori.

Invece le opere di Emilio Vedova raccolgono nello stesso titolo, Carnevali, lavori realizzati tra il 1977 e il 1991 a testimonianza di un periodo originale per l’artista. Legno, plastica, metallo, maschere, graffi ti, combustioni, stampe, corde, carte sono uniti secondo la sperimentazione del collage e dell’assemblaggio. Storicamente il coinvolgimento del Maestro e il Carnevale si data con la premiazione alla Biennale di San Paolo nel 1954, al di la di una tradizione veneziana in cui l’utilizzo di maschere era costume di vita. Situazioni irreali fatte di mistero, contraddizione, confusione che in Vedova diventano reali nell’e-secuzione informale.

Alle opere dell’americano, suddivise tra bozzetti, disegni, collage, maquette, sculture e modelli di bronzo prodotti tra il 1965 e il 1997, fa da contrappunto la serie Carnevali dell’artista veneziano

Arte a Venezia Due eventi espositivi fi no al 24 novembre

Vedova/Lichtenstein: coppia vincenteIl futuro è virtuale.

Detto così sembre-rebbe un’ovvietà,

il domani è sempre ipotetico e addirit-tura se interpretato con pessimismo, virtuale, potrebbe anche signifi care inconsistente. Tuttavia è solo di museo virtuale che vogliamo parlare e virtuale, nella fattispecie, va inteso come tecnologico, nella massima espressione in cui può intendersi oggi: ossia come sinonimo di “web”. Attraverso internet, da pc, tablet e smartphone, sarà, infatti, possibile compiere un “virtual tour” e conoscere da vicino 400 opere storico-artistiche di rilevanza mondiale presenti a Venezia. Il progetto, che probabilmente farebbe rabbrividire Goethe, già dalla presentazione, avvenuta lo scorso 15 ottobre, promette la realizzazione del più grande museo virtuale in Italia. Utilizzando strumenti multimediali, riprese fotogra-fi che ad altissima qualità fi nalizzate alla rappresentazione tridimensionale di quattrocento capolavori veneziani, i virtual tour avranno come oggetto il Tesoro della Basilica di San Marco, lo Statuario pubblico della Serenissima, la Tribuna di Ca’ Grimani a Santa Maria Formosa e lo spazio tra l’area mar-ciana e Piazza San Marco con le sue sculture. La visita virtuale di quest’ul-timo ambiente sarà arricchita dalla “decostruzione” del Leone alato posto sulla sommità della colonna: le tecnologie utilizzate nella rappresentazione tridimensionale consentiranno di distinguere i diversi restauri succedutisi nel tempo, ripercorrendo la storia e l’evoluzione iconografi ca del simbolo per antonomasia dell’antica Serenissima. L’intervento è realizzato nell’ambito di “Shared Culture - Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”, di cui la Regione Veneto è partner, fi nanziato attraverso il Programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.

mUsei del domani

il toUr diventa virtUale. venezia a portata di tablet o smartphone

A metà degli anni ’60 le immagini interpretate dai mass-media diventano fonte di creazione

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8 Sì, viaggiare

a far conquistare ai lunari di Barbanera una diffusione quasi nazionale (ne distribuiva circa 400.000 copie nell’Italia centromeridionale). La famiglia Campi è subentrata nella pubblicazione del celebre almanacco dal 1929 per iniziativa di Feliciano Campi, concorrendo insieme ad altre tipografi e alla stampa dell’opera che all’epoca era diretta dal senatore Benedetto Pasquini. Durante i principali fl ussi migratori che portarono gli italiani oltreoceano, vennero editate speciali versioni del Barbanera stampate in diverse città tra cui New York o Buenos Aires, che univano ai contenuti classici d’al-manacco indicazioni pratiche per gli emigranti, come istru-zioni per il viaggio o consigli sulle “rimesse” di denaro alle famiglie rimaste in Italia, informazioni che fanno del Barba-

nera d’oltremare uno strumento di mediazione interculturale.Fino alla metà degli anni Settanta, il lunario fu utilizzato

soprattutto dai ceti rurali, che ne apprezzavano le previsioni del tempo e i consigli per l’agricoltura. L’indicazione delle festività, le ricorrenze dei santi, i consigli ed i proverbi ne fecero - appeso in cucina o nella stalla - un indispensabile strumento per le attività domestiche quotidiane. Venduto per fi ere e mercati da cantastorie e venditori ambulanti, il Bar-banera si acquistava ogni anno a partire da settembre. Dalla metà del XX secolo i diritti di pubblicazione del calendario, dell’almanacco e del lunario di Barbanera sono di proprietà dell’Editoriale Campi. I principali canali di diffusione sono le edicole, le librerie, l’omaggio diretto da parte di aziende ai

