RIVA FORNI ELETTRICI...- 5 - Il Gruppo Riva Forni Elettrici (nel prosieguo anche “Gruppo RFE”)...
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Annual Report Bilancio Consolidato 2015 RIVA FORNI ELETTRICI
Transcript of RIVA FORNI ELETTRICI...- 5 - Il Gruppo Riva Forni Elettrici (nel prosieguo anche “Gruppo RFE”)...
Annual Report
Bilancio Consolidato
2015
RIVA FORNI ELETTRICI
Relazione sulla gestione
Bilancio consolidato
Nota illustrativa
Relazione della Società di Revisionee del Collegio Sindacale
Business Report
Consolidated financial statements
Notes to Consolidated financial statements
Auditors’report
Indice Contents
Profilo del Gruppo
I dati significativi
Group Profile
Highlights
3
5
77
33
41
7
Carica cesta rottame in forno - Stabilimento di Siviglia / Steel scrap basket charged into the furnace - Sevilla Plant Riva Acciaio Verona - Tondo in rotoli / Hot rolled stretched coils - Verona plant
Laminati a caldo
VergellaTondo cemento armato
Barre
Laminati a freddo
Rete elettrosaldataFilo trafi lato
Trafi latiPelati
Rettifi cati
Semiprodotti(da colata continua)
BlumiBillette
Hot rolled products
Wire rodConcrete reinforcing barsBars
Cold rolled products
Welded meshDrawn wireDrawn productsPeeled barsGround bars
Semiproducts(continuous casting)
BloomsBillets
I principali prodotti Main products
Trefileries de FontaineL’Eveque
BetonstahlLampertheim
Riva Acciaio
RIVA FORNI ELETTRICI
Holding
Thy Marcinelle
Gruppo RIVA FORNI ELETTRICI - al 31.12.2015
RIVA FORNI ELETTRICI Group - as at 31.12.2015
100%
Holding
Altre
MuzzanaTrasporti
9,09%
68,18%
22,73%
87,56%ImmobiliareSiderurgica
SiderurgicaSevillana100%
A.S.I.100%
Parsider100%
Riva Aciér100%
Acor100%
SAM98,13% 1,87%
Iton Seine100%
SAM Montereau100%
Alpa100%
100%
Riva Stahl
H.E.S.
B.E.S.
75%
94%
94%
100%
100%
25%
6%
100%100%
90%
12,44%
10%
6%
Relazione sulla gestione
Business report
Parco billette - Stabilimento di Siviglia / Billets storage yard - Sevilla PlantRiva Acciaio Verona - Laminatoio vergella n. 3 / No. 3 wire rod hot rolling mill - Verona plant
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Il Gruppo Riva Forni Elettrici (nel prosieguo anche “Gruppo RFE”) opera nel campo delle produzioni siderurgiche e delle attività a esse collegate, e specifi catamente nel settore dei “prodotti lunghi”.Il Gruppo ha iniziato a operare, con effetto giuridico dal 1° gennaio 2013, a seguito della scissione parziale effettuata da Riva Fire S.p.A. ora in liquidazione.
L’organigramma societario del Gruppo al 31 dicembre 2015 è presentato nel pieghevole esposto precedentemente. I siti produttivi e le società commerciali del Gruppo, alla stessa data, sono così localizzati:
Paesi Siti produttivi e di trasformazione
Italia 6
Francia 7
Germania 3
Belgio 2
Spagna 1
Canada 1
———
20
=====
Nel 2015 il Gruppo RFE ha realizzato un fatturato consolidato di Euro 3.088 milioni, con una produzione di acciaio di 7,5 milioni di tonnellate e con l’impiego medio di 4.968 addetti.
Profi lo del Gruppo
I dati signifi cativi
Highlights
Treno sbozzatore laminazione 1 - Stabilimento di Siviglia / Roughing rolling mill no.1 - Sevilla PlantRiva Acciaio Verona - Carica del rottame nel forno n. 1 / Scrap charging process into no.1 EAF fournace - Verona plant
4,6
12,2
4,6
12,4
4,5
11,6
2015Quote • (%)(Stime • )
Acciaio •
Laminati lunghi a caldo •
Quote produttive del Gruppo sul totale europeo U.E.
Group Production shares over total Europe E.U.
2014
2013
2015
2014
2013
2015
2013 2014Shares
Long hot-rolled products
Crude steel
(U.E. a 28)
(E.U - 28)
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Estimates
RIVA FORNI ELETTRICI S.p.A. Milano
I siti produttivi e di trasformazioneProduction and transformation plantsItalia • Italy
Riva Acciaio - Annone Brianza (LC)Riva Acciaio - Caronno Pertusella (VA)Riva Acciaio - Cerveno (BS)Riva Acciaio - Lesegno (CN)Riva Acciaio - Malegno (BS)Riva Acciaio - Sellero (BS)
Acor - Creil (F)Acor - Vauvert (F)Acor - St. Just St. Rambert (F)Alpa - Gargenville (F)ASI - Montreal (CAN)BES - Brandenburg (D)Betonstahl Lampertheim - Lampertheim (D)HES - Hennigsdorf (D)Iton Seine - Bonnieres Sur Seine (F)SAM - Neuves Maisons (F)SAM - Montereau (F)Siderurgica Sevillana - Siviglia (E)Trefi leries de Fontaine l’Eveque - Fontaine l’Eveque (B)Thy Marcinelle - Charleroi (B)
Estero • Foreign
Società CommercialiTrading Companies
Riva Acciaio - Milano (I)Riva Aciér - Creil (F)Riva Stahl - Hennigsdorf (D)Siderurgica Sevillana - Siviglia (E)Thy Marcinelle - Charleroi (B)
Estero • Foreign
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I dati signifi cativi(In milioni di euro)
Dati gestionaliFatturato netto 3.087,5 3.608,7EBITDA 127,3 145,3Margine operativo (64,1) (430,9)Risultato dell’esercizio di Gruppo (71,0) (439,4)
Struttura patrimonialePatrimonio netto di Gruppo 593,0 665,8Debiti fi nanziari a lungo termine 394,1 388,7Posizione fi nanziaria netta (242,9) (428,3)Immobili, impianti e macchinari 555,3 660,8
Altri datiCash fl ow operativo 121,2 159,2Ammortamenti 121,9 131,9Proventi / (Oneri) fi nanziari netti (18,8) (20,0)Investimenti in immobili, impianti e macchinari 61,3 69,0
Dati statistici
Dipendenti a fi ne anno n. 4.530 n. 5.043
Tonnellate prodotte (in migliaia):- acciaio t. 7.455 t. 7.762- vergella t. 4.123 t. 4.215- tondo per cemento t. 1.967 t. 2.190- barre - billette laminate t. 958 t. 956
Fatturato per dipendente (in migliaia di Euro) 627 713
2015 2014
Migliaia di tonnellateThousands of Tons
10000
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
Steel and rolled production • 1996 - 2015
La produzione d’acciaio e di laminati • 1996 - 2015
Produzione di laminati a caldoRolled products
Produzione d’acciaioSteel production
2013
2014
2015
2012
2011
2010
2006
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2008
2007
2009
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Per il quinto anno consecutivo la crescita dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo – pur contribuendo ancora con più del 70% alla crescita globale – è in declino. Attualmente la crescita globale è valutata in +3,1% per il 2015, +3,4% per il 2016 e +3,6% per il 2017 (fonte: IMF)
Si ritiene che la ripresa dell’attività globale sarà più graduale, soprattutto nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo.Il quadro dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo è variegato. La decrescita e il ribilanciamento dell’economia cinese, prezzi inferiori delle materie prime e diffi coltà in alcune economie di mercati emergenti continuano a pesare sulle prospettive di crescita per gli anni 2016-17.
La ripresa prevista nonostante la perdurante decrescita in Cina, è dovuta soprattutto al graduale miglioramento pronosticato per paesi attualmente in crisi economica, in particolare Brasile e Russia, che sono due primari paesi di produzione siderurgica.
Tuttavia, le maggiori sfi de rimangono, tra l’altro (a) una fl essione generale delle economie dei mercati emergenti, (b) il ribilanciamento della Cina, prezzi più bassi delle materie prime, (c) l’abbandono graduale delle condizioni monetarie particolarmente
favorevoli negli Stati Uniti. Se queste problematiche chiave non vengono gestite con successo, potrebbe risultarne una seria penalizzazione per la crescita globale.
Per le economie avanzate si prevede per il 2016 una crescita contenuta. Tale andamento dovrebbe rimanere stabile nel 2017.
Negli Stati Uniti l’attività complessiva rimane robusta, sostenuta da condizioni finanziarie ancora agevolate e da misure di sostegno all’edilizia e all’occupazione, con tuttavia la forza del dollaro che grava sull’industria manifatturiera e con i prezzi petroliferi bassi che pregiudicano gli investimenti negli impianti minerari.
Nell’ area dell’euro, un rafforzamento del consumo privato sostenuto da prezzi petroliferi bassi e da agevolazioni finanziarie controbilancia un indebolimento dell’export netto. Si ritiene che la ripresa economica continui, nonostante l’impatto negativo della crescita sommessa nelle economie emergenti. Il PIL effettivo è cresciuto del 1,5 per cento. Ciononostante, secondo le prospettive complessive, la domanda interna dovrebbe rimanere robusta, mentre quella estera si indebolirà. L’infl azione dovrebbe salire durante il periodo di riferimento e arrivare a 1,6% nel 2017. Si ritiene che una serie di fattori favorevoli dovrebbero aiutare la crescita del PIL effettivo, in particolare una politica monetaria di agevolazione, alcune misure di agevolazione fi scale, prezzi petroliferi bassi e un miglioramento graduale della domanda globale accoppiato a un aumento delle quote dei mercati export, come rifl esso del cambio relativamente basso dell’euro.
La siderurgiainternazionale
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Nel Regno Unito il PIL ha continuato a crescere moderatamente.
Nel terzo trimestre 2015, il PIL effettivo è cresciuto del 0,4%, rimanendo al di sotto delle precedenti stime. Il motore della crescita economica è rappresentato dal consumo sostenuto di elettrodomestici, a sua volta aiutato dall’aumento del reddito reale disponibile grazie all’abbassamento dei costi per l’energia. Anche gli investimenti segnano un andamento positivo.
Anche per il Giappone si prevede un rafforzamento della crescita nel 2016, dovuto al sostegno fi scale, a prezzi petroliferi bassi, a condizioni fi nanziarie accomodanti e all’aumento delle retribuzioni.
Per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo si prevede una crescita dal +4% del 2015 al 4,3% e 4,7% nel 2016 e nel 2017, rispettivamente.
Per la Cina si prevede che la crescita calerà al +6,3% nel 2016 ed al + 6% nel 2017, soprattutto a causa di una riduzione degli investimenti a fronte del permanente ribilanciamento dell’economia.
L’India e il resto dei paesi emergenti asiatici dovrebbero continuare a un ritmo di crescita sostenuto, nonostante i rifl essi derivanti dal rallentamento dell’economia cinese, più rapido del previsto.
Come rifl esso della recessione in Brasile, si prevede una contrazione nel 2016 anche per i PIL aggregati dell’America latina e dei Caraibi, sebbene a un tasso più ridotto rispetto al 2015, nonostante la crescita positiva di diversi paesi in questa regione.
Anche per il Medio Oriente e per l’Africa del Nord si prevede una crescita, ma con tassi variabili, visto che i prezzi petroliferi bassi e, in alcuni casi, le tensioni geopolitiche continuano a pregiudicare le prospettive di alcuni paesi della regione.
Per i paesi europei emergenti si prevede una continuazione della crescita a ritmi costanti, con tuttavia qualche rallentamento nel 2016.
La Russia dovrebbe rimanere in fase di recessione nel 2016, sia perché deve adattarsi ai prezzi petroliferi bassi, sia perché deve fare i conti con le sanzioni in essere.
Nel 2015 la produzione globale di acciaio grezzo ha raggiunto 1.623 Mio/ton, ovvero -2,8% rispetto al 2014.
Fatta eccezione per l’Oceania, la produzione di acciaio grezzo è calata in tutte le regioni nel 2015.
Mercato siderurgico
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In Asia nel 2015 sono state prodotte 1.114 Mio/ton di acciaio grezzo, ovvero -2,3% rispetto al 2014.La Cina ha prodotto nel 2015 803,8 Mio/ton, quindi -2,3% rispetto al 2014. La quota cinese sulla produzione mondiale di acciaio grezzo è salita dal 49,3% del 2014 al 49,5% in 2015.
Nel 2015 la Ue ha prodotto 166,2 Mio/ton di acciaio grezzo, che equivale a un calo del -1,8% rispetto al 2014. La Germania ha prodotto 42,7 Mio/ton di acciaio grezzo nel 2015, quindi -0,6% rispetto al 2014. L’Italia ha prodotto 22,0 Mio/ton nel 2015, ovvero -7,1% rispetto al 2014. La Francia ha prodotto 15,0 Mio/ton di acciaio grezzo, ovvero -7,2% rispetto al 2014. La Spagna ha prodotto 14,9 Mio/ton di acciaio grezzo nel 2015, che equivale a un aumento del +4,4% rispetto al 2014.
Nell’America del Nord sono state prodotte nel 2015 110,7 Mio/ton, cioè -8,6% rispetto al 2014. Gli Stati Uniti hanno prodotto 78,9 Mio/ton di acciaio grezzo, ovvero -10,5% rispetto al 2014.
Nella CSI si è registrato un calo del -4,3% nel 2015. La Russia ha prodotto 71,1 Mio/ton di acciaio grezzo, quindi -0,5% rispetto al 2014 e l’Ucraina ha registrato un calo del -15,6% consuntivando a fi ne anno un output di 22,9 Mio/ton.
L’indice di sfruttamento della capacità produttiva di acciaio grezzo nel 2015 ammontava a 69,7% rispetto al 73,4% del 2014 (riferito ai 66 paesi che comunicano i loro dati a World Steel).
Consumo di prodotti fi niti
In base ai dati più recenti disponibili (fonte: Worldsteel) si prevede un calo del consumo apparente di acciaio, nella misura del 3,2% a 1.495 Mio/ton.Nella Ue28,il consumo di acciaio è salito del 1,6% a 151,4 Mio/ton nel 2015, rispetto al 2014.
Nella stessa misura dovrebbe crescere anche il consumo apparente di acciaio nei prossimi anni, per la precisione del +1,5% e +1,8% nel 2016 e nel 2017 rispettivamente.
