Rimed lancio pilota 28.4.2010

Realizzazione di un progetto pilota in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa e di diffusione dei risultati raggiunti

INCONTRO DI LANCIO

Roma, 28 Aprile 2010

Project co-financed by European Regional

Devolepment Found - ERDF

2Project co-financed by European

Regional Devolepment Found - ERDF

INDICE DEL DOCUMENTO

• Il progetto RIMED

• Il percorso progettuale

• Le imprese e la prima autovalutazione

• Il coinvolgimento degli stakeholder

• La rilevazione (audit)



IL PROGETTO RIMED

• Il progetto Rimed, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, si propone l’obiettivo di rilanciare l’economia delle imprese che operano nell’area mediterranea, tutelandone le specificitàe accrescendone la competitività.

• La Responsabilità Sociale è stata individuata dai partner del progetto come una delle maggiori leve competitive per ridare impulso alle economie dei Paesi Mediterranei.

• A tale fine, i partner progettuali hanno definito una strategia comune di intervento, finalizzata a promuovere l’adozione da parte delle imprese, operanti nei territori di riferimento, di comportamenti ispirati a principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

• L’avvio di progetti pilota dovrà testare la validità della metodologia e portare a benefici concreti per le imprese coinvolte, sia in termini di crescita della consapevolezza verso i temi della ResponsabilitàSociale, che di impulso alla competitività che deriva dall’adozione di strumenti e strategie di Corporate Responsibility.

• I partner transanazionali di riferimento hanno già condotto tutta una serie di attività di impostazione strategica del progetto. Nei prossimi mesi, attraverso il progetto pilota, ci dovrà quindi concentrare prevalentemente sulle attività di applicazione sul campo dell’impostazione definita, accompagnando tali attività con la comunicazione.



FASI DEL PROGETTO RIMED

Azioni di comunicazione Fase V

Elaborazione e realizzazione del progetto pilotaFase IV

Elaborazione di una strategia comune basata sui principi della RSIFase III

Analisi della situazione esistente presso ciascuna Regione partner del progetto

Fase II

Gestione e coordinamento Fase I

DESCRIZIONEFASI*

La Provincia di Roma ha richiesto un supporto per l’implementazione delle Fasi IV e V.



IL PERCORSO PROGETTUALE

15 Mar – 28 Apr 15 Mar – 9 Apr 28 Apr – 18 Giu 7 Giu – 30 Set 2010

ANALISI RISULTATI RIMED E AFFINAMENTO METODOLOGIA

RILEVAZIONE INDIVIDUAZIONE E SELEZIONE DELLE AZIENDE

ELABORAZIONE DATI E LINEE GUIDA

ANALISI RISULTATI RIMED E AFFINAMENTO METODOLOGIA

RILEVAZIONE INDIVIDUAZIONE E SELEZIONE DELLE AZIENDE

ELABORAZIONE DATI E LINEE GUIDA

• Analisi risultati Fasi I-III RImed

• Analisi standard, linee guida e documenti programmatici

• Individuazione dei KPI

• Incontri di coinvolgimento stakeholder

• Lancio Pilota• Invio della griglia

• Audit mirati

• Prima analisi

• Seminari formativi con aziende giàimpegnate in RSI

• Workshop con stakeholder

• Incontri di condivisione tra le aziende del pilota

AttivitàAttività

• Griglia di rilevazione con KPI

• Campione di minimo 20 aziende

• Elaborazione dei dati emersi

• Restituzione alle imprese e prima condivisione

• Consolidamento delle esperienze del “pilota”

• Presentazione dei risultati agli stakeholder

• Redazione Linee Guida

• Analisi del contesto economico -produttivo territoriale

• Identificazione delle aziende da sottoporre al pilota

• Griglia e interpretazione

• Reportistica

• Report degli audit

• Testo delle Linee Guida

Attività realizzate

OutputOutput



I PROTAGONISTI (1/2)

Edizione di quotidianiEditoriale La Provincia

Pulizie - facchinaggio – manutenzioniManutencoop 2000 soc. cooperativa

Manutenzione del verde - agricoltura socialeIl trattore soc. coop sociale a r.l.

