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Anno V Numero 1109 Venerdì 05 Maggio 2017 S. Pellegrino M. AVVISO Ordine 1. ORDINE: assistenza legale gratuita 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: FAD in farmaDAY e corso Teorico pratico sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Favismo, quali alimenti evitare? Prevenzione e Salute 5. Lo sai che lavare la barba come i capelli RIDUCE I BATTERI SUL VISO? 6. I 12 alimenti peggiori per i diabetici (e le alternative gustose e salutari) 7. Cuore: per ogni ora passata seduti piu' rischio cardiovascolare. Meteo Napoli Venerdì 5 Maggio Variabile Minima: 14° C Massima: 21 °C Umidità: Mattina = 70% Pomeriggio = 59% Lo sai che lavare la barba come i capelli RIDUCE I BATTERI SUL VISO? Lavare la barba come i capelli, ovvero anche ogni giorno con lo stesso shampoo che si usa per i capelli e asciugarla bene, riduce la presenza di microrganismi e batteri che possano causare follicoliti e dermatiti spiega il prof. Marcello Monti, dermatologo di Humanitas. Con la barba o fresco di rasatura, l’uomo sul viso ha milioni di batteri e anche se una barba folta fa pensare a una dimora ideale per i microbi, anche la pelle imberbe non è da meno. A sostenere questa ipotesi è uno studio pubblicato su The Journal of Hospital Infection, che ha dimostrato la presenza di una quantità di batteri sulla pelle del viso simile negli uomini con e senza barba. Inoltre durante lo studio sui volti sbarbati i ricercatori hanno trovato un microrganismo portatore di infezioni ospedaliere presente anche sulla pelle dei barbuti ma in quantità molto inferiore, ovvero lo Staphylococcus aureus, cioè un batterio resistente a un antibiotico chiamato meticillina . Secondo lo studio quindi un viso rasato favorirebbe maggiormente la presenza dei batteri, come nei barbuti anche se in quantità inferiore, perché rasatura, schiuma da barba e microabrasioni possono aumentare la carica batterica di Staphylococcus aureus, come succede alle mani quando ci si lava di frequente. Questo non significa però che la barba non sia un covo di batteri; anzi, come i capelli, si sporca e si contamina con il contatto con le mani, si popola di batteri, anche se spesso innocui e raramente portatori di infezioni. Infine, alcuni microbi presenti sulla barba sarebbero addirittura benefici secondo un altro lavoro inglese che ha scoperto le proprietà addirittura antibiotiche di alcuni batteri, a significare che la barba potrebbe avere anche un ruolo protettivo dal momento che la barba funziona anche come una barriera per la pelle, protegge la cute dai raggi ultravioletti, rallentandone l’invecchiamento e proteggendo gli eventuali nei presenti sul viso. (Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Pare nu' maccarone senza pertuso - È un uomo senza personalità

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Anno V – Numero 1109 Venerdì 05 Maggio 2017 – S. Pellegrino M.

AVVISO Ordine

1. ORDINE: assistenza legale

gratuita

2. Concorso straordinario

3. ORDINE: FAD in

farmaDAY e corso Teorico

pratico sulle manovre di I°

soccorso

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Favismo, quali alimenti

evitare?

Prevenzione e Salute

5. Lo sai che lavare la barba

come i capelli RIDUCE I

BATTERI SUL VISO?

6. I 12 alimenti peggiori per

i diabetici (e le alternative

gustose e salutari)

7. Cuore: per ogni ora

passata seduti piu' rischio

cardiovascolare.

Meteo Napoli

Venerdì 5 Maggio

Variabile

Minima: 14° C Massima: 21 °C Umidità: Mattina = 70%

Pomeriggio = 59%

Lo sai che lavare la barba come i capelli RIDUCE I BATTERI SUL VISO?

Lavare la barba come i capelli, ovvero anche ogni giorno con lo stesso shampoo che si usa per i capelli e asciugarla bene, riduce la presenza di microrganismi e batteri che possano causare follicoliti e dermatiti – spiega il prof. Marcello Monti, dermatologo di Humanitas.

