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R ISCHIO ELETTRICO ISCHIO ELETTRICO

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RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

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� In Italia si verificano mediamente cinquecinque infortuniinfortuni

elettrici mortali ogniogni settimanasettimana: un primato europeo!

� I luoghi più pericolosi, dal punto di vista elettrico, sono i

cantieri edili e i locali da bagno o per doccia.

� La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti di bassa tensione non

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conformi alla regola dell’arte, ed in misura minore dai componenti elettrici e

dall’errore umano.

� Molti infortuni avvengono per contatto con le linee elettriche aeree esterne di

media tensione; i mezzi di contatto più frequenti sono le gru, le autogru, le

autobetoniere, le aste metalliche, le canne da pesca.

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Riferimenti normativi:

Titolo III, Capo III del D.Lgs. 81/08 – Impianti ed

apparecchiature elettriche

Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano

salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei

materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro

disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:

a) contatti elettrici diretti;

b) contatti elettrici indiretti;

c) innesco e propagazione di incendi […] RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

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Legge 186/1968

Art. 1 “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le istallazioni e gli

impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a

regola d’arte”;

Art. 2 “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le istallazioni e gli impiantiArt. 2 “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le istallazioni e gli impianti

elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si

considerano costruiti a regola d’arte”

DUNQUE CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE!DUNQUE CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE!

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Riferimenti normativi:

� Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) è una associazione senza fine di lucro che ha tra

l’altro lo scopo di “stabilire i requisiti che devono avere i materiali, le macchine, le

apparecchiature e gli impianti elettrici perché essi rispondano alle regole della

buona elettrotecnica, ed individuare i criteri con i quali detti requisiti debbono essere

controllati”. I fondatori sono: CNR, AEI, ENEL, ANIE (Associazione Nazionale Industriecontrollati”. I fondatori sono: CNR, AEI, ENEL, ANIE (Associazione Nazionale Industrie

Elettrotecniche ed Elettroniche).

� Esiste anche la IEC (International Electrotechnical Commission), che raccoglie tutti i

paesi industrializzati del mondo. Il CEI partecipa attivamente ai lavori normativi

internazionali; le norme nazionali sono allineate e continuamente aggiornate con gli

sviluppi normativi internazionali

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Esistono due segni grafici corrispondenti a due diversi accertamenti

della conformità del produttore alle norme CEI:

� contrassegno CEI

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� marchio IMQ.

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� contrassegno CEI viene applicato dal costruttore ai prodotti che,

secondo il suo parere, corrispondono alle norme CEI. Si tratta quindi di

una autocertificazione di rispondenza alle norme, che ricade sotto

la completa responsabilità del costruttore.

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� Su alcuni prodotti di grande serie, soprattutto ad uso domestico, il

costruttore può richiedere la concessione del marchio IMQ (Istituto

del Marchio di Qualità). Il marchio IMQ fornisce più garanzie all’utente

che non il contrassegno CEI.

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Oramai nella nostra società il ricorso alla corrente

elettrica per l’alimentazione di macchine ed

impianti è un elemento indispensabile.

Il rischio connesso all’uso dell’energia elettrica è

sicuramente fra quelli di maggiore importanza e

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pericolosi per l’uomo in quanto è in grado di

arrecare gravi danni alle persone e cose.

Il corpo umano, estremamente sensibile alla corrente elettrica, può

subire danni gravi e talvolta mortali.

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Quando una persona viene a contatto con parti intensione avverte l’effetto “scossascossa”, dovuto al passaggio,nel suo corpo, di una corrente elettrica che entra nelpunto di contatto e si scarica di norma a terra, tramiteuna parte del corpo.

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Quando la tensione supera i 25 Volt e il corpo umano èin condizioni di minima resistenza interna (pellesudata, pavimento bagnato, etc.) la corrente che puòcircolare nel corpo umano può già essere ritenutapericolosa.

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L’azione nociva che la corrente elettrica provoca nel corpo umano

comunemente deriva da:

ELETTROCUZIONEELETTROCUZIONE

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Ovvero il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano.

L’effetto sull’organismo umano dipende essenzialmente da cinque

fattori.

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� Natura della tensione

� Intensità di corrente

� Durata del contatto

Continua

AlternataMisurata in Volt Volt

Misurata in Ampère Ampère

Misurata in Secondi Secondi

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� Percorso della corrente

� Condizioni fisiche di isolamento

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�� ImpiantoImpianto elettricoelettrico::

insieme di componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di

manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina,

ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (ad es. contatore,

cabina elettrica) e il punto di utilizzazione;

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cabina elettrica) e il punto di utilizzazione;

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�� TrasmissioneTrasmissione dell’energiadell’energia elettricaelettrica::

A valle dei generatori è posta una cabina di trasformazione, con

trasformatori che elevano il livello di tensione concatenata a 220 kV o 400 kV.

A questi livelli di tensione (AT) è effettuata la trasmissione su lunghe distanze.

Dalla rete di trasporto e interconnessione, mediante stazioni di

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Dalla rete di trasporto e interconnessione, mediante stazioni di

trasformazione, si dipartono le linee di ditribuzione primaria (AT, 130 kV –

60 kV), che fanno capo ad altre stazioni di trasformazione da cui partono

linee a media tensione (MT, 20 kV).

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�� TrasmissioneTrasmissione dell’energiadell’energia elettricaelettrica::

Alcuni utilizzatori sono direttamente alimentati in MT. Altre linee a 20 kV fanno

capo a cabine di trasformazione da cui partono le linee di utilizzazione (trifase a

4 conduttori) in BT.