Lo scorso anno Poste Italiane gli dedicò un francobollo da 60 centesimi. Barbanera vi veniva raffi gurato con i suoi “strumenti di lavoro”. Quelli dell’astronomo dell’epoca:

un rudimentale telescopio, un compasso e un planisfero. Barbanera, personaggio misterioso, circondato da un alone di leggenda, visse in Umbria nel XVIII secolo. In una terra in cui la tradizione tipografi ca ha radici molto antiche. Oggi il suo nome è sinonimo stesso di lunario, perché dal 1743 il suo almanacco viene pubblicato con regolarità, ogni anno prima di Natale. Una delle prime edizioni di questo piccolo frammento di cultura popolare italiana, quella edita nel 1762 a Foligno in un unico foglio (“Discorso generale del famoso Barbanera per il 1762”, edito da Pompeo Campa-na), è conservata nel museo della Fondazione Barbanera, che ora ha sede a Spello nel bel complesso rurale di San Giuseppe chiamato “Casa di Barbanera”, immerso nella campagna umbra e circondato da un giardino all’italiana e da un ricco orto botanico. Nel museo allestito dalla famiglia Campi, titolare della casa editrice di Foligno (che ora ha sede nel complesso di Spello), sono ammirabili tanti pezzi unici che permettono di ripercorrere la lunga storia del popolare almanacco e delle tradizioni ad esso collegate, molte delle quali ancora così vive nelle campagne italiane. Sì, perchè Barbanera è ancora molto ascoltato: le sue previsioni del tempo sono utili a chi deve scegliere, ad esempio, i giorni giusti per la semina dei campi, e vengono seguiti anche i suoi tanti consigli, legati all’agricoltura ma anche al “fai da te” domestico in materia di piante, ortaggi, frutta e altro. E poi i consigli su salute e benessere, alimentazione, oroscopi...

Il calendario, l’almanacco e le tante altre pubblicazioni di Barbanera, orgoglio della famiglia Campi, costituiscono tutt’oggi un piccolo grande patrimonio di conoscenza, o me-glio un distillato di saggezza contadina. Sì, perchè è sempre valido il motto “Gli astri il sole e ogni sfera or misura Barba-nera, per poter altrui predire tutto quel che ha da venire”.

Giambattista Campitelli (1780-1824) fu il primo editore tipografo a proporre una versione del Barbanera in opuscolo o libretto di una sessantina di pagine (il formato che poi si affermerà fi no ai giorni nostri): il primo di cui si ha notizia è del 1793 e identifi ca Barbanera come astronomo parigino. Giovambattista Bocci Campitelli riuscì, alla fi ne del XIX secolo,

IN COPERTINA L’EX BACHIFICIO ORA SEDE DELLA REDAZIONE DELL’EDITORIALE CAMPI. SEGUONO: IL CALENDARIO LUNARIO 2014 E IL FRANCOBOLLO CHE POSTE ITALIANE DEDICÒ A BARBANERA. QUINDI: SCORCI DEL PARCO E SALE DELL’ARCHIVIO STORICO DELLA FONDAZIONE. IN ALTO: SPELLO, L’ORTO BOTANICO DI SAN GIUSEPPE E UN’EDIZIONE STORICA DELL’ALMANACCO

A SPELLO NELLO SPLENDIDO COMPLESSO RURALEDI SAN GIUSEPPE (UN EX BACHIFICIO CON IL SUO PARCO)È STATA REALIZZATA LA CASA DI BARBANERADOVE LA FAMIGLIA CAMPI OLTRE A REALIZZAREI CELEBRI ALMANACCHI E LUNARI, FAMOSI DAL ‘700E OGGI DISTRIBUITI IN 2.500.000 COPIEHA CREATO UNA FONDAZIONE NEL CUI ARCHIVIO SONO ILLUSTRATI OLTRE 250 ANNI DI STORIA POPOLAREDA VISITARE ANCHE IL PREZIOSO ORTO-GIARDINO

IL VOLUMETTO CARO A D’ANNUNZIO

Nel magico mondo di Barbanera

UMBRIA

propri clienti quale strenna di fi ne anno, per un totale di oltre 2.500.000 copie. La raccolta di documenti legati alla fi gura di Barbanera, alla sua tradizione e al mondo degli almanac-chi e dei calendari in genere, ha portato alla costituzione di un archivio storico all’interno della Fondazione Barbanera 1762 che contiene oltre 6.000 almanacchi italiani ed esteri pubblicati dal XVII secolo ad oggi, oltre a 15.000 documenti di vario genere (pensieri, recensioni, bossi tipografi ci, bozze di stampa, fotografi e, aneddoti, curiosità) riguardanti Barba-nera, la sua storia, la sua fortuna e il legame con la cultura popolare e almanacchistica italiana e non solo.