Per i settori Ue utilizzatori di acciaio la crescita nel 2015 è quantifi cata in totale in +1,6%.
Si ritiene che le basi economiche che consentono un maggiore sviluppo di investimenti si siano rafforzate: pertanto per gli anni 2016 e 2017 l’attesa è che gli investimenti inizino a gradualmente sostituire il consumo privato come motore primo della crescita dell’economia Ue.
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Per il periodo di riferimento 2016-2017, la maggior parte dei paesi Ue prevede un trend positivo per la crescita dell’ edilizia. L’ output totale dell’ edilizia Ue dovrebbe aumentare di +2,3% nel 2016 e di +2,5% nel 2017.
Accanto alla Cina, i paesi che esportano prodotti lunghi nella Ue sono Bielorussia (grazie al suo forte tasso di crescita nel 2015, al secondo posto dopo la Cina), l’Ucraina, la Turchia e la Svizzera.
Nella seconda metà del 2015 le importazioni sono aumentate più del previsto. Si stima che, in totale, nel 2015 vi sia stato un aumento delle importazioni pari a +20%.
Più che la domanda d’acciaio interna Ue (che dovrebbe salire solo moderatamente) sarà l’eccesso produttivo dei paesi terzi che determinerà la quantità di tonnellate in arrivo nella Ue negli anni 2016 e 2017.
Nei prodotti lunghi la destinazione più importante è rimasta l’Algeria, che ha assorbito il 40% del totale delle esportazioni Ue di prodotti lunghi. Altri mercati importanti in questo settore sono la Svizzera, gli Stati Uniti e la Turchia. Le prospettive per l’export negli anni 2016 e 2017 rimangono incerte.
Verosimilmente la competizione internazionale non calerà fi ntantoché vari mercati emergenti stanno affrontando diffi coltà economiche con conseguenti pressioni sulla domanda di acciaio.
La crescita contenuta della domanda di prodotti siderurgici in Italia sarà supportata nei prossimi anni dal consumo private e dagli investimenti, in particolare nel settore delle machine e attrezzature
Nonostante il calo delle esportazioni, l’Italia sta gradualmente tornando a crescere, ora con il sostegno della domanda interna, soprattutto riferita a beni di consumo e al ricambio degli stock. Pure l’industria sta crescendo, supportata da un terziario in miglioramento, dall’edilizia in via di stabilizzazione e da un miglioramento del consumo privato sostenuto da un migliore tasso di occupazione (la disoccupazione è scesa a 11,4% nel periodo ottobre-novembre 2015, il livello più basso dal 2012). Il miglioramento delle condizioni economiche si è tradotto in un aumento del PIL nella misura dello 0,8% nel 2015. Di conseguenza il PIL reale dovrebbe crescere ulteriormente, toccando + 1,5% nel 2016 e nel 2017.Il settore degli utilizzatori di acciaio ha mostrato una crescita dell’attività nella seconda metà del 2015. Nel corso del terzo trimestre 2015 vi è stato un arresto del trend di declino del settore edile in Italia. Anche gli investimenti e la produzione industriale sono tornati a modesti livelli di crescita.
La siderurgia in ItaliaQuadro economico
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Nel 2015 in Italia sono state prodotte in totale 22 Mio/ton di acciaio (-7,2% rispetto al 2014; la maggior parte del calo si è verifi cata nella prima metà dell’ anno (-10,6%).
I prodotti lunghi, ancora sofferenti a causa della debolezza del mercato edile, sono rimasti stabili con un calo dell’output dell’1,2% rispetto al 2014.
Il consumo apparente di prodotti siderurgici primari nel 2015 è stato pari a 28,0 Mio/ton. (+10% rispetto al 2014).
Nel 2015, il consumo apparente dei prodotti lunghi ha segnato un +1,2%, in sintonia con l’andamento del settore delle costruzioni nazionali. In particolare il tondo per cemento armato ha segnato un minimo storico dal lato della domanda.
L’attività delle imprese nazionali ha segnato un notevole rallentamento nel 2015 (25,0 milioni di tonnellate consegnate, -4,4%), mentre le importazioni hanno registrato un +21,9% raggiungendo i 18,6 Mio/ton., privilegiando quelle extra europee (10,0 Mio/ton. +41,3%) su quelle europee (8,6 Mio/ton. +5,3%).
Per quanto riguarda i prodotti lunghi, le statistiche confermano il rallentamento delle esportazioni (-2,2%).
Le importazioni si sono confermate in notevole ascesa (+16,2%).
L’importazione di prodotti lunghi da paesi extra Ue è aumentata del 29,4% mentre l’esportazione verso paesi terzi è calata del 1,4% scendendo a 2,1 Mio/ton.
Il numero complessivo di entità legali facenti parte del Gruppo è pari a 26. Per un dettaglio completo dell’area di consolidamento si rinvia all’Allegato 1 (Area di Consolidamento).
Nel corso del 2015 non sono state istituite sedi secondarie.
Il fatturato del Gruppo RFE è stato di Euro 3.088 milioni, in contrazione del 14% rispetto all’ esercizio precedente. In dettaglio, il fatturato per Paese di origine è il seguente (in milioni di Euro):
Mercato siderurgico italiano
Il Gruppo RivaForni Elettrici
Sedi secondarie
Il fatturato
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Paesi 2015 2014 + (-)
Italia 620 747 (127)
Germania 1.034 1.202 (168)
Francia 865 972 (107)
Belgio 285 358 (73)
Spagna 279 320 (41)
Canada 5 10 (5)
---------- ---------- ----------
3.088 3.609 (521)
======= ======= =======
Le vendite di prodotti siderurgici realizzate dalle società italiane rappresentano il 20% circa dell’intero fatturato, mentre il rimanente 80% circa è stato realizzato dalle controllate europee. Marginale il fatturato realizzato da società non UE.
Nel 2015 il Gruppo ha prodotto 7,5 milioni di tonnellate di acciaio. La produzione complessiva del Gruppo ha subìto una contrazione del 4%, principalmente dovuta alla cessione del ramo d’azienda di Verona, come si evince anche dai dati riportati nella seguente tabella (in migliaia di tonnellate):
Paesi 2015 2014 + (-)
Italia 1.248 1.405 (157)
Francia 2.515 2.554 (39)
Germania 2.255 2.266 (11)
Belgio 771 808 (37)
Spagna 666 729 (63)
---------- ---------- ----------
7.455 7.762 (307)
======= ======= =======
In termini di quote produttive sul totale dell’UE, nel 2015 il Gruppo Riva Forni Elettrici conferma sostanzialmente la propria presenza sia nella produzione di acciaio grezzo che nel settore dei laminati lunghi in cui opera. Una sintesi delle quote a livello europeo, elaborata sulla base delle stime dei dati al momento disponibili, è riportata nella seguente tabella:
La produzione
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Quote del Gruppo RFE sul totale Europa (UE a 28) 2015 2014 2013
Acciaio 4,5% 4,6% 4,6%
Laminati lunghi 11,6% 12,4% 12,2%
Il conto economico può essere così sintetizzato (in milioni di Euro):
2015 % 2014 %
Fatturato netto 3.088 100,0% 3.609 100,0%
EBITDA 127 4,1% 145 4,0%
Margine operativo (64) (2,1%) (431) (11,9%)
Oneri fi nanziari netti (19) (0,6%) (20) (0,6%)
Risultato dell’esercizio prima dell’attribuzione
della quota di pertinenza di terzi (71) (2,3%) (439) (12,2%)
Risultato dell’esercizio (71) (2,3%) (439) (12,2%)
I risultati economici dell’esercizio 2015 hanno risentito in particolare:
- della diffi cile congiuntura dell’economia mondiale, con rifl essi anche sul comparto siderurgico;
- del conseguimento di margini positivi in alcune aree geografi che e negativi in altre;
- del consolidamento delle quote di produzione nel settore in cui il Gruppo opera;
- delle svalutazioni/accantonamenti operati dalla capogruppo Riva Forni Elettrici e da alcune controllate, alla luce delle motivazioni esposte nei paragrafi seguenti, ed alle quali si rinvia.
I risultati
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Il saldo della gestione fi nanziaria è di seguito analizzato (in migliaia di Euro):
2015 2014
Altri interessi passivi ed oneri fi nanziari 20.511 18.188
Oneri/(proventi) da attualizzazione (505) 2.116
Differenze cambio negative 1.144 529
------------ ----------
Totale oneri fi nanziari 21.150 20.833
------------ ----------
Interessi attivi ed altri proventi fi nanziari 425 367
Proventi/(oneri) fi nanziari da partecipazioni, netti - (70)
Differenze cambio positive 1.886 585
------------ ----------
Totale proventi fi nanziari 2.311 882
------------ ----------
Totale oneri fi nanziari netti (18.839) (19.951)
======== =======
Il risultato della gestione fi nanziaria è rimasto in linea con l’esercizio precedente, e tiene conto degli effetti correlati alla diversa struttura fi nanziaria ed all’ accensione di fi nanziamenti a MLT da parte di alcune società operanti principalmente in Germania, Francia, Spagna e Belgio, avvenuta lo scorso esercizio.
Il cash fl ow generato dalla gestione operativa è stato di Euro 121 milioni, così rappresentato (in milioni di Euro):
2015 2014
Risultato dell’esercizio prima dell’attribuzione
della quota di pertinenza di terzi (71) (439)
Ammortamenti e svalutazioni 126 474
Accantonamenti 66 124
------------ ---------
Cash fl ow operativo 121 159
======== ======
Cash fl ow
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La posizione fi nanziaria netta può essere così sintetizzata (in migliaia di Euro):
2015 2014
Disponibilità liquide e altre attività fi nanziarie a breve termine 261.817 134.658
Debiti a breve verso banche (54.705) (136.626)
Passività fi nanziarie a breve termine (23.008) (5.428)
------------ ------------
Disponibilità monetarie nette fi nali (Indebitamento a breve termine) 184.104 (7.396)
------------ ------------
Attività fi nanziarie 979 1.583
Quota corrente dei mutui (33.824) (33.776)
Mutui e fi nanziamenti a lungo termine (394.112) (388.683)
------------ ------------
Indebitamento fi nanziario netto (426.957) (420.876)
------------ ------------
Posizione fi nanziaria netta complessiva (242.853) (428.272)
======== ========
Il miglioramento della posizione fi nanziaria a breve termine è principalmente riconducibile alla variazione netta del capitale circolante; le principali variazioni intervenute nel corso dell’anno sono evidenziate nel rendiconto fi nanziario consolidato (Nota 1) del quale di seguito è riportata una sintesi (in milioni di Euro):
2015 2014
Disponibilità monetarie nette iniziali (Indebitamento a breve termine) (7) (254)
------------ ------------
Liquidità generata / (assorbita) dalle operazioni dell’esercizio 204 (103)
Liquidità assorbita dalle operazioni di investimento (17) (73)
Liquidità generata / (assorbita) dalle operazioni di fi nanziamento 4 423
------------ ------------
Incremento delle disponibilità monetarie nette 191 247
------------ ------------
Disponibilità monetarie nette fi nali (Indebitamento a breve termine) 184 (7)
======== ========
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Indicatori di redditività
2015 2014
ROI (margine operativo /
(capitale investito operativo – passività operative)) (12,16)% (39,71)%
ROE netto (risultato netto / mezzi propri) (11,98)% (65,98)%
ROS (margine operativo / ricavi di vendite) (4,32)% (13,51)%
Indicatori di solvibilità
2015 2014
Margine di disponibilità (Att. Correnti – Pass. Correnti) 399 385
Quoziente di disponibilità (Att. Correnti / Pass. Correnti) 1,49 1,39
Margine di tesoreria (Liq. Diff. + Liq. Immediate) – (Pass. Correnti) (135) (238)
Quoziente di tesoreria (Liq. Diff. + Liq. Immediate) / (Pass. Correnti) 0,83 0,76
Indicatori di struttura dei fi nanziamenti
2015 2014
Quoziente di indebitamento complessivo 2,07 2,11(Pass. Consolidate + Pass. Correnti) / Mezzi propri
Quoziente di indebitamento fi nanziario 0,85 0,85(Pass. di fi nanziamento / Mezzi propri)
Principali indicatori
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Il numero di occupati al 31 dicembre 2015 era di 4.530 unità, contro i 5.043 dell’anno precedente. I dipendenti attivi presso le unità estere erano 3.578, quelli operanti presso le Società nazionali 952. I dati comparativi (che escludono i dipendenti delle partecipazioni minoritarie non consolidate) sono così sintetizzabili:
Numero medio Numero al 31 dicembre
Paesi 2015 2014 + (-) 2015 2014 + (-)
Italia 1.345 1.424 (79) 952 1.394 (442)
Francia 1.367 1.363 4 1.359 1.380 (21)
Germania 1.532 1.540 (8) 1.510 1.535 (25)
Belgio 332 337 (5) 333 342 (9)
Spagna 347 355 (8) 331 350 (19)
Lussemburgo 13 12 1 13 12 1
Canada 32 30 2 32 30 2
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4.968 5.061 (93) 4.530 5.043 (513)
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La diminuzione del numero dei dipendenti è dovuta principalmente alla cessione del ramo d’azienda relativo allo stabilimento Riva Acciaio di Verona.Non si sono verifi cati casi di personale iscritto a libro matricola oggetto di morte o di infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato, nell’esercizio in esame, l’accertamento di responsabilità aziendali defi nitive né addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti per cui le società del Gruppo siano state dichiarate defi nitivamente responsabili in sede penale.
Come già ricordato, il Gruppo Riva Forni Elettrici opera nel settore dei laminati lunghi ed è organizzato per aree geografi che in cui il Gruppo opera: Italia, Germania, Francia, Spagna e Belgio.
In Italia, Riva Acciaio S.p.A. svolge la propria attività produttiva e commerciale presso gli stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Cerveno (BS), Sellero (BS), Malegno (BS) e Annone Brianza (LC); per quest’ultimo sono in corso valutazioni circa le possibilità di utilizzo ulteriore.
In Francia, le principali società produttive sono la Iton Seine S.A.S., la Acieries et Laminoirs de Paris S.A.S., la Société des Aciers d’Armature pour le Beton - SAM S.A.S., la SAM Montereau S.A.S. e la Aciers de Construction Rationalisés - Acor S.A.S., mentre l’attività di acquisto della materia prima e di cessione dei semilavorati e prodotti fi niti è svolta dalla Riva Acier S.a. A livello di coordinamento generale opera la Parsider S.a.