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�� UtilizzatoriUtilizzatori elettricielettrici::

le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro,

calore, luce, attività informatiche e telecomunicazioni;

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�� TensioneTensione elettricaelettrica oo differenzadifferenza didi potenzialepotenziale::

È la differenza tra il potenziale elettrico di due punti dello spazio. Si

tratta della differenza tra l’energia potenziale elettrica posseduta da una

carica nei due punti a causa della presenza di un campo elettrico.

In condizioni stazionarie è pari al lavoro compiuto per spostare una

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In condizioni stazionarie è pari al lavoro compiuto per spostare una

carica unitaria attraverso il campo da un punto all'altro.

L’unità di misura è il Volt (V).

Negli uffici o nelle case la tensione normalmente assume il valore di

220/240 V;

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�� CorrenteCorrente elettricaelettrica::

è un qualsiasi moto ordinato di cariche elettriche,

definito come la quantità di carica elettrica che

attraversa una determinata superficie

nell'unità di tempo.

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nell'unità di tempo.

È quindi un moto ordinato di elettroni

all'interno di un conduttore elettrico.

L’unità di misura è l’Ampere (A).

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�� ResistenzaResistenza elettricaelettrica::

misura la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una

corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione elettrica.

Tale opposizione dipende dal:

� materiale con cui è realizzato,

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� materiale con cui è realizzato,

� dalla sezione del conduttore;

� dalla sua temperatura.

Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo

riscaldamento (effetto Joule).

L’unità di misura è l’Ohm (Ω).

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�� ResistenzaResistenza elettricaelettrica::

Il fine primario è mantenere in perfetta efficienza gli impianti e le

attrezzature elettriche. Ciò è indispensabile per:

� la salvaguardia dell’incolumità delle persone

� maggiore sicurezza probabilistica;

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� maggiore sicurezza probabilistica;

� rischio residuo accettabile.

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La pericolosità di un contattocontatto elettricoelettrico,dipende dall’intensità della corrente cheattraversa il corpo umano.

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. . . ma soprattutto dal percorso di transitopercorso di transito

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EffettiEffetti delladella correntecorrente sulsul corpocorpo umanoumano::

Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano può

determinare numerose alterazioni e lesioni, temporanee o permanenti.

La corrente elettrica produce un’ azione diretta sui vasi sanguigni, sul

sangue, sulle cellule nervose; può determinare alterazioni permanenti

nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio, alterazioni

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nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio, alterazioni

permanenti di conduzione), nell’ attività celebrale (modificazione dell’

elettroencefalogramma) e nel sistema nervoso centrale.

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EffettiEffetti delladella correntecorrente sulsul corpocorpo umanoumano::

Gli effetti più frequenti e più importanti che la corrente produce sul

corpo umano sono fondamentalmente cinque:

1. TETANIZZAZIONE1. TETANIZZAZIONE

2. ARRESTO DELLA RESPITRAZIONE2. ARRESTO DELLA RESPITRAZIONE

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2. ARRESTO DELLA RESPITRAZIONE2. ARRESTO DELLA RESPITRAZIONE

3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE

4. USTIONI4. USTIONI

5. PERICOLI AGGIUNTIVI5. PERICOLI AGGIUNTIVI

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1.1. TETANIZZAZIONETETANIZZAZIONE::

Se uno stimolo elettrico è applicato ad una muscolo, esso

si contrae, per poi ritornare allo stato di riposo. Se al

primo stimolo ne segue un secondo, prima che il muscolo

sia tornato allo stato di riposo, i due effetti possono

sommarsi. Più stimoli opportunamente intervallati

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sommarsi. Più stimoli opportunamente intervallati

contraggono ripetutamente il muscolo in modo

progressivo (contrazione tetanica).

La “tetanizzazione dei muscoli” è la contrazione

involontaria dei muscoli interessati al passaggio

della corrente.

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11.. TETANIZZAZIONETETANIZZAZIONE

E’ per questo motivo che l’infortunato, se attraversato da corrente alternata, può rimanere

“appiccicato” alla parte in tensione; il contatto perdura nel tempo e può produrre svenimenti,

asfissia, collasso, stato di incoscienza.

Il più elevato valore di corrente per cui il soggetto è ancora capace di lasciare la presa della

parte in tensione con la quale è in contatto è la corrente di rilascio:

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• Donne: 10 mA (50Hz);

• Uomini: 15 mA (50 Hz)

Anche la corrente continua, se elevata, può produrre tetanizzazione, anche se in generale è

meno pericolosa di quella alternata

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2.2. ARRESTOARRESTO DELLADELLA RESPIRAZIONERESPIRAZIONE::

Correnti superiori ai limiti pecedentemente indicati per la corrente di rilascio producono

nell’infortunato difficoltà di respirazione e segni di asfissia: il passaggio della corrente

determina una contrazione dei muscoli addetti alla respirazione e una paralisi dei

centri nervosi che sovrintendono alla funzione respiratoria; se la corrente perdura,

l’infortunato perde conoscenza e può morire soffocato.

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Circa il 6% delle morti per folgorazioni è dovuto ad asfissia. Di qui l’importanza della

respirazione artificiale (bocca a bocca), della tempestività con la quale è applicata e della

durata per cui è praticata. E’ necessario intervenire al max. entro 3-4 min.

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3.3. FIBRILLAZIONEFIBRILLAZIONE VENTRICOLAREVENTRICOLARE::

La contrazione del muscolo cardiaco che nel suo normale funzionamento è

prodotta da impulsi elettrici provenienti dal nodo senoatriale, che è un

generatore biologico di impulsi elettrici che comandano il cuore.

