Rino Gaetano

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Rino Gaetano 1 Rino Gaetano Rino Gaetano Nazionalità Italia (crea redirect al codice) Genere Pop [1] Rock [1] Musica d'autore [1] Periodo di attività 1973  1981 Etichetta It, RCA Italiana Album pubblicati 7 (10 postumi) Studio 6 Live 1 Raccolte 0 (10 postume) Sito web Rinogaetano.it [2] Rino Gaetano, pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano sui generis, il "figlio unico" della canzone italiana, ricordato per la sua voce ruvida e spontanea, per la graffiante ironia delle sue canzoni nonché per la denuncia sociale, celata dietro i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati. [3] Il cantautore calabrese, rimasto profondamente legato alla sua terra di origine, ha rifiutato sempre ogni tipo di etichetta e, a differenza dei suoi contemporanei, ha evitato di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi brani non mancano certo di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Rino arriverà a fare nomi e cognomi nelle sue canzoni e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo verranno più volte censurati. Il crocevia della sua carriera sarà l'esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti gran parte del pubblico italiano lo ricorderà solo per questo episodio. I suoi lavori precedenti verranno quasi eclissati dal nuovo successo e ciò che passerà delle sue canzoni (in primis Gianna) sarà soprattutto il nonsense e non tutto ciò che si cela dietro di esso. Tragica e prematura la sua scomparsa: un incidente stradale lo porterà via a soli trent'anni. Il lavoro di Rino inizierà ad essere apprezzato solo diversi anni dopo la sua morte e le sue canzoni cominceranno ad essere riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori in particolar modo tra le nuove generazioni e facendogli guadagnare lo status di artista di culto. [4]

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Rino Gaetano 1

Rino Gaetano

Rino Gaetano

Nazionalità Italia(crea redirect al codice)

Genere Pop[1]

Rock[1]

Musica d'autore[1]

Periodo di attività 1973 – 1981

Etichetta It, RCA Italiana

Album pubblicati 7 (10 postumi)

Studio 6

Live 1

Raccolte 0 (10 postume)

Sito web Rinogaetano.it [2]

Rino Gaetano, pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), èstato un cantautore italiano sui generis, il "figlio unico" della canzone italiana, ricordato per la sua voce ruvida espontanea, per la graffiante ironia delle sue canzoni nonché per la denuncia sociale, celata dietro i suoi testiapparentemente leggeri e disimpegnati.[3]

Il cantautore calabrese, rimasto profondamente legato alla sua terra di origine, ha rifiutato sempre ogni tipo dietichetta e, a differenza dei suoi contemporanei, ha evitato di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoibrani non mancano certo di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Rino arriverà a fare nomi e cognominelle sue canzoni e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo verranno più volte censurati.Il crocevia della sua carriera sarà l'esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti granparte del pubblico italiano lo ricorderà solo per questo episodio. I suoi lavori precedenti verranno quasi eclissati dalnuovo successo e ciò che passerà delle sue canzoni (in primis Gianna) sarà soprattutto il nonsense e non tutto ciò chesi cela dietro di esso. Tragica e prematura la sua scomparsa: un incidente stradale lo porterà via a soli trent'anni.Il lavoro di Rino inizierà ad essere apprezzato solo diversi anni dopo la sua morte e le sue canzoni cominceranno adessere riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori in particolar modo tra le nuovegenerazioni e facendogli guadagnare lo status di artista di culto.[4]

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Biografia

I primi anni e il trasferimento a Roma

Rino Gaetano da bambino

Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone, in Calabria da unafamiglia originaria di Cutro. In famiglia tutti lo chiamano Salvatorino,ma sua sorella maggiore Anna preferisce chiamarlo Rino. Ben prestoRino sarebbe divenuto il suo nome a tutti gli effetti. Nel marzo del1960, quando l'artista calabrese aveva appena dieci anni, la famiglia sitrasferisce a Roma per motivi legati al lavoro dei suoi genitori.[5]

L'anno dopo Rino viene mandato a studiare nel seminario della PiccolaOpera del Sacro Cuore di Narni, in provincia di Terni, non certo peravviarlo ad una carriera ecclesiastica, quanto per assicurargli unabuona cultura e per non lasciarlo troppo solo, visto che entrambi igenitori lavoravano.[6] Qui il ragazzo, nelle sue lunghe giornate passatelontano dalla famiglia compone il poemetto E l'uomo volò e legasoprattutto con un insegnante, padre Renato Simeoni, che ricorda:

« Non è che disprezzasse perché anche lui sentiva l'importanza dello studio, però aveva anche dei momenti di grandeassenza, che non era vuoto. Era molto difficile trovare Rino in situazioni di "vuoto", era sempre mentalmente occupato.C'erano dei gusti, questo mi è sempre sembrato di lui, dei gusti all'interno di questa persona, delle ricerche sue personali chelo tenevano occupato. Lui è stato abbastanza un ragazzo sognante, molto sognante.[7] »

Nel 1967 torna finalmente nella città capitolina dove vivrà per tutto il resto della sua vita, prima in via Cimone neidintorni di piazza Sempione, nel quartiere di Monte Sacro e successivamente in via Nomentana Nuova. L'annosuccessivo, insieme a un gruppo di amici crea il quartetto dei Krounks, un gruppo che esegue soprattutto cover. Rinosuona il basso all'interno della band e nel frattempo si diletta a scrivere canzoni. I suoi artisti di riferimento in queglianni sono cantanti italiani come Jannacci, De André, Celentano, i Gufi, Gian Pieretti e Ricky Gianco ma anche starinternazionali, quali Bob Dylan e i Beatles. È lo stesso Rino ad indicare i propri maestri musicali nel frontespizio diun quaderno che contiene accordi e canzoni scritte di suo pugno.[6][8]

Il Folkstudio e le esperienze teatraliNel 1969 Rino si avvicina al teatro e inizia a frequentare il Folkstudio, noto locale romano dove si esibiscono moltigiovani artisti. Qui conosce Antonello Venditti, Ernesto Bassignano e Francesco De Gregori. Rino però si rivelamolto diverso rispetto agli altri cantanti: la forte ironia dei suoi brani, il suo modo di cantare e di criticare non vannogiù a tutti. Tanto che negli anni successivi egli stesso ammetterà:

« Già quando cantavo al Folkstudio ero al centro di certe discussioni... insomma molti non volevano che io facessi i mieipezzi perché, dicevano, sembrava che volessi prendere in giro tutti.[9][10] »

Anche Bassignano ricorda:

« Adottava uno stile atipico, buffonesco, ma non faceva cabaret. Dissacrava continuamente il pop e, per tutti questi motivi,risultava improponibile per il pubblico del Folkstudio.[10] »

Inoltre Rino si dimostra poco interessato agli ideali di sinistra e, anche per questo, fatica a inserirsi nell'ambiente del Folkstudio: la militanza infatti era quasi un dogma per i cantautori in quegli anni.[11] In quello stesso periodo Rino si esibisce spesso insieme a Venditti in alcuni spettacoli di cabaret organizzati da Marcello Casco. Tra il 1970 e il 1971

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inoltre prende parte a diverse rappresentazioni teatrali: recita i poemi di Majakowskij e interpreta Estragone inAspettando Godot di Samuel Beckett e la volpe in Pinocchio di Carmelo Bene.[12]

Il primo 45 giriRino nel frattempo si è diplomato in ragioneria. Per via dei problemi economici della famiglia, il padre cerca diindirizzarlo verso una carriera sicura e ben retribuita e gli trova un posto di lavoro in banca. Ma i progetti di Rinosono decisamente diversi e così riesce a trovare un compromesso con la famiglia: gli viene concesso un ultimo annoper provare a sfondare nel mondo della musica, in caso di esito negativo dovrà rassegnarsi a lavorare in banca. Nel1972 si iscrive alla SIAE e conosce Vincenzo Micocci, proprietario della casa discografica It. Quello stesso annoincide un primo 45 giri con l'etichetta discografica milanese Produttori Associati, contenente i brani Jacqueline e Laballata di Renzo, ma il disco non verrà mai stampato.[12][13]

Nel 1973 finalmente Rino riesce ad incidere il primo 45 giri con la It, I love you Maryanna/Jaqueline, prodotto daRosVeMon (acronimo delle iniziali dei cognomi di Aurelio Rossitto, Antonello Venditti e Piero Montanari[14]). Ilcantautore tuttavia decide di firmare il singolo con lo pseudonimo di Kammamuri's, un omaggio ad un personaggiodei Pirati della Malesia di Emilio Salgari. Secondo Micocci la scelta di utilizzare uno pseudonimo era un segno dellatimidezza e dell'insicurezza di Gaetano. Rino era dubbioso soprattutto riguardo alle sue abilità canore e quindiall'opportunità di cantare i propri brani. Era sicuramente stonato (basti pensare che ai tempi delle medie, a Narni, fuescluso dal coro del Seminario) ma è stato proprio il suo modo di cantare naturale e "sporco" a conferire una taleintensità ai suoi brani.[15][16] Lo stesso Micocci ricorda:

« Si considerava un autore, non un cantante. Era convinto di non avere una bella voce, tanto che dopo l'uscita di I Love YouMaryanna, quando fu l'ora di incidere il primo album, venne a dirmi che sarebbe stato meglio far cantare le sue canzoni a unamico. Io, naturalmente, mi misi a ridere e lo mandai in studio.[15] »

Il 45 giri presenta testi comici e goliardici, caratterizzati dalla demenzialità e dal nonsense, Rino vuole in questomodo dissacrare il mondo cantautoriale impegnato.[16] Sulla figura di Maryanna, destinataria dell'amore di Rino, sisono fatte molte ipotesi. La più accreditata, sostenuta anche dalla sorella del cantautore, Anna Gaetano, è che lacanzone fosse dedicata alla nonna Marianna. Secondo altri invece il brano allude provocatoriamente alla marijuana oad un altro personaggio salgariano, Lady Marianna.[15]

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I primi successi

Rino Gaetano nel 1974, anno di uscita del primoalbum Ingresso libero

Il 1974 è un anno molto importante per Rino: scrive i testi del suoprimo album, Ingresso libero, poi pubblicato nel novembre dello stessoanno, ed incontra Bruno Franceschelli, con il quale nascerà una grandeamicizia. Ecco come Bruno ricorda l'incontro:

« Erano gli inizi degli anni Settanta, quando in un bar a Montesacro, il nostro quartiere, io e Rino ci incontrammo per laprima volta. In quel bar io «giocavo a dama» mentre Rino «beveva birra chiara in lattina», quel bar si chiamava il Barone.Potrei definire quell'incontro come il ritrovarsi di due che si cercano da tempo.[17] »