Quest’anno, accanto al nuovo Almanacco 2014 in edi-cola da metà novembre e al Calendario-Lunario, Barbanera ha in serbo una novità: un calendario speciale di cui il cibo è il vero grande protagonista. “Barbanera dei cibi felici”, realizzato in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia.

Mese per mese e stagione per stagione, una vera festa del cibo, con consigli, ricette, proverbi, il dolce o la frittella del santo e le regole di una sana alimentazione. Un calendario lunario, dove la Luna sarà attenta alleata nell’orto e in cuci-na, un allegro vademecum per tutto l’anno, un caro amico cui affi darsi ogni giorno per godere di un cibo sano, buono, genuino, che non si spreca. Un cibo che sa anche raccontare la sua storia, ricordare tradizioni, simboli, usanze, per riscopri-re le meraviglie che portiamo ogni giorno in tavola.

La Fondazione Barbanera 1762 nasce con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare con attività di ricerca, espositive ed editoriali la grande tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede e continuatore. A partire dallo studio dei documenti conservati presso l’Archivio Storico (oltre 50mila tra lunari, almanacchi e altre testimonianze di editoria popolare dal XVI secolo ad oggi: c’è pure la lettera con cui Gabriele D’Annunzio defi nì il Lunario che teneva sempre sul comodino “Il fi ore dei tempi”), si occupa della diffusione dei valori di una tradizione attenta a interpretare i segni del tempo, che si ispira a uno stile di vita in armonia con i cicli stagionali e che guarda al rapporto tra cielo-terra-uomo e al saper fare come quotidiano esercizio al buon vivere. La Fondazione ha sede a Spello nel-lo stesso complesso rurale, il San Giuseppe, che ospita la sede dell’Editoriale Campi, storica casa editrice del Barbanera. La visita guidata al complesso di Spello consente di ammirare anche la villa padronale (un ex bachifi cio) e i giardini. Il complesso si estende su sette ettari. Da lì si gode anche una splendida vista sul borgo di Spello, la cittadina dove Pinturicchio ha affrescato la Cappella Baglioni, opera che qualcuno ha defi nito “la cappella Sistina dell’Umbria”. Info: www.barbanera.it - [email protected]

39Sì, viaggiare

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40 Concerti e non solo26 Concerti e non solo

sgUardo a nordest

Racconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro. E gli organizzatori veneti partono con un tour in tutta Italia a caccia di inter-viste. Che fosse un’idea dirompente lo si era capito fi n dall’inizio. “Avere la

barba” nasce infatti come cristallizzazione di un fenomeno esistente, una moda, un trend, una mania, uno stato mentale: chiamatelo come volete, ma di fatto è un sentimento diffuso. “Quando inizi a farla crescere, c’è sempre un motivo”, dicono Claudio Traina, event manager bassanese con la passione dei tatuaggi, Alessandro Toso di Cittadella, appassionato di arte contemporanea, e Diego Santi di Castello di Godego, nel Trevigiano, fotografo per diletto. In pochi mesi sui social network e sul sito internet www.averelabarba.it i contatti sono stati migliaia. E solo scorrendo le interviste, le parole, i commenti del popolo del web si capisce il perché. “La barba è qualcosa di intimo, trasversale, antico: noi vogliamo solo permettere a tutti di rac-contarla”, dicono ancora i tre veneti ideatori del progetto, che in questi giorni sono in giro per l’Italia a raccogliere interviste e pareri. “Intervistiamo chi ci contatta, vogliamo raccogliere più emozioni possibili”, spiegano. E proprio questi temi sono al centro del concorso letterario e artistico lanciato dai tre per raccogliere in un libro l’esperienza web di questi mesi. Il concorso è già iniziato e si concluderà il prossi-mo 31 gennaio 2014. È aperto ad opere letterarie (massimo 15.000 caratteri), artistiche o foto sul tema della barba. Il premio? È il fatto stesso di partecipare nel creare la fi losofi a condivisa dell’Avere la barba, e questo la dice lunga sullo stile del gruppo e sul perché i fans si sommano ad ogni ora. Tutte le opere saranno infatti diffuse tra la community dei barbuti. Le più meritevoli avranno la possibilità di entrare nel libro, che sarà pubblicato nell’estate 2014, e che rappresenterà l’opera omnia del progetto, raccogliendo testi, interviste e immagini del mondo barbuto. L’iscrizione al concorso è gratuita, i dettagli sono nel bando reperibile su www.ave-relabarba.it. Non resta che ricordare chi sono i tre barbuti al centro dell’attenzione nazionale, anche a seguito di recensioni sui blog di moda. Ad ideare il progetto, tre menti. Claudio Traina, 22enne residente a Bassano del Grappa, nel Vicentino, organizzatore di eventi e già noto nell’ambiente underground per la creazione di un marchio di vestiti, oltre che per la propria passione per i tatuaggi. Alessandro Toso, 26enne di Cittadella, nel Padovano, che cura il blog www.unoravanti.com, dal quale dal 2010 propone lavori di giovani artisti. Di professione, lavora in una web agency. Inoltre da un anno sviluppa autonomamente “The event fi nder”, un’applicazione web che permette di ricercare eventi. Il terzetto si chiude con Diego Santi, 27enne di Castello di Godego, nel Trevigiano, appassionato di fotografi a che da poco ha lanciato il sito di annunci gratuiti www.greenclick.it con lo scopo di risollevare il settore del verde e favorire il vero mercato a chilometro zero. Di professione, aiuta a trovare lavoro agli altri. Per contatti e informazioni - Uffi cio Stampa di Avere la Barba - [email protected]