All’attività elettrica normale corrisponde il pulsare ordinato e ritmico del

muscolo cardiaco; quando giunge l’azione perturbatrice esterna le fibrille

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muscolo cardiaco; quando giunge l’azione perturbatrice esterna le fibrille

ricevono segnali elettrici eccessivi ed irregolari, vengono sovrastimolate in

maniera caotica e iniziano a contrarsi in modo disordinato, l’una

indipendentemente dall’altra, sicchè il cuore non riesce a svolgere più la sua

funzione.

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3.3. FIBRILLAZIONEFIBRILLAZIONE VENTRICOLAREVENTRICOLARE::

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3.3. FIBRILLAZIONEFIBRILLAZIONE VENTRICOLAREVENTRICOLARE::

La fibrillazione ventricolare è responsabile di oltre il 9090%% delledelle mortimorti perper

folgorazionefolgorazione..

In passato la fibrillazione ventricolare era ritenuta un fenomeno irreversibile, che

prosegue fino alla morte dell’infortunato.

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E’ stato dimostrato più di recente che una

scarica elettrica violenta opportunamente

dosata può arrestare la fibrillazione stessa

(apparecchio defibrillatore). Essa deve

essere però applicata in breve tempo.

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44.. USTIONIUSTIONI::

Il passaggio di corrente elettrica su una resistenza è accompagnato da sviluppo di calore

per effetto Joule; il corpo umano non fa eccezione a questa regola generale.

Le ustioni peggiori si hanno sulla pelle, perchè

questa presenta una resistività maggiore rispetto

agli altri tessuti.

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Inoltre la densità di corrente è maggiore in

corrispondenza dei punti di entrata e di uscita

della corrente

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55.. PERICOLIPERICOLI AGGIUNTIVIAGGIUNTIVI::

Oltre agli effetti fisiologici, bisogna considerare I pericoli dovuti a “Bruschi

movimenti” che possono causare:

�CADUTE pericolose specie in caso di

lavori in quota

� URTI specie nel caso di attività in spazi

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� URTI specie nel caso di attività in spazi

angusti

44%% deglidegli infortuniinfortuni elettricielettrici lele lesionilesioni

sonosono dovutedovute dada cadutecadute

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EffettiEffetti delladella correntecorrente sulsul corpocorpo umanoumano

Valori di corrente Valori di corrente [[mAmA]]

DefinizioneDefinizione EffettiEffetti

1 – 3 SOGLIA DI PERCEZIONE Non vi sono rischi per la salute

3 – 10 ELETTRIFICAZIONEProduce la sensazione di formicolio più o meno forte e puòprovocare movimenti riflessi

10 TETANIZZAZIONESi hanno contrazioni muscolari. Se la parte in tensione èstata afferrata con la mano si può avere paralisi deimuscoli, rendendo difficile il distacco

Si hanno a causa della contrazione di muscoli addetti alla

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25DIFFICOLTA’

RESPIRATORIA

Si hanno a causa della contrazione di muscoli addetti allarespirazione e del passaggio di corrente per i centri nervosiche sovrintendono alla funzione respiratoria

25 - 30 ASFISSIALa tetanizzazione dei muscoli della respirazione puòessere tale da provocare la morte per asfissia

60 - 75 FIBRILLAZIONE

Se la corrente attraversa il cuore può alterarne il regolarefunzionamento, provocando una contrazione irregolare edisordinata delle fibre cardiache che può portare allamorte

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LimitiLimiti didi pericolositàpericolosità delladella correntecorrente elettricaelettrica alternataalternata::

Zona 1: nessuna reazione (al di sottodella soglia di percezione)

Zona 2: limite di pericolositàconvenzionale

Zona 3: effetti fisiopatologici reversibilie tetanizzazione

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Zona 4: probabilità di fibrillazioneventricolare (c1:5%, c2:50%, c3:>50%)

Nel caso della corrente continua si haun diagramma simile anche se conlivelli superiori

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LimitiLimiti didi pericolositàpericolosità delladella correntecorrente elettricaelettrica alternataalternata::

In pratica interessa di più sapere quali sono le tensioni pericolose che non la

corrente.

Il legame tra corrente e tensione è rappresentato dalla legge di Ohm cioè:

V= Rc x I

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V= Rc x Idove:

V = tensione agli estremi di un conduttore

Rc = la resistenza elettrica del corpo umano

I = l'intensità della corrente che fluisce al suo interno.

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LoLo schemaschema elettricoelettrico deldel corpocorpo umanoumano::

Gli effetti del passaggio di corrente elettrica nel corpo possono essere spiegati

considerando che il corpo umano si comporta, quando è attraversato dalla

corrente, come una resistenzaresistenza elettricaelettrica RcRc data da:

Rc = Ri + Rtc

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dove:

Ri = rappresenta la resistenza del corpo;

Rtc = rappresenta la resistenza delle persone verso il terreno

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LoLo schemaschema elettricoelettrico deldel corpocorpo umanoumano::

La resistenza Rc è caratteristica del singolo individuo dipende:

� dall’età;

� dal sesso;

� dalle condizioni fisiologiche;

� dalle condizioni ambientali ecc.

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La resistenza elettrica della pelle di una persona aumenta:

� durante un’intensa concentrazione mentale;

� in presenza di parti indurite (ed es. calli).

La resistenza elettrica della pelle diminuisce:

� Se è umida o sudata;

� Se il contatto avviene in un punto in cui la

pelle è tagliata o ferita.

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LoLo schemaschema elettricoelettrico deldel corpocorpo umanoumano::

A livello internazionale sono stati definiti alcuni parametri di riferimento

secondo i quali per una tensione di 220V, il 95% della popolazione presenta una

resistenza Rc a circa 2000 Ω (percorso mani-piedi in condizioni asciutte).

