Risposta Albano

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Ma sulla e-mail normale basta cliccare sull'allegato e viene indicato "salva" o "apri". Tu salva e poi hai tempo per aprirlo, ovviamente devi avere il programma di lettura "upub" (se lo leggi sul pc), invece su tablet e smartpfhone di solito è gia preistallato. Devo installare il programma "upub", con l'aiuto di mio glio, appena arrivato. Ti faccio sapere non appena lo faccio. Il programma di lettura del formato "epub", se tu vai su google e scrivi Calibre, è il miglior programma ed è gratuito. Una volta in premi aggiungi libro (che tu prenderai da dove lo hai salvato), clicca due volte quando esce il libro e lo potrai leggere. E' facile Ti saluto, ci risentiamo presto perchè devo accompagnare mia suocera che deve partire per Milano con l'aereo. Ciao a risentirci pres Ciao. 28 marzo 15.21.09 Grazie, buona domenica delle Palme anche a Te e Famiglia. 5 aprile 13.12.01 Queste le dichiarazioni di una donna semplice, normale, che dice "E vegana ed ora non lo sono più": è l'apoteosi del dubbio, è la const felice che ogni fede, anche alimentare, porta agli eccessi, è la normalizzazione della vita, è la pura verità (la trovi su www.generazionebio.com): """ Ho iniziato a cambiare la mia alimentazione circa nove anni fa, qua diventata vegetariana prima e poi, gradatamente, vegana. L’ho fatto motivi, etici innanzitutto, avendo letto e compreso dell’impatto ch alimentazione vigente ha sul pianeta, le persone e gli animal; poi in ne psicologici, per il senso di controllo sulla mia vita che ric dall’attenermi scrupolosamente a una regola. Questo percorso mi ha dato in niti stimoli per approfondire e rived rapporto col sacro, con la meditazione e mi ha spinta a praticare d tecniche di disintossicazione, una su tutte il digiuno, che ancora se in maniera meno estesa di un tempo. Insomma, ho amato molto la mia scelta veg*, mi ha insegnato tanto e di soddisfazioni. Ciononostante, non mi sono mai sentita veramente parte di un gruppo perchè non mi riconoscevo nello spirito battagliero che normalmente associato a una persona vegana. Quel mix di superiorità morale, ind e condanna che senza parole, o con molte parole, dice: tu sei sbagl Anch’io ho avuto i miei momenti, specie all’inizio, in cui mi mette condizione di essere uno contro tutti (certe cene tra amici, per es allietate dal godibile siparietto ‘beh ma allora anche le carote so ho rapidamente realizzato che un simile accanimento non faceva che l’e etto opposto (un po’ come andare a parlare di tumori al fumator

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Ma sulla e-mail normale basta cliccare sull'allegato e viene indicato "salva" o "apri"

Ma sulla e-mail normale basta cliccare sull'allegato e viene indicato "salva" o "apri". Tu salva e poi hai tempo per aprirlo, ovviamente devi avere il programma di lettura "upub" (se lo leggi sul pc), invece su tablet e smartpfhone di solito gia preistallato.Devo installare il programma "upub", con l'aiuto di mio figlio, appena arrivato.Ti faccio sapere non appena lo faccio.

Il programma di lettura del formato "epub", se tu vai su google e scrivi Calibre, il miglior programma ed gratuito. Una volta installato apri la maschera e premi aggiungi libro (che tu prenderai da dove lo hai salvato), clicca due volte quando esce il libro e lo potrai leggere. E' facile.Ti saluto, ci risentiamo presto perch devo accompagnare mia suocera che deve partire per Milano con l'aereo. Ciao a risentirci presto e grazie ancora.