avere la barba, nasce Un concorso nazionale ideato da veneti

12 luglio - Padova, Stadio EuganeoligabUe “mondovisio-ne toUr - stadi 2014”

EVENTO ESTATE 2014: LIGABUE live allo Stadio Euganeo di Padova. Il primo grande appuntamento dell’estate 2014. Il 26 novembre 2013 esce il nuovo album di inediti “Mondovisione”Il 12 luglio 2014 arriva Ligabue! Lo so siamo in anti-cipo. Ma se si pensa che ormai i biglietti si acquistano sempre più via internet posso dire che la ricerca del biglietto è già iniziata. L’appuntamento con la rockstar italiana sarà allo Stadio Euganeo, a Padova, che dopo gli eventi dell’estate 2013 e la lunga programmazione invernale, si conferma “Città della musica” anche per il 2014.L’attesa cresce e infatti le date di Roma (30 e 31 maggio allo Stadio Olimpico) e Milano (6 e 7 giugno allo Stadio San Siro) sono già raddoppiate.Per la data di Padova i biglietti sono iniziati in prevendita dal 5 novembre.Il 26 novembre 2013, ad oltre 3 anni da “Arrivederci, Mostro!”, uscirà “MONDOVISIONE”, il nuovo atteso album di inediti di LIGABUE. «Mi procuro una frattura durante un concerto – afferma il LIGA – e 2 minuti dopo può vedere la caduta un mio amico di Los Angeles. È uffi ciale: siamo tutti in mondovisione. Mondovisione però è anche la “visione di un mondo”».“MONDOVISIONE” (Zoo Aperto/Warner Music), prodotto da Luciano Luisi, è stato anticipato dal primo singolo “Il sale della terra”, al 1° posto della classifi ca dei brani più trasmessi in radio (dati Earone) ed ai vertici della classifi ca di iTunes. Sono già oltre 4 milioni le visualizzazioni su YouTube del video uffi ciale del brano (video online al link http://youtu.be/IUWtAUKYmAQ ).«“Il sale della terra” – dichiara LIGABUE – parla di una crisi che non è solo economica, ma sociale e di comportamento. Ha a che fare con il bisogno di potere, con le conseguenze prodotte da chi vuole conquistare il potere a ogni costo e a ogni costo mantenerlo. È una crisi talmente drammatica che non sono riuscito a non raccontarla in una canzone: in genere non lo faccio».

“Il muro del suono”, “Ciò che rimane di noi”, “La terra trema, amore mio”, “Il volume delle tue bugie”, “La neve se ne frega”, “Siamo chi siamo”, “Il sale della ter-ra”, “Nati per vivere (adesso e qui)”, “Per sempre”, “Tu sei lei”, “Con la scusa del r’n’r”, “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”: sono questi (non nell’ordine di quella che sarà la tracklist) i titoli dei brani che saranno contenuti nel nuovo album, “postati” da LIGABUE sui suoi social network uffi ciali.Inoltre, è in libreria “La vita non è in rima (per quello che ne so)”, intervista a LIGABUE sulle parole ed i testi, curata da Giuseppe Antonelli. Il volume, edito da Laterza, contiene in anteprima i testi integrali dei brani del nuovo album.

Roncade (tv) - New Age - Sabato 23 novembre 2013 bring me the horizon

I Bring Me The Horizon, arrivano in Italia per presentare il loro ultimo lavoro: “Sempiternal”

San biagio di Callalta (tv) - Supersonic Music Arena - Sabato 23 novembre 2013 blUe in concerto

Continua il tour italiano dei Blue... Saranno nuovamente in Italia per tre imperdibili date...