Verde edile e fotovoltaicoViola società cooperativa sociale Onlus

Trasporto con taxiSamarcanda soc. coop

Inclusione socialeParsec Servizi società cooperativa sociale

Informazione - comunicazione - Formazione -Editoria consumerista

Consumedia scarl

Servizi socio educativi - inserimento lavorativoSinergie

Servizi alle imprese turisticheLe Mat Agenzia di sviluppo - Consorzio di cooperative sociali s.c.s.

Formazione professionale - consulenza e ricerca

Speha Fresia

Servizi editorialiPigreco soc. coop

Produzione videoDoctor Pixel soc. coop a r.l.

Trasporti FacchinaggioRoma Logistica Società cooperativa

Settore attivitàDenominazione



I PROTAGONISTI (2/2)

Fornitura e messa in opera di materiali hardware e software, comunicazione integrata e tecnologie multimediali

Ekoes

Servizi all’infanzia e alla genitorialitàPatatrac soc. coop sociale a r.l. Onlus

Riabilitazione e assistenza psichiatrica –Immigrazione

Aelle il punto società cooperativa sociale

Servizi alla personaPandora cooperativa sociale Onlus

Servizi socialiCecilia società cooperativa sociale

Servizi all'infanziaIl piccolo principe

Gestione socio sanitaria assistenziale ed educativa

H anno zero cooperativa sociale Onlus

Servizi di assistenza promozione culturale e formativa

Arca di noè cooperariva sociale Onlus

Servizi sociali e culturaliCooperativa sociale Myosotis m.m.

Attività socio educativa per minori e disabili ed inserimento lavorativo

S.C.R.L. Oltre

Servizi socialiNuove risposte cooperativa sociale Onlus

Settore attivitàDenominazione



IL PRIMO QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE: CHE RISULTATI HA PRODOTTO?

• L’ambito più presidiato – da oltre il 65% delle aziende rispondenti - è quello della formazione sui valori e sull’identità dell’organizzazione

• Per quanto riguarda la Comunità, risulta significativa la partecipazione attiva di oltre metà delle aziende a progetti dal valore “sociale” promossi da organizzazioni ed associazioni non profit del territorio

• Oltre il 60 % delle aziende possiede una certificazione di Qualità (ISO 9001)

• L’impegno sull’ambiente sembra concentrarsi sulle politiche volontarie in materia di eco-efficienza e riduzione degli impatti derivanti dalla propria attività (44%)

• Sui fornitori l’impegno più rilevante - per più di metà delle aziende - riguarda le politiche di selezione orientate a criteri “etici”

• Si riscontra la presenza di politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in oltre il 60% delle imprese

� Dall’integrazione tra il questionario utilizzato e la check-list definita dai partner europei del progetto RIMED, è “nata” la griglia con gli indicatori chiave in un’ottica di RSI che verràutilizzata nella fase di audit



ComunitàComunità

PAPA

IMPRESE DEL PILOTA

AmbienteAmbiente

PersonalePersonale

Università/Ricerca

Università/Ricerca

FornitoriFornitori

SociSoci

SindacatiSindacati

Associazioni di categoria

Associazioni di categoria

Consumatori/Clienti

Consumatori/Clienti

•Legambiente•WWF

•CGL, CISL, UIL

•Fondaca•Forum Permanente del Terzo Settore

•Comuni sede aziende

•Municipi

•ACAI, Confcommercio, CNA, Federlazio, Legacoop, Unioncamere

•Adiconsum, Altroconsumo, Consumedia

LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER DEL “PROGETTO PILOTA”

•LUISS, Tor Vergata



LE PRIME INTERVISTE REALIZZATE (1/2)

• Luciano HinnaOrdinario di economia delle aziende pubbliche e non profit

• 15 aprile 2010

• Andrea OliveroPortavoce Forum Permanente del Terzo Settore

• 16 aprile 2010

• Lorenzo Parlati Responsabile Scientifico regionale

• 16 aprile 2010

• Giuseppe OnufrioDirettore Esecutivo Greenpaece Italia

• 20 aprile 2010



• Lorenzo CaricchioPresidente Associazione Cristiana Artigiani Italiani

• 21 aprile 2010

• Alessia SabbatinoDirettore Fondazione di Cittadinanzattiva

• 22 aprile 2010

• Federico BozzancaSegretario FP Cgil Roma e Lazio

• 23 aprile 2010

LE PRIME INTERVISTE REALIZZATE (2/2)



ALCUNE EVIDENZE EMERSE

• Grande entusiasmo per il progetto, per le finalità che si propone e per l’opportunità di “lavorare assieme”

