RISCHIO POSTURA MOVIMENTAZIONE: come non farsi male … · frusta di un incidente automobilistico)...

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RISCHIO POSTURA MOVIMENTAZIONE: come non farsi male da soli ! vers.#2 STRUTTURA SCHELETRICA: fra queste strutture, il disco invertebrale [nucleo centrale/anello fibroso esterno] è quello maggiormente soggetto ad alterarsi; deve infatti sopportare carichi notevoli sulla colonna, che devono essere ammortizzati , permettendone il movimento. Il controllo dei movimenti è esercitato dai legamenti che mantengono uniti dischi e vertebre; ai muscoli (addominali,...) è demandato il compito di effettuare spostamenti, sopportando il maggior sforzo . Nella posizione eretta, il peso di tutta la parte superiore del corpo, sottoposto alla forza di gravità, grava sostanzialmente sui dischi del tratto lombo- sacrale. Le curve della colonna, se mantenute nel loro assetto fisiologico, resistono alle sollecitazioni del carico e lo distribuiscono su tutto il rachide. [APPENDICE: ERNIA DEL DISCO ] Nel sollevare pesi di una certa entità è indispensabile conoscere almeno la TECNICA CORRETTA. RISCHI sono maggiori quando l’oggetto .... deve essere preso o lasciato lontano dal corpo (su scaffale distante, in alto …); quando è difficile da prendere (morbido, irregolare, è sporco, ha punte spigoli pericolosi tende a scivolare, caldo …) RIMEDI: tenere il carico il più vicino possibile al corpo; usare scala...; carico sollevato non ingombrante (max 23-30 Kg per uomini,15-20 Kg per donne); usare attrezzi opportuni; suddividere il carico; si ruota il busto per spostarlo (es.: lo prendo da uno scaffale alla mia destra e lo devo poggiare su un piano alla mia sinistra); RIMEDI: fare movimento di rotazione di tutto il corpo; deve essere spostato/preso sotto le ginocchia o sopra le spalle RIMEDI: tenere postura corretta: divaricare i piedi, piegando gli arti inferiori e inclinando la colonna mantenendola ben allineata; uso scala se spostare in alto ...; effettuare il trasporto con un solo arto, inclinarsi da un lato; spostarsi su pavimento con dislivelli o irregolarità eccessive e con ostacoli. SOLLEVAMENTO SPOSTAMENTO vicino lontano da terra a terra NERVO ESEMPI VISIVI per evitare RISCHI : PRINCIPIO DELLA LEVA

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RISCHIO POSTURA – MOVIMENTAZIONE: come non farsi male da soli ! vers.#2

STRUTTURA SCHELETRICA:

fra queste strutture, il disco invertebrale [nucleo

centrale/anello fibroso esterno] è quello

maggiormente soggetto ad alterarsi; deve infatti

sopportare carichi notevoli sulla colonna, che

devono essere ammortizzati, permettendone il

movimento.

Il controllo dei movimenti è esercitato dai

legamenti che mantengono uniti dischi e vertebre;

ai muscoli (addominali,...) è demandato il compito

di effettuare spostamenti, sopportando il maggior

sforzo.

Nella posizione eretta, il peso di tutta la parte

superiore del corpo, sottoposto alla forza di gravità,

grava sostanzialmente sui dischi del tratto lombo-

sacrale. Le curve della colonna, se mantenute nel

loro assetto fisiologico, resistono alle sollecitazioni

del carico e lo distribuiscono su tutto il rachide. [APPENDICE: ERNIA DEL DISCO]

Nel sollevare pesi di una certa entità è indispensabile conoscere almeno la TECNICA CORRETTA.

RISCHI sono maggiori quando l’oggetto.... deve essere preso o lasciato lontano dal corpo (su scaffale distante, in alto …); quando è difficile da

prendere (morbido, irregolare, è sporco, ha punte spigoli pericolosi tende a scivolare, caldo …)

RIMEDI: tenere il carico il più vicino possibile al corpo; usare scala...; carico sollevato non ingombrante (max 23-30 Kg per uomini,15-20 Kg per donne); usare attrezzi opportuni; suddividere il carico;

si ruota il busto per spostarlo (es.: lo prendo da uno scaffale alla mia

destra e lo devo poggiare su un piano alla mia sinistra);

RIMEDI: fare movimento di rotazione di tutto il corpo;

deve essere spostato/preso sotto le ginocchia o sopra le spalle

RIMEDI: tenere postura corretta: divaricare i piedi, piegando gli arti

inferiori e inclinando la colonna mantenendola ben allineata; uso

scala se spostare in alto ...;

effettuare il trasporto con un solo arto, inclinarsi da un lato; spostarsi

su pavimento con dislivelli o irregolarità eccessive e con ostacoli.

SOLLEVAMENTO

SPOSTAMENTO

vicino – lontano

da terra – a terra

NERVO

ESEMPI VISIVI per evitare RISCHI :

PRINCIPIO DELLA LEVA

LAVORARE A TERRA : - corpo piegato; - ginocchio: con entrambi o un solo ginocchio appoggiato. - cambiare posizione spesso e alzarsi

ARTICOLAZIONE DEL POLSO:

TORSIONE E SPOSTAMENTO

COLLOCARE PESI

ALTRI ESEMPI DI MOVIMENTAZIONE E AZIONI A RISCHIO:

POSIZIONE SEDUTI

SCALE E SGABELLI IN CASA [da INAIL scale e sgabelli]