Conegliano (tv) - Zoppas arena - Domenica 1 dicembre 2013 maX pezzali - maX 20 live toUr

Max Pezzali da novembre stà portando il suo nuovo spettacolo dal vivo nei palasport delle principali città italiane. Il nuovo e attesissimo tour farà tappa giovedì 14 novembre al PalaGeorge di Montichiari (BS), sabato 16 al PalaFabris di Padova ed infi ne domenica 17 alla Zoppas Arena di

Conegliano (TV). Il nuovo album “Max 20” contiene 5 inediti – tra cui il primo singolo “L’universo tranne noi” – e 14 duetti con i più grandi artisti della scena musicale italiana, nei brani che hanno segnato la carriera di Max. Pubblicato lo scorso 4 giugno, l’album si trova da settimane ai vertici delle classifi che di vendita.

San biagio di Callalta (tv) - Supersonic Music Arena - Sabato 14 dicembre 2013 gUe’ peqUeno

Il secondo album da solista è stato dichiarato disco d’oro a sole tre settimane dall’uscita e l’estate ha visto Guè Pequeno impe-gnato in affollati dj set in tutta Italia. Ora è tempo di presentare live il suo “Bravo Ragazzo”, uscito a giugno 2013 per Universal. Guè Pequeno, forte del successo e dell’esperienza del precedente tour da solista, porterà sul palco uno show inaspettato e carico delle mille sfaccettature della sua perso-nalità senza dimenticare il sound internazionale dell’album.

Padova (Pd) - Gran teatro Geox - Sabato 14 dicembre 2013 roberto vecchioni

Porta per titolo “Io non appartengo più” il nuovo album di inediti di Roberto Vecchioni, in tutti i negozi di musica

a partire dall’8 ottobre e anticipato in radio dal singolo “Sei nel mio cuore”. Il disco arriva a distanza di quasi tre anni dalla raccolta “Chiamami ancora amore” e a sei anni dall’ultimo album di inediti “Di rabbia e di stelle”. Queste le parole attraverso le quali il prof. Vecchioni racconta il suo nuovo progetto: “’Io non appartengo più’ potrebbe essere defi nito un soliloquio davanti alla fi ne ma che non ha niente a che vedere con il nichilismo, lo sconforto, la resa… Piuttosto è la presa d’atto che l’essere umano più di tanto non riesce a fare, non riesce a dare: talvolta stringe la mano degli altri perché nel buio non capisce niente o si rivolge al cielo, talvolta si convince che deve farcela da solo”.

in veneto eventi

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1099

pochi soldi per la cUltUra ai comUni veneti: dove trovarli?

Girando per i vari uffi ci della Cultura dei vari Comuni Veneti ci vengono comunicate spesso alcune osservazioni:”Ci sono pochi soldi per la cultura. Per le manifestazioni.” Viene da rifl ettere... Perchè la Cultura

è il nostro passato ed il nostro presente da conservare e tramandare alle generazioni future. Ormai molte manifestazioni vengono effettuate solo grazie agli sponsor. Tutto bene. Ma non si possono organizzare nei piccoli centri grosse manifestazioni con nomi popolari che richiamino un pubblico numeroso. Costa troppo. E nelle grosse città si riesce a metterne in piedi molto poche. E sempre di meno. Eppure il grande violinista Accardo ha dichiarato: ”Con i soldi di una sola serata del Festival di San Remo si terrebbe in piedi per un anno l’ orchestra della Rai!” E’ una questione di scelte. Scelte che vengono fatte negli alti livelli delle Istituzioni Pubbliche.

Se si spendono in una direzione non si possono investire in un altra.E se alcune spese vedono contrapposti ideali e visioni della politica, sul

fi ume di denaro pubblico erogato in stipendi vari per le cariche ricoperte dai vari politici regionali e provinciali, per i loro ‘’portaborse’’, per i rimborsi, ecc. ecc. siamo “quasi” tutti d’ accordo: ci vuole una riduzione sostanziale.

I soldi che non arrivano ai Comuni per organizzare eventi culturali e/o ricreativi e/o feste di piazza potrebbero benissimo essere “ricavati” dai tanti stipendi ai politici regionali e provinciali, con grande soddisfazione del popolo. Di tutti noi. L’abolizione delle province porterebbe trasferimenti economici maggiori ai comuni e così dicasi per una riduzione drastica degli emolumenti ai consiglieri ed assessori regionali.

Che ci vuole? Un pò di volontà. Nient’ altro.In fondo: diminuire i soldi pubblici ai politici regionali e provinciali e

girarli direttamente nelle casse comunali non sarebbe cosa grave.Occuparsi della “cosa pubblica” è comunque e sempre un onore. So-

prattutto quando lo si fa per lai Cultura. Cultura che inizialmente è una

spesa ma poi nella sostanza genera lavoro per i diretti interessati ed indotto economico per gli esercizi commerciali della zona nella quale la manifestazione viene organizzata.

