Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre - Parrocchia Asseggiano...Annuncio funebre. In questa settimana è...

2
Appuntamenti della settimana Domenica 16 ore 10.00 lustri di matrimonio a seguire rinfresco in patronato Martedì 18 30° anniversario della prima ordinazione del diaconato permanente a Venezia. Auguri al nostro diacono permanente Be- nito e agli altri diaconi Ore 20.30 inizio della scuola di teologia S. Marco a Zelarino buon percorso formativo a chi vi partecipa Mercoledì 19 ore 15.00 incontro sul vangelo di Marco Sabato 22 ore 15.30 apertura del mercatino in patronato ore 20.30 veglia missionaria alla Gazzera Domenica 23 giornata missionaria Mondiale Tutte le offerte delle S. messe saranno devolute alle Missioni Domenica 16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica 23 ore 08.00 ore 10.00 ore 08.00 ore 08.00 ore 07.30 ore 08.00 ore 08.00 ore 18.30 ore 08.00 ore 10.00 XXIX^ Domenica del tempo ordinario Def.to Marangon Mario Def.ti Vio Enrico e Pierfrancesco; Liberalesso Paola; Simionato Ida S. Ignazio d’Antiochia Anime S. Luca evangelista festa Anime Anime Def.ti Fam. Bortolato e Michielan; Simionato Esterina Anime Def,ti Corazza Andrea, Carraro Gemma e Milan Gianni; Stevanato Giuseppe e fam.Cerello XXX^ Domenica del tempo ordinario GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE Def.ti Manente Mario e Ada; Bortolato Silvio e Palmira; Bordignon Franco Deppieri Rina e Dal Canton Cesare Def.ti Fam. Castellaro Giuseppe; Lazzarin Lo- renzo Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre Annuncio funebre. In questa settimana è ritornata alla casa del Padre, suor Carla Scap- pin, delle suore Ancelle di Gesù. Era nata 77 anni fa, ed ha svolto il suo servizio presso la nostra scuola materna dal „73 al „77 e dal „82 al „93. La affidiamo nella preghiera al Signore della vita. Le esequie si sono svolte venerdì a Castello di Godego. Vi hanno par- tecipato alcune persone della nostra parrocchia. XXIX^ Domenica del tempo ordinario “Pregare, con fede senza stancarsi”. Lc 18,1-8 N° 1407 16 ottobre 2016 Lo scopo per cui Gesù ha narrato il caso della vedova e del giudice ingiusto è spiegato dalla premessa ("Una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi") e dalla conclusione: se persino un disonesto si piega alle richieste, "Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano notte e giorno verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" Domanda misterio- sa e inquietante, quella che chiude il brano, come inquietante è che un giudice faccia il suo dovere solo per togliersi un fasti- dio. A parte ciò, sul tema del discorso ("pregare sempre, sen- za stancarsi mai") par di sentire l'obiezione di molti (A che ser- ve? Tante volte ho pregato e ripregato, ma non ho ottenuto quanto chiedevo...), accampata per giustificare il loro non pre- gare più. A chi lamenta di non essere stato esaudito, danno risposta altre indicazioni di questo stesso brano. Primo, occor- re pregare con fede autentica, e non è detto che la nostra sempre lo sia. A volte è più superstizione. Dio non è un'opzio- ne tra le altre, non è il tappabuchi che può risolvere quanto non si è riusciti a ottenere in altro modo: a lui ci si rivolge con la piena, incondizionata fiducia che egli è Padre, premuroso ma anche sapiente; lui sa che cosa va bene per noi, e non sarebbe un buon padre se ci desse quello che, nell'immediato o in futuro, egli sa che ci sarebbe non di vantaggio ma di dan- no. In altre parole - ed è la seconda indicazione offerta da questo brano - Dio "fa giustizia", cioè fa ciò che è giusto. Pos- siamo chiedergli quello che a noi pare opportuno o convenien- te, ma con la fede di chi si rimette al suo giudizio, si mette nel- le sue mani, accetta la sua volontà anche quando discorda dalla nostra. Così Gesù ci ha insegnato, invitandoci a chiede- re nel "Padre nostro" che "Sia fatta la tua volontà", e così ci ha insegnato con l'esempio, quando nell'orto degli ulivi, nell'immi- nenza della sua passione, ha pregato dicendo: "Padre, se possibile passi da me questo calice; però non come voglio io, ma come vuoi tu". Sublime modello! La preghiera autentica non sta nel tentare di piegare Dio al nostro volere, ma nel cer- care di mettersi nella sua ottica, inserendosi nel progetto che egli ha sul mondo e su ciascun uomo, convinti che si tratta di un progetto di bene per i singoli e per l'intera umanità. La ter- za indicazione deriva dalla frase finale. La vera piena giustizia si attuerà "quando il Figlio dell'uomo - cioè lo stesso Gesù - verrà" a prenderci da questa vita e, se ci troverà aderenti alla fede, ci trasferirà là dove tutti e per sempre sono felici di fare la volontà di Dio. La perfezione non è di questo mondo, inqui- nato dal male: per guarire il quale tuttavia egli ci ha dato la