Ciao.28 marzo 15.21.09

Grazie, buona domenica delle Palme anche a Te e Famiglia.5 aprile 13.12.01

Queste le dichiarazioni di una donna semplice, normale, che dice "Ero vegana ed ora non lo sono pi": l'apoteosi del dubbio, la constatazione felice che ogni fede, anche alimentare, porta agli eccessi, la normalizzazione della vita, la pura verit (la trovi su www.generazionebio.com):"""Ho iniziato a cambiare la mia alimentazione circa nove anni fa, quando sono diventata vegetariana prima e poi, gradatamente, vegana. Lho fatto per tanti motivi, etici innanzitutto, avendo letto e compreso dellimpatto che lo stile di alimentazione vigente ha sul pianeta, le persone e gli animal; poi salutistici e infine psicologici, per il senso di controllo sulla mia vita che ricavavo dallattenermi scrupolosamente a una regola. Questo percorso mi ha dato infiniti stimoli per approfondire e rivedere il mio rapporto col sacro, con la meditazione e mi ha spinta a praticare diverse tecniche di disintossicazione, una su tutte il digiuno, che ancora utilizzo anche se in maniera meno estesa di un tempo. Insomma, ho amato molto la mia scelta veg*, mi ha insegnato tanto e riempita di soddisfazioni. Ciononostante, non mi sono mai sentita veramente parte di un gruppo, perch non mi riconoscevo nello spirito battagliero che normalmente viene associato a una persona vegana. Quel mix di superiorit morale, indignazione e condanna che senza parole, o con molte parole, dice: tu sei sbagliato. Anchio ho avuto i miei momenti, specie allinizio, in cui mi mettevo nella condizione di essere uno contro tutti (certe cene tra amici, per esempio, allietate dal godibile siparietto beh ma allora anche le carote soffrono), ma ho rapidamente realizzato che un simile accanimento non faceva che sortire leffetto opposto (un po come andare a parlare di tumori al fumatore incallito: se ne accende subito unaltra). Quindi mi sono rilassata e ho lasciato che lesempio facesse da s, dando piena disponibilit a chi cercava informazioni e nessun appiglio a chi cercava il conflitto, e ottenendo in questo modo riscontri maggiori. Ho visto attorno a me diverse persone cambiare i loro punti di vista, e spesso ho avuto il piacere di sentirmi dire che ero la sola veg* che non prendesse di mira i carnivori, che si sentivano cos a loro agio da venirmi a chiedere il perch di questa scelta e farsi delle domande. Da un punto di vista salutistico, come tanti ho ricercato quella che potesse essere lalimentazione giusta, definitiva, parteggiando per luna o per laltra corrente. Inizialmente ho scoperto quelle nozioni di base che pi o meno tutti i vegetariani, o forse tutti in generale, ormai sanno: la carne fa male, cancerogena ecc. Toglierla stata molto pi semplice di quanto immaginassi. Subito dopo ho sentito le ragioni del veganesimo, la tematica della dannosit di una dieta iperproteica e della parte che i latticini hanno in tutto questo. Bye bye latticini. Per quanto riguarda togliere le uova, mi bastato sentire come funziona la catena produttiva, senza contare che le si usa quasi solo come ingrediente e la gran parte delle volte si trovano alternative molto efficienti (amido, banane, agar agar, fecola, maizena).In seguito mi sono imbattuta negli ehretisti, che utilizzano il criterio della formazione di muco come fonte di tutti i mali e per evitarlo eliminano tutti i cibi che lo producono, compresi i cereali. Sempre pi difficile. Il sostrato teorico mi appariva convincente, e ancora pi convincente stata la prova che ho fatto: per due anni mi sono attenuta alla dieta di transizione verso lehretismo, e sono stata ancora meglio. Forse era quella la dieta perfetta. Ancora un piccolo passo ed ecco i crudisti, che a quanto detto aggiungono che quando nato luomo certo non cucinava il proprio cibo, cosa che fa parte della sua evoluzione, mentre il suo apparato digerente rimasto quello delle origini, motivo per cui non cuociono nulla e si assicurano un apporto vitaminico maggiore. Come dargli torto? Ne ho conosciuti alcuni e stavano benissimo, e sicuramente se adottata come dieta curativa dava ottimi risultati; chiss