Riscoprire i sentieri di Francesco - Terre di Mezzo · E ogni anno cresce il numero dei pellegrini...

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Riscoprire i sentieri di Francesco Rinascono i percorsi che portano ad Assisi E ogni anno cresce il numero dei pellegrini testo di Paolo Giulietti* In queste pagine, da sinistra, Giotto, Francesco riceve le stimmate (1295-1299), particolare, affresco. Assisi, basilica superiore di San Francesco (Scala); la facciata della basilica superiore di San Francesco (Max Mandel). 1 protagonista indiscusso della Via di Francesco è proprio lui, il Santo di As- sisi. Non solo perché gli itinerari che, dal sud e dal nord, conducono alla Città serafica collegano i "luoghi" do- ve la sua persona ha lasciato un segno, ma soprattutto perché l'attrattiva e il principale contenuto dell'esperienza di pellegrinaggio lungo i sentieri di Um- bria, Toscana e Lazio è il messaggio del Poverello. Camminando per gli splendi- di paesaggi dell'Alpe della Luna, della Valle Santa Reatina o della pianura spo- letina - tanto per citarne alcuni - il pel- legrino può interpretare i propri senti- menti attraverso le parole del Cantico di Frate Sole: «Laudato sie, mi' Signore, con tucte le tue creature». Incontrando le genti ospitali e schiette dell'Appennino, può riassumere nel saluto francescano di "pace e bene" le relazioni sinceramente amichevoli e accoglienti che si determi- nano lungo il cammino. Vivendo i disagi e le fatiche di un pellegrinaggio giocofor- za sobrio ed essenziale (più di quel tanto nello zaino non ci sta), il pellegrino può gustare la compagnia gioiosa di "Ma- donna Povertà" e di "Sorella Provviden- za", sperimentando uno stile di vita più essenziale e solidale, che spesso fa nascere il desiderio di un'esistenza più semplice. Entrando infine nel silenzio dei chiostri e nello splendore delle chiese, ancora abitati da uomini e donne che seguono la forma di vita di Francesco, il viandan- te può percepire con forza il Mistero, co- me nostalgia di qualcosa che si è perdu- to, come stupore dinanzi a una nuova 24 Luoghi dell'Infinito

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Riscoprirei sentieridi FrancescoRinascono i percorsi che portano ad Assisi

E ogni anno cresce il numero dei pellegrini

testo di Paolo Giulietti*

In queste pagine,da sinistra,Giotto, Francesco riceve

le stimmate (1295-1299),

particolare, affresco.

Assisi, basilica superiore

di San Francesco (Scala);

la facciata della basilica

superiore di San Francesco

(Max Mandel).

1 protagonista indiscusso della Via diFrancesco è proprio lui, il Santo di As-sisi. Non solo perché gli itinerari che,dal sud e dal nord, conducono allaCittà serafica collegano i "luoghi" do-

ve la sua persona ha lasciato un segno,ma soprattutto perché l'attrattiva e ilprincipale contenuto dell'esperienza dipellegrinaggio lungo i sentieri di Um-bria, Toscana e Lazio è il messaggio delPoverello. Camminando per gli splendi-di paesaggi dell'Alpe della Luna, dellaValle Santa Reatina o della pianura spo-letina - tanto per citarne alcuni - il pel-legrino può interpretare i propri senti-menti attraverso le parole del Cantico diFrate Sole: «Laudato sie, mi' Signore,con tucte le tue creature». Incontrando legenti ospitali e schiette dell'Appennino,

può riassumere nel saluto francescano di"pace e bene" le relazioni sinceramenteamichevoli e accoglienti che si determi-nano lungo il cammino. Vivendo i disagie le fatiche di un pellegrinaggio giocofor-za sobrio ed essenziale (più di quel tantonello zaino non ci sta), il pellegrino puògustare la compagnia gioiosa di "Ma-donna Povertà" e di "Sorella Provviden-za", sperimentando uno stile di vita piùessenziale e solidale, che spesso fa nascereil desiderio di un'esistenza più semplice.Entrando infine nel silenzio dei chiostrie nello splendore delle chiese, ancoraabitati da uomini e donne che seguonola forma di vita di Francesco, il viandan-te può percepire con forza il Mistero, co-me nostalgia di qualcosa che si è perdu-to, come stupore dinanzi a una nuova

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dimensione dell'esistenza, oppure comefamiliare e sempre nuova presenza del-r«Altissimo, onnipotente, bon Signore».