Rino descrive efficacemente l'atmosfera di quel bar nel brano Tu, forse non essenzialmente tu (chiari i riferimenti diBruno al testo della canzone). Al momento dell'incisione del disco, però, il cantautore è perplesso: non se la sente eprova a proporre un altro cantante. Micocci però non vorrà saperne e costringerà Rino a cantare i propri pezzi.La copertina dell'album ritrae Rino sfocatamente mentre cammina davanti a un muro di mattoncini della sua primacasa a Roma e su una porta è appeso un cartello «Ingresso libero». Il titolo ironizza sull'entrata del cantante calabresenel mondo della musica.[18] Il disco non riscuote un grande successo, mentre il 45 giri tratto dall'album Tu, forse nonessenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale avrà maggior fortuna, catturando soprattutto l'attenzione di RenzoArbore e Gianni Boncompagni, che inseriscono più volte i due brani nella scaletta del loro programma radiofonicoAlto gradimento.[5] Rispetto al primo 45 giri, le canzoni mostrano un maggiore impegno sociale ed abbracciano temiquali l'emarginazione e l'alienazione industriale.[19]

Rino, nello stesso anno, tramite la RCA, scrive tre canzoni per Nicola Di Bari: Prova a chiamarmi amore, Questoamore così grande e Ad esempio a me piace... il Sud, incluse nell'album Ti fa bella l'amore. Nessuna delle trecanzoni avrà gran fortuna.[20] La canzone Ad esempio a me piace... il Sud partecipa quell'anno a Canzonissima maviene subito eliminata, invece la versione spagnola Por ejemplo ottiene un grande successo in America Latina.[21]

Il successo arriva l'anno successivo con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu. Si tratta in realtà di un 45 giri atipicoperché contiene una sola canzone divisa in due parti. Rino in questa originalissima canzone propone diversi spaccatidi vita quotidiana, fra ironia, luoghi comuni e contraddizioni. Nel settembre del 1975 il cantautore spiegherà in unarticolo di Ciao 2001:

« Ci sono immagini tristi o inutili, ma mai liete, in quanto ho voluto sottolineare che al giorno d'oggi di cose allegre ce nesono poche ed è per questo che io prendo in considerazione chi muore al lavoro, chi vuole l'aumento. Anche il verso «chigioca a Sanremo» è triste e negativo, perché chi gioca a Sanremo non pensa a chi «vive in baracca». »

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Questo brano segna il primo grande successo di Rino ma la popolarità del cantante è ancora molto limitata. Nellostesso articolo di Ciao 2001, infatti, si può leggere:

« Questa è una canzone che molta gente canticchia o fischietta pur non conoscendone l'autore.[22] »

Rino si esibisce sempre più nei concerti dal vivo, facendo soprattutto da apripista a Venditti e altri cantanti giàaffermati. Quello stesso anno inoltre scrive insieme a Bruno Franceschelli Ad esempio a me piace..., una commediain due tempi, una sorta di mix tra musica e teatro. A tal proposito Rino dichiarerà in un'intervista dell'epoca:

« Nei prossimi mesi usciranno un 45 giri intitolato Berta filava e un LP dal titolo Mio fratello è figlio unico. Ma prima ho unaltro impegno importante: farò coppia in teatro con il mio amico Bruno Franceschelli, riproponendo, sulle scene, il solitoproblema dell'incomunicabilità, dell'isolamento e dell'esclusione.[23] »

Questa rappresentazione tuttavia, a causa di vari problemi, non andrà mai in scena.[20][24]

Mio fratello è figlio unico e Aida

Gli scritti di Rino

Il libro Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite riporta testi inediti e racconti scritti da Rino Gaetano. Nellibro sono stati raccolti i testi di canzoni autografe e inedite scritte dopo il 1967. Alcune di queste canzoni sono dedicate apersonaggi storici o del mondo della musica: Louis Armstrong, John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King e Mao Tse-tung.Altre invece rappresentano le prime versioni di alcuni dei suoi grandi successi. Vengono riportati anche tre racconti (la famigliaCazzarella, Traffico e Via Cimone, Amore e glorie di una via a senso unico) realizzati dopo il 1967 e un poemetto lirico "E l'uomovolò", composto nel 1964. Infine I discorsi della paranoia normale sono una raccolta di testi pubblicati a corredo degli LP oestrapolati da bizzarre interviste dell'epoca.

Nel 1976 Rino incide il suo secondo album, Mio fratello è figlio unico. Con questo disco, il cantautore calabresecerca di catturare l'attenzione dell'ascoltatore e propone argomenti drammatici, soprattutto la solitudine el'emarginazione, i temi portanti dell'album. Grazie al nuovo linguaggio e alle nuove soluzioni musicali (comel'utilizzo del sitar, del banjo e del mandolino), Rino riesce ad ottenere un album più complesso e maturo delprecedente.[25] In una recensione pubblicata da Ciao 2001 poco dopo l'uscita dell'album si legge:

« Da qualche giorno è in circolazione il suo secondo [album] Mio fratello è figlio unico, già largamente programmato dallestazioni radio e decisamente più maturo e personale del precedente. Rino è una figura atipica: la difficoltà di trovare modellicui avvicinarlo, correnti in cui inserirlo, è il miglior complimento che gli si possa fare. Le musiche, fatte di pochi accordi,sono costruite intelligentemente e tutto sommato gradevoli. La voce è aggressiva, grintosa, volutamente grezza: le paroledivertenti, con poche allegorie, immagini veloci, fotografiche.[26] »

(Enzo Caffarelli)

Qualche mese dopo l'uscita dell'album, la It organizza una tournée con i Perigeo, Rino nell'occasione canta e suona lachitarra. Questa scelta della casa discografica però non convincerà né il pubblico né la critica.[27] In quello stessoanno Rino cede una canzone inedita, Sandro trasportando a Carmelita Gadaleta, un'altra cantante della It.[28]

L'anno successivo Rino elabora e incide il suo terzo album, Aida. La scelta del nome si rifà sicuramente all'opera diGiuseppe Verdi, ma per il cantante, Aida rappresenta l'incarnazione di tutte le donne e dell'Italia stessa. Tramite lafigura di Aida, Rino effettua una ricerca storica e ripercorre alcuni momenti della storia italiana con un sguardo deltutto originale, quasi fotografico.[29][30] Ad agosto, la rivista Ciao 2001 descrive l'album come il «frutto di unpiacevole incontro fra testi estemporanei, felici anche se un po' amari, e musichetta piacevole, poco invadente, fattaapposta per sottolineare dei momenti particolari».[31]

Nello stesso anno, il cantante viene affiancato in tournée dai Crash, una band emergente. Per questa band Rino produce l'album Exstasis e scrive il brano Marziani noi. Con l'aumento della popolarità, arrivano anche le prime

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apparizioni televisive per il cantante crotonese: sempre nel '77, infatti, presenterà il suo brano Spendi spandi effendi aDomenica in, a quel tempo condotta da Corrado. In quest'occasione sarà costretto a tagliare la parola «coglione» daltesto della canzone.[28] Il 19 agosto viene invitato in trasmissione da Gino Paoli che lo introduce così:

Rino con la chitarra

« Vorrei presentarvi un amico che è venuto a trovarmi e che mi diverte. Mi diverte perché è l'erede di un certo tipo dinonsense, di marinetterie, del surrealismo più antico. Si chiama Rino Gaetano. »

In quell'occasione Rino entra in scena in tenuta coloniale con il cappello da safari, il vestito color kaki, la pistola e iltubo di una pompa di benzina.[32] Quello di vestirsi in maniera pittoresca nelle apparizioni televisive diventerà unodei suoi marchi di fabbrica:

« Ricordo tutto. I sanremi, il cilindro e la maglietta a righe, il cappello da esploratore. Io amo i cappelli e forse è colpasua.[33] »

(Jovanotti)

La partecipazione al FestivalL'idea di portare Rino al Festival parte da Vittorio Salvetti, inventore del Festivalbar e da Ennio Melis, direttoreartistico della RCA. Rino all'inizio è scettico, tuttavia le pressioni da parte della RCA e la convinzione che si tratti diun'occasione da non perdere, lo portano pian piano a cambiare idea. Quando la voce inizia a diffondersi, fan e amicinon la prendono certo bene: in quegli anni, per un cantautore, la partecipazione a Sanremo equivaleva a una sorta ditradimento. In molti lo chiamano e gli chiedono di ripensarci, c'è chi minaccia di non volerlo più frequentare. Rinocomunque alla fine si convince e decide di partecipare. La sua proposta è quella di portare Nuntereggae più, canzonetratta dal nuovo album. La RCA però considera la canzone poco adatta al Festival per via del lungo elenco di nomi dipersonaggi noti e quasi lo obbliga a presentare Gianna, una canzone più disimpegnata ed orecchiabile. Rino nonapprezza molto questa canzone, la giudica troppo commerciale e troppo simile a Berta filava, ma alla fine la casadiscografica riesce ad avere la meglio.Il 26 gennaio 1978 va in onda il 28º Festival della Canzone Italiana e Rino fa il suo ingresso sul palco con una tuba nera (regalatagli da Renato Zero pochi giorni prima), un elegante frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica Mecap. Sul bavero del frac appunta una serie di medagliette, che lancerà poi al

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pubblico nel corso dell'esibizione. A completare il quadro, un buffo ukulele. Con l'esecuzione di Gianna, per laprima volta a Sanremo viene pronunciata la parola "sesso", presente nel testo della canzone. Verso la fine dellaperformance i Pandemonium, fanno il loro inaspettato ingresso sul palco per cantare il coro a mo' di sketchumoristico.[34][35] Rino descriverà così la sua esibizione sul palco dell'Ariston:

« Ma il festival resta una passerella e come tutte le passerelle ti offre tre minuti per fare un discorso che normalmente fai inuno spettacolo di due ore. Così devi trovare un sistema. Da parte mia, ho scelto la strada del paradosso un po' alla CarmeloBene.[36] »

Bruno Franceschelli ricorda così l'evento:

« L'esibizione a Sanremo, dal mio punto di vista, è stata una dimostrazione del suo talento d'artista, ha portato un'aria nuova,allegra e dissacrante, ha dimostrato ancora una volta il suo spirito libero, libero di ridere e scherzare anche sul «sacro suolo»di Sanremo.[37] »

La prima esibizione di Rino, così come quelle seguenti, raccoglie un gran consenso da parte della critica e delpubblico. Alla fine il brano si classifica terzo, dietro E dirsi ciao dei Matia Bazar e Un'emozione da poco di AnnaOxa. Dopo il Festival si diffonde la voce di un presunto flirt tra il cantautore e Stefania Casini, presentatrice diquell'edizione di Sanremo. Intanto Gianna grazie soprattutto al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo,diventa una hit nelle discoteche della Riviera e rimane per 14 settimane nella Top Ten, vendendo oltre 600 000copie. La versione inglese Gina non sarà mai pubblicata, mentre la versione tedesca viene cantata da WolfgangPetry.[38] Dopo la partecipazione al Festival, la carriera antecedente di Rino viene quasi oscurata dal successo diGianna: per gran parte del pubblico infatti Rino diventa «quello di Gianna», molti dei suoi fan "storici" invecevedono la canzone e la partecipazione a Sanremo come una caduta di stile. Un'opinione controcorrente, invece,arriva da Ciao 2001:

« [...] (è) la constatazione della coerenza di Rino che, dai primi anni della sua attività ad oggi, ha cercato di cambiaresoltanto la sua posizione nelle graduatorie delle preferenze del pubblico: il suo atteggiamento nei confronti della canzone everso i temi che essa tratta è identico.[39] »