I dipendenti
Organizzazione produttiva e commerciale
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In Germania, con un’organizzazione simile a quella presente in Francia, l’attività produttiva è svolta dalle società HES – Hennigsdorfer Elektrostahlwerke GmbH, BES – Brandenburger Elektrostahlwerke GmbH e la neo costituita Betonstahl Lampertheim Gmbh, mentre l’attività di commercializzazione è svolta da Riva Stahl GmbH.
In Belgio operano Thy Marcinelle e Trefi leries de Fontaine L’Eveque: la prima produce e commercializza direttamente i propri prodotti, affi dando alla seconda i servizi di trasformazione; è inoltre presente la branch belga della società di diritto lussemburghese Stahlbeteiligungen Holding che si occupa della gestione di tesoreria per le società non italiane del Gruppo.
In Spagna è presente Siderurgica Sevillana mentre in Canada l’attività di ASI consiste nella selezione di rottame ferroso.
I rapporti tra le società rientranti nell’ambito del presente bilancio consolidato rifl ettono operazioni e transazioni sia di natura commerciale che fi nanziaria e sono regolati a normali condizioni di mercato.
Per quanto concerne specifi catamente la Capogruppo, essa ha svolto nei confronti di alcune controllate servizi essenzialmente amministrativi, locativi e fi nanziari.
Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari effettuati nell’ esercizio 2015 ammontano a Euro 61 milioni, con una contrazione rispetto alla spesa effettuata nello scorso esercizio, che ammontava ad Euro 69 milioni.Come negli anni precedenti, l’ attività di investimento impiantistica è stata incentrata nel conseguimento del miglioramento degli aspetti qualitativi dei prodotti, nel contenimento dei costi di produzione, nel miglioramento delle condizioni di sicurezza e nel consolidamento dell’assetto produttivo nell’ottica della salvaguardia e del miglioramento dei fattori ambientali.
Le attività di Ricerca e Sviluppo riguardano principalmente l’attività, presso lo stabilimento di Lesegno (CN) di Riva Acciaio, del laboratorio sperimentale e del sistema di simulazione di processi siderurgici, che permette di implementare l’attività di R.& S. al servizio di tutti gli stabilimenti del Gruppo.
Tali processi vengono simulati attraverso una pluralità di strumenti tra cui:- Gleeble 3800 che è in grado di ricreare, su provini appositamente ricavati,
il ciclo di fabbricazione dell’acciaio, partendo dalla colata continua, passando attraverso la laminazione per arrivare a tutti i tipi di trattamenti successivi (stampaggi a caldo, ricotture, saldature etc.) effettuati sul prodotto. Le simulazioni possono riguardare indifferentemente diverse tipologie di prodotto.
- Forno fusorio sperimentale che permette di fornire colate sperimentali
Ricerca e sviluppo (R.&S.)
Investimenti
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di prova per testare nuovi prodotti e/o ottimizzare quelli esistenti senza ricorrere alle colate industriali.
- Laminatoio a freddo da laboratorio che consente di preparare crudi di laminazione destinati alle prove di ricottura continua nel simulatore Gleeble.
Pertanto il laboratorio sperimentale di Lesegno, oltre che nel contesto del sito, si inserisce quale ulteriore risorsa dell’ intero Gruppo, a disposizione di tutte le unità produttive ad esso facenti capo. In tal senso i metallurgisti di processo e di prodotto, i tecnologi, i responsabili del controllo qualità possono avvalersi delle possibilità offerte dal laboratorio stesso, nell’ambito delle varie tipologie di applicazione (simulazione della colata continua, dilatometria e determinazione delle curve “ttt” e “cct”, simulazione dei trattamenti termici, simulazione della laminazione a caldo, studio delle deformazioni a caldo, lavorabilità degli acciai, saldature). Tutti gli oneri conseguenti a tale attività di R.& S. sono stati interamente spesati a conto economico, ad eccezione dei cespiti assoggettati al processo di ammortamento.
Nel corso del 2015 sono continuate le attività di realizzazione e completamento dei sistemi per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, in attuazione delle vigenti normative e delle prescrizioni autorizzative.
Non si sono verifi cati casi per i quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via defi nitiva in tema di danni ambientali, né sono state irrogate sanzioni o sentenze defi nitive a livello penale per reati ambientali.
Nel corso del 2015 gli stabilimenti nazionali sono stati operativi in virtù delle seguenti autorizzazioni:
- Stabilimento di Caronno Pertusella: sino al 16/02/2016, lo stabilimento è stato gestito in base all’ Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) N. 7379 del 05/07/2007 e successivo aggiornamento N. 3662, rilasciata dalla Provincia di Varese. In data 17/02/2016 lo stabilimento ha ricevuto la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale N. 381.
- Stabilimento di Lesegno: Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) N. 687 del 26.11.2013, rilasciata dalla provincia di Cuneo;
- Stabilimento di Sellero: Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) N . 3012 del 20.03.2006 rilasciata della Provincia di Brescia e attualmente in fase di rinnovo/riesame;
- Stabilimento di Cerveno: Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) N. 1029 del 19.02.2016 rilasciata della Provincia di Brescia;
- Stabilimento di Malegno: Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) N. 3561 del 16.05.2014 rilasciata della Provincia di Brescia;
Ambiente ed ecologia
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Gli stabilimenti di Caronno Pertusella e Lesegno, nel corso del 2015, hanno richiesto alcune modifi che non sostanziali relative alla riorganizzazione delle aree ed alla realizzazione di un piazzale interno.Tutti gli stabilimenti, gestiti in virtù dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), hanno rispettato le scadenze prescritte dal Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) dell’ Atto Autorizzativo. I risultati ottenuti sono stati sempre conformi ai limiti stabiliti.
Nel corso del 2015 gli stabilimenti hanno mantenuto le certifi cazioni relative agli aspetti qualità, ambiente e sicurezza UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, OHSAS 18001 e ISO/TS 16949, rilasciate da appositi enti di certifi cazione (IGQ, TUV e Kiwa Cermet).
Per quanto concerne il fabbisogno di acqua degli stabilimenti, esso è soddisfatto da appositi pozzi e/o emungimenti da corsi d’acqua superfi ciali, il cui utilizzo è espressamente autorizzato dagli enti gestori.
Per quanto concerne i residui/rifi uti originati dal processo produttivo, si segnala che gli stessi sono stati sempre smaltiti e/o recuperati in impianti autorizzati.
Per gli stabilimenti esteri la situazione è la seguente:- Francia: tutti gli stabilimenti vengono gestiti in virtù di specifi che
ordinanze prefettizie, le autorizzazioni sono a tempo indeterminato.- Belgio: gli stabilimenti sono gestiti con specifi che autorizzazioni con
scadenza 02.03.2030 per la Thy Marcinelle e 03.11.2024 per la Trefi leries De Fontaine l’Eveque.
- Spagna: lo stabilimento viene gestito con apposita autorizzazione che scade nel 2018.
- Germania: gli stabilimenti di Brandeburgo e Hennigsdorf sono in possesso di specifi che autorizzazioni a tempo indeterminato, lo stabilimento di Lampertheim per le specifi che lavorazioni e in funzione della normativa tedesca non necessita di autorizzazioni particolari.
La conformità alla normativa comunitaria sulle sostanze chimiche (Regolamento 1907/2006 REACH e dei Regolamenti Europei affi ni primo fra tutti il Regolamento CLP n. 1272/2008, giunto già al terzo adeguamento al progresso tecnico e scientifi co) viene assicurata da una struttura che vede il coinvolgimento integrato di fi gure professionali con competenze specifi che in campo amministrativo, tecnico-scientifi co e legale, operanti sia a livello centrale che nelle unità produttive del gruppo.
La sicurezza delle sostanze chimiche prodotte e utilizzate nei processi produttivi è oggetto di attenta sorveglianza, insieme alla prevenzione di qualsiasi criticità nei processi di approvvigionamento, fabbricazione e immissione sul mercato dei prodotti siderurgici.
Sono proseguite anche nel corso del 2015 le azioni di sistema per consolidare
Regolamento REACH
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nella prassi aziendale il radicamento delle nuove disposizioni normative, in particolar modo per gli obblighi derivanti dal ruolo di “utilizzatore a valle” di sostanze e miscele. Il progetto - avviato nel 2011 - per monitorare l’ingresso delle sostanze pericolose e di quelle particolarmente problematiche - “SVHC”- prevede la realizzazione di un archivio centrale unifi cato a gestione condivisa e la diffusione capillare delle informazioni contenute nelle Schede di Dati di Sicurezza. Tali procedure perfezionano in questo modo il controllo del profi lo di sicurezza delle sostanze utilizzate nei processi e nelle postazioni lavorative già a partire dalle prime fasi di approvvigionamento.
Riva Acciaio aderisce al Consorzio Reach avvalendosi della relativa struttura tecnico-scientifi ca, in particolare per quanto attiene la valutazione del dossier di registrazione da parte dell’Agenzia ECHA e la necessità di aggiornare le registrazioni.
Il 01.06.2015 è entrata in vigore l’applicazione del Regolamento CLP relativo alla classifi cazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e dei preparati.
Nell’esercizio in commento non vi sono state signifi cative variazioni normative.on riferimento alla Direttiva “Emission Trading” (Protocollo di Kyoto), che ha visto nel 2013 l’introduzione di una diversa metodica di assegnazione e monitoraggio delle quote, la controllata Riva Acciaio S.p.A. ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, avverso la Deliberazione 29/2013 contenente l’elenco degli impianti esistenti ed il quantitativo annuo totale fi nale di quote assegnate a titolo gratuito calcolate a norma dell’art. 10bis, paragrafo 1 della Direttiva 2003/87/CE e dell’art. 10 paragrafo 9 della Decisione 2011/278/UE Delibera ETS.Il ricorso è pendente in quanto il TAR del Lazio, con ordinanza del 30-7-2014, ha pregiudizialmente rinviato la questione alla Corte di Giustizia della UE. Il 28/04/2016 la Corte di Giustizia UE ha emesso la sentenza, in merito alla validità della Decisione 2011/278/UE e della Decisione 2013/448/UE, relative alla modalità di assegnazione delle quote a titolo gratuito agli impianti in ETS e in particolare all’applicazione del fattore correttivo transettoriale (CSCF) per il periodo 2013-2020. Di seguito gli aspetti più signifi cativi della sentenza:
- La Corte conferma la validità delle disposizioni della Decisione 2011/278/UE, riaffermando che le emissioni degli impianti di produzione di elettricità non devono essere prese in considerazione ai fi ni del calcolo del quantitativo massimo annuo di quote garantite.
- La Corte dichiara comunque invalida la determinazione della Commissione del fattore correttivo transettoriale (CSCF) di cui alla Decisione 2013/448/UE, in quanto la Commissione non si è attenuta a quanto previsto dalla Direttiva per il calcolo dell’«industry cap», con particolare riferimento alle modalità con cui sono state considerate le emissioni delle nuove attività incluse a partire dal 2013 nel campo di
Emission Trading
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applicazione ETS ed erroneamente comunicate da alcuni stati membri.
- La Commissione ha dieci mesi di tempo per ricalcolare il cap di quote gratuite da assegnare all’industria e di conseguenza rideterminare il fattore correttivo transettoriale (CSFC) in conformità ai principi espressi nella sentenza. La corte dispone tuttavia che la dichiarazione di invalidità dell’ attuale CSFC ed il futuro ricalcolo dello stesso non abbiano effetti retroattivi. In buona sostanza la modifi ca del fattore correttivo produrrà edffetti solo per il periodo successivo all’emanazione di una nuova decisione della Commissione, da approvare entro 10 mesi: le assegnazioni di quote gratuite rilasciate fi no a quel momento agli impianti non potranno essere riemsse in discussione. Nel corso dell’esercizio, le società del Gruppo non hanno effettuato operazioni d’acquisto o vendita di quote.
Per quanto concerne la gestione delle esposizioni ai rischi, con particolare riferimento a quelli di natura fi nanziaria, anche ai sensi dell’art. 2428, comma 2, numero 6 bis, c.c., si rappresentano di seguito le principali categorie di rischio cui il Gruppo è esposto:
Rischi connessi ai settori in cui il Gruppo opera - I risultati del Gruppo sono infl uenzati dall’andamento dei prezzi del mercato siderurgico e dagli effetti che tale andamento comporta sui margini realizzati; inoltre, per una corretta gestione del ciclo produttivo e dei fl ussi commerciali, il Gruppo presenta giacenze di materie prime e di prodotti fi niti; il livello di tali scorte è soggetto alle fl uttuazioni del mercato siderurgico. Tali fattori di rischio sono strettamente connessi alla natura stessa del business e vengono costantemente monitorati.
Rischio di credito - La massima esposizione teorica al rischio di credito è rappresentata dal valore contabile delle attività fi nanziarie rappresentate in bilancio. I crediti in essere a fi ne esercizio sono essenzialmente nei confronti di una clientela diversifi cata e dell’Erario. Non sono presenti saldi scaduti di importo signifi cativo.
Rischio di liquidità - Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse fi nanziarie necessarie per l’operatività. I rischi di liquidità cui sono soggette le società sono strettamente correlati a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme. I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento; dall’altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi fi nanziari e le condizioni di mercato. Il Gruppo ha adottato una serie di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse fi nanziarie, riducendo il rischio di liquidità:
- mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;- diversifi cazione degli strumenti di reperimento delle risorse fi nanziarie
Gestione deirischi d’impresa
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e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;- ottenimento di linee di credito adeguate; - monitoraggio delle condizioni di liquidità, in relazione al processo di
pianifi cazione aziendale.
Rischio di cambio - Non risultano in essere posizioni di credito o di debito, né strumenti fi nanziari derivati, esposti in maniera signifi cativa al rischio di cambio.
Rischio di tasso d’interesse - Il Gruppo copre i propri fabbisogni fi nanziari attraverso autonome operazioni di fi nanziamento sui mercati. Le singole società estere e quelle italiane, principalmente Riva Acciaio S.p.A., si sono o si stanno dotando di autonome linee. Si segnala che il Gruppo, sulla base delle procedure adottate dal Consiglio di Amministrazione, può fare unicamente ricorso a strumenti fi nanziari derivati aventi fi nalità di copertura, essendo esclusa l’attività di trading e/o speculativa.