La pericolosità della corrente elettrica dipende anche dal percorso che la stessa

segue nell’attraversare il corpo umano (mano/mani-piedi, mano sx/dx-torace e

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mano sx-mano dx).

La maggiore o minore pericolosità, a parità di condizioni,

è dovuta all’interessamento di eventuali organi vitali.

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PericolositàPericolosità deldel percorsopercorso::

Lo stesso valore di corrente applicato tra punti diversi del corpo determina

probabilità diverse di fibrillazione in funzione del percorso.

I tragitti più pericolosi sono nell’ordine:

1. mani-torace

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2. mano sinistra-torace

3. mano destra-torace

4. mani-piedi

5. mano-mano

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TipiTipi didi contattocontatto::

La gravità del danno può dipendere fortemente dal tipo di contatto che avviene.

ContattoContatto direttodiretto::

Si ha quando il corpo umano viene a contatto con una parte metallica

normalmente in tensione:

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Conduttori scoperti, spine difettose, morsettiere, etc.

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TipiTipi didi contattocontatto::

ContattoContatto indirettoindiretto::

Contatto più pericoloso in quanto spesso è improvviso e sconosciuto.

Si ha quando il corpo umano viene a contatto con una parte metallica

normalmente non in tensione “isolata”:

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Cedimento dell’isolante, guasti improvvisi, etc.

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TipiTipi didi contattocontatto::

ContattoContatto direttodiretto contemporaneocontemporaneo::

Si ha quando il corpo umano viene a contatto con due parti in tensione, in genere

due conduttori.

Sebbene si verifichi molto raramente, questo tipo di contatto ha sempre

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conseguenze gravi.

Spesso l’infortunio per contatto diretto contemporaneo avviene per grave errore

umano di valutazione.

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IncendiIncendi::

Gli incendi possono essere provocati da eccessivo riscaldamento a causa di:

� corto circuito;

� sovraccarico;

… non interrotti tempestivamente.

Il cortocorto circuitocircuito rappresenta una condizione di guasto che, a causa dell’elevatissimo

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

Il cortocorto circuitocircuito rappresenta una condizione di guasto che, a causa dell’elevatissimo

valore di corrente elettrica in circolazione, può comportare il raggiungimento di

temperature molto elevate (migliaia di °C) nei circuiti.

Effetto del cortocircuito

in un quadro elettrico

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IncendiIncendi::

Il sovraccaricosovraccarico è una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza del quale i

circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la

quale sono stati correttamente dimensionati. La non tempestiva interruzione di questa

“sovracorrente” può dare luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti

dell’impianto elettrico.

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E’ necessario prevedere in sede di progettazione dell’impianto elettrico, idonei

dispositivi per l’eliminazione tempestiva dei corto circuiti e dei sovraccarichi

(interruttori automatici magnetotermici).

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MisureMisure didi protezioneprotezione

Le cause di infortunio per causa elettrica sono quasi sempre da attribuire ad un

cattivo isolamento degli impianti o delle apparecchiature, in virtù del quale

avviene un passaggio di corrente tra la parte in tensione e le messa a terra.

La protezione delle persone è quindi basata principalmente:

� isolamento della parte in tensione

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

� isolamento della parte in tensione

� messa a terra dell’impianto e delle apparecchiature

� adozione dei dispositivi e apparecchiature di protezione

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MisureMisure didi protezioneprotezione

IsolanteIsolante:: qualsiasi barriera fisica che si interpone tra la parte in tensione e la

persona.

La normativa stabilisce il colore della guaina isolante dei conduttori elettrici.

Tutti gli impianti utilizzatori con tensione superiore a 1 kV devono rigorosamente

attenersi:

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attenersi:

�� GialloGiallo – VerdeVerde: solo conduttori di protezione (Terra)

� BluBlu: conduttore neutro

� NeroNero – GrigioGrigio –– MarroneMarrone: conduttore di fase

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MisureMisure didi protezioneprotezione

Il grado di isolamento fisico di un impianto e/o di una apparecchiatura

elettrica si misura in IP (International Protection) seguito da una serie di

cifre e/o lettere che in base alla tipologia dei luoghi di lavoro viene adottata

in fase di progetto dell’impianto:

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

�� IPIP 22XX: ambienti domestici

� IPIP 5555 aa IPIP 6565: ambienti industriali

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MisureMisure didi protezioneprotezione

Significato della I cifra IP

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MisureMisure didi protezioneprotezione

Significato della II cifra IP

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GradiGradi didi protezioneprotezione controcontro l’accessol’accesso aa partiparti pericolosepericolose

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ImpiantoImpianto didi messamessa aa terraterra

La messa a terra di un impianto elettrico è senza dubbio il più importante

strumento antinfortunistico atto a proteggere le persone dal contatto indiretto.

LaLa messamessa aa terraterra didi unun impiantoimpianto elettricoelettrico consisteconsiste nelnel collegarecollegare

elettricamenteelettricamente tratra didi loro,loro, quindiquindi aa massa,massa, tuttetutte lele partiparti metalliche,metalliche, cheche perper

difettodifetto oo cedimentocedimento dell’isolantedell’isolante potrebberopotrebbero andareandare inin tensionetensione causandocausando

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

difettodifetto oo cedimentocedimento dell’isolantedell’isolante potrebberopotrebbero andareandare inin tensionetensione causandocausando

unun pericolopericolo perper lele personepersone.

L’obiettivo è quello di far percorrere alla corrente un preciso circuito

preferenziale chiuso che non interessa il corpo di chi inavvertitamente

tocca l’oggetto.

