10110 01100 01100 01011 01011 Reti di Calcolatori IL LIVELLO TRASPORTO Protocolli TCP e UDP.
Reti di trasporto ottico di Telecom Italia -...
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GRUPPO TELECOM ITALIA
Reti di trasporto ottico di Telecom Italia
Marco Schiano
Transport & OPB Innovation
Sommario
Architetture delle reti di trasportoLa rete PhoenixIl nuovo backbone fotonicoCenni alla rete di accesso
3
Architettura generale di una rete di trasporto
Piano di Gestione
Piano di Controllo
Piano Dati
Sistema DWDM
Cross-connect
Sistema informativo con le seguenti funzioni:Configurazione manuale dei circuiti e delle protezioni,Performance Monitoring, Gestione degli alarmi …
Sistema informativo con le seguenti funzioni:Configurazione automatica dei circuiti e delle protezioni,Protezione su risorse condivise (restoration), …
4
Dimensionamento di una rete di trasporto
► Determinare
► La topologia della rete e l’instradamento (routing) delle domande di traffico
► Il dimensionamento dei link e dei nodi (quanti sistemi su ogni tratta interfacce tributarie e di rete, matrice di commutazione, rigeneratori)
► Per soddisfare
► La domanda di traffico con determinate esigenze del servizio trasportato [protezione (resilience), dinamicità, disponibilità (availability), …]
► In presenza dei vincoli e delle scelte progettuali preliminari
► Sedi degli apparati e mappa dei cavi e dei sistemi DWDM già esistenti
► Caratteristiche dei sistemi forniti dai costruttori (Piano dati, Piano di gestione e piano di controllo)
► Perseguendo
► La minimizzazione del costo di investimento (CapEx) e dei costi operativi (OpEx)
5
Il problema nel suo complesso
► Nel suo complesso è un problema di Topology, Routing and CapacityAssignement, molto complesso se risolto nel suo insieme per l’elevato numero di variabili in gioco
► Nella pratica il problema viene affrontato sequenzialmente:
1. Determinazione della Topologia di rete
2. Routing delle domande di traffico sulla topologia di rete applicando leregole di routing e tenendo conto dei requisiti di protezione.
3. Calcolo del fabbisogno di SISTEMI DWDM sui link
4. Calcolo della configurazione dei NODI: interfacce tributarie, interfacce di rete, capacità della matrice di commutazione e rigeneratori
5. Progettazione di dettaglio dei SISTEMI DWDM (posizionamento amplificatori nei siti intermedi, compensatori e altri componenti)
6
Elementi nel processo di dimensionamento
Domanda di Traffico(resilience/availability)
Sedi e Cavie/o sistemi già installati
Funzionalità Control plane(Routing, funz. UNI/NNI, Res.)
Caratteristiche Nodi(mod. interfacce, matrice)
Caratteristiche Sistemi di linea(Num. canali, gittata (MTD)*)
Topologia
Configurazionedei Nodi
Design di dettagliodei sistemi WDM
Routing
Dimensionamento delle tratte
WDM MUX/
DEMUX
1 2 n
1 2 n
1 2 n
1 2 n
O OEO OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
O OE O OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
O OEO OEO OEO OE
1 2 n
1 2 n
1 2 n
1 2 n
Transponder (Wave-length covnverter)
Transponder (Wave-length covnverter)
SWITCH MATRIX
(optionaly withASON
functionality)
CONTROL
Local/tributary Wave-length
WDM MUX/
DEMUX
OXC
Optical Amplifiers
Optical Amplifiers
OLA and DCF
300 km
Input
Processo di Design
1.2. 3.
4.
5.