Altri rischi su strumenti fi nanziari derivati - Alla data di chiusura dell’esercizio il Gruppo non ha in essere altre operazioni su strumenti fi nanziari derivati.
Rischi legati alla scissione di Riva Fire S.p.A. in liquidazione (nel prosieguo Riva Fire) - RFE ha iniziato ad operare a seguito della scissione parziale proporzionale di Riva Fire, realizzata, con effi cacia dal 1° gennaio 2013, nell’ambito di un più ampio piano riorganizzativo del gruppo di società di cui quest’ ultima era a capo. A seguito della scissione, RFE e Riva Fire hanno operato in maniera pienamente autonoma e separata, ciascuna nell’ambito delle proprie specifi che competenze.Pur rappresentando le due società entità totalmente distinte tanto sotto il profi lo funzionale e tecnico-operativo, quanto sotto il profi lo giuridico, a partire dalla metà del 2013, le stesse sono state in parte accomunate dalle note vicende giudiziarie inerenti ILVA S.p.A. Inoltre alcuni dei procedimenti civili e penali (anche per responsabilità delle persone giuridiche ex D.Lgs.231/01) nei confronti di Riva Fire rappresentano potenziali (ed allo stato latenti) fonti di responsabilità patrimoniale anche di RFE. Infatti, la responsabilità patrimoniale di Riva Fire per fatti antecedenti alla data di effi cacia della scissione, potrebbe, ancorché in via di mera ipotesi, ripercuotersi negativamente anche su RFE in virtù delle norme di legge in materia di scissione. RFE, inoltre, nei limiti del patrimonio ad essa assegnato, è responsabile, in via sussidiaria, dei debiti della scissa, antecedenti la scissione stessa, che dovessero rimanere non soddisfatti.
La situazione della scissa Riva Fire S.p.A. in LiquidazioneRiva Fire è stata posta in liquidazione volontaria con delibera dell’ Assemblea Straordinaria del 4 febbraio 2015, iscritta nel registro delle imprese in data 13 febbraio 2015.
Il liquidatore, ha illustrato le prospettive della liquidazione, ed i principi e criteri che si intendono adottare per realizzarla, focalizzati sulla illegittimità
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dei vari provvedimenti che hanno coinvolto la società stessa e la partecipata Ilva S.p.A. in amministrazione straordinaria (nel prosieguo anche ILVA) coinvolta in una pluralità di iniziative giudiziarie che partono:
• dal sequestro disposto nel maggio 2013 sui beni della Società e degli enti nati dalla sua scissione, fi no alla concorrenza di Euro 8.100.000.000, poi annullato senza rinvio dalla Corte di Cassazione in data 20 Dicembre 2013;
• dal successivo commissariamento di ILVA disposto il 4 giugno 2013, ancorchè ILVA non avesse contravvenuto a specifi ci obblighi in relazione alle prescrizioni di carattere ambientale;
• dalla gestione commissariale di Ilva (allora in bonis e con una signifi cativa solidità patrimoniale) che è stata caratterizzata da un progressivo accumulo di perdite gestionali e dalla mancata predisposizione di un solo bilancio formalmente approvato, pur essendo tale incombente attribuito per legge alle competenze commissariali;
• dal potere attribuito (con DL 1/2015) al commissario straordinario pro tempore di ILVA di richiedere l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, procedura alla quale sono state apportate specifi che modifi che per facilitare il percorso che in quel tempo il Governo prefi gurava per ILVA;
• dalla successiva procedura di alienazione degli asset di Ilva da parte degli organi gestionali di Ilva, attualmente in corso.
Pertanto, dal punto di vista di RF:
• il controllo di ILVA le è stato sottratto a seguito di un particolare intreccio di provvedimenti giudiziari, governativi e legislativi, della cui tenuta fortemente si dubita. I provvedimenti di carattere giudiziario sono tutti di natura cautelare, e come tali, non dispongono per il merito; tra l’altro, il principale sequestro è stato annullato senza rinvio dalla Corte di Cassazione, come già fatto presente;
• gli interventi d’urgenza del Governo, a mezzo specifi ci decreti legge, sembrano presentare rilevanti profi li di confl itto con le norme di rango costituzionale, comunitarie, nonché con i principi generali presidiati dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo.
• In sostanza, si è verifi cata: (a) l’estromissione di imperio dell’azionista RF dalla gestione della propria
partecipazione in ILVA, per effetto di un provvedimento avente forza di legge, basato su fatti anteriori alla sua entrata in vigore, la cui sussistenza non ha avuto fi nora alcun riscontro giudiziale di tipo defi nitivo;
(b) l’affi damento della gestione alla funzione commissariale, che ha prodotto rilevantissime perdite, fi no alla decisione di assoggettare ILVA alla procedura concorsuale di amministrazione straordinaria, anche a seguito di un nuovo provvedimento di rango primario a ciò specifi camente fi nalizzato.
Si segnala peraltro che le prescrizioni in materia ambientale, previste dalle norme vigenti, sembrano essere state sempre rispettate dalla società prima del commissariamento.
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La vicenda di RF nell’ambito della siderurgia italiana presenta elementi paradossali, e a ciò valgano le seguenti considerazioni. RF ha acquistato ILVA dall’azionista pubblico (IRI) nel 1995. Il suo principale stabilimento industriale, ovvero il centro siderurgico di Taranto, era stato realizzato dall’ILVA di proprietà statale negli anni ’60. La gestione privata si è svolta dal 1995 al 2012 in modo profi ttevole, incrementando fortemente il patrimonio e la solidità della società. Nel 2012 sono iniziate le azioni giudiziarie a fronte del preteso inquinamento massivo dell’area circostante allo stabilimento, iniziative giudiziarie che non hanno ancora visto alcun momento decisorio di merito e che paiono più fondate su una sorta di risalente incompatibilità ambientale dello stabilimento rispetto al territorio circostante a prevalente destinazione abitativa, che su effettive violazioni nella sua gestione. La gestione commissariale prima e quella straordinaria poi non sembra aver effettuato signifi cativi interventi sul piano ambientale, se non la riduzione della produzione, talché non risulta comprensibile l’urgenza di procedere al commissariamento, posto che la società avrebbe comunque operato per la realizzazione delle prescrizioni dell’ A.I.A. In questa situazione, RF sta valutando la sussistenza dei presupposti per intraprendere un’azione risarcitoria, prima facie plausibile.
L’accordo di postergazione e subordinazione di Riva Forni Elettrici con Riva Fire
A seguito degli accordi di postergazione e subordinazione già illustrati in dettaglio lo scorso anno, RFE ha provveduto, anche nel corso dell’ esercizio in commento, a sostenere la liquidazione di RF. In particolare, nel 2015:• ha pagato / versato importi a fronte di debiti di Riva Fire per circa 20,5
milioni di euro (già accantonati lo scorso esercizio); • ha accantonato al fondo rischi un importo aggiuntivo di 25,2 milioni di euro.
RFE, in relazione ai propri crediti verso RF ha concesso una dilazione contrattualmente regolata accettando che, dopo la data ivi prevista, il rimborso venga graduato in relazione ai fl ussi di cassa attesi della debitrice e che il proprio credito sia postergato e subordinato alle ragioni degli altri creditori, impegnandosi a rinunciare di conseguenza alla quota che non trovasse capienza nelle attività della Società. Gli accordi stipulati hanno impegnato altresì RFE a versare a RF od a suoi creditori anteriori alla scissione, un importo che, tenuto conto degli accantonamenti e degli utilizzi, risulta al 31-12-2015, pari a circa 104 milioni di euro.
Inoltre, RFE ha garantito ad ILVA, il pagamento di 150 milioni di euro in caso di soccombenza nel giudizio che la oppone a RF in relazione alla causa avente ad oggetto il contratto di prestazione di servizi intercorso tra le parti. Tale importo è iscritto nella nota 24 cui si rinvia, stante la valutazione di improbabile soccombenza ed impossibile quantifi cazione del rischio formulata dai legali che seguono la vicenda. Si precisa che nella
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denegata ipotesi in cui RF risultasse soccombente e RFE dovesse pagare somme per conto di RF, è stato convenuto che anche tale credito di RFE sia postergato e subordinato in conformità ai suddetti accordi.
La voce “Ammortamenti e svalutazioni” del conto economico consolidato relativo all’esercizio in commento recepisce pertanto stanziamenti straordinari e non ricorrenti per circa 25 milioni di euro correlati ai citati accordi di postergazione e subordinazione, oltre a circa 35 milioni (di cui 15 per effetto degli accordi/transazioni formalizzati nel 2016) per svalutazioni su crediti commerciali, ed infi ne 4 milioni circa per rettifi che di valore ritenute prudenziali ma durevoli riguardanti il sito produttivo Riva Acciaio di Annone Brianza, correlate alla sua mancata produzione futura per effetto della cessione del ramo d’azienda relativo allo stabilimento di Verona.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Nel corso del 2016 la Società ha ricevuto, unitamente alla controllata Stahlbeteiligungen Holding S.A., un atto di citazione da Ilva in Amministrazione Straordinaria per responsabilità ex art. 2497 c.c., che richiede un risarcimento di circa 2 miliardi di euro.Tali azioni sono ritenute infondate e di conseguenza l’esito sfavorevole delle stesse è ritenuto improbabile e comunque, allo stato, di non possibile quantifi cazione.
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Alla luce delle considerazioni sopra svolte, e dei dati consuntivati nei primi mesi dell’esercizio in corso, è ragionevole presumere che il 2016 possa conseguire risultati operativi in linea rispetto a quelli del 2015; peraltro restano evidenti criticità in alcuni dei Paesi in cui opera il Gruppo RFE e tali aspetti potrebbero infl uenzare negativamente i margini del Gruppo.
Nel primo trimestre sono stati conseguiti i seguenti risultati:
2016 2015(*)
Fatturato (in milioni di Euro) 579 852Tonnellate di acciaio prodotte (in migliaia) 1.606 2.060
(*) comprende i dati relativi allo stabilimento di Verona, poi ceduto a terzi nel corso dell‘ esercizio
Milano, 9 Giugno 2016
Evoluzioneprevedibiledella gestione
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Bilancio consolidato
Consolidated fi nancial statements
Spagna • 9,0%
Spain • 9.0%
Belgio • 9,2%
Belgium • 9.2%
Canada • 0,2%
Canada • 0.2%
Francia • 28,0%
France • 28.0%
Italia • 20,1%
Italy • 20.1%
Spagna • 8,93%
Spain • 8.93%
Belgio • 10,35%
Belgium • 10.35%
Francia • 33,72%
France • 33.72%
Germania • 30,25%
Germany • 30.25%
Italia • 16,75%
Italy • 16.75%
Fatturato per Paese
Sales by Country
Produzione d’acciaio per Paese
Steel Production by Country
Germania • 33,5%
Germany • 33.5%
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Conto economico consolidato per gli esercizi chiusial 31 dicembre 2015 e 2014 - (Nota 1)(dati in migliaia di euro)
Valore della produzione (Nota 20) 3.184.987 3.674.576 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.087.511 3.608.668
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e fi niti (6.350) (18.948)
Altri ricavi e proventi 103.826 84.856
Costi della produzione (Nota 21) 3.249.089 4.105.505 Consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo 2.443.658 2.910.091
Costi per servizi 295.670 306.335
Costi per il personale 283.691 284.422
Ammortamenti e svalutazioni 191.390 576.258
Altri costi operativi 34.680 28.399
--------------- ---------------
Differenza tra valore e costi della produzione - margine operativo (64.102) (430.929) --------------- ---------------
Oneri fi nanziari, netti (Nota 22) (18.839) (19.882)
Proventi/(Oneri) fi nanziari da partecipazioni, netti - (69)
--------------- ---------------
Risultato prima delle imposte (82.941) (450.880) --------------- ---------------
Imposte sul reddito dell’esercizio (Nota 23) 11.904 11.491
--------------- ---------------
Risultato prima attribuzione della quota di terzi (71.037) (439.389) --------------- ---------------
Risultato di pertinenza di terzi (1) (1)
--------------- ---------------
Risultato dell’esercizio (71.038) (439.390) ========== ==========
Risultato per azione (Nota 12 - espresso in Euro) (3,45) (20,86)
2015 2014
La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
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Stato Patrimoniale consolidatoal 31 dicembre 2015 e 2014 - (Nota 1) (dati in migliaia di euro)
Attività non correnti 613.115 708.721
Attività immateriali (Nota 4) 755 1.026
Immobili, impianti e macchinari (Nota 5) 555.309 660.804
Partecipazioni (Nota 6) 49 66
Attività fi nanziarie ed altre attività non correnti (Nota 7) 57.002 46.825
Attività correnti 1.210.877 1.363.159
Rimanenze (Nota 8) 533.718 622.941
Crediti commerciali e altri crediti (Nota 9) 413.449 603.760
Attività fi nanziarie correnti (Nota 10) 34 12
Disponibilità liquide ed equivalenti (Nota 11) 261.817 134.646
Altre attività correnti 1.859 1.800
--------------- ---------------
Totale attività 1.823.992 2.071.880 ========== ==========
Attività 2015 2014
La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
- 37 -
(dati in migliaia di euro)
Patrimonio netto di Gruppo (Nota 12) 592.979 665.755
Capitale 210.600 210.600
Riserva di conversione (1.990) (842)
Altre riserve e utili a nuovo 384.369 455.997
Patrimonio netto di terzi (Nota 13) 226 227
Passività non correnti 635.362 644.556
Debiti fi nanziari a lungo termine (Nota 14) 394.112 388.683
Fondi per rischi ed oneri (Nota 15) 154.951 150.156
Fine rapporto e pensioni (Nota 16) 30.725 36.672
Passività per imposte differite (Nota 17) 55.574 69.045
Passività correnti 595.425 761.342
Debiti fi nanziari a breve termine (Nota 18) 111.537 175.830
Debiti commerciali e altri debiti (Nota 19) 481.680 582.954
Altre passività correnti 2.208 2.558
Totale passività --------------- ---------------
e patrimonio netto 1.823.992 2.071.880 ========== ==========
Passività e patrimonio netto 2015 2014
La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
Stato Patrimoniale consolidatoal 31 dicembre 2015 e 2014 - (Nota 1)
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Rendiconto fi nanziario consolidato - (Nota 1)
Liquidità generata / (assorbita) dalle operazioni dell’esercizio 218.432 (103.024) Risultato dell’esercizio (71.037) (439.389)
Rettifi che relative a voci che non hanno avuto effetto sulla liquidità
Ammortamenti e svalutazioni 126.278 474.072
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 65.961 124.566
------------- ---------------
121.202 159.249
Pagamenti di indennità e decremento fondi (80.585) (69.783)
Variazione netta del capitale circolante 177.815 (192.490)
Liquidità generata / (assorbita) dalle operazioni di investimento (30.672) (72.730)
Investimenti netti in attività materiali (20.634) (68.939)
Investimenti netti in attività immateriali 122 (305)
Variazione netta delle attività non correnti ed attività fi nanziarie (10.160) (3.486)
Liquidità generata / (assorbita) dalle operazioni di fi nanziamento 3.740 422.657 Accensione di fi nanziamenti a lungo termine 39.840 422.604
Rimborso di fi nanziamenti a lungo termine (34.362) (146)
Variazione netta delle riserve consolidate di Gruppo (1.739) 199
Variazione netta delle riserve consolidate di terzi 1 -
------------- ---------------
Incremento / (decremento) delle disponibilità monetarie nette 191.500 246.903
Disponibilità monetarie nette iniziali / (indebitamento a breve termine) (7.396) (254.299) --------------- ---------------
Disponibilità monetarie nette fi nali / (indebitamento a breve termine) 184.104 (7.396) ========== ==========
Disponibilità liquide ed attività fi nanziarie a breve 261.817 134.658
Debiti a breve verso banche ed altri fi nanziatori (77.713) (142.054)
2015 2014
La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
(dati in migliaia di euro)
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La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
Variazioni del patrimonio netto consolidato - (Nota 1)
Riserva di Altre riserve e Capitale conversione utili a nuovo Totale
Saldi al 1 gennaio 2014 210.600 (1.491) 895.838 1.104.947 ========= ========= ========= =========
Differenza di conversione dell’esercizio - 649 - 649
Utili attuariali su benefi ci a dipendenti - - (450) (450)
Risultato dell’esercizio - - (439.391) (439.391)
------------- ------------- ------------- -------------
Saldi al 31 dicembre 2014 210.600 (842) 455.997 665.755 ========= ========= ========= =========
Differenza di conversione dell’esercizio - (1.148) - (1.148)
Utili attuariali su benefi ci a dipendenti - - (590) (590)
Risultato dell’esercizio - - (71.038) (71.038)
------------- ------------- ------------- -------------
Saldi al 31 dicembre 2015 210.600 (1.990) 384.369 592.979 ========= ========= ========= =========
(dati in migliaia di euro)
Il prospetto concernente la movimentazione del patrimonio è stato predisposto sulla base del risultato d’esercizio, evidenziando nelle singole poste di patrimonio netto le variazioni non imputate direttamente a conto economico. Per completezza espositiva si segnala che sia la variazione della riserva di traduzione che le altre variazioni degli utili a nuovo rientrano nella confi gurazione del risultato economico complessivo prevista dallo IAS 1.