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Il Puzzle Antonio Banderas

Chiave (8) - Ha recitato nel film...........................................................................

AMATOATTORECALCIATORECASADEBUTTO

DOPPIATOREFIGLIAFILMFRIDAMADRID

MALAGAMAMBOMATADORMODELLOMORO

SHREKSTATI UNITIVAMPIRO

Aforismi sull’Amore

• Se tu non mi ami, non importa. Sono in grado di amare per tutti e due.• L’amore è più teme-rario che l’odio.• L’amore è la poesia dei sensi. Non esiste se non è sublime. Quando c’è, esiste per sempre e va au-mentando di giorno

in giorno.• La gentilezza a pa-role crea confidenza. La gentilezza nei pen-sieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore.• La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è.

Giochi e tanto divertimento!

Questa pagina èofferta da:

Solu

zioni

I Colmi

• Qual è il colmo per un falegname? Essere licenziato in tronco.• Qual è il colmo per un computer? Non

avere programmi per la sera.• Qual è il colmo per due scheletri? Esse-re amici per la pelle.• Qual è il colmo di una sarta? Perdere il filo del discorso.

• Il colmo per un riccio? Non saper dire battute pungen-ti.• Qual è il colmo per un dipendente ENEL? Essere in bolletta.• Qual è il colmo per un robot? Essere svitato.

Un giretto a Monaco di Baviera

1) Sede BMW;2) Oktoberfest;3) Hofbräuhaus;4) Frauenkirche.

Sapete riconoscerequesti posti?

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3 4

l’INTARSIO

3 LETTERECRI - IME - LED - OCC - PRORIN - SIR - SUL - UMO4 LETTERENOME5 LETTEREMEDIA - MUTUO6 LETTEREAZIONI - CIVILE - COMUNEERARIO - GRANDE - INIZIOLOCALE7 LETTERECLIENTI - CONSUMOFALLITA - PICCOLA8 LETTERECAPITALE - NO PROFIT9 LETTEREGIURIDICO10 LETTEREPRODUZIONE

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43A tavola

CUCINA

FARROTTO ALLA ZUCCA CON BRESAOLA CROCCANTEORMAI NEL PIENO DELLA STAGIONE AUTUNNALE, LA ZUCCA NE È UNO DEI PRODOTTI PIÙ RAPPRESENTATIVI.PROPONIAMO QUINDI UN DELICATO FARROTTO, PROFUMATO CON AGHI DI ROSMARINO

FRESCHI. ABBIAMO AGGIUNTO CROCCANTE BRESAOLA AL POSTO DEL PIÙ SCONTATO SPECK, INFATTI HA UN SAPORE MENO INTENSO, CHE MEGLIO SI È COMBINATO CON QUELLO DI ZUCCA E ROSMARINO.UNA VARIANTE RISPETTO AL CLASSICO RISOTTO, PER UN PIATTO ALTRETTANTO GUSTOSO E RICCO.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 385G FARRO

2 SPICCHI DI ZUCCA MANTOVANA (CIRCA 360G)30G BRESAOLA A FETTE

1/4 CIPOLLA BIANCA

20G PECORINO ROMANO GRATTUGIATO

2 CUCCH MOSTARDA DI MELE COTOGNE

2 DADI VEGETALI OLIO EVO

ROSMARINO

SALE

CUOCERE LA ZUCCA NELLA VAPORIERA.AFFETTARE LA CIPOLLA E SOFFRIGGERLA NELLA PENTOLA CON L’OLIO, VERSARE LA ZUCCA E FAR INSAPORIRE.UNIRE POI IL FARRO E PORTARE A COTTURA CON I DADI E L’ACQUA. AGGIUNGERE IL ROSMARINO, LA MOSTARDA E REGOLARE DI SALE SE NECESSARIO.FAR ABBRUSTOLIRE LE FETTE DI BRESAOLA IN UNA PADELLA ANTIADERENTE.MANTECARE IL FARRO CON IL PECORINO ED UNIRE LA BRESAOLA SMINUZZATA.SERVIRE DECORANDO CON QUALCHE AGO DI ROSMARINO FRESCO.