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EsempioEsempio costruttivocostruttivo didi unun impiantoimpianto didi messamessa aa terraterra

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IlIl dispersoredispersore

È costituito dai corpi metallici in intimo contatto con il terreno ed è la parte

destinata a disperdere o a captare le correnti di terra.

Il dispersore può essere intenzionaleintenzionale quando è installato unicamente per scopi

inerenti alla messa a terra dell'impianto elettrico oppure didi fattofatto quando si

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utilizza una struttura avente altri scopi primari (armature metalliche

interrate delle fondazioni in calcestruzzo, le camicie metalliche di pozzi, le

tubazioni metalliche interrate ecc.).

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IlIl dispersoredispersore

In ogni caso un elemento metallico fa parte del dispersore se contribuisce in

misura significativa alla dispersione delle correnti oppure se, essendo

necessario al funzionamento, è soggetto all'azione corrosiva del terreno:

ad esempio una corda nuda direttamente interrata, destinata a collegare fra loro

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

ad esempio una corda nuda direttamente interrata, destinata a collegare fra loro

due parti disperdenti, fa parte del dispersore; la stessa corda se isolata dal terreno e

protetta dall'azione corrosiva non è più facente parte del dispersore, bensì del

conduttore di terra (CT).

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IlIl dispersoredispersore –– principaliprincipali tipologietipologie

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IlIl dispersoredispersore -- caratteristichecaratteristiche

Gli elementi che costituiscono il dispersore intenzionale possono assumere

diverse conformazioni ed essere di rame, acciaio ramato, ferro zincato; sono

utilizzabili anche altri materiali purché siano chimicamente compatibili con il

terreno e non siano soggetti ad incrostazioni superficiali che possano

compromettere il contatto metallo-terra.

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

compromettere il contatto metallo-terra.

La profondità d'interro deve essere sufficiente a evitare aumenti di resistenza

del terreno per essiccamento o per congelamento, danneggiamento

meccanico e tensioni di passo pericolose.

In genere la posa dei dispersori è tale che le parti più alte si trovano a non meno di

0,5 m sotto il piano di campagna.

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IlIl dispersoredispersore -- caratteristichecaratteristiche

Per motivi di consistenza meccanica e di resistenza alla corrosione le dimensioni

trasversali di ciascun elemento non devono essere inferiori a:

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IlIl conduttoreconduttore didi terraterra

Elemento destinato a collegare il dispersore al collettore di terra oppure i diversi

elementi del dispersore fra loro, ma che non è in intimo contatto con il terreno (ciò non

significa che debba essere isolato elettricamente da terra).

Il conduttore di terra può essere costituito da cavo isolato,

corda metallica nuda, piattina metallica, tubi metallici o

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altri elementi strutturali metallici inamovibili con le

seguenti caratteristiche di affidabilità, di continuità

elettrica e resistenza alla corrosione:

– percorso breve;

– giunzioni con saldatura a forte o con appositi robusti

morsetti o manicotti protetti contro la corrosione;

– assenza di sollecitazioni meccaniche;

– opportuno dimensionamento.

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IlIl conduttoreconduttore didi terraterra -- caratteristichecaratteristiche

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IlIl collettorecollettore didi terraterra

È l'elemento al quale confluiscono i conduttori di terra, i conduttori di protezione

principali, i conduttori equipotenziali principali.

Può essere costituito da un morsetto o da una sbarra meccanicamente robusti e atti ad

assicurare, nel tempo, la continuità elettrica.

Uno stesso impianto può comprendere uno o più

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Uno stesso impianto può comprendere uno o più

collettori di terra (per esempio uno per ogni

montante). Non è invece lecito realizzare impianti di

terra senza collettori o con una o più giunzioni

inaccessibili tra dispersore e conduttori di protezione.

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II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali

Sono tutti gli elementi destinati a collegare le masse alle masse estranee e le masse

estranee tra loro, allo scopo di assicurare l'equipotenzialità.

Si distinguono dai conduttori di protezione per la loro

funzione elettrica. Infatti i conduttori di protezione

sono dimensionati per convogliare a terra, attraverso il

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

sono dimensionati per convogliare a terra, attraverso il

dispersore, le correnti che si verificano per contatto

franco fra una massa e un conduttore di fase facente

parte dell'impianto stesso; si tratta quindi di correnti

di intensità prevedibile in genere notevole.

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II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali

I conduttori equipotenziali sono invece destinati solo a rendere equipotenziali (e

quindi allo stesso valore di tensione) tutte le masse estranee.

In teoria quindi non dovrebbero, sia in condizioni ordinarie che di guasto,

essere attraversati da corrente (tanto che la sezione di questi conduttori è

dettata da ragioni di resistenza meccanica e non elettrica). Si distinguono in:

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

dettata da ragioni di resistenza meccanica e non elettrica). Si distinguono in:

� conduttori equipotenziali principali (EQP);

� supplementari (EQS).

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II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali

��II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali principaliprincipali collegano le strutture metalliche principali

dell'edificio (impianto termo-idraulico, armature del calcestruzzo, grondaie ecc.) al

collettore di terra con connessioni in genere realizzate alla base dell'edificio.

��II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali supplementarisupplementari collegano in loco le masse estranee (in

genere già collegate al collettore di terra) al morsetto di terra locale per costituire

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

genere già collegate al collettore di terra) al morsetto di terra locale per costituire

un'ulteriore sicurezza. Si ricorda che questi collegamenti non sono indispensabili negli

ambienti ordinari e sono obbligatori in taluni ambienti particolari (bagni, docce, piscine,

luoghi conduttori ristretti).