Transcript of Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre - Parrocchia Asseggiano...Annuncio funebre. In questa settimana è...

Page 1: Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre - Parrocchia Asseggiano...Annuncio funebre. In questa settimana è ritornata alla casa del Padre, suor Carla Scap-pin, delle suore Ancelle di Gesù.

Appuntamenti della settimana Domenica 16 ore 10.00 lustri di matrimonio a seguire rinfresco in patronato Martedì 18 30° anniversario della prima ordinazione del diaconato permanente a Venezia. Auguri al nostro diacono permanente Be-nito e agli altri diaconi Ore 20.30 inizio della scuola di teologia S. Marco a Zelarino buon percorso formativo a chi vi partecipa Mercoledì 19 ore 15.00 incontro sul vangelo di Marco Sabato 22 ore 15.30 apertura del mercatino in patronato ore 20.30 veglia missionaria alla Gazzera Domenica 23 giornata missionaria Mondiale Tutte le offerte delle S. messe saranno devolute alle Missioni

Domenica 16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica 23

ore 08.00 ore 10.00 ore 08.00 ore 08.00 ore 07.30 ore 08.00 ore 08.00 ore 18.30 ore 08.00 ore 10.00

XXIX^ Domenica del tempo ordinario Def.to Marangon Mario Def.ti Vio Enrico e Pierfrancesco; Liberalesso Paola; Simionato Ida S. Ignazio d’Antiochia Anime S. Luca evangelista festa Anime Anime Def.ti Fam. Bortolato e Michielan; Simionato Esterina Anime Def,ti Corazza Andrea, Carraro Gemma e Milan Gianni; Stevanato Giuseppe e fam.Cerello XXX^ Domenica del tempo ordinario GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE Def.ti Manente Mario e Ada; Bortolato Silvio e Palmira; Bordignon Franco Deppieri Rina e Dal Canton Cesare Def.ti Fam. Castellaro Giuseppe; Lazzarin Lo-renzo

Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre

Annuncio funebre. In questa settimana è ritornata alla casa del Padre, suor Carla Scap-pin, delle suore Ancelle di Gesù. Era nata 77 anni fa, ed ha svolto il suo servizio presso la nostra scuola materna dal „73 al „77 e dal „82 al „93. La affidiamo nella preghiera al Signore della vita. Le esequie si sono svolte venerdì a Castello di Godego. Vi hanno par-tecipato alcune persone della nostra parrocchia.

"Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti"