MANUELA E SILVIA BIZZO

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO SOGNO D’AUTUNNO

INGREDIENTI:INGREDIENTI: 6/10 VODKA WIBOROWA, 2/10 AURUM, 2/10 BANANA D.KUYPER, GOCCE BLU CURACAO BOLS, CHUCCHIAINO DI GELATO AL LIMONE.SHAKERARE CON GHIAGGIO E SERVIRE NELLA COPPA COCKTAIL CON ALCUNE GOCCE DI SCIROPPO DI ROSA FABBRI. IL COLORE È UN QUADRO FUTURISTA, IL PROFUMO È DI COMPOSTA DI FRUTTA, IL SAPORE È AVVOLGENTE, PIACEVOLMENTE DOLCE. UN COCKTAIL DA DOPO CENA.

by Paolo Marani

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LA RICETTA

SEMIFREDDO ALL’ANICE STELLATO

INGREDIENTI BISCOTTO: 60 GR. DI ALBUMI, 60 GR. DI ZUCCGERI, 12 GR. DI FARINA 00, 24 GR. DI FARINA DI MANDORLE, 24 GR. DI BURRO FUSO. SEMIFREDDO: 125 GR. DI LATTE, 3 ROSSI D’UOVO, 100 GR. DI ZUCCHERO, 40 GR. DI ACQUA, 40 GR. ACETO DI LAMPONI, 24 BELLE FRAGOLE, UN PICCOLO CORNETTO CON CIOCCOLATO FUSO.ESECUZIONE BISCOTTO: A NEVE I BIANCHI, MESCOLARE LE DUE FARINE, LO ZUCCHERO E SETACCIARLI NEI BIANCHI MESCOLANDO DELICATAMENTE, UNIRE PER ULTIMO IL BURRO E METTERE IN UNA PLACCA ANTIADERENTE - RIVESTITA DI CARTA FORNO, IMBURRATA E INFARINATA - DI CM. 25 X15. CUOCERE PER 20 MIN. A 160°. QUANDO SARÀ COTTO, GIRARE IL BISCOTTO SU UN TAGLIERE E FARLO RAFFREDDARE. SEMIFREDDO: BOLLIRE IL LATTE ED UNIRE L’ANICE, LASCIARE IN INFUSIONE 1 ORA; SBATTERE I ROSSI CON METÀ ZUCCHERO, FAR RIBOLLIRE IL LATTE, VERSARE L’ALTRA METÀ DI ZUCCHERO SUI ROSSI E MESCOLARE, RIMETTERE SUL FUOCO E PORTARE A CIRCA 90°, FINO AL PRIMO ACCENNO DI BOLLORE. FILTRARE CON UN COLINO E SBATTERE VELOCEMENTE CON UNO SBATTITORE PER 15 MIN.: DIMINUIRE LA VELOCITÀ E CONTINUARE A SBATTERE PER ALTRI 15 MIN., FINO A COMPLETO RAFFREDDAMENTO, METTERE IN FRIGORIFERO PER ALMENO MEZZ’ORA MA NON PIÙ DI 2 ORE PER PORTARE AD UNA TEMPERATURA BASSA. TRASCORSO QUESTO TEMPO MONTARE LA PANNA PER UNIRLA AL COMPOSTO. COPPARE IL BISCOTTO NELLA FORMA DEGLI STAMPINI CHE ANDRANNO A CONTENERE I SEMIFREDDI, DIVIDERE IL COMPOSTO IN 4 STAMPINI E GIRARVI SOPRA I PEZZI DI BISCOTTO. METTERE IN CONGELATORE A -18° PER ALMENO 2 ORE. CARAMELLARE LO ZUCCHERO CON L’ACQUA, BAGNARE CON L’ACETO DI LAMPONI E CUOCERE FINO A COMPLETO SCIOGLIMENTO DEL CARAMELLO, TENERE IN DISPARTE MA SEMPRE NELLA PENTOLA. GIRARE I SEMIFREDDI SU 4 PIATTI, SCALDARE IL CARAMELLO ALL’ACETO DI LAMPONI ED UNIRVI LE FRAGOLE, LAVATE E PRIVATE DEL PICCIOLO, FARLE INTIEPIDIRE E DISPORLE ATTORNO AI SEMIFREDDI CON UN PÒ DI SCIROPPO, UNA GUARNIZIONE DI CIOCCOLATO AMARO E UNA FOGLIA DI MENTA.

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO SARETE UN PO’

MENO ALGIDI E MOLTO PIÙ SCIOLTI NELL’ESTERNARE I

SENTIMENTI. LANCIATE IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO · SALUTE SARETE MOLTO SCATTANTI E CURIOSI CIÒ VI FA APPARIRE ASSAI PIÙ GIOVANI. CERCATE DI NUTRIRE CORPO, MENTE E SPIRITO

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO RECU-

PERERETE GRINTA E SEX-APPEAL. I SENTI-

MENTI PRENDERANNO STRADE APERTE E LINEARI: BANDO ALLE DIETROLOGIE · SALUTE ABITUDINI PIÙ SALUTARI, QUALCHE ATTIVITÀ ALL’ARIA APERTA E TRATTAMENTI LINFODRENANTI SORTI-RANNO EFFETTI MIRACOLOSI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO SARETE SPUMEGGIANTI E VITALI, PERFETTAMENTE IN LINEA