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II conduttoriconduttori equipotenzialiequipotenziali

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InterruttoriInterruttori differenzialidifferenziali

L’interruttore differenziale, rappresenta il principale apparecchio di protezione a

sgancio automatico.

La sua caratteristica è quella di rilevare la differenza di potenziale tra una

fase del circuito e la messa a terra.

L’interruttore limita la “dose” di corrente Ampère che potrebbe attraversare il

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

L’interruttore limita la “dose” di corrente Ampère che potrebbe attraversare il

corpo umano.

Il loro potere di interruzione, quindi d’intervento,

agisce sia sulla corrente che sul tempo.

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InterruttoriInterruttori differenzialidifferenziali

LimiteLimite inferioreinferiore didi interventointervento

L’interruttore differenziale devono necessariamente intervenire entro:

� unauna correntecorrente massimamassima didi 3030 mAmA

�� inin unun tempotempo massimomassimo didi 00,,55 secsec

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InterruttoriInterruttori automaticiautomatici magnetotermicimagnetotermici

L’interruttore automatico magnetotermico, a differenza dell’interruttore

differenziale, agisce sulla massima corrente ammissibile su un

circuito elettrico utilizzatore.

Devono essere installati sia a protezione dei circuiti

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

generali che sia a protezione dei circuiti

utilizzatori.

Il loro potere d’interruzione, deve essere definito e

progettato in base alle caratteristiche costruttive

dell’impianto.

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ClassiClassi didi isolamentoisolamento

ClasseClasse 00

Gli apparecchi appartenenti a questa classe sono apparecchi nei quali la protezione si basa

sull'isolamento principale (cioè delle parti in tensione, necessario per evitare scosse elettriche).

Ciò implica che non è previsto alcun dispositivo per la connessione di eventuali parti conduttrici

accessibili al conduttore di protezione dell'impianto elettrico fisso (terra); in caso di guasto dell‘isolamento

principale, la protezione rimane affidata all'ambiente che circonda l'apparecchio.

Da molti anni gli apparecchi di Classe 0 non vengono più fabbricati e sono stati eliminati dalla

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

Da molti anni gli apparecchi di Classe 0 non vengono più fabbricati e sono stati eliminati dalla

normalizzazione internazionale. Tuttavia, in alcuni Paesi, questo tipo è ancora presente, in particolare nelle

vecchie installazioni.

In molti paesi, tra cui l‘Italia il loro uso in connessione alla rete elettrica è proibito, poiché un guasto

semplice può causare la folgorazione dell'utilizzatore e altri incidenti.

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ClassiClassi didi isolamentoisolamento

ClasseClasse 11

Sono apparecchi nei quali la protezione non si basa unicamente sull'isolamento

principale, ma anche su una misura di sicurezza supplementare costituita dalla

connessione delle parti conduttrici accessibili ad un conduttore di

protezione (messa a terra di protezione) che fa capo all'impianto elettrico fisso,

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contraddistinto dal doppio colore giallo/verde, in modo tale che le parti

conduttrici accessibili non possano andare in tensione in caso di guasto

dell'isolamento principale.

Simbolo di terra Cavo di messa a terra

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ClassiClassi didi isolamentoisolamento

I metodi per evitare la folgorazione dell'utente che può entrare in contatto con la parte

metallica messa a terra sono due:

• dimensionamento adeguato del dispersore di terra, e del relativo impianto, in modo

da non permettere una tensione, provocata dalla corrente dispersa sulla terra e dalla

resistenza che incontra nel percorso, al di sopra dei 50 Volt;

• inserimento, per obbligo di legge, di un interruttore differenziale a monte

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dell'impianto elettrico che sezioni la tensione nel caso di correnti disperse superiori a 30

mA

Esempi di apparecchi di questo tipo sono lavatrici,

lavastoviglie, forni elettrici, ecc.; sono riconoscibili per avere

una spina a 3 contatti.

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ClassiClassi didi isolamentoisolamento

ClasseClasse 22

Detti anche a doppio isolamento, sono progettati in modo da non richiedere (e

pertanto non devono avere) la connessione di messa a terra.

Sono costruiti in modo che un singolo guasto non possa causare il contatto con

tensioni pericolose da parte dell'utilizzatore. Ciò è ottenuto in genere realizzando

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l'involucro del contenitore in materiali isolanti, o comunque facendo in modo

che le parti in tensione siano circondate da un doppio strato di materiale isolante

(isolamento principale + isolamento supplementare) o usando isolamenti rinforzati.

Simbolo di doppio

isolamento

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ClassiClassi didi isolamentoisolamento

ClasseClasse 33

Un apparecchio viene definito di Classe III quando la protezione contro la

folgorazione si affida al fatto che non sono presenti tensioni superiori alla

Bassissima Tensione di sicurezza SELV (Safety Extra-Low Voltage). In pratica tale

apparecchio viene alimentato o da una batteria o da un trasformatore

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

SELV.

La tensione prodotta, inferiore ai 25 – 60 V, è bassa al punto da non essere

normalmente pericolosa in caso di contatto con il corpo umano. Le misure di

sicurezza previste per le classi I e II non sono necessarie.

Gli apparecchi di Classe III non devono essere provvisti di messa a terra di

protezione.

Simbolo di classe III

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TipiTipi didi isolamentoisolamento

�� IsolamentoIsolamento funzionalefunzionale: isolamento tra le parti attive e tra queste e la carcassa, senza il

quale ne sarebbe impedito il funzionamento.

�� IsolamentoIsolamento principaleprincipale: isolamento delle parti attive necessario per assicurare la

protezione fondamentale contro la folgorazione.