Rino, in ogni caso, rimane spiazzato dalle conseguenze della sua partecipazione al Festival, tanto da pentirsi diquesta sua scelta:

« Sanremo non significa niente e non a caso ho partecipato con Gianna che non significa niente.[40] »

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Nuntereggae più e le polemiche

Rino Gaetano durante una delle sue esibizioni

Nello stesso anno Rino conduce su Radio uno un programmaradiofonico, intitolato Canzone d'Autore. Nel corso della trasmissione,musicisti emergenti vengono invitati a commentare un proprio branomusicale. La sigla del programma è "E cantava le canzoni", tratta dalquarto album del cantante.[41]

Dallo stesso album viene tratta Nuntereggae più, una delle canzoni piùfamose e discusse, per via dei numerosi riferimenti politici e del lungoelenco di nomi presente nel testo. Rino però è di tutt'altra opinione e atal proposito dichiara: «Le canzoni non sono testi politici e io nonfaccio comizi. Questo è uno sfottò. Insomma, per me "Nuntereggaepiù" è la canzone più leggera che ho mai fatto».[42]

Alcune strofe della canzone si presentano come vere e proprie liste dinomi dei personaggi che a quel tempo "invadevano" le radio, letelevisioni e i giornali e per questo motivo Nuntereggae più fa moltodiscutere. In fase di registrazione, inoltre, i toni della canzone vengono

ammorbiditi e alcuni dei nomi inseriti nella prima versione vengono eliminati o sostituiti. Ad esempio, nella versioneiniziale, scritta prima del rapimento, appariva anche il nome di Aldo Moro. Inutile dire che, a causa degli eventisuccessivi, il nome venne poi eliminato dal testo della canzone, in modo da evitare facili polemiche. Ma non si trattacerto dell'unico caso, vengono cancellati anche i nomi di Montanelli, Banfi, Sinatra, Sindona (crac del BancoAmbrosiano) e Crociani (scandalo Lockheed e loggia P2).[42] Inoltre, la frase «PCI nuntereggae più» e l'associazionedi questo partito ad altri partiti della maggioranza, provoca non poche polemiche.[43] Vincenzo Mollica ricorda:

« C'è la canzone Nuntereggae più che è una canzone di grande divertimento anche, però aveva il coraggio delle sue azioni,non si tirava mai indietro: nomi e cognomi per tutti e nei tempi in cui fare nome e cognome per tutti era molto difficile.[7] »

In quell'anno Rino partecipa a una tournée e ad alcune manifestazioni serali, la più famosa di queste è sicuramenteDiscomare '78 e precisamente la serata finale svoltasi nella Valle dei Templi di Agrigento il 23 agosto 1978. Ilcantante avrebbe dovuto cantare Nuntereggae più, ma la Rai prova a impedirglielo e Rino per protesta lascia lamanifestazione.[43][44]

In un'altra occasione viene invitato ad Acquario, un programma televisivo dell'epoca. Maurizio Costanzo, ilconduttore, e Susanna Agnelli, l'ospite della puntata, sono due dei personaggi citati nella canzone Nuntereggae più,eseguita poi dal cantautore nel corso del programma. Anche in quest'occasione Rino si presenta con un cilindro intesta e Costanzo lo presenta come un "autore di canzoncine ironiche, scherzose e scanzonate, che, vista la suapassione di fare elenchi, si dedicherà presto a mettere in musica forse le Pagine Gialle". L'Agnelli dice invece diapprezzare Nuntereggae più e confida che i suoi figli a casa la prendono spesso in giro per via di questa canzone.[45]

A ottobre Rino va a Madrid per incidere la versione spagnola del 45 giri Nuntereggae più. Il titolo scelto è Corta elrollo ya (Dagli un taglio) e il cantante riadatta il testo inserendo personaggi spagnoli della politica e dello spettacolocome Carrillo, Pirri e Susanna Estrada. Il disco uscirà in primavera ed otterrà un discreto successo.[46]

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Il declinoLa partecipazione a Sanremo ha segnato decisamente un punto di svolta nella carriera e nella vita del cantautore,nulla sarebbe più stato come prima:

« Gaetano era una supernova. Ha brillato tre anni, dal '76 di Mio fratello è figlio unico al '78 di Nuntereggae più. Il successosanremese di Gianna lo spiazzò, non ebbe il tempo di venirne a capo.[47] »

(Andrea Scanzi)

Il quinto album, Resta vile maschio, dove vai?, il primo con la RCA, mostra un'evidente crisi compositiva ed artisticadel cantante. In Rino qualcosa è evidentemente cambiato, come si evince già dalla copertina dell'album: piùprofessionale e commerciale, ma sicuramente meno spontanea. Inoltre il 33 giri contiene la prima ed unica canzonedi tutta la sua discografia non scritta da lui. La title track dell'album viene scritta infatti da Mogol, dopo un incontroal Cenacolo con il cantautore. Il 23 febbraio 1979 Rino si imbarca su un volo intercontinentale, destinazione Cittàdel Messico, qui inciderà il suo nuovo album. Nonostante la promozione da parte della RCA, il 33 giri non ottiene ilsuccesso sperato e non supera le 200mila copie vendute. Rino sembra sprofondare sempre più nell'insicurezza eattribuisce lo scarso successo dell'album alla scelta di sperimentare sonorità latinoamericane. Quel che appareevidente è invece soprattutto una mancanza d'ispirazione da parte del cantautore.[48]

Le sue esibizioni sono notevolmente cambiate rispetto ai primi tempi, ha un seguito decisamente maggiore e lascenografia adesso è studiata nei minimi dettagli. Rino prende parte prima al Festivalbar e poi, in ottobre, partecipaal Discoestate a Rieti. In quest'occasione si rende protagonista di una protesta, non accetta il fatto di dover cantare inplayback e quando arriva il suo turno, invece di far finta di cantare, decide di fare l'indifferente e fumarsi unasigaretta.[49] In questo periodo inoltre Rino compra una casa a Mentana, vicino Roma, probabilmente in vista delmatrimonio con la sua ragazza Amelia.[43]

Sempre nel 1979, durante un concerto sulla spiaggia di Capocotta (non a caso citata anche nel testo della canzone),prima di cantare Nuntereggae più, Rino si sfoga dicendo:

« C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzonisaranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno che cosa voglio dire questasera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia diCapocotta.[50] »

Nel 1980 Rino incide il suo sesto ed ultimo album, E io ci sto. Questo 33 giri propone nuove sonorità, ciò checolpisce maggiormente del disco è il tono più serio delle canzoni, l'impegno civile dimostrato dal cantautore el'utilizzo del rock.[51] Nonostante le vendite inferiori rispetto al solito, Rino si dichiara soddisfatto per via delmessaggio duro e preciso trasmesso dall'album e per via del diverso tipo di attenzione richiesto al pubblico.[52] Nelfebbraio del 1981 Ciao 2001 scriverà:

« In questo disco Rino Gaetano torna ad occuparsi del volto più palese dell'Italia senza mai piangerci sopra (e questo èsenz'altro l'aspetto più positivo) e sparando in un'infinità di cartucce la maggior parte delle quali non vanno però a segno. Lascelta musicale non presenta alcuna novità o sorpresa: melodie di facile presa, orecchiabilità che sfiora la banalità, una voceche per quanto caratteristica riesce ad essere espressiva solo a tratti.[53] »

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Quello stesso anno partecipa su invito di Giovanni Tommaso, insiemead Anna Oxa, Lucio Dalla e Ivan Cattaneo ad Alice, disco atipico deiPerigeo. Rino in questa occasione esegue il brano Al bar dello sport(ovvero sogghigni e sesso) insieme a Maria Monti e Confusione granconfusione, insieme a tutti gli altri artisti.[52] A dicembre parte perl'Ecuador, dove ha in programma alcune serate.[54]

Nel 1981 la RCA organizza una nuova tournée, presentata da ShelShapiro: Rino si esibisce al fianco di Riccardo Cocciante e i NewPerigeo. La scelta di affiancare artisti così lontani tra loro non convincepienamente né Rino, né tanto meno la critica. La serata d'apertura è alTeatro Tenda di Roma e Rino appare cupo e serio nel corsodell'esibizione, il padre infatti è ricoverato in terapia intensiva daqualche giorno. Dalla tournée nascerà un album live, Q Concert. Ildisco contiene quattro brani tra cui Insieme, scritto per l'occasione daRino e A mano a mano, una canzone di Cocciante interpretatasplendidamente dal cantante crotonese.[52][55]

Una strana morteIl 31 maggio Rino fa la sua ultima apparizione in TV cantando E io ci sto. In quei giorni incide alcune canzoniinsieme ad Anna Oxa come Il leone e la gallina di Mogol e Lucio Battisti.La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 all'età di trent'anni in seguito adun incidente stradale. Già l'8 gennaio un fuoristrada contromano aveva spinto la Volvo di Rino contro il guardrail: ilcantante rimase incredibilmente illeso mentre la sua auto venne completamente distrutta. Rino aveva deciso poi diacquistare una nuova Volvo 343 grigio metallizzato. Quel 2 giugno, verso le tre di notte, dopo una serata passata neilocali, Rino sta tornando a casa, da solo, a bordo della sua auto. Alle 3.55, mentre percorre via Nomentana, a livellodell'incrocio di viale XXI Aprile, cade con la testa sul volante e la macchina invade la corsia opposta. Il camionistache sopraggiunge nell'altro senso prova a suonare il clacson, ma l'urto è inevitabile. La parte anteriore e il lato destrodella Volvo vengono distrutti, Rino batte violentemente la testa contro il vetro e il petto sul volante e perdeconoscenza. L'autopsia rivelerà un possibile collasso prima dell'incidente mentre il camionista racconterà di avervisto Rino accasciarsi di lato e iniziare a sbandare per poi riaprire gli occhi qualche attimo prima dell'impatto.Arrivano i soccorsi, Rino è in coma e quando arriva al Policlinico riporta una frattura alla base cranica, varie ferite alivello della fronte, una frattura molare destra e una sospetta frattura allo sterno. Tuttavia il Policlinico non ha unreparto per i craniolesi e il medico di turno, il dottor Novelli tenta invano di contattare un altro ospedale dotato direparto di traumatologia cranica. Vengono contattati telefonicamente il San Giovanni, il San Camillo, il CTO dellaGarbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, ma non si riesce a trovare un posto disponibile. Così, Rinoalle sei del mattino muore. Vi saranno molte polemiche per via del mancato ricovero e verrà aperta ancheun'inchiesta.Il 4 giugno si tengono i funerali nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, quella in cui Rino si sarebbe dovuto sposare dalì a poco. Alle esequie partecipano parenti, amici, personaggi della musica, dirigenti della RCA e fan. Inizialmenteviene sepolto nel piccolo cimitero di Mentana, poi il 17 ottobre viene trasferito al cimitero del Verano, dove la suasalma si trova tuttora.[52][56][57]

Drammaticamente profetiche risultano le parole di La ballata di Renzo, una canzone scritta da Rino più di dieci anni prima della morte. Questo brano e ancor di più la sua versione iniziale, Quando Renzo morì io ero al bar (presente in uno dei quaderni in cui Rino raccoglieva le sue canzoni da adolescente), narrano la storia di un ragazzo di nome

