Riassunto - Mc Quail

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SOCIOLOGIA DEI MEDIA Denis McQuail CAPITOLO 1 «mass media»: mezzi di comunicazioni diffusi e familiari. Confini incerti. I cosiddetti “nuovi media” non comportano necessariamente il loro declinio. MASS MEDIA E POLITICA Mass media elemento essenziale della democrazia . Essi forniscono un’arena di dibattito e diffondono pluralità di informazione e d’opinione. Mass media mezzo per esercitare il potere , poiché politici e governanti possono accedere ad essi. MASS MEDIA E CULTURA Mass media fonte importante per la trasmissione di immagini della realtà sociale. Espressione di una identità comune Mass media principale elemento di intrattenimento e savago Mass media sempre più forti economicamente; industria mediale sempre più forte nel mercato I media dipendono dalla società e soprattutto dal potere politico ed economico I media creano, diffondono e memorizzano il significato degli avvenimenti della vita sociale pubblica MASS MEDIA E SOCIETA’ Due principali differenze di prospettiva: 1. Separazione tra approcci media-centrici e approcci socio-centrici 1. Media centrici – forte autonomia e influenza della comunicazione. Attività propria dei media 2. Socio centrici – media come riflesso delle forze politiche ed economiche 2. Approccio culturalista e materialista 1. Culturalista – teorici legati al mondo della cultura e delle idee 2. Materialista – teorici legai a forze e fattori materiali Quindi: 4 TIPI DI PROSPETTIVE NELLO STUDIO DEI MEDIA 1. PROSPETTIVA MEDIA-CULTURALISTA – concentrare l’attenzione sul contenuto dei mesaggi dei media 2. PROSPETTIVA MEDIA-MATERIALISTA – privilegiare gli aspetti politico-economici e tecnologici dei media 3. PROSPETTIVA SOCIO-CULURALISTA – influenza dei fattori sociali su produzione e ricezione dei media 4. PROSPETTIVA SOCIO-MATERIALISTA – media come riflusso delle condizioni economiche della società 4 TIPI DI TEORIE RELATIVE ALLA COMUNICAZIONE DI MASSA: 1. Teoria socio-scientifica. Serie di enunciati su natura e effetti della comunicazione di massa. Teoria corposa, poco organizzata, a tratti incoerente. 2. Teoria normativa . Come i media devono operare per salvaguardare determinati valori sociali. Contribuisce a legittimare e plasmare i media. 3. Teoria operazionale . Riguarda le idee pratiche del lavoro dei professionisti dei media. Serve a organizzare l’esperienza quando si tratta di scegliere notizie, soddisfare il pubblico, rispettare il lecito ecc. talvolta si sovrappone alla teoria normativa. 4. Teoria del senso comune . Capire cpme un mezzo di comunicazione si inserisce nella nostra vita quotidiana; come si “leggono i media, quali differenze ci sono tra i media. Può condizionare il dibattito pubblico sui media e le sue conclusioni. - Definizione Berger-Chafee della comunicazione di massa e suo studio: a. TENTATIVO DI CAPIRE LA PRODUZIONE, IL CONSUMO E GLI EFFETTI DEI SISTEMI DI SIMBOLI E SEGNALI SULLA BASE DI TEORIE VERIFICABILI CONTENENTI LEGITTIME GENERALIZZAZIONI CHE SPIEGHINO I FENOMENI LEGATI ALLA PRODUZIONE, AL CONSUMO, AGLI EFFETTI.

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Riassunto del Manuale di Sociologia della Comunicazione di McQuail.

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  • SOCIOLOGIA DEI MEDIADenis McQuail

    CAPITOLO 1

    mass media: mezzi di comunicazioni diffusi e familiari. Confini incerti. I cosiddetti nuovi media non comportano necessariamente il loro declinio.MASS MEDIA E POLITICA Mass media elemento essenziale della democrazia. Essi forniscono unarena di dibattito e diffondono pluralit di

    informazione e dopinione. Mass media mezzo per esercitare il potere, poich politici e governanti possono accedere ad essi.MASS MEDIA E CULTURA Mass media fonte importante per la trasmissione di immagini della realt sociale. Espressione di una identit

    comune Mass media principale elemento di intrattenimento e savago Mass media sempre pi forti economicamente; industria mediale sempre pi forte nel mercato I media dipendono dalla societ e soprattutto dal potere politico ed economico I media creano, diffondono e memorizzano il significato degli avvenimenti della vita sociale pubblicaMASS MEDIA E SOCIETADue principali differenze di prospettiva:1. Separazione tra approcci media-centrici e approcci socio-centrici

    1. Media centrici forte autonomia e influenza della comunicazione. Attivit propria dei media2. Socio centrici media come riflesso delle forze politiche ed economiche

    2. Approccio culturalista e materialista1. Culturalista teorici legati al mondo della cultura e delle idee2. Materialista teorici legai a forze e fattori materiali

    Quindi: 4 TIPI DI PROSPETTIVE NELLO STUDIO DEI MEDIA1. PROSPETTIVA MEDIA-CULTURALISTA concentrare lattenzione sul contenuto dei mesaggi dei

    media2. PROSPETTIVA MEDIA-MATERIALISTA privilegiare gli aspetti politico-economici e tecnologici

    dei media3. PROSPETTIVA SOCIO-CULURALISTA influenza dei fattori sociali su produzione e ricezione dei

    media4. PROSPETTIVA SOCIO-MATERIALISTA media come riflusso delle condizioni economiche della

    societ4 TIPI DI TEORIE RELATIVE ALLA COMUNICAZIONE DI MASSA:1. Teoria socio-scientifica. Serie di enunciati su natura e effetti della comunicazione di massa. Teoria corposa, poco

    organizzata, a tratti incoerente.2. Teoria normativa. Come i media devono operare per salvaguardare determinati valori sociali. Contribuisce a

    legittimare e plasmare i media.3. Teoria operazionale. Riguarda le idee pratiche del lavoro dei professionisti dei media. Serve a organizzare

    lesperienza quando si tratta di scegliere notizie, soddisfare il pubblico, rispettare il lecito ecc. talvolta si sovrappone alla teoria normativa.

    4. Teoria del senso comune. Capire cpme un mezzo di comunicazione si inserisce nella nostra vita quotidiana; come si leggono i media, quali differenze ci sono tra i media. Pu condizionare il dibattito pubblico sui media e le sue conclusioni.

    - Definizione Berger-Chafee della comunicazione di massa e suo studio:a. TENTATIVO DI CAPIRE LA PRODUZIONE, IL CONSUMO E GLI EFFETTI DEI SISTEMI DI

    SIMBOLI E SEGNALI SULLA BASE DI TEORIE VERIFICABILI CONTENENTI LEGITTIME GENERALIZZAZIONI CHE SPIEGHINO I FENOMENI LEGATI ALLA PRODUZIONE, AL CONSUMO, AGLI EFFETTI.

  • - Questa definizione orientata unicamente verso lo studio quantitativo. Una sola definizione non pu abbracciare tutta la ricerca

    - La comunicazione pu verificarsi a livelli MICRO-SOCIALI o MACRO-SOCIALI. Esiste quindi una GRANDE RETE PUBBLICA DI COMUNICAZIONE.

    Distribuzione piramidale della comunicazione:

    RETE DI COMUNICAZIONE mezzo di offerta e scambio, flusso di messaggi a cui tutti partecipano attivamente.1. Societ a livello regionale. Struttura mediale parallela2. azienda o unit produttiva3. istituzioni (scuola, governo) si richiede molta comunicazione

    - Tipi di rete ancora pi numerosi e vari:a. AMBIENTE (es.quartiere)b. INTERESSE (es. musica)c. BISOGNO (es. cura dei bambini)d. ATTIVITA (es. lo sport)Questioni chiave: ATTACCAMENTO, IDENTITA, COLLABOAZIONE E FORMAZIONE DELLA NORMA

    - Questo modello abbastanza nitido stato complicato dalla GLOBALIZZAZIONE DELLA VITA SOCIALEa. Chi comunica a chi? Fonti e riceventib. Perche? Funzioni e scopic. In che modo? Canali, linguaggi, codicid. Su che cosa? Contenuto, tipi di informazionee. Con quali effetti? Intenzionali, inintenzionaliQuesto lo SCHEMA DI LASSWELL (per la ricerca sulla comunicazione) ADATTATO DA McQUAIL

    - Per la ricerca e lo studio della comunicazione, si individuano 3 principali approcci alternativi.a. APPROCCIO STRUTTURALE Il suo punto di partenza socio-centrico. Attenzione rivolta ai sistemi e

    alle organizzazioni mediali e ai loro rapporti con la societb. APPROCCIO COMPORTAMENTALE Muove dalla psicologia e dalla psiclogia sociale. Oggetto

    principale il comportamento umano individuale. Tende a utilizzare metodi sperimentalic. APPROCCIO CULTURALE Muove da studi umanistici, dallantropologia e dalla sociolinguistica.

    Tende a eesere media-centrico. I suoi metodi privilegiano lanalisi qualitativa.COMUNICAZIONE DI MASSA ( unidea pi che una realt [ideal-tipo di Max Weber]) = INTERAZIONE SOCIALE TRAMITE MESSAGGI (Gerbner, 1967)

  • MASS MEDIA= insieme delle attivit e delle organizzazioni mediali avente regole formali o informali di funzionamento, allinterno di quadri giuridici e politici imposti dalla societ.Caratteristiche dei media:- Collocati nella sfera pubblica (in teoria aperti a tutti): trattano materie di interesse generale che formano una

    OPINIONE PUBBLICA- Godono di un ampio grado di LIBERTA come soggetti economici, politici e culturali.- Privi di potere , MA possono influenzare e avere determinati EFFETTI- Partecipazione ai media VOLONTARIA e SENZA VINCOLI SOCIALI

    CAPITOLO 2

    Nella storia dei mass media incontriamo 3 elementi princpali: INSIEME DI SCOPI, BISOGNI O USI, come ad esempio informazione, intrattenimento, espressione culturale. INSIEME DI TECNOLOGIE per comunicare pubblicamente a distanza FORME DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE diffusione tecnologie neelampio contesto socialeMezzi di comunicazione, storia. LIBRO nel medioevo ad uso religioso. Venivano copiati a mano. In seguito il cambiamento di contenuti port

    alla trasformazione del mondo medievale. PRIMO GIORNALE il suo precursore la lettera (circolazione notizie). Caratteristiche: uscita regolare, base

    commerciale, finalit multiple, carattere pubblico, individualismo, orientamento realistico, nellutilit, laicit; il giornale risponde cio agli interessi di una nuova classe in ascesa: la BORGHESIA

    STAMPA DOPPOSIZIONE contro il potere costituito. Battaglia per la libert di stampa, in seguito a restrizioni legali e a controlli raffinati.

    STAMPA POLITICA una tipica forma di stampa era il FOGLIO DI PARTITO; oggi lorgano di partito ha ceduto il passo alla stampa commerciale.

    STAMPA DI PRESTIGIO 1850-1900: fase altoborghese della storia della stampa trionfo del liberalismo, fine censura diretta. Nuova classe capitalistica e formazione di establishment economico-professionale. Indipendenza formale dello Stato, cronaca obiettiva degli avvenimenti.

    STAMPA COMMERCIALE gestita da imprese monopolistiche per lucro, dipende pesantemente dalla raccolta pubblicitaria (ATTUALE STATO DELLA STAMPA)

    CINEMA nasce alla fine dellottocento offrendo storie, spettacoli, musica. Il cinema appagava gli interessi della classi medio-basse e operaie. Nuova forma di SHOW BUSINESS. Inoltre si distinguono 3 filoni nella storia del cinema: uso propagandistico, scuola darte cinematografica, cinema sociale documentaristico. Alcuni film contenevano PROPAGANDA IMPLICITA per un mix di forze: tentativi dichiarati di controllo sociale, adozione di valori populisti o conservatori, ricerca del successo a tutti i costi. 2 momenti importanti: nascita della TV e americanizzazione dellindustria e della cultura cinematografica. Il cinema un creatore di cultura.

