RISCHIO INCENDIO PIANI DI EMERGENZA GESTIONE … · PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO MISURE DI...
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RISCHIO INCENDIO
PIANI DI EMERGENZA
GESTIONE INFORTUNI
Copyright – Diritti riservati
IL RISCHIO INCENDIO
LE PRINCIPALI CAUSE DI INCENDIO
L’innesco di un incendio può avvenire per svariate cause:
Fiamme libere
Fornelli accesi
Saldatrici elettriche o a gas in uso
Sigarette, fiammiferi, ecc…
Scariche atmosferiche
Archi e scintille elettriche
Cortocircuiti elettrici
Condutture elettriche a temperatura elevata
Scintille da attrito o da urto (attrezzi, utensili)
Scintille da scarico di motori a combustione interna
Materiali incandescenti
Cuscinetti meccanici surriscaldati
Combustione spontanea
…
Affinché si possa verificare un incendio devono esserci 3 condizioni:
+ O2 +=
Comburente
Il TRIANGOLO DEL FUOCO
COMBURENTE COMBUSTIBILE
FUOCO
CALORE
La dinamica dell’incendio
Oltre questo punto non possiamo più intervenire
CONSEGUENZE PER LE PERSONEA differenza di quanto si può pensare la maggior parte delle vittime di un incendio muore per asfissia o intossicazione, per effetto dei gas di combustione, molto prima di essere esposta alle fiamme.
Il fumo è costituito da piccolissime particelle solide (oerosoli) o liquide, nebbie o vapori condensati .
Le particelle solide sono costituite da catrami, particelle di carbonio ed altre sostanze incombuste presenti (in particolare se la combustione avviene in difetto di ossigeno).
Queste particelle vengono trascinate dai gas caldi e costituiscono il fumo.
Le particelle liquide sono costituite essenzialmente da vapore d’acqua che si forma per evaporazione dell’umidità dei combustibili solidi ma soprattutto dalla combustione dell’idrogeno.
I prodotti della combustioneENERGIA
Sotto forma di calore ad elevata temperatura
ed emissione di luce
FUMO
Anidride carbonicaE’ il gas che si sviluppa maggiormente.Non è tossico ma sostituendosi all’ossigeno dell’aria impedisce la normale respirazione. Èasfissiante e mortale (concentrazioni > 50%).
Monossido di carbonio Deriva dalla combustione incompleta, in carenza di ossigeno. E’ inodore e incolore. Semprepresente negli incendi è tossico e mortale (concentrazioni > 1,30 %).
Idrogeno solforato Deriva dalla combustione dei composti dello zolfo. È tossico e mortale (concentrazioni >0,07 %). Incendi di lana, gomma, pelli, carne e capelli
Anidride solforosa Deriva dalla combustione dei composti dello zolfo. Caratteristico odore sulfureo. È irritantee pericoloso (concentrazioni > 0,05 %).
Ammoniaca Deriva dalla combustione di azoto, lana, seta, … È tossica e mortale (concentrazioni >0,65 %).
Acido cianidricoSi forma durante la combustione incompleta di materiali organici quali lana, acrilici, fibre ediverse resine sintetiche. Caratteristico odore di mandorle amare. È tossico e mortale(concentrazioni > 1500 ppm).
FosgeneSi forma negli incendi in cui vengono coinvolte sostanze clorurate contenute nelle materieplastiche (PVC), nei solventi e propellenti, nei materiali degli arredi. È tossico e mortale(concentrazioni > 10 ppm).
I prodotti della combustioneENERGIA
Sotto forma di calore ad elevata temperatura
ed emissione di luce
FUMO
Acido cloridrico
Prodotto dalla combustione di tutti quei materiali che contengono cloro (es. materieplastiche)Una concentrazione superiore allo 0,01 % è fatale. La sua presenza viene facilmenteavvertita a causa del suo odore pungente e del suo effetto irritante sulle mucose.L’acido cloridrico ha inoltre la proprietà di corrodere i metalli.
Perossido di azotoGas di colore rosso-bruno altamente tossico. Esposizioni a percentuali comprese tra 0,02e 0,07 % possono essere mortali entro breve tempo.Deriva dalla combustione di nitrocellulosa, nitrato di ammonio, altri nitrati organici.