Con la barba o fresco di rasatura, l’uomo sul viso ha milioni di batteri e anche se una barba folta fa pensare a una dimora ideale per i microbi, anche la pelle imberbe non è da meno. A sostenere questa ipotesi è uno studio pubblicato su The Journal of Hospital Infection, che ha dimostrato la presenza di una quantità di batteri sulla pelle del viso simile negli uomini con e senza barba. Inoltre durante lo studio sui volti sbarbati i ricercatori hanno trovato un microrganismo portatore di infezioni ospedaliere presente anche sulla pelle dei barbuti ma in quantità molto inferiore, ovvero lo Staphylococcus aureus, cioè un batterio resistente a un antibiotico chiamato meticillina. Secondo lo studio quindi un viso rasato favorirebbe maggiormente la presenza dei batteri, come nei barbuti anche se in quantità inferiore, perché rasatura, schiuma da barba e microabrasioni possono aumentare la carica batterica di Staphylococcus aureus, come succede alle mani quando ci si lava di frequente. Questo non significa però che la barba non sia un covo di batteri; anzi, come i capelli, si sporca e si contamina con il contatto con le mani, si popola di batteri, anche se spesso innocui e raramente portatori di infezioni. Infine, alcuni microbi presenti sulla barba sarebbero addirittura benefici secondo un altro lavoro inglese che ha scoperto le proprietà addirittura antibiotiche di alcuni batteri, a significare che la barba potrebbe avere anche un ruolo protettivo dal momento che la barba funziona anche come una barriera per la pelle, protegge la cute dai raggi ultravioletti, rallentandone l’invecchiamento e proteggendo gli eventuali nei presenti sul viso. (Humanitas)

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Proverbio di oggi….…….. Pare nu' maccarone senza pertuso - È un uomo senza personalità

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

SCIENZA E SALUTE

FAVISMO, QUALI ALIMENTI EVITARE?

I soggetti colpiti da favismo devono stare attenti anche all’ingestione di altri alimenti oltre alle fave?

L’abbiamo chiesto alla dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.

Il favismo è legato ad un difetto congenito, pertanto ereditario,

un’intolleranza alimentare trasmessa su base ereditaria che si

caratterizza per la

carenza di un enzima presente nei globuli rossi, il G6PD, glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, molto importante per il loro metabolismo perché li protegge dallo stress dai processi ossidativi.

Questa carenza determina la distruzione dei globuli rossi e, quindi,

l’insorgenza di anemia emolitica con ittero, emoglobinuria, anemia

grave.

Le sue manifestazioni tendenzialmente fanno la loro comparsa qualche ora dopo l’ingestione di fave.

Anche l’assunzione di alcuni farmaci rientra fra i fattori scatenanti delle manifestazioni cliniche.

I sintomi non sono solo quelli legati all’anemia come pallore e debolezza ma anche ittero, febbre, urine

ipercolorate, fino alla compromissione delle condizioni generali.

Alcune persone affette da favismo non tollerano nemmeno l’esposizione ai pollini delle piantagioni di

fave né ai baccelli di fave fresche.

Le FAVE sono un alimento che va sempre evitato: cotte, crude o secche

«Le fave, in qualunque forma, sicuramente fungono da fattori scatenanti inibendo completamente

l’attività dell’enzima, già carente nelle persone affette da favismo.

Le sostanze ossidanti, alimenti o farmaci, denaturano l’emoglobina dei globuli rossi diminuendo la loro

capacità di trasportare ossigeno alle cellule del corpo scatenando la crisi emolitica e le conseguenze ad

essa correlate», spiega la specialista.

Oltre a queste, quali alimenti possono scatenare le manifestazioni cliniche del FAVISMO?

«Il favismo è una condizione mista, l’esposizione a sostanze trigger scatenanti, fave prima di tutto ma

non solo, riduce ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti per il defict enzimatico.

Esistono più di 200 varianti del deficit, pertanto le reazioni possono essere differenti a seconda delle

condizioni della persona affetta da favismo, soprattutto se più fattori concomitano come stress e agenti

ossidativi. Con assoluta certezza le fave ma anche i piselli sono cause dirette ossidative, così come

molti farmaci».

«In via precauzionale è preferibile evitare anche tutti gli altri legumi compresa la soia e i prodotti da essa

derivati, piante come la Verbena Hybrida utilizzata come pianta ornamentale, estratti vegetali spesso

utilizzati nella medicina orientale, i mirtilli, il vino rosso ma anche sostanze utilizzate per i tatuaggi e

l’Henné diffuso come tintura per i capelli.