E un messaggio, quello di Francesco,capace di farsi intendere da tutti: dal cre-dente che va ad Assisi per approfondirela sua fede, al cercatore di orizzonti nuo-vi di interiorità, al militante dell'impe-gno ambientale e pacifista, che può tro-vare inaspettate e provocatorie conso-nanze tra i propri ideali e la vicenda delPoverello. Sta probabilmente in questocarattere pienamente evangelico e schiet-tamente umano del proprìum della Viadi Francesco che risiede la principale ra-gione del suo crescente successo. La Sta-tio peregrinorum — ufficio del Sacro Con-vento di Assisi che rilascia il Testimoniumai pellegrini che hanno percorso almenocento chilometri a piedi o duecento inbici - ha registrato 1.600 arrivi nel 2015,più di 3.000 nel 2016 e si avvia nell'an-

no corrente a superare i 4.000, nono-stante la crisi del comparto turistico cheaffligge l'Umbria post-sisma. Per nonparlare delle tante persone e dei tantissi-mi gruppi di giovani che camminano persolo due o tre giorni e quindi non vengo-no computati.

D'altra parte, la genesi stessa della Viapresenta caratteristiche insolite, perché èfrutto dell'opera contemporanea di unaserie di persone e istituzioni. Dagli inizidel 2000 nascono in Umbria, in Toscanae nel Lazio alcuni "sentieri francescani",che conducono a piccoli e grandi santua-ri, percorrendo itinerari storici o tracciatipiù recenti. La prima guida organica,edita in Olanda, risale al 1995: descrive-va il percorso da Firenze a Roma. Segueuna in tedesco, e finalmente, nel 2004,quella pubblicata in italiano da AngelaSeracchioli, che propone un itinerario daLa Verna a Greccio, che utilizza e integra

alcuni dei succitati sentieri. Dal 2008 laRegione Umbria prende in mano i per-corsi francescani, adottando la segnaleti-ca ufficiale giallo-blu, sviluppando la retedei cammini e promuovendo una seriedi iniziative promozionali e turistiche.

Il panorama odierno vede l'itinerarioprincipale articolato in due direttrici, en-trambe convergenti su Assisi. Quella delnord parte da La Verna e tocca PieveSanto Stefano, Sansepolcro, Citerna,Città di Castello, Pietralunga, Gubbio eValfabbrica. Si percorre in nove o diecitappe, per quasi duecento chilometri.Dai boschi del Parco delle Foreste Ca-sentinesi si segue in quota la dorsale ap-penninica dell'Alpe della Luna; si discen-de quindi nella Valle del Tevere, per poirisalire verso Gubbio e le sue colline. Sigiunge ad Assisi attraverso la stretta valledel Chiascio («l'acqua che discende dalcolle eletto del Beato Ubaldo» cantata da

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Nella pagina a fianco,

il castello di Campello Alta,

nella Valle Spoletina.

In questa pagina, dall'alto,

interno dell'abbazia di San Pietro

in Valle, nella Valnerina;

il Ponte delle Torri a Spoleto,

(Sviluppumbria/Fabio Ardito).

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In queste pagine, dall'alto,

l'eremo delle Carceri,

sul Monte Subasio;

la Via di Francesco tra Ferentillo

e Arrone, in Valnerina

(Sviluppumbria/Fabio Ardito).

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"Wonder Ways", appuntamento per scoprire e valorizzare i Cammini italiani

Non esiste in Europa un appuntamentoper operatori turistici dedicato ai Cammini,mentre l'interesse per il "prodotto" è in crescitapresso moti soggetti commerciali e istituzionali.L'evento "Wonder Ways" intende rispondere a taleesigenza; prevede due giorni dedicati ai soggettiistituzionali e commerciali (21-22 settembre)e due giorni aperti al pubblico (23-24 settembre),preceduti da una serie di educationals (1 8-20settembre) sui cammini che attraversano il territorioumbro (seconda edizione di "Italian WonderWays"). Assisi possiede le caratteristicheper ospitare un evento del genere: è una metadi pellegrinaggio in crescita, e l'unica in Italiaa essersi dotata di tutti i servizi di accoglienzanecessari. Inoltre, attraverso la figura di Francesco,è possibile porre l'accento sulla particolare naturaspirituale delle vie di pellegrinaggio, per tutelarnele caratteristiche. L'iniziativa va anche incontroall'intere:;se della città di Assisi e della RegioneUmbria a rilanciare il turismo legato ai Camminie alle mete religiose, nonché ad alcuni progetti Cei,tra cui l'esperienza dei Parchi culturali ecclesiali

e il Pellegrinaggio dei giovani in programmaper il prossimo agosto, in occasione del Sinodo.Info: viadifrancesco.it e umbriatourism.it.