    RADIO E TELEVISIONE derivano da telefono, telegrafo, fotografia Peculiarit storiche: diretta osservazione e registrazione degli avvenimenti mentre accadono, alto controllo da parte dellautorit pubblica, distribuzione dal centro alla periferia, legame tra TV e vita politica. La televisione in grado di coltivare COINVOLGIMENTO PERSONALE

    NUOVI MEDIA due innovazioni principali: COMUNICAZIONE VIA SATELLITE e COMPUTER (e PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE). Esistenza anche dei quasi media, tipo videogiochi, realt virtuale ecc I nuovi media sono perloppi INTERATTIVI. Installazione di sistemi via cavo/via satellite. Internet e connesione di pi computer che operano in base a protocolli prestabiliti.

    - Oggi continuano a diminuire le differenze tra un mezzo di comunicazione e laltro. Le differenze riguardano libert e controllo e lo scopo del mezzo

    - La questione LIBERTA/CONTROLLO centrale nella dimensione politicaa. LIBRO quasi totale libert anche perche ha perso molto del suo potenziale data la sua relativa

    emarginazioneb. GIORNALE libert dazione, ma anche industria importante e quindi libert di produrre una

    condizione indispensabile al suo successoc. RADIO E TV libert piuttosto limitata. Al servizio dellinteresse pubblico

  • - Il controllo politico maggiore per i media pi seguiti, anche se in teoria tutti i mezzi di comunicazione di massa hanno un potenziale sovversivo

    - TRE DIMENSIONI DELLA PERCEZIONE E FRUIZIONE DEI MEDIA1. in casa o fuori2. esperienza individuale o comune3. pubblica o privataTV collettivo, domestico, pubblicoGIORNALE pubblico, meno domestico, individualeRADIO privata, non solo domestica, individuale

    CAPITOLO 3

    Rapporti tra media e societ. Tre correnti di pensiero:POTERE dei mediaINTEGRAZIONE socialeACCULTURAMENTO del pubblicoLa credenza nel potere dei mass media si era rafforzata con la 1 guerra mondiale e la forte opera di propaganda

    - Condizioni per laffermarsi del POTERE DEI MEDIA:a. Industria dei media nazionale capace di raggiungere la maggioranza della popolazioneb. Un certo grado di controllo monopolistico o autoritario al vertice o al centroc. Un pubblico affezionato ai media e sensibile al loro fascino

    - SOCIOLOGIA: fine ottocento, primi del novecento, problemi di COESIONE SOCIALE I mass media potevano favorire un nuovo tipo di coesione in grado di unire i singoli individui in una cimune esperienza nazionale/locale

    - I riformatori politici e sociali vedevano una possibilit nei media al fine di EDUCAZIONE DELLE MASSE benefici educativi e culturali

    - I media sono stati utilizzati come CAPRO ESPIATORIO per le varie forme di panico morale, protesta politica violenta, terrorismo

    - Concetto di MASSA: moltitutide, folla Ma con accezione negativa. Viene utilizzato con accezione positiva nella tradizione socialista (massa come coesione della classe operaia)

    - Il processo di comunicazione unidirezionale e impersonale e porta inevitabilmente a rapporti massificati fra emittenti e riceventi. Il fruitore dei media stato spesso considerato SPETTATORE PASSIVO

    - Il messaggio fabbricato in modi standardizzati PRODUZIONE DI MASSA non (mai) unico, mutevole o imprevedibile

    - ASIMMETRIA: divario economico e sociale tra emittente (pi potere, prestigio risorse, autorit) e ricevente- PUBBLICO DI MASSA: il ricevente non ha contatti con i suoi simili e non ne conosce lidentit Herbert BLUMER (sociologo) sue definizioni di GRUPPO, FOLLA, PUBBLICO, MASSA

    a. GRUPPO tutti i membri si conoscono, condividono le stesse esperienze, gli stessi valori. Hanno rapporti stabili nel tempo

    b. FOLLA ristretta entro confini osservabili. TEMPORANEA e raramente si riforma nello stesso modo. Struttura sociale disordinata

    c. PUBBLICO tende a essere grande, disperso e stabile. Caratteristico delle moderne democrazie liberalid. MASSA disaggregata. Priva di autocoscienza e identit. Eterogenea

    - Tentativo di controllo sulle masse da parte del potere politico. Massa considerata in termini quantitativi, esponenti visti solo come consumatori

    - Contenuto dei media: storie, informazioni, immagini CULTURA DI MASSA [cultura del popolo, non cultura per il popolo]

    - Gli intellettuali vedevano nella massa una grave PERDITA CULTURALE- Bauman: la cultura di massa non stata creata dai media, sarebbe nata comunque; i media hanno contribuito a

    plasmarla. Egli parla di CULTURA UNICERSALE O STANDARDIZZATA- Bourdieu: le differenti concezioni di capitale culturale sono legate alle differenze di classe sociale- Tradizione della ricerca; 2 paradigmi:

    a. PARADIGMA DOMINANTE semplificazione di un complesso insieme di idee

  • b. PARADIGMA ALTERNATIVO posizioni pi critiche verso i media e la societ Il PARADIGMA DOMINANTE collega visione onnipotenza media con studi delle scienze sociali.

    Visione NORMATIVA della societ. Societ giusta la societ liberale, democratica, pluralista, ordinata America anni 50. Analisi funzionalista il primo fu Lasswell (1948), la comunicazione favorisce lintegrazione, la normalit sociale, ma pu anche avere effetti negativi. Approccio teorico ormai superato.Teoria dellinformazione efficienza tecnica dei canali che portano linformazione. Elaborata da Shannon e Weaver (1949).Comunicazione: FONTE SEGNALE su un CANALE DI COMUNICAZIONE RICEVENTE ----- elaborazione per successiva destinazione.Modello considerato valido per studiare gli effetti della comunicazione di massa: 1. intenzionali 2. involontari (TEORIA DEL PROIETTILE MAGICO visione unidirezionale della comunicazione)

    Il PARADIGMA ALTERNATIVO contesta una serie di idee e pratiche diverse. Rifiuto del modello democratico liberal-capitalista ideologia alternativa; le radici di questo paradigma stanno nel MARXISMO; primo impulso: Scuola di Francoforte: MEDIA COME STRUMENTO DI MANIPOLAZIONE E DI OPPRESSIONE.Mills (1959) denuncia dellinganno liberale del controllo pluralista.Ricerca pi qualitativa sulla cultura.APPROCCIO ALTERNATIVO = ELEMENTI CRITICI + ELEMENTI INTERPRETATIVI E QUALITATIVI.Potter individua 3 metodi di ricerca

    1. SCIENZA SOCIALE2. INTERPRETATIVO3. ANALISI CRITICA

    4 modelli (alternativi) di comunicazione:o MODELLO DELLA TRASMISSIONE definizioni pi semplici della comunicazione: i

    5 punti di Lasswell. La comunicazione di massa non esiste senza la interpolazione di un nuovo ruolo di agente della comunicazione tra la societ e il pubblico:EVENTI E VOCI NELLA SOCIETA CANALE/COMUNICATORE MESSAGGIO RICEVENTE Cio, gli agenti della comunicazione di massa (es. giornalisti) trasferiscono a un pubblico potenziale il loro resoconto di quanto avviene NELLA societ.

    o MODELLO RITUALE O ESPRESSIVO il modello della trasmissione semplicistico. Importante esponente: Carey. Questo modello pone laccento sul gradimento intrinseco dellemittente. celebrativa anzich utilitaristica. Ha conseguenza per la societ e per i rapporti sociali. Il rituale serve a unire e a impegnare sentimento e azione

    o MODELLO DELLA PUBBLICITA lobiettivo primo e diretto dei media quello economico, quello indiretto vendere lattenzione del pubblico agli inserzionisti ATTENZIONE = CONSUMO = GUADAGNI. Il dato dellattenzione conta pi della qualit di questultima.LOGICA DEI MEDIA: la sostanza del messaggio subordinata alle tecniche di presentazione. Quindi: competitivit, attualit/transitoriet, obiettivit/distacco.Queste sono le principali caratteristiche dei media commerciali.

    o MODELLO DELLA RICEZIONE ha origine nella teoria critica e nella semiologia. i messaggi mediali sono polisemici e sono interpretati secondo la cultura del ricevente. Gli agenti della comunicazione manipolano i messaggi a fini ideologici e istituzionali. Il pubblico (riceventi) pu decodificare i messaggi e annularne linfluenza ideologica.Modello della codifica e decodifica, Hall (1980)

    1. I vari modelli vengono applicati in modo vario e differente2. linformazione, e pi in generale i media, sempre al centro di dibattiti

    soprattutto per la definizione di problemi quali lidentit culturale, lineguaglianza, il razzismo, il degrado ambientale la fame il caos sociale I

  • M E D I A H A N N O U N R U O L O S E M P R E P I U C E N T R A L E NELLORGANIZZAZIONE DELLE SOCIETA

    CAPITOLO 4

    - Buona parte della teorie sui media fanno riferimento ai rapporti cone la SOCIETA e con la CULTURAa. La sfera della societ riguarda la base materiale, i rapporti sociale nelle diverse collettivit e i ruoli sociali

    e le attivit che sono regolate dalle strutture della vita collettivab. La sfera della cultura concerne in particolare significati e pratiche e anche abitudini personali

    - Rosengren: la struttura sociale influenza la cultura e la cultura influenza la struttura socialeSTRUTTURA SOCIALE CULTURA

    - Rapporto tra mezzi di comunicazione e societ. 4 opzioni:a. MATERIALISMO: mass media come aspetto della societ. Chiunque controlli i media pu sccegliere

    di regolarli a suo piacimentob. IDEALISMO: media considerati in base al loro CONTENUTO. Le idee e i valori veicolati dai media sono

    considerati la causa principale di mutamento sociale, indipendentemente da chi li controllic. INTERDIPENDENZA: mass media e societ si influenzano reciprocamente. Lindustria culturale

    favorisce un nuovo clima socio-culturale. Media e societ sono concepibili separatamented. AUTONOMIA: non crede alla grande potenza dei media soprattutto ad incoraggiare il conformismo. Non

    crede nemmeno, quindi, nel funzionamento dell imperialismo culturale- I media sono visti come progressisti dal paradigma dominante e come reazionari dal paradigma alternativo- Nel processo macro-sociale, i media sono visti come produttori e distributori del sapere. Inoltre i media sono una

    fonte decisiva di canoni, modelli e norme.- I media si frappongono fra noi e il mondo lontano dalla nostra osservazione diretta. Siamo esposti a una

    CULTURA MEDIALE- Concetto di mediazione: trasmissione di versioni di avvenimenti e situazioni che non possiamo osservare

    direttamente. Si riferisce anche al modo indiretto in cui ci facciamo unidea su realt a noi estranee.I RAPPORTI MEDIATI tendono a essere distanti, impersonali e deboli. Prime elaborazioni del concetto di mediazione. Separazione tra:

    Sfera pubblica visione comune della realt Sfera personale comunicazione libera

    - Thompson ha elaborato 3 tipi di interazione, anche in realzione alle nuove tecnologiea. INTERAZIONE FACCIA-A-FACCIA b. INTERAZIONE MEDIATA implica i mezzi tecnici per la comunicazione a distanza. I due interlocutori

    non condividono gli stessi sistemi spazio-temporali e devono fornire informazioni aggiuntivec. QUASI-INTERAZIONE MEDIATA realzioni stabilite dai mass media. I partecipanti non sono orientati

    verso interlocutori specifici. Le forme simboliche vengono prodotte per una gamma indefinita di riceventi. Il flusso di comunicazione UNIDIREZIONALE.

    Per quanto riguarda il POTERE, sappiamo che i media hanno un valore economico, e sono sempre legati alla struttura dominante di potere economico e politico.I mass media sono considerati validi strumenti di potere e di influenza

    o Chi controlla i media e nellinteresse di chi?o Quale visione del mondo viene offerta?o I media raggiungono gli obiettivi che si prefiggono?o I media favoriscono luguaglianza sociale?

    2 modelli: EGEMONIA e PLURALISMO1. Modello dell EGEMONIA i media sono subalterni alle altre istituzioni che a loro volta sono

    interrelate. I media sono controllati da un numero ristretto di interessi forti e hanno finalit analoghe.Il pubblico costretto ad accettare il modello proposto in modo acritico. Le voci alternative non filtrano.