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Conto economico complessivo consolidatoal 31 dicembre 2015 e 2014 - (Nota 1) (dati in migliaia di euro)
La nota illustrativa è parte integrante di questo prospetto.
Risultato dell’esercizio (71.037) (439.389) Altri componenti:
Differenza di conversione (1.148) 649
Oneri da attualizzazione (590) (450)
Totale altri componenti c/e complessivo (1.738) 199 --------------- ---------------
Conto economico complessivo del periodo (72.775) (439.190) --------------- ---------------
Risultato attribuibile ai terzi (1) (1)
--------------- ---------------
Risultato complessivo di Gruppo (72.776) (439.191) ========= ========
2015 2014
Nota illustrativa
Notes to Consolidated fi nancial statements
Employment • 1996 - 2015 (Majority owned subsidiaries)
L’occupazione • 1996 - 2015 (Solo società controllate)
Numero di addettiNumber of employed
5000
6000
0
1000
2000
3000
4000
2011
2012
2013
2014
2015
2010
2003
2004
2005
2006
2008
2009
2007
2002
2000
1999
1998
1997
1996
2001
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Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e 2014Nota illustrativa
Il Gruppo Riva Forni Elettrici è impegnato nel campo della produzione e della trasformazione dell’acciaio. La sede legale della Capogruppo Riva Forni Elettrici S.p.A. è situata a Milano, in Viale Certosa 249.
Circa le motivazioni e gli aspetti relativi alla nascita del Gruppo RFE si rinvia a quanto dettagliatamente illustrato in precedenza nella Relazione sulla Gestione.Il presente bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito “I.F.R.S.” o “principi contabili internazionali”) emanati dall’International Accounting Standard Board (I.A.S.B.).
Tali principi sono stati adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (C.E.) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28/02/2005.
I principi contabili internazionali adottati dalla Commissione Europea possono differire per certi aspetti da quelli emanati dall’International Accounting Standard Board (I.A.S.B.).
Il bilancio consolidato del Gruppo Riva Forni Elettrici è stato predisposto mediante il consolidamento integrale delle società operative e holding, italiane ed estere, nelle quali la Riva Forni Elettrici S.p.A. detiene direttamente o indirettamente la maggioranza dei diritti di voto.
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono generalmente quelli predisposti dai Consigli di Amministrazione delle singole società per l’approvazione da parte delle rispettive Assemblee, ovvero quelli approvati dalle Assemblee stesse. Tali bilanci sono stati riclassifi cati e rettifi cati secondo schemi uniformi, principi contabili e criteri di valutazione di Gruppo allineati agli I.F.R.S.
L’area di consolidamento per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015 è illustrata nell’Allegato 1.
Le operazioni societarie che hanno interessato il Gruppo nel corso del 2014 e del 2015 sono le seguenti:
2014
E’ avvenuta la fusione per incorporazione della società Riva Energia S.r.l. nella società Muzzana Trasporti S.r.l. e la fusione per incorporazione della società belga Centre de Coordination Siderurgique S.A. nella controllante lussemburghese Stahlbeteiligungen Holding S.A.
Premessa
1. Struttura e contenuto del bilancio consolidato
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2015
E’ stata costituita la società di diritto tedesco Oder-Havel Stahl Gmbh
I più signifi cativi criteri di consolidamento adottati per la redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:
a. Il valore di carico delle partecipazioni nelle società consolidate viene eliminato contro la relativa frazione di patrimonio netto a fronte dell’assunzione degli elementi dell’attivo e del passivo, nonché dei proventi e degli oneri, secondo il metodo dell’integrazione globale.
b. L’eliminazione di cui al punto precedente viene effettuata sulla base dei valori correnti alla data di acquisto delle partecipate. L’eccedenza, se positiva, è contabilizzata come avviamento. L’avviamento non è ammortizzato ma verifi cato a ogni data di riferimento del bilancio qualora l’accadimento di fatti o eventi possa infl uire sul valore netto contabile, determinandone la non recuperabilità. L’eccedenza, se negativa, viene accreditata direttamente nel conto economico del periodo dell’acquisizione.
c. Eliminati i crediti, i debiti, i costi e i ricavi, come pure gli utili e le plusvalenze non ancora realizzati, derivanti da operazioni tra società del Gruppo.
d. I dividendi distribuiti fra le società del Gruppo sono stornati dal conto economico consolidato. Gli eventuali crediti d’imposta a essi relativi sono esposti in riduzione delle imposte dell’esercizio fi no a concorrenza delle stesse.
e. Le quote di patrimonio netto e di risultato netto di competenza di soci terzi delle controllate consolidate sono esposte separatamente in un’apposita voce dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.
f. I bilanci delle società consolidate sono redatti utilizzando la valuta funzionale relativa al contesto economico in cui ogni società opera. I bilanci espressi in valute differenti sono tradotti in Euro come segue: le poste del conto economico sono convertite ai cambi medi dell’anno che approssimano i tassi di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni, le poste dello stato patrimoniale ai cambi del 31 dicembre, a eccezione del risultato dell’esercizio che è convertito ai cambi medi. Eventuali differenze di conversione sono imputate al patrimonio netto consolidato alla voce ”Riserva di conversione”.
I tassi di cambio applicati per la traduzione dei bilanci delle società estere che non predispongono il bilancio in Euro sono i seguenti:
2. Principi di consolidamento
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Valuta Medio 2015 31.12.2015 Medio 2014 31.12.2014
Dollaro Canadese 1,418 1,512 1,467 1,406
Il bilancio consolidato è redatto in base al principio del costo storico. Non risultano a oggi operazioni in strumenti fi nanziari derivati.
La valuta funzionale utilizzata è l’Euro. I valori contenuti nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono arrotondati alle migliaia di Euro, tranne quando diversamente indicato.
La redazione del bilancio consolidato e delle relative note impongono agli Amministratori l’effettuazione di stime che infl uiscono sui valori delle attività, delle passività, dei proventi e dei costi nonché sulle attività e passività potenziali alla data di bilancio (quali ammortamenti e accantonamenti). Queste stime sono basate su ipotesi di continuità aziendale e sulle migliori informazioni disponibili alla data della loro effettuazione: non si può pertanto escludere che possano intervenire in futuro eventi tali da modifi care le assunzioni utilizzate. Gli effetti di eventuali variazioni di stime vengono iscritti in bilancio quando sono oggettivamente determinabili.
Il valore delle attività viene verifi cato a ogni data di riferimento del bilancio, qualora l’accadimento di fatti o eventi possa infl uire sul valore netto contabile delle stesse, determinandone la non recuperabilità. In tali casi l’attività viene ricondotta al valore recuperabile, ovvero al maggior valore tra prezzo netto di vendita e valore d’uso, stimato attraverso l’attualizzazione dei fl ussi fi nanziari in entrata e in uscita derivanti dall’uso continuativo dell’attività stessa e dalla sua dismissione fi nale. Qualora vi siano indicazioni circa la sopravvenuta insussistenza di una perdita durevole di valore rilevata in esercizi precedenti, il valore recuperabile dell’attività viene ripristinato nei limiti dell’originario valore contabile al netto di ammortamenti e svalutazioni.
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale, utilizzando il tasso di cambio vigente al momento di effettuazione della transazione; le attività e le passività monetarie in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio vigente a fi ne anno. Le differenze che ne derivano sono registrate a conto economico. Le attività e le passività non monetarie in valuta estera, valutate al costo, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio vigente alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore si è determinato.
3. Principi contabili e criteri di valutazione
Utilizzo di stime nella preparazione del bilancio
Perdite durevoli di valore
Poste in valuta estera
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A copertura di fl ussi di cassa futuri relativi al pagamento di interessi e a transazioni commerciali in divisa estera vengono stipulati contratti derivati. Le variazioni del valore corrente di uno strumento derivato sono iscritte direttamente nelle riserve di patrimonio netto. I valori contabili delle attività e delle passività che sono oggetto di operazioni di copertura, sono rettifi cati per tener conto delle variazioni del fair value con riferimento ai rischi coperti.
I più signifi cativi criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:
Le attività immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione e ammortizzate sistematicamente nel periodo in cui si stima esse producano la loro prevista utilità futura.
La rilevazione delle operazioni di aggregazione aziendale implica l’attribuzione, alle attività e passività dell’impresa acquisita, della differenza tra il costo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività a essa facenti capo. Nel caso in cui l’aggregazione aziendale comporti il controllo dell’impresa acquisita, la differenza non attribuita di cui sopra, se positiva è iscritta ad avviamento; se negativa è imputata a conto economico. Successivi acquisti di partecipazioni, dopo che il Gruppo ne abbia acquisito il controllo, sono assimilati ad acquisizioni da soci di minoranza e le differenze sono iscritte in contropartita alla voce “altre riserve e utili a nuovo”. L’avviamento, dopo l’iniziale iscrizione, non è ammortizzato ed è iscritto al netto di eventuali perdite di valore, determinate secondo le modalità descritte precedentemente.
Le attività materiali in uso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, al netto dei relativi ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni a fronte di perdite durevoli di valore e dei contributi in conto capitale ricevuti.
Qualora un’attività materiale in uso includa componenti signifi cative con differenti vite utili, tali componenti sono rilevate come attività distinte. I costi sostenuti per la sostituzione e il rinnovo di componenti signifi cative sono rilevati distintamente. Le parti corrispondentemente sostituite sono svalutate integralmente. I costi successivamente sostenuti in relazione a un’attività materiale in uso sono rilevati ad incremento del valore contabile del bene solo quando è probabile che ne derivino benefi ci economici futuri eccedenti le prestazioni normali del bene stesso originariamente accertate. Tutti gli altri costi sostenuti successivamente sono rilevati come costo nell’esercizio nel quale essi si manifestano. L’ammortamento delle attività materiali in uso è calcolato in maniera sistematica a quote costanti in base ad aliquote economico-tecniche che rifl ettono la vita utile dei cespiti da ammortizzare.
Strumenti derivati
Aggregazioni aziendali
Attività immateriali
Immobili, impianti e macchinari
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Le immobilizzazioni in corso e gli acconti sono iscritti al costo; l’ammortamento decorre a partire dalla data della loro entrata in funzione.
Le principali aliquote utilizzate per determinare l’ammortamento sono le seguenti:
Fabbricati 3-5%
Macchinari ed impianti industriali specifi ci 5-20%
Forni 6-18%
Attrezzature 20-40%
Mobili e macchine d’uffi cio 10-20%
Mezzi di trasporto 20-25%
I terreni non sono ammortizzati.
Le partecipazioni nelle imprese in cui il Gruppo esercita un’infl uenza notevole (generalmente fra il 20% e il 50% dei diritti di voto) sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, determinato secondo la confi gurazione del costo medio, e il corrispondente valore di mercato. Il costo di fabbricazione comprende il costo delle materie prime, della manodopera e tutte le altre spese di diretta e indiretta imputazione.
I crediti e i debiti sono esposti al loro valore nominale. I crediti sono ricondotti al presumibile valore di realizzo mediante iscrizione di apposite poste rettifi cative.
Le attività fi nanziarie, dopo l’iniziale iscrizione al costo, sono valutate al fair value. Gli utili o le perdite derivanti da tale valutazione sono imputati a conto economico.
I fondi per rischi e oneri accolgono passività di ammontare o data di sopravvenienza incerti quando esiste un’obbligazione (legale o di fatto) che deriva da un evento passato, per il cui adempimento è probabile un impiego di risorse. Gli accantonamenti sono effettuati secondo la migliore stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono oggetto di valutazione a ogni chiusura di esercizio.