XXIX^ Domenica del tempo ordinario

“Pregare, con fede senza stancarsi”. Lc 18,1-8

N° 1407

16 ottobre

2016

Lo scopo per cui Gesù ha narrato il caso della vedova e del giudice ingiusto è spiegato dalla premessa ("Una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi") e dalla conclusione: se persino un disonesto si piega alle richieste, "Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano notte e giorno verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" Domanda misterio-sa e inquietante, quella che chiude il brano, come inquietante è che un giudice faccia il suo dovere solo per togliersi un fasti-dio. A parte ciò, sul tema del discorso ("pregare sempre, sen-za stancarsi mai") par di sentire l'obiezione di molti (A che ser-ve? Tante volte ho pregato e ripregato, ma non ho ottenuto quanto chiedevo...), accampata per giustificare il loro non pre-gare più. A chi lamenta di non essere stato esaudito, danno risposta altre indicazioni di questo stesso brano. Primo, occor-re pregare con fede autentica, e non è detto che la nostra sempre lo sia. A volte è più superstizione. Dio non è un'opzio-ne tra le altre, non è il tappabuchi che può risolvere quanto non si è riusciti a ottenere in altro modo: a lui ci si rivolge con la piena, incondizionata fiducia che egli è Padre, premuroso ma anche sapiente; lui sa che cosa va bene per noi, e non sarebbe un buon padre se ci desse quello che, nell'immediato o in futuro, egli sa che ci sarebbe non di vantaggio ma di dan-no. In altre parole - ed è la seconda indicazione offerta da questo brano - Dio "fa giustizia", cioè fa ciò che è giusto. Pos-siamo chiedergli quello che a noi pare opportuno o convenien-te, ma con la fede di chi si rimette al suo giudizio, si mette nel-le sue mani, accetta la sua volontà anche quando discorda dalla nostra. Così Gesù ci ha insegnato, invitandoci a chiede-re nel "Padre nostro" che "Sia fatta la tua volontà", e così ci ha insegnato con l'esempio, quando nell'orto degli ulivi, nell'immi-nenza della sua passione, ha pregato dicendo: "Padre, se possibile passi da me questo calice; però non come voglio io, ma come vuoi tu". Sublime modello! La preghiera autentica non sta nel tentare di piegare Dio al nostro volere, ma nel cer-care di mettersi nella sua ottica, inserendosi nel progetto che egli ha sul mondo e su ciascun uomo, convinti che si tratta di un progetto di bene per i singoli e per l'intera umanità. La ter-za indicazione deriva dalla frase finale. La vera piena giustizia si attuerà "quando il Figlio dell'uomo - cioè lo stesso Gesù - verrà" a prenderci da questa vita e, se ci troverà aderenti alla fede, ci trasferirà là dove tutti e per sempre sono felici di fare la volontà di Dio. La perfezione non è di questo mondo, inqui-nato dal male: per guarire il quale tuttavia egli ci ha dato la

Page 2: Ricorrenze dal 16 al 23 ottobre - Parrocchia Asseggiano...Annuncio funebre. In questa settimana è ritornata alla casa del Padre, suor Carla Scap-pin, delle suore Ancelle di Gesù.

COLLABORAZIONE PASTORALE

Giovedì scorso il patriarca ha nomina-

to don Ottavio Trevisanato moderato-

re della nostra collaborazione pastora-

le. Il suo compito sarà quello di dare

avvio alla collaborazione, muovendo i

primi passi per la formazione del ce-

nacolo cioè un gruppo di preti e laici

attenti alla realtà della zona che prega-

no e si incontrano frequentemente per

moderare i vari ambiti della vita delle

tre parrocchie S. Barbara, Gazzera e

Asseggiano, mettendo insieme le varie

iniziative e le forze per rivitalizzare

quelle realtà che con il tempo si sono

un po‟ “affaticate”. Nelle prossime

settimane si metteranno a punto anche

gli ambiti specifici dell‟azione pasto-

rale del moderatore e degli altri sacer-

doti.

Con lui il patriarca ha nominato anche

don Valentino Cagnin quale incaricato

della pastorale giovanile e dell‟ac-

compagnamento delle giovani fami-

glie.

Nel frattempo resteranno attivi anche

alcuni momenti comuni del vicariato

tra cui le celebrazioni dei patroni.

Due momenti di preghiera insieme in

preparazione al Natale il 25 novembre

e il 5 marzo in preparazione alla Pa-

squa presso l‟istituto salesiano alla

Gazzera.