Scala doppia autostabile a gradini, uso domestico, massima altezza 2 m; (usabile da una sola persona, da un solo lato); per altezze superiori chiamare personale esperto; precauzioni: non sporgersi di lato; salire al max su piattaforma se con parapetto, ultimo gradino se senza; non portare sopra oggetti/attrezzi pesanti che danno instabilità; meglio lavorare non da soli; attenzione ai

potenziali pericoli nella zona dove è posizionata la scala (balconi, finestre,...); mettere la scala in piano; mettere la scala in posizione frontale al lavoro; non salire con abbigliamento inadatto (tacchi, scarpe aperte,piedi nudi,...).

problemi per uso scale in appoggio; uso di sgabelli: valgono le precauzioni precedentemente viste; assicurarsi di lavorare non da soli,e su superfici stabili orizzontali, non in presenza di bambini, in zone no pericolose;

ALTRE SITUAZIONI DI MOVIMENTAZIONE/POSTURA:

POSIZIONAMENTO SDRAIATI:

[INIZIO]

APPENDICI - ----------------------------------------------------------------------------------------------------

ERNIA DEL DISCO:

L'ernia del disco intervertebrale, o ernia discale, è il risultato della rottura dell'anulus fibroso del disco intervertebrale con relativa dislocazione e fuoriuscita del nucleo polposo in toto o di parte di esso. Lo sfiancamento dell'anulus, senza la sua rottura, configura il quadro di protrusione discale. L'ernia del disco che interessa la porzione posteriore del disco provoca la presa di contatto, diretta od indiretta, del contenuto discale espulso con le strutture nervose contenute nel canale spinale: meningi, midollo spinale e/o radici nervose. L'ernia discale può avere cause traumatiche, congenite (es. collagenopatie) o, più frequentemente, di natura degenerativa. La fuoriuscita del disco dalla sua sede naturale può essere provocata da eventi traumatici (il classico colpo di frusta di un incidente automobilistico) o dalla degenerazione del tessuto del disco stesso (degenerazione discale); quest’ultima evenienza è quella che si verifica con maggiore frequenza; con l’invecchiamento, infatti, i dischi intervertebrali tendono a perdere parte del loro contenuto acquoso, ciò ne riduce la flessibilità predisponendoli maggiormente agli strappi o alle rotture con sforzi o torsioni anche di entità non eccessiva. L'ernia discale può coinvolgere ogni porzione del rachide ma ha frequenza prevalente in regione lombare/lombosacrale e quindi cervicale; le ernie del disco dorsali sono molto più rare. La maggior frequenza in sede lombare e cervicale rende ragione della notevole mobilità dei segmenti che pertanto sono sottoposti a maggiore stress meccanico. Si hanno dolori vertebrali, cervicali, dorsali o lombari a seconda della sede dell'ernia ed eventuali disturbi da compressione delle strutture nervose (midollo spinale e radici) che si trovano nel canale vertebrale. In generale si distinguono segni di danno radicolare (radicolopatia, ossia a carico delle radici nervose impegnate dall'ernia) e segni di danno midollare (mielopatia). La sintomatologia dell'ernia del disco lombare, che è in assoluto la più frequente, inizia in genere con una lombalgia acuta associata a sciatalgia. Nella maggior parte dei casi si ha la guarigione spontanea in un tempo compreso da un minimo di quattro settimane ad alcuni mesi. Nei casi di deficit neurologici (perdita di forza o di sensibilità) si ricorre all'intervento chirurgico di decompressione che in genere risolve la sciatica, ma non risolve la tendenza a soffrire di mal di schiena. Il vero problema dell'ernia del disco non è tanto il singolo episodio, che può guarire, bensì la tendenza alle recidive successive. La probabilità di recidive sembra uguale sia con che senza l'intervento chirurgico.

[APPROFONDIMENTI A PARTE] [INIZIO]

ERNIA

ANNOTAZIONI: sollevare pesi

La posizione eretta "economica" viene mantenuta con naturalezza dalla contrazione

tonica riflessa della muscolatura erettoria posteriore del dorso e degli arti inferiori.

Durante la flessione a gambe tese il braccio della leva busto, che ha il fulcro a

livello dei quinto disco lombare e dell'osso sacro, aumenta di lunghezza a mano a

mano che il busto (resistenza) si inclina in avanti. Il lavoro dei muscoli posteriori

(potenza) per sostenere il peso della leva in quella posizione è molto intenso. I

dischi, per effetto del carico, diminuiscono di spessore anteriormente, le vertebre si

aprono "a ventaglio" posteriormente e l'aumento di pressione spinge il nucleo del

disco indietro verso il legamento longitudinale posteriore. La pressione sui dischi, e

il lavoro muscolare, aumentano poi quasi del doppio nel movimento contrario, cioè

quando dalla posizione flessa si ritorna nella posizione eretta. E' opportuno sapere

che parte del carico sui dischi viene comunque ridotto da un meccanismo di

salvataggio involontario (manovra detta di Valsalva), dovuto alla contrazione

riflessa dei muscoli addominali (in particolare, degli obliqui e del traverso). La

colonna viene a essere sostenuta anteriormente e questo spiega in parte perché riesca a sopportare carichi notevoli. È

comunque provato che il movimento di flesso-estensione del busto aumenta la pressione sui dischi e il lavoro

muscolare. La pressione sul disco intervertebrale aumenta ulteriormente se questo movimento viene compiuto per

sollevare un peso. Sforzi ripetuti abbinati a frequenti torsioni del busto possono col tempo favorire l'insorgenza di una

ernia del disco, soprattutto nei soggetti affetti da discopatia. È importante notare che nella prima fase del

sollevamento (strappo) il movimento eseguito a gambe tese e busto flesso, provoca sul terzo disco lombare il

massimo di pressione raggiungibile sollevando quel peso: è quindi la fase maggiormente a rischio per la colonna. Nel

sollevare pesi di una certa entità è indispensabile conoscere almeno la tecnica corretta.

[INIZIO]