Per chi ama mangiare in ristoranti orientali o viaggia è consigliabile informarsi sugli ingredienti contenuti

nei cibi e conoscere la traduzione degli alimenti da evitare nelle varie lingue», conclude la specialista.

(Salute, Humanitas)

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

PREVENZIONE E SALUTE

I 12 alimenti peggiori per i diabetici (e le alternative gustose e salutari)

Per chi soffre di diabete è più facile di quanto si creda seguire una dieta salutare che eviti i picchi di zucchero nel sangue, vero pericolo per i diabetici.

«Non è giusto porre divieti - chiarisce il professor Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Ateneo Federico II di Napoli - ma certi alimenti vanno certamente limitati. Per tutto esiste una valida alternativa».

COME SCEGLIERE GLI ALIMENTI Chi ha il diabete deve stare molto attento a quello che mangia per mantenersi in salute. «L’obiettivo principale è quello di evitare picchi di zucchero nel sangue» . Caramelle e bevande zuccherate possono essere molto pericolosi per i diabetici perché il corpo assorbe questi zuccheri semplici in modo quasi istantaneo. Bisogna fare attenzione anche a tutti i tipi di carboidrati e agli alimenti con alti contenuti di grassi cattivi perché le persone diabetiche sono ad altissimo rischio di sviluppare malattie cardiache. «Non ci sono divieti - una fetta di torta una volta alla settimana anche un diabetico se la può permettere . I nostri sono suggerimenti salutari per offrire un’alternativa ad alimenti che non fanno bene e seguire una dieta corretta senza troppe privazioni».

1. RISO BIANCO Più riso bianco si mangia, maggiore è il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, secondo una revisione del 2012. Secondo uno studio che ha coinvolto oltre 350 mila persone coloro che mangiavano riso bianco risultavano più a rischio diabete, e il rischio aumentava dell’11% per ogni porzione di riso in più al giorno. Il riso bianco e la pasta possono causare picchi glicemici simili a quelli dello zucchero. Andrebbero limitati il più possibile alimenti processati, fritti e fatti con farina bianca. L’alternativa: riso integrale o parboiled «I cereali integrali non provocano gli stessi picchi di zucchero nel sangue grazie alla fibra, che aiuta a rallentare la corsa del glucosio nel sangue» spiega il professor Riccardi. Inoltre uno studio della Harvard School of Public Health ha rilevato che il consumo di due o più porzioni di riso integrale a settimana è associato a un rischio di diabete inferiore. «Un’alternativa valida è il riso paraboiled, quello che non scuoce - suggerisce il diabetologo - perché il rilascio dell’amido è più lento come per il riso integrale e non fa salire così velocemente la glicemia»

2. PIZZA La pizza è un piatto ricco di carboidrati e non è certo un alimento da mangiare tutti i giorni. Fa parte della tradizione culinaria italiana e anche i diabetici possono mangiarla, basta non esagerare. L’alternativa: pizza mignon alle verdure «Chi soffre di diabete può mangiare la pizza una volta alla settimana con un piccolo accorgimento: va scelta la porzione mignon ( o mezza pizza) possibilmente con le verdure o i funghi. Da evitare condimenti come salsiccia, wustel, patatine e salame piccante. Ottimo, se piace, l’impasto integrale»

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

3. BANANE MATURE, MELONI E UVA Tutta la frutta fresca contiene fibre e vitamine, caratteristica che la rende salutare per tutti i tipi di dieta. Ad ogni modo ci sono frutti che contengono più zucchero come banane mature, melone, uva, cachi, fichi e mandarini che potrebbero causare picchi di glucosio nel sangue. Naturalmente tutto dipende sempre dalle dosi. L’alternativa: frutti meno zuccherini La scelta migliore per chi è diabetico sono mele Granny smith, pere, arance, fragole, anguria, mirtilli e frutti di bosco

4. FAST FOOD I fast food sono decisamente luoghi poco salutari per tutti e per i diabetici ancora di più. Ma ogni tanto, in compagnia di amici, anche chi soffre di diabete può farsi la concessione, anche in questo caso, come per la pizza, piccoli accorgimenti rendono tutto più salutare. L’alternativa: hamburger semplice Il prof. Riccardi propone hamburger semplici senza formaggio accompagnati da un’abbondante insalata.