Attività fi nanziarie non correnti - Partecipazioni
Rimanenze
Fondi per rischi ed oneri
Attività fi nanziarie correnti
Crediti e debiti
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Le società incluse nell’area di consolidamento hanno differenti piani pensionistici, calcolati sulla base delle leggi e dei contratti di lavoro vigenti nei Paesi in cui esse operano. I fondi per fi ne rapporto e pensioni maggiormente signifi cativi sono relativi a società italiane. Il fondo per fi ne rapporto e pensioni rifl ette il valore attuale delle passività per i benefi ci spettanti ai dipendenti, alla data di cessazione del rapporto di lavoro, tenendo conto di ipotesi attuariali a carattere demografi co e fi nanziario. Tale passività viene determinata in misura pari ai benefi ci maturati da ciascun dipendente in proporzione all’attività lavorativa prestata a ciascuna chiusura di bilancio.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla variazione intervenuta nelle ipotesi sottostanti alla determinazione del valore attuale di tale passività sono integralmente imputati a patrimonio netto.
I costi e i ricavi sono contabilizzati in base al principio di competenza. Relativamente alla vendita di beni il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente i rischi e i benefi ci connessi alla proprietà delle merci.
Gli oneri e i proventi fi nanziari sono imputati a conto economico in base al principio della competenza temporale.
Le imposte correnti sono stanziate sulla base della miglior stima possibile del reddito imponibile, tenendo conto del regime fi scale e delle agevolazioni esistenti nei singoli Paesi. Esse sono esposte in bilancio al netto dei crediti d’imposta eventualmente spettanti. Le imposte differite sono rilevate sulla base delle differenze temporanee tra il valore fi scale di una attività o di una passività ed il corrispondente valore di bilancio. Esse sono calcolate utilizzando le aliquote fi scali applicabili nei vari Paesi. Avuto riguardo alle condizioni specifi che del settore siderurgico, che si caratterizza per andamenti reddituali fortemente ciclici, le imposte anticipate sono iscritte solo in presenza di ragionevoli certezze circa il loro recupero.
Ai fi ni gestionali, l’attività del Gruppo è organizzata in un unico settore produttivo.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è probabile, ma non si è in grado di stimare ragionevolmente l’entità della stessa, ovvero soltanto possibile, sono indicati nelle note al bilancio senza procedere allo stanziamento di un fondo per rischi e oneri. Non si tiene conto dei rischi di natura remota.
Fondi per fi ne rapporto e pensioni
Costi e ricavi
Imposte sul reddito
Oneri e proventi fi nanziari
Passività potenziali
Settori di attività
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Le attività o gruppi di attività e passività che soddisfano i criteri per essere classifi cate come possedute per la vendita, vengono presentate separatamente in apposite voci dello stato patrimoniale. Esse sono iscritte al minore tra il valore contabile e il presunto valore di realizzo tenendo conto dei costi di vendita; eventuali perdite sono rilevate a conto economico. I risultati delle singole attività o passività, o gruppi di dismissione, sono esposti separatamente in apposita voce del conto economico.
Come richiesto dal paragrafo 28 dello IAS 8 vengono di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2015 con potenziali effetti per il Gruppo.
Modifi che allo IAS 19 Piani a contribuzione defi nita: contributi dei dipendenti
Lo IAS 19 richiede ad un’entità di considerare, nella contabilizzazione dei piani a benefi ci defi niti, i contributi dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di servizio come benefi cio negativo. Questa modifi ca chiarisce che, se l’ammontare dei contribuiti è indipendente dal numero di anni di servizio, all’entità è permesso di riconoscere questi contributi come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi di servizio.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2010-2012
Questi miglioramenti sono in vigore dal 1° luglio 2014. Non hanno un impatto signifi cativo sul presente bilancio.
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni
Questo miglioramento si applica prospetticamente e chiarisce vari punti legati alla defi nizione delle condizioni di conseguimento di risultati e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione, incluso: una condizione di conseguimento di risultati deve contenere una condizione di servizio; un obiettivo di conseguimento di risultati deve essere conseguito mentre la controparte presta servizio; un obiettivo di conseguimento di risultati può fare riferimento alle operazioni od attività di un entità, od a quelli di un’altra entità nell’ambito dello stesso Gruppo, una condizione di conseguimento di risultati può essere una condizione di mercato o una condizione non legata al mercato; se la controparte, indipendentemente dalle motivazioni, cessa di prestare servizio durante il periodo di maturazione, la condizione di servizio non è soddisfatta.
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifi ca si applica prospetticamente e chiarisce che tutti gli accordi relativi a corrispettivi potenziali classifi cati come passività (o attività) che
Attività e passività destinate alla vendita
Variazione dei principi contabili recepiti dalla UE ed in vigore dal
1° gennaio 2015
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nascono da un’aggregazione aziendale devono essere successivamente misurati al fair value con contropartita a conto economico, questo sia che rientrino o meno nello scopo dell’IFRS 9 (o dello IAS 39, a seconda dei casi).
IFRS 8 Settori operativi
La modifi ca si applica retrospetticamente e chiarisce che: un’entità dovrebbe dare informativa sulle valutazioni operate dal management nell’applicare i criteri di aggregazione di cui al paragrafo 12 dell’IFRS 8, inclusa una breve descrizione dei settori operativi che sono stati aggregati e delle caratteristiche economiche (per esempio: vendite, margine lordo) utilizzate per defi nire se i settori sono “similari”; è necessario presentare la riconciliazione delle attività del settore con le attività totali solo se la riconciliazione è presentata al più alto livello decisionale, così come richiesto per le passività del settore.
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali
La modifi ca si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 16 e nello IAS 38 un’attività può essere rivalutata con riferimento a dati osservabili sia adeguando il valore lordo contabile dell’attività al valore di mercato sia determinando il valore di mercato del valore contabile ed adeguando il valore lordo contabile proporzionalmente in modo che il valore contabile risultante sia pari al valore di mercato. Inoltre, l’ammortamento accumulato è la differenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile dell’attività.
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
La modifi ca si applica retrospetticamente e chiarisce che un ente di gestione (un’entità che fornisce servizi relativi a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata soggetta all’informativa sulle operazioni con parti correlate. Inoltre, un’entità che fa ricorso ad un ente di gestione deve dare informativa sulle spese sostenute per i servizi di gestione.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2011-2013
Questi miglioramenti sono in vigore dal 1° luglio 2014. Non hanno un impatto signifi cativo sul presente bilancio.
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifi ca si applica prospetticamente e, ai fi ni delle esclusione dallo scopo dell’IFRS 3, chiarisce che: sono fuori dallo scopo dell’IFRS 3 non solo le joint ventures ma anche i joint arrangements; questa esclusione dallo scopo si applica solo nella contabilizzazione nel bilancio del joint arrangement stesso.
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IFRS 13 Valutazione del fair value
La modifi ca si applica prospetticamente e chiarisce che la portfolio exception prevista dallo IFRS 13 può essere applicata non solo ad attività e passività fi nanziarie, ma anche agli altri contratti nello scopo dell’IFRS 9 (o dello IAS 39, a seconda dei casi).
IAS 40 Investimenti immobiliari
La descrizione di servizi aggiuntivi nello IAS 40 differenzia tra investimenti immobiliari ed immobili ad uso del proprietario (ad esempio: immobili, impianti e macchinari). La modifi ca si applica prospetticamente e chiarisce che nel defi nire se un’operazione rappresenta l’acquisto di un’attività o un’aggregazione aziendale, deve essere utilizzato l’IFRS 3 e non la descrizione di servizi aggiuntivi dello IAS 40.
Principi emanati ma non ancora in vigore
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore.
IFRS 9 Strumenti fi nanziari
Nel Luglio 2014, lo IASB ha emesso la versione fi nale dell’IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell’IFRS 9. L’IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti fi nanziari: classifi cazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L’IFRS 9 è effi cace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata. Con l’eccezione dell’hedge accounting, è richiesta l’applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l’informativa comparativa. Per quanto riguarda l’hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni. Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts
L’IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un’entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate regulation. Le entità che adottano l’IFRS 14 devono presentare i saldi relativi alla rate regulation in linee separate del prospetto della situazione patrimoniale-fi nanziaria e presentare i movimenti di questi conti in linee separate del prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo. Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura, e i rischi associati, della regolamentazione tariffaria e gli effetti di questa
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sul bilancio dell’entità. L’IFRS 14 è effi cace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente. Questo principio non trova applicazione per il Gruppo, poiché questo utilizza già gli IFRS.
IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
L’IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che rifl ette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è effi cace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modifi cata. È consentita l’applicazione anticipata. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di effi cacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica. Nel corso del 2015 il Gruppo ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell’IFRS 15, che è soggetta a cambiamenti in seguito all’analisi di maggior dettaglio attualmente in corso di svolgimento. Inoltre il Gruppo sta considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell’exposure draft del Luglio 2015 e valuterà ogni ulteriore sviluppo.
Modifi che all’IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Accounting for Acquisitions of Interests
Le modifi che all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, accordo a controllo congiunto le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifi che chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell’acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifi che non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l’entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifi che si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifi che devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifi che.
Modifi che allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarifi cation of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation
Le modifi che chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38
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che i ricavi rifl ettono un modello di benefi ci economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l’attività fa parte) piuttosto che i benefi ci economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l’ammortamento delle attività immateriali. Le modifi che devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifi che dato che il Gruppo non utilizza metodi basati sui ricavi per l’ammortamento delle proprie attività non correnti.
Modifi che allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements
Le modifi che consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modifi care il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifi che sono effi caci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata.
Modifi che all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture
Le modifi che trattano il confl itto tra l’IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifi che chiariscono che l’utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come defi nito dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Queste modifi che devono essere applicate prospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’adozione anticipata. Non ci si attende che queste modifi che abbiano alcun impatto sul Gruppo.
Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014
Questi miglioramenti sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente. Includono:
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IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
Le attività (o gruppi in dismissione) sono generalmente cedute attraverso la vendita o la distribuzione ai soci. La modifi ca chiarisce che il cambiamento da uno all’altro di questi metodi di cessione non dovrebbe essere considerato un nuovo piano di cessione ma, piuttosto, la continuazione del piano originario. Non vi è quindi alcuna interruzione nell’applicazione dei requisiti dell’IFRS 5. Questa modifi ca deve essere applicata prospetticamente.
IFRS 7 Strumenti fi nanziari: Informativa (i) Contratti di servizio
La modifi ca chiarisce che un contratto di servizio (servicing contract) che include un compenso può comportare un coinvolgimento continuo in un’attività fi nanziaria. Un’entità deve defi nire la natura del compenso e sulla base delle guidance contenuta nell’IFRS 7 sul tema del coinvolgimento continuo per valutare se è richiesta informativa. La defi nizione di quale contratto di servizi comporta un coinvolgimento continuo deve essere fatta retrospetticamente. Comunque, l’informativa richiesta non dovrà essere presentata per gli esercizi che precedono quello di prima applicazione di questa modifi ca. (ii) Applicabilità delle modifi che all’IFRS 7 ai bilanci intermedi sintetici La modifi ca chiarisce che i requisiti di informativa sulle compensazioni non si applicano ai bilanci intermedi sintetici, a meno che questa informativa non fornisca un aggiornamento signifi cativo delle informazioni presentate nel più recente bilancio annuale. Questa modifi ca deve essere applicata retrospetticamente.
IAS 19 Benefi ci per i dipendenti
La modifi ca chiarisce che il mercato attivo (market depth) delle obbligazioni societarie di alta qualità deve essere defi nito rispetto alla valuta in cui l’obbligazione è denominata, piuttosto che al paese in cui l’obbligazione è localizzata. Quando non c’è un mercato attivo per obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta, devono essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato. Questa modifi ca deve essere applicata prospetticamente.
IAS 34 Bilancio intermedio
La modifi ca chiarisce che l’informativa richiesta nei bilanci intermedi deve essere presentata o nel bilancio intermedio o incorporata attraverso dei cross-reference tra il bilancio intermedio e la parte della relazione fi nanziaria intermedia in cui è inclusa (ad esempio, la relazione sulla gestione o il report di commento sui rischi). L’informativa presentata nella relazione fi nanziaria intermedia deve essere disponibile per il lettore negli stessi termini e nella stessa tempistica del bilancio intermedio. Questa modifi ca deve essere applicata retrospetticamente.
Dall’applicazione di queste modifi che non è atteso alcun impatto sul Gruppo.
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Modifi che allo IAS 1 Disclosure Initiative
Le modifi che allo IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono, piuttosto che modifi care signifi cativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. Le modifi che chiariscono: il requisito della materialità nello IAS 1; il fatto che linee specifi che nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione fi nanziaria possono essere disaggregate; che le entità dispongono di fl essibilità rispetto all’ordine in cui presentano le note al bilancio; che la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in un’unica riga, e classifi cata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassifi cate a conto economico. Inoltre, le modifi che chiariscono i requisiti che si applicano quando vengono presentati dei sub-totali nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione fi nanziaria. Queste modifi che sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata.
Modifi che all’IFRS 10, IFRS 12 ed allo IAS 28 Investment Entities: Applying the Consolidation Exception
Le modifi che trattano le problematiche sorte nell’applicazione dell’eccezione relativa alle entità di investimento prevista dall’IFRS 10. Le modifi che all’IFRS 10 chiariscono che l’esenzione alla presentazione del bilancio consolidato si applica all’entità capogruppo che è la controllata di un’entità di investimento, quando l’entità di investimento valuta tutte le proprie controllate al fair value. Inoltre, le modifi che all’IFRS 10 chiariscono che solo una controllata di un’entità di investimento che non è essa stessa un’entità di investimento e che fornisce servizi di supporto all’entità di investimento viene consolidata. Tutte le altre controllate di un’entità di investimento sono valutate al fair value. Le modifi che allo IAS 28 permettono all’investitore di mantenere, nell’applicazione del metodo del patrimonio netto, la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture di un’entità di investimento nella valutazione delle proprie partecipazioni in società controllate. Queste modifi che devono essere applicate retrospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata.
Con riferimento ai principi e alle modifi che sopra descritte il Gruppo sta valutando eventuali impatti sui futuri bilanci.