MERCATINO IN PATRONATO Sabato 22 ottobre alle 15.30 fino alle

19.30, sarà aperto presso il patronato, il

mercatino di vestiario uomo, donna e

bambino. Passate a visitarlo perché po-

trete trovare dei veri affari a poco prez-

zo. Inoltre continuerà anche domenica

mattina 23 ottobre dalle ore 8.30 alle

12.30 e lunedì dalle 14.30 alle 16.00

VEGLIA MISSIONARIA

Sabato 22 ottobre alle 20.30 presso la

parrocchia di Gazzera ci sarà la veglia

missionaria. Molto significativo in que-

sto momento di preghiera, sarà la par-

tenza missionaria di un saveriano don

Simone Piccolo, nativo della Gazzera,

al quale il padre provinciale lo invierà

nelle Filippine.

ricetta, riassumibile appunto nel fare la sua volontà. Se tutti gli uomini si preoc-cupassero di questo, ad esempio os-servando i comandamenti, cadrebbero tante nostre richieste, perché non ci sarebbero più soprusi, violenza, miseria eccetera. Questo mondo non sarebbe già il paradiso, ma ci andrebbe vicino. Don Marco

STRALCI DAL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MISSIONARIA Il Giubileo Straordinario della Misericordia, che la Chiesa sta vivendo, offre una luce particolare anche alla Giornata Missionaria Mondiale del 2016: ci invita a guardare alla missione ad gentes come una grande, immensa opera di miseri-cordia sia spirituale che materiale. In effetti, in questa Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all’intera famiglia umana. In forza del mandato missionario, la Chiesa si prende cura di quanti non conoscono il Vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell’amore del Signore. Accogliendo e seguendo Gesù mediante il Vangelo e i Sacramenti, con l’azione dello Spirito Santo noi possiamo diventare misericordiosi come il nostro Padre celeste, imparando ad amare come Lui ci ama e facendo della nostra vita un dono gratuito, una segno della sua bontà (cfr Bolla Misericordiae Vultus, 3). La Chiesa per prima, in mezzo all’umanità, è la comunità che vive della misericor-dia di Cristo: sempre si sente guardata e scelta da Lui con amore misericordio-so, e da questo amore essa trae lo stile del suo mandato, vive di esso e lo fa conoscere alle genti in un dialogo rispettoso con ogni cultura e convinzione reli-giosa. A testimoniare questo amore di misericordia, come nei primi tempi dell’espe-rienza ecclesiale, sono tanti uomini e donne di ogni età e condizione. Segno eloquente dell’amore materno di Dio è una considerevole e crescente presenza femminile nel mondo missionario, accanto a quella maschile. Le donne, laiche o consacrate, e oggi anche non poche famiglie, realizzano la loro vocazione mis-sionaria in svariate forme: dall’annuncio diretto del Vangelo al servizio caritati-vo. Accanto all’opera evangelizzatrice e sacramentale dei missionari, le donne e le famiglie comprendono spesso più adeguatamente i problemi della gente e sanno affrontarli in modo opportuno e talvolta inedito: nel prendersi cura della vita, con una spiccata attenzione alle persone più che alle strutture e mettendo in gioco ogni risorsa umana e spirituale nel costruire armonia, relazioni, pace, solidarietà, dialogo, collaborazione e fraternità, sia nell’ambito dei rapporti inter-personali sia in quello più ampio della vita sociale e culturale, e in particolare della cura dei poveri. Ogni popolo e cultura ha diritto di ricevere il messaggio di salvezza che è dono di Dio per tutti. Ciò è tanto più necessario se consideriamo quante ingiustizie, guerre, crisi umanitarie oggi attendono una soluzione. I missionari sanno per esperienza che il Vangelo del perdono e della misericordia può portare gioia e riconciliazione, giustizia e pace. Il mandato del Vangelo: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spi-rito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28,19-20) non si è esaurito, anzi ci impegna tutti, nei presenti scenari e nelle attuali sfide, a sentirci chiamati a una rinnovata “uscita” missionaria….

Maria Santissima, icona sublime dell’umanità redenta, modello missionario per la Chiesa, insegni a tutti, uomini, donne e famiglie, a generare e custodire ovunque la presenza viva e misteriosa del Signore Risorto, il quale rinnova e

riempie di gioiosa misericordia le relazioni tra le persone, le culture e i popoli.