5. CORNETTO A COLAZIONE Per mantenere la glicemia sotto controllo sono da evitare il classico cornetto, le paste dolci, e i toast con abbondante marmellata perché contengono farina bianca trasformata e sono ricchi di grassi, carboidrati e sodio. L’alternativa: torte di riso integrali o yogurt senza zucchero. «Il toast con la marmellata non è un tabù, basta spalmarne un velo con una percentuale del 60% di frutta»

6. FRULLATI E SUCCHI DI FRUTTA I frullati di frutta sembrano salutari, ma per un diabetico possono trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso perché sono pieni di zucchero e possono essere dannosi quanto le lattine di bevande zuccherate. Anche i succhi di frutta sono pieni di calorie e ricchi di zuccheri e andrebbero davvero evitati. compresi la spremuta d’arancia etichettata senza zuccheri aggiunti e la spremuta casalinga L’alternativa: meglio un frutto perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo L’alternativa: Meglio il frutto intero, perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo. Il frullato si può bere, ma se composto con frutta a basso contenuto di zuccheri e verdure, come cavoli e spinaci (senza l’aggiunta di zuccheri!)

7. MISCELE DI FRUTTA SECCA E DISIDRATATA Nei supermercati sono in vendita miscele di frutta secca, con guscio e disidratata: un mix di noci, mandorle, nocciole, ma anche frutta disidratata come albicocca o uva passa. Il problema è che il processo di disidratazione fa diventare molto concentrati anche gli zuccheri ed è facile esagerare con le dosi dal momento che un’albicocca secca, a livello di zuccheri, è come un’albicocca fresca, solo molto più piccola e la stessa cosa con l’uva passa, abusarne è un attimo. L’alternativa: ci si può creare il proprio mix di semi di girasole, noci, mandorle, piccole quantità di cocco non zuccherato. Per chi ha il diabete una manciata di frutta secca con guscio è salutare. No invece a quella disidratata

8. CEREALI RAFFINATI Cereali raffinati per colazione possono causare picchi di zucchero nel sangue, anche se le reazioni variano da persona a persona. L’alternativa: Per colazione si possono scegliere fiocchi d’avena senza zucchero o cereali integrali (attenzione che non ci sia aggiunta di zuccheri). Ottimi anche pane e grissini integrali.

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

9. FORMAGGI I formaggi fanno parte della tradizione culinaria italiana, sono ricchi di grassi saturi e non vanno consumati in grandi quantità: non più di due/tre volte alla settimana, ma questa è una regola generale che vale per tutti. Per i diabetici sono da evitare i formaggi più ricchi di grassi che sono mascarpone, gorgonzola, caciotta, formaggi stagionati. L’alternativa: per chi soffre di diabete sono da preferire la ricotta di vacca, il fioridilatte, primosale, i formaggi freschi un paio di volte alla settimana

10. BARRETTE ENERGETICHE E SPORT DRINK A prima vista le barrette energetiche possono sembrare una scelta salutare come snack, ma la maggior parte contengono alti livelli di zuccheri e carboidrati. Stessa cosa per gli sport drink. L’alternativa: per merenda meglio qualche mandorla, un ghiacciolo (ci sono solo 10 grammi di zucchero), un frutto, uno yogurt o un pacchetto di cracker integrali

11. PATATINE FRITTE Le patatine fritte sono piene di carboidrati e grassi e una porzione abbondante può davvero risultare devastante per un diabetico perché sono molto ricche di amido. L’alternativa: «Le patatine fritte sono un problema per i diabetici perché contengono molto amido - spiega il professor Riccardi - e la frittura non è certo salutare, ma è un problema secondario. In alternativa va benissimo la verdura cotta ma una volta a settimana va bene anche il carciofo, la zucchina o la melanzana fritta, facendo attenzione ad asciugare l’olio della frittura»

12. CARNI GRASSE I diabetici sono ad alto rischio di malattie cardiache. Anche se la carne è ricca di proteine e non contiene carboidrati (che aumentano lo zucchero nel sangue), alcune fonti di proteine sono migliori di altre. Va evitata la carne ricca di grassi saturi (come la carne rossa), i fritti, la carne impanata L’alternativa: l’obiettivo è assumere il più possibile proteine di origine vegetale come fagioli, piselli, lenticchie). Meglio pesce, frutti di mare e carne bianca come pollo o tacchino che tendono a contenere meno grassi saturi. (Salute, Humanitas)

CUORE: PER OGNI ORA PASSATA SEDUTI PIU' RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Non importa quanta attività fisica si faccia, ma ogni ora trascorsa seduti i livelli di pericolosi depositi nelle arterie aumentano del 14 %, incrementando di conseguenza il rischio di sviluppare malattie cardiache.