  • 2. Modello del PLURALISMO ammette grande diversit e imprevedibilit. Sostiene che non esiste unelite dominante e che il controllo democratico dei media non impossibile

    - Duplice prospettiva nei confronti di mass media e integrazione sociale:a. Il processo della comunicazione di massa stato etichettato come INDIVIDUALISTICO,

    IMPERSONALE e ANOMICO. I media hanno portato lidea delle nuove merci, hanno disegnato valori alternativi indebolendo quelli tradizionali

    b. I media sono capaci di unire in un unico grande uditorio gli individui isolati. Tali processi possono servire a cementare una societ differenziata

    - Le varie teorie vanno classificate anche in termini di ottimismo/pessimismo.TENDENZE CENTRIGUGHE = cambiamento, libert, diversit, frammentazioneTENDENZE CENTRIPETE = ordine, controllo, unit, coesione..Quindi: 4 posizioni teoriche

    - Livelli di INTEGRAZIONE:- INTEGRAZIONE FUNZIONALE assenza di conflitto, cooperazione- INTEGRAZIONE NORMATIVA comunanza di valori e norme

    - H.Hardt (1979): la stampa cementa le componenti della societ, offre una guida al pubblico, favorisce lo scambio di idee.

    - Scuola di Chicago (Park, Blumer): ruolo positivo dei mass media nellassimilare, ad esempio, gli immigrati- I media possono provocare integrazione o disgregazione sociale. Le varie teorie si differenziano perch combinano

    insieme diversamente tre elementi fondamentali:1. la tecnologia di comunicazione e la forma e il contenuto dei media2. i cambiamenti nella societ (struttura sociale3. la distribuzione in una popolazione di opinioni, credenze valori e pratiche

    questioni teoriche su POTERE, INTEGRAZIONE e CAMBIAMENTO1. Mills: i mass media esercitano una forma di controllo antidemocratico dallalto, con poche possibilit di

    replicare2. Kornhauser: lassenza di unorganizzazione sociale solida e il relativo isolamento degli individui spingono i

    leader a mobilitare e manipolare le masseUSO CINICO E MANIPOLATORIO DEI MEDIA DISINTERESSE VERSO LA POLITICA

    - I nuovi media incoraggiano una nuova visione della societ in netto contrasto con la societ di massa Pensiero marxista lindustria dei media corrisponde al modello capitalistico, con rapporti di produzione. I

    media sono monopolizzati da una classe di capitalisti e sono quindi al servizio della classe dominante SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI, ACCESSO NEGATO A VOCI ALTERNATIVE ECONOMIA POLITICA CRITICA

  • La TEORIA MARXISTA postula un legame diretto tra le propriet economica e la diffusione di messaggi che affermano la legittimit e il valore di una societ classista.

    Althusser: i media hanno come effetti ideologici quelli di legittimare la superiorit della classe dominante e la subalternit della classe operaia.

    1. APPARATI IDEOLOGICI DELLO STATO tutti i mezzi di socializzazione (quindi anche i mass media)2. APPARATI REPRESSIVI DELLO STATO esercitp, polizia.

    Marcuse: i media vendono e impongono un intero sistema sociale che , allo stesso tempo, desiderabile e repressivo SOCIETA UNIDIMENSIONALELa soluzione marxista: creazione di una forma collettiva di mezzi di comunicazione alternativi per controbilanciare (e sovvertire) il potere della classe operaia

    Secondo il PENSIERO FUNZIONALISTA i mezzi di comunicazione avvantaggiano tutta la societ. Il funzionalismo non attribuisce unideologia precisa ai media, ma li descrive come un MECCANISMO CHE SI AUTOREGOLA affermazione conservatrice: i media lasciano la societ cos com e non favoriscono mutamenti radicali

    o Teoria funzionalista della dipendenza: la dipendenza del pubblico verso i mass media misurabile QUANTO PIU IL PUBBLICO DIPENDE DAI MEDIA, TANTO MAGGIORE SARA IL POTERE CHE I MEDIA HANNO

    - Principali funzioni della comunicazione secondo Lasswell:Laswell 1948 1. controllo dellambiente 2. correlazione della parti della societ nel reagire allambiente 3. trasmissione del patrimonio culturale 4. intrattenimento (Wright 1960) 5. mobilitazione (Mendelsohn 1966)

    La teoria funzionalista serve unicamente a spiegare i fenomeni relativi all integrazione sociale. I mass media sono solo una delle istituzioni per il CONTROLLO e il CONSENSO, essi tendono a riprodurre i valori della societ nel suo insieme. FUNZIONE DI INTEGRAZIONE SELETTIVA ad esempio le riviste periodiche femminili cementano una cultura basata sullimportanza della solidariet e identit di genere.

    I mezzi di comunicazione pi seguiti sono CONFORMISTI- Lanalisi funzionalista sostiene che NEWS e informazione sono sempre NORMATIVE: volont di rinsaldare

    lattaccamento alla societ- TEORIA ECONOMICA-POLITICA CRITICA orienta la ricerca verso lanalisi empirica della struttura

    proprietaria e di controllo dei media e verso il modo di operare del mercato dei media. Il prodotto mediale dipende soprattutto dagli interessi del proprietario ricavare profitto (concetto del valore di scambio). CONSEGUENZE: riduzione fonti indipendenti, concentrazione dei mercati pi grandi, eliminazione rischi dimpresa, margializzazione dellopposizione. Inoltre i media producono pubblico: modellano il comportamento degli utenti in determinate direzioni.

    - Corrente di pensiero DETERMINISTICA ricerca dei legami tra la tecnologia della comunicazione e i tratti essenziale della societ.

    o H.M.Innis fondatore della Scuola di Toronto diceva che le tecniche dominanti della comunicazione generano civilt: la comunicazione riflette la realt sociale. 2 principi ispiratori di Innis:

    1. i mezzi di comunicazione e distrubuzione del sapere tendono a essere, prima o poi, monopolizzati da un gruppo o da una classe

    2. le dimensioni pi importanti di un impero sono SPAZIO e TEMPOo McLuhan: lestensione tipografica delluomo ha fatto nascere il nazionalismo, lindustrialismo, i

    mercati di massa e una cultura universale- A proposito delle conseguenze delle tecniche di comunicazione, il sociologo Gouldner (1976) giustifica cos il

    declino dellIDEOLOGIA:da SIMBOLISMO CONCETTUALE a SIMBOLISMO ICONICO scissione tra APPARATO CULTURALE (produce ideologia) e INDUSTRIA DELLA COSCIENZA (controlla il pubblico di massa) DECLINO DELLA IDEOLOGIAquindi:IL DETERMINISMO afferma che le rivoluzioni nella comunicazione portano a rivoluzioni nella societ

  • CAPITOLO 5

    - Prospettiva CULTURALISTA, influsso di studi umanistici, si diatacca un po dalle teorie socio-scientifiche. Questo approccio ha a che fare con lidea di TESTO e con lassunzione di significato da parte di questultimo. Lapproccio culturalista comprende tutti gli aspetti della produzione, le forme, e la ricezione dei testi e i discorsi intorno ad essi.

    o Carey (1975) la comunicazione il processo simbolico grazie a cui la realt prodotta, mantenuta, aggiustata e trasformata. Deve avere quindi un ruolo pi centrale

    - La cultura qualcosa di collettivo e comune, una forma di espressione. Ha molto a che fare con la comunicazione. Per studiare la cultura dobbiamo poterla cercare in tre luoghi:1. nella GENTE2. nelle COSE (testi, manufatti..)3. nella PRASSI UMANA (modelli di comportamento sociale)

    - Le tematiche trattate dal paradigma culturalista sono:1. carattere della nuova cultura di massa generata dai mass media2. conseguenze delle nuove tecnologie3. aspetti economico-politici della produzione organizzata della cultura4. mercificazione della cultura5. internazionalizzazione della produzione4 e 5 sono conseguenze del punto 3studio sulle CONSEGUENZE PER LIDENTITA CULTURALE corrente di pensiero fortemente critica alcuni esponenti: Hoggart, Williams, Hall parlano di SVILIMETNO CULTURALE e prendono le difese dei lavoratori consumatori di cultura di massa. altra scuola critica di ispirazione marxista: Scuola di Francoforte, alcuni esponenti: Horkheimer, Adorno, Lowenthal, Marcuse, Benjamin. Le ideologie della classe dominante avevano condizionato la base economica, instillando una falsa coscienza nelle masse operaie e favorendo la loro integrazione nella societ capitalistica. Il capitale aveva raggiunto questo successo grazie alla produzione massificata di merci

    o Marcuse (1964) la societ comunista unidimensionaleOstilit con cui la Scuola di Francoforte guardava alla cultura di massa era anticapitalistica e antiamericana

    o Marx e la mercificazione: gli oggetti, invece di avere soltanto un valore intrinseco duso, si mercificano acquisendo un valore di scambio. Anche i prodotti culturali si mercificano e possono essere acquistati dai consumatori per gratificazione personale ILLUSIONE sulla nostra collocazione nel mondo VIENE NASCOSTA LA REALE STRUTTURA DELLA SOCIETA E LA NOSTRA SUBALTERNITA AL SUO INTERNO Pi arte e cultura sono mercificate, pi perdono potere critico.

    - EGEMONIA = insieme di idee dominanti che permeano una societ, ma in modo tale da far sembrare sensato, pacifico e naturale lassetto vigente di potere. Legemonia tende a liquidare lopposizione allo STATUS QUO come dissidenza e devianza. I rapporti capitalistici sono legittimati dal consenso involontario delle masse operaie.

    - SCUOLA DI BIRMINGHAM (fondatore Stuart Hall) spinta allassimilazione e subordinazione dei soggetti sociali potenzialmente ostili o devianti.

    o Si occupa dei messaggi, ma anche del PUBBLICO (approccio socio-culturale) come, cio, i messaggi vengono letti dal pubblico.Hall e il modello di codifica/decodifica; 3 codici fondamentali

    1. SIGNIFICATI DOMINANTI ASSOCIATI AL POTERE2. NEGOZIATO- MEDIA COME VETTORI NEUTRALI DI INFORMAZIONI3. OPPOSITIVO - CHI SA LEGGERE CRITICAMENTE E TRA LE RIGHE

    modello di decodifica secondo cui lideologia emessa non equivale a quella ricevutao Fiske difensore della CULTURA POPOLARE: lo stesso prodotto culturale pu essere letto in modi

    differenti. TESTO MEDIALE = RISULTATO DELLA SUA LETTURA POLISEMIA DI UN TESTO.Tutti i testi possono essere letti al contrario e la loro ideologia ribaltata. Cultura popolare DEL POPOLO, dipende dal suo potere. Il potere del popolo, quindi, essenzialmente semiotico. Per Fiske esistono 2 economie autonome: quella CULTURALE e quella SOCIALE; egli respinge, cio, lidea che il capitale culturale ricalchi quello economico

  • il problema della tesi del riscatto della cultura popolare hce ignora totalmente la diseguaglianza semiotica ancora esistente che fa si che una minoranza colta e ricca abbia accesso alla cultura sia popolare sia impopolare

    o La critica della cultura di massa comprende anche la critica verso la COMMERCIALIZZAZIONE (concetto inconciliabile con lidea del riscatto popolare poich la popolarit un requisito del successo commerciale)

    - Il termine COMMERCIALISMO si riferisce anche al contenuto mediale in quanto prodotto in serie e venduto come merce sul mercato. Contenuto commerciale incentrato sullo svago, superficiale, conformista. Il profitto diviene lunica cosa che conta veramente soffocamento di ogni possibilit di INNOVAZIONE e CREATIVITA

    o Blumer e Gurevitch (1995): nascita di un nuovo genere mediale LINFOTAINMENT: confusione tra informazione e intrattenimento- incoraggia lignoranza e il distacco dalla partecipazione politica

    - Marshall McLuhan studio dei differenti mezzi di comunicazione di massa. I suoi studi:1. tutti i media sono prolungamenti delluomo2. conseguenza del passaggio da comunicazione ORALE a comunicazione SCRITTA3. non importante cio CHE sperimentiamo, ma COME sperimentiamo4. tutti i media operano allunisono VILLAGGIO GLOBALE : utopia di McLuhan in cui INFORMAZIONE

    ed ESPERIENZA sarebbero state alla portata di tutti5. media freddi privi di attrito meedia caldi impegnano un unico senso McLuhan definisce le sue teorie SEMPLICI INTUIZIONI. Non mai stata prodotta nessuna conferma o

    smentita delle sue idee- Altheide e Snow (1979) concetto di LOGICA DEI MEDIA: indica linfluenza dei media sugli avvenimenti stessi

    del mondo reale, oltre che sulla loro rappresentazione viene spesso inscenato un evento mediale che spesso serve ai personaggi pubblici per avere visibilit nei media e poter esercitare appieno la loro influenza.