Aldeide acrilica Gas altamente tossico ed irritante. Concentrazioni superiori a 10 p.p.m. possono esseremortali. Si forma durante l’incendio di prodotti derivati dal petrolio, oli, grassi, ecc…
FUMO
Primaria causa di morte in caso di incendio
Volume fumi a 600 °C:
1 Kg carta 15 m3
1 Kg abete 17 m3
1 Kg alcool 25 m3
1 Kg polietilene 40 m3
CARENZA DI OSSIGENO
Ossigeno % Sintomi21-19 Nessuno
18-16 Aumento della respirazione, diminuzione dei movimenti muscolari
15-13 Deficienza di respirazione, mal di testa, vertigine, fatica, coordinamento muscolare difficile
12-9 Nausea, vomito, paralisi
8-6 Collasso, coma
< 6 Decesso in 6-8 minuti
D.M. 10-03-1998Valutazione dei rischi d’incendio
Nel Documento di valutazione dei rischi il Datore di lavoro valuta il livello di rischio di incendio del luogo di lavoro e, se del caso, di singole parti del luogo medesimo, classificando tale livello in una delle seguenti categorie, in conformità ai criteri di cui all‘Allegato 1:
a) livello di rischio elevatob) livello di rischio medio
c) livello di rischio basso
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
MISURE DI PREVENZIONE•Divieto di fumo•Impianti di ventilazione•Impiantistica elettrica a norma e mantenuta•Impiego di materiali incombustibili•Ispezioni programmate•Manutenzione macchine / impianti•Informazione / formazione personale
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
•Impianti di rilevazione incendi
•Impianti estinguenti automatici / manuali
•Sistemi sprinkler
•Squadra di emergenza interna
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
•Distanze di sicurezza
•Compartimentazione (porte, muri, solette, ...)
•Limitazione del carico di incendio
•Vie di esodo
•Resistenza al fuoco delle strutture
PROCEDURE DI EMERGENZA
IN CASO DI EMERGENZA•evitare di farsi prendere dal panico
•evacuare lo stabile utilizzando i percorsi di esodo segnalati
•muoversi celermente, ma senza correre
•non utilizzare ascensori
•non trasportare oggetti ingombranti
•seguire le indicazioni della squadra di emergenza interna e successivamente dei Vigili del Fuoco
PROCEDURE DI EMERGENZA
INSTALLAZIONE ESTINTORE
PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE
CARTELLI VISIBILI
SEGNALETICACARTELLI DI SALVATAGGIO
SEGNALETICAATTREZZATURA ANTINCENDIO
PROCEDURE DI EMERGENZAUTILIZZO ESTINTORI
INTERVENTO POSSIBILE SOLO NELLA FASE DI IGNIZIONE ED INIZIO PROPAGAZIONE
(FOCOLAIO DI INCENDIO)
PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE
REGISTRO MANUTENZIONE ANTINCENDIOI controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione, l'informazione e la formazione del personale, che vengono effettuati, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del comando.
Nel registro di manutenzione vengono registrate le attività di seguito elencate: controllo/verifica/manutenzione estintori controllo/verifica/manutenzione idranti controllo/verifica/manutenzione impianto rilevazione fumi controllo/verifica/manutenzione impianto automatico di spegnimento controllo/verifica/manutenzione pulsanti azionamento allarme antincendio controllo/verifica/manutenzione porte di uscita di sicurezza controllo/verifica/manutenzione illuminazione di emergenza controllo/verifica/manutenzione interruttori differenziali controllo/verifica/manutenzione valvole intercettazione gas informazione/formazione/addestramento addetti emergenza informazione/formazione/addestramento lavoratori prove di evacuazione dello stabilimento altro ....
Il Piano di EmergenzaGestione Emergenze
Il piano d’emergenza è un documento in cui sono
contenute quelle informazioni che servono a mettere in atto
i comportamenti e le manovre atti a gestire
adeguatamente le emergenze
Aspetti psicologici nell’emergenza
STIMOLIRASSICURANTI
EFFETTI +
SFOLLAMENTOPREORDINATO
COOPERAZIONE
EFFETTI -
SFOLLAMENTOCAOTICO
COMPETIZIONE
PAURA STIMOLINEGATIVI
PERCEZIONE
EVENTO
Esempio di messaggio in situazione di emergenza
Defluire con la massima calma verso le scale di sicurezza
Scendere con calma le scale aiutando eventualmente chi fosse in difficoltà
Non attardarsi a recuperare gli oggetti personali Non rientrare nei propri uffici, prendere l’uscita più
vicina Allontanarsi a piedi dall’edificio Non usare le auto, che potrebbero intralciare i mezzi di
soccorso
Operazioni da compiere
Affissione ai piani di planimetrie con l’indicazione dei locali, dei percorsi da seguire, delle scale d’emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori
Affissione in ogni locale della planimetria di piano con indicato il percorso per raggiungere l’uscita di emergenza assegnata e delle istruzioni di sicurezza
Eliminazione di ostacoli che possono intralciare l’esodo Controllo segnaletica di sicurezza per una rapida
individuazione Individuazione aree esterne come punti di raccolta
segnalati
Predisposizione e incarichi
Designazione nominativa:
Chi decide l’ordine di evacuazione Chi e come diffonde l’ordine di evacuazione Chi controlla le operazioni di evacuazioni Chi telefona al 115, 113, 112 o 118 Chi interrompe l’erogazione dell’energia
elettrica, gas e il funzionamento delle centrali termiche
Chi controlla l’efficienza dei sistemi antincendio Chi verifica la praticabilità del sistema d’esodo
INFORTUNI – INCIDENTI – NEAR-MISS
1
10
100
INFORTUNI GRAVI (INAIL)
INFORTUNI LIEVI (PRIMO SOCCORSO)
NEAR - MISS
"ICEBERG"INFORTUNI
OBBLIGHI NORMATIVI :
Di registrazione degli infortuni comportanti prognosi di almeno 1 giorno (escluso quello dell’infortunio)
Di comunicazione all’ INAIL degli infortuni comportanti prognosi superiore a 3 giorni
Analisi dell’andamento antinfortunisticoHa lo scopo di evidenziare la nature e le cause dell’evento negativo al fine ditrovare provvedimenti per evitare il ripetersi dell’infortunio.