�� IsolamentoIsolamento supplementaresupplementare: ulteriore isolamento che si aggiunge al fine di garantire la

sicurezza delle persone in caso di guasto all’isolamento principale.

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

sicurezza delle persone in caso di guasto all’isolamento principale.

�� DoppioDoppio isolamentoisolamento: insieme dell’isolamento principale e dell’isolamento supplementare.

�� IsolamentoIsolamento rinforzatorinforzato: unico isolamento al posto del doppio isolamento

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TipiTipi didi isolamentoisolamento

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ClassificazioneClassificazione deidei sistemisistemi elettricielettrici

La tensione nominale di un sistema è il valore della tensione con il quale il

sistema è denominato ed al quale sono riferite le sue caratteristiche.

In relazione alla tensione si definisce:

TensioneTensione Volt (Corrente Volt (Corrente Alternata)Alternata)

Volt (Corrente Volt (Corrente Continua)Continua)

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

Alternata)Alternata) Continua)Continua)

Bassissima tensione U < 50 U < 120

Bassa tensione 50 < U < 100 120 < U < 1500

Media tensione 1 kV < U < 30 kV 1,5 < U < 30 kV

Alta tensione U > 30 kV

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SegnaleticaSegnaletica didi sicurezzasicurezza::

Nei locali di lavoro ed in particolare sui quadri ed apparecchiature

elettriche, deve essere esposta adeguata segnaletica di sicurezza.

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

La segnaletica deve essere esposta in modo ben visibile nel caso

d’interventi di manutenzione.

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DPIDPI::

Si individuano i DPI il cui impiego è previsto nell'ambito dei lavori sotto

tensione in BT, a contatto o a distanza, ed anche in talune attività fuori

tensione in MT:

• elmetto isolante;

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

• elmetto isolante;

• visiera;

• occhiali;

• guanti isolanti;

• scarpe isolanti;

• vestiario ignifugo.

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ClassificazioneClassificazione deidei lavoratorilavoratori addettiaddetti aiai lavorilavori elettricielettrici::

La norma tecnica CEI 11- 48 (CEI EN 50110-1) stabilisce che per qualsiasi genere di lavoro

elettrico o non, in cui vi è la possibilità di rischio elettrico, ne deve essere valutata la complessità,

al fine di individuare le figure professionali idonee ad operare; queste sono così classificate:

• PersonaPersona espertaesperta –– PESPES -- Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da

consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l elettricità può creare.

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

• PersonaPersona avvertitaavvertita –– PAVPAV -- Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla

in grado di evitare i pericoli che l elettricità può creare.

• PersonaPersona idoneaidonea –– PEIPEI -- Persona alla quale è stata riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire

specifici lavori sotto tensione su sistemi di Categoria 0 e I (bassa tensione).

• PersonaPersona comunecomune –– PECPEC -- Persona che non è esperta e non è avvertita.

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DM 37/08DM 37/08O B B L I G O O B B L I G O D ID I P R O G E T T O E P R O G E T T O E O B B L I G O O B B L I G O D ID I P R O G E T T O E P R O G E T T O E

C O N F O R M I TA ’ I M P I A N T IC O N F O R M I TA ’ I M P I A N T I

( e x 4 6 / 9 0 )( e x 4 6 / 9 0 )

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PrincipiPrincipi fondamentalifondamentali introdottiintrodotti::

�Impianti elettrici devono essere adeguati (requisiti essenziali di

sicurezza)

� obbligo di provvedere al progetto degli impianti

� obbligo di affidare i lavori ad un’impresa abilitata� obbligo di affidare i lavori ad un’impresa abilitata

� obbligo per l’impresa installatrice di rilasciare al termine dei lavori la

dichiarazione di conformità dell’impianto

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

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ArtArt 11::

AmbitoAmbito didi applicazioneapplicazione:: tipi di impianti

ArtArt 22::

DefinizioniDefinizioni:: termini tecnici e formali

ArtArt 33::

ImpreseImprese abilitateabilitate:: modalità per iscrizione ai Registri delle Imprese per soggetti cheImpreseImprese abilitateabilitate:: modalità per iscrizione ai Registri delle Imprese per soggetti chesoddisfano i Requisiti Tecnico-Professionale

ArtArt 44::

RequisitoRequisito tecnicotecnico--ProfessionaleProfessionale:: requisiti per Legale Rappresentante e/oResponsabile Tecnico Impresa

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

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ArtArt 55::

ProgettazioneProgettazione impiantiimpianti:: per i vari tipi di impianti:

� Quando è necessario il progetto

� Chi può firmare il progetto

� Contenuto del progetto

ArtArt66::

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

RealizzazioneRealizzazione eded installazioneinstallazione didi impiantiimpianti:: requisiti legislativi e normativi (RES)

……..

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ClassificazioneClassificazione impiantiimpianti

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

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ArtArt 55 –– ProgettazioneProgettazione impiantiimpianti::

Per l’installazione, trasformazione e ampliamento degli impianti è richiesta la

redazione di un progetto redatto da:

� Professionista iscritto negli Albi professionali per impianti realizzati

all’interno di strutture per le quali sono superati certi limiti … (art 5 comma 2)

� Responsabile tecnico dell’impresa installatrice negli altri casi…� Responsabile tecnico dell’impresa installatrice negli altri casi…

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Impianti Elettrici

Utenze condominiali o utenze

domestiche di singole unità

abitative

- Potenza Impiegata > 6kW

- Supericie > 400 mq

Impianti realizzati con lampade fluorescenti a

catodo freddo

- Se collegati ad impianto elettrico con obbligo

IMPIANTI PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE

Tutti gli edifici con volume >

200 mc.