che meraviglie attenercisi per una vita intera. Allinterno dei crudisti ci sono per i fruttariani, puristi che mangiano solo i frutti, sostenendo che luomo originario, e quindi il suo apparato digerente, non avrebbe scelto verdure sgradevoli al palato da crude (crucifere, tuberi) ma avrebbe decisamente preferito la frutta dolce e matura, che non a caso piace ai bambini (quelli non corrotti dal cibo spazzatura), ed alla base dellattrazione dellanimale uomo verso il sapore dolce. Fino a qui, ancora mi potevo trovare daccordo, anche se in questo caso non ero pienamente convinta della fattibilit pratica di questa dieta calata in un contesto sociale; uno qualsiasi. Era questa la dieta ideale? Forse.A dirla proprio tutta, allinterno dei fruttariani ci sono anche i monofrutto: i melariani, ad esempio, rilevano che la composizione della mela sia cos completa ed eccezionale che, in un organismo perfettamente disintossicato, potrebbe rappresentare lunico sostentamento. Perch no? Le mele mi sono sempre piaciute. Beh, qui la ricerca della dieta perfetta aveva raggiunto lo stadio di aspetta un attimo.Anche perch, volendo, esiste lalimentazione pranica: vivere di sola luce. C una signora australiana, Jasmuheen, che insegna a ricavare il nutrimento dallenergia universale, e la intende, tra laltro, come una possibile soluzione alla fame nel mondo. Ogni volta che vengo a contatto con largomento provo una sorta di attrazione, rispetto, senso di comunione con queste persone, e capisco che senzaltro potrei farlo anchio, se lo scegliessi. Di certo, la pratica del digiuno mi ha mostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che lapporto di cibo come fonte di energia a dir poco sopravvalutato. Ecco, proprio questo il punto. Non solo, per chi voglia vederlo, oltremodo chiaro che non esiste alcun cibo indispensabile (visto che si vedono persone in perfetta salute che si alimentano nelle maniere pi diverse), ma anche chiaro che la salute costituita da molti altri fattori capaci di generare malattia alla faccia dellalimentazione pi curata, o viceversa grande vitalit anche in chi si sempre alimentato come se non ci fosse un domani.Perch? Non siamo forse anche noi come gli altri animali, che si possono classificare sulla base delle loro caratteristiche fisiche (dentatura, artigli, lunghezza intestino, acidit dei succhi gastrici), e poter cos affermare con sicurezza chi fatto per mangiare carne, chi erba, chi semi? Per anni stato uno dei miei cavalli di battaglia: il carnivoro che ha lintestino corto perch la carne tossica e va espulsa subito, lerbivoro che ce lha lungo e noi che ce labbiamo lunghetto perch la frutta e i vegetali ci che dovremmo mangiare. E allora gli eschimesi?Va beh, un rebus senza soluzione. Come sempre, la soluzione, almeno per me, si trovava al di fuori di questo livello di pensiero: non siamo animali come tutti gli altri.A un certo punto sono approdata alla consapevolezza concreta della nostra natura di esseri infiniti, che hanno molti corpi come una grande matrioska al centro dei quali c il pi piccolo: il nostro meraviglioso, straordinario, magico e ambitissimo corpo fisico.food-choiceHo acquisito molti strumenti, gran parte da Access Consciousness (it.accessconsciousness.com), che mi hanno messo in comunicazione diretta col mio corpo, i suoi gusti, desideri, talenti e preferenze. Per la prima volta mi sono aperta alla domanda se tutta questa faccenda del veganesimo fosse leggera o pesante per me, e la risposta, forte e chiara, stata: PESANTE. Per me, per tutte le altre persone nella stanza mentre me lo chiedevo, forse pure per chi sta leggendo qui. Un intrico di falsa superiorit morale e tanto, tanto giudizio. Ero diventata vegan a partire da nessuna domanda ma tante conclusioni e decisioni: avevo deciso di volta in volta quale cibo fosse migliore per me, lavevo imposto al mio corpo senza mai ascoltarlo, ero andata a caccia di tutte le prove a favore della mia tesi, mi ero assunta personalmente il compito di guarire il grande dolore che lalimentazione comune procura al pianeta. In quel momento stavo lasciando andare tutto