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Renzo che muore in circostanze molto simili a quelle del cantautore:

« La strada era buia, s'andò al S. Camilloe lì non l'accettarono forse per l'orario,si pregò tutti i santi ma s'andò al S. Giovannie lì non lo vollero per lo sciopero. »

(da Quando Renzo morì io ero al bar - Rino Gaetano)

Renzo viene investito da un'auto e muore dopo essere stato rifiutato da molti ospedali di Roma per mancanza diposti, mentre i suoi amici sono al bar. Nella canzone vengono addirittura citati tre degli ospedali che rifiuterannoRino il 2 giugno 1981 per mancanza di letti: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.[58] Il 27 novembre 2007Carlo Lucarelli parla della morte di Rino in DeeGiallo, un breve programma radiofonico in onda su radio DeeJay,nel quale lo scrittore ricostruisce in forma narrativo-documentaristica delitti irrisolti legati al mondo della musica.[59]

Tributi ed eventi postumi

Rino con uno dei suoi tipici cappelli

A più di trent'anni dalla morte, il nome di Gaetano,nonostante la sua breve parabola, viene ancoraannoverato tra i grandi della musica italiana. Diversi,a questo proposito, sono stati i tributi dedicatiattraverso varie forme all'artista di Crotone.Nel 1993, per l'etichetta EMI, viene pubblicata unaraccolta di cover delle canzoni di Rino intitolata Ecantava le canzoni - La nuova musica italianaricorda Rino Gaetano, in occasione dell'Arezzo Wavedi quell'anno. Tra gli artisti che hanno partecipatoalla realizzazione della compilation, vi sono gliAfterhours con la loro reinterpretazione del branoMio fratello è figlio unico.[60]

Nel 1994 i Ritmo Tribale inseriscono una cover rock de Ma il cielo è sempre più blu nel loro album Mantra.[61] Nel1995 esce il film Il cielo è sempre più blu, di Antonello Grimaldi, con un nutrito cast di attori italiani, il cui titolo èchiaramente riferito alla famosa canzone di Rino, utilizzata anche come colonna sonora.[22][62]

Nel 1996 gli Articolo 31 inseriscono nell'album Così com'è la canzone Così e cosà, in cui viene campionata Giannae nel 2001 viene pubblicata la prima biografia ufficiale del cantautore a cura di Emanuele Di Marco.[42]

Nel 2002 Marco Morandi incide l'album Io nuoto a farfalla che prende il nome da un brano inedito di Rino[63] e alconcerto del Primo Maggio di quell'anno, condotto da Claudio Amendola, viene riservato un tributo all'artistacalabrese.[64] Nel dicembre dello stesso anno la famiglia Gaetano mette all'asta l'ukulele del cantautore, lo strumentooriginale con cui Rino Gaetano si esibì al Festival di Sanremo nel 1978. Il ricavato è servito poi a finanziare unCentro medico per Bambini di Emergency in Sierra Leone.[28] Il 15 luglio 2003 esce con successo, il remix dance delDJ Molella di Ma il cielo è sempre più blu, presente anche nella raccolta Sotto i cieli di Rino. Il deejay reintegrerànella versione remix il verso «chi tira la bomba, | chi nasconde la mano», tagliato nella versione originale dallacritica.[22]

Nell'ottobre del 2004 Giorgio Panariello conduce su Rai 1 il varietà, Ma il cielo è sempre più blu. Il titolo della trasmissione è un chiaro omaggio a Rino e la sorella del cantautore, Anna, sarà una degli ospiti della prima serata.[65]

Nel 2006 viene prodotto il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico che trae il nome dall'omonima canzone di Rino. Lo stesso anno, viene lanciata anche un'iniziativa: l'obiettivo è quello di portare la musica e i testi di Rino Gaetano nelle scuole calabresi della provincia di Crotone, come materia di studio.[66][67] Sempre nel 2006, i pugliesi

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del gruppo Folkabbestia incidono una cover della canzone Ahi Maria e la includono nel loro album 25-60-38. Brevesaggio sulla canzone italiana.[68]

Al Festival di Sanremo 2007 Paolo Rossi ha presentato il brano In Italia si sta male (si sta bene anziché no), scrittoda Gaetano ma rimasto incompiuto. Il brano inedito gli è stato proposto da Mauro Pagani, ex membro della PFM el'attore ha accettato subito per amore di Rino. Paolo Rossi ha dichiarato prima del Festival:

« [...] sono abbastanza emozionato. Ma non per la gara, perché sento la responsabilità di portare un brano di Rino Gaetano algrande pubblico. »

A proposito del brano, prodotto da Claudia Mori, ha invece detto:

« [...] una ballata molto semplice di quel gran cantautore che era Rino, una canzone evocativa, di grande impatto, di forteattualità, che potrebbe essere stata scritta anche oggi.[69] »

Nel novembre dello stesso anno viene trasmessa su Rai Uno una miniserie televisiva sulla vita del cantante intitolataRino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu. Nel 2008 il suo amico e collega Toni Malco inserisce una cover di Miofratello è figlio unico nel suo ultimo album Sensazione scomoda.[70] Nel 2009 la cantante Giusy Ferreri realizza insuo onore una cover di Ma il cielo è sempre più blu, inserita nell'album Fotografie.[71]

Nel luglio 2010 esce una nuova raccolta del cantautore crotonese, E cantavo le canzoni. La raccolta è corredata dalleparole di alcuni famosi estimatori di Rino come Jovanotti, Fiorello e Simone Cristicchi.[33] Il 27 luglio, al GiffoniFilm Festival, viene proiettato il corto scritto e diretto da Paolo Scarlato Non voleva essere un giullare, sugli ultimimomenti della vita del cantautore.[72] Il 2 giugno 2011 a Roma, precisamente in piazza Sempione, a trent'anni esattidalla scomparsa di Rino, si è tenuto un concerto di tributo durante il quale molti artisti hanno interpretato alcune trale canzoni più famose del cantautore. All'iniziativa partecipano tra gli altri Ernesto Bassignano, Claudio Santamaria,Andrea Rivera e Sergio Cammariere.[73] Quest'ultimo, oltre ad essere un grande ammiratore di Rino e delle suecanzoni (soprattutto quelle legate alla Calabria come Anche questo è sud, I tuoi occhi sono pieni di sale e Ad esempioa me piace il sud), è anche suo cugino:

« Sua mamma Maria era una figlia illegittima di mio nonno. A Crotone, dove siamo nati entrambi, sembravano saperlo tutti,ma io l'ho scoperto soltanto nel 1997. Sua sorella Anna dice che ci assomigliamo anche fisicamente.[74] »

Il 28 giugno 2011 Sony Music pubblica una raccolta di cover per commemorare e celebrare il trentesimoanniversario dalla sua scomparsa, intitolata Dalla parte di Rino e distribuita in due edizioni: standard e special.Numerosi artisti come Gianluca Grignani, Roberto Vecchioni, Giusy Ferreri, Tricarico, Simone Cristicchi e PattyPravo hanno contribuito all'album. Roy Paci & Aretuska hanno rivisitato invece la celebre Nuntereggae piùsostituendo i nomi del testo con quelli dei personaggi attuali.[75]

Nel 2012 J-Ax inserisce nel suo album Meglio live! un remake in chiave rock della canzone Rare tracce. Il cantantedichiarerà:

« Rino mi dà tuttora energia e rabbia. Aveva attitudine rock e voce roca, era un outsider anche a livello compositivo. Raretracce è del 1979 ma praticamente era un rap. L'ho rifatta in salsa Red Hot Chili Peppers, perché ha un po' la stessa strutturadelle loro canzoni: strofa funky e ritornello melodico.[76] »

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La fiction Rai

Claudio Santamaria interpreta il cantautore nellafiction Rai

Nel novembre 2007 viene trasmessa su Rai Uno una miniserietelevisiva in due puntate sulla vita del cantante intitolata Rino Gaetano- Ma il cielo è sempre più blu, diretta da Marco Turco e interpretata daClaudio Santamaria, Laura Chiatti e Ninetto Davoli. La serie vieneprodotta dalla Ciao Ragazzi di Claudia Mori, che dichiarerà:

« Avevo in mente il soggetto da tempo. Conoscevo bene Rino Gaetano, perché da ragazza ero amica di sua sorella Anna, cifrequentavamo a Roma. Mi piaceva la sua musica e mi piaceva lui, un ragazzo intelligente in modo profondo. La sua è lastoria di un eroe di oggi, attuale come lo sono le sue canzoni. Raramente si raccontano storie di ragazzi in tv: questa vuoleesserlo.[77] »

Claudio Santamaria, che nella fiction interpreta il cantautore, descrive il suo personaggio così:

« [...] un poeta prima di ogni altra cosa, e un giullare, un dissacratore che sapeva sdrammatizzare ma senza esseresuperficiale. Conoscevo le sue canzoni ma non la sua vita, non sapevo che da piccolo fosse stato in collegio. Cantare per menon è stato un problema perché ho avuto un gruppo. Poi, lui cantava più col cuore che con la tecnica, le sue eranoperformance, ho visto che una volta si presentò a uno show di Corrado con indosso una muta da sub... »

La fiction è stata bersaglio di molte critiche, soprattutto da parte della sorella del cantautore, Anna Gaetano. SecondoAnna infatti la fiction sarebbe troppo romanzata e rispecchierebbe poco la vita e la carriera del cantautore, insistendosu alcuni punti come il conflitto col padre e il rapporto con l'alcol in maniera non veritiera.[78] Anche AntonelloVenditti ha esternato in due interviste le sue perplessità circa la fiction Rai, in particolare ha evidenziato la mancanzadi un riferimento all'abuso di cocaina, una delle concause della tragica morte del cantante:

« Nella fiction non si è parlato di cocaina; era molto presente in quegli anni e in quel giro dove Rino finì e fu ancheresponsabile della sua tragica fine. La storia ha ignorato proprio questo. »

Anna Gaetano non gradisce affatto le dichiarazioni di Venditti, tanto da querelarlo per diffamazione. Secondol'esposto presentato alla procura della Repubblica dai legali della Gaetano, gli avvocati Gian Antonio ed AldoMinghelli, infatti, le affermazioni di Venditti:

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« sono da ritenersi profondamente lesive non solo dell'artista che, pur nel suo breve percorso di vita, ha segnato la storiadella musica italiana, e dell'uomo Rino Gaetano, ma soprattutto della sua memoria, che si è cercato di infangare attraverso ilriferimento a fatti non corrispondenti al vero ed evocati a distanza di ben 26 anni dalla sua tragica scomparsa, avvenuta, acausa degli esiti nefasti di un incidente strale di cui è rimasto vittima. »

Repentina è arrivata la precisazione da parte del cantante romano:

« Lungi da me ogni volontà di diffamare la memoria di Rino, non ho mai detto che sia morto per causa della droga. Io,rammaricandomi di come era stato dipinto nella fiction, ho detto che la droga circolava nell'ambiente che Rino frequentava,non che lui la usasse. Non potrei mai diffamare Rino, che è stato, è e sarà sempre un amico. Sarebbe come diffamare mestesso. Non conosco la sorella di Rino, e ovviamente mi piacerebbe conoscerla in una situazione diversa da questa. »

Anna Gaetano ha evidenziato inoltre altre incongruenze nelle interviste rilasciate da Venditti, circa la fiction e la vitadel cantautore, e si è ripromessa di difendere la memoria del fratello «con le unghia e con i denti» finché vivrà.[79][80]

Essendo emersa l'assenza di ogni volontà denigratoria da parte di Venditti, la querela di Anna Gaetano è statarespinta nel luglio 2008.[81]

Riconoscimenti

Piazza Rino Gaetano a Crotone.