*MTD: Maximum Transparency Distance
7
Reti opache e reti traslucide► Rete opaca, ad esempio SDH o OTN
► Conversione elettro-ottica su ogni interfaccia tributarie e di rete
► Commutatori EXC (matrice elettrica)
► Design ottico meno critico
► Rete traslucida (al limite trasparente)
► Connessioni instradate in trasparenza ottica senza conversioni (se possibile)
► Nodi trasparenti OXC o ROADM
► Design ottico più delicato per assicurare continuità e basso degrado del segnale su tutto il percorso E2E (OSNR, PMD, CD, …)
EXC
Schede grigieTributari
Por
te d
i ret
e
Transponder
Sistema di linea DWDM
OXC
tributariPorta di retesu fibra
Schede colorate
Rigeneratori
Switch ottico (ad es. WSS)
8
Gerarchia di multiplazione nelle reti di trasporto
40 G
10 G
2.5 G622 M
155 M155 M
STM-256 40G STM-64 10G STM-16 2.5G STM-1/4
SDH
1 G Eth
100 G(in futuro)
OP
AC
HE
OTNOTU3 40G OTU2 10G OTU1 2.5GOTU4 100 G
λ @ 40G λ @ 10G
λsw
itch
λ @ 2.5Gλ @ 100 G
TRA
SP
AR
EN
TE
9
Esempi
DGE (ogni quattro OLA)
terminale DWDM
EXC
Transponder 10 o 40 G, LH (750 km)
EXC EXC
Schede grigie SR
OLA e DCF
300 km 560 km
-> LH System (750 km)560 km max
155
M62
2 M
2.5
G
RETE SDH
terminale DWDM
EXC
Schede colorate su EXC LH (750 km)
EXC EXC
OLA e DCF
300 km 560 km
Schede grigie SR2.5
G10
G
DGE
RETE OTN
λ@
10
Gλ
@ 4
0 G
OLA e DCF
fiber
Transponders ELH (1500 km)
-> ELH System (1500 km)
OXCfiber
OXCOXC
560 km
860 km
300 km
DGE
Switch ottico
RETE TRASPARENTE
10
Topologia e collegamenti tra nodi
► La topologia spesso è assegnata e dipende da vincoli infrastrutturali o di disponibilità di risorse giàinstallate
► Quando è possibile fare delle scelte (sovrabbondanza di tratte in fibra) si riduce la topologia ottimizzando la struttura in funzione del traffico e dell’instradamento
► La topologia si può ridurre manualmente per tentativi oppure utilizzando algoritmi di ottimizzazione
► Tecniche esatte (ILP - Integer linear programming): assicurano il ritrovamento di un ottimo assoluto
► Tecniche euristiche (tabu search, algoritmi genetici, simulated annealing e altri): per tentativi ed errori si determina una soluzione sub-ottima
12 3
4
5
6
7 8
910
11
1213
14
15
16
17 18 19
20
2122
23
24
25
26
2728
29
30
31
32
34
35
36
3738
33
Grafo dei cavi di partenzaper la ricerca di una topologia subottima
11
Routing delle domande di traffico
► Tiene conto delle funzionalità implementate nei piani di gestione e controllo
► In genere è del tipo Shortest Path in una delle sue varianti, minimizzando una metrica assegnata (peso amministrativo, numero hop, distanza)
► Deve tener conto delle esigenze di resilience (protezione dedicata o condivisa), in relazioni a guasti singoli o multipli di tratta, nodo, SRG (Shared Risk Group)
► Talvolta si richiedono instradamenti particolari (diversità)
► Nel caso opaco è più semplice (routing e dimensionamento disaccoppiati: prima si instradano i circuiti, poi si dimensionano le tratte e i nodi)
► Nel caso trasparente il problema è complicato dal requisito di continuitàdella lunghezza d’onda e dal limiti trasmissivi e il problema va risolto nel suo insieme: IA-RWARP Impairment Aware – Routing, Wavelength Assignementand Regenerator Placement
12
Esempio di matrice di traffico
ESIGENZA Sede A Sede Z Tipo collegamento 2008 2009 2010 2011 PROTEZIONE