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La movimentazione di tale voce è la seguente (in migliaia di Euro):
Altre immobilizzazioni immateriali
Valore netto al 1 gennaio 2014 816
========
Incrementi netti 305
Ammortamenti e svalutazioni (95)
------------
Valore netto al 31 dicembre 2014 1.026
========
Incrementi netti (122)
Ammortamenti e svalutazioni (149)
------------
Valore netto al 31 dicembre 2015 755
========
4. Attività immateriali
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5. Immobili, impianti e macchinari
La movimentazione di tale voce è la seguente (in migliaia di Euro):
Attrezzature Immobilizzi Terreni e Impianti e industriali e in corso e Altri Fabbricati Macchinari commerciali acconti beni Totale
Valore netto al
1 gennaio 2014 201.206 470.940 30.683 15.101 16.326 734.256
======= ======== ======= ======= ======= ========
Riclassifi cazioni 1.110 17.354 1.518 (19.990) 248 240
Variazione area consolid. - - - - - -
Valore lordo dei cespiti
Incrementi 4.895 28.570 10.618 18.813 6.108 69.004
Decrementi (344) (2.876) (2.575) (101) (2.281) (8.177)
Rivalutaz./Svalutaz. - (10.499) (27) - (15) (10.541)
Fondi ammortamento
Incrementi (13.815) (103.089) (9.501) - (5.437) (131.842)
Decrementi 233 2.823 2.498 - 2.274 7.828
Differenze di conversione 15 20 - - 1 36
----------- ------------ ----------- ----------- ----------- ------------
Valore netto al
31 dicembre 2014 193.300 403.243 33.214 13.823 17.224 660.804
======= ======== ======= ======= ======= ========
Riclassifi cazioni 1.574 18.970 549 (22.428) 931 (404)
Cessione ramo d’azienda (10.647) (26.408) (737) (739) (341) (38.872)
Valore lordo dei cespiti
Incrementi 2.421 24.279 8.659 18.804 7.120 61.283
Decrementi (130) (5.491) (3.951) (42) (1.746) (11.360)
Rivalutaz./Svalutaz. (4.205) (139) (5) - (2) (4.351)
Fondi ammortamento
Incrementi (13.464) (92.072) (9.925) - (6.316) (121.777)
Decrementi 437 4.253 3.711 - 1.648 10.049
Differenze di conversione (28) (38) - - 3 (63)
----------- ------------ ----------- ----------- ----------- ------------
Valore netto al
31 dicembre 2015 169.258 326.597 31.515 9.418 18.521 555.309
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Le principali variazioni negli immobili, impianti e macchinari avvenute nel corso del 2014 e del 2015 sono riassunte come segue:
2014
Gli incrementi si riferiscono principalmente agli investimenti effettuati nel sito di Neuves Maison (Euro 14 milioni), di Montereau (Euro 8 milioni), di Siviglia (Euro 8 milioni), nel sito di Bonnieres sur Seine (Euro 6 milioni), di Hennigsdorf (Euro 6 milioni), di Brandeburgo (Euro 5 milioni), di Gargenville (Euro 5 milioni), di Charleroi (Euro 4 milioni) e di Verona (Euro 3 milioni).
2015
Gli incrementi si riferiscono principalmente agli investimenti effettuati nel sito di Hennigsdorf (Euro 9 milioni), di Neuves Maison (Euro 9 milioni), di Brandeburgo (Euro 6 milioni), nel sito di Lesegno (Euro 6 milioni), di Montereau (Euro 6 milioni), di Bonnieres sur Seine (Euro 4 milioni), di Siviglia (Euro 4 milioni), di Gargenville (Euro 3 milioni), di Caronno (3 milioni), e di Charleroi (Euro 3 milioni).
Come indicato successivamente (Nota 24), su alcuni immobili gravano ipoteche a favore di istituti fi nanziari.
Il Gruppo ha svolto l’ impairment test per ciascuna delle Cash Generating Unit (CGU), defi nite all’interno delle attività svolte. All’interno di tali verifi che, Riva Acciaio, a titolo prudenziale, ha svalutato gli impianti afferenti alle lavorazioni svolte presso lo stabilimento di Annone Brianza, per un importo complessivo di Euro 4,4 milioni, in considerazione delle valutazioni in corso circa la sua utilizzazione.
Il saldo al 31 dicembre include (in migliaia di Euro):
% di possesso Valore al 31 dicembre 2015 2014 2015 2014
Metal Interconnector S.c.p.a. 3,586 6,660 35 52Immobiliare Siderurgica S.r.l. 12,443 12,443 11 11
Altre Partecipazioni 3 3
---------- ----------
Totale 49 66
======= =======
6. Partecipazioni
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7. Attività fi nanziarie
ed altre attività non correnti
Il saldo al 31 dicembre include (in migliaia di Euro):
2015 2014
Depositi a garanzia 2.278 2.390
Altre attività 623 621
Imposte anticipate 54.101 43.814
---------- ----------
Totale 57.002 46.825
======= =======
Le imposte anticipate sono iscritte sulle perdite fi scali pregresse divenute utilizzabili senza alcun limite temporale e sono relative a società estere per Euro 25,9 milioni (Euro 10,4 milioni nel 2014) e per Euro 28,2 milioni a società italiane (Euro 33,4 milioni nel 2014); per quanto concerne le perdite fi scali della capogruppo e di Riva Acciaio, maturate negli esercizi fi no al 2012 e rivenienti dalla procedura del cosiddetto “consolidato fi scale” di cui Riva Fire S.p.A. (ora in liquidazione) era capogruppo, la relativa spettanza è stata confermata dall’Agenzia delle Entrate a seguito di apposita istanza di interpello.
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La voce in oggetto a fi ne esercizio è così composta (in migliaia di Euro):
2015 2014
Rottame 199.322 243.960
Refrattari e ferroleghe 20.639 19.773
Ricambi e materiali vari 154.000 170.942
Fondo svalutazione (60.122) (40.230)
------------ ------------
Totale materie prime e ricambi 313.839 394.445
------------ ------------
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 48.292 52.783
Fondo svalutazione (2.310) -
------------ ------------
Totale semilavorati 45.982 52.783
Laminati lunghi 194.614 175.557
Fondo svalutazione (20.765) (321)
------------ ------------
Totale prodotti fi niti 173.849 175.236
------------ ------------
Acconti 38 477
------------ ------------
Totale 533.718 622.941 ======== ========
8. Rimanenze
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9. Crediti commerciali e altri crediti
Il saldo dei crediti commerciali e altri crediti è così analizzabile (in migliaia di Euro): 2015 2014
Crediti commerciali:
Crediti verso clienti 390.859 566.497
Crediti verso società collegate - 2
Acconti a fornitori 661 34
-------------- --------------
Totale crediti commerciali 391.520 566.533
-------------- --------------
Fondo svalutazione crediti (38.647) (23.328)
-------------- --------------
Crediti commerciali netti 352.873 543.205
-------------- --------------
Altri crediti:
Crediti verso l’Erario 33.467 53.157
Crediti verso Istituti Previdenziali 598 892
Altri crediti 364.443 323.935
-------------- --------------
Totale altri crediti 398.508 377.983
-------------- --------------
Fondo svalutazione altri crediti (337.932) (317.429)
-------------- --------------
Altri crediti netti 60.576 60.554
-------------- -------------
Totale crediti commerciali e altri crediti 413.449 603.760
========= =========
I crediti verso l’Erario includono, principalmente, crediti per imposte sul reddito per Euro 4,7 milioni (Euro 1,5 milioni nel 2014) e crediti IVA per Euro 17,7 milioni (Euro 35,7 milioni nel 2014).
La voce Altri crediti comprende crediti per corrispettivi relativi al consumo di energia elettrica per Euro 19,5 milioni e crediti nei confronti di Riva Fire e relativi all’ assunzione solidale del debito verso istituti di credito per Euro 309,2 milioni, a pagamenti effettuati per conto di Riva Fire a favore di terzi per Euro 26,2 milioni e crediti relativi al conguaglio da scissione nei confronti di Riva Fire per Euro 2 milioni.Tali crediti verso Riva Fire sono stati oggetto di rettifi che di valore per un totale complessivo pari a Euro/000 337.920.
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Il saldo delle attività fi nanziarie a breve termine comprende (in migliaia di Euro):
2015 2014
Altre attività fi nanziarie 34 12
------------ ------------
Totale 34 12
======= ========
La voce Altre attività fi nanziarie si riferisce al credito per interessi sul fi nanziamento concesso dalla controllata Riva Acciaio alla partecipata Immobiliare Siderurgica.
Il saldo delle disponibilità liquide ed equivalenti comprende (in migliaia di Euro):
2015 2014
Denaro, valori in cassa e assegni 27 41
Depositi bancari e postali 261.790 134.605
------------ ------------
Totale 261.817 134.646
======= ========
Il capitale della Riva Forni Elettrici S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è costituito da 21.060.000 azioni ordinarie da nominali Euro 10 cadauna, con pari diritti e senza vincoli.
Le altre riserve e gli utili a nuovo di alcune società consolidate includono riserve in sospensione di imposta derivanti dall’applicazione di leggi dei singoli Paesi di appartenenza, nonché riserve di utili non distribuiti che risulterebbero assoggettati a tassazione in caso di distribuzione. Nessun onere per imposte differite è stato stanziato a fronte di tali riserve in quanto i regimi fi scali e le perdite di cui benefi ciano le società potenzialmente interessate alla loro distribuzione non computano la loro tassazione.(Nota 17).
Le altre riserve e gli utili a nuovo, le altre riserve al 31 dicembre 2015, evidenziano un decremento di Euro 1,7 milioni (incremento di Euro 0,2 milioni nel 2014) relativo all’effetto della conversione dei bilanci in valuta estera per un decremento di Euro 1,1 milioni (incremento per
10. Attività fi nanziarie a breve termine
11. Disponibilità liquide ed equivalenti
12. Patrimonio netto di Gruppo
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Euro 0,6 milioni nel 2014) ed a perdite attuariali secondo lo IAS 19 per un decremento di Euro 0,6 milioni (decremento per Euro 0,4 milioni nel 2014).
Il risultato per azione è negativo per Euro 3,44 (negativo per Euro 20,86 nel 2014) ed è stato calcolato dividendo il risultato dell’esercizio per il numero delle azioni della Riva Forni Elettrici S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione del 09 giugno 2016, che ha approvato il progetto di bilancio 2015 della Capogruppo Riva Forni Elettrici S.p.A., non ha proposto alcuna distribuzione di dividendi.
Per l’anno 2015, così come per l’esercizio 2014, la variazione del patrimonio netto di terzi rifl ette unicamente la quota di pertinenza di terzi del risultato d’esercizio delle società consolidate.
I debiti fi nanziari a lungo termine sono così analizzabili (in migliaia di Euro):
2015 Tassi d’interesse 2014 Tassi d’interesse (indicizzato all’Euribor a 6 mesi)
Finanziamenti a
lungo termine 427.937 2,84% - 3,10% 422.459 2,80% - 3,19%
Meno - quota corrente (33.825) (33.776) -
------------ ------------ ------------
Totale 394.112 388.683
======== ======== ========
13. Patrimonio netto di terzi
14. Debiti fi nanziari a lungo termine
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Le scadenze previste per i debiti fi nanziari a lungo termine sono le seguenti (in migliaia di Euro):
2015 2014
Da 1 a 2 anni 33.944 33.897
Da 2 a 3 anni 58.079 34.023
Da 3 a 4 anni 58.261 53.928
Da 4 a 5 anni 58.449 54.116
Oltre i 5 anni 185.379 212.719
------------ ------------
Totale 394.112 388.683
======== ========
I debiti fi nanziari a lungo termine sono assistiti dalle garanzie indicate alla Nota 24 e, in alcuni casi, sono soggetti al rispetto di “covenants”.
La movimentazione per gli esercizi 2014 e 2015 è la seguente (in migliaia di Euro): Fondo per rischi ed oneri
Saldi al 31 dicembre 2014 69.611
========
Incrementi 105.099
Decrementi (24.554)
------------
Saldi al 31 dicembre 2014 150.156
========
Incrementi 11.700
Decrementi (6.905)
------------
Saldi al 31 dicembre 2015 154.951
========
15. Fondi per rischi, oneri e passività potenziali
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La composizione della voce fondo per rischi ed oneri è la seguente (in migliaia di Euro):
2015 2014
Fondo problematiche ambientali 34.840 33.772
Fondo contenziosi legali e rischi contrattuali e fi scali diversi 6.964 11.469
Fondi diversi 113.147 104.915
------------ ------------
Totale 154.951 150.156
======== ========
Il fondo problematiche ambientali si riferisce alla stima dei futuri oneri per attività di bonifi ca e smaltimento dei siti dislocati in Germania per Euro 26,9 milioni (Euro 25,8 milioni nel 2014), in Italia per Euro 7,5 milioni (Euro 7,5 milioni nel 2014) e in Francia per Euro 0,4 milioni (Euro 0,4 milioni nel 2014).
Il fondo contenziosi legali e rischi contrattuali e fi scali diversi è principalmente ascrivibile a controversie di natura giuslavoristica.
I fondi diversi riguardano principalmente la capogruppo Riva Forni Elettrici S.p.A. (Euro 104,0 milioni) e corrispondono al saldo complessivo dell’impegno di spesa che la società si è assunta nel confronti di Riva Fire Spa in Liquidazione.
Le passività potenziali sono costituite dai rischi di varia natura, a fronte dei quali non sono stati effettuati specifi ci accantonamenti, non essendo né temporalmente prevedibile né quantifi cabile in maniera ragionevole una fuoriuscita di risorse in ragione di esse.