Nel 1982, ad un anno dalla morte del cantautore, da un'idea di PinoScarpettini, nasce il premio Rino Gaetano, uno spettacolo per ricordareil cantautore calabrese e lanciare giovani voci nel panorama musicale.Nel corso degli anni l'iniziativa ha ottenuto un successo eun'importanza sempre maggiori.[82]

Dal 4 all'8 settembre 2002 a Crotone si tiene la prima edizione di unfestival in memoria di Rino e in questa occasione viene sancita anchela nascita di "Una casa per Rino", un centro polifunzionale di musicaper la Calabria e il meridione, aperto ai nuovi artisti.[83] Nel novembredel 2004 la Giunta comunale di Roma, città d'adozione del cantante, gliha intitolato una via a Vigne Nuove. Il 19 luglio 2008 la città di Crotone ha inaugurato, nella piazza già intitolata alcantante, una targa e una statua in bronzo. Tale statua raffigura Rino in cilindro, frac e ukulele, proprio come ilcantautore si presentò al Festival di Sanremo.[84] Il 3 maggio 2010 a Cutro, paese d'origine della famiglia delcantautore, è stata intitolata alla memoria di Rino Gaetano una piazza. Per l'occasione, inoltre, è stata dipinta a manouna gigantografia di Rino che è possibile ammirare all'interno della sala consiliare dello stesso comune.[85]

Il 7 giugno 2011 viene inaugurata una targa in onore del cantautore in via Nomentana a Roma, proprio all'entratadell'edificio in cui Rino ha vissuto fino al 1981. La targa recita: «Qui è vissuto dal 1970 al 1981 Rino Gaetano,grande autore e interprete della canzone italiana. Ma il cielo e sempre più blu.»[86]

Modelli e fonti d'ispirazioneNumerosi sono stati gli artisti, italiani e internazionali, che hanno influenzato la formazione musicale e il percorsoartistico di Rino Gaetano. Uno dei suoi artisti di riferimento è sicuramente stato Enzo Jannacci, Rino nel 1976dichiara infatti a Ciao 2001:

« Jannacci è stato un maestro, per me è un vero poeta, mi sento molto vicino al suo feeling. Come autore e personaggio diautore e personaggio di spettacolo è davvero grande. È uno che sa divertirsi, prendere le cose per il verso giusto e dire dellecose interessantissime. Prendi Giovanni il telegrafista, dove risulta patetico con estrema eleganza.[87] »

Molti critici tra l'altro hanno ravvisato delle somiglianze tra il singolo di Rino Ma il cielo è sempre più blu e quellodi Jannacci Quelli che.... Nicola Sisto, ad esempio, scrive nell'aprile 1976 in un articolo su Nuovo Sound:

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« [Rino Gaetano] con Il cielo è sempre più blu si spinge molto in avanti, il disimpegno della musica tende a essenzializzareun testo che, nella sua crudezza, questa volta scarnifica gli stereotopi della nostra società con una riuscitissima operazione disintesi tra tragico e ridicolo alla maniera dell'ultimo Jannacci. »

Tuttavia se Jannacci nel suo brano esprime lo sdegno con forte cinismo, la rabbia di Rino sembra venire più dalprofondo.[88] Un altro degli artisti preferiti di Rino è stato sicuramente Fred Buscaglione, Venditti affermerà infatti:

« Rino non aveva punti di riferimento, ce ne aveva forse uno, che ha avuto una tragica sorte come la sua ed era FredBuscaglione.[7] »

Rino ha apprezzato Buscaglione perché non si è limitato a cantare ma ha creato intorno a sé un personaggio ironicorappresentando i luoghi comuni sull'uomo vero. Così, quando nel maggio del 1980 la Rai gli propone di partecipare auna serata per il ventennale della morte di Buscaglione, Rino accetta subito. Il cantautore nell'occasione interpreteràin uno scenario anni trenta il dritto di Chicago inscenando la parodia di un gangster. La canzone, interpretata daRino, è presente nella raccolta Live & Rarities.[89]

Secondo Bassignano, Rino è rimasto il più originale e il più "italiano" tra i cantanti di quel periodo:

« C'erano Baglioni e Cocciante da una parte che erano i melensi, c'era Battisti che nessuno di noi valutava granché, c'era chicome me si rifaceva alla Francia e a Tenco, chi si rifaceva a Dylan e chi come Antonello si rifaceva a Elton John e allamusica inglese. Rino è stato veramente il più italiano perché non si rifaceva a niente e a nessuno.[7] »

Tuttavia se si analizza l'iter artistico-musicale del cantautore non si può certo prescindere dal considerare taluniartisti internazionali (come Bob Dylan), che Rino ha sempre dimostrato di apprezzare. Molto importanti sono statisicuramente i Beatles. Infatti è grazie a loro se, nel 1962, Rino scopre la passione per la musica e la prima chitarra gliviene regalata proprio per strimpellare le canzoni del quartetto di Liverpool. Il cantautore crotonese ha sempreapprezzato i Fab Four per via delle innovazioni che hanno portato in ambito musicale.[90] Rino apprezza molto ancheBob Marley e il reggae, rimane notevolmente impressionato soprattutto da No Woman, No Cry, una canzone che hainfluenzato le sue prospettive musicali e il suo gusto per il ritmo. Durante la realizzazione di Aida, per esempio, ilcantautore aveva cercato di ottenere una melodia cullante e reggae simile a quella della canzone di Bob.[91] In un suopezzo inedito, Ciao Charlie, Rino si rivolge ad un suo mito musicale cantando «Ciao Charlie / ti ringrazio di milleillusioni con le tue canzoni», l'identità del personaggio a cui Rino si riferisce tuttavia è incerta. Il brano inoltretermina con una sequela di saluti ai suoi padri artistici: «Ciao Jimi, Ciao Bob, Ciao Paul, Ciao John, Ciao Otis».[33]

In ogni caso, Rino non ha tratto ispirazione solo da artisti musicali, la sua era una cultura molto più vasta e completa.Più volte ha dichiarato di apprezzare autori teatrali come Majakowskij e soprattutto Ionesco, con la sua operaparadossale. Durante una puntata del programma televisivo Discoring, Rino prova a citare questi nomi ma vieneimmediatamente fermato da Boncompagni, che lo prega di non scomodare nomi illustri per giustificare canzoni privedi senso.[92]

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Un "cantautore disimpegnato"

Un giovane Rino Gaetano

Rino fa il suo ingresso nel mondo discografico in un momentoparticolarmente caotico. Numerosi dibattiti sono nati in merito alrapporto tra i cantautori e le case discografiche, soprattutto per quelche riguarda i guadagni e i costi. In merito a questi problemi, sivengono a creare numerose linee di pensiero: c'è chi mira più aiguadagni, c'è chi rimane idealista e militante e c'è chi mira araggiungere il maggior pubblico possibile.[93] Molti cantautori sonobersaglio di contestazioni durante i loro concerti, come quella a cuiviene sottoposto De Gregori al Palalido di Milano. Rino, in questocontesto, si mantiene alquanto defilato. Non condivide molte pretesedel pubblico: i prezzi popolari ai concerti, le radio libere e le copieomaggio dei dischi. Secondo Rino le proteste del pubblico non sonodettate tanto da necessità politiche e ideali di uguaglianza, quanto dallavolontà di ottenere gratis alcuni privilegi.[94]

Allo stesso tempo, Rino non condivide l'idea della canzone come unostrumento di lotta, come protesta, e tanto meno accetta l'idea del"cantautore militante". Tutto questo per Rino rappresenta un limiteenorme.[95] A differenza dei suoi contemporanei, il cantautore

crotonese rifiuta di schierarsi politicamente. La sua infatti è una critica a 360 gradi e riguarda tutta la classe politicaitaliana. Questo aspetto, già evidente nella canzone Nuntereggae più, lo diventa ancor di più nel brano Ti ti ti ti[96]:

« A te che odi i politici imbrillantinatiche minimizzano i loro reati,disposti a mandare tutto a puttanapur di salvare la dignità mondana,a te che non ami i servi di partitoche ti chiedono il voto, un voto pulito.Partono tutti incendiari e fierima quando arrivano sono tutti pompieri. »

(da Ti ti ti ti - Rino Gaetano)

Anche per questo, Rino non può essere collocato in nessuna ideologia politica. Del resto il cantautore calabreseodiava qualsiasi tipo di collocazione e di etichetta, come si evince anche dalle parole del suo grande amico BrunoFranceschelli:

« Molti si chiedono quali fossero le idee politiche di Rino, altri cercano di dargli una collocazione: posso assicurare che Rinoha sempre rifiutato qualsiasi tipo di etichetta, il suo è sempre stato un pensiero libero, libero da pressioni esterne e scevro dacompromessi. Era per certi benpensanti, una voce scomoda, tanto da subire censure ad alcuni suoi testi.[37] »

La censura, infatti, ha più volte ritoccato e tagliato i testi di Rino. L'esempio più eclatante è sicuramente quello diNuntereggae più, ma non è sicuramente l'unico. Persino in una canzone apparentemente leggera come Sfiorivano leviole la censura aveva estromesso una strofa sulla guerra del Vietnam: «Dopo tre giorni di prigionia viene rilasciato,nella foto con la moglie e i figli ... E il governo di Hanoi proclama lo stato d'emergenza nelle zone colpite dallebombe americane.»[97]

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Tematiche ricorrentiNei suoi brani Rino ha affrontato i temi più disparati: varie problematiche sociali, la questione meridionale,l'emigrazione, l'emarginazione, la corruzione della classe politica, l'alienazione industriale e tanti altri. Spesso evolentieri Rino fa riferimento nei suoi testi alla classe nobile e al "sangue blu", servendosi anche in questo casodell'arma dell'ironia e del paradosso.Nelle sue canzoni il crotonese non tralascia certo uno dei temi più classici e ricorrenti, quello dell'amore. Anche inquesto caso però Rino si dimostra molto originale e fuori dagli schemi. Innanzi tutto evita temi autobiografici, cometiene a precisare lui stesso:

« Non ho mai raccontato una storia d'amore mia, perché raccontare i fatti miei può anche dare fastidio alla donna che sta conme, perché potrei correre il rischio di perderla: a questo punto preferisco perdere la canzone. »

Inoltre evita di cadere nei soliti cliché:

« Bisogna partire dal presupposto che io, come altri cantautori della mia generazione, faccio musica leggera. Ma questo nonimpedisce che si possano dire cose che leggere non sono. Io parlo anche d'amore, ma evito di raccontare situazioni del tipo:lei mi lascia, va dall'altro, poi si pente e torna da me. Così, anche dal linguaggio, cerco di essere realista. Cioè, parlandod'amore, evito di usare le solite parole lacrimevoli e inutili. »

L'amore secondo il cantautore è simile all'oppio, regala uno stato euforico e poi una condizione di serenità in cui èimpossibile distinguere il reale dall'immaginario.[98] Talvolta, inoltre, l'amore è solo il pretesto per trattare altri temi,in Sfiorivano le viole, ad esempio, una storia d'amore si lega alla storia d'Italia di quegli anni.[97]

L'emigrazione e il sudLa famiglia di Rino, come tante altre nel sud Italia, era stata costretta ad emigrare. Il cantautore, così, attingendoanche alla sua esperienza personale, tratta più volte il tema dell'emigrazione nei suoi pezzi. Egli stesso ammette:

« Ho fatto vari pezzi che parlano dell'emigrazione, ma ho sempre inserito questa piaga nel più vasto e alienante concettodell'emarginazione e soprattutto non ho dipinto l'emigrante nella solita e trita iconografia (occhi lucidi, valigia di cartone emamma in nero) cercando di cogliere maggiormente il travaglio dei suoi stati d'animo e dei suoi affetti.[99] »

In Agapito Malteni il ferroviere, ad esempio, il tema dell'emigrazione si lega a quello della cronaca: un macchinistameridionale, stanco di vedere la sua gente emigrare "lasciando la sua falce in cambio di un martello", decide difermare un treno diretto a nord.[100] Nonostante sia emigrato in giovane età insieme alla sua famiglia, Rino è rimastosempre molto legato al Meridione e in molti suoi brani ha descritto gli scenari poetici della sua terra, senzatralasciare le antiche tradizioni ancora in voga e le problematiche che ancora l'affliggono. Molto particolare in talsenso è la canzone Cogli la mia rosa d'amore dedicata a un fotografo di cartoline incaricato di ritrarre il Meridione.Nel testo è il Sud stesso a parlare, chiedendo di essere ritratto fedelmente e proponendo molte immaginisuggestive.[101] Non manca anche in questa occasione un riferimento all'emigrazione:

« Cogli il suo figlio in Germania,la miniera, il carbone, a Natale verrà. »

(da Cogli la sua rosa d'amore - Rino Gaetano)

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L'emarginazione

Rino Gaetano nella copertina della raccolta Ecantavo le canzoni

Uno dei temi più affrontati da Rino, soprattutto nell'album Mio fratelloè figlio unico è quello dell'emarginato. Rino infatti ammette inun'intervista del 1976:

« Il tema unitario delle canzoni è quello degli emarginati, ma non tanto quelli tradizionalmente riconosciuti, come isottoproletari, gli alcolisti, i drogati, quanto noi stessi. Pochi si occupano delle cosiddette persone normali. Pensa solo a unincidente per strada, con la gente che scappa per paura che la polizia faccia perdere tempo. Questo è Mio fratello è figliounico, una persona tutto sommato normalissima. Mi piace esasperare le cose, amo i paradossi. In fondo, Ionesco, uno degliautori teatrali che preferisco, è tutto un paradosso. Dire che mio fratello è figlio unico perché è convinto che esistono ancoragli sfruttati, i malpagati e i frustrati non è demagogia.[102] »

L'emarginato di cui Rino parla (il fratello figlio unico) non è quello tradizionalmente riconosciuto come potrebbeessere l'alcolista, il barbone o il drogato, ma è una persona qualunque.[98] Rino arriva alla conclusione che,paradossalmente, in fondo siamo tutti degli emarginati, dei figli unici:

« Analizzo la situazione dell'escluso, dell'emarginato della società e ne concludo che in fondo siamo tutti figli unici: irapporti di convivenza sono dettati solamente dal dovere e non dal piacere di incontrarsi e di collaborare umanamente.[102] »

Per rendere il concetto di questa solitudine interiore in maniera ancora più efficace, Rino sceglie non a casol'immagine del cane, presente sulla copertina dell'album. Il cantautore giustifica così la sua scelta:

« Il cane c'entra moltissimo! Il nuovo LP si chiama Mio fratello è figlio unico, e penso che niente esprima meglio di un caneil concetto di emarginato, di escluso. Cioè, il cane è la solitudine per eccellenza. Il discorso è in fondo sui poveri cani chesiamo tutti quanti noi, abbastanza avulsi dall'incontro umano e abbastanza soli... Cioè, praticamente siamo abbastanza messida parte, l'uno con l'altro.[102][103] »

Il tema diventa ancor più profondo e straziante nel brano Escluso il cane, un lamento di abbandono e smarrimento e,allo stesso tempo, un grido di rabbia contro la falsità del mondo.[104]

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Lo stileUno dei leitmotiv, soprattutto nelle sue prime composizioni, è stato sicuramente quello del nonsense. Rino cerca diottenere questo effetto in diversi modi: avvalendosi dell'utilizzo maccheronico dell'inglese, del francese, del tedesco(I love you Maryanna), utilizzando libere associazioni dal significato incomprensibile (Jacqueline), sfoggiando unlinguaggio ironicamente aulico (E la vecchia salta con l'asta), raccontando un futuro onirico e surreale (A.D. 4000d.C.) o adoperando banali giochi di parole (Sto colma[105]). Talvolta sconfina nella vera e propria demenzialità (GluGlu). Rino arriva a descrivere problematiche reali in modo quasi goliardico e conia delle figure quasi fumettisticheper esprimere in maniera ancor più diretta alcune sue riflessioni. Un classico esempio è quello dell'effendi, una figurache Rino descrive in questo modo:

« L'effendi è quel signore che consuma abitualmente una tazza di petrolio alle cinque del pomeriggio.[32] »

Nelle sue canzoni, inoltre, Rino utilizza spesso delle voci off apparentemente prive di senso, ma che, nel contestodella canzone, acquisiscono un particolare significato. In Nuntereggae più, per esempio, è presente un interventopolitico di Berlinguer pronunciato con un'inflessione sarda ("mi sia consentito dire, il nostro è un partito serio,certo...").[106] In La zappa... il tridente, il rastrello, la forca, l'aratro, il falcetto, il crivello, la vanga..., verso la finedel brano, si possono ascoltare dei banali messaggi pubblicitari riferiti alla mondanità (oroscopo, ricette, consigli dibellezza) che si contrappongono agli arnesi rurali del titolo e del ritornello, cantati a mo' di scioglilingua.[101] A talproposito, Rino dirà:

« Volevo esprimere il contrasto fra gli strumenti di lavoro del contadino, resi come in uno slogan, e le chiacchiere e i giochiinutili del salotto della contessa Maffei.[107] »

Rino, prendendo spunto dal teatro dell'assurdo, si avvale delle armi dell'ironia, del sarcasmo e del paradosso persvelare la vera natura dell'uomo moderno, la falsità dei rapporti umani, l'incomunicabilità e i vari problemi cheaffliggono la società moderna.[108] Mollica lo ricorda così:

« Ma lui aveva una grande forza che era l'ironia e l'ironia non sempre veniva capita in quegli anni, in cui tutti erano moltosettari. [...] Lui badava a fare le sue canzoni e le sue canzoni dovevano rispecchiare fedelmente il suo pensiero ma anche labizzarria, quella bizzarria positiva che accompagnava il suo pensiero, la capacità che aveva di deformare la realtà perraccontarla meglio, usando l'arma del paradosso. [...] Il cantautore più paradossale ed è stato quello che costruendo iparadossi più incredibili raccontava poi con perfetto realismo quelli che erano i suoi tempi, quella che era la sua vita, cheerano i suoi amori.[7] »

L'artista calabrese non vede la necessità di usare forme complesse nell'espressione artistica, molto meglio lasemplicità. In un'intervista del luglio 1978 con Enzo Siciliano, Rino racconta di come l'ispirazione per i testi e lemusiche delle sue canzoni possa arrivare improvvisamente, anche durante un semplice viaggio in auto o una gita incampagna.[41][109]

Per quanto riguarda invece il ritmo, le canzoni di Rino dimostrano una grande varietà: si passa dal ritmo stile valzerdi Rosita alla tarantella barocca di La zappa, il tridente..., dal ritmo funky di Rare tracce a quello armonioso eromantico (creato dalla chitarra e dagli archi) del brano Sei ottavi.

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L'eredità di Rino Gaetano

Un ritratto di Rino Gaetano

In un suo articolo in occasione della fiction televisiva Rai, Aldo Grassoricorda così il cantautore:

« Breve la vita del cantautore solitario e tormentato (morto in un incidente d'auto), ma intensa per la creatività delle suecomposizioni tra paradosso e sarcasmo: artista esuberante e satirico, dotato di una vena musicale trascinante, Rino Gaetanoha interpretato un ruolo, arguto e irriverente, poco frequente nel panorama della canzone italiana.[110] »

A più di trent'anni dalla sua scomparsa, grazie probabilmente alla sua irriverenza verso la moda e le tendenze, allasua formazione culturale ed artistica da autodidatta, e alla sua visione del mondo così personale, Rino ha dimostratodi essere un "caso unico" nel panorama musicale italiano. Egli infatti non ha avuto maestri e non è appartenuto adalcuna corrente o scuola[111] ed è stato sicuramente un innovatore, come conferma Fiorello:

« Non sono canzoni da ricordo, quelle di Rino, sono canzoni del presente e del futuro. La prima parola che associo a lui è:avanti. E il Rino di trent'anni fa, quel Rino, ancora oggi, starebbe un passo avanti a tutti noi.[33] »

Diversi anni dopo la sua scomparsa Rino è sempre più apprezzato e la sua musica viene riscoperta, rivalutata e,forse, veramente capita, soprattutto dalle nuove generazioni e questo è indiscutibilmente un segno della suaoriginalità e del suo ruolo di innovatore.[42] Importante in tal senso è stato il primo raduno dei suoi fan al cimiterodel Verano di Roma (il luogo dove è sepolto l'artista) il 2 giugno 2001, a vent'anni dall'incidente stradale in cui ilcantautore perse la vita. Dopo questo tributo, le iniziative in suo onore sono aumentate sempre di più nel corso deglianni.[74] Un'altra svolta significativa è stata la raccolta Sotto i cieli di Rino del 2003, che ha registrato incredibili cifredi vendita e ha segnato così la vera affermazione del cantautore calabrese dopo anni di oblio.[112]

Molte delle canzoni di Rino sembrano non passare mai di moda e, anche diversi anni dopo la sua scomparsa,vengono trasmesse un po' dappertutto: nelle colonne sonore dei film e delle serie, nei concerti, nei programmitelevisivi, nelle discoteche, negli spot[113] e persino negli stadi. Da qualche anno infatti Ma il cielo è sempre più blu èl'inno dei tifosi della Sampdoria.[114] Inoltre musicisti molto diversi tra loro come Daniele Silvestri, Alex Britti,Simone Cristicchi, le luci della centrale elettrica e gli Articolo 31 hanno dichiarato più volte di essere stati influenzatida Rino nella loro formazione artistica.[111]