questo. Comero diventata cos fortunata?Mi sono resa conto, ad esempio, che in tanti anni di astinenza il mio corpo ancora aveva lacquolina in bocca a sentire lodore della carne. Stava forse cercando di dirmi qualcosa?Una cosa che ora so che esistono corpi che si mantengono in salute e prosperano su unalimentazione completamente vegetale, per i quali il veganesimo pu essere una scelta di espansione e consapevolezza. La gran parte, in compenso, richiede quantit variabili di carne. Il bello che esserne consapevoli non implica necessariamente che si far questa scelta: si pu comunque scegliere quello che si vuole! Ho cominciato a farmi domande, eccone alcune:Se mi vedo come risolutrice di problemi, che cosa sto creando nella mia vita? Il fatto di percepire il dolore altrui, e agire partendo da questo dolore, creer altro dolore?Se il corpo richiede un dato cibo per stare bene, il non fornirglielo un abuso?Come sarebbe scegliere di avere lo spazio, attenzione, nutrimento, denaro, cura amorevole di cui, per nascita, abbiamo diritto? Che decisione c alla base che ci impedisce di avere questo?Chi potr darci tutto ci, se non siamo noi disponibili in prima persona a farlo?Come possiamo cambiare e contribuire a cambiare il mondo, se non siamo disponibili a dare a noi stessi ci di cui abbiamo bisogno?Come sarebbe scegliere di mangiare ci che il corpo richiede, e mangiarne solo finch ci d godimento? Senza punti di vista o limitazioni..?Mangeremmo meno? Mangeremmo meglio? E se fosse il corpo a scegliere cosa mangiare? In fondo, lui quello che mangia! (Naturalmente sarebbe orribile applicare ci anche allattivit fisica, agli abiti che indossiamo o al sesso, non fatelo mai!)Per ogni presa di posizione estrema c una compensazione di segno opposto. Tanta luce, tanta ombra. Squadre, fazioni. Vegani contro carnivori. Ehretisti contro macrobiotici, crudisti contro vegetariani. Tutto questo conflitto e giudizio pu salvare davvero il nostro amato pianeta e gli animali sfruttati? O sono per caso ulteriori separazioni? E se la Terra ci richiedesse gioia, espansione e consapevolezza? Che scelte faremmo?Restare nella domanda senza punti di vista significa diventare la roccia attorno alla quale si muovono le correnti, senza creare attrito, senza generare nuove compensazioni, nella piena libert di creare la propria vita. Concludo con il mio men di oggi: stamattina mi sono svegliata presto e ho bevuto lacqua dal comodino, avevo un po fame ma sono riuscita a fare colazione solo sul tardi. Come mio solito (i due terzi delle volte) ho mangiato frutta: anguria baby (praticamente mezza) e pi tardi una manciata di ciliegie. A pranzo ho scaldato delle tagliatelle di grano saraceno con del sugo in barattolo e accanto zucchine, patate e cipolle in padella, insaporite da qualche scaglia di feta. A finire mousse al cioccolato composta di datteri, cacao e latte di cocco frullati, pi un paio di fragoline di bosco dal mio giardino (squisita!). T misto verde e nero, il tutto consumato sotto lombrellone.Nel pomeriggio ho piluccato dal barattolo della frutta secca e uvetta, e per merenda ho mangiato uno yogurt alla fragola. A cena avevo una gran fame, quindi insalatona di perini sbucciati, romana e belga, avocado, germogli misti, carote e vinaigrette di tahin, olio, limone e paprika, poi gnocchi al pesto (avanzati per met) e budino al cacao fatto da me, che avevo nostalgia della mousse di pranzo. Tarda serata, scrivendo qui, latte di mandorla molto freddo. Non so che ne diranno i dietisti, i vegetariani, i vegani, i macrobotici, i crudisti, la mia mamma (che saluto) e gli esperti di ogni genere: per me puro godimento, e ancora non ho smesso di raccogliere consapevolezza da questo immenso senso di libert che provo, da quando ho smesso di imporre al mio corpo punti di vista altrui spacciati per miei. (Forse qualcuno avr notato lassenza della carne: ho scoperto che mi va di mangiarne ben poca, solo ogni tanto, molto, molto meno di quanta ne mangiavo dieci anni fa. E dallaver rimosso il tab che mi arriva la leggerezza. E, per chi se lo chiedesse, non sono mai stata cos in forma.) """