• Alle imprese piccole e di matrice cooperativa si riconoscono processi decisionali inclusivi e una maggiore adesione dei propri lavoratori ai valori

• Si auspica che un progetto rivolto alle PMI le aiuti a riflettere sul valore sociale che esse creano e a lavorare per la costruzione di un qualche indicatore di efficacia sociale del proprio agire (“non c’èPIL economico senza un PIL sociale”)

• I settori ritenuti più “critici” dal punto di vista della RSI sono quello agricolo e delle costruzioni• Si rileva la mancanza di una “visione strategica d’insieme” sul territorio (“il territorio provinciale

fatica ad avere una vocazione sua propria”; “Roma non pianifica il suo futuro”)

• Sono stati individuati come temi prioritari:– gestione della diversità in azienda e strategie di integrazione

– mobility management

– risparmio energetico e idrico delle sedi

– partnership privato/mondo dell’associazionismo non profit per individuare ambiti comuni di intervento (“l’importanza del fare rete”)

– salute e sicurezza

– organizzazione del lavoro (carichi di lavoro, turnazione, part-time, conciliazione)

• Auspicato un secondo incontro allargato con le imprese, da cui possano nascere progetti per il benessere della “comunità” in cui le imprese vivono e operano



LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA…

• La Responsabilità Sociale d’Impresa è l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche da parte delle imprese nelle loro attività ordinarie e nei loro rapporti con i diversi portatoti di interesse (stakeholder).

• Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare oltre investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con gli stakeholder.

Libro verde sulla responsabilità sociale di impresa della Commissione Europea (2001)

ELEMENTI CHIAVERSI

Approccio multistakeholder

VolontarietàAndare oltre la legge



…SI PUÒ TRADURRE NELL’IMPEGNO SU QUATTRO DIMENSIONI

MERCATO

•Selezione “etica” dei fornitori

•Servizi al cliente-utente

•Ascolto dei consumatori

LUOGO DI LAVORO

•Salute e sicurezza

•Pari opportunità e gestione della diversità

•Formazione sui valori (Codice etico)

COMUNITÀAMBIENTE

•Acquisti verdi

•Certificazione ambientale

•Riduzione degli impatti che derivano dall’attività

•Partnership per progetti nel territorio

•Cause Related Marketing

•Coinvolgimento del personale nella Comunità

Secondo l’autorevole modello di BitC, sono quattro gli ambiti a cui è possibile ricondurre l’impegno delle imprese verso l’assunzione di comportamenti e pratiche improntate alla RSI



LA RILEVAZIONE

UN PIANO DI AUDIT

• Al fine di consentire alle imprese di pervenire ad un apprendimento e ad una sperimentazione sul campo di cosa significhi adottare un modello virtuoso di comportamento improntato a criteri di Responsabilità Sociale, verrà pianificata e condotta un’attività di audit presso ciascuna azienda

• L’attività di audit presso ciascuna impresa del pilota ha l’obiettivo di accrescere il grado di consapevolezza rispetto a cosa vuol dire assumere comportamenti socialmente responsabili ed essere concepita come un’attività di apprendimento/formazione in divenire (learning bydoing)

• Inoltre, tale attività permetterà di valutare in corso d’opera le eventuali iniziative/azioni da promuovere al proprio interno per l’avvio di un percorso di miglioramento

OBIETTIVI



MISURARE L’IMPEGNO: LA GRIGLIA DI RILEVAZIONE

Eventuale commento alle informazioni fornite, a cura

del rappresentante dell’impresa

Eventuale fonte del dato fornito

(es. bilancio d’esercizio per le

informazioni

economiche)

Ambito d’indagine,

coerente con la

checklist del

Progetto RIMED

Indicatori sui

principali oggetti

della rilevazione

Distinzione, mutuata dallo

standard GRI,tra indicatori di applicazione

generale (core) e indicatori su pratiche specifiche o

emergenti (additional)

Descrizione sintetica

dell’indicatore

Informazioni e valori

richiesti, a cura del rappresentante

dell’impresa



LA PAROLA ALLE IMPRESE

�DUBBI

�SUGGERIMENTI

�ASPETTATIVE

�CRITICHE

�…



IL CALENDARIO: DEFINIAMOLO INSIEME

POSSIBILI DATE

� …� …� 18 giugno

AZIENDA

� …� …� …

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