RICHIESTAOPB Alessandria Milano Bersaglio STM64 1 LOWOPB Alessandria Milano Malpaga STM64 1 NOOPB Ancona Montagnola Roma Sud STM64 1 1 LOWOPB Ancona Montagnola Roma Inviolatella STM64 1 1 NOOPB Bari Dogali Roma Sud STM64 1 1 1 LOWOPB Bari Dogali Roma Inviolatella STM64 1 1 1 NOOPB Bologna Pallone Roma Sud STM64 1 1 LOWOPB Bologna Pallone Roma Inviolatella STM64 1 1 NOOPB Bolzano BG Milano Bersaglio STM64 1 LOWOPB Bolzano BG Milano Malpaga STM64 1 NOOPB Cagliari CEP Roma Sud STM64 1 LOWOPB Cagliari CEP Roma Inviolatella STM64 1 NOOPB Catania/A Roma Sud STM64 1 1 LOWOPB Catania/A Roma Inviolatella STM64 1 1 NOOPB Catanzaro Roma Sud STM64 1 1 LOWOPB Catanzaro Roma Inviolatella STM64 1 1 NOOPB Firenze Roma Sud STM64 1 1 1 LOWOPB Firenze Roma Inviolatella STM64 1 1 1 NOOPB Genova Lagaccio Milano Bersaglio STM64 1 LOWOPB Genova Lagaccio Milano Malpaga STM64 1 NOOPB Milano Bersaglio Milano Malpaga STM64 2 2 NOOPB Milano Bersaglio Roma Sud STM64 8 8 8 10 NOOPB Milano Malpaga Roma Inviolatella STM64 8 8 8 10 NOOPB Piacenza/A Roma Sud STM64 1 1 LOWOPB Bologna Pallone Roma Inviolatella STM64 1 1 LOW
13
Allocazione delle risorse e QoP
► Le risorse sono allocate ed organizzate a seconda del tipo di rete
► SDH: tipicamente strutture STM64 a 10 Gbit/s (ev. STM-256 a 40 Gbit/s), che trasportano le unità VC4-xc opportunamente multiplate
► OTN: Och che trasporta strutture OTU3 a 40 Gbit/s, che multiplano le unitàODU1/2/3
► Reti trasparenti: ogni lunghezza d’onda (tipicamente a 10 o 40 Gbit/s) viene trasportata indipendentemente senza possibilità di multiplazione ,
► Le esigenze di resilience richiedono in genere di separare le risorse allocate tra dedicate e condivise, per corrispondere ai requisiti di protezione delle domande di traffico (Quality of Protection - QoP)
► Una ipotesi di schema di QoP prevede la definizione di 4 classi di protezione:
► U: non protetto
► P: protetto su risorse dedicate
► R: protetto su risorse condivise
► E: extra traffico, allocato su risorse condivise e sopprimibile in caso di necessità
14
Schema per Quality of Protection (QoP)
DEDICATED
SHARED
N-Unprotected
DEDICATEDP- Protected
R- Restored
E- Extra-Traffic
Network resources
back-up
working
back-up
working
15
Sommario
► Architetture delle reti di trasportoLa rete PhoenixIl nuovo backbone fotonicoCenni alla rete di accesso
16
Struttura Rete Ottica Phoenix
Nodi sulla maglia sede di MSH2KNodi sui raccordi sede di MSH2KNodi intermedi sulla maglia
Direttrici di evoluzione infrastrutturaleDirettrici di evoluzione dimensionale
struttura di rete a 38 nodi sede di ODXC
CIV
RMI
FGA
BAR
TAR
POMNAP
NOL
SAL
RMS
FOR
GAR
SAS
BOP
PISFIR ANC
PGA
PES
BLZ
VENVRS
TRE UDI
TRIPDS
GEN
SAV
TORALE
BREMIM
MIB
COM
LAM
RCA
CAT
MEAPAR
CAG
SCA
SAA
MAZ
CTZ
ORA
BGM
MOD
RIM Link cluster per rete magliata
Link cluster per raccordo
GRO
LOC
SIA
PCA
17
► Phoenix è una ASTN basata su cross-connect ad alta capacità (80 - 960 Gbit/s) equipaggiati con matrici elettriche ed interfacce sia ottiche sia elettriche, connessi tra di loro mediante sistemi DWDM
► Ciascun cross-connect è equipaggiato con due controllori con capacitàelaborativa sufficiente a gestire protocolli di routing e segnalazione (control plane) per implementare meccanismi di Fast Restoration
► Il routing è centralizzato (ASTN-M) mentre la segnalazione è distribuita: il piano di controllo è quindi semi-distribuito. I protocolli utilizzati sono quelli tipici delle reti IP MPLS (OSPF-TE, RSVP-TE) adattati ai contesti trasmissivi
► Trasporta flussi da 155 Mbit/s a 10 Gbit/s
► Restoration end-to-end pre plannad per il primo guasto (80-250 ms)
► Restoration end-to-end on the fly per guasti successivi al primo (40-50 s)
Caratteristiche generali
18
ALCUNI ESEMPI DI FUNZIONAMENTO
► Il provisioning
► Il ripristino (primo guasto e secondo guasto)
19
Provisioning di un VC4 path restored
A B C
DEF
DACON
ASTN-M SG-SDH
ConnectionRequest
Working: F,E,D
1) SG-SDH invia la richiesta di attivazione del working path
Protezione a costo minimo (Dijkstra) ?
F,A, B, C, D
2) ASTN-M calcola il protection path
Sequenza di eventi:
3) ASTN-M inizia la segnalazione del pathworking verso il nodo ingress (F).