Bellissima dichiarazione, la verit sta nel mangiare tutto con moderazione: tutto il resto sono chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere e soltanto chiacchiere alimentate da credenze di parte. La verit sempre nel mezzo, nel non avere fiducia in nessuna linea comportamentale, da quando tu mi hai detto di essere passato a questa decisione alimentare, sono stato preso dalla voglia di leggere, approfondire e devo dire che tutto mi porta ad una semplice e chiara considerazione: non c' nessuna certezza scientifica che dimostri la valenza di una dieta al posto di un'altra e tutte portano alla definitiva conclusione che noi viviamo meglio mangiando tutto senza eccedere in nulla: frutta e verdura fanno male se non accompagnate alla carne ed al pesce, la carne e il pesce fanno male se non accompagnate da frutta e verdura, l'eccesso di una e dell'altra fanno male pi della singola acquisizione di una o dell'altra. La natura ci ha fatto onnivori, il meglio sarebbe quello di essere "onnivori con l'uso del cervello" rifuggendo dagli eccessi.

Quello che non capisco come mai, una persona pacata come te, che quello che mi ha spinto a leggere centinaia di pagine scientifiche di ogni sorta, sia arrivata ad una conclusione cos drastica non ponendosi dubbi circa il danno del "partito preso" che a me sembra deleterio quanto il pensiero contrario. Tutto questo studio mi ha fatto per raggiungere una conclusione, e di questo ti sono grato, che bisogna diversificare il pi possibile l'alimentazione per stare davvero bene e fatta presente questa mia considerazione al medico di famiglia, che un gastroenterologo conosciutissimo in Taranto e provincia, ho ricevuto il sincero plauso circa il percorso di studio condotto e per le conclusioni tratte.Il percorso alimentare e umano raccontato da quella donna molto interessante, rispettabile sotto ogni profilo, e gran parte delle cose che dice daver fatto e continua a fare le condivido, pur consapevole che qualunque scelta alimentare diversa da quella onnivora non facile da intraprendere, soprattutto per una persona che ritiene di essere in salute. Andare contro corrente, sempre, anche nel campo alimentare non facile e come dici bene tu il rischio di isolarsi o di ritenersi migliori facile.

Io, ad oggi, ho maturato alcune convinzioni alimentari, che ritengo efficacissime ai fini della salute perch sperimentate (da un paio danni) sia sulla mia persona che sulla mia famiglia.

Per quanto attiene la consultazione fatta da te al medico di famiglia, con tutto rispetto per il suo lavoro e per la persona soprattutto, ma sono del parere, penso condivisibile anche da parte tua, che in alimentazione non una autorit anche perch coloro che studiano medicina non fanno neanche un esame in alimentazione, pertanto il mio parere equivale quanto meno al suo.

Da ignorante, quale sono nel campo della medicina, ritengo valida lopinione ormai comune a molti che le medicine curano i sintomi ma non le cause che le hanno prodotte. Per fortuna, tramite la rete oggi, possibile recepire notizie anche in campo alimentare che ufficialmente nessuno direbbe perch alcune verit comprometterebbero seriamente lodierno intero sistema economico.

La proposta alimentare che mi permetto di consigliare/condividere su fb chiaro che rispettosa della libert di scelta di ciascuno, anzi aggiungo che non sarebbe adottabile nessuna variazione delle abitudini alimentare se non si matura davvero la consapevolezza che questa sia efficace per il proprio corpo perch laspetto psicologico certamente di fondamentale importanza. Per mero esempio chi dovesse ritenere che la carne cibo fonte di importanti energie per il proprio corpo deve necessariamente continuare ad alimentarsi in quel modo (anche se gli effetti possono essere realmente diversi da quelli di cui si ha certezza).

Detto questo vorrei dirti, anche rispondendo alle diverse considerazioni fatte in campo religioso, che ognuno di noi nella vita percorre strade diverse (anche alimentari) e le esperienze belle o brutte che facciamo non ci capitano per caso, tutte servono per capire ci che conta davvero, quali sono i valori fondamentali che ci permettono di continuare a crescere, a maturare la nostra persona e le religioni potrebbero essere strumenti, che utilizzati nel modo pi congeniale a ciascuno, potrebbero offrire possibili percorsi (anche in virt di coloro che li hanno gi battuti certo in tempi e contesti diversi) che consentono a ciascuno di entrare in contatto col proprio cuore, con il cuore di Colui che ci ha creato, con quello delle persone che ci stanno vicino, con la natura e gli animali e tutto quello che ci sta intorno per sperimentare la ragione fondamentale per la quale siamo nati e cio AMARE perch questo ci che ci fa sentire vivi e adeguati in ogni circostanza.