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Discografia

33 giri• 1974 - Ingresso libero (It, ZSLT 70024)• 1976 - Mio fratello è figlio unico (It, ZSLT 70029)• 1977 - Aida (It, ZPLT 34016)• 1978 - Nuntereggae più (It, ZPLT 34037)• 1979 - Resta vile maschio, dove vai? (RCA Italiana, PL 31449)• 1980 - E io ci sto (RCA Italiana, PL 31539)

Q disc• 1981 - Q Concert (RCA Italiana, PG 33417)

45 giri• 1973 - I love you Maryanna/Jaqueline (It, ZT 7047)• 1974 - Tu, forse non essenzialmente tu/E la vecchia salta con l'asta (It, ZT 7054)• 1974 - Tu, forse non essenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale (It, ZT 7057)• 1975 - Ma il cielo è sempre più blu/Ma il cielo è sempre più blu (2ª parte) (It, ZT 7060)• 1976 - Mio fratello è figlio unico/Sfiorivano le viole (It, ZT 7062)• 1976 - Berta filava/Mio fratello è figlio unico (It, ZT 7064)• 1977 - Aida/Escluso il cane (It, ZBT 7078)• 1977 - Aida/Spendi spandi effendi (It, ZBT 7081)• 1978 - Gianna/Visto che mi vuoi lasciare (It, ZBT 7086)• 1978 - Nuntereggae più/E cantava le canzoni (It, ZBT 7091)• 1979 - Resta vile maschio, dove vai?/Ahi Maria (RCA Italiana, PB 6343)• 1980 - E io ci sto/Metà Africa metà Europa (RCA Italiana, PB 6487)

Antologie• 1990 - Gianna e le altre... (BMG Ariola)• 1993 - Aida '93 (BMG Ariola)• 1996 - Superbest (BMG Ricordi)• 1998 - La storia (BMG Ricordi)• 2003 - Sotto i cieli di Rino (RCA Italiana)• 2005 - Sotto i cieli di Rino (special edition) (RCA Italiana)• 2007 - Figlio unico (BMG Ariola)• 2008 - The Essential Rino Gaetano (RCA Italiana)• 2009 - Live & Rarities (RCA Italiana)• 2010 - E cantavo le canzoni (RCA Italiana)

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DVD/CD• 2007 - Figlio unico (BMG Ariola)

Note[1] (EN) Mariano Prunes. Rino Gaetano (http:/ / www. allmusic. com/ artist/ rino-gaetano-mn0000636409). Allmusic.com. URL consultato in

data 21 agosto 2012.[2] http:/ / www. rinogaetano. it[3] Emanuele Tirelli. Rino Gaetano. Fiabe amare di un cantastorie (http:/ / www. ondarock. it/ italia/ rinogaetano. htm). Ondarock.it. URL

consultato in data 21 agosto 2012.[4] La riscoperta di Rino Gaetano (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2004/ 02/ 14/ la-riscoperta-di-rino-gaetano.

html). la Repubblica, 14 febbraio 2004. URL consultato in data 22 agosto 2012.[5] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 17.[6] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 55.[7] Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu, op. cit..[8] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 183.[9] A. Scoppetta, op. cit., p. 1.[10] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 90.[11] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 79.[12] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 184.[13] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 15.[14] I love you Maryanna/Jaqueline (http:/ / discografia. dds. it/ scheda_titolo. php?idt=6098). Discografia.dds.it. URL consultato in data 23

settembre 2012.[15] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 13.[16] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 11-14.[17] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 179.[18] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 19.[19] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 22-23.[20] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 185.[21] Nicola Di Bari disse a proposito della canzone spagnola: «Per dieci anni questa canzone è stata il simbolo dei popoli dell'America del Sud,

ma di questa cosa, in Italia non se n'è mai accorto nessuno.» (R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 19)[22] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 21.[23] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 171.[24] Nel 2003 lo stesso Bruno Franceschelli e la sorella del cantautore Anna Gaetano proposero a Sergio Cammariere di portare in scena la

commedia. Lo stesso cantautore, infatti, ammise: «[Rino] assieme a Bruno Franceschelli aveva scritto una pièce teatrale basata su quellamusica. Lui e Anna, la sorella di Rino, mi hanno chiesto di portarlo in scena. Sono impegnato con il tour estivo e poi mi dedicherò al nuovodisco, ma mi piacerebbe farlo.» (Andrea Laffranchi. Rino Gaetano, un fenomeno da hit parade (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/agosto/ 05/ Rino_Gaetano_fenomeno_hit_parade_co_0_030805106. shtml). Corriere della Sera, 5 agosto 2003. URL consultato in data 27agosto 2012.)

[25] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 55.[26] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 50.[27] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 52.[28] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 186.[29] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 78.[30] Lo stesso Rino ammette: «Aida non è una donna, ma sono tutte le donne che raccontano, ognuna per cinque minuti, la propria storia. Ne

viene fuori la storia degli ultimi settant'anni d'Italia.» (cfr. R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 33).[31] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 73.[32] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 74.[33] Stefania Ulivi. Ciao Charlie, l'inedito di Rino Gaetano (http:/ / www. corriere. it/ spettacoli/ 10_luglio_22/

inedito-rino-gaetano-ulivi_b90b68f8-9572-11df-91c3-00144f02aabe. shtml). Corriere della Sera, 10 luglio 2010. URL consultato in data 15agosto 2012.

[34] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 89-92.[35] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 45.[36] Rino vive: Ma il cielo è sempre più blu (http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=412). Lastoriasiamonoi. Rai.it, 19 ottobre

2007. URL consultato in data 11 agosto 2012.[37] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 180.[38] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 46.[39] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 94

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[40] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 45[41] Maria Cristina Zoppa. Rino Gaetano: il cilindro parlante alla radio (http:/ / www. radio. rai. it/ RADIOSCRIGNO/ trasmettiamo/

trasmettiamo_lancio. cfm?Q_IDSCHEDA=214). Radio.Rai.it. URL consultato in data 11 agosto 2012..[42] Carlo Vulpio. Rino Gaetano, inedito a 20 anni dalla morte. In «La ballata di Renzo» il cantautore scomparso nel giugno '81 prevedeva un

incidente fatale (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2001/ giugno/ 25/ Rino_Gaetano_inedito_anni_dalla_co_0_01062511971. shtml).Corriere della Sera, 25 giugno 2001. URL consultato in data 11 agosto 2012.

[43] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 187.[44] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., pp. 39-41.[45] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 98-99.[46] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 104-105.[47] Ancora Rino, fratello unico e immortale (http:/ / www. lastampa. it/ _web/ cmstp/ tmplrubriche/ musica/ grubrica. asp?ID_blog=37&

ID_articolo=1334). Lastampa.it, 25 marzo 2009. URL consultato in data 11 agosto 2012.[48] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 123-124.[49] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 120.[50] Musica: Rino Gaetano, l'artista crotonese avrebbe compiuto oggi 60 anni (http:/ / www. ilquotidianoweb. it/ news/ ultimora/ 206240/

Musica--Rino-Gaetano--l-artista-crotonese---avrebbe-compiuto-oggi-60-anni. html). il Quotidiano della Calabria, 29 ottobre 2010. URLconsultato in data 7 agosto 2012.

[51] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 139.[52] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 188.[53] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 150.[54] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 134.[55] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 152-153.[56] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 154-155.[57] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 47.[58] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 81.[59] Dee Giallo (http:/ / www. carlolucarelli. net/ deegiallo. htm). Carlolucarelli.it. URL consultato in data 13 agosto 2012.[60] Arezzo Wave 1993 - Compilation (http:/ / www. italiawave. com/ compilation-1993). Italiawave.com, 23 novembre 2009. URL consultato in

data 13 agosto 2012.[61] Mantra - Ritmo Tribale (http:/ / www. losthighways. it/ 2008/ 02/ 17/ mantra-â��-ritmo-tribale/ ). Losthighways.it, 17 febbraio 2008. URL

consultato in data 13 agosto 2012..[62] Ritirato da Venezia "Il cielo più blu". Non è pronta la colonna sonora (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1995/ agosto/ 12/

Ritirato_Venezia_cielo_piu_blu_co_0_9508128088. shtml). Corriere della Sera, 12 agosto 1995. URL consultato in data 13 agosto 2012.[63] «Rino Gaetano, ti vorremmo qui» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2006/ maggio/ 31/

Rino_Gaetano_vorremmo_qui__co_10_060531036. shtml). Corriere della Sera, 31 maggio 2006. URL consultato in data 13 agosto 2012.[64] Sandra Cesarale. Claudio Amendola star del Primo Maggio (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2002/ aprile/ 23/

Claudio_Amendola_star_del_Primo_co_0_0204231093. shtml). Corriere della Sera, 23 aprile 2002. URL consultato in data 27 agosto 2012.[65] Leandro Palestini. Panariello: il cielo è sempre più blu E la mia tv è diventata leggera (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/

repubblica/ 2004/ 10/ 14/ panariello-il-cielo-sempre-piu-blu-la. html). la Repubblica, 14 ottobre 2004. URL consultato in data 22 agosto 2012.[66] Rino Gaetano nelle scuole (http:/ / www. rockit. it/ news/ 8748/ rino-gaetano-studiato-nello-scuole). Rockit.it, 14 luglio 2006. URL

consultato in data 14 agosto 2012.[67] Giuseppe Baldessarro. E adesso nelle scuole medie si studiano le canzoni di Rino Gaetano (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/

archivio/ repubblica/ 2006/ 07/ 14/ adesso-nelle-scuole-medie-si-studiano. html). la Repubblica, 14 luglio 2006. URL consultato in data 14agosto 2012.

[68] Gianluca Veltri. Folkabbestia! 25-60-38 (http:/ / www. ilmucchio. it/ fdm_content. php?sez=scelte& id_riv=25& id=282). il Mucchio,settembre 2006. URL consultato in data 8 settembre 2012.

[69] Maria Volpe. Paolo Rossi: «promosso» con una filastrocca di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ gennaio/ 09/Paolo_Rossi_promosso_con_una_co_8_070109002. shtml). Corriere della Sera, 9 gennaio 2007. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[70] Sensazione scomoda di Toni Malco (http:/ / www. 103. it/ index. php/ component/ muscol/ M/ 12-toni-malco/ 25-sensazione-scomoda).103.it. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[71] Alessandro Vaccaro. Lo show Giusy Ferreri Canzoni e 'Fotografie' (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2010/06/ 06/ lo-show-giusy-ferreri-canzoni-fotografie. html). la Repubblica, 6 giugno 2010. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[72] Ilaria Urbani. La Ragonese con Riondino e Carmen Consoli in concerto (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/2010/ 07/ 27/ la-ragonese-con-riondino-carmen-consoli-in. html). la Repubblica, 27 luglio 2010. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[73] Da Di Giacomo ad Andrea Rivera, ricordo in musica di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2011/ giugno/ 02/Giacomo_Andrea_Rivera_ricordo_musica_co_10_110602046. shtml). Corriere della Sera, 2 giugno 2011. URL consultato in data 14 agosto2012.