W:F, E, D
W: E, D W: D
ACK
ACK
ACK
5) Il path working è attivato
ACK
4) Il nodo egress (D) inizia il processo diacknowledge
20
A B C
DEF
ASTN-M SG-SDH
Sequenza di eventi:
5) Il path working è attivato
6) ASTN-M inizia la segnalazione del path protection verso il nodo ingress (F). Il nodo egress (D) inizia il processo diacknowledge
P: F,A,B,C,DDACON
P: A,B,C,D
P: B,C,D P: C,D
P: DACK
ACKACK
ACK
ACK
1) SG-SDH invia la richiesta di attivazione del working path
3) ASTN-M inizia la segnalazione del pathworking verso il nodo ingress (F).
4) Il nodo egress (D) inizia il processo di acknowledge
2) ASTN-M calcola il protection path
Provisioning di un VC4 path restored
21
A B C
DEF
ASTN-M SG-SDH
6) ASTN-M inizia la segnalazione del pathprotection verso il nodo ingress (F). Il nodo egress (D) inizia il processo di acknowledge. ASTN-M Informa SG-SDH
DACON
1) SG-SDH invia la richiesta di attivazione del working path
3) ASTN-M inizia la segnalazione del pathworking verso il nodo ingress (F).
4) Il nodo egress (D) inizia il processo di acknowledge
2) ASTN-M calcola il protection path
Sequenza di eventi:
Il path protection è scelto e le risorse riservate
ma le cross connessioni non sono implementate
Working pathattivato. Protection
path: F,A,B,C,D
5) Il path working è attivato
Provisioning di un VC4 path restored
22
Primo guasto: gli apparati: “sappiamo cosa fare!”
A B C
DEF
ASTN-M SG-SDH
Sequenza di eventi:
DACON
2) I nodi D e F iniziano la procedura di segnalazione ed informano i nodi di implementare le cross-connessioni
Effe
ttua
la x
conn
essi
one
Effe
ttua
la x
conn
essi
one
Effettuala xconnessione
Effettuala xconnessione
1) Guasto sulla tratta ED
250 ms ≤ Tprotezione ≤ 300 ms4) ASTN-M viene informato
dell’avvenuto scambio
3) I nodi D e F effettuano lo scambio trasmettendo e ricevendo sulla nuova via (F, A, B, C, D)
Tmin massimo imposto per aspettare che arrivino tutti gli allarmi e aumentare l’efficienza dell’intervento
23
Secondo guasto e successivi: gli apparati: “ASTN-M pensaci tu!”
A B C
DEF
ASTN-M SG-SDH
Sequenza di eventi:
DACON
1) Guasto del nodo B
6) Il nodo egress inizia l’acknwledge
2) F e D ritornano sul path working (F,E,D) anche se ancora fuori servizio
3) F e D informano ASTN-M che serve un strada alternativa
4) ASTN-M calcola una nuova via e cancella il path di protezione
Nuova protezione a costo minimo?
F, A, E, C, D
5) ASTN-M inizia la segnalazione verso il nodo ingress (F)
P: F,A,E,C,D
Effettuala xconnessione
7) Il nuovo path di protezione è attivo
8) I nodi F e D trasmettono e ricevono sul nuovo path
9) ASTN-M informa SG-SDH dell’avvenuto switch
Tprotezione ≤ 50 s
24
SRLG: prendo una strada diversa► L’SRLG (Shared Risk Link Group) è numero univoco in rete (scritto su NM e
propagato su ASTN-M) che viene assegnato ad un gruppo di link che condividono la stessa risorsa fisica e quindi lo stesso rischio di fault
MSH2Kn° 20
MSH2Kn° 21
MSH2Kn° 22
MSH2Kn°23
RIGSDH
RIGSDH
SRLGOMS= (00011, 00012, 00013, 00014)
SRLGOMS=(00031, 00032, 00033)
SRLGOMS=(00021)
SRLGRS = 10002
10001
1000323001
21001
21002
2200122002
00011 00012 00013 00014
00021
00031 00032 00033
SRLGOMS=(00031, 00041)
23002 22003
00031 00041
SRLGOPH = 20001
25
Comportamento della rete
► La piattaforma Phoenix esegue quotidianamente con successo operazioni di protezione sia in caso di lavori programmati sia in caso di guasti. Inoltre opera continue riottimizzazioni (riduzione della lunghezza) delle vie dedicate alle protezioni.