Per ottenere delle statistiche adeguate è necessario stabilire dei parametri che caratterizzino i fenomeni antinfortunistici e che identifichino degli indicatori utili a misurare il rischio e a far confronti con altre realtà . I 2 indici principali sono in base alla UNI 7249
FREQUENZA GRAVITA’
DIFFUSIONEINFORMAZIONI
VERIFICA EFFICACIAAZIONI ATTUATE
GESTIONE INFORTUNIO
ANALISIINFORTUNIO
INDIVIDUAZIONECAUSE REALI
AZIONI CORRETTIVESUL CASO SPECIFICO
AZIONI PREVENTIVESU CASI INDIVIDUATI
MESSA IN SICUREZZAPOSTO DI LAVORO
TRATTAMENTOINFORTUNATO
CONSUNTIVOINTERVENTO P.S.
RACCOLTADATI / TESTIMONIANZE
INFORTUNIO
CHIAMATA P.S.
INTERVENTO P.S.
VERIFICA REV. DVR(ENTRO 30 GG.)
ATTREZZATURE ADDETTIDifetti Carenze formazioneUsura Carenze addestramentoGuasti Non utilizzo DPIInadeguatezza Violazione procedureMancanza sicurezze Comportamento a rischio
ASSISTENZA OPERATIVA AMBIENTE LAV.VdR incompleta Carenze lay-outProcedura incompleta Carenze visibilitàFormazione non prevista Carenze spaziSorveglianza carente Presenza ostacoliModifiche incontrollate Interferenze altri lav.Urgenze non pianificate Carenze housekeepingCarichi lav. non pianificati Fattori di disturbo
“ FISH – BONE “
AZIONI DA INTRAPRENDERE
AZIONI CORRETTIVE: utili a eliminare o ridurre ulteriormente le cause di infortunio identificate
AZIONI PREVENTIVE: estese a migliorare la sicurezza di situazioni lavorative confrontabili con la situazione causa dell’infortunio
Primo Soccorso Aziendale
D.M. 388/2003
OBBLIGO DEI LAVORATORICapo III - Prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori, pronto soccorso.
Art.12. Disposizioni generali …3. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. Essi devono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni ovvero dei rischi specifici dell'azienda ovvero dell'unità produttiva.
Art.93. Contravvenzioni commesse dai lavoratori 1. I lavoratori sono puniti:a) con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda da lire quattrocentomila a lire un milione e duecentomila per la violazione degli articoli … 12, comma 3, primo periodo;
Responsabilità per colpa?
Colpa specifica: non ipotizzabile, in quanto non esistono norme o regolamenti in materia
Colpa generica: imprudenza, imperizia, negligenza.
PROFILI DI COLPA GENERICA Imprudenza: è possibile se l’addetto vuole strafare Negligenza: coincide fondamentalmente con la
omissione di soccorso, che incombe su ogni cittadino
Imperizia: praticamente non ipotizzabile. L’imperizia è una colpa della volontà e non dell’intelletto. L’addetto non è libero di scegliere la propria preparazione né di astenersi dall’agire quando consapevole della propria inadeguatezza
RUOLO E DOVERI DELL’ADDETTO AL P.S.
> Anche l’ambulanza più solerte non può arrivare sul posto di intervento prima di 8-9 minuti.> Ruolo degli addetti al PS è “resistere” per quei primi minuti in attesa che arrivino soccorsi più qualificati. > Gli addetti al PS devono fare solo quello che è assolutamente necessario fare “subito”, nel giro di pochi minuti
COME SI ALLERTA IL 118
Se si è da soli, prima si chiama il 118 poi si pratica l’intervento
Comunicare sempre: nome, telefono, indirizzo, elementi utili a trovare il posto (siamo vicino al …)
Comunicare quanti sono i feriti Se si è in più persone, una scenda in strada ad aspettare ed
indirizzare l’ambulanza Comunicare se esistono una delle tre emergenze (arresto
cardiaco, respiratorio, emorragia grave)
CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO (AZIENDE DI GRUPPO A e B)
Guanti sterili monouso (5 paia). Visiera paraschizzi Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1). Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500ml (3) Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2). Teli sterili monouso (2). Pinzette da medicazione sterili monouso (2). Confezione di rete elastica di misura media (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2). Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2). Un paio di forbici. Lacci emostatici (3). Ghiaccio pronto uso (due confezioni). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2). Termometro. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
CONTENUTO MINIMO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE (AZIENDE DI GRUPPO C)
• Guanti sterili monouso (2 paia).• Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1).• Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1).• Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1).• Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3).• Pinzette da medicazione sterili monouso (1).• Confezione di cotone idrofilo (1).• Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1).• Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1).• Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1).• Un paio di forbici (1).• Un laccio emostatico (1).• Confezione di ghiaccio pronto uso (1).• Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).• Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa
del servizio di emergenza.