Significato: non è obbligatorio

realizzare impianto di

protezione da scariche

atmosferiche � è obbligatorio

provvedere alla valutazione dei

Rischi. - Se collegati ad impianto elettrico con obbligo

di progetto

Potenza complessiva resa dagli alimentatori >

120 A

Immobili adibiti ad attività produttive,

commercio, terziario ed altri usi

- Impianti alimentati a V > 1000 (cabina MT)

- Potenza impiagata > 6 kW

- Superficie > 200 mq

- Ambienti soggetti a norme specifiche CEI

(locali uso medico, maggiore rischio incendio,

rischio esplosione)

Rischi.

Se il rischio è tollerabile =

Struttura AUTOPROTETTA;

altrimenti è necessario

l’IMPIANTO DI PROTEZIONE

CONTRO LE SCARICHE

ATMOSFERICHE

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ArtArt 66 –– RealizzazioneRealizzazione eded installazioneinstallazione didi impiantiimpianti::

Requisiti Essenziali di Sicurezza per impianti realizzati prima del 13 marzo 1990:

� Sezionamento

�Protezione contro le SOVRACCORRENTI (sovraccarichi e corto circuiti)

� Protezione contro i CONTATTI DIRETTI

�Protezione contro i CONTATTI INDIRETTI oppure protezione con�Protezione contro i CONTATTI INDIRETTI oppure protezione con

interruttore differenziale con Id < 30 mA

� Di fatto il riferimento è la regola dell’arte NORMA CEI

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ArtArt 77 –– DichiarazioneDichiarazione didi conformitàconformità::

Rilasciata da impresa installatrice previa effettuazione delle VERIFICHE:

� di SICUREZZA

� di FUNZIONALITA’ DELL’IMPIANTO

Sono parte integrante della DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ i relativiSono parte integrante della DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ i relativi

ALLEGATI:

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

PROGETTOTIPOLOGIA MATERIALI IMPIEGATI

SchemiSchemi elettrici,elettrici,

planimetriciplanimetrici

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ModelliModelli perper rilasciorilascio DichiarazioneDichiarazione didi conformitàconformità (All(All.. II ee IIII))

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

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DichiarazioneDichiarazione didi conformitàconformità

Assunzione di responsabilità da partedella ditta installatrice

Dati impresa installatriceIscrizione all’Albo

Limiti dell’intervento … (impiantorealizzato, ambienti, …)

Tipo di intervento effettuato

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

Tipo di intervento effettuato

Dichiarazione: assunzione di responsabilitàImpianto a regola d’arte:� rispetto del progetto�Rispetto norme CEI

Controllo dell’impianto ai finidella sicurezza ed affidabilità

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DichiarazioneDichiarazione didi conformitàconformità

Allegati obbligatori:� progetto ove previsto� relazione tipologia materiali impiegati� schema impianto realizzato� Copia certificato di riconoscimento deirequisiti tecnico -professionali

Riferimento a dichiarazioni di conformità

DD M . 3 7 / 0 8M . 3 7 / 0 8

Riferimento a dichiarazioni di conformitàprecedenti o parziali per individuare inmodo preciso fino a dove rispondel’impresa installatrice

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ComportamentiComportamenti inin casocaso didi EmergenzaEmergenza::

CosaCosa farefare inin casocaso didi folgorazionefolgorazione

11.. Staccare immediatamente la corrente agendo

sull'interruttore centrale e non toccare assolutamente

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

l'infortunato, prima di questa manovra: in caso contrario,

anche il corpo del soccorritore si trasforma in un mezzo di

conduzione per l'elettricità, innescando un meccanismo a

catena per cui anziché soccorritore si diventa vittima.

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CosaCosa farefare inin casocaso didi folgorazionefolgorazione

22.. Se l'interruttore è molto lontano e se il suo spegnimento implica

una forte perdita di tempo, staccare la spina e allontanare

l'infortunato dalla fonte elettrica usando un bastone, una

sedia o il manico di una scopa. L'importante è che il mezzo

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

prescelto sia di legno, materiale che non fa da conduttore e che

consente al soccorritore di rimanere isolato e quindi di non subire

danni.

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CosaCosa farefare inin casocaso didi folgorazionefolgorazione

33.. Valutare lo stato di coscienza dell'infortunato, chiamandolo

ad alta voce e scuotendolo leggermente. Se questo è cosciente va

portato al Pronto Soccorso per valutare gli eventuali danni

cardiaci e per trattare l'ustione: questa non va infatti assolutamente

affrontata a livello casalingo.

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

affrontata a livello casalingo.

Se l'infortunato è incosciente, occorre

chiamare il 118 definendo chiaramente

la serietà della situazione: nelle città

più grosse, viene inviata un'ambulanza

dotata di tutti gli strumenti necessari.

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CosaCosa farefare inin casocaso didi folgorazionefolgorazione

44.. Stendere a terra la vittima con la schiena poggiata al terreno, il capo, il

tronco e gli arti allineati.

55. Garantire il passaggio dell'aria sollevando con due dita il mento

dell'infortunato e spingendogli indietro la testa con l'altra mano: la perdita

di coscienza determina un rilassamento totale dei muscoli compresi quelli della

RR I S C H I O E L E T T R I C OI S C H I O E L E T T R I C O

di coscienza determina un rilassamento totale dei muscoli compresi quelli della

mandibola. La lingua può cadere all'indietro e ostruire le vie della respirazione.

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RR I C O N O S C I M E N T I I C O N O S C I M E N T I -- C O N T A T T IC O N T A T T I