Bibliografia essenziale sui CamminiT. Desbonnets, Sulle strade di Francesco. Guidaspirituale ai santuari francescani, Porziuncola,Assisi 2003. Con Francesco è nata ad Assisi unanuova spiritualità, ancora capace di affascinarechi è alla ricerca di semplicità, di gioia e di pace.M. Reschiglian - A. Seracchioli, Camminareè già pregare. Con lo zaino in spalla sui sentieridì Francesco d'Assisi, Porziuncola, Assisi 2010.Il libro propone un percorso di fede, ma ancheun incontro con la natura e il paesaggio. All'internoun'ampia raccolta di brani biblici e francescani.F. Uribe, Itinerari francescani. Visita ai luoghiove visse Francesco, EDB, Bologna 2010.Una guida di Assisi e dintorni, che invitaa comprendere l'esperienza di Francescoattraverso la visita dei "suoi" luoghi. Ne richiamail contesto storico, descrive i motivi d'interesse,propone la lettura in situ delle Fonti.

Dante) e le alture di Valfabbrica. È un iti-nerario suggestivo, ma tìsicamente impe-gnativo, che mette alla prova anche gliesperti pellegrini compostellani, pocoabituati ai saliscendi dell'entroterra um-bro e toscano.

Il percorso del sud prende le mosse daRoma e attraversa Monterotondo, Farla,Rieri, Arrone, Spoleto, Trevi, Foligno eSpello. Occorrono almeno sette giorni dicammino nel tratto laziale e altrettanti inquello umbro per arrivare ad Assisi, peroltre trecento chilometri. Dall'area urba-na di Roma e dalla pianura alluvionaledel Tevere si risalgono i colli della Sabi-na, per giungere nell'amena Valle SantaReatina. Si scende quindi in Valnerina,da dove ci si inerpica verso Monteluco eSpoleto. Di 11 il sentiero segue a mezzacosta l'andamento della pianura umbra,che si offre ridente al pellegrino: «Aiihil

iucundius vidi mea valle spoleta.net» dicevaFrancesco. Si arriva ad Assisi dal MonteSubasio, percorribile in costa o in quota.

In entrambi i percorsi ci si imbatte inalcune "perle" di spiritualità, luoghi le-gati a particolari episodi della vita diFrancesco e caratterizzati dalla presenzadi eremi o santuari splendidamente in-seriti nel paesaggio, dove la stessa archi-tettura parla la lingua del Santo di Assi-si: La Verna, Cerbaiolo, Montecasale,Pieve de' Saddi, San Piero in Vigneto,Le Carceri, Monteluco, La Foresta,Greccio... Per non parlare dei tanti bor-ghi, abbarbicati sulle pendici delle colli-ne o adagiati nelle valli, che hanno con-servato il sapore dell'età di mezzo: inognuno di essi si incontrano capolavorid'arte sacra la cui bellezza a volte apparepersino sproporzionata alla piccolezzadelle località che li custodiscono.

La guida dell'itinerario, che andrà instampa in terza edizione il prossimo au-tunno per i tipi di Terre di Mezzo, pro-pone anche due "pellegrinaggi urbani",sempre sulle orme di Francesco: uno nel-la città di Roma, da San Francesco a Ri-pa a San Giovanni in Laterano; l'altro inAssisi, dal fonte dove il figlio di Pietro diBernardone divenne cristiano alla Cap-pella del Transito, dove mori da santo.

La Via di Francesco è tutta intessuta dispiritualità e di bellezza; incarna la parti-colarità del nostro Paese, che presentauna densità di emergenze storiche, arti-stiche e ambientali come nessun'altraparte del mondo. Con l'aggiunta di unmessaggio spirituale di eccezionale valo-re, che indica all'uomo moderno una su-blime "arte di vivere".

'vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve

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