La troppa sedentarietà è stata collegata alle cosiddette calcificazioni delle coronarie, ovvero a quelle placche di calcio che si depositano sulle pareti arteriose causandone il restringimento. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato le immagini delle Tac di oltre duemila soggetti adulti dopo aver monitorato il loro livello di attività fisica tramite rilevatori di movimento. Grazie a questo sistema gli studiosi hanno potuto verificare il tempo che ogni individuo ha trascorso seduto. Ebbene, dai risultati è emerso che ogni persona trascorre seduta, in media, 5 ore al giorno. Tempo che aumenta nel caso di soggetti più anziani o con un alto indice di massa corporea, nei diabetici o in chi soffre di ipertensione. Lo studio ha inoltre mostrato che ogni ora trascorsa da seduti è associata a un aumento del 14% nella formazione di calcificazioni coronariche. E l'attività fisica sembra non annullare l'effetto della troppa sedentarieta'. "Ridurre la quantità di tempo che si passa seduti anche di una o due ore potrebbe avere un impatto significativo e positivo sulla futura salute cardiovascolare". (Salute, Agi)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO

DATA TITOLO CF Venerdì

5 Maggio Ore 21,00

Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di PRIMO SOCCORSO in caso di : TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;

INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport I PARTE Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II

14 Martedì 16 Maggio Ore 21,00

II PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II

Martedì 23 Maggio Ore 21,00 – III PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II

basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e

accreditarsi.

ORDINE: grande successo per FAD in farmaDAY: un nuovo modo di aggiornarsi

FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM

AVVISO: per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 15 Giugno

a. Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:

1. Nome, Cognome; 2. Codice Fiscale. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita, 4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato

esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.

b. In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE insieme alle istruzioni per fruire del Corso.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

30 Crediti ECM COME PARTECIPARE

COME PARTECIPARE

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,

Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio”

Di seguito schema generale del corso.

SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo TITOLO Data N. Modulo TITOLO Data N.

1/A Influenza 1 26-Apr 1 5/A Rinite 1 8-Giu 29

1/B Influenza 2 27-Apr 2 5/B Rinite 2 9-Giu 30

1/C Influenza 3 28-Apr 3 5/C Rinite 3 12-Giu 31

1/D Influenza 4 2-Mag 4 5/D Rinite 4 13-Giu 32

1/E Influenza 5 3-Mag 5 5/E Rinite 5 14-Giu 33

1/F Influenza 6 4-Mag 6 5/F Rinite 6 15-Giu 34

1/G Influenza 7 5-Mag 7 5/G Rinite 7 16-Giu 35

1/H Influenza 8 8-Mag 8 5/H Rinite 8 19-Giu 36

1/I Influenza 9 9-Mag 9 5/I Rinite 9 20-Giu 37

QUESTIONARIO n.1 QUESTIONARIO n. 5 2/A Raffreddore 1 10-Mag 10 6/A Tosse 1 21-Giu 38