[74] Andrea Laffranchi. Rino Gaetano, un fenomeno da hit parade (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2003/ agosto/ 05/Rino_Gaetano_fenomeno_hit_parade_co_0_030805106. shtml). Corriere della Sera, 5 agosto 2003. URL consultato in data 27 agosto 2012.

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[75] Stefania Ulivi. Anche Domenico Scilipoti nella nuova «Nuntereggaepiù» (http:/ / www. corriere. it/ spettacoli/ 11_giugno_04/gaetano-paci-nuntareggaepiu-cover-ulivi_7a974d70-8eba-11e0-a8a9-c25beeea819c. shtml). Corriere.it, 4 giugno 2011. URL consultato indata 14 agosto 2012.

[76] Luigi Bolognini. Rap n' Roll J-Ax: Ora voglio capire se sono davvero un ribelle (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/repubblica/ 2012/ 06/ 12/ rap-roll-ax-ora-voglio-capire. html). la Repubblica, 12 giugno 2012. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[77] Emilia Costantini. Rino Gaetano, fiction su un cantautore-eroe (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ gennaio/ 20/Rino_Gaetano_fiction_cantautore_eroe_co_9_070120023. shtml). Corriere della Sera, 20 gennaio 2007. URL consultato in data 14 agosto2012.

[78] Alessandra Vitali. Rino Gaetano, fiction con polemica. La sorella: "Il suo spirito non c'è" (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 07/ sezioni/spettacoli_e_cultura/ fiction-festival/ fiction-rino-gaetano/ fiction-rino-gaetano. html). Repubblica.it, 2 luglio 2007. URL consultato in data 14agosto 2012.

[79] Ernesto Assante. Gaetano: la sorella querela Venditti (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2007/ 12/ 28/gaetano-la-sorella-querela-venditti. html). la Repubblica, 28 dicembre 2007. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[80] Querela a Venditti: infanga la memoria di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ dicembre/ 28/Querela_Venditti_infanga_memoria_Rino_co_9_071228056. shtml). Corriere della Sera, 28 dicembre 2007. URL consultato in data 14 agosto2012.

[81] La sentenza: Venditti non diffamò Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ luglio/ 19/sentenza_Venditti_non_diffamo_Rino_co_9_080719014. shtml). Corriere della Sera, 19 luglio 2008. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[82] Matteo Speroni. Nuove voci da ascoltare (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ maggio/ 16/ nuove_voci_ascoltare_co_0_9305166629.shtml). Corriere della Sera, 16 maggio 1993. URL consultato in data 16 agosto 2012.

[83] Rita Celi. Crotone ricorda Rino Gaetano con una casa per la musica (http:/ / www. repubblica. it/ online/ spettacoli_e_cultura/ gaetano/gaetano/ gaetano. html). Repubblica.it, 4 settembre 2002. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[84] Una statua e una targa a Crotone in ricordo di Rino Gaetano (http:/ / www. calabrianotizie. it/ 2008/ 07/ 17/una-statua-e-una-targa-a-crotone-in-ricordo-di-rino-gaetano/ ). Calabrianotizie.it, 17 luglio 2008. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[85] Inaugurata a Cutro Piazza Rino Gaetano (http:/ / www. arealocale. com/ default. asp?action=article& ID=4723). Arealocale.com, 3 maggio2010. URL consultato in data 14 agosto 2012.

[86] Una targa sulla casa di Rino Gaetano (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2011/ giugno/ 08/Una_targa_sulla_casa_Rino_co_10_110608023. shtml). Corriere della Sera, 8 giugno 2011. URL consultato in data 14 settembre 2012.

[87] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 19.[88] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 45.[89] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 135.[90] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 136.[91] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 68.[92] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 97-98.[93] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 69.[94] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 72.[95] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 22.[96] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 142.[97] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 31.[98] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 57.[99] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 61.[100] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 30.[101] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 60.[102] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 25.[103] A. Scoppetta, op. cit., p. 7.[104] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 85.[105] In questo caso Rino riprende una battuta di Ettore Petrolini, uno dei suoi scrittori teatrali preferiti, scoperto per mezzo dell'amico Bruno

Franceschelli. La battuta è "Quale è la città più piena?" "Sto colma". (S. D'Ortenzi, op. cit., p. 108)[106] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 103.[107] R. Gaetano, Ma il cielo è sempre più blu, op. cit., p. 29.[108] S. D'Ortenzi, op. cit., p. 36.[109] Intervista di Enzo Siciliano (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=C9RbEUVxbvA). YouTube, 15 luglio 1978. URL consultato in data 16

agosto 2012.[110] Aldo Grasso. Quando di una fiction piacciono le canzoni (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/ novembre/ 13/

Quando_una_Fiction_Piacciono_Canzoni_co_9_071113048. shtml). Corriere della Sera, 13 novembre 2007. URL consultato in data 16 agosto2012.

[111] S. D'Ortenzi, op. cit., pp. 156-157.[112] E. Deregibus, op. cit., p. 210.

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[113] Ma il cielo è di Mps (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2009/ novembre/ 06/ cielo_Mps_mo_0_091106071. shtml). Corriere della Sera, 6novembre 2009. URL consultato in data 22 agosto 2012.

[114] Wanda Valli. Un inno alla gioia da Marassi a De Ferrari (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2010/ 05/ 17/un-inno-alla-gioia-da-marassi-de. html). la Repubblica, 17 maggio 2010. URL consultato in data 22 agosto 2012.

Bibliografia

Libri• Emanuele Di Marco, Rino Gaetano live, Viterbo, Nuovi Equilibri, 2001. ISBN 88-72-26625-4• Yari Selvitella, Rino Gaetano, Foggia, Bastogi Editrice Italiana, 2001. ISBN 88-81-85349-3• Alfredo Del Curatolo, Se mai qualcuno capirà Rino Gaetano, Milano, Selene, 2003. ISBN 88-86-26765-7• Rino Gaetano, M. Cotto (a cura di), Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Milano,

Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52794-3• Silvia D'Ortenzi, Rare tracce: ironie e canzoni di Rino Gaetano, Roma, Arcana, 2007. ISBN 88-79-66444-1• Andrea Scoppetta, Sereno su gran parte del paese: una favola per Rino Gaetano, Padova, BeccoGiallo, 2009.

ISBN 88-85-83260-1• Enrico Deregibus, Dizionario completo della Canzone Italiana, Firenze, Giunti Editore, 2010. ISBN

88-09-75625-8

Pubblicazioni varie

•  Antonio Carella. Rino vive! – Ma il cielo è sempre più blu (http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ pop/schedaVideo. aspx?id=1288). La storia siamo noi, 19 novembre 2007. URL consultato in data 9 giugno 2012.

Filmografia su Rino Gaetano• 2007 - Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, regia di Marco Turco - Rai Uno - Miniserie TV• 2010 - Non voleva essere un giullare, regia di Paolo Scarlato - Giffoni Film Festival - Cortometraggio

Speciali• 2006 - Rai 3, Ritratti, Rino Gaetano un folletto sempre più blu• 2007 - Rai 2, La storia siamo noi, Rino vive - Ma il cielo è sempre più blu• 2010 - Rete 4, Vite straordinarie

Altri progetti

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Collegamenti esterni• Rinogaetano.it - Il sito ufficiale (http:/ / www. rinogaetano. it)• Biografia critica su Ondarock.it (http:/ / www. ondarock. it/ Gaetano. html)• Eterni ritorni, di Anna Petrazzuolo (http:/ / www. distanzelab. it/ news_una. php?idNews=125)• Scheda critica su Zonarock.it (http:/ / www. zonarock. it/ rino-gaetano/ )• Addio a Rino Gaetano "Ma il cielo è sempre più blu", sul portale RAI Storia (http:/ / www. raistoria. rai. it/

articoli/ addio-a-rino-gaetano-ma-il-cielo-è-sempre-più-blu/ 13239/ default. aspx)

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Fonti e autori delle voci 26

Fonti e autori delle vociRino Gaetano  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=55813077  Autori:: .anaconda, .jhc., .mau., AKappa, Abyssadventurer, Agnellino, Aimoneale, Alan p, Alcianpas, Aleagle, Alec,Andre86, AndreA, Andreat90, Annunziato, Antonio la trippa, Archenzo, Arres, ArtAttack, Ary29, Asdalol, AssassinsCreed, AttoRenato, Bart ryker, Beechs, Blueplatinum, Bronzino, Buggia,Buitre82, CABAR, Caramella90, Caulfield, CavalloRazzo, Ciuffettina, Civvì, Codas, Danyele, Dark, Davide.co, Delfort, Demart81, Diabolo the Great, Dome, Donquijote82, Echia, Ediedi,Elbloggers, Elio56, Emigra' Rino Gaetano Cover Band Torino, Emiliocolombo, Epoc, Expresso Love, Fafabifiofo, Fale, Federicog, Fire90, Formica rufa, Fpaolucci, Franz Liszt, Freddyballo,Frigotoni, Furtig, Gac, Gacio, Gaetanolamparelli1957, Giacomo Augusto, Ginello82, Ginoplusio, Giordy, Giovannigobbin, Giulyfree, Gliu, Greyvision, Guidomac, Guidoz, Gvf, HAL9000,Hanyell29, Harlock81, Hellis, Horcrux92, Ignlig, IlPasseggero, Ilpizzopazzo, ItalianainAlgeri, Janus, Kaspo, Kastrox, Koji, Kurdt, L736E, Legend73, Leoman3000, LigaDue, LodewijkVadacchino, Looreenzoo, Luckyz, Luke18389, M7, MM, Mahmud, Malemar, Malfredo, MapiVanPelt, Marco Ciaramella, Marco.parrilla, Marcuscalabresus, Markos90, Massimiliano Panu,Matafione, Mats 90, Mau db, Mauro Tozzi, Mauromereu, Mc1986, Mcmicio, Megagia, Mess, Moroboshi, Mynnesang, Myworld, No2, Nubifer, Orsogrigio1974, Oznerolorenzo, Paginazero,Paolo parioli, Pg88, PierNath, Piero Montesacro, Pieromontanari, Pino alpino, PiterC`e`, Pjoef, Poggetto, Popop, Pracchia-78, Qbert88, Quandary, Rael, Rafangy2000, Rames, Razzairpina, Redfashion87, RegSimo, Rei Momo, Restu20, Revares, Riccardo.fabris, Rifrodo, Ripepette, Robertodelmastro, Robertoroma3, Roby Fabulous, Rojelio, Rossa1, Salezzari, Salli, Salvo da Palermo,Sanremofilo, Sbisolo, Sesquipedale, Shaka, Shivanarayana, Simo1987, Simo82, Simoncena, Snowdog, Spinoziano, Ssspera, Superchilum, Superfranz83, Tat73, Taueres, Tempiese, Tenebroso,The Polish, Ticket 2010081310004741, Torsolo, Triquetra, Trixt, Valentini17, Valepert, Vermillo, Vincenzocampisi, Vincenzopi, Virginiapallina, Vitalfranz, Vito.Vita, Vituzzu, Wallberg,WebMastro77, Whatnwas, Wikif, Wikipedio, Wolland, 437 Modifiche anonime

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