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La movimentazione del fondo fi ne rapporto e pensioni per gli esercizi 2014 e 2015 è la seguente (in migliaia di Euro):
Fondo fi ne rapporto e pensioni
Saldi al 1 gennaio 2014 39.453
========
Incrementi 13.423
Decrementi (16.204)
------------
Saldi al 31 dicembre 2014 36.672
========
Incrementi 17.633
Decrementi (23.580)
------------
Saldi al 31 dicembre 2015 30.725
========
Il fondo fi ne rapporto e pensioni rifl ette il valore attuale delle passività per i benefi ci spettanti ai dipendenti, alla data di cessazione del rapporto di lavoro, tenendo conto delle ipotesi attuariali a carattere demografi co e fi nanziario riassunte nella tabella seguente:
Assunzioni 2015 2014
Tassi di mortalità Tavola ISTAT SIMF91 Tavola ISTAT SIMF91
Tassi di infl azione Indice del costo della vita per l’anno Indice del costo della vita per l’anno
2015, variazione lineare dal 2015 2014, variazione lineare dal 2014
al valore di previsione 2016 al valore di previsione 2015
(fonte: DEF 2015); (fonte: DEF 2014);
dal 2017 tasso costante dal 2016 tasso costante
Incrementi retributivi Nessun incremento salariale Nessun incremento salariale
Turnover, Tassi desunti dall’osservazione dei Tassi desunti dall’osservazione dei
pensionamento, dati storici delle società del Gruppo dati storici delle società del Gruppo
scadenza contratto
ed anticipazioni
Tassi di interesse Curva dei tassi risk free + Curva dei tassi risk free +
Spread 0,15% Spread 0,15%
16. Fondo fi ne rapporto e pensioni
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17. Passività per imposte
differite
Gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla variazione intervenuta nelle ipotesi sottostanti alla determinazione del valore attuale della passività sono interamente rilevati a patrimonio netto.
Le componenti economiche di adeguamento della passività relativa al fondo fi ne rapporto e pensioni sono state classifi cate tra i costi del personale (Euro 16,4 milioni nel 2015 ed Euro 17,4 milioni nel 2014) e tra gli oneri fi nanziari (Euro 419 migliaia nel 2014 ed Euro 38 migliaia nel 2014).
La movimentazione delle passività per imposte differite è la seguente (in migliaia di Euro):
Passività per imposte differite
Saldi al 1 gennaio 2014 92.026
========
Incrementi 4.705
Decrementi (27.686)
------------
Saldi al 31 dicembre 2014 69.045
========
Incrementi 21.683
Decrementi (35.154)
------------
Saldi al 31 dicembre 2015 55.574
========
La voce passività per imposte differite accoglie la passività fi scale netta attinente le differenze temporanee tra il valore di carico delle attività e passività delle singole società consolidate e il corrispondente valore riconosciuto a fi ni fi scali. Come indicato nella Nota 3 (“Principi contabili e criteri di valutazione”) il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 non rifl ette le imposte anticipate afferenti fondi rischi tassati e altre differenze temporanee deducibili per Euro 42 milioni (Euro 17 milioni nel 2014).Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 non rifl ette lo stanziamento di imposte differite per Euro 6 milioni (Euro 9 milioni nel 2014) sulle riserve di utili facenti capo alle società consolidate estere, che risulterebbero assoggettabili a tassazione in caso di distribuzione, dal momento che i regimi fi scali e le perdite di cui benefi ciano le società potenzialmente
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interessate alla loro distribuzione non computano la loro tassazione. Per quanto attiene inoltre alle riserve di utili non distribuiti delle società nazionali, il Gruppo ha aderito al regime di consolidato fi scale su base nazionale e pertanto ne è esclusa quasi completamente la tassazione in caso di distribuzione.
La composizione del fondo per imposte differite è la seguente (in migliaia di Euro):
2015 2014
Effetti fi scali relativi a differenze temporanee su:
Immobili, impianti e macchinari 32.326 37.256
Rimanenze 20.786 28.780
Altre differenze 2.462 3.009
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Totale 55.574 69.045
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Il dettaglio è il seguente (in migliaia di Euro):
2015 2014
Debiti e fi nanziamenti a breve verso banche e altri fi nanziatori 77.713 142.054
Quota corrente dei fi nanziamenti a lungo termine (Nota 14) 33.824 33.776
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Totale 111.537 175.830
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I debiti fi nanziari verso banche e altri fi nanziatori sono regolati da tassi di interesse variabili tra il 2,6% e il 3,3% (tra il 2,9% e l’ 8,8% nel 2014).
18. Debiti fi nanziari a breve termine
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19. Debiti commerciali
e altri debiti
Il saldo dei debiti commerciali e altri debiti è così analizzabile (in migliaia di Euro):
2015 2014
Debiti commerciali:
Verso fornitori 361.147 504.687
Acconti da clienti 39.667 964
------------ ------------
Totale debiti commerciali 400.814 505.651
------------ ------------
Altri debiti:
Debiti tributari 27.043 24.201
Debiti verso Istituti Previdenziali 16.293 16.697
Debiti verso il personale 26.429 27.728
Debiti diversi 11.101 8.677
------------ ------------
Totale altri debiti 80.866 77.303
------------ ------------
Totale debiti commerciali e altri debiti 481.680 582.954
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La voce debiti tributari comprende principalmente debiti per imposte sul reddito dell’esercizio per Euro 5,4 milioni (Euro 7,7 milioni nel 2014), ritenute sui salari dei dipendenti per Euro 2,7 milioni (Euro 2,4 milioni nel 2014) e debiti IVA per Euro 8,3 milioni (Euro 7,1 milioni nel 2014).
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La suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per Paese di origine del fatturato, al netto delle vendite infragruppo, è la seguente (in migliaia di Euro):
2015 2014
Italia 620.255 746.550
Germania 1.034.280 1.201.565
Francia 864.742 971.948
Spagna 278.653 320.325
Belgio 284.671 358.150
Canada 4.910 10.130
------------ ------------
Totale 3.087.511 3.608.668
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Gli altri ricavi e proventi ammontano a Euro 103,8 milioni nel 2015 (Euro 84,9 milioni nel 2014) e includono, principalmente, corrispettivi legati al consumo di energia elettrica per Euro 29,1 milioni (Euro 30,7 milioni nel 2014), recupero di oneri diversi per Euro 35,3 milioni (Euro 35,1 milioni nel 2014), plusvalenze patrimoniali ordinarie per Euro 0,5 milioni (Euro 0,8 milioni nel 2014) e plusvalenze patrimoniali straordinarie relative alla cessione del ramo d’azienda di Verona per Euro 27,4 milioni.
I consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo sono identifi cabili come segue (in migliaia di Euro):
2015 2014
Materie prime 1.695.665 2.161.755
Energia 346.143 378.017
Semilavorati di produzione e prodotti fi niti 2.834 712
Metalli, ferroleghe, fondenti e refrattari 196.012 205.743
Ricambi 60.894 68.390
Altri costi 74.228 85.199
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 67.882 10.275
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2.443.658 2.910.091
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20. Valore della produzione
21. Costi della produzione
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I costi per servizi includono (in migliaia di Euro):
2015 2014
Trasporti e commissioni di vendita 179.290 186.116
Manutenzioni 50.987 56.357
Servizi 37.250 37.047
Costi generali e amministrativi 13.548 12.903
Altri costi 14.595 13.912
------------ ------------
Totale 295.670 306.335
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La voce Servizi comprende i compensi spettanti ai componenti del Collegio Sindacale della Capogruppo che sono stati deliberati dall’Assemblea e ammontano ad Euro 52 migliaia (Euro 78 migliaia nel 2014). Si evidenziano inoltre i corrispettivi di competenza degli esercizi 2015 e 2014 per i servizi di revisione resi dalla Società di Revisione BDO Italia S.p.A. per Euro 16 migliaia in entrambi gli esercizi.
I costi per il personale risultano così composti (in migliaia di Euro):
2015 2014
Salari e stipendi 199.173 199.131
Oneri sociali 63.941 64.320
Accantonamento al fondo fi ne rapporto e pensioni 16.414 17.383
Altri costi 4.163 3.587
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Totale 283.691 284.422
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Gli oneri fi nanziari netti sono dettagliati di seguito (in migliaia di Euro):
2015 2014
Altri interessi passivi ed oneri fi nanziari (20.511) (18.188)
Proventi/(oneri) da attualizzazione 505 (2.116)
Differenze cambio negative (1.144) (529)
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Totale oneri fi nanziari (21.150) (20.833)
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Interessi attivi e proventi fi nanziari 425 366
Differenze cambio positive 1.886 585
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Totale proventi fi nanziari 2.311 951
------------ ------------
Totale (18.839) (19.882)
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Nel corso dell’esercizio sono stati pagati Euro 20,9 milioni di interessi passivi (Euro 16,1 milioni nel 2014) e sono stati incassati Euro 792 migliaia di interessi attivi (Euro 282 migliaia nel 2014).
La voce comprende lo stanziamento di imposte correnti dell’esercizio per Euro 16,4 milioni (Euro 15,2 milioni nel 2014) e un rilascio di imposte differite per Euro 13,3 milioni (rilascio per Euro 22,5 milioni nel 2014). Nel 2015 sono state contabilizzate imposte anticipate su perdite fi scali per Euro 15,0 milioni (Euro 4,2 milioni nel 2014).
Nel corso dell’esercizio 2015 sono stati pagati Euro 17,0 milioni di imposte sul reddito (Euro 9,6 milioni nel 2014).
Le imposte differite derivano principalmente dalle differenze temporanee attinenti i valori di bilancio delle attività e passività consolidate e i rispettivi valori fi scalmente riconosciuti.
Di seguito è fornita la riconciliazione fra l’onere fi scale teorico ottenibile applicando l’aliquota fi scale teorica in vigore in Italia al risultato economico ante imposte e l’onere fi scale complessivo iscritto nel bilancio consolidato (in migliaia di Euro):
22. Oneri fi nanziari netti
23. Imposte sul reddito dell’esercizio
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2015 2014
Risultato prima delle imposte (82.941) (450.880) ------------ ------------Onere fi scale teorico: IRES - 27,5% (22.809) (123.992) IRAP - 3,9% * 254 345 ------------ ------------ (22.555) (123.647)
Effetti derivanti dal differenziale tra l’aliquotafi scale teorica e quelle vigenti, in funzione delle normativeapplicabili, nei singoli Paesi in cui il Gruppo opera 8.623 (49.187)
Effetto dei proventi non imponibili derivanti dalla valutazionedelle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto - -
Effetto degli oneri non deducibili, netto 74.555 45.831
Effetti fi scali relativi a differenze temporanee deducibilie a perdite fi scali riportabili a nuovo (72.527) 115.512 ------------ ------------Totale imposte sul reddito dell’esercizio (11.904) (11.491)
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* La base imponibile IRAP è diversa da quella IRES.
Gli impegni e le garanzie in essere al 31 dicembre 2015 sono rappresentati da:
- garanzie per Euro 203,5 milioni (Euro 32,9 milioni nel 2014), relative principalmente a fi deiussioni nei confronti di Riva Fire (150 milioni);
- garanzie reali, prestate a fronte dei debiti iscritti in bilancio, per Euro 467,0 milioni, per ipoteche su terreni, fabbricati e impianti industriali e per pegni su azioni, sia nel 2015 che nel 2014.
Al 31 dicembre 2015 e 2014 il Gruppo non ha posto in essere alcun contratto per strumenti derivati.
Il Gruppo Riva Forni Elettrici opera in un unico settore produttivo, pertanto non vengono fornite informazioni per settore di attività, né informazioni per area geografi ca in quanto più del 90% dell’attività del Gruppo è svolta all’interno della UE, che è considerata dagli Amministratori come un unico mercato.
24. Impegni e garanzie
25. Strumenti derivati
26. Informazioni per settore di attività
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Area di consolidamento 2015 e 2014
Società consolidate integralmente (Nota 1)
Società di produzione, trasformazione
Centri servizi e Società commerciali
Allegato 1
Percentuale diDenominazione Sede Attività consolidamento 2015 2014
Italia:
Riva Acciaio S.p.A. Milano, Italia Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Estero:
Aciérs de Construction Rationalisés – Acor S.A.S. Creil, Francia Impresa di Trasformazione 100,00 100,00
Aciéries et Laminoirs de Paris S.A.S. Gargenville, Francia Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Associated Steel Industries Ltd. Ville St Catherine, Canada Frantoio 100,00 100,00
Betonstahl Lampertheim GmbH Hennigsdorf, Germania Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Brandenburger Elektrostahlwerke GmbH Brandenburg, Germania Produzione Siderurgica 99,886 99,886
Iton Seine S.A.S. Bonnieres sur Seine, Francia Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Hennigsdorfer Elektrostahlwerke GmbH Hennigsdorf, Germania Produzione Siderurgica 99,886 99,886
Sam Montereau S.A.S. Montereau, Francia Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Siderurgica Sevillana S.A. Siviglia, Spagna Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Société des Aciérs d’Armature pour le Beton S.A.S. Neuves Maisons, Francia Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Thy Marcinelle S.A. Charleroi, Belgio Produzione Siderurgica 100,00 100,00
Trefi leries de Fontaine L’Eveque S.A. Fontaine L’Eveque, Belgio Impresa di Trasformazione 100,00 100,00
Estero:
Parsider S.A. Gargenville, Francia Commerciale 100,00 100,00
Riva Aciér S.A. Gargenville, Francia Commerciale 100,00 100,00
Riva Stahl GmbH Hennigsdorf, Germania Commerciale 100,00 100,00
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Società di servizi
Holdings
Percentuale diDenominazione Sede Attività consolidamento 2015 2014
Italia:
Muzzana Trasporti S.r.l. Caronno Pertusella, Italia Trasporti 100,00 100,00
Estero:
Brand. Suedstreifen Vermoegensverw. GmbH Brandenburg, Germania Immobiliare 99,886 99,886
Hierros del Sur S.A. Siviglia, Spagna Servizi 100,00 100,00
Valorizacion de Aridos S.l. Siviglia, Spagna Servizi 100,00 100,00
Italia:
Riva Forni Elettrici S.p.A. Milano, Italia Holding 100,00 100,00
Estero:
Stahlbeteiligungen Holding S.A. Lussemburgo Holding 100,00 100,00
Oder-Havel Stahl Gmbh Hennigsdorf, Germania Holding 100,00 0,00
B.E.S/H.E.S. Stahlbeteiligungen GmbH Hennigsdorf, Germania Holding 90,00 90,00
Henn. Real Estate & CO KG Hennigsdorf, Germania Holding 98,10 98,10
Brand. Real Estate & CO KG Hennigsdorf, Germania Holding 98,10 98,10
Milioni di EuroMillions Euro
ItaliaItaly
Belgio Belgium
FranciaFrance
SpagnaSpain
GermaniaGermany
CanadaCanada
Fatturato per Paese
Sales by Country
Relazione della Società di Revisionee del Collegio Sindacale
Auditor’s report
Riva Acciaio Verona - Pulpito colate continue / Continuous casting machines operator cabin - Verona plant