Allora quando ci accorgiamo che le cose non vanno, in ogni ambito e contesto, perch ancora molta strada bisogna ancora fare per imparare a farlo, e il nostro sguardo anche se molto obiettivo nel vedere il male soprattutto quello che ci sta intorno (pi difficile quello che ci sta dentro) sappiamo anche che tipo di atteggiamento dobbiamo avere nei nostri confronti e in quello degli altri.

Se pensi che Colui che ci ha creato non solo vede il male che compiamo ma anche quello che coviamo nella nostra testa e non prende alcun provvedimento definitivo nei confronti dei suoi figli perch ci ama sempre ed intimo a ciascuno di noi, pur rispettando la nostra libert, e vuole da sempre insegnarci a farlo per poter essere sempre pi simili a Lui, perch quello lambito che ci appartiene da oggi e per sempre e nel quale noi ci sentiamo liberi di fare (mangiare) tutto quello vogliamo. Questo mi sento di dirti ed anche che ti voglio bene, cos come sento che tu me ne hai voluto e continui a volermene.

A presto!

impare sempre devo dire che tusi diversi che odiernoPertanto, chi fa uso sistematico di medicine Io penso che molte malattie possano essere curate attraverso una alimentazione adeguata e specifica, perch il nostro corpo

Nello specifico la scelta alimentare vegana pu essere adottata solo se la variet di alimenti vegetali viene ulteriormente arricchita di tutte le variet che la natura e la stagione propone, in modo da garantire il giusto sostegno al nostro corpo.

che un esperto in medicine in base alle varie proposte offerte dai rappresentanti del settore.

Purtroppo nel capatologie e quella de ma non facile Approvo in pieno sia le considerazioni di quella donna, sia quelle fatte da te. Lo stile alimentare ciascuno deve sceglierlo in libert, anche se quello scelto non fosse oggettivamente salutare. Ciascuno mangi ci che ritiene necessario importante per il proprio corpo.Il cambiamento del personale/familiare stile alimentare, proposto dai miei figli, stato intrapreso in libert e non restrittivo come potrebbe sembrare perch ho scoperto molti alimenti del mondo vegetale che non conoscevo, ho arricchito e variato il men giornaliero e tutto senza imposizioni n per il corpo n per la psiche.

Come ti avevo accennato, posso davvero affermare, che a dispetto di quello che pensavo prima, il mio stato di forma fisica sicuramente migliorato.E se mi permetto di proporre una alimentazione diversa da quella che abbiamo ereditato non perch mi piace mettermi in mostra, ma conseguente positiva esperienza personale.

Comunque ho maturato

alimentare Sono pienamente daccordo con quello che dice quella donna mi sono piaciute molto e le approvo in pieno, come anche quelle che hai fatto tu, perch entrambe sono scaturite dalla libert di agire secondo ci che la mente ci suggerisce. E se in libert si ritiene che la carne o il pesce siano anchessi cibi fondamentali per il proprio corpo perch fonte principale di energia per la buona salute del corpo, a dispetto di quello che dicono gli altri, ognuno deve fare quello che vuole. Nessuno pu imporre ad altri cosa mangiare e come farlo perch continuo a rimanere dellopinione che laspetto psicologico fondamentale anche per la salute, a cosa pi salutare per ciascuno sia quella di dover ritenere che il cibo che ci alimenta, qualunque esso sia (salutare o nocivo), necessario al proprio corpo ed la fonte che d le energie per poter vivere bene.

Premesso questo, ritengo, in virt dellesperienza fatta fino ad oggi, da due anni a questa parte, di alimentarmi in modo vegetariano tendente al vegano se cos si pu dire, proposto dai miei figli

E, premesso questo,