► Stima operazioni di protezione nel corso dell’anno 2005: più di 11000
► Numero di scambi forzati dalla worker alla protection eseguiti sulla rete Phoenix per l’esecuzione dei lavori programmati (consuntivo 2005) : 1374
► Numero di scambi dalla worker alla protection per eventi di guasto/malfunzione (stima): 4000
► Numero di ricalcoli della via di protection per eventi di guasto/malfunzione/riottimizzazione (stima): 6000
26
Sommario
► Architetture delle reti di trasportoLa rete PhoenixIl nuovo backbone fotonicoCenni alla rete di accesso
27
Sommario
► Architetture delle reti di trasportoLa rete PhoenixIl nuovo backbone fotonicoCenni alla rete di accesso
28
Struttura della rete di accesso in rame
FTTB FTTCabFTTEx
29
Consistenza della rete di accesso di TI
► ~ 530.000 km cavi
► ~ 110.000.000 km coppie
► ~ 140.000 Armadi ripartilinea
► ~ 5,5 milioni di Distributori
► >20 milioni di Clienti
30
Lunghezza della rete di distribuzione nei principali paesi industrializzati
Lunghezza (km)0 2 4 6 8 10 12 14
100
90
80
70
6050
40
30
20
10
0
Perc
entu
ale
ITALIAREGNO UNITO
GIAPPONEFRANCIA
GERMANIAU.S.A.
31
VDSL2, ADSL e ADSL2+
DS1 US1 DS2 US2Band Plan 998E17
MHz
US3 DS3
14 17.6Band Plan 998E30
DS1 US1 DS2 US2
12 MHz
US3 DS3
14 21.4
US4
24.9
DS4
30
3.75 5.2 8.5 12
3.75 5.2 8.5
DS1
2.2
DS1
1.10.138
US0
0.025
0.138
US0
0.025
0.138
US0
0.025
0.138
US00.025
ADSL
ADSL2+
VDSL2DS1 US1 DS2 US2
Band Plan 998
3.75 5.2 8.5 12
US0
0.0250.138
MHz
32
Bit-rate(Mbit/s)
0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4
VDSL2 (profilo 17 MHz) 70Mbit/s
HDSL 2cp
ADSL 6Mbit/sADSL 2Mbit/s
DSL (160kbit/s)
Lunghezza linea (km)
Tecnologie Digital Subscriber Line: Bit-Rate vs lunghezza di linea
ADSL2+ 20Mbit/s
VDSL2 (profilo 12 MHz) 50Mbit/s
ADSL2 12Mbit/s
I valori di prestazioni sono puramente indicativi
VDSL2 (profilo 30 MHz) 100Mbit/s
33
Scenario di deployment in accesso con ADSL, ADSL2+, VDSL2
> ~1000 mOLT
ADSL/ADSL2+/VDSL2
VDSL2
ON
UVD
SL
ON
UVD
SL
Wless
CPE
< ~1000 mADSL/ADSL2+
ADSL/ADSL2+/VDSL2
ADSL2/2+
VDSL2
FTTEx
FTTCab
FTTBADSL/2+ per i clienti BB <8-10 Mbps garantiti (fino a ~1.7 km)VDSL2 da Exchange per clienti BB ~25 Mbps garantiti < ~750 m da C.O.VDSL2 da Cabinet/Building per clienti BB ~25 Mbps gar. > ~750 m da C.O.Supporto interfacce Wireless da C.O.La scelta del tipo di architettura dipende dalla valutazione dei costi e delle opportunità nei diversi contesti (telealimentazione?)
34
Prestazioni di architetture ADSL e FTTx
Central Office Cabinet MDU CasaTecnologia Banda
ADSL2+ 0.8-20 Mbps
VDSL2Profili
12 e 17MHz20-50 M
VDSL2 Profilo30 MHz
50-100 M
GPONFibra >100 Mbps
xDSL
ON
UFTTB
OLT
20 - 150 m
xDSL
ON
UFTTCab
OLT
100 - 700 m
xDSLCO
300 - 3500 m
OLTFTTH
35
Punti di attenzione
Central Office Cabinet MDU Casa
xDSL
ON
UFTTB
OLT
20 - 200 m
xDSL
ON
UFTTCabO
LT100 - 700 m
xDSLCO
300 - 3500 m
OLTFTTH
L’impiego di tecnologie innovative e di nuove architetture comporta:
► Dispiegamento fibra in accesso
► Uso di apparati attivi al cabinet
► Uso di sistemi di permutazione automatica al cabinet
► Uso di tecniche evolute per l’alimentazione del cabinet (es. TAL)
► Definizione di regole chiare per abilitare la convivenza di sistemi da centrale e sistemi da cabinet/building
Necessari forti investimenti