CON LA VOSTRA NATURA ESTROVERSA. SENSUALITÀ E SENTIMENTO AL TOP SALUTE INSIDIE ALL’ORIZZONTE PER LE DIFESE IMMUNITARIE: PROTEGGETE LA SCHIENA E L’APPARATO DIGESTIVO. RIMEDI NATURALI

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO L’AMORE

È SOLO VOSTRO, VIS-SUTO IN MANIERA MOLTO PIÙ INTERI-ORIZZATA E ROMANTICA. AVVENTURE IN ARRIVO · SALUTE COMPATTEZZA MUSCOLARE E OTTIMA FORMA MENTALE. CONCENTRATEVI SU DISCIPLINE E TERAPIE OLISTICHE PIÙ SPIRITUALI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO RINNOVATO EN-TUSIASMO NELLE RELAZIONI,

ALL’INSEGNA DELLE NOVITÀ, DELLA SOCIALITÀ FATTA DI SLANCI E CONDIVISIONE · SALUTE RECUPERERETE

CON GRADUALITÀ TUTTE LE ENERGIE MA EVITATE IL FITNESS IMPROVVISATO E AL-CUN TIPO DI TRASCURATEZZA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO L’AMORE RIACQUISTERÀ TUTTA

LA SUA CARICA ENERGETICA E ISPIRANTE CHE PER IL VOSTRO CARATTERE SONO LINFA VITALE · SALUTE POTRETE SOF-FRIRE DI UNA FORMA NON OTTIMALE O DI QUALCHE TENSIONE A CARICO DELLA SCHIENA. AGITE TEMPESTIVAMENTE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO BELLI NEL CORPO E NELLO SPIRITO,

ATTIRERETE STUOLI DI AMMIRATORI, CON OTTIME OPPORTUNITÀ DI SVAGHI E NU-OVE CONOSCENZE · SALUTE LA GRINTA DI CUI SARETE PROVVISTI VI AIUTERÀ A FARE INCETTA DI TRAGUARDI O PER SEN-TIRVI AL RIPARO DA PROBLEMI VARI

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO VI

FARETE DESIDER-A R E MOLTO, ATTENTI PERÒ A NON TIRARE TROPPO LA CORDA POTRESTE PERDERE QUALCOSA DI IMPOR-TANTE · SALUTE GRANDE RECUPERO DI ENERGIA E VOGLIA DI FARE. SFRUTTATE LE BELLE GIORNATE PER RICARICARVI A CONTATTO CON LA NATURA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO RISERVERETE

L E VOSTRE MIGLIORI DOTI INTELLETTUALI ED ESPANSIVE AI RAPPORTI CONSOLIDATI. DIFFIDATE DEL MORDI E FUGGI · SALUTE EVITATE STRAPAZZI E ALIMENTAZIONE DISORDINATA, E CURATE PARTICOLARMENTE IL RIPOSO E IL RIL-ASSAMENTO

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO NUOVO SLANCIO PER DINAMIZZARE I MÉNAGE

PIÙ ABITUDINARI PROPOSITIVI NEI CONFRONTI DI EVENTUALI NUOVE AMICIZIE · SALUTE BUONI STIMOLI PER RENDERE CONTINUATIVO L’IMPEGNO NEL FITNESS, E I BUONI PROPOSITI CON OT-TIMI RISCONTRI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO AVRETE VOGLIA DI FARE PRO-GETTI E DI SUPERARE BARRIERE O DISTANZE. FATELO, È QUESTO IL

TEMPO GIUSTO PER AGIRE · SALUTE SARETE IN FORMA SCATTANTE: CAPELLI BELLISSIMI, GAMBE TONICHE E LEGGERE. OCCHIO ALLA BRILLANTEZZA MENTALE, ENTUSIASMO!

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO L’EROS PARTIRÀ IN SORDINA, CON AVANCES

PASSIONALI ALTERNATE AD ENIGMATICI DISTACCHI. SI RECUPERA IN FRETTA · SALUTE DEDICATEVI A DIS-CIPLINE LEGATE AL MOVIMENTO E ALLA SOCIALITÀ: WALKING, GINNASTICA POS-TURALE, SPORT DI GRUPPO

OroscopoPRESENTATEVI ALLE PORTE

DELL’INVERNO CON DETERMINAZIONE E

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Aprile 1994 - Aprile 2014 Verso i 20anni

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Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono come 20 anni fa!

Ogni mese più di trecento attività scelgonoper comunicare con i propri Clienti.

Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale

verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.

1994 OGGI

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