    - Influenza della tecnologia sulla cultura concetto di DISTORSIONE.Cinque tipi di distorosione:

    1. distorsione dellesperienza sensoriale mondo come immagini (+ o visive)2. distorsione della forma e rappresentazione messaggi fortemente codificati (es. stampa) o non codificati (es

    fotografia)3. distorsione del contenuto del messaggio maggiore o minore realismo o polisemia4. distorsione del contesto duso alcuni media hanno una ricezione privata e individualizzata, mentre altri sono

    pi collettivi e condivisi5. distorsione del rapporto media a senso unico e media interattivi

    - Coltivazione e mediazione dellidentit: la nostra esperienza mediata dalle parole e dalle immagini del mezzo di comunicazione dominante del nostro tempo.Il pensiero di Gerbner: Importanza della comunicazione di massa non tanto nella massificazione, ma nella TRASFORMAZIONE

    della societ PUBBLICAZIONE trasformazione dei sistemi di conoscenza da privati a pubblici, che crea nuove basi di

    PENSIERO COLLETTIVO La televisione responsabile di un grande processo di COLTIVAZIONE e ACCULTURAMENTO le persone

    sono esposte ad una visione selettiva della societ; vengono plasmate le idee e i valori dei singoli individui- Meyrowitz (1985) lesperienza umana stata sempre divisa fra sfera pubblica e sfera privata. La televisione

    appare mettere sulla scena pubblica tutti gli aspetti dellesperienza sociale ne derivano NUOVE IDENTITA DI GRUPPO il risultato una cultura senza un senso preciso dei confini sociali o fisici esperienza mediata

    - I costi pi bassi di trasmissione di SUONI e IMMAGINI ha portato allINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA i contenuti mediali vengono prodotti pensano che verrano trasmessi su scala internazionale conseguenza: declassamento della specificit culturale dei temi e degli ambienti e una predilezione per formati e generi ritenuti pi universali. Il contenuto transnazionale spesso identificato col modello mordamericano minaccia alle culture originarie riceventi Condizione post-moderna come filosofia socio-culturale, il postmodernismo mette in discussione lidea

    tradizionale di una cultura fissa e gerarchica, privilegiando forme di cultura caduche, effimere, superficiali, che mobilitano i sensi pi che la ragione. Le vecchie idee di qualit artistica e seriet dei messaggi sono considerate

  • inequivocabilmente borghesi. Lidea di postmodernit serve a definire lo spirito e lethos dominanti della nostra epoca e certe tendenze estetiche e culturali.Estetica culturale del postmoderno rifiuto della tradizione, ricerca della novit, piacere effimero, euforia, nostalgia, incoerenza.

    o POSTMODERNISMO CONSERVATORE atteggiamento secondo cui tutto permessoo POSTMODERNISMO CRITICO comprensione dei limiti e dei fallimenti del progetto incompleto

    della modernit (Habermas) CONCETTO DI SIMULACRO la differenza tra immagine e realt ha perso importanza i mass media ci propongono tantissime immagini che si sostituiscono allesperienza: difficolt a scindere realt e finzione

    Tuttavia il concetto di postmodernismo ha poca sostanza e manca di un significato precis: per come viene usato sembra quasi una caricatura di se stesso.

    CAPITOLO 6

    - Un mezzo non solo la tecnologia applicata per trasmettere un contenuto simbolico, UN MEZZO INCARNA ANCHE UN INSIEME DI RELAZIONI SOCIALI CHE INTERAGISCONO CON LE CARATTERISTICHE DELLA NUOVA TECNOLOGIA.

    o DIGITALIZZAZIONE tutti i testi possono essere tradotti in codice binario; CONVERGENZA tra le diverse forme mediali esistenti riguardo organizzazione, distribuzione, ricezione, regolamentazione

    - I NUOVI MEDIA non vanno visti sotto lottica della sostituzione, ma in unottica di compresenzao INTERNET:

    1. PRODUZIONE dei messaggi2. DISTRIBUZIONE dei messaggi3. ELABORAZIONE dei messaggi4. SCAMBIO dei messaggi5. MEMORIZZAZIONE dei messaggi

    - Il funzionamento dei NUOVI MEDIA non organizzato nella maniera professionale e burocratica tipica dei mass media

    - Poster (1999) lessenza di internet la sua indeterminatezza- Livingston (1999) la novit di internet sta nella combinazione tra interattivit e le caratteristiche dei media

    tradizionali (gamma illimitata do contenuti, portata di pubblico, natura globale della comunicazione) RUOLI e RELAZIONI: differenze tra vecchi e nuovi media

    1. LAUTORE i nuovi media hanno aumentato le opportunit di diventare autore. I riconoscimenti (la fama) si raggiungono con limportanza della pubblicazione, ma anche con lattenzione pubblica. difficile diventare famosi attraverso internet senza passare per i media

    2. LEDITORE fino ad ora il ruolo delleditore stato ricoperto da imprese commerciali o istituzioni pubbliche. Con i uovi media ci sono forme nuove di pubblicazione, che possono diventare una sfida per leditore tradizionale

    3. La PRODUZIONE e la DISTRIBUZIONE le nuove tecnologie hanno contribuito a risolvere molti problemi, quali ad esempio quello delle barriere spazio-temporali, hanno reso inutili alcune strutture di produzione e distribuzione, che tuttavia non sono scomparse

    4. Il PUBBLICO il consumatore mediale non pi membro di una massa indistinta; egli membro autonomo. Inoltre lattivit del pubblico non pi semplice ricezione, ma ricerca, consultazione, interazione

    COMUNICAZIONE DI MASSA1. NOTIZIE E INFORMAZIONE2. PUBBLICITA3. FORMAZIONE DELLOPINIONE PUBBLICA4. ADVOCACY5. PROPAGANDA6. INTRATTENIMENTO DI MASSA

  • Tutto questo una SOCIETA DELLINFORMAZIONESOCIETA DELLINFORMAZIONE incremento esponenziale della produzine e del flusso di ogni tipo di informazione.I mezzi di comunicazione sono solo una delle forme di produzione di informazione, ma sono sempre pi integrati in altri flussi tramite infrastrutture comuni. La quintessenza dei nuovi media elettronici che sono tutti collegati.

    Van Dijk (1999) la societ sta diventando una NETWORK SOCIETY: una forma di societ le cui relazioni si strutturano sempre pi secondo reti mediali che si stanno gradualmente sostituendo o affiancando alle reti sociali basate sulla comunicazione faccia-a-faccia

    - Lidea di INTERCONNETTIVITA si lega allalto grado di DIPENDENZA dagli altri mezzi- diventato ormai estrmamente comune pensare allinformazione come a una cosa: linformazione si misura

    ma stata trascurata la dimensione culturale di tale fatto alcuni teorici ipotizzano la nascita di una CULTURA DELLINFORMAZIONE

    - Molti autori hanno preannunciato la morte dei mezzi di comunicazione di massa proprio a causa della nascita delle nuove tecnologie dellinformazione, che li renderebbero obsoleti. Everet Rogers si definisce un determinista tecnologico blando; egli individua 3 aspetti principali delle nuove

    tecnologie1. interattivit2. natura individualizzata e demassificata3. natura asincrona dei nuovi sistemi di comunicazionenonostante le differenze, i nuovi media vengono utilizzati allo stesso modo dei media tradizionali, cio per vendere, fare pubblicit, persuadere..

    - Alcune teorie dei vecchi media non risultano adattabili ai nuovi media. 3 grandi questioni teoriche: potere e diseguaglianza, integrazione e identit sociale, cambiamento sociale, nei nuovi media molto difficile localizzare i nuovi media in relazione alla detenzione e allesercizio del POTERE, poich il

    lorob accesso non monopolizzato. Inoltre non possibile la direzione dominante dellinfluenza dei flussi di informazione la libert in aumento. I nuovi media non sono utilizzati per gli interessi di una classe dominante, anche se non mancano le disuguaglianze di classe in ordine allaccesso e alluso

    Per quanto riguarda INTEGRAZIONE e IDENTITA il principale interrogativo se i nuovi media siano una forza di frammentazione o di coesione della societ. Le caratteristiche dei nuovi media consentono la diffusione al di fuori dei confini geografici creando cos basi alternative per la costruzione di processi di identificazione e consentendo la formazione di reti sociali

    CAMBIAMENTO SOCIALE comunicazione come agente di cambiamento. Mentre i mass media possono essere sottoposti agli obiettivi di uno sviluppo pianificato attraverso la persuasione e linformazione di massa, i nuovi media hanno usi pi aperti e senza fini particolari perdita di direzione e di controllo sul contenuto da parte dellemittente

    - Possiamo distinguere inoltre 4 categorie di nuovi media:1. mezzi basati sulla COMUNICAZIONE INTERPERSONALE (telefono, posta elettronica) contenuto

    privato e deperibile2. mezzi basati sui VIDEOGIOCHI INTERATTIVI (giochi per computer) alternativa funzionale a

    determinati usi dei media3. mezzi basati sulla RICERCA DI INFORMAZIONE (internet) interattivit come variabile discriminante

    pi utili4. mezzi basati sulla PARTECIPAZIONE COLLETTIVA (video-conferenze) usi possono essere strumentali,

    ma anche affettivi ed emotivi- Possiamo individuare alcune variabili che ci permettono di differenziare i media vecchi da quelli nuovi:

    Il grado di INTERATTIVITA rapporto tra possibilit di risposta e libert di iniziativa da parte dellutente e lofferta dellemittente.

    Il grado di PRESENZA SOCIALE senso di contatto sociale con altri individui permesso dallutilizzo del mezzo. Ricchezza dei media: capacit di coinvolgere il pi possibile tutti i sensi

    Il grado di AUTONOMIA se e quanto lutente esercita un controllo sul contenuto e sullutilizzo Il grado di LUDICITA usi finalizzati allintrattenimento

  • Il grado di PRIVACY uso di un mezzo e/o suo contenuto peculiare- Morris e Ogan (1996) internet va concettualizzato dal punto di vista del pubblico, ma il problema che molto

    frammentario come mezzo- Lindlof e Schatzer (1998) internet va concettualizzato dalla prospettiva delletnografia del pubblico, considerando

    la vaariet delle sue forme. i nuovi media hanno un grado pi alto di interattivit, maggiore presenza sociale, uso pi privato, maggiore autonomia. Internet aiuta la socialit, ma in primo luogo ci deve essere solitudine dellutente.

    - 4 modelli di traffico informativo (Bordewijk, van Kaam 1986):1. ALLOCUZIONE linformazione distribuita simultaneamente dal centro a molti riceventi periferici (es

    conferenza, funzione religiosa, concerto). Comunicazione A SENSO UNICO, possibilit abbastanza ridotta di FEEDBACK individuale

    2. CONVERSAZIONE i soggetti interagiscono direttamente (anche scambio epistolare, posta elettronica..). in questo modello lo scambio PARITARIO

    3. CONSULTAZIONE situazione in cui un individuo cerca informazioni in un archivio o memoria centrale. In teoria il modello applicabile anche alluso di un giornale (DALLA PERIFERIA AL CENTRO)

    4. REGISTRAZIONE un centro richiede e riceve infomrazioni da un utento periferico (centralino telefonico, sistemi di allarme elettronici, accertamento automatico dei consumi televisivi..)

