Riforma Professionali

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REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito dalla legge 6/8/2008 n.133 A cura della prof. ssa Alessandra Seguri e della Commissione POF IS “Bonomi- Mazzolari” a.s.. 2010-2011

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REGOLAMENTO RECANTENORME CONCERNENTI

IL RIORDINODEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI

Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112Convertito dalla legge 6/8/2008 n.133

A cura della prof.ssa Alessandra Segurie della Commissione POF IS “Bonomi-Mazzolari”

a.s.. 2010-2011

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IDENTITÀ DEGLIISTITUTI PROFESSIONALI

SOLIDA BASE DIISTRUZIONE GENERALE

SOLIDA BASETECNICO

PROFESSIONALE

RISPOSTA ALLE ESIGENZEDEL

SETTOREPRODUTTIVO

ART. 2

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L’ISTITUTOPROFESSIONALE

PERCORSO DI STUDIQUINQUENNALE:• PRIMO BIENNIO

•SECONDO BIENNIO• MONOENNIO

DIPLOMA DI STATO

REGIONE

CORSO DI ISTRUZIONEE FORMAZIONE

PROFESSIONALE

DIPLOMA DIQUALIFICA

PROFESSIONALE

ART. 2

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ISTITUTO SUPERIOREBONOMI MAZZOLARI

SETTORE SERVIZI

• SERVIZI SOCIO-SANITARI• SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA• SERVIZI COMMERCIALI

SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

PRODUZIONIINDUSTRIALI ED ARTIGIANALI

(MODA)

UFFICIOTECNICO

ART. 4

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ORGANIZZAZIONEDEI PERCORSI

• AUTONOMIA• LINEE GUIDA ART. 8 COMMA 6

ORARIO SETTIMANALE LEZIONI32 ORE

Comprensive di:

• SETTORE SERVIZI• SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

• AREA DI ISTRUZIONE GENERALE• AREA DI INDIRIZZO

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI RELATIVI A:“CITTADINANZA E COSTITUTZIONE”

ASSI CULTURALI:Abilità Conoscenze

Competenze

Quota riservata all’insegnamento

dellaReligione Cattolica

ART. 5

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METODOLOGIE DEI

PERCORSI

DIDATTICA DILABORATORIO

ANALISI E SOLUZIONE DI PROBLEMI RELATIVI

AL SETTORE PRODUTTIVODI RIFERIMENTO

LAVORO COOPERATIVOPER PROGETTI

• TECNOLOGIE• PENSIERO CREATIVO

• CONTESTI SCOLASTICI ORGANIZZATI• ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

APPRENDIMENTOINDUTTIVO

PERSONALIZZAZIONEDEI PRODOTTIE DEI SERVIZI

GESTIONE DI PROCESSI

ART. 5

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STRUMENTIPER LA REALIZZAZIONEDEI PERCORSI

AUTONOMIA: MODIFICA DEL CURRICOLO

MAX 20%

FLESSIBILITA':POSSIBILI OPZIONI IN

AREE DI INDIRIZZOMAX 35% 2° BIENNIO

MAX 40% MONOENNIO

FLESSIBILITÀ POSSIBILE DELL'ORARIO ANNUALE DI

LEZIONE DEL PRIMO BIENNIOMAX 25%

DIPARTIMENTI

COMITATOTECNICO SCIENTIFICO

CONTRATTI D'OPERACON ESPERTI MONDO DEL LAVORO

ART. 5

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ART. 6

TITOLI FINALI

DIPLOMA DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE

INDIRIZZO COMPETENZE E OPZIONI

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ART. 7

MONITORAGGIODEI PERCORSI

VALUTAZIONE PERIODICA

DEGLI ESITI DIAPPRENDIMENTO

INVALSI AGGIORNAMENTODEI PERCORSI

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ART. 8

CLASSI QUARTE E QUINTE

ALTERNANZASCUOLA LAVORO

MAX 132 ORE

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LINEE GUIDA PER

IL PASSAGGIO

AL NUOVO ORDINAMENTOD.PR. 15/3/2010, N.87

ART. 8 COMMA 6

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AZIONI PER ILPASSAGGIO AL

NUOVO ORDINAMENTO

Rendere riconoscibilel’identità degli

Istituti professionali

Innovare l’organizzazionescolastica

Motivare gli studenti a costruire il proprio

progetto di vita

Realizzare “alleanze formative”

sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca

Progettare e valutare percompetenze

• quadro di riferimento dell’unione Europea• l’identità degli istituti prof.• PECUP (profilo educativo culturale e professionale)

• Autonomia e flessibilità• Dipartimenti• Comitato tecnico scientifico• Ufficio tecnico

• Insegnare per sviluppare competenze• operare per progetti• valutare le competenzesviluppate

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ORIENTAMENTIPER

L’ORGANIZZAZIONEDEI CURRICOLI

PROFILIGENERALI

ASPETTITRASVERSALI

ASPETTISPECIFICI

• Raccordo tra l’area di istruzione generale e di indirizzo• Curricolo e filiere produttive• Il laboratorio come metodologiadi apprendimento

• Legalità, cittadinanza e costituzione• La conoscenza dell’ambiente e del territorio• La formazione per la sicurezza

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

Scienze motorie

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EQF: quadro europeo delle qualifiche

Strumento finalizzato alla trasparenza delle qualifiche anche a livello europeo

Che cosa propone?

1 livello base (obb. Scolastico) 2-3-4 livelli intermedi5-6-7-8 istruzione post secondaria

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• PENSIERO CRITICO• COMPETENZE PER IMPARARE AD IMPARARE• METODOLOGIA APPREND. ATTIVO

COSA SVILUPPARE?

COME?Con modalità didattiche più flessibili

(induttiva, partecipativa e diffusadidattica di laboratorio)

PERCHÉ? Per favorire attitudini All’autoapprendimento

Al lavoro di gruppoAlla formazione continua

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I DIPARTIMENTISono una articolazione del C.d.D.

Partendo dalle competenze del profilo, definiscono la scansione annualedei risultati attesi e le modalità di certificazione,

favorendo un maggiore raccordo traI vari ambiti disciplinari

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COMPETENZE CHIAVE: capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale

VALUTARE

Accertare non ciò che lo studente sa ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa

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INDIVIDUARE

Le conoscenze ed abilità fondamentali che le varie competenze implicano e il livello di profondità e padronanza da raggiungere

tenendo in considerazione anche conoscenze pregresse

METO

DO

LOG

IADi tipo laboratoriale integrando competenze

sviluppate nell’area generale e in quella di indirizzo

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Come lavorare?

Per progetti nei laboratori in contesti reali

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Per sviluppare le competenze come devono essere le conoscenze?

Significative stabili fruibili

Saper fare in situazioni diverse

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SU COSA SI BASA UN GIUDIZIO DI COMPETENZA?

RISULTATIOTTENUTI

COME SONO STATI

CONSEGUITII RISULTATI

PERCEZIONE DEL PROPRIO LAVORO

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ASSI CULTURALI

DEI LINGUAGGI

MATEMATICO

SCIENTIFICOTECNOLOGICO

STORICO-SOCIALE

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AREA ISTRUZIONEGENERALE

AREAD'INDIRIZZO

DIPARTIMENTO

1° BIENNIO2° BIENNIO +MONOENNIO