2/B Raffreddore 2 11-Mag 11 6/B Tosse 2 22-Giu 39

2/C Raffreddore 3 12-Mag 12 6/C Tosse 3 23-Giu 40

2/D Raffreddore 4 15-Mag 13 6/D Tosse 4 26-Giu 41

2/E Raffreddore 5 16-Mag 14 6/E Tosse 5 27-Giu 42

2/F Raffreddore 6 17-Mag 15 6/F Tosse 6 28-Giu 43

QUESTIONARIO n.2 6/G Tosse 7 29-Giu 44

3/A Influenza e Raffreddore 1 18-Mag 16 6/H Tosse 8 30-Giu 45

3/B Influenza e Raffreddore 2 19-Mag 17 6/I Tosse 9 3-Lug 46

3/C Influenza e Raffreddore 3 22-Mag 18 QUESTIONARIO n. 6

3/D Influenza e Raffreddore 4 23-Mag 19 7/A Sinusite 1 4-Lug 47

3/E Influenza e Raffreddore 5 24-Mag 20 7/B Sinusite 2 5-Lug 48

3/F Influenza e Raffreddore 6 25-Mag 21 7/C Sinusite 3 6-Lug 49

3/G Influenza e Raffreddore 7 26-Mag 22 QUESTIONARIO n. 7

QUESTIONARIO n.3 8/A Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug 50

4/A Mal di Gola 1 29-Mag 23 8/B Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug 51

4/B Mal di Gola 2 30-Mag 24 8/C Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 52

4/C Mal di Gola 3 31-Mag 25 QUESTIONARIO n.8

4/D Mal di Gola 4 5-Giu 26

4/E Mal di Gola 5 6-Giu 27

4/F Mal di Gola 6 7-Giu 28

QUESTIONARIO n. 4

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

Modulo 1/G:

SINTOMI IN FARMACIA:

Ruolo del Farmacista

Influenza (VI)

LA PREVENZIONE

1. Misure di igiene e protezione individuale

a) Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) fortemente

raccomandato;

b) Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o

tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) raccomandato;

c) Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie se in fase iniziale

raccomandato;

d) Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti

sanitari (ospedali) raccomandato.

2. La vaccinazione Rappresenta il mezzo più efficace per prevenire la malattia e le sue complicanze. I vaccini a subunità sono meno reattivi e pertanto sono particolarmente indicati per bambini ed adulti che abbiano presentato episodi di reazioni indesiderate a precedenti vaccinazioni. I vaccini viromiali vanno considerati come vaccini adiuvati, sono autorizzati per l’immunizzazione dei soggetti dai 6 mesi in avanti. I vaccini adiuvati con MF59 sono autorizzati dei soggetti >65 anni. La funzione degli adiuvanti è quella di potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione.

3. Gli antivirali I virus dell’influenza possono acquisire resistenza agli antivirali. Per questo motivo, l’uso profilattico degli antivirali non è raccomandato di routine durante le epidemie stagionali di influenza.

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

https://fad.ocmcomunicazioni.com

VACCINO SPLIT Contenente virus influenzali frammentati

VACCINO A SUBUNITA’ Contenente solo antigeni di superficie, emoagglutinina e neuraminidasi

VACCINO VIROSOMIALE Contenente gli antigeni di superficie, emoagglutinine e neuroaminidasi legati a virosomi come sistema

carrier/adiuvante

VACCINO ADIUVATO Contenente antigeni di superficie emulsionati ad MF59, adiuvante oleoso metabolizzabile

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PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 1109

SCUOLA di SPECIALIZZAZIONE in: VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO

La Scuola di Specializzazione Valutazione e Gestione del Rischio Chimico è finalizzata alla formazione di figure professionali con specifiche competenze, necessarie per valutare e gestire i rischi derivanti dalla produzione, dall'immissione sul mercato e dall'uso di sostanze chimiche e loro miscele, nonchè i rischi legati all'intero ciclo di vita di prodotti destinati ad usi specifici e regolamentati dalle recenti normative sociali, di settore e di prodotto.

Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che operano nelle istituzioni -pubbliche e private - interessate ad approfondire le tematiche tecnico-scientifiche, legislative e applicative correlate alla gestione delle sostanze chimiche e alla valutazione del rischio chimico, così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie.

Per consultare il Bando e una brochure informativa sulla Scuola, basta cliccare il seguente link:

http://www.farmacia.unina.it/documents/12375415/14099875/BandoSpRischio/963f4505-

1f1a-4b0b-bda4-4a111b42b5e8

REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

CONVEGNO :

Nuovi farmaci per l’epatite C – Destinatari: l’evento ECM è rivolto a n° 100 professionisti della sanità tra le seguenti figure: Farmacisti: (Ospedalieri e Territoriali) Medici Chirurghi: Infermieri: Crediti: 6 crediti formativi Iscrizioni: l’iscrizione obbligatoria ed a titolo gratuito, potrà essere effettuata compilando il form disponibile sulla pagina dedicata all’evento del sito web klinksolutions.it