    - In questi 4 modelli sono riscontrabili 2 VARIABILI1. controllo centrale o individuale delle informazioni2. controllo centrale o individuale del tempo e scelta del contenuto

    - Lidea di COMUNITA stata a lungo predominante nella teoria sociale come strumento per valutare limpatto dela cambiamento sociale e come contrappeso allidea di massa. Nel termine originario, nel concetto di comunit entravano in gioco anche altre componenti quali lo STATUS, i RAPPORTI GERARCHICI, lORGANIZZAZIONE SOCIALE. MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA omogeneit di contenuti e quindi ostacolo per INDIVIDUALISMO e DIVERSITA

    - Anni 60-70, larrivo della tv via cavo:1. modo per superare i limiti della TV tradizionale2. strumento positivo per la creazione dim una COMUNITA CABLATA

    MA problemi legati al finanziamento e allorgtanizzazione si rivel solo un ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE DI MASSA

    - Arrivo della COMUNITA MEDIATA DAL COMPUTER (CMC) idea di COMUNITA VIRTUALE (numero illimitato di utenti attraverso Internet). Le COMUNITA ON-LINE si basano su interessi comuni. la CMC permette una comunicazione motivata e interattiva che n i mass media n lambiente fisico sono in grado di offrire.Spesso le identit on-line non sono esplicitate, ma esistono una sortra di personaggi volti a mascherare identit e genere.

    - Per quanto riguarda il RAPPORTO TRA MEDIA E DEMOCRAZIA va detto che i prmi media erano inizialmente considerati utili per la democrazia anche se in seguito sono stati riscontrati gli EFFETTINEGATIVI quali la

  • PREVALENZA DI UN FLUSSO VERTICALE e lELEVATA COMMERCIALIZZAZIONE DEL MERCATO MEDIALE. I NUOVI MEDIA sono unalternativa alle democrazie di massa perch operano unilateralmente e organizzano la militanza con il minimo di negoziazione elevato grado di feedback tra leader e sostenitori. Inoltre: INFORMAZIONE ISTANTANEA, ESPRESSIONE DIRETTA DI IDEE anche con i propri leader politici DEMOCRAZIA ELETTRONICA. Inoltre per i governi non facile controllare il contenuto di alcuni siti Internet, ma non nemmeno impossibile

    - Le nuove tecnologie sono globali nella loro stessa struttura e nel loro funzionamento, promuovendo una notevole conformit quanto alla lingua e alla modalit dutilizzo.Le telecomunicazioni e linformatica non sono chiusi allinterno di frontiere nazionali ANCHE SE il contenuto informatico reso disponibile dalle NUOVE TECNOLOGIE favorisce ampiamente i paesi ricchi. I costi della tecnologia continuano a favorire gli stessi beneficiari privilegiati.

    - Ithiele de Sola Pool (1983) internet libert. Questa affermazione scaturiva prendendo in considerazione il semplice accesso al Web. In realt le ragioni di espansione di internet sono economiche, frutto dellinteresse de gestori delle telecomunicazioni. Tuttavia internet rimane libera e senza regolamentazione anche se non sono mancati i tentativi di porre limiti a questa libert. Da una apparente ANARCHIA dei gestori dei servizi on-line si sta passando a una situazione di mercato pi strutturata (alcuni contenuti saranno presto a pagamento). Anche i mezzi di comunicazione sono sottoposti al controllo di polizie attente alla criminalit a la terrorismo. Secondo i pi pessimisti stiamo andando verso il totale CONTROLLO SOCIALE (sia traffico informatico che contatti interpersonali)

    - Tutte le famiglie possono disporre delle nuove tecnologie VIDEOTOPIA: laccesso universale al capitale culturale e informativo assicurato a tutti ma lacquisto e lutilizzo di internet possibile solo ai ricchi mentre i poveri dinformazione restano esclusi. internet continuer a rimanere libera e gratuita solo nella misura in cui ci potr assecondare gli interessi commerciali che vi stanno dietro.

    CAPITOLO 7

    - Nella societ contemporanea i media svolgono alcune funzione importanti se non fondamentali NECESSITA di un sistema mediale che operi secondo i principi della societ:

    o GIUSTIZIAo EQUITAo DEMOCRAZIA

    Pi valori sociali e culturaliLobiettivo primo di tutti i mass media quello di fare profitti.

    i mezzi di comunicazione di massa sono stati ovunque soggetti al controllo e alla regolamentazione con lidea di far fare loro ci che la societ vuole che facciano o per evitare che facciano ci che la societ non vuole- Ai media dovrebbe essere garantita una certa indipendenza sufficiente per salvaguardare la libera espressione i cittadini dovrebbero aver accesso ai mezzi di comunicazione che riflettono le loro idee e che vengono incontro ai loro interessi e alle loro necessit.

    - Nei regimi autoritari il controllo viene esercitato muovendo dal prestesto della SICUREZZA DELLO STATO. In democrazia, invece, i pretesti che generano il controllo legittimo sono LINTERESSE PUBBLICO e il SEGRETO DI STATO.

    - I media si trovano spesso ad affrontare problemi quali la PRIVACY, il COPYRIGHT e il DIRITTO ALLANONIMATO.

    - Idea della LIBERTA DI STAMPA diritto di pubblicazione senza censure. I POTERI NELLINGHILTERRA DEL XVIII SECOLO

    1. I Lord2. La Chiesa3. I Comuni4. La stampa Quarto potere

  • John Milton meccanismo di autocorrezione la verit liberamente espressa trionfer sullerrore una volta che entrambi vengano diffusi senza limitazioni. La stampa, invece di portare i valori di libert e democraiza, si trasform in uno strumento di propaganda per le nuovi potenti classi capitaliste

    - 1947, istituita una COMMISSIONE DINCHIESTA PRIVATA fu la prima di molte inchieste per indagare sullincapacit dei mezzi di comunicazione di venire incontro alle

    esigenze della societ primo momento in cui veniva contemplata la necessit dellintervento del governo nel sanare i mali della

    stampa, e questo nel paese culla del capitalismo la commissione fu un modello per altri paesi debolezza della stampa e accesso limitato a chi non faceva parte di una ristretta cerchia di privilegiati o potenti elaborazione del CONCETTO DI RESPONSABILITA SOCIALE

    1. resoconto completo per tutti2. opinioni e critiche3. diffusione dei valori della societLa responsabilit sociale prevedeva lautoregolamentazione. Secondo la responsabilit sociale lattivit dei media una FORMA DI BENE PUBBLICO e non privato

    - Nascita di una PROFESSIONALITA nel giornalismo codici deontologici: Offerta di uninformazione attendibile Difesa dellindipendenza dei giornalisti rispetto alle pressioni degli editori Visione pi ampia del ruolo del giornalismo nella societ.Laitila (1995) classifica le responsabilit in 6 tipi:

    1. nei confronti del pubblico2. delle fonti e dei referenti3. dello Stato4. dellacquirente5. per lintegrit professionale6. per la salvaguardia dello STATUS della professione

    Decalogo di Deontologia Giornalistica (1993) Idea di un diritto allinformazione Rispetto dei valori universali e della diversit delle culture Promozione dei diritti umani, della pace, del rpogresso sociale e della democrazia

    - Le accuse di Mancini al giornalismo i codici sono inadeguati. In realt i giornalisti lavorano in simbiosi con governi, potenti interessi economici, altre autorit.

    - La stampa assume sempre le forme e le sfumature delle strutture sociali e politiche entro cui opera. Soprattutto essa riflette il sistema del controllo sociale 4 TEORIE DELLA STAMPA (Siebert et al. 1956)1. TEORIA AUTORITARIA ogni societ deve preservare la pace e lordine pubblico. La llimitazione

    dellopinione GIUSTA POLITICAMENTE. Questa teoria e fondamentalmente priva di contenuto teorico2. TEORIA SOVIETICA lobiettivo dei media la diffusione e il rinforzo dellideale marxista e il

    raggiungimento di una societ senza classi. Forte richiamo ai diritti della societ piuttosto che a quelli dellindividuo

    3. TEORIA LIBERTARIA battaglia per la LIBERTA e la DEMOCRAZIA, la verit alla fine trionfa sullerrore e porta al LIBERO MERCATO delle IDEE

    4. TEORIA DELLA RESPONSABILITA SOCIALE- Il libro fu al centro di numerose polemiche e dibattiti. Debolezza teorica della teoria liberatoria per 4 punti:

    1. la teoria finisce con lidentificare la libert di stampa con i diritti di propriet trascurando le barriere economiche e gli abusi del potere monopolistico

    2. la libert di stampa considerata come concetto negativo, cio come libert DAL governo3. la teoria applicabile quasi esclusivamente ai mezzi a stampa e alle funzioni del giornalismo4. la teoria molto vaga riguardo a chi dovrebbe beneficiare del diritto alla libert

    - Servizio pubblico radiotelevisivo sistema regolato dalla legge e finanziato da fondi pubblici, con unampia libert dazione

    - Gli obiettivi comuni ai diversi sistemi sono:

  • COPERTURA COMPLETA DEL TERRITORIO DIVERSITA DELLOFFERTA OFFERTA PER MINORANZE PARTICOLARI ATTENZIONE A CULTURA, IDENTITA E LINGUAGGIO NAZIONALI ATTENZIONE A NECESSITA DEL SISTEMA POLITICO IMPARZIALITA SU QUESTIONI CONTROVERSE ATTENZIONE ALL QUALITA

    - Tali obiettivi costituiscono il cosiddetto INTERESSE PUBBLICO. Nel sevizio pubblico c il problema della contraddizione e del conflitto tra INDIPENDENZA e CONTROLLO e tra INTERESSE PUBBLICO e CONSUMO DI MASSA

    - Habernas nozione di SFERA PUBBLICA: si riferisce a uno spazio metaforico che costituisce unarena pi o meno autonoma e pi o meno aperta per il dibattito pubblico. Questo spazio si situa tra la base e il vertice della societ (base= sfera privata; vertice= istituzioni politiche). La prima versione storica della sfera pubblica rappresentata dai CAFFE DEL XVIII SECOLO discussioni di politica. Obiettivo primo era di mantenere CONTROLLO SUL GOVERNO attraverso unopinione pubblica informata e influente. La prima forma di spazio pubblico definita come una sfera pubblica borghese. Secondo Habermas i media tendono a manipolare il loro pubblico piuttosto che aiutarlo nella formazione di unopinione razionale.

    - Lidea di dfera pubblica si inserisce nellidea di SOCIETA CIVILE diverse istituzioni intermediate costituiscono una zona protetta per i cittadini nelle loro relazioni con lo Stato.

    - Schulz (1997): SFERA PUBBLICA COSTRUITA DAI MEDIA i mezzi di comunicazione di massa assumono un ruolo centrale nellattivit del sistema politico. La notevole FIDUCIA nei media si accompagnata a un aumento del cinismo e nel DISINCANTO nei confronti della politica

    - Carey (1999) senza le istituzioni o lo spirito della democrazia i giornalisti si riducono a propagandisti o a intrattenitori. Una soluzione proposta dai giornalisti americani giornalismo civico o pubblico scopo: dovrebbe provare a migliorare la qualit della vita civica.

    - Vi un certo accordo su come i media debbano contribuire alla vita di una societ democratica. Si pensa che i media debbano darsi almeno 4 obiettivi:1. COSTANTE SORVEGLIANZA SUGLI EVENTI e conseguente flusso informativo2. CRITICA radicale e indipendentre DELLA SOCIETA3. MESSA A DISPOSIZIONE dei mezzi per lACCESSO, LESPRESSIONE e la PARTECIPAZIONE4. contribuire alla COSTRUZIONE di una COSCIENZA e di una IDENTITA socialmente condivise

    - Nordenstreng (1997) ha elaborato una classificazione che comprende 5 PARADIGMI TEORICI NORMATIVI: PARADIGMA LIBERALE-PLURALISTA vede linteresse pubblico come ci che interessa al pubblico PARADIGMA DELLA RESPONSABILITA SOCIALE il diritto alla libert di stampa si accompagna a una

    serie di obblighi nei confronti della societ che vanno aldil dellinteresse privato PARADIGMA CRITICO la libert di espressione vista come un asse con i poteri repressivi o egemonici da

    una parte, e le masse oppresse dallaltra. I media sono un potenziale per lemancipazione, ma solo in forme che sfuggono al controllo istituzionale dominante

    PARADIGMA AMMINISTRATIVO esalta lidea di un giornalismo obiettivo fondato su fonti autorevoli e che fornisca una informazione autorevole e affidabile su questioni importanti. Tende a beneficiare le lite manageriali e politiche piuttosto che le masse

    PARADIGMA DELLA NEGOZIAZIONE CULTURALE rifiuta una razionalit universale e gli ideali dellefficienza e delle competenza burocratico-professionale. Incoraggia la comprensione intersoggetiva e un senso reale di comunit

    CAPITOLO 8

    - Tema della struttura e prestazione dei media secondo 6 principi: LIBERTA, EGUAGLIANZA, DIVERSITA, QUALITA DELLINFORMAZIONE, ORDINE SOCIALE E SOLIDARIETA, ORDINE CULTURALE. LIBERTA diritto alla libera espressione e formazione delle opinioni. Nellofferta culturale dei media

    lindipendenza associata a creativit, originalit, diversit. LIBERTA DEI MEDIA richiama i seguenti elementi: condizioni strutturali, condizioni operative, possibilit per le diverse voci nella societ di accedere

  • ai canali, benefici della qualit dellofferta per i fruitori secondo criteri di pertinenza, pluralismo, affidabilit, interesse, originalit

    EGUAGLIANZA non vengono favoriti IN NESSUN MODO i detentori del potere, laccesso ai media viene garantito anche agli avversari politici e alle opinioni, posizioni e rivendicazioni opposte o devianti. Eguaglianza implica ASSENZA DI DISCRIMINAZIONE E PREGIUDIZIO

    DIVERSITA rafforza i normali meccanismi di cambiamento nella societ che le forme pluralistiche di democrazia dovrebbero liberare. La DIVERSITA DELLOFFERTA si misura secondo una serie di parametri: tipo di media, genere, dimensione del sistema mediale, pubblico mirato o raggiunto, identit culturale, politica, ideologia. Lofferta dovrebbe rispecchiare nella giusta proporzione le diverse realt e linteresse del pubblico.

    QUALITA DELLINFORMAZIONE i requisiti informativi hanno una duplice origine 1. SOCIETA INFORMATA e FORZA-LAVORO QUALIFICATA 2. ESISTENZA DI UNA CITTADINANZA CHE PARTECIPA DEMOCRATICAMENTE ALLA DECISIONE POLITICA. Il concetto implica anche lOBIETTIVITA: distacco e neutralit verso loggetto dellinformazione, imparzialit, assenza di secondi fini o favoritismi. Legami di questo concetto con i concetti di libert e eguaglianza. Separazione dei fatti dalle opinioni.

    ORDINE SOCIALE E SOLIDARIETA differenza di prospettive tra autorit costituite e individui e gruppi minoritari. I media devono essere contraddistinti dal pluralismo, ma non devono appoggiare tendenze sovversive. I mass media hanno lobiettivo latente di mantenere lordine sociale costituito.

    ORDINE CULTURALE suddivisione in sfere culturali; divisione tra una cultura dominante, ufficiale o organizzata, e un insieme di possibili alternative o subculture

    - Per quanto riguarda il concetto di RESPONSABILITA Feintuck (1999) propone 2 definizioni:1. la responsabilit e lesigenza di dare conto delle proprie azioni direttamente in pubblico o attraverso autorit

    pubbliche2. responsabilit : essere sanzionabili se ritenuti autori di violazione di doveri o aspettative connessa allesercizio

    del potere- RESPONSABILITA DEI MEDIA = tutti quei processi volontari o involontari attraverso i quali i media rispondono

    direttamente o indirettamente alla societ di appartenenza in merito alla qualit e/o alle conseguenze di quanto da essi diffuso, con particolare riferimento alle questioni di bene pubblico. La responsabilit dei media dovrebbe soddisfare 3 criteri: Rispettare il diritto di libert di diffusione Prevenire o limitare i danni agli individui derivanti dalla diffusione di particolari contenuti Promuovere gli aspetti positivi della diffusione, limitandone gli aspetti restrittiviI media per evitare sanzioni operano spesso controllo autoregolamentato. Responsabilit significa rispondere a qualcuno per qualcosa secondo un certo criterio e secondo diversi gradi di obbligo da parte dei media.2 diversi modelli della responsabilit:

    1. modello dellobbligo pone lattenzione su danni e pericoli potenziali che potrebbero derivare dalla diffusione di contenuti ad opera dei media. Le SANZIONI sono MATERIALI (in base a leggi)

    2. modello della garanzia non prevede lo scontro privilegiando il ricorso al dibattito, alla negoziazione, alla volontariet. Le SANZIONI sono VERBALI come pure gli strumenti di controllo

    la responsabilit comporta una relazione tra i media e le altre istituzioni 2 diversi livelli di responsabilit: INTERNO ed ESTERNO

    o serie di controlli a catena allINTERNO dellistituzione mediale tale che la diffusione di determinati contenuti avviene sotto la responsabilit dellorganizzazione mediale e dei suoi proprietaritensione fra LIBERTA e RESPONSABILITA spesso genera una STRETTA AUTOCENSURA

    o relazioni ESTERNE tra i media e coloro che sono danneggiati dalla diffusione di determinati contenuti o che hanno un interesse in essa

    - I media sono spesso ritenuti responsabili nei confronti di ISTITUZIONI SOCIALI OPINIONE PUBBLICA GRUPPI DI INTERESSE E DI PRESSIONE

  • - Esistono diverse CORNICI FONDAMENTALI DELLA RESPONSABILITA dove ognuna caratterizzata dal proprio discorso, dalla propria logicaLe 4 principali cornici del controllo sono: LEGGE E REGOLAMENTAZIONE, FINANZA E MERCATO, RESPONSABILITA PUBBLICA, RESPONSABILITA PROFESSIONALE.1CORNICE LEGGE E REGOLAMENTAZIONE lobiettivo dovrebbe essere quello di creare e mantenere le condizioni per una comunicazione libera allinterno della societ MECCANISMI documenti regolativi riguardo a cosa i media devono e non devono fare. Pi regole formali VANTAGGI esiste un certo margine di potere che permette ai media di esigere i benefici rivendicati dalla

    societ SVANTAGGI paura delle sanzioni genera autocensura, talvolta troppo stretta.2CORNICE FINANZA E MERCATO il mercato un importante mezzo per equilibrare gli interessi delle organizzazioni mediali e quelli dei loro pubblici MECCANISMI domanda e offerta di libero mercato. Dovrebbe incoraggiare una buona prestazione.

    Controllo tramite vendite VANTAGGI dovrebbe incoraggiare il miglioramento tramite la concorrenza. Il sistema autocontrollato e

    autoregolato SVANTAGGI media troppo commercializzati. Libert e benessere dei proprietari dei media non dei media

    stessi3CORNICE RESPONSABILITA PUBBLICA le organizzazioni mediali svolgono alcune importanti funzioni pubbliche. La societ ha delle aspettative dei media. MECCANISMI attivit dei gruppi di pressione attraverso cui essa si esprime VANTAGGI le necessit di una societ ossono essere espresse in maniera diretta. Interazione continua tra

    media e societ: i pubblici possono replicare ai media SVANTAGGI carattere di volontariet: alcuni media possono usare la propria libert per sottrarsi al controllo.

    Tendenze conservatrici4CORNICE RESPONSABILITA PROFESSIONALE deriva dalle norme deontologiche dei professionisti che lavorano nei media MECCANISMI insieme dei principi adottati dai professionisti e serie di procedure contro particolari

    comportamenti dei media VANTAGGIO non coercitivo e incoraggia lautomiglioramento. I media funzionano nel loro stesso interesse

  • SVANTAGGIO modello troppo ristretto, non organizza forti presioni contro le organizzazioni potenti. Ha una applicazione molto frammentaria

    - Alcuni media accettano solo le responsabilit di mercato

    CAPITOLO 9

    - Bisogna anche considerare i media come INDUSTRIA essi fanno parte anche del mondo degli affari- In una democrazia i media hanno una funzione politica che implica un CARATTERE PUBBLICO. Le informazioni

    e le idee non devono essere monopolizzate dai privati- Esistono diversi punti di vista per definire i media in base alleconomia:

    o PROSPETTIVA ECONOMICO-INDUSTRIALE si guarda alla peculiarit dei media come imprese economiche

    o PROSPETTIVA CRITICA ECONOMICA-POLITICA critica del capitalismo, dei poteri della propriet, della commericalizzazione

    o INTERESSE PUBBLICO criteri normativi di condotta e prestazioneo PROSPETTIVA PROFESSIONALE distinta dalla prospettiva commerciale

    - Media al centro di 3 forze: ECONOMIA, POLITICA, TECNOLOGIA

    - I SISTEMI DEI MEDIA possono essere vari i media possono essere PRIVATI, STATALI, MISTI, FACENTI CAPO A UN MINISTERO. Allinterno di un sistema ci sno diversi tipi di media, chiamati anche SETTORI

    - Linea fondamentale di demarcazione nellindustria dei media tra MERCATO DEI CONSUMATORI e MERCATO PUBBLICITARIO:MERCATO MERCATO DEI CONSUMATORI

    o Mercato dei prodotti per il singolo individuoo Mercato per i servizi mediali

    MERCATO PUBBLICITARIO- Alcuni media si reggono soltanto sulla pubblicit (es. giornali gratuiti). Pi i media dipendono da risorse

    pubblicitarie, meno indipendente il loro contenuto dagli interessi degli inserzionisti. Inoltre i media che si reggono sulla pubnblicit:

    o FINANZIAMENTO: si ripagano priam ancora di essere prodottio Sono valutati in base al numero e tipo di consumatorio Puntano a pubblici omogenei

    - la concorrenza per ununica fonte di reddito si traduce in una uniformit imitativa (Tunstall 1991) questo spiega la bassa qualit dei contenuti mediali

    - per quanto riguarda le strutture di costo, individuiamo:o COSTI FISSI impianti, attrezzature, rete distributiva

  • o COSTI VARIABILI materiali, software, lavoroGli alti costi fissi scoraggiano le NUOVE IMPRESE che aspirano ad entrare nellindustri mediale. I NUOVI MEDIA hanno costi pi bassi

    - Fondamentale anche la PROPRIETA Altschull i contenuti dei media rispecchiano sempre gli interessi di quelli che li finanzianoFinanziatori : investitori privati, inserzionisti, consumatori, governi Proprietari : imprese commerciali, enti privati senza fini di lucro, settore pubblico

    - I media devono avere bilanci in attivo per sopravvivere.- La concorrenza dovrebbe portare alla diversit, favorire la variet, e invece porta al MONOPOLIO o almeno

    alOLIGOPOLIO. La concentrazione dei media solitamente distinta tra orizzontale e verticale:o La CONCENTRAZIONE VERTICALE un modello di propriet che si estende a differenti stadi di

    produzione e di distribuzione (es casa cinematografica che acquista sale) o che si allarga geograficamente (es un quotidiano nazionale che compra dei giornali cittadini o locali)

    o La CONCENTRAZIONE ORIZZONTALE riguarda le fusioni allinterno dello stesso mercato. Ci non riduce il pluralismo dei media, ma pu accrescere il potere dei media.

    - De Ridder distingue 3 livelli di concetrazione :1. PROPRIETARIO sempre maggiori poteri della propriet. Le unit che compongono questa impresa possono

    rimanere editorialmente indipendenti2. EDITORIALE difficile da valutare3. DEI PUBBLICI riguarda il controllo di quali e quante quote del mercato

    - Concentrazione mediale controllo di PRODUZIONE, OCCUPAZIONE, DISTRIBUZIONE e CONSUMO- Il grado di concentrazione pu variare dalla concorrenza perfetta al monopolio totale. La ragione principale che

    spinge alla concentrazine la ricerca di economie di scala e di mercati sempre pi grandi. Unulteriore spinta alla concentrazione viene dalla RICERCA DI SINERGIE: Murdok (1990) osserva che in un sistema culturale costruito sulle sinergie di pi non significa diverso; significa la stessa solita merce che appare in differenti mercati e in una variet di mercati. Una situazione di questo tipo porta alla concentrazione verticale, poich lunico modo di sopravvivere e crescere.

    - Lecnomia dei media si distingue per alcuni tratti tipici: I media sono ibridi o misti. Spesso operano in un difficile mercato e sono anche assai diversificati Le strutture di scosto sono caratterizzate da un forte impegno di capitale umano e da alti costi fissi Alto grado di incertezza e anche di unicit del prodotto. Lincertezza legata alla valutazione del consumatore Molti prodotti mediali possono, e devono, essere di continuo differenziati e raramente possono essere rivenduti

    nella stessa esatta forma I media sembrano particolarmente esposti alle tendenze concentrazioniste perch il potere e il prestigio sociale

    affascinano gli aspiranti magnati dei media A causa degli alti costi fissi e di lancio, senza grandi disponibilit di capitali particolarmente difficile entrare

    nel business mediale I media devono tenere conto dell interesse pubblico e tendono a essere caricati di una responsabilit pubblica.

    - Per quanto riguarda la regolamentazionje dei media, Pool (1983) applica TRE MODELLI DI BASE: per la stampa, per radio e televisione, per telecomunicazione.

    1. LIBERTA DI STAMPA significa libert da ogni regolamento e controllo del governo che potrebbe significare censure o limitazioni. Tuttavia questo modello spesso alterato: la stampa riceve spesso PROTEZIONE LEGALE e SUSSIDI ECONOMICI, luna e gli altri comportano controllo e sorveglianza pubblica

    2. la radio e la televisione sono stati oggetto fin dallinizio di forte irregimentazione che spesso comportava la diretta propriet pubblica. Il MODELLO RADIOTELEVISIVO pubblico ha alcuni tratti tipici: un servizio universale finanziato da tutti i cittadini c un controllo pubblico per assicurare limparzialit democrazia qualit.

  • Non solo finanziamento pubblico, ma anche pubblicit tendenza alla privatizzazione e alla commercializzazione; ci ha comportato il trasferimento delle reti e delle attivit dalla propriet pubblica a quella privata

    3. modello del COMMON CARRIER o VETTORE UNIVERSALE perch riguarda i servizi come posta, telefono e telegrafo. La regolamentazione stata inserita per via di monopoli naturali nellinteresse dellefficienza e del consumatore

    - nel corso di un secolo di sviluppo della comunicazione possiamo individuare TRE FASI PRINCIPALI delle politiche dei media 1FASE NASCITA DELLE POLITICHE DEI MEDIA dalla fine del XIX secolo fino alla comparsa della radio

    negli anni 20 non ravvisabile un obiettivo uniforme nelle politiche adottate al di l degli interessi di governo e della nazione. Lassunto era: libro principale mezzo di diffusione di cultura, giornale strumento della vita politica

    2FASE SERVIZIO PUBBLICO apice nellEuropa anni 70 consapevolezza dellimportanza dei media per la vita politica, sociale e culturale. I media proibiscono certi tipi di comportamento che potrebbero danneggiare la societ.

    3FASE NUOVO PARADIGMA tuttora in corso centralit delle telecomunicazioni, tendenza allinnovaione, alla crescita e alla concorrenza. Gli obiettivi economici hanno preso il posto del welfare sociale e politic, mentre i valori di questultimo sono state ridefiniti

    - A proposito dei legami tra sitemi mediali e sistemi politici utile indicare alcune connessioni relative alla STRUTTURA, alla CONDOTTA e alla PRESTAZIONE. Ogni paese ha un corpus di leggi, ma in alcuni paesi i governi hanno lultima parola su un settore pubblico dei media e la dirigenza di queste organizzazioni legata a interessi politici. Nel caso di media privati, iproprietari hanno interessi finanziari e strategici che richiedono influenza sulle decisioni politiche. Inoltre i quotidiani danno spesso appoggio a un partito politico

    POPOCAPITOLO 10

    - Alcuni media hanno un carattere nazionale, altri internazionale:o LIBRO E STAMPA internazionalio GIORNALE nazionaleo CINEMA nazionaleo RADIO nazionale

    - Oggi MEDIA INTERNAZIONALI villaggio globale (McLuhan 1964)PROSPETTIVA STORICA di questa globalizzazione: i giornali, grazie alle agenzie di stampa, riferivano le notizie dallestero. Nazionalismo e imperialismo aumentarono linteresse verso fatti internazionali FLUSSO GLOBALE DELLE NOTIZIE. Il cinema americano divenne un importante canale di immagini della modernit. Continua tensione fra IDENTITA NAZIONALE e CONDIVISIONE DI INNOVAZIONI CULTURALI E

  • TECNOLOGICHE. Possiamo quindi affarmare che: il fattore tecnologico ha dato un notevole impulso alla globalizzazione e la principale FORZA MOTRICE stata quella ECONOMICA import/export di prodotti mediali. Il maggior beneficiario sono stati gli Stati Uniti grazie alla loro enorme prduzione di intrattenimento popolare, accesso a numerosi mercati, lingua inglese cime vantaggio in pi. A livello internazionale la pubblicit veicola immagini che rafforzano gli stereotopi

    - Le agenzie sono fornitori allingrosso di notizie intese come merci; pi CONVENIENTE ed ECONOMICO acquistare le notizie stere piuttosto che raccoglierle da soli AGENZIE DI STAMPA GLOBALI nate nel XX secolo

    - Lesempio pi lampante di INTERNAZIONALIZZAZIONE della propriet, della produzione, della distribuzione quello dellINDUSTRIA DELLA MUSICA POP, dove la fetta maggiore del mercato in mano a CINQUE GRANDI COMPAGNIE: COLUMBIA, TIME-WARNER, RCA, EMI e POLYGRAM

    - La COMUNICAZIONE DI MASSA GLOBALE un fenomeno sfaccettato che assume varie forme, tra queste abbiamo: TRASMISSIONE e DISTRIBUZIONE diretta di canali mediali da un paese ai pubblici di un altro Alcuni MEDIA specificatamente INTERNAZIONALI (MTv, Cnn, Bbc) Contenuti di vario tipo importati e inseriti nellofferta nazionale Formati e genere di origine straniera, adattati o rielaborati per adeguarli al pubblico nazionale Notizie internazionali mostrate dai media nazionali Contenuti vari (eventi sportivi, pubblicit) di origine o riferimento stranieri

    - La comunicazione di massa per sua natura globale- Gli Stati Uniti producono avendo in mente un pubblico mondiale- La LINGUA e la CULTURA sono barriere naturali alla globalizzazione IMPERIALISMO CULTURALE O MEDIATICO tentativvo di invadere o sovvertire lo spazio culturale altrui (con lIMPOSIZIONE). I contenuti trasmessi riflettevano VALORI OCCIDENTALI quali lindividualismo, il secolarismo, il materialismo (CONTROLLO GLOBALE DEL MERCATO, OCCIDENTALIZZAZIONE) promuovere il capitalismo.

    2 PARADIGMI1. PARADIGMA DELLA DIPENDENZA si basa sui dati quantitativi del flusso comunicativo e su limitate

    intepretazioni delle tendenze ideologiche dei contenuti, senza prove empiriche degli effetti ipotizzati2. PARADIGMA DEL LIBERO FLUSSO ritiene che gli effetti siano minimi dal momento che il pubblico

    compie volontariamentele proprie scelte INNOCENZA ideologica dei prodotti mediali commercializzati globalmente

    - La globalizzazione della cultura pu essere vista anche positivamente rispetto ai tratti di ETNOCENTRISMO, NAZIONALISMO e XENOFOBIA che hanno caratterizzato alcuni media nazionali. La prospettiva ottimista della globalizzazione nasce dal presupposto che lOFFERTA nasce da una DOMANDA.

    - XIX secolo: nasce la GLOBALIZZAZIONE DELLE NOTIZIE la notizia stato il primo prodotto mediale ad essere mercificato. In una notizia le immagini raccontano una storia, ma le parole cefiniscono il significato voluto. SQUILIBRIO INFORMATIVO: i paesi in via di sviluppo sono massicci importatori di notizie, mentre i paesi sviluppati producono unenorme quantit di notizie. Dibattito sullo squilibrio delle notizie 2 FAZIONI 1. INDUSTRIA DELLE NOTIZIE avversava tutto ci che potesse impedire alla stampa o al mercato delle notizie

    di continuare a operare2. PAESI DIPENDENTI DALLINFORMAZIONE lobiettivo era di cambiare i termine della diffusione

    internazionale delle notizie con listituzione di un decalogo normativo- I paesi in via di sviluppo rientrano tra le notizie occidentali solo nel caso di eventi che possono costituire una

    minaccia per gli interessi economici o strategici delle grandi potenze selezione notizie estere. Fattori che influenzano le notizie estere:

    o FATTORI LEGATI ALLORGANIZZAZIONE hanno anche conseguenze ideologiche la raccolta delle notizie deve essere organizzata verso eventi e storie che ben si adattano alla macchina della selezione

    o FATTORI LEGATI AL GENERE preferenza per eventi-notizia che rispondano allaspettativa del pubblico e che possano essere facilmente inquadrate in una cornice intepretativa

    o FATTORI SOCIO-CULTURALI si legano allinteresse nei confronti dei personaggi pubblici come pure verso vicende negative, violente o drammatiche.

  • - difficile rendere notiziabili processi a lungo termine come ad esempio quelli di SVILUPPO e di DIPENDENZA- La televisione ancora caratterizzata da una produzione inserita in sistemi nazionali e rivolta a pubblici nazionali,

    con contenuti culturali molto specifici della societ di appartenenza.- Prima del crollo del comunismo limperialismo culturale verso i paesi dellEst era molto contenuto- Paura della AMERICANIZZAZIONE della cultura, lEuropa ha 2 obiettivi

    1. PROGETTO POLITICO-CULTURALE DI UNEUROPOA PIU UNITA2. GRANDE MERCATO INTERNO EUROPEOEntrambi gli obiettivi erano ostacolati dal flusso unidirezionale dei contenuti provenienti da oltreoceano

    - Il prezzo delle esportazioni si basa sullaffinit culturale (pi bassa laffinit, pi basso il prezzo)- Tutela dellIDENTITA CULTURALE paura che limportazione impedisca lo sviluppo di una cultura indigena- Schlesinger (1987) afferma che una IDENTITA COLLETTIVA dura nel tempo ed refrattario al cambiamento- Linvasione culturale dei media pu essere respinta o ridefinita:spesso linternazionalizzazione una scelta e non il

    risultato dellimperialismo- I media non si impegnano granch a diffondere le culture realmente diverse DANNO CULTURALE- DUE TENDENZE CONTRADDITTORIE CENTRIPETA (verso al COESIONE) e CENTRIFUGA (verso la

    FRAMMENTAZIONE)- CULTURA MEDIALE GLOBALIZZATA possibile che linternazionalizzazione dei media porti a una

    maggiore omologazione o a una sincronizzaizone culturale. Questa cultura porta i valori del capitalismo occidentale.

    - Le condizioni principali per lo svilupparsi di questa cultura globalizzata sono: Esistenza di un LIBERO MERCATO dei prodotti mediali Effettivo DIRITTO ALLINFORMAZIONE (libert politica, di parola) Serie di TECNOLOGIE

    CAPITOLO 11

    Le strutture istituzionali (dimensioni, forme di propriet) sembrano avere conseguenze dirette sulla condotta di particolari organizzazioni mediali, che a sua volta influenza la prestazione, nel senso della quantit e del tipo di contenuto prodotto e offerto al pubblico- Ricerca sulle organizzazioni mediali (anni 60)

    1. INTERESSE per tratti caratteristici del contenuto mediale2. INTERESSE a sapere come la societ influenzi i media

    - Rapporti media-societ societ-media. Shoemaker e Reese: 5 approcci allo studio delle influenze reciproche:1. IL CONTENUTO RISPECCHIA LE REALTA SOCIALE2. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLA SOCILIZZAZIONE E DAGLI ATTEGGIAMENTI DEI

    LAVORATORI DEI MEDIA3. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLE ROUTINE ORGANIZZATIVE4. IL CONTENUTO E INFLUENZATO DALLE ISTUTUZIONI E FORZE SOCIALI5. IL CONTENUTO E IN FUNZIONE DELLE IDEOLOGIE E DIFENDE LO STATUS QUO

    - I ruoli che i media possono svolgere nella societ sono di due tipi:o ATTIVO E PARTECIPANTE CRONISTA PARTECIPANTE (Cohen 1963)o NEUTRALE CRONISTA NEUTRALE (Cohen 1963)

    - I giornalisti preferiscono essere neutrali e non impegnati politicamente- Weaver e Wilhoit (1986) triplice articolazione del ruolo:

    o INTERPRETE: analizzare questioni complesse, controllare le dichiarazioni del governo, discutere le scelte politiche nazionali.

    o DIVULGATORE: informare il pubblico, rivolgersi ad un pubblico pi ampio possibleo ANTAGONISTA: verso governo e industria. Ritenuto valido da una maggiornaza di giornalisti

    - A proposito della PROFESSIONALITA, Burns distingue tre principali orientamenti sui compiti professionali (1977)

    o SERVIZIO PUBBLICO per il progresso socio-culturaleo Fare una BUONA TV

  • o Professionalit vs dilettantismo- Per Tuchman il giornalista (1978):

    o Deve essere abile nel confezionare il prodotto-notizia richiestoo Deve avere un alto grado di OBIETTIVITAo Ossessiva fedelt ai fatti o NEUTRALITA di atteggiamento

    - Nellazione dei media intervengono anche molti GRUPPI DI PRESSIONE. Questi cercano di limitare o influenzare lazione dei media specialmente quando ci sono di mezzo interessi commerciali.

    - Altschul (1984) il contenuto dei notiziari rispecchia sempre gli interessi di chi finanzia la stampa.- Anche i PROPRIETARI esercitano pressioni molto forti: i proprietari, ad esempio, sono liberissimi di utilizzare un

    telelgiornale per fare propaganda- Nel SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO non esistono proprietari, ma solo manager e amministratori.- Un altro gruppo di pressione rappresentato dagli INSERZIONISTI. Le organizzazini mediali pi esposte alla

    pressioni delgli inserzionisti sono quelle i cui unici introiti vengono dalla pubblicit- Altheide (1974) ricerca sui media: le TV favoriscono una visione cinica del pubblico come stupido, incompetente

    e rozzo. - Visione del pubblico come INDICE DI ASCOLTO (= vendite del prodotto).- ISOLAMENTO:

    1. i media devono prendere decisioni prima della reazione del pubblico2. non si pu conoscere un pubblico cos ampio e diversificatocreazione di una immagine astratta del destinatario; i giornalisti scrivono in primo luogo per i direttori e per i colleghi.

    Due percorsi alternativi: il ruolo dellorganizzazione subordina o dissimula le caratteristiche personali potere e prestigio consentono al comunicatore di essere libero

    - modello distintivo di esperienza sociale o di valori sociali. I giornalisti appartengono al CETO MEDIO, con un buon stipendio

    - Johnstone (1976) in ogni societ i responsabili della comunicazione di massa tendono a provenire dagli stessi strati sociali di coloro che controllano leconomia e la politica

    - Gaus (1979) la collocazione borghese della pprofessione giornalistica una garanzia di stabilit e di lealt al sistema

    - Herman e Chomsky (1988) i giornalisti sono unelite conservatrice al servizio soprattutto degli interessi della classe dominante o della grande industria

    CAPITOLO 12

  • - GATEKEEPING il meccanismo con cui avvengono le scelte nel lavoro mediale, ma in accezione pi ampia, questo concetto si riferisce al potere di dare o negare laccesso a voci differenti della societ, ed per questo luogo di CONFLITTO. Questo concetto presenta alcuni punti deboli:

    o Assunto che vi sia un cancello iniziale e un insieme principale di criteri di selezioneo Visione semplicistica dellofferta delle notizie e la sua tendenza a individualizzare i processi di

    decisione- Shoemaker (1991) il gatekkeping comporta diversi atti di selezione.

    Spesso i processi di decisione non sono individuali, ma collettivi, e non riguardano solo i contenuti, ma anche il tipo di pubblico.

    INFLUENZE ORGANIZZATIVE routine burocratiche INFLUENZE IDEOLOGICHE valori e condizionamenti

    - il contenuto dei mezzi di informazione tende a seguire quasi sempre lo stesso schema VALORI-NOTIZIA quali notizie colpiscono il pubblico in relazione a criteri di interesse FATTORI IDEOLOGICI valori insiti nella societ occidentale come materialismo e individualismo

    - Alcuni eventi hanno pi probabilit di diventare notizia perch si prestano ai meccanismi formali di accolta e trattamento

    - Il principale limite del concetto di GATEKEEPING: d per scontato che esiste una data realt fenomenica nel mondo reale ben definibile che i media hanno il compito di SELEZIONARE. In realt la notizia arriva ai media per diverse vie e sooto forme differenti. Hanno una grande importanza i processi di COSTRUZIONE E SELEZIONE. La selezione delle notizie avviene secondo gli schemi interpretativi e valutativi delle istituzioni burocratiche che sono fonti o produttori di informazione (polizia, tribunali, partiti)

    - I principali fattori che influenzano la SELEZIONE degli eventi sono: CRITERI RELATIVI ALLE PERSONE tendenza a personalizzare gli eventi, dare notizie su un

    personaggio di rilievo. Alcune volte pi importante cosa dice un personaggio di un evento che levento stesso. Reese (1994): le fonti si concentrano su un numero limitato di personaggi, le cui opinioni vengono usate per convalidare le notizie

    CRITERI RELATIVI AL LUOGO molto pi facile che un evento diventi notizia se accade in prossimit del luogo del pubblico di riferimento (PROSSIMITA GEOGRAFICA). Tuchman (1978): rete di notizie in cui lo status ricoperto allinterno di esse determina di chi siano le informazioni che possono diventare notizia. Questa rete si intreccia con i luoghi di concentrazione del potere. Esistono luoghi che vengono tenuti docchio per la probabilit che in essi si verifichino eventi-notizia

    CRITERI RELATIVI AL TEMPO la tempestivit un elemento essenziale. Dimensione temporale (Tuchman 1978): il tempo sottolinea la tipizzazione degli eventi come notizie.

    CATEGORIE PRINCIPALI DI NOTIZIE 1. NOTIZIE FORTI gli eventi immediati2. NOTIZIE SOFT di sfondo o atemporali3. NOTIZIE SPOT i flash dellultimora4. NOTIZIE IN VIA DI SVILUPPO 5. NOTIZIE CONTINUATIVE

    DIMENSIONE TEMPORALE DELLE NOTIZIE6. NOTIZIE PRE-PROGRAMMATE tipo scadenziario, eventi noti dalla copertura pianificata

    nel tempo7. NOTIZIE INASPETTATE accadono improvvisamente e devono essere diffuse

    immediatamente8. NOTIZIE NON PROGRAMMATE notizie soft che possono essere immagazzinate e

    diffuse a discrezione del medium- Per i MEZZI DINFORMAZIONE importantissimo il rapporto con le FONTI. Vi sono alcuni aspetti da

    considerare: PIANIFICAZIONE i media devono ordinare il contenuto anticipatamente (si tratti di notizie, fiction o

    intrattenimento) SQUILIBRIO alcune fonti sono pi potenti di altre grazie al loro status nel mercato accesso privilegiato dei

    potentati economici e politici

  • ASSIMILAZIONE quando esiste un interesse reciproco da parte dei media e degli eventuali comunicatori esterni

    - ORGANIZZATORI DELLEVENTO coloro che sono in grado di controllare e manovrare gli eventi- PSEUDO-EVENTI eventi creati per mettere in mostra un personaggio. Tecnica utilizzata spesso in campagna

    elettoral; serve per conquistare il favore dellopinione pubblica- La notizia subisce un trattamento prima di arrivare alla stesura della scaletta.

    - STANDARDIZZAZIONE le idee o i contenuti inizialmente diversi o unici sono adattati a forme familiari agli operatori dei media e al grande pubblico.

    - Altheide e Snow (1979) LOGICA DEI MEDIA natura sistematica delle definizioni preesistenti di come deve apparire un certo tipo di contenuto. La logico mediale premia limmediatezza, il ritmo sostenuto, i presentatori attraenti e i formati rilassanti

    CAPITOLO 13

    - Grande numero di MESSAGGI e SIGNIFICATI veicolati dai media. Il MESSAGGIO fisso, mentre il SIGNIFICATO variabile

    - Primi studi sul contenuto dei media: interesse per gli effetti dei media, contenuto informativo, uso propagandistico, pregiudizi razziali.

    - Studio del contenuto dei media:1. Descrizione comparativa dellofferta dei media descrivere il contenuto di determinati mezzi o canali2. Confronto tra il ocntenuto dei media e la realt sociale rapporto tra messaggio dei media e realt. I media

    rispecchiano la realt? E la realt di chi?3. Contenuto dei media come ruflesso del sistema di valori e di credenze sociali e culturali contenuto dei media

    come indicatore culturale4. Funzione ed effetti dei media attenzione a effetti intenzionali, non voluti, nascosti, ideologici5. Valutazione della prestazione dei media ricerca relativa alla qualit dei media a partire da determinati criteri6. Ripercussione dellorganizzazione sul contenuto la composizione sociale delle professioni dei media e le

    modalit della produzione mediale possono avere degli effetti sistematici sul contenuto7. Analisi del pubblico metodi che diano conto dellinterpretazione del contenuto da parte del pubblico8. Genere, analisi testuale e del discorso, narrazione e altri formati loggetto di studio il testo stesso, come

    funziona, e effetti desiderati dagli autori sul pubblico

  • - Fiske (1987) definizione di DISCORSO linguaggio o sistema di rapresentazine sviluppato socialmente per produrre e far circolare un insieme coerente di significati riguardo a un determinato argomento

    - Approcci marxisti: RAPPORTO DEL CONTENUTO MEDIALE CON LE DIFFERENZE E IL CONFLITTO DI CLASSE

    - Grossberg (1991) individua tre APPROCCI MARXISTI CLASSICI1. falsa coscienza nei testi dei media insita unimmagine della realt favorevole alla classe dominante2. approccio ermeneutico interpretativo3. approccio discorsivocaratteristiche dei media:

    non si media la realt, ma si costruiscono significati le notizie hanno un significato ideologico dominio ideologico della classe dominante (ECONOMIA)

    La notizia: maschera la realt ignora la natura della societ classista frammenta gli interessi unit e coerenza immaginarie (comunit, nazione)

    approccio marxista alla pubblicit IDEOLOGIA DELLA PUBBLICITA.Il prodotto commerciale diventa un modo di acquisire lo status sociale o culturale e di essere il tipo di persona che desideriamo SENSO IMMAGINARIO DI NOI STESSI E DELLA REALTA

    - williamson (1978) MERCIFICAZIONE il modo in cui la pubblicit trasforma il valore duso dei prodotti in valore di scambio consentendoci di sperare di raggiungere (comprare) la felicit o altri stati idealitutto ci ILLUSORIO e DEVIANTE ed una parte del processo di ALIENAZIONE a causa del quale perdiamo contatto con la natura e con la cultura

    - scuola di Francoforte: tutte le forme di cultura di massa sono alienanti e fondate sullo sfruttamento- Schroder (1992) tre tipi di standard culturali:

    o ESTETICO multidimensionaleo ETICO relativo a valori, integrito ESTATICO misurabile attraverso popolarit, gradimento

    - STRUTTURALISMO il modo di costruzione del significato nei testi. Il termine si applica a certe strutture del linguaggio fatte di segni, racconti o miti. La semiologia una versione pi specifica dellapproccio strutturalista

    o SEGNO veicolo fisico fondamentale del significato in una linguao SIGNIFICANTE elemento fisico (parola, immagine, suono)

    SIGNIFICATO concetto mentale evocato da un segno fisico

    - DENOTAZIONE descrive il rapporto allintenro di un segno tra il significante e il significato. Lovvio significato letterale di un segno la sua denotazione.

    - CONNOTAZIONE il significato accessorio che pu essere evocato dalloggetto significatoDENOTAZIONE

    Universalit Obiettivit

    CONNOTAZIONE Variabilit (in base a cultura) Valutazione

    Positiva Negativa

  • - Barthes il MITO serie di idee preesistenti e cariche di valore desunte dalla cultura e trasmesse con la comunicazione

    - La semiologia utile per scoprire lideologia latente e la distorsione del contenuto dei media- Ricerca del significato: scelta del metodo di ricerca segue la distinzione tra il PARADIGMA DOMINANTE

    (EMPRICO) e quello ALTERNATIVO (CRITICO)PARADIGMA DOMINANTE

    APPROCCIO QUANTITATIVO (EMPIRICO) soprattutto ANALISI DEL CONTENUTO (per descrizione obiettiva, sistematica e quantitativa)

    PARADIGMA ALTERNATIVO APPROCCIO QUALITATIVO (CRITICO) i significati pi importanti sono quelli nascost, latenti